Mondo agricolo 10

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AGRINSIEME SULLA PAC • MELACCA (AGRITURIST) SU SISTEMA TERRITORIO • LA HOLDING DEL GUSTO • IL TURISMO È HI-TECH • POGGIONI SU PMI • I TRATTORI DI ALTA POTENZA • MIETITREBBIE POLIVALENTI • RESIDUI ENERGETICI • LA MAIL ART DI RINALDI


SEMPLICEMENTE INTUITIVO DECISAMENTE PRODUTTIVO UN’ESPERIENZA DI GUIDA SENZA CONFRONTI: PUMA CVX

POSIZIONAMENTO ERGONOMICO DEI COMANDI

PIÙ PRODUTTIVITÀ CON IL SISTEMA ENGINE POWER MANAGEMENT

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L’ E D I T O R I A L E

Semplificazione dalla teoria alla pratica

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n un quadro economico-politico sempre più articolato ci sono elementi che hanno un impatto maggiore sul settore agroalimentare e sulle imprese agricole. Alcuni senza dubbio positivi: l’abolizione della prima rata dell’IMU, il voto di fiducia che consentirà all’Esecutivo di proseguire la sua attività, le intenzioni del Governo di ridurre il cuneo fiscale, di incentivare le assunzioni e di allentare la stretta creditizia, così come la volontà di trovare soluzioni per alleggerire la pressione fiscale. Altri aspetti, come la partita IMU connessa alla seconda rata 2013 prevista per dicembre, l’aumento dell’IVA, l’imminente definizione della cosiddetta service tax e le implicazioni, per le imprese, della Legge di stabilità che tra poco inizierà il suo iter parlamentare, sono invece motivo di forte preoccupazione. La nostra mission non è diversa da prima, ad essere cambiati sono la strategia operativa, le modalità e i processi di lavoro. Soddisfare la domanda degli associati, rafforzare i rapporti tra territori e fra territorio e centro, in un sistema di rete: questa è la traduzione operativa di quanto stiamo facendo. Il rapporto col territorio, inteso sia come struttura confederale, sia come base associativa che vogliamo valorizzare, diventa allora un fattore cruciale. Questo il motivo per cui più di un progetto strategico, di quelli che sono ora in fase di attuazione, rivolge particolare attenzione ai rapporti col territorio e tra territori. In una struttura come la nostra sono importanti sia l’efficienza di sistema (che si sta raggiungendo attraverso la ristrutturazione in atto a livello di ogni singola sede territoriale) sia le relazioni con gli associati e con i soggetti esterni (istituzionali, di altre realtà del mondo imprenditoriale). Purtroppo la comunicazione tra una sfera e l’altra, necessaria, indispensabile, spesso viene complicata – se non addirittura ostacolata dalla burocrazia. Sappiamo quanto questa costituisca un onere estremamente pesante per le imprese (per i costi e per i tempi che richiede) ed abbiamo sempre lavorato per una sua riduzione e una semplificazione normativa. A questo tema – quindi – la Confederazione dedicherà la prossima Academy a novembre, per una semplificazione che passi quanto prima e quanto più possibile dalla teoria alla pratica. Mario Guidi

OTTOBRE 2013|MONDO AGRICOLO|3


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SOMMARIO L’EDITORIALE Semplificazione dalla teoria alla pratica Mario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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APERTURA VERSO IL 2020 «Serviva una Pac più coraggiosa» R.M.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Abbonamento annuo Testata associata all’USPI

Italia, Euro 30,00 Conto corr. postale n. 33755000 Intestato a: Sepe – Mondo Agricolo, Roma Autorizzazione Tribunale di Roma, n. 1662 del 22/06/1950

FOCUS CARTOLINE DAL TERRITORIO Sguardo all’orizzonte Saverio De Bellis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Organizzare la vacanza R.M.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 La “degust-azione” del Gambero Rosso Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Il ruggito dei 600 cavalli Barbara Mengozzi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

Pubblicità

Il sollevatore italiano sul podio di Hannover Claudio Pietraforte. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

Via Monte Rosa, 19 20149 Milano Tel. +39.02.4694949 - 48018114 Fax +39.02.4693172 milano@opsai.com Responsabile Pubblicità e Marketing CLAUDIO PIETRAFORTE

Stampa Tipolitografia EuroInterstampa

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Residui energetici R.P. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44

MECCANIZZAZIONE AGRITECHNICA 2013 Mietitrebbie polivalenti Barbara Mengozzi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

Editrice Sepe Presidente DIANA THEODOLI PALLINI

mondo.agricolo@confagricoltura.it

Un Green New Deal per l’Italia Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

FIERA BOVINO DA LATTE Zootecnia a 360 gradi Andrea Gandolfi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

Direttore responsabile GABRIELLA BECHI

Direzione, Redazione e Amministrazione Corso Vittorio Emanuele II, 101 00186 Roma Tel. +39.06.6852329

SPECIALE KEY ENERGY L’agricoltura piace intelligente Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

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Rubriche Mappamondo Cina . . . . . . . . . . . . . . . 36

Il turismo enogastronomico è hi-tech Emilio Thau . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

Energia Clima . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47

L’eco-masseria delle Murge Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

Anga Global 500 . . . . . . . . . . . . . . . . . 69

ATTUALITÀ ORTOFRUTTA Frutta aggregata R.M.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

Campi rosa L’identikit . . . . . . . . . . . . 76

Organizzazione Seminario Enapa . . 66

Over60 Vita sana . . . . . . . . . . . . . . . . . 73

Formazione Partner sicurezza . . . . 79

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APERTURA VERSO IL 2020

«Serviva una Pac più coraggiosa» Guidi, per Agrinsieme, alla Camera sulle decisioni di Bruxelles. «Attenzione alle scelte nazionali per le imprese e le coop»

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l 24 settembre si è concluso il lungo negoziato politico sulla Pac verso il 2020 e si è varata la riforma che ora va applicata. Il 3 ottobre se ne è discusso in un’audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera dove il presidente di Confagricoltura Mario Guidi è intervenuto, a nome di Agrinsieme (il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Al-

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leanza delle cooperative italiane). «Avremmo voluto una Pac più coraggiosa per promuovere il riequilibrio e lo sviluppo di un’agricoltura in grado di coniugare produttività e sostenibilità, concretizzando progetti reali con al centro le imprese e le cooperative – ha detto Guidi -. Si è avuta una contrazione del budget complessivo ed i pagamenti diretti agli agricoltori italiani hanno subito una si-


gnificativa riduzione. Preoccupano i nuovi orientamenti a favore del greening, che rischiano di tradursi in nuovi vincoli. Il testo finale, dopo i negoziati triloghi, è stato fortemente migliorato rispetto alle prime proposte, proprio grazie all’azione del Parlamento europeo e delle Organizzazioni agricole». «Occorre - ha proseguito - tantissima attenzione, magari anche delle “simulazioni”, prima di decidere le opzioni nazionali di recepimento della riforma della Pac, di programmare gli interventi e di allocare le risorse del “primo pilastro”, che rappresenta i due terzi circa della spesa agricola.Abbiamo tante scelte strategiche da effettuare entro pochi mesi e le organizzazioni di rappresentanza degli agricoltori dovranno essere incluse a pieno titolo nel processo decisionale, che va avviato quanto prima». «Le scelte nazionali – ha precisato dovranno essere sempre ispirate a

«C’è bisogno di governance nei piani di sviluppo rurale e misure per lo start up» promuovere un'agricoltura competitiva ed al passo con i tempi, evitando la logica dei ‘campanili’, ragionando finalmente in un’ottica di sistema Italia, che rilanci la politica agricola nazionale. Sono da evitare decisioni penalizzanti per i comparti strategici del nostro agri-business e per le imprese attive e protagoniste dei mercati».«Sarà fondamentale una nuova governance dei piani di sviluppo rurale (Psr) ha aggiunto Guidi – Agrinsieme chiede di far coesistere programmi nazionali e regionali. È fondamentale definire un piano nazionale per gli strumenti di gestione del rischio e stabilizzazione dei redditi. Va limitata l’eccessiva eterogeneità

dei programmi regionali, definendo orientamenti, linee di indirizzo e regole condivise. Va sostenuta, inoltre, la possibilità di gestire progetti interregionali, con azioni convergenti da parte delle Regioni». «Sollecitiamo - ha concluso il presidente - una coesione vera tra tutti i fondi comunitari per far crescere il settore primario. L’agricoltura non può essere confinata solo nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale, ma trova pertinenza in tutti i fondi strutturali, in particolare nelle opzioni strategiche del Mezzogiorno e delle Aree interne. Occorrono poi sottoprogrammi tematici, con misure specifiche, per lo start up delle imprese condotte da giovani e donne. Il rafforzamento dell’integrazione delle politiche di coesione e dei diversi fondi strutturali è una grande opportunità per l’Italia». (R.M.A.)


FOCUS CARTOLINE DAL TERRITORIO

Sguardo all’orizzonte

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Confagricoltura e Agriturist artefici di strategie che permettano all’agricoltura di esprimere valenze turistiche, sociali, culturali, naturalistiche, enogastronomiche, ricreative

scorso mese di giugno dall’ assemblea di Confagricoltura.Il titolo originario del progetto era “Politiche per il territorio”. Poi il gruppo di lavoro lo ha ribattezzato “Una cartolina dal territorio”, ovvero un messaggio e un invito a conoscere gli “altri” tesori dell’ agricoltura italiana, insieme a quelli della

di Saverio De Bellis direttore di Confagricoltura Bari e project leader “Cartoline dal territorio”

produzione. Una “cartolina” che fa circolare le immagini di un’ agricoltura che sa esprimere e sa integrare organicamente anche valenze turistiche, sociali, culturali, naturalistiche, enogastronomiche, ricreative. L’ obiettivo progettuale è chiaro: dare nuove e migliori opportunità alle imprese; modernizzare l’ Organizzazione di appartenenza; dare visibilità vincente ad un sistema che sia capace di fare presa concretamente sull’ opinione pubblica, sui consumatori, sulle istituzioni. Con questo innovativo progetto, Confagricoltura può affermarsi non solo come portatrice di interessi, ma anche come artefice di strategie che coinvolgono tutti i principali “attori” dello sviluppo e della competitività del territorio; e con Confagricoltura si esalta anche il ruolo fondamentale di Agriturist, partner prioritario di un piano che vede proprio nell’ agriturismo il perno principale del prestigio sociale del settore primario, della valorizzazione dei prodotti tipici e della tutela del paesaggio. Il sistema Confagricoltura-Agriturist, in un sinergico e rinnovato rapporto, è chiamato a realizzare una proposta di offerta territoriale che ha il suo presupposto nella disponibilità di un apparato di reti di impresa trasversale che integri i bisogni dei consumatori e dei fruitori dei servizi con l’ offerta delle aziende, in un filo conduttore che coinvolge anche figure del territorio quali enti, associazioni, stampa specia-

i sono nuovi spazi per un ruolo dell’ agricoltura, alternativo o integrativo rispetto agli stereotipi tradizionali? Le imprese agricole sono “padrone” di tutte le potenzialità che può esprimere il settore? Confagricoltura presidia diffusamente un mondo dalle mille sfaccettature? Sono domande che una Organizzazione moderna deve porsi, coinvolgendo le imprese associate, chiamate, in tempi di complicatissima concorrenza e, spesso, di insoddisfacente redditività, ad ampliare le proprie vedute imprenditoriali. La risposta a questi interrogativi è che esistono ambiti poco esplorati, dei quali le aziende devono impossessarsi, ma che richiedono adeguati modelli organizzativi e opportune sensibilità imprenditoriali. Questo comporta, prima di tutto, che l’ attuale, dominante cultura dell’ esistente deve lasciare spazio alla costruzione di un sistema agricolo più aperto ai diversi strati della società e più connesso alle altre realtà, economiche e non, che si alimentano delle risorse dell’ agricoltura senza restituirle valore aggiunto. Da questa esigenza vera è nato uno dei diciotto progetti approvati nello

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Collegare aziende e turisti al fermento socioculturale che viene dalla campagna

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FOCUS CARTOLINE DAL TERRITORIO

lizzata, consorzi di tutela, strade dell’ olio e del vino, organizzatori di eventi, itinerari tematici e altro ancora. Questo fermento di opportunità nasce dalla ormai consolidata richiesta di usi del territorio agricolo e rurale alternativi a quelli tradizionali della produzione, un fenomeno alimentato dai mutamenti strutturali della popolazione, dal ripopolamento di alcune aree rurali, dalle nuove tendenze sociali e culturali, dal cambiamenti degli stili di vita e dall’ evoluzione dell’ offerta dei servizi. In proposito è significativo un aspetto relativo al 2012: il 5% del movimento turistico italiano ed estero ha scelto di soggiornare in determinate località per motivi enogastronomici. Il giro di affari è di circa 3,5 miliardi di euro. L’ Italia è al primo posto per questa tipologia turistica. Questo risultato è un invito a guarda-

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Un sistema agricolo più aperto ai diversi strati della società e più connesso ad altre realtà re lontano, a capire le prospettive, a cogliere le opportunità legate ad una nuova politica per il territorio. Come alimentare, allora, questa idea vincente di sviluppo? Tre sono i principi fondamentali: la condivisione del-

la strategia confederale ad ogni livello territoriale; la realizzazione di attività coordinate all’ interno e all’ esterno dell’ organizzazione; la determinazione nel “credere” sulla valenza di un nuovo percorso organizzativo. Questo il progetto, o meglio le sue finalità. La chiave di lettura è una: l’agricoltura può dare ancora di più, non già di diverso. Queste potenziali ricchezze delle aziende e del territorio, finora inespresse, sono già insite nel sistema, ma vanno conosciute e valorizzate. Certo è un terreno per diversi aspetti nuovo per le imprese e per l’ Organizzazione e, come per tutte le novità, può essere una scommessa. Ma vale la pena provarci e sarà il segnale di una maturità culturale del sistema Confagricoltura che vuole correre col passo veloce del mondo che lo circonda.



FOCUS CARTOLINE DAL TERRITORIO

Organizzare la vacanza

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Il presidente di Agriturist Cosimo Melacca sul nuovo progetto di Confagricoltura: «Non bisogna solo raccontare se stessi, ma anche il sistema territoriale di cui si fa parte, contribuendo ad elevarne la qualità accogliente e virtuosa»

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residente Melacca, territorio e agricoltore/operatore agrituristico sono un binomio inscindibile, dichiarato da tutti. Un riconoscimento dovuto proprio all’impegno di Agriturist… A metà degli anni Sessanta dello scorso secolo, quando ancora nessuno vedeva una relazione fra l’agricoltura ed il turismo, fra l’agricoltura e le risorse complessive del territorio (prodotti tipici, natura, artigianato, beni culturali, ecc), alcuni dirigenti illuminati di Confagricoltura hanno dato vita all’associazione per l’agriturismo, l’ambiente ed il territorio. Grazie alla lungimiranza del padre fondatore di Agriturist, Simone Velluti Zati, si è “vista” con grande anticipo la multifunzionalità dell’agricoltura, cogliendo spunti che maturavano in Francia già dalla metà degli anni Cinquanta. Oggi, senza ombra di dubbio, la multifunzionalità è diventata fondamentale per le imprese agricole. E la vacanza in agriturismo, fra tradizione ed innovazione, è apprezzata da tanti turisti; ancor più perché permette di conoscere il territorio, le sue “ricchezze”, culture e peculiarità.

In tale ottica Confagricoltura ha avviato un nuovo progetto rivolto alle politiche per il Territorio. Come si colloca Agriturist al suo interno? Il progetto è un rafforzamento dell’impegno di Confagricoltura verso una visione dell’azione sindacale che va oltre la difesa dei diversi settori della produzione agricola, per guardare al sistema economico e ambientale complessivo entro cui le imprese


associate operano e con il quale si possono, e devono, stabilire proficue sinergie per valorizzarne al meglio tutte le risorse. Confagricoltura è stata sempre in prima fila su questo tema, e lo ha dimostrato prevedendo la costituzione, all’interno del proprio sistema organizzativo di un’associazione come Agriturist. È chiaro, dunque, che il progetto che si sta delineando intende consolidare l’esperienza di Agriturist estendendola al

«Più spazio all’agricoltura ed al turismo , perché ladomanda dei viaggiatori va in questa direzione» quadro complessivo dell’azione sindacale di Confagricoltura. Quale sarà, nell’attuazione del progetto, il ruolo di Agriturist e quello di Confagricoltura?

L’agriturismo La Cà dell’Alpe (Finale Ligure, SV) di Cosimo Melacca (foto di Andrea Sampietro)

Oggi la multifunzionalità fa parte diffusamente della sensibilità sindacale agricola, italiana ed europea. Ma bisogna andare oltre, traducendo la multifunzionalità in più solide opportunità per le imprese agricole, anche al di là OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |13


@ Andrea Sampietro

FOCUS CARTOLINE DAL TERRITORIO

Cosimo Melacca

dell’agriturismo, che ormai è una realtà di grande rilievo. C’è bisogno, ad esempio, di affermare con più forza il ruolo sociale dell’agricoltura nella tu-

Masseria Gianferrante (Ugento, LE)

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Ritiene che la base associativa sia

«Bisogna andare oltre, traducendo pronta a recepire questi obiettivi? Il progetto nasce nell’interesse delle la multifunzionalità in solide opportunità per le imprese agricole» aziende. La gran parte delle imprese

agricole socie di Agriturist ha capito che il successo della propria attività tutela dell’ambiente, nello sviluppo di ristica dipende dalla integrità dell’amattività economiche sostenibili, nel biente naturale e del paesaggio e dalla promuovere complessiva- qualità salutare e tradizionale dei promente un’eccellente qualità pri prodotti. Ha compreso anche che della vita in termini di salu- non bisogna solo raccontare se stessi, te, tempo libero, servizi so- ma anche il sistema territoriale di cui si ciali, integrità ambientale, fa parte, contribuendo ad elevarne la energia pulita. qualità accogliente e virtuosa. SostePer questo non basta l’A- nendo il progetto denominato “Una griturist, ci vuole una sensi- cartolina dal Territorio” di Confagricolbilità condivisa da tutte le tura vogliamo contribuire ad estendere imprese agricole, e qui de- questa consapevolezza ed a spiegarla ve entrare in gioco Confa- all’opinione pubblica e alla politica. Siagricoltura: il progetto Eco- mo convinti che lo sviluppo prossimo Cloud, presentato questa dell’Italia debba dare molto più spazio estate al Meeting di Rimini, all’agricoltura e al turismo di qualità, che anche Agriturist ha so- perché la domanda dei viaggiatori e dei stenuto, è un segnale molto cittadini del pianeta va chiaramente in importante. questa direzione. (R.M.A.)


FOCUS CARTOLINE DAL TERRITORIO

La “degust-azione” del Gambero Rosso Paolo Cuccia, presidente della Holding del gusto: «Non si può rimanere attaccati al passato ed alle tradizioni, bisogna cambiare, evolversi, guardare avanti. E davanti a noi c’è il mondo» di Gabriella Bechi

residente Cuccia, è certamente merito di strutture come il Gambero Rosso avere avvicinato, attraverso la valorizzazione dei prodotti della terra, e in particolare delle sue eccellenze, il consumatore all’agricoltura. Quanto ha inciso questo lavoro, anche da un punto vista economico, sul business dell’agroalimentare italiano?

l’anno della sua nascita, il 1986, ad oggi, abbia portato un notevole contributo, anche dal punto di vista economico all’agroalimentare italiano. Un settore che oggi vale più del 17% del Pil del nostro Paese e che certamente ha ancora molte potenzialità di crescita. Partendo dal nostro Dna di editori, siamo diventati una holding che opera a 360° nel settore enogaNon voglio peccare di presunzione, stronomico, punto di riferima credo che il Gambero Rosso, dal- mento per gli appassionati

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di tutto il mondo, ma anche per gli operatori e i per produttori. Con le nostre sei Città del Gusto in Italia (Roma, Napoli, Catania, Palermo,Milano e Torino), Bangkok e presto anche Miami e Hong Kong, i nostri eventi internazionali, come il Tre Bicchieri World Tour, operiamo nel business to business e ci riteniamo dei promotori importanti del made in Italy agroalimentare. OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |15


FOCUS CARTOLINE DAL TERRITORIO

L’enogastronomia è senz’altro la parte di maggiore appeal del nostro settore, ma il progetto della Confagricoltura “Cartoline dal territorio” ha l’ambizione di coinvolgere il consumatore a 360°, attraverso la storia, la cultura, la tradizione, l’arte e soprattutto la bellezza e la varietà del nostro territorio. Qual è il suo pensiero su questo argomento? Mangiare e bere bene, quelle che io chiamo le “pupille gustative”, certamente sono la parte più affascinante attraente di questo settore che, come voi sapete bene, poggia sul lavoro della terra e sull’ impegno degli imprenditori agricoli. Questo non andrebbe mai dimenticato. Ma negli ultimi anni il rapporto del consumatore con l’agricoltura è cambiato e noto un interesse crescente per ciò che c’è dietro a un buon piatto o ad un bicchiere di vino. Il made in Italy agroalimentare è diventato un brand che comprende il territorio, la tradizione, l’arte la cultura delle nostre aree rurali e che richiama ogni anni milioni di turisti da ogni parte del mondo. “Città del Gusto” a Roma

Paolo Cuccia

Quanto hanno inciso in questo cambiamento le nuove tecnologie? Moltissimo. Solo per fare qualche esempio, noi siamo diventati un gruppo editoriale multimediale, con il nostro mensile, il settimanale Tre bicchieri e i programmi di Gambero Rosso Channel su Sky. Attraverso un network di applicazioni e servizi costruiti a dimensione degli utenti mobili e che sono sempre in viaggio ora è possibile consultare le nostre Guide, come Ristoranti d’Italia, Vini d’Italia, Oli d’Italia , su smartphone, tablet, iPhone, iPad. E per gli stranieri ci sono le applicazioni in lingua inglese (Italian Food, Meet&taste italian wine, Restaurant). Il progetto di Confagricoltura prevede, ovviamente, una parte dedica-

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ta all’ educazione, alla formazione e alla didattica, a partire dalle scuole. Su questo fronte il Gambero Rosso ha già fatto molte esperienze…


La vendita diretta è senz’altro uno dei cardini del nostro progetto. Ma la posizione di Confagricoltura su questo tema è ben nota. Nessuna confusione tra vendita diretta in azienda e “km 0” o mercatini degli agricoltori. Cosa pensa in proposito? Condivido la vostra impostazione. Vendita diretta e km 0 possono pure avere una loro ragione di esistere, ma solo se integrati in un concetto più ampio di valorizzazione dei nostri prodotti, che non può prescindere dalla capacità di fare massa critica, di operare secondo un concetto di filiera, per vincere la sfida dell’internazionalizzazione. Credo che questo sia il vero problema da superare definitivamente. Rimanere attaccati al nostro passato e alle nostre tradizioni, ma cambiare, evolversi, guardare avanti. E davanti a noi oggi c’è il mondo. Che mostra sempre maggiore interesse per i nostri prodotti e per la loro qualità, sopratutto dal punto di vista della salute. Impazzisce per la nostra cucina. Un mondo che tendenzialmente ha sempre maggiore capacità di spesa. Passato e futuro possono convivere, senza paura di commistioni, soprattutto in un’era sempre più globale. La formazione è stata la chiave di volta della nostra attività. Non si può mangiare bene se non si formano buoni cuochi, né bere bene se non si crea una cultura del bere attraverso enologi, degustatori, sommelier, tutte figure che hanno bisogno di formazione professionale. Ma non basta, bisogna anche formare il gusto dei consumatori, quelli italiani, ma soprattutto quelli stranieri. Le nostre scuole, da quelle di base a quelle di alta formazione, come il master in comunicazione e giornalismo enogastronomico, sono il nostro fiore all’occhiello. Un’attività quella della formazione in continua evoluzione, grazie anche a nuove parternship con le migliori Università italiane e straniere, come il College di Bangkok, e prossimamente anche con le Università di Miami e Hong Kong.

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GIROLIO D’ITALIA, IN 15 TAPPE FINO A NATALE

Con “Girolio d’Italia”, la manifestazione organizzata dall'Associazione Nazionale Città dell'Olio in collaborazione con i coordinamenti regionali, l’oro giallo torna ad essere protagonista di un viaggio nel gustoe nelle produzioni tipiche locali che tocca 16 regioni italiane. L’edizione 2013 è dedicata al tema della dieta mediterranea. Partita il 20 settembre, fino al 21 dicembre la carovana del gusto di “Girolio 2013” attraverserà lo Stivale - partendo dalla Sicilia risalendo fino al Trentino Alto Adige e riscendendo fino in Puglia - e farà tappa nelle principali piazze d’Italia. Prende corpo il progetto di valorizzazione della dieta mediterranea simbolo del made in Italy nel mondo e strumento di promozione dello stile di vita e della cultura alimentare del territorio. È previsto un ricco programma di eventi: convegni scientifici e divulgativi, degustazioni, mostre dedicate alle civiltà dell’olivo, visite ai frantoi, eventi musicali, manifestazioni folkloristiche, corsi di cucina con olio extravergine, la premiazioni dei migliori oliveti. OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |17


FOCUS CARTOLINE DAL TERRITORIO

Il turismo enogastronomico è hi-tech La vacanza è sempre più tecnologica e social. Per le aziende enoiche e agrituristiche fondamentali il sito internet, le app, il "web-marketing" e lo "storytelling". di Emilio Thau 18| MONDO AGRICOLO |OTTOBRE 2013

l mondo dei viaggi non sarà mai più come prima. Gli studi internazionali e le statistiche convergono su un punto: il Web, i blog, le applicazioni per smartphone e iPad, i social media – Facebook e Twitter, ma anche Pinterest e Flickr – hanno cambiato per sempre le abitudini dei turisti. Le vacanze fai-da-te sono sempre più tecnologiche: qualche anno fa le prenotazioni su Internet hanno fatto da apripista, oggi il vero piatto forte so-

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no le App per smartphone utilizzate per orientarsi durante il viaggio, magari per trovare un ristorante o un agriturismo, e soprattutto i racconti, le foto e i filmati condivisi in tempo reale con amici e conoscenti. In questo modo, i commenti degli utenti affiancano, e in molti casi sostituiscono, le guide tradizionali. Il turismo enogastronomico - settore che in Italia vale circa cinque miliardi di euro, cresce al ritmo del 12 per cento e ogni anno muove dai 4 ai 6 milioni di


@Alessandro Pantano

turisti dalla Val d’Aosta alla Sicilia, secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio sul Turismo del vino, realizzato da Censis Servizi e presentato alla Borsa internazionale del turismo (Bit) 2013 - non fa eccezione, anzi: dietro a cibi e vini si nascondono storie di territori, saghe familiari tramandate attraverso le generazioni, esperienze che si prestano meglio di altre alla narrazione collettiva in forme sempre nuove. La Regione Liguria, ad esempio, di

di uva, ma si condivide, a piccoli gruppi famigliari, la gioia della vendemmia. Gente chiusa, aspra e “mugugnosa” come il mare d’inverno che s’infrange sugli scogli, ma che oggi ti sorride, che ti apre la porta della recente ha lanciato il blog La Liguria cantina per mostrarti la meraviglia Racconta (www.laliguriaracconta.it), dell’uva appesa lungo i filari sotto i che intende promuovere il turismo solai dei tetti, stesa nei “graticci”, ad con l’aiuto di un “social media team” asciugare, ad ambrarsi trasformandodiffuso, formato da giornalisti, blog- si lentamente per diventare l’uva del ger e soprattutto turisti. “Si fatica, si pregiato Sciacchetrà”, scrive Leonarsuda, si trasportano corbe stracolme do D’Imporzano. Ogni mese la reda-

In Liguria l’esperienza del blog con racconti, foto e consigli da viaggiatore a viaggiatore

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FOCUS CARTOLINE DAL TERRITORIO

zione seleziona un guest blogger, un viaggiatore ospite che dalle Cinque Terre alla Riviera di Ponente racconta, commenta e twitta in presa diretta. Una pagina Facebook non basta, dunque, ma bisogna coinvolgere gli utenti e monitorare ciò che scrivono e intercettare i loro desideri. Ne sono convinti Enrica Croce e Giovanni Perri, che hanno appena scritto il libro “Turismo e gastronomia” (in uscita per Franco Angeli editore): “Oltre alla tecniche di “storytelling”, cioè il racconto da parte di chi gestisce il canale – affermano i

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Nelle prenotazioni conta sempre di più il passaparola multimediale, anche video due autori - si stanno diffondendo quelle di “content curation”, ovvero la gestione dei contenuti (foto, commenti, video) creati dagli utenti stessi. In questo modo saranno gli stessi turisti a raccontare l’esperienza del proprio viaggio innescando un pro-

cesso di passaparola “supervisionato” da chi gestisce il canale”. In questa rivoluzione, il mondo dei wine lover sembra particolarmente coinvolto. Il Movimento Turismo del vino, ad esempio, associazione no profit che riunisce oltre mille tra le cantine più prestigiose d’Italia, spinge l’acceleratore sulla tecnologia. A maggio ha attivato una App gratuita per consultare in tempo reale tutte le informazioni – in italiano e in inglese – sulle aziende, regione per regione, grazie a mappe e contenuti georeferenziati in base alla posizione dell’utente.Tra gli altri, anche la Strada del Vino dell’Alto Adige, quella della Valpolicella e quella del Soave, il consorzio Franciacorta e quello del Brunello di Montalcino, nonché l’Istituto Marchigiano di Tutela di Vini hanno messo a punto le loro App, guide mobili e pagine sui social network. E gli appassionati di vino si ritrovano anche su TripAdvisor: il sito di recensioni di viaggio più grande al mondo ha premiato la regione Toscana per aver vinto i Travelers’ Choice Wine Destination Awards 2012, eletta migliore destinazione europea per gli amanti del vino in base alle opinioni dei viaggiatori su cantine locali, ristoranti, attrazioni e strutture ricettive. Di recente, infine, TripAdvisor ha incontrato i responsabili della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), da sempre molto critica nei confronti del sito di viaggi, accusato di ospitare involontariamente giudizi fraudolenti o diffamatori nei confronti di alcuni locali associati. All’orizzonte c’è un accordo per sperimentare in Toscana una collaborazione per garantire l’integrità dei contenuti on line e promuovere le eccellenze italiane.


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FOCUS CARTOLINE DAL TERRITORIO

Val d’Orcia d’autore

Il giardino dell’azienda Agricola “La Foce”, tra i più belli del mondo “scolpito” dall’architetto Cecil Pinsent, è “natura viva”. Una vera opera d’arte paesaggistica

di Gabriella Bechi

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uò la mano di un’artista plasmare un tratto di territorio agricolo, in perfetta integrazione con il paesaggio che lo circonda, trasformando un’azienda agricola in un’opera d’arte? Il miracolo non solo è possibile, ma ammirabile in un angolo della Val d’Orcia, nella splendida azienda agricola e agrituristica La Foce. Artisti i due proprietari che nel 1924 acquistarono la tenuta, Antonio e Iris Origo, lui figlio del marchese Clemente Origo, pittore e scultore di origine umbra, amico di Gabriele D’annunzio; lei nobildonna anglo-americana, scrit-

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trice, storica e biografa, cresciuta nell’ambiente cosmopolita fiorentino. Dopo aver visitato tante aziende agricole si innamorarono della Val d’Orcia, affascinati dalla sfida dell’impresa. Negli anni Venti, come la Maremma o l’Agro Pontino, la Val d’Orcia, con i suoi calanchi e le sue crete da risanare, oggi intoccabile patrimonio dell’umanità, era una terra di frontiera. Così la descrive Antonio Origo in una conferenza all’Accademia dei Georgofili nel 1936: “Abbandono, miseria e attesa erano incisi sul volto degli uomini, come della terra. Sentimmo l’appello, misurammo le nostre forze e ci decidemmo”.


mente a cereali, bosco, 1000 piante di olive, un agriturismo di alta classe, un giardino considerato tra i più belli del mondo, oggetto di numerose pubblicazioni internazionali, aperto al pubblico tutti i mercoledì pomete, fino alla ristrutturazione delle fatto- riggio e il primo week end del mese, rie, che in una dozzina d’anni furono da aprile a novembre, e dallo scorso più che raddoppiate, arrivando a 57. anno anche un ristorante, aperto doNumerosi anche gli interventi sociali po aver ricomprato il vecchio dopovoluti da Iris: la costruzione di un asi- lavoro aziendale. lo, di una scuola, di un ambulatorio e A condurre l’azienda le due figlie degli di un dopolavoro. Origo, Benedetta e Donata, e la figlia Allo scoppio della guerra, la Foce era più grande di Benedetta, Katia Lysy. una comunità di oltre mille persone, “Diamo ospitalità nelle nostre dieci in cui trovarono accoglienza partigia- case, che affittiamo a settimana, a fani e alleati e vennero ospitate famiglie miglie e gruppi – dice Katia - oppure senza casa dopo i bombardamenti. Pa- nel nostro bed&breakfast. Le case sogine di storia raccontate dalla stessa no tutte indipendenti (da 4 a 12 posti Iris Origo in “Guerra in val d’Orcia. letto), elegantemente arredate, dotate Diario 1943-1944”, edito in inglese e di ogni confort, con possibilità di cuoggi disponibile in italiano da Sergio cinare. A disposizione degli ospiti il Longanesi nella traduzione di Elsa Dal- giardino e le piscine. Sono frequentalolio e Paolo Ojetti, con prefazione di te prevalentemente da stranieri, che Sergio Romano. fanno base a La Foce per visitare la ToPoi arrivarono gli anni della mezza- scana. Siamo in un punto strategico, dria, della stagione agricola, degli vicino a gioielli urbanistici medioevali sconvolgimenti sociali e un terzo del- e rinascimentali come Pienza, Montela proprietà degli Origo fu venduta, in pulciano, Montichiello, Montalcino. parte al demanio, in parte ad una coo- Ma non lontano da Siena, Firenze, perativa di coltivatori. Arezzo, Perugia, Assisi, Orvieto. Molti Fin qui la storia. Una storia che anco- clienti del bed&breakfast, invece, sora si respira in quella che ora è un perfetto esempio di agricoltura integrata con il territorio. TrecentocinVeduta aerea quanta ettari coltivati prevalentedell’azienda

«Il giardino è l’esempio perfetto di come l’arte possa integrarsi perfettamente con il territorio»

Grande artista l’architetto a cui furono affidati i lavori di ricostruzione della villa e la progettazione del giardino, il raffinato paesaggista inglese Cecil Pinsent, che già si era occupato della ristrutturazione di Villa Medici e aveva collaborato con Bernard Berenson ai Tatti. All’inizio la tenuta era di 1400 ettari, a cui se aggiunsero altri negli anni Trenta, fino ad arrivare a 3000. Immense le opere avviate e portate a termine dagli Origo in breve tempo, dal contenimento dei calanchi franosi agli impianti di irrigazione, dall’introduzione della meccanizzazione alla rimessa in produzione delle colture abbandonaOTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |23


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no italiani. Inoltre, la nostra struttura è particolarmente adatta per ospitare eventi, riunioni di famiglia e di lavoro, matrimoni. Per queste circostanze affittiamo anche la villa padronale.” Ma il vero punto di forza de La Foce è il giardino, progettato dall’architetto Cecil Pinsent. Una armoniosa fusione e sapiente rielaborazione di elementi derivati dalla tradizione del giardino rinascimentale italiano e di quello inglese. Diviso in ‘stanze’ geometriche da siepi di bosso, con piante di limoni in vasi di terracotta; fontane e statue sono incorniciate da cortine di cipresso e alloro; una scalinata conduce ad un pergolato ricoperto di glicine che corre lungo il giardino delle rose e si apre a magnifiche viste: le crete, i campi coltivati. Una finestra sulla Val d’Orcia. “Il giardino voluto da mio nonno – spiega Katia – è l’esempio perfetto

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Katia Lysy

di come l’arte possa integrarsi perfettamente con il territorio. E’ impossibile immaginarlo separandolo dalla campagna circostante. La stradina a zig zag, diventata uno dei più noti simboli iconografici della Toscana fu costruita mentre si procedeva alla bo-

nifica della collina di fronte alla casa. Serviva una strada prima di tutto. Il nonno ebbe il grande merito di affidarne il disegno a Pinsent, che nella realizzazione si ispirò proprio ai grandi pittori del Trecento e del Quattrocento senese”.


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Osservando gli uccelli lagunari L’agricoltura, il turismo e la natura incontaminata: l’azienda Cà Bonelli si trova in una posizione strategica del Parco Delta del Po. Un habitat unico, sottolinea Terenzio Finotti, da esplorare in bicicletta e davvero eccezionale per il birdwatching di Gaetano Menna

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l Delta del Po rappresenta un territorio unico, frutto dell'opera sia della natura, in particolare per la sedimentazione del fiume, sia dell'uomo che, nel corso dei secoli, ha regolato il flusso delle acque fluviali e bonificato i terreni. Come ha fatto la famiglia Daccò già a partire dal 1924 con l’azienda agricola Ca’ Bonelli; originariamente contava 1500 ha ma quelli coltivabili erano appena una ottantina. Da qui l’impegno della bonifica. Non fu un’impresa facile, le arginature non fermavano le esondazioni del Po. Nel corso degli anni parte dell’azienda tornò palude, un’altra fu espropriata a fine anni ’50. Oggi conta 450 ettari coltivabili. Siamo a Scardovari, frazione che appartiene al comune di Porto Tolle, in provincia di Rovigo; il nome deriva

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da scardola, un pesce che abbondava nella zona alla fine del ‘700. A pochi chilometri sono ubicate la piccola località di Bonelli e la spiaggia di Barricata, uno dei due più importanti lidi del comune, con una sabbia finissima. Ci dirigiamo verso la parte estrema del Parco del Delta del Po. L’azienda agricola ed agrituristica Cà Bonelli è ubicata in una posizione strategica: è posta alle foci del Po e confina a levante con il Po di Tolle, a sud con il mare Adriatico e a ponente con la Sacca di Scardovari. In questa terra davvero natura, storia, agricoltura, tradizione e cultura si intrecciano in modo sorprendente. Ad illustrarci la storia dell’azienda e l’attività attuale, a 90 anni dalla sua origine, è il direttore di Ca’ Bonelli, Terenzio Finotti. «La principale coltura dell'azienda –


Ca’ Bonelli: la vacanza a contatto con la natura

In loco sono visibili 300 specie di volatili, tra cui il cormorano ed il fenicottero rosa

ci dice - è quella del risone da seme che, grazie alle caratteristiche del terreno ed alla costante brezza dovuta alla vicinanza del mare, dona alle sementi maggiore sanità e germinabilità, caratteristiche ricercate e apprezzate dalle più importanti aziende sementiere italiane. Si producono e commercializzano anche risi di alta qualità, come il Carnaroli, l'Arborio che hanno ottenuto il riconoscimento Igp (Indicazione geografica protetta). Si coltivano inoltre frumento, mais, soia, bietole da zucchero ed erba medica, anche biologica». La meccanizzazione ha portato, negli anni, ad una riduzione della forza lavoro impegnata e quindi si è provveduto a trasformare in agriturismi i fabbricati che servivano originariamente per ospitare le famiglie dei lavoratori. Come ci spiega Finotti ci sono due costruzioni in originale stile polesano degli anni ’30 che si è proceduto a ristrutturare una nel marzo 2005 e l’altra nel giugno 2009; sono fruibili così 11 appartamenti (di cui 2 abilitati a portatori di handicap) dotati di tutti i comfort e della connessione wi-fi. Tre anni fa si è completata l’operazione di realizzare l’impianto fotovoltaico aziendale, con i pannelli posti sulle tettoie. Ca’ Bonelli è il luogo ideale per trascorrere una vacanza a contatto con una natura incontaminata. «Tra le attività possibili, da parte degli ospiti – sottolinea Finotti - quella del ciclotu-

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rismo, con le escursioni in bike che consentono di vivere il territorio ed i suoi prodotti caratteristici. In azienda mettiamo a disposizione, gratuitamente, le biciclette per esplorare le rive del Po e, in particolare, visitare gli allevamenti di cozze e di vongole della Sacca degli Scardovari, tra il Po di Gnocca e il Po di Tolle». Nelle acque salate,poco profonde, si

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Il riso del Consorzio Delta Po è di altissima qualità ed ha il riconoscimento IGP allevano i mitili. Il ministero delle Politiche Agricole ha inserito "la cozza di Scardovari" nell'albo dei prodotti tradizionali Italiani, un primo impor-

tante passo per quello che viene definito l'”oro” del Delta. Anche la vongola verace rientra nei prodotti tradizionali della Sacca degli Scardovari. «In ogni stagione poi – aggiunge la nostra guida - è possibile seguire i movimenti degli uccelli lagunari. Non è un caso che la prima “Fiera internazionale del Birdwatching”, da diversi anni, si svolga proprio nel Parco del Delta del Po». In loco si contano oltre 300 specie di uccelli; tra quelle di maggior pregio ci sono lo Svasso Maggiore e il Tuffetto, Gabbiano Roseo, Corallino e il Beccapesci; tra le anatidi il Mestolone, la Canapiglia, la Moretta Grigia e la Volpoca; il Cavaliere d'Italia e la rarissima Pernice di mare tra i trampolieri; molte le anatre svernanti, come le folaghe, Germani Reali e i Moriglioni. Essendo valli ricchissime di pesce, non può mancare il Cormorano; vera e propria "star" del birdwatching comunque resta il Fenicottero rosa.



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L’eco-masseria delle Murge

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Azienda, ma anche fattoria didattica e sociale, diffonde gli aspetti etico-culturali-naturalistici del mondo rurale. Si organizzano interventi di riabilitazione e cura per disabili ed è possibile seguire discipline olistiche di Elisabetta Tufarelli

iamo in Puglia, in piena Murgia barese, ad un paio di chilometri da Cassano delle Murge, dove incontriamo Luciano “ex lupo di mare ora convertito a lupo di campagna”, come si presenta subito, che insieme alla moglie Antonella e alla figlia Marcella conduce la masseria Ruotolo, un’azienda eco-biologica, che fa raccolta differenziata da sempre. E proprio qui, dove batteva il cuore dell’imperatore Federico II di Svevia, che può iniziare la nostra esperienza a diretto contatto con la natura per un turismo decisamente attento alla qualità della vita e a misura d’uomo. La masseria è completamente immersa nei boschi di fragni, una specie di quercia originaria dei Balcani, che sopravvive in Italia esclusivamente in questo caratteristico altopiano carsico, e di roverelle, le uniche querce che ingialliscono in autunno. L’azienda è rigorosamente a gestione familiare ed è aperta tutto l’anno.“Tutte le stagioni hanno un proprio fascino, particolari profumi e sapori. Il nostro obiet-

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Sono biologiche tutte le colture dell’orto e del frutteto e l’olio extravergine prodotto tivo, anzi la nostra regola base, se così si può dire, è far sì che un fine settimana, una cena con gli amici, una vacanza, l’invito ad un matrimonio festeggiato da noi, una escursione, una passeggiata a cavallo siano dei momenti da ricordare e da raccontare”. E alla Masseria Ruotolo sono dei veri perfezionisti dell’ospitalità e dell’accoglienza.”Mia moglie ha recuperato l’a-

zienda di famiglia e abbiamo fatto dell’eco-biologia a 360° la nostra ragione d’impresa. Abbiamo scelto, riprendendo le redini dell’azienda, di rispettare la natura oggi più di ieri, continuando a fare quello che si faceva nel 1.600, ma riportandolo ai nostri gusti e ai nostri tempi. Così sono bio tutte le nostre colture dell’orto e del frutteto e il nostro olio extravergine. Utilizziamo pomodori, rape piselli, cavoli, barbabietole, lattughe, che coltiviamo secondo le stagioni per riscoprire le vecchie ricette e tradizioni gastronomiche locali”. Tra le specialità tipiche delle Murge, tutte da gustare, ci sono:grano e fagioli, tagliolini e cicerchie, cicorielle e fave, cavatellini alla Ruòtolo, orecchiette funghi e salsiccia, coniglio alla Ruòtolo, agnello "au cutturiedde", cinghiale cotto al forno a legna, cipolle di Acquaviva, peperoncino, pettole, sgagliozze. Particolare attenzione viene data a chi ha intolleranze alimentari, segue particolari regimi o ha disabilità. Nulla viene improvvisato e tutti possono facilmente accedere e godere OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |31


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Il programma “acqua lite”, con un sistema di ugelli, punta al risparmio idrico degli spazi e delle attrezzature.“Oltre ai Murgesi, una razza di cavalli docilissimi, utilizziamo con successo – spiega Luciano – gli asini di Martina Franca per la terapia dei diversamente abili. Questi possono praticare anche tiro con l’arco, che non richiede di essere forti e muscolosi ed è uno sport adatto a chiunque e soprattutto non è discriminante per potatori di handicap, che gareggiano alla pari degli altri. E’ un’attività che abitua all'autocontrollo ed alla conoscenza del proprio corpo”. L’agriturismo, in collaborazione con la Federazione Italiana di Tiro con l'Arco organizza anche le gare Hunter-field (caccia e campagna), utilizzando i 60 ettari di aree boschive e gli ampi spazi

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aziendali. Tra le varie attività, oltre al maneggio, con animali addestrati al contatto con i bambini a partire dai 3 anni, le passeggiate a cavallo, le corse campestri e gare di mountain bike. La masseria Ruotolo, dal 1999, è fattoria didattica e sociale, e sviluppa diversi progetti per diffondere gli aspetti etico-culturali-naturalistici del mondo rurale. “Siamo convinti, facendo nostre le parole di Hesse – con-

clude l’imprenditore – che occuparsi della terra, di piante e di animali può conferire all'anima una liberazione, una quiete ed un senso di auto-realizzazione simili alle esperienze della meditazione”. Nella masseria si organizzano interventi di riabilitazione e cura per persone con gravi disabilità (fisica, psichica/mentale, sociale) ed è possibile seguire discipline olistiche per stimolare le risorse naturali dell’individuo, rinforzandone in modo non invasivo le risorse vitali. Ma non solo. Qui ci si sente come a casa propria. Nella masseria di fine ‘800, nell’antica lamia del ‘700, le stanze sono confortevoli e a disposizione degli ospiti anche una club house con angolo bar e camino. Lo sviluppo sostenibile viene seguito a 360°.“Siamo dei veri fan per il risparmio idrico. L’acqua è un bene troppo prezioso che non va sprecato abbiamo perciò utilizzato in tutto l’agriturismo, con il programma ‘acqua lite –doccia lite’, un sistema di particolari ugelli che permettono, mescolando più aria all’acqua, un notevole risparmio idrico. L’offerta della Masseria Ruotolo è vasta e diversificata: dalla vendita dei prodotti ai percorsi turistico-culturali, dall’orienteering alla formazione e all’inserimento lavorativo, dalla ristorazione con i prodotti della terra, ogni attività viene esplicata coniugando perfettamente territorio, ambiente, bio ed eco con l’attività d’impresa.


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«PMI, tra tradizione e innovazione» Il 2014 Anno mondiale dell’agricoltura familiare. Roberto Poggioni, presidente di Federimpresa, sollecita un approccio moderno: «Le aziende sono impegnate nel “km 100.000” e nei contratti di rete; fondamentale la banda larga» di Gaetano Menna

a alcuni numeri “Mondo Agricolo” viene inviato ai presidenti ed ai consiglieri della Federazione dell’Impresa Familiare di Confagricoltura. Un’operazione fortemente voluta dal presidente di Federimpresa Roberto Poggioni e dal Consiglio Direttivo Nazionale. «Ritengo – ci dice - sia fondamentale l’informazione, l’approfondimento. Il nostro mensile è uno strumento indispensabile per essere informati ma anche per informare. Spero che emerga la vitalità della PMI agricola».

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Presidente, il 2014 è stato proclamato dalle Nazioni Unite l’ “Anno europeo dell’agricoltura familiare” ed al Consiglio dei ministri agricoli dell’Ue a Vilnius in Lituania, a set34| MONDO AGRICOLO |OTTOBRE 2013

Roberto Poggioni

tembre, si è rimarcata la sua centralità nell’economia europea… La decisione dell’Onu ci riempie di soddisfazione e dimostra come la famiglia sia perno della crescita del settore, non solo a livello italiano ed europeo, ma mondiale. Nel prossimo Consiglio Direttivo approfondiremo la riforma della Pac e faremo le nostre proposte che portino la nuova politica agricola comune a riconoscere e rafforzare il ruolo socioeconomico delle nostre imprese. Lei preferisce chiamare le aziende a conduzione familiare PMI più che diretto-coltivatrice. Come mai? Perché definisce meglio la nostra realtà. D’altronde anche a livello europeo si parla di imprese a conduzione familiare e non diretto-coltivatrice, e poi il nostro approccio all’atti-

vità produttiva è imprenditoriale. La PMI, in tutti i settori economici, è la spina dorsale del Paese, ci sono affinità tra le piccole e medie imprese di tutti i contesti produttivi nazionali, che stiamo approfondendo e ricercando. Questo numero della rivista è dedicato alla vitalità del territorio. Qual è il suo pensiero in proposito? Sono fermamente convinto che agricoltura sia sinonimo di territorio. L’impresa agricola, familiare e non, è radicata nel tessuto connettivo del Paese. L’Italia dei borghi, dell’eccellenza alimentare, delle tradizioni, della cultura popolare, della gestione e manutenzione del territorio, che crea il paesaggio ma produce anche, che tiene vitale insomma la ruralità, è fatta da imprese agricole.


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Poggioni: «La piccola e media impresa cresce se opera in sinergia intersettoriale» Qual è la vostra posizione sul “km 0”? Direi che il nostro è un approccio laico all’argomento.Per alcune nostre realtà il “km 0” può essere un’opportunità da cogliere, ma non deve essere un dogma. Non necessariamente piccolo è uguale a “km 0”; il fatto che le aziende siano a conduzione familiare non deve limitare i loro orizzonti. Crediamo nel“km 0”ma anche, e soprattutto nel “km 100.000”, come lo definisce il presidente Guidi. È chiaro che, per puntare all’export, all’internazionalizzazione, bisogna organizzarsi, rafforzare l’aggregazione.Non a caso a Bentivoglio, a maggio scorso, abbiamo promosso un convegno sui contratti di rete.La PMI cresce se opera in sinergia intersettoriale. Attenzione al territorio significa tradizione? Anche, ma non solo. Le faccio un esempio concreto; recentemente a Orvieto abbiamo pubblicato un libro sulla rinascita dell’ Unione Agricoltori nel dopoguerra ed i suoi primi 15 anni di attività ricostruiti attraverso i verbali dell’epoca del Consiglio Direttivo. Leggendo il volume si comprende l’intima interconnessione dell’Associazione con la società e come, pure in anni difficili, non si sia mai tirata indietro in azioni per l’interesse comune della collettività,con un attaccamento ed un radicamento unico nel territorio. Guardare al passato serve per comprendere quanto accaduto, ma senza nostalgia. Serve allora un mix di tradizione e innovazione… La tradizione sono le nostre radici. ma l’innovazione sono le foglie della pianta. Il futuro è il nuovo, la tecnologia, la ricerca scientifica, le reti. Ha ragione Guidi quando dice che uno dei grossi handicap da risolvere è quello della banda larga e del digital divide. Le nostre imprese hanno bisogno di essere connesse se vogliono fare business, aggregazio ne, internazionalizzazione.

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SOSTENIBILITÀ

Syngenta nel progetto “Vino Libero” con Fontanafredda e altri 11 importanti produttori yngenta, l’uS nico Gruppo mondiale interamente dedicato all’agricoltura, ha scelto di sostenere “Vino Libero”, il progetto che, promosso dall’omonima associazione di 12 tra i più importanti produttori vitivinicoli nazionali, ha l’obiettivo di produrre un vino di qualità attraverso le più moderne e sostenibili pratiche agricole nel rispetto dell’ambiente. L’iniziativa “Vino Libero” nasce per unire le migliori conoscenze di agronomi ed enologi al fine di offrire ai consumatori un prodotto di altissima qualità, in equilibrio con l’ambiente. Tutte le aziende associate, tra cui Fontanafredda, una delle cantine più antiche d’Italia e leader nella produzione di vini e spumanti, adottano un modello di coltivazione che privilegia quei processi che consentono di preservare le risorse naturali, riducendo l’impatto ambientale, attraverso l’adesione ad un protocollo per la coltivazione del vigneto. Syngenta offrirà all’Associazione una serie di servizi, tra cui Operation Pollinator il progetto di tutela della biodiversità, ed una vasta

gamma di soluzioni innovative. Inoltre, l’azienda si occuperà della formazione relativa alle tecniche di distribuzione ed al corretto uso degli agrofarmaci, al fine di ottiminizzarne i benefici a garanzia del pieno rispetto degli operatori e dell’ambiente. «Siamo molto fieri di questa collaborazione», ha dichiarato Luigi Radaelli, Amministratore Delegato di Syngenta Italia. «Fontanafredda e Syngenta rappresentano due realtà di eccellenza nei comparti in cui operano. Con “Vino Libero” intendiamo proporre un modello di agricoltura che permetterà ai consumatori di scegliere vini di elevata qualità, prodotti secondo le migliori pratiche agricole, nel pieno rispetto dei sistemi di protezione integrata, tutelando l’ambiente e la biodiversità». Con questa partnership Syngenta continua il proprio impegno nella realizzazione di prodotti che rappresentano il giusto equilibrio tra l’alta qualità e la produzione realizzata secondo le migliori pratiche agricole.


MAPPAMONDO di Elisabetta Tufarelli

Il “neocolonialismo” ha gli occhi a mandorla SPAGNOLI CONTRO LE AGEVOLAZIONI AL MAGHREB

Il patto PechinoKiev prevede di affidare agli imprenditori cinesi 3 ml di ettari dell’Ucraina per coltivare cereali

a Cina continua ad investire massicciamente nel mondo. È ora la volta dell’Ucraina. Ne dà notizia il quotidiano di Hong Kong che ha ripreso l’informazione dall’agenzia“Xpcc”, controllata dal governo cinese. Si tratta di una sorta di“usufrutto”che durerà 50 anni in favore del Dragone.

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L’accordo prevede l’impegno di Pechino ad investire miliardi di yuan tra prestiti,sementi, un'autostrada,una fabbrica di fertilizzanti e una per le biotecnologie.Kiev, in cambio,dovrà dare la disponibilità immediata, vicino alla città natale di Breznev,Dnipropetrovsk, di un’area che,inizialmente,sarà di centomila ettari,per coltivare cereali ed allevare suini.Quanto prodotto nella maxifattoria cinese in terra ucraina dovrà essere venduto

NEGLI USA PIÛ ORTOFRUTTA SULLE TAVOLE

Le vendite di frutta e ortaggi al dettaglio dell’ultimo anno, negli Stati Uniti, hanno superato quelle dell’anno precedente. Secondo i dati diffusi da “FreshLook Marketing”, il prezzo medio per chilo di frutta è rincarato di quasi il 5%. Questa crescita dei prezzi è stata accompagnata anche dall’aumento delle vendite. Sono cresciute, in particolare, le vendite dei frutti di bosco (8,6%),che riporta l’aumento percentuale più forte del comparto, seguito dalle mele. Oltre alla frutta sono anche saliti i prezzi degli ortaggi, mediamente del 5,7% e le vendite, che registrano un +3,5%, rispetto all’anno precedente. Al primo posto è la lattuga che, nell’ultimo anno, ha spuntato un aumento dell’8,1%. 36| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2013

L'organizzazione spagnola UPA (Union de pequeños agricultores y ganaderos) ha denunciato il Marocco per aver violato, con le sue esportazioni ortofrutticole, l'accordo tariffario in termini di "quantità, prezzi e qualità". Le relazioni tra le tre organizzazioni agricole spagnole (Asaja, Coag e UPA) e il loro ministero vivono alti e bassi. Gli agricoltori sono convinti che l’accordo abbia trasformato il Marocco in una porta verso l'UE per i prodotti or-

tofrutticoli del resto del bacino del Mediterraneo, con conseguenze negative incalcolabili, anche a causa del controllo insufficiente del governo sui quantitativi di pomodori importati. Del resto anche l’associazione dei trasportatori, “Federacion Fedex y Aceto Servicios” delle Canarie, ha chiesto al commissario Ciolos di fare uno studio sull’impatto economico sull’agricoltura degli accordi con il Marocco, la Tunisia e la Turchia.

esclusivamente a due aziende nominate nell’accordo.Ma non finisce qui.Il patto Cinoucraino prevede che, progressivamente,si raggiunga un’estensione di tre milioni di ettari. E’in questione circa il 15% di tutto il territorio dell'Ucraina,una grandezza più o meno equivalente al Belgio e,per tornare in casa nostra,più grande della Sicilia.Fino ad oggi Pechino aveva acquistato terreni coltivabili all'estero per un totale di due milioni di ettari.Ora,con il più grande investimento in terreno agricolo mai realizzato,ha più che raddoppiato l'estensione

dei suoi "appezzamenti delocaliz-zati".La maxi impresa agricola dovrà sopperire alle esigenze alimentari agli abitanti della Repubblica popolare, assicurando l'importazione di farina e carne. Un sostanziale“‘dettaglio”, che conferma l'urgenza di affrontare l’emergenza dell’approvvigionamento alimentare cinese. Ma i cinesi non sono i soli che acquistano terra all’estero.Secondo uno studio della Arizona State University,gli investitori esteri si sono impossessati, nel mondo,di una superficie di terre agricole grande come Francia e Germania insieme.


Sharp coltiva le fragole giapponesi nei deserti di Dubai A CUBA AUMENTA LA VENDITA DIRETTA AGLI ALBERGHI

La multinazionale nipponica conosciuta per la produzione di componenti elettronici si è data all’agricoltura a multinazionale giapponese Sharp si dà alla coltivazione di fragole e lo fa a Dubai. Partendo dal presupposto che le fragole sono molto apprezzate in Medio Oriente,che hanno un prezzo elevato,ma che sono delicate e deperibili ed è difficile mantenerne la freschezza,ha avviato un progetto per renderne possibile la coltivazione‘in loco’.Sono partiti in sordina a Dubai,già dallo scorso luglio, alcuni test e il produttore giapponese di elettronica sta sperimentando tecnologie specializzate da commercializzare nel Golfo Persico.Ecco così che il food diventa un’opportunità di business e di salvataggio per l’azienda elettronica,ormai in crisi, che sperimenta l’agricoltura come opportunità. L’obiettivo di Sharp,infatti, è di utilizzare la tecnologia avanzata finora usata in

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elettronica e di applicarla all’agricoltura.Si stanno sperimentando luci artificiali,condizionatori d'aria,attrezzature per monitorare la temperatura e l'umidità e apposite luci Led,che faciliterebbero la fotosintesi.Per l’azienda giapponese si è aperta una opportunità di business con le imprese locali dell'Arabia Saudita e del Bahrain per la commercializzazione di tecnologie specializzate,dalla progettazione al monitoraggio della crescita delle piante, fino alla manutenzione. L’azienda di Osaka intende investire in questo progetto circa 100.000 dollari (9,9 milioni di yen). Se il sistema funzionerà bene sulle fragole,che sono un prodotto“difficile” da coltivare,dicono in Sharp,questa tecnologia potrà essere facilmente applicata anche ad altri prodotti agricoli.

Dal 21 ottobre entrano in vigore a Cuba le delibere dei ministeri dell'Agricoltura, delle Finanze e del Turismo, per autorizzare il commercio diretto di vari prodotti e servizi tra gli alberghi e i ristoranti turistici e le imprese agricole statali, le cooperative e gli agricoltori privati. Tra i prodotti agricoli che potranno essere venduti, fiori, piante ornamentali, riso, carbone vegetale, spezie fresche e secche, uova di gallina e di qua-

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glia, e anche servizi di giardinaggio. Viene così allargata anche ad altri prodotti la norma che, dal dicembre 2011, permetteva agli agricoltori e agli alberghi di vendere e comprare direttamente all'ingrosso solo prodotti agricoli non trasformati. Tra le province che hanno maggiormente sviluppato la commercializzazione agricola diretta con gli alberghi e le reti del turismo gastronomico ci sono L'Avana e Matanzas.

“SALONE INTERNAZIONALE AGRICOLTURA E PESCA”

L’Unione Tunisina dell’Agricoltura e della Pesca (UTAP) organizza, dal 27 novembre al 1° dicembre 2013, a Tunisi, la XI edizione del “Salone Internazionale dell’Agricoltura, della Meccanizzazione agricola e della Pesca – SIAMAP 2013”, che si terrà nel Parco delle Esposizione del Kram. L’accordo di partnerariato, firmato con l’Ue nel 1995, ha permesso di facilitare lo scambio dei prodotti alimentari tra i Paesi. Questo “appuntamento tra professionisti agricoli della riva sud del Mediterraneo”, come recita il sito del salone, può essere l’occasione per sviluppare contatti commerciali e di partenariato. Il rapporto sulla competitività globale 2007-2008, del Forum Economico Mondiale di Davos e dell’Università di Harvard, ha classificato la Tunisia al 32° posto per crescita e competitività su 131 Paesi sviluppati ed emergenti. OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |37


AT T U A L I TÀ O R T O F R U T T A

Guidi: «La gestione del rischio con fondi mutualistici è una opportunità da gestire bene»

Frutta aggregata Convegno Agrinsieme a Cesena: solo rafforzando e concentrando il prodotto, attraverso coop ed OP, vi sarà successo commerciale

38| MONDO AGRICOLO |OTTOBRE 2013

ilanciare il comparto ortofrutticolo nazionale mantenendo salda la parola d’ordine: aggregazione. Questo l’obiettivo, ribadito da Agrinsieme, il coordinamento che riunisce Confagricoltura, Cia e Allenza Cooperative, nel corso di un convegno svoltosi a Cesena nell’ambito del Macfrut. Analizzando la situazione del nostro Paese emerge come la dimensione delle

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aziende ortofrutticole sia limitata (la media è di 2,5 ettari) e come il loro numero stia calando negli ultimi anni: una tendenza che si può contrastare solo con politiche di concentrazione, aggregazione e sinergie di scala. L’obiettivo del convegno – a cui è intervenuto anche il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro - è stato quello di riflettere sulle opportunità che si prospettano per lo sviluppo e il rilancio del comparto, sia per l’applicazione della nuova Pac, sia per la proposta, di imminente presentazione, che dovrebbe riformare il regolamento specifico di sostegno al settore, incentrato sui programmi operativi e i fondi di esercizio delle organizzazioni dei produttori. «È una occasione da non perdere – hanno ribadito i presidenti delle sigle di Agrinsieme – per un comparto come quello ortofrutticolo che, con i suoi 14 miliardi di euro di fatturato complessivo, è uno dei settori fondamentali dell’agricoltura italiana. Diventa quindi assolutamente determinante adottare scelte strategiche che tengano conto di un quadro generale caratterizzato da un notevole incremento dei costi di produzione e da problematiche quali la competizione sleale delle economie emergenti e le barriere fitosanitarie sui nuovi mercati». Solo attraverso una maggiore cooperazione e concentrazione delle OP vi saranno migliori condizioni ed opportunità di affrontare con successo i mercati. Va pertanto mantenuto e rafforzato il ruolo chiave delle Organizzazioni dei produttori ortofrutticoli come espressione di una “agricoltura organizzata” che è l’unica in grado di recuperare valore aggiunto e ricchezza a beneficio dei soci. Il presidente Guidi, nel suo intervento alla tavola rotonda, moderata dal vicedirettore del TG1 Susanna Petruni, si è soffermato in particolare sulla preven-


zione e sulla gestione dei rischi e sulle nuove opportunità offerte dalla riforma della Pac. «La nuova politica agricola – ha detto Guidi – prevede un sistema integrato e definito, e speriamo sufficiente in termini di risorse, per finanziare le forme di gestione del rischio e un’opportunità del tutto nuova, cioè la possibilità di intervenire in caso di calo di reddito con indennizzi pagati da fondi mutualistici, gestiti dagli agricoltori, attraverso un accesso “selettivo”, basa-

to sull’agricoltore attivo». «Si tratta di una “piattaforma” innovativa e moderna – ha concluso - che dobbiamo attuare e sfruttare al meglio, soprattutto in comparti come quello ortofrutticolo, dove è elevato il rischio di impresa. Qui saranno determinanti la capacità di programmazione degli interventi da parte delle amministrazioni centrali e regionali, nonché l’approccio degli agricoltori a sfruttare gli strumenti di gestione del rischio,“vecchi” (come le polizze agevolate) e “nuovi” (come i fondi mutualistici). Questa è una sfida che chiama a nuove responsabilità e capacità di management, anche di natura finanziaria,la nostra classe dirigente agricola». (R.M.A.)

IL COMPARTO IN CIFRE In Italia ci sono 298 OP e AOP riconosciute al 30 giugno 2013. Il valore della produzione commercializzata dalle OP si attesta attorno ai 5 miliardi di euro (VPC del 2012), con una incidenza significativa, pari al 45%, sul valore della produzione nazionale che è di 10,974 miliardi (Istat). Il sostegno comunitario ricevuto dalle OP e AOP italiane supera i 200 milioni di euro l’anno. Nel 2011 il sostegno totale erogato dall'UE al settore degli ortofrutticoli (escluso il programma Frutta nelle scuole) è ammontato a 892 Mio EUR, di cui 697 Mio EUR per le OP e 195 Mio EUR per i gruppi di produttori. La spesa per i Fondi di esercizio delle OP rappresenta meno del 2% della spesa agricola complessiva. Di contro, la PLV ortofrutticola UE è il 22% di tutta la produzione agricola comunitaria.


SPECIALE KEY ENERGY

Convegno confederale sul settore primario che dovrà essere smart, sostenibile ed in rete. Le risposte agroenergetiche e lo studio del Politecnico di Milano sull’uso del suolo di Gaetano Menna

nche quest’anno Confagricoltura sarà presente a “Key Energy”, la 7° rassegna internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile, presso Rimini Fiera; l’appuntamento è allo lo stand 65 del padiglione D5. In primo piano “EcoCloud”, la rete confederale delle pratiche sostenibili adottate dalle imprese agricole associate, che è stato presentato in anteprima, l’estate scorsa, al Meeting di Rimini. Obiettivo del progetto confederale è quello di far conoscere i molteplici percorsi di sostenibilità già avviati dalle imprese agricole associate, favorendone la condivisione attraverso la rete confederale, e ponendo le basi per lo sviluppo di nuove iniziative. Costituisce il punto di partenza per una strategia di più ampio respiro dell’Organizzazione sulla responsabilità ambientale, sociale ed economica. Nel cloud agro-verde sono inserite le buone pratiche realizzate dalle aziende agricole negli ambiti: economici (ricadute sul territorio dell’attività imprenditoriale, filiere corte innovative come ad esempio gruppi di acquisto, vendita diret-

L’agricoltura piace intelligente

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40| MONDO AGRICOLO |OTTOBRE 2013

ta on line, ecc.); ambientali (diminu“Casa Confagricoltura” zione emissioni, assorbimento CO2, risparmio di energia, uso/produziosi trova presso lo stand 65 ne di energie rinnovabili, uso dell’acnel padiglione D5 qua, del suolo, riduzione prodotti fitosanitari e fertilizzanti, riduzione degli sprechi, biodiversità, processi ecc.); sociali (rapporti di lavoro, serinnovativi in agricoltura biologica, vizi diretti a categorie sociali svantaggiate, sicurezza sul lavoro, fattorie didattiche, ecc.). Appuntamento clou a Rimini Fiera è il convegno organizzato da Confagricoltura per venerdì 8 novembre, alle ore 10, presso la Sala Convegni del Pa-


In primo piano “EcoCloud”, la rete di pratiche sostenibili delle imprese associate

L’ingresso principale di Rimini Fiera

diglione B5. Significativo il titolo dell’incontro, “Agricoltura 2020: intelligente, sostenibile, inclusiva. Per ridare energia alle imprese ed al Paese”. Dopo l’introduzione del vicepresidente confederale, Ezio Veggia si terranno le relazioni: del presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, sulla riforma della Pac, approfondendo vincoli ed opportunità per le imprese agricole ed agroe-

nergetiche; del direttore scientifico di QualEnergia Gianni Silvestrini sugli obiettivi europei relativi alla “decarbonizzazione” (ovvero alla ten-

denza delle innovazioni tecnologiche a favorire gli atomi di idrogeno rispetto a quelli di carbonio). Verrà quindi presentata, da Giovanni Toletti, la ricerca, affidata al Politecnico di Milano, sull’uso del suolo e sulle sinergie tra produzioni agricole e non food. I lavori continueranno con una tavola rotonda su produttività, sostenibilità ed innovazione, a cui interverranno Piero Gattoni (presidente CIB), Luigi Radaelli (amministratore delegato di Syngenta), Marco Versari (responsabile delle relazioni istituzionali di Novamont), Daniele Rossi (direttore generale di Federalimentare), Mauro Fanin (presidente di Cereal docks) e Giuseppe Castiglione (sottosegretario al ministero delle Politiche agricole). Quindi le conclusioni affidate al presidente Mario Guidi. Come evidenziato nel titolo del convegno riminese, l’agricoltura del 2020 dovrà essere smart-intelligente, nel senso che le iniziative dovranno sempre più ispirarsi ad una competività basata sulle conoscenze. Ricerca, innovazione, trasferimento di know how e di saperi ispireranno gli interventi. Dovrà poi caratterizzarsi come sustainablesostenibile; non si tratta a dire il vero di una novità visto che questo accade già da molti anni. La riforma “verso il 2020” accentua ancora di più questi elementi e cioè l’attenzione a processi produttivi che siano economicamente validi dal punto di vista del mercato, che garantiscano un utilizzo razionale delle risorse naturali e che abbiano positivi risvolti sul tessuto sociale. Infine dovrà essere inclusive-inclusiva, nel senso che dovrà essere integrata e integrare le aree rurali, in reti e network. OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |41


SPECIALE KEY ENERGY

Guidi agli Stati Generali 2012

Un Green New Deal per l’Italia A Rimini gli “Stati Generali” dell’ economia verde si confrontano sulla piattaforma programmatica per affrontare il riscaldamento globale e la crisi finanziaria 42| MONDO AGRICOLO |OTTOBRE 2013

li Stati Generali della Green Economy si terranno il 6-7 novembre 2013 a Ecomondo-Key Energy, a Rimini, sul tema “Un Green New Deal per l’Italia”. Un momento importante di confronto proposto tra 66 organizzazioni di imprese. Confagricoltura parteciperà ai lavori degli Stati Generali con il presidente Mario Guidi ed il vicepresidente, con delega sull’ener-

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gia, Ezio Veggia. Gli Stati generali del 2013 saranno organizzati in tre sessioni: la prima si terrà il 6 novembre mattina e sarà dedicata, con relatori europei e internazionali, alle condizioni e proposte per un Green New Deal; la seconda sessione è prevista per il 6 pomeriggio, con relatori qualificati e con dibattito e approfondirà le iniziative locali e regionali; la terza sessione, si svolgerà nella mattinata del 7 novembre e fo-


Sfide: sicurezza alimentare, cambiamenti climatici, sostenibilità, risparmio energetico calizzerà strumenti e misure economiche e fiscali. Nello specifico il “Green New Deal” è un pacchetto di proposte per affrontare il riscaldamento globale e la crisi finanziaria; richiama il “New Deal”, i programmi sociali ed economici lanciati dal presidente americano Franklin D. Roosevelt sulla scia del crollo di Wall Street del 1929 e l'inizio della Grande Depressione. Sono quattro le sfide sostanziali - per l’Europa e per il nostro Paese - che sono sempre più sfide globali: garantire la sicurezza alimentare (fornire risposte all’aumento della domanda di prodotti alimentari, diminuzione degli sprechi, tutela del made in Italy rafforzando la lotta alla contraffazione e all’italian sounding); gestire le risorse naturali in modo sostenibile (produrre di più con meno risorse, contenimento di consumo di suolo attraverso una programmazione territoriale che dia priorità all’utilizzo dei siti e degli immobili dismessi, introducendo forme di premialità e di incentivazione; che offra opportunità e non ponga nuovi vincoli); ridurre la dipendenza dalle risorse non rinnovabili; attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici ed adattarvisi (maggiore sequestro di carbonio nei terreni agricoli, miglioramento delle risorse forestali e dell’arboricoltura da legno, anche attraverso un sistema di incentivi basato sulla contabilizzazione degli assorbimenti di CO2). In questo ambito occorrerà attivare un piano di interventi per la tutela del territorio, sia in relazione alle alluvioni che alla siccità, che rappresenta uno strumento per la crescita, perché mette in sicurezza territori esposti che altrimenti, in caso di eventi estremi, subiscono danni economici molte volte superiori al costo della prevenzione, nonché in grado di generare occupazione aggiuntiva. (G. M.) OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |43


SPECIALE KEY ENERGY

Residui energetici per la produzione di pannelli, segati e imballaggi, nonché paste per carta), che ha portato ad una forte contrazione delle superfici coltivate, dove il pioppo ha lasciato il posto a colture annuali, come i cereali, che richiedono un minore investimento e impegno per l’agricoltore, sia in ter-

le, legate all’utilizzo di sottoprodotti. Un lavoro che si è concretizzato con la sottoscrizione di specifici contratti quadro redatti ai sensi del D.lgs. 102/05 (“Regolazioni dei mercati agroalimentari, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettera e, della Legge 7 marzo 2003, n. 38".) per la fornitura di biomasse quali i residui di potatura, le fecce e vinacce, gli effluenti Si punta al conferimento zootecnici, i residui della filiera olidiretto di biomasse vicola, i sottoprodotti di origine animale, ad impianti di potenza supedall'agricoltore alle centrali riore ad 1 MW e che, in applicazione del DM 18 dicembre 2008 "Incentie difficoltà economiche mini temporali, sia di occupazione vazione della produzione di energia che in questi anni hanno del suolo. elettrica da fonti rinnovabili, ai sensi colpito alcune produzio- Dalla necessità dunque di salvaguar- dell'articolo 2, comma 150, della legni agricole tradizionali dare tali produzioni valorizzando an- ge 24 dicembre 2007, n. 244", possohanno spostato sempre che biomasse residuali come le ra- no accedere ai maggiori incentivi più l’attenzione verso la maglie, e tenuto conto del forte svi- sulla produzione elettrica (coeffivalorizzazione economica degli scar- luppo degli impianti di produzione ciente moltiplicativo K=1,8). ti e dei residui di lavorazione dei pro- di energia da biomassa, Confagricol- Si tratta di contratti approvati dal Midotti. La pioppicoltura, ad esempio, tura ha ritenuto importante promuo- paaf negli ultimi due anni ed ormai ha registrato negli ultimi 15 anni una vere in questi ultimi anni, lo sviluppo operativi, sottoscritti da Confagricolsempre minore richiesta di prodotto di specifiche filiere agroenergetiche, tura con alcuni importanti operatori “nobile” (generalmente utilizzato sia su scala nazionale che territoria- elettrici (Cofely-Gas De France Suez,

Sottoscritta una serie di contratti quadro con operatori elettrici e associazioni di categoria per l’utilizzo di ramaglie fecce e vinacce, effluenti

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44| MONDO AGRICOLO |OTTOBRE 2013


Fusine Energie e San Marco Bioenergie, Bonollo Energie, Inalca) e con associazioni di categoria (Assitol, Assocarni e Assoelettrica) con l’intento di sviluppare sinergie nel processo di programmazione e sviluppo della diffusione di filiere agroenergetiche. L’obiettivo di Confagricoltura è stato quello di promuovere il conferimento diretto di biomasse dall'agricoltore alle diverse centrali elettriche, in modo da ridurre i passaggi della filiera di approvvigionamento e massimizzare i ricavi per le imprese agricole aderenti. Ogni contratto si rivolge ad un ampio bacino d’approvvigionamento che dipende dalla localizzazione dei diversi impianti di produzione elettrica, ma

che, in generale, coinvolge almeno tre regioni. Il contratto quadro dedicato ai residui della pioppicoltura, ad esempio, riguarda specificatamente i territori delle re-

gioni Piemonte, Liguria, Lombardia e Emilia Romagna. Aderendo al contratto quadro, le aziende agricole vedono remunerata maggiormente la biomassa prodotta grazie ad un meccanismo di premialità da parte degli operatori elettrici, a fronte del quale, ai produttori agricoli viene richiesto il rispetto delle disposizioni sulla tracciabilità della biomassa introdotte dal DM 2 marzo 2010. Naturalmente i contratti quadro, da soli, non risolvono i problemi delle filiere, ma sono comunque uno strumento che va nella direzione di una maggiore valorizzazione della materia prima di produzione nazionale. È evidente che occorre lavorare anche per la riduzione dei costi di produzione e per la definizione di nuovi strumenti a supporto della filiera italiana. (R. P.)

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C U R A

D E L L ’ A R E A

A M B I E N T E

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Q U A L I T À

CLIMA Rapporto sui cambiamenti climatici Il nuovo rapporto dell’ “Intergovernmental Panel on Climate Change” conferma le tendenze sui cambiamenti climatici in atto, in particolare l'aumento della temperatura dell'atmosfera e degli oceani, l'incremento del livello del mare e la diminuzione dell'estensione e del volume del ghiaccio terrestre riscontrati sin dal 1950. Molti di questi fenomeni non hanno precedenti su una scala temporale che va dalle decine di anni ai millenni. Il gruppo intergovernativo sottolinea come il cambiamento climatico sia in atto, e le azioni dell’uomo ne siano la principale causa (al 95%). Ciascuno degli ultimi tre decenni è stato più caldo dei precedenti e il primo decennio del XXI secolo è stato il più caldo dal 1850. (R. P.) Fao sulle emissioni negli allevamenti Secondo un nuovo studio pubblicato dalla Fao, con un impiego più diffuso di pratiche già esistenti e di tecnologie più efficienti, si potrebbero tagliare le emissioni di gas serra prodotte attualmente dal settore zootecnico di ben il 30%. L'allevamento bovino contribuisce per il 65% del totale all'emissione di gas serra del settore zootecnico, ma offre anche il più grande potenziale di riduzione. Le principali fonti di emissione sono: la produzione e la lavorazione dei mangimi (45% del totale), il processo digestivo delle mucche (39%), e la decomposizione del letame (10 per cento). Il resto è imputabile al trattamento e trasporto dei prodotti animali. Il rapporto della FAO sostiene che si possono ottenere sostanziali riduzioni di emissioni per tutte le specie, in tutti sistemi e in tutte le parti del mondo, sebbene il maggiore potenziale di tagli sia nei sistemi di allevamento di ruminanti, a bassa produttività, dell'Asia del Sud, dell'America Latina e dell'Africa. Tuttavia nei paesi sviluppati - dove le intensità di emissioni sono relativamente basse, ma il volume complessivo di produzione, e quindi di emissioni, è alto anche piccole diminuzioni d'intensità potrebbero contribuire a risparmi significativi. Questo è il caso per

esempio della produzione lattiero-casearia in Europa e nel Nord-America, e per l'allevamento dei suini in Asia orientale. Al momento si sono individuate tre aree prioritarie: la promozione di pratiche più efficienti, una migliore conduzione dei pascoli e una migliore gestione del letame. (A. P.)

RISPARMIO ENERGETICO Ecobonus, ok a risoluzione per stabilizzarlo Le Commissioni riunite Ambiente e Finanze della Camera hanno approvato all'unanimità la risoluzione bipartisan per la stabilizzazione dell'ecobonus del 65% e l'estensione degli interventi che possono godere della detrazione. La risoluzione impegna il Governo ad assumere iniziative urgenti per mettere in sicurezza e riqualificare dal punto di vista energetico il patrimonio edilizio nazionale, sia privato che pubblico, con specifiche norme da inserire nella legge di stabilità. L'ecobonus fissa la detrazione d'imposta del 65%, ripartita in 10 anni, per le spese sostenute dai privati fino al 31 dicembre per la riqualificazione energetica di edifici; fino al 30 giugno 2014 per le spese sostenute per gli interventi sulle parti comuni dei condomini; dal 2014 OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |47


N O T I Z I A R I O E N E R G I A E A M B I E N T E D I C O N F A G R I C O LT U R A

le detrazioni torneranno al 36%, in attesa di una stabilizzazione normativa. In ogni caso già nel decreto legge che aveva prorogato l'ecobonus e l'aveva innalzato al 65% c'era l'impegno del Governo a stabilizzare l'incentivo. (R. P.) Nuova strategia dell'UE per le foreste La Commissione europea ha pubblicato una nuova strategia forestale - COM(2013) 659 final - che risponde alle nuove sfide cui sono confrontate le foreste e il settore forestale. Le foreste, che occupano il 40% della superficie dell'UE, rappresentano una risorsa essenziale per una migliore qualità di vita e per la crescita dell'occupazione, in particolare nelle zone rurali, recando al contempo un contributo alla tutela degli ecosistemi e benefici ecologici per tutti. Dacian Cioloș, commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: «Le foreste costituiscono ecosistemi fondamentali, oltre ad essere una fonte di ricchezza e di occupazione nelle aree rurali, se sono gestite come si deve. La gestione sostenibile delle foreste, tale da garantire la loro protezione, rappresenta uno dei principali pilastri dello sviluppo rurale nonché uno dei principi fondatori della nuova strategia forestale». Basata su nuovo approccio, la strategia "esce dalla foresta" per affrontare gli aspetti della "catena di valore" (ossia l'utilizzo delle risorse forestali ai fini della produzione di beni e servizi), che incidono in misura determinante sulla gestione delle foreste. La strategia evidenzia l'importanza delle foreste non solo per lo sviluppo rurale, ma anche per l'ambiente e la biodiversità, per le industrie forestali, la bioenergia

48 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2013

e la lotta contro i cambiamenti climatici. Dopo aver sottolineato la necessità di adottare un approccio olistico, essa raccomanda anche di tener conto dell'impatto di altre politiche sulle foreste e degli sviluppi che si verificano al di fuori dell'area forestale vera e propria, esortando inoltre gli Stati membri a integrare pienamente le pertinenti politiche europee nelle loro strategie forestali nazionali. Infine, la strategia auspica l'istituzione di un sistema di informazione forestale e la raccolta di dati armonizzati a livello europeo sulle foreste. (A. P.)

FOTOVOLTAICO Consiglio di Stato su impianti “agricoli” Con la sentenza n. 4755 del 26 settembre 2013, il Consiglio di Stato ha chiarito che la realizzazione di un impianto fotovoltaico in area agricola è ammessa anche qualora la successiva normativa urbanistica regionale non la consenta perché ritenuta incompatibile. La sentenza, basata sulla forza di attuazione del principio Ue di sviluppo delle FER (ex direttiva 2001/77/Ue), precisa che il D. Lgs. 387/2003 consente, appunto in attuazione della direttiva 2001/77/Ce, la deroga al divieto di costruzione di impianti da fonti rinnovabili in zona agricola. Nel caso particolare, il dispositivo del CdS, pur ritenendo che l'installazione di un impianto fotovoltaico in zona agricola sia in contrasto con la legge della Regione Veneto 44/2004 e con le norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale del Comune di Canaro nella parte in cui individuano gli interventi ammissibili in zona agricola, ha sottolineato come il D. Lgs. 387/2003 costituisca più che l'espressione di un principio, l'attuazione di un obbligo assunto dalla Repubblica Italiana nei confronti dell'Unione europea di rispetto della normativa dettata da quest'ultima. (R. P.)


A T T U A L I T À DA L L E I M P R E S E

ANTEPRIMA DEI RISULTATI RAGGIUNTI NEI CAMPI DIMOSTRATIVI La ricerca Netafim per l’irrigazione a goccia del mais irrigazione a goccia, applicata al mais, rappresenta una tecnica agronomica in grado d’incrementare rese e qualità e quindi di produrre reddito. Questo anche grazie al lavoro costante di ricerca e di applicazione svolto da Netafim, sia in ambito accademico sia all’interno delle aziende maidicole. Nelle prove condotte in diversi areali ad alta vocazione si è messo a confronto il mais irrigato a goccia con aspersione per rotolone, scorrimento e mais non irrigato, inoltre si è testata la tecnica anche su tesi ad alta densità di semina; le prestazioni sono state molto buone. Risulta evidente che, a parità di ibrido utilizzato, la tecnica agronomica dell’irrigazione

L’

a goccia ha avuto significativi incrementi produttivi tra il 20 e il 40% rispetto alle altre tecniche irrigue tradizionalmente utilizzate come scorrimento e rotolone. Si è registrato, in una prova condotta nel ferrarese, il picco produttivo di granella secca, di 20,7 ton/ha. Altri indici d’incremento sono

stati misurati durante il corso della stagione quali il completamento della pannocchia, il numero di ranghi, la completa allegagione, la biomassa complessiva, ecc. Per esempio il numero di ranghi in asciutta si è attestato su 16, 18 a rotolone e 20 a goccia. La lunghezza della pannocchia in asciutta è rimasta sui 15 cm, 20 a scorrimento e 22 a goccia. L’apporto idrico medio, in questa stagione, erogato con la goccia quindi con efficienza del 90-95%, è stato intorno ai 250 mm/ha. Dati in linea con i precedenti sono arrivati anche dai campi con ibridi da insilato/biomassa con importanti sviluppi per il mercato delle colture da biomassa.


FIERA BOVINO DA LATTE

Ritorna la rassegna di Cremona con l’attenzione al comparto lattiero-caseario e poi a quelli suinicolo ed avicolo. Antonio Piva, presidente di CremonaFiere e vicepresidente di Confagri: «Una rassegna in crescita, nel segno di una continua internazionalizzazione»

Zootecnia a 360 gradi

di Andrea Gandolfi

ebuttano l’International Poultry Forum, che potenzia l’attenzione verso il settore avicolo, e il confronto europeo di genetica suina. E si ripropongono naturalmente i ‘pezzi forti’ come gli Stati generali del latte (giunti alla decima edizione) o gli approfondimenti sulle prospettive di sviluppo della suinicoltura, che sempre più cerca nell’export la sua grande occasione. E’ un programma di convegni, seminari e workshop ancora più ricco, vario e concentrato sulle necessità concrete degli imprenditori agricoli il tratto distintivo della “Fiera Internazionale del Bovino da Latte”, a Cremona con la sua edizione numero 68, da giovedì 24 a domenica 27 ottobre. «Un’edizione con la quale — spiega Antonio Piva, presidente di CremonaFiere e della Libera Associazione Agri-

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50| MONDO AGRICOLO |OTTOBRE 2013

coltori Cremonesi e vicepresidente di Confagricoltura — confermeremo una volta di più la caratura del Bovino come manifestazione tra le più importanti al mondo nel settore; in crescita, nel segno di una continua internazionalizzazione, con presenze istituzionali di grande rilievo, e naturalmente con un’offerta espositiva che mette in passerella quanto di meglio agricoltura e zootecnia offrono in questo momento».

Così, promozione di una moderna cultura imprenditoriale, opportunità di business e vetrina di eccellenze si affiancano in una formula ormai consolidata; la Fiera Internazionale del Bovino da Latte si svolge infatti in contemporanea con Italpig ed ExpoCasearia, i due saloni dedicati alla suinicoltura ed alla trasformazione del latte arrivati rispettivamente al 17esimo e terzo anno di programmazione. Dentro una fase storica ricca, come


sempre, di problemi e opportunità. «L’agricoltura attraversa indubbiamente un periodo delicato, perché iniziamo ad affrontare i problemi legati alla nuova Pac. Il mio giudizio sulla riforma? Credo vada sottolineato il grande impegno profuso da Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, per ‘strappare’ un risultato importante per l’agricoltura italiana. Ma qualche perplessità resta, e alla fine

In passerella quanto di meglio agricoltura e zootecnia offrono in questo momento avremo una Pac che di certo non potrà accontentare tutti, creandoci anche qualche preoccupazione». Le stesse tensioni che si ripropongono puntualmente sul prezzo del latte alla stalla. Di prezzi e costi (con un in-

Antonio Piva presidente di CremonaFiere

teressante confronto europeo) si parlerà negli Stati Generali del Latte e nel II° European Dairy Forum promosso in collaborazione con i giovani di Anga Cremona; mentre non si spengono le polemiche dopo l’accordo siglato il OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |51


FIERA BOVINO DA LATTE

30 luglio in Lombardia con Lactalis: 42 centesimi al litro sottoscritti da Confagricoltura e Cia, ma non da Coldiretti. «Ancora una volta il mondo sindacale ha dimostrato grande immaturità», riprende Piva. «Davanti ad un tema estremamente serio come quello della remunerazione del latte alla stalla, c’è chi ha cercato di strumentalizzare la trattativa per fini sindacali. Sappiamo benissimo che — visto il continuo aumento dei costi di produzione — il prezzo pagato in Italia non può essere considerato del tutto soddisfacente. Ma Confagricoltura ha dato prova di lucidità e realismo, lungo un percorso che ci ha portato dai 31 centesimi che qualcuno firmò a Brescia non più di quattro anni fa (prezzo assolutamente peggiorativo, che aveva messo in ginocchio le stalle italiane) prima a 38, poi a 40 ed infine a 42 centesimi. Un impegno importante e che — naturalmente — continuerà. Senza perdersi in richiami palesemente demagogici alle quotazioni del latte spot, puntando invece a portare l’industria davanti alle sue responsabilità: non può avere il potere di far chiudere gli allevamen-

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Riunione degli Stati generali del latte che approfondirà la questione del prezzo alla stalla ti da latte e deve invece riconoscere un prezzo in sintonia con l’andamento dei mercati e con la qualità che il sistema Italia oggi è in grado di produr-

re. E questo vale anche per la grande distribuzione». A maggior ragione ora, che l’agricoltura si conferma come il principale comparto in grado di garantire ripresa, sviluppo e lavoro. «Certo. Lo testimoniano i dati sulle esportazioni, la grande domanda di made in Italy che arriva dai consumatori di tutto il mondo. Per questo dovremo sempre più fare agricoltura, gestire al meglio la promozione, conquistare spazi commerciali, combattere la piaga dell’italian sounding, della contraffazione e dell’agropirateria. La crescente sinergia col mondo della cooperazione ci mette a disposizione un ‘vettore’ in grado di arrivare dai campi alla tavola; ma l’ultimo anello — quello dello sbocco sui mercati — deve essere assolutamente rafforzato. Sapendo che raggiungere il consumatore non vuol dire riuscire a vendere un secchio di latte o una cassetta di frutta al mercatino, ma realizzare in modo strutturale numeri rilevanti. Quelli che fanno valore aggiunto, bilancio, lavoro. Per dirla in una parola, che fanno impresa».



MECCANIZZAZIONE AGRITECHNICA 2013

Mietitrebbie polivalenti

Sotto i riflettori della manifestazione di Hannover le nuove proposte dei costruttori leader che coniugano potenza, produttivitĂ ed efficienza di Barbara Mengozzi 54| MONDO AGRICOLO |OTTOBRE 2013

olivalenza e capacitĂ di abbinare ad un altissimo standard di prestazioni e di comfort un sempre maggiore risparmio sul fronte dei tempi e dei costi di gestione, aspetto fondamentale per la sopravvivenza degli imprenditori agricoli alle prese con le sfide profilate dal futuro. Sono questi i piĂš recenti criteri ispiratori delle tecnologie che i costruttori leader a livello mondiale stanno adottando sulle loro macchine da raccolta e sono appunto questi i

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vantaggi garantiti agli utilizzatori dalle mietitrebbie di ultima generazione firmate New Holland, in mostra ad Agritechnica 2013. Sotto i riflettori della manifestazione di Hannover la nuovissima serie di mietitrebbie superconvenzionali CX 7000-8000 Elevation, composta da cinque modelli, due a 5 scuotipaglia (CX7080 e CX7090) e tre a 6 scuotipaglia (CX8070, CX8080 e CX8090), pensati per tagliare nuovi traguardi di efficienza nelle operazioni di raccolta. Determinanti a tal fine risultano in pri-


New Holland CX8090 Elevation

mo luogo i potenti motori Fpt Cursor 9 – Fpt Cursor 10 per il modello CX 8090 che raggiunge i 449 cavalli – e la incrementata capienza dei serbatoi della granella (si va dai 9.000 litri della CX7070 fino agli 11.500 della top di gamma) con una velocità di scarico che arriva a 125 litri al secondo (il 14% in più di prima, a detta di New Holland). In grande risalto, poi, le importanti innovazioni tecniche che contraddistinguono le nuove macchine della gamma CX, lanciata nel 2001 e gratificata

dal grande successo ottenuto in tutto il mondo.A partire dall’introduzione delle pluripremiate tecnologie Opti-Fan e Opti-Clean: il primo sistema, di serie su tutti i modelli, neutralizza gli effetti dei terreni in salita e in discesa sul cassone crivellante, consentendo di ridurre le perdite e di produrre un campione di granella migliore, mentre grazie al sistema Opti-Clean (di serie sulle macchine equipaggiate con cassone crivellante autolivellante) è possibile, assicura la casa costruttrice, migliorare le prestazioni di pulizia anche del 20%.

L’esclusivo sistema di scuotipaglia Opti-Speed che ne varia automaticamente la velocità in base alla pendenza del campo, spiegano inoltre i responsabili di New Holland, è in grado di aumentare del 10% la produttività delle CX7000 e CX8000 Elevation. In bella evidenza ad Hannover anche la nuova gamma di mietitrebbie convenzionali TC5000 a 5 scuotipaglia, completamente rivisitata da New Holland fin dal caratteristico design e oggi formata da macchine sempre affidabili come è nella tradizione della collaudaOTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |55


MECCANIZZAZIONE AGRITECHNICA 2013

Deutz-Fahr serie C9000

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Alti standard di prestazioni per risparmiare tempi e costi di gestione

ta serie TC, capaci di garantire costi di esercizio contenuti e per di più provviste di una ampia scelta di funzioni di raccolta avanzate in vista di una maggiore produttività. Tre i modelli – TC5060,TC5070 e TC5080 con potenze massime di 175, 227 e 258 cavalli – della riprogettata gamma che accoglie molte caratteristiche di fascia alta: vedi, oltre ai sistemi Opti-Fan e SmartSieve (in grado di incrementare fino al 30% la capacità di pulizia sulle pendenze) e all’impiego di testate Varifeed heavy-duty, la nuovissima cabina Harvest Suite Comfort Cab al top della comodità e dell’ergonomia. Una cabina più grande del 27% rispetto a quella montata sulle precedenti versioni, con su-


Sul monitor in cabina i parametri chiave senza distogliere lo sguardo dal campo perficie vetrata accresciuta del 23%, e dotata del monitor InfoView II, facile da leggere e posizionato sul montante anteriore destro affinché l’operatore possa consultare i parametri chiave senza distogliere lo sguardo dal campo davanti a sé. Un fondamentale passo avanti in direzione della full-line. Così Deutz-Fahr definisce la neo-nata serie C9000, ai vertici dell’offerta aziendale di mietitrebbie e tra le novità di punta presentate dalla casa costruttrice all’edizione 2013 di Agritechnica. Una nuova sigla per quattro nuovi modelli: C9205 TS e C9206 TS a 5 e 6 scuotipaglia, affiancati dalle versioni C9205 e C9206 TSB per la collina, azionati da motori Deutz TCD L6 emissionati Tier 4 interim da 7,8 litri di cilindrata, con potenza erogata di 334 cavalli per la C9205 e di 395 cavalli per la C9206 e con bassi consumi garantiti dalla tecnologia Scr con AdBlue e da una avanzata tecnica costruttiva della mietitrebbia caratterizzata dalle trasmissioni su entrambi i lati del motore. Concepita all’insegna del concetto di Power Efficiency, per coniugare potenza, produttività ed efficienza in chiave di bassi costi di esercizio,la serie C9000 è completamente nuova sia nello styling curato da Giugiaro Design sia nella sostanza, grazie alle numerose soluzioni tecniche innovative applicate su queste macchine, in primis il rinnovato sistema trebbiante Maxi-Crop, con esclusivo controbattitore a sezioni variabili, in grado di ottimizzare, assieme ai lunghi scuotipaglia, le prestazioni in termini di capacità di separazione. Perfettamente integrata nell’aggiornato design delle ultime mietitrebbie realizzate da Deutz-Fahr, poi, la nuova cabina Commander Cab V, ad alta visibilità e particolarmente confortevole, annovera tra l’altro un volante e un piantone dello sterzo studiati ex novo per offrire la massima ergonomia ed una guida sicura in campo e su strada. OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |57


MECCANIZZAZIONE AGRITECHNICA 2013

Il ruggito dei 600 cavalli

Trattore cingolato Challenger

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Tra le novità proposte al salone tedesco i trattori della fascia di alta potenza. Tecnologie innovative per l’abbattimento delle emissioni di Barbara Mengozzi

iù potenza e versatilità, minori consumi, ridotto impatto ambientale. È un trend ormai ben delineato quello nel quale si inseriscono le principali case costruttrici di trattori, seppure con soluzioni diversificate in termini non solo di design ma anche di tecnologia adottata per l’abbattimento delle emissioni. Molte di queste novità le vedremo in anteprima il prossimo novembre all’Agritechnica 2013 Grandissima attesa e soprattutto curiosità da parte del pubblico per il segmento delle altissime potenze, sopra i 400 cavalli, dove si potrà assistere a due debutti: la serie 11 di Deutz-Fahr e gli MF 8700 di Massey Ferguson. Motori MTU 6R 1300 da 12,8 litri di cilindrata emissionati Tier 4 Final ed alloggiati su un telaio specifico che unisce trasmissione e ponte anteriore garantendo un eccellente assorbimento degli sforzi torsionali generati dagli attrezzi di grande dimensione, trasmissioni a variazione continua ZF Terramatic TMG 45, un innovativo sistema di frenatura ABS, un impianto idraulico Load-Sensing da 300 litri al minuto a 200 bar e fino a 8 distributori sono i tratti distintivi della serie 11 che sarà disponibile da fine 2015 in tre model-

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MECCANIZZAZIONE AGRITECHNICA 2013

li da 360, 400 e 440 cavalli firmati Giugiaro Design. Purtroppo la casa costruttrice non ha ancora fornito le immagini definitive di questi “giganti” e la stessa cosa ha fatto Massey Ferguson con i suoi MF8700 dei quali si conoscono solo alcune caratteristiche tecniche. La nuova serie dei rossi di casa Agco

Del trattore Deutz-Fahr della serie 11 si conosce solo il “bozzetto”

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Macchine con più potenza e versatilità, minori consumi, ridotto impatto ambientale si compone di cinque modelli con potenze massime da 270 a 370 cavalli, ai quali vanno ad aggiungersi 30 cavalli di potenza aggiuntiva per la pto e per il trasporto forniti dalla gestione del motore Epm (Engine Power Management), offerti con un’ampia scelta di specifiche. La nuova tecnologia di riduzione catalitica selettiva (Scr) di terza ge n e r a z i o n e , con catalizzatore Doc (Diesel Oxidation Catalyst) garantisce la conformità alla normativa Stage IV/Tier 4 Final in materia di emissioni, mentre un nuovo sistema di

Landini 7-215 top di gamma della nuova serie 7

ricircolo dei gas di scarico esterni (Egr) permette di abbassare la temperatura e, di conseguenza, ridurre i consumi di AdBlue e carburante. Per fronteggiare l’offensiva lanciata dalla concorrenza nel segmento high power Fendt ha deciso di ottimizzare i fiori all’occhiello della sua produzione, vale a dire le serie 900 (da 270 a 390 cavalli) e 800 (da 220 a 280 cavalli) grazie alle quali detiene la leadership in Europa nel segmento sopra i 200 cavalli.Tra le numerose migliorie introdotte sui nuovi modelli (63 per il 900 Vario e 54 per l’800 Vario) vanno senz’altro menzionate la doppia sovralimentazione dei motori 6 cilindri (due turbocompressori di diversa grandezza, comandati in serie, ed ulteriore intercooler intermedio) che ottimizza la resa di potenza e i consumi di carburante nella fascia dei bassi regimi; il perfezionamento della tec-


L’esordio più spettacolare è il trattore cingolato con motore da 640 cavalli nologia Scr attraverso l’adozione di un filtro antiparticolato passivo (Dpf) e del ricircolo esterno dei gas di scarico per ottenere la conformità al Tier IV Final; una nuova pompa a portata variabile per l’impianto idraulico, il nuovo impianto di regolazione della pressione dei pneumatici VarioGrip che, con la stessa potenza in cavalli permette di aumentare la trazione del 15 per cento. A queste vanno ad aggiungersi le nuove prese idrauliche modulari a tenuta piatta, medaglia d’argento all’Agritechnica di quest’anno. Forte attenzione alla fascia di trattori di alta potenza anche da parte di John Deere che porta al salone di Hannover le nuove serie 7R e 8R versione 2014, in grado di erogare da 210 a 370 cavalli a regime nominale ed entrambe disponibili con una nuova trasmissione completamente automatica, denominata e23 e caratterizzata da 23 marce sotto carico equamente distanziate tra loro. Supera i 200 cavalli di potenza massima (con Dual Power) anche il Landini 7-215, top di gamma della nuova serie 7 del costruttore reggiano, i cui punti di forza sono la trasmissione Roboshift, di serie (4 marce Powershift sotto carico con cambio gamma robotizzato e inversore idraulico a volante per un totale di 24AV+24 RM, che diventano 40AV+40RM con l’opzione superriduttore) e la cabina Lounge Cab, che si distingue per l’ergonomia, la funzionalità dei comandi e la qualità degli arredi interni con utilizzo di materiali di tipo automotive. E, per finire, un cenno a quello che sarà con ogni probabilità l’esordio più spettacolare all’Agritechnica 2013: il Challenger MT875E, il più potente trattore cingolato della storia, con i suoi 640 cavalli, vale a dire oltre 30 cavalli in più rispetto all’attuale MT875C, garantiti dal nuovo motore Agco Power da 12 cilindri e 16,8 litri, emissionato Stage IV/Tier 4 Final.

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Molto più di una risposta tecnologica alle esigenze specifiche dell’agricoltura moderna: un progetto innovativo che evolve le prestazioni in termini di efficienza operativa, sicurezza e comfort. La tecnologia IF firmata BKT traccia inediti standard di qualità per AgrimaxForce. Concepito per trattori di elevata potenza, consente grandi capacità di carico a basse pressioni di gonfiaggio che, unitamente alla superficie di impronta e alla distribuzione omogenea della pressione di contatto, garantiscono il massimo rispetto del terreno lavorato. Pneumatici Agricoltura BKT: risposte innovative, in una gamma tra le più complete e competitive sul mercato.

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MECCANIZZAZIONE AGRITECHNICA 2013

Forza e stile Con un grande evento Lamborghini Trattori ha presentato alla stampa internazionale la nuova gamma di trattori sintesi di performance, comfort e design

rizzano per il design innovativo, firmato Giugiaro, la particolare attenzione ai dettagli e le soluzioni tecnologiche d’avanguardia. Tre le gamme presentate, Lamborghini Mach VRT, nuova ammiraglia del

Bussolati: «La nuova gamma è il frutto degli investimenti effettuati in ricerca e sviluppo»

marchio del toro con potenze fino a 265 cavalli, trasmissione ad assetto l 2 ottobre, nel cuneese, a Serra- variabile e tecnologia e comfort ai lunga d’Alba Lamborghini Trat- massimi livelli. C’è poi la serie Lamtori, con un grande evento, ha borghini Spark, con trattori da 120 a presentato alla stampa interna- 190 CV, quattro o sei cilindri, Powerzionale ed alla propria rete di shift o VRT, dall’ampia scelta di movendita e la nuova gamma trat- delli e allestimenti per essere operatori 2014, sintesi di performance, tivi in ogni situazione; Lamborghini comfort e design. I trattori si caratte- Nitro. Infine i nuovi Lamborghini Ni-

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tro VRT, macchine da 90 CV a 130 CV per un gamma di media potenza dal carattere forte e deciso. L’evento è stato anche l’occasione per una tavola rotonda a cui sono intervenuti Vittorio Carozza, presidente Same Deutz-Fahr; Tonino Lamborghini, presidente del Gruppo Tonino Lamborghini; Giorgetto Giugiaro, president of the executive committee Italdesign Giugiaro, e Lodovico Bussolati, amministratore delegato Same Deutz-Fahr. Bussolati, che si è detto particolarmente orgoglioso del lavoro compiuto: «La nuova gamma presentata oggi è il frutto degli investimenti in ricerca e sviluppo compiuti degli ultimi anni. Sono macchine che, nel solco del mito Lamborghini, si distinguono per la cura del design e offrono la massima efficienza nell’utilizzo in campo». (R.M.A.)


A T T U A L I T À DA L L E I M P R E S E

LA SOCIETÀ LEADER NEL SETTORE DEL BIOGAS

Inaugurato l’impianto n. 100 di IES BIOGAS o start-up iniziale risale allo scorso anno, ma l'inaugurazione ufficiale del centesimo impianto costruito da IES BIOGAS è avvenuta solo alcuni giorni fa. Prima di festeggiare, l'azienda ha voluto verificare che anche quest'opera sfiorasse le cifre record a cui ha ormai abituato i suoi clienti, vicine al 100% di efficienza. Così è stato. Il 28 settembre 2013, dunque, alla presenza di importanti personalità del mondo agricolo italiano, l'impianto da 999 kWh commissionato dalla giovane cooperativa Pocenia Biogas ha visto finalmente il taglio del nastro. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente di Pocenia Biogas Giovanni Madinelli, dal sindaco Danilo Bernardis e dai titolari di IES BIOGAS Marco

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Mazzero e Marzio Ottone. Quasi seicento le persone convenute per ascoltare le relazioni sullo stato dell'arte del biogas in Italia da parte dei numerosi esperti invitati. Fra questi Sofia Mannelli Presidente di

Chimica Verde, Donatella Banzato docente all'Università di Padova, Gino Magni responsabile foraggi di Pioneer Italia, Gianni Zanella responsabile tecnico Schaumann. Presente anche un ospite inatteso: Egidio Maschio, uno dei più importanti imprenditori italiani, venuto a vedere l'impianto biogas con i suoi occhi. Ad oggi il numero totale degli impianti di IES BIOGAS (costruiti, in costruzione o di prossima realizzazione) ammonta a 124. I dati parlano chiaro; dei 300 impianti avviati nell'anno solare 2012, ben 60 sono stati costruiti dall'azienda di Pordenone. E il trend è confermato anche nel 2013. IES BIOGAS è dunque l'azienda che ha edificato il maggior numero di impianti biogas in Italia ne gli ultimi due anni.


MECCANIZZAZIONE AGRITECHNICA 2013

Il sollevatore italiano sul podio di Hannover regime costante per l'avanzamento, caricando al contempo la batteria. Si può ricaricare l'ibrido plug-in anche collegandolo all'impianto fotovoltaico. Tra l’altro due medaglie d’argento sono state assegnate a Same Deutz-Fahr. La prima per l’”Automatic PTO speed change”. Si tratta di una trasmissione della presa di forza commutabile sotto caridi Claudio Pietraforte co; in questo modo è possibile sostituire automaticamente tra regime nominale ed eco della presa di forza a seconda del carico del motore. Soa rassegna “Agritechnica” prattutto in caso di condizioni d'im(dal 12 al 16 novembre piego mutevoli, si amplia lo spettro di 2013) è organizzata presso utilizzo del regime eco (a risparmio di il centro fieristico di Han- carburante) evitando instabilità di nover (Germania) negli an- esercizio. L’altra medaglia l’ha ricevuto ni dispari, in alternanza all’ il sistema frenante idraulico (“Hydrau“Eima” di Bologna che si svolge negli lic engine brake concept”). La frenata anni pari. È un evento di settore di viene garantita dalla strozzatura dei grandissima rilevanza su scala interna- flussi di olio nell'idraulica di lavoro, zionale che presenta un ampio venta- con la chiusura contemporanea del glio di innovazioni; infatti dall’ente or- giunto di viscosità elettronico del ganizzatore sono state ricevute ben ventilatore. In questo modo si au393 registrazioni di novità; tra queste menta la sua efficacia garantendo una commissione di esperti ha selezioun raffrednato e premiato le migliori, assegnando 4 medaglie d'oro e 33 d'argento. L’oro è andato a tre ditte tedesche ed all’ italiana Merlo Group per il sollevatore telescopico “Turbofarmer 40.7 Hybrid”; è un veicolo elettrico ibrido plug-in a propulsione elettrica o elettrodiesel (il primo pensato per la camMerlo Turbofarmer 40.7 Hybrid pagna); nella modalità ibrida, è il motore diesel che eroga l'energia con un

Tra le 400 novità in fiera in primo piano il veicolo elettrico ibrido di Merlo, primo del genere pensato per la campagna

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damento dell'olio idraulico riscaldato. Premiato anche il trattore John Deere “Hitch Assist”, che si può muovere in avanti e indietro premendo un pulsante esterno alla cabina; in questo modo è possibile attaccare gli utensili più facilmente ed aumenta la sicurezza perché si riduce l'esigenza di salire e scen-

Agritechnica è organizzata in alternanza all’Eima e si tiene negli anni dispari dere dal veicolo. Il sistema funziona con il freno a mano inserito, quindi si può usare anche sulle pendenze. Riconoscimenti pure a New Holland per il sistema di regolazione “OptiSpeed” e per il cornrower. Il primo è pensato per le mietitrebbie con scuotipaglia; permette di modificare la velocità degli alberi di scuotimento a seconda della pendenza e del prodotto da mietere. Il nuovo cornrower raccoglie una percentuale elevata di residui della mietitura utilizzabile come biomassa.


EUCOmpact. Il rivoluzionario impianto compatto

Dall’esperienza Schmack nasce EUCOmpact, il rivoluzionario sistema di impianto biogas completamente containerizzato. Grazie alla sua flessibilità, si adatta alle specifiche esigenze di ogni azienda, non soltanto per quel che riguarda le superfici disponibili, ma anche per le biomasse a disposizione. I vantaggi in breve: š Installazione semplice e avviamento rapido: è interamente allestito in fabbrica, testato in ogni sua componente e fornito già pronto per entrare in funzione š Ridotta necessità di superficie š Alimentazione flessibile š Alta redditività e bassi costi di investimento e di alimentazione Schmack. Professionisti del biogas.

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ORGANIZZAZIONE E TERRITORIO FEDERIMPRESA LAVAGNA INTERATTIVA

I dirigenti del Consiglio nazionale della Federazione dell’Impresa familiare si erano tassati per dare un proprio contributo di solidarietà ai terremotati del mantovano, al confine con l’Emilia. I fondi sono andati al Comune di San Giovanni del Dosso che li ha utilizzati – come ha evidenziato il sindaco Angela Zibordi per l’acquisto di una lavagna interattiva multimediale per la scuola elementare.

MODENA RACCOLTA RIFIUTI

Confagricoltura Modena ha siglato un accordo con Cascina Pulita, per il servizio di raccolta rifiuti riservato agli agricoltori e agli allevatori. «Forniamo alle aziende associate – ha osservato il presidente Eugenia Bergamaschi una nuova opportunità, con l’obiettivo di aumentare la sensibilità verso la riduzione delle emissioni e una migliore gestione delle risorse ambientali, suolo e acqua in primo luogo». 66| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2013

di Elisabetta Tufarelli

SEMINARIO NAZIONALE DEL PATRONATO ENAPA

Da vent’ anni al servizio della collettività

Seminario nazionale a Ischia per l’Enapa, il patronato di Confagricoltura. Un’importante occasione di aggiornamento e di confronto con il territorio sulle novità di settore per i responsabili delle oltre 230 sedi provinciali e zonali che, con 400 operatori, assicurano l’assistenza e la consulenza gratuita per il patrocinio di prestazioni in materia previdenziale, assistenziale e sociale, non solo a favore degli agricoltori e dei coltivatori diretti, ma a tutti i cittadini. “Il nostro patronato è prezioso. In oltre 20 anni, ci siamo ingranditi e abbiamo dimostrato con competenza ed entusiasmo di essere un servizio vincente, lo evidenziano i nostri risultati in termini di numero di pratiche e di soggetti assistiti”. Lo ha detto il presidente, Roberto Poggioni, aprendo i lavori della tre giorni ischitana alla quale sono intervenuti anche i componenti della giunta di Confagricoltura Nicola Cilento e Giandomenico Consalvo, che hanno sottolineato come il sistema associativo dell’Organizzazione sia costituito, in particolar modo, da imprese a conduzione familiare. Lavoratori autonomi senza dubbio da valorizzare, ma anche da tutelare ed assistere per quanto riguarda gli aspetti sociali e previdenziali. Cilento e Consalvo hanno messo in evidenza l’importanza della presenza e della ramificazione dell’Enapa sul territorio, un supporto al-

l’attività di Confagricoltura. Ai lavori ha partecipato anche il segretario nazionale dei pensionati di Confagricoltura, Angelo Santori. Grande attenzione per la tavola rotonda con i direttori territoriali di Confagricoltura: Danilo Verlicchi di Ravenna, Annalisa Paci di Roma, Diego Lazzari di Lecce, Francesco Fiore di Napoli e Massimo Terreni di Pisa, che hanno ribadito l'importanza del patronato all’interno dell’ organizzazione e nella società. Particolare interesse ha destato l’analisi dei dati statistici che ha mostrato, numeri alla mano, il ‘peso’ ottenuto dalla scelta di non rimanere chiusi nel mondo agricolo, ma di essersi proiettati al di fuori, pur continuando ad essere sempre più vicini all’agricoltore. Enapa, infatti, è sempre più impegnata nell’utilizzo dei servizi telematici e nella consulenza per gli assistiti, garantendo con professionalità il buon esito del proprio intervento. “I patronati come il nostro – ha concluso Poggioni – sono dei partner privilegiati di tutti degli Enti previdenziali/assistenziali e in particolare dell’INPS. Occorre riconoscere loro concretamente il ruolo di intermediari tra il cittadino e la pubblica amministrazione e per questo è necessario assicurare un sistema di interventi organizzativi e formativi che garantisca coerenza e uniformità di comportamenti sul territorio da parte di tutto il personale addetto”.


CONFAGRICOLTURA ASTI, REGISTRATO ATTO NOTARILE

Nasce Agrinsieme Moscato

Dalla nuova rappresentanza agricola nazionale che riunisce Confagricoltura, Cia e Aci (l’alleanza che raggruppa Confcooperative, Lega Coop e Agci) è nato il “tralcio” vinicolo di Agrinsieme, per il mondo del Moscato, un comparto significativo – oltre tremila ettari vitati, che ora può contare su una struttura di rappresentanza. L’atto notarile è stato registrato nella sede di Confagricoltura Asti, dove si sono riuniti i rappresentanti e i delegati delle associazioni partner del progetto. Del direttivo della neonata associazione fanno parte, per la componente delle associazioni agricole, Luca Brondelli di Brondello (Confagricoltura Alessandria), Pietro Cirio (Confagricoltura Asti), Roberto Abellonio (Confagricoltura Cuneo), Carlo Ricagni e Piero Giovanni Trinchero (Cia Alessandria), Ivano Andreos della Cia di Asti. Per la componente cooperazione-Aci, i neo consiglieri sono: Giulio Porzio e Giovanni Bracco (Vignaioli Piemontesi) con Barbara Pastorino (Cantina Maranzana), Paolo Ricagno (cantina Vecchia Alice), Gianpaolo Menotti (Cantina La Torre) e Giovanni Frola (Cantina di Fontanile). L’obiettivo è quello di portare avanti, con una unica voce, progetti e istanze che favoriscano lo sviluppo del comparto, troppo spesso al centro di polemiche e contrapposizioni. A costituzione avvenuta i commenti positivi sul-

la nuova organizzazione di rappresentanza vitivinicola sono stati unanimi. Per Pietro Cirio, produttore vincolo e già vicepresidente di Confagrimoscato, confluita in Agrinsieme Moscato, quello che sta alla base del nuovo soggetto è la voglia dei viticoltori di essere rappresentati al meglio: «Volevamo essere liberi di tutelare i nostri interessi, senza intermediari che non ci hanno mai rappresentato. Ora potremo portare avanti i nostri progetti con le nostre risorse».Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria, spiega: «Al primo posto di Agrinsieme Moscato ci sono gli agricoltori. È questo l’assioma da cui partiamo e che rispetteremo sempre e fino in fondo». Roberto Abbellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo, sottolinea la condivisione degli scopi che Agrinsieme Moscato vi propone. Per Massimo Forno, e Francesco Giaquinta, rispettivamente presidente di Confagricoltura Asti: «Agrinsieme Moscato è la dimostrazione che possono esistere sinergie virtuose pur tra differenti impostazioni di come intendere le politiche agricole». Per il direttore di Asti, Francesco Giaquinta, la costituzione di Agrimoscato è «il primo atto per costruire una nuova identità del mondo del moscato, slegata da logiche superate e controproducenti e rivolta ad un futuro libero da condizionamenti localistici».

CUNEO ORA SI PUNTA SU UVA DA TAVOLA

Nel Saluzzese si sperimenta l'uva da tavola. La batteriosi del kiwi ha ridotto notevolmente una coltura frutticola importante del cuneese e gli imprenditori stanno cercando strade alternative. “Dopo l’estirpazione forzata per malattia, molti imprenditori hanno sondato produzioni diverse – spiega Marco Bruna, direttore di Confagricoltura zona di Saluzzo e Savigliano – per salvaguardare il reddito agricolo, utilizzando gli impianti esistenti dei kiwi, riadattati con le necessarie modifiche." Tra queste la sperimentazione di Agri Valle Bronda di Pagno, azienda specializzata in mezzi tecnici per l’agricoltura, per coltivare alcune tipologie di uva da tavola in Piemonte. Da questa idea è nato il progetto "Uva da tavola del Monviso". Ed è cominciata una partnership con un importante vivaista e con un tecnico specializzato in uva apirene pugliese. Sono stati impiantati 5 vigneti di due varietà di uva: una bianca e una rosata, a maturazione medio tardiva, che si collocano sul mercato in un periodo che non si trova in concorrenza con il tradizionale mercato di queste uve, solitamente provenienti dal Sud Italia. Per i tecnici di Confagricoltura il percorso di sperimentazione è ancora lungo, ma i primi risultati sono decisamente confortanti. OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |67



A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E G I O V A N I A G R I C O LT O R I

Global 500: allevatori a congresso in Irlanda AL FORUM UNA DELEGAZIONE DI GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI DELL’ANGA

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fficienza, redditività e sostenibilità, queste le parole ditori”. Lo ha detto Laura Dalledonne, rappresentante Anga d’ordine che hanno guidato i lavori di ‘Global 500’ il alla Federazione nazionale di prodotto lattiero casearia di maggior forum internazionale sugli allevamenti da Confagricoltura, di ritorno dalla due giorni di Dublino. Le fa carne e da latte, organizzato da Alltech, che quest’anno si è eco Riccardo Artegiani, rappresentante dei giovani alla Fnp tenuto per la prima volta in Irlanda. Il debutto europeo ha allevamenti bovini dell’Organizzazione degli imprenditori battuto tutti i record: 760 allevatori partecipanti, con una agricoli: “Esperienza estremamente positiva, quella che ci consistenza totale di 5 milioni di bovini provenienti da 50 ha offerto l’Anga, innanzitutto sono rimasto sorpreso dalla Paesi. La nostra associazione era presente con una nutrita rappresentanza dei partecipanti a livello mondiale. Mi handelegazione di giovani imno molto interessato i lavoI L C O M M E N T O prenditori agricoli. “E’ stata ri, che hanno illustrato le un’eccellente opportunità. numerose sfide che aspettaDublino è stata un momento di no gli allevatori di tutto il Ho accresciuto le mie conoconfronto e di riflessione. scenze, ho avuto l’occasiomondo. Sono d’accordo Eravamo un bel gruppo e, oltre a con i relatori, quando hanne di scambiare informaziodarci l’occasione, sempre fondano sottolineato che queste ni e confrontarmi con tante mentale in un’organizzazione sfide si potranno vincere sopersone che fanno il mio come la nostra, di ‘fare squadra’, lo puntando su una maggiostesso lavoro in realtà diverabbiamo lavorato e imparato se dalla mia. Ritengo che ocre efficienza produttiva, pur tanto da ‘Global 500’. Ma non garantendo la sostenibilità a casioni come questa siano il solo. L’incontro con l’Anga modo migliore per creare lungo termine. irlandese, “Macra Na Feirme”, mi ha fatto riflettere, in particolare, su quanto sia necessaria, anche e soprattutto a rete, scambiarci punti di viParticolarmente interessanlivello giovanile, un’attenta pianificazione strategica legata ti i colloqui incentrati per sta, permettendo di farci proprio alle esigenze del territorio. Certamente è più facile entrambi i settori, latte e carnuove idee o di consolidare dove, come in Irlanda, le diverse aree sono più omogenee che ne, che hanno tracciato le quelle che, magari, erano da noi. La nostra sfida, oltre la formazione, sarà proprio quella soltanto abbozzate. Inquastrategie per il futuro per gadi creare una sorta di ‘flusso di input e output’ di sistema tra drare la nostra attività in un rantire la redditività degli all’associazione nazionale e le varie sedi. Alcune opportunità e levatori”. L’obiettivo, ragcontesto mondiale, significa problemi sono uguali per tutto il territorio, altri andare oltre i confini aziengiunto, della manifestazioprofondamente diversi; poi ci sono le questioni relative ai vari dali oltrepassando anche ne è stato quello di creare comparti. Dobbiamo essere capaci di capillarizzare, in modo un'occasione di crescita quelli nazionali, per entrare virtuoso, gli input centrali e capitalizzare gli output locali. personale e professionale nelle logiche globali e capiRaffaele Maiorano per chi vi ha partecipato. re come si muove il mondo Presidente Nazionale Anga Elisabetta Tufarelli per crescere come imprenOTTOBRE 2013 | MONDO AGRICOLO |69


SALERNO

Corso aspiranti imprenditori

Confagricoltura Salerno, con l’Anga provinciale, l’Enapra e la collaborazione della Camera di Commercio ha organizzato un “Corso di Base per Giovani Imprenditori Agricoli” della provincia. Quattro giorni di “full immersion” per acquisire le conoscenze necessarie per intraprendere, in maniera seria ed organizzata, la professione di imprenditore agricolo. Così 50 giovani aspiranti imprenditori, o giovani insediati da meno di due anni, che non abbiano compiuto 40 anni, avranno l’opportunità di una preparazione imprenditoriale mirata e innovativa, per operare con un approccio efficace, organizzato e coerente nel contesto socio-economico, sul territorio, nelle filiere agricole e nei mercati. L’obiettivo è quello di affiancare le nuove generazioni nella crescita, migliorandone l’operatività, diffondere le opportunità di utilizzo delle risorse economiche europee e creare una rete di giovani imprenditori capaci di confrontarsi su tutto il territorio nazionale. Gli argomenti spaziano dalle tematiche delle filiere alla gestione aziendale, dalle bioenergie al fisco, tutte in un’ottica ‘problem solving’. La scadenza è il 30 ottobre. Info: salerno@confagricoltura.it tel. 089 331729 oppure 335400. 70 | MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2013

AL VIA I SERVIZI DI SOSTITUZIONE

Conciliare lavoro, famiglia,formazione

Dal Mipaaf un nuovo incentivo per favorire la conciliazione tra il lavoro in azienda, la formazione e la famiglia. Il decreto ministeriale 14092 dello scorso luglio prevede un contributo per i servizi di sostituzione in azienda dei giovani agricoltori, che intendono frequentare un corso di formazione, o delle giovani imprenditrici agricole che decidono di dedicarsi al figlio appena nato. Per beneficiare del servizio occorre essere titolare di impresa agricola, svolgere la propria attività in Italia, avere meno di 40 anni, essere imprenditore a titolo principale o coltivatore diretto e voler frequentare un corso di formazione di almeno 5 giorni o esser diventate madri da meno di un anno. Chi sostituisce l’imprenditore dovrà avere capacità professionali adeguate alla funzione da svolgere e non dovrà essere cointestatario o familiare dell’imprenditore. Sarà il sostituto, una volta accertata l'ammissibilità della domanda, a ricevere il pagamento diretto dal ministero. Il contributo sarà pari all'80%, fino 100 euro al giorno e non potrà superare 5.000,00 euro annui. Facciamo due esempi. Un giovane agricoltore, titolare di azienda agricola, con titolo di Iap, che si occupa della conduzione tecnica del suo oliveto e intende iniziare un corso per assaggiatori di olio

di oliva. Il corso si tiene una volta a settimana, per 5 settimane. Si rivolge ad un agronomo per sostituirlo. In questo caso sono soddisfatti tutti i requisiti soggettivi e oggettivi richiesti dal bando. Il giovane imprenditore è agricoltore, ha meno di 40 anni ed è Iap. Frequenterà un corso di formazione della durata minima richiesta dal bando e si farà sostituire in azienda da un agronomo, che ha competenze professionali adeguate ed una posizione professionale, che lo abilita all'emissione di un documento contabile per la richiesta del proprio compenso. Secondo esempio: una giovane imprenditrice di 32 anni, titolare di un'azienda agrituristica, coltivatrice diretta, che si occupa della cucina; è chef diplomata ed aspetta un bambino. Al quarto mese di gravidanza è costretta ad un periodo di riposo assoluto e decide di assumere una giovane chef, per sostituirla fino ai tre mesi successivi al parto. L’imprenditrice potrà chiedere il contributo per la sostituzione esclusivamente per il periodo che va dalla nascita al primo anno del bambino. Per partecipare al bando si deve presentare domanda al Mipaaf, utilizzando i moduli predisposti, corredati dai documenti richiesti. Info: anga@confagricoltura.it


BORSA DI STUDIO ALLO STUDENTE DI AGRARIA PIÛ MERITEVOLE

A Rovigo si premia l’impegno scolastico Ferve l’attività dei giovani imprenditori associati all’Anga di Rovigo. Grande attenzione alla formazione dei giovani agricoltori e degli studenti. Il presidente dei giovani della Confagricoltura provinciale, Federico Visentini, ha consegnato allo studente in agraria dell’Ipsa “M. e T. Bellini”, di Trecenta, la borsa di studio che l’associazione assegna allo studente più meritevole. Una tradizione consolidata, ma molto importante perché dimostra l’attenzione di Confagricoltura ‘under 40’ per i giovani che si preparano a diventare imprenditori agricoli o che studiano per lavorare nel settore primario. Il vincitore di quest’anno è lo studente Filippo Rossi, che ha frequentato, con ottimi risultati, la terza A-

Servizi per l’agricoltura e sviluppo rurale. Ma i premi non sono finiti: particolarmente apprezzate le magliette con logo Anga distribuite agli allievi che si sono distinti per l’impegno scolastico. Oltre ai programmi di tirocinio pratico all’estero che offre l’associazione a chi, tra i 21 e i 29 anni, ha intenzione di passare un perio-

do dai tre mesi a un anno in aziende agricole australiane e degli Stati Uniti d’America, l’Anga di Rovigo esplora anche altre opportunità. In un convegno, organizzato nella sede della Confagricoltura provinciale, è stato fatto il punto sul programma Erasmus, che permette ai neo imprenditori o agli aspiranti tali di imparare i segreti del mestiere da affermati professionisti del settore, che conducono piccole o medie imprese agricole in un altro paese dell’Unione europea. E’ possibile, anche attraverso questa ulteriore opportunità formativa, acquisire valore aggiunto, creare una rete di contatti a livello europeo, imbastire nuovi rapporti commerciali, favorire l’accesso a mercati esteri.

A T T U A L I T À DA L L E I M P R E S E

PER IL SISTEMA DI RISCALDAMENTO DELL’AZIENDA AGRICOLA Anche l’azienda agricola Biloni sceglie la tecnologia AUSTEP al 1995 Austep progetta e realiz- La soluzione impiantistica individuata, al fine di rag- zienda Agricola Biloni ha saputo reza impianti di trattamento di di- giungere la potenzialità obiettivo di 249 kWh, è in cepire al massimo la componente gestione anaerobica per la produzio- grado di trattare 24h/giorno, 7/7d i seguenti quanti- qualitativa e tecnologica delle nostre ne di energia da fonti rinnovabili in tativi di liquame, letame e insilato. soluzioni”, commenta Alessandro grado di rispondere efficacemente Più precisamente: Massone, Amministratore Delegato 6.200 t/y anche ai recenti sviluppi introdotti dal- • Liquame Bovino: di Austep. “Il riscontro dei clienti, co2.200 t/y la normativa. Il rinnovamento tecnolo- • Letame Bovino: me Biloni, ci conferma che la scelta di • Liquame Suino: 5.500 t/y gico viene determinato da un’analisi investire sulle innovazioni tecnologi700 t/y completa tra esigenze e risoluzione. • Insilato di mais che e la professionalità dei nostri tec• Scarto vagliatura mais 500 t/y L’azienda Agricola Biloni con sede a nici rappresenta sicuramente un vaTrigolo (Cremona) è l’esempio di come ni principalmente tecnologiche. L’im- lore riconosciuto dal mercato”, comla produzione di energia derivante da pianto di Digestione Anaerobica da menta Enrico Biloni, titolare dell’azienda. un impianto anaerobico possa adem- deiezioni di allevamento e biomasse “Dopo un confronto con altre tipologie di piere alle necessità di un’azienda che agricole è strutturato per raggiungere impianti, abbiamo scelto Austep grazie opera nel mercato dell’allevamento e una potenzialità di 249 kW. I digestori a caratteristiche tecniche che definirei dell’agricoltura. Il sistema di riscalda- sono realizzati in calcestruzzo armato ottime, raggiungendo tutti gli obiettivi mento, con scambiatore di calore ester- gettato in opera, presentano fondo coni- che ci eravamo posti; un’ora e mezza è no, è stato la soluzione impiantistica che, co e l’estrazione del digestato avviene l’impegno quotidiano richiesto alla riinsieme alle altre, ha orientato la scelta dal centro del cono dove, grazie allo sorsa che si dedica al processo di condell’imprenditore su un impianto Austep speciale sistema di miscelazione, si vie- trollo, che non interrompe la produttività che ha risposto alle esigenze per ragio- ne a creare una zona di deposito. “L’A- ma la completa”.

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OVER 60

di Elisabetta Tufarelli

Vita sana e attenzione alla sicurezza per essere produttivi sempre

L’invecchiamento della popolazione è un processo inevitabile e che non può essere ignorato. Lo sa bene chi si occupa di politiche economiche. Negli ultimi 20 anni, la popolazione superiore ai settanta anni è pressoché raddoppiata e continuerà a crescere. “In questi ultimi anni di profonda crisi economica – sottolinea il presidente del Cupla Bruno Allegretti, al vertice anche degli over 60 di Confagricoltura - noi pensionati siamo stati un fattore di stabilità sociale e di sostegno economico per le famiglie, i giovani e l'intero Paese”. Nonostante ciò, il mondo politico ci ha ripagati con l'indifferenza e i governi che si sono succeduti, con misure di rigore eccessive e non eque. È tempo di cambiare. Ecco perché il Coordinamento unitario dei pensionati del lavoro autonomo al quale aderiscono i sindacati di Confagricoltura, Cia, Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti, Confesercenti, Cna e Casartigiani, che rappresenta più di cinque milioni di pensionati, ha fatto una denuncia-appello a Jole Santelli, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali del Governo Letta. Il Cupla sottolinea le statistiche impietose. “Il 52% dei pensionati italiani- ricorda

Allegretti - percepisce un assegno mensile inferiore a mille euro e addirittura il 17% sotto ai 500 euro al mese. Gran parte di queste mini-pensioni sono concentrate nell'agricoltura, nel commercio, nell’artigianato. Ad aggravare la situazione, si aggiunge la continua erosione del potere d’acquisto delle pensioni, dovuta a un paniere Istat che non rispecchia le peculiarità di consumo delle persone anziane e non consente l'adeguata rivalutazione annuale degli assegni. Il drenaggio fiscale, che riduce gli importi netti delle pensioni, completa l'opera”. Inoltre, per il Cupla, manca l’equità tra le categorie e c’è un'ingiustificata discriminazione nei confronti dei pensionati agricoltori, artigiani e commercianti, soprattutto in materia di assegni familiari e di accesso al pensionamento. Drammatica la situazione a livello territoriale, con Regioni e Comuni impegnati a ridurre l'erogazione delle misure economiche e i servizi a sostegno delle famiglie, degli anziani, delle persone non autosufficienti. Quando invece occorrerebbe rifinanziare i fondi pubblici a carattere sociale -in particolare la L. 328/2000- e definire i livelli essenziali di assistenza sociale.

VIVERE BENE LA VECCHIAIA

E’ arrivato, per gli agricoltori anziani, il tempo della raccolta dopo una lunga stagione di lavoro. Il convegno organizzato dai pensionati di Confagricoltura Veneto ha approfondito il tema di vivere bene la terza età. L’incontro, particolarmente sentito, ha visto la partecipazione numerosa di delegazioni dalle sette provincie della regione. Per il presidente di Confagricoltura Belluno, Diego Donazzolo: «gli agricoltori meno giovani sono i depositari di cultura, di saggezza,esperienza e della conoscenza acquisita con il lavoro». L'incontro è stato aperto dal presidente del sindacato provinciale pensionati Manlio Nicolao. Dopo il pranzo alla Birreria Pedavena con musica e balli, i partecipanti hanno potuto vedere il processo di fabbricazione della birra. Nel pomeriggio è seguita la visita guidata dell'azienda Lattebusche, dove i soci hanno potuto acquistare prodotti lattiero caseari a prezzi di favore. ALDO COLANTUONO UNA VITA PER L’AGRICOLTURA Confagricoltura è vicina alla famiglia dell’imprenditore Aldo Colantuono, consigliere nazionale e presidente provinciale di Chieti dell’Impresa Familiare, recentemente scomparso. Il presidente di Confagricoltura Chieti, Mauro Lovato, lo commemora, ricordando il suo impegno: “Un pezzo del sindacato agricolo ci ha salutato. Aldo ha dedicato la propria vita al rispetto dei diritti della categoria ed è stato un esempio per noi tutti. Uomo di grande esperienza, passione e attaccamento all’Organizzazione, ha costantemente difeso i diritti sociali ed economici degli agricoltori”.

OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |73


OVER 60

Quando comincia la terza età?

I problemi di chi invecchia, sinora, sono stati trattati come problemi di salute, non è sempre così: il passare degli anni, di per sé, non è una patologia. Diventare anziani, certamente, è un fenomeno inevitabile, ma – c’è da chiedersi – quando comincia la terza età? È quasi impossibile stabilire i confini tra età media e quella avanzata (la cosiddetta terza età). Dipende anche dal genere, dalle attitudini, dalle esperienze di vita, dall’educazione. Nei paesi sviluppati le aspettative di vita sono cresciute in modo significativo, e si prevede che, nei prossimi trent’anni, il numero degli anziani sarà triplicato rispetto ad oggi. Come consentire una piena integrazione alla vita sociale, la partecipazione alle decisioni che riguardano la salute e il sistema politico ed economico? Diventa importante sentirsi attivi, è necessario aumentare la sensazione di utilità e far crescere l’autostima. La terapia occupazionale potrebbe essere la risposta giusta, ma deve oltrepassa74| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2013

re l’ottica di intervento destinato esclusivamente a chi ha problemi di salute e promuovere l’impegno degli anziani nelle attività sociali.

SALUTE: CRESCE IL CONSUMO DI FARMACI Il 50% degli anziani assume dalle 5 alle 9 medicine al giorno e solo in 4 su 10 rispettano le terapie prescritte. In Italia l'elevato consumo di farmaci rischia di aumentare i pericoli per la salute. A lanciare l’allarme è l'analisi dei dati dell'Osservatorio Nazionale sull'Impiego dei Medicinali dell'Aifa (l'Agenzia italiana del farmaco) pubblicata sul Journals of Gerontology Series A. Gli esperti del dell'Aifa, in collaborazione con l'Università Cattolica – Policlinico Agostino Gemelli di Roma, hanno rielaborato i dati sui farmaci per gli over 65 rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. Se il 50% degli anziani assume fino a 9 farmaci al giorno, l'11% supera i 10. Ad avere particolari problemi sono il 50% circa degli ipertesi e gli anziani affetti da osteoporosi. Ancor più grave la situazione per gli over 65 che devono assumere antidiabetici o antidepressivi. I medici e i familiari dei pazienti anziani devono vigilare sulla situazione.

SEMPRE PIÙ social. Gli italiani sono meno digitalizzati, ma decisamente più social degli altri. Lo sottolinea un Rapporto LiveXtension, che compara i dati del Report Pew Research 2013, e quelli dell’Italia di Audiweb. Gli over 50 nazionali, infatti, sono veri e propri appassionati di social network e in questo superano gli americani. Il dato più inatteso è quello della diffusione dei social network per fascia d’età: gli italiani più anziani sono decisamente meno digitalizzati degli abitanti degli altri Paesi, ma quando utilizzano internet diventano ‘super social’: oltre il 60% degli utenti internet italiani over 64 usa anche i social network. Negli Stati Uniti sono soltanto il 43%. E nella fascia d’età 50-64 il 60% degli americani usa i social, mentre in Italia la percentuale è al 75%. Facebook fa la parte del leone anche se, come sottolinea la Ricerca, Audiweb considera solo le connessioni da pc, per cui potrebbero essere sottostimati i social network come Twitter o Instagram, che registrano maggiori collegamenti da mobile.



CAMPI ROSA di Elisabetta Tufarelli

L’identikit: 40 anni, laureata, un passato da dipendente

Le imprenditrici italiane, se confrontate con i colleghi maschi, sono poche, solo una su quattro. E, nella maggioranza, conducono una piccola-media impresa, con dimensioni e fatturato minori rispetto a quelle condotte da un uomo. Un milione e mezzo di manager donne sono alla guida di un'azienda italiana. E sembra reggano meglio, nonostante la difficoltà, alla crisi economica, perché sono meno proiettate

dei colleghi maschi verso il rischio. Da un’indagine effettuata dall’osservatorio Gammadonna, poi, il 60% dell’universo imprenditoriale femminile, in generale e non nelle specificità dei vari settori produttivi, ha un passato da dipendente, un’età media di 40 anni e, per il 70%, è laureata. “Molto importante è favorire la nascita di nuove imprese femminili – osserva Marina Di Muzio – sostenendo questo non semplice cammino. Occorre sempre più bypassare, come conferma quest’indagine, il limite dei 40 anni posto alle politiche per favorire l’imprenditoria giovanile”. Per il presidente di Confagricoltura Donna per incoraggiare il consolidamento e radicamento sui diversi territori, è necessario integrare realmente il mondo produttivo sul territorio”.

AAA, IMPRENDITRICI AGRICOLE INNOVATIVE cercasi. Il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali cerca imprenditrici agricole, che si siano distinte per l’introduzione di aspetti innovativi nella conduzione della propria azienda per premiarle. Saranno 6 le imprenditrici agricole italiane che potranno vincere la selezione e partecipare ad una visita di studio presso alcune realtà agricole dell’Unione Europea, individuate tramite il Programma Rete Rurale Europea. Le imprenditrici scelte verranno anche invitate ad un incontro, nell’ambito della celebrazione della giornata mondiale della donna rurale, nel corso del quale riceveranno un riconoscimento legato al Premio De@Terra. Per partecipare a questa opportunità (D.M. n. 1890 del 25 settembre 2013), indetta dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con la Rete Rurale Nazionale (RRN) è necessario inviare, entro le 14:00 del prossimo 15 novembre, al Mipaaf (Direzione generale dello Sviluppo Rurale, Ufficio DISR II - Via XX Settembre, 20 - 00187 ROMA ) la propria domanda di partecipazione. Per ulteriori informazioni e per scaricare il decreto e la domanda di partecipazione: www.reterurale.it/ 76| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2013

PICCOLE DONNE CRESCONO

In Gran Bretagna, il fattore D è motore della ripresa economica. Il numero delle imprenditrici cresce tre volte, rispetto agli uomini. Per il Sunday Times sono le mamme che si sono messe in proprio dopo la nascita dei figli, che hanno dato una spinta al rilancio economico del Regno Unito. Una mamma su 3 ha trasformato passioni e capacità in un business privato. L’imprenditoria rosa cresce anche negli Usa dove, per ogni dieci uomini che iniziano una carriera in proprio, ci sono otto donne che si mettono in gioco. La grande differenza riguarda le fasce d’età: se gli uomini in maggioranza incominciano nel periodo 18-24 anni, è dopo i 35 anni che le donne iniziano a cogliere opportunità. E il 63 per cento di chi frequenta i corsi di StartUp Britain, la campagna del governo per neoimprenditori è donna. La crescita dell’imprenditoria femminile, riguarda anche l’Italia. Per Unioncamere, in dodici mesi, da marzo 2012 a marzo 2013, le imprese femminili sono arrivate a un milione 425.000, pari al 23,5% del totale. Sono sempre di più le donne che, in seguito alla crisi e grazie alla Rete, si scoprono imprenditrici.




FORMAZIONE di Roberto Bianchi

OFFERTA FORMATIVA SEMPRE PIU' CAPILLARE SUL TERRITORIO

Un partner per i corsi sulla sicurezza Confagricoltura crede molto nella formazione di cui si occupa in particolare attraverso l’ Enapra che realizza corsi e progetti istruttivi, rivolti a tutti gli operatori del sistema agricolo (imprenditori, tecnici, professionisti, formatori, insegnanti, ecc.). Le iniziative di Enapra sono finalizzate a supportare le imprese agricole nella valorizzazione delle proprie competenze, così da renderli competitivi in un contesto in continua evoluzione, attraverso la definizione di interventi formativi specifici, in diversi ambiti disciplinari. Nell’ottica di offrire servizi sempre più capillari, Confagricoltura, tramite l’ Enapra, ha ora siglato un accordo con “Tecnologia & sicurezza”, società operativa di Federsicurezza, per la realizzazione dei corsi obbligatori in materia di sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro, valido per tutto il territorio nazionale. La formazione è uno dei settori più importanti della società partner ed i suoi docenti sono altamente qualificati nella gestione dei seguenti corsi: lavoratori, datori, primo soccorso, antincendio, RLS, preposti, dirigenti, ponteggiatori, formazione per ambienti e spazi confinanti, addestramento utilizzo DPI 3° cate-

nazionale. La problematica principale che caratterizza questa attività è l’esigenza di dover espletare la formazione in loco limitando gli elevati costi di gestione dei corsi stessi (trasferte del personale dipendente, vitto e alloggio docenti, materiale didattico) e dare l’opportunità, soprattutto a quelle sedi che ancora non si fossero attivate in materia, di prestare assistenza alle proprie aziende associate. A fronte delle problematiche su esposte, “Tecnologia e Sicurezza” S.r.l. goria, utilizzo delle attrezzature, società leader a livello nazionale in responsabili della sicurezza, coordi- ambito di formazione sulla sicunatore della sicurezza nei cantieri rezza nei luoghi di lavoro e presentemporanei e mobili, operatori elet- te in tutta Italia con una rete di trici PES e Pav, apprendisti, tutor oltre 60 filiali - si propone quindi aziendale, addetti alla manipolazio- come partner qualificato in grado ne degli alimenti e HACCP, rimodi poter rispondere a queste esizione amianto. Non mancano inigenze risolvendo le problematiche ziative formative di interesse su esposte, attraverso l’accordo con anche per l’agroalimentare. l’erogazione dei corsi in tempi rapiL'Ente partner si caratterizza di, su tutto il territorio nazionale, per la realizzazione di proget- avvalendosi di volta in volta della ti a partire da un'analisi rigo- filiale di riferimento per comperosa dei bisogni di sviluppo tenza territoriale. professionale nei diversi I corsi di formazione possono ambienti operativi e per l’atten- essere comunque svolti sia presso zione all'efficacia ed all'impat- sedi indicate dalle sedi territoriali to organizzativo delle compe- di Confagricoltura, sia presso le tenze fornite attraverso le filiali Tecnologia e Sicurezza comproprie attività formative. petenti per territorialità, sulla base L’obiettivo principale di di accordi che saranno presi a livelConfagricoltura è quello di lo locale. Per ogni informazione, soddisfare le esigenze forma- contattare direttamente Enapra tive per le proprie aziende (Luca Sonaglia 066852310 sonaassociate sul territorio glia@enapra.it ). OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |79


A T T U A L I T À DA L L E I M P R E S E

DA 50 ANNI PROMUOVE NUOVE TECNOLOGIE PER LA ZOOTECNIA E L’AGRICOLTURA

“Rota”, la cultura del biogas in Italia inquant’anni di storia, due unità produttive, commesse internazionali. Sono i contenuti che esprime la società Rota Guido. Oggi - alla realizzazione di stalle e strutture per la zootecnia - la nostra società affianca il biogas, siamo stati i pionieri del settore e continuiamo a promuovere

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pompaggio dotata di mixer, pompa trituratrice, misuratore di portata mentre il carico diretto del letame avviene tramite il nostro classico sistema con cassone di riempimento e tramoggia di carico, completo di specifici sistemi di fresatura. Differenziamo le frazioni e rendiamo il più

glio il materiale, romperne la crosta superficiale, facilitare la produzione e fuoriuscita di biogas. La copertura in legno dei digestori Rota è elemento fondamentale anche nel processo di desolforazione. A noi della Rota non piace lasciare niente al canuove tecnologie. Non si tratta solo di efficiente possibile la produzione di so. Come facciamo a realizzare i nobusiness, ma di una cultura costruita energia. La miscelazione avviene stri 100 kW così in fretta? Programnegli anni e di attaccamento al setto- con paddelgigant, sistemi meccanici mazione, standardizzazione e atten re agricolo. Nel campo del biogas a moto lento per omogeneizzare me- zione alle richieste. siamo partiti da un semplice pensiero: valorizzare le fonti naturali di energia. Nel settore degli impianti da 100 KW, la richiesta è in forte aumento. In poco spazio, queste centrali assommano in sé sistemi di caricamento, miscelazione e desolforazione. Risolviamo il problema pratico legato ai caricamenti dei substrati difficili garantendo un miglior trattamento e valorizzazione dei letami nei centri zootecnici. Per le frazioni liquide realizziamo una prevasca di raccolta, equalizzazione, miscelazione e


BUONO A SAPERSI...

LA MAIL ART DI SANDRO RINALDI IN MOSTRA A ROMA

Arte in viaggio

Sandro Rinaldi e Magda Antonioli Corigliano (Foto Leanza - Scatto.Org)

“Mail art & dintorni”: questo il titolo della mostra delle opere di “arte postale” di Sandro Rinaldi, che si è tenuta a Roma, dal 10 al 20 ottobre, presso l’Hotel d’Inghilterra. Non aspettatevi una rassegna artistica usuale, con le opere esposte in galleria. No, qui le buste e le cartoline artistiche sono riposte in scatole e ceste disseminate nella sala. Il visitatore prende una cesta, si siede e scava tra questi piccoli capolavori viaggianti. È l’arte – come ha illustrato Magda Antonioli Corigliano, direttore di Met (Master in Economia del Turismo) - che si unisce al viaggio, al ricordo del viaggio. Normalmente il turista scatta foto, registra video, raccoglie visioni, colori, souvenir del luogo visitato, per alimentare la memoria. Sandro Rinaldi prende la sua tavolozza e gli acquarelli e il luogo visitato è la sua musa ispiratrice; la busta da lettera di un albergo si trasforma così

nella tela e poi quell’opera pittorica la si può affidare alle poste e compie un viaggio supplementare. Rinaldi è un appassionato di quella che viene definita “mail art”, arte postale. Una corrente artistica già presente nell’Ottocento: Barbara Martusciello che ha curato la mostra romana, nella sua presentazione, ha ricordato come quest’arte fosse connessa, in passato, al futuri-

Il luogo visitato è musa ispiratrice e la busta da lettera di un albergo si trasforma così nella tela smo, con le cartoline e le epistole ludiche di Giacomo Balla, Fortunato Depero, Francesco Cangiullo e con i collage spediti da Ivo Pannaggi; oppure al dadaismo, con le cartoline rettificate di Max Ernst e George Grost, oltre che ad alcune

risoluzioni di Marcel Duchamp, Paul Klee. Fino a giungere ai tempi attuali, ricordando ad esempio la rivista specializzata “Arte Postale” edita per trent’anni, dal 1979 al 2009. Una corrente artistica che si intreccia dunque con i movimenti culturali e ne diviene, in qualche modo, messaggero; d’altronde la lettera, la cartolina hanno il compito anche, e soprattutto, di comunicare. Questa forma artistica Rinaldi l’aggiorna e diventa pure “e-mail art”. Viaggia pure – perché no? Attraverso la rete web, mantenendo i canoni che la caratterizzano, di personalizzazione, comunicazione, arte in viaggio. Rinaldi ci ha messo a disposizione alcune sue splendide cartoline (le trovate in copertina) che riguardano specificamente gli agriturismi in cui ha soggiornato. Scorci di paesaggio, un giardino con l’ombrellone sotto il sole caliente. Gaetano Menna OTTOBRE 2013| MONDO AGRICOLO |81


CAMPI SONORI di Gaetano Menna

IL NUOVO DISCO SOLISTA DI RADIUS

Premonitore il brano su Bankitalia Torna Alberto Radius con il suo nuovo album “Banca d’Italia” (Videoradio). Lo storico chitarrista de La Formula 3, nella sua cinquantennale carriera ha collaborato con molti grandi personaggi, da Battisti a Battiato, in veste di session man ma anche di produttore discografico ed autore, ed ha composto più di 700 brani. Significativa la pluriennale collaborazione compositiva con il paroliere Oscar Avogadro, scomparso quattro anni fa. Nel CD (che esce anche in vinile) la metà dei brani sono stati scritti proprio dalla coppia Avogadro-Radius, tra cui la title track; ha inciso anche l’ultimo brano ideato assieme, “Piccoli amici”, storia della prima volta in amore; non mancano anche brani di giovani autori. In evidenza

“Talent show”, l’accattivante brano sulla situazione attuale della canzone in epoca di programmi tv come “Amici” e “X Factor”. La copertina è uno scatto fotografico a New York dello stesso Radius, che raffigura un barbone che dorme sotto una bocca sorridente. La title track è una ballata per chitarra acustica, dal testo davvero attuale eppure scritto sorprendentemente da Avogadro quindici anni fa. Quello di Radius è un disco di grande pop d’autore, realizzato con calma, scavando nei cassetti della memoria. «Ci sono canzoni composte anche 35 anni fa – ci racconta l’artista - Ho ancora 65 brani inediti e 9 quasi finiti per un successivo disco mio». Ci sono la sua voce e la sua chitarra inconfondibili che si sposano alle tastiere del bravo Johnny

Pozzi. Non aspettatevi però virtuosismi esasperati (anche se in brani come “Dimmi chi ha vinto”, “Non vale più”, la chitarra eccome se si sente). Radius ci tiene a produzioni estremamente curate, equilibrate, arrangiate ed orchestrate a dovere, che siano di forte impatto emotivo. «Ho regalato tanti assoli nei dischi altrui che nei miei cerco l’essenza».

Archeo-prog: torna il sound dei dinosauri volanti Ci sono gruppi che hanno fatto la storia del prog. È il caso degli inglesi Quatermass, il trio formato da John Gustafson al basso e alla voce, Peter Robinson alle tastiere e Mick Underwood alla batteria. Registrarono un solo album nel 1970, una miscela ben riuscita tra rock progressivo e hard rock che ebbe un discreto successo soprattutto nel nostro Paese (più che nel Regno Unito). Un power trio basato sulle tastiere come The Nice ed Emerson,

Lake & Palmer. Il disco – cosa che farà felici gli appassionati del prog inglese è stato ora ripubblicato a Londra dall’etichetta Esoteric Recordings, in una splendida edizione deluxe con CD (con l’intero

L’ALBUM “QUALCOSA CHE VALE”

Patrizia Cirulli canta Lucio con 14 straordinarie chitarre Il Lucio Battisti della svolta tanto discussa e incompresa, quello dell’album “E già” del 1982, rivive a trent’anni di distanza, grazie a Patrizia Cirulli. La cantautrice ha vocalità spettacolare e coraggio da vendere. In “Qualcosa che vale” (L’isola che non c’era) reinterpreta quel disco battistiano, in chiave acustica, solo voce e chitarra. Ad accompagnarla alcuni dei più bravi chitarristi italiani che si alternano al suo fianco. 12 brani, 14 chitarristi: Pacifico, Mario Venuti Fausto Mesolella, Luigi Schiavone, Fabrizio Consoli, Carlo Marrale, Andrea Zuppini, Massimo Germini, Giorgio Mastrocola, Walter Lupi, Giuseppe Scarpato, Paolo Bonfanti, Simone Chinilò, Carlo De Bei. Ogni 82| MONDO AGRICOLO | OTTOBRE 2013

album rimasterizzato e tre bonus track) e DVD (con un nuovo surround sound mix). L’etichetta inglese è specializzata nell’archeo-prog, nel recupero di dischi rimasti nella memoria storica degli appassionati. Lo fa con cura particolare, accompagnando i dischetti con approfonditi booklet illustrativi. E’ lo stesso Peter Robinson a raccontare la storia ed il sound dei Quatermass , con annotazioni brano per brano. Lucio Battisti: nel 1982 la svolta musicale

brano un chitarrista diverso, un’impronta musicale differente. Una voce che colpisce quella di Patrizia, che dà nuovi colori al Battisti del dopoMogol; all’artista che sentiva il bisogno di cambiare, tanto da cantare (in “Scrivi il tuo nome”): «Bella giornata è questa qua, l'aria più fresca ti esalta già, il momento migliore per cominciare un'altra vita, un altro stile». Le canzoni di quell’album di più di 30 anni fa, sono respiri dell’anima, soffi vitali che Patrizia Cirulli indossa con eleganza, passione, feeling. Disco davvero imperdibile.


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