Mondo Agricolo 12/2020 dicembre

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ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA • GUERRA AL NUTRISCORE • SEMINARIO AGRONETWORK • LE AGROMAFIE • ZOOFIERE CREMONA BANDO AGRICOLTURA SOCIALE • SYNGENTA 2020 • INTEGRATORE DI RISO • NOVITÀ CANAPA • GESTIONE MICOTOSSINE KWS

Rinascita Vaccini e Recovery Fund nel 2021. Con le primule fiorisce la speranza

Anno LXXI - n. 12 - DICEMBRE 2020 - TAR. R.o.c. - Poste Italiane spa - Periodico di Tecnica, Economia e Politica Agraria - 1 copia euro 3 Autorizz. Trib. di Roma n. 1662 del 22/06/1950 - Editrice Confagri Consult - 00186 Roma - Corso Vittorio Emanuele II, 101


2000-2020

Vent’anni di grandi innovazioni per anticipare le sfide di domani Quest’anno Syngenta celebra vent’anni di successi. Vent’anni che ci hanno visto sempre al fianco degli agricoltori per fornire loro gli strumenti necessari per portare cibo di qualità in quantità sulle tavole e per affrontare i cambiamenti continui e le sfide di ogni giorno. Gli oltre 28.000 dipendenti e ricercatori di Syngenta in tutto il mondo, mentre festeggiano questo importante traguardo, guardano già al futuro, accelerando il passo dell’innovazione per rispondere sempre più velocemente alle necessità dell’agricoltura.


L’ E D I T O R I A L E nnn

Ricostruire il futuro

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a oltre vent’anni l’Italia non cresce e ciò a causa di problemi strutturali noti, ma mai affrontati con sufficiente determinazione. Il ‘Next Generation Eu’ ci offre la possibilità di rimuovere questi ostacoli e il ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’, predisposto dal governo, almeno nella sua visione di fondo, è condivisibile. Nella premessa si legge che lo sviluppo lo fanno le imprese e che allo Stato compete di eliminare i vincoli al pieno dispiegarsi delle capacità imprenditoriali di cui è ricco il Paese. E si afferma altresì che la crescita è il fattore che può rendere possibile politiche volte a promuovere la sostenibilità sociale e quella ambientale. E questo è un bel passo avanti rispetto ad una visione che invece vuole contrapposte la sostenibilità economica e quelle ambientale e sociale. Un obiettivo che vede nell’innovazione e nella digitalizzazione i driver per far uscire l’Italia dalla sua lunga stagnazione e ridurre le disuguaglianze che la pandemia ha acuito. Siamo di fronte ad un momento decisivo e, come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del Premio nazionale per l’Innovazione ‘Premio dei Premi’, istituito presso la Fondazione Cotec, ”molto dipenderà da quanto e da come investiremo in ricerca e innovazione, da come sapremo sostenerle e indirizzarle, da quanto saremo capaci di condividerne i risultati”. Un messaggio di speranza che arriva alla fine di un anno che nessuno di noi avrebbe mai voluto vivere. In maniera un po’ scaramantica aspettiamo tutti il 31 dicembre quasi con sollievo, pur nella consapevolezza che la lotta al virus non è finita e che ci attendono mesi ancora difficili. Una lotta che richiede serietà, responsabilità, sacrifici e unità, che sono alla base di tutte le regole ma che, grazie all’arrivo ormai imminente del vaccino per il Covid-19 - a cui ancora una volta la ricerca ha dato un contributo determinante - e alle risorse che l’Europa è riuscita a mobilitare, ci dà la possibilità e ci obbliga a guardare al dopo ed a cominciare a ricostruirlo. Solo così ne verremo fuori, come sempre nella nostra storia. Massimiliano Giansanti

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SOMMARIO L’EDITORIALE Ricostruire il futuro Massimiliano Giansanti................. 3

Chiarezza ed informazione Gaetano Menna.........................

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FOCUS RISICOLTURA Chicchi smart Gabriella Bechi.........................

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APERTURA ITALIA Linee guida Gabriella Bechi ........................... 6

L’immagine della primula, scelta da arch. Boeri per i centri di vaccinazione anti-Covid

Direttore responsabile Gabriella Bechi Coordinatore responsabile Gaetano Menna Editrice Confagri Consult

Presidente Diana Theodoli Pallini Direzione, Redazione e Amministrazione Corso Vittorio Emanuele II 101, 00186 Roma Tel. +39.06.6852329 mondo.agricolo@confagricoltura.it Abbonamento annuo Italia, Euro 30,00 Conto corr. postale n. 33755000 Intestato a: Confagri Consult - Mondo Agricolo, Roma Autorizzazione Tribunale di Roma, n. 1662 del 22/06/1950

APERTURA MONDO Guerra al Nutriscore Gaetano Menna........................... 8 PRIMO PIANO INIZIATIVE Ripartenza green Gabriella Bechi.........................

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CHANG(C)E Gabriella Bechi.........................

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Geopolitica del food Gabriella Bechi.........................

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Il silenzio dell’acqua Gabriella Bechi.........................

Next generation Francesco Mastrandrea................

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Gemme in cassaforte Anna Gagliardi.........................

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Vince l’inclusione Gabriella Bechi.........................

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ATTUALITÀ IN CAMPO Gestione sostenibile delle micotossine Davide Ferrigo..........................

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ROC 34051 del 24/03/2020 Pubblicità

Rubriche Centro Studi Agriturismo. . . . . . . . . . . 52

Edagricole - New Business Media srl Piazza Galileo Galilei 6, 40123 Bologna Tel. +39 051.6575.822 Fax +39 051.6575.853 pubblicita.edagricole@newbusinessmedia.it Ufficio Traffico Tel. +39 051.6575.842 impianti.edagricole@newbusinessmedia.it Stampa e diffusione a cura di New Business Media srl Via Eritrea 21, 20157 Milano Stampa: Faenza Group - Faenza (RA)

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Campi Rosa Orange the world. . . . . . 53 Organizzazione Opportunità bio. . . . 54

Ricordi di sapore Gabriella Bechi.........................

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Per un mondo migliore Gaetano Menna.........................

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FOCUS ZOOTECNIA Special edition...........................

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Enapra Webinar. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 Over65 Vitamina C. . . . . . . . . . . . . . . . . 58 Agriturismo Costa ionica. . . . . . . . . . . 60 Buono a sapersi Concerto di Natale. . . 63


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APER T UR A I TALI A

Linee guida

Assemblea di fine anno. Far crescere il settore primario e l’Organizzazione di Gabriella Bechi

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È

n un percorso chiaro e deciso quello delineato dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, per il suo secondo mandato nel corso dell’assemblea di fine anno. Un percorso a cui tutti saranno chiamati a dare il proprio contributo: dirigenti e dipendenti di tutta l’Organizzazione, per far crescere il sistema confederale come un corpo unico. Fedeli al primo articolo dello Statuto che indica come obiettivo primario rappresentare e tutelare l’impresa agricola, che significa quindi uscire dalle mura dei palazzi ed entrare nelle aziende agricole, per

ascoltare e poi condividere, e svolgere quell’attività di lobby sindacale che è la prima mission di Confagricoltura, a livello locale, nazionale ed europeo. Per questo ad ognuno dei componenti di giunta è stata affidata un’apposita delega sulle materie che più da vicino impegneranno l’Organizzazione: dall’ambiente all’innovazione, dai mercati interni all’internazionalizzazione, dal lavoro al credito, alla formazione. Contemporaneamente saranno creati dei gruppi di studio che coinvolgeranno dirigenti della sede centrale e funzionari di quelle locali chiamati ad elaborare position paper


Gruppi di studio per approfondire strategie sui temi principali del suo rinnovo alla guida di Confagricoltura: Produttività (la nostra agricoltura è forte, ma non abbastanza e l’autosufficienza alimentare è l’obiettivo da raggiungere); Competitività (ridurre i costi e puntare sulla qualità per stare sui mercati globali); Innovazione (nuove tecnologie, di processo e di prodotto, genetiche e digitali); Progresso (capacità di continuare a scrivere, come Confagricoltura ha fatto per cento anni, le pagine dell’agricoltura italiana). Accompagneranno il presidente Giansanti in questo percorso i tre vicepresidenti, Matteo Lasagna, Giordano Emo Capodilista e Sandro Gambuzza, nominati dal comitato direttivo, che ha anche cooptato nella giunta due imprenditori le cui competenze professionali ed esperienze organizzative porteranno valore aggiunto al lavoro della dirigenza: il calabrese Nicola Cilento, già vicepresidente nazionale di Confagricoltura, titolare di un’azienda ad indirizzo agrumicolo e Nicola Ghesui temi di maggiore interesse. parole chiave indicate dal pre- rardi di Ferrara, che conduce nnn Fanno da linee guida le quattro sidente Giansanti al momento un’azienda cerealicola.

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I VICEPRESIDENTI DI CONFAGRICOLTURA

Matteo Lasagna, allevatore, riconfermato alla carica, già presidente di Confagricoltura Mantova e di Confagricoltura Lombardia, consigliere di Confidi Systema. Giordano Emo Capodilista, imprenditore vitivinicolo, vicepresidente vicario di Confagricoltura Veneto, già presidente di Confagricoltura e Anga Padova e del Consorzio Vini Colli Euganei Doc. Sandro Gambuzza, siciliano, operante nei comparti orticolo e olivicolo, già presidente di Confagricoltura Ragusa e della Camera di Commercio di Ragusa, attuale presidente di SAC spa (aeroporto internazionale di Catania) e consigliere della Camera di Commercio del Sud Est della Sicilia.

Lasagna

Emo Capodilista

Gambuzza

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APERTUR A MONDO

La fermezza italiana ha impedito decisione Ue all’unanimità

di Gaetano Menna

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ull’etichettatura nutrizionale la votazione del 15 dicembre, nel Consiglio agricolo europeo, ha indicato un orientamento politico degli Stati membri per il Nutriscore. Il voto contrario dell’Italia e di altri tre Stati, però, ha impedito una decisione all’unanimità in tal senso. Il risultato non impegna legalmente la Commissione, alla quale spetta la formale presentazione delle proposte legislative. “Non possiamo accettare un sistema europeo di etichettatura alimentare che identifica come pericolosi per i consumatori i prodotti che sono alla base della dieta mediterranea - ha commentato il presidente Giansanti -. Continueremo a lavorare per bloccare un sistema che valuta solo gli ingredienti senza riferimento alle sane abitudini alimentari”. Pieno sostegno alla ministra Bellanova nella sua battaglia a Bruxelles per un’etichettatura trasparente. “La sua battaglia è la nostra”, ha detto il presidente. Condi-

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È guerra al

visibili anche le dichiarazioni dell’Ambasciatore Quaroni, Rappresentante permanente aggiunto presso l’Ue, sulla necessità di reimpostare il dibattito sull’etichettatura nutrizionale. Va detto che, già da alcu-

Giansanti per Confagri e Copa al dibattito di European Food Forum ni anni, anche la rete diplomatica è attivamente impegnata in un’opera di sensibilizzazione su questo tema. Nutrinform Sì, Nutriscore No: Massimiliano Giansanti lo aveva sostenuto in precedenza - anche in qualità di vicepresidente del


Nutriscore

Comitato delle Organizzazioni agricole europee (Copa) - nel suo intervento all’European Food Forum (EFF), meeting in remoto dedicato proprio al tema dei siste-

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mi di etichettatura degli alimenti sulla parte anteriore della confezione (Front of Package - FoP). L’incontro indetto da EFF era stato un’importante occasione di

GLI EURODEPUTATI PROMOTORI DI EFF

Roza Thun

Clara Aguilera

Irene Tolleret

Asim Adenov

Brando Benifei

confronto tra scienziati, associazioni di consumatori, protagonisti della filiera agroalimentare e rappresentanti di diversi governi nazionali. “Appoggiamo e sosteniamo l’etichetta a batteria proposta dall’Italia (‘Nutrinform Battery’), l’unica pienamente conforme alle disposizioni comunitarie - aveva detto -. Il Nutrinform è stato sviluppato da qualificati istituti di ricerca nazionali (CREA e ISS) con la collaborazione dell’intera filiera agroalimentare, compresi i DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 9


APERTUR A MONDO

Pieno appoggio al sistema italiano Nutrinform Battery rappresentanti dei consumatori. Le posizioni di Confagricoltura e Copa sono convergenti sul No al Nutriscore e sul sostenere i principi ispiratori dell’etichettatura italiana”. Giansanti aveva criticato l’utilizzo esclusivo nel Nutriscore dello standard di 100gr per valutare i valori nutrizionali di un prodotto. Dal momento che normalmente i prodotti vengono consumati in quantità maggiori o minori si finisce per fuorviare i consumatori. È più realistico basare la valutazione di un cibo sulle ‘porzioni’. L’etichetta a batteria fornisce tutti i valori relativi ad una singola porzione consumata. All’interno del simbolo ‘batteria’ è presente la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alla dose giornaliera consigliata. La parte carica della batteria rappresenta graficamente la percentuale di energia o nutrienti contenuti in una singola porzione, permettendo così di quantificarla visivamente. In tal modo il consumatore, senza fare complicati calcoli, potrà valutare quante porzioni può consumare in quel giorno. I sistemi di codifica a colori (come il Semaforo o il Nutriscore) invece discriminano alcune categorie di prodotti

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alimentari in quanto fondamentalmente fanno una distinzione tra buono o cattivo in modo discutibile sulla base dei contenuti di sale, grassi e zuccheri, senza riferimenti alle quantità normalmente consumate e al regime alimentare, penalizzando, tra l’altro, alcune eccellenze della dieta mediterranea. È il caso dell’olio

di oliva, per il quale la Spagna, primo produttore mondiale, era dovuta intervenire, escludendolo dal Nutriscore, per ovviare a una classificazione con semaforo rosso nel Regno Unito e addirittura inferiore all’olio di colza in Francia. Incongruenze che verrebbero meno accogliendo la proposta italiana. nnn

EUROPEAN FOOD FORUM

L’European Food Forum è un think tank di alto profilo fondato nel novembre 2019 da 5 membri del Parlamento europeo (MEP) di cinque diversi Stati membri - Róża Thun (Polonia), Clara Aguilera (Spagna), Irene Tolleret (Francia), Asim Ademov (Bulgaria) e Brando Benifei (Italia) - a cui Confagricoltura ha aderito sin dalla sua costituzione. Vuole essere un forum indipendente, politicamente guidato, ma apartitico. Mira a promuovere un dialogo aperto sui sistemi alimentari sostenibili tra i responsabili politici, gli attori della filiera alimentare, le organizzazioni della società civile, la ricerca e il mondo accademico e altre istituzioni pubbliche. Perché il cibo? Perché è il collegamento principale tra le persone e il Pianeta; le politiche che regolano la catena di approvvigionamento alimentare nell’UE e nel mondo devono essere costantemente evolute e riviste per rispondere alle esigenze della società.

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Avviata presidenza italiana G20 in un momento cruciale sullo scacchiere mondiale. Made in Italy fondamentale per la ripresa

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l 1° dicembre si è inaugurato l’anno di presidenza italiana del G20, in cui si terranno numerosi incontri istituzionali ed eventi speciali dedicati ai grandi temi dell’agenda globale. Il programma si articola intorno al trinomio “People, Planet, Prosperity”. Pilastri interconnessi che orienteranno l’azione di un G20 che ha assunto negli anni un ruolo sempre più rilevante nell’affrontare le sfide globali, grazie anche alla sua ampia rappresentatività. I Paesi membri del foro costituiscono il 60% della popolazione mondiale, più dell’80% del Pil globale e circa il 75% degli scambi internazionali. La presidenza italiana culminerà nel vertice dei Capi di Stato e di Governo che si terrà il 30 e 31 ottobre 2021. “L’Italia - ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti - ha l’occasione per proporre l’avvio di una riflessione sul futuro dell’economia dopo l’emergenza sanitaria. Il sistema agroalimentare può svolgere un ruolo di rilievo per una ripresa solida, sostenibile e diffusa a livello internazionale”. “La lotta al cambiamento climatico, il rilancio del sistema multila-

Prestigio tricolore terale di gestione del commercio internazionale, il rafforzamento delle iniziative per lo sviluppo dei Paesi meno avanzati impongono un impegno globale, forte ed ambizioso”. “La pandemia - ha aggiunto ha riproposto all’attenzione la valenza strategica della produzione agroalimentare. Le innovazioni tecnologiche danno la possibilità di far crescere la disponibilità di cibo su scala mondiale, riducendo la pressione sulle risorse naturali e sull’ambiente. La rivoluzione digitale va vista come uno strumento di crescita economica e per la diffusione del benessere”. Un altro aspetto da approfondire nell’ambito del G20, in vista della definizione di una strategia condivisa, è quello della lotta agli sprechi alimentari, grazie anche al superamento di alcuni

squilibri che si registrano nella catena agroalimentare. Anche l’economia circolare e le fonti energetiche rinnovabili dovranno essere all’ordine del giorno per assumere adeguati impegni politici. Un altro passaggio di grande rilievo è rappresentato dalla collaborazione tra Italia e Regno Unito per la preparazione della conferenza COP 26 che sarà chiamata a confermare e rilanciare gli impegni sanciti nell’Accordo di Parigi sugli obiettivi dello sviluppo sostenibile. “L’agricoltura - ha concluso Giansanti - intende fare fino in fondo la propria parte, per dimostrare che la sostenibilità ambientale e quella economica sono assolutamente in grado di coesistere grazie alla ricerca scientifica e alla diffusione delle innovazioni”. (M. M.) nnn DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 11


PRIMO PI ANO INIZI AT I V E

Ripartenza green

Seminario online di Agronetwork sulle opportunità della bioeconomia di Gabriella Bechi

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on 345 miliardi di euro generati negli ultimi anni e oltre due milioni di occupati, soprattutto nel comparto legato alla filiera agroalimentare, l’Italia si colloca al terzo posto a livello europeo per valore della produzione di bioeconomia circolare, dopo Germania e Francia. Numeri questi che ci dicono quanto il nostro Paese sia il vero protagonista in questo ambito. Un settore importante, in continua evoluzione a cui Agronetwork, l’associazione di promozione dell’agrindustria costituita da Confagricoltura, Nomisma e Luiss, ha voluto dedicare il se-

minario online “Bioeconomia circolare per una ripartenza green!”, moderato dal segretario generale dell’associazione Daniele Rossi, a cui hanno partecipato autorevoli esponenti del mondo istituzionale e imprenditoriale. “L’economia biocircolare è uno strumento essenziale delle strategie e delle politiche europee del New Green Deal - ha detto la presidente di Agronetwork Luisa Todini aprendo i lavori – in cui le imprese agricole avranno un ruolo determinante. Nulla deve essere sprecato e tutto ciò che può tornare ad essere circolare rappresenta il vero petrolio di questa parte di economia, che


oggi è in grado anche di attrarre grandi investimenti. Gli imprenditori agricoli sono bieconomici e circolari da sempre e sono pronti a recepire le innovazioni offerte in misura sempre maggiore dalle conoscenze scientifiche e tecnologiche”. “È vero che l’agricoltura, come tanti altri settori, crea delle emissioni climalteranti, ma è l’unica, a differenza di altri, che poi invece partecipa attivamente alla soluzione di questo problema - ha detto il presidente della Federazione della Bioeconomia di Confagricoltura Ezio Veggia -. Si pensi ad esempio alle emissioni inquinanti dei nostri allevamenti che, nei nostri impianti di digestione anaerobica, diventano biogas e biometano, permettendo di trasformare un problema in un’opportunità per le aziende e la società”. “L’agricoltura può dare un contributo determinante al raggiungimento degli obiettivi 2030 proprio grazie allo sviluppo dell’economia circolare - ha commentato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. Perché è chiaro che sui temi ambientali ci giochiamo il nostro futuro. La bioeconomia circolare è una grande opportunità per rispondere alle sfide del cambiamento climatico, per ridurre la dipendenza

Economia biocircolare essenziale per strategie del New Green Deal dalle fonti energetiche tradizionali sviluppando quelle rinnovabili; per imparare a gestire meglio le risorse naturali, per rendere più efficiente e puntuale la nostra modalità di produrre; per innovare nei materiali e nei processi, per distribuire in maniera equa il nuovo valore aggiunto generato dalla circolarità e dalla precisione”. “Gli investimenti ed i processi innovativi - ha aggiunto il presidente Giansanti - dovranno dunque orientarsi, in questa transizione europea e globale, verso nuovi modelli produttivi, energetici, gestionali e di business; verso nuovi servizi da collegare alla evoluzione delle infrastrutture, del digitale, delle rinnovate esigenze dei consumatori. Per questo dobbiamo utilizzare al meglio le importanti risorse che il Recovery Fund mette a disposizione della bioeconomia con un progetto coerente con quelle che sono le caratteristiche dell’agricoltura italiana e dei suoi territori. L’Italia ha tutte le carte in regola per esGiansanti, Rossi, Callini e Todini

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PRIMO PI ANO INIZI AT I V E

Emissioni agricole climalteranti, da problemi a opportunità

Luisa Todini

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sere leader in Europa in questo percorso”. Al seminario di Agronework, tra gli altri, è intervento pure il sottosegretario per l’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare Roberto Morassut. “Sui temi dell’economia circolare - ha detto - siamo in un momento di transizione abbastanza positivo, che ci spinge verso impegni e azioni pratiche.

PAOLO ROSSI, CAMPIONE ANCHE IN AGRICOLTURA

“Perdiamo un campione, ma anche un imprenditore agricolo che ha sempre messo il suo impegno e la sua dedizione per la crescita del settore”. Il presidente di Confagricoltura, Giansanti ha commentato così la prematura scomparsa di Paolo Rossi, campione di calcio, eroe dei Mondiali dell’82 e socio storico dell’Organizzazione, che ne aveva seguito il percorso imprenditoriale in provincia di Arezzo, dove sorge l’azienda. Nel 2019, Rossi aveva partecipato attivamente ad un evento organizzato da Confagricoltura con i campioni dello sport, all’ultima edizione del Vinitaly a Verona. 14 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020

Il recepimento delle quattro direttive europee su questa materia ci impone ora di predisporre un programma nazionale di gestione del ciclo dei rifiuti che abbia come obiettivo quello di affrontare il riequilibrio del sistema territoriale e tecnologico. Ma ci sono ancora alcuni problemi da risolvere, come quello dello squilibrio tra la quantità di materia riciclata e il suo riutilizzo, o la questione impiantistica, che deve essere affrontata con piena consapevolezza, anche per non alimentare il ciclo illegale dell’economia dei rifiuti”. nnn


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PRIMO PI ANO INIZI AT I V E

Ripensare l’attività aziendale all’insegna dell’innovazione tecnologica. Evento Gruppo Sole 24 Ore di Gabriella Bechi

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ggi, in quella che molti hanno definito l’era del “new normal” nella quale si deve convivere con una realtà inaspettata, la necessità di ripensare l’organizzazione e la cultura aziendale all’insegna dell’innovazione tecnologica diventa sempre più impellente per garantire la competitività, e in alcuni casi la sopravvivenza, delle imprese del nostro Paese. Il business, da tempo, guarda a modelli sempre più digitali e liquidi, che abbattono barriere e aumentano le aspettative degli

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utenti e il Coronavirus sta insegnando che l’impresa interconnessa è la più resiliente e anche la più agile nel rispondere alle

situazioni di forte discontinuità. È una sfida epocale, che richiede di essere preparati. In questo scenario, il ruolo delle tecnolo-


Il cambiamento è una chance

Position paper delle imprese partner del progetto

C CHANG E gie sarà dunque da considerare sempre più decisivo per permettere alle aziende e alle strutture pubbliche di affrontare in modo adeguato la fase di ripartenza e le sfide dell’immediato futuro. Sfide che vedono impegnati tanto gli imprenditori quanto i decisori politici. In un’ottica di consolidamento di questa partnership fondamentale - così come ribadito anche durante il Business Tech Forum, iniziativa tenutasi completamente online il 25 e 26 maggio e nata dalla collaborazione tra Core, società specializzata in relazioni pubbliche e istituzionali, e il Gruppo Sole24Ore, con il contributo scientifico del Politecnico di Milano e il patrocinio di Confagricoltura - le imprese partner hanno con-

segnato al viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni le istanze di lavoro, punti di attenzione sui quali condividere strategie e azioni future. Un position paper alla cui stesura, oltre a Confagricoltura, hanno partecipato Oracle, Enel, Open Fiber, Vodafon Business, Gilead, Neopharmed. Nel 2021, la seconda edizione del Business Tech Forum partirà proprio da questo position paper per capire cosa è stato fatto e come proseguire per rilanciare l’economia italiana attraverso l’innovazione tecnologia nelle imprese. “Il digitale - ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti nel corso del webinar di presentazione del documento - è una priorità per

l’agricoltura di oggi, poiché rappresenta lo strumento per costruire il vantaggio competitivo delle imprese, migliorando anche l’ambiente complessivo in cui le aziende agricole operano. Ma una strategia digitale agricola è attuabile soltanto attraverso una grande spinta all’acquisto di beni strumentali e di beni immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. Questo è uno dei motivi per cui Confagricoltura ha fortemente sostenuto il credito di imposta per lo sviluppo dell’agricoltura 4.0”. A tale proposito il presidente Giansanti ha indicato alcune misure concrete utili ad accompagnare questo processo di innovazione. A partire dalla proroga per il prossimo triennio del finanziamento della misura del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali innovativi, immateriali e degli incentivi sulla formazione (“Transizione 4.0”), per stimolare gli investimenti delle imprese agricole nell’innovazione, a beneficio della sicurezza del lavoro e alimentare, della sostenibilità ambientale e della crescita economica delle filiere. Analogamente, si potrebbe incrementare la percentuale del credito d’imposta dal 6% al 30% per l’acquisto di beni strumentali ordinari. Ugualmente importante, a parere dell’Organizzazione agricola, sarebbe la bancabilità del credito d’imposta “Transizione 4.0”, a sostegno della liquidità delle imprese colpite dall’emergenza e della loro propensione agli investimenti, sulla falsariga di quanto previsto recentemente per altre forme di incentivi tramite credito d’imposta. nnn DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 17


PRIMO PI ANO INIZI AT I V E

Maurizio Martina ha presentato a Palazzo della Valle “Cibo sovrano”, libro che ha scritto nel lockdown di Gabriella Bechi

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om’è cambiata la geopolitica del cibo in tempo di pandemia globale? È il tema centrale del libro che l’on. Maurizio Martina, già ministro delle Politiche agricole, ha scritto durante il primo lockdown italiano e che Confagricoltura ha presentato con un dibattito in remoto che, oltre all’autore della pubblicazione e al presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti - collegati entrambi da Palazzo della Valle - ha coinvolto il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini; il presidente di Federalimentare Ivano Vacon-

“Cibo sovrano”, di Maurizio Martina (Mondadori, 2020, 168 pp., 18 euro)

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Geopolitica dio; Riccardo Illy presidente della società Polo del Gusto Gruppo Illy; Albiera Antonori dell’azienda Marchesi Antinori. A moderare l’incontro il direttore editoriale di Formiche.net Roberto Arditti. “Sono convinto che sia una grande agricoltura a fare grande una nazione. La pandemia ci ha fatto capire quanto quello dell’autosufficienza alimentare sia ormai un tema politico - ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti aprendo il dibattito - da affrontare con determinazione, per garantire cibo ai cittadini in tempi di crisi, ma anche per aumentare la capacità di penetrazione sui mercati e vincere le sfide globali. A questo dobbiamo puntare e a rafforzare il nostro Made in Italy, che non è solo cibo, ma anche territorio, ambiente e cultura”. Pieno appoggio alle parole del presidente Giansanti è arrivato dal ministro Franceschini, che ha sottolineato il ruolo che le nostre

“Gastropatriottici”, contro il sovranismo alimentare delle grandi potenze eccellenze agroalimentari svolgono nel turismo: “Gli stranieri arrivano nel nostro Paese per vivere l’Italia - ha detto - per entrare nelle sue abitudini, tra cui il modo di mangiare, che è un grande fattore di attrazione, e per immergersi nei suoi paesaggi, che sono stati creati dalle mani degli agricoltori. Per questo ho voluto che la maggior parte delle risorse del Recovery Fund destinate al mio settore vengano destinate alla valorizzzazione dei borghi”. Qualità e territorio che Albiera Antinori ha ricordato come siano sempre stati i principi che hanno guidato la sua famiglia dal lontano 1385 e che oggi più che mai sono diventati importanti. “La pandemia - ha osservato - ha accelerato processi che erano già in atto e ci


Martina e Giansanti

del food ha fatto riflettere sull’importanza della responsabilità sociale d’impresa, che deve coinvolgere tutti: imprenditori, dipendenti, fornitori e clienti”. Riccardo Illy - titolare dell’omonimo marchio di caffè e anche di un’azienda agricola a Montalcino, dove produce Brunello - è anch’egli convinto che il territorio sia un fattore determinante del turismo, che deve essere tutelato anche dal punto di vista ambientale. Ma pone l’accento sulle nuove tecnologie, che da questo punto di vista saranno determinanti. “Dobbiamo portare avanti con decisione la battaglia giuridica sul genoma editing, perché venga distinto dagli Ogm, perché le nuove tecnologie genetiche sono cruciali per ridurre i trattamenti fitosanitari e il consumo di acqua e consentiranno di risolvere il problema dell’aumento della popolazione, salvaguardando allo stesso tempo l’ambiente”. Il problema dell’autosufficienza

è particolarmente sentito dall’industria alimentare, costretta ad importare materie prime. “Negli ultimi anni abbiamo avuto grandi performace legate all’export e al turismo gastronomico - ha rimarcato Ivano Vacondio -. Dobbiamo proseguire su questa strada, insieme, tutta la filiera: dalla produzione fino alla grande distribuzione. L’eccellenza è la nostra forza e quello che mi fa più paura non sono i dazi, ma i sistemi di informazione nutrizionali come il nutriscore, che sono la vera minaccia per il nostro Made in Italy.” “Si può rischiare una crisi alimentare - ha detto Maurizio Martina raccogliendo le sollecitazioni degli ospiti - a livello planetario anche con raccolti abbondanti nei campi e grandi riserve di cibo a disposizione. La pandemia lo ha dimostrato: intere filiere sono andate in crisi, come quella della carne americana, migliaia di animali sono stati abbattuti a causa

del crollo delle vendite, milioni di persone si sono messe in fila nei centri di assistenza per avere almeno un pasto al giorno. Il virus ha cambiato la domanda e l’offerta alimentare e, in tempi di emergenza, hanno prevalso le restrizioni protezionistiche, le interruzioni dei trasporti e delle spedizioni. Nel frattempo, i prezzi di alcuni alimenti sono schizzati alle stelle. Su tutto questo incombe la crisi climatica e ambientale, in atto da tempo e potenzialmente molto più distruttiva. Una minaccia tanto forte da dover richiamare l’intera società a nuovi impegni, al ripensamento complessivo di modelli di sviluppo, che già si sono dimostrati insufficienti e rischiosi di fronte al lockdown da Coronavirus. Il mio libro cerca di analizzare, con molti dati, ma anche con esperienze dirette, i vari aspetti che hanno frenato la globalizzazione e hanno accelerato le spinte sovraniste, anche in campo agricolo e alimentare, con effetti devastanti. Elementi che hanno cambiato il quadro geopolitico, che deve trovare un modello di sviluppo del tutto nuovo e più sostenibile”. Rispondendo al quesito del libro di Maurizio Martina “gastrosovranismo o gastropatriottismo?” il presidente Giansanti, nelle sue conclusioni, non ha esitato a definirsi “gastropatriottico”, contro il sovranismo alimentare di grandi potenze, come la Cina, gli Stati Uniti, il Brasile, la Russia; contro i dazi e le guerre commerciali; contro il nutriscore. E anche contro le multinazionali che tentano di imporre il cosiddetto cibo sintetico, fatto in laboratorio e coperto da brevetto, e le intromissioni eccessive della finanza nella produzione primaria. A favore invece di un ritorno al multilateralismo, costruendo le nuove regole del WTO, a cui il nuovo corso americano consente di guardare con rinnovata fiducia. nnn DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 19


PRIMO PI ANO INIZI AT I V E

Occorrono radicali modifiche normative per riordinare la materia

“C

ontrollo dei grandi mercati ortofrutticoli, del trasporto su gomma, del commercio, ma anche usura, accaparramenti dei terreni agricoli, riciclaggio di capitali di provenienza illecita, spandimento di rifiuti tossici o pericolosi, controllo della manodopera illegale, contraffazione e frodi nella gestione dei contributi europei. La criminalità organizzata è entrata da tempo nel grande mercato agroalimentare, dove primeggiano le eccellenze del Made in

Italy, limitando la libera concorrenza fra le imprese agricole, attuando pratiche sleali che limitano la competitività delle aziende sane, mettendo anche a rischio la salute dei consumatori e danneggiando l’immagine di tutto il comparto”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo alla tavola rotonda organizzata a “Advisora” - una comunità di professionisti che opera nell’ambito dell’amministrazione giudiziaria di beni ed aziende sequestrati e confiscati - sulle Agromafie, che ha analizzato le influenze mafiose nel comparto agricolo e la risposta di contrasto. “Occorrono radicali modifiche normative - ha detto il presidente Giansanti - che riordinino la materia agroalimentare, oggetto di numerosi e non organici interventi legislativi, che pongano al centro, come bene primario, oltre alla tutela della salute pubblica, il patrimonio agroalimentare, come parte insostituibile della cultura dei territori e delle comunità locali”. “E occorrono - ha continuato - controlli rigorosi da

Pugno di ferro su agromafie g

DDL SUI REATI AGROALIMENTARI

Per fronteggiare i fenomeni di infiltrazione criminale nella filiera produttiva e nelle successive fasi del trasporto e della distribuzione era stato presentato il disegno di legge 283 “Nuove norme in materia di reati agroalimentari”, elaborato dalla Commissione Caselli nel 2015 e attualmente assegnato al Senato. I due obiettivi del ddl sono la tutela della salute e dell’ordine economico, in quanto, oltre ai consumatori, è importante proteggere anche le imprese dalla concorrenza sleale. Le finalità non sono solo di carattere sanzionatorio, ma anche preventivo, attraverso precise indicazioni sull’organizzazione aziendale e sul sistema di controlli delle imprese. 20 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020

parte delle forze dell’ordine e della pubblica amministrazione, con l’auspicio che, grazie alla diffusione del digitale, diminuisca il carico burocratico che tale attività comporta per gli imprenditori.” La lotta alla contraffazione e alle frodi alimentari, a parere del presidente di Confagricoltura, deve inoltre travalicare i confini nazionali e deve costituire una questione europea, proprio per la grande diffusione del fenomeno e l’organizzazione ormai transnazionale delle associazioni criminali. “La politica del cibo è ormai un tema internazionale. Per questo c’è bisogno di una Food policy a livello globale - ha spiegato - visto che il fenomeno delle infiltrazioni criminali e della sicurezza alimentare ha assunto dimensioni preoccupanti, amplificate dalle enormi potenzialità espansive, che, nel mercato, è destinato a svolgere il Web”. (G. B.) nnn


Agroecologia

Alleanza tra associazioni di agricoltori e di ambientalisti nel nome del Green Deal

“U

n’alleanza tra le associazioni degli agricoltori e quelle ambientaliste non può che far bene al Paese”. Così il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha commentato la proposta di un Decalogo per l’Agroecologia di Legambiente, nel corso della tavola rotonda “Dalla nuova Pac al Next generation Eu: una svolta radicale verso il Green Deal”, nell’ambito del II Forum Agroecologia circolare dal campo alla tavola.

“La straordinaria capacità dell’agricoltura italiana è da sempre quella di essere legata al territorio e alla sua biodiversità - ha detto Giansanti -. Gli agricoltori sono i primi ad avere bisogno di un ambiente sano e protetto per poter svolgere la loro attività. Per questo l’impresa agricola può avere un ruolo importante nella mitigazione dei cambiamenti climatici, attraverso le proprie produzioni, le proprie superfici ed i propri residui. Ma l’agricoltura deve anche affrontare due sfide importanti per mantenere la sua competitività: da una parte ridurre i costi ed aumentare la redditività; dall’altra produrre di più, in uno scenario mondiale dove la popolazione è in continuo aumento, e valorizzare maggiormente i propri prodotti”. Una sfida che, a parere del presidente di Confagricoltura, si vince attraverso l’agricoltura di precisione, la digitalizzazione, il miglioramento genetico, la bioeconomia circolare, la gestione efficiente dell’acqua e del suolo, lo sviluppo delle agroenergie, il potenziamento delle infrastrutture, l’utilizzo sostenibile delle foreste, il recupero dei territori abban-

donati, l’attenzione alla qualità e alla sicurezza dei prodotti. “Occorre - ha continuato Giansanti - un grande progetto strategico nazionale del Paese per il Made in Italy, agroalimentare, per rafforzare tutte le filiere agricole, quella biologica e quella convenzionale, che non devono essere viste in contrapposizione tra loro, perché la nostra forza si misura con la capacità di andare sul mercato”. Il pacchetto economico proposto con il Next Generation EU rappresenta per Confagricoltura un’occasione unica, non solo per la ripresa dalla crisi economica generata dalla pandemia Covid-19, ma anche di rilancio e di riforma di alcuni settori e servizi nazionali importanti per il nostro Paese, come la pubblica amministrazione, la scuola, la sanità, le infrastrutture ed il mercato del lavoro. “È la più grande azione di programmazione economica degli ultimi anni - ha concluso Giansanti - e l’agricoltura, la pesca e il settore alimentare in generale non potranno che avere un ruolo strategico, in considerazione dell’enorme contributo che sono in grado di offrire”. (G.B.) nnn DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 21


PRIMO PI ANO INIZI AT I V E

Iniziativa di Anga con SDA Bocconi. Una road map di iniziative e proposte per procedere verso il futuro agricolo di Francesco Mastrandrea presidente di Anga-Giovani di Confagricoltura

L

a nostra iniziativa “Next Generation Farming”, in collaborazione con SDA Bocconi, ha l’obiettivo di trovare soluzioni concrete e applicabili per sviluppare l’agricoltura italiana. Il settore, proprio durante la pandemia e nonostante le difficoltà, è riuscito a confermare la sua importanza strategica. L’evento è iniziato con tre panel: ricerca e innovazione; biometano, agrovoltaico e idrogeno; credito. Le testimonianze di aziende e di stakeholder, come Syngenta e Topcon, hanno sottolineato lo stretto collegamento tra le innovazioni di prodotto e di processo;ma non solo, anche la connessione con il Green New Deal e la nuova Pac, che riguarderà in pieno le imprese agricole. Non possiamo prescindere dalla combinazione delle biotecnologie con i nuovi prodotti per la nutrizione, per cavalcare un’evoluzione capace di rendere competitive le nostre aziende e, nel contempo, essenziale per garantire un futuro sostenibile. In questo contesto non c’è dubbio che le rinnovabili faranno sempre più parte delle nostre vite. Il panel sulla transizione energetica, attraverso le esperienze del

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CIB, ci ha indicato un futuro energetico possibile, proprio grazie alla combinazione tra agricoltura ed energia solare, che porterà una transizione veloce verso gli obiettivi del Green New Deal europeo, per permetterci di produrre meglio e di più. Il mondo della finanza ordinaria e quello agricolo non sono mai stati di facile incontro. Il terzo panel ha approfondito le problematiche del credito e, attraverso l’intervento di Finanza Tech, abbiamo analizzato le diverse opzioni e i vari gli strumenti a disposizione delle aziende per riuscire a mettere a fuoco i numeri sulla realtà di riferimento, da cui ricavare il reale fabbisogno finanziario. Proprio partendo da questi ar-

gomenti emerge l’obiettivo della nostra collaborazione con SDA Bocconi: tracciare una road map di iniziative e proposte pratiche, attraverso la quale l’agricoltura italiana potrà procedere verso il futuro. Non c’è dubbio che serve un nuovo approccio, capace di mettere crescita e sviluppo ai primi posti. Penso all’agricoltura di precisione, alla digitalizzazione, al rinnovamento di macchinari e strumenti produttivi, ai fondi per sicurezza sul lavoro, alle filiere corte e ai mercati locali, alle energie rinnovabili, all’ economia circolare e bioeconomia, all’accesso a tecnologie informatiche e di telecomunicazione di alta qualità, senza


Accelerare su tre assi: ricerca e innovazione, agroenergie e credito

Next generation

Francesco Mastrandrea

dimenticare l’ottimizzazione del sistema infrastrutturale, essenziale per la nostra competitività. Per realizzare queste nostre priorità occorrono, appunto, approcci diversi, come nuovi strumenti bancari, accompagnati da sostegni agli investimenti in innovazione e da una contestuale sburocratizzazione. Lo scorso 27 novembre abbiamo compiuto il primo passo. Questo iniziale momento di confronto ci ha permesso di cominciare a delineare un percorso di sviluppo, ma la strada davanti a noi non è breve, né facile. Partiamo, però, da alcune punti fermi: gli agricoltori

meritano un posto in prima linea per le rinnovabili e per le biotecnologie; l’innovazione è fondamentale proprio per mantenere l’identità e la qualità dei prodotti Made in Italy. Siamo stati capaci, di rendere questo brand grande e conosciuto, forte delle sue molteplici caratteristiche e della qualità indiscussa delle sue produzioni. Vantiamo numerosi primati a livello mondiale e siamo la terza forza agricola europea. Questo cammino appena iniziato con SDA Bocconi, il lavoro costante con Confagricoltura, uniti alle iniziative e alla formazione, dovrebbero aiutarci ad acquisire le certezze indispensabili per crescere ancora. nnn DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 23


PRIMO PI ANO INIZI AT I V E

Confagricoltura e JTI Italia destinano 70 mila euro a due progetti di agricoltura sociale per ex detenuti e persone con disabilità di Gabriella Bechi

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È

giunta alla conclusione, con la proclamazione dei due progetti vincitori, la prima edizione del bando ‘Agro-Social: seminiamo valore’, realizzato da Confagricoltura e JTI Italia (Japan Tobacco International), nato con l’idea di stimolare la creazione di opportunità e nuovi modelli di sviluppo per le comunità a forte vocazione tabacchicola (Veneto, Toscana, Umbria e Campania), sostenendo progetti concreti di impresa, sostenibilità e solidarietà su cui oggi è necessario puntare per generare valore, benefici e servizi. Ad aggiudicarsi il primo e il secondo premio sono stati l’azienda agricola SS. Annunziata della

Favorire nuovi modelli di sviluppo per comunità delle aree tabacchicole provincia di Livorno per il progetto “Recto Verso” a favore dei detenuti a fine pena, e l’Associazione Cenci - Casa Laboratorio di Terni per il progetto “Il grande ritmo del tempo”, che coinvolge persone con fragilità fisica e psichica. Selezionati da una giuria di esperti, hanno ricevuto rispettivamente 40 mila e 30 mila euro per la loro capacità di coniugare innovazione e sostenibilità a 360°. Ad accomunarli il valore del territorio, che diventa luogo in cui persone, processi sociali, cultura-


Vince l’inclusione li e produttivi si incontrano. La proclamazione è avvenuta nel corso di un appuntamento online a cui hanno partecipato il

presidente di Confagricoltura, Azienda agricola SS. Annunziata Massimiliano Giansanti, il presidente e amministratore delegato di JTI Italia, Gian Luigi Cervesa- to, il viceministro all’Economia e Finanze, Antonio Misiani e il sottosegretario MIPAAF, Giuseppe g AZIENDA SS. ANNUNZIATA: GLI OLIVI DEI DETENUTI L’Abbate. Il progetto “Recto Verso” dell’azien- “Il nostro Paese - ha ricordato da agricola Santissima Annunziata di il presidente di Confagricoltura San Vincenzo (Livorno) è stato giudi- Massimiliano Giansanti - è leacato meritevole del primo premio di der in Europa per l’agricoltura 40 mila euro. Riguarda l’inserimento sociale e Confagricoltura è stata sociale degli ex detenuti del carcere la prima Organizzazione agricola a crederci. In questo momento dell’isola di Gorgona. È stata creata una rete di aziende, storico, poi, così delicato, l’agricirca un centinaio, interessate a par- coltura ha dimostrato di essere tecipare e attivare percorsi formativi essenziale non solo per la proe di inserimento lavorativo. Si vuole che dal carcere non escano ex detenuti, duzione di cibo, ma anche per la ma potatori esperti o agricoltori. La seconda fase del progetto sarà quella di tenuta sociale del Paese, divenesportare il modello prima in altri istituti (anche attraverso video corsi tenuti tando protagonista dello sviluppo di attività imprenditoriali e di dagli stessi detenuti formati) poi in altre aziende. DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 25


PRIMO PI ANO INIZI AT I V E

Cerimonia di premiazione online

Territorio, luogo d’incontro di persone, processi sociali, culturali e produttivi

crescita sostenibile dei territori, al centro dei progetti di inserimento sociale e lavorativo dei soggetti più deboli. Per questo siamo convinti della necessità di continuare ad investire in questo modello virtuoso e competitivo, che permette di coniugare le politiche del welfare con la produttività e la salute”. “È arrivato il momento di prendere atto che non può esserci crescita se non si garantiscono sostenibilità economica, sociale e ambientale. In questa visione rientra il nostro impegno pluriennale per supportare un comparto strategico della produttività del Paese, come quello tabacchicolo, e stimolare le capacità innovative che il territorio stesso può esprimere - ha detto Gian Luigi Cervesato, presidente e amministratore delegato di JTI

g

Italia -. Per portare a casa la sfida alle disuguaglianze serve un dialogo costante tra tutti gli attori della società. Questo progetto realizzato con Confagricoltura ne è un esempio: solo insieme possiamo trovare le migliori soluzioni, a partire dal giusto equilibrio che consenta di sviluppare una visione di lungo periodo per ripensare i modelli produttivi e di consumo del futuro”. “Oggi abbiamo avuto il piacere e l’onore di premiare progetti che hanno saputo dare concretezza alle potenzialità del welfare rurale su cui abbiamo creduto sin dal 2015 quando, in Parlamento, approvammo la tanto attesa norma sull’Agricoltura Sociale - ha sottolineato Giuseppe L’Abbate, sottosegretario alle Politiche agricole -. I soggetti più vulnerabili della società, grazie ad ini-

ASSOCIAZIONE CENCI: L’ORTO LUNARE PER I PIÙ FRAGILI

Il secondo premio di 30 mila euro del bando “Agro-social: seminiamo valore”, è stato assegnato al progetto “Il grande ritmo del tempo” proposto dall’Associazione Cenci casa-laboratorio di Amelia a Terni (Umbria). Cenci è un laboratorio di ricerca educativa ed artistica che si occupa di temi ecologici, interculturali e di inclusione. Il progetto vincitore prevede la realizzazione di un “orto lunare” con il coinvolgimento di persone con disabilità cognitiva e/o psichica che, insieme a professionisti ed operatori, studieranno i movimenti astrali e le loro influenze sulle coltivazioni. Il lavoro della terra come motore della competenza al servizio dell’inclusività. 26 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020

ziative come queste, divengono così protagonisti attivi della vita agricola e produttiva dei territori, coniugando innovazione e antichi saperi. Risultati ancor più determinanti alla luce del tragico momento storico che stiamo vivendo e che dobbiamo fronteggiare facendoci comunità. E in ciò l’agricoltura dimostra, ancora una volta, la sua importante funzione sociale”. “Il governo - ha aggiunto il sottosegretario al MEF Antonio Misani - è fortemente impegnato per favorire lo sviluppo sostenibile e ambientale, ma anche l’inclusione sociale. Progetti come questi sono la dimostrazione di come questi concetti possano coesitere con una visione imprenditoriale e generare una società più capace di adattarsi alle sfide di oggi. L’obiettivo, in linea con il Piano di Ripresa e Resilienza del governo, è di contribuire alla riduzione del divario economico e sociale, creare occupazione, sostenere la transizione verde e migliorare la capacità di ripresa dell’Italia”. nnn


Confagri e Anpa hanno donato 5500 Stelle di Natale al personale sanitario del Policlinico Gemelli di Elisabetta Tufarelli

Ai nostri eroi

C

onfagricoltura ha donato 5.500 Stelle di Natale al Policlinico Gemelli. “Abbiamo scelto questo fiore rosso bellissimo ha detto Massimiliano Giansanti - per trasmettere, dal profondo del cuore, un messaggio di vicinanza e di ottimismo a chi sta in prima linea contro il Coronavirus, che ha un forte impatto psicologico ed emotivo. Non riuscivamo a farlo dappertutto e, insieme all’Associazione dei nostri pensionati, abbiamo scelto il Policlinico Gemelli, uno dei più importanti ospedali del Lazio e d’Italia impegnati dall’inizio nella lotta contro la pandemia”. Così le Stelle di Natale, simbolo delle Feste, a Roma colorano anche gli ambienti del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. La consegna delle 5.500 piante a tutto il personale (medici, infermieri, operatori sanitari, personale tecnico-amministrativo) della Fondazione della struttura ospedaliera più grande di Roma è avvenuta alla presenza del presidente di

Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, del segretario nazionale dell’Anpa - l’Associazione Nazionale Pensionati Agricoltori - Angelo Santori e del direttore generale di Confagricoltura, Franco Postorino, in occasione dello scambio degli auguri ai dipendenti del Policlinico. Sono intervenuti anche il presidente della Fondazione Gemelli, avvocato Carlo Fratta Pasini e il direttore generale del Gemelli, professor Marco Elefanti. “Proprio con questa struttura - ha sottolineato Angelo Santori - attraverso la nostra Onlus abbiamo portato avanti numerose iniziative comuni. Ci fa piacere contribuire, attraverso queste piante, a dare un tocco di ottimismo per il futuro a chi impegnato a combattere questa pandemia che ha rivoluzionato le nostre priorità e le nostre abitudini”. L’Euphorbia pulcherrima, questo il nome scientifico della Stella di Natale, è un arbusto tropicale originario del Messico, dove può raggiungere anche i due metri di altezza. È uno dei

regali di Natale più apprezzati e in Italia viene prodotta in tanti colori, che vanno dal bianco all’arancione, dagli screziati al rosa, ma è sempre il rosso intenso quello che fa più tendenza. “È davvero bello - ha affermato il presidente della Fondazione Gemelli Fratta Pasini - che nel Natale della pandemia queste due importanti organizzazioni abbiano voluto esprimere con il dono delle piante un segno di gratitudine visibile per l’opera quotidiana svolta senza sosta da medici, operatori sanitari, personale tecnico amministrativo contro Covid-19. Ci piace pensare che questa pianta rappresenti anche un segno di speranza e di ripartenza a chiusura di un anno particolarmente difficile”. nnn

Santori, Fratta Pasini, Giansanti e Postorino

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PRIMO PI ANO INIZI AT I V E

Presentata Guida 2021 dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo. Prosegue partnership con Confagricoltura

di Gabriella Bechi

Ricordi

È

un messaggio di speranza e di fiducia quello che arriva dall’Unione Ristoranti del Buon Ricordo che, nonostante le difficoltà generate dalla pandemia Covid 19, ha voluto presentare, con una diretta Facebook, la nuova Guida 2021. Sei nuovi ristoranti entrano nella Guida, a dimostrazione che il settore è più che mai coeso e propositivo e che non vuole farsi trovare impreparato quando finalmente si potrà tornare a lavorare. I nuovi associati sono stati annunciati virtualmente il primo dicembre dal presidente dell’associazione Cesare Carbone e dal segretario generale operativo Luciano Spigaroli, che hanno passato la parola a ciascun ristoratore per brevi presenta-

g

zioni del locale e della cucina. All’incontro è intervenuto Cristiano Casa, assessore al Turismo del Comune di Parma, dove l’associazione ha sede, che ha invitato l’Unione a partecipare con un grande evento a Cibus Off, il fuori salone di Cibus 2021, che si

NEW ENTRY CON LE SPECIALITÀ CHE LI RAPPRESENTANO

Hostaria San Benedetto (Montagnana, Padova) con gli Gnocchi dolci di patate con uvetta, zucchero e cannella al burro versato; Trattoria al Ponte (Bornio, Rovigo) con la Coscia d’oca sotto onto; Ristorante SanafolliaGluten Free (Fidenza, Parma) con i Tortelli della Via Francigena; Osteria La Lanterna (Cressogno, Como) con l’Insalatona piccolo mondo antico; Altavilla (Brianzone, Sondrio) con La Süpa Sciücia; Ristorante Il Mestolo (Sena) con le Capesante con pappa al pomodoro. 28 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020

da sin: Spigaroli, Casa e Carbone

svolgerà nel mese di maggio. Graditissimo è stato il saluto da parte di Gerry Scotti, storico amico del Buon Ricordo. Alla presentazione della Guida hanno partecipato anche i partner dell’Unione, tra cui Confagricoltura, che, insieme agli altri (Consorzio di tutela del Franciacorta, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Arte Olearia Coppini, Illy Caffè, Acqua Filette, Zanussi Professional e Bellomo), sostiene il progetto. “Nell’anno del nostro Centenario abbiamo voluto confermare la partnership con l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo - ha detto il presidente Massimiliano Giansanti - con la convinzione che ora più che mai ci sia bisogno di un


di sapore

Massimiliano Giansanti

Gerry Scotti

tutti noi. Siamo convinti che re- lavorare con passione e professtando uniti, come lo siamo sta- sionalità come è nel nostro DNA, ti fraternamente (e lo diciamo per poter continuare ad accomsenza retorica) in questi diffici- pagnare i nostri ospiti nello strali mesi, abbiamo una maggiore ordinario viaggio culinario alla possibilità di superare questa scoperta della cucina della tradipatto forte tra agricoltori e risto- crisi senza precedenti. Il nostro zione, regalando loro emozioni ratori. Passato questo momento impegno è quello di tornare a e piacevoli ricordi”. nnn difficile per tutti, ma in particolare per il settore della ristora- g QUATTRO NUOVI “GRANDI PIATTI” zione, quando finalmente recupereremo quella socialità che Lo statuto del Buon Ricordo prevede che i ritanto ci manca, dovremo lavorare storanti possano cambiare periodicamente insieme per un grande progetto la loro specialità. Per il 2021 lo hanno fatto in di rilancio della enogastronomia quattro. Le nuove proposte sono: le Tagliatelitaliana, fiore all’occhiello del no- le e “misultitt” del Ristorante La Piana a Carate Brianza (Monza-Brianza); il Risotto agli aghi di stro Paese”. “Il Buon Ricordo - hanno riba- pino mugo e ragù di lepre del Ristorante La dito Carbone e Spigaroli - è più Pòsa a Livigno (Sondrio); la Faraona 4.0 all’ache mai vivo e attivo, tant’è che ceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, abbiamo il grande piacere ed lamponi e cipolline borettane dell’Osteria in onore di accogliere nella nostra Scandiano a Scandiano (Reggio Emilia); i Raassociazione ben sei nuovi ri- violi al profumo di limone e vongole del Ristostoranti: la loro presenza, il loro rante Lo Stuzzichino a S. Agata sui due Golfi apporto, è di grande stimolo per (Napoli).

Ora più che mai serve un patto forte tra agricoltori e ristoratori

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PRIMO PI ANO INIZI AT I V E

Per un mondo migliore A tu per tu con Riccardo Vanelli, AD di Syngenta Italia. Impegno attivo su innovazione e sostenibilità di Gaetano Menna

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l 2020, a causa dell’emergenza pandemica, è stato un anno molto difficile per il mondo intero e per l’economia globale, che ci ha costretto continuamente a cambiare programmi e strategie. In che modo ha affrontato queste sfide un’azienda come Syngenta? Lo abbiamo chiesto a Riccardo Vanelli, amministratore delegato di Syngenta Italia per tracciare un bilancio di fine anno. “Il 2020 - ha commentato - è stato un anno complicato, diverso rispetto alle aspettative che avevamo quando è iniziato. Inevitabilmente siamo stati costretti a modificare il nostro modo di lavorare e supportare i nostri agricoltori. Come parte della filiera

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agro-alimentare, abbiamo continuato a operare per garantire un adeguato approvvigionamento di cibo per tutti, a differenza di altri comparti, che, inevitabilmente, si sono dovuti fermare a causa della pandemia. Quindi, ben consapevoli degli sforzi compiuti dagli agricoltori affinché la filiera rimanesse attiva, abbiamo cercato di fornire il massimo contributo, identificando nuove modalità per interagire con loro, come ad esempio l’uso degli applicativi digitali che, devo dire, ci ha dato risultati inimmaginabili. C’è anche da sottolineare che il 2020 per noi

è stato un anno particolarmente significativo perché legato al nostro ventennale, un traguardo importante, culmine di vent’anni di storia in cui Syngenta ha lavorato per fornire un contributo importante attraverso scienza e innovazione in campo agricolo. Inevitabilmente quest’anno abbiamo dovuto evitare i ‘festeggiamenti’, ma, nonostante ciò, abbiamo sentito di voler evidenziare l’impegno a favore della scienza, che portiamo avanti con più di 5.000 ricercatori e scienziati in tutto il mondo. Per questo motivo, abbiamo scelto


quest’anno di dare voce ai nostri ricercatori e non solo, unendoci alla celebrazione de “La Notte Europea dei ricercatori”, che promossa dalla Commissione Europea, è nata per favorire proprio il dialogo tra cittadini e ricercatori e per far conoscere il ruolo e il valore della ricerca nella società e per il futuro e l’impatto della ricerca sulla nostra vita quotidiana. Mi hanno colpito l’impegno e la strategia di Syngenta in questi anni, a favore dell’ambiente e della sostenibilità. Tra l’altro sostenuti da consistenti investimenti in innovazione e ricerca. Come è nato il percorso green? “Fa parte della nostra storia, del nostro DNA. Abbiamo sempre avuto, in questi vent’anni, una grande attenzione alla componente ambientale e alla biodiversità. Questa consapevolezza, inoltre, è andata aumentando sempre di più in funzione dell’evoluzione demografica che inevitabilmente il Pianeta vivrà da qui ai prossimi trent’anni. I quasi dieci miliardi di abitanti che popoleranno la Terra nel 2050

rappresentano una grande sfida a cui cerchiamo di far fronte attraverso soluzioni capaci di garantire cibo sufficiente per tutti, preservando, nel contempo, le risorse naturali del no-

Vent’anni di innovazioni e tecnologie per dare vita al potenziale delle piante stro Pianeta. Un’accelerazione importante si è avuta a partire dal 2013 con l’introduzione del ‘The Good Growth Plan’, attraverso cui abbiamo voluto fornire risposte concrete alle sfide ambientali, sociali ed economiche sempre più interconnesse. In funzione della sua evoluzione, annunciata quest’anno, abbiamo avviato consultazioni sul tema della sostenibilità con un numero importante di stakeholder mondiali, nell’ambito dell’agricoltura ma non solo. Questo ci ha permesso di comprendere maggiormente quanto il tema della sostenibilità ambientale debba essere sempre più centrale nelle scelte strategiche relative al futuro del Pianeta. In questi ultimi anni, l’ambiente, la società e le richieste dei consumatori hanno spinto aziende come la nostra a investire ulteriormente nell’innovazione per un’agricoltura sempre più sostenibile. Da qui la decisione di dedicare circa 2 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni per il raggiungimento di programmi capaci di portare innovazioni tecnologiche, legate alla sostenibilità. Abbiamo inoltre stabilito di intervenire sui nostri processi interni per ridurre l’impatto della propria ‘carbon footprint’. Anche Syngenta ha, infatti, sposato l’importante obiettivo della riduzione del 50% della carbon footprint dei processi operativi della supply chain. Appare evidente come la componente legata alla sostenibilità non sia quindi qualcosa di addizionale ma è insita nella strategia dell’azienda”.

Anche nell’anno della pandemia, Syngenta ha portato avanti, nonostante tutto, il suo impegno attivo a favore della sostenibilità, concludendo il primo ciclo di ‘Good Growth Plan’. Quali sono stati i risultati più importanti raggiunti? “Il ‘The Good Growth Plan’ è stato lanciato da Syngenta nel 2013, definendo gli obiettivi che l’azienda intendeva raggiungere entro il 2020 nelle varie aree che aveva identificato come priorità strategica. A 7 anni dalla sua nascita, posso affermare con orgoglio che siamo riusciti a dimostrare come agricoltura produttività e sostenibilità possano essere coniugate perfettamente. Molti degli obiettivi prefissati sono stati già raggiunti nel 2019, con un anno di anticipo rispetto alla loro scadenza, certificati da società terze parti. Tra questi, un aumento medio del 19% della produttività delle aziende agricole, senza utilizzare input aggiuntivi o impiegare maggiormente le risorse naturali ma grazie a specifiche pratiche agricole introdotte da protocolli. Questo dimostra che un’agricoltura che investe in innovazione può avere un importante ritorno di investimento. Abbiamo inoltre raggiunto un obiettivo veramente importante, aumentando

Riccardo Vanelli AD di Syngenta Italia DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 31


PRIMO PI ANO INIZI AT I V E

la biodiversità su circa 8 milioni di ettari di terreno coltivato a livello globale, rispetto ai 5 che ci eravamo posti come obiettivo. Siamo riusciti inoltre a recuperare, a livello globale, 14 milioni di superficie agricola a rischio di degrado. Risultati decisivi anche nel campo della formazione sull’uso corretto degli agrofarmaci, che ha interessato 42 milioni di persone a livello globale”. Ora, con il nuovo ‘Good Growth Plan’, Syngenta ha annunciato di voler alzare ulteriormente l’asticella, con obiettivi ancor più performanti. “Siamo convinti che, rispetto alle sfide che abbiamo di fronte, come quelle legate alla produttività, al contesto climatico meno favorevole, alla perdita di biodiversità, la soluzione sia quella di accelerare ancora di più la nostra innovazione, aumentando i nostri investimenti in questo ambito. Abbiamo, per questo, identificato quattro ambiti che comporranno l’evoluzione del nostro ‘The Good

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Good Growth Plan ha saputo coniugare produttività e sostenibilità Growth Plan’. Il primo legato all’accelerazione dell’innovazione a sostegno di agricoltori e ambiente. Introdurremo in questo ambito due nuove scoperte tecnologiche sostenibili all’anno e ci impegneremo a ridurre ulteriormente i residui nelle colture e nell’ambiente. Il secondo pone l’accento sull’impegno che l’azienda intende assumersi per un’agricoltura a zero emissioni di CO2. Lavoreremo per favorire lo sviluppo della biodiversità e la salute del suolo e per ridurre l’intensità di carbonio delle nostre attività operative del 50% entro il 2030. Il terzo è legato al contributo che vogliamo dare in materia di sicurezza e salute delle persone; per questo, prevediamo una maggiore attenzione alla formazione in campo, grazie soprattutto all’utilizzo di

nuove tecnologie. Il quarto è dedicato alle partnership; siamo certi di generare un impatto maggiore in termini di risultati del nostro ’Good Growth Plan’ se riusciremo a fare squadra con altri interlocutori, che siano essi confederazioni agricole, università o gli agricoltori stessi”. In Italia, abbiamo definito una serie di progetti a vocazione locale, legati in particolare alle filiere legate al Made in Italy con iniziative che includono la genetica, come ad esempio la tecnologia Artesian (ibridi di mais ad alta efficienza idrica), gli strumenti di Agricoltura digitale (come Farmshot, nostra tecnologia all’avanguardia in grado di fornire immagini satellitari per supportare gli agricoltori nel prendere le migliori decisioni in campo) e alcuni progetti legati all’economia circolare (come ad esempio il riciclo dei contenitori vuoti degli agrofarmaci, elemento fondamentale per impegnarsi in un’agricoltura a zero emissioni di CO2)”. nnn


FOCUS ZOOTECNIA

Zoofiere di Cremona in versione digitale. Mostra dei capi in streaming

G

li allevatori non sono potuti andare in Fiera e dunque è stata la Fiera, quest’anno, ad andare nelle aziende degli allevatori. Perché #lazootecnianonsiferma, come recita l’hastag lanciato da “Fiere Zootecniche Special Edition” di Cremona, che si è svolta dal 3 al 5 dicembre 2020 in modalità virtuale sui canali di CremonaFiere. Una vetrina digital di novità presentate dagli espositori ed un ricco calendario di seminari e convegni sui temi di maggiore interesse per la zootecnia, dai bovini da latte ai suini, passando per gli avicoli. Si sono tenute online, contestualmente: la 75° Fiera Internazionale del Bovino da Latte, appuntamento imprescindibile per gli operatori professionali del settore e per le aziende che producono impianti e servizi; la 24° Rassegna Suinicola di Cremona, punto di riferimento per il settore, dalla genetica all’alimentazione, dalle attrezzature ai servizi; la 10° edizione di Expocasearia, manifestazione focalizzata sulle attrezzature per la trasformazione e sui sistemi di produzione e commercializzazione del latte e derivati (formaggi, ma anche yogurt e gelati); l’8° International

Special Edition Poultry Forum, appuntamento di riferimento per l’avicoltura, con uno speciale focus su novità tecniche, veterinarie e di mercato. Interesse ha suscitato, in particolare, la tradizionale mostra dei capi bovini tenutasi, anch’essa, in forma virtuale diventando il “Festival della vacca da latte”. Una modalità originale, anche se dettata dalla necessità di recuperare così anche la tradizionale competizione tra capi della migliore selezione genetica (oltre 300 vacche da latte delle razze Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey), provenienti da oltre 50 allevamenti italiani, che è stata trasmessa in streaming il 14 dicembre. Gli allevatori hanno avuto la possibilità di registrare i video delle loro aziende, segnalando i capi migliori, divisi per categoria. Una giuria composta da esperti internazionali ha definito la graduatoria dei capi presentati in ciascuna categoria. Tutti i filmati delle aziende che hanno partecipato e quelli dei

‘vincitori’ delle singole categorie sono stati raccolti e messi a disposizione del pubblico, che si è collegato online. “Questa edizione delle Fiere Zootecniche è stata fortemente voluta dagli allevatori - ha detto il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni -. Siamo sempre rimasti al loro fianco, facendoci portavoce delle loro istanze e, nonostante il momento di difficoltà, hanno voluto dedicare il proprio tempo alla preparazione dei loro animali per riuscire ad essere presenti alle Rassegne di Cremona, punto di riferimento per la zootecnia a livello nazionale ed internazionale”. Le Fiere Zootecniche richiamano ogni anno i migliori marchi del settore a livello mondiale, presentando così ai visitatori professionali (58.327 operatori durante l’edizione 2019) una vetrina specializzata di altissima qualità, sia sul fronte dei prodotti, sia su quello dei servizi. Conclusa con successo la “Special Edition” ci si prepara all’appuntamento dell’anno prossimo che, ci si augura, possa svolgersi come di consuetudine. (F.B.) nnn DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 33


FOCUS ZOOTECNIA

A Cremona gli Stati Generali della Zootecnia. Valorizzare le produzioni e recuperare le quote di mercato perse di Gaetano Menna

“L’

importanza della valorizzazione delle nostre produzioni e del recupero delle quote di export compromesse dalla pandemia passa attraverso la valorizzazione della filiera, che è uno degli obiettivi di una fiera professionale. Per affrontare queste sfide è necessario fare quello che stiamo facendo oggi: incontrarsi e dibattere apertamente. La Fiera oggi ha anche il ruolo di unire e coinvolgere il settore, creando nuove opportunità di affari e di lavoro”. Lo ha sottolineato il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni aprendo gli ‘Stati generali della zootecnia’, che hanno concluso la tre giorni online delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona. “Il settore zootecnico - ha osservato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti - è vivo e vitale, non ha problemi strutturali, ma di mercato collegati alla volatilità dei prezzi, al ristagno dei consumi ed alla situazione contingente legata alla pandemia ed alla diminuzione degli ordini del canale Ho.Re.Ca. 34 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020

Chiarezza ed a livello internazionale. A suo avviso va superato il discorso della volatilità dei prezzi sui mercati internazionali, legato anche alle politiche dei dazi dell’amministrazione Trump, che l’Europa non ha saputo fronteggiare. Servono regole nuove sul mercato globale, che tengano anche conto delle sperequazioni produttive. Noi allevatori siamo per il benessere animale e per la sostenibilità, che sono - ha spiegato Giansanti - la qualità della vita dei nostri capi, il cibo sano e sicuro che assicuriamo loro. Non si possono accettare fake news che vengono usate strumentalmente per favorire il cibo vegetale e sintetico”. Servono allora campagne di informazione e di educazione

alimentare per contrastare l’affermazione di questi nuovi alimenti, che utilizzano denominazioni che si rifanno strumentalmente alla grande tradizione della zootecnia nazionale, con bistecche, cotolette, polpette e latte che tali non sono. Contestualmente va condotta la battaglia per l’etichettatura nutrizionale, in opposizione al Nutriscore, che fa disinformazione verso i consumatori e penalizza le eccellenze della dieta mediterranea. “Le nostre - ha detto Giansanti - sono battaglie culturali, di identità, che si poggiano su quelli che sono i valori identitari del food, in quanto cibo di derivazione agricola, democratico cioè accessibile a tutti”. Nel corso del dibattito si è parlato


Contrastare fake news e cibo sintetico con campagne mirate

informazione

anni per tener conto delle singole realtà territoriali e dei sistemi agricoli”. “La pandemia - ha affermato la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova - ci ha confermato l’interdipendenza di tutti gli anelli e dei settori. È una lezione preziosa, da portare sul Tavolo che intendo convocare a breve per avviare la costruzione del Piano Strategico in vista della Pac post 2020, come su quello con l’intera filiera lattiero casearia. Ci aspetta un lavoro impegnativo, con obiettivi ambiziosi”. “Condividiamo quanto detto dalla ministra Bellanova. Le filiere agroalimentare e zootecnica hanno bisogno di un progetto di resilienza, ovvero di cogliere le difficoltà del momento per risorgere più forti di prima - ha concluso il suo intervento il presidente di Confagricoltura -. Dobbiamo lavorare tutti assieme per questo obiettivo”. nnn Campionessa Assoluta Deghi Zenit

anche del prezzo del latte, che soffre di grande volatilità proprio per la situazione contingente. “È inaccettabile - ha aggiunto il presidente confederale - che si colgano le difficoltà in epoca di pandemia per azzoppare il comparto lattiero che sta producendo per il Paese”. “Sul tema agricolo abbiamo di fronte alcune sfide. La prossima programmazione europea restituisca centralità alle Regioni, ma serve un piano di regia con una visione pluriennale - ha dichiarato dal canto suo l’assessore regionale all’Agricoltura della Lombardia Fabio Rolfi -. Il settore va accompagnato da risorse e piani strategici e bisogna rivedere la programmazione dei prossimi DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 35


M APPAMONDO

di Jordan Nash

Ai farmer preoccupa Brexit no deal Minette Batters

U

na Brexit no deal avrebbe un impatto catastrofico per gli agricoltori del Regno Unito. Ne è convinta Minette Batters, presidente della National Farmers Union che, in caso di mancato accordo, ha ipotizzato dazi dell’85% sulle esportazioni di carne bovina britannica e del 62% su quelle di

agnello, mettendo così questi prodotti completamente fuori mercato. Per gli agricoltori, senza accordo commerciale con l’Europa, l’impatto sul settore sarà catastrofico. Preoccupano anche le dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’Ambiente, dell’Alimentazione e degli Affari rurali George Eustice,

a proposito dei dazi sui prodotti agroalimentari, definiti “ingestibili”. E, per quanto riguarda la sua promessa fatta agli agricoltori, in occasione della campagna elettorale pro Brexit (di voler conservare l’accordo commerciale con l’Unione europea anche in caso di uscita dall’Ue) ha detto al Times

“vedremo, ce lo dirà il tempo”. Dal canto suo la Batters ha calcolato, per il settore, un costo del no deal pari a 1,36 miliardi di sterline in dazi aggiuntivi sulle esportazioni, in aggiunta a quelli inevitabilmente imposti agli importatori che, con tutta probabilità, ricadrebbero sui consumatori.

RIFORMA DEI MERCATI AGRICOLI IN INDIA

PROTESTA AGRICOLA IN GERMANIA

Le proteste degli agricoltori indiani contro le nuove leggi intese a spianare la via per la riforma dei mercati agricoli causano caos stradale e ferroviario a Nuova Delhi. La liberalizzazione preoccupa gli agricoltori che temono di essere lasciati alla mercé delle aziende più potenti. Questa è una riforma molto importante, ma perché sia corretta è necessario un profondo consenso, oltre ad impegno e capacità negoziale, ha sottolineato Ajay Jakhar, presidente del Bharat Krishak Samaj (l’Indian Farmers Forum), che ha definito la legge “un perfetto esempio di una politica governativa fatta dalla burocrazia senza consultare i presunti beneficiari”.

Sale il malcontento degli agricoltori in Germania alle prese con questioni finanziarie, tanto da spingere a convocare un “vertice di emergenza” tra i responsabili delle grandi società alimentari, il ministro dell’Agricoltura Julia Kloeckner e i rappresentanti di spicco del comparto del commercio. Gli agricoltori avevano chiesto un aumento dei prezzi, poiché le attuali entrate sono sufficienti solo a coprire i due terzi dei costi. Una prima apertura è venuta dal gruppo Schwarz (Lidl e Kaufland), che ha annunciato di voler destinare agli agricoltori, con l’iniziativa per il benessere degli animali, 50 milioJulia Kloeckner ni di euro.

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In Francia, premio per il No al glifosato Julien Denormandie

S

mettere di usare il Glifosato potrebbe diventare finanziariamente interessante per gli agricoltori d’Oltralpe. L’emendamento alla finanziaria, approvato dal Senato francese, destina un credito d’imposta temporaneo di 2.500 euro per gli agricoltori che rinunceranno ad usare, nel 2021

e 2022, il prodotto. La volontà è stata di mettere in atto meccanismi per compensare gli agricoltori che investono per eliminarlo gradualmente. “La creazione di questo credito d’imposta e il rilascio di una dotazione aggiuntiva di 80 milioni di euro per la riconversione delle attrezzature agricole - spiega il mi-

nistro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione Julien Denormandie - sono il risultato di una forte volontà del governo di sostenere gli agricoltori. Ogni transizione ha un costo e deve quindi essere finanziata “. Questa misura si rivolge ai settori più colpiti economicamente a causa del loro utilizzo di Glifosato.

Si tratta in particolare di colture permanenti (viticoltura, arboricoltura) e a pieno campo. Il ministero francese segnala, inoltre, che il premio per la copertura delle attrezzature agricole previsto dal piano di risanamento verrà stanziato per la cifra complessiva di 215 milioni di euro.

SPAGNA, AMARO ANCHE IL BRINDISI

BRASILE, SOSTENIBILITÀ PANTANAL

Il Cava, lo spumante spagnolo prodotto con metodo classico, teme un Natale difficile. La pandemia ha messo in ginocchio anche i brindisi delle festività, che valgono il 30’% del fatturato annuo del comparto. Finora l’export ha mitigato, almeno in parte, il crollo del mercato nazionale. A sprofondare i produttori nell’incertezza, oltre alle conseguenze dell’emergenza sanitaria, anche la crisi economica e politica del Paese. Cava è la denominazione di origine che impegna 6.600 viticoltori e un totale di 357 cantine, secondo i dati del ministero dell’Agricoltura. Netta è leadership della Catalogna con l’80% del vigneto su circa 38.000 ettari, ma viene prodotto anche in Aragona, Comunità Valenciana, Estremadura, La Rioja, Navarra e Paesi Baschi.

La strada verso la sostenibilità in Brasile è ancora lunga. Il Pantanal, lungo la frontiera occidentale, è una vasta zona umida, amata dai botanici e dai naturalisti per la sua ricca flora e fauna, che negli ultimi cinque mesi è stata devastata da incendi che hanno distrutto quasi il 30% della vegetazione. Si è riacceso il dibattito su conservazione e sostenibilità. Gli ambientalisti incolpano gli agricoltori; questi ultimi il governo per aver delimitato le riserve ambientali, che a loro avviso non vengono mantenute adeguatamente e crescono troppo, creando il carburante ideale per gli incendi. DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 37


F O C U S R I S I C O LT U R A

Innovazione e precision farming nell’azienda Coppo con l’avanzato sistema satellitare di Topcon

Chicchi smart

di Gabriella Bechi

I sistemi GPS sono ormai diffusi per la guida, ma l’interfaccia con spandiconcime ISOBUS consente di distribuire i fertilizzanti in maniera mirata e senza sprechi

L’

agricoltura di precisione trova nella risicoltura uno dei settori di maggiore diffusione ed i produttori guardano alle nuove tecnologie con grande interesse, ritenendole essenziali per il futuro delle loro aziende. Ce lo testimonia Giovanni Coppo, giovane imprenditore agricolo che, con il padre Benedetto, conduce un’azienda risicola nel Vercellese. In che modo in azienda vi siete avvicinati all’agricoltura di precisione? Devo dire che è stato grazie a mio padre e alla sua lungimiranza. Già nel 2001 aveva acquistato un sistema satellitare, uno dei primi sviluppati. Era un palmare collegato ad una antenna GPS, qualcosa di molto rudimentale, ma che, intro-

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Il sistema GPS controlla la quantità di prodotto distribuita e riduce automaticamente la larghezza di spaglio

dotto in azienda portò una vera rivoluzione. Da lì il nostro interesse per l’agricoltura di precisione andò via via crescendo, di pari passo con la sua evoluzione e la sua diffusione. Nel 2016, nel corso dell’edizione della Fiera in Campo che i giovani di Confagricoltura di Vercelli, di cui faccio parte, organizzano da anni, siamo venuti in contatto con Topcon, sponsor tecnico della manifestazione. Quali attrezzature avete oggi? Sia per le operazioni di semina, sia per quelle di fertilizzazione, utilizziamo uno spandiconcime Amazone a rateo variabile. Tramite una presa Isobus è possibile far dialogare direttamente lo spandiconcime con il sistema satellitare Topcon: utilizzando un unico schermo possiamo gestire sia la

guida automatica, sia le varie impostazioni dello spandiconcime. In particolare, aumentare/diminuire la dose di prodotto apportato alla coltura, ma anche gestire la larghezza di lavoro operativa, grazie alle 16 sezioni che in automatico regolano la larghezza di lavoro in base alla posizione del mezzo rispetto alle passate precedenti, evitando così sovrapposizioni e spreco di prodotto. Discorso analogo per quanto riguarda la botte del diserbo. Utilizziamo una diserbatrice Bargam con larghezza operativa di 27 m., suddivisi in 24 sezioni che si aprono/chiudono in automatico al momento della sovrapposizione, impedendo pericolosi accumuli di erbicidi e fitofarmaci che creano danno alla coltura. Poi c’è il capitolo raccolta.


Sistemi di mappatura Topcon evidenziano le differenze produttive

Utilizziamo due mietitrebbie Claas equipaggiate entrambe con sistema di mappatura Topcon. Montiamo sulle mietitrebbie i medesimi schermi (sistemi operativi) che vengono utilizzati per le operazioni di concimazione e diserbo. Le macchine sono equipaggiate con quantimetri che misurano il flusso di prodotto che entra nella macchina e con un misuratore di umidità che fornisce un dato costante del prodotto. Il sistema elabora i dati raccolti e fornisce una mappa, in tempo reale, della produzione dell’appezzamento. Quali sono i benefici che avete ottenuto? Innanzitutto una riduzione dei tempi delle operazioni, poi un risparmio dei mezzi tecnici, delle sementi, dei fertilizzanti e degli agrofarmaci. Il che significa riduzione dei costi e benefici ambientali. Infine, un sensibile aumento delle rese, contestualmente al miglioramento della loro qualità. C’è una differenza di approccio generazionale alle nuove tecnologie nella vostra azienda? Nella mia no. Come le ho detto mio padre è stato ed è un grande

innovatore. Ma in genere posso dire che c’è un diverso approccio alle nuove tecnologie da parte delle nuove generazioni, che permette loro di superare più facilmente le difficoltà che la loro introduzione in azienda comporta. È un dato che ho riscontrato anche nella mia esperienza nell’Anga, confrontandomi con tanti giovani agricoltori. Oltre alle difficoltà diciamo tecnologiche, quali sono gli altri ostacoli alla diffusione dell’agricoltura di precisione? Certamente gli investimenti necessari, più facilmente assorbibili dalle aziende di medio-grandi dimensioni, ma che possono essere un ostacolo quasi insormontabile per le piccole. In questo senso le misure di agricoltura 4.0, fortemente sostenute da Confagricoltura, hanno rappresentato una grande opportunità, permettendo alle imprese di approcciarsi a queste nuove tecnologie, oppure di rinnovare le proprie attrezzature. Noi stessi, grazie al credito d’imposta, abbiamo sostituito due vecchi trattori con due dotati di guida automatica.

Come hanno reagito i vostri dipendenti di fronte a questi cambiamenti nel modo di lavorare? I più giovani bene. Gli altri meno. In ogni caso c’è stato bisogno di un intensa attività di formazione, che abbiamo effettuato in azienda, anche con l’aiuto dei tecnici di Topcon. Credo che quello della manodopera e della sua formazione sia uno degli elementi cardine da affrontare per uno sviluppo delle nuove tecnologie in agricoltura. Quanto è diffusa l’agricoltura di precisione nella risicoltura? Molto. La guida satellitare si è affermata in risicoltura prima che nelle altre coltivazioni per l’assoluta mancanza di riferimenti nella guida del trattore. La risicoltura ha avuto una forte evoluzione, sia a livello di meccanizzazione, sia a livello di tecnologie. Tutte le aziende, nella mia zona, dispongono di sistemi satellitari e di guida automatica. E c’è, in generale, un approccio molto positivo verso l’agricoltura di precisione, considerata come la nuova frontiera per il nostro settore. Ne dibattiamo spesso anche nel corso degli incontri organizzati dall’Anga. È un assoluto vantaggio che la maggior parte delle aziende risicole disponga di mietitrebbie proprie, perché ciò faciliterà la raccolta di mappe di produzione, fondamentali per decidere come e dove effettuare interventi agronomici mirati. Quali sono i prossimi passi che volete affrontare? Continueremo a tenerci aggiornati sulle nuove applicazioni e via via che i nostri mezzi saranno superati, li sostituiremo con altri più nuovi ed efficienti. È una strada appena iniziata e non ci fermeremo certamente di fronte alle nuove sfide. nnn DICEMBRE 2020| MONDO AGRICOLO | 39


F O C U S R I S I C O LT U R A

Cento anni di storia aziendale con una continua evoluzione dell’attività produttiva di Gabriella Bechi

L

a famiglia Coppo è impiegata da più generazioni nella coltivazione del riso nella pianura vercellese. Affittuari agli inizi del ‘900, oggi conducono circa 600 ettari totalmente in proprietà, suddivisi in tre corpi aziendali. Cento anni di storia in cui si è assistito ad una continua evoluzione della risicoltura: le mondine e la grande manodope-

ra, necessarie alla coltivazione, sono state gradualmente sostituite dai mezzi agricoli. Le stalle, le marcite e le colture da asciutto abbandonate a favore della monocoltura del riso, che persiste tutt’oggi e caratterizza il paesaggio della pianura vercellese, il cosiddetto “mare a quadretti”. Le aziende sono gestite e condotte direttamente da Benedetto Coppo, 60 anni, e dal figlio Giovanni, che di anni ne ha 31, con l’aiuto di cinque dipendenti. Padre e figlio si dividono ruoli e compiti in una perfetta logica di complementarietà. Entrambi ricoprono ruoli all’interno della Confagricoltura di Vercelli: Benedetto nell’Unione e Giovanni nell’Anga, di cui è stato presidente nello scorso triennio. Circa un terzo della superficie aziendale è destinata alla produzione di riso da seme. Pertanto nel periodo estivo si ricorre alla manodopera stagionale per praticare la monda delle infestanti (principalmente riso crodo, ciperaceae e giavoni “sfuggiti” ai trattamen-

Il silenzio dell’acqua 40 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020

ti chimici), dapprima nei campi destinati al riso da seme, successivamente nel resto della superficie aziendale. Il riso viene venduto alle ditte sementiere e alle industrie di trasformazione. Pionieri nell’introduzione dell’agricoltura di precisione (v. pag. 36, ndr), oggi dispongono di un parco macchine e di attrezzature costantemente aggiornati, che consentono di intervenire e far fronte a tutte le operazioni necessarie alla coltivazione. Convinti delle necessità di innalzare ulteriormente le rese e aumentare le produzioni e, quindi, di intensificare le pratiche agricole adottando tutte le tecnologie più adeguate per rendere la coltura sostenibile nel lungo periodo. Una sfida ormai irrimandabile nell’ottica della prevista crescita della popolazione mondiale. nnn

Benedetto e Giovanni Coppo


Gemme in cassaforte

L’

innovazione è di casa nella famiglia Rondolino. L’ultima frontiera al riguardo è “Black”, che ha debuttato dopo otto anni di ricerca. È la gemma di riso nero, “gemma di salute” con caratteristiche organolettiche e nutritive oggi racchiuse in un prodotto che esce sul mercato attraverso la rete delle farmacie. “Black”, dicono Umberto e Anna Rondolino, segna la continuità dell’azienda Tenuta Colombara, di Livorno Ferraris, nel Vercellese. Qui nel 2007 Piero Rondolino, eclettico innovatore a cui si deve l’ideazione del progetto Acquerello insieme al figlio Rinaldo, brevettò il reintegro della gemma nel riso bianco Acquerello (iniziato a produrre nel 1991) conferendo a quest’ultimo i valori nutrizionali più preziosi contenuti nel riso integrale e ottenendo di fatto il massimo della sintesi tra gli elementi di nutrizione e le performance gastronomiche. Con “Black, gemma di salute” sono i figli Anna e Umberto - ma

Piero sta sempre in regia - a presentare ufficialmente il nuovo prodotto. Anche in questo caso Rondolino lancia buon sangue non mente: la co- Black, il salutare municazione avviene in modo estremamente originale, inviando integratore naturale in anteprima a un gruppo sele- di riso, in vendita zionato di giornalisti una piccola cassaforte con all’interno il nuo- nelle farmacie vo prezioso prodotto, svelandone però la combinazione soltanto al momento del collegamento onli- di Anna Gagliardi ne della conferenza stampa, creando una naturale suspense. “Black” di fatto è un integratore naturale al 100%, essendo la gemma l’embrione del chicco di riso da cui si sviluppa il germoglio che darà vita alla nuova pianta. È piccolissima, rappresentando solo il 2% del chicco, ma è capace di racchiudere i componenti più utili per la pianta e anche per chi li assume quotidianamente. Si tratta di vitamine, proteine e grassi di origine vegetale, carboidrati, fibre e sali minerali, quali ferro e magnesio. Il nome “Black” è dovuto al fatto che la gemma è

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F O C U S R I S I C O LT U R A

nera, derivando dal riso del medesimo colore. Spiega Anna Rondolino: “I risi neri sono varietà antichissime coltivate in Cina già migliaia di anni fa e destinate principalmente all’imperatore, poiché si credeva che apportassero benefici salutistici e di longevità”. Narrazione a parte, le proprietà della gemma, in questo caso, sono state oggetto di un team di esperti guidati dalla dottoressa Mariangela Rondanelli della Facoltà di Medicina dell’Università di Pavia. È lei a rac-

Black utilizzabile anche in cucina per rendere croccanti food e pane contare le sperimentazioni su un gruppo di nuotatori che, dopo un mese di assunzione quotidiana della gemma di riso, hanno perfezionato le performance di velocità, avuto una diminuzione della sensazione di fame e accresciuto la massa muscolare. Un’ulteriore sperimentazione è stata fatta su un gruppo di persone in sovrappeso che, dopo qualche tempo, hanno ottenuto un miglioramento generale in termini di benessere. Il biologo Edoardo Mazzocchi aggiunge che l’utilizzo della gemma di riso Black può essere sia come integratore, in particolare per gli sportivi che possono trarre benefici anche in termini di diminuzione della sensazione di fatica, sia

come alimento in cucina. Complici del successo sono gli alti contenuti di vitamine B1 ed E, zinco e antociani, indispensabili per la protezione delle cellule dallo stress ossidativo, e di acido linoleico, ottimo per la funzionalità dei tessuti, per lo sviluppo cerebrale e per favorire un normale livello di colesterolo. Lo chef nutrizionista Giacomo Mazzocchi e lo chef stellato Gabriele Boffa evidenziano il lato gastronomico di “Black”: ha un sapore neutro che consente un uso poliedrico in cucina. Può dare croccantezza a un cibo che non ne ha, come ad esempio un trancio di salmone, ed è perfetta per la preparazione di pane e pasticceria. L’aroma evoca sentori di miele, zucchero e nocciola, che la rendono eccezionale per i gelati e le meringhe. Nell’uso quotidiano può essere gustata per arricchire yogurt, insalate, carni e pesce, oppure in purezza. È naturalmente senza glutine, pertanto ottima per i celiaci. Il vasetto da 150 grammi (si ottengono partendo da 14 kg di riso) costa 10 euro. Oltre che in farmacia, è acquistabile online direttamente sul sito www. blackgemma.it. nnn Umberto e Anna Rondolino

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AT T U ALI TÀ IN C AMP O

Nasce il tavolo di filiera. Va definito il piano di settore per lo sviluppo del comparto

Novità canapa

I

l governo ha sospeso temporaneamente le disposizioni ministeriali con le quali le composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo (CBO), ottenuto da estratti di Cannabis, sarebbero state inserite nell’elenco delle sostanze stupefacenti e psicotrope. È stata quindi accolta una precisa richiesta del coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Confagricoltura, Cia-Agricoltori italiani, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. È positiva poi la nascita del Tavolo di Filiera della Canapa presso il ministero delle Politiche Agricole - di cui il mondo agricolo ha ripetutamente sollecitato l’istituzione - coinvolgendo i ministeri dell’Interno, della Salute, dello Sviluppo economico, della Difesa e dell’Ambiente, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, le università, Agea, Ismea, il Crea e tutti gli attori del comparto. Si tratta di una sede di concertazione indispensabile per definire il piano di settore che favorisca lo sviluppo del comparto. C’è poi da sottolineare che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con sentenza del 19 novembre scorso, ha stabilito che il CBD non può essere considerato uno stupefacente. La questione na-

sce da un’azione legale promossa in Francia contro un’azienda ceca che vendeva CBD estratto dall’intera pianta di cannabis da utilizzare in cartucce di sigarette elettroniche. La Francia consente solo l’estrazione da semi e fibre di Cannabis, non dall’intera pianta. La Corte ha stabilito che la legge che ha indotto questa azione legale contro i produttori cechi era una restrizione inutile alla libera circolazione delle merci, perché la sostanza non rappresenta una minaccia per la salute umana. La Corte ha sottolineato che, in base allo stato attuale delle conoscenze scien-

tifiche, di cui è necessario tener conto, a differenza del tetraidrocannabinolo (THC), anch’esso un cannabinoide ottenuto dalla canapa, il CBD non risulta avere effetti psicotropi, né effetti nocivi per la salute umana. Ora a Roma e a Bruxelles - anche alla luce della nuova sentenza - è giunto il momento di dipanare tutte le incertezze normative legate alle singole destinazioni d’uso della canapa industriale, che hanno frenato la crescita di una coltura che può essere davvero un’importante opportunità di integrazione del reddito delle imprese agricole. (G. M.) nnn DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 43


AT T UALI TÀ IN C AMP O

Gestione sostenibile delle micotossine Progetto Mycontrol di dipartimento TeSaf Università di Padova e KWS. Ibridi resistenti e utilizzo microrganismi per salvaguardare i raccolti di mais di Davide Ferrigo Dipartimento TeSAF Università di Padova

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S

empre più spesso la produzione cerealicola, in particolare quella del mais, si trova a dover affrontare problematiche di difficile gestione, quali la colonizzazione delle cariossidi da parte di funghi tossigeni e la conseguente presenza di micotossine. Livelli di micotossine superiori ai limiti di legge possono far scadere la qualità della granella tanto da obbligare la destinazione di mais pregiato all’uso zootecnico, così come livelli eccessivi potrebbero impedirne la commercializzazione. L’accumulo di tossine per tipologia e quantità è fortemente legato all’andamento climatico stagionale inteso come temperature e precipitazioni, fattori di non facile previsione e scarsamente gestibili. Inoltre,

è convinzione nella comunità scientifica che i cambiamenti climatici globali possano, in futuro, influire negativamente sulla problematica micotossine. Viste le premesse, la gestione della problematica micotossine non andrebbe affrontata come misura emergenziale per risanare una situazione che volge al peggio, ma come un fattore che può essere mitigato dall’attuazione di specifiche scelte agronomiche. Tra le Buone Pratiche Agricole messe in luce nelle “Linee Guida per il controllo delle micotossine nella granella di mais e frumento”, pubblicate nel 2016 dal ministero delle Politiche agricole, alcune sono riconosciute essere efficaci per il contenimento delle micotossine. La riduzione dello stress e la difesa della coltura dai funghi


Funghi, micorrize e batteri per difesa delle piante

micotossigeni sono due tra le strategie efficaci che possono essere messe in atto e che, per certi versi, possono essere trattate assieme. Come è ben noto, eventi siccitosi nei momenti critici per la coltura, quali la fioritura e la maturazione, sono la principale condizione di stress che può ripercuotersi non solo sulla resa finale, ma anche sul benessere della pianta. Questa ultima possibilità ben si correla al fatto che la coltura, impegnata a fronteggiare uno squilibrio idrico o termico, non può esprimere appieno le proprie difese, diventando più suscettibile alla colonizzazione da parte dei patogeni. Fermo restando che una irrigazione appropriata nei tempi e nei volumi sia imprescindibile, la scelta di ibridi più tolleranti a tali condizioni sfavorevoli lo è altrettanto. Al di

là della resa che è e rimarrà un punto cruciale per la scelta varietale, la scelta ponderata di una varietà adatta alle proprie condizioni pedoclimatiche potrebbe portare, a parità di input agronomici, a risultati molto differenti in termini di sanità della granella. Che sia per un apparato radicale più sviluppato, per un migliore assorbimento e gestione delle risorse disponibili, o semplicemente per una genetica favorevole, una varietà in grado di fronteggiare con più vigore le condizioni ambientali avverse ha indubbiamente un vantaggio rispetto ad ibridi che necessitano di più accorgimenti. Nell’ambito del progetto Mycontrol svolto presso il dipartimento TeSAF dell’Università di Padova e in collaborazione con KWS, negli ultimi anni sono state effettuate analisi con l’intento

di individuare varietà caratterizzate da un inferiore colonizzazione e accumulo di micotossine nella granella a maturazione. Talune varietà di mais coltivate in località con differenti profili pedoclimatici hanno dimostrato di risentire in maniera significativa dei diversi ambienti. D’altra parte, altre varietà risultavano costantemente meno colonizzate da patogeni e meno contaminate da micotossine. Partendo da questi dati è pertanto plausibile sostenere che non esistono ibridi che vanno bene in ogni condizione, e che ogni agricoltore andrebbe adeguatamente informato sul comportamento e le necessità del mais che andrà a coltivare. Se la scelta ricadesse su una varietà compatibile con il microclima del proprio territorio e le pratiche agronomiche normalmente svolte, l’agricoltore sarebbe certo di poter sfruttare appieno le potenzialità della coltura sia in termini di resa, che di difesa dai patogeni. Una seconda e promettente strategia da sfruttare per mettere in condizione la pianta di produrre mais di qualità è data dall’utilizzo di microrganismi. Siano essi funghi, micorrize o batteri della rizosfera, la natura ha da sempre favorito l’evoluzione di organismi in grado di colonizzare l’apparato radicale delle piante e, in cambio di nutrimento, promuoverne lo sviluppo conferendo svariati benefici. Tali benefici possono tradursi in una maggiore resistenza agli stress biotici e abiotici, un utilizzo più efficiente dei nutrienti a disposizione e una attivazione più rapida ed efficace dei meccanismi di difesa. L’utilizzo di microrganismi rappresenta un importante punto di incontro tra mantenimento del benessere e difesa della pianta in maniera sostenibile. Come è ben noto, infatDICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 45


AT T UALI TÀ IN C AMP O

ti, la difesa convenzionale tramite fungicidi è di certo efficace ma non è sempre attuabile come nel caso delle fusariosi del mais per le quali non esistono fitofarmaci regolarmente ammessi. Inoltre, la dispersione nell’ambiente di molecole attive o dei loro prodotti di degradazione può, specialmente nelle aree vulnerabili, tradursi in inquinamento del suolo e delle acque. Una ulteriore sfaccettatura è costituita dalla possibile insorgenza di fenomeni di resistenza che renderebbero, nel medio-lungo periodo, il trattamento inefficace. Nonostante l’utilizzo di fitofarmaci non sia da demonizzare in toto, l’uso di microorganismi o di alcuni metaboliti da loro prodotti, è risultato spesso efficace nella gestione delle fitopatologie senza gravare sull’ambiente e con costi conte-

46 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020

nuti. Inoltre, i prodotti contenenti tali organismi sono di facile impiego e implementabili nelle normali pratiche agronomiche, quali la concia, la distribuzione alla semina o mediante irrigazione. Tra i principali organismi fungini utilizzati, le specie appartenenti ai generi Trichoderma e Glomus sono tra le più studiate ed impiegate per la molteplicità di azioni che possono innescare. Alcuni ceppi di Trichoderma somministrati ad esempio come concia biologica, sono in grado di proteggere le sementi tramite la produzione di antibiotici naturali o colonizzando rapidamente lo spazio disponibile per i patogeni del suolo, responsabili dei marciumi radicali e delle successive infezioni alle parti aeree. Ad esempio, l’azione di antagonismo diretto tra ceppi di Tricho-

derma contro Fusarium verticillioides e F. graminearum, noti patogeni del mais, si è dimostrata in grado di ridurre la crescita fungina del 20-80% ma una simile considerazione è possibile verso altri agenti di marciume. Non solo, la colonizzazione radicale da parte di questi microrganismi può stimolare la produzione di ormoni in grado di promuovere la crescita di germogli e radici, il numero di foglie, l’area fogliare e l’efficienza fotosintetica con un effetto positivo sulla vigoria e, in termini ultimi, sulla resa. Ulteriore beneficio che può essere promosso dalla stretta relazione tra piante e organismi è il cosiddetto effetto priming: una sorta di pre-allarme che prepara la pianta a difendersi in maniera più immediata ed efficace una volta entrata a contatto con un patogeno. Anche in questo caso la collaborazione tra Università di Padova e KWS ha dimostrato come la concia con diversi prodotti a base di Trichoderma possa risultare efficace nel controllo di fumonisine e deossinivalenolo. Le stesse prove hanno inoltre indicato come in assenza di condizioni particolarmente sfavorevoli, la concia biologica possa risultare una altrettanto valida alternativa rispetto alla concia convenzionale, ma più sostenibile. Quando a ciò sia possibile associare anche una migliore vigoria, una minore necessità di input esterni o un incremento della resa, ecco che l’interesse da parte dell’agricoltore per questo approccio dovrebbe farsi pressante a tutela del proprio lavoro, del consumatore, della filiera e dell’ambiente. nnn


Op Confoliva valorizza la filiera olivicola di Elisabetta Tufarelli

“È

ufficialmente operativo il progetto di Op Confoliva “Valorizzazione della filiera olivicola italiana - dall’oliveto allo scaffale”, che ha l’obiettivo di migliorare la qualità e la quantità della produzione di olio ed olive da tavola promuovendo, attraverso adeguate e specifiche azioni messe in campo a livello nazionale ed internazionale, il generale miglioramento dell’efficienza di tutto il nostro comparto olivicolo”. Lo ha annunciato con soddisfazione il presidente Pier Luigi Silvestri alla conclusione del lungo iter per la formulazione e l’approvazione. Il programma, presentato al MIPAAF nell’ambito dei contratto di filiera e sviluppato grazie ICCREA Banca, ha coinvolto, fra produzione primaria, trasformatori, distributori e partner, diciotto aziende, alcune delle quali aderenti a Confagricoltura, in aggiunta alla stessa Op Confoliva. L’Italia è il secondo produttore mondiale di olio di

g

Dall’oliveto allo scaffale Pier Luigi Silvestri

oliva con oltre 250 milioni di ulivi divisi in oltre 500 varietà. “Questo nostro record mondiale spiega Silvestri - è una ricchezza di cui andare orgogliosi e da valorizzare presto e bene, per non rischiare di disperderla. Il progetto, che finanzierà interventi per un totale complessivo di 11 milioni di euro, ha come obiettivo primario quello di riunire le aziende per acquisire maggiore forza e stabilità. Il problema italiano, vissuto dalle oltre ottocentomila imprese olivicole operative sul territorio, è sempre stato quello di una cronica frammentazione. Abbiamo fortemente voluto un accordo come questo proprio per ridurre la fragilità del comparto,

AZIENDE PARTECIPANTI

Az. agr. Caporale Sabino Antonio s.s. Az. agr. Di Pietro società agricola cooperativa Az. agr. Leone Sabino Donato Claudio Società agricola Lopolito s.s. Az. agr. Salerno Riccardo Az. agr. Spagnoletti Zeuli Onofrio Società agricola Peccianti s.s. Az. agr. Ciaccio Salvatore Az. agr. Greco Oronzo

Az. agr. Nocco Cristian Az. agr. Palma Quintino Pantaleo Az. agr. Greco Paola Az. agr. Greco Pantaleo Az. agr. Fasiello Francesco Az. agr. di Pietro Alfonso Az. agr. Ruggiero Umberto Lucarelli Alferino srl Madama oliva srl Monini S.p.a.

attraverso interventi funzionali alla sua crescita”. Op Confoliva opera su tutto il territorio nazionale con lo scopo di dare maggiore potere contrattuale agli olivicoltori, pianificando la produzione e concentrando l’offerta attraverso interventi capaci di migliorare la qualità dei prodotti e tutelare l’ambiente e la salute dei consumatori. L’Italia, pur essendo il secondo esportatore mondiale, realizza prezzi medi di vendita del 59% superiori a quelli della Spagna. Attualmente il nostro export è concentrato su quattro Paesi, in primis gli Stati Uniti (32%) seguiti da Germania (12,8%), Giappone (8%) e Francia (7,4%). “Solo attraverso interventi mirati come quelli presenti nel nostro progetto - ha concluso il presidente di Op Confoliva - riusciremo concretamente ad accompagnare lo sviluppo delle imprese, rendendole ancora più competitive a livello internazionale, migliorando la qualità produttiva e commerciale e dando stabilità all’intero settore. Desidero ringraziare le diciotto realtà imprenditoriali che, insieme a noi, hanno creduto nel progetto e nell’importanza della sinergia tra le aziende, la nostra OP e Confagricoltura.”. nnn DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 47


AT T UALI TÀ IN C AMP O

Dalle nocciole alla cioccolata. L’impresa della famiglia Viola produce, trasforma e commercializza a Castino nei territori raccontati da Pavese

Dolce ca

di Ercole Zuccaro

S

iamo in Langa, sul crinale che divide la vallata della Bormida di Millesimo da quella del Belbo. Salendo da Cossano, dopo le vigne di Moscato e Dolcetto, s’incontrano prati, boschi e soprattutto noccioleti, che qui hanno trovato la loro terra d’elezione. Cesare Pavese, che era nato a Santo Stefano Belbo, a un tiro di schioppo da queste colline, aveva scritto di Castino (Cuneo) nei suoi racconti giovanili di Ciao Masino. “Castino è un paese sempre battuto da un vento frizzante e di là si vedono fumi lontani, piccini, nei vapori. Verso sera, specialmente, pare di essere in cielo”. Nel dopoguerra a Castino vivevano oltre millecinquecento persone. Ne sono rimaste cinquecento: il richiamo delle manifatture alimentari e tessili della vicina Alba hanno diradato gli abitanti. Tra i caparbi che hanno deciso di rimanere ci sono i componenti Riprese tv in cascina 48 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020


Paola e Giuseppe Viola

ascina Troupe tv tedesca tra i noccioleti per un documentario

della famiglia Vola, da tre generazioni a Cascina Scavin, con Simone, ventidue anni, che due anni fa ha preso in mano le redini dell’azienda, affiancato dai genitori Giuseppe e Paola. L’azienda l’aveva fondata il nonno Davide, che fino a venticinque anni fa allevava bovini della pregiata razza Piemontese. I genitori di Simone hanno avviato la riconversione dell’azienda, specializzandosi nella coltivazione del nocciolo. Oggi la superficie investita ha raggiunto i 16 ettari. Da cinque anni l’azienda trasforma e commercializza il prodotto raccolto. “Pensiamo che per i nostri figli, Simone che è già insediato e

Matteo che è più giovane, ci possa essere un futuro su queste colline”, dicono Paola e Giuseppe Vola. Qui arrivano turisti dalla Svizzera e dal Nord Europa. Bisogna venirci apposta, perché Castino non è vicino alle grandi vie comunicazione. Più che la pubblicità è il passaparola a richiamare i visitatori. Dalla primavera all’autunno inoltrato a Cascina Scavin è una processione di auto con targa straniera: i visitatori scendono, degustano, fanno acquisti e mandano amici. Tornano a casa e fanno assaggiare i prodotti: da lì partono gli ordini di nocciole tostate sottovuoto, farina di nocciole, nocciole sala-

te, caramellate, ricoperte di cioccolato bianco o fondente, crema di nocciole con cioccolato fondente. L’azienda ha anche attirato l’interesse della televisione tedesca: la scorsa estate una troupe del canale ZDF è arrivata in cascina per realizzare un documentario sulla nocciola Piemonte e sulle altre specialità di Langa. “Abbiamo aperto un negozio aziendale e abbiamo in animo di realizzare anche un agriturismo. Sono tanti i clienti che vorrebbero fermarsi qualche giorno con noi per conoscere come coltiviamo e come otteniamo le nostre produzioni”, spiega Simone. La famiglia ha investito in modo importante anche nella tecnologia: il prodotto viene raccolto, selezionato, calibrato, essiccato, sgusciato e conservato in cella frigo a temperatura controllata per essere pronto al momento opportuno per la lavorazione. “Riforniamo negozi di alimentari, bar, panetterie e pasticcerie, ma il nostro punto di forza sono i tanti clienti, privati consumatori che assaggiano le nostre specialità e diventano i principali sponsor della nostra produzione”. nnn DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 49


AT T UALI TÀ IN C AMP O

Un piano per il tabacco

Incontro di Confagricoltura, Cia e Unitab sul futuro del comparto

di Gaetano Menna

50 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020

D

iventa sempre più urgente la definizione di un piano strategico per il settore tabacchicolo nazionale. Quanto resta del settore in Italia non può essere messo ulteriormente in discussione per l’assenza di scelte politiche e provvedimenti normativi e di incertezze di mercato. Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo al webinar sul futuro della filiera del tabacco. L’incontro è stato promosso da Confagricoltura, Cia Agricoltori e Unitab e moderato dal giornalista Paolo Mieli. Giansanti ha prospettato per lo sviluppo del settore tre distretti del tabacco: in Umbria, in Cam-

pania e nel Veronese. Bisogna riflettere sul valore del distretto, come luogo e volano rilevante, rafforzato da tutti i protagonisti, che ha forti ricadute per le aree interne. Se si vuole sviluppare questo percorso occorrono però tre elementi fondamentali: la stabilità del mercato, la certezza di lungo periodo del ritiro del tabacco da parte delle multinazionali ed un profilo fiscale in grado di poter generare garanzie per la filiera. “Un Paese moderno - ha quindi commentato - deve dotarsi di un percorso di fiscalità certo, definito e che dia chiarezza e trasparenza. “Abbiamo letto sui giornali articoli che lasciano molto perplessi - ha aggiunto -. Credo che oggi più che mai la fi-


cordato l’importanza del settore per il contesto produttivo nazionale e per la fiscalità del nostro Paese per il quale vale circa 14 miliardi di euro. La situazione di stallo e di indecisione sia sui

scalità all’interno del settore del tabacco in Italia sia arrivata a un punto che meriti necessariamente una rivisitazione”. Ha poi ri-

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prezzi, sia sul prodotto realmente consegnato a fronte del contrattato - anche a causa delle numerose calamità atmosferiche - da

I NUMERI DEL TABACCO

Va posto in evidenza come, nel giro di appena sei anni, il numero dei produttori delle due principali varietà sia diminuito del 43% (-35% per il Burley, -24% per il Bright), passando complessivamente da 2.269 a 1.327 imprese. Solo una parte delle superfici dismesse sono state recuperate da agricoltori che hanno continuato a coltivare, ampliando le proprie superfici. Ciò ha portato ad una riduzione complessiva delle produzioni consegnate delle due varietà del 29%. La produzione totale di Bright e Burley è passata da 50.200 tonnellate del 2014 a 36.100 stimate per il 2020.

Distretto del tabacco diventi un volano per le aree interne troppo tempo non permette alle aziende una programmazione appropriata della coltivazione e dei relativi nuovi investimenti necessari. Tutto ciò a fronte della concorrenza sempre più agguerrita dei mercati internazionali. Da anni - ha ricordato la ministra Teresa Bellanova - il Mipaaf, al fine di tutelare i tabacchicoltori e una filiera che occupa migliaia di persone, sottoscrive intese con i trasformatori di tabacco per impegnarli ad acquistare tabacco in Italia. “C’è il rischio di un esodo irreversibile dalle aree che, sulla tabacchicoltura, hanno costruito la loro identità economica. Sollecitiamo e sosteniamo accordi pluriennali con le manifatture operanti in Italia che riconoscano prospettive alle aziende produttrici anche per gli anni futuri - ha detto -. La coerenza con le dichiarazioni di sostenibilità espresse dalle major dovrebbe spingerle a investire stabilmente su tabacchicolture virtuose come quella italiana”. Il presidente e amministratore delegato di JTI Italia Gian Luigi Cervesato ha annunciato che è stato confermato l’investimento di 28 milioni di euro per l’acquisto di 8 mila tonnellate di tabacco lavorato italiano. “Siamo di fronte a un settore che, nonostante la contrazione dei volumi prodotti negli ultimi anni, ha saputo mantenere la sua vitalità, facendo della sostenibilità, della qualità e dell’aggregazione i propri punti di forza - ha concluso il suo intervento il presidente Giansanti -. Quello che chiediamo è un vero e proprio progetto di resilienza. Cogliere le difficoltà del momento per riemergere più forti di prima”. nnn DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 51


CENTRO STUDI

a cura di Riccardo Calabrese

L’AGRITURISMO PRIMA DELL’EMERGENZA PANDEMICA

Voglia di crescere

L’

emergenza Covid-19 sta mettendo in grandissima difficoltà il settore dell’agriturismo. Le limitazioni negli spostamenti, l’impossibilità di effettuare vacanze, l’annullamento di cerimonie ed eventi, rendono la vita difficile alle strutture ricettive. Certo c’era stata una ripresina questa estate, ma poi tutto è tornato difficile. Proprio su questo numero del magazine la testimonianza di un’azienda agrituristica calabrese che è stata costretta a rimanere chiusa (v. pag.60, ndr). Le difficoltà hanno colto un settore in salute, come dimostra il report del Centro Studi di Confagricoltura sull’agriturismo nel 2019. Dal rapporto emerge che mentre la generalità delle imprese agricole continua, negli ultimi anni, a diminuire (-1,76% del 2019 rispetto al 2018), quelle che svolgono anche attività agrituristiche sono in costante crescita (+4,1%). L’aumento registrato nel 2019 è conseguente alla riduzione delle nuove aziende autorizzate (-2,5% rispetto al 2018), ma anche alla diminuzione delle cessazioni di attività (-22,5% rispetto al 2018). Poco meno di un agriturismo su tre è in montagna; poco più di uno su due è in collina; il 16% è in pianura. Rispetto al 2008, nel 2019 sono diminuiti del 4% gli agriturismi di montagna, crescendo del 2% quelli di pianura e

52 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020

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Aziende agrituristiche e imprese agricole

2008

AZ. AGRITURISTICHE

VAR. % SU PRECEDENTE

IMPRESE AGRICOLE

VAR. % SU PRECEDENTE

18.480

-

901.059

-

2009

19.019

+2,9%

879.460

-2,40%

2010

19.973

+5,0%

859.808

-2,23%

2011

20.413

+2,2%

837.624

-2,58%

2012

20.474

+0,3%

818.283

-2,31%

2013

20.897

+2,1%

785.352

-4,02%

2014

21.744

+4,1%

766.256

-2,43%

2015

22.238

+2,3%

758.953

-0,95%

2016

22.661

+1,9%

756.457

-0,33%

2017

23.406

+3,3%

753.833

-0,35%

2018

23.615

+0,9%

750.115

-0,49%

2019

24.576

+4,1%

740.990

-1,22%

Var. media annua 2008-2019

554

+2,6%

-14.552

-1,76%

del 2% quelli di collina. Circa un agriturismo su tre è condotto da donne. Per quanto riguarda i servizi offerti dalle aziende agrituristiche (fra il 2018 e il 2019), crescono più della generalità delle aziende (+4,1%) le imprese che offrono alloggio (+4,2%), ristorazione (+4,8%), degustazioni (+14,6%), mentre decrescono le aziende che offrono attività ricreative, culturali e didattiche (-2,4%). Fra queste ultime, registrano aumenti di offerta le osservazioni naturalistiche (+15,3%) e le fattorie didattiche (+13,1%); diminuisce l’offerta di mountain bike (-33,5%), sport (-24,7%) e

trekking (-15,2). Confrontando il 2008 col 2019, rispetto a una crescita delle aziende agrituristiche del 33%, aumentano maggiormente la ristorazione (+36,7%), le degustazioni di prodotti propri (+80,4%), le osservazioni naturalistiche (+144%), i corsi (+24,2%). La regione con più aziende agrituristiche è la Toscana (21,8%), seguita dal Trentino Alto Adige (14,7%) e dalla Lombardia (6,9%). La maggiore densità di aziende agrituristiche è in Liguria (un agriturismo ogni 149 ettari di superficie agricola totale), seguita da Trentino Alto Adige (245 ha) e Toscana (242 ettari).


CAMPI ROSA

di Elisabetta Tufarelli

PATRIOTTISMO ALIMENTARE

CLEMENTINE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE

Orange the world

Confagricoltura Donna ha fatto proprio l’invito del presidente Giansanti ad usare un patriottismo alimentare, comprando prodotti italiani e su proprio Face Book, pubblica non solo in occasione delle prossime festività, filmati e facce delle imprenditrici associate che vendono anche on line i propri prodotti. “Acquistare direttamente da un agricoltore - spiega Alessandra Oddi Baglioni - oltre che sostenere, in questa fase difficile un’impresa, significa avere rispetto anche del proprio benessere: i produttori, infatti, garantiscono prodotti buoni, freschi e genuini, che arrivano direttamente a casa”.

In occasione della campagna “Orange the World” l’ottava edizione delle clementine contro la violenza sulle donne, malgrado la pandemia, è stata un successo, centrando l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere la rete dei Centri Antiviolenza D.i.Re (80 strutture in tutta Italia). “Siamo riuscite a sfruttare tutte le potenzialità della rete per vendere le nostre Clementine - ha sottolineato la presidente di Confagricoltura Donna, Alessandra Oddi Baglioni - che sono andate letteralmente a ruba. E, grazie alla preziosa collaborazione con Soroptimist International d’Italia, l’azione benefica è stata doppia perché questa organizzazione femminile non solo ne ha acquistato un consistente quantitativo, ma lo ha devoluto a famiglie indigenti. La manifestazione di quest’anno in versione digitale ha accentuato il nostro messaggio perché le restrizioni e le forzate convivenze dettate dalle norme anti-Covid, rendono le donne che vivono in ambienti familiari fragili e già compromessi, ancora più vulnerabili e meno capaci di chiedere

aiuto”. Le clementine, diventate simbolo anti- violenza dal 2013, dopo la barbara uccisione della studentessa Fabiana Luzzi in un agrumeto della piana di Sibari, sono oggi anche un segnale di speranza per un domani migliore che si potrà avere solo con l’impegno di tutti: famiglie, istituzioni e cittadini.

AL MAKER FAIRE ROME 2020, l’imprenditrice Giuseppina Alfano, ha partecipato al confronto, organizzato da Rinnovabili.it, tra mondo imprenditoriale, della ricerca e delle associazioni di settore sul legame tra agricoltura, ambiente, società ed economia. Siciliana, produce limoni femminello zagara bianca, certificati bio dal 1997. “Questa mia scelta è stata dettata per ottenere un reddito adeguato, interagendo in maniera costruttiva con i cicli naturali e sviluppare un ecosistema sostenibile capace d’integrare integrare tradizione e innovazione”. DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 53


ORGANIZZ A ZIONE E TERRITORIO PIEMONTE ALLARME PER I PICCIONI

Nelle ultime settimane, oltre ai danni causati dai cinghiali, sempre più rilevanti si stanno registrando importanti attacchi alle coltivazioni da parte dei piccioni. Lo evidenzia Confagricoltura Piemonte, spiegando che gli agricoltori, pur avendo provveduto a seminare le coltivazioni stagionali, come grano e orzo, a una profondità di alcuni centimetri compattando la terra attorno al seme, non hanno scoraggiato i volatili. Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia ha scritto alla Regione e ai servizi provinciali per la tutela della fauna selvatica, chiedendo l’attivazione di un piano di controllo dei piccioni inselvatichiti, sia per limitare i danni alle coltivazioni in questa fase cruciale e in prospettiva delle semine primaverili, sia per eliminare possibili veicoli di diffusione di patologie specifiche che possono interessare l’uomo e gli animali. “Riteniamo indispensabile, vista la gravità degli attacchi e l’abnorme proliferazione dei volatili - scrive Allasia - che si attuino interventi selettivi volti a risolvere il problema sul territorio”. 54 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020

di Alessandra Porro

INCONTRO CONFAGRICOLTURA LAZIO

Nuove opportunità bio

Nell’incontro, organizzato da Confagricoltura Lazio su “Agricoltura biologica nuove opportunità per le aziende agricole del Lazio”, il presidente Alessio Trani ha sottolineato il supporto dell’Organizzazione alle aziende e le opportunità che si profilano nel settore. Giovan Domenico Bertolucci (Regione Lazio) ha ricordato la delibera con cui la giunta ha approvato tutte le domande di sostegno presentate per la misura 11 “agricoltura biologica”, del PSR. Per il 2020 saranno pagati oltre 8 milioni di euro ai 1.493 beneficiari che hanno partecipato al bando e sono risultati aventi diritto. Cristina Tinelli (responsabile della Confagricoltura di Bruxelles) e Luigi Tozzi (Qualità e Sicurezza alimentare - Area Sviluppo Sostenibile e Innovazione Confagricoltura) hanno approfondito le novità a livello comunitario e l’obiettivo di Bruxelles di prestare più attenzione alla sostenibilità, attraverso Pac post 2020, Green Deal e strategia Farm to Fork. L’attenzione all’ambiente della UE “non è una pennellata di verde, ma un

cambio di mentalità”, come ha ribadito Bertolucci. Riflessioni anche sul nuovo PSR Lazio - che per Confagricoltura dovrà camminare di pari passo con l’evoluzione della regolamentazione comunitaria - e sui biodistretti. Poi il peso della burocrazia e le difficoltà di rendere davvero riconosciuto sul mercato un prezzo equo per i prodotti biologici, con il rischio di scoraggiare i produttori a proseguire l’attività colturale. La coordinatrice della Confederazione regionale Beatrice Brizi ha ricordato la vocazione bio del Lazio e come Confagricoltura sia al fianco delle aziende promuovendo l’aggregazione, la formazione e servizi tecnici-operativi sul territorio. Sulla formazione dunque è importante l’impegno di Enapra (ente accreditato con la Regione), come ha ricordato il suo direttore Michele Di Stefano. Il responsabile della Direzione Organizzativa Luca Ginestrini ha ribadito la necessità di fare sperimentazione sul territorio, a supporto delle aziende agricole, e aggregazione, puntando su sinergie e reti.


LIVE STREAMING CONFAGRI SIENA

Puntare su produttività

Un approfondimento con economisti, docenti, imprenditori e rappresentanti istituzionali sulla produttività italiana. Questo il tema del convegno “Seminare oggi per raccogliere domani”, che si è svolto in live streaming sulla pagina Facebook di Confagricoltura Siena, e nel quale è stato presentato un documento redatto da Upa Siena che ne illustra le linee guida. Un elaborato di analisi e prospettive, che è stato consegnato ai relatori con lo scopo di individuare criticità, peculiarità, obiettivi e priorità per il rilancio della produttività in Italia. Al centro del dibattito l’alto costo del lavoro e la forte pressione fiscale, la giungla burocratica che affatica le aziende e il livello di digitalizzazione tra i più bassi d’Europa. I lavori, moderati dal giornalista Sandro Capitani, hanno visto la partecipazione di Elsa Fornero, economista e professoressa dell’Università di Torino; Marco Simoni, presidente Human Technopole e professore Luiss Business School di Roma; Massimiliano

Valerii, direttore generale Censis; Renzo Cotarella, amministratore delegato Antinori; Fabrizio Bindocci, amministratore Tenuta il Poggione e presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Nella seconda sessione sono intervenuti: Alberto Bagnai, professore di Politica economica all’Università Gabriele d’Annunzio di Pescara; l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Stefania Saccardi; Tommaso Nannicini, professore di Economia politica all’Università Bocconi di Milano; Francesco Madeo, avvocato del Foro di Castrovillari; Luigi Marattin, professore di Economia politica all’Università di Bologna; Andrea Roventini, professore Ordinario alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Sonia Carmignani, professoressa di Diritto Agrario presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Siena, e Roberto Caponi, direttore Area Politiche del Lavoro e Welfare. (www.confagricolturasiena.it).

LOMBARDIA FORMAZIONE IN CANTINA

Approfondire le nuove modalità di gestione della cantina e dell’accoglienza. Un passo avanti importante, atteso, necessario per regolamentare il settore e promuovere il rapporto tra territorio, prodotti agroalimentari e turismo. L’ente di formazione di Confagricoltura Lombardia (Eapral), in collaborazione con il Movimento turismo del vino Lombardia, organizza un corso per operatori enoturistici. Obbligatorio per l’iscrizione all’elenco regionale, avrà la durata di trenta ore, come previsto dalla Legge nazionale n. 205/2017 e dal Regolamento regionale n. 5/2020. Durante le lezioni si parlerà delle normative di riferimento, delle regole dell’accoglienza, di cultura enologica e gastronomica, di attività didattica, marketing e valorizzazione del paesaggio. Al termine del percorso formativo, con l’80% di frequenza, sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Iscrizioni entro il 15 gennaio 2021. Informazioni: eapral@confagricolturalombardia.it, telefono 02/78612751. DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 55


FORMAZIONE

di Antonella Torzillo

L’ATTIVITÀ FORMATIVA AL TEMPO DELLA PANDEMIA

Nelle aule virtuali Dicembre si sta concludendo ed è il momento di congedarci da un anno che ricorderemo a lungo. Sono stati dodici mesi, anche per noi di Enapra, “complicati”, durante i quali, nelle colonne di questa rubrica, abbiamo raccontato da un lato il profondo stravolgimento imposto dalla pandemia che ha modificato il tradizionale modo di fare formazione, dall’altro la rapida e speculare affermazione della formazione a distanza. Un’evoluzione resa possibile dalla necessità contingente, ma soprattutto dalle enormi potenzialità della rete Internet e delle piattaforme tecnologiche che - in tempo di distanziamento sociale e di divieti normativi delle aule in presenza - ci hanno consentito comunque di continuare a svolgere, senza soluzione di continuità, quella che è la funzione primaria del nostro ente: erogare formazione per accrescere conoscenze e competenze culturali e professionali. Attraverso la FAD/E-learning, la vasta gamma di servizi formativi a catalogo o personalizzati, l’ente ha conti-

nuato a supportare le scelte di sviluppo e di investimento di numerose imprese agricole che si rivolgono ad Enapra per la loro formazione interna e anche di tante sedi territoriali di Confagricoltura, che hanno inteso supportare lo sforzo degli imprenditori agricoli associati puntando su un’ulteriore crescita e qualificazione professionale del capitale umano. “La nostra offerta di corsi e-learning - ha dichiarato Luca Brondelli di Brondello, presidente di Enapra e componente della giunta esecutiva di Confagricoltura - negli ultimi mesi si è ampliata notevolmente. Oggi, sulla nostra piattaforma, sono disponibili numerosi corsi asincroni, tra cui occupano una quota rilevante quelli in materia di formazione obbligatoria per le aziende agricole, fruibili, in tutto o in parte, in FAD. Inoltre, dallo scorso mese di ottobre, siamo operativi con un servizio di webinar e aule virtuali per l’erogazione di approfondimenti tematici e corsi sincroni a disposizione di tutte le sedi territoriali

di Confagricoltura a vantaggio delle imprese associate e di tutti i collaboratori”. “Siamo molto soddisfatti - ha proseguito Brondelli - del primo bilancio che stiamo tracciando in questi giorni rispetto alle nuove attività avviate in questo anno. Un consuntivo positivo, che ci incoraggia a proseguire sulla strada intrapresa anche per l’anno che

Parola chiave del mese: Webinar Un webinar è una sessione educativa o informativa la cui partecipazione avviene in forma remota tramite una connessione a Internet. Il termine è un neologismo nato nella lingua inglese dalla fusione di web e seminar (seminario). Il seminario in rete è usato per condurre riunioni, corsi di formazione o presentazioni, nei quali ciascun partecipante accede da un proprio computer ed è connesso con gli altri partecipanti tramite Internet. A differenza dei webcast, i webinar sono un sistema dove i partecipanti possono interagire tra loro e con il coordinatore del seminario tramite gli strumenti disponibili dai sistemi di videoconferenza. Durante la pandemia di Covid-19, a livello mondiale, lo strumento webinar è molto cresciuto in quasi tutti gli ambiti del mondo intellettuale, manageriale, universitario e scolastico.

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FORMAZIONE

verrà, a supporto di un settore, quello agricolo, che in tutti i momenti di crisi, compreso quello che stiamo vivendo, dimostra la sua centralità”. È proprio così. Abbiamo capovolto un paradigma. E oggi, grazie alle tecnologie di cui ci siamo dotati, in questo periodo, siamo in grado di non lasciare indietro i nostri tanti agricoltori che - nonostante il blocco quasi totale della formazione in presenza - hanno comunque bisogno di continuare ad acquisire e ad aggiornare i loro profili professionali per competere in un mercato sempre più esigente sotto il profilo della quantità, qualità e sostenibilità, ma tante volte anche solo per un necessario e giusto adempimento di obblighi formativi.

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CORSI PER IMPRENDITORI AGRICOLI PROFESSIONALI

Un esempio che rende particolarmente orgogliosi gli addetti di Enapra è quello del corso per imprenditori agricoli professionali (IAP) interamente online, che è stato progettato per una dozzina di giovani agricoltori del Lazio. Un corso specialistico di 150 ore indispensabile per acquisire la qualifica, con tutti i benefici che ne conseguono, compreso il premio per il primo insediamento. Non sarebbe stato possibile senza l’ausilio delle tecnologie informatiche e la disponibilità di qualificati professionisti che collaborano stabilmente con l’ente formativo. È noto che tanti giovani imprenditori - almeno nel Lazio, dove Enapra è titolato ad agire come ente accreditato - si trovano in una situazione di ritardo formativo causato dai lockdown di quest’anno. Enapra sta quindi facendo una ricognizione con le sedi territoriali del Lazio di Confagricoltura, per verificare con loro l’effettiva necessità di avviare nuovi corsi IAP per il 2021, sempre in modalità di videoconferenza sincrona. L’invito è a seguire il sito Internet (www. enapra.it) e la pagina Facebook (facebook.com/enapra) dove viene aggiornata costantemente la ricca offerta formativa. DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 57


OVER 65

di Elisabetta Tufarelli

Vitamina C per le ossa

La vitamina C non solo rinforza il sistema immunitario, ma ha anche un’azione anti età ed è preziosa per la salute delle ossa. Lo sottolinea un recente studio del Regno Unito effettuato dalla East Anglia University, secondo il quale negli anziani e in particolare nelle donne, nelle quali la menopausa porta a una maggior fragilità ossea, la sua assunzione migliora la massa muscolare e lo stato delle ossa. La ricerca è stata condotta su 13mila donne e uomini tra i 42 e gli 82 anni. I gruppi a cui era stata somministrata più vitamina C mostravano massa muscolare migliore e più tonica. È documentato, infatti, che un potenziamento

della massa muscolare porta a un miglioramento anche dello stato osseo, perché se il muscolo lavora di più, sollecita anche il rinforzo dell’apparato scheletrico. Un’altra conseguenza diretta è che, migliorando la tonicità, si riduce il rischio di cadute e quindi di fratture. Lo conferma anche una ricerca statunitense, che ha accertato le qualità protettive per le ossa della vitamina C. La ricerca, pubblicata nell’American Journal of Orthopedics, ha provato che, oltre ad essere determinante nel ridurre il rischio di fratture, ha un ruolo nel prevenire la perdita ossea, riducendo lo stress ossidativo che ne deteriora la struttura.

NOCI SALUTARI

Le noci sono un ottimo alleato della nostra salute perché proteggono dai radicali liberi e combattono le infiammazioni. Non solo danno energia, ma consumare quattro noci al giorno apporta importanti benefici per l’apparato cardiovascolare. I nutrizionisti sottolineano che il suo consumo abituale, oltre a ridurre il colesterolo cattivo, fa abbassare i trigliceridi nel sangue, che possono portare un ispessimento delle arterie. Ma i vantaggi non finiscono qui. L’alto contenuto di acidi grassi essenziali come gli Omega 3 e gli Omega 6 aiutano a tenere sotto controllo i processi infiammatori dell’organismo, proteggendo anche le cellule nervose.

ANCHE L’INSONNIA attacca le ossa. Quasi 5 milioni di italiani Over 60 sono esposti al rischio di fratture e, proprio per questo, dovrebbero dormire di più. Lo ha sottolineato uno studio condotto dall’Università Statale di Buffalo (N.Y) e pubblicato sul Journal of Bone Research. La ricerca ha interessato 11.000 donne tra i 50 e gli 80 anni. In chi dorme meno di cinque ore si è riscontrata una progressiva rarefazione del tessuto osseo, che risultava più “vecchio” di circa un anno rispetto a chi invece riposava per almeno sette ore per notte. Aumentava anche di oltre il 50 per cento il rischio di sviluppare osteoporosi del femore e di quasi del 30 per cento di avere vertebre molto fragili. 58 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2020


ALEXA PER SENIOR

Amazon ha introdotto una serie di funzionalità gratuite pensate per prendersi cura delle persone anziane che vivono da sole. La novità si chiama Care Hub e permette di seguire da remoto genitori e parenti non più giovani. Per farlo serve uno smart speaker Echo nella casa della persona da accudire e l’applicazione di Alexa sullo smartphone di chi se ne occupa. Con la app si può vedere quando l’anziano ha interagito con l’assistente vocale Alexa. Si può ricevere un avviso quando la persona la utilizza per la prima volta al mattino, o se al contrario se non c’è interazione. L’obiettivo è assicurare indipendenza agli anziani, rassicurando chi se ne prende cura.

Anziani isolati per il Covid

Over 65 e Covid. Si può parlare di anziani quando l’aspettativa di vita per un uomo italiano supera di poco gli 80 anni e per le donne raggiunge quota 85? Gli anziani sono i più colpiti dal virus, ma anche una risorsa fondamentale per le famiglie e l’economia. Ecco perché dobbiamo prendercene cura, ma non chiuderli in casa. Lungi dall’essere “improduttivi”, sono una ricchezza per la società. Lo dimostra il fatto che la “silver economy”, l’economia che ruota intorno alle loro esigenze, muove in Italia più di 620 miliardi di euro all’anno, secondo il Censis. Per proteggerli dal Coronavirus bisogna isolarli? In ef-

fetti sono stati, e sono tuttora, le maggiori vittime del Covid, con oltre più di 9.000 morti solo nelle Rsa. L’errore che si commette, però, è quello di ritenere gli over 65, ben 14 milioni e il 22 per cento della popolazione, un mondo omogeneo. Non è affatto così. Se oltre il 40% dei connazionali tra i 60 e i 70 anni è occupato, i non autosufficienti superano i 3 milioni. Il nocciolo della questione, quindi, non è l’età anagrafica, che non basta più a definire lo stato di salute, ma la fragilità: soffrire di 2 o più patologie in contemporanea e presentare delle disabilità conta, soprattutto in questa pandemia.

STOP alle diete tristi. Il Congresso della Società italiana di gerontologia e geriatria riabilita sale e grassi, consigliando di raddoppiare le dosi giudicate finora ottimali, perché il rischio cardiovascolare e metabolico non si modifica in maniera sostanziale. Una carenza di questi nutrienti e minerali, anzi, potrebbe rivelarsi controproducente e avere effetti negativi sulla resistenza all’insulina, i lipidi nel sangue e l’assetto neuro-ormonale. Tutti elementi che favorirebbero le malattie cardiovascolari e l’insufficienza cardiaca. Lo ha confermato lo studio InChianti effettuato su mille over 65 per 9 anni: livelli troppo bassi di consumo di sodio si associano a un incremento della mortalità. DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 59


AGRITURISMO

di Elisabetta Tufarelli

L’AGRITURISMO SIMONELLO SULLA COSTA IONICA

Profumo d’arancio

“Q

uest’anno abbiamo fatto una scelta radicale, dettata proprio dall’incertezza che ha generato la pandemia, e abbiamo deciso di non aprire all’ospitalità la nostra struttura, dedicando tutto il nostro impegno all’azienda agricola e alle colture”. Ci accoglie così Laura Campisi, che gestisce, insieme al fratello Fortunato, l’agriturismo Simonello, situato sulla costa Ionica, nella zona conosciuta come Riviera dei Gelsomini, a soli 2,5 km dal mare. Le note di una canzone di Angelo Branduardi sono la colonna sonora: “Lei profuma d’arancio, quando l’albero è in fiore”. L’azienda agricola è formata da due corpi: attorno all’agriturismo e a Stignano ha, complessivamente, una decina di ettari dedicati esclusivamente

all’agrumeto con cui produce clementine, mandarini, arance (navel e tarocco nocellaro) e bergamotto. Il resto è ad oliveto e ad orto per la produzione di verdure e ortaggi, tutto ad indirizzo biologico. “Certo - sottolinea Laura - mi è molto dispiaciuto mantenere la nostra struttura chiusa. Siamo, generalmente, aperti tutto l’anno e teniamo molto all’accoglienza dei nostri ospiti, di cui molti stranieri, a cui dedichiamo grande attenzione”. In tempi normali nei tre casali, uno di nuova costruzione e gli altri due ristrutturati recentemente, arrivano turisti anche da Svezia, Olanda, Germania e Francia, oltre che discendenti di locali emigrati in Australia. Il paesaggio è bellissimo, una vera e propria oasi verde formata da alberi di agrumi, ulivi,

Laura Campisi

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eucalipti ed altre varietà da frutto e da legno. L’olografia del terreno è mista, ci sono parti pianeggianti e parti in declivio. L’azienda è attraversata dal torrente Favaco, un piccolo corso d’acqua che taglia in due la proprietà; un ponticello collega le due sponde, permettendo agli ospiti di fare lunghe passeggiate immersi nella natura. Simonello, nella sua splendida location, offre 14 camere, con 33 posti letto e un bilocale attrezzato per i disabili. A disposizione degli ospiti un bar, oltre ad ampie zone porticate in cui rilassarsi; un punto vendita dove è possibile degustare e acquistare i prodotti dell’azienda e un parco giochi dedicato ai bambini. Il ristorante, con un’ottantina di coperti, offre piatti


della cucina locale arricchiti da un tocco di quella del Piemonte. “Sono calabrese a metà - precisa l’imprenditrice agrituristica - da mia mamma piemontese, che è stata la creatrice di “Simonello”, abbiamo avuto un quaderno di AGRITURISMO SIMONELLO

Contrada Favaco 21 Stignano (RC) mail: info@agriturismosimonello.it tel. e fax 0964773066 - cell. 3392146740 www.agriturismosimonello.it

ricette di famiglia che utilizziamo insieme alla preparazioni della nostra cucina tipica: accanto alla polenta, si possono così gustare i fagioli con le cicorie di campo accompagnate da carni di pollo e di coniglio. La nostra specialità, oltre alla pasta al forno con le melanzane e quella con i conchiglioni ripieni, sono i peperoni gratinati”. Il ristorante dell’agriturismo è specializzato anche in crostate con marmellate di mandarini e mandorle. Tra i dolci tipici vale la pena gustare le pitte di San

Martino ripiene di fichi secchi, noci, mandorle e vin cotto, oppure le passulate, biscotti tipici della tradizione calabrese. “Non vedo l’ora - conclude Laura - di riaprire e riprendere la mia attività”. Dall’agriturismo Simonello è possibile raggiungere in poco tempo numerosi siti di interesse storico e culturale, come Silla e S.Elia, i “balconi” della costa Viola, Reggio Calabria con il suo museo e il lungomare celebrato da D’Annunzio, il Parco dell’Aspromonte, Tropea, Locri e Gerace. DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 61


VINO

di Anna Gagliardi

OSCARÌ, ALGHERO TORBATO SPUMANTE BRUT METODO CLASSICO DI SELLA&MOSCA

Elegante ed effervescente gagà

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iù di un secolo fa, due avventurosi piemontesi, l’ingegner Sella, nipote del celebre statista Quintino, e l’avvocato Mosca, sbarcati in Sardegna per bonificare centinaia di ettari nella zona di Alghero, rimasero folgorati da quella natura incolta, si innamorarono di lei e con lei crearono la Sella & Mosca, una delle tenute più grandi d’Europa: 650 ettari di macchia mediterranea e di vigneti, cantine, abitazioni per i lavoratori, la scuola elementare e una chiesetta. Edifici che, oggi come allora, sono il riferimento per quanti condividono o desiderano scoprire la fierezza di una vitivinicoltura che accanto a ricerca e innovazione - è salvaguardia dell’ambiente, rispetto della biodiversità, orgoglio per la propria storia, conoscenza e valorizzazione dei prodotti e dei saperi del territorio.

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Un gioiello enologico che non è passato inosservato a Vittorio Moretti, illuminato produttore di Franciacorta, attratto dalla magia di quella terra che, nel 2016, decise di acquistare la tenuta. La figlia Francesca, anima pulsante dei progetti di famiglia, ha utilizzato il suo sapere sulle bollicine per dare vita a singolari creazioni. Restando fedele alla sua filosofia volta alla valorizzazione dei territori, ecco Oscarì, il metodo classico a base di Torbato, una varietà di uva autoctona, da cui nasce un vino intriso di mediterraneità e che, vendemmiato in prima epoca settembrina, porta con sé la preziosa nervatura acida indispensabile per

affrontare il lungo periodo di elevage sui lieviti. Così i profumi floreali accompagnano il vino di prima fermentazione verso un’evoluzione che si completa, nei mesi di affinamento sui lieviti, in un quadro organolettico più ampio, fitto e setoso. Il Torbato viene così impreziosito dalla rifermentazione in bottiglia. Un metodo classico che mantiene ben espresse freschezza e immediatezza, con un naso spiccatamente floreale, con sensazioni di biancospino e fiore di arancio, e una bocca dal perlage fine e brioso, ampio, deciso e assertivo, dal finale armonico e coerente, compatto e verticale. Una Bollicina che fonde il suo equilibrio attraverso profumi agrumati e floreali, affumicature tipiche della torba, nota distintiva del vitigno da cui proviene. Un omaggio enoico all’isola che si unisce alla moda visto che, proprio lo stilista algherese, Antonio Marras, ha prestato il suo talento per disegnare le etichette di quattro vini della Tenuta, tra cui quella di Oscarì. Illustrazioni intorno alle quali Marras ha costruito una storia forte, che parla di legami autentici, di valori e di territorio, evocando la magia della notte di San Giovanni per iniziare il racconto dei suoi protagonisti. Oscarì è uno di questi, rappresentato come un algherese elegante, un po’ gagà, effervescente, che è vissuto a Parigi ed è tornato ad Alghero proprio per questa notte.


BUONO A SAPERSI

CONCERTO DI NATALE PER UNA PLATEA DI PIANTE

Note di natura

T

utto esaurito per l’originale concerto di Natale in cui gli spettatori saranno le piante prodotte dai florovivaisti iblei associati a Confagricoltura. Sono 200 le piante che assisteranno, ‘sedute’ in platea, allo spettacolo organizzato nel Teatro Donnafugata con l’Accademia del Teatro Della Scala. L’evento, organizzato delle direttrici artistiche del Teatro Donnafugata di Ragusa, Vicky e Costanza Di Quattro, in collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala di Milano, si potrà seguire in streaming - sui canali YouTube di Confagricoltura e sui social del Teatro Donnafugata e di Confagricoltura Ragusa il giorno di Natale alle ore 12. Lo spettacolo musicale “Note di Natura - Più ossigeno per l’arte” del quartetto d’archi composto da Kinga Dobryniewska al violino, Sofia Goetz al violino, Daniel Ciobanu alla viola e Marco Mauro Moruzzi al violoncello eseguirà,

Kinga Dobryniewska

sul palco del teatro più piccolo della Sicilia, l’elegia “Crisantemi” e due movimenti dal “Quartetto in Re” (allegro moderato - scherzo) di Giacomo Puccini. Un augurio di buon Natale senza dubbio diverso, ma pieno di speranza per tutti arriva da Confagricoltura, che lancia un segnale forte di presenza, un abbraccio virtuale che parte proprio da questo comparto importante per l’economia iblea per arrivare a Milano.

Dopo lo spettacolo, le piante verranno donate all’Azienda Sanitaria Provinciale 7 di Ragusa. “Questo - sottolinea Sandro Gambuzza, vicepresidente di Confagricoltura - è un Natale diverso per tutti. I fiori e le piante sono, da sempre, gli spettatori silenziosi e decorativi degli eventi più importanti della nostra vita: battesimi, comunioni, cresime, compleanni, matrimoni, g CANZONI PULP PER IL 25 DICEMBRE momenti conviviali e feste in genere. Ma da quando la panIl cantante e produttore indipendente Paul Shapera - specializzato in opere pulp ambientate in demia ha imposto cambiamenti città che non esistono - pubblica l’EP digitale “A drastici nelle abitudini di vita, Covid Christmas” (in vendita sulla piattaforma riducendo al minimo le occasioni musicale Bandcamp a 2 dollari). “Perché - si chiedi socialità, il settore florovivaide - non porre fine a un orribile anno incendiario stico è in grande difficoltà”. Le con una raccolta di orribili cover di canzoni napiante-spettatrici sono offerte da talizie?” Sette melensi canti di Natale della tradiSpazio Verde, Azienda florovivaizione, con testi dai contenuti macabri, come si stica Margherita Aprile, Mediflor, conviene agli appassionati di Quentin Tarantino. “Babbo Natale diffonde Covid in giro - canta nel brano di apertura -. Sta toc- FlorGuarino, Il Giardino delle cando tutti i nostri regali”. Un’operazione perfettamente nelle corde dell’artista, Meraviglie, Vittoria Piante, La sarcastica e irriverente, per strappare un sorriso a Natale tra parenti distanziati. Mediterranea. DICEMBRE 2020 | MONDO AGRICOLO | 63


BUONO A SAPERSI

SOCIAL FILM FESTIVAL ARTELESIA

Premio ai DIVabili

S

i è svolto il Social Film Festival Artelesia, rassegna cinematografica ideata da Francesco Tomasiello e diretta da Antonio Di Fede. Nel corso degli anni il festival ha assunto una connotazione sociale di ampio respiro dovuta non solo al fatto che il suo ideatore sia un giovane diversamente abile, ma anche alle tematiche di impegno civile e sociale affrontate dalle opere (cortometraggi, film e sceneggiature) in concorso. La matrice sociale del Festival si è consolidata nel tempo, offrendo sempre maggiori opportunità anche ad artisti con abilità diverse. I film e la serata di premiazione sono stati fruibili in streaming. Questi i vincitori nella serata di premiazione presentata da Pino Strabioli: per la sezione DiVabili, che dà spazio a registi e attori di raccontare la diversità come valo-

Pino Strabioli

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Scena del cortometraggio “Il cioccolatino”

re, il cortometraggio “Indimenticabile” di Gianluca Santoni: la storia di una prima volta, della scoperta del proprio corpo e di come l’amore possa superare ogni pregiudizio; per la sezione Filmmaker cortometraggi italiani, “Interno 116” diretto da Cristiano Gazzarrini, corto che affronta il delicato tema della violenza sulle donne; per la sezione Filmmaker cortometraggi stranieri, “Burqa city”, di Fabrice Bracq, che tratta dell’obbligo di indossare il burqa in maniera divertente e kafkiana; per la sezione Filmmaker lungometraggi, “Bassil’ora” diretto da Rebecca Basso: la storia vera di Giuseppe Bassi, sopravvissuto alla campagna italiana di Russia del 1942. Premiata come miglior attrice protagonista della sezione Filmmaker cortometraggi, Gaia De Laurentiis, per il cortometraggio “Apri le labbra”, diretto da Eleonora Ivone, che affron-

ta il drammatico tema della pedofilia; per la sezione Filmmaker lungometraggi vince il premio miglior attore protagonista Massimiliano Varrese per “Affittasi vita”, scritto e diretto da Stefano Usardi; per la sezione DiVabili il premio miglior attrice protagonista è stato assegnato a Francesca Rettondini per il cortometraggio “Il cioccolatino” (diretto e sceneggiato da Rosario Petix) che narra con delicatezza il tema dell’Alzheimer. Per la sezione School and University si aggiudica il premio miglior attore protagonista Biondo, con il cortometraggio “Siamo solo piatti spaiati” di Mattia Riccio, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Curti. Il premio Antinoo (ideato dal Comitato Arcigay Antinoo di Napoli) è stato conferito al cortometraggio “Amare affondo”, scritto e diretto da Matteo Russo, con Mario Russo e Federico Le Pera. Il corto racconta una storia d’amore e la sua drammaticità provocata dai muri del pregiudizio in certi luoghi e ambienti sociali. (B. B.)


L’EDIZIONE 259 DELL’ALMANACCO PIÙ LONGEVO

Barbanera coltiva ottimismo

U

no degli appuntamenti immancabili è quello con L’Almanacco Barbanera 2021 (Editoriale Campi di Foligno), che esce nel nome dell’erudito, astronomo, eremita, filosofo, passato alla storia per la saggezza e per le sue previsioni. Barbanera visse a Foligno nel 1700, quando il confine tra astronomia e astrologia, dottrina e buonsenso popolare non era ancora così ben delineato. Tra realtà e leggenda, questa misteriosa figura di saggio dalla folta barba nera diede alle stampe il suo primo lunario nel 1762; da allora la sua fama crebbe travalicando i confini regionali, fino a divenire calendario e almanacco italiani per antonomasia. Sfogliamo, con rinnovata curiosità, il nuovo volume che ci accompagnerà, mese dopo mese, stagione dopo stagione, dispensando curiosità, notizie e suggerimenti per il benessere del corpo e della mente, per la cucina e il tempo libero, per la casa, la famiglia, l’orto e il giardino, per uno stile di vita sostenibile e consapevole, in armonia con i cicli delle stagioni e della natura, tra buone pratiche e nuove sensibilità. Nelle sue pagine si alternano il meteo e le feste, i proverbi e i fenomeni celesti, insieme ai grandi classici come

‘L’agenda verde’, ‘Star bene con la luna’ o ‘Sapori di stagione’. Molte le novità: la nuova grafica; le ricette illustrate a mano; una più marcata attenzione alla dimensione psicologica nella rubrica ‘Ama la vita’; lo ‘Zodiaco, il tuo lato fiorito’, oroscopo verde che scopre inattese sintonie tra noi e la natura; i ‘Giardinieri viandanti’, con itinerari di viaggio verso le oasi paesaggistiche. Andiamo subito a leggere il ‘Discorso generale’ di Barbanera al fido discepolo Silvano. Un dialogo sui tempi attuali con il filosofo che ricorda all’ apprendista come l’uomo sia sempre stato in corsa nella sua vita. “Niente e nessuno, si credeva, avrebbe potuto fermarlo. E invece così non è stato. L’uomo tecnologico è stato messo

alle corde da un essere infinitesimale. E ci siamo trovati di fronte a noi stessi, senza armi. Fin quando sono stati proprio la generosità, l’abnegazione e l’amore per la vita a ridare nuovo slancio”. Già dal discorso dell’erudito si comprende come “Barbanera 2021” non possa non trarre insegnamento dalla profonda esperienza che il mondo ha condiviso nell’anno che si chiude. E negli appunti per una psicologia del benessere si invita a ‘coltivare l’ottimismo’ anche in tempi difficili e destabilizzanti come quelli appena vissuti. “Il bello della vita - si legge - è che c’è sempre un momento per rinascere, ripartire, per dare a tutto un senso nuovo. Un’altra primavera aprirà scenari impensati, riallaccerà il tempo, le relazioni, lo scorrere di una quotidianità che costruisce il futuro”. (G. M.)

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CAMPI SONORI

di Gaetano Menna

GAZZARA IN BOSSA LOUNGE

Raffinato feeling

F

rancesco Gazzara è eclettico, impegnato - da solo e in band - su più fronti; dal mondo Genesis alle colonne sonore, da acid jazz a lounge. Si pone in evidenza per la competenza, come compositore e musicista, al piano ed alle tastiere, ma anche come autore di saggi musicali. È uscito ora “The Bossa Lounge Experience: A Live & Studio Experience” (Irma Records), doppio CD, che raccoglie: nel CD1, registrazioni dal vivo effettuate, tra il 2013 ed il 2020, in club e palcoscenici Francesco Gazzara italiani, ma anche di Regno Uni- L’altra faccia del Brasile, to, Portogallo, Russia, Giappone; passione e sensibilità

IL BACIO DELLA MEDUSA

Anima acustica

L

a band umbra Il Bacio della Medusa è piena di energia e dà il meglio di sé nella dimensione live. Ora pubblica il disco, registrato dal vivo a Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago (PG), “AnimAcusticA” (AMS Records) che è una piacevole sorpresa. Il bacio della medusa è urticante; si rivela straordinariamente e piacevolmente urticante il mix di rock progressive, canzone d’autore e jazz, che caratterizza il sound di questa band e che è esaltato ancor più dalla dimensione intima data dai suoni acustici. I brani sono ripescati dai precedenti album di studio, per inciso tutti (ri)editi da AMS. Vengono in evidenza la costruzione, gli arrangiamenti particolari, le contaminazioni; e poi l’impasto e le digressioni di chitarre e basso acustici, piano e synth, flauto traverso e sax, armonica. Su questo sound si innesta la voce vibrante e particolare di Simone Cecchini. La band canta “Il vino (breve delirio del vino)”, appassionato e delirante inno elegiaco e dionisiaco. Merita un brindisi, con il nettare degli Dei, una delle più belle realtà della scena prog (e non solo) attuale.

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nel CD2 recenti incisioni in studio. Porta avanti anche un fortunato progetto in gruppo, denominato con il suo cognome. I Gazzara sono una band (oltre Francesco alle tastiere, Massimo Sanna al basso e Mauro Mirti alla batteria) che si avvale di una pluralità di special guest. Nei due dischetti sono ricompresi 29 brani tra bossa, soul e jazz ma non chiamatela musica tappezzeria. Le tracce, dal sapore vintage, trasudano feeling e raffinatezza con composizioni originali e riletture di artisti del calibro Vinicius de Moraes, Antônio Carlos Jobim, Bud Powell, Eumir Deodato, Herbie Hancock, Steely Dan, Kenny Burrell, Jack McDuff. I Gazzara sono straordinari in studio ma eccezionali sul palco, dove si divertono e coinvolgono.

Armonia del mondo Il bassista lucano Felice Del Gaudio pubblica “Harmonia Mundi”, il best of della sua produzione discografica (6 album come solista e leader), inno appassionato allo strumento musicale. L’artista è davvero emblema della “bass generation” (come intitolava l’album a doppio basso con Domenico Loparco). Nel nuovo CD ci sono: meditazione (la title track, realizzata con gli armonici del basso elettrico, pensando alla connessione tra uomo e universo) ed i fiori di Bach (con un approccio intenso a Bach compositore); gli affetti (“Renata song”) ed i ricordi (“Irta”); uno sguardo su all’orizzonte (“Up Town”, composta dopo aver vissuto a New York) e giù alle radici più profonde (“Terre del Sud”, “Lacus Niger”, “Amaratea”). La raccolta contiene pure un nostalgico inedito composto durante il lockdown (“Santojanni”, in cui descrive l’isola magica di fronte a Maratea); ascoltandolo comprendiamo che l’armonia del mondo è essere sempre, coerentemente, se stessi.



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