100 tutorial fotografici per giocare con i bambini

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Disegnare con i trucioli delle matite

A me viene sempre in mente mio padre. Quel temperino che quasi scompariva, nella sua mano. Il profumo del legno scaldato dal taglio, la montagna di trucioli sempre piÚ alta su quel suo ritaglio di giornale, le matite una in fila all'altra. Quelle punte perfette, quasi irreali. E nel ritrovarmi i polpastrelli sporchi di grafite, ricordo mia madre che, sorridendo sotto i baffi (ops‌), mi dava la polverina magica per colorare 'a nuvolette' o cosÏ almeno mi sembrava.

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Penso a questo ogni volta che, con pazienza, mi prendo cinque minuti per temperare le matite di mia figlia, seduta alla sua piccola scrivania, sulla sua piccola sedia. Oltre a sentirmi come Biancaneve nella casetta dei Sette Nani, non posso fare a meno di chiedermi come usare quei trucioli, e intanto li metto da parte. Ed ora eccoci qui: è arrivato il momento di giocarci un po’! Cominciamo dalla mina: la polverina prodotta temperando, se differenziata per colore o tonalitĂ a monte, permette ai bambini di giocare con le sfumature in modo molto istintivo, semplicemente muovendo un dito. Evitate il nero e il blu scuro nelle mescolanze.

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Se le matite che avete temperato sono acquerellabili ancora meglio, potrete valorizzarle al meglio con un semplice pennellino inumidito. Se vi manca del colore non è necessario ritemperare la matita: vi basterà sfregare la punta contro la lama del temperino per ottenere un po' di polverina magica.

Con i trucioli poi, non c’è che da sbizzarrirsi: se usati come punte possono essere aculei perfetti per un riccio, come onde diventano in un attimo tutù o gonne mosse dal vento, se sbriciolati e mescolati alla colla (prima di applicarli sul foglio) sanno trasformarsi in chiome sorprendenti.

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Dei piccoli frammenti con una riga in mezzo diventano subito una farfalla, qualche punta con i vertici concentrici un fiore. E chi più ne ha più ne metta. Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Da bicchiere a giostrina rotante E’ inutile che vi nascondiate! Vi vediamo benissimo, là, in mezzo a coriandoli e stelle filanti. Tu, principessina con il vestito rosa, attenta a non inciamparti nel vestito lungo e tu, maghetto, non mangiare le bugie tenendo la bacchetta in mano: stavi per darla nell’occhio del tuo amichetto! Sto brontolando troppo? Forse è colpa di quest’influenza che ci costringe a stare in casa quando invece avremmo voglia di uscire per strada insieme a voi, travestiti, truccati e saltellanti. Qualcosa per passare il tempo dovevamo pure inventarcelo, no?

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Ăˆ stato allora che il nonno ha deciso di tirar fuori un gioco di quando ero bambina: a volte basta prendere un bicchiere di plastica e sottoporlo al giusto‌ ehm ehm ‌ trattamento, per ritrovare un po’ di magia. Noi lo abbiamo personalizzato con costumi, coriandoli e stelle filanti, ma voi potete davvero sbizzarrirvi! Per disegnarlo e colorarlo vi consiglio di tenerne impilato qualcuno sotto il primo, per evitare spiacevoli piegature.

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Se non avete del filo di ferro, cercate qualcosa che sia ugualmente appuntito (anche un ago fissato con dello scotch andrà benissimo, se i vostri figli lo sanno già maneggiare). L’importante è che la superficie di appoggio con il bicchiere sia davvero minima (quella dello stuzzicadenti è troppo grande). Ecco ci siamo, il trucco è questo! Se non eseguite bene questo e il prossimo passaggio la giostrina non girerà, ma se succede non disperatevi. Basterà incidere un po’ di più le pieghe già fatte.

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Fatti anche i quattro alettoni non vi resta che scegliere il termosifone giusto: prima di inserire lo stuzzicadenti da spiedino controllate che la sua lunghezza sia compatibile con il vostro calorifero: noi abbiamo sopra il davanzale e abbiamo dovuto accorciarlo un po’.

Vedere l’aria non è una magia che capita spesso, per cui buon divertimento!

Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Un tè nel paese delle meraviglie

Giocare con i nostri figli a 'facciamo che io ero' porta sempre in posti lontani. Solo insieme a loro ci nascondiamo a piedi in su sotto le coperte del lettone immaginando di costruire una capanna nella giungla più fitta e misteriosa.

C'è però, nel gioco di ognuno di loro, anche un tempo più domestico, in cui è bello provare semplicemente a giocare a mamma e papà, alla casetta, a preparare la pappa o il caffé, a mettere a dormire le bambole, a lavarsi e lavare.

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Il Paese delle Meraviglie si declina così in un ambiente più familiare in cui l'immaginazione ti fa guidare la macchina, tagliare le cose dure con il coltello, scrivere o preparare la colazione come mamma e papà.

Ecco come sono nate queste piccole bustine: per un gioco da fare insieme in cui non siamo noi, ma loro, a mettere la tovaglietta…

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… a far finta di preparare il tè, a chiederci a che gusto lo vogliamo, se possono darci dello zucchero, del latte o del limone, se preferiamo un pasticcino di didó rosa o azzurro.

Vedrete, con poca fatica otterrete grandi entusiasmi e potrete approfittarne quando, dopo una giornata pesante al lavoro, morirete solo dalla voglia di farvi coccolare un po'.

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Disegnare con le copertine adesive

È tempo di cominciare a pensare ai bagagli. Le scuole stanno per chiudere e le valige che noi genitori cerchiamo di preparare - magari solo per consegnarle a nonni volenterosi che ci porteranno i cuccioli a respirare un po' di aria buona - mirano sempre a ridurre l'ingombro. Già, ma se fuori piove? Gli spunti per trovare qualcosa da fare insieme non bastano mai, soprattutto se si è in vacanza. Suonata la batteria con le pentole e costruita una capanna con la coperta trovata nel cassetto, cosa fare? “Non possiamo mica portarci dietro la casa…”

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Di solito i bambini sanno da soli cosa inventarsi, ma spero che questo tutorial possa costituire per voi una fedele boa di salvataggio in caso di bisogno. Sarà altrimenti un’idea originale per realizzare all’occorrenza biglietti d’auguri o d’invito alla propria festa di compleanno. Vi basterà mettere in valigia un pezzo della copertina adesiva per i libri che avete avanzato questo autunno venduta comunque a metraggio in ogni cartoleria - e che ora giace nel cassetto della scrivania. Aggiungete un pennarello indelebile nero all'immancabile scatola di colori, e cominciate a giocare.

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Il progetto è davvero alla portata di ogni età, perchè diversi possono essere gli stili e i livelli di realizzazione. La prima volta scegliete forme grandi, semplici: quando vi sarà chiaro il meccanismo potrete poi sbizzarrirvi. Vedrete, per i bambini sarà un allenamento percettivo, oltre che un divertimento, perchè dovranno pensare continuamente... alla rovescia.

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Ricordatevi di inserire inizialmente gli elementi di primo piano, poi quelli sullo sfondo.

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Da calzino selvaggio a cavallino

Ogni anno nuovo che si rispetti porta con sé un po’ di calzini selvaggi, di quelli cioè spaiati già da un po’ di tempo, del cui compagno sembra non esservi più traccia. Alcuni sono lì da così tanto, che si infilano solo sulla punta del piede di nostro figlio. Infiniti sono i modi di riciclarli, ma quello che vi propongo oggi si è ritagliato nel mio cuore un posto speciale, perché sa di mondi ormai altri, di giochi fatti di niente, di cortili vocianti. Realizzarne uno con i vostri bambini, inoltre, sarà l’occasione per fargli notare come è cresciuto, per giocare con lui alle sue differenze.

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Se in casa non avete materiale da imbottitura non preoccupatevi: un tempo si usavano stracci, che vanno ancora benissimo. Non sottovalutate però l’idea di usare l’interno di vecchi cuscini o ritagli di gommapiuma. Il bastoncino noi lo abbiamo trovato sul prato, al parco giochi: lì non mancano mai. Se avete una buona manualità potete anche creare un cordone centrale perpendicolare alla criniera e cucirne le estremità al calzino. Successivamente legherete ad esso le ciocche – o perché no – le trecce di lana facendole cascare un po’ da un lato un po’ dall’altro.

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Briglie e cavezza si posso realizzare facendo un giro di lana intorno al muso e legando le estremità del filo in fondo al calzino. Da qui in poi potete personalizzare il vostro cavallino come volete. Noi abbiamo incollato un pezzo di carta velina ripiegato su se stesso tre volte, ma vale tutto. Se vi piacciono potete aggiungere anche narici, bocca e orecchie.

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Cuscini e materassi per le bambole

Ci sono mestieri ormai desueti, che capita di vedere solo più alle sagre estive, grazie alla buona volontà di qualcuno cui è stata tramandata l’arte del saper fare dalle generazioni precedenti. Uno di questi è il materassaio. Un mio caro zio lo fa a tempo perso, per familiari e amici che hanno la fortuna di trovare un po’ di lana. Con tanta pazienza e un grosso ago, porta a nuova vita vecchi materassi, muovendo le sue mani secondo gli insegnamenti di una sapienza antica. Batte e cuce, cuce e batte, ma visto fatto da lui tutto sembra così facile…

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Non è un caso, dunque, che Mumù – il dudù di mia figlia - abbia ricevuto in dono per Natale un materasso in lana di pecora, come quelli di una volta, né che io oggi vi proponga questo tutorial semplificato su come realizzarne uno anche per i vostri pupazzi preferiti. Se vostro figlio è alla prima esperienza di cucito per non scoraggiarlo potete aiutarlo cucendo voi due dei tre lati, oppure usare un taglio di stoffa che abbia già due lati cuciti (ad esempio il pezzo di una manica), ma attenti a non tagliare troppo vicino al polso, per evitare svasature.

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Non vi arenate sull’imbottitura. Se non avete in casa il materiale apposito, potete usare un ritaglio di gommapiuma, un pezzo di pile, dei semini o riciclare un vecchio cuscino ormai senza forma.

Saper cucire è una dote invidiabile, che torna utile in tante occasioni, e che conviene imparare fin da piccoli: quale occasione migliore di un cuscino e di un materasso per la propria bambola o per quella della sorellina minore? Di sicuro non si offenderà, né vi prenderà in giro se c’è qualche errore qua e là, giusto?

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E poi avete visto? Il trucco è un semplice punto da parte a parte, fatto inserendo sull’ago una pallina di ovatta. Facile no? Per i più piccoli quest’ultimo passaggio potrebbe essere un po’ difficoltoso, perché l’ovatta non fa scorrere l’ago.

Aiutateli voi e, ai più grandi, insegnate l’uso del ditale: dopo aver cucito il primo cuscino, fare il materasso sarà un gioco da ragazzi (sul mio blog trovate un esempio). Buon divertimento!

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Il velodromo per la gara di biglie

Uffa, lo so, niente a che vedere con le piste del mare, quelle che tuo fratello piĂš grande ti prende per i piedi e ti trascina per la spiaggia, disegnando sulla sabbia curve a gomito e a otto.

Niente a che vedere nemmeno con le piste di biglie 3D, sospese nel vuoto, quelle che sogni di chiedere a Babbo Natale, ma poi c'è sempre qualcosa di piÚ importante a cui non sai rinunciare.

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O con quelle che costruisci impilando libri e bottiglie di plastica tagliate, innalzando muretti di cinta con le costruzioni, trafugando a mamma il vassoio per il rush finale.

Questa pista nasce per andare incontro Agli inquilini del piano di sotto che si lamentano per il ticchettio sulla testa, o per trascorrere insieme parte di un lungo pomeriggio invernale.

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Mamma e papà scopriranno lucentezze dimenticate, e non potranno sottrarsi ad una gara di velocità insieme ai loro bambini ...

Attenti però, perché per vincere ci vuole un po’ di allenamento!

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Il portacolori per la borsa di mamma

Prima di diventare mamma pensavo che le mie borse fossero sempre troppo pesanti: dei grandi o piccoli buchi neri senza fondo, capaci di risucchiare nel loro campo gravitazionale qualsiasi corpo celeste transitasse nelle vicinanze. Mi sbagliavo, però. Non avevo fatto i conti con i bisogni di un bambino piccolo. Passata la fase della borsa dedicata al pupo, con tanto di torta di pannolini incorporata, scatta infatti quella dello “stretto necessarioâ€?.

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A non mancare mai sono la felpa "che se poi fa fresco", una bottiglietta d'acqua, due taralli contro quell'improvviso calo di zuccheri anticamera del capriccio, fazzolettini vari e almeno un gioco di emergenza, da tirare fuori mentre stiamo facendo la coda per pagare l'ultima bollet… mmm… per comprare il biglietto dell’ultimo concerto. Vi riconoscete almeno un po’ in questa descrizione? Alzi la mano chi non ha mai portato con sé dei colori: più o meno tutte ci abbiamo provato, perchè la magia del disegno è un evergreen nella classifica dei loro passatempi preferiti. Solo che il pennarello perde il tappo e poi ti macchia la borsa, la matita non ha mai la punta…

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Il vecchio portaocchiali, decorato dai vostri bambini, può essere una soluzione semplice ed efficace, economica e personalizzabile. Le matite non vi pungeranno più le dita mentre siete alla ricerca delle chiavi, i piccoli pennarelli tascabili avranno un guscio protettivo e i pastelli non macchieranno più la borsa. La decorazione è davvero personalizzabile: i vostri bambini possono usare i colori in rilievo come proposto in questo tutorial o altre tecniche come il découpage.

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Non sottovalutate nemmeno le potenzialità del nastro adesivo colorato (googlate “deco tapes”), ormai disponibile in tantissime fantasie e colori.

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Il bastone della pioggia “Mamma, mamma, cosa stai scrivendo?” “Una lista” “E qui cosa c’è scritto?” “Un tubo di cartone, degli stuzzicadenti, una vecchia calzamaglia, della colla vinilica, due piattini da dolce di carta, un apribottiglie o un taglierino, un pennello, una penna, una cesoia per i fiori o un paio di forbici da elettricista, ago e filo di lana…” “E tutti questi semi cosa sono?” “Non sono solo semi, guarda bene. Anzi, aiutami a cercare dei chicchi di riso, dei legumi, delle lenticchie, dei gusci di nocciola, del mais, della sabbia, delle conchiglie sminuzzate, dei sassolini” “Perchée?”

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“Perché oggi costruiamo un bastone della pioggia e non avendo un cactus a disposizione ne creiamo uno noi, poi suoniamo” “E lo scotch?” “Giusto, me lo dimentico ogni volta! Un po’ di scotch serve sempre!” Se mentre lavoriamo cala il silenzio, il tempo necessario per far asciugare la colla porta con sé nuove domande, e io a spiegarle che tutti i sonagli da lei raccolti, con il movimento, faranno vibrare gli stuzzicadenti producendo una cascata di suoni, simile al rumore dello scorrimento dell'acqua.

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Eccola, allora, più attenta nell’ascolto, a togliere e mettere fagioli e pastina fino a trovare il suono giusto. Quello magico, per chiedere al cielo di far piovere un po’.

Qualche consiglio: 1 - Non usate i chiodi al posto degli stuzzicadenti, anche se vi sembra più facile e veloce: il bastone sarà più pesante - forse anche un po’ più pericoloso in caso di rottura - e avrà un suono meno delicato (originariamente venivano usate le spine del cactus stesso).

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2 - Se siete un po’ falegnami usate una canna di bambù invece del rotolo di cartone. 3 - Se non avete della calze vecchie potete decorarlo con più strati di cartapesta. Ogni settimana troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Un ritratto al pupazzo preferito

Spaparanzato sul cuscino, le lunghe braccia accoglienti adagiate su un copriletto così azzurro da farti sognare il mare, l’orso di pezza aguzza le sue orecchie fiorate: un piccolo piede s’è mosso, guadagnando con una parabola netta l’altra sponda del letto.

Una manina annaspa nelle vicinanze del suo naso strizzato in cerca del ciuccio, l’altra assicura la stretta intorno alla sua zampa marrone.

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L’orso sa che in quel primo sfarfallio mattutino di occhi azzurri si infrange la quiete notturna, ma che per oggi il suo lavoro non è finito: un angelo custode ha sempre molte cose da fare… La piccola Anna si è svegliata, chiamerà per avere un altro abbraccio, dei giochi, infine la pappa. Quello che l’orso ancora non sa è che oggi lei gli disegnerà un ritratto, contando sugli equilibri maldestri dei due anni e su tutto quell’amore che c’è…

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Il risultato sarà di grande effetto per tutti quanti.

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Da bagnoschiuma a girandola tra i vasi

Ogni volta che il flacone di un prodotto si svuota, non posso fare a meno di provare un po’ di dispiacere nel buttarlo via, soprattutto quando ha forme e colori che mi piacciono. A consolarmi è solo l’idea della raccolta differenziata e dello spazio in più che avrò in casa. Qualcosa, però, ogni tanto, mi rimane impigliato tra le dita (come se non mi conosceste, eh eh). Da tempo cercavo di immaginare il riutilizzo dei flaconi di plastica morbida, ma senza risultato. Il vento della montagna sembra, però, aver portato consiglio.

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Dopo avervi mostrato come trasformare una bottiglia di plastica in una girandola (cercate il tutorial tra i Lavoretti, gira davvero velocissima), torno allora alla carica con questo progetto, ideale anche per decorare i vasi di casa. Se il vostro trapano ha in dotazione una punta molto sottile vi consiglio di vincere la pigrizia e di tirarlo fuori: ci metterete meno tempo e il lavoro verrà sicuramente meglio. Quella della puntina da disegno resta comunque un’alternativa valida, sebbene piÚ laboriosa.

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Se, dopo aver seguito passo passo il tutorial, la vostra girandola non ruota facilmente, controllate che i buchi siano tutti un po’ più grandi dello spillo, che le pale della girandola ruotando non tocchino il bastone e che non siano troppo strette tra loro (basterà spostare il distanziale).

Comunque sia, tutto dipende dal peso della plastica del bagnoschiuma. Se non girerà, avrete lo stesso un nuovo fiore da sistemare sui vasi in balcone.

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Le ombre cinesi dei vostri beniamini

La prima ombra che scopri è sempre la tua. Ăˆ il tuo accento, la tua miniatura. Le altre giochi a pestarle, ad abitarci dentro, e la tua la insegui, come la sua coda il tuo cane.

La scopri piĂš lunga ogni sera che viene e, quando in casa ti manca, accendi una piccola luce: proiettato sul muro diventi un gigante, le tue mani un'aquila, un coniglio, uno zannuto elefante.

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Ed è cosÏ facile tornare insieme bambini, lasciare che ogni gesto disegni la luce, inventare storie e paesaggi di ombre cinesi.

Se al guizzo di un'ombra si aggiungono poi il piacere della realizzazione e la possibilità di usare le sagome costruite insieme anche come burattini, i personaggi scelti non potranno che essere quelli preferiti da sempre‌

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A seconda dell’età, ognuno potrà dare libero corso alla propria fantasia, far ritagliare la sagoma da mamma e papà o scegliere di renderla snodabile o accorpabile in maniera differente a seconda delle esigenze di scena (perché non provare - per uno spettacolo soltanto - a montare il collo di una giraffa sul corpo di un gatto?). A luci spente saranno poi l’improvvisazione e la vena creativa di ognuno a fare il resto, ma non preoccupatevi: sarete bravissimi a strappare un applauso!

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E prima dell’inizio dello spettacolo ricordatevi di spegnere il cellulare… hihihi

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Da bottiglia a veloce girandola Se chiedi a mia figlia come fa la girandola che abbiamo costruito insieme, comincia a far vorticare il braccio alla massima velocità concessale. Subito dopo a muoversi sono i piedi, che cominciano a disegnare nello spazio degli 8 concentrici finchÊ "Voom..." non si vola anche con la voce.. Il lavoretto di questa settimana è forse un po' meno alla portata di tutti, perchè prevede anche due buchi con il trapano, ma confidiamo nella mano esperta di papà e mamme: il risultato, a giudicare dal mulinello di gambe e braccia provocato, sembra giustificare l'aiuto richiesto.

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A partire da una bottiglia di plastica che avreste buttato e da un bullone, seguendo le istruzioni passo passo, avrete la vostra girandola, ma prima dovete aver chiaro il meccanismo.

La bottiglia tagliata e sagomata come indicato e il piccolo distanziale ottenuto tagliando il tutore per le piante devono fare corpo unico: sono loro, insieme, a girare intorno al bullone.

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Avendo chiaro questo concetto potete variare le misure che vi abbiamo dato qui e utilizzare altri materiali di recupero a vostra disposizione, anche di grandezze differenti.

Il secondo consiglio riguarda invece la decorazione. Noi abbiamo scelto di riciclare una carta regalo, ma voi potete variare, a seconda del materiale che avete a portata di mano. Unico accorgimento: non utilizzate stoffe o carte pesanti: impedirebbero alle pale di prendere velocitĂ .

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Potete rifinire il découpage con una vernice protettiva o impermeabilizzante finale (se la girandola sarà esposta alle intemperie) e sbizzarrirvi nella scelta delle aste.

Una vecchia racchetta da sci privata dell'impugnatura, una canna di bambù o un bastone trovato in mezzo al bosco sapranno dare personalità diverse ad ogni girandola.

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Giocare a disegnarsi le ombre

Non ho nemmeno bisogno di chiedervelo: sono sicura che prima o poi avete ceduto anche voi alla tentazione di giocare a pestarvi le ombre, soprattutto in spiaggia, quando il sole della sera le allunga a dismisura e ci si può tuffare senza farsi male.

Se siete in vacanza in montagna o in campagna, se siete cosĂŹ fortunati da avere un cortile anche in cittĂ , o se al parco che frequentate di solito, sotto i giochi, hanno installato quei tappetini antiurto (perfetti per i gessetti), potete anche giocare a disegnarvi le ombre a vicenda.

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Il gioco diventa molto molto divertente se fatto coinvolgendo mamma e papà , perchÊ le ombre hanno anche grandezze differenti e il nostro bimbo si diverte un mondo a ripassare il nostro contorno, soprattutto in certi punti (hihihihi). Per decorarle vi basterà guardarvi intorno. Con l’erba potete fare i capelli, con dei sassi gli occhietti, poi potete continuare a giocare entrando e uscendo dal disegno con la vostra ombra, o inventando storie mettendo in mano ai vostri personaggi pentolini, macchinine, e quanto la vostra fantasia vi suggerirà .

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Solo la pioggia potrà fermarvi!

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Casa mia fatti capanna

Le migliori sono quelle nate per caso, nell'invenzione condivisa del gioco spontaneo, distillate dal loro immaginario bambino. Spuntano inaspettate in ogni angolo della casa, nutrendosi di stendini, coperte, mollette e di vecchie lenzuola. Ne ricordo alcune nate a scavalco del bracciolo del divano, con architetture complesse, di sedie e ponti levatoi; altre pi첫 semplici e funzionali, io e mio fratello acquattati sotto la scrivania, le coperte a fare da spartiacque tra noi e il mondo reale.

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Siano esse nate con la vocazione di fortini o come casetta per preparare il the del pomeriggio alle bambole, le capanne progettate e costruite dai bambini regalano al loro gioco una dimensione altra, magica, preclusa a noi adulti. In un, altrimenti lungo, pomeriggio di pioggia, c'è però un gioco che si può fare tutti insieme in famiglia, coinvolgendo altri amici e i loro genitori: costruire e dipingere un tepee come questo, dentro cui rifugiarsi tra mille cuscini.

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Noi lo abbiamo fatto con l'aiuto di Davide, di sua mamma Elisa e del suo papà Andrea, inaugurando l'apertura finale della porta con un vero rullo di tamburi, in un pomeriggio che sarà difficile da dimenticare.

Questo tutorial - me lo permetterete - è quindi dedicato a noi sei, al tè bevuto insieme, al nostro concerto improvvisato.

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Gli HamaBeads stirando i tappi

Avete visto? A volte per giocare con la neve non servono i guanti, ma un ferro da stiro della mamma hihihi. Il procedimento è semplice ed è simile a quello delle Hama Beads (quelle perline di plastica che in realtà non sono che piccoli tubetti tranciati, che ultimamente spopolano). Se avete bambini piccoli, ovviamente sarete voi a manovrare il ferro da stiro, ma a loro resteranno il piacere di decidere il tipo di composizione (il pupazzo di neve è solo una delle 1000 idee possibili) e la decorazione finale, nonché la soddisfazione di aver utilizzato i tappi della bottiglia per creare qualcosa di nuovo.

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Se non volete provare questa tecnica - a prova di principianti e senza sgradevoli odori potete comunque giocare a creare quadretti vari utilizzando la colla a caldo. In questo caso ricordatevi di rendere ruvide le superfici lisce (con della cartavetro o facendo dei piccoli solchi con il coltello) per assicurarvi pi첫 resistenza. Un consiglio in fase di stiratura che raccomanda la mia amica Gabi, cui dovete le suggestioni di oggi: non conviene assemblare troppi tappi insieme, ma procedere per tappe. Qui sono stati realizzati prima il prato innevato e poi il pupazzo di neve. Solo in un secondo momento sono stati fusi insieme.

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A questo punto avete due possibilità: la prima è quella di riempire i buchi dei tappi incollandovi dentro cotone, semi, materiali che vi piacciono (soprattutto per i piccoli questa parte è molto divertente). Potete altrimenti girare la composizione e sbizzarrirvi nella decorazione.

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La porta della cameretta

In casa di mia suocera ci sono angoli in cui il tempo si è fermato, come la porta della camera dei suoi figli, ancora tempestata di adesivi anni settanta e ottanta: una collezione da bimbi intenditori, a tratti scolorita dalla luce, che mi emoziona sempre.

Sono mille i ricordi che riemergono quando il mio sguardo ci si sofferma, e hanno tutti a che fare con il desiderio - cresciuto con ognuno di noi di personalizzare in modo sempre diverso e originale la cameretta.

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Appendere alla porta d'ingresso del proprio microcosmo un proprio pupazzo o una vecchia locomotiva giocattolo, un vecchio vinile piuttosto che una propria opera d'arte o un quadretto con il proprio nome, può essere un gioco divertente a tutte le età . Trovare il modo di farlo senza interventi invasivi, ma continuamente e immediatamente modificabili, può essere una buona strategia per accontentare anche mamma e papà .

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Le calamite dei vecchi hard-disk ci vengono in aiuto per il forte campo magnetico che generano e contemporaneamente ci consentono una sempre positiva azione di riciclo, ma se per ora non ne avete in commercio ne esistono di tutte le misure e con campi di diversa intensitĂ . Sistemate in coppia, una da una parte e l’altra dall’altra della porta, permettono di personalizzare anche le ante dei pensili della cucina o mobili in truciolare di spessore simile, perchè il campo magnetico riesce ad attraversarli.

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Un’altra idea, con i più piccoli, è quella di incollare ad uno dei due magneti un nastro con cui legare - facendo un bel fiocco decorativo - ogni volta un pupazzo diverso.

Come avrete capito, calamite così sono un po’ sprecate sul frigorifero: non vi resta che sperimentare, ricordandovi di fare attenzione perché vi scapperanno quasi di mano!

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Disegni seppiati con la candeggina

Approfittiamo di queste giornate in cui si può ancora dipingere in giardino, sul terrazzo o comunque con le finestre spalancate, per sperimentare tecniche meno consuete. Credo conosciate già le proprietà decoloranti della candeggina, ma forse le avete sperimentate facendo il bucato o realizzando le sempreverdi magliette con i nodi.

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Questa volta il suggerimento è quello di utilizzare la stessa tecnica sulla carta, per ottenerne disegni seppiati, dalle luci molto suggestive, di grande effetto anche realizzando forme semplici ed elementari. Va da sé: per la presenza della candeggina questo lavoretto è riservato ai più grandi, che con mamma e papà hanno sempre meno voglia di cimentarsi in lavoretti. Ci vuole qualcosa di insolito per stimolare a dovere la loro curiosità.

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Tenete presente che i risultati che otterrete dipenderanno dal tipo di cartoncino e dalla qualità dell'inchiostro: lasciatevi sorprendere da cosa succederà! Più denso sarà lo strato d'inchiostro che avrete steso, maggiore sarà il contrasto ottenuto; più candeggina userete, più decolorato sarà il risultato. Ottimi risultati si ottengono anche con i timbri (sciacquateli subito dopo l’utilizzo) e stendere l'inchiostro su cartoncini colorati fa variare l'effetto, sempre e comunque un po' magico.

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Non cedete alla tentazione di versare la candeggina in un contenitore più grande del tappo: inalarla vi farebbe venire mal di testa!

Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Giochi senza frontiere con gli sticker

Tutta colpa dell'invasione degli sticker: tanto divertenti per i bimbi più piccoli, apprezzati anche da noi genitori perché capaci di stimolare l’apprendimento su fronti diversi, gli album e i libri gioco con gli adesivi si sono guadagnati un angolino tutto per loro in ogni cameretta. Quando il gioco è finito ogni bambino ha tra le mani un libricino - dedicato ai rettili piuttosto che al microcosmo del bosco o al pupazzo più amato del momento - alla cui realizzazione sente con orgoglio di aver contribuito e questo, direte voi, potrebbe bastare.

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Il rovescio della medaglia è che rimangono anche delle intere pagine adesive piÚ o meno decorate e colorate, costellate da buchi di forme e dimensioni molto diverse. PerchÊ buttarle? Di solito io e mia figlia le conserviamo e le utilizziamo come piccole cornici per i nostri disegni, ma una sera con amici è capitato di parlare di Giochi senza Frontiere: ve lo ricordate?

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Il giorno dopo tutti quei buchi nella carta adesiva degli sticker sono diventati ideali ‘zone punto’ per le bislacche e improbabili gare dei piccoli pupazzi. Naturalmente potete stampare le vostre bandiere preferite e incollarle a degli stuzzicadenti per assegnarne una ad ogni pupazzo o inventare mille altri giochi balzani utilizzando gli spazi della vostra cameretta e tutti gli altri oggetti che vi vengono in mente.

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Questa piccola scatola è solo l'inizio: “Attention... trois, deux, un...”

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La cassetta della posta americana

Il gioco della posta non smette di calamitare l’attenzione dei bambini di ogni età anche nell’epoca dei telefonini, sia in famiglia - soprattutto nell’età in cui scoprono di poter fare dei pacchettini con tovaglioli e quant’altro per mamma e papà che in contesti di gruppo come la classe o i centri estivi. Di solito per costruirne una si utilizza una scatola decorata per l’occasione, con una fessura sulla sommità per imbucare la lettera e la possibilità per il postino di turno di aprirlo da sotto. La soluzione con lo sportellino di questo tutorial ne costituisce un po’ un’evoluzione, ma resta solo una delle molte possibili.

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Scegliere di riciclare un contenitore in plastica come questo ha comunque alcuni vantaggi: l’impermeabilità, la comodità di utilizzo, il non dover progettare e costruire uno sportellino apposta, ma il poter invece riutilizzare il progetto di qualcuno che ne ha già ottimizzato le funzionalità. Prima di decorare la vostra cassetta come preferite, mettete a bagno il contenitore per ammorbidire le etichette, poi raschiatele via con cura e lavate via ogni traccia di detersivo. Se la cassetta viene posizionata all’aperto conviene sostituire il cartello decorato proposto qui con una scritta realizzata direttamente con il colore sullo sportellino.

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La vera novità della vostra cassetta delle lettere, potrebbe essere l’introduzione della bandierina di segnalazione della presenza della posta. L’idea è ovviamente mutuata da quelle oltreoceano, ma è un’irresistibile compagna di gioco: a bandierina su c’è posta, a bandierina giù no.

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Più bambini ci sono, maggiore è il divertimento!

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La scatola magica per cartoni animati Quando hai un blog creativo tutto tuo e una rubrica settimanale su LaStampa.it dedicata ai Lavoretti, gli amici ti regalano le cose più strane. Questo tutorial lo dobbiamo a Carmen e al piccolo Domenico, che mi hanno regalato una scatola col buco: “Magari ti inventi qualcosa, magari un televisore…” C’è voluta la pausa natalizia per trovare il tempo di portare a termine l’idea iniziale, ma la scatola magica per vedere i propri cartoni animati è davvero semplice da realizzare: più difficile a dirsi che a farsi!.

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Dove potete trovare una scatola col buco (*)? Di solito le usano per confezionare i giocattoli, ma se non avete conservato nemmeno uno degli imballaggi natalizi, basterà che vi procuriate una scatola qualsiasi, poco profonda, muniti di taglierino. Le misure della mia (tanto per avere un riferimento) sono 20x18x5,5 cm Se dovete ritagliare i due tubolari da uno lungo, tenete conto che devono essere un po’ più alti della scatola. Fatti girare intorno a un perno, vi permetteranno di srotolare e riavvolgere la ‘pellicola’.

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Questo è un passaggio semplice, ma complicato da spiegare: nel leggere le istruzioni tenete conto di quello che sarà il risultato finale. La ‘pellicola’ di carta, opportunamente disegnata con la storia di vostra invenzione, scorrerà all’interno della finestra. Lo spessore inserito deve tenere il foglio sempre ben dritto e vicino all’apertura, anche quando è meno in tensione tra le due bobine..

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L’idea del plateau è nata solo per avere un oggetto finale, rifinito il piĂš possibile, ma potete utilizzare qualsiasi altra base vi venga in mente. Ricordatevi solo, a seconda del materiale scelto, di adattare la colla da utilizzare e di seguire le istruzioni del produttore per il fissaggio. Scegliete, se possibile, quelle a presa forte, non riposizionabili, in modo che la scatola magica resista alle sollecitazioni di qualsiasi piccolo cartoonista.

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Se vi aiuta papà potete anche fissare i due tubetti con una vita: provate a svitare quella!

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Vasi di feltro sagomato Come spesso succede, questo tutorial è dedicato a mani grandi e piccole che lavorano insieme. In particolare, uno dei due progetti che corrono paralleli, è adatto anche a dita molto piccole, in età prescolare, in quanto non richiede specifiche competenze manuali.

Il trucco c'è, e si chiama feltro sagomato. È meno conosciuto, ma molto versatile e interessante in quanto permette differenti utilizzi. Lo potete acquistare in fogli nei negozi di hobbistica e nelle mercerie più fornite.

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Potete decidere di sfruttare la sua rigidità in lavoretti come quello della copertina dell'album fotografico (cercate il tutorial nell’indice), oppure divertirvi a giocare con la sua caratteristica peculiare: una volta intriso di acqua diventa morbido come un panno, modellabile a piacimento.

Stabilita la forma desiderata, basterà lasciarlo in posa fino ad asciugatura ultimata per scoprire che non occorre fare nient'altro: il vostro manufatto è pronto! Una tecnica davvero a portata di tutti...

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Due consigli: ricordatevi che, ad asciugatura ultimata, dovrete poter sfilare il feltro; tenete presente anche che, seccandosi, perde un po’ di volume. Se, ad asciugatura ultimata, faticherete ad estrarre il vaso, ruotatelo su se stesso come se fosse una vite.

Il modello di vaso proposto è molto semplice e lineare, ma nella frastagliatura superiore vi ricorda che prima di seccare il feltro sagomato puó essere tagliato proprio come una stoffa, dando vita alle forme piÚ diverse.

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Se volete potete appesantire il fondo del vaso e rendere più semplice posizionare i vari fiori, inserendo un piccolo sacchetto da freezer aperto, contenente sabbia. E poi perché dovreste limitarvi alla realizzazione di un vaso? Una volta scoperto il trucco sarà la vostra immaginazione a portarvi lontano!

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Da sensory tubs a gioco per le feste

Chi ha dei figli lo sa, o perlomeno lo ha imparato dopo aver afferrato la ciotola del cane un attimo prima che diventasse - ehm ehm - esperienza sensoriale: i bambini imparano attraverso la sperimentazione diretta dei materiali, usando soprattutto la bocca e le mani.

Questo breve tutorial, però, non è solo adatto ai piÚ piccini: le vaschette sensoriali (o sensory tubs) possono diventare un gioco divertente anche per i fratelli piÚ grandi, se inserite in un contesto differente.

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Se al piccolo di casa serviranno per sperimentare i concetti di peso, dimensione, volume, odore e onsistenza, i più grandi potranno invece divertirsi a preparare vaschette a tema (usando biglie, animali, perline…), assegnando un punteggio a ciascun oggetto e tenendo rigorosamente gli occhi chiusi. La proposta di questo tutorial, di usare pasta e farina di mais, è solo un esempio da cui partire, adatto a tutte le età, ma lasciate correre la fantasia. I giochi sensoriali divertono quanto più riescono a stupirci: se, ad esempio, sostituiste la polenta con della schiuma da barba e la pasta con delle monetine?

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Scelto il materiale base (trucioli di legno, palline di argilla, coriandoli, chicchi di caffè, sabbia, gusci di frutta secca, terra, cereali, acqua, schiuma da barba…) e individuati gli oggetti da cercare non vi resta che decidere se decorare o no la vostra scatola. La soluzione che vi propongo è di veloce attuazione. Poiché vale tutto, dalle viti ai cubetti di ghiaccio, se avete scelto un materiale umido basterà inserire un sacchetto da freezer all’interno della scatola per avere un divertimento assicurato… Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Sacchetti dell’asilo - 1

Una sera torni dal lavoro e basta un biglietto nella buca delle lettere per farti scoppiare in lacrime. In ascensore. Come non ti aspettavi che sarebbe successo. Forse è quel disegno fatto da un bimbo pronto per le elementari che campeggia nel mezzo come un saluto, o forse è che tre anni sono volati in un attimo, ma l'invito alla prima riunione della Scuola dell'infanzia (uffa, a me piaceva di più la parola asilo) ha reso tutto più vero.

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Preparare insieme il sacco del cambio e il sacco della nanna credo possa essere - per genitori e figli un buon ponte su cui salire. Le difficoltĂ : i colori a stoffa vanno stesi con cura, a meno che non siano specifici per effetti rilievo. Vista l'etĂ dei piccoli artisti, i genitori dovranno tamponare l'eccesso con un po' di carta assorbente o soluzione migliore insegnare al bambino a bagnare il pennello nelle bolle di colore.

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Se i vostri bambini non hanno per la pittura molta resistenza e capacitĂ di concentrazione e si stancano in fretta, prevedete due sessioni di lavoro o un'unica sessione con qualcosa di facile e veloce da realizzare (ad esempio le impronte delle mani). I colori che abbiamo usato sono a base d'acqua, quindi spalmabili anche con le dita, ma se usate dei pennelli quelli con le setole dure sono i piĂš adatti. Seguite gli altri consigli sulle immagini e ricordatevi: se decidete di cucirlo voi, troverete qui, la prossima settimana, altri consigli su come fare.

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E non abbiate paura di provare: vostro figlio non si accorgerà dei vostri errori, ma si ricorderà del lavoro fatto insieme a voi.

Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Sacchetti asilo - 2

Questo tutorial lo scrive la mamma, ma l'idea è davvero tutta della sua bimba. Quando è rientrata in città dopo le vacanze ha trovato sul suo tavolino azzurro la lista delle cose che avrebbe dovuto portare con sé alla Scuola dell'Infanzia. Tra copertine, pantofole e quadernoni ad anelli in effetti una cosa davvero mancava: un po' di bacetti di cui fare scorta prima di andare, con gli altri bambini, a fare la nanna. È nata, allora, l’idea del taschino.

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Cosa c’è? Non sapete come si cuce un taschino? Lo ripeto anche qui: non abbiate paura di provare. Vostro figlio non si accorgerà dei vostri errori, ma si ricorderà ogni mattina di farvi lasciare un bacetto fresco di giornata. Non sono una sarta e spero che tutto in questo tutorial sia comprensibile. Se avete dei dubbi non esitate a scrivermi e a contattarmi. Se siete più brave di me a cucire e avevate pensato ad un sacchetto più vezzoso una breve ricerca su internet vi aiuterà. Non dimenticate, però, il piccolo taschino!

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L’idea in piÚ: invece di dipingere due cuoricini potete scrivere sul taschino il nome del vostro bambino con un punto catenella o usando i colori per stoffa a rilievo. Si usano come pennarelli e basta lasciarli asciugare. Per il cordino di chiusura se non avete nulla da riciclare in casa (per questi sacchetti ad esempio ho utilizzato due lacci), vi consiglio di comprare della corda per arrampicata.

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Oltre ad essere colorata e robusta, scorre molto facilmente dentro la stoffa agevolando molto il bambino nelle operazioni di apertura e chiusura e vi permette di incollare le due estremità con il calore. Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella

sezione

MAMMA

un

tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se

cerchi

altre

idee

come

questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Da lattina a giostrina

A volte, cercando di riciclare quello che si ha in casa per costruire nuovi giochi, vengon fuori le idee più bislacche. Ma ormai, se ogni tanto passate di qua, dovreste esserci abituati… Un amichetto di Anna ogni tanto ci regala le capsule per la macchinetta del caffè, proprio quelle che le mamme amano riciclare in collane. Per questo progetto ve ne servono solo 4, ma se non le avete non disperate: basterà chiedere a colleghi e amici per trovarne molte di più. Se avete anche delle gabbiette dello spumante saranno perfette per decorare ogni sedile!

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La lattina, mi raccomando, che sia di quelle più alte, da 330 ml. Lavatela con cura e tagliatela come mostrato: sarà molto più facile di quel che pensate, ma magari occupatevi voi di questa prima fase, spiegando a vostro figlio cosa state facendo. Basterà fare un piccolo buco con la forbice prima di iniziare a tagliare. Ovviamente sta a voi la decisione sul lato da piegare. Il risultato è molto bello anche argentato, e in più si possono fare delle decorazioni a sbalzo appoggiando la lattina sul tappetino del mouse e premendo con una semplice matita. Fate delle prove con gli scarti, prima!

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Ogni sedile può essere decorato e personalizzato con l’aggiunta di scotch colorati, pennarelli indelebili, brillantini, fili di lana attorcigliati e fermati con la colla, decoupage… insomma, sbizzarritevi! E se avete in casa quelle gabbiette che tengono i tappi dello spumante, inseriteci dentro una capsula, per avere un vero effetto retrò.

La stessa cosa vale per la cappelliera della giostra: potete aggiungerci trine e merletti, pon pon, mini ghirlande o qualche semplice filo di lana per amplificare l’effetto luna park. Noi abbiamo scelto di lasciare a vista la materia prima per evidenziarne la trasformazione.

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Basteranno una piccola spinta o un po’ di vento per mettere in movimento la vostra piccola giostra (trovate un minivideo sul mio youtube): tutti a bordo!

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Un richiamo per la primavera

Un maschiaccio come me che si cimenta – anche, devo ammettere, con grande divertimento e soddisfazione – nella creazione di casette per uccellini? Chi mi conosce stenterà a crederlo, è vero, ma quest’aria che a tratti profuma già di primavera ha sedotto anche me.

In realtà credo semplicemente di non aver saputo resistere ad una tentazione: quella di lasciarmi contagiare dalla poesia delle casette di Nina. Chiunque passi sul suo blog trova rifugio, sollievo, un riparo tra quei dettagli che a volte sono come una mano sul cuore.

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Ecco allora la mia proposta di questa settimana per giocare un po’ insieme ai vostri figli nei pomeriggi di pioggia improvvisa: queste casette sono così facili e veloci da realizzare e così facilmente personalizzabili che ci prenderete gusto. Se ne realizzate alcune molto piccole potete appenderle al vostro albero di Pasqua al posto delle uova dipinte, se ne ingrandite una, potrete usarla in sostituzione della ghirlanda che decora la vostra porta d’ingresso. Noi l’abbiamo appesa in balcone, quasi che quel suo sonaglio possa essere un richiamo per la primavera.

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Decorate la vostra casetta come meglio credete, divertitevi a darle forme bislacche. Se volete fare degli inserti (come nel caso di questo rametto) aggiungete un po’ di colla vinilica. Prima di dipingerla lasciate asciugare bene la pasta modellabile. La stessa cosa vale per l’uccellino: usate le tempere o gli acrilici se volete colori coprenti, gli acquerelli per effetti più naturali e sfumati. Qui ho usato la tempera bianca per la casetta e l’acquerello azzurro per i bordi e per l’uccellino.

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Io ho lasciato i rami ‘al naturale’ perché l’idea era quella di costruire un richiamo per la primavera, ma se la vostra vena è più floreale e colorata potete, con la stessa pasta modellabile, realizzare fiori e foglie da incollare sulla fascina. Buona Primavera a tutti!

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La scatola dei segreti con allarme

In un cartone animato noto soprattutto ai bambini più piccoli, tutto grugniti e risate finali a pancia all’aria, ad un certo punto è comparsa una misteriosa scatola dei segreti.

Da qui è partito il lavoretto fatto con la mia piccola Anna, che vi ripropongo in quanto ghiotta occasione per giocare insieme ai vostri figli con i concetti di fiducia, furto e segreto. O per giocare e basta.

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Ecco il nostro ingrediente magico: qualche campanello legato sotto il coperchio per sventare ogni piccolo agguato! La decorazione della scatola sarà , ovviamente, del tutto personalizzabile, ma ci piace proporvi questa tecnica perchÊ ha inondato la nostra cucina di profumi buonissimi, trasformando un lavoretto in un’esperienza sensoriale da rifare.

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Per chi se lo stesse chiedendo noi abbiamo usato lavanda, malva, calendula, fiordaliso e monarda da fissare dopo l’asciugatura anche spruzzando colla vinilica diluita in acqua, lacca per capelli o colla spray per le fotografie (qualche sbriciolamento sarà comunque inevitabile). I petali sono stati la sua tavolozza di colori e profumi, da sfregare tra dita e mischiare, ma vi avviso: il silenzio cala solo finché il coperchio della scatola ha lati da ricoprire. Tenete a portata di mano un cartoncino (va benissimo quello in fondo agli album) da offrire al nanetto quando reclamerà altro spazio per continuare il gioco!

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Resisteranno mamme e papà alla tentazione di una sbirciatina?

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Paste modellabili - texture

Piccole mani impastano, e piano piano crescono. Se, inizialmente, noi genitori osavamo intervenire e dare qualche consiglio, sentendoci perfettamente in grado di usare il loro piccolo mattarello o le loro formine di lune e anatroccoli, col tempo molti battono in ritirata.

Senza nulla voler togliere alla libera espressione dei nostri figli, sempre molto sorprendente e ricca di spunti inediti anche per gli adulti, noi mamme e papĂ - passando accanto a loro per caso e, si capisce, fischiettando - dopo il “Non metterlo in bocca!â€? possiamo però dispensare ancora qualche piccolo consiglio.

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Ecco il perché di questo tutorial, pensato per tutti coloro che dedicando il proprio tempo libero ad altro - davanti a un figlio armato di pasta modellabile e di un irresistibile “Giochi con me?” sentono di poter accampare solo scuse su scuse.

Questi impasti perlopiù non sono tossici nemmeno se ingeriti; perché non coinvolgere i papà nell’utilizzo di un estrusore casalingo: la siringa per decorare i dolci. Se non l’avete, la troverete a poco in tutti i supermercati. Accertatevi che abbia il corpo rigido e ampio, facilmente lavabile, e che i suoi beccucci debbano essere avvitati.

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Approfittatene per riciclare come timbri piccoli oggetti conservati qua e là: vi sorprenderà constatare, soprattutto insieme ai più piccoli, quante sorprese riservino, ad esempio, i tappi spaiati dei pennarelli… Per i più grandi sarà invece una buona occasione per personalizzare e rifinire le proprie creazioni.

Un solo consiglio: divertitevi a sperimentare. Il vero gioco da fare insieme è proprio questo.

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Lasciate che, questa volta, la vostra curiosità vi porti più lontano della vostra immaginazione, a suon di: “Mamma guadda quetto com’èeee!”

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Paste modellabili - inserti Ecco il secondo capitolo pensato per tutti quelli che credono che il didò sia un uccello tropicale dai mille colori: vi segnalo qualche altro trucchetto per le paste modellabili, utile per fronteggiare in scioltezza un figlio armato di formine e di un irresistibile “Giochi con me?”

I bambini hanno già molte risorse e instancabilmente sperimentano, ma se non contribuiremo ad allargare la loro conoscenza con giochi creativi – così come ci insegnò Munari – “essi non potranno fare quelle relazioni fra le cose conosciute, o ne potranno fare in modo limitato, così che la loro fantasia non si svilupperà”.

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Il gioco che vi propongo è proprio questo: cercate insieme dei piccoli oggetti da riciclare, spiegando ai vostri bambini a cosa serviranno. Di solito hanno un fiuto infallibile e lo svuotatasche, il cassetto delle posate, la scatola del cucito e la cassetta degli attrezzi del papà sono dei buoni posti in cui cercare. Queste sono alcune suggestioni adatte ad età differenti, ma le possibilità che avete sono davvero infinite. Con gli stuzzicadenti infilati in una pallina potete realizzare un riccio d’eccezione, mentre i bastoncini del gelato possono diventare le ali di un aeroplano.

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Le cannucce usate possono diventare gli steli di bellissimi fiori e quattro vecchi bottoni le ruote di un trattore o di un camion, le candeline una torta per le bambole e osì via…

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Giocare con i mozziconi delle matite La scuola è finita, ma scommetto che la vostra cartella giace ancora abbandonata in un angolo della stanza. O avete una mamma-procione che ve l'ha già lavata e stirata? In caso contrario, quando vi deciderete a disfare il bagaglio e vi troverete in mano qualche mozzicone di matita, pensate a questo tutorial. So che i gioielli con le matite sono già quasi una moda stemperata, ma vi propongo la spilla come puro esempio di utilizzo delle rondelle di matita: sono un vero esercizio di pazienza e di precisione, adatto per impratichirsi un po' con il seghetto e la carta vetro. Voi potrete usarle per disegnare qualsiasi altra cosa.

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Non sottovalutate la scelta della matita. Fate prima un progetto pensando non solo alla forma della sezione orizzontale e a come potrebbe essere variamente combinata, ma anche alla pastosità della graffite.

In questo tutorial, ad esempio, ho scelto di utilizzare i matitoni dei bebè perchè desideravo ottenere un effetto finale meno uniforme e più materico, che vi offrisse un'ipotesi alternativa rispetto al risultato pulito e molto squadrato che siamo più abituati a vedere in giro. Ma è tutta una questione di gusti personali.

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Se siete dei maschietti e non vi interessano i gioielli, non scappate via storcendo il naso. Se usate un po' di fantasia potete disegnare, ad esempio, un albero, accostando tra loro le fettine di matita per realizzare la chioma, mentre con un altro mozzicone tagliato longitudinalmente farete il tronco. Dai dai dai, da qualche parte bisogna pur cominciare!

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Sculture di sassi

Uscite di casa, annusate l’aria, correte, giocate a spruzzarvi, conquistate la vetta, crogiolatevi al sole, fate il bagno o assaporate l’ombra di un bosco, ma ... ovunque abbiate deciso di trascorrere le vacanze in famiglia, guardatevi intorno: ci sono dei sassi per voi. Frugate con lo sguardo tra le loro geometrie, scalzateli, sperimentate i primi accostamenti: fate infine tesoro di quelli prescelti. Potrete giocarci insieme il primo pomeriggio di pioggia.

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Portate con voi in vacanza gli avanzi di Das: non temete, ve ne basteranno davvero pochi pezzettini e in piĂš avrete il piacere di far risentire a mamma e papĂ un odore carico di ricordi.

Ricordatevi che asciuga all’aria molto velocemente, quindi non dimenticate di chiudere la confezione con lo scotch o con un elastico anche mentre lavorate.

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Quando i vostri sassi saranno ben lavati, dissalati e asciugati disponeteli sul tavolo sopra uno strofinaccio in tinta unita, meglio se bianco: questo piccolo accorgimento vi faciliterĂ negli accostamenti di forme e colori. Un ultimo consiglio: non abbiate fretta di incollare. Quando i pezzi di una scultura vi sembrano quelli giusti accantonateli e provate ad assemblare la seconda.

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Smonterete e rimonterete più volte prima di essere davvero soddisfatti: l’occhio si deve allenare un po’ per ottenere risultati più convincenti.

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Bambole con fiori di campo e di cittĂ

Nonostante le piogge battenti di questa primavera che stenta ad arrivare, sono in corso le prime fioriture, e anche i giardini e i parchi cittadini sono punteggiati di papaveri. Quale occasione migliore, per farsi insegnare dalle nonne il gioco delle bamboline? Questo tutorial è dedicato a loro. Alla sapienza antica di cui sono portatrici, che da sempre ci insegna a fare tesoro di tutto, anche delle piante infestanti. Ai loro giochi di bambine, ancora molto legati all’ambiente naturale in cui sono cresciute.

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E per chi ha i nonni lontani o non conosce questo gioco cosÏ semplice e pieno di poesia, ecco il mio piccolo tutorial. Con un consiglio: se, come me, amate i papaveri, tenete da parte qualche frutto e fatelo essiccare: l’anno che verrà potrete seminarli sul vostro balcone. Il frutto (la capsula contenente i semi), una volta essiccata, sarà anche perfetta per timbrare la forma di un sole sulle paste modellabili.

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Riassumendo: la testa della bambola sarà sempre un frutto del papavero. Il vestito varierà di volta in volta, a seconda della corolla usata.

Con i bambini più piccoli vi consiglio i boccioli del papavero, non solo perché più facili da maneggiare. La cosa più bella è la sorpresa finale, una volta che si ‘apre la gonna’: di che colore sarà?

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Nella versione tradizionale del gioco gli occhi e la bocca non ci sono, ma viste le previsioni del weekend, se siete in casa a far bamboline potete divertirvi con un semplice pennarello indelebile. E buon ballo! Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Il bastone per le camminate

Nel caso in cui trascorriate le vostre estati quasi come Heidi, scorazzando in libertà tra boschi e pascoli alpini, non avrete di certo bisogno di questo tutorial. Probabilmente possedete già anche un piccolo coltellino da giovane marmotta e ne avete già sperimentato le funzionalità. Se invece di solito trascorrete al mare le vostre vacanze, e in montagna ci siete capitati per caso con un amico, vi consiglio di provare l'emozione di decorarvi da soli un bastone per le vostre passeggiate. E sto parlando anche con i più piccolini!

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Non avete un coltellino da dare a vostro figlio e non volete comprarne uno ‘tanto poi non lo usa?â€? Non scoraggiatevi! Vi basterĂ recuperare in cucina quello con cui di solito pulite la verdura o un coltellino di plastica di quelli con cui si gioca alla cucina per i piĂš piccoli. Ovviamente i risultati saranno tra loro diversi. Ai fratelli maggiori il compito di variare sul tema con maggior precisione, ai piccoli della famiglia il puro piacere di spelare il bastone. Per entrambi non mancheranno la scoperta delle diverse 'pelli' del legno, il loro odore particolare nell'aria.

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Anche se il gioco non è intagliare, ma scortecciare, non allontanatevi, cari genitori, state comunque nei paraggi: c’è ancora tutto da imparare!

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Lavoretto brucato lavoretto fortunato

Che non tutte le foglie escono col bruco lo sanno anche i bambini, ehm… cosa? Mi dicono dalla regia che il detto popolare non recitava proprio così, ma ci siamo capiti lo stesso, vero?

Laggiù in quarta fila qualcuno sta alzando la mano per spiegarvi cosa occorre al posto mio: che gliel’abbia già spifferato mia figlia?

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Parliamoci chiaro, qui il lavoro duro è già stato fatto dal bruco. Il vostro compito è sceglie-re la foglia rica-mata dall’artista più quotato e aggiungervi un po’ di pazienza. Ovviamente la bomboletta è da preferire alla tempera o ai colori a dita (con i più piccini) anche solo per la rapida essicazione. Chi avesse un po’ più di manualità e un taglierino da carta con la punta fine, meglio se basculante, in una fase successiva a quella della colorazione potrebbe asportare tutte le parti vuote in origine (qui in viola) in modo da riprodurre ancor più fedelmente l’opera d’arte originale.

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Per i più pigri resta comunque il piacere di giocare con i colori.

Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Disegnare un girasole con un girasole

Se amate i girasoli probabilmente prima o poi avete ceduto alla tentazione di comprarne uno, o di coglierlo, o addirittura di piantarlo. Se vi ha fatto compagnia per qualche giorno facendo capolino dal vaso, sul tavolo della cucina, avete anche imparato che il suo polline è particolarmente invasivo e che tende a macchiare il centrino della nonna.

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Avete mai pensato di provare a raccoglierlo e di usarlo per disegnare? Ovviamente potete giocare a intingervi direttamente il dito, ma avrete meno controllo sulla quantitĂ di polline/colore da prelevare.

Ăˆ molto coprente - tanto da poter essere usato sul cartoncino nero - e pastoso, e varia nelle sfumature da fiore a fiore. Se non avete a portata di mano un girasole provate con altri tipi di fiori che hanno proprietĂ similari (chiedete al centrino della nonna), come il giglio.

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Provate poi a disegnare stelle, lune, paesaggi… Buon divertimento!

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Vacanze da chiocciola È difficile, per i bambini, accettare le giornate di maltempo quando sono in vacanza. I loro piccoli cuoricini scalpitano, sognando di poter andare in spiaggia o a fare un giro in bici, così la casa o la camera d’albergo diventano strette, vuote come sono dei loro giochi preferiti. La noia che ne deriva però, non è tutta da buttare via, credo anzi che sia un grande stimolo per la loro creatività. I giochi nuovi nascono spesso così, com'è successo con questa chiocciola.

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Dopo un bel temporale, quando il cielo è tutto una giostra di luci che cambiano ma ai giardinetti è ancora tutto bagnato, ad uscire allo scoperto sono proprio le chiocciole. Basta chiedere alla gente del posto se sanno dove se ne possono vedere, per trovare una scusa per una passeggiata.

E dopo aver tanto giocato a far rientrare le antennine, aver osservato come modellano il loro piede al terreno sottostante per riuscire a spostarsi protette dalla loro scia argentea, o come dormono appese a testa in giĂš, si puĂł dare inizio alla caccia dei gusci.

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Attenti a non sfrattare nessuno, ma a guardar bene troverete dei gusci vuoti, ormai senza piÚ ospite. Potete raccoglierli e giocare a immaginare per loro una nuova destinazione: questa è solo una di quelle possibili, interessante perchè chiede ai bambini di condensare in un gioco tutto ció che hanno osservato. A prendere forma saranno il piede su cui striscia (a me sembrano sempre due ali), i colori screziati della sua pelle, le antenne vigili come due occhi e i due piccoli tentacoli tattili che ci dimentichiamo sempre di disegnare.

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Questo lavoretto è adatto anche ai bambini più piccoli, perché non è necessaria la precisione. La pasta non deve risultare troppo liscia e uniforme, né esiste una forma perfetta. Il risultato finale sarà comunque per tutti, con poco sforzo, una grande e molto realistica soddisfazione.

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Zattere con i fili d’erba

Al sopraggiungere dei primi tepori, la città si svuota, tutti noi in cerca di ecosistemi diversi. Che ad accogliervi siano la montagna, o più miti paesaggi lacustri o marini, se viaggiate con i bambini il mio consiglio è di portare sempre con voi un coltellino milleusi.

Se i tesori naturali raccolti qua e là non vi faranno venire idee balzane, potrete sempre usarlo per sbucciare una mela, altrimenti frugate tra i ricordi della vostra infanzia.

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Vi verranno in mente tanti giochi da fare a partire da qualche legnetto. Oggi li affideremo agli specchi d'acqua trovati, ricordando come sia facile assemblare un pezzo di corteccia, una foglia e un rametto leggero, per rimanere rapiti da quel loro leggero andar via. Con i bambini piĂš grandi sarĂ divertente scoprire come non servano necessariamente cordini, colla o chiodi per realizzare una piccola zattera: basterĂ rubare qualche foglia dal prato.

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Lavorati o adattati, appaiati longitudinalmente o assemblati in forme più complesse, i vostri legnetti potranno arrivare ad assomigliare a vere e proprie imbarcazioni munite di prua, poppa e fiancate. E se deciderete di portarvi a casa il frutto di tanto lavoro, avrete un gioco in più per i lunghi pomeriggi di pioggia.

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Uno spaventapasseri tra i fiori

Riuscite a immaginarne il profumo? Dovreste almeno cercarlo tra i ricordi o trafugarne una manciata al primo campo con l'erba tagliata. Rigirare il fieno tra le dita apre uno scrigno di fragranze sempre diverse, mescolate in una sapiente alchimia naturale. Giocarci un po' con i vostri figli - a meno che non soffrano di allergie - è davvero un'esperienza sensoriale, oltre che un simpatico lavoretto.

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Noi ne abbiamo chiesto un po’ al coniglio Bisbiglio, e abbiamo pensato che avremmo potuto realizzare due spaventapasseri per le nuove semenze piantate dai nonni nell'orto.

Alla fine però, erano cosÏ simpatici, che per ora vivono in un vaso, tra i gerani in fiore.

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Chissà che non ci venga voglia di costruirne, prima o poi, uno alto come il nonno…

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Formine dai sassolini della battigia

Quando il tempo si fa bislacco, come in questo giugno di temporali e acquazzoni, anche i giochi da fare al mare, insieme ai bambini, cambiano.

PerchĂŠ non far tesoro di quel che si ha a disposizione, per sperimentare qualcosa di nuovo? Se non avete portato con voi la colla vinilica per fare le sculture di sassi (cercate il tutorial tra quelli proposti) non disperate, la troverete ovunque, anche nei tabacchini e nelle rivendite dei paesi piĂš piccoli.

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Questo tutorial comincia con le fasi operative vere e proprie, ma la vera differenza tra una formina e l’altra sta nella scelta della ghiaia. Dopo che ne avrete portata a casa un po’ (non esagerate, non ne serve molta, ma soprattutto verificate di non essere in una zona protetta), sciacquatela bene dal sale e lasciatela asciugare. Fatto questo, perdete un po’ di tempo a selezionare la ghiaia che userete. Eliminate ad esempio i sassolini fuori misura, o sceglietene alcuni per comporre sulla sommità della formina dei disegni o delle lettere. Anche i colori possono essere interessanti per la creazione di intarsi ed effetti speciali.

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Se non avete le formine per i pasticcini o per i biscotti come questa, usate quelle della spiaggia: andranno benissimo! Se invece volete realizzare dei piccoli cuoricini tagliate una fetta dall’anima di cartone della carta igienica, premete su un lato e schiacciate la punta sull’altro. Ottenuta la forma, foderatela di pellicola.

Un piccolo consiglio sulla fase di asciugatura: lasciate riposare una notte, poi verificate con delicatezza. E’ possibile che si sia asciugata solo la parte superiore della formina. Capovolgetela su una superficie piana facendo attenzione a non deformarla, togliete la pellicola e lasciate asciugare altre 12/24 ore.

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Il cuoricino finale deve risultare duro e compatto, perfetto per essere appeso!

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Collane dal salvagente bucato

Capita forse ogni estate: a bucarsi - durante i nostri scalmanati giochi condivisi sono il salvagente appena comprato, braccioli e piccoli canotti.

Che sia per un piccolo buchino invisibile all'occhio o per uno sbrego impossibile da riparare, a finire nel cassonetto sono plastiche speciali, trattate per risultare particolarmente morbide, che è davvero un peccato buttare via.

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Dopo esservi assicurati - ma probabilmente lo avete già fatto al momento dell'acquisto - che i vostri gonfiabili siano stati realizzati rispettando la normativa europea, potete armarvi di forbicine e di un po' di fantasia. Seguendo queste semplici tecniche vi sarà possibile realizzare divertenti e coloratissime collane resistenti anche all'acqua di mare: un’attività, questa, che terrà impegnate grandi e piccine.

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Nel vostro riciclo creativo non disdegnate nemmeno le valvole di sicurezza: come vedete in questo tutorial, riutilizzate in contesti differenti diventano elementi decorativi originali. Capita la tecnica non fermatevi lĂŹ: nello stesso modo potete riciclare una vecchia spilla incollandovi sopra un fiore, realizzare un segnalibro, una fusciacca per lo zaino giĂ pronto per la scuola o personalizzare la vostra cuffia della piscina.

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Io ho scelto la rafia sintetica perchè è disponibile in colori lucidi, vivaci e luminosi, molto simili a quelli utilizzati per i gonfiabili, ma andrà bene qualsiasi tipo di nastro. Intrecciandola la renderete meno rigida e più resistente. Se i vostri bambini sono molto piccoli vi consiglio un filo elastico, facile da mettere e togliere e più sicuro nei giochi con gli altri bambini.

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Scommetto che vi state mordendo le labbra per aver buttato via il vecchio canotto… su, su, sarà per la prossima volta!

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Un vulcano da spiaggia

C'è un gioco da fare insieme che è un po’ diventato un rito da ripetere ad ogni estate che viene: la costruzione di un vulcano.

Sia esso fatto in spiaggia o nella sabbiera del paesino di montagna, non è solo la sperimentazione di una reazione chimica.

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E’ una magia che si rinnova negli occhi sgranati dei presenti, nei sorrisi degli adulti che assistono divertiti, nei capannelli di bambini che si avvicinano curiosi e condividono l’entusiasmo per questa avventura tutta da raccontare. I vari “Mamma, mamma, oggi abbiamo fatto il vulcano!” e “Ma proprio l’eruzione, e io l’ho toccata!” giungono a conferma del risultato: mescolando insieme aceto e bicarbonato non si ottengono solo sale (acetato di sodio), acqua e anidride carbonica, ma alchimie ben più effervescenti.

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Con i più grandi, comunque, questo esperimento può servire per introdurre il concetto di reazione chimica e può far capire la reazione tra sostanze acide (aceto) e basiche (bicarbonato).

Dopo la prima eruzione provate a versare un altro po’ di aceto: la reazione si ripeterà fino a quando ci sarà bicarbonato in fondo alla bottiglia.

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Mi raccomando, ricordatevi di riprendere la bottiglia!

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Giochi d’acqua tatuati

Ogni volta che arriva il solleone, a qualsiasi latitudine si stiano trascorrendo le vacanze, si scatenano i giochi d’acqua, e ad ogni estate che passa si affinano tecniche e strategie. E se quest’anno la sfida comprendesse la scelta di un nickname e la personalizzazione degli spruzzini?

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Utilizzare i fogli adesivi avanzati dopo aver staccato tutti gli sticker vi permette di farlo molto velocemente senza aver bisogno di materiali particolari, e di cambiare spesso stile. Se non ne avete andrà bene della comunissima carta adesiva colorata. Potrete, cosÏ, lanciare delle vere e proprie sfide tematiche, organizzando ad esempio, giochi d’acqua pirateschi, piuttosto che tra extraterrestri. Non vi resta che iniziare il conto alla rovescia: 1, 2, 3 pronti, via‌ e che vinca il migliore!

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Allora pronti, partenza, viaaaa…..

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A pesca di palloncini

Visto che il sole di questa primavera proprio non arriva, noi ci inventiamo piccoli giochi d'acqua da fare in casa, magari durante il bagnetto: tanto per tenerci in allenamento.

In realtà il gioco non l'abbiamo proprio inventato, ma è solo un'evoluzione della classica canna da pesca fatta con un una calamita che pesca i pesci-clips. Ve la ricordate? Ci giocavate da piccoli?

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Abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto giocare con dei pesci che potessero essere messi davvero in acqua, cosĂŹ ci sono venuti in mente i palloncini.

Con un piccolo ovale di polistirolo dentro che funzioni come galleggiante, il gioco è presto fatto.

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Se volete potete rendere il pesciolino pescabile su entrambi i lati: vi basterà raddoppiare le calamite! Altrimenti decorate solo il lato dalla parte della calamita. Quando giocherete non sarà necessario chiedersi ogni volta da che parte girare il pescetto. Quando il gioco sarà terminato potete attaccare i vostri nuovi amici al frigo e far vivere loro nuove avventure insieme a tutte le altre calamite (non so a casa vostra come funzioni, ma per mia figlia è uno dei giochi preferiti).

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In una delle nostre recenti passeggiate al lago avevamo trafugato qualche canna, ma potete utilizzare qualsiasi rametto.

Se non avete proprio nulla a disposizione andrà bene anche uno stuzzicadenti da spiedino.

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Burattini da spiaggia

Il loro, comunque sia andata, è stato un lungo viaggio. Che si siano staccati dal loro ramo durante un temporale, o sia stato un bambino a lanciarli in acqua per gioco, i legnetti raccolti sulla battigia o sugli argini di fiumi e torrenti esercitano sempre un fascino particolare. Creature dalle forme piÚ strane ed evocative, spesso accendono la nostra fantasia senza richiedere un nostro intervento creativo. In altre occasioni, invece, ci sembra che pochi dettagli possano servire per completare la metamorfosi. Ecco allora nascere storie e personaggi perfetti per animare i nostri castelli di sabbia o di sassi.

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Quello che vi consigliamo, come sempre, è di perdere un po' di tempo per osservare ogni legnetto, e non solo studiandone la forma da ogni prospettiva: anche la rugosità o la superficie ben levigata, cosÏ come il colore, sembrano essere ottimi consiglieri. Noi li abbiamo personalizzati usando ritagli di stoffa e di carta, ma potete sbizzarrire in tal senso la vostra fantasia. Se i vostri bambini sono ancora piccini e sapete che tali manufatti non resisterebbero un'ora, osate dipingerli.

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Basteranno anche due occhi, una bocca e un po' di colore per il vestito. In questo caso sarebbe meglio usare pennarelli indelebili o colori acrilici, entrambi resistenti all'acqua. Se in spiaggia sarà facile farli stare dritti e giocarci infilandoli nella sabbia, a casa potranno essere reinventati come originali burattini per i vostri spettacoli invernali.

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Un faro per giocare ai pirati

Nel realizzare questo piccolo faro per giocare in spiaggia ai pirati, me ne veniva in mente uno in particolare, affacciato su un mare color petrolio, punta estrema di una distesa di prati gialli di arnica, punteggiati da mucche intente a brucare. E poi un altro, raggiungibile solo con la bassa marea, particolare perchÊ sembrava il giocattolo di un bambino. Per non parlare delle suggestioni evocate dal ricordo di quelli fotografati o rappresentati in balia della tempesta, che ormai fanno parte del nostro immaginario. Chissà il vostro, come sarà ‌

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Comunque sia, realizzarne uno è un giochino semplice che vi darà modo di utilizzare uno dei legnetti raccolti sul bagnasciuga o nel bosco, e di aggiungere un elemento di interesse nei giochi a tema piratesco e marino. Se non avete due tappi simili a questi potete usare un grande rocchetto o inserire due dischi di cartoncino di recupero tra due pezzi di legno.

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Se il faro alla fine del lavoretto non starà in piedi non preoccupatevi: se lo userete in spiaggia basterà infilarlo nella sabbia, se invece desiderate proseguire il gioco anche nella vostra cameretta, potete stabilizzarlo aiutandovi con un po' di das. Nel dipingere il corpo del faro ricordatevi che, aldilà del colore che deciderete di usare, dovreste cercare di rispettare una caratteristica presente ad ogni latitudine: la vernice non è quasi mai uniforme, perchè soggetta alle intemperie e alla corrosione della salsedine.

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Se siete così fortunati da poter usare una canna di un certo diametro, non è necessario costruire questa cabina. Basterà intagliare due finestre e inserire dentro la canna una piccola pila, in modo da rendere il faro completo di effetto speciale.

Ora non vi resta che cominciare a scrutare l’orizzonte in attesa della prima nave da avvistare.

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La mappa del tesoro cancellabile

Avete mai pensato che in ogni caccia al tesoro che si rispetti manca sempre una cosa che dovrebbe essere l'elemento irrinunciabile? A non venir quasi mai soddisfatto è, infatti, il desiderio di dissotterrare fisicamente il tesoro. SÏ sÏ, di fare proprio come fanno i pirati, con la pala e... qualche litro di rum (ehm ehm).

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Ecco come è nata l'idea di questo lavoretto: giocare alla caccia al tesoro in spiaggia vi permetterà di togliervi più e più volte questa soddisfazione. La mappa plastificata, una volta realizzata, resisterà a diverse stagioni, e permetterà ai vostri bambini di inventare paesaggi sempre nuovi: per cancellarla e ricominciare basterà un fazzoletto di carta.

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Un consiglio, peró: spiegate ai vostri figli che i veri pirati quando sotterrano il tesoro, segnano il punto esatto con un cerchio di pietre o una croce di bastoni... questo per evitare di perdere tutti i vostri giochi sotterrati come tesori!

In alternativa scrivete su una grossa pietra TESORO: sarà lei che dovranno cercare!

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Segnalibri o burattini da spiaggia? Non ce la facciamo proprio a buttarli. I cucchiaini del gelato, intendo. Da quando mia figlia mangia quello nella coppetta, abbiamo cominciato a collezionarli perchè sembravano perfetti per giocare al ristorante con le bambole. Quello viola per Mumù, quello rosa per Mimì, quello azzurro per…

Con quei loro colori estivi, luminosi in trasparenza, da sempre ci attraggono, quasi fossimo piccole gazze in cerca di un luccichio, ma qualche sera fa, dopo un gelato condiviso con gli amici, ce ne siamo ritrovati tra le mani ben dieci contemporaneamente.

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Qualcosa dovevamo pur farci... Tra le idee che mi sono venute c'è anche questo lavoretto che puó essere interessante sia per realizzare dei pensierini per gli amici con cui abbiamo trascorso l'estate, sia per avere in spiaggia dei personaggi con cui giocare al castello (piantandoli nella sabbia staranno dritti da soli). Se siete a casa vi basterà tirar fuori la scatola dei ritagli, se siete in vacanza cercate bene tra le cose che avete intorno: la retina dei limoni, il sacchetto vuoto dei biscotti, la pagina di una rivista, un tovagliolo...

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Non vi preoccupate se non avete con voi molti colori: vi basteranno anche solo un indelebile nero e un pennarello di colore acrilico per lo sfondo del viso.

La tempera mescolata con la colla è l'alternativa pensata per utilizzare ció che abbiamo in casa e avere a disposizione un maggior numero di colori.

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Dai flaconi ai giochi d’acqua

Tutti prima o poi abbiamo provato a riciclare i flaconi degli shampoo per ricavarne gli esseri e gli oggetti più impensati. Riprovarci in vacanza, quando si ha più tempo a disposizione, puó essere l'occasione giusta per riscoprire che costruirsene uno è davvero divertente. Il nostro squalo è nato in seguito al gran caldo improvviso di questo agosto, che ci ha spinte a inventare un nuovo gioco d'acqua, perfetto per approfittare della frescura della fontana del paese, ma questi pesci sono degli ottimi compagni di gioco in qualsiasi specchio d’acqua, anche durante il bagnetto della sera.

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A voi bastano vecchi flaconi di qualsiasi prodotto, opportunamente puliti, colla e un po' di fantasia. Le forme possibili sono infinite e non abbiate paura di essere stravaganti: i pesci realmente esistenti lo saranno sempre piĂš di voi!

Quello che condivido qui, oggi, è il trucchetto per non farli stare a galla rovesciati su un fianco, come altrimenti succederebbe, ma in posizione da‌ vero squalo!. Tutto chiaro no? La zavorra va infilata nella pancia.

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Un ultimo consiglio: utilizzate la colla in gel anche come sigillante nelle microfessure, e non disperate, tuttalpiù dovrete riaprire la bocca allo squalo per svuotarlo della zavorra in eccedenza.

Attenzione quindi a dove incollerete gli occhi (se potete prima scartavetrate leggermente): potrebbero impedirvi questo passaggio.

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Disegnamo le cartoline per gli amici

Di quella volta che stesi sulla spiaggia immaginavamo di essere tra i ghiacci con i pinguini; di quando Giacomo ha costruito un aereo di carta e abbiamo organizzato una gara di volo; di Laura e del suo castello di sabbia con il pozzo d'acqua salata che dentro ci si stava in tre. O di quel boschetto accanto al fiume dove facevamo il bagno e Antonio ha acceso il fuoco con il suo papĂ : di storie e avventure vissute durante le vacanze ce ne sono sempre tante. Ricordi preziosi, quando si ritorna alla quotidianitĂ .

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Perchè non decidere, allora, di fermarle su carta, di raccontarle ad un amico grazie ad un disegno fatto da voi? Per mandarglielo potete rispolverare la cara e vecchia cartolina postale, con tanto di timbro a certificare l'anno della vacanza.

Come potete vedere le istruzioni sono semplici e la loro realizzazione è alla portata di tutti. I bambini più piccoli possono - oltre che disegnare - anche colorare disegni fatti da mamma e papà o attaccare qua e là qualche adesivo (anche se in questo caso sarebbe consigliabile mettere la cartolina in una busta).

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Se in vacanza siete soliti portare molto di più che la vostra personale scorta di pennarelli, potete utilizzare le tecniche più disparate (la cosa importante è che le cartoline rimangano piatte per evitare che si inceppino nello smistamento automatico).

Se avete con voi solo una penna a biro per le parole crociate non disperate: basta giocarci un po’ per realizzare bellissimi disegni!

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Una cucina last minute per le vacanze

C'è qualcosa di magico nel trasformare gli scatoloni del supermercato in altro, soprattutto ad una certa età . Se anche a voi vengono in mente le astronavi e i velocissimi bob di Calvin e Hobbes che all'arrivo della mamma si trasformavano repentinamente in semplici e un po' sgangherati scatoloni - avete compreso lo spirito di questo tutorial.

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Il gioco è più o meno lo stesso, basta lasciar correre la fantasia. Chi ha già provato a fare delle costruzioni con gli scatoloni lo sa: una volta compreso il meccanismo, difficilmente si riesce a resistere, e prima o poi ci si cimenta in una nuova impresa. Il gioco che vi propongo di fare insieme oggi - la costruzione di una cucina per la casa delle vacanze - è una sorta di modello base da cui partire, che ai neofiti darà modo di sperimentare una delle tecniche base, quella dell'incastro.

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I più esperti abbrevieranno i tempi di realizzazione, grazie al piano cottura scaricabile nel PDF finale.

Ovviamente quel che spero è che, insieme ai vostri bambini, lasciate correre la fantasia, personalizzando la piccola cucina come più vi piacerà, aggiungendo pomelli, ganci e ripiani.

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Le coppette del gelato serale, i vasetti di yogurt e gli imballaggi della vostra spesa saranno pentoline d'eccezione. Ciò che raccoglierete durante le vostre passeggiate non potrà che essere ingrediente perfetto per deliziose cenette.

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Personalizziamo gli album di foto

Testimoni tangibili della crescita dei nostri bambini, delle loro avventure, delle persone che hanno conosciuto e che stanno loro da sempre vicino, le foto li aiutano a ricordare, a mettere a fuoco luoghi e momenti, rinsaldano sentimenti e legami.

Digitalizzati come siamo, noi genitori stampiamo sempre meno foto, affidandoci ai nostri dvd e hard disk. PerchÊ non spendere un po’ del tempo creativo in famiglia per personalizzare insieme i nostri album, ma soprattutto quei piccoli raccoglitori che il fotografo ci dà in omaggio?

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Vi propongo il feltro come base da cui partire perchÊ non necessita di orlo e permette anche ai meno esperti di cimentarsi facilmente nell’impresa. Se usate della stoffa, prima di tagliare ricordatevi sempre di fare almeno un lavaggio e di stirarla con cura.

Il progetto si presta davvero a mille utilizzi e decorazioni. Potete personalizzare in questo modo anche agende, album da disegno, quaderni o pensare ad un regalo per qualche amico.

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Ecco allora diversi modi di arricchire la copertina: inventare fiori e decorazioni di feltro e panno lenci è solo una delle soluzioni possibili. Potete, ad esempio, disegnare su un rettangolo di stoffa e poi incollarlo, in modo da rendere ancora più unico il vostro progetto. Con i disegni fatti dai piccini di casa, l’effetto finale è garantito…

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Una pista 3D per le macchinine

I braccioli del divano, i libri sul comodino, le bacinelle rovesciate, il tappetino della doccia, le piastrelle della cucina: tutto il mondo è una pista delle macchinine! Ben lo sanno i genitori dei maschietti - i piÚ appassionati del genere, forse - ma non i soli a cimentarsi in corse mirabolanti. Le corsie su cui far correre il proprio parco macchine sono perlopiÚ invisibili e ignorano qualsivoglia legge della fisica: immaginando di avere telai a nido d'ape con fibre di carbonio, piuttosto che ruote accuratamente costruite in magnesio, sono davvero infiniti i giochi possibili.

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I nostri piccoli piloti sono dei coraggiosissimi stuntdriver e, instancabilmente, con auto, moto e camion si esibiscono in inseguimenti sincronizzati e acrobatici mozzafiato. Le labbra viola a forza di simulare il rombo dei motori, talvolta, però, possono concedersi un pit-stop da cronometrare o piÚ semplicemente decidere di fermarsi per fare benzina. Il gioco che vi proponiamo parte dai semplici disegni che trovate nel pdf, ma puó evolversi in piÚ direzioni: sta a voi personalizzare l'ambientazione!

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Se siete amanti della Formula Uno con degli stuzzicadenti e dei piccoli pezzi di carta potete costruirvi le bandiere e il cartello della Safety car; se invece amate le passeggiate in città, con altre scatole potete allestire negozi e locali di ogni tipo.

Per chi preferisce le esibizioni acrobatiche, vi ricordo che vi basterà incollare ravvicinate le due estremità di una striscia di cartone per ottenere un semplice trampolino. Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Il cubo magico delle vacanze

Ma che lavoretto è questo? Sembra un pasticcio? Su, su, un po’ di immaginazione e qualche aiutino, nel caso in cui la magia non basti, vi aiuteranno a realizzare un cubo magico con i ricordi delle vacanze. Non vi scoraggiate lungo la strada, è solo più difficile da spiegare che da fare. Se non fossi riuscita a spiegarmi scrivetemi una mail o un messaggio su Facebook e vi risponderò, oppure chiedete in famiglia, qualcuno da piccolo può darsi facesse già un gioco simile…

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E poi, come rinunciare all’espressione della vostra maestra quando, invece del solito disegno sulle avventure delle vostre vacanze, le porterete in dono un cubo magico da rompicapo‌hihihi

Vi siete spaventati? Guardate bene, sono le vecchie e care piegature di sempre, quelle degli aeroplanini o di altri giochi simili, non c’è nulla di complicato! Un consiglio: verificate che le piegature risultino morbide; pigiate bene e, piuttosto, ripassatele anche nel verso opposto.

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Su su su, è l’ultimo passaggio, poi potrete divertirvi a disegnare e a ripensare ai momenti più belli e indimenticabili delle vostre vacanze.

Capito il trucco? Se volete essere sicuri di aver ben compreso come girare il foglio, scrivete con una matita leggera le lettere A e B come ho fatto io sull’esempio. Nel quadrato che vi uscirà seguendo l’esempio, sarà solo più visibile la B. Facendolo poi in senso inverso sarà solo più visibile la A.

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Se non capite subito come si fa non vi scoraggiate, ci siamo passati tutti… Per i vostri amici il gioco avrà ancora qualcosa di magico e, vi avverto, sarà contagioso! Non è davvero un caso che sia sopravvissuto tra i banchi generazione dopo generazione…

Adesso che avete capito il trucco, tutto vi sembra molto facile, vero?

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Bambini al trucco con gli stencil

Lo ammetto: quando ho scoperto questa tecnica di trucco, tanto adatta al Carnevale e per animare le feste di compleanno dei nostri bambini, non ho pensato di farne un tutorial per voi. Credevo di essere l'unica a non conoscerla! La sottoscritta non va molto aldilà del trucco acqua e sapone, quindi pensavo di essere rimasta l'unica ad usare ancora i pastelloni colorati per disegnare farfalle, coccinelle e baffi finti sulle guance dei nostri nanetti. I commenti delle altre mamme nel vedere il trucco di mia figlia, però, mi hanno fatto cambiare idea!

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Eccomi allora qui a condividere la scoperta, aggiungendoci ovviamente un ingrediente segreto: l’autoproduzione di stencil adesivi, facili da realizzare grazie ai perforatori sempre più diffusi o anche con l’aiuto di un semplice taglierino e di tanta pazienza.

La cosa che colpisce di più è la precisione del risultato, ottenuto con una delle tecniche decorative più semplici e alla portata di tutti: lo stencil.

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Mostrate ai vostri bambini come si fa e subito vi chiederanno di provare, rubandovi la colla cosmetica dalle mani per l'entusiasmo.

In questo caso vi consiglio di sostituire il foglio che vi permetterà di recuperare i brillantini con il coperchio di una scatola da scarpe: i bordi rialzati eviteranno la caduta libera di brillantini. Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Bandierine per la torta di compleanno Eccoti, la penna in mano, a meditare sulla lista degli invitati: è finalmente arrivata la tua festa di compleanno! Su quel foglio rubato al quaderno decidi anche di scrivere cosa vorresti in regalo e cosa ti piacerebbe mangiare: non si sa mai, la mamma e il papà potrebbero sempre decidere di accontentarti. Disegni gli inviti da dare ai tuoi amichetti, un timbrino con il teschio da pirata qua, una stellina glitterata là. È quasi tutto pronto: hai gonfiato anche qualche palloncino a cui hai disegnato occhi e sorriso insieme al tuo papà.

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Cerchi infine di pensare a qualche gioco da fare insieme ai tuoi amici di sempre per rendere la giornata speciale, poi pensi alla tavola. Vorresti darle un tocco speciale, contribuire con qualcosa creato da te per decorare la ciotola delle patatine o la torta preparata apposta per la festa.

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Con questo semplice progetto, scegliendo un tovagliolo con le decorazioni piÚ appropriate all'occasione, potrai divertirti a personalizzare il banchetto. Anche i tovaglioli bianchi possono essere utilizzati al meglio facendo attenzione a ritagliare 15 bandierine‌

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… scrivendo una lettera con il pennarello su ognuna di esse potrai comporre la frase:"Buon compleanno!"

Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Una limonata attacca e stacca

Una cassetta della frutta, di quelle in legno, a naso in giù sulla strada. Una tovaglietta trafugata in cucina stesa sul suo carapace; sopra, una caraffa brinata dal freddo, cannucce, limoni a volontà, un piattino di fettine rotonde già intagliate sul fianco. Così avrei voluto cominciare questo tutorial, con quel cartello scritto a mano da noi bambini, con il suo "Vendesi limonata fresca!". Con l'odore di quelle strade di paese soffocate dal caldo, con quelle monetine guadagnate durante la giornata e già spese la sera per un gelato condiviso.

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Banchetti come questi, di giornalini usati e di giochi dismessi, di limonate e dolcetti fatti in casa, ormai sono pi霉 unici che rari: per concedervi una merenda speciale, non dovrete chiedere, per贸, nessuna autorizzazione.

I segnabicchieri che vi propongo sono facili e veloci da realizzare, adatti anche a chi non sa disegnare (potete ricalcare i contorni di qualunque immagine vi piaccia). Una volta finita la festa, potrete staccarli e riusarli come decorazioni per lo specchio del bagno o i vetri della vostra cameretta.

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Un ultimo consiglio: per realizzare le scritte vi consiglio di fare delle prove su un foglio fino a che non sarete soddisfatti, e di scrivere direttamente sul vetro (dopo aver fissato sul lato interno, con lo scotch, la scritta da ricalcare): eviterete così spiacevoli deformazioni.

Quando laverete la caraffa, tutto verrà via facilmente.

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La festa di compleanno all’asilo

Compleanno in arrivo? Festeggiate anche in classe con i vostri compagni della scuola materna? Ci sono molte cose a cui pensare, e la prima che mi viene sempre in mente è che sarebbe bello coinvolgere attivamente anche il piccolo interessato. Questo è uno dei modi per farlo senza stress. L’idea è quella di realizzare una cartolina che regali ai compagni un messaggio scelto dal festeggiato e un dolcetto. Il procedimento è molto semplice, e probabilmente chi tra voi ha maggior confidenza con le attività manuali ha già capito tutto, ma vediamo insieme come fare.

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Ovviamente la proposta che vi faccio è adatta alla scuola materna, ma può essere variamente declinata e ampliata per le scuole elementari. Chiedere a vostro figlio di realizzare 26 disegni diversi è un po’ troppo non credete? L’età è quella giusta per ricorrere alla fotocopiatrice. Se avete una fustellatrice i bambini si divertiranno ad aiutarvi a fare tutti i buchi. Allo stesso modo potrete coinvolgerli nella scelta di un nastrino piuttosto che di un altro.

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Questa è la fase preferita dai bambini, soprattutto se avrete acquistato dei lecca lecca dai gusti e colori diversi. Scegliere quale dolcetto attaccare al bigliettino di quale amico sarà per vostro figlio come ‘prendersi cura’ di lui, oltre che un bell’esercizio con lo scotch hihihi…

Non vi resta che appenderli agli armadietti e buona festa!

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Decorazioni per le feste di compleanno

Siete già saliti sulla giostra delle feste di compleanno dei compagni di classe? E il vostro? Deve ancora arrivare? C’è ancora tempo per darvi qualche idea su come fare un lavoretto insieme in previsione della festa?

Lo so, care mamme e cari papà, c’è sempre così tanto da fare prima della festa dei nostri figli, che le decorazioni fai-da-te sono l’ultimo dei vostri pensieri. Vi invito a riflettere su una cosa però: preparare qualcosa insieme, per gli amici che verranno, è prendersi cura di loro, è vivere in modo più attivo il cambiamento in atto.

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Se il tempo vi permette di realizzarne una soltanto, mettetela in un posto speciale, appesa fuori dalla porta piuttosto che cucita alla tovaglia: sarà comunque d’effetto. Solo un accorgimento, utile se usate la carta velina: ricordatevi che se viene bagnata lascia giù il colore! La tecnica della sovrapposizione degli strati è utile anche quando usate dei ritagli dalla forma irregolare, come ho fatto io, vi basterà praticare un taglio perimetrale lungo tutti e quattro i lati della strisciolina, invece che nel solo senso della lunghezza.

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In questa fase del lavoro non lasciate zone del palloncino vuote, copritele tutte con della carta velina, in modo da creare una superficie omogenea e priva di buchi ad asciugatura avvenuta.

Quando il palloncino sarà interamente ricoperto di striscioline e la colla si sarà asciugata tagliate con le forbici la valvola di sicurezza. Lasciate che l’aria fuoriesca da sola, senza schiacciare, in modo che la decorazione prenda da sola la sua forma finale.

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Con le forbici date gli ultimi ritocchi. E voilà! Buon compleanno!

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Calendario dell’avvento con il tè

Farmi raccontare dagli amici dei loro calendari dell'avvento è da sempre una tentazione: in ogni risposta c'è come un millefoglie di ricordi, da guardare e non toccare. È un po' come entrare in punta di piedi nei loro Natali: attorno al loro racconto crescono piano piano dei mondi.

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Nella mia famiglia, ad esempio, non si è mai fatto; in altre ha il vero e originale significato dell'attesa dell'evento religioso e dietro le finestrelle racchiude parole preziose, mentre per molte persone disegna una sorta di via lattea di cioccolatini che punta dritta al Natale. Per noi amanti dell'handmade è aldilà di tutto - una ghiotta occasione di confronto su tecniche e idee, un gioco da fare insieme che si amplifica nell'atmosfera di festa.

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Sul web le idee sono davvero tantissime, potete davvero sbizzarrirvi, o provare questa mia bislacca versione a prova di bambino che lascia - a fine lavoretto - le mani profumate di tè.

Ovviamente per la scelta del colore del cartoncino, del piatto e del pennarello lasciatevi ispirare dalle bustine del tè che bevete ogni mattina. Se non avete un piattino da dolce di carta in casa potete ricavare delle forme simili a queste disegnando il perimetro di un piatto sul cartoncino avanzato e ritagliandolo.

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Se il calendario, una volta appeso, sarĂ visibile anche sul retro, tagliate una sagoma speculare a questa su un altro piatto e incollatela sopra.

Nel disegnare volute e spirali non esagerate. Farete sempre in tempo, una volta incollate le bustine, ad aggiungere segni e ghirigori per riequilibrare gli spazi.

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L’idea in più: insieme o al posto della caramella potete far trovare ai bambini un biglietto del folletto con una prova da superare (fare un disegno, preparare la tavola, telefonare ai nonni…)

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Stirare il biglietto d’auguri

Tadààààà! Mamme, papà, siete pronti a stupire i vostri bambini con una tecnica che ha qualcosa di magico? Potrete sentirvi supereroi e intanto riciclare tutti quei tovagliolini spaiati a tema natalizio accumulati nel cassetto della tovaglia di anno in anno. Ma come, la colla dov’è? Eh no, questa volta non serve, grazie ad un trucchetto da crafter, usato nello scrapbooking, che io ho imparato da Sara e che voi, oggi, imparerete da me.

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Due accortezze. La prima: la pellicola trasparente non deve essere di quelle resistenti al calore che vanno bene anche per il forno o il microonde, ma una di quelle normali.

La seconda: il ferro da stiro non deve mai toccare la pellicola trasparente, quindi prima di procedere con la fase successiva rimboccatela bene sotto il tovagliolo.

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Il ferro va usato alla temperatura massima. Se non siete certi di aver rimboccato bene la pellicola o avete il timore di rovinare il ferro da stiro, frapponete un foglio di carta da forno. Ci vorrà un attimo di tempo, non scoraggiatevi.

Muovetevi con pazienza e regolarità, utilizzando i movimenti anche per stirare il tovagliolo. Insistete sui bordi. Il risultato non mancherà di stupirvi!

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Un mini albero come segnaposto

Chi ogni tanto passa di qua sa già che con i trucioli delle matite ci piace disegnare, ma forse non immagina che possano tornare utili anche per la tavola di Natale. Basta guardare gli ‘ingredienti’ di questo nuovo lavoretto da fare insieme per capirlo: sono proprio loro ad essere i protagonisti. Se utilizzate i trucioli delle matite in legno l’effetto è ancora più bello e lo stupore dei vostri commensali vi ripagherà del lavoro fatto.

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Se preparate i segnaposto un po’ di tempo prima, sostituite se potete la colla stick con la colla a caldo, che a volte in luoghi troppo riscaldati o umidi tende a cedere.

Se non avete i fiammiferi in casa potete sostituirli con dei piccoli rametti trafugati nel bosco per rendere il vostro alberello ancor piĂš shabby, o con tre stuzzicadenti incollati tra loro.

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Per scrivere il nome, se volete farlo, usate il pennarello indelebile sul sughero.

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Meringhe da appendere all’albero

Rimarrete delusi leggendo questo tutorial fino in fondo? Non troverete, mi spiace, la ricetta della meringa perfetta. Non disperate, però: se non riuscirete a districarvi tra le infinite versioni proposte su siti, blog e forum, sarete ancora in tempo per chiederla a Babbo Natale! Una cosa è certa: recuperate dosi e procedimento dal web o dal vecchio quaderno della nonna, prima di cimentarvi in questa insolita esperienza decorativa con i vostri figli, e non abbiate fretta nella cottura delle meringhe. Il segreto del tutorial di oggi, sia nell’esecuzione che nell’asciugatura, è la pazienza.

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Il secondo segreto è l’organizzazione. Il composto è più facile da utilizzare appena fatto, perché pian piano si asciuga e cristallizza, complicandovi il lavoro, quindi vi consiglio di preparare tutto prima di cominciare.

Se userete tre tuorli come ho fatto io, vi serviranno più o meno tre infornate successive, e siccome ognuna di esse durerà circa 70 minuti, vi consiglio di preparare sul tavolo da lavoro (già disegnati) tre fogli di carta da forno, ognuno grande abbastanza da coprire la vostra leccarda.

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Delineare il contorno di ogni decorazione prima di riempirne l’area vi aiuterà a essere più precisi e migliorerà il risultato finale: nessuno di noi è pasticcere e bisogna avere un po’ di dimestichezza con la sac à poche per disegnare a mano libera! Lo strato di meringa deve essere il più possibile omogeneo e non troppo sottile.

La decorazione finale, come sempre, è solo una delle infinite possibili. Potete usare palline di zucchero come queste, codette, o dipingere sulle meringhe con del cioccolato fuso a cottura ultimata.

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Riuscirete ad appenderle all’albero o finiranno prima? Hihihi…

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Stelle di Natale con le cannucce

Per realizzare queste stelline da appendere all’albero dovrete bere prima di dicembre un bel po’ di succhi di frutta o di bevande confezionate in bricchetti monodose. O chiedere a nonni, maestre dell’asilo e amici che vi tengano da parte le loro cannucce..

Mia figlia stranamente preferisce bere nella tazza, quindi le nostre cannucce sono ancora intonse e incellofanate, ma se le avete usate basta lavarle con un po’ di acqua calda e di detersivo.

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Questa stella può essere realizzata anche tagliando di misura delle cannucce più lunghe, ma l’effetto finale sarà meno proporzionato a causa del loro maggior diametro. Se tagliate invece a metà una cannuccia normale e usate perline più grandi, otterrete una bella stella per decorare la punta del vostro albero di Natale.

Giocando con i colori delle perline o tagliando le cannucce in segmenti appena un po’ più lunghi o più corti (ricordate che ne occorrono sempre sei uguali per ogni stella), potrete variare il risultato finale e utilizzare il vostro piccolo firmamento anche per abbellire la tavola, i vostri pacchetti o il vostro presepe.

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E se per caso avete appena comprato la pasta polimerica fosforescente per realizzare la spilla a fantasmino (cercate il tutorial) e vi è avanzata parte del panetto, fate tante piccole palline, cuocetele infilandole in uno stuzzicadenti e utilizzatele come perline: contribuiranno a illuminare il vostro bellissimo albero. Questo lavoretto è adatto anche a bambini molto piccoli: se uno dei genitori tiene in mano il fil di ferro, giocare a infilare perline e cannucce può essere davvero divertente!

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E se vorrete, potrete usare le stelle come originali chiudipacco. Cosa ne dite?

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Da sacchetto a neve sulla pallina

Immaginereste mai che questa pallina è stata decorata utilizzando uno dei sacchetti di nylon che si usano per fare la spesa, uno di quelli già un po’ usurati e bucherellati? L’effetto, trovo, è sorprendente… Ancor di più lo sarà quando scoprirete la facilità di realizzo. Con poco, riciclando, i vostri bambini potranno creare dei piccoli pensieri per gli amici o i parenti, stupendoli poi con la rivelazione del loro ingrediente segreto.

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Il mio consiglio in questa fase: più ravvicinati sono i tagli, migliore sarà il risultato finale. Provate anche ad accostare bianchi e colori diversi, per creare altri effetti. Per rendere le palline più luminose aggiungete un po’ di coriandoli ottenuti da un sacchetto trasparente.

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Altro da dirvi, questa volta, non ho, se non augurarvi un Natale fatto di piccole cose, create insieme, così come piace a noi.

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Da lattina a lanterna natalizia

Uno dei motivi per cui fin da bambini amiamo il Natale è che con le sue luci trasforma lo spazio cui siamo abituati, ritagliandone nuovamente i vuoti e i pieni come in un origami, ridisegnandone come d’incanto ogni quotidiana geografia. Le luci dell’albero accompagnano i nostri passi anche nell’oscurità della casa, ma non sono le sole. Qualche piccola lanterna qua e là o sulla tavola accontenta chi, come i bambini, ama immergersi totalmente in un mondo altro, rendendo già speciale l’atmosfera in vista del Natale.

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Se i vostri bambini sono ancora piccoli potete pensare voi a questa prima fase del taglio, che vi vede armati di forbici e taglierino. Se invece avete già dei ragazzi grandi, scoprirete che il riciclo di una lattina per loro ha sempre stranamente qualcosa di coinvolgente. Vi ho visti! Sì, nel senso… ho letto nei vostri pensieri! Stavate già progettando la Tour Eiffel, hihihi. Non ve lo consiglio! Meglio optare per forme semplici e poi andare a dettagliare con il pennarello indelebile. Di grande effetto, se può servirvi, sono le finestre.

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Per la decorazione vi lascio carta bianca, ma con qualche consiglio: usate i colori acrilici o le tempere mescolate con la colla vinilica, per evitare che il colore sfogli. Lasciate asciugare e date una seconda mano. Se usate gli scotch colorati date un fondo leggerissimo di colla vinilica per evitare che si stacchino con il calore.

Se li avete, non fatevi mancare glitter e colori in rilievo!

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L’albero di Natale con le cannucce

Un altro segnaposto? Ebbene sì! Per me è un’ottima scusa per inventare sempre nuovi alberelli di Natale: se non volete usarli per addobbare la tavola, potete sempre utilizzarli per qualche simpatico pensierino natalizio low-cost. Non avete le cannucce corte dei bricchetti? Non avete i tappi da spumante? Dai, su, non scoraggiatevi così. Vanno bene anche le altre cannucce, e per tenere in piedi l’alberello saranno perfetti anche i tappi di sughero normale (magari tagliati in due) o un po’ di didò.

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Per realizzare il segnaposto io ho usato il ritaglio di uno spartito musicale, ma se vi piace l’idea e non avete niente del genere a portata di mano, potete disegnare voi le note musicali. Un’altra idea è usare una carta che si abbini ai colori della vostra tavola! Nel preparare le diverse misure tenete conto del fatto che una volta che avrete montato l’albero, potrete sempre dare un’aggiustatina con le forbici, accorciando qui e là, in modo da dare un senso ascendente alla composizione.

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Le cannucce cedono facilmente sotto la punta dello stecchino, non c’è bisogno di preforarle. Fatele poi scorrere con delicatezza fino alla loro posizione. Tenete conto che il tronco sarà la parte appuntita.

Tagliate l’eccedenza dell’altra estremità dello stecchino con le forbici e copritela con un pezzo di cannuccia. Sbizzarritevi nelle decorazioni!

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Da lattina a decorazione natalizia

Tutti i figli crescono, e per molti di loro fare lavoretti in vista del Natale diventa 'una cosa da piccoli'. Per fortuna non capita sempre, ma se è il vostro caso ecco qualcosa che potrebbe suscitare anche un po' del loro entusiasmo.

Mettersi a tagliuzzare una lattina (e soprattutto tirarne fuori qualcosa) non è da tutti e poi potranno sempre avere un’esperienza diversa da raccontare agli amici.

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Se pensate che non abbiano tutta questa pazienza, proponete loro di arrivare almeno fino alla spirale. Già solo quella, appesa, fa il suo luccicante effetto, e per realizzarla non servono né fermacampioni, né cartoncino, né biadesivo. Non buttate via la lamierina che avanza, vi servirà più avanti. Se avete in casa delle fustelle potete tagliare stelline e fiocchi di neve dai piccoli pezzi di lattina che vi rimarranno alla fine (non tutte riescono, non sforzate se sentite troppo duro, potebbe rompersi): vi saranno utili per decorare pacchi e bigliettini!

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Eccola qui la spirale! Se vorrete fermarvi qui praticate con la punta delle forbici un piccolo buco al centro, fate passare un filo di lana doppiato e annodate nella parte inferiore in modo da ottenerne un gancio. Vi basterà appendere la decorazione perchÊ il peso della lamierina la tirerà verso il basso trasformandola in un’originale (e luminosa) spirale.

Scoprirete nella prossima fotografia come concludere il vostro capolavoro, ma intanto un consiglio: quando decorerete la base dell'albero per nascondere il biadesivo, potete utilizzare anche una striscia di lattina da chiudere intorno alla circonferenza utilizzando un fermacampioni (non cedete alla tentazione del biadesivo, non terrebbe a lungo!).

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Ecco fatto: il vostro è un vero twist natalizio!

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Fiocchi di neve sull’albero

Beccati! Questo è proprio il nostro albero di Natale! Dopo averlo decorato con i pop corn, le cialde di riso, i bucaneve, i biscotti dipinti con il bianchetto (e chi più ne ha più ne metta…) abbiamo sperimentato i fiocchi di polistirolo degli imballaggi. La cosa bella è che questo lavoretto è adatto anche ai più piccoli, perché a dover essere utilizzato è un ago da ricamo, di quelli che non pungono. Se poi dopo un po’ i vostri figli si stuferanno, sappiate che trafugheranno dei fiocchi per inventare mille giochi più divertenti, come cucinare la neve o trasportarla con la gru.

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Questi fiocchi sono candidi, leggeri, lucidi e quindi luminosi: perfetti per l’albero di Natale! Se non ne avete in casa vorrà dire che la prossima volta che ne troverete in un imballaggio, li terrete da parte, ma intanto potete inanellare con lo stesso sistema i pop-corn. L’effetto finale è davvero molto simile e originale.

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Auguri scintillanti

Vi vedo, vi vedo! Appena potete vi rifugiate in casa al calduccio: quale occasione migliore per una merenda tutti insieme e per qualche lavoretto in previsione del Natale? Per realizzare questi biglietti d’auguri recuperate l’involucro che contiene pacchi di caffè multipli.

Di solito non è differenziabile e il suo interno specchiato è molto più adatto per il lavoretto che dobbiamo fare insieme, di quanto non lo sia la carta stagnola soprattutto lavorando con i bambini - perché è meno fragile e non si stropiccia facilmente.

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Potrebbero andar bene anche altri sacchetti o confezioni salvafragranza: l’importante è che abbiano una superficie argentata riflettente, e che siano senza pieghe e non troppo spessi. In questo tutorial ho scelto di utilizzare la formina di un semplice albero di Natale, ma potete davvero sbizzarrirvi: tra fiocchi di neve, palline per l’albero, slitte, campanelli e pupazzi di neve c’è solo l’imbarazzo della scelta.

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Se non siete soddisfatti di come avete ritagliato il bordo non temete: a lavoretto finito potrete ripassare il contorno con un pennarello argentato o con dell’altra colla glitterata. Qui non potete sbagliare, ma se vi spaventa dover improvvisare motivi ornamentali potete fare anche solo tanti puntini piÚ o meno grandi: l’effetto finale sarà quello di un cielo stellato!

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Tutto chiaro? Allora pronti a metter mano alle formine…

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Palline d carte e campanelli

Puff puff, pant pant…tutto pronto per Natale? Se, dopo tutti questi tutorial, avete ancora voglia di cimentarvi in qualche lavoretto a tema, potete sbizzarrirvi nella costruzione di queste palline di carta. Avete disegnato con le meringhe, riciclato il polistirolo per realizzare alberelli segnaposto e involucri del caffè per i bigliettini, realizzato stelle con le cannucce e calendari dell’avvento con le bustine del the? E’ ora di riposarsi e di giocare un po’…..

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Il procedimento è molto semplice ed è alla base di più articolate versioni che ogni crafter che si rispetti ha già sperimentato e rielaborato almeno una volta, aggiungendole se non altro alla propria lista dei buoni propositi. E’ così semplice da essere adatto anche i bambini più piccoli (che possono sempre spalmare la colla), ma soprattutto lascia molto spazio alla gioia della realizzazione, e al divertimento degli accostamenti e degli abbinamenti.

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Rilassatevi e lasciate spazio alla fantasia, permettendovi anche di riciclare ritagli, riviste, pagine spaiate di vecchie pubblicazioni, disegni abbandonati in un angolo della cameretta perchÊ non vi sono venuti proprio benissimo, ma che in questa occasione potranno tornare utilissimi. Il gioco è, come sempre, piÚ bello se fatto in compagnia: ci si scambia carte colorate come fossero figurine e il tavolo della cucina si trasforma per qualche ora in un arcobaleno di colori.

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Proprio quello che ci vuole in questi giorni così frenetici che precedono il Natale!

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Da vassoio a segnaposto

A volte basta riuscire a guardare oltre il nostro piccolo naso: ci può essere un pizzico di magia nascosta ovunque, anche nei posti piÚ impensati. Non vi chiedo quanti di voi abbiano mai pensato di riciclare i vassoi di polistirolo (in realtà polistirene espanso) che i supermercati utilizzano per preconfezionare verdure e altro. Mi basta pensare alla faccia del mio compagno quando gli ho sottratto dalle mani questi due, prima che li buttasse all'urlo di "Ma puzzano ti tomino!"

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Bhe, ve lo confesso, facendo la spesa al mercato rionale di vassoietti cosÏ in casa per fortuna non ne capitano quasi mai: ero però curiosa di sperimentarne l'utilizzo e ve lo assicuro: è stato sufficiente lavarli con il detersivo dei piatti e una spugnetta per eliminare ogni sgradevole odore. Visto che il Natale si sta avvicinando ho provato a realizzare un piccolo alberello segnaposto per la mia bimba, che però si presta anche ad altri utilizzi.

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Se lo realizzate insieme a bambini abbastanza piccoli spiegate bene loro che le palline di zucchero una volta incollate non sono piÚ commestibili: vi sembrerà un consiglio superfluo, ma mia figlia quando l'abbiamo finito mi ha chiesto se lo poteva mangiare...eh eh, del resto sembrava quasi un biscotto! La decorazione finale, come sempre, è solo una delle infinite possibili. Potete usare come base tutti i colori acrilici o divertirvi con le colla glitterata lasciando che si intraveda il bianco del polistirolo: sembrerà un albero innevato.

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Un consiglio: ho sperimentato che il polistirolo espanso in realtà, essendo rigido, si spezza piuttosto facilmente: nel tagliarlo procedete sgrossando prima i contorni, solo successivamente rifinite la sagoma. Questa operazione eviterà spiacevoli incidenti di percorso. Non vi resta che pensare al menù della serata!

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Alberello da scrivania

Complice l’aria gelida di queste mattine, pungente sulle guance un poco arrossate, nella nostra cucina è spuntato un piccolo alberello.

E’ ambasciatore di cime innevate, promessa di piccole stelle ancora nascoste, tributo a quel girotondo di creazioni handmade che gravita attorno al Natale.

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Il suo piccolo paesaggio in miniatura è un invito a entrare, ad appendere palle e palline, mentre in giro per la città appendono già le luci e gli addobbi. La magia vera è che per realizzarlo non c’è stato bisogno di niente. E’ stato sufficiente frugar nei cassetti in un pomeriggio di pioggia e acchiappare al volo la vaschetta di gelato che papà, pulitosi i baffi dal cioccolato, stava già per buttare.

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Ovviamente le praline di zucchero possono essere sostituite da qualsiasi cosa vi venga in mente, e la farina può essere sostituita con dello zucchero a velo. L’albero, in questo tutorial molto semplice, può essere riccamente addobbato utilizzando nastrini, colori pop-up, bottoni, e mille meravigliose cianfrusaglie.

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Se non avete un bastoncino per il tronco e il brutto tempo non vi permette di fare una bella passeggiata per cercarne uno, potete usare anche un cono gelato rovesciato, un evidenziatore scarico o un mazzo di cannucce incollate tra loro.

Date libero sfogo alla vostra fantasia se avete più pazienza di me anche nella realizzazione dei piccoli pacchetti.

Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Alberi chiudipacco per gli auguri

Lo ammetto: ogni volta che apro il cassetto in cui riponiamo tovaglioli, bicchieri e piatti di carta spaiati, avanzati dalle cene con amici e parenti, un po' mi prende lo sconforto. Vorrei buttarli per fare un po' di ordine e fare posto ai nuovi, ma proprio non ci riesco perchè sono intonsi, colorati, invitanti come manciate di caramelle.

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Se anche voi avete la stessa strana malattia potete utilizzarli per realizzare dei bigliettini di Natale un po' insoliti, o degli originali chiudipacco (basterĂ fare un piccolo buchino sul bastoncino con l'aiuto di un cavatappi per far passare il nastro). Qualche consiglio: quando la colla sarĂ asciutta rifilate i vostri piccoli coni con l'aiuto delle forbici in modo che i due lati incollati combacino perfettamente.

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Se vi sentite insicuri nello scrivere nomi e auguri in bella calligrafia, fatelo prima a matita, magari tenendo davanti agli occhi qualche scritta trovata su internet. I bastoncini del gelato – se non li avete quelli tenuti da parte durante l’estate, poi lavati accuratamente con il detersivo dei piatti potete acquistarli in comodi pacchetti nei negozi di hobbistica. Prima di incollare i coni uno sull'altro fate delle prove fino ad ottenere l’alberello che piÚ vi piace: essendo artigianali sono imperfetti e calzano diversamente.

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Potete creare degli alberelli anche con due soli piccoli coni e divertirvi ad addobbarli come più vi piace grazie ad un po' di colla vinilica (nel caso usiate piccole paillettes o palline di lana) o con della colla a caldo (se volete aggiungere materiali più pesanti, ad esempio un piccolo campanellino). Facile vero? Tutto serve, anche i piattini spaiati… hihihi

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Quel vecchio calzino di Babbo Natale

Frugare tra i tanti calzini dismessi, insieme alla piccola Anna, per scegliere quelli da usare per i lavoretti, è sempre come tornare con lei indietro nel tempo, ascoltare le sue mille domande, guardarla mentre gioca a misurarseli tutti, ad uno ad uno, come a volersi assicurare di essere cresciuta davvero. Tasche della cintura porta-attrezzi, piuttosto che bislacchi vestiti per le bambole, i nostri piccoli calzini selvaggi sono davvero multiuso, ma questa volta diventeranno un caldo cappello per Babbo Natale.

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Come dite? Non avete calzini rossi da usare? Non credo che sia importante! Anna mi ha detto che Babbo Natale aveva freddo e si è messo il golfino di Armandone… è sempre una questione di punti di vista! E poi chissà, magari frugando tra i calzini dimessi vi verranno altre mille bislacche idee o troverete quella giusta da appendere al caminetto, come nelle fiabe di quando ero bambina.

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Poche mosse e il Pedalinus Truculentus natalizio è quasi pronto: anche le gocce di colla vinilica sul cotone si asciugano in fretta!

Vista l’estrema difficoltà di questo lavoretto (eh eh) vi lascio con una seconda versione del Babbo Natale, utile per riciclare qualche vecchio gomitolo ormai dato per disperso.

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Voi cosa ne dite? Ma insieme quanto sono carini…

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Una streghetta segnaposto

Gli alchechengi mi affascinano da sempre, perfetti in quella loro divisa arancione, come da lanternina di carta ricamata in trasparenza, ma qualcuno di voi forse li conosce solo per averne intinto le bacche nel cioccolato fuso. La pianta, meno aggraziata dei loro calici, cresce spontaneamente un po’ come il papavero, fino a circa 1000 metri di altitudine. E’ frequente vederla seminata negli orti, e in estate, con i suoi fiori bianchi, si trova anche nei vivai cittadini.

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Con le sue lanternine - che ad Halloween sono di un arancione vivo perché sono giunte a maturazione - ci si può sbizzarrire in tanti modi diversi. Per scoprire come farne delle zucche dovete cercare il post Dolcetto o scherzetto sul mio blog. Per la streghetta, ecco come fare.

Il gioco è molto semplice e adatto ad ogni età. Un consiglio: se non realizzate le streghette all’ultimo momento, ma pensate di utilizzarle uno o due giorni dopo, preparatele e appoggiate su ogni ‘petalo’ un piccolo oggetto che gli impedisca di arricciarsi.

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Spaventoso Halloween a tutti!

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Il fantasma calzino

Adoriamo i calzini selvaggi, quelli che si smarriscono (o rifugiano, chissà…) in ogni angolo della casa e poi rispuntano fuori all’improvviso chiedendo di giocare con loro. Con quelli a strisce, colorati, dalle fantasie più strane, abbiamo cucito pupazzi, creato zainetti per le bambole o portacellulari, ma di quelli bianchi, cosa fare? Specie sempre più rara, in via di estinzione: come si fa a buttarli via?

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Halloween è venuto in nostro soccorso: con acqua, zucchero e un po’ di pazienza sono diventati i nostri fantasmini preferiti. Voi cosa state aspettando? Per dare loro la forma che preferite potete usare di tutto. Ottimi compagni di gioco sono i flaconi dei prodotti per la pulizia personale. I tappi di sughero possono diventare ottimi alleati se volete che il vostro fantasmino abbia anche le braccia protese in avanti per essere piĂš spaventoso.

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Schierateli poi in attesa del grande giorno: dolcetto o scherzetto?

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Fantasmino 3D

Ecco l’ultimo dei lavoretti dedicati a Halloween. Anche questo è un fantasmino veloce da realizzare e di sicuro effetto, soprattutto perché sa stare in piedi da solo, stupendo così parenti e amici presenti. L’ingrediente fondamentale e irrinunciabile è la garza gessata: vi toccherà proprio andare a comprarne un rotolino! Se volete potete utilizzare le anime di cartone dei rotoli di carta igienica, invece di quelli della carta assorbente, e realizzare tanti fantasmini più piccoli, da usare magari come segnaposto.

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La trasparenza della garza gessata vi permetterĂ di giocare anche con la luce: vi basterĂ appoggiare il fantasmino su una torcia a led dalla giusta circonferenza per provare a spaventare tutti alla festa.

Potete anche provare a realizzarne alcuni con cui imbandire la tavola di Halloween, o infilarne uno a protezione della bottiglia di vino preferita da papĂ .

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Come nel caso della lanterna a fantasmino (cercate il tutorial!) non disponete troppi strati uno sull’altro, per non compromettere la trasparenza del fantasmino. Due al massimo mi raccomando!

Avete già deciso chi spaventerete?

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Lanterna a fantasmino Avete poco tempo da dedicare al lavoretto di Halloween e siete alla ricerca di qualcosa di originale, veloce da realizzare e di sicuro effetto? Provate a cimentarvi nella realizzazione di questa lanterna: è davvero semplice semplice. Tornando a casa dal lavoro passate in farmacia per comprare un pacchettino di garza gessata: il più è fatto. Se non l’avete mai usata non spaventatevi, questo lavoretto è adatto anche ai più piccini (state attenti però che non si mettano le mani in bocca o sugli occhi).

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L’effetto finale non sarà proprio lo stesso, e la realizzazione richiederà un po’ più di manualità, ma se volete potete realizzare la stessa lanterna usando delle vecchie garze scadute che avete a casa e della colla vinilica. In entrambi i casi non disponete troppi strati uno sull’altro, per non compromettere la trasparenza della lanterna. Due (o tre al massimo) saranno più che sufficienti.

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Con un rotolo di garza gessata si realizzano due lanterne. Se invece volete variare sul tema, con gli avanzi potrete realizzare fantasmini tridimensionali molto d’effetto.

Ecco il vostro fantasmino! E’ una lanterna davvero d’effetto perfetta anche come centrotavola - e l’avete realizzata con le vostre mani… …. state andando via? No, aspettate, qui sotto trovate un mio regalo per voi. Trick or Treat?

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Card del fantasma infarinato

Siete pronti? Viaaaa! È già arrivato il momento di prepararsi per Halloween. State organizzando una festa e dovete ancora realizzare gli inviti? Volete regalare ai vostri amichetti degli auguri spaventosi coinvolgendo anche i piccoli di casa? Questa è l’idea giusta per voi. Il gioco è davvero molto semplice. Unica controindicazione? Se non usate con attenzione la farina potreste trasformarvi anche voi in fantasmi (hihihi)…

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Avete visto? Niente di piÚ semplice. E voi, mamme e papà , mentre i bambini impastano, frugate tra le spezie, non si sa mai! Potrebbero venirvi strane ideuzze‌ Come forse state immaginando non avete a disposizione un colore soltanto, ma due: il bianco della farina e il nero del cartoncino. Usate il loro accostamento per creare effetti diversi. Sperimentate, ma non bagnate troppo il foglio o asciugandosi si accartoccerà .

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Volendo potete fissarlo con puntine o scotch di carta ad una tavoletta di compensato.

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La spilla fosforescente

Ormai si sa, i tempi in cui il fantasma formaggino popolava le nostre barzellette sono lontani: Halloween e la sua festa di streghe e fantasmi ha fatto proseliti anche qua. Difficile resistere alla tentazione! Il lavoretto che vi propongo ha inoltre bisogno di un ingrediente segreto, sempre un po' magico per i bambini, che vi dovrete procurare in un negozio di hobbistica o in cartolerie o colorifici particolarmente forniti. Si tratta delle paste polimeriche termoindurenti (tipo fimo, cernit, kato polyclay o sculpay) ... fosforescenti!

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Vengono vendute in comodi panetti da pochi euro e, sebbene sembrino bianche, assorbono la luce e la rilasciano al buio: sono cioè fosforescenti.

Non sono adatte a bambini piccoli perchè potrebbero ingerirne dei pezzetti, ma anche perchè meno morbide e quindi meno adatte alle loro manine. La pasta comunque si ammorbidisce vi via che la si manipola (leggete sempre con attenzione istruzioni e avvertenze del prodotto che avete acquistato).

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In famiglia siamo pazzi per i pins ma potete farlo diventare una calamita o con un piccolo foro e l'apposito gancetto, un insolito orecchino da sfoggiare alla festa in maschera.

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Un invito mostruoso con sorpresa

Le mamme e i papà con dei bimbi piccoli hanno già riconosciuto quello sportellino: è lì dentro che infilano la mano quando sono in giro e c’è da cambiare un pannolino! Hihihi… quale migliore bocca per un mostro di Halloween? Vediamo insieme come fissarla sul bigliettino. Oltre a questo materiale, indispensabile, tenetevi accanto la solita scatola dei ritagli, quella in cui accumulate gli avanzi e gli sfridi dei vostri lavoretti: di sicuro vi tornerà molto utile per personalizzare al meglio il vostro mostro.

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Dopo aver fatto questo, posizionate lo sportellino su una metà del cartoncino, segnate il contorno interno con una matita e ritagliatelo ottenendone un buco perfettamente coincidente con l’apertura della bocca. Se avete figli già in grado di maneggiare la pistola della colla a caldo usate quella, ma anche la colla in stick, con il successivo rinforzo dello scotch colorato (step successivo) dovrebbe tenere.

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Lo scotch qui serve per fissare al meglio lo sportellino. Se non avete nastri adesivi colorati piuttosto usate dello scotch trasparente.

Ed ecco la parte divertente! Personalizzate il vostro mostro come pi첫 vi ispira la vostra immaginazione.

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Se potete usate la colla a caldo (garantisce un risultato più duraturo) e verificate sempre che lo spessore del cartoncino che state utilizzando regga il peso dei vostri accessori! Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Trick or Treat? Tutorial fantasma Chi mi segue sul blog riconoscerà questi fantasmini: di solito i lavoretti che vi propongo in questa rubrica sono nuovi anche per me, ma trovo l’idea di questi porta dolcetti davvero speciale. Non potevo non riproporla anche qua, come gosth tutorial.

Le idee migliori nascono quasi sempre utilizzando le cose che abbiamo in casa: questa volta oltre ai piccoli dolcetti non dovrete aggiungere molto. Se avete a disposizione o vi potete procurare anche un un piccolo ramo, vedremo poi come usarlo.

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Mettete al centro di ogni fazzoletto qualche caramella o qualche dolcetto. Portate i lembi verso il centro formando un fagotto.

In questa fase lasciate davvero libero sfogo alla vostra fantasia, ma sappiate che i bambini sapranno realizzare fantasmini ben piÚ terribili e spaventosi: giocare con la paura può essere davvero molto divertente!

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Se, come noi, avete l’abitudine di decorare la porta di casa ad ogni festa, questi fantasmini vi verranno in aiuto e conserveranno per voi qualche dolcetto per il giorno dopo.

Vi basterà legarli con lo spago ad un rametto.

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La Nimbus per la Befana

Puff puff, pant pant… È proprio il caso di dire che non ci sono più le Befane di una volta! O forse, chissà, sono solo invecchiate. Comunque sia, cosa ne dite di dare loro un piccolo aiutino?

Basta davvero poco, questa volta, per costruire una scopa da corsa alla nostra Befana preferita, magari per ringraziarla della calza ricevuta in dono, o come ninnolo da appendere all’acchiappabefane (se non sapete cos’è cercate il tutorial tra i lavoretti) prima del suo avvento.

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Se nessuno in famiglia utilizza i rasoi usa e getta potete cercarne uno vecchio del papà e convincerlo a cedervelo in cambio di un po’ delle caramelle che riceverete in dono. Hihihi… La lana che userete può essere davvero di qualsiasi colore, ma più sarà vecchia e un po’ cotonata o infeltrita, migliore sarà l’effetto scopa. Può essere utile allo scopo anche della rafia, che magari avete trovato in qualche pacchetto natalizio.

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Questo è l’unico passaggio che richiede un po’ della vostra attenzione. Aprite un po’ con le dita la matassa, circa a metà, e inseritevi dentro il manico del rasoio. Il nodo va eseguito in modo da fissare la lana al manico e può anche essere raddoppiato eseguendolo sopra e sotto il punto di giunzione. Un ultimo consiglio nell’attesa di vedervi volare via: prima di tagliare la matassina sistematela un po’ con le mani, tirando i fili rimasti troppo allentati nel corso della legatura.

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Non vi resta che appendere la Nimbus alla calza della vostra Befana preferita!

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Acchiappa-Befane per tempi di crisi Non lasciamoci spaventare da questi tempi di crisi. Le Befane non vanno in cassa integrazione: forse saranno un po’ piÚ povere o scoraggiate, ma non rinunceranno tanto facilmente a questo volo per il proprio bimbo preferito. Se avete timore che si dimentichino di voi appendete sopra la calza, un irresistibile Acchiappa-befane! Si sa, tra scarpe rotte e toppe alla sottana, non ci porterà doni ricchi come quelli di Babbo Natale, ma saprà , come sempre, tirarci su il morale con qualche dolcetto.

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Cosa appendere all’Acchiappabefane? Nessuno meglio di voi può sapere cosa le piace. Sbizzarritevi, ma se - come noi sceglierete anche un piccolo calzino assicuratevi che non sia più puzzolentissimo! Non vorrete mica spaventarla… Ogni tanto, appendendo gli oggetti scelti, fermatevi e prendete l’Acchiappa-befane dal gancio per verificare la distribuzione dei pesi ed evitare che penda tutto da un lato.

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Quando avete finito annodate al centro la vostra calza vuota: a questo punto non vi resterà che aspettare la notte dell’Epifania! E non mangiatevi troppi dolcetti in una volta, mi raccomando…

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Da spazzolino a San Valentino

Ogni anno, di questi tempi, sul web son cuori a profusione. I creativi si sbizzarriscono proponendo materiali, composizioni e soluzioni tecniche nuove, originali e innovative. In questo piccolo angolo virtuale ne trovate una davvero bislacca… voi cosa ne dite? L’idea che vi propongo è quella di riciclare uno degli spazzolini da denti dei vostri bambini, solitamente muniti di ventosa, per usarlo come supporto del vostro cuore, ma spero che la vostra fantasia vi porti ben oltre questa ricorrenza. Fatta la prima, le varianti sono davvero infinite…

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Le setole sono piÚ dure di quel che crediate. Non basterà un’unica sforbiciata. Vi consiglio di tagliare uno o due ciuffetti alla volta. Se avete bisogno di aiuto per disegnare la forma del cuore potete sceglierne una su internet che vi piaccia e usarla come traccia.

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Tutto qui? Bhe, ovviamente tocca a voi personalizzare ulteriormente il cuore con fiocchi, messaggi e tutto ciò che vi verrà in mente. Una sola accortezza: le ventose dello spazzolino sono calibrate per sostenere solo il suo peso: non potete caricarle più di tanto, fate delle prove! E poi cosa volete che vi dica, a me piace di più così… Buon San Valentino anche a mamma e papà!

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Paper dry embossing per la valentina Lo so, lo so: lo scambio di valentine, i bigliettini d'amore che da sempre la rappresentazione popolare dedica all'amore romantico, ha origine antichissime, ma devo confessarvi una cosa. Per me San Valentino è da sempre Charlie Brown, con la sua paura di non ricevere nessuna lettera d’amore. Ecco perché, nonostante per carattere sia refrattaria a cuoricini, colombe e cupidi con arco e frecce, mi ritrovo a proporvi un tutorial per bigliettini d'auguri dedicati a questa ricorrenza. So già che sarò battuta anch’io dal cane Snoopy, ma magari voi avete altri programmi…

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I cuoricini, inoltre, sono una forma semplice, che si presta a innumerevoli declinazioni di genere e stile. Potete realizzarli davvero con qualsiasi materiale, dalla cerniera ai rametti trafugati ai giardini, dalla pasta frolla al didò. Ne approfitto, allora, per raccontare una tecnica meno conosciuta di altre, che amo molto, e che di solito viene realizzata utilizzando apposite mascherine e bulini, ma che si può realizzare anche in maniera più casalinga con quel che abbiamo in casa. Anche se sembra molto facile, occorre un po’ di manualità, quindi questo lavoretto non è adatto ai più piccini.

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Se decidete di sperimentare questa tecnica di decorazione a sbalzo o rilievo per altre occasioni trovo sia molto adatta anche ai matrimoni, e alle cerimonie in genere - scegliete forme molto semplici, soprattutto facendo i primi esperimenti. Questo vi garantirà un effetto finale molto piÚ sorprendente. Capovolgete il lavoro sul retro del tappetino del mouse e ripassate, premete e rifinite. Potete usare il retro del pennello anche per disegnare la carta: basteranno dei semplici puntini per creare un bell’effetto.

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Un ultimo consiglio: fate una prova: la carta a seconda della grana e della grammatura risponderà in modo diverso.

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Un porta-biglietto da appendere Su, su… anche se San Valentino non lo festeggiate o pensate che non sia un affare da bambini, non scappate via: questo porta bigliettino puoi essere personalizzato e appeso in tante altre occasioni, ogni volta che vogliamo dare a quello che abbiamo scritto particolare importanza. Vi servono ago e filo, ma dire che dovrete cucire è davvero esagerare. Se proprio non vi va di tenere l’ago e il filo in mano potete comunque sostituirli con la colla a caldo o con un po’ di colla vinilica.

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La scelta della forma del bottone personalizzerà definitivamente il vostro portabigliettini. Attenti: i bottoni non devono essere troppo spessi, per non appesantire l’oggetto finale. Se non avete il das potete usare una qualsiasi altra pasta modellabile o la pasta di sale.

Per cucire l’asola vi basteranno due punti, uno a destra e uno a sinistra del nastro o un goccio di colla. Se il nastro scelto è trasparente, il bigliettino che verrà inserito nell’asola si vedrà completamente anche quando l’oggetto finale sarà appeso, valorizzandolo ancor di più.

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Seguite i consigli dei bambini nella scelta della forma dei bottoni: in questo sono speciali, sapranno sicuramente cosa fare.

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Un Carnevale da Pinocchio

Care mamme, cari papà, capita anche a voi di sentirvi ogni tanto dei grilli parlanti? Anche i vostri figli talvolta sbuffano quando sono rimbrottati o avvisati delle possibili conseguenze di quel che stanno per fare da qualcuno che ne sa più di loro?

Carnevale può essere, per entrambi, l’occasione per riderci un po’ su. A voi basteranno due antenne, e per travestire vostro figlio sarà necessario comprare soltanto un cartoncino rosso, e recuperare la tettarella di un biberon.

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La tettarella di un biberon? Ebbene sì. E’ morbida e leggera: può diventare un naso perfetto. Di solito basta chiedere un po’ in giro per trovarne di inutilizzate, altrimenti in farmacia ne potete acquistare due per pochi euro. Se il vostro bimbo è molto piccolo e la tettarella gli copre entrambe le narici allargate il buco in punta in modo da permettergli di respirare. Quale Pinocchio vi appartiene di più? Personalizzate il cappellino! Se siete più affezionati alla versione della Walt Disney - ad esempio usate il cartoncino giallo, aggiungeteci una fascia decorativa azzurra e una piumetta fuxia. Per noi, però, Pinocchio ha il cappellino rosso, cosa ci volete fare….

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Una maglietta rossa vi aiuterĂ a completare il travestimento, ma se siete particolarmente creativi potete foderare uno dei vostri libri e scriverci sopra Abbecedario. E va bene, va bene, chi vuole può aggiungere al cappello anche due belle orecchie da asino‌ Comunque sia buon divertimento!

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E la canzoncina di Pinocchio ve la ricordate?

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Una maschera-origami a bastoncino

Il Carnevale è lungo. Magari la nonna si è già data da fare per cucirvi il costume che avreste tanto voluto, o ne avete appena acquistato uno, ma dove la mettiamo la poesia di una maschera a bastoncino? Per i bambini giocare a fare bubusettete o cucù da dietro una maschera, a comparire e scomparire, è ogni volta un gran divertimento.

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In più chi mi segue sul blog l’avrà ormai capito: andare a vedere la mostra di origami a Torino ci ha davvero lasciato un irresistibile desiderio di sperimentare le prime piegature a prova di bambino ( e di mamma, sob!). Potreste cimentarvi nell’impresa già solo per raccontarla agli amici…

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Se arrivati a questo punto non siete ancora scappati, sappiate che avete un coraggio superiore alla media: sembra che in molti prima o poi abbiano affrontato il mondo degli origami, capitolando dopo i primi fallimenti. Oggi ho spianato l’orizzonte per voi, è una promessa!

Visto? Tutto molto facile e di grande soddisfazione anche per i bambini. Un consiglio: scegliete bene la carta, non tanto per lo spessore perchĂŠ in questo origami non ci sono problemi, ma soprattutto per i colori: a razze diverse, fantasie diverse.

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Per il bastoncino: vi ho proposto il dorsalino perché è piatto e questo rende più resistente la maschera in mano ai bambini, ma se vi guardate intorno troverete sicuramente di meglio! Oppure decoratelo con del washi tape! Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Fiori per festeggiare le donne Fiori meravigliosi, vero? Fatti di niente, eppure così espressivi… Mi sono stati regalati da amiche speciali e mi hanno colpito molto, non solo per una ragione sentimen-ale. Seppure siano molto semplici da fare, sono così d’impatto da far presupporre un grande lavoro e particolari competenze artistiche. Senza nulla togliere al valore aggiunto che l’esperienza creativa, la maturata capacità di abbinare i colori, l’abilità nella composizione e la conoscenza dei materiali possono conferire ad una tecnica del genere, resta il fatto che è davvero adatta anche a dei principianti e ai bambini più piccoli.

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Il secondo motivo per cui questi fiori mi stanno particolarmente a cuore è la possibilità di utilizzare i ritagli collezionati durante altri lavoretti: mi raccomando, non buttateli mai, ma raccoglieteli in una scatola. Sono grandi alleati dei processi creativi! Qualche consiglio per questa prima fase di lavoro: scegliete i colori in modo da abbinarli ai vostri fiori e state ben lontani dai muri in fase di spruzzo, soprattutto lavorando con i bambini. Può essere utile appoggiare il foglio in fondo alla vasca da bagno, cosÏ da evitare incidenti.

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Accidenti, svelato il piccolo trucco, sembra tutto troppo semplice? Spero vi serva a non avere troppa paura di sbagliare e comunque ricordate: fino a che la colla non sarà secca avrete la possibilità di riposizionare i petali, sia staccandoli, sia facendoli ruotare su se stessi perché scivoleranno sulla colla! Belli vero? Il valore di questo progetto penso siia proprio insito nella sua semplicità, foriera di grandi soddisfazioni.

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Un distintivo da Superpapà

Quando, mentre fate colazione, il caffé quasi ti va di traverso per quell’infilata di sette papàpapàpapàpapà papàpapàpapà che squilla al di là delle palpebre appena socchiuse.

Quando tu lavi i piatti e loro due giocano di là, in cameretta, e non puoi che spegnere radio e televisore per ascoltare quella musica che intonano le loro voci, intente ad inventare mondi.

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O quando, pur di giocare a tombola insieme al papà che sta affettando i carciofi, il nano trasferisce armi e bagagli sul tavolo della cucina, gli piazza davanti una cartella di numeri e si offre volontario per l’estrazione. E’ in momenti come questi che il distintivo del “Papà migliore del mondo” andrebbe indossato. Ogni giorno, tutti i giorni. Preparargliene uno con le proprie mani, per la festa del papà, è una scusa per dirgli ancora una volta quanto lui sia speciale.

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Come al solito, la proposta è solo una delle infinite versioni di distintivo possibili, interessante perché ci permette di riciclare quello che abbiamo in casa: sembra sia ormai una moda quella di realizzare ‘pins’ promozionali e noi nel tempo ne abbiamo collezionate un bel po’. Potete altrimenti acquistare il retro delle spille in qualsiasi negozio di hobbistica, o scegliere la sempreverde spilla da balia.

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Un boccale da scrivania per papà

Conosciamo una signora che fa le pulizie in una grande azienda, di quelle con uffici open space e un’infilata di cubicoli e scrivanie: “Così tante da sembrare un mare”. Dice che sembrano tutte uguali solo se guardate da lontano: su ognuna ci sono indizi delle abitudini dei proprietari e delle loro vite private. Su molte ci sono tracce di bambini.

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Quelle sono le scrivanie che preferisce spolverare - ci ha confidato soprattutto quando i bambini sono piccoli e le loro creazioni risultano particolarmente bislacche. Questo tutorial per la festa del papĂ nasce proprio pensando alla sua scrivania dell'ufficio, ad un oggetto che lĂŹ non ingombri, ma serva, e nello stesso tempo sia portavoce quotidiano di un legame speciale.

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Questa è ovviamente solo una delle versioni possibili: noi ci siamo divertite a riciclare il manico di una vecchia caffettiera per realizzare un miniboccale adatto ad un papà intenditore di birre (quello delle foto l’ho realizzato io per spiegarvi tutto passo passo, ma l’originale è stato fatto dalla piccola Anna!) Voi potete sbizzarrirvi partendo da una passione del vostro papà, soprattutto nel decorarlo. Ricordatevi che nelle paste modellabili, prima che esse induriscano, potete infilare qualsiasi oggetto (trovate qui, tra gli altri Lavoretti Insieme dei consigli utili in tal senso).

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Se, ad essiccazione avvenuta, risulterà troppo pesante, potrete aiutare il fissaggio con un po’ di colla vinilica. Buona festa del papà!

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Segnaposto per Pasqua

Nell'approssimarsi di ogni festa, in quasi tutte le case fervono i preparativi. Fatte salve poche eccezioni, sono mamme e nonne a pensare al menÚ e ad essere particolarmente indaffarate in vista della tavolata familiare. Ecco perchè il tutorial che vi propongo oggi è particolarmente adatto ai papà : loro sono solitamente degli specialisti quando si tratta di risolvere problemi pratici.

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Se vostro figlio decidesse di voler travestire il suo ovetto segnaposto da pirata con la bandiera, il papĂ saprebbe certamente correre ai ripari cercando uno stuzzicadenti e un foglietto di carta da disegnare.

E se volesse costruire una girandola sulla testa dell'ovetto di turno, saprebbe bucare la plastica cosĂŹ da permettere a suo figlio di infilare un fermacampioni e delle piccole eliche di cartoncino riciclato sulla sommitĂ .

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Scherzi a parte, il gioco è bello da fare insieme, cercando di aggiungere particolari che ricordino ogni commensale (occhiali realizzati con un piccolo fil di ferro, capelloni con la lana, barba disegnata): solo così non avrete bisogno di aggiungere la targhetta segnaposto, ma… potrete far giocare ciascuno a riconoscersi. E voi, come vi raffigurerete?

Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it

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Campanelle di Pasqua

In questa primavera che stenta ad arrivare, possiamo approfittare dei primi coraggiosissimi fiori e usarne qualcuno per decorare la nostra tavola pasquale.

Se volete realizzare insieme ai vostri bambini queste campanelle vi serviranno i vasetti in fibra di torba, ma se vi è difficile reperirli potete provare ad usare anche i vasetti bianchi dello yogurt. Il risultato sarà meno shabby, ma loro si divertiranno comunque.

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Se volete colorare le campane questo è il momento giusto. Per il fissaggio del rametto che servirà da manico, invece, se i vostri bambini sono già abbastanza grandi, potete utilizzare anche della colla a caldo: velocizzerà il processo. Se state usando i vasetti di yogurt fate prima un buco con la punta incandescente delle forbici. Se non avete rametti, potete legare la campanella con dello spago, far fuoriuscire i due capi alla sommità del vasetto attraverso due buchi diversi, e chiudere con un bel fiocco.

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Ancora un consiglio: la colla asciugandosi diventerà trasparente, ma si formeranno anche dei piccoli rivoletti di quella in esubero. Ogni tanto passate vicino alla campana e con il dito o uno scottex bagnato ripulite per bene: ove rimarranno dei residui si vedranno delle macchie lucide. Buon divertimento e

E se non festeggiate la Pasqua, salutate con gioia la primavera…

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Una cornice gelato per la mamma Ci sono degli oggetti che ci passano davanti quasi quotidianamente, ma che raramente sappiamo riutilizzare. La vaschetta del gelato, ad esempio, è una di queste. A Torino cominciano ad esserci delle gelaterie che ti fanno lo sconto se la riporti per fartela riempire di nuovo, ma sono ancora poche. Nel pensare a come riutilizzarla, fino ad oggi mi è solo venuto in mente l’albero di Natale (cercatelo tra i lavoretti se vi interessa l’argomento). Nemmeno l’archetto a caldo mi ha per ora aperto nuove possibilità. Lavando la vaschetta, però, mi sono resa conto che c’era un’altra soluzione, ed era davvero a portata di mano.

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Il coperchio della vaschetta, se capovolto e incollato alla base sottostante, si regge in piedi da solo, diventando inaspettatamente una cornice. Ci avevate già pensato? Basta quindi rinforzare con un cartoncino la base di appoggio della fotografia e decorare il tutto: il gioco è fatto!

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Qualche avvertenza per chi utilizza per la prima volta il polistirolo: vi consiglio di usare solo colori e colle senza solventi, per evitare corrosive sorprese. Io ho scelto colla vinilica e acrilico. Se desiderate mascherare la porositĂ della vaschetta date prima una mano di gesso liquido.

Mi raccomando: prima di cominciare il lavoretto provate ad accostare le due parti della vaschetta. Ne esistono di cosÏ tante forme e dimensioni che non è detto che con quella del vostro gelataio di fiducia il giochino funzioni.

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Potete rifinire la decorazione con scotch colorati, colori in rilievo, stoffe e materiali vari: scegliete quelli che possono piacere di più alla vostra mamma!

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Un vaso speciale per la mamma

Ho riscoperto la festa della mamma da quando ho anche io una bimba. Sono stati i suoi occhi orgogliosi, nel porgermi quel primo lavoretto, a farmi comprendere il suo vero significato. Gli aspetti commerciali di questa ricorrenza che ho sempre tanto criticato, sono all'improvviso scomparsi. C'era solo piĂš mia figlia, con quel suo regalino in mano, realizzato con amore, tenuto segreto chissĂ come, per non rovinarmi la sorpresa.

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Anche e soprattutto i più piccoli, i nanetti in età prescolare, possono realizzare qualcosa per la loro mamma. Lasciateli giocare con le loro paste modellabili e realizzare una delle forme bislacche in cui sono già dei campioni: la cosa importante è che sia panciuta. Spiegate loro che stanno costruendo un vaso per la loro mamma, adatto a contenere quei piccoli fiorellini trafugati ai giardinetti, portati in dono con il braccio teso e con quel "Pettè!" racchiuso in un sorriso.

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Io non sapevo mai dove metterli perché, essendo troppo piccoli, non risultavano valorizzati da nessun vaso e alla fine staccavo il gambo e li lasciavo galleggiare in un po' d'acqua. Questo vasetto adatto a contenere quel goccino di acqua necessario, spero possa risolvere il problema anche ad altre mamme… … dando al piccolo artista di casa il merito di una grande soddisfazione.

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Buoni per la festa della mamma

“C’era una signora che vendeva le girandole e anche le ruote. La signora è caduta e le mettono il cerotto”: ad ascoltarla, questa storia è inventata tutta d’un fiato. Sotto il cappellino con il gufetto gli occhi di mia figlia si strizzano, il gioco continua, il ritmo si fa più incalzante.

“C’era una volta un orso che voleva salire sul becco di un gabbiano. C’era mamma foca che diceva ‘NOOO Orso!’” Rapita dal suo stesso racconto, qui la piccola affabulatrice si alza in piedi, la mano tesa verso quell’orso in volo, come a volerlo fermare.

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Nel farlo mi ruba una risata, e mentre continua a inventare per me mondi altri, io per un attimo ci vedo da fuori. E intanto penso che solo di questo, ogni mamma, ha in fondo bisogno: di tempo per stare davvero con loro. Senza lavatrici, compiti da fare, pannolini da cambiare. La mente sgombra di cose da fare.

Ecco il perchè di questo blocchetto di buoni inventati e realizzati dai vostri figli: tante cose da fare insieme, un gioco, un pretesto, un diritto da accampare.

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Allacciate le cinture però, con loro non si sa mai: potrebbero portarvi

davvero

lontano...

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Un vaso gelato per la festa dei nonni

Se questo lavoretto vi sembra un po' fuori stagione, ripensateci! Anche se a noi è servito per piantare i semi di fiori irlandesi che una cara amica ci ha portato dalle vacanze estive, a voi potrebbe essere utile per piantare bulbi di narcisi o muscari, o dei fiori speciali per la festa dei nonni. In effetti se avete conservato alcune delle vaschette di gelato con cui vi siete rinfrescati i pensieri quest'estate, e le altre idee proposte (come la cornice o l'alberello di Natale) le avete già sperimentate, potreste provare a realizzare anche con questa.

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Ăˆ a Claudia che devo lo spunto: il primo vaso ricicloso, che ebbi modo di vedere anni fa, ben prima che il fenomeno dei blog creativi e del giardinaggio uprecycling esplodesse, era proprio opera sua. La decorazione proposta in questo tutorial è ovviamente declinabile in mille modi diversi, a seconda del gusto personale, delle competenze e delle occasioni, ma vi ricordo due cose.

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Quando colorate il polistirolo dovete impiegare prodotti a base d'acqua per evitare spiacevoli corrosioni. Qualunque sia la tinta che decidiate di dare, tenete presente che se volete coprire la grana del polistirolo (in alcuni casi molto grossa e un po' fastidiosa) l'unico modo è quello di dare una prima mano con un primer all'acqua. Mi raccomando, ogni tanto ricordatevi di innaffiare!

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I fiori della fortuna per il cenone Dedicato a chi ama giocare a fare la lista dei desideri la sera di Capodanno, a chi ne esprime almeno uno, sperando che si avveri, o gioca con i biscotti della fortuna. A chi ama arricchire la tavola del cenone anche con l’aiuto dei bambini, e pensare ad un gioco che li aiuti a passare il tempo tra una portata e l’altra, fino a mezzanotte. Come vedete non serve molto e potrete riciclare molti dei nastri, dei fiocchi e delle carte dei pacchi natalizi. Unico elemento davvero indispensabile è l’ovetto portasorpresa, ma se non ne avete in casa chiedete agli amichetti: di solito non tardano ad arrivare…

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Il vostro fiore può essere decorato in molti modi differenti, a seconda di quello che avete in casa. Tenete a mente due cose però. La prima: decorando anche la parte interna, quando l’ovetto verrà aperto per inserirvi il bigliettino apparrà più rifinito e per il destinatario ci sarà un ulteriore elemento di sorpresa.

La seconda: fate attenzione nel decorare la parte esterna e nell’avvolgerla nei ritagli di carta e stoffa. Qualsiasi materiale voi abbiate deciso di usare, verificate che l’ovetto sia sempre apribile agevolmente.

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Fatto! Visto? Tutto qui! Se non volete chiedere ad ogni commensale di giocare con voi, potete – al contrario – far trovare all’interno del fiore un vostro bigliettino di auguri personalizzato da aprire alla fine della serata, come fosse un biscotto della fortuna. Comunque vada, grazie per questo altro anno trascorso insieme e tanti auguri a tutti!

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Segnaposto scintillanti per il veglione

Quando ero bambina festeggiavamo il Capodanno in montagna, dai nonni, e mio zio era l’addetto allo spettacolo pirotecnico finale. La casa era lontana dal centro abitato e il grande prato innevato che aveva davanti permetteva bizzarie di ogni tipo.

Tra cascate di stelle e piogge scoppiettanti, razzetti, bengala e vulcani, devo però confessarvi che nei miei ricordi i preferiti rimangono i bastoncini di scintille argentate.

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Che si chiamino stelle filanti, candele magiche o stelline scintillanti la loro è sempre una magia: c’è davvero una gran differenza tra ammirare uno spettacolo di luci lontano nel cielo e tenerne un pezzetto stretto tra le dita, non credete?

Se anche per voi, a Capodanno, questi piccoli fuochi d’artificio per interno - che si possono tenere in mano dall' apposita estremità non possono mancare, potete prepararne uno per ogni commensale (valutate caso per caso l’opportunità di farlo, a seconda della sua età).

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Inserito in una confezione regalo impermeabile e colorata può essere il vostro augurio e una gradita promessa della festa che verrà, o un segnaposto a cui aggiungere il bigliettino con il nome.

Non vi resta che cominciare il conto alla rovescia…

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