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IL DUELLO Napolitano frena la Lega ma Bossi non ci sta: «I ministeri stanno bene al Nord»

DI CAGLIARI

QUOTIDIANO

Anno I Numero 32 Venerdì 29 luglio 2011 0,80 Euro

RADIO PRESS “Buongiorno Cagliari” oggi compie 5 anni

COSSU «Sogno l’Europa per i tifosi Il numero 10? No, mi tengo il 7» Gabriele Lippi alle pagine 16-17

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L’EDITORIALE

Le regole sono uguali per tutti (inclusi Cellino e Fabri Fibra) di Vito Biolchini

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ialogo cagliaritano: “Hai visto a Cellino? Non gli vogliono far fare lo stadio nuovo! Boh?! Il Sant’Elia fa schifo e a lui non gli fanno costruire uno stadio con i suoi soldi! Ma poitta?”. Ribatte l’amico: “E perché, la storia di Fabri Fibra? All’ultimo si sono accorti che il palco al Poetto non andava bene! Ma perché? E allora non era meglio tenere aperto l’anfiteatro romano?”. Arriva un terzo: “L’anfiteatro adesso è di nuovo un immondezzaio, tanto valeva farci ancora i concerti”. Oggi in molti a Cagliari ragionano così. Ben sostenuti da una stampa amica delle generalizzazioni e dei poteri forti, che nasconde le ragioni di quello che sta accadendo in città. Dopo anni di “prassi”, è tornato il momento delle “regole”. Da tempo non se ne avvistavano più, quindi qualcuno ha faticato a riconoscerle. Oppure ha fatto finta di non vederle. Che poi significa anche raccontare le cose come meglio conviene. Perché lo schema è sempre quello: mettere l’opinione pubblica davanti al fatto compiuto, usando strumentalmente argomenti a forte presa mediatica. Tutto va avanti senza alcuna autorizzazione o contro la legge, poi al momento del dunque ci penserà il qualunquismo mediatico a mettere sotto pressione chi di dovere (sempre che non sia complice). È meglio fare un concerto in riva al mare, in un bellissimo monumento o in una specie di parcheggio? È meglio far giocare il Cagliari al Sant’Elia così com’è o in uno stadio nuovo di zecca? Messa così, non c’è storia. Ma proviamo a raccontarla diversamente. Perché un povero cristo non può lasciare in spiaggia di notte un ombrellone che la Forestale glielo sequestra, mentre un organizzatore può costruire un megapalco (e farci i soldi) senza avere nessuna autorizzazione? Perché cento lattine buttate da mesi ai margini dell’anfiteatro lo trasformano in immondezzaio, dimenticando che la chiusura ai concerti lo preserva da ulteriori danni causati dalle gradinate che stanno lì da dieci anni? E perché una persona normale a Cagliari non può chiudersi la verandina in tempi umani mentre il presidente di una squadra di calcio pretende di farsi “de pressi” uno stadio in una zona interdetta a qualunque nuova costruzione? Perché le persone normali devono sempre rispettare la legge, mentre gli altri anche no? Che piaccia o meno, senza autorizzazioni non si può fare niente, neanche cose bellissime. I concerti in riva al mare non si possono fare perché distruggono la spiaggia, e nemmeno in un monumento, se lo rovinano. E gli stadi a ridosso di un aeroporto non si possono costruire, il perché lo capisce anche un bambino. Se poi lo dice la legge, tanto meglio. Certo, la “prassi” prima era un'altra. Ma forse a Cagliari sta cambiando qualcosa. Era ora. vitobiolchini.wordpress.com

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ENTRATE Lo Stato non paga e la Regione va allo scontro n Un nuovo pesante schiaffo per la Sardegna: il governo ha impugnato la parte del collegato alla Finanziaria che regolamentava le entrate fiscali dovute da Roma. Non ci sono i soldi da destinare all’Isola, Cappellacci decide di alzare la testa e chiama a raccolta l’opposizione e tutte le parti sociali per una mobilitazione generale: «Dobbiamo

mettere da parte le logiche legate alla casacca e ci dobbiamo unire come sardi». Oggi l’incontro col centrosinistra. Bruno, capogruppo Pd: siamo al paradosso, dovremmo essere noi a impugnare la Finanziaria italiana. Francesca Zoccheddu a pagina 7

ELMAS .

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CRONACHE

Il giallo La Cin costituita dopo la gara per la Tirrenia n La manifestazione di interesse all’acquisto delle navi scadeva il 20 ottobre 2010. La società che se le è aggiudicate è stata costituita oltre un mese dopo la gara. a pagina 6

Margine Rosso All’Arena beach stop ai concerti e via ai rimborsi n Calendario sospeso almeno fino al 5 agosto: salta Silvestri. E il sindaco di Quartu attacca: «Da noi il blocco ma Cagliari per anni ha seguito la stessa procedura». Monica Magro a pagina 12

Via Roma «Sul multipiano adesso serve solo chiarezza»

L’Enac attacca sullo stadio: non si farà mai Vito Riggio, presidente dell’Ente nazionale per l’Aviazione civile, contro il progetto di costruzione dell’impianto presentato da Cellino: «Non si può fare né ora né mai. Se l’iter non si fermerà, obbligati

a denunce». La replica a muso duro del patron del Cagliari: «In Sardegna sono tornati i viceré».

n Il titolare della World Trade, che ha vinto l’appalto per il parcheggio sotto via Roma: «Sul progetto si decida subito, rischio di enormi penali». Michele Salis a pagina 13

Virginia Saba alle pagine 2-3

FOTOGRAFIA ADDIO A PABLO VOLTA E AL SUO SGUARDO CURIOSO

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LO SCONTRO

SOGAER Inaugurato il nuovo terminal n Ieri l’occasione dell’incontro tra il presidente dell Enac Riggio, l’assessore regionale ai trasporti Christian Solinas e il presidente della Sogaer Madeddu è stata l’inaugurazione del nuovo terminal per l’aviazione generale dell’aeroporto di Cagliari. Una struttura moderna e conforte-

vole destinata a ospitare passeggeried equipaggi dei voli “exutive”, con reception, box commerciali e zone di attesa. «Finalmente abbiamo colmato una carenza strutturale - ha detto Mareddu - nei giorni scorsi è stato visitato dai piloti in anteprima e l’hanno già definito uno dei

più belli d’Italia». I lavori per la realizzazione sono stati finanziati con fondi del Pon Trasporti per un totale di 1.020.000 e con risorse della società di gestione per 200.000. «Un investimento per incrementare la crescita economica dell’Isola», ha concluso il presidente della Sogaer.

ELMAS No dell’Enac allo stadio Riggio: denunce pronte di Virginia Saba virginia.sab@sardegnaquotidiano.it

n Quando si dice il caso beffardo. Erano appena le 13 quando, proprio nel giorno del suo compleanno gli hanno riferito in diretta le parole del presidente dell’Enac Vito Riggio: «Lo stadio qui non si farà». Rovinata la festa. Eppure Massimo Cellino due settimane fa l’Ente Nazionale Aviazione Civile l’aveva saltato a piè pari insieme al sindaco di Elmas Valter Piscedda. «Non c’è nessuno ostacolo - avevano detto - se non la burocrazia». Ma ieri è stata la giornata del “no” perentorio accompagnato oltretutto dall’applauso da parte dei presenti. Chiarissimo Riggio, quando, nel bel mezzo della presentazione del Nuovo Terminal per l’Aviazione Generale dell’Aeroporto di Cagliari ha dichiarato: «Sono tifoso e mi piace il calcio ma qui lo stadio non si farà». E il responsabile per le relazioni esterne Sandro Angioni, super visore e mandato speciale della Cagliari Calcio per l’occasione, ha incassato il colpo (probabilmente atteso) e ha riportato le parole al suo presidente. LE RAGIONI DEL “NO” Le motivazioni accompagnate a questo “no” assoluto allo costruzione dello stadio nella località di Santa Caterina sono due. Il primo perché è in programma l’ampliamento dell’aeroporto finanziato coi fondi europei, e ciò che due anni fa era solo un protocollo già ieri si è trasformato in opera. «Ma soprattutto per questioni puramente di sicurezza. Se per caso un aereo cadesse a ridosso delle piste succederebbe una strage e finché ci sarò io questo non accadrà mai, a meno che non mi tolgano il mandato». Una risposta forte a Massimo Cellino al quale manda un messaggio: «Cerchi altri posti e un’altra soluzione». E ancora Riggio ristabilisce subito i ruoli: «L’Enac è un ente del governo, lo stato ci ha affidato il demanio aeroportuale, e con tutto il rispetto, Elmas è una piccola autonomia tenuta a rispettare la legge». E la legge dice che per motivi di sicurezza «non possono essere costruite delle strutture in prossimità degli aeroporti come stadi o centri commerciali se non a un chilometro di distanza», o meglio, sono vietate la strutture che possano radunare le masse. «Perché pubblicheremo a giorni uno studio secondo il quale oltre 400 casi di incidenti aerei si verificano nelle aree laterali all’aeroporto ed è inimmaginabile che in questi spazi ci siano centri commerciali, o in questo caso stadi, che metterebbero a rischio la vita delle persone. Anche a Genova volevano fare uno stadio vicino all’aeroporto ma non glielo abbiamo permesso». E ancora: «Ben vengano gli investimenti dei privati ma comunque, seppur nell’autonomia che può avere il comune, l’Enac mantiene comunque il controllo». La domanda è cosa accadrebbe qualora il Ca-

numeri 10

I milioni investiti da Cellino per l’acquisto dei terreni sui quali dovrebbe sorgere il nuovo stadio ma che l’aeroporto di Elmas vorrebbe riacquistare per ampliarsi

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Il chilometro minimo di distanza richiesto dall’Enac per la costruzione di strutture destinate a ospitare le masse in prossimità dell’aeroporto

gliari, col progetto già avallato da tutte le istituzioni come Comune, Provincia e Regione e che, secondo il presidente Cellino, soffre solo la burocrazia, iniziasse, nonostante tutto, i lavori di costruzione dello stato. «Innanzitutto non mi spiego come possano avere approvato il progetto, è una contraddizione in effetti - sottolinea Riggio - In ogni caso partirebbe la denuncia alla magistratura come violazione della legge. Ma non voglio credere si arriverà alla denuncia penale perché credo nel buon senso del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteoli, che sicuramente darà la priorità alla sicurezza». Lo stop dell’Enac è «obbligatorio e vincolante per il Comune di Elmas», ha sottolineato ancora Riggio. Insomma, tanto per essere chiari: «Non possono metterci davanti al fatto compiuto». A questo punto, constatato che l’aeroporto di Elmas vuole espandersi «per il bene di tutta l’Isola che già sta soffrendo la viabilità marina», ha detto Riggio, resterebbe il problema del futuro di quei terreni. I TERRENI Quelli che Cellino ha acquistato da un privato a dieci mila euro e che ora l’aeroporto vorrebbe ricomprare per continuare il progetto di espansio-

ne. «Gli abbiamo fatto una proposta ma il prezzo richiesto era troppo alto per la perizia che abbiamo fatto fare agli esperti e che abbiamo depositato in tribunale. Noi per l’urgenza gli avremmo anche pagati di più ma la cifra richiesta era comunque troppo elevata. Da allora non ci siamo più sentiti». Ora sarà curioso constatare che fine faranno quei terreni, ma è altrettanto curioso il fatto che Cellino e Riggio alla fine non si siano mai incontrati neanche per un tentativo di accordo. IL PROGETTO ANALIZZATO Così tutto ciò che è stato detto ieri si è basato alla fine sul primo progetto di stadio presentato Cellino. «So che c’è stato un secondo progetto e nessuno me lo ha mai presentato», ha detto il presidente dell’Enac. Allora forse ci sarebbe una via d’uscita, magari valutando se gli stessi problemi di sicurezza riguardano anche il secondo progetto per il quale l’Enac è stato ignorato. «Ma gli ho dato uno sguardo - confessa poi Riggio - e ad occhio credo che non cambi nulla». Ma alla fine che differenza c’è tra l’espansione aeroportuale in prossimita del centro abitato da uno stadio a pochi metri? «Una giusta proporzione tra bene e funzionalità per la comunità».

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GIGI RIVA L’AVEVA DETTO: «È TUTTO UN BLUFF»

In tale guiorno di settembre 2010 il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha annunciato la sua bvolontà di costruire in nuovo stadio del Cagliari a Elmas nella zona di Santa Caterina

n Appena due settimane fa, il giorno dopo che il presidente Cellino aveva presentato il progetto dello stadio con il supporto del Credito Sportivo, Gigi Riva aveva avvisato tutti: «Lo stadio è un bluff di Cellino, lì non glielo faranno mai fare, l’aeroporto è troppo vicino e l’Enac non glielo permetterà per motivi di sicurezza. Inoltre quei terreni sono contesi. E tutto questo Cellino lo sa bene». Secondo Riva l’obiettivo del presidente del Cagliari è sempre e comunque la zona del Sant’Elia. «Perché lì ha tutta la cubatura per costruire quello che vorrebbe, e oltretutto non c’è un solo progetto dello stadio ce ne sono una ventina pronti per essee realizzati». Secondo l’ex bomber rossoblù l’intento di Cellino era quello di mettere spalle al muro le istituzioni costruendo parte dello stadio già in pezzi nei cantieri di Roma. «In ogni caso il Sant’Elia non lo butterà giù, ma lo ristruttureremo dopo che la società e il comune di Cagliari l’hanno ridotto male, magari anche grazie al Credito Sportivo stesso».

TRASLOCO La prima ufficiale non è al Sant’Elia

L’ESORDIO Niente Sant’Elia: Villacidro

n Tempio o Olbia forse, Villacidro quasi sicuramente. Il primo impegno ufficiale della stagione del Cagliari potrebbe essere lontano dal Sant'Elia. La gara del 21 agosto, valida per il terzo turno preliminare di Coppa Italia (probabilmente contro l'Albinoleffe) rischia di spostarsi da Cagliari al capoluogo del Medio Campidano. Manca solo l'ufficialità perché il club rossoblù ci sta pensando da quando è stata resa pubblica la comunicazione ufficiale del comando dei Vigili del fuoco su alcune delle infrazioni rilevate l'11 luglio nel recente sopralluogo effettuato al Sant'Elia: assenza dei dispositivi di apertura conformi alle norme antincendio sulle porte installate nelle uscite di sicurezza; assenza dei di-

spositivi di apertura a spinta sulle vie di esodo per l'uscita dagli spogliatoi; precarie condizioni di manutenzione delle uscite di sicurezza sia sulla recinzione esterna che in quella interna. Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha dichiarato nei giorni scorsi di aver già avviato le procedure per adeguare l'impianto alle nuove norme di sicurezza e che “i lavori verranno completati entro trenta giorni”. I

SICUREZZA Per la gara di Coppa Italia del 21 agosto i rossoblù potrebbero giocare a Villacidro il cui costo di gestione è inferiore

tempi sono ridotti e i costi per il Cagliari, per ospitare una gara di scarso appeal al Sant'Elia, sono di molto superiori rispetto a quelli che comporterebbe l'utilizzo dell'impianto di Villacidro, tra l'altro a norma per ospitare manifestazioni sportive di tale portata essendo stato utilizzato fino ad aprile per le gare di Seconda Divisione da parte della Villacidrese. Si era pensato anche a Tempio, che già ospitò il Cagliari ai tempi della serie B, e Olbia, che saranno invece teatro delle amichevoli del 7 e 9 agosto contro gli spagnoli del Rayo Vallecano e i greci dell'Aris Salonicco. Il Cagliari tornerà al Sant’Elia, invece, per l’esordio in campionato col Milan di sabato 27. Fabio Salis


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LO STADIO A PEZZI I LAVORI SONO GIÀ BEN AVVIATI TUTTO NEI CANTIERI ALLESTITI A ROMA E GENOA

GLI ABBONAMENTI DIRITTO DI PRELAZIONE PER I PRIMI POSTI PROMESSI AI FEDELISSIMI

n Se sepasse o meno che l’Enac gli avrebbe fermato il progetto una cosa è certa: Massimo Cellino in parte lo stadio ce l’ha già a fettine in un cantiere di Roma e Genova, e a questo punto il dove portare i pezzi del puzzle potrebbe davvero essere secondario. La vendita dei terreni di Elmas e la ricerca di un nuovo sito non sono da esludere del tutto. Ma in ogni caso la questione andrebbe risolta al più presto. Per Santa Caterina non tutto è perduto sempre che l’incontro del 4 agosto con Riggio si faccia davvero.

n Dal 27 luglio al 13 agosto è iniziata la campagna abbonamenti riservata ai fedelissimi che riceveranno in omaggio la card "Noi Cagliari Calcio" che consentirà di mantenere bloccato il prezzo dell'abbonamento e di avere la prelazione di scelta del posto anche per l'ulteriore stagione da disputarsi nel nuovo stadio.

LA REAZIONE Cellino va al contrattacco «Qui son tornati i viceré» n “I vicerè sono tornati”. Questa la risposta della Cagliari Calcio a Vito Riggio attraverso il sito ufficiale della società. Un passo indietro di secoli per paragonare Riggio ai “Vicerè spagnoli” con i “i diktat che dicono a noi Sardi cosa possiamo, o meglio non possiamo fare”. Questo si legge nella dura replica arrivata ieri sera alle 19.30 attraverso un comunicato che potrebbe mettere a rischio, a questo punto, l’incontro del 4 agosto tra Massimo Cellino e Vito Riggio.

i protagonisti

IL COMUNICATO La replica inizia citando una dichiarazione del presidente dell’Enac: «Se gli organi competenti (Comune di Elmas, Provincia di Cagliari e Regione) dovessero rilasciare le concessioni per la costruzione del nuovo stadio del Cagliari Calcio, sarò mio malgrado costretto a rivolgermi alla Magistratura». Frase pronunciata dal “Presidente dell'Enac Vito Riggio stamane a Cagliari per partecipare al taglio del nastro inaugurale della nuova stazione dell'Aeronautica Civile presso l'aeroporto di Elmas. Manifestazione passata in secondo piano in quanto lo stesso numero uno dell'Ente Navigazione Aerea ha quasi sorvolato sull'opera concentrandosi, non richiesto, sulla costruzione che il Cagliari Calcio intende realizzare nei pressi delVITO RIGGIO PRESIDENTE ENAC «Qui uno stadio non si farà mai, perché altrimenti vuol dire che non si vuole l’aeroporto. Noi abbiamo sempre detto di no a concentrazioni di massa vicine all’aeroporto, come stadi e centri commerciali: le fasi più delicate sono quelle di atterraggio e decollo ed io vorrò che vengano mantenuti i parametri di sicurezza».

info

SUL SITO DEL CLUB La reazione del presidente Cellino è stata affidata al sito internet del club: “I vicerè sono tornati”.

l'area aeroportuale”. Poi il comunicato va avanti con le dichiarazioni “incriminate” di Riggio quando spiega di aver «già rigettato un primo progetto di fattibilità; ora mi dicono ne sia stato presentato un altro che ritengo non modificherà i giudizi negativi espressi sul precedente». E ancora: «Autorizzare quest'opera vorrebbe dire non credere nello sviluppo dell'aeroporto di Elmas e siccome l'aeroporto è mio, o meglio dell'Ente che dirigo, non darò mai parere favorevole perché il progetto veda la luce. Sono al vertice di questo Ente da otto anni e nonostante i due Governi che si sono succeduti io sono sempre in carica. I casi sono due: o sono troppo furbo o non trovano alternative migliori». “NON CI FAREMO INTIMIDIRE” E infine la risposta del Cagliari quanto alla possibilità di rivolgersi alla Magistratura: “È da sottolineare come la Cagliari Calcio stia seguendo diligentemente i percorsi che le varie amministrazioni hanno tracciato, fornendo di volta in volta tutte le informazioni richieste, i progetti e quant'altro legalmente si deve seguire nell'evoluzione dell'iter burocratico previsto in questi casi. Conosciamo perfettamente quali siano le vie della legalità nello sviluppo di un tale

VINCENZO MAREDDU PRESIDENTE SOGAER «Siamo certi che il nuovo terminal dell’aviazione generale sia un biglietto da visita importante per l’aeroporto Mario Mameli, per Cagliari e per l’intera Sardegna. La creazione di una struttura così importante potrà accogliere la richiesta di servizi di qualità in grado di soddisfare una clientela esigente».

MASSIMO ZEDDA SINDACO DI CAGLIARI «Ora dialogo sul Sant'Elia. Dobbiamo cogliere ogni occasione per avere uno stadio polivalente che vada alla città e ai cittadini».

INTERVISTA . VALTER PISCEDDA «Il mio interesse è che l’aeroporto non sia ampliato»

n «Va bene la questione dello stadio, ma prima c’è una cosa che mi preme sottolineare: quello che l’amministrazione comunale di Elmas vuole non è tanto l’impianto sportivo, che pure è importante per lo sviluppo del territorio: quello che invece è fondamentale è evitare l’allargamento dell’aeroporto, fosse anche di un centimetro. Non lo permetterò e non lo permetteremo mai». Valter Piscedda, ex presidente regionale delle Acli al suo secondo mandato alla guida della giunta comunale di Elmas, ha appena vissuto una delle giornate più complesse da quando è stato eletto sindaco. E spiega le ragioni del suo operato. Allora sindaco, va bene la questione dell’ampliamento, ma prima lo stadio. Come va? Va che continuo a essere positivo, nonostan-

progetto e fin qui le abbiamo seguite punto per punto, così come continueremo a seguirle in futuro. Con tutte le altre Amministrazioni con le quali ormai da mesi ci stiamo confrontando, il rapporto permane collaborativo e ovviamente nel rispetto della legge. Ora apprendiamo che se dovessimo proseguire su tale linea verremmo noi portati davanti al Magistrato. I Sardi sono notoriamente tolleranti ed educati ed è forse anche per questo che negli anni si sono fatti imporre sommergibili e missili altamente dannosi per la salute pubblica, o più recente, tentativi di insediamenti nucleari. Così come da tempo sono rimasti sotto schiaffo nel settore dei trasporti aerei e marittimi. Troppo spesso in nome del progresso, degli altri, il territorio ha patito soprusi che mai, a distanza di anni si è potuto verificarlo, hanno portato dei veri vantaggi per l'Isola. Da Sardi imprenditori questa volta non intendiamo farci intimidire...». In tarda serata è arrivata la replica di Riggio: «Non capisco le accuse di arroganza vicereaele: applico solo la legge. Aspetto di mettermi in contatto con il presidente del Cagliari per esaminare se ci sono soluzioni». Il 4 agosto potrebbe esserci l’incontro tra i due a Roma, sempre che le dichiarazioni di ieri non l’abbiano già compromesso.

. te tutto. Penso che alla fine, quando le polemiche si saranno placate, si troverà una soluzione condivisa per il progetto. Condivisa anche dall’Enac? La posizione di Riggio non sembra conciliante. Penso che l’Enac voglia essere informato di quello che si sta facendo, che voglia vedere il progetto e partecipare all’iter. Ma la procedura che stiamo portando avanti, per adesso, non prevede un loro coinvolgimento. Quali sono allora le prossime tappe? Innanzitutto serve che si concluda la fase di verifica della compatibilità ambientale del progetto dello stadio. Fino a quando la Regione e la Provincia non diranno se lo stadio si può o meno fare, è inutile convocare i soggetti interessati. Ma non appena avremo il parere sulla compatibilità, convocheremo una conferenza di servizi al quale saranno invitati

«Sogaer vuole realizzare sui terreni di Santa Caterina, che sono a ridosso dell’abitato, le aree di parcheggio per i jet privati».

tutti gli enti e istituzioni coinvolte, Enac compreso. Quanto è importante per voi lo stadio? Di certo è molto importante, sia per Elmas sia per tutta l’area vasta di Cagliari: per noi sarebbe volano di sviluppo, occupazione, crescita. Ma sia chiaro che quella dell’impianto è solo una delle due partite che vogliamo giocare. E l’altra qual è? Non vogliamo l’ampliamento dell’aeroporto: Sogaer vuole costruire sui terreni di Cellino, che sono a ridosso del nostro centro abitato, le aree di sosta per gli aerei privati che atterreranno a Elmas, creando enormi danni alla cittadinanza. Bene, a me che lo stadio si faccia o no, interessa relativamente: ma qualunque progetto è certo meglio delle aree di parcheggio degli aerei. G.B.


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OPINIONI BLOG-NO-STOP

CARTE BOLLATE? CARO BERSANI CAMBIA STRADA di MASSIMO MARINI

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on appena ho appreso la notizia e visto il video della conferenza stampa nella quale Bersani minacciava strali contro “la macchina del fango”, sul mio faceblog ho subito commentato che sì, io, da semplice tesserato, l’eventuale class action l’avrei sottoscritta. Perché francamente non se ne può più di leggere in ogni dove generalizzazioni ridicole, allusioni infondate, collegamenti forzati, sentenze già scritte senza nemmeno un rinvio a giudizio. Così come è assurda e patetica la distorsione dei meriti delle opposizioni, l’omissione continua delle “vittorie” conseguite in Parlamento, delle buone pratiche amministrative territoriali, delle proposte di alternativa. Il Pd è ben lungi dall’essere il “partito perfetto” che chi ha una sensibilità riformista vorrebbe vedere. Spesso poco reattivo, ombelicale, tatticista, frammentato e lacerato da guerre intestine. Ma fino a prova contraria è anche l’unico partito in circolazione che ha strutturato una democrazia interna, che ha un codice etico più stringente del normale percorso giudiziario, un bilancio certificato, un codice di responsabilità per i propri amministratori, che applica per i propri candidati il codice suggerito dalla commissione Antimafia. E’ il partito senza il quale non avremmo le primarie, non avremmo cioè quello strumento che ha permesso che il vento nuovo soffiasse con tanta forza. Per questo le generalizzazioni, il bieco tentativo di far credere all’opinione pubblica che “son tutti uguali”, perpetrato non soltanto dai giornali più vicini al Premier, fanno rabbia, sono prima che opportunistiche, faziose, strumentali, di fatto semplicemente ingiuste. Una ingiustizia mediatica di sostanza che contribuisce ad impoverire il dibattito sui problemi e le soluzioni, rendendo i quotidiani inutili manganelli per risse da stadio, ma soprattutto a deprimere l’attivismo dei cittadini, chiamati a partecipare solo per retoriche adunate di piazza. Ma nonostante tutto questo, caro Segretario, lascia perdere carte bollate, querele e class action. Le amministrative ci hanno dimostrato che i cittadini, grazie al cielo e alle reti, rifiutano l’antipolitica – e il flop di Idv e Grillo ne sono un esempio lampante. Usiamo quei soldi lì, per migliorare la rete democratica e dimostriamo con i fatti, che sono tutti uguali solo quelli che dicono che sono tutti uguali.

il semaforo

l MILENA GABANELLI

Report-ripart Approfittando di un momento di profondo stress di Giulio Tremonti, nemico giurato della trasmissione tv più “fastidiosa” del Belpaese, Milena Gabanelli ha vinto. E così, raggiunto l’accordo per la tutela legale, è partito l’annuncio: anche quest’anno Report si farà (e parte la pernacchia).

l F. EMILIO BORRELLI

Verdi campani «Un gruppo di esperti giuristi ha verificato, su nostro mandato, che esiste la possibilità giuridica di mettere al bando la Lega e scioglierla come partito politico», ha dichiarato Borrelli. Per noi è pallino giallo: l’idea non è male, l’unico problemuccio è che va un “tantino” oltre.

l RENATO BRUNETTA

Ministro recidivo Renato Brunetta ci ricasca: e così, dopo quel «siete l’Italia peggiore», arriva un «siete cretini, non lavorate» rivolto a un gruppo di contestatori. Dopo l’improperio, si è poi autoassegnato il plebiscito: «Io ho il consenso di 60 milioni di italiani». Boom!

on.fb.me/massimomarini79

TIRRENIA, LA REGIONE E I POTERI FAGOCITATI di Antonello Cabras

L

a vicenda Tirrenia si è temporaneamente conclusa nel modo peggiore. Infatti la Regione non è riuscita a raddrizzare un percorso partito male fin dall'inizio. Lo Stato ha mo strato in questa vicenda di non tenere in nessun conto il diritto dei sardi per un verso, e dei continentali per un altro, di potersi muovere da e per la Sardegna liberi e con costi ragionevoli. Fin dall'inizio in questa vicenda ha prevalso l'esigenza di liberarsi di una compagnia ingombrante e sistemare in qualche modo le sue maestranze. È triste dover constatare come noi sardi siamo stati un utile strumento per erogare un contributo pubblico di 70 milioni annui, senza il quale la privatizzazione non avrebbe avuto nessuna possibilità di successo. Infatti la Cin non ha gareggiato per acquisire Tirrenia, ma per vedersi assegnato il pacchetto di oltre 500 milioni di euro nei prossimi otto anni. Perché la Regione non abbia da subito impugnato la gara in sede giurisdizionale, dovrà a tempo e luogo essere spiegato: oggi infatti si parte in ritardo, sia verso la Corte Costituzionale sia verso gli Organi di Controllo dell'Unione Europea. La stessa flotta sarda perde clamorosamente peso nel nuovo contesto che si delinea con la firma del contratto di cessione ai privati, che sono in realtà un cartello di armatori normalmente in concorrenza tra loro, e da ora in avanti arbitri dei collegamenti marittimi con la nostra Regione, sia attraverso la Nuova Tirrenia, sia con le loro singole compagnie già operanti tra il

continente e la Sardegna. Dicono sia il contratto di servizio ad imporre obblighi: ma trattasi di un documento vecchio stipulato fra lo Stato e una Compagnia pubblica, e sul quale la Regione, come dispone Statuto di autonomia speciale, non ha potuto esprimere alcuna valutazione critica per ade guarlo alla nuova situazione. Oggi la nuova realtà vedrà operare i privati singolarmente e associati nella Cin che ha rilevato Tirrenia: si configurerà un cartello monopolistico che deciderà

Fin dall'inizio in questa vicenda ha prevalso l'esigenza di liberarsi di una compagnia ingombrante rotte e prezzi in contrasto con le regole del mercato oggi in vigore. Che fare? Intanto occorre immediatamente sviluppare in sede giurisdizionale ogni azione tesa a ristabilire giustizia: non è possibile che un sussidio di Stato acquisito dalla vecchia Tirrenia pubblica senza gara, possa essere automaticamente trasferito ad un altro soggetto privato attraverso una gara con la quale viene messa in vendita non tutta l'azienda, ma solo la parte “buona”. In secondo luogo si determina una condizione di evidente distorsione del mercato, che vede un gruppo di armatori associati nel controllo di una compagnia operante in regime di contratto di servizio. Come si può constatare, la

IL PERSONAGGIO . Nitto e poi Palma, l’uomo che a Lui non dice mai di no di Silvia Zingaropoli

Sardegna non è mai esistita nei pensieri del governo in ogni passaggio che ha preceduto la vendita della Tirrenia: per questo chi la rappresenta legalmente ha il dovere di tutelarne gli interessi. Ogni soggetto privato singolo o associato, inoltre, dovrebbe essere aiutato ad assumere iniziative di tutela degli interessi lesi, promuovendo una sorta di azione collettiva. Le responsabilità politiche saranno oggetto di analisi e censura in una sede e in un momento diverso: ma oggi tutti dobbiamo

batterci per cancellare una decisione insopportabile per la Sardegna. Ancora una volta l'Europa può venirci in soccorso se saremo tempestivi e solidali nel sostenere le nostre ragioni. A tutte le interrogazioni presentate in Parlamento, il Governo non ha mai risposto su come e quando sia stata notificata la gara per privatizzare la Tirrenia: ci sono pertanto evidenti contraddizioni ed elusioni nella procedura da far valere. La Regione deve riprendersi la sovranità che gli è stata sotratta: spetta a chi oggi la rappresenta esercitare in pieno le prerogative statutarie che nessun governo, anche se amico, può diminuire o annullare. Senatore del Partito democratico

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Nell’ardua impresa di trovare un degno sostituto del fido Angelino, il Cavaliere chiama Gianni Letta: Berlusconi: Pronto Gianni... ma dico io, ma a che ci serviva un segretario?! Uff, sgrunt... e ora alla Giustizia chi ci metto?! Ma porc... uff, sgrunt... Letta: Calmo Silvio, non volevi mica un “vero” segretario?! Angelino è perfetto, capisci a me. Ma... Frattini? B: Napolitano non lo vuole... L: Brunetta? B: Non vuole neanche lui... L: Bernini? B: Troppo giovane... L: Donato Bruno? B: Troppo amico di Dell’Utri... L: E Nitto Palma? B: Sì, può andare; ma lo chiamo prima

che faccia le sue solite pirlate. Il Cavaliere telefona a Nitto Palma: B: Pronto Nitto, ciao sono Silvio. Palma: Signorsìsignore. B: Ti va di fare il Guardasigilli? P: Signorsìsignore. B: Però non ti sbagliare: ora il processo lo voglio lungo, non breve. Capitooo? P: Signorsìsignore. B: Bene. E i magistrati cosa sono? P: Una metastasi signore. B: E Tangentopoli cos’è stata? P: Golpe di giudici comunisti signore. B: Hai resettato il tuo passato da procuratore della Repubblica? P: Signorsì signore. B: E il più bello chi è? P: È lei signore... Tu tu tu tu... E questo è solo l’inizio della storia...

GUARDASIGILLO Nitto Palma

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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ODISSEE

NUOVI RICCHI, NUOVI POVERI E CAMIONISTI di FRANCESCO CASULA n Alla recente manifestazione organizzata dal Movimento dei pastori a Cagliari hanno partecipato anche altre categorie sociali: artigiani, commercianti, autotrasportatori. È un segno dei tempi. L’acuta e generale crisi economica morde non solo i tradizionali ceti popolari (lavoratori dipendenti, pensionati) ma la cosiddetta middle class. Assistiamo così a una vera e propria scomposizione delle classi sociali. Verso il basso. Verso una vera e propria proletarizzazione e impoverimento. Di contro aumenta la ricchezza: di pochi. E dunque si creano nuove e più ingiuste e intollerabili disuguaglianze. Nella manifestazione dei pastori colpisce la presenza dei camionisti. Che vivono oggi in Sardegna una situazione drammatica. Ma l’origine della crisi data da qualche anno: da quando nel 2006, con l’assorbimento dei traghetti della compagnia Lloyd Sardegna da parte della Moby, è venuta a mancare qualsiasi tipo di concorrenza e soprattutto di vigilanza e tutela nei confronti degli autotrasportatori. Da quel momento è iniziata l’odissea dolorosa dei camionisti: si arriva al rifiuto d’imbarco, nonostante siano muniti di regolare biglietto -pagato con cifre spropositatecostringendoli a pernottare sul porto anche per più notti! Quando vengono imbarcati spesso non viene loro assegnata una cabina (cosa che dovrebbe essere obbligatoria), basilare dopo un giorno trascorso in viaggio e uno nuovo che li attende, per la propria e l’altrui sicurezza in strada. Spesso viene persino cambiata la destinazione: magari da Piombino a Livorno o viceversa, con gli immaginabili disagi per poter portare a termine il proprio lavoro. Situazioni incredibili, vissute sulla propria pelle da chi è costretto a viaggiare per lavoro con l’handicap del mare: già di per sé penalizzante. Il tutto è da ricondurre ad un vero e proprio cartello dettato dalle compagnie marittime che dovrebbero garantire il flusso di merci e persone dall’Isola alla penisola. Lo stato di isolamento che la Sardegna ha dovuto subire per anni -scrivono i camionisti- dettato dall’insufficiente presenza di collegamenti,ora si è trasformato nel più vile dei reati:l’estorsione. Organizzati nell’associazione “Sardegna in movimento” pongono al centro delle loro rivendicazioni la continuità territoriale, l’eliminazione dello stato di monopolio dal porto di Olbia e la Flotta sarda pubblica. truncare.myblog.it

notizie inutili LO SPOT DEL MAKEUP È INGANNEVOLE? BANDITO DAL REGNO

intanto in viale trento...

Soddisfatti o stondinati

n Julia Roberts e Christy Turlingotn sono le protagoniste delle pubblicità incriminate; Lancôme e Maybelline, i marchi cosmetici messi sotto accusa. Galeotto fu il ritocchino Photoshop: «Sono immagini irreali e ingannevoli!» hanno tuonato i sudditi del Regno Unito. E così la discussione è stata portata in Parlamento. Morale della favola: gli spot sono stati banditi dall’intero territorio inglese.

RUMORS SU UN FLIRT PELLEGRINI-MAGNINI MA LEI SMENTISCE n La storia con Luca Marin è appena finita, e già si vocifera di un nuovo flirt tra Federica Pellegrini e il campione del mondo Filippo Magnini. Ma lei, dal suo blog, smentisce categoricamente qualsiasi illazione: «Per quanto riguarda la storia con Luca mi premeva solo dire che sì, purtroppo come a volte capita, è giunta al termine ma che non è assolutamente vero che esista qualcosa con qualcun altro... volevo solo ribadirlo anche per rispetto a Luca».

VIENE DAL MESSICO LA TORTA PIÙ GRANDE DEL MONDO: 650 CHILI n La più grande torta del mondo l’ha fatta un gruppo di cuochi di Città del Messico: seicentocinquanta chili di golosità per cinquanta metri di lunghezza. A dir la verità, la torta messicana è in realtà una sorta di sandwich servito con pane croccante: ma chi l’ha assaggiato giuro che è una vera e propria delizia. Alla preparazione del panino gigante hanno partecipato centinaia di cuochi.

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

Ragazzi ho un’idea, costruiamolo nel mio giardino lo stadio. Paolo Macis via facebook

Leggo Sardegna Quotidiano ormai da qualche giorno e sapete cosa vi dico? Il vostro giornale non ha niente da invidiare alle altre testate. Anzi. Continuate così e vi leggerò sempre. Massimo via mail

Bellissima la nuova rotatoria di piazza San Benedetto, meno macchine parcheggiate e traffico più scorrevole. Michi via sms

Mi sarei aspettato una prima pagina diversa, quasi tutta incentrata sull’odg del consiglio regionale.... Antonello Aquenza via facebook

messaggi

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

È già la sesta volta che devo far riverniciare la serranda del negozio, causa scritte moleste in “notturna”. Fatevi vedere incivili! Annamaria via mail Mi spiegate adesso perché il presidente Cellino non può fare lo stadio a Elmas? Il Cagliari ha bisogno di una nuova struttura più moderna per diventare sempre più grande. Gigi la trottola via sms


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A PICCO

LA SVENDITA Giallo nell’affare Tirrenia la Cin è nata dopo la gara LE DATE La manifestazione di interesse all’acquisto delle navi dell’ex compagnia di Stato scadeva il 20 ottobre 2010. La società che le ha incamerate è stata costituita a Napoli 32 giorni dopo

LA RIVOLTA LA REGIONE RESTA A TERRA E LA SARDEGNA SBARCA A BRUXELLES n Lunedì scorso il commissario straordinario di Tirrenia, Giancarlo D’Andrea, ha messo il sigillo al passaggio delle navi e delle rotte dell’ex compagnia di Stato, alla “Compagnia italiana di navigazione”. La società degli armatori napoletani Onorato, Aponte e Grimaldi. Il prezzo di vendita è fissato in 380 milioni di euro: 200 milioni da versare subito e la restante parte divisa in tre rate da pagare nell’arco di otto anni. I 180 milioni con pagamento dilazionato sono subordinati al mantenimento dei 72 milioni di euro annui (per otto anni) che lo Stato devo versare alla Cin per il contratto di servizio sulle rotte da e per l’Isola. Qualora l’Unione europea li considerasse aiuti di Stato i tre armatori napoletani si porterebbero a casa la Tirrenia con soli 200 milioni di euro. Dalla “nuova Tirrenia” è stata esclusa la Regione sarda che in extremis ha cercato di entrare nella compagine societaria con almeno il 25 per cento delle quote. Lo schiaffo del governo ha scatenato la rivolta in Sardegna. Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno dove, oltre alle vie legali, si prevede la mobilitazione fino a Bruxelles.

n La Tirrenia è stata ceduta ad una società (la Cin) che alla data di scadenza del bando per la manifestazione di interesse all’acquisto non era ancora costituita. L’ultimo avviso ufficiale del commissario straordinario di Tirrenia, Giancarlo D’Andrea, è datato 29 settembre 2010 e contiene la proroga che sposta la scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse dal 29 settembre 2010, alle 12 del 20 ottobre 2010. Confermate le disposizioni dettate in precedenza e cioé che le domande di coloro che erano interessati ad acquisire le navi della ex compagnia di Stato, sarebbero dovute pervenire entro il 20 ottobre 2010 all’advisor finanziario Rothschild spa, via Santa Radegonda, 8, Milano. Hanno spedito il plicco con le indicazioni di rito sulla facciata della busta “Procedura Tirrenia” ed all’interno la documentazione necessaria per le valutazioni

dell’adivisor e del commissario straordinario D’Andrea, tra le altre, le compagnie Moby (gruppo Onorato), Gnv-Snav (gruppo Aponte) e Grimaldi. Non poteva esserci la “Compagnia italiana di navigazione srl”. La società che lunedì scorso ha, invece, firmato il contratto con il commissario straordinario per la consegna di rotte e traghetti agli armatori napoletani. Infatti, la “Compagnia italiana di navigazione” è stata costituita negli studi del notaio Nicola Capuano a Napoli il 22 novembre 2011 con numero di repertorio 127245. La Cin risulta iscritta al registro delle imprese di Napoli il 2 dicembre 2010 con numero di Rea Na-839067 e codice fiscale 06784021211. Ha un sistema di amministrazione così detto pluripersonale colleggiale. I soci della “Compagnia italiana di navigazione”, come è noto, sono la “Onorato partecipazioni srl”, la “Grimaldi

numeri 3

Gli armatori soci della Cin: Onorato, Aponte e Grimaldi

380

milioni di euro l’offerta di acquisto per le navi Tirrenia

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le società con denominazione Compagnia italiana di navigazione

REGIONE Pdl diviso, tutti chiedono un vertice

SFIDUCIATO Mario Diana

n Il Pdl sardo è nella bufera. Al presidente Cappellacci non bastano i problemi romani e quelli della maggioranza in Regione, anche all’interno del suo stesso partito la tensione è alle stelle. 18 consiglieri regionali su 29 hanno chiesto un chiarimento ai vertici del Pdl, sfiduciando il capogruppo Mario Diana. I ribelli hanno scritto una lettera indirizzata al governatore Cappellacci, al neo-coordinatore regionale Nizzi e al segretario nazionale Alfano, in cui chiedono un incontro urgente alla presenza di Nizzi e Cappellacci. Dal gruppo dei dissidenti è uscito in tempo Antonio Pitea, che non ha sottoscritto il documento perché non condivide «le motiva-

zioni prospettate che appaiono riduttive rispetto alla reale crisi del partito», ma anche lui chiede un chiarimento politico «se pur tardivo». ACQUE MOLTO AGITATE All’interno del Pdl in Consiglio regionale le divergenze sono tali che esiste una contro-opposizione all’opposizione dei 18, altrettanto cri-

MARETTA Stochino, Contu, Zedda e Piras criticano i 18 colleghi ma vogliono anche loro un incontro risolutivo

tica però sulle attuali condizioni del partito. I consiglieri Angelo Stochino, Mariano Contu, Alessandra Zedda e Sisinnio Piras hanno dichiarato, riferendosi alla lettera dei diciotto colleghi, di non condividere metodi e azioni «che vogliono alimentare divisioni e processi alle intenzioni, ritenendo che i problemi si affrontano nelle sedi deputate a raccogliere, anche i malesseri e le proposte». Ma anche loro arrivano alla conclusione che sia necessario per il presidente Cappellacci incontrare con urgenza l’intero gruppo consiliare per rivedere insieme la strategia politica da seguire in Consiglio regionale, in armonia con le iniziative della Giunta.

compagnia di navigazione spa (Grinavi) e la Marinvest srl. Tutti titolari di quote nominali (versate) pari a settemila euro. Il capitale sociale deliberato, sottoscritto e versato risulta, dunque, di 21mila euro. Il presidente del Consiglio di amministrazione, Ettore Morace (gruppo Moby), ricopre anche la carica di amministratore delegato. I consiglieri sono sei (cinque napoletani e un romano) e sono: Luigi Parente, Gian Luca Grimaldi, Vincenzo Onorato, Emanuele Grimaldi, Agostino Morlino e Luca Liberali. Sono questi i nuovi capitani di Tirrenia, tutti riconducibili ai gruppi armatoriali di Grimaldi, Aponte e Onorato. Resta il fatto che i tre armatori, finiti sotto inchiesta all’antitrust per lo scandalo del caro tariffe, hanno partecipato con le loro rispettive compagnie al bando per la manifestazione di interesse all’acquisizione del ramo d’azienda di Tirrenia, ma si trovano padroni di Tirrenia con una società, da loro partecipata, ma che alla data di scadenza del bando non era stata ancora costituita. Su questo e altro materiale lavoreranno i legali della Regione che cercheranno di smontare in extremis la cessione della Tirrenia alla Cin con l’aggiunta dell’esclusione della Sardegna dal board della compagnia marittima. Gli uffici dell’assessorato dei Trasporti hanno già ricevuto indicazioni dall’assessore Christian Solinas per la predisposizione dei documenti necessari per l’accesso agli atti della gara che ha consegnato navi e rotte alla “Compagnia italiana di navigazione srl”. Targa societaria per nulla originale se si considera che dalle visure camerali risultano ben sei società denominate “Compagnia italiana di navigazione srl”. Due hanno sede a Genova e risultano entrambe cessate. Un’altra ha casa a Milano e ha cessato l’attività e si trova in stato di liquidazione. La quarta è registrata a Roma. Due società con denominazione “Compagnia italiana di navigazione srl” risultano cessate a Messina. La città dove risulta domiciliato il presidente del Cda della Cin, Ettore Morace. A.Mo.


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IL NUOVO SCHIAFFO

IL GOVERNATORE

«Mobilitazione contro lo Stato» di Francesca Zoccheddu n Niente soldi dalla vertenza entrate e l'impugnazione dell'ennesima decisione del Consiglio regionale, proprio per quella parte del collegato alla Finanziaria che metteva paletti ben precisi sulle compartecipazioni erariali e sui gettiti tributari. Altro che sberle: in una sola giornata dallo Stato è arrivato un uno-due da mettere al tappeto un peso massimo. Figurarsi un peso piuma, come sembra esser visto il governo regionale da Roma. Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, dopo essersi più volte opposto al conflitto di attribuzione con lo Stato e anche alla censura politica al ministro Tremonti, ora tenta di non essere messo definitivamente all'angolo e, per la prima volta, organizza la mobilitazione, quella vera, di piazza e di popolo. Ha chiamato a raccolta i consiglieri regionali del Pdl e gli alleati, oltre al coordinatore del partito, Settimo Nizzi, e i parlamentari sardi del centrodestra. Oggi, prima del Consiglio, cercherà di convincere l'opposizione. «Speriamo», ha spiegato ieri a tarda sera, «che si badi più alla sostanza del problema e si pensi a fare fronte unitario in un momento di difficoltà, mettendo da parte le casacche. Riconosciamoci da sardi a sardi». È nel bel mezzo della lunga discussione generale della legge sul golf che arriva la notizia dell'impugnazione da parte del Consiglio dei ministri di alcune parti del collegato. Tra queste anche la norma in base alla quale “gli accertamenti delle compartecipazioni regionali ai tributi erariali sono effettuati anche sulla base degli indicatori disponibili relativi ai gettiti tributari”. Tale previsione, scrivono dalla presidenza del Consiglio dei ministri, disciplina unilateralmente con legge regionale aspetti che sono demandati a norme di attuazione dello Statuto speciale di Autonomia, consentendo di derogare alle vigenti norme di attuazione dell'articolo 8. Insomma, «siamo al paradosso», afferma il capogruppo del Pd, Mario Bruno, «per cui il governo sta per impugnare la legge della Regione ai sensi del nostro Statuto. E pensare che sarebbe dovuta essere la Regione su nostra forte richiesta a dover impugnare le finanziarie dello Stato che non contengono le risorse dovute alla Sardegna. Seguire il governo Berlusconi–Tremonti sul terreno delle norme di attuazione è stato un errore gravissimo», attacca Bruno, «l'articolo 8 è immediatamente applicabile, ora veramente il presidente Cappellacci consegni le chiavi come ha minacciato per la vicenda Tirrenia». Dura anche la reazione del presidente della commissione Bilancio, Paolo

«Speriamo», ha spiegato ieri a tarda sera, «che si badi più alla sostanza del problema e si pensi a fare fronte unitario in un momento di difficoltà, mettendo da parte le casacche». Ugo Cappellacci

«Siamo al paradosso per cui il governo sta per impugnare la legge della Regione ai sensi del nostro Statuto. E pensare che sarebbe dovuta essere la Regione a dover impugnare le finanziarie dello Stato». Mario Bruno

«Questo atto fa parte di una lunga sequenza di tradimenti dello Stato, che pure deve alla Regione 4 miliardi di residui attivi, mentre nel frattempo non trasferisce i Fas e blocca la spesa». Paolo Maninchedda

Maninchedda, che ha chiesto l'immediata convocazione della conferenza dei capigruppo ed una risposta istituzionale immediata e decisa. «Questo atto», ha detto, «fa parte di una lunga sequenza di tradimenti dello Stato, che pure deve alla Regione 4 miliardi di residui attivi, mentre nel frattempo non trasferisce i Fas e blocca la spesa attraverso il patto di stabilità». Il capogruppo di Sel–Indipendentistas–Comunisti, Luciano Uras, che ha fatto scoppiare la bomba in aula, sottolinea un altro aspetto: «La presidenza del Consiglio dei ministri», ha urlato sventolando un foglio, «ha inviato mercoledì pomeriggio un fax alla direzione generale della Presidenza, chiedendo spiegazioni

L’APPELLO Il governo impugna la parte della Finanziaria sulle entrate, Cappellacci: «Lotta di tutti i sardi uniti» su alcuni rilievi. Ci hanno dato praticamente sei ore per rispondere prima di bloccare la legge. È questo l'atteggiamento che dobbiamo continuare ad accettare dal Governo?». Uras va oltre e ricorda che «il presidente della Regione, dopo l’occupazione del Consiglio da parte delle opposizioni, aveva assunto l’impegno di sollevare, per la mancata applicazione delle norme sulle entrate, il conflitto di at-

CAPPELLACCI Il presidente della Regione ha deciso di dichiarare battaglia allo Stato per lo scippo delle entrate fiscali dovute alla Sardegna.

tribuzione citando lo Stato davanti alla Corte Costituzionale. Aspetta oggi, ritarda domani, il presidente ha consentito al Governo di citare la Regione». Anche Adriano Salis (Idv) parla di ennesimo affronto alla Sardegna, «per dirla alla sarda, di zugata devastante e insopportabile». Per il coordinatore del Pdl, Settimo Nizzi, ora occorre fare quadrato e sostenere l'azione del governatore. «Anche con i colleghi parlamentari del centrodestra», ha detto, «troveremo certamente l'intesa su un'azione unitaria. Si può avere diversità di vedute, e questo è normale, ma c'è la volontà di trovare una posizione condivisa. Prima di tutto vengono i diritti dei sardi».

IN CONSIGLIO CONTINUA IL DIBATTITO SUL GOLF n In un clima di distrazione quasi generale, il Consiglio regionale prosegue la discussione sulla proposta di legge per il golf. Il relatore di maggioranza, Franco Meloni dei Riformatori, ha voluto precisare che il partito non ha lanciato alcun ultimatum né posto la fiducia sull'approvazione del testo. Il presidente della commissione Urbanistica, Matteo Sanna, ha citato i dati negativi del settore turistico e spiegato che la proposta può essere un'importante occasione per attrarre nell'Isola milioni di persone. «Il golf non è uno sport d'elite e per pochi, a differenza di quanto si può pensare», ha detto l'esponente di Fli, «è un volano per lo sviluppo economico». L'ex presidente della Regione, Renato Soru, ha affermato che la legge non è sullo sport, sull'attività golfistica, ma sulle cubature e la possibilità di edificare anche nelle zone agricole. «Meglio dare contributi in denaro», ha detto, «piuttosto che in metri cubi». Pronta è arrivata la replica del capogruppo dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, che ha difeso la legge: «È il primo testo che parla di sviluppo e non di emergenze».


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BEGHE A SINISTRA

La polemica Soru

e il “sistema” del San Raffaele: mai avuto niente BOTTA E RISPOSTA L’ex governatore replica al Corriere che l’ha tirato in ballo per la vendita della società Shardna al manager suicida Mario Cal: un affare da 3 milioni di euro fatto nel 2009 n L’ex governatore della Regione, Renato Soru, tirato in ballo in un articolo del Corriere della Sera, in merito al cosiddetto “sistema” San Raffaele e le sovvenzioni ai politici, precisa la sua posizione riguardo alla cessione alla Fondazione Monte Tabor (gruppo Don Verzé) della società Shardna. Costituita nel 2000 per condurre una ricerca in Ogliastra sui così detti “isolati genetici”. L’ARTICOLO DEL CORRIERE Il quotidiano di via Solferino scrive che Mario Cal (il manager suicida del San Raffaele) avrebbe così riassunto, ad un suo amico fidato, l’acquisto della Shardna: «Soru con noi ha fatto un grande affare». Nell’articolo si sottolinea che la società per lo studio del Dna dei sardi avrebbe chiuso il bilancio 2008 in profondo rosso e solo a quel punto si sarebbe fatto l’accordo tra Soru e il San Raffaele. L’analisi prosegue con il prezzo di vendita dell’84% delle quote detenute da Soru per la cifra di 3 milioni di euro. Ma - scrivono i giornalisti Mario Gerevini e Simona Ravizza pochi mesi dopo la società non vale più nulla perché il valore del database, dove sono custoditi 15 mila campioni di Dna, era stato valutato dagli amministratori scelti da Soru in 10 milioni di euro, mentre nella perizia disposta dal San Raffaele (dopo l’acquisizione della Shardna) il valore sarebbe dimezzato. Quindi è la con-

clusione: i bilanci erano pompati. In coda il riferimento all’ospedale del San Raffaele a Olbia quale contropartita per il «regalo» ricevuto. LA NOTA DI RENATO SORU La replica di Soru si esplicita in sei punti. L’ex governatore evidenzia come dal 2004 ha smesso di occupparsi delle società di cui deteneva una partecipazione e dopo la legge sul conflitto di interessi (2008) ha conferito in un blind trust le partecipazioni in Shardna, Unità e Tiscali. Il consigliere regionale del Pd sottolinea inoltre che dopo la sconfitta elettorale alle regionali del 2009, rientrato nella disponibilità delle partecipazioni di sua competenza, ha messo in vendita Shardna e ne ha proposto l’acquisto al San Raffaele. A fine febbraio 2009 è stato firmato il preliminare per la vendita delle quote societarie al prezzo di 3 milioni di euro. Pari - così scrive Soru alla metà del suo investimento in Shardna. L’ex governatore conferma che a seguito di una nuova valutazione della partecipazione, il valore della ricerca sarebbe di 4 milioni ma «si dichiara che lo stesso potrebbe essere maggiore ma prudentemente ridimensionato, anche a seguito gestione di questi ultimi due anni in cui si è ritardato lo sfruttamento delle sinergie previste». Riguado all’ospedale di Olbia, l’ex presidente scrive di essersene occupato insieme

IL RAPPORTO Mario Cal manager suicida del San Raffaele, Renato Soru, l’ospedale milanese e un laboratorio di ricerca.

con l’allora assessore alla Sanità Nerina Dirindin, ma di non avere avuto niente dal San Raffaele e che le concessioni edilizie sono state rilasciate dall’amministrazione comunale a guida centrodestra. IL RIACQUISTO DELLE AZIONI Renato Soru ha ceduto alla Fondazione Monte Tabor (San Raffaele) l’84% delle azioni della Shardna per 3 milioni di euro. Ciascuna azione (valore nominale 50 euro) è stata ceduta a 35,715 euro. Nell’atto di vendita stipulato dal notaio cagliaritano Roberto Vacca, è previsto che Renato Soru entro il 26 ottobre 2014 può riacquistare le azioni cedute alla fondazione di Don Verzé. Possono farlo lui e i suoi discendenti in linea diretta, agli stessi prezzi e condizioni, fino al 49% della partecipazione ceduta. Stessa facoltà di riacquisto è riconosciuta anche nel caso in cui Shardna e Sfirs (socia col 2%) realizzassero una nuova società. Soru potrà rientrare in possesso del 49% delle azioni o fermarsi al 40% nel caso in cui altri soci partecipassero alla Newco. A.Mo.

LA SEDE PALAZZO TIRSO E POLARIS QUERELLE CON SARDEGNA RICERCHE

n La prima sede di Shardna è palazzo Tirso, in piazza Deffenu, il 28 settembre del 2004 il trasloco nell’edificio n.3 del parco tecnologico Polaris a Pula. Spazi attrezzati in 1.461 metri quadrati a 8.320,40 euro al mese più Iva. In aggiunta: 574,13 euro di rimborsi per oneri energetici. Alla fine del 2007 Shardna è stata dichiarata morosa nel pagamento dei canoni di locazione e pure dei rimborsi energetici per complessivi 214.070,59 euro. Il 5 dicembre 2007 Sardegna ricerche (presieduto dall’ex assessore, Giuliano Murgia) e la Shardna dichiarano di transare le controversie insorte e annullano il contratto di locazione stipulato nel 2004. Ne scrivono un altro e “Sardegna ricerche” riconosce un debito di 14.665 a Shardna per i danni dell’alluvione e 32mila euro per attività consulenziali ricevute dall’azienda del Dna.

Lo scontro Un articolo satirico scatena la guerra nel Pd

POLEMICA NEL PD Acque agitate all’interno del partito democratico

n Non c’è pace nel Pd. Il nuovo motivo di scontro fra le anime del partito in Sardegna è un articolo pubblicato su “Rosa Rossa On line”, sito di informazione della sinistra riformista. Portale molto seguito, che tra i suoi tremila contatti quotidiani ha avuto anche il consigliere regionale del Pd Giuseppe Luigi Cucca. L’esponente del partito non ha digerito un pezzo, intitolato “Alla balera del Pd sardo”, di Emiliano Deiana. Così si è rivolto a un avvocato per presentare querela. Una denuncia tutta interna al Partito democratico, che non fa altro che aumentare le distanze tra le correnti. «Mentre lavoro nel mio ufficio mi squilla il telefonino», scrive il direttore Mondino Schiavone, «dall’altra parte c'è la Digos di

Cagliari che mi comunica dovermi notificare una querela. Digos, Questura, querela! Mi sono precipitato subito in Via Tuveri. Fino ad oggi c'ero stato solo per rinnovare il passaporto». Qui la scoperta: la denuncia non arriva da un avversario, ma da un uomo del partito, Cucca, appunto: «L’articolo di Emiliano, chiaramente satirico, faceva una parodia del Pd, rappresentando una sorta di festa nella quale venivano ci-

LA DENUNCIA Il consigliere Cucca denuncia il sito Rosa Rossa. Esponenti del partito pronti a sottoscrivere il pezzo

tati un po’ tutti i “Big” del nostro partito: Cabras, Sanna, Milia, Soru, Ladu, Soro ed altri». E il ritratto non è piaciuto all’onorevole nuorese. Schiavone spiega anche che l’articolo pubblicato era stato già “passato”, ossia ripulito da frasi che nella forma originaria erano state considerate troppo pesanti. Ma non è bastato. «Se l’intenzione è spegnere la nostra voce», spiega Schiavone, «Cucca e i suoi hanno sbagliato». L’avvocato del direttore è Efisio Arbau, nuorese e Pd. E nei prossimi giorni, annunciano dalla redazione, l’articolo contestato, non edulcorato, uscirà firmato da molti altri esponenti del Pd. Come a dire: e adesso querela anche noi. La battaglia è servita. E.F.


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DALL’ITALIA

MINISTERI Bossi sfida il Colle «Restano al Nord»

AI FERRI CORTI È scontro Quirinale-Lega. Napolitano: Roma è la Capitale, il decentramento è anticostituzionale. Il Senatùr: la Carta non dice dove devono stare, le sedi vanno bene a Monza n Le sedi staccate dei ministeri inaugurate a Monza lo scorso weekend non si toccano. Aspro scontro istituzionale fra il Colle e la Lega. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha tuonato contro il decentramento dei ministri, definendolo incostituzionale nella lettera inviata sul tema al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il testo della lettera è stato reso noto dopo che ieri mattina il leader della Lega era tornato sull'argomento dicendo: «I ministeri li abbiamo fatti e li lasciamo al Nord». Il premier Berlusconi intanto prova a stemperare i toni invia a tener conto delle parole di Napolitano. In mattinata Bossi dà fuoco alle polveri replicando al monito del Quirinale: «Il presidente Napolitano non si preoccupi - aveva detto il leader della Lega - I ministeri li abbiamo fatti e li lasciamo là, siamo convinti che il decentramento è non solo una possibilità ma anche una opportunità per il Paese». In apertura di Consiglio dei ministri Berlusconi ha rivolto un invito a tenere in debito conto le osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica sulle recenti istituzioni di sedi periferiche di strutture ministeriali ed ha quindi chiesto a tutti i Ministri di tenere comportamenti conseguenti. Parole al vento, o quasi. Perché per Bossi «la Costituzione non parla di dove devono stare i ministeri». E, rivolgendosi al premier, il Senatur assicura: «Noi ne teniamo conto - assicura - però vogliamo spostare i ministeri come fanno gli altri paesi europei. Non farlo sarebbe come dire che in Inghilterra sono scemi, e invece vanno meglio di noi. Noi facciamo quello che fanno gli altri Paesi europei». Una chiusa che sembra bonaria ma non lo è e che contiene un ulteriore affondo: «I rapporti con Napolitano non si romperanno per questo conclude Bossi - Questi rapporti si romperebbero se gli chiedessimo di ridare indietro i mobili che si è preso dalla villa Reale di Monza. Adesso vado a casa, vado nella Capitale, a Milano...». Nella lettera che aveva scritto mercoledì al premier Napoliano prende di petto il problema. Il proces-

so di decentramento di sedi ministeriali confligge con l'articolo 114 della Costituzione «che dichiara Roma Capitale della Repubblica», sostiene il capo dello Stato. «A fronte della scelta, non avente connotati di particolare rilievo istituzionale, di aprire meri uffici di rappresentanza - scrive Napolitano - non giova alla chiarezza una recente nota della Presidenza del Consiglio, che inquadra tale iniziativa nell'ambito di “intese già raggiunte sugli uffici decentrati e di rappresentanza di alcuni ministeri sia al Nord che al Sud, come già in essere per molti altri ministeri”, così preludendo ad ulteriori dispersioni degli assetti organizzativi dei Ministeri tanto da consentire la prefigurazione, da parte di esponenti dello stesso Governo, di casuali localizzazioni in vari siti regionali o municipali delle amministrazioni centrali. È necessario ribadire che tale evoluzione confliggerebbe con l'articolo 114 della Costituzione che dichiara Roma Capitale della Repubblica, nonché con quanto dispongono le leggi ordinarie attuative già precedentemente citate.

La pur lodevole intenzione di avvicinare lo Stato ai cittadini non può spingersi al punto di immaginare una “capitale diffusa” o “reticolare” disseminata sul territorio nazionale, in completa obliterazione della natura di Capitale della città di Roma, sede del Governo della Repubblica

La pur condivisibile intenzione di avvicinare l'amministrazione pubblica ai cittadini, pertanto, non può spingersi al punto di immaginare una “capitale diffusa” o “reticolare” disseminata sul territorio nazionale, in completa obliterazione della menzionata natura di Capitale della città di Roma, sede del Governo della Repubblica». TUTTI CONTRO LA LEGA «La risposta di Umberto Bossi al presidente Napolitano è un comportamento irresponsabile - dice Gianni Alemanno - È irresponsabile dal punto di vista istituzionale perché non si può rispondere con questa arroganza al presidente della Repubblica che, in quanto garante della Costituzione, ricorda che l'articolo 114 attribuisce con chiarezza a Roma la funzione di Capitale e che sottolinea che la legge 42 del 2009, da noi fortemente voluta e peraltro promossa da un ministro leghista come Calderoli, ha dato attuazione concreta a questa norma». Per il sindaco di Roma Bossi «è irresponsabile dal punto di vista politico perché cerca di creare inutili conflitti tra la nostra città e le regioni del Nord, che non hanno mai chiesto trasferimenti di ministeri, ma semmai più autonomia e federalismo. È irresponsabile dal punto di vista comunicativo, per-

VILLA REALE Sabato scorso inaugurate le sedi dei dicasteri di Economia, Semplificazione e Riforme aperte con una cerimonia a marchio leghista.

chè in un momento in cui la nostra economia è sotto l'attacco della speculazione e tutti i cittadini devono fare i conti con una crisi economica e sociale pesantissima, non si può perdere tempo ed energie in polemiche inutili e pretestuose, che servono soltanto a dare argomenti a chi cerca di screditare il Governo in carica». Altro schieramento, ma toni analoghi dal presidente della Provincia di Roma Zingaretti: «È inqualificabile che Bossi attacchi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Se l'Italia ha ancora un briciolo di stima e credibilità nel mondo è solo grazie al ruolo straordinario svolto dal nostro straordinario presidente», tuona Zingaretti. Ha ragione Napolitano anche secondo l’ex sindaco di Roma Veltroni: «Non si possono aprire sedi del governo a piacimento dei singoli ministri, non si può esporre in una sede istituzionale la foto di un leader politico accanto al tricolore». Secondo Di Pietro «Quello avanzato dal presidente della Repubblica è un atto di sfiducia formale nei confronti del presidente del Consiglio e del suo governo, rispetto al quale non possiamo rimanere impassibili a guardare». Per il segretario dell’Udc Cesa il richiamo di Napolitano è «ineccepibile» e mette fine la parola fine alle buffonate della Lega.

MILANESE Tremonti: già dimesso da inquilino

IL SUPERMINISTRO Giulio Tremonti

n Questione Milanese - con il graffio dell’ironia - e l’attacco speculativo all’Italia e all’euro. Tremonti affronta in tv a 360 gradi tutti i temi della sua agenda. Una leggerezza compiuta per essersi fidato nella buona fede altrui, che non porta alle dimissioni da ministro dell'Economia ma a quelle, già eseguite, «da inquilino» in modo da andare avanti senza scossoni nel momento in cui l'attacco dei mercati all'Italia è «una questione europea» in cui conta la speculazione ma il nodo vero è «la fiducia nell'euro». Giulio Tremonti, che definisce «molto importante» il documento delle parti sociali che chiede discontinuità per la crescita, prepara un'offensiva mediatica di

oggi con una lettera al Corriere della Sera e un intervento in tv. Tremonti vuole spiegare così il suo punto di vista nella vicenda dei pagamenti in contanti al suo ex consigliere politico Marco Milanese per la casa di Roma nella quale ha abitato fino a poche settimane fa. È il primo pomeriggio quando il ministro, prima attraverso il suo entourage e poi direttamente, fa sapere che risponde-

L’INTERVENTO Una battuta del ministro sulla casa romana E sull’attacco speculativo ai mercati: «Questione europea»

rà con una lettera all'invito di chiarimenti avanzato dall'editorialista del Corriere della Sera, l'ambasciatore Sergio Romano. Una dichiarazione che arriva dopo una giornata convulsa dove le voci di dimissioni di Tremonti sono rimbalzate in mattinata per le sale operative della Borsa causando un nuovo scivolone degli indici azionari e un allargamento degli spread mentre era in corso il consiglio dei ministri e una delicata asta di Titoli di Stato. A escludere le dimissioni del superministro arriva Bossi secondo cui quella compiuta da Tremonti «é una buccia di banana, una stupidaggine, non è un fatto grave, è una superficialità».


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CONTINENTI

BANCAROTTA FALLIMENTO LELE MORA EMILIO FEDE INDAGATO

n Emilio Fede è indagato per concorso in bancarotta nell'ambito dell'inchiesta sul fallimento della LM Managment di Lele Mora, già dichiarata fallita dal Tribunale. Nei giorni scorsi, dopo aver ricevuto un invito a comparire, il direttore del Tg4 è stato ascoltato dai magistrati milanesi titolari dell'inchiesta. Ieri è stata la volta di Mora, attualmente in carcere, essere ascoltato dal pm Eugenio Fusco per ricostruire la vicenda legata alla bancarotta della società. Da quanto emerge al centro dell'indagine ci sarebbe un prestito presunto all'ex agente dei vip concesso da parte del premier Silvio Berlusconi, totalmente estraneo all'inchiesta. Prestito, di cui si è già parlato nell'inchiesta sul caso Ruby, pari a 2,85 milioni di euro. Secondo l'accusa Fede, presunto intermediario dell'operazione, avrebbe trattenuto per sè parte del denaro che sarebbe stato versato, nel gennaio 2010, per evitare il fallimento della società di Mora.

CASO MARRAZZO CARABINIERI E PUSHER OTTO RINVII A GIUDIZIO n Otto rinvii a giudizio: li hanno chiesti il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il pubblico ministero Rodolfo Sabelli a conclusione della complessa indagine scaturita nell'ottobre del 2009, quando venne alla luce il caso che aveva coinvolto l'allora governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo per i suoi rapporti con alcuni trans e in particolare con il viados meglio conosciuto come Natali. Secondo la richiesta dei pubblici ministeri per l'indagine che ha riguardato oltre al caso Marrazzo la morte del pusher Gianguerrino Cafasso, nonchè illegali perquisizioni a trans, rapine in danno di questi ultimi nonchè la violazione della legge sugli stupefacenti da parte di tre pusher sotto processo devono finire 4 carabinieri, 3 piccoli spacciatori e lo stesso trans Natali. I reati ipotizzati sono associazione per delinquere, omicidio volontario (per il solo

ministro dell'Interno Habib el Adly e sei suoi assistenti il 3 agosto nella sala dell'organizzazione per gli investimenti e le zone franche alla fiera del Cairo. Mubarak e el Adly saranno processati per la violenta repressione dei manifestanti durante la rivoluzione. Al momento non è ancora chiaro se Mubarak, in ospedale a Sharm el Sheikh da aprile, sarà fisicamente presente mercoledì prossimo.

STRAGI NORVEGIA SOSPESE LE RICERCHE DEI CORPI E DEI DISPERSI

Lo show Brunetta: «A lavorare, cretini» n Nuovo show del ministro Renato Brunetta. L'esponente del Pdl ha perso le staffe durante un dibattito a Viterbo e insultato i suoi contestatori: «Voi non lavorate. Siete dei poveretti. Cretini. Sono orgoglioso di consentire a questi cre-

imputato Nicola Testini, maresciallo dei carabinieri) falso, favoreggiamento, concussione. Ne devono rispondere a seconda della posizione processuale lo stesso maresciallo Testini, i carabinieri Luciano Simeone, Carlo Tagliente e Antonio Tamburrino nonchè Natali, il pusher Emiliano Mercuri nonchè Massimo Sallustri e Bruno Semprebene.

STRAGE DI BOLOGNA NESSUN MINISTRO ALLE CERIMONIE n Nessun membro del Governo Berlusconi sarà presente il 2 Agosto a Bologna alle cerimonie commemorative delle vittime della strage alla stazione del 1980. A rappresentare l'esecutivo sarà il prefetto della città Angelo Tranfaglia, ufficialmente delegato dal Governo. «Il Governo - si legge, in

tini di urlare perché sono un democratico». Mario Sechi, direttore del Tempo e moderatore dell'incontro di lunedì, ha criticato la reazione del ministro ma ha aggiunto: «Se non fai parlare una persona mini la sua libertà». Intanto le teleca-

mere di tusciaweb.it hanno ripreso l’intero battibecco e lo hanno pubblicato su Youtube trasformandolo in un nuovo, ennesimo, tormentone che ha per protagonista il titolare del dicastero della Pubblica amministrazione.

una nota diffusa da Piazza Roosevelt - ha ufficialmente delegato il prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia, a rappresentarlo alla cerimonia commemorativa per il trentunesimo anniversario della strage alla stazione di Bologna».

noranza e il presidente Paolo Garimberti, il cui voto in caso di parità vale doppio. Il cda ha votato una formula temporanea con la quale si concede la tutela legale a Report, in deroga alla disciplina generale che deve essere ancora definita.

ra allo straniero la partecipazione gratuita ad una sessione di formazione civica di durata tra le 5 e le 10 ore. Al termine del biennio si svolgerà gratuitamente un test inerente la conoscenza della lingua e della cultura civica.

VIALE MAZZINI VIA LIBERA A REPORT C’È LA TUTELA LEGALE

IMMIGRATI PROCESSO IN EGITTO DOPO 2 ANNI IN ITALIA MUBARAK ALLA SBARRA TEST PER GLI STRANIERI IL 3 AGOSTO AL CAIRO

n Via libera a Report per la prossima stagione. Secondo quanto si apprende, il cda ha concesso la tutela legale per il programma di Milena Gabanelli. La notizia è anche stata comunicata da Sergio Zavoli, presidente della Vigilanza Rai, nel corso della riunione della commissione. Il via libera alla tutela legale di Milena Gabanelli è passata con quattro voti a favore e quattro contrari. Favorevoli i tre consiglieri di mi-

n Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Dpr che istituisce l'accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato. L'accordo prevede che gli stranieri che entrano per la prima volta in Italia, di età superiore ai 16 anni, possano stipulare un’intesa con lo Stato. Lo straniero si impegna ad acquisire la conoscenza della lingua italiana e una sufficiente conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia. Lo Stato assicu-

n Il processo contro Hosni Mubarak si aprirà il 3 agosto alla fiera del Cairo. Lo ha annunciato il ministro della giustizia egiziano Abdel Aziz el Guendi in una conferenza stampa. Dopo l'annuncio del ministro, il suo assistente Mohamed Manei ha spiegato che è stato presa la decisione definitiva di tenere il processo dell'ex presidente Mubarak, due suoi due figli Alaa e Gamal, del businessman Hussein Salem e dell'ex

n La polizia norvegese ha sospeso ieri le ricerche dei corpi e dei dispersi nell'isola di Utoya, dove 68 persone, quasi tutti adolescenti e giovani, sono state uccise per mano dell'estremista anti-islamico Anders Behring Breivik. Breivik, attualmente «sospettato di omicidio», verrà nuovamente interrogato, afferma la Bbc. Ma il processo non potrà essere tenuto prima del 2012. Lo ha detto il procuratore del re, Tor Aksel Busch, la più alta autorità della procura generale in Norvegia, alla radio pubblica Nrk. «L'incriminazione non sarà pronta prima della fine dell'anno. E sarà il punto di partenza. Poi speriamo di poter celebrare un processo nel corso dell'anno prossimo».

CHOC NEL GALLES SEDICENNE UCCIDE EX PER UNA COLAZIONE n Uccisa per una colazione gratis, dall'ex fidanzatino che aveva lasciato qualche mese prima. Rebecca Aylward, una 15enne di una cittadina vicino Bridgend, nel Galles, è stata ammazzata con una serie di violente sassate alla testa da Joshua Davies, 16 anni, spinto ad ucciderla da un amico che per scherzo gli aveva detto che gli avrebbe comprato una colazione se avesse avuto il coraggio di farlo. Davies ha in seguito portato l'amico sul posto per mostrargli il cadavere. Il ragazzino - nei confronti del quale la corte non ha ancora espresso una sentenza in attesa della perizia psichiatrica ha poi cercato di nascondere le sue tracce su Facebook.

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Via Roma «Ho vinto l’appalto per il parking: serve chiarezza»

Via Manno Rompono una finestra San Benedetto Rotonda per rubare: tre ragazzi nei guai “stretta” tra piante e stalli

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Concerti Il caos

all’Arena Beach stop agli eventi tra le polemiche LO SFOGO Il sindaco di Quartu: «Perché noi siamo stati bloccati mentre Cagliari, che per anni ha fatto lo stesso, no?». Intanto gli organizzatori annunciano: sospese le serate fino al 5 agosto n Niente da fare: la stagione dei concerti in spiaggia è (quasi) saltata. Dopo il sequestro dell’Arena Beach al Margine Rosso da parte dei vigili urbani di Quartu, l’apertura dell’inchiesta in Procura per occupazione abusiva di demanio marittimo e il tentativo (per adesso infruttuoso se si esclude la disponibilità dell’anfiteatro della Fiera, ma da verificare volta per volta) di trovare una location alternativa agli eventi in cartellone, Sardegna Concerti, Zed!Entertainment e Sardinia Jazz, che avevano organizzato la kermesse musicale sul litorale quartese, hanno dovuto annunciare lo stop alla programmazione. Con buona pace anche del sindaco di Quartu Mauro Contini, che ieri, all’indomani del sequestro della struttura a causa di una serie di irregolarità amministrative, ha convocato d’urgenza una conferenza stampa per illustrare la situazione che ha portato alla sospensione dei concerti in programma almeno fino al 5 agosto: «Io sono ancora ottimista - ha spiegato Contini -: abbiamo lavorato quasi un anno a questo calendario, e per realizzarlo abbiamo fatto i salti mortali. Tutto ciò che faccio, lo faccio pensando allo sviluppo del territorio che amministro, che è drammaticamente depresso». Il cartellone di eventi organizzato da Sardegna Concerti prevedeva per il territorio di Quartu sei concerti gratuiti e quattro a pagamento. Il primo, quello di Fabri Fibra, previsto per mercoledì scorso, all'ultimo momento è stato trasferito alla Fiera. Tutto fa presagire che la vicenda non si concluderà qui, e ora si attende la decisione del Gip che entro oggi dovrà confermare

il sequestro. «A prescindere da quello che avverrà - ha detto a riguardo Contini - se sarà confermato il sequestro della struttura, valuteremo la possibilità di realizzare questo cartellone in un altro sito». E riferisce: «Voglio precisare che gli organizzatori della Zed!Entertaiment mi hanno detto che questa sarà l'ultima volta che mettono piede in Sardegna». Ma Contini ha affrontato anche la questione autorizzazioni. Perché la procedura seguita per l’Arena Beach è la stessa messa in pratica per Mondo Ichnusa, nonostante la manifestazione abbia attirato un pubblico ben maggiore (circa 90mila presenze nei tre giorni) di quello previsto per i concerti all’arena sul litorale. Ma la prassi è stata molto diversa rispetto a quella utilizzata dall’ex sindaco di Cagliari Emilio Floris per le precedenti edizioni dei concerti sponsorizzati dall’Ichnusa: «Avremmo potuto utilizzare altre procedure anziché convocare una conferenza di servizi - ha proseguito Contini nel sottolineare la correttezza del proprio operato e degli uffici -. Dobbiamo capire se d’ora in poi potremo o meno svolgere questi eventi in spiaggia. Questo però dovrebbe valere per tutti i comuni sardi: quello di Cagliari negli ultimi tre anni non ha convocato alcuna conferenza di servizi ma ha solo rilasciato una concessione senza che la Sovrintendenza sia stata interpellata». Uno sfogo che però non risolve il problema dei concerti saltati e per cui restano solo due strade: o il dissequestro della struttura e il nulla osta alla manifestazione, o l’individuazione di una location alternativa. A Quartu o altrove. Monica Magro

LA STRUTTURA Niente concerti all’Arena Beach: cancellati gli eventi fino al 5 agosto

DAVIDE LENZA/FC

LIVE SALTATI CAPAREZZA CI SARÀ RIMBORSI PER DANIELE SILVESTRI

DAL COMUNE CI SONO FIDEIUSSIONI COME TUTELA PER EVENTUALI DANNI

n Dopo il sequestro dell'Arena Beach del Margine Rosso, saltano le esibizioni di: Blues Night, KNA, Tribulia, Balentia Sound System, Daniele Silvestri, Vittorio Pitzalis e Roberto Deidda, Zaman, Train To Roots, 24Grana, Team Work, V.A.R., Luca Madonia, Alberto Sanna, Punkreas e Radioclash. A partire dal 30 agosto saranno effettuati i rimborsi dei biglietti nei punti vendita in cui sono stati comprati. Proseguirà la prevendita per gli eventi previsti nel periodo tra il 7 e il 20 agosto: Martin Solveig e Lafaille, Caparezza, Bandabardò, Planet Funk, Sud Sound System, No Relax.

n «La nostra amministrazione è molto sensibile per quanto riguarda i problemi ambientali - dice Mauro Contini - da subito abbiamo chiesto sia a Mondo Ichnusa che a Sardegna Concerti, delle fideiussioni come garanzia per gli eventuali danni di carattere civile o ambientale che si sarebbero potuti creare, ammontano a 7 milioni di euro per ciascuna organizzazione». Contini aggiunge: «Non avremmo iniziato la procedura di autorizzazione dell’area senza prima l’ottenimento di queste garanzie: se e quando qualcuno dovesse rilevare danni, noi riscuoterò le fideiussioni».

Anfiteatro Rifiuti e incuria, l’ex sindaco Delogu all’attacco n Da sindaco, aveva dato il via libera all’installazione delle gradinate e del palco all’interno dell’anfiteatro romano di viale Sant’Ignazio, da senatore e soprattutto da cittadino si scaglia invece contro il degrado nel quale la straordinaria struttura è piombata dopo l’addio dei concerti e il sequestro delle strutture da parte della magistratura: nessun servizio di controllo e guardiania, nessuna manutenzione e soprattutto montagne di rifiuti lanciati dentro la recinzione metallica.

L’EX SINDACO Delogu contro lo stato di abbandono dell’Anfiteatro

L’AFFONDO DELL’EX SINDACO L’ex primo cittadino e senatore Pdl Mariano Delogu guarda con scon-

certo alla fine in cui è piombato il teatro romano: «L’Anfiteatro romano, quello vero, quello di viale S. Ignazio, è stato restituito al suo ruolo di immondezzaio - ha detto il parlamentare -. Chi si è a lungo battuto per ottenere questo risultato adesso ha davvero ragione di essere molto fiero. Ben diversi i sentimenti di chi non dimentica e non potrà dimenticare le splendide e affascinanti se-

LA POLEMICA Il senatore del Pdl: «Saranno contenti coloro i quali hanno lavorato per farlo tornare una discarica»

rate passate all'Anfiteatro assistendo, in quella splendida cornice, a spettacoli di grandissimo livello. E non può certo essere motivo di consolazione leggere sui manifesti e apprendere dai mezzi di informazione che lo sterrato della Fiera è stato ribattezzato “anfiteatro”. Siamo davvero ai limiti della bestemmia». Una bestemmia non solo per il nome dato alla struttura in cui, quest’estate, si terranno i concerti cittadini, ma anche appunto per le condizioni in cui è stato lasciato l’Anfiteatro romano: senza più il palco (smontato e rimontato, senza autorizzazioni, al Margine Rosso) ma pieno di lattine di birra, buste di rifiuti e pattume lanciato dalla strada.


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CAGLIARI SANT’ELIA CONDANNATO A QUATTRO ANNI PER LA DROGA NASCOSTA DENTRO CASA

MASNATA INCIDENTE SUL LAVORO PAURA PER UN OPERAIO INCASTRATO

LOTTA ALLA SLA CONVEGNO A BARUMINI CON MEDICI, ESPERTI E L’ASSESSORE LIORI

n Mentre Daniel Rossetti era a lavoro, la polizia è andata nella sua casa a Sant’Elia, dove c’erano la moglie e i due figli. Lì gli agenti hanno trovato una pianta di marijuana, e un beautycase che conteneva 77 grammi di hashish, altri 5,5 grammi di fumo, 54 grammi di marijuana e 38 ovuli di cocaina. Raggiunto sul posto di lavoro è stato arrestato, processato e condannato a 4 anni di reclusione. Ora il 27enne incensurato si trova a Buoncammino.

n Stava sistemando il cartone dentro un compattatore, quando ha un pezzo si è messo male e lui ha cercato di spingerlo dentro con la gamba. Daniele Medda ha perso l’equilibrio, è caduto dentro e un piede è rimasto incastrato. Tanta paura ieri pomeriggio alla Masnata Chimici sulla 554, ma la quantità di cartone e le scarpe antiinfortunistica hanno salvato il giovane.

n Oggi a Barumini un convegno sulla Sla. L’incontro è parte delle manifestazioni del Culture Festival, che interessa la Marmilla e il Medio Campidano. Affronteranno il caso della sclerosi laterale amiotrofica, particolarmente diffusa nel Medio Campidano, diversi esperti del settore. L’intervento finale del convegno è affidato all’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori, l’appuntamento è nel Centro culturale Giovanni Lilliu.

VIA ROMA In salita la realizzazione del parcheggio interrato

mune tra i suoi committenti. «E non abbiamo mai avuto un solo problema. Ci siamo occupati del multipiano di via Manzoni, dell'ostello della gioventù, del restauro della scuola Riva e degli uffici di via Nazario Sauro. Per mantenere i posti di lavoro necessari per questo progetto ci siamo esposti anche contraendo dei debiti, ora abbiamo necessità di capire quali prospettive abbiamo davanti». Manca soltanto la firma dell'ultima parte del contratto per dare il via ai lavori. «Il cantiere, da solo, darebbe lavoro a una cinquantina di persone per due anni, che non sono poche specie in un periodo come questo». E l'azienda, dopo l'approvazione del progetto da parte di Asl, soprintendenza, vigili del fuoco e l'ultima delibera della giunta Floris, era pronta a partire. «Che fosse tutto bloccato l'abbiamo appreso soltanto dai giornali. Non voglio fare polemiche con la giunta appena subentrata, ho apprezzato l'attenzione per i lavoratori nelle parole dell'assessore Marras sulla vicenda, ora attendo una chiamata dall'amministrazione». Ma se entro il primo di agosto non dovesse arrivare nessuna risposta, Barontini assicura che non si tirerà indietro. «Non voglio neppure pensare che il Comune voglia arrivare ad un contenzioso che danneggerebbe la collettività, con un impresa che offre la massima disponibilità». Michele Salis

Via Roma

«Ora chiarezza sul parcheggio o danni enormi» n «Qualunque cosa debba decidere il Comune sul destino di questo progetto, lo faccia ora». Vuole prima di tutto chiarezza, Renzo Barontini, l'amministratore della World Trade srl, impresa sarda che, a fine 2009, si è aggiudicata i lavori per la realizzazione del parcheggio multipiano sotterraneo in via Roma, bloccato dopo il cambio di giunta. In ballo ci sono tanti posti di lavoro e lo stesso futuro della società cagliaritana. Per evitare uno stallo, Barontini ha presentato una diffida che scadrà lunedì e che intima al Comune di dare una risposta definitiva: «Non voglio entrare nel merito delle scelte della politica, ma un'azienda come la nostra, specie in un periodo di crisi, ha necessità di certez-

ze: e se il progetto, come sembra, dovesse essere bloccato, chiediamo soltanto che ci venga riconosciuto ciò che è previsto dalla legge». E la richiesta, ventilata nella diffida, è di quasi 800mila euro, ovvero il dieci per cento degli otto milioni di euro previsti per il totale dei lavori, della durata di circa due anni. D'altra parte, l'appalto è già costato alle casse della società cagliaritana una cifra ingente. «Soltanto per contratti e fideiussioni quasi settantamila euro, poi c'è stato lo studio per la gara. Dopo aver vinto, inoltre, abbiamo fatto le analisi per il cantiere, le ricerche commerciali, e abbiamo mantenuto un organico che altrimenti avremmo ridotto molto prima». La World Trade ha sempre avuto il Co-

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CAGLIARI

La protesta Nuovo sciopero dei tassisti n I tassisti cagliaritani di nuovo in sciopero. A distanza di quasi un mese dalla scorsa manifestazione che li ha visti scendere in strada e bloccare il traffico cittadino, causando disagi per un'intera mattinata, i problemi per i quali protestavano non sono stati risolti dalla Regione. Anzi, la situazione si fa

più critica. Non solo per la presenza di tassisti abusivi all’aeroporto: nonostante le richieste niente è cambiato nella turnzione con i colleghi di Elmas, che lavorano più frequentemente e “rubano” i clienti. «Abbiamo scelto la giornata del 9 agosto perché, essendo la settimana precedente a Ferragosto, c'è

l'arrivo della maggior parte dei turisti», spiega Marcello Di Cesare, presidente dell'Uts (Unione tassisti sardi), e continua: «Alla riunione di categoria hanno partecipato in tanti, siamo uniti e decisi ad andare avanti finché qualcuno non risolverà la situazione». Pamela Tolu

Viabilità Tutte le pecche della rotatoria L’APPELLO I commercianti di piazza San Benedetto chiedono spazi per parcheggi L’assessore: sarà difficile n Dopo i residenti, i difensori delle jacarande, pedoni e i ciclisti, anche i commercianti di piazza San Benedetto sono sul piede di guerra contro la nuova rotatoria. «I clienti non hanno più la possibilità di parcheggiare le auto, quindi oltre ai disagi alle attività per la rotonda, aumentano le difficoltà per le attività commerciali della zona». Questo l’attacco dei dodici negozianti nella richiesta inviata all’assessore comunale al Traffico, Mauro Coni e al presidente della commissione Guido Portoghese su tutti, per richiedere «un cambio in corso d’opera». Il Comune è fermo su un punto: «La rotatoria è utile e resterà», ha detto con decisione l’assessore Coni. Che però si è dimostrato possibilista su tutti gli altri fronti: «Il progetto è in corso di realizzazione e siamo a conoscenza delle perplessità. I pedoni chiedono segnaletica e passaggi più sicuri, i ciclisti desiderano la pista ciclabile e i residenti, e non solo, pretendono la salvaguardia delle jacarande (tre alberi nell’aiuola di via Dante), e i commercianti desiderano la tutela della loro attività. Proveremo ad accontentare tutti nel limiti del possibile». Il progetto è figlio della Giunta Floris e la gara d’appalto è stata chiusa tre mesi fa, trovando d’accordo il nuovo Consiglio comunale a maggioranza di centrio: «Non mettiamo in discussione la necessità della rotonda, che porterà benefici e non vogliamo quindi scaricare le responsabilità delle proteste di questi giorni su chi ci ha preceduto», ha ribadito l’assessore ai Trasporti. Il rondò sembra essere piovuto su via Dante all’improvviso sollevando attacchi da tutte le categorie, ma il progetto non è finito, anzi, è più che mai “in progress”: «Ma abbiamo bisogno di tempo per analizzare tutte le possibilità e con la consapevolezza di non riuscire ad accontentare tutti», ha evidenziato Coni, che però ammette che è già al vaglio la possibilità di apportare le prime modifiche: «Stiamo valutando di ridurre il diametro della rotonda, ma non credo al punto di concedere lo spazio per i parcheggi. Inseriremo più avanti la corsia per le biciclette, ma non dob-

PIAZZA SAN BENEDETTO I lavori per la realizzazione della nuova rotonda che non piace ai commercianti

biamo dimenticare la difficoltà degli autobus, all’altezza della drogheria. Mentre le piante di jacaranda non verranno toccate». Sulla stessa linea Guido Portoghese, presidente della commissione Viabilità: «La rotonda è utile e dobbiamo allinearci a tutta Europa dove ce ne sono molte di più e sono noti i vantaggi per la circolazione e la lotta all’inquinamento. Capisco tutte le richieste, di certo cercheremo di accontentare l’utenza debole con strisce pedonali in evidenza e terremo in considerazione le esigenze di ciclisti e commercianti». I titolari delle attività pare non si vogliano accontentare di soluzioni alternative che ritengono insufficienti: «Chiediamo di ricavare un’altra corsia per il traffico veicolare, destinando l’attuale terza corsia (lato marciapiede), alla creazione di zone di sosta “veloce” con disco orario, che ci consentano di lavorare». Lazzaro Cadelano

ROBERTO CADEDDU/FC

IL CANTIERE OPERA DA 250MILA EURO LAVORI IN CORSO PER TRE MESI

IL PROGETTO JACARANDE SPOSTATE E UN’AIUOLA COL PRATO VERDE

n Semafori spenti, rotatoria per il momento provvisoria con i blocchi di plastica bianchi e rossi e lavori per tre mesi. La nuova rotatoria di piazza San Benedetto avrà il cartello “lavori in corso” per novanta giorni, al termine dei quali sarà completata l’opera da 250mila euro. C’è il divieto di sosta permanente, con rimozione forzata, su tutti i lati della piazza e sulle strade che confluiscono. Dal primo agosto il divieto di sosta sarà esteso all'incrocio tra via Petrarca e via San Benedetto per tre mesi. La velocità massima consentita è di 30 chilometri orari.

n Il progetto originale della rotonda prevederebbe lo spostamento dello spartitraffico e di conseguenza l'eliminazione di tre alberi di jacaranda. Si tratte delle tre piante dell’aiuola tra le due carreggiate di via Dante, in prossimità del piazzale. Scampato il pericolo che potessero sparire, i tre alberi dovrebbero essere salvi, o, al limite, spostati di pochi metri. Il progetto non intende eliminare gli spazi verdi, anzi: l’aiuola centrale del rondò sarà ricco di fiori e piante. Ritorno al passato: la rotonda non è una novità assoluta, c’era già negli anni ’50.

Provincia Solidarietà alla Quaquero e polemiche nel Pd

ENZO SICILIANO Assessore provinciale alla Cultura

DAVIDE LENZA/FC

n Fioccano le dichiarazioni di solidarietà per l’assessore provinciale alle Politiche sociali e vice presidente Angela Quaquero, bersaglio di messaggi minacciosi via Facebook. Insieme, però, arrivano le polemiche interne al Pd. Su proposta di Stefano Delunas, capogruppo del partito democratico in consiglio, è stato sottoscritto un documento bipartisan dove si ribadisce «la professionalità e la competenza della Quaquero» e il fatto che «l’attività dell'assessorato proseguirà e continuerà a essere un punto di riferimento importante per tutti i cittadini, senza distinzione alcuna». L’assessore provinciale alla cultura Enzo Siciliano, in una nota ribadisce il sostegno per la Quaque-

ro. E poi se la prende, senza girarci intorno, contro «quei consiglieri provinciali del Pd che non perdono occasione di attaccare la Giunta per finire sui giornali e avere un briciolo di visibilità, magari spinti da qualche insoddisfazione personale». Contemporaneamente richiama tutti all’unità, sostenendo la tesi del presidente Milia: «Un partito deve occuparsi più di queste cose e meno di poltrone e

L’ATTACCO Minacce on line all’assessore, Siciliano: alcuni nel partito dovrebbero badare a queste cose, non a poltrone

sterili polemiche che alla fine non fanno altro che aumentare le distanze tra i cittadini e la politica». Il riferimento è ala consigliera Rita Corda, che ha contestato molte scelte soprattutto in campo culturale. Solidarietà anche da parte del presidente della commissione provinciale Politiche sociali, Emanuele Armeni: «Il lavoro e l'attività dell'assessorato, più volte premiato a livello nazionale anche per i risultati raggiunti a tutela del mondo dell'immigrazione, è un motivo di orgoglio per la commissione che presiedo», afferma Armeni in una nota. Inoltre «la commissione continuerà a sostenere e supportare l'attività dell'assessorato». Francesca Ortalli


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CAGLIARI

Droga Condannata la banda della Marina n Una valanga di condanne per il traffico di droga con la Campania. Il gup Cristina Ornano ha accolto quasi tutte le richieste del pm Danilo Tronci. Condanna a 20 anni per il capobanda Vincenzo De Crescenzo e pugno di ferro anche per i familiari: 18 per Antonio, 14 per Roberto e 5 per Vanessa. Le altre con-

danne: Giampietro Arru (9 anni), Pietro Paolo Campus (10), Vincenzo Cattolica (6), Gialuca Corona (6), Giorgio Corona (10), Giangiacomo Faenza (6 anni e otto mesi), Giovanni Galiotto (14), Patrizia Giua (8), Majda Leba (5), Flavio Loddo (10), Gonario Marras (9) Giorgio Masala (12), Gaetano Morreale

(9), Vincenzo Pagano (12), Simone Pili (8), Davide Piredda (10), Anna Pittalis (5), Jader Schirru (8), Andrea Silvano (6 anni e mezzo), Giovanni Tomera (5), Gojrat Leba (12) e Michele Cherchia (14). Condanna a 5 anni anche per la guardia penitenziaria Pierluigi Congiu. L’unica assolta è Lucia Onorato.

Via Manno Gang di ragazzi tenta il colpo identità e, soprattutto, le età dei giovani la polizia ha avvisato i due pubblici ministeri di turno, per il Tribunale degli adulti di piazza Repubblica e per quello dei minorenni di via Dante. Il pm Paolo De Angelis ha dato disposizione alla polizia di trattenere Mattia Limbardi, l’unico maggiorenne, nelle camere di sicurezza della Questura per la notte con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso con minori.

SCALETTE SANTA TERESA Due minorenni e un maggiorenne, Mattia Limbardi, hanno provato a forzare l’ingresso del negozio Jammin durante la notte, ma sono stato bloccati dalla polizia n Tre giovani hanno cercato di scassinare la porta di un negozio, ma sono stati sorpresi dalla Polizia. L’unico maggiorenne sarà processato nei prossimi giorni mentre i due diciassettenni sono stati segnalati al Tribunale per i minori e restituiti alle famiglie. Poco dopo le 2 della notte tra mercoledì e giovedì è arrivata una chiamata al 113 per avvisare la polizia che tre giovani stavano cercando di svaligiare il negozio Jammin’ nelle scalette Santa Teresa, che collegano via Manno a piazza Dettori. In quell’attività si vende abbigliamento che piace tanto ai giovani, anche troppo vistoche i tre hanno cercato di entrarci in piena notte. L’ARRIVO DELLA POLIZIA Lì vicino sono arrivate due Volanti, gli agenti le hanno lasciate fuori dalla vista del terzetto e li hanno circondati a piedi. Come sono arrivati vicino al negozio hanno trovato

G.L., diciassettenne pregiudicato cagliaritano, che faceva il palo in via Manno, all’angolo con le scalette, per controllare che non arrivasse qualcuno e gli amici potessero mettere a segno il colpo. Ma non è riuscito nel suo intento e quando la polizia è arrivata non ha fatto in tempo ad avvisare i compagni, che sono stati sorpresi mentre cercavano di aprire la porta di Jammin’. Alla vista degli agenti Mattia Limbardi, 19 anni e D. P., di 17, entrambi incensurati hanno tentato la fuga, senza riuscirci. Dopo averli bloccati i poliziotti hanno controllato l’ingresso del negozio e hanno trovato gli attrezzi del gruppetto di ragazzi. Per forzare l’ingresso avevano portato con sé due bastoni a cui avevano attaccato, con nastro isolante, due ganci di ferro staccati da altrettante grucce. A quel punto i tre ladruncoli sono stati portati in Questura per gli accertamenti. Una volta accertate le

L’OBIETTIVO Il negozio che i tre ragazzi volevano svaligiare

ROBERTO CADEDDU/FC

IL MAGGIORENNE A PROCESSO Ieri mattina il diciannovenne è stato processato per direttissima e i legali di Limbardi hanno chiesto i termini a difesa, l’udienza è stata quindi rinviata. Per quanto riguarda gli altri compagni di “shopping” notturno è stato informato il pm di turno per il Tribunale dei minori, Maria Chiara Manganiello, che ha disposto che i due diciassettenni fossero riaffidati ai propri genitori. Che hanno pochi mesi di tempo per rimettere in riga i figli, perché passati i 18 anni si diventa adulti per legge. E le porte di Buoncammino sono meno ospitali di quelle di casa. M.Z.


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SPORT

Il sogno di Cossu «Il Cagliari in Europa nello stadio nuovo» IL TREQUARTISTA «Il numero 10? Non ci penso nemmeno, mi tengo il 7. Ritrovare Suazo è stato un grande effetto. Il mio contratto scade nel 2012 ma non sono per nulla preoccupato» di Gabriele Lippi

è farsi trovare pronti da subito».

n Un 7 è per sempre, come la maglia su cui è stampato, rigorosamente rossoblù. Chiedete ad Andrea Cossu se farebbe mai cambio, ora che si è liberata la 10: «Non ci penso nemmeno, io mi tengo il mio numero, poi vedremo chi sceglierà quello lasciato libero da Lazzari». Questione di anzianità, chi c'è da prima nello spogliatoio ha diritto di prelazione, gli ultimi arrivati prendono quello che resta. E Suazo? «Credo che verrà considerato come un anziano», piuttosto indicativo del peso che l'honduregno è tornato ad assumere all'interno della squadra.

NAPOLI AVVERSARIO TOSTO Tanto prima o poi bisogna affrontarle tutte, sembrerà banale ma è la verità, anche se qualcuna in particolare la si attende in modo diverso: «Il Napoli». Andrea Cossu non può fare a meno di sorridere quando lo nomina. Gli brillano gli occhi, perché lui è un tifoso del Cagliari prima ancora che un giocatore, e per un cuore rossoblù il Napoli non è un avversario qualunque. Storia particolare quella di Andrea contro i campani. Il giorno dell'incredibile rimonta della squadra di Ballardini lui era soltanto in tribuna, appena arrivato da Verona. Nel 2-2 dell'anno dopo uscì prima del pareggio di Daniele Conti. Espulso per una presunta manata a Grava nello 0-0 del 25 aprile 2010, appena 5’ dopo essere entrato in campo. E se la partita contro il Napoli è la più attesa dal fantasista cresciuto nella Johannes, a destare qualche dubbio in più ci pensa la trasferta di Novara: «Giocare sul sintetico è molto diverso che farlo sull'erba, ma tutti dicono che quello è un campo bellissimo. Vedremo, di sicuro un minimo di vantaggio lo dà a chi ci è abituato». Anche perché i piemontesi saranno

IL CAGLIARI IN EUROPA Il sogno di Andrea Cossu non è un 10 sulle spalle, ma qualcosa di più: «Vorrei riportare il Cagliari in Europa da giocatore, dopo averlo visto da tifoso». Magari per giocare nel nuovo stadio: «Spero che si realizzi il prima possibile, ne abbiamo tutti un gran bisogno». Intanto c'è almeno un altro campionato da giocare al Sant'Elia, a partire dall'anticipo serale della prima giornata, il 27 agosto alle 20:45, contro il Milan. «L'avversario è assolutamente indifferente, l'importante

Il Milan all’esordio? L'avversario è assolutamente indifferente, l'importante è farsi trovare pronti da subito. Io un giorno capitano? Francamente non ci penso. Ora abbiamo un capitano e un vice che vanno benissimo, quindi la questione non si pone nemmeno»

una rivale nella lotta per la salvezza e il Cagliari deve «prima di tutto pensare alle dirette concorrenti, poi cercare di togliersi qualche soddisfazione», provando a fare meglio dei finali delle ultime stagioni sicuramente: «Abbiamo sempre dato il massimo e continueremo a farlo». Per riuscirci c'è una squadra che è cambiata poco e che ha nei nuovi arrivati «elementi di sicuro valore già pronti per la serie A». Poi c'è Suazo («Ritrovarlo mi ha fatto un grande effetto») che con Ibarbo ed El Kabir può agevolare il compito di un trequartista: «Sicuramente sono giocatori che amano attaccare la profondità e con cui potrei trovarmi bene». Cossu poi è sicuro che anche Larrivey possa dare il suo contributo: «Ha avuto tanta sfortuna negli anni passati, ma ha voglia di riscatto e sta lavorando bene». Nel futuro immediato ci sono tre appuntamenti. Il rinnovo di contratto: «Il mio scade nel 2012, ma non è un problema e non sono preoccupato». Fosse per lui firmerebbe a vita. Poi, magari, la fascia da capitano, «Francamente non ci penso. Ora abbiamo un capitano e un vice che vanno benissimo, quindi la questione non si pone nemmeno». Terzo, qualche gol in più. «Donadoni mi chiede di entrare più spesso in area di rigore, e di conseguenza ho più opportunità. Ma continuo a preferire mandare in gol i miei compagni». Perché sulla maglia potrà pure continuare a portare il 7, ma sotto sotto è un vero 10.

ASSEMINI FERMI GOZZI E SUAZO, BIONDINI OUT n Altra giornata di allenamenti per il Cagliari, che si è ritrovato ad Assemini per le solite due sedute. Per la mattinata, recupero attivo in palestra, mentre alle 17.30 è spuntato il pallone. Fermi Suazo e Gozzi: affaticamento muscolare, alla coscia destra il primo, alla gamba destra il secondo. Differenziato per i due che non si sono presentati davanti ai tifosi. Per tutti gli altri è stato un pomeriggio dedicato alla tecnica (calcio tennis e torello), a esercizi di reattività e rapidità con l'ausilio di piccoli ostacoli, e a esercitazioni tecnico tattiche per il pressing e il recupero palla. La seduta si è conclusa con un lavoro di potenza aerobica nel quale si è potuta vedere anche qualche giocata e qualche conclusione in porta. Piccolo contrattempo per Davide Biondini, che nell'ultima fase dell'allenamento ha sentito un leggero fastidio alla coscia e si è fermato per precauzione. G.L.

Curiosità Le svariate somiglianze di Ibarbo

IBARBO In allenamento

ENRICOLOCCI/FC

n Asprilla, Rincon, Robinho, Balotelli, Vieira. Con questi giocatori, presi all'apice della carriera, si potrebbe costruire metà di un'ottima squadra, in grado di lottare per lo scudetto. Invece sono soltanto i nomi a cui, in ordine più o meno sparso, è stato accomunato Victor Ibarbo prima e dopo il suo arrivo a Cagliari. Asprilla per la velocità e la nazionalità, un po' meno per la posizione in campo. Caratteristica che invece tende a farlo assomigliare a Freddy Rincon, ex centrocampista di Napoli e Real Madrid, anche lui colombiano, anche lui centrocampista o ala, o, per dirla come dicono a Bogotà e dintorni, più semplicemente “volante”. Robinho e Balotelli se li è scelti lui, nel giorno della sua presen-

tazione. Confronti importanti che però non lo spaventano, e ne mettono in evidenza la capacità di saltare l'uomo, servire assist per i compagni e andare a concludere, con la tendenza a partire da lontano per puntare l'area di rigore. Quello di Patrick Vieira è l'identikit scelto da Alessandro Agostini, che nell'altezza (188 centimetri) e nel volto di Ibarbo rivede l'ex centrocampista di Arsenal, Juventus e Inter. Cer-

ACCOSTAMENTI Vieira e Rincon, Robinho e Yaya Tourè ma forse ha ragione Andrea: «Ibarbo assomiglia a Ibarbo»

to, Vieira sarebbe un po' più statico, un po' meno rapido nel dribbling, un po' meno attaccante di Ibarbo, che in realtà per versatilità, lunghe leve, progressione e visione di gioco potrebbe ricordare Yaya Touré, quello che ha fatto il trequartista nel Manchester City decisamente più di quello che faceva il mediano o il difensore centrale nel Barcellona. E se invece Victor Ibarbo assomigliasse un po' a tutti questi e un po' a nessuno? Se invece un giorno dovesse essere lui il termine di paragone per descrivere un nuovo giovane talento appena approdato in Italia? Vuoi vedere che alla fine ha ragione Andrea Cossu quando dice che «Ibarbo assomiglia a Ibarbo». G.L.

PISANO E PASTORE In alto il difensore del Cagliari contro il talento del Palermo passato al Psg. In alto a sinistra Andrea Cossu (Enrico Locci/FC) durante la conferenza stampa di ieri

ANTICIPO COL MILAN SABATO 27 ALLE 20.45 n Cagliari-Milan, prima partita rossoblù del campionato 2011-12, è stata anticipata a sabato 27 agosto con inizio previsto alle ore 20.45. L'ha deciso la Lega Calcio di Serie A. L'altro anticipo per la prima giornata vedrà in campo, sempre sabato 27, Siena e Fiorentina alle ore 18. Il posticipo del tardo pomeriggio di domenica 28 sarà NapoliGenoa, il cui calcio d'inizio è previsto per le 18. Le altre sette gare in programma nel turno inaugurale di campionato si giocheranno nella serata di domenica con inizio alle ore 20.45. Una settimana dopo il campionato si fermerà una giornata in occasione del raduno dell’Italia di Prandelli.


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Il colpo

Pastore al Psg per 45 milioni I russi su Eto’o PARIGI Dopo Menez, Sirigu e Sissoko prende forma la super squadra di Leo. L’Anzhi pronta ad offrire 50 milioni all’Inter n Cambia volto il nuovo e ambizioso Paris Saint-Germain di Leonardo, che in poche settimane con i petrodollari qatarioti e le idee del brasiliano è partito alla conquista del calcio che conta. Menez, Sirigu, Sissoko, e a momenti se tutto va come sembra - anche Javier Pastore, un trasferimento-boom da 45 milioni di euro. Una campagna acquisti che scuote il torpore del campionato transalpino, resa possibile grazie ai mezzi illimitati dei nuovi proprietari del Qatar. Ieri il centrocampista della Juve Momo Sissoko e il portiere del Palermo Salvatore Sirigu hanno scelto di passare sulle rive della Senna. Sissoko, 26 anni, dovrebbe firmare un contratto di tre anni per 7 milioni di euro più1 milione di bonus. Mentre Sirigu è stato ingaggiato per i prossimi 4 anni per 3,5 milioni. L'argentino del Palermo Javier Pastore è il prossimo obiettivo dei

numeri 3,5

I milioni spesi dal Psg per Sirigu al quale è stato offerto un contratto di quattro anni

50

I milioni che i russi dell’Anzhi Makhachkala sono pronti ad offrire all’Inter per Eto’o

nuovi dirigenti, che hanno già lanciato un'offerta stimata tra i 40 e i 45 milioni. «Spero di ritrovarlo qui, a Palermo andavamo sempre al cinema insieme», scherza Sirigu mentre Leonardo si affertta a dire che per ora «non c'è ancora nulla di concreto». Esattamente come fa Zamparini, presidente del Palermo, che senza il contratto in tasca difficilmente scioglierà la riserva Chelsea-Psg. Ma l'agente di Pastore, Simonian, è al lavoro, e da Londra arrivano voci di una chiusura plurimilionaria. I russi dell'Anzhi Makhachkala sarebbero in arrivo a Milano per fare un'offerta di 50 milioni di euro all'Inter per Eto'o. Ma intanto ecco Vucinic, che tra l'altro piace anche all'Inter. Dopo aver rifiutato Napoli e Tottenham, il montenegrino ha fatto capire ai dirigenti della Roma di gradire solo due soluzioni, ovvero Juventus o Manchester United. Per la difesa juventina è sempre molto caldo il nome dell'uruguayano Lugano. Quanto alla Roma, è alla ricerca di un sostituto dello stesso Vucinic, ed il sogno di Sabatini è Nilmar. Il d.g. Branca, intanto, smentisce qualsiasi interessamento per Tevez.


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SPORT PULA PRESI TRE GIOVANI DAL CAGLIARI: DEFRAIA (‘94), DERIU (‘94) E CONTU (‘95)

GEMINI PIRRI L’ALLENATORE È CASANO HA FIRMATO IL PORTIERE FABIO TORO

SANT’ANTIOCO UN MERCATO DI QUALITÀ ECCO PORCU, MARONGIU E BASCIU

n Fatti tutti gli acquisti per i cosiddetti “anziani” (Erriu, Lantieri, Porceddu, Berlucchi, Dentoni, Mannai e Floris), il Pula si rinforza con i fuoriquota. Il diesse Luca Pilo ottiene dal Cagliari tre giovani molto interessanti: si tratta di Gianluca Defraia (‘94) attaccante, Sergio Deriu (‘94) difensore di fascia e Alessio Contu (‘95), difensore centrale. Oggi è prevista a Pula una leva per i giovani nati dal ‘94 fino al ‘98.

n Smaltita la delusione per la retrocessione in Prima, la Gemini Pirri pianifica la stagione della risalita. Preso il tecnico Stefano Casano, due anni fa vice di Andrea Sanna. Arriva subito il colpo di mercato: ha firmato il portiere Fabio Toro, ex Sant’Elia. Preso anche il difensore Alessio Melis (ex Villasimius). Restano i migliori Andrea Melis, Picciau, Meloni, Lenzu, Pilia e Pau.

n La neopromossa Sant’Antioco scatenata sul mercato. Per l’imminente campionato di Promozione i lagunari del riconfermato tecnico Andrea Marongiu ha messo a segno un tris d’acquisti di categoria superiore. Dal Villacidro è arrivato il centrocampista col fiuto del gol Giancarlo Porcu mentre dal Carbonia sono stati presi l’esterno sinistro difensivo Nicola Marongiu e l’attaccante Alessandro Basciu.

SERIE D

SANLURI ACQUISTATI PANCOTTO E PALMAS

Nove posti liberi Torres in bilico pe il ripescaggio n La speranza c’è e l’attesa è tanta. Per ora la Torres incrocia le dita e cerca di capire come il puzzle dei ripescaggi vada ricomposto in modo da favorirla. Di sicuro parliamo di una catena di eventi al cui ultimo anello alloggia il club sassarese. Il primo dato certo è che nella riunione di ieri del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, sentiti i pareri espressi dalla CoViSoD, sono state ammesse 153 società al prossimo campionato di serie D perché alle già conosciute Angri, Forza e Coraggio, Venafro e Chioggia, che non avevano fatto richiesta di iscrizione entro il 12 luglio, e a quelle come Villacidrese Pomezia, Sapri e Rovigo, che non hanno presentato ricorso contro la bocciatura della CoViSoD, si è aggiunta la Sarzanese che ha presentato espressa rinuncia. Ora i buchi in LND sono 9 perché l’intenzione è quella di formare 9 gironi tutti a 18 squadre, cioè 162 club in tutto contro i 167 dell’ultima stagione. Ma non è immediato che anche 9 siano le squadre da ripescare, perché balla la questione Rimini. La vincente dei playoff di serie D, dovrebbe essere ripescata in Lega Pro il cui numero di squadre iscritte è passato dalle 90 della stagione scorsa, a quota 76 dopo le 14 esclusioni e dopo che il Tnas (Tribunale Nazionale Arbitrato Sportivo) ha riammesso il Catanzaro. Un numero guarda caso uguale a quello voluta dal presidente della Lega Pro Macalli col nuovo format composto da due gironi di Prima Divisione da 18 squadre e due di Seconda da 20 che verrà discusso il 31 luglio nella riunione straordinaria del Consiglio Federale. Ma se il Rimini sale, potrebbe trascinarsi con sé in Lega Pro altre tre squadre per portare a 20 i gironi di Prima Divisione. Perciò i ripescaggi dalla serie D sarebbero 13. In questo caso, per la Torres bisognerà vedere in quale posizione si trova nella graduatoria di ripescaggio: le indiscrezioni la portano da un ottimistico 7° posto, con ripescaggio certo, fino al più realistico 14° posto, perciò fuori dai 13. Ma c’è da valutare poi l’eventuale ingresso in LND di qualche società esclusa dalla Prima Divisione (come Salernitana e Atletico Roma) e la posizione del Cus Chieti, squadra di serie D, deferita nell’ambito del calcio scommesse. Un rompicapo.

MAX PANI L’allenatore scherza con i giocatori prima della presentazione della squadra alla stampa

DAVIDE LENZA/FC

Sant’Elia Cardia e Pani

«In D con entusiasmo» LA PRESENTAZIONE Inizia la stagione della matricola cagliaritana. Il presidente: «Ci attendono sfide importanti ma siamo attrezzati». Squadra rinforzata e pronta a stupire ma c’è il problema del campo di Silvia Dell’Orto n La stagione 2011/12 del Progetto Calcio Sant’Elia è ufficialmente partita, dalla club house adiacente il campo che l’anno scorso ha visto i biancoblù festeggiare una fantastica e storica promozione in Serie D. E a dare il via alla nuova avventura non poteva che essere il presidente Franco Cardia, assoluto protagonista della conferenza di presentazione della squadra: «Partiamo con lo stesso entusiasmo che ci ha premiato la scorsa stagione – afferma il numero uno cagliaritano – Ci attendono sfide importanti e per questo abbiamo cercato di attrezzarci al meglio, riorganizzando anche l’assetto societario. Lo scopo è quello di non fare la fine di altre squadre come Villacidrese e Nuorese che dopo alcune stagioni al

top hanno avuto un tracollo finanziario». Uno dei primi problemi riguarda però il campo che dovrà ospitare le gare casalinghe del Progetto Sant’Elia, perché quello che ha visto la cavalcata dei biancoblù l’anno scorso non è idoneo ad ospitare i match di Lega Nazionale Dilettanti: «Questa situazione si dovrà risolvere al più presto, perché il campionato non aspetta». Ma la diatriba è ancora in corso. Ad esporre le due possibili soluzioni ci pensano l’avvocato Dore, consigliere comunale, promotore della proposta che la settimana prossima verrà vagliata in Aula «sulla possibilità di giocare le gare casalinghe nello stesso stadio Sant’Elia”, e il consigliere regionale Edoardo Tocco, a favore di «una messa a norma del campo adiacente alla club house» e scettico «sulla concessione del San-

t’Elia». Certo è che il presidente di progetti in mente per i prossimi anni ne ha parecchi, «dalla costruzione di una tribuna da 2000 posti coperti e climatizzati, con un impianto fotovoltaico sopra la copertura, a quello di una foresteria per dare alloggio alla nostra e alle altre squadre». L‘unica certezza per adesso è però la rosa che esordirà a breve in serie D. Il direttore sportivo Roberto Ibba, ha presentato uno ad uno i veterani - dal “capocannoniere dello scorso torneo Christian Ibba”, ai fari di centrocampo Atzori e Dessi ma, soprattutto i nuovi arrivati: da Travaglione, lo scorso anno al Flaminia, con Farrugia («Il suo curriculum parla da sé»), a Cotza («con un passato al Cagliari e 5 presenze in serie A». Le ultime parole spettano infine al mister Massimiliano Pani, confermato dopo la promozione: «Andiamo ad affrontare un campionato nuovo con tante insidie, che eviteremo solo remando tutti nella stessa direzione. Con un unico obiettivo possiamo fare qualcosa di importante, quello che conterà è lo spirito».

Mondiali Il Settebello batte la Croazia: è finale

ITALIA Il ct Campagna con gli azzurri

n L'Italia di pallanuoto ha battuto la Croazia del maestro Rudic e va in finale contro la Serbia, e il ct Sandro Campagna chiede agli azzurri l'oro: «Altre volte contro i nostri prossimi avversari ci saremmo potuti accontentare dell'argento, stavolta se non vincessimo l'oro saremmo incazzati...». In acqua per spingere la staffetta e sperare di portarla in finale. Non è bastata Federica Pellegrini, subito in vasca dopo l'oro nei 200, il secondo conquistato qui ai mondiali di nuoto di Shanghai, per far avvenire il miracolo: la quaterna azzurra, con Alice Mizzau, l'olimpionica in seconda frazione a cercare di recuperare, Alice Nesti e Renata Spagnolo, ha chiuso con il 13° tempo di 8'02’’69 che la lascia fuori dalla finale.

Pellegrini ha fatto la sua parte con 1'58’’08, ma le altre ragazze sono andate tutte sopra i due minuti. La nuotatrice è già stata individuata da Alemanno come potenziale testimonial sportiva italiana. Buona la prestazione di Luca Dotto, tra i più veloci del mondo con il settimo posto nella finale dei 100 stile libero. Grande prestazione anche di Sebastiano Ranfagni che si è qualificato per la finale dei 200 dorso,

SHANGHAI Il ct Campagna chiede l’oro contro la Serbia. Pellegrini non basta nella staffetta, Dotto 7° nei 100 sl

in programma domani, con il sesto tempo delle semifinali. Lo statunitense Ryan Lochte ha vinto la medaglia d'oro nei 200 misti davanti al connazionale Michael Phelps, argento. Lochte con il tempo di 1'54’’00 ha stabilito il nuovo record del mondo con il “Cannibale” di Baltimora che si è fermato a 1'54’’16. Luca Dotto arriva settimo posto nella finale dei 100 metri stile libero. Altro oro cinese: Jiao Liuyang ha vinto la finale dei 200 farfalla donne, con il tempo di 2'05’’55. La russia Anastasia Zueva è la nuova campionessa del mondo dei 50 dorso, medaglia d'oro con il tempo di 27’’79. La Serbia è la prima finalista del tornei di pallanuoto maschile, si sono imposti 15-14 sull'Ungheria in semifinale.

n Dopo l’iscrizione all’ultimo momento in Eccellenza, il Sanluri prova a ripartire. Scelto il nuovo tecnico, Enzo Zottoli, il club del presidente Paolo Pilloni si sta già muovendo sul mercato per rinforzare la squadra che avrà poche conferme: il bomber Silvio Fanni e i baby Aru, Epis, Raab. Caddeo è richiesto da squadre di Lega Pro. I primi acquisti sono importanti: dopo il no di Fabio Toro, in porta arriva Matteo Murtas, ex numero uno dell’Arzachena. La difesa è quasi fatta perché in una giornata sono stati acquistati: Uccheddu, ex Samassi, e poi Gabriele Pancotto e Bebo Palmas (foto, inseguito anche dal Quartu 2000), lo scorso anno con il Villacidro. I biancorossi però non si fermeranno qui.

CARBONIA DOPO VIRGILI IN ARRIVO UN MEDIANO

n Continua il mercato a piccoli passi del Carbonia. Dopo aver confermato il giovane tecnico Graziano Mannu (foto), i minerari stanno apportando alcuni aggiustamenti alla rosa. Dopo aver preso il jolly difensivo Domenico Giordani (1983) ex Valle d’Aosta, è stato ufficializzato l’acquisto dell’argentino Martin Virgili, ex Atletico Elmas. Oggi è previsto il terzo colpo, un centrocampista il cui nome è top secret. Tra i giovani, arriva dalla Sigma Andrea Desogus (‘94, laterale), dal Cortoghiana il bomberino Marco Foddi (‘94) autore di 15 reti in Prima. Promosso in prima squadra Matteo Cosa (‘95). Nominato nuovo diesse Maurizio Ollargiu, già collaboratore di Mannu.

ATLETICA OPERATO HOWE, 6 MESI DI STOP n È durato circa un'ora e secondo il professor Giuliano Cerulli «è andato meglio del previsto» l'intervento al quale è stato sottoposto ieri all'ospedale di Perugia Andrew Howe che mercoledì, in allenamento a Rieti, aveva riportato la rottura subtotale del tendine d'Achille sinistro. Secondo l'ortopedico la lesione «non era infatti degenerata». Le condizioni dell'atleta «sono buone». Riguardo ai tempi di ripresa Cerulli si è detto «ottimista», stimandoli in circa sei mesi. L’azzurro era la stella attesa per la 25esima edizione del Meeting Terra Sarda 2011 di Arzana, nei 200 avrebbe sfidato il jamaicano Mulling che ha battuto Tyson Gay nei 100 con 9"80.


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CULTURA

RADIO PRESS Notizie e “sarfate” un Buongiorno lungo cinque anni IL PROGRAMMA Vito Biolchini ed Elio Turno Arthemalle festeggiano il primo lustro della trasmissione che ogni mattina “sveglia” i cagliaritani. Stasera a Elmas il live per il compleanno di Gabriele Lippi

B

uoooongiooornoooo Caaagliariiiii!». Da cinque anni è la voce di Elio Turno Arthemalle a risvegliare i cagliaritani che si recano al lavoro ascoltando Radio Press. Cinque anni che possono essere nulla per un essere umano, ma diventare un'eternità per una trasmissione radiofonica. Lo dice chiaramente Vito Biolchini, direttore di Radio Press che festeggia il primo lustro di “Buongiorno Cagliari” con grande soddisfazione. «Questa è una trasmissione faticosa, e cinque anni si sentono. Siamo un po' stanchi, ma convinti che ne valga ancora la pena e che la formula continui ad essere azzeccata». Due ore dalle 8 alle 10 del mattino (e in replica dopo l'edizione del Gr delle 13), tra la rassegna stampa e i personaggi di Elio Turno Arthemalle. “Buongiorno Cagliari” è quasi una famiglia, con uno zoccolo duro di ascoltatori che partecipa alla trasmissione inviando una media di 200 sms al giorno. «Nell'ultima stagione ne abbiamo ricevuti circa 40 mila», racconta Biolchini. Cinque anni fa questo successo non era affatto scontato, anche se il giornalista non ha mai avuto dubbi sulla formula e sulle capacità della suo amico attore: «Lo conoscevo bene, sapevo benissimo della sua abili-

tà nell'improvvisare e della sua sterminata cultura. I dubbi semmai li avevo su di me, ero pronto a mettermi in gioco facendo il giornalista che non si prende troppo sul serio?». Problema inverso per Elio Arthemalle: «Io non avevo alcun dubbio su di lui, ne avevo invece su di me. Non mi ero mai misurato con il quotidiano, con le notizie che cambiano ogni giorno. La verità è che lui ha incoraggiato me, io ho incoraggiato lui, ed eccoci qua». Una scelta che ha portato ottimi risultati, «Qualcosa di miracoloso», per Arthemalle, «che ha cambiato la mia vita e anche il modo di fare comunicazione. L'affetto che continuano a dimostrare i nostri 25 ascoltatori, parafrasando Manzoni, lo dimostra». E così sono già passati cinque anni tra momenti emozionanti e commoventi, «come la liberazione di Titti Pinna», ricorda Biolchini, e qualche presa in giro ai personaggi della politica locale e della società civile. Ci sono passati tutti, dall'ex sindaco Floris, all'ex presidente della regione Soru. «È capitato che qualche volta se la prendessero, ma mai niente di grave», svela Biolchini, «Che io sappia nessuno si è mai adirato veramente», gli fa eco Arthemalle, «mentre non finirò mai di ringraziare Gian Luigi Gessa, che con grande autoironia è venuto in trasmissione a fare se stesso al fianco del suo doppione comico». Per chi conosce le idee politiche dei due potrà

sembrare paradossale, ma a prendere peggio lo scherzo sono proprio le personalità della sinistra «Forse perché ci ritengono più amici e lo prendono come un tradimento», è l'ipotesi di Biolchini, «mentre a destra si aspettano di tutto e hanno più gli anticorpi della satira».

info

OGNI GIORNO 200 SMS Due ore di diretta dalle 8 alle 10 del mattino e una media di duecento sms al giorno.

DIETRO LE QUINTE Vito Biolchini ed Elio Turno Arthemalle festeggiano i cinque anni di “Buongiorno Cagliari” insieme allo staff di Radiopress e agli ascoltatori

IL PIÙ GETTONATO Tra i personaggi più gettonati la parodia dell'Arcivescovo di Cagliari Monsignor Mani: «Da lui non abbiamo mai avuto alcun riscontro, ma sappiamo di sacerdoti e suore che si divertono tantissimo ascoltando la sua imitazione». Biolchini individua tre elementi come chiave del successo della trasmissione: «Senza dubbio la fascia oraria, il coinvolgimento del pubblico e la capacità di presentarci come uno spazio di libertà in cui tutti possono parlare e esprimere la loro opinione». A partire da tutti i quotidiani locali, anche se ora che sono aumentati di numero il gioco si fa sempre più duro. «È un bene che ci siano, ma la rassegna stampa così è più difficile. Il tempo resta lo stesso di prima, ma ora abbiamo cinque giornali da sfogliare». E poi gli ascoltatori, protagonisti con gli sms e con le “sarfate”. «Credo che non potremo dimenticare mai le anguille arrosto, su callu o il maialetto alle otto del mattino, ma alla fine è un gioco per dare un pretesto al nostro pubblico di venire a trovarci ed entrare in studio con noi, diventando più protagonisti». E protagonisti lo saranno anche stasera, alle 21.30 in piazza Chiesa a Elmas, per il live del compleanno. «Daremo tanto spazio a loro, sveleremo i nickname, li intervisteremo, e ci sarà anche il Fauno chiamato amore (Nicola Musu) a fare il dj set». Perché il futuro del giornalismo sta nella capacità di creare uno spazio di dibattito. Biolchini ne è sicuro: «Se ci chiudiamo in noi stessi diventiamo sacerdoti di una religione che non c'è più. La gente ha le sue idee e ha voglia di esprimerle, non si limita più ad accettare come verità tutto ciò che legge». Anche perché i mezzi di stampa non si possono più limitare a riportare notizie spesso e volentieri incredibili, «noi evidenziamo quanto siano ridicole certe cose che ci capitano sotto gli occhi. In queste condizioni non è difficile far ridere». Il materiale non manca, la voglia nemmeno. “Buongiorno Cagliari” andrà avanti, «almeno finché ci divertiremo». Parola di Elio e Vito.


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CULTURA

FOTOGRAFIA

Addio agli sguardi di Pablo Volta

L’

occhio di Pablo si è chiuso per sempre ieri. Il grande fotografo argentino è morto all’ospedale onclogico, dove era stato ricoverato per un male incurabile. Aveva 85 anni e da tempo aveva abbandonato la sua bicicletta, con la quale girava per le strade di San Sperate. E aveva incominciato a usare la Smart, ma la sua passione per i canti argentini di Carlos Gardel, che ascoltava in compagnia dei suoi cani, come racconta molto bene Giovanni Colombu nel documentario a lui dedicato, non era mai svanita. «Di quelle canzoni conosco tutte le parole», raccontava il fotografo Pablo Volta, italiano d’Argentina, sardo d’adozione. Oggi Pablo non può più cantare, ma a tutti noi è rimasto il suo sguardo bambino, la sua curiosità per il mondo. Per tutto il mondo, quello nascosto come la Barbagia degli anni ‘40, quello misterioso del carnevale di Mamoiada con i suoi mamuthones, quello fantastico dei murales di Pinuccio Sciola. Ci rimarranno impressi quei suoi occhi curiosi sempre incollati alla realtà. Quegli occhi trasformati dal fotogiornalismo, quella grande passione che gli scorreva nel sangue e che pian piano aveva abbandonato. Come un giorno aveva fatto con la sua Minolta, optando a 80 anni per una nuova digitale, «sto così a passo con i tempi», raccontava, lui che dei tempi fu precursore. Come quando negli Anni ’50 fece conoscere per la

numeri 85

Pablo Volta è nato a Buenos Aires nel 1926, da padre italiano, esegue i primi scatti nella Berlino bombardata.

1954

È a Orgosolo con Franco Cagnetta per documentare la sua celebre inchiesta, e nel 1957 a Mamoiada realizza il primo reportage sul carnevale.

1986

Si trasferisce in Sardegna a San Sperate, dopo una lunga esperienza alla Rai parigina.

prima volta al mondo la Sardegna e tutta la sua magia divenne in breve tempo patrimonio di tutti gli italiani, e non solo. Volta ci lascia orfani di tanti ricordi di un mondo che non esiste più. Quel mondo della Berlino devastata dai bombardamenti, di Franco Cagnetta, delle corriere traballanti e polverose, di quelle donne di Orgosolo ricoperte dal velo come a Kabul, oggi. Quelle donne dritte e sicure, schive e sempre padrone del loro tempo, mai smorfiose e sempre decise, le donne di Sardegna. «Le donne barbaricine non compivano gesti inutili, erano essenziali. Come statue greche. Anche nei loro vestiti, alcune “vestivano alla moderna”, ma sempre una moda passata. Fu uno choc per me che arrivavo da Parigi, la vostra Isola», amava dire. «Talmente choccante che qui decisi di passare la mia vita. Da qui non me ne sono mai più andato». «San Sperate, la sua vivacità artistica mi rapì, decisi di venire in pensione qua. Mia moglie, Ornella, è cittadina. È rimasta a Parigi, lei dirige la Fondazione Erik Satie. Oggi quest’Isola è la mia terra. Sto lavorando con il teatro, con la compagnia “Fueddu e gestu”, faccio foto di scena con la mia digitale» racconto due settimane fa. Le sue immagini della Sardegna, con quelle della Lucania di Franco Pinna, apriranno in Italia la strada all'etnofotografia, genere fino ad allora poco considerato ma che negli anni successivi avrà una grande diffusione. F.F.


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CULTURA

appuntamenti

LETTURE MATTEO RENZI A VILLASIMIUS A “...PORTO DA LEGGERE” n Per la prima volta un porto turistico ospiterà una rassegna letteraria: “...Porto da leggere”, con la collaborazione della Feltrinelli. Cinque gli appuntamenti con gli scrittori: stasera John Peter Sloan; il 2 agosto Chiara Moscardelli; il 12 agosto Gianmichele Lisai; il 26 agosto Francesco Cascini; il 3 settembre Matteo Renzi con il suo “Fuori”. Al Porto di Villasimius Dal 29 luglio al 3 settembre

PASSAGGI OFF COSCIENZA DI UNA NAZIONE PARLA SEDDA n All'interno del programma di Passaggi OFF, incontro con Franciscu Sedda per discutere del suo libro”I sardi sono capaci di amare. Coscienza e futuro di una nazione”. Cagliari, oggi alle 19 Libreria MieleAmaro, via Manno 88

MARINA DI SAN VERO MILIS “PENSIERO STUPENDO”, IL LIBRO DI GAVINO ANGIUS

PAROLE SOTTO LA TORRE LE ITALIE DEGLI SCRITTORI MAURI CON CALLIGARICH

n Alla Biblioteca comunale.

n Il festival letterario del Sulcis Iglesiente, uno dei più importanti dell’Isola, compie cinque anni. Parole sotto la Torre, che si terrà fino al 6 agosto, per questa edizione 2011 vedrà tra gli ospiti: Milena Agus, Gianfranco Calligarich, Petros Markaris, Paolo Mauri, Piergiorgio Odifreddi, Moni Ovadia, Serge Quadruppani, Ricardo Menèndez Salmon.

Pineta di Mandriola oggi alle 19

Calasetta, Torre Sabauda alle 22 Info: www.prohairesis.com

MUSICA È l’anno nero dei festival ora salta anche l’”Here I Stay”

B

oicottare la cultura giovanile, sembra la parola d’ordine in questo angolo di Sardegna», interviene Andrea Tramonte, uno degli organizzatori di Here I Stay. Parole cariche di dolore per il Festival messo al bando dal Comune di Arbus alla vigilia dell’inaugurazione, a pochi giorni dal grido d’allarme per la rassegna teatrale di Montevecchio dei Carpe Diem, snobbata dall’amministrazione comunale di Guspini dopo 15 anni di onorata attività. Niet, niente musica. Nessun concerto, Stop all’evento programmato dal 29 al 31 luglio al Pozzo Gal ad Arbus e in auge già da sei anni. E circa 25 mila euro di stecca lasciata all’associazione. Le ragioni? «L’amministrazione comunale non ha concesso l’autorizzazione di pubblico spettacolo alla manifestazione e la notifica è arrivata solo oggi. Nonostante la Commissione comunale di vigilanza fosse tenuta per legge a dare risposta trenta giorni prima dell’inizio dell’evento e nonostante la nostra richiesta fosse pervenuta al Comune il 10 giugno, quindi entro i termini prescritti dalla legge», racconta Tramonte. L’autorizzazione è stata negata all’Here I Stay Festival mentre il 15 luglio scorso il sindaco di Arbus Francesco Atzori ha autorizzato di suo pugno lo svolgimento del concerto di Paolo Fresu, nella stessa location e con un’affluenza di pubblico più alta (intorno al migliaio, Here I Stay aveva chiesto l’agibilità per 700 persone). I ragazzi si domandano: non sarà che sono state fatte delle distinzioni tra i diversi pubblici delle due manifestazioni e tra generi musicali diversi? «Ci saremmo aspettati ben altro profilo da parte dell’Amministrazione, che peraltro aveva dato il suo patrocinio all’evento, insieme alla Provincia del Medio Campidano e alla Regione Sardegna tramite l’assessorato al Turismo». Più nello specifico, l’associazione culturale Here I Stay ha consegnato e protocollato al Comune di Arbus, il 10 giugno, tutta la documentazione necessaria per richiedere l’autorizzazione per il permesso di pubblico spettacolo. L’Amministrazione ha convocato la Commissione di

LA PROTESTA CONTINUA Il 19 agosto conferenza stampa congiunta con Carpe Diem e l’ex sindaco di Guspini

numeri 6

Gli anni del Festival Here I Stay diventato uno degli eventi più attesi dell'estate musicale italiana, una grande festa con tanta gente, musica, nuovi incontri e tante scoperte musicali, in una location immersa nella natura e a pochi chilometri dalle spiagge di Piscinas. Tre giorni di musica live, due palchi, band indipendenti sarde, nazionali e internazionali e dj set.

45

Mila euro è quanto ammonta il costo totale del Festival

25

Mila euro circa il debito che l’associazione si dovrà accollare a causa dell’annullamento della manifestazione in programma dal 29 al 31 luglio nelle miniere di Ingurtosu nel pozzo Gal

vigilanza per tre volte, ma ogni volta non ha potuto deliberare per l’assenza di uno o un altro dei membri. È necessaria la seduta plenaria per fornire il parere sulla documentazione - parere, precisiamolo, non vincolante. L’ultima convocazione della Commissione è avvenuta lunedì 25 luglio, a 4 giorni dall’inizio della manifestazione, e anche in quel caso la riunione non ha potuto deliberare, sempre a causa dell’assenza di qualcuno dei membri della Commissione stessa. A quel punto l’Associazione e il Comune hanno informato la Prefettura che la Commissione non si era riunita, chiedendo informazioni su come procedere. Il Prefetto ha deciso di convocare una commissione d’urgenza per ieri mattina, il 27 luglio, a due giorni dal festival. «La commissione si è riunita e si è espressa sfavorevolmente alla nostra richiesta richiedendo delle integrazioni alla documentazione per poter cambiare il proprio parere. Integrazioni che saremmo stati in grado di fornire, se avessimo avuto più tempo (quello, insomma, previsto dalla legge)», continua Tramonte. Appresa la notizia il mondo dei social network ha iniziato la sua battaglia per sostenere la rassegna. Numerosissimi gli attestati di stima e di affetto che arrivano dalla Rete. C’è anche chi, come Angelo Camba giovane regista che vive a Milano, ha scritto una lettera agli amministratori: «...trovo molto cieco da parte del Co-

mune non aiutare un gruppo di giovani che hanno scelto un modo per esprimere la loro voglia di restare in Sardegna e di fare qualcosa di concreto. Questo è il significato di Here I Stay e il vostro modo di amministrare la comunità di Arbus ha distrutto in parte questo impegno. Mi chiedo come mai ogni tanto ci si interroghi sul fatto che molti giovani sardi lascino l'isola per cercare un lavoro e delle possibilità concrete altrove... per questo, vi porto

il rigraziamento mio e di tutti quei giovani sardi che se ne sono dovuti andare dalla propria terra perché governata da una mentalità vecchia e sempre legata a degli interessi lontani dai cittadini». La protesta continua, l’appuntamento è per il 19 agosto a Montevecchio per una conferenza stampa con musica e spettacoli indetta insieme all’associazione Carpe Diem e l’ex sindaco di Guspini Francesco Marras. Francesca Fradelloni

LE BAND Nella foto il trio piemontese post-punk dei “Drink to me”, ospiti dell’Here I Stay Festival nelle edizioni passate

TEATRO L’impegno civile di César Brie n Due settimane nel segno del teatro, o meglio, nel Teatro del Segno. La compagnia cagliaritana animerà Santulussurgiu dal 6 al 21 agosto con la terza edizione del festival “Percorsi Teatrali”. Laboratori, spettacoli, concerti, mostre, cinema e fotografia: un viaggio tra i linguaggi della scena nel paese del Montiferru, seduto dentro il cratere di un antico vulcano spento. «La vocazione del festival è quella di compenetrarsi con il territorio che lo ospita», dice Stefano Ledda, direttore artistico del Teatro del Segno e della rassegna. Che sottolinea anche le presenze importanti del mondo del teatro e non solo. La vigilia di Ferragosto, per esempio, regalerà la prima nazionale di “120 chili di Jazz” di e con César

info

LABORATORI E CORSI Per informazioni e iscrizioni ai laboratori: tel. 070.680229; www.percorsi teatrali.it

Brie. L’attore e regista argentino terrà anche uno stage su come “Pensare la Scena” (tra l'8 e il 13 agosto). I laboratori sono il cuore pulsante del festival. Elena Bucci, personalità riconosciuta nel panorama teatrale nazionale, dal 16 al 20 agosto metterà in gioco le sue tecniche interpretative per esplorare i territori “Della Paura – talismani e antidoti ovvero essere pronti a tutto”. Altro appuntamento: il monologo di Isabella Carloni “Minchia di re”, dal nome siciliano di un pesce, riscrittura teatrale del romanzo di Giacomo Pilati, cronaca di un amore diverso nel sud Italia alla fine dell’’800, narrato al cinema in “Viola di mare”. E poi ancora laboratori, come quello di illuminotecnica teatrale, diretto, dall'8 al 13

agosto, da Salvatore Mancinelli e Maurizio Gianandrea dell'Accademia della Luce. Spazio anche ai bimbi, con “I vestiti nuovi del'imperatore”, che l’11 sarà messo in scena dalla giovanissima Compagnia dei Ragazzini diretta da Monica Zuncheddu. E l’idea “Teatro da Balcone”, che permetterà di incontrare tra le vie del paese frammenti di poesia. Anche sul festival “Percorsi Teatrali” è scesa la scure dei tagli. «La nostra rassegna costa 45mila euro», specifica Ledda. «Non godiamo di finanziamenti regionali, la Fondazione Banco di Sardegna ci ha sempre sostenuti, quest’anno no. Ventimila euro arrivano dal Comune di Santu Lussurgiu, il resto è autofinanziamento». Massimiliano Messina


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI

Sala 9

ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 Il discorso del re Ore 21.30 CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Il ventaglio segreto

h

Bitch Slap - Le superdotate Ore 22.15 Cars 2

Sala 11

L’ultimo dei templari Ore 22.25

Sala 11

Transformers 3

Ore 19.50

Ore 19.10

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 c/o Sala Polifunzionale Parco di Monteclaro Sala 1 Rassegna Cinematografica Ore 20.30 CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 18.45-21.30

Sala 3

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.50-22.30

Sala 10

❆h

Ore 21.30

Sala 2

Sala 10

le trame

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.30-20.00-21.15-22.30 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-19.45-21.30-22.30

Sala 12

Diario di una schiappa Ore 19.40-21.50

Sala 13

At the end of the day - Un giorno senza fine Ore 19.45-21.55

SESTU THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.00-21.30

CARBONIA NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.10-22.30-1750

IGLESIAS CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Transformers 3 Ore 19.30-22.40 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.00-22.40

Sala 3

Bitch Slap - Le superdotate Ore 22.30

Sala 3

Sala 3

Cars 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.00

L’ultimo dei templari Ore 20.30

Sala 4

Per sfortuna che ci sei Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 6

Cars 2

Sala 5

Sala 7

Per sfortuna che ci sei Ore 21.30

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.50-22.30

Sala 9

Diario di una schiappa Ore 18.30-20.30-22.30

Ore 19.00

OZIERI TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

Sala 2

Sala 3

Sala 4

Captain America: il primo vendicatore Ore 20.00-22.40

Sala 5

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.30-22.00

Sala 6

Esp - Fenomeni paranormali Ore 20.30-22.40 Diario di una schiappa Ore 20.15-22.40

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.00

Sala 7

GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Festival del cinema spagnolo

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.30

MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h

Sala 8

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.00-22.30

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Per sfortuna che ci sei Ore 19.55-22.05

Sala 9

Sala 2

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.00-22.00

Transformers 3 Ore 21.40

Sala 4

Sala 5

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.00 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.30

Sala 6

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.40-21.20

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.20

SANT’ANNA ARRESI

NUORO

Diario di una schiappa Ore 18.30-20.30-22.30 Transformers 3

Sala 2

Transformers 3

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.10

Sala 4

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.30-22.50

Sala 5

Cars 2

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.40

Sala 11

Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

Sala 12

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.40

SASSARI ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

▲ho

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.30 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.00-21.00 SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 The Fighter

ILMETEO

❆▲h

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Conspirator Ore 21.00 Ore 21.00

Ore 19.30-22.30

Cars 2 Ore 18.30

Sala 3

Sala 10

Ore 21.15

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.30-22.30

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

Captain America: il primo vendicatore Ore 19.30-22.00

Ore 18.15

OLBIA

▲ho

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.45-20.00-21.45-22.40

Sala 4

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

Ore 20.30-22.40

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-21.45 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 21.30

Sala 2

CAPTAIN AMERICA: IL PRIMO VENDICATORE

Genere Fantastico Anno 2011 Durata 124 minuti Regia Joe Johnston Con Chris Evans, Hugo Weaving Trama Il famoso eroe dei fumetti, Steven Rogers, meglio conosciuto come “Captain America”, arriva sul grande schermo in un film che racconta le sue gesta. Cresciuto durante la Grande Depressione, Steven ha sviluppato un forte odio verso i nazisti. Respinto dall'esercito per via della debolezza fisica, decide di partecipare ad un programma sperimentale grazie al quale si trasformerà in Captain America...

BITCH SLAP LE SUPERDOTATE

Genere Azione Anno 2009 Durata 105 minuti Regia Rick Jacobson Con Julia Voth, Erin Cummings Trama Tra donne super sexy, macchine super veloci e potentissime armi, prende forma un omaggio al genere Exlpoitation. Le “superdotate” sono Trixie, una spogliarellista ingenua, Camero, killer e corriere della droga, e la donna d'affari Hel. Le ragazze entrano in scena a bordo di un'auto d'epoca: sono alla ricerca di un bottino di diamanti...

DIARIO DI UNA SCHIAPPA

Genere Commedia Anno 2010 Durata 94 minuti Regia Thor Freudenthal Con Zachary Gordon, Steve Zahn Trama Greg Heffley ha una bizzarra idea: la scuola media è la più stupida invenzione esistente. Tra bulli, pericoli e il cibo della mense, il percorso scolastico è irto di mine atte a rendere impossibile la vita di uno studente. L'istinto di sopravvivenza lo porta a mettere in atto una serie di piani che però, puntualmente, mancano l'obiettivo...

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE II

Genere Fantastico Anno 2010 Durata 130 minuti Regia David Yates Con E. Watson, D. Radcliffe Trama Capitolo conclusivo della saga fantasy che vede protagonista il celebre mago Harry Potter. Nel mondo della magia, lo scontro tra le forze del bene e quelle del male vede il proprio momento culminante: tutto è in gioco e nulla è al sicuro. Nell'epica resa dei conti con Lord Voldemort, Harry è chiamato a compiere la più ardua delle imprese...

Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-22.00

TEMPIO PAUSANIA CINEMA GIORDO Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Chiusura Estiva

▲o

BUDONI ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 Riposo

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 X-Men: L’inizio Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta Sala 1 Che bella giornata Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 Habemus Papam Ore 22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-22.00 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.30

Sala 3

Diario di una schiappa Ore 18.30-20.30-22.30

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 17.35-20.10-22.35 Sala 2 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 3 This is beat - Sfida di ballo Ore 18.15-20.15-22.35 Sala 4 Transformers 3 Ore 18.30-22.15 Sala 5 Cars 2 Ore 18.00 Sala 5 Shelter-Identita’ paranormali Ore 20.20-22.35 Sala 6 Il truffacuori Ore 18.00-20.20-22.30 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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