Nonsolorosa Febbraio 2018

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Anno VIII - N. 94 - Febbraio 2018 - Mensile - Registrazione Tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010 - Distribuzione gratuita

Intervista a Daniele Ognibene Cristiano Godano Tra musica e parole

Bonus casa 2018: tutte le agevolazioni contenute nella Legge di Bilancio

Copertina: spazio elettorale a pagamento - committente responsabile Marco Comandini

Regione Lazio, si torna alle urne per votare il governatore Primavera 2018 Quali colori indossare per essere sempre al top



SOMMARIO

EDITORIALE

ATTUALITÀ

EVENTI & SPETTACOLO

8 Regione Lazio, si torna alle urne per votare il governatore 10 Per l’anno scolastico 2018/2019 arrivano 6 nuovi indirizzi per gli Istituti Professionali 14 Dove si vive meglio? Per gli americani il posto migliore è Città Sant’Angelo in Abruzzo. 16 Oscar 2018, 4 nomination per Guadagnino e Del Toro fa il boom con 13 nomination 17 Bonus casa 2018: tutte le agevolazioni contenute nella Legge di Bilancio 18 Legge di bilancio 2018: le novità per l’assistenza ai disabili

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RUBRICHE 10 24 26 28 30

Arte Enogastronomica In tutti i sensi, come la musica Arte Enogastronomica Saggezza Popolare Vengo Via con Te

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MODA

20 Primavera 2018: quali colori indossare per essere sempre al top

Numero 94 - anno VIII Febbraio 2018 Registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22.01.2010 Distribuzione gratuita Editore: Blink di Ottavia Lavino Direttore Responsabile: Ottavia Lavino Progetto grafico e impaginazione: BLINK

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Stampa: Rotoform S.R.L. - via dei Tamarindi 14 Santa Palomba (RM) Tel. 06-71.30.01.97 Redazione NONSOLOROSA Via Orti Ginnetti 54 - 00049 Velletri (RM) Tel. 06-69.33.95.06 - redazione@nonsolorosa.it

Hanno collaborato: Eugenia Belvedere, Maria Rita Cappucci Rubriche: Daniele Ciani, Claudia Cirulli, Antonio Di Trento, Renato Mammucari

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico e da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In questo caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. È vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari realizzati da NONSOLOROSA. La redazione non risponde delle eventuali variazioni a dati/orari e prezzi degli eventi pubblicitari.

La direttrice Ottavia Lavino - redazione@nonsolorosa.it

ANDIAMO A VOTARE! C

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POLITICA

6 Intervista a Daniele Ognibene 12 Patanè (PD) a Velletri spiega la sua “Rivoluzione gentile” 29 Luciano Ciocchetti: Le mie proposte per ripartire 33 Silvia Ladaga : “Entusiasmo, idee e capacità per la rinascita del nostro territorio”

4 Cristiano Godano tra musica e parole 22 Sanremo 32 Sanremo 34 Teatro, eventi e mostre

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arissimi, come noto, il 4 marzo i cittadini italiani sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento e il Consiglio Regionale. Il Paese che si avvia alle prossime elezioni è un Paese profondamente deluso e diffidente. A riprova di ciò, dato allarmante, secondo Demopolis, società che si occupa di sondaggi, alle prossime elezioni politiche la metà degli under 25 si asterrà dal voto. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno, ha manifestato la sua preoccupazione per l’allontanamento dei giovani dalla vita politica, richiamandoli al voto come momento di responsabilità per la costruzione di un nuovo Paese. “Occorre preparare il domani. Interpretare, e comprendere, le cose nuove. La velocità delle innovazioni è incalzante; e ci conduce in una nuova era, che già cominciamo a vivere”. Ma come fare a dare torto al partito degli sfiduciati? Il disincanto verso la politica è un dato reale e ne dà conferma l’alta percentuale di astensionismo, soprattutto, come dicevo, tra i giovani. La politica è vista come un mondo dove regnano l’interesse personale e la corruzione. E’ in questo clima di sfiducia e di delusione generale verso i partiti che nasce e si alimenta il fenomeno dell’assenteismo elettorale. E non solo da parte dei giovani. Perche andare a votare se le cose non cambiano mai, anzi per molti aspetti peggiorano? Vedi la disoccupazione dilagante, la malasanità, le tasse e via dicendo. Eppure non votare non si può. il voto è l’unico modo che abbiamo di far valere i nostri diritti. Solo attraverso la partecipazione attiva è possibile sperare in un cambiamento. Occorre sottolineare che per tanto tempo una larghissima parte della popolazione è stata esclusa dalla cittadinanza attiva. Sono state fatte non poche lotte affinché tutti noi potessimo esercitare il diritto di andare a votare. Diritto per il quale in molti hanno perduto la vita e che alle donne è stato riconosciuto per la prima volta solo nel 1946, quando gli italiani in occasione del Referendum del 2 giugno furono chiamati a scegliere tra Monarchia e Repubblica. Dobbiamo ricordare che il diritto al voto è una delle più importanti conquiste della nostra storia ed è l’unica possibilità che abbiamo di manifestare la nostra volontà. Allora, cari amici, partecipiamo! Rechiamoci a votare tutti quanti! 3


Cristiano Godano Tra musica e parole

Eugenia Belvedere

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Alla voce di Wikipedia ‘persone famose di Fossano’ (Cuneo), dopo la show girl Paola Barale, appare lui. È Cristiano Godano cantante dei Marlene Kuntz che vantano venticinque anni di carriera e 10 album. Ospite di InKiostro-Rassegna di Musica Buona e Giusta che si è svolta a Cori (Latina) Cristiano Godano ha raccontato di sé, della sua adolescenza, dei suoi idoli, della sua diffidenza nei confronti di internet. Alternando le sue canzoni suonate unplugged Osja, amore mio, La Lira di Narciso e Nuotando nell’aria, Godano e Valerio Cesari, speaker di Radio Rock, hanno chiacchierato di musica, di televisione, di ricordi e di vita di provincia. Parla di musica, Cristiano Godano, della prima volta che ha comprato Rockerilla, di Sanremo e di Nick Cave, l’amore per le parole

Kuntz, molto criticata, di partecipare all’edizione del Festival di Sanremo nel 2012. “Siamo andati a Sanremo – ricorda Godano - solo perché era un’occasione di promozione, sentivamo che c’era tanta gente là fuori che se avesse avuto modo di conoscerci ci avrebbe apprezzato. Anche se l’Italia non è per niente un paese ricettivo, e la musica alternativa viene comunque vista senza alcuna curiosità dal pubblico mainstream: siamo subito stati etichettati come ‘gli alternativi’, che è un po’ paradossale se consideriamo il pezzo che abbiamo portato. Quindi alla fine Sanremo non è servito molto neanche sotto il punto di vista promozionale, dato che siamo usciti subito. Sicuramente noi non siamo andati lì con l’idea di spaccare il palco, ma per farci conoscere. Non mi sembra di dire nulla di

e le poesie. “A Fossano era difficile trovare riviste di musica, quando finalmente riuscivo a reperirne una copia all’edicola della stazione la leggevo tutta dall’inizio alla fine e in capo a pochi giorni l’avevo imparata a memoria. Non c’era internet ovviamente ed era difficile accedere alle notizie di musica” Sull’artista Nick Cave, Godano racconta la magia di quando, dopo averlo seguito da lontano si ritrova a scambiare email con il suo idolo. La passione dei Marlene per Nick Cave è nota, come oramai è noto come Nick Cave abbia dato una mano a Godano nel tradurre in inglese alcune canzoni dei Marlene. “E’ una persona che io ho conosciuto, che certamente mi sta simpatica e a cui spero di stare simpatico. Lui ha semplicemente deciso con notevole gentilezza di aiutarmi a tradurre delle mie canzoni. Sono alcuni brani di “Senza peso” cantati in inglese che abbiamo mandato ai discografici stranieri.” Godano, che da bambino si rifiutava di esibirsi anche solo per una recita natalizia, ha poi evidenziato la difficoltà di suonare dal vivo in televisione, della mancanza di programmi adatti in Italia e della decisione dei Marlene

strano, all’estero tutto questo è normalissimo: un sacco di gruppi alternativi vanno al Letterman Show ad esibirsi davanti a milioni di persone che non sanno niente di musica alternativa, e nessuno si scandalizza. Purtroppo in Italia abbiamo Sanremo, e non il Letterman Show. Dall’altra parte anche il pubblico indie si scandalizza se vai a una competizione come Sanremo: questo è il motivo principale per cui vogliamo chiamarci fuori da una scena che ha bisogno di queste dinamiche, anche se è da lì che veniamo. ” Non ha dimenticato di tirare le orecchie ai giornalisti: “Toccherebbe anche ai giornalisti fare un lavoro educativo. Come succede all’estero, dove nessuno si sorprende se i Radiohead o PJ Harvey vanno al Letterman.” Ma se da un parte il mondo del rock italiano è consapevole dell’importanza di avere avuto la musica di Cristiano Godano e dei Marlene Kuntz dall’altra ci si interroga: cosa avrebbe fatto Godano se non avesse sfondato come cantante e chitarrista? Lui non ha dubbi: “Sarei stato un pessimo commercialista”.

Biografia di Cristiano Godano Laureato in economia e commercio, ha avuto un’esperienza musicale con i Jack on Fire prima di essere contattato, all’inizio del 1989, da Luca Bergia e Riccardo Tesio, per dare vita ai Marlene Kuntz, insieme a Franco Ballatore e Alex Astegiano. Inizialmente Godano è chitarrista della band, mentre dall’aprile del 1990 diviene anche cantante, dopo l’abbandono di Astegiano. Il 16 gennaio 2008 pubblica il suo primo libro, intitolato I vivi ed edito da Rizzoli. È una raccolta di sei racconti. Dal 2008 è uno dei docenti del Master in Comunicazione musicale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel 2009 debutta come attore nel film di Davide Ferrario Tutta colpa di Giuda, di cui è anche autore, con i Marlene Kuntz, della colonna sonora, candidata al David di Donatello 2010. Oltre alla principale attività con i Marlene Kuntz, è stato impegnato in un altro progetto musicale, Beautiful, assieme a Howie B, Luca Bergia, Riccardo Tesio e Gianni Maroccolo. Nel 2010 riceve la Targa Graffio - Musica da Bere, che ritira nell’ambito dell’omonima manifestazione a Vobarno. Dal 2012 gestisce un suo blog personale sul portale web de il Fatto Quotidiano.

foto: Sofia Bucci

foto: Sofia Bucci

L’incanto di Cristiano Godano L’incontro con le parole e la musica di Cristiano Godano nella chiesa di Sant’Oliva (per INKIOSTRO-Rassegna di Musica Buona e Giusta) ha lasciato dietro di sé una scia d’incanto che i presenti alla serata. E incanto è una delle parole usate dallo stesso frontman dei Marlene Kuntz in un bellissimo messaggio scritto sul profilo Instagram della band qualche giorno dopo l’evento. “Classico borgo coi suoi angoli incantevoli, di quelli che la nostra Italia ci mette generosamente a disposizione”, commenta Godano parlando di Cori e prosegue: “All’interno di esso un altro incanto era la chiesa che mi ospitava, ovvero il complesso monumentale di Sant’Oliva. È davvero speciale suonare le proprie canzoni in versione intima in luoghi simili: riverbero e suggestioni incontrollabili, laiche o religiose che siano, guidano la tua performance in luoghi dell’anima emozionanti e preziosi. Mentre le esegui hai dentro qualcosa di diverso”, qualcosa che Godano definisce “raro e prezioso”. La suggestiva atmosfera che la chiesa di Sant’Oliva fa respirare a chi la visita ha, dunque, conquistato anche un artista abituato a calcare scene importanti come Godano. “Grazie a chi c’era – conclude – e a chi ha organizzato questo evento e mi ha accolto con generosa amicizia”. Chi lo ha accolto è stato il pubblico che ha gremito la chiesa e lo staff di Inkiostro, in primis Sofia Bucci, la fotografa che ha ideato tutto questo: “È stata una vera magia quella che si è creata dentro Sant’Oliva – dice la giovane artista -, un’atmosfera intima in cui Cristiano Godano si è lasciato andare a un’intervista quasi confidenziale (fatta dallo speaker di Radio Rock, Valerio Cesari) e ha interpretato in set acustico alcuni dei suoi brani più belli e meno eseguiti. Inkiostro – spiega – è stato pensato proprio per questo: suscitare emozioni, creare eventi unici, che non siano solo concerti e che facciano scoprire anche a chi arriva da lontano i gioielli di questo territorio, come la chiesa di Sant’Oliva. La nostra rassegna – afferma infine Sofia Bucci – nasce dall’amore per questa terra e dalla voglia di far conoscere a tutti le sue bellezze”.

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Spazio elettorale a pagamento - committente responsabile Marco Comandini

Daniele Ognibene

Voglio essere il migliore amico dei “velletrani” nel Consiglio regionale Daniele Ognibene, 36 anni, Presidente del Consiglio comunale di Velletri. È in rampa di lancio per un seggio a La Pisana dopo la lunga esperienza amministrativa a Velletri. Consigliere comunale, assessore con deleghe alla nettezza urbana, all’ambiente e alla cultura, sono solo alcuni dei ruoli da lui ricoperti in tantissimi anni di militanza politica. Cresciuto con la Sinistra Giovanile, ha ricoperto molto incarichi di partito ed è stato già candidato alle regionali del Lazio, dove ha ottenuto un risultato di tutto rispetto con 5000 voti Oggi con Liberi e Uguali è il candidato di punta del territorio provinciale per la lista che sostiene Nicola Zingaretti. Abbiamo deciso di intervistarlo e Daniele ha messo subito al centro del dibattito temi concreti, com’è nel suo stile.

Daniele Ognibene, “Liberi e Uguali”ti ha voluto nella lista per il Consiglio regionale del Lazio nella coalizione a sostegno di Nicola Zingaretti. Hanno puntato su uno degli amministratori più radicati nei Castelli Romani, figura forte di Velletri e del territorio. Cosa porti in questo progetto? Come hai maturato questa scelta? Porto il valore di un centrosinistra unito, che vuole essere forza di governo per aiutare l’Italia che lavora e che produce. Porto l’esperienza di 10 anni di amministrazione velletrana, fatta di scelte coraggiose come la riapertura del Teatro Artemisio, la partenza della raccolta differenziata porta a porta, la realizzazione dell’isola ecologica, l’attenzione al mondo della cultura e della popolazione studentesca. Porto la responsabilità di Presidente del Consiglio comunale, che deve consentire il dialogo tra le forze politiche per dare effettivamente voce ai 52mila abitanti di Velletri.Ho maturato questa scelta perché voglio rappresentare il nostro territorio in seno al Consiglio regionale. La Regione è un’istituzione che assume decisioni fondamentali per i Comuni sui lavori pubblici, l’ambiente, le politiche sociali, l’urbanistica. Velletri ha davanti sfide importanti nel prossimo futuro e non può e non deve rimanere estranea a quella sede politica. In Consiglio regionale mi batterò per l’approvazione immediata del piano sociale della Regione Lazio, per le misure d’incentivazione all’occupazione e all’imprenditoria giovanile e femminile, per gli investimenti sui trasporti e sulla mobilità innovativa, per la tutela dei territori rispetto ai tentativi di sfruttamento dell’ambiente. Questi traguardi sono possibili se il centrosinistra è unito e coeso rispetto a un programma intelligente e progressista. Questo deve essere l’obiettivo della lista “Liberi e Uguali” nella Regione Lazio e in tutti i territori. Per questo sono contento di essermi schierato a fianco di Nicola Zingaretti che ha riunito le forze del centrosinistra su obiettivi chiari e condivisibili.

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Scendiamo un po’ più nel concreto: dicci qualcosa di preciso sulle iniziative che vorresti portare avanti una volta eletto in Consiglio regionale del Lazio. La Regione ha innumerevoli competenze legislative e amministrative e può mettere in campo iniziative utili e coraggiose in tutti gli ambiti. In primo luogo mi batterò per sostenere le iniziative della

Giunta Zingaretti per la salute e l’organizzazione sanitaria regionale e, in particolare, per difendere le strutture sanitarie ospedaliere e distrettuali nel nostro territorio. Ancora sul terreno della sanità, proporrò una legge regionale sull’autismo, per attuare un servizio di diagnosi e intervento precoce a favore delle famiglie che hanno persone – specie minori – con disturbi dello spettro autistico. Per quanto riguarda le iniziative a favore dell’occupazione e dell’impresa, proporrò una legge che regoli e favorisca le esperienze del co-working, per dare ai tanti giovani professionisti e lavoratori autonomi un aiuto concreto. Proporrò anche una legge regionale per il sostegno delle figure degli educatori e dei professionisti nel settore della pedagogia e dell’infanzia. Il Parlamento nazionale ha dato riconoscimento a questa categoria e oggi la Regione Lazio deve essere all’avanguardia nel promuovere questo settore di servizi alla persona. Un altro settore in cui porterò dei cambiamenti è quello dell’utilizzo dei fondi europei. Di recente è stato previsto che questi fondi possono essere anche impiegati per il micro-credito a favore delle start-up e per l’avvio degli studi tecnici e professionali dei lavoratori autonomi. Anche la Regione deve impegnarsi in questo settore. Sostengo l’appello che molte organizzazioni no-profit hanno lanciato in queste settimane per l’approvazione del piano sociale regionale, mi batterò affinché sia il principale strumento di programmazione per il sociale. Infine proporrò di investire risorse per aiutare i comuni nella tutela degli animali e contro il randagismo, finanziando le campagne per applicare i “microchip” ai cani di compagnia e per la sterilizzazione degli animali randagi, nonché per realizzare le “aree di sgambamento” nelle città. Può sembrare un intervento poco rilevante, ma ne va del decoro e della salute delle nostre città, specie nei centri storici. Dopo 4 anni nei banchi dell’opposizione e 10 anni di attività politica nell’amministrazione comunale di centrosinistra, non ti dispiace lasciare il Comune di Velletri? Come pensi di poter rimanere accanto alla cittadinanza e svolgere bene il tuo mandato al Consiglio regionale? Chi mi conosce sa quanto io sia attaccato a Velletri. È il paese dei miei nonni, dei miei genitori e in questo territorio voglio costruire il mio futuro. In queste settimane ci sono tanti politici che, pur non avendo alcun rapporto col territorio, provano a raccogliere voti a Velletri. Loro per arrivare in piazza Cairoli devono accendere il navigatore dell’automobile. Io di questo paese conosco ogni via, ogni piazza, ogni rasale di campagna. Conosco la storia, le tradizioni popolari, le bellezze, i pregi e i difetti. Conosco i bisogni della cittadinanza, innanzitutto perché sono uno di loro. Non l’abbandonerò mai. Il mandato del Consigliere regionale deve essere anzitutto a servizio del proprio territorio e io mi batterò affinché la Regione possa veicolare risorse e servizi a Velletri e collaborare con l’Amministrazione comunale. I miei concittadini continueranno a trovarmi a loro disposizione nella città, pronto a ricevere suggerimenti, applausi e critiche, sempre aperto al confronto. Ma, come dicevo, una città come la nostra deve avere un rappresentante in Regione per affrontare al meglio le sfide dei prossimi anni. Io voglio essere il migliore amico dei velletrani nel Consiglio regionale.


Regione Lazio, si torna alle urne per votare il governatore Eugenia Belvedere

Oltre alle elezioni politiche, a tenere banco in questo 2018 ci saranno anche le elezioni regionali. Le regioni interessate saranno: oltre il Lazio, anche il Molise, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Nel Lazio, come avvenne già cinque anni fa, il voto sarà accorpato alle politiche. La data scelta per questa sorta di election day è quella del 4 marzo 2018. I seggi resteranno aperti dalle ore 07:00 alle ore 23:00: mentre per le politiche lo spoglio inizierà appena chiuse le urne, per le regionali si dovrà aspettare le ore 14:00 di lunedì 5 marzo. La legge elettorale in vigore nella regione è stata modificata nel gennaio 2017, diminuendo a 50 il numero dei consiglieri, inserendo la parità di genere e il divieto al terzo mandato. La nuova legge elettorale, inoltre grazie al premio di maggioranza di 10 consiglieri, potrà così garantire la governabilità a al candidato governatore che alle elezioni otterrà più voti.

I candidati alla carica di governatore della Regione Lazio: • • •

Nicola Zingaretti: Partito Democratico, Liberi e Uguali, Lista Insieme, Più Europa, Centro Solidale e Zingaretti Presidente Stefano Parisi: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Lega ed Energie per l’Europa

Roberta Lombardi: Movimento 5 Stelle

Sergio Pirozzi: Pirozzi Presidente, Lista Nathan

Mauro Antonini: CasaPound

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Elisabetta Canitano: Potere al Popolo

Stefano Rosati: Riconquistare l’Italia

Giovanni Paolo Azzaro: Democrazia Cristiana

Jean Leonard Touadi: Civica Popolare

I candidati Nicola Zingaretti: Partito Democratico, Liberi e Uguali, Lista Insieme, Più Europa,

Centro Solidale e Zingaretti Presidente Ha già da alcuni mesi ufficializzato la sua candidatura Nicola Zingaretti che tenta il raddoppio. Già governatore della Regione Lazio, ha dalla sua i sondaggi che lo danno per favorito. Liberi e Uguali che non appoggia il Pd a livello nazionale, a livello regionale ha deciso di sostenore la candidatura del governatore uscente.

Stefano Parisi

Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Lega ed Energie per l’Europa - Doveva essere Pirozzi il candidato del centro destra, invece dopo varie vicende, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Lega appoggeranno Stefano Parisi, che ha ufficializzato la propria corsa per diventare Governatore dopo un lungo tira e molla.

Roberta Lombardi

Movimento 5 Stelle Roberta Lombardi è stata la più votata tra gli elettori dei 5 Stelle. All’ex senatrice un grande compito: dopo i risultati nella Capitale riuscirà a scardinare il Pd?

Sergio Pirozzi

Pirozzi Presidente, Lista Nathan - Tutta l’Italia ricorda la telefonata di Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice in diretta televisiva la notte del terremoto. Tutti compreso il centro destra che lo voleva come candidato dalla facile vittoria. Oggi è sostenuto da due liste civiche.

Mauro Antonini

CasaPound - Il candidato di CasaPound, Mauro Antonini, è già attivo nelle periferie romane. Dopo il risultato alle lezioni del Decimo Municipio di Roma, che vede CasaPound portare a casa un ottimo 10 percento, Antonini e i suoi sperano di fare il bis. Al centro della sua campagna l’immigrazione: “Basta immigrazione clandestina, basta finti profughi” Un tema difficile da toccare anche se si conquista un posto in Regione.

Elisabetta Canitano

Potere al Popolo - Potere al popolo, movimento della sinistra radicale, candida Elisabetta Canitano. La lista riunisce lavoratori precari e disoccupati. Un movimento che intende mettere assieme le minoranze e i discriminati.

Jean Leonard Touadi

Civica Popolare - È il primo uomo di colore nella storia ad essere candidato alla presidenza della regione Lazio. Si chiama Jean Léonard Touadi e correrà per il movimento di Beatrice Lorenzin che con la sua Civica Popolare.

Stefano Rosati

Riconquistare l’Italia - Stefano Rosati invece è il candidato del fronte sovranista di Riconquistare L’Italia. “Siamo cittadini – scrivono – che avvertono l’esigenza di una riscoperta collettiva dei valori costituzionali”.

Giovanni Paolo Azzaro

Democrazia Cristiana - Non poteva mancare la Democrazia Cristiana che candida governatore Giovanni Paolo Azzaro. Capolista a Roma è il colonnello dei Carabinieri Maurizio Esposito. 8

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Cosa farò da grande?

Eugenia Belvedere

Per l’anno scolastico 2018/2019 arrivano 6 nuovi indirizzi per gli Istituti Professionali Tutti vogliono essere Carlo Cracco. L’effetto ‘televisione’ ha portato ad un aumento consistente degli alunni iscritti agli istituti alberghieri: sognano tutti di urlare ordini alle orecchie di aspiranti chef. Ma la domanda che ogni famiglia con figli si pone è: cosa faranno da grandi i miei ragazzi? A 13 anni, età in cui in Italia si sceglie che indirizzo scolastico prendere, si è troppo giovani per fare una scelta così importante. Inclinazioni personali, attitudine allo studio o ad una attività manuale, sono tante le variabili da tenere in considerazione. Ma forse la domanda che si pongono più spesso i genitori è: quale indirizzo apre più prospettive di lavoro? In un momento storico in cui le scoperte tecnologiche si susseguono a una velocità impressionante, i giovani spesso si ritrovano a studiare cose che, a ciclo di studi terminato, saranno ormai obsolete. Ed è proprio in questo contesto che il Ministero dell’Istruzione e dell’Università ha deciso di rividere gli istituti professionali creando nuovi indirizzi. Agricoltura, pesca commerciale, servizi culturali e dello spettacolo, gestione delle acque e risanamento ambientale, manutenzione e assistenza tecnica. Sono questi i sei nuovi indirizzi degli istituti professionali che si affiancheranno a industria e artigianato per il Made in Italy, servizi commerciali, enogastronomia, servizi per la sanità e l’assistenza sociale, odontotecnico e ottico. Le novità non finiscono qui: gli istituti professionali potranno aumentare le ore di laboratorio e l’alternanza scuola-lavoro potrà essere prevista già al secondo anno. “La revisione dell’Istruzione professionale – fanno sapere dal Miur - ha l’obiettivo di dare una chiara identità a questi istituti, innovando e rendendo più flessibile la loro offerta formativa, superando l’attuale sovrapposizione con l’istruzione tecnica che ha causato, in passato, la perdita di iscrizioni, e mettendo ordine in un ambito frammentato tra competenze statali e regionali. Saranno rimodernati i laboratori saranno stanziate anche apposite risorse per rinnovarli, e sarà potenziato l’organico del personale docente, con quasi 48 milioni disponibili per l’anno scolastico 2018/2019 e ulteriori finanziamenti per gli anni a venire.” Tra le novità in arrivo con l’anno scolastico 2018/19 c’è anche l’avvio di cento classi prime di liceo e di istituto tecnico che avranno un durata di quattro anni al posto di cinque. Si tratta di 75 indirizzi di liceo e di 25 percorsi tecnici. Il numero potrebbe però salire visto che il ministero dell’Istruzione chiederà il via libera per altre 92 classi al Consiglio superiore della pubblica istruzione. 10

Filler: il trattamento del momento non rassegnarsi al passare degli anni e all’inesorabile processo biologico dell’invecchiamento, ma significa prevenire le patologie conseguenti, contrastare la degenerazione cellulare dei tessuti e le modifiche conseguenti come le rughe il rilassamento dei muscoli, la perdita di elasticità della cute e cosi via. Premesso che una sana alimentazione e il giusto esercizio fisico sono la base e il buon senso della prevenzione e non solo dell’invecchiamento, molteplici sono le attenzioni che possiamo rivolgere al nostro corpo per migliorare e per trattare gli inestetismi o quelle irregolarità non gradite. Una valutazione dello stress ossidativo e una possibile correzione consente di invecchiare sani e bene. Molto diffusi tra uomini e donne sono ad esempio i filler, largamente impiegati al fine di correggere le piccole imperfezioni del viso. L’aumento del volume di zigomi e labbra, se fatto con moderazione, può donare un aspetto più giovanile.

dott. Giulio Bellipanni

Istituti professionali, riforma in numeri Il percorso rimane quinquennale, suddiviso in un biennio e un triennio. Il bienno comprende 2112 ora complessive, divise tra insegnamenti di istruzione generale (1188 ore) e 924 di insegnamenti di indirizzo, comprese le ore destinate ai laboratori. Per quanto riguarda il triennio, ogni anno scolastico (terzo, quarto, quinto) comprende 1056, di cui 462 finalizzate alle insegnamenti di indirizzo con lo scopo di permettere agli studenti di: consolidare i livelli di istruzione generale acquisiti nel biennio; acquisire e approfondire le competenze, le abilità e le conoscenze di indirizzo per un rapido accesso al lavoro; partecipare alle attività di alternanza scuola-lavoro; costruire il curriculum della studentessa e dello studente in coerenza con il Progetto formativo individuale; effettuare i passaggi tra i percorsi di istruzione professionale e quelli di istruzione e formazione professionale e viceversa.

Viviamo in un periodo in cui l’estetica ha una notevole importanza e spesso condiziona la vita di tutti i giorni , regola i rapporti interpersonali,e pianifica l’attività di lavoro e familiare. Il significato comune non è più quello di una parte della filosofia che si occupa della conoscenza del bello,del naturale e delle arti,o quella parte di pensiero che secondo Kant si occupava di Estetica Trascendentale,dando un significato al Bello Soggettivo e al Bello Naturale Universale o Sublime. Oggi estetica è benessere, equilibrio tra salute fisica e mentale, è avere cura del proprio corpo e della mente, è vivere avendo la possibilità di godere delle cose belle naturali e della universalità dell’arte.Questo equilibrio interno bisogna raggiungerlo e mantenerlo.Abbiamo dentro di noi tutti gli elementi necessari al raggiungimento dello stato di benessere, basta cercarli. La Medicina Estetica negli ultimi anni ha fatto notevoli progressi, è diventata una vera specializzazione della Medicina e con la Chirurgia Estetica sono oggi fra le specialità più ambite dai giovani medici e quelle che si avvalgono di notevoli risorse per la ricerca e l’innovazione. Si sta diffondendo sempre più una sana cultura di prevenzione dell’invecchiamento e di medicina anti-age, che non vuole dire

FILLER È un materiale che viene iniettato nel derma o nel sottocutaneo allo scopo di riempire una depressione o per aumentare i volumi possono essere transitori, quando il loro effetto cosmetico-clinico cessa dopo qualche tempo, e permanenti, quando rimangono dove iniettati per tutta la vita. Tra i più adoperati sono l’acido ialuronico, che è uno zucchero semplice presente in tutte le specie animali, rappresenta uno dei principali componenti del tessuto connettivo, in particolare della sostanza amorfa che con la elastina rappresenta il sostegno del derma. Conferisce alla pelle elasticità e resistenza, una mancanza determina un indebolimento della pelle con formazione di rughe e inestetismi. È una sostanza biologica che non richiede alcun test prima dell’inoculazione, è considerato un filler transitorio che tende lentamente a riassorbirsi in un periodo di 12/16 mesi. Meno usato oggi, ma molto in passato, il collagene, proteina che costituisce parte del tessuto connettivo che diminuisce con l’invecchiamento in quanto aumenta la degradazione e di conseguenza la formazione di rughe e cute più sottile, necessita di test prima della inoculazione, è un filler transitorio. I filler non transitori, che non si riassorbono, sono quelli a base di SILICONE, sostanza inerte, poco maneggevole per questo scopo che trova grande applicazione in altri settori della chirurgia estetica protesica. BOTULINO La tossina botulinica, a dosi terapeutiche, è un farmaco per iniezioni intramuscolari con effetto locale. Induce una riduzione selettiva della contrattilità muscolare dose dipendente, ma comunque reversibile. Tale azione determina lo spianamento delle rughe in particolare quelle espressive della regione frontale e periorbitarie. Ha una durata di 8/12 mesi.


Patanè a Velletri spiega la sua “Rivoluzione gentile”

“Dopo risanamento, fase di rilancio con Zingaretti” Spazio elettorale a pagamento - committente responsabile Paolo Di Carlo

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Venerdì 9 febbraio, presso l’Agriturismo “I Sapori dei Castelli Romani”, Eugenio Patanè, Consigliere regionale e candidato alle prossime elezioni del 4 marzo, nella lista del Pd per Zingaretti Presidente, nell’ambito del suo tour elettorale, ha incontrato i cittadini di Velletri. È stato un incontro molto interessante e partecipato, organizzato dall’Assessore del Comune di Velletri Orlando Pocci e dai consiglieri comunali Romina Trenta e Massimo Ciarla, cui ha preso parte anche la deputata del Partito democratico Ileana Piazzoni. “In questi anni – ha esordito Eugenio Patané – la Giunta Zingaretti e la maggioranza di centrosinistra che l’ha sostenuta, ha portato avanti un lavoro straordinario che dobbiamo necessariamente proseguire. Abbiamo ereditato dalla Giunta Polverini una Regione in stato di insolvenza con 12 miliardi di debito commerciale e 10 miliardi di debito sulla sanità, ma grazie al nostro impegno, con in testa quello dell’Assessore al Bilancio Sartore, abbiamo recuperato 9,4 miliardi di debito commerciale e dopo 10 anni di disavanzo abbiamo raggiunto dal 2016 il pareggio di bilancio. Grazie a questo enorme lavoro, oltre all’uscita dal commissariamento della sanità, è stato già possibile, dal primo gennaio 2017, abolire il ticket sanitario e l’addizionale Irpef regionale per tutti i redditi sotto i 35.000 euro, e ricominciare a fare concorsi in sanità per stabilizzare i precari e assumere nuovamente”. Si è soffermato sui conti, Eugenio Patané, prima di parlare del ruolo che a suo avviso deve avere la Regione Lazio: “Noi – ha proseguito - abbiamo rimesso in moto un treno che era deragliato. Ma oltre ai conti, l’altra cosa importante è la visione diversa sul ruolo che Roma e Lazio devono ricoprire in Italia e nel mondo. Il nostro è un ragionamento politico, ma soprattutto culturale: sentiamo l’esigenza di valorizzare il nostro territorio, la nostra storia, il turismo che possiamo attirare. Questo è il nostro vero capitale. Bisogna puntare ad un modello di sviluppo più sostenibile, non più basato sul consumo di suolo e sulla distruzione del paesaggio, ma che consideri il territorio un volano per produrre ricchezza e benessere per la comunità. Il territorio è un insieme di cultura, agricoltura, enogastronomia, specializzazioni, talenti, eccellenze. Vanno sostenuti, in quest’ottica, gli agricoltori, i consorzi e gli imprenditori che tanto stanno facendo per dare occupazione. E puntare decisamente sul turismo esperenziale”. E proprio del turismo esperenziale, e in particolare quello dei cammini, che ha parlato a lungo Patané, primo firmatario della legge regionale riguardante la rete dei cammini del Lazio: “Mi sono battuto per regalare alla nostra regione una nuova legge per la realizzazione, manutenzione, gestione e promozione dei cammini. Della rete sono entrati a far parte i grandi itinerari culturali europei, come la via Francigena che riguarda da vicino il territorio di Velletri e dei Castelli Romani, i percorsi storici, religiosi, culturali e paesaggistici ritenuti meritevoli di tutela da leggi nazionali o regionali e le vie consolari. Tra queste ultime sia quelle che collegano Roma e il resto del territorio, sia le strade che immettono in queste ultime. Oggi la Regione Lazio riconosce finalmente il giusto valore storico, culturale e ambientale del proprio patrimonio viario grazie a una legislazione all’avanguardia, al servizio di un’idea di sviluppo turistico ed economico virtuoso e sostenibile”. “Non mi stanco di ripetere – ha poi aggiunto Patané -l’im-

portanza di fare del turismo il motore dello sviluppo economico del nostro territorio e il settore centrale della pubblica amministrazione. Per questo una delle proposte che porterò avanti con determinazione nella prossima legislatura è la creazione di un Campus delle professioni dell’ospitalità dove fare formazione e professionalizzare tutte le attività legate all’accoglienza e alla promozione del nostro territorio”. Dal turismo all’agricoltura, altro settore strategico del territorio di Velletri e dei Castelli Romani: “L’obiettivo per la prossima consigliatura – ha spiegato Eugenio Patané - è quello di proseguire nella semplificazione normativa con l’adozione del Testo unico dell’agricoltura e del Piano agricolo regionale, che deve essere modulato sulle potenzialità e sulle vocazioni territoriali. Contestualmente va riformata la Direzione regionale affinché diventi il luogo di riferimento amministrativo per le imprese agricole”. “Queste e molte altre – ha concluso Patané - sono le idee che abbiamo per il futuro della nostra regione. Tra i punti programmatici, la ricollocazione lavorativa dei disoccupati fino a 50 anni, un programma di welfare per le donne lavoratrici, un programma per la nuova impresa innovativa, uno spazio regionale per le start-up. Non siamo come gli altri che si rifugiano negli slogan. Siamo la sinistra che si pone il problema di governare e di affrontare concretamente i problemi dei cittadini, come abbiamo dimostrato in questi cinque anni. Ovvio che è più difficile. Ma è quella difficoltà che rende così nobile la politica. Che rende nobile una causa.E mai come adesso questa tornata elettorale è una giusta causa.Bisogna andare avanti, tutti insieme, per fare quella che amo definire la rivoluzionegentile”.

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Dove si vive meglio?

Per gli americani il posto migliore è Città Sant’Angelo in Abruzzo

Ecco le 10 città dove conviene trasferirsi Lisbona, Portogallo. Lisbona domina la classifica, grazie alla sua eleganza, alla storia secolare alle viste sul mare, paragonabili a opere d’arte. Uno spettacolo per il quale è previsto un costo di biglietto contenuto. Vivere qui, secondo le stime di Forbes, potrebbe costare intorno a 1300 dollari al mese. Cali, Colombia. Clima piacevole, pomeriggi caldi e brezza fresca alla sera: Cali ottiene la medaglia d’argento, grazie anche ai suoi abitanti, amichevoli, piacevoli e sempre pronti alla conversazione.

Città Sant’Angelo, Italia. “L’Abruzzo è un angolo di paradiso”, scrive la rivista, “Piccole città storiche stanno lavorando duramente per salvare le loro strade storicamente significative, ma deserte. In nessun posto questo è vero più di Città Sant’Angelo, con le sue chiese, i suoi musei d’arte contemporanea. Una coppia potrebbe vivere comodamente qui con 1400 euro. Affitto incluso”. Lubiana, Slovenia. Lubiana è una città moderna con tutti i comfort della vita del 21esimo secolo, ma riesce a mantenere il fascino di piccola città. Un esempio? Ogni giorno gli agricoltori locali portano i loro prodotti al mercato su carrelli di legno. La città offre anche un facile accesso alle spiagge, agli oliveti e alle stazioni sciistiche.

Saint-Chinian, a sinistra Sant’Angelo in Abruzzo. In basso nell’ordine: Bali, Danang e Cali.

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Le città del mondo in cui si vive meglio e con pochi soldi? Delle dieci che la rivista americana di economia e finanza Forbes ha scelto per la sua classifica dei posti al mondo per i quali vale la pena di «Lasciare il tuo lavoro e partire», una sola è italiana, si trova in Abruzzo e si chiama Città Sant’Angelo. Città Sant’Angelo, circa 15mila abitanti, in provincia di Pescara, è uno dei borghi più belli d’Italia. «L’Abruzzo è un angolo di paradiso e il segreto meglio custodito d’Italia» scrive l’autrice dell’articolo Laura Begley Bloom. Ha la bella costa adriatica fiancheggiata da caffè sulla spiaggia, montagne per sciare e vigneti. “Tutto quello che offre la Toscana e molto altro, ma a un costo più basso» aggiunge Kathleen Peddicord, editore di Live and Invest Overseas che ha selezionato le 10 città. In particolare Città Sant’Angelo ha chiese storiche, un museo d’arte contemporanea e «anche un outlet che ricorda quelli della California del sud». «Una coppia potrebbe vivere qui con 1400 dollari al mese o anche meno, incluso l’affitto» Kathleen, che ha viaggiato in più di 70 Paesi ha creato un elenco di luoghi che rispondessero alla domanda iniziale. “Un raggio di sole ti colpisce sul viso e guardi giù verso la costa. Il sole splende sull’Adriatico. Tra te e il mare c’è una distesa di vigneti e uliveti che scende dalle montagne alle spiagge. Le dolci colline sono in fiamme con i ciliegi in fiore e gli alberi di pesco, mentre lavanda, narcisi, iris e crocus stanno iniziando a gergmogliare, dopo il breve e mite inverno”. Questa è la vita in Abruzzo, in Italia, che assomiglia a un quadro di Renoir, raccontata da Kathleen. Dagli anni ‘50 l’Abruzzo ha visto una crescita economica costante, superando negli anni ‘90 quella di qualsiasi altra regione. Oggi il Pil pro-capite supera di gran lunga quello del resto dell’Italia meridionale. Il posto preferito di questa regione? Città Sant’Angelo, dove si può benissimo vivere con circa 1.400 dollari al mese (circa 1.144 euro), incluso l’affitto. Insomma, secondo Kathleen “l’Abruzzo è il segreto meglio custodito d’Italia”. Una grossa pubblicità per l’ Abbruzzo, che dopo le tragedie che l’hanno complita, come il terremoto e la valanga di Rigopiano, ha bisogno di tutto l’aiuto possibile per risollevare la sua economia.

Santo Domingo, Repubblica Dominicana. La capitale della Repubblica Dominicana vanta una vivacità cittadina, fatta di porti affollati e strade sempre in fermento. L’afflusso di turisti ha portato alla costruzione di diverse infrastrutture, che offrono confort moderni. Per cibo e affitto, una coppia potrebbe spendere 1450 dollari al mese.

Playa del Carmen, Messico. Qui gli espatriati rappresentano una grossa percentuale della popolazione totale. Cosa li ha attirati, lo spiega Forbes: economia stabile, numerosi posti di lavoro e una popolazione estremamente eclettica, tra pensionati e giovani. Il costo, per lo stile di vita proposto, è più che ragionevole: una coppia potrebbe spendere 2mila euro al mese, compresi trasporti e affitto.

San Pedro, Belize. Una piccola città, con espatriati provenienti da ogni parte del mondo, per creare insieme la vita che tutti sono venuti a cercare qui. Una minuscola isola del Beliza, dove i prezzi possono essere un affare rispetto ad altri luoghi caraibici.

Saint-Chinian, Francia. La Provenza è famosa, ma costosa, dice Forbes. Questa città offre una valida alternativa a prezzo contenuto e viene descritta come “una città in stile ‘La Bella e la Bestia’”. Per gli amanti del vino, è bene sapere che qui l’industria è in crescita. Gli abitanti, amichevoli, sono il valore aggiuntivo.

Bali, Indonesia. Una delle isole tropicali più belle del mondo. Persone amichevoli, serene e piacevoli fanno di Bali un paradiso per gli espatriati. Una vasta offerta di svaghi con cui riempire la giornata, non ti faranno mai annoiare. Da Nang, Vietnam. La terza città più grande del Vietnam, è un gioiello turistico, tra raffinatezza retrò. Non fosse per i grattacieli, i ponti e i centri commerciali, nulla qui sarebbe cambiato rispetto agli anni ‘60.

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Oscar 2018

Maria Rita Cappucci

4 Nomination per Guadagnino e Del Toro fa il boom con 13 nomination

Bonus casa 2018

Maria Rita Cappucci

Tutte le agevolazioni contenute nella Legge di Bilancio

Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino Miglior film, attore protagonista, sceneggiatura non originale, miglior canzone: con queste categorie il film “Chiamami col tuo Nome” sbarca a Hollywood. La notte delle stelle quest’anno si svolgerà il 4 marzo A Los Angeles sono le 5.22 del mattino di martedì 23 gennaio ed in diretta dal Samuel Goldwyn Theater, arrivano le nomination dei candidati ai Premi Oscar 2018, la cui Cerimonia, la novantesima, è prevista per domenica 4 marzo. Per l’Italia la grande attesa ha un nome e cognome: Luca Guadagnino. Il suo film “Call me by your name” (Chiamami col tuo Nome) - uscito nelle sale italiane giovedì 25 gennaio - è presente con 4 Nomination importanti: miglior film, miglior attore protagonista, Timothée Chalamet, miglior sceneggiatura non originale (adattata da James Ivory) e miglior canzone originale (Sufjan Stevens - Mistery of love). Era dal 1999 che il film di un regista italiano non veniva nominato nella categoria miglior film, allora era “La vita è bella” che poi però aveva vinto come miglior film straniero. Nato a Palermo nel 1971 da padre siciliano e da madre algerina, Luca Guadagnino sbarca dunque a Hollywood con un film che è l’adattamento cinematografico del romanzo “Chiamami col tuo nome” di André Aciman. Ambientato nel nord Italia nel 1983, il film racconta la storia d’amore tra Elio (Timothée Chalamet), un diciassettenne residente in Italia, e lo studente americano Oliver (Armie Hammer). L’italiana di “Blade Runner” La soddisfazione per l’Italia agli Oscar arriva anche da Alessandra Querzola, arredatrice di scena di “Blade Runner 2049”, che ha conquistato una candidatura tecnica. Triestina che ha studiato all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, Querzola ha ottenuto la nomination per gli arredi del set di “Blade Runner 2049”. Dovrà vedersela con i colleghi di “La bella e la bestia”, “L’ora più buia”, “Dunkirk” e “The Shape of water”.

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La forma dell’acqua Un boom vero è quello del regista messicano Guillermo Del Toro che porta a casa ben tredici nomination per il film “Shape of Water - La forma dell’acqua”. Per una sola candidatura non raggiunge il tris del record “La La Land”, “Titanic” e “Eva contro Eva” che nella storia degli Oscar avevano ottenuto 14 nomination. Il film - che ha vinto il Leone d’Oro a Venezia — si svolge nel 1962. La favola fantasy di Guillermo Del Toro, che arriva nelle sale italiane a San Valentino, è la storia di Elisa (Sally Hawkins candidata) una giovane donna, orfana e muta che vive a Baltimora nell’epoca della Guerra Fredda. Quando nel laboratorio dove

La forma dell’acqua di Guillermo Del Toro.jpg lavora arriva una creatura misteriosa, interamente coperta di squame, capace di respirare sott’acqua e brevemente anche fuori dall’acqua, Elisa scopre un essere che la guarda per quello che è e se ne innamora. Miglior film Questi invece i nove film che si contenderanno la vittoria per conquistare l’Oscar 2018: Chiamami col tuo nome, Dunkirk, Get Out , Il filo nascosto, Lady Bird, La forma dell’acqua, L’ora più buia, The Post, Tre manifesti a Ebbing Missouri. Se dunque La forma dell’acqua è a quota 13, Dunkirk di Christopher Nolan ottiene otto candidature, mentre Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh ne ottiene sette. Le donne Tra i cinque registi candidati quest’anno c’è una donna, Greta Gerwig per la commedia “Lady Bird”, soltanto quinta regista nella storia degli Academy ad essere candidata. Mentre Rachel Morrison è la prima donna candidata al premio per la miglior fotografia. Meryl Streep ha ottenuto la sua ventunesima nomination, per il suo ruolo da protagonista in “The Post”, mentre è stato candidato come migliore attore non protagonista anche Christopher Plummer, che ha sostituito Kevin Spacey in “Tutti i soldi del mondo”. Migliore attrice e Miglior attore Ma certo il coronamento di un sogno per ogni artista è l’Oscar come miglior attore o attrice. Ecco dunque chi quest’anno concorre alla grande sfida: Daniel Day-Lewis con “Il filo nascosto”, Daniel Kaluuya con “Get Out” , Denzel Washington con “Roman J. Israel, Esq.” , Gary Oldman con “L’ora più buia” e Timothe’e Chalamet con “Chiamami col tuo nome”. Per le donne la gara è tra: Frances McDormand con “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”, Margot Robbie con “Io, Tonya”; Meryl Streep con “The Post” , Sally Hawkins con “La forma dell’acqua” e Saoirse Ronan con “Lady Bird” Film di animazione Non vanno sottovalutati i film d’animazione che da sempre riscuotono un gran successo. Ecco i magnifici cinque: “Baby Boss”, il delizioso “Coco” con splendida colonna sonora, “Loving Vincent”, “Ferdinand” - che riesce ad essere ironico e politically correct insieme, e “The Breadwinner”.

Cosa cambia in concreto con l’approvazione della nuova legge di bilancio per quel che riguarda il bonus casa 2018? Le novità introdotte riguardano una serie di agevolazioni e incentivi particolarmente convenienti sia per i proprietari che per i condomini. I bonus fiscali sugli interventi edilizi partono dalle ristrutturazioni all’acquisto di mobili, dal risparmio energetico agli interventi antisismici, dalla risistemazione dei giardini alla possibilità di cedere il vantaggio al condominio o ad altri privati. Vediamo gli aspetti più rilevanti. Bonus ristrutturazioni La legge di Bilancio 2018 ha prorogato anche per l’anno in corso gli incentivi fiscali per i lavori di ristrutturazione edilizia. Il cosiddetto bonus ristrutturazione è pari a una detrazione Irpef del 50% per un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. La detrazione è valida per i lavori avviati a partire dal primo gennaio, mentre a partire dal primo gennaio 2019 si tornerà alla detrazione prevista dalla norma del TUIR, ovvero un bonus irpef del 36% per un limite massimo di 48mila euro. Ad usufruire del bonus ristrutturazioni può essere, oltre al proprietario dell’immobile, ai nudi proprietari, ai titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), ma anche a locatari o comodatari etc. I lavori per i quali sarà possibile accedere ai benefici fiscali sono quelli già previsti per il 2017. Chi usufruisce del bonus per le ristrutturazioni edilizia, analogamente a quanto avviene per l’ecobonus e per il sismabonus, dovrà inviare all’Enea, per via telematica, alcune informazioni sugli interventi effettuati. L’autorità effettua un monitoraggio per valutare l’impianto dei lavori di ristrutturazione sul risparmio energetico. Le informazioni ricevute saranno poi rielaborate e inviate al Ministero dello Sviluppo economico. A queste agevolazioni si aggancia il bonus mobili, ovvero uno sconto del 50% su una spesa di 10.000 euro per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici in classe non inferiore alla A+. Il bonus è abbinato alla detrazione Irpef del 50% sui lavori edilizi e interventi di recupero avviati il 1° gennaio 2017. Econobonus Con la legge di bilancio le detrazioni del 65% sugli interventi di riqualificazione energetica degli edifici sono state prorogate a tutto il 2018. La detrazione, da ripartire in 10 rate di uguale importo, è usufruibile per i seguenti interventi: riqualificazione energetica di edifici esistenti, interventi sull’involucro degli edifici, installazione di pannelli solari. Per alcuni interventi quali la sostitu-

zione degli infissi e di schermature solari la detrazione è invece del 50% Le detrazioni per le caldaie Ha diritto al bonus anche chi sostituisce l’impianto di climatizzazione invernale. Ci sono però alcuni paletti: la detrazione è del 65% se il nuovo impianto è dotato di caldaie a condensazione pari alla classe A e al contempo vengono installati anche sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII. La detrazione sarà del 50% per gli impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A. Chi acquista un impianto di classe inferiore alla A non ha diritto ad alcuna detrazione. Bonus verde La novità green della manovra 2018: detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute per interventi di sistemazione a verde di terrazze e balconi o per la realizzazione di coperture e giardini pensili. Il bonus verde ha come limite di spesa 5.000 euro ed è collegato alla unità immobiliare. Quando gli interventi riguardano le parti comuni dei condomini, l’importo agevolabile dovrà essere quindi rapportato al numero di unità. Sisma bonus Il sisma bonus per abitazioni ed edifici produttivi in zona sismica 1,2 e 3 rimane invariato fino al 31 dicembre 2021. La detrazione parte da una base del 50%. In alcuni casi però è ulteriormente aumentata al: 70% per il miglioramento di una classe di rischio sismico; 80% per il miglioramento di due classi. È inoltre previsto uno sconto fiscale extra del 5% per gli investimenti su parti comuni di un edificio. Sempre per queste zone sismiche è stato introdotto anche un maxi sconto per favorire le operazione combinate di messa in sicurezza ed efficientamento energetico in condominio. La scadenza rimane sempre al 2021 e la detrazione è dell’80% o del 85% a seconda che il miglioramento sia di una o due classi di rischio. Per quanto riguarda la zona sismica 4 e le altre tipologie edilizie si applica il bonus del 50% “standard” sulle ristrutturazione che scade a fine 2018. Detrazione canone studenti fuori sede Una delle novità più interessanti contenute nella legge di bilancio riguarda le detrazioni fiscali per le spese di locazione degli studenti fuori sede. La detrazione Irpef del 19% è stata infatti estesa (ma solo limitatamente ai periodi d’imposta 2017 e 2018) anche a chi studia in un comune che si trova all’interno della stessa provincia ed è ridotto a 50 km (invece dei 100 “canonici”) per gli studenti residenti in zone montane o disagiate.

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Maria Rita Cappucci

Legge di bilancio 2018

Le novità per l’assistenza ai disabili

104/92: il bonus disabili 2018 di 1.900 euro l’anno. Tale bonus è quindi riservato a chi fa l’assistenza ad un parente disabile avente un’età pari o superiore agli 80 anni che viene riconosciuto e quindi erogato sotto forma di: •

Buone notizie per chi assiste un parente disabile. Dal 2018, sono in arrivo nuove agevolazioni e detrazioni fiscali per i disabili e per i familiari che assistono un parente dagli 80 anni di età in su. Tante infatti sono le novità a favore soprattutto dei cosiddetti caregivers familiari, previste e contenute nella nuova legge di bilancio 2018. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono queste agevolazioni e chi riguardano. Fra le misure contenute per i disabili, i commi 254, 255 e 256 istituiscono un Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, ovvero coloro che assistono un parente disabile. Venti milioni di euro all’anno dal 2018 al 2020 per coprire i costi di interventi a livello legislativo atti al “riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare”. In cosa consiste il bonus Questo pacchetto di misure contenuto nella nuova legge di stabilità, prevede una serie di incentivi e agevolazioni fiscali non solo per chi assiste un disabile ma anche per chi presta l’assistenza ad un familiare avente un’età pari o superiore a 80 anni di età. Innanzitutto va detto che il testo del decreto non è stato ancora approvato in via definitiva ma già il sottosegretario al welfare Franca Biondelli, ha affermato che il nuovo Testo Unico, risultante dalla fusione di 3 provvedimenti presentati da 3 diversi parlamentari, dovrebbe essere approvato entro la fine della legislatura, per cui entro il 2018. Tutti e 3 i provvedimenti, si basano sul voler mettere in evidenza e sostenere l’importanza dei caregivers nella cura e nell’assistenza di familiari disabili in legge 104, e per farlo, oltre a confermare le vecchie agevolazioni fiscali legge per i disabili, introducono nuove misure quali: • • • • • • • • •

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Nuovo bonus disabili 2018 di 1900 euro l’anno, che a seconda dei casi, sarà sotto forma di: Contributo economico di 1.900 euro per chi assiste un familiare over 80; Detrazione fiscale da 1900 euro per chi assiste familiare disabile avente un’età pari o superiore agli ottanta anni; Nuovi contributi previdenziali figurativi per la pensione; Possibilità per il cavergiver di chiedere il part-time e telelavoro da casa; Riconoscimento della qualifica di caregiver familiare; Tutela per malattie e assicurazione del caragiver; Permessi Legge 104 per i caregiver familiari e i co.co.co.; Ferie solidali per i caregivers.

Come funziona il bonus In base alle prime indicazioni, il nuovo Testo Unico legge 104 per i caregivers, prevede l’introduzione di un nuovo beneficio fiscale per chi assiste un familiare disabile ai sensi della legge

Bonus disabili 2018 detrazione fiscale di 1900 euro per chi assiste un familiare ottantenne: in questo caso, il bonus è riconosciuto al caregiver che assiste un familiare disabile ottantenne entro il terzo grado di parentela, qualora sia senza reddito o abbia un reddito ISEE inferiore a 25.000 euro l’anno. In questo caso, il bonus è erogato sotto forma di detrazione fiscale, ossia, in diminuzione dell’IRPEF pari al 19% delle spese sostenute per l’assistenza, fino a un tetto massimo di 10mila euro annui. Ai fini dell’ottenimento della detrazione, il caregivers, dovrà presentare e conservare lo stato di famiglia contenente i nominativi della persona che assiste e dell’assistito e l’Isee. Bonus disabili 2018 contributo di 1900 euro per chi assiste un familiare ottantenne: se il caregivers non ha reddito o risulta parzialmente o totalmente incapiente, ovvero, se l’imposta supera il valore della detrazione, si ha diritto a ricevere il bonus disabili di 1900 euro dall’Inps in denaro a titolo di rimborso spese. Il bonus spetta per 1 anno.

Altre misure previste a favore dei disabili Le misure previste per i disabili nella Legge di bilancio 2018 non finiscono qui. Il testo prevede anche la creazione di un Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano, e proprio nei suoi primi punti si legge la finalità di “incentivare l’avviamento all’esercizio della pratica sportiva delle persone disabili mediante l’uso di ausili per lo sport”. Dal punto di vista economico, il Fondo è così organizzato: saranno stanziati 12 milioni di euro per quest’anno, 7 milioni per il 2019, 8,2 milioni per l’anno olimpico 2020 e 10,5 milioni di euro a partire dal 2021. Da notare anche il pagamento il primo giorno di ogni mese di pensioni, assegni e indennità di accompagnamento, come recita il comma numero 184 che sostituisce il 302 della Legge n°190 del 23 dicembre del 2014. La legge di Bilancio 2018 non conferma né smentisce il fondo per l’autismo creato nella corrispettiva norma del 2016 e aggiunge un contributo straordinario per la Federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi, alla quale sono stanziati 2,5 milioni di euro per l’anno 2019. Come si legge nel comma 324, la legge di Bilancio 2018 ha stanziato un milione di euro per gli anni 2019 e 2020 per sostenere l’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi.


Primavera 2018

Maria Rita Cappucci

Quali colori indossare per essere sempre al top

I 10 colori must have da avere assolutamente nel proprio armadio per la prossima stagione Siamo ormai tutte al punto in cui ogni mattina quando guardiamo l’armadio e vediamo capi scuri veniamo colte dallo sconforto. Abbiamo voglia di primavera, la stagione più attesa dell’anno che ci riscalda dopo il lungo grigiore invernale e ci proietta verso la calda estate e le sospirate vacanze con colori allegri e sgargianti! Colori per tutti i gusti in questa stagione: dalle tinte pastello per le più romantiche, come il rosa pesca Blooming Dahlia e il lilla Pink Lavander ai colori brillanti per chi vuole osare con il rosso Cherry Tomato e il giallo neon Lime Punch. Ma non solo, la primavera 2018 ci farà fare un tuffo nel passato con tinte d’altri tempi come il verde acqua Arcadia e il Little Boy Blue, colori tipici degli anni ‘60. Le novità non sono finite per la prossima stagione: un colore nuovo, tutto da scoprire, il nuovo marrone Emperador, il perfetto mix tra castagna e cioccolato. Elegante, chic e super glamour. Il segreto è osare: mischiare, sperimentare e provare combinazioni nuove e divertenti. Nel dubbio per non fare errori abbinare sempre un colore caldo ad uno freddo. Per non arrivare impreparate, prendete nota e scoprite i 10 colori moda della Primavera Estate 2018. Viola Il Pantone suggerisce una punta ben precisa, Ultra Violet, e la elegge colore dell’anno 2018. Seduce grazie alla sua natura “mediana” e misteriosa, associato al settimo chakra, dove si fonde l’umano al divino. Sperimentare è la parola d’ordine.

abbinano a tessuti leggeri e trasparenti, come Marchesa e Parabal Gurung. Azzurro cielo Colore fresco che è sinonimo di tempo sereno. Sceglietelo per abiti dal taglio midi o lunghi. Verde chiaro La moda torna a proporre il verde anche per l’estate 2018, ma suggerisce una tonalità delicata e fresca. Bianco latte È una sfumatura calda e piena. Niente a che vedere con il bianco ottico, più freddo e dai risvolti cyborg. Le sfilate suggeriscono capi di tessuti leggeri, anche naturali, pensati per viaggi esotici. Giallo È la tonalità di Tarantino, della tuta indossata da Uma Thurman in Kill Bill. È un giallo vivace ed energico. Ma anche un po’ folle, se si pensa alle tele di Kandinskij o Matisse. La conferma di questo colore anche per il 2018 è strettamente legata al viola, perché suo complementare. Cioccolato Torna il marrone in passerella. Intenso e avvolgente, sarà impossibile resistere a questa nuance, proprio come a un cioccolatino. Rosso cherry tomato È un rosso avvolgente e assolutamente bold. Lasciatevi catturare da abiti wide, da cocktail dress voluminosi, o da sofisticati pajama suit. Lavanda È il colore che dominerà tutta la stagione estiva. È romantico e al tempo stesso elegante, per questo lo potete indossare sia come tailleur maschile sia come capo leggero che prende volume, passo dopo passo. Verde militare Oggi considerato colore neutro al pari del beige, spesso spezza look eleganti o sportivi con capi rubatati all’armadio militare. Ma non solo, oggi veste con total look pensati per donne moderne, che affrontano quotidianamente la giungla metropolitana.

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Rapture rose Un rosa pieno e intenso, associato alle principesse. Gli stilisti lo

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Antonio Di Trento,

Antonio Di Trento Foto: Cosimo Stassano

inviato di Radio Show Italia a Sanremo ci racconta il Festival Il Festival dei record del “dittatore artistico” Claudio Baglioni si è concluso nel migliore dei modi: dati tratti, canzoni orecchiabili e spettacolo assicurato. Con l’aiuto di Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino la 68esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo è scivolata via come l’olio. Dopo il triennio di Conti che pareva non potesse avere un seguito migliore, “strada facendo”, il cantautore romano ha dimostrato in soli tre mesi di essere un fuoriclasse anche nel ruolo affidatogli dalla Rai. La stessa azienda che per voce del direttore della rete 1, Andrea Teodoli, fa sapere che sarà proprio questo il nuovo corso delle prossime edizioni della kermesse. Non più conduttori nati, ma musicisti affermati. Intanto trionfano i promessi vincitori, Ermal Meta e Fabrizio Moro, seguiti da Lo Stato Sociale, tormentone dei prossimi mesi e da Annalisa. La serata conclusiva ha visto l’assegnazione anche di altri premi importanti: premio della Critica intitolato a Mia Martini per la categoria Campioni andato a Ron con il brano ‘Almeno pensami’; premio della sala stampa ‘Lucio Dalla’ categoria campioni al gruppo Lo stato sociale con il brano ‘Una vita in vacanza’; il premio “Sergio Endrigo” alla miglior interpretazione ad Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico con il brano ‘Imparare ad amarsi’; premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo a Mirkoeilcane con il brano ‘Stiamo tutti bene’; premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale a Max Gazzè con il brano ‘La leggenda di Cristalda e Pizzomunno ‘; il premio TIMmusic ad Ermal Meta e Fabrizio Moro con il brano ‘Non mi avete fatto niente’. Nella categoria giovani il vincitore è stato Ultimo con il brano “Il ballo delle incertezze”. È iniziato, il giorno dopo la finale, da parte della Rai per la nuo-

Annalisa

Piccolo miracolo della musica. Un grande del cantautorato mondiale, James Taylor, si esibisce con la nostra Giorgia in un duetto che è gia storia.

La popolare interprete Nina Zilli non ha brillato con il suo brano “Senza appartenere”

Michelle Hunziker

Fiorello è stato il mattatore della prima serata. Sabato per la finale ha chiamato in diretta durante la presenza sul paco di Laura Pusini.

Lo Stato Sociale ed Annalisa festeggiano il loro rispettivi podi

Lei ironica, lui istrionico. Una coppia che non ti aspetti. Michelle Hunziker e Pierfrnacesco Favino non hanno sfigurato, ma hanno ammaliato

Ermal Meta e Fabrizio Moro sul palco dell’Ariston mentre vengono premiati per aver vinto l’edizione 68 del festival con la discussa canzone Non ci avete fatto niente. 22

va edizione, il corteggiamento a Baglioni. Il segnale è arrivato da un mazzo di fiori consegnato durante la conferenza stampa, proprio al cantautore, da parte dei vertici dell’azienda televisiva nazionale. «Per ora sono solo fiori e opere di bene, vediamo se proseguono… – ha detto con una risata Baglioni – il vantaggio di fare il Festival a Sanremo è che ti arrivano i fiori, se lo facessimo a Carrara mi arriverebbero blocchi di marmo». Con velata ironia il cantante non cede e non retrocede, ma insinua quanto basta. Conclude la sua avventura dichiarando il suo concetto base sulla realizzazione dell’evento: «Non bisogna solo inseguire il pubblico nei gusti, ma anche precederlo. Sanremo non deve essere solo la destinazione finale, ma anche ‘origine e la fonte di quello che è il movimento musicale e artistico».

A Ron, Claudio Baglioni ha assegnato il brano che la fondazione “Lucio Dalla” gli aveva donato per il Festival.

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In tutti i sensi, come la musica Antonio Di Trento ditrentoantonio@gmail.com

Giancarlo Genise

L’importanza del vocal coach dei big Il Festival di Sanremo mette in luce talvolta anche figure professionali che normalmente non vengono considerate molto dal carrozzone mediatico, ma che sono fondamentali per l’artista che vi partecipa. Giancarlo Genise ad esempio è un vocal coach di professione, e durante la kermesse, ma non solo, si è preso cura della voce di artisti come: Red Canzian, Roby Facchinetti, Riccardo Fogli e Mario Biondi. Cos’è e cosa fa, lo leggiamo qui dalle sue parole: «È una sorta di estensione dell’insegnante di canto: una figura che unisce la tecnica vocale al piano psicofisico. Un vocal coach cura il cantante nella sua performance prima, durante e dopo, osservandone la voce, l’alimentazione, le condizioni fisiche e mentali da un punto di vista scientifico e collabora con un foniatra di riferimento (nel nostro caso il Dott. Franco Fussi di Ravenna). Ma non solo, il nostro compito è anche quello di creare delle sinergie di collaborazione, incontri didattici con Big della canzone, con case discografiche, autori e compositori, uffici stampa, e tutto quel che riguarda lo showbiz. In sintesi se volessimo scomporre questa figura potremmo dire che un vocal coach si occupa di Voce e corpo, voce e mente, voce ed anima». Genise è anche direttore di Artskool, una prestigiosa scuola di musica a Milano. Inoltre, da circa 1 anno, è il nuovo Amministratore di Hoop “The music circle”, la casa degli storici studi dei Pooh. Nelle prossime settimane seguirà il giovane cantante Matteo Markus Bok, concorrente di Sanremo Young il talent di Rai uno condotto da Antonella Clerici.

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Giancarlo Genise

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Arte Enogastronomica Daniele Ciani cianidaniele@tiscali.it

Il vino all’alba della storia

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Sicuramente più di 3.000 anni fa nella zona tra il Mar Caspio e il Mar Nero, la vite era presente, e l’uomo mangiava quel grappolo pieno di succo dolce .Un giorno trovò, in una cavità della roccia che era sotto un grappolo molto maturo, un liquido che emanava un profumo gradevole intenso e delicato. Lo bevve e fu felice. Certamente da quel giorno, cominciò a cercare la pianta, a sorvegliare la crescita, a curarne il frutto, a raccogliere il succo, a conservarlo, a berlo. Dapprima c’era la vite, ma non veniva potata e dava soprattutto nelle pianure, grappoloni enormi. Ma già Omero sapeva come fare il vino migliore. Infatti, nell’Odissea, il furbo Ulisse ride di Polifemo che racconta di grandiosi grappoli delle fertili pianure, ma lui sa che il vino migliore viene con i piccoli e scarsi grappoli prodotti da viti abbarbicate su aridi pendii e brucate dagli erbivori in cerca di cibo. In Grecia, come riportato dal generale spartano Pausania, si adorava l’effige di un asinello scolpita nella roccia, per il grande servigio che questo aveva reso alla popolazione insegnando, involontariamente mangiando alcuni freschi tralci di vite, l’arte della potatura. Infatti, mentre prima alla pianta veniva lasciata la possibilità di produrre tutta l’uva che poteva, con la potatura ne veniva ridotta la quantità dando a quella prodotta una concentrazione superiore,di zuccheri e di altre sostanze, per ottenere un vino più sapido e alcolico. I romani appresero la coltivazione della vite dai greci che avevano portato nella Magna Grecia diverse qualità di viti tra cui ricordiamo le Aminee (dai greci aminei) (tra cui l’Aglianico, la Falerna, i vari tipi di Greco, il Fiano ,la Falangina) e le Apianee (che attiravano api e mosche per la loro dolcezza e da cui i romani derivarono il termine” moscato”). Ma la qualità del prodotto divenne ben presto lo scopo principale delle ricerche e degli studi dei romani che per prima cosa cercarono di piantare le viti soprattutto in collina(bacchusamatcolles Orazio) e in modo razionale con sostegni secchi codificando la distanza che doveva intercorrere tra una vite e l’altra per farle crescere e produrre bene. La pigiatura doveva essere fatta comunque e ovunque con i piedi, che dovevano essere indenni da ferite e doverosamente puliti evitando anche di fare cadere il sudore nel mosto. Il mosto effettuava la fermentazione nei Dolium, panciuti recipienti di terracotta che raggiungevano anche 2500 litri di capacità, e la conservazione avveniva nello stesso se il vino era di qualità comune, mentre si provvedeva al travaso nelle Seriae o Seriole (recipienti simili ma più piccoli) previa filtrazione e chiarificazione con le chiare dell’uovo, se era di tipo pregiato.Questi recipienti venivano rivestiti internamente con resine e pece per renderli impermeabili, e venivano chiusi ermeticamente con tappi di cotto o legno o sughero, successivamente fissati alla bocca con pece e gesso. Per il trasporto o per la conservazione di vini di alta qualità si ricorreva all’anfora. Questo piccolo recipiente di 25/30 litri, munito di un lungo fittile che serviva per fissarlo nei pavimenti della cantine ricoperti di sabbia o in appositi alloggiamenti di legno predisposti nel fondo delle imbarcazioni, veniva chiuso ermeticamente ed etichettato con indicazione della zona di produzione, del produttore e l’anno della vendemmia.Vinificavano nelle varie tipologie, dal secco al dolce al passito e persi-

Conoscere un candidato alla Regione

Giovanni Libanori

Le sue priorità per il lazio dal lavoro alla sicurezza passando per il piano casa Spazio elettorale a pagamento - committente responsabile Alessandro Abbatiello

Ho 50 anni, sono sposato e padre di 2 splendidi figli. Da giovane mi sono appassionato alla politica e ho deciso di occuparmi del bene comune, mettendomi al servizio della collettività. Una passione che negli anni mi ha consentito di ricoprire le cariche di consigliere della città metropolitana, di consigliere comunale a Nemi e di consigliere d’amministrazione per l’azienda Cotral.Mi candido per riportare le persone al centro della politica, con un progetto chiaro e con proposte serie, concrete e realizzabili.

no lo spumante. Nonostante tutto, i vini che venivano prodotti, avevano comunque bisogno di determinate correzioni per poter essere bevuti. Quelli a bassa gradazione alcolica andavano soggetti ad acidificazione e quindi venivano corretti con miele”Mulsum” e con mosti cotti. Quelli ad elevata gradazione alcolica venivano conservati in anfore rivestite internamente di resine per isolarle completamente e poter fare invecchiare il vino che alla fine, dopo anni, risultava denso, forte e amaro, e necessitava di essere tagliato con almeno il 50% di acqua e trattato con estratti vegetali, assenzio, profumi,rose, acqua di mare e legni aromatici. Molto in voga era l’affumicamento che avveniva in maniera indiretta, ponendo i contenitori in solaio, anziché in cantina, dove vi arrivavano i fumi degli usi domestici. Fumi e calore , affrettavano l’invecchiamento e la possibile stabilizzazione artificialmente, e sembra che questo gusto fosse molto apprezzato. Oggi con le tecniche moderne è cambiato molto ma sicuramente anche noi facciamo il vino assecondando i gusti e le mode del momento.

LAVORO Creare nuovi posti di lavoro e sostegno all’imprenditorialità e alle PMI. Ristrutturazione del sistema di credito alle imprese nella nostra Regione. Attuazione della riforma dei Centri per l’Impiego. Mi batterò per attuare un “piano straordinario per la formazione e il lavoro” da condividere con enti locali, operatori, cittadini, in una Conferenza programmatica. Sostegno al commercio attuando una forte e decisa azione contro l’abusivismo commerciale supportato da costante collaborazione con le forze dell’ordine. TASSE E BUROCRAZIA Sostegno all’imprenditorialità e alle PMI. Creare nuova occupazione e snellire le pratiche burocratiche per consentire ai privati di poter assumere personale. Riformare le politiche di bilancio con l’ottica di aumentare le entrate proprie della Regione non attraverso il semplice aumento della pressione fiscale, ma con la valorizzazione del patrimonio regionale. CASA Dare la giusta rilevanza nell’accesso alla proprietà della prima casa per i giovani e le famiglie di prima formazione, oltre che nell’assegnazione delle case popolari.

Giovanni Libanori

SANITÀ Più efficienza, nuovi servizi e maggiore trasparenza. Riduzione delle ASL ad una per provincia. Snellimento delle liste d’attesa. FAMIGLIA E SOLIDARIETÀ Favorire il pluralismo nei progetti educativi e nelle politiche scolastiche. Riportare la famiglia al centro della società. Avviare politiche di solidarietà in favore degli emarginati. Inserire in tutti gli appalti di fornitura la clausola sociale che tuteli tutti i lavoratori. SICUREZZA Creazione delle forze dell’ordine di quartiere con coinvolgimento dei corpi di polizia e carabinieri per garantire una più efficace sicurezza sul territorio. Estensione dell’esperimento “strade sicure” con maggior impiego delle Forze armate.

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Messaggio elettorale a pagamento - committente responsabile Massimo Matteucci

Saggezza Popolare Avv. Renato Mammucari avv.mammucari@libero.it

Luciano Ciocchetti

Le mie proposte per ripartire

Se non hanno più pane che mangino brioche

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Questa frase che “denuncia”, anche se in maniera ironica, quanto era distante il potere ai tempi del re di Francia Luigi XVI alle esigenze di sopravvivenza della povera popolazione, viene generalmente attribuita alla regina Maria Antonietta (1755-1793) che, appresa da un cerimoniere di corte la notizia di una rivolta del popolo affamato per la mancanza di pane, senza neanche comprendere il significato del grave problema rispose con superficialità “E allora mangino brioche”. Ma poiché sembra che questa “battuta” riferita a lei, pur con qualche variante, al solo scopo di legittimarla agli occhi dell’opinione pubblica, sia precedente ai fatti che dovevano far scoppiare la Rivoluzione francese, è opportuno conoscere meglio la personalità della giovanissima arciduchessa asburgica trasferitasi appena quindicenne da Vienna per unirsi in matrimonio con il molle e insicuro futuro re di Francia. A Maria Antonietta, penultima dei sedici figli della prolifica Maria Teresa d’Austria, venne impartita una educazione austera così come piaceva a sua madre: niente grilli per la testa, né presunzioni, superbia o vanità ma al contrario umiltà, semplicità, modestia e discrezione. Quindi la personalità di Maria Antonietta può così essere sintetizzata: fu una donna adorabile ed a volte anche svagata travolta da avvenimenti più grandi di lei ma che neanche la maturità era riuscita a spegnere quella sua innata grazia della giovinezza. A riprova di ciò basta pensare che la ferita che senz’altro la fece soffrire di più non fu quella infertale dalla mannaia del boia Sanson – al quale, anzi, avendogli inavvertitamente pestato un piede, mentre si stava avvicinando alla Ghigliottina, disse: “Non l’ho fatto apposta. Prego, signore, scusate”–bensì quell’articolo scritto con grande acredine dal libellista Hébert sul giornale Père Duchêne nel quale cercò di diffamarla con l’aiuto di falsi testimoni sostenendo che si era spinta con suo figlio sino alla nefandezza dell’incesto per logorarne la fibra ottenendo così, che il delfino, se un giorno fosse salito al trono, divenisse uno strumento passivo in sua mano. Per fortuna questa vergognosa menzogna indignò il popolo ben consapevole di che madre tenera si fosse sempre dimostrata

Maria Antonietta premurosa del bene dei suoi figli, nella sventura come nella felicità, e voci di incredulità e indignazione si levarono contro l’accusatore che venne definitivamente svergognato quando proprio la regina si alzò fieramente in piedi e tese il braccio destro verso Hébert replicando: “Non ho risposto sino ad ora perché la natura si rifiuta di rispondere a una simile accusa fatta a una madre!” e poi, rivolgendosi al pubblico, con lo stesso impeto concluse: “Faccio appello a tutte le mamme che sono in questa sala”, così ottenendo un applauso dalle donne del popolo che, pur odiando la regina, espressero solidarietà perlomeno per la madre. Per completare il quadro la frase incriminata tradizionalmente attribuita a Maria Antonietta è certamente precedente e quindi è stata ripresa dalla regina ad una simile inserita nel 1741 nel VI libro delle Confessioni di J.-J. Rousseau che recita così: “Una principessa alla quale avevano detto che ai contadini mancava il pane rispose: che mangino brioche”.

Ho scelto di fare politica perché ho sempre sentito il bisogno di mettermi in gioco per gli altri. Una passione che mi ha accompagnato fin dagli inizi del mio percorso professionale che non mi ha mai abbandonato. miei genitori sono state due persone fantastiche, che con poco hanno dato a me e a mio fratello l’opportunità di poterci giocare le nostre carte. Sono cresciuto in una famiglia molto dignitosa, in cui mio padre faceva due lavori per garantire alla sua famiglia una vita tranquilla. Questo mi ha insegnato che per raggiungere gli obiettivi bisogna faticare, bisogna conquistarseli. Nella vita nulla è regalato. Ora, sono arrivato all’età di 60 anni. Ho rivestito numerosi incarichi, alcuni più prestigiosi e altri meno importanti, li ho sempre ricoperti tutti con il massimo impegno e tenendo a mente quei valori che contraddistinguono da sempre la mia vita. Chi ha l’onore e il piacere di preoccuparsi della cosa pubblica sa che le pene sono tante. Sa che la politica non è un lavoro, ma va svolta con professionalità perché in gioco ci sono le vite di migliaia, a volte di milioni, di persone. Eppure, tracciando un bilancio della mia esperienza, i guadagni immateriali sono certamente superiori alle fatiche sopportate. La consapevolezza di aver aiutato e migliorato la vita anche di un solo cittadino ripaga dei sacrifici svolti. E’ questa l’eredità culturale di una grande storia politica e di un grande uomo, al quale debbo umanamente molto: Franco Fausti. I suoi insegnamenti mi hanno accompagnato nel mio percorso dai tempi della Democrazia cristiana passando per il Ccd e l’Udc fino a questa nuova, appassionante ed emozionante sfida in Noi con l’Italia. Tra i valori fondativi della mia attività politica c’è, infatti, quell’impegno civico e sociale sempre finalizzato alla soluzione concreta dei problemi, come testimonia il mio impegno volto all’umanizzazione e alla vivibilità dei quartieri periferici. La realtà sociale della mia infanzia e, soprattutto, la mia famiglia mi hanno reso ciò che sono: una persona attenta alla dignità umana, preoccupata della presa in carico delle fragilità e delle persone più deboli, appassionata nel cercare di migliorare i contesti di vita dei cittadini. Una lezione che vale per tutti. Memore di questo insegnamento, ho speso gran parte del tempo dedicato alla mia attività istituzionale per mettere in condizione i cittadini di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità, migliorando il welfare locale, dando sostegni concreti alle attivi-

tà sociali e alle famiglie, cercando di aiutare le imprese a crescere creando nuova occupazione. Oggi, mi ritrovo ad affrontare una sfida ancora più ambiziosa e per certi versi ancora più difficile: sarò candidato alla Camera dei Deputati per Noi Con l’Italia in vista delle elezioni che si terranno il 4 marzo. Ho scelto di candidarmi perché voglio essere utile al mio Paese, voglio portare le mie idee all’interno delle istituzioni nazionali. Il mio programma si chiama #RipartiAMO ed è chiaro e concreto: bisogna rilanciare l’economia e serve più lavoro, partendo da quello che io chiamo “shock fiscale”, cioè un drastico taglio delle tasse a famiglie, imprese e partita iva con l’aggiunta di un aliquota fiscale unica e progressiva che parta dal 23%, per quanto riguarda la burocrazia vogliamo snellire le procedure burocratiche, vogliamo poche regole ma chiare, che tutelino le persone perbene e puniscano chi delinque, solo così potremmo spingere le imprese ad assumere e a creare nuovi posti di lavoro per i nostri giovani. Mi batterò per la sanità per poter garantire a tutti il diritto ad avere le migliori cure, per poter spingere le strutture ospedaliere ad utilizzare macchinari al passo con i tempi, per poter ridurre drasticamente le liste di attesa. Serve più sicurezza, con un potenziamento delle forze dell’ordine in ogni quartieri ed in ogni città, con il poliziotto di quartiere e con la riabilitazione del piano “strade sicure” varato dal governo di centrodestra. Serve più sostegno alla famiglia, con un piano di incentivo alla natalità che permetta alle nostri giovani coppie di tornare a fare figli e che rimetta in moto la macchina della crescita demografica. Servono più case, perché l’emergenza abitativa è un dramma diffusso in tutto il nostro Paese, specialmente nel Lazio e serve un progetto serio e concreto che dia un tetto a quelle migliaia di persone che oggi non possono permetterselo. Per questo, appena sarò eletto, il primo provvedimento che proporrò sarà il “piano casa nazionale”. Una legge che prenderà spunto da quella già promulgata quando ero vicepresidente della Regione Lazio e che ha permesso a migliaia di cittadini di aumentare il valore della propria abitazione e ad altrettante centinaia di piccole medie imprese edili di poter lavorare. Una legge, sulla falsa riga di quella fatta da Fanfani negli anni 60, che ha dato casa a migliaia di cittadini italiani. Serve più solidarietà verso i nostri disabili, verso i nostri anziani, per tutelarli e per rendere la loro vita migliore sotto ogni punto di vista.

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Canile Comunale di Velletri

Vengo via con te Canile Comunale di Velletri adozionicanilevelletri@gmail.com

Adotta un cane

Romolo, un sorriso che incanta

Romolo è stato investito su via Ariana il 22 gennaio, ha riportato un piccolo trauma all’occhio sinistro (che guarirà) e una frattura composta alla zampa anteriore sinistra, che fortunatamente si sistemerà con un po’ di riposo e terapia. Un po’ denutrito, dopo aver mangiato crocche e bocconi è caduto in un sonno profondo sulla sua copertina. Ogni tanto lo chiamavamo per vedere se stava bene, lui apriva un occhio e poi lo richiudeva facendo finta di dormire, della serie “ora non ci sono per nessuno”!. Chissà quanto avrà vagato prima che avvenisse l’incidente. Romolo sembra essere abituato alla macchina e al guinzaglio ed è un cane estremamente buono e paziente: quando la veterinaria ha fatto la lastra abbiamo dovuto fargli indossare la museruola per sicurezza, perchè dovevamo tirargli la zampa e sapevamo che gli avrebbe fatto male, ma lui anche se si lamentava è stato bravissimo e abbiamo fatto in un lampo! Dopo la lastra si è addormentato sul tavolo... insomma Romolo è narcolettico, ovunque si appoggia dorme! Ha un faccione enorme da tenerissimo pacioccone, un sorriso che scalda il cuore e regala tanti baci in cambio di una carezza. Circa 8 anni, simil molosso, taglia grande, 31 kg di peso. Verrà affidato chippato, vaccinato, sterilizzato e con test leishmania. Finora nessuno lo ha reclamato, ma nel caso si fosse smarrito e qualcuno lo riconosca è pregato di contattarci immediatamente. Per favore CONDIVIDETE l’appello di Romolo perchè rischia di essere un altro nonnetto condannato al canile a vita. Adottabile in tutto il centro e nord.

Orari di apertura: Lunedì, Giovedì, Venerdì: 08:30 - 13:30 Martedì: 11:00 - 15:00; Mercoledì: 12:00 - 13:00 Sabato: 09:00 - 13:00 CHIUSO DOMENICA E FESTIVI Info: Associazione Veliterna Tutela del Cane 06.96453459 - 338.7034771 - 333.9726087 Ufficio Diritti Animali: 06.96158490 - 91 - 92

Yoghi

Yoghi, era immondizia ed è finito nella discarica dei cani Nel mese di agosto del 2013 Yoghi ha respirato per la prima volta l’aria di questo mondo. Come tutti i cuccioli era allegro, spensierato, sicuro, perchè con lui c’erano la mamma e i suoi fratellini. Non sappiamo come e perchè ma Yoghi, all’età di 5 mesi, si è ritrovato abbandonato in mezzo alla strada. Messo in un furgone bianco è stato portato in canile, dal quale non è più uscito. Siccome Yoghi per il suo dis-umano era immondizia, ora è nel posto giusto, la discarica dei cani! Yoghi vive in una gabbia dal 17 gennaio 2014, ha da poco compiuto quattro anni di canile. Quando aveva circa 9 mesi ha attraversato un lungo periodo di depressione, è dimagrito, ha smesso di ridere e di giocare. Poi, per la legge del “o tiri avanti o soccombi”, si è fatto forza, adattandosi a quella che è una vita etologicamente innaturale per ogni cane, e ritrovando il sorriso in quell’angolo buio della coscienza dove si era perso. Yoghi è un cane simpatico, gioviale, giocherellone, per noi resterà sempre il cucciolo che abbiamo conosciuto quattro anni fa, come se non fosse mai cresciuto. Adora il contatto umano, dare delle belle slinguazzate sulla faccia, nascondere il muso tra le braccia e farsi grattare la schiena. Compatibile con maschi e femmine. Yoghi ha il muso vagamente somigliante a quello di un segugio, mentre la corporatura è robusta; per questo nelle foto sembra molto più grande di com’è in realtà, ovvero un cane di taglia media alto 50 cm al garrese (arriva al ginocchio di una persona alta 1,60 mt). Chippato, vaccinato, sterilizzato, negativo alla leishmania. Yoghi aspetta la sua occasione da quattro anni. Quando avrà fine questa attesa? Adottabile in tutto il centro e nord.

Buddy Scampato all’assideramento - Buddy è stato abbandonato in mezzo alla campagna, avvistato il giorno prima non si è fatto avvicinare, l’indomani giaceva acciambellato sull’erba ghiacciata, dopo aver passato un’intera nottata al gelo. Piccolo, magro, senza alcun riparo poteva morire assiderato, fortunatamente non è accaduto. Era molto spaventato e c’è voluto qualche giorno per conquistare la sua fiducia. Buddy è un cane timido, dolce, che magari non sempre viene quando lo chiamiamo per rientrare, però alla fine è contento che andiamo noi da lui e lo prendiamo in braccio, un contatto “forzato” ma gradito. Poi, quando viene messo a terra nella sua gabbia, ci guarda con due occhi che strappano il cuore dal petto... “Già te ne vai zia?”...

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Per info dal lunedì al sabato ore 9:00-13:00 oppure via messaggio o mail orario no stop, ai seguenti contatti: Caterina: 333.9726087 (anche whatsapp) - Claudia: 338.7034771 adozionicanilevelletri@gmail.com - Ufficio Adozioni: 06.96453459

Codice di autoregolamentazione per la pubblicità elettorale per le Elezioni Regionali e Politiche del 4 marzo BLINK di Ottavia Lavino con sede in via Orti Ginnetti, 54, in qualità di editore della testata giornalistica mensile NONSOLOROSA, (registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22/01/2010), definisce le modalità di accesso ed i costi degli spazi per i messaggi di carattere politico in vista delle Elezioni Regionali e Politiche del 4 marzo secondo il seguente codice di autoregolamentazione per la pre-propaganda elettorale. Dal giorno 2 febbraio 2018, l’Editore raccoglierà inserzioni politico-elettorali da pubblicare sulla testata NONSOLOROSA secondo le regole sotto indicate. Dichiara La propria disponibilità a pubblicare, nella suddetta testata, messaggi politici a pagamento delle Elezioni Regionali e Politiche del 4 marzo 2018, e che tali messaggi potranno essere pubblicati secondo le regole ed i criteri appresso esposti. Tutti i messaggi elettorali dovranno indicare il soggetto politico committente e dovranno recare la dicitura: “Messaggio politico elettorale” in conformità con la legge che regolamenta la vendita degli spazi pubblicitari per propaganda elettorale e nel rispetto delle delibere adottate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni della Repubblica Italiana. Nel dettaglio: 1. Gli spazi di propaganda elettorale saranno offerti a tutti i partiti, a tutte le liste e a tutti i singoli candidati che ne facciano richiesta 2. In caso di alleanze, ogni partito viene considerato in modo autonomo ed indipendente dall’alleanza; 3. Per richieste di informazioni e di pubblicazione di messaggi di propaganda elettorale a pagamento è necessario telefonare al 06.69339506 o al 349.7402001 o inviare una e-mail a redazione@nonsolorosa.com; 4. Il listino elettorale è a disposizione di tutti i potenziali utenti interessati presso la sede legale del mensile o può essere inviato a tutti coloro che lo richiedano; 5. È possibile prenotare spazi elettorali secondo modalità a tempo in base ai costi riportati nel rispettivo listino; 6. I messaggi politici elettorali saranno pubblicati anche nella rivista on line; 7. La disponibilità di ciascuna posizione disponibile sulla rivista per i messaggi politici elettorali segue esclusivamente il criterio temporale della prenotazione; 8. Sono possibili, a richiesta, anche posizionamenti e tipologie diverse, compresa la pubblicazione di messaggi politici elettorali in video o la socializzazione di tali contenuti video sul dispositivo social della testata. Il costo di tali servizi è a disposizione del listino, depositato in sede; 9. È cura del committente fornire il materiale informativo attraverso e mail in tempo utile per la realizzazione dello spazio acquistato; 10. Il pagamento è sempre anticipato e va effettuato tramite bonifico bancario. Dopo il pagamento è richiesto un documento da inviarci via mail attestante l’avvenuto pagamento.

Non saranno accettate inserzioni dal contenuto testuale o grafico difformi da quanto stabilito da tutte le norme di legge e dalle disposizioni dell’Autorità Garante per le Comunicazioni vigenti in materia. L’Editore si riserva di verificare i contenuti e i corredi grafici dei messaggi e, ove ritenuti gli stessi difformi dalle previsioni normative citate, potrà rifiutarne la pubblicazione. In caso di spazio pubblicitario prenotato e pagato e di non approvazione della pagina, sarà rimborsata la quota versata.

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Convegno “Separarsi ma mai da sé” Presentato a Velletri il Progetto Ri-Sé che studia e affronta la dimensione Foto Isabella Cerini sessuo-affettiva dopo una separazione

Sabato 10 febbraio 2018 a Velletri, nell’Aula Magna del CREA (ex Cantina Sperimentale) si è tenuto il convegno “Separarsi ma mai da sé”. Affettività e benessere dopo la separazione. Un’ipotesi sul sé e la dimensione sessuo-affettiva. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione ASPIS Associazione di psicologia e sessuologia clinica, in collaborazione con l’ISC, Istituto di Sessuologia Clinica, e con il Patrocinio del Comune di Velletri. Nel convegno, coordinato dalla giornalista Valentina Valentini, si è presentato il Progetto Ri-Sé, la prima ricerca-studio in Italia sulla ridefinizione del sé e del benessere sessuale ed affettivo dopo la separazione della coppia. È stata Ielena Caracci, psicoterapeuta, sessuologa e Presidente dell’ASPIS, nonché prima ideatrice del progetto stesso, ad illustrare il progetto che affronta una tematica diffusa, ma poco studiata dal punto dell’affettività e della sessualità. Durante il convegno, che ha visto la partecipazione di circa 60 persone, sono stati affrontati i temi relativi ai pregiudizi, agli stereotipi, alla malattia dalle psicoterapeute Diletta Tuseo e Rossana Mazzilli.

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Roberta Rossi, psicoterapeuta, sessuologa dell’ISC e Presidente della Federazione Italiana di sessuologia, è intervenuta invece sugli aspetti sessuo-affettivi nel passaggio dalla coppia al periodo post-seprazione. A seguire Marco Silvaggi ha introdotto una delle attività principali del Progetto Ri-Sé, quella dei gruppi di discussione e sostegno. Ma a caratterizzare il Progetto Ri-Sé è un approccio originalissimo e multidisciplinare alla tematica della ridefinizione del sé dopo la separazione, tanto che il gruppo di lavoro è formato da professionisti provenienti da vari ambiti e si divide in sezioni: psicologia, indagine-ricerca, comunicazione, arte. Anche all’interno del convegno sono stati presentati punti di vista diversi, da quello legale-giuridico esposto dalla dall’avvocato Giorgia La

Leggia, a quello medico con la dott.ssa Lara Labardi, medico chirurgo, specializzata in chirurgia plastica. Inoltre l’economista Marco Guidi ha illustrato l’indagine-studio, la prima in Italia, sulla condizione affettiva e sessuale delle persone separate avviata dal gruppo Ri-Sé. Gli interventi sono stati inoltre intervallati dalle letture di Annamaria Abbate, attrice, che ha proposto brani originali e di Bukowski, mentre il pubblico è stato accolto all’ingresso della sala da un’originale ed evocativa istallazione artistica pensata e realizzata da Laura Travanti ed Alessandra Cerini dal titolo “Mia madre mi cucì il vestito con amore”. Un pomeriggio quindi ricco di spunti per il pubblico presente che ha risposto con interesse e partecipazione, collaborando attivamente al progetto anche con la compilazione del questionario che verrà utilizzato per l’indagine-studio. Il convegno apre ufficialmente le attività del Progetto Ri-Sé, per restare aggiornati e chiedere informazioni è possibile consultare il sito www.aspisassociazione.org e la pagina FB @progettorise.

Silvia Ladaga - Forza Italia

“ Entusiasmo, idee e capacità per la rinascita del nostro territorio”

Messaggio elettorale a pagamento - committente responsabile Salvatore Ladaga

L’entusiasmo e la voglia di fare proprie della giovinezza sono solo alcuni dei tanti elementi di pregio che caratterizzano la candidatura di Silvia Ladaga al rinnovo del Consiglio regionale del Lazio. Ci sarà anche la faccia pulita della giovane veliterna a trainare la speranza di chi ancora crede in una politica in grado di rinnovarsi e trovare nuovo sprint nel brio della gioventù. Proprio la 25enne di Velletri, la più giovane tra le candidate, è la carta calata da Forza Italia per le elezioni del 4 marzo, nelle quali il partito forzista rappresenterà una colonna portante della coalizione a sostegno di Stefano Parisi. Tante le iniziative alle quali la giovane candidata veliterna ha preso parte in queste settimane, e tante ancora quelle che la vedranno impegnata nei giorni a venire. Tutte al fianco di Antonello Aurigemma, che del partito ‘tricolore’ è stato per 5 anni il capogruppo alla Pisana e che alla consultazione del 4 marzo sarà capolista. Proprio con lui Silvia ha già incontrato a più riprese il candidato presidente Stefano Parisi, che ha così potuto apprezzare di persona lo spirito propositivo e l’entusiasmo della giovane veliterna. Con lei la forza e l’entusiasmo della gioventù, quindi, miscelati con la caparbietà e l’applicazione di chi non è li per caso, e con impegno e forza di volontà andrà a rappresentare tutte le istanze e le prerogative di chi si rispecchia nei suoi stessi valori e potrà confidare proprio in lei affinché siano rappresentati. Sarà proprio lei – cresciuta a pane e politica, tra gli insegnamenti e i consigli di suo padre Salvatore, tra i saggi decani dell’attivismo politico del territorio – a rappresentare Forza Italia alle elezioni regionali del 4 marzo. Non un candidatura di complemento, la sua, quanto la presa di coscienza, ragionata e concreta, di chi sa di poter mettere le proprie virtù a servizio della collettività e di poterlo fare con credenziali di successo. Con la ferma convinzione che chi scriverà il suo nome lo farà sapendo di poter contare su una giovane donna che sta già dimostrando di avere le carte in regola per far la differenza. Appare già ampio il fronte di chi convergerà su di lei, che in questi giorni che ancora separano dal voto sta girando in lungo e in largo nel territorio di competenza, andando a misurarsi di persona con le istanze da dover far proprie, una volta alla Pisana, nella sua avventura in Consiglio regionale. “Sono fermamente convinta – ha dichiarato in questi giorni - che entusiasmo, idee e capacità debbano formare un connubio indissolubile per far rinascere il nostro territorio. Credo nella partecipazione e nella condivisione delle scelte, nel lavoro di gruppo e nel rispetto delle persone, ispirandomi ai valori della democrazia e della libertà. Proprio su questi punti – ha eviden-

ziato – fonderò il mio impegno in questa straordinaria e stimolante avventura”. “Il mio impegno, come candidata al Consiglio Regionale del Lazio – ha dichiarato all’ apertura del Comitato elettorale di viale Regina Margherita, a Velletri – nasce dalla consapevolezza che c’è bisogno di adoperarsi sin da giovani, facendo da traino ad un’intera generazione che è lontana dalla politica, che non se ne è mai appassionata e non ne capisce i meccanismi, limitandosi a subirli, senza far poi tanto per cambiare le cose. Credo, invece, che l’impegno in prima persona sia un dovere sociale, perché per stimolare un vero cambiamento bisogna esserne parti attive, ed agire da protagonisti”. “In me è ben salda la consapevolezza di quanto sia cruciale investire sui giovani, a partire dalla formazione, stimolando le iniziative imprenditoriali ed agevolando le nascite di start up. In questo senso il ruolo della Regione è fondamentale, anche come raccordo con l’Unione Europea, che non lesina mai opportunità per chi sa coglierle”. “La mia esperienza lavorativa – ha aggiunto – mi porta da anni a contatto con la sanità, ed ha accresciuto in me la consapevolezza di come, fatti salvi i meriti delle strutture private, vi sia bisogno di stimolare una ripresa del pubblico, assicurando a tutti i cittadini eguali possibilità di cura, con una sanità che sia di qualità su tutti i livelli, ed accessibile anche ai meno abbienti”. “Silvia riscuote successo, scatena entusiasmo, è giovane, ha tante energie e, soprattutto, ha tante possibilità di centrare il risultato” ha dichiarato con orgoglio papà Salvatore. “Con una rappresentanza forte e nutrita – ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia al Comune di Velletri - avremo la possibilità di progettare un programma ancora più ambizioso per la nostra città e per l’intero territorio ed è per questo che ci dobbiamo credere fermamente ed adoperarci per raggiungere gli obiettivi preposti. Ecco perché sulla scheda verde, il 4 marzo, sarà importante scrivere entrambi i cognomi, Aurigemma e Ladaga, assicurando al nostro territorio la sua giusta rappresentanza”. “Sono figlia di questa terra, con la speranza e la voglia di rappresentarla nel modo migliore” ha ribadito Silvia Ladaga, prima di concludere: “Spesso il pregiudizio porta a sostenere che la politica si limiti a mettere al primo posto i propri interessi, ma non è così, perché la politica è anche e soprattutto senso civico, attaccamento al territorio e voglia di vederlo migliorare ed è mia ferma intenzione portare a compimento questa missione sociale”.

Silvia Ladaga con Stefano Parisi ed Antonello Aurigemma. 33


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Elvis the musical 10/30/2018 ore 21:00 Roma Palalottomatica Gianni Morandi tour 2018 “D’amore d’autore”

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DAL 27/02/2018 AL 01/07/2018 ROMA PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI “ Human+. Il futuro della nostra specie” Artisti, designer e scienziati ipotizzano e immaginano molti futuri possibili

Dal 27/02/2018 al 15/04/2018 ROMA TEATRO QUIRINO “Anna magnani 1910-2018” centodieci anni con lode 03/03/2018 ore 21:00 Ciampino Orion live club Milki Chance

“Giovanni Vernia in Sotto il vestito niente” 11/03/2018 ore 16:45 “La sirenetta” di H. C. Andersen, adattamento di Antonia Di Francesco, regia di Margherita Scotto Di Minico, Compagnia “Teatro Pegaso Roma” TEATRO ARTEMISIO 18/03/2018 ore 18:30 “Volare concerto a Domenico Modugno” con Gennaro Cannavacciuolo

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MOSTRE Dal 07/02/2018 al 03/06/2018 ROMA MUSEO DELL’ARA PACIS “Magnum manifesto” in mostra le celebri immagini e gli storici reportage della più grande agenzia fotogiornalistica al mondo La favola del principe che non sapeva amare

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