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l’ashram di pune

ziare con i ministri del governo dello stato dell’Himachal Pradesh per ottenere un terreno vicino all’Himalaya. Non erano esaltati all’idea di avere Bhagwan come vicino, ma erano allettati dal potenziale potere d’acquisto delle centinaia di stranieri che lo circondavano. Un accordo era possibile, ma ci voleva tempo.

Con Laxmi via tanto a lungo, per diverse settimane e quasi di continuo, Sheela la sostituiva, incontrando ogni giorno Bhagwan e facendo da suo tramite nel guidare la comune. In seguito sentii dire che nel frattempo stava raccogliendo un certo numero di firme da parte dei coordinatori delle sezioni della comune a sostegno della sua richiesta di rendere permanente la sua temporanea posizione al comando.

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Personalmente dubito che il golpe si sarebbe realizzato se un viaggio in America e la prospettiva di trovare facilmente un terreno per una nuova comune non avessero fatto parte del pacchetto. C’era anche un altro fattore importante che avrebbe potuto influenzare la decisione di Bhagwan di andarsene: la sua salute stava peggiorando rapidamente. Il mistico soffriva di numerosi malanni cronici, compresi un forte mal di schiena, l’asma e alcune allergie. Notai i suoi problemi alla schiena una mattina nella Buddha Hall. Non teneva più i discorsi ma sedeva in silenzio con noi per circa un’ora, e un giorno, quando cercò di lasciare la sala terminato l’incontro, ebbe dei grossi problemi ad alzarsi.

L’India ha un clima rigido. Per lo più è troppo caldo, troppo freddo o troppo umido per il benessere umano e Sheela diceva ripetutamente a Bhagwan che avrebbe avuto più possibilità di rimanere in salute negli Stati Uniti. E così, un bel giorno, il 1° giugno del 1981, lui ci andò.

Naturalmente, quando sentì dire che Bhagwan stava lasciando l’India, Laxmi volò a Mumbai per vederlo prima che prendesse l’aereo. Lui le disse di rimanere e continuare a cercare un posto in India, un chiaro segno del fatto che non si aspettava di rimanere in America molto a lungo.

Lei però non lo fece, intendo dire che non rimase indietro. Anche se Sheela l’aveva sostituita come segretaria del mistico, Laxmi seguì Bhagwan in Oregon. Non posso dire di biasimarla. Anch’io non avrei voluto essere lasciato indietro. Ma potrebbe esserci costato caro. Quando Laxmi volò in America, il progetto nell’Himachal Pradesh sfumò. Se avesse perseverato, come voleva Bhagwan, l’intera storia della nostra avventura con lui avrebbe potuto avere un finale molto diverso.

Bhagwan e Ma Ananda Sheela

Bhagwan torna a parlare dopo un lungo silenzio, 1984

Subhuti Anand con il primo numero del Rajneesh Times, di cui era direttore

Subhuti Anand oggi mostra una foto del 1977