Orizzonti News n.4 2011

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ORIZZONTI NEWS

SPECIALE MISSIONI

di Don Giacomo Pavanello e Luca Del Vecchio

Dio non mi serve... Appena fuori, mi soffermo ad ammirare il Canal Grande, erano passati 2 anni dall’ultima volta. Dopo quei pochi minuti pieni di ricordi ed emozioni si comincia a correre: da lì a poche ore c’è da accogliere un’ottantina di missionari. Mentre vado per le calli con il mio trolley, domande di questo tipo mi frullano in testa: comincia una nuova missione. Chissà se quest’anno troveremo cuori più aperti… Con quanti frutti torneremo a casa? Ci accoglieranno?

Dell’esperienza di due anni fa ricordo benissimo tutte le sfide aperte al primo “Ciao, disturbo?” Ogni parola sembrava un attacco, tutti sulla difensiva, come se dovessero dimostrare d’aver studiato bene, di conoscere tutte le dinamiche del cuore e della testa per cui: “di un Dio che me ne faccio? E’ solo la risposta che dai ai tuoi bisogni per appagare la sofferenza!”. Ecco la più frequente e pungente risposta: “Dio non mi serve!”. Confesso che questa è la frase più dolorosa che mi tocca sentire lì proprio dove Lui vuole rendersi più presente, in chi si sente giusto e perfetto, come se la vita fosse tutta in quel poco che si possa sognare. Non perché sia poco, ma perché c’è di più! Proprio quel di più ci spinge a lottare: anche se fosse per una sola “pecorella”, solo per quella ne vale la pena. Arrivo a destinazione. Comincio a preparare tutto: cartine, mappature, contatti. Nel frattempo iniziano ad arrivare i missionari; tanti saluti e baci ma anche tanti volti nuovi. Che bello l’inizio di una missione: è sempre il momento che preferisco, tutti lì fermi, in attesa che inizi la splendida esperienza alla quale si è stati chiamati. Si comincia; una formazione che dura tutta una giornata, anche se una vita non basterebbe. Preghiera di preparazione e S. Messa di mandato… momenti pieni zeppi di grazia! La missione parte; l’abituale rifiuto viene accolto nel cuore dei missionari, eppure non scalfisce la certezza che a Dio serve ognuno di quei fratellini che incontriamo, la certezza che ognuno è personalmente e incondizionatamente amato da un Padre che c’è e che li cerca uno ad uno! Una Parola meditata fin dal primo giorno e che continuava ad essere per tutti noi motivo di richiamo era: “Questi sono i segni che accompagneranno quelli CHE CREDONO: nel mio nome scacceranno demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno” (Mc 16,17-18). AbbiAMO VisTO i deMONi Che fuGGiVANO dAVANTi A Gesù … centinaia i giovani che, ai piedi dell’Eucaristia sembravano sgonfiarsi come sacchi svuotati dall’interno, scaricando tensioni, ansie, paure, frustrazioni e ricolmando istantaneamente di Amore quel vuoto creatosi. orizzonti news

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