Zaino in Spalla

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N° 1 - anno 1° - febbraio 2012

Zaino in spalla Giornalino periodico del Gruppo Catania 1 -

33 ANNI INSIEME l’editoriale di Marco Farina “Questo è per me il secondo anno da capo gruppo e mi sono dovuto ributtare dentro quest’esperienza dopo tanti anni, questo è il lato sia positivo che negativo, per me e per il gruppo. Di positivo ho notato tanto entusiasmo e tanta voglia di fare da parte di tutti, sia ragazzi che genitori. Di contro la poca esperienza da parte dei capi unità data la loro giovane età. Questo è il trentatreesimo pranzo, abbiamo mangiato all’inverosimile, come sempre è rimasta un sacco di roba e la battaglia per il primo posto è ancora aperta!” Così commenta, poco prima di concludere la festosa giornata premiando i piatti delle varie unità, Vito Di Benedetto, capogruppo del Catania1, l’attività svolta all’oratorio salesiano S. Filippo Neri in onore del 33° anno di vita del nostro gruppo. “Trentatre anni… non sono una tappa memorabile come i trenta o i venticinque, però rappresentano comunque un tassello in più nella storia del nostro gruppo, speriamo di farne altrettanti e passare insieme altre giornate gioiose come questa”. Non credo ci sia bisogno di aggiungere qualcosa a ciò che ha detto il nostro capogruppo, vi invito però, essendo questo il primo numero del nostro giornalino scout, a leggere con attenzione e continuare a seguirci nei prossimi numeri. Buon Volo, Buona Caccia e Buona Strada a tutti voi lettori, piccoli e grandi!

LA REDAZIONE Direttore Responsabile Simone Salamone Direttore giornale Alfio Ponzo REDAZIONE DI CDM Coordinamento redazionale Alfio Ponzo, Simone Salamone Casella email della redazione

scanderberg@hotmail.it RESPONSABILI RUBRICHE Marco Caruso, Claudio Arcoria, Riccardo Camuto, Nino Ferlito, Fabrizio Arcoria, Marco Farina, Niko Cattaneo, Giovanni Arena, Alberto Crisafulli, Alessandro Midolo, Francesco Pecorino, Marco Ferlito, Davide Puglisi. Sito web (per scaricare il file) http://catania1.fse.it/ Facebook (per sapere tutte le news) FSE GRUPPO CATANIA 1 NOSTRA SIGNORA DI LOURDES


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LA FESTA IN ORATORIO

il fatto di Alberto Crisafulli Sabato 11 e domenica 12 febbraio presso l’oratorio San Filippo Neri in occasione della festa della madonna di Lourdes il gruppo F.S.E Catania 1 ha festeggiato i suoi 33 anni. I due giorni carichi di forti emozioni si sono aperti con la celebrazione della Santa Messa alle ore 17:30 animata dal gruppo scout e conclusasi intorno alle 18:30. In seguito Fuoco, Clan e Capi hanno iniziato a preparare la cena a cui hanno partecipato anche le guide, rimaste a dormire in oratorio per celebrare una veglia d’armi. Il menù era molto semplice: pasta alla matriciana, salsiccia e patate. La pioggia inoltre ha costretto tutto il gruppo a cenare sotto i portici alle 21:10, naturalmente dopo la preghiera di ringraziamento.Tutti soddisfatti e sazi soprattutto per il dolce, un pandoro farcito con besciamella e nutella, che ha avuto grande successo, e lavate le gavette, clan e fuoco si sono diretti in sede dove hanno organizzato

e preparato l’attività per l’indomani con la costruzione, dei rosari, delle palline colorate, dei talloncini e dei cappelli da chef. Alle 23:10 le attività si sono concluse ed ognuno è tornato a casa impaziente e desideroso di affrontare la grande giornata di Domenica. L’indomani le attività si sono aperte alle 10:30 con il quadrato generale dove, dopo qualche accenno da parte di Vito sulla fondazione del nostro gruppo, Alfio ha iniziato a spiegare il gioco. Tutto il gruppo è stato diviso in 9 squadre, ognuna composta da 12 membri, con un proprio nome ispirato alla storia della madonna di Lourdes. L’obiettivo di ogni squadra era quello di superare tutte le 10 tappe tenute dai capi, con conseguente consegna delle palline da attaccare al rosario, prima degli altri in modo da poter ricevere la mappa del tesoro da Erminio. Varie erano le prove dal crucicatania1 al salto alla corda alla costruzione di un barella ecc.


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l’intervista di Giovanni Arena Quest’oggi si festeggia il 33° anno del nostro gruppo Catania 1, per l’occasione abbiamo fatto un’intervista a Chiara, coccinella del nostro gruppo, sull’importanza di questa festa; ma iniziamo: Cosa si festeggia oggi? La festa del nostro gruppo. Perché è importante per te? Perché sto con le mie amiche coccinelle. Hai conosciuto persone nuove? Sì, ho conosciuto delle bambine molto simpatiche e divertenti.

Nella foto: Alice Benedetta Chiara Alessandra Federica della sestiglia Rossa

Ero molto contenta e ho portato un fiore rosa alla Madonna.

Com’è il rapporto con le tue sorelle del Cerchio? Molto buono perché sono sincere.

Da quanto frequenti gli scout? E qual è la tua esperienza più bella? È un anno che sono scout e la mia esperienza più bella è stata il volo estivo fatto a Maletto, dove ci siamo fatti una foto con Alessiona.

Cosa hai provato il giorno che hai pronunciato la tua Promessa?

Cosa vorresti fare da grande? Vorrei diventare una Capo.

Nel bel mezzo dei giochi si è aggregato a noi anche il gruppo di Bronte venuto a trovarci per festeggiare e trascorrere una giornata insieme. Alla fine dei giochi la squadra vincitrice è stata “Acqua benedetta” capace di completare le prove e trovare il tesoro prima degli altri. Chiamato subito il quadrato Vito ha invitato i vincitori ad aprire il tesoro davanti al gruppo che conteneva nove volti della madonna ognuno da attaccare nella croce del rosario delle singole squadre. Chiuso il quadrato e date le ultime informazioni ha avuto inizio il pranzo (gara di cucina) preparato dai genitori. I tavoli colmi di buonissime pietanze sono stati divisi per unità in modo che i giudici potessero premiare non il singolo genitore ma l’intera

branca. I giurati quindi muniti di forchetta e cappello da chef hanno iniziato ad assaggiare ogni piatto dai primi ai secondi, dai contorni al dolce rischiando di collassare per il troppo cibo. Dopo una breve pausa, è stato chiamato il quadrato finale a cui hanno preso parte anche i genitori e nel quale si è aggiunto anche Don Pippo facendoci una grande sorpresa. Durante il quadrato sono state eseguite tutte le scenette programmate e preparate per il conseguimento di una tappa, premiate le pietanze con un attestato e svolti una serie di bans e canti. Felici per la giornata trascorsa abbiamo chiuso il quadrato con un grande VOGA e ognuno di noi è tornato a casa forte e speranzoso di poter vivere altri 33 anni come questi.


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FESTA DI

Catania 1


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GRUPPO

33째 anno


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l’intervista di Antonino Ferlito Buona Caccia, Buon Volo e Buona Strada a tutti! Come la maggior parte di voi sicuramente sa, Domenica 12 Febbraio 2012 nel nostro Oratorio, sotto un meraviglioso sole, si è svolta la magnifica giornata del 33° Compleanno del nostro gruppo. È stata una giornata molto intensa ma sopratutto ripiena degli ingredienti essenziali: tanta gioia e divertimento per tutti, da lupetti e coccinelle a capi e capo. Sul finire, abbiamo raccolto la testimonianza e le impressioni di Matteo Strano, capo sq. Cobra del Riparto Mafeking che, in compagnia della propria squadriglia, ha risposto alle nostre domande: Cosa rappresenta per te il compleanno del nostro gruppo? Hai ricordi legati a questa ricorrenza? È uno di quei momenti importanti dell’anno scout, in cui bisogna festeggiare. Ricordo con affetto e gioia il compleanno di gruppo dell’anno scout 2008/2009, il primo per me, che è coinciso anche con il 30ennale. Si fece una grande festa con tanto di distintivi annuali e presenze importanti. Fu più sentito di questo, ovviamente era una data piu importante. Bisognerebbe ripeterla in futuro.

Buona Caccia Matteo! Da quanti anni fai parte di questo riparto? Buona caccia a te! Sono entrato a far parte del riparto mafeking 4 anni fa, esattamente nel 2008. Da 1 a 10 quanto sei soddisfatto di tutte le tue esperienze? 10. Ogni uscita, campo o riunione ti lascia qualcosa dentro, un dettaglio legato alle avventure divertenti che vivi con i tuoi amici, e el frattempo apprendi nuove tecniche da usare e che ti danno la possibilità di crescere come scout.

Come vivi l’occasione di condividere momenti del genere con fratelli scout di altri gruppi fse? È sempre qualcosa di bello poter incontrarsi con scout che vivono la nostra stessa realtà in un luogo diverso. Certo, magari sarebbe piu interessante invitare anche gli altri gruppi FSE, per fare più festa così come accade ogni anno al BP day. Grazie matteo, saluta chi vuoi. Mando un saluto alla mia sq, i mitici cobra, alla pattuglia di riparto e a tutto il Gruppo. Buona caccia!!! Buona Caccia a te! Alla prossima con una nuova intervista!


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l’intervista doppia di Fabrizio Arcoria Nella giornata del 12 febbraio, ricorrenza nella quale abbiamo festeggiato la nascita del nostro gruppo, abbiamo effettuato un’intervista doppia ad una Scolta e un Rover.

Come ti chiami?

Marco

Alessandra

Da quanto tempo sei scout?

9 anni

10 anni

Quali sono le tappe del tuo cammino scout?

Sono stato lupetto e ho preso la seconda stella ed ero vice della sestiglia dei neri; da esploratore invece sono stato capo della squadriglia dei castori e sono arrivato sino alla prima classe; ora mi trovo al clan da un anno.

Sono stata coccinella, vice della sestiglia dei rossi e da guida sono stata capo squadriglia delle volpi e ho raggiunto l’obiettivo della prima classe; ora mi trovo al fuoco da 2 anni.

Dove fai servizio attualmente?

Branco

Cerchio

Un tuo pregio e un tuo difetto.

Onestà; pigrizia

Determinata; permalosa

Pregio e difetto dell’altro.

Simpatia; Vanità

Ispira fiducia; Riservatezza

Scambieresti il tuo ruolo con quello dell’altro?

No

No

Qual è la massima della tua vita?

Estote parati

Bisogna vedere sempre il lato positivo delle cose

Cosa ti ha lasciato lo scautismo nella tua vita?

Tanta felicità e voglia di fare

Non arrendermi mai ed essere più tollerante

Cosa rappresenta questo giorno per te oggi?

Un giorno dove tiriamo le somme per poter volgere lo sguardo verso altri orizzonti

Un giorno di festa poiché è bello ricordare coloro che 33 anni fa hanno fondato questo bel gruppo

Come saluteresti i tuoi lettori?

Ciao a tutti!!

Ciao belliiii! Votate per me!


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Madonna di Lourdes «Io sono l’Immacolata Concezione» Era l’11 febbraio 1858 quando la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito all’apparizione di una “bella Signora” in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle; in quell’occasione la giovane affermò: «Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla sui piedi» Quest’immagine della Vergine, vestita di bianco e con una cintura azzurra, col tempo è diventata l’iconografia classica che oggi tutti noi conosciamo. Ecco il dettaglio delle principali apparizioni, secondo il racconto di Bernadette: • 11 febbraio prima apparizione: La Signora recita il Rosario; Bernadette si unisce a lei. Al termine della preghiera, la Signora svanisce.

• 18 febbraio terza apparizione: Per la pri-

ma volta la Signora rivolge la parola a Bernadette e le chiede di ritornare alla grotta per i successivi quindici giorni.

• 21 febbraio sesta apparizione: La voce si è sparsa e Bernadette viene seguita alla grotta da circa cento persone. Nelle ap-

parizioni successive la folla cresce, alla quindicesima saranno circa ottomila. Al termine Bernadette è interrogata dalla polizia.

• 25 febbraio nona apparizione: Su richie-

sta della Signora, Bernadette scava con le mani nel terreno e trova una sorgente d’acqua.

• 1 marzo dodicesima apparizione: Si verifica il primo presunto miracolo: una donna di nome Caterina Latapie immerge il suo braccio paralizzato nell’acqua della fonte, e riacquista la mobilità dell’arto.

• 25 marzo sedicesima apparizione: Final-

mente la Signora, che fino ad ora non aveva voluto dire il proprio nome, risponde alla domanda con queste parole pronunciate in dialetto guascone, l’unica lingua che Bernadette comprendeva: «Io sono l’Immacolata Concezione»

• 16 luglio diciottesima e ultima apparizio-

ne: La polizia ha chiuso l’area della grotta con un’inferriata per vietarne l’accesso; Bernadette si reca allora sulla sponda opposta del Gave. Dichiara tuttavia di aver visto la Signora vicina come le altre volte, come se fosse stata davanti alla grotta.


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