La Medicina Biologica

Page 14

RIVISTA ITALIANA DI OMOTOSSICOLOGIA

L’alimentazione moderna è caratterizzata da: 1. Carenza di vitamine, soprattutto di vitamina Bi, macina, vitamine A e vitamina E. 2. Carenza di minerali ed elementi oligodinamici, in special modo magnesio, rame, manganese, selenio, germanio, palladio ed altri ancora. 3. Supernutrizione lipidica e proteica. A causa della supernutrizione proteica si ha un accumulo di protidi nelle membrane basali dei capillari. Ne consegue una ridotta permeabilità delle membrane dei capillari (sec. Wendt). 4. Mancanza di proteine fresche, naturali. 5. Carenza di fibre indigeribili, che comporta un indebolimento della peristalsi intestinale. Ne conseguono stipsi e difficoltà nello svuotamento dell’alvo. 6. Carenza di principi enzimatici a causa della scarsa alimentazione con cibi crudi. Gli enzimi vengono distrutti già con una temperatura di 50°C. 7. Eccessiva ingestione di carboidrati raffinati, come farinacei, zucchero e dolciumi. 8. Carenza di alimenti alcalini: Alimenti con abbondanza di valenze alcaline diminuiscono il fabbisogno di proteine necessarie per mantenere l’equilibrio azotato. Questa esperienza è stata confermata da Raynar Berg in base a numerosi esperimenti. L’alimentazione moderna presenta un eccesso di sostanze nutritive acidificanti. 9. Un’altra conseguenza dell’alimentazione moderna è la disbiosi intestinale, cui segue il dismicrobismo. Negli eventi tumorali si riscontra sempre uno squilibrio della flora batterica intestinale. Nel nostro intestino è indispensabile la presenza di determinati microrganismi come “disperdenti”, cioè capaci di “disperdere”, di elaborare in modo appropriato le sostanze nutritive. 10. Altri effetti deleteri dell’alimentazione moderna sono i disturbi del riassorbimento intestinale, 14

che iniziano già nell’età giovanile e che, tra l’altro, impediscono il pieno utilizzo del calcio o del ferro apportato per via orale. Noi siamo convinti che l’alimentazione è uno dei fattori più importanti nella lotta contro le malattie da civilizzazione. Perciò riteniamo indispensabile un cambiamento delle abitudini alimentari.

Modificazione della dieta

La modificazione della dieta comincia evitando la supernutrizione glicidica, lipidica e proteica. La supernutrizione glicidica consiste in un eccessivo apporto di carboidrati, sotto forma di farinacei, zucchero e dolciumi. I carboidrati in eccesso possono essere trasformati in grasso. Lo zucchero è una sostanza puramente calorica [“calorie vuote”] e nient’affatto necessaria. Per di più sottrae all’organismo vitamina che è già carente nei cibi moderni. I cereali integri sono il meglio tra i “carboidrati” che la natura ci offre. Oltre ai carboidrati contengono vitamine, preziose proteine naturali e le indispensabili fibre indigeribili. Fibre indigeribili

Le fibre indigeribili non solo favoriscono la peristalsi intestinale e lo svuotamento regolare dell’alvo, ma servono anche per nutrire e mantenere sana la flora batterica intestinale. Inoltre favoriscono l’eliminazione del colesterolo, contribuendo all’abbassamento del tasso di colesterolo nel sangue e anche nella bile. Con ciò si riduce anche il rischio della formazione di calcoli biliari (il 9O% dei calcoli biliari sono calcoli di colesterolo!). Secondo Thomas (Berlino) è necessaria giornalmente una pappa di cereali, in aggiunta al pane integrale, perché costituisce un prezioso alimento crudo. È necessario però ricordarsi che la pappa di cereali e la farina integrale non possono essere conservati - lo stesso vale per la crusca, che è pure un prodotto cerealicolo integrale -, a meno che non si aggiungano sostanze chimiche capaci di conservare la crusca e di impedire la formazione di

muffe che producono le aflatossine, le quali sono cancerogene. La pappa di cereali integrali deve essere dunque consumata il giorno stesso della preparazione. Anche la farina per la produzione del pane integrale deve essere fresca, macinata giornalmente. Alla crusca sono da preferire i germi di grano o le pappe di grano (muesli), perché la crusca contiene acido fitico, il quale può disturbare il riassorbimento del calcio e del ferro. Tra i carboidrati più importanti sono da annoverare, oltre ai cereali integrali, la verdura fresca, le insalate crude, che dovrebbero sempre far parte dei pasti giornalieri come la pappa di grano integrale e la frutta. Grassi

L’apporto alimentare di grasso dovrebbe essere ridotto. Più avanti vedremo quale ruolo svolge l’alimentazione iperlipidica nella genesi del cancro dell’intestino crasso. In termini di calorie, gli alimenti non dovrebbero fornire più del 3 0 % delle calorie sotto forma di grassi. Proteine

La terza sostanza nutritiva fondamentale è l’albumina, che accanto all’acido nucleico rappresenta la base della vita e perciò è un elemento essenziale degli alimenti. Tuttavia un eccesso di proteine nell’alimentazione è altrettanto nocivo quanto lo è la carenza di proteine. Oggi sappiamo che oltre all’adiposi d’origine glicidica e lipidica esiste anche un’adiposi da supernutrizione proteinica. Dalla ricerca moderna sulle proteine è emerso che le proteine in eccesso si depositano e si accumulano sulle membrane basali (non sulle membrane cellulari) dell’endotelio dei capillari. Nel corso degli anni si possono accumulare fino a 2 chili di proteine. 1 capillari possono ispessirsi di 8-10 volte e la permeabilità risulta molto ridotta. Per la ridotta permeabilità si riduce anche l’asportazione delle scorie metaboliche come acido urico, acido lattico e acido piruvico dai tessuti. Ne consegue una superacidificazione dei tessuti e quindi una patologia reumatica. D’altra parte diventa più difficile l’accesso delle molecole d’insulina alle membrane cellulari, per cui risul-


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.