Paparazzin raccolta 1-50

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il paginone satirico non negoziabile né ricattabile

Un sondaggio casalingo

Grande opportunità per volti e voci nuovi/e Si cercano volti e voci nuovi/e per carriera politica. Superato un periodo di prova si assicura impiego di almeno cinque anni, con ottima retribuzione e vari tipi di fringe benefits.

Angolosbocco

Che pensa la ggggente? Ho fatto un’inchiesta: mi sono chiesto: “ma la ggggente come vede le elezioni?” Poi, dato che non mi ricordavo la risposta, e visto che in wikipedia non ho trovato nulla cercando “ggggente vede elezioni”, ho deciso di fare interviste per la strada. Ecco le risposte che ho ottenuto.

Requisiti richiesti: ambo sessi e assimilati, età under cinquanta; titolo di studio: basta licenza elementare; certificato penale: a piacere.

Passante 1 (donna, 95 anni): “e chi le vede? C’ho la cata rotta, io, non ci vedo quasi più”.

Qualunque esperienza precedente è OK, anche nessuna. Saranno comunque preferiti i candidati che hanno qualche esperienza come salesman, attore/a, cantautore, rapper.

Passante 2 (donna, straniera, badante della 1): “come io le vede? Bene, me piace molto, si impara e si conosce persone simpatici, io va sempre a lezione, io vede bene lezioni”.

Il provino - per appuntamento - consisterà in uno speach non inferiore alla mezz’ora su un argomento qualsiasi, purché composto in uno dei seguenti stili: - nulladicente - miracolistico - esaltatorio - vittimistico - indignato - accusatorio.

Passante 3 (uomo, giovane, con fazzoletto azzurro al collo, pantaloncini corti): “spero che prevalga un’idea laica della politica, ossia una netta divisione tra lo Stato (che amministra) e la Chiesa (che decide cosa si può fare e cosa no), perché se siamo laici allora ognuno ha il diritto di interferire e chi è più forte vince, vai papa, laico come un papa, io ti amo papa”. Passante 4 (uomo, giovane, capello biondo scuro, maglia a righe bianconere, accento pugliese, parastinchi): “Senti, non mi fare domande, che non trombo da 2 anni e sto nervoso, quindi o ci stai o ti levi”.

Per appuntamento telefonare a Partito Democratico (PD), Roma, tel. 06675471 e chiedere dell’Ufficio Managers Selection. Remember: If we can You can!

Passante 5 (donna, giovane, aria intelligente e simpatica): ”Io voto Ultima Spiaggia” (Se vi interessa trovate le candidature su http://rip.ilcannocchiale.it/post/1784452.html).

(Renzo Butazzi)

Passante 6 (uomo, mezza età, alto e magro, ex segretario di un ex partito): “non so / non rispondo / non ho capito la domanda”.

Sicurezza lavoro e 194: eliminiamole

Le fotomanipolazioni di Edoardo Baraldi

Viscontessa Sono circa 140.000 i bambini “uccisi “ ogni anno nel nostro paese a causa della legge 194 sull’aborto e sono invece circa 1.400 i lavoratori che ogni anno si “suicidano” a causa della legge 626 per la sicurezza sul lavoro. Numeri impressionanti se si pensa che la proporzione è di 1/100 e che basterebbe ridurre il numero degli omicidi per incrementare quello dello suicidi. La pensa così Giuliano Ferrara con la sua battaglia contro l’aborto, ma la pensa così anche Emma Marcecaglia, che nel suo esordio come neo presidente della Confindustria, si dichiara subito contraria ad una logica delle sanzioni in tema di sicurezza sul lavoro. La 626 infatti è una legge vecchia di oltre dieci anni che tra l’altro non tiene conto dei progressi fatti dal mondo del lavoro in quest’ultimo decennio ormai in grado per esempio di riconoscere lo status di lavoratori in regola, persino a precari con contratti

di collaborazione anche solo di pochissimi mesi. Non si parla però, almeno in questa prima fase, di abolizione, ma di applicazione integrale della legge 626 che in fatto di sicurezza prevede tra l’altro l’assunzione di importanti responsabilità anche da parte dei lavoratori a quali per esempio in presenza di queste nuove tipologie contrattuali, viene ancora negata la possibilità di essere riconosciuti pienamente responsabili della loro sicurezza. Una situazione questa che può essere risolta solo trovando finalmente il coraggio di ammettere che la legge 626 è una legge contro ai lavoratori, privati della possibilità di esprimere al meglio la loro ingegnosità per sopravvivere, ma soprattutto costretti a vedere sminuito il ruolo per il quale sono stati scelti. Le donne sono nate per essere madri e i lavoratori per lavorare, basta con queste leggi che ci impediscono di svolgere al meglio la nostra funzione.

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