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Arts and Culture
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Quando il cinema si impegna : rinascita del documentario italiano Giovanni Princigalli
Dal 27 febbraio al 15 maggio 2010 si svolge al cine teatro Leonardo da Vinci di Montréal, una rassegna sul nuovo documentario italiano e d’impegno civile, organizzata dall’Associazione Professori d’Italiano del Québec. ’idea è venuta a Massimiliano Zanoletti, il segretario dell’associazione, con una forte passione per il cinema italiano. La rassegna sul documentario, tocca con coraggio e Lprofondità tematiche attuali e scottanti. I film sono realizzati in un contesto meno favorevole di quello canadese e francese. In effetti in Italia il mercato, le TV (pubblica e privata) e gli enti pubblici, sono davvero avari nel concedere finanziamenti al nuovo cinema documentario, che fonda se stesso non solo in incontro profondo e diretto con la realtà presente, ma anche con il cinema del passato, per non perdere così il contatto con i grandi maestri. Agostino Ferrente, regista d’origine pugliese, allievo di Olmi nel suo documentario, Orchestra di Piazza Vittorio, presente in rassegna, cita De Sica e Pasolini. Il film di Ferrente è quello che ha ricevuto in Italia il maggior successo di pubblico e di critica. Probabilmente perché tocca il tema dell’emigrazione con un messaggio di speranza. Il film infatti non narra di tragedie sociali o di criminalità, ma di come una delle più importanti risorse delle culture emigranti, ossia la musica, riesce a diventare una forma d’integrazione nella società italiana. (così come molti italiani si sono emancipati dalla povertà ed hanno contributo alla crescita culturale
Retrospettiva cinema italiano: Festival Annecy 2009 alla Cinémathèque Québécoise Giovanni Princigalli
La Cinémathèque Québécoise e l’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, aprono le porte al cinema italiano, con l’omaggio al Festival du Cinéma Italien d’Annecy, diventato ormai un appuntamento annuale ed irrinunciabile per tutti i montrealesi desiderosi di conoscere le produzioni del 2008 e del 2009 che non vengono distribuite oltre oceano. ’evento si è svolto dal 29 aprile al 7 maggio con ben 10 titoli in programma, molti dei quali sono stati presentati in sala dal direttore del festival di Annecy Jean Gili, uno dei Lmaggiori esperti di cinema italiano nel mondo.
Vanno segnalati i seguenti film Giulia non esce la sera di Giuseppe Piccioni, che ha il merito di aver lanciato nei primi anni novanta attori quali Margherita Buy, Silvio Orlando, Sergio Rubini e Giulio Scarpati, con film come i: Il grande Bleck, Chiedi alla luna, Fuori dal mondo, ( scelto per rappresentare l’Italia alla preselezione dei film candidati all’oscar). Con Giulia non esce la sera Piccioni conferma la sua passione per le relazioni uomo-donna, narrate con dolcezza, ironia e profondità. Si avvale di due brillanti attori, Valerio Mastroandrea e Valeria Golino (che ha lavorato anche ad Hollywood al fianco di Dustin Hoffman e Tom Cruise).
degli Stati Uniti d’America, dedicandosi allo sport, alla musica, al cinema). Il film, a tratti ironico e dolce, racconta di come in un quartiere di Roma che sorge attorno a Piazza Vittorio, sempre più abitato da stranieri ed in cui nascono le xenofobie degli italiani, sia possibile invece dar vita ad un progetto importante: un’orchestra multiculturale, composta da musicisti italiani, arabi, indiani, americani, latino americani, senegalesi, ecc, specchio e speranza di una convivenza pacifica. Sempre sul tema dei diritti dei diversi parla il documentario Improvvisamente l’Inverno Scorso di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, che non sono solo i registi ma anche i protagonisti del film, che racconta tra pubblico e privato, intimo e sociale, la loro storia, ossia quella di due ragazzi omosessuali che sperano di poter fondare una coppia di fatto, grazie ad un disegno di legge del governo Prodi, passato alla cronaca con la sigla “PACS”. Purtroppo la legge non sarà mai votata dal parlamento italiano. Gli altri due documentari sono di impegno più politico. Il primo è Videocracy di Erik Garidini, ed effettua un viaggio-inchiesta sul potere mediatico di Silvio Berlusconi. Il secondo è Biutiful Cauntry di Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero. Il titolo è scritto volutamente in modo erroneo ed ironico, ossia in un inglese made in Campania, simbolo di un Bel Paese (l’Italia) al di sotto del quale però sono seppellite 1200 discariche abusive di rifiuti tossici. Un crimine non solo contro l’ambiente, ma anche l’economia e la salute di un’intera regione. Il film non a caso narra anche di alcuni allevatori che assistono impotenti alla morte del proprio bestiame a causa della diossina. Il massacro del territorio è stato possibile, grazie alle complicità tra camorra, politica ed imprese. In sostanza la camorra ricicla il proprio danaro affidandolo a degli imprenditori apparentemente puliti, i quali con la complicità di politici ed amministratori corrotti, costruiscono discariche dove smaltire montagne di rifiuti tossici provenienti dal nord a prezzi ultra vantaggiosi per le imprese settentrionali ma in baffo alle più elementari norme a tutela della salute e dell’ambiente. La prima conseguenza di questo immorale intreccio d’affari è l’aumento vertiginoso dei casi di tumori in Campania. v Per informazioni sulla rassegna contattare: apiq@apiq.org.
Galantuomini di Edoardo Winspeare è incentrato sulla Sacra Corona Unita (il crimine organizzato pugliese salentino). In passato Winspeare ha realizzato film di grande intensità, quali Pizzicata, Sangue Vivo, Il Miracolo recitati in dialetto salentino (eccetto Il miracolo parlato in tarantino), scanditi dalle musiche poetiche e tradizionali di Officina Zoé, e presentati ai festival di San Sebastian, Venezia e Sundance. Winspeare è tra i maggiori talenti del nuovo cinema italiano, ed i suoi film offrono uno sguardo al tempo stesso realistico e poetico sulla Puglia ed il Salento in particolare, questo lembo del Sud tra terra e mare. Pur mostrando un grande amore e rispetto per la sua terra natale, Winspeare non rinuncia alla critica per una società a volte così dura da non lasciare speranze ai suoi figli. Galantuomini ha come temi amore e rabbia, speranza e critica per le forze cheparalizzano la propria terra. La fisica dell’acqua di Felice Farina è prodotto da Renzo Rossellini (il figlio del grande Roberto Rossellini, tra i padri del neorealismo italiano). È interpretato da Claudio Amendola e Paola Cortellesi, ma forse l’attore più abile è un bambino, il protagonista. La storia raccontata da Farina è un viaggio nel mondo reale ed immaginario di un bimbo. Galantuomini è un dramma psicologico dalla messa in scena e il montaggio particolarmente elaborati. La sceneggiatura è firmata da un ex studente della Concordia, Mauro Casiraghi, ed è stato presentato nella passata edizione del Festival des films du monde de Montréal. Fortapàsc di Marco Risi (figlio del grande Dino Risi e che negli anni 90 ha firmato opere d’impegno civile importanti, quali Mary per sempre e Il Muro di gomma), torna alla regia con un film di denuncia sulla camorra con protagonista un giornalista del quotidiano di Napoli Il Mattino che indaga sugli affari tra politica e criminalità organizzata. Da non perdere anche: Tutta colpa di Giuda, commedia musicale di Davide Ferrario sulla passione di Cristo, ed infine La Pivellina di Tizza Covi, la grande sopresa e rivelazione del 2009, una vera chicca, girato con pochissmi soldi, con attori non proefessionisti, in una famiglia e comunità di artisti, giostrai e cercensi italiani. La Pivellina ha raccolto premi in tutto il mondo per la sua incredibile semplicità e fusione riuscita di emotività, realtà quotidiana, sensibilità ed ironia. v SERVICE DE DÉCORATION À DOMICILE ET EN MAGASIN
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