PRoLOGO
Ogni vita è un viaggio e il suo percorso non è sempre quello desiderato.
Io non sono nata nel paese delle meraviglie. Prima della catastrofe, la mia vita era un caos piacevole, perfino divertente.
È tranquillo e menefreghista; ghiotto, coccolone, ruffiano...
Adora le carezze sulla pancia e odia che gli si puliscano gli occhi cisposi.
Vivo con un gatto castrato e paffuto, iscritto all’anagrafe degli animali d’affezione con il nome di Farinelli, Il Fari per le amiche.
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Sono una giornalista. Lavoro per un giornale locale, El Parla . Sono la responsabile di una sezione in due riviste divulgative, di una colonna settimanale su un supplemento domenicale e collaboro gratuitamente con le pubblicazioni del Centro Culturale delle Donne della mia città. FASI STILISTICHE
E, come se non bastasse, devo scrivere periodicamente un libro, così la direttrice del Parla può pubblicarlo con la sua casa editrice.
Non che la mia vita sentimentale sia poi così serena. Con le due persone che sento più vicine, ho avuto una relazione, diciamo, affettivo-sessuale. Berta è la mia ex, abbiamo convissuto per tre anni e ci siamo allontanate per incompatibilità di carattere e di interessi.
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Lei è organizzata, razionale e destroyer. Io sono avventata, anarco-neuronale e, secondo lei, ho un debole per le tragedie.
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Anche se ultimamente di “scope” se ne vedono ben poche, lei è il mio paracadute e viceversa. Maite è un po’ ingenuotta. Una romantica. Ma è solo apparenza. In realtà, sa discernere bene la realtà dalla finzione.
IN AFR ICA AVEV O UNA FATT ORIA …
BU UUU UUU H!!
Adora piangere con i fil m romantici.
Oltre a Berta e a Maite, ho una vasta pleiade di amiche:
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Insomma, un sacco di amiche. E tutte mi sono state vicine nel momento del bisogno. e le
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Anche se qualcuna non è stata all’altezza. Questa piccoletta che sembra una camionista è Pamela, assiste persone diversamente abili. E... Dai, poi vi racconto.
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Veramente, le mie amiche mi sono state così vicine che mi sono vista schiacciata dal loro affetto.
Com’era prevedibile, la mia direttrice approfittò della situazione. DEVI SCRIVERE UN LIBRO SULLA TUA ESPERIENZA, CON UN TONO GRAFFIANTE E MOLTO DRAMMATICO. COSÌ, LE VENDITE SCHIZZERANNO ALLE STELLE.
E, alla fine, dissi di sì. Ma, con tutta la famiglia con il fiato sul collo, non c’era verso di concentrarsi. PRENDITI CURA DI TE.
LAVORI TROPPO.
NON INGRASSARE.
QUANDO METTERAI LA TESTA A POSTO?
Perciò, fui costretta a ritirarmi in un luogo tranquillo e pacifico per poter scrivere.
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Il “viaggio” che sto per raccontarvi non è stato esattamente una crociera rilassante.
Il tragitto cominciò con una nuvoletta che si trasformò subito in un vero e proprio uragano. La terra tremava...
Il corpo ondeggiava nauseato dalle onde e accecato dalla nebbia. una mano amica.
Ma in ogni porto ho sempre trovato un punto saldo a cui appigliarmi;
E siccome ero io a comandare la nave, mi sento orgogliosa e contenta di essere sopravvissuta al tifone.
Forse ci sei anche tu in questo viaggio o ci sei già stata. Come protagonista o come accompagnatrice. Allora saprai che, nonostante le difficoltà, c’è sempre Itaca dall’altra parte.
iTACA Quando salperai alla volta di Itaca augurati che il cammino sia lungo, ricco di peripezie, ricco di esperienze. Augurati che il cammino sia lungo. Che molte siano le albe d’estate quando nei porti – finalmente, e con che gioia – toccherai una terra che i tuoi occhi ignoravano. Sempre devi avere in mente Itaca, raggiungerla sia il tuo destino. Ma non forzare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni, e che, vecchio, approdi sull’isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza pretendere da Itaca altre ricchezze. Itaca ti ha donato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo in cammino: nient’altro può darti. E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà illuso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza, avrai capito ciò che un’Itaca vuole significare. K.P. Kavafis