Un paese e cento storie - album cene in famiglia

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Comune di Tavullia

Un paese e cento storie

Io sono una grande artista - disse. Aspettò un momento, poi ripeté: - Sono una grande artista, mesdames. (…) Povera? - disse Babette. Sorrise come a se stessa. - No. Non sarò mai povera. Ho detto che sono una grande artista. Un grande artista, mesdames, non è mai povero. Abbiamo qualcosa, mesdames, di cui gli altri non sanno nulla. (Karen Blixen, Il pranzo di Babette, 1952)

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Comune di Tavullia

Un paese e cento storie - Album Quattro anni di feste e cene ‘in famiglia’ a Belvedere Fogliense a cura di Cristina Ortolani


Un paese e cento storie - Album Quattro anni di feste e cene ‘in famiglia’ a Belvedere Fogliense concept, testi e immagine CRISTINA ORTOLANI i testi di Cristina Ortolani sono rilasciati sotto la licenza Creative Commons “Attribuzione - Non Commerciale - Non opere derivate” 2.5. Italia le immagini appaiono con l’autorizzazione degli aventi diritto per il disegno della cuoca e le fotografie alle pagine 9, 40, 44 e 55 © Cristina Ortolani; il disegno a pagina 42 è una rielaborazione di uno schizzo di don Giovanni Gabucci (1923), tratto dai suoi Taccuini conservati presso l’Archivio Diocesano di Pesaro; la fotografia a pagina 49 proviene dalla raccolta della Famiglia Macchini-Gambini (Pesaro) info: COMUNE DI TAVULLIA - WWW.COMUNEDITAVULLIA.IT - INFO@COMUNEDITAVULLIA.IT - 0721 477904 Un paese e cento storie concept+image Cristina Ortolani organizzazione: Comune di Tavullia coordinamento organizzativo Susanna Mercolini - Comune di Tavullia con la collaborazione di Pro Loco Fogliense


Io sono una grande artista - disse. Aspettò un momento, poi ripeté: - Sono una grande artista, mesdames. (…) Povera? - disse Babette. Sorrise come a se stessa. - No. Non sarò mai povera. Ho detto che sono una grande artista. Un grande artista, mesdames, non è mai povero. Abbiamo qualcosa, mesdames, di cui gli altri non sanno nulla. (Karen Blixen, Il pranzo di Babette, 1952)

La cucina è un luogo di trasformazione, nulla deve restare uguale. Il fuoco e i suoi alleati sono all’opera… Ciò che è duro deve essere intenerito; gli odori e i sapori che vi sono imprigionati devono rivelarsi: cucinare è come dare il bacio magico che ridesta il piacere addormentato. Ma da sola, la cucina è morta. Perché viva, occorre un’anima: il cuoco. Un pasto è l’anima del cuoco fatta cibo (Rubem A. Alves, Parole da mangiare, 1998)



Il genius loci, lo spirito del luogo che ne indica il carattere e le suggestioni, a Belvedere lo si può intuire, anzitutto, nella configurazione stessa del paese, favorito dalla bellezza del paesaggio, balcone incomparabile da cui si ammira un quadro naturale di rara bellezza. E’ per questo che l’Amministrazione comunale ha cercato in lunghi anni di lavoro che l’hanno notevolmente impegnata dal punto di vista tecnico e finanziario di adeguare, per quanto possibile, la dignità degli edifici e del contesto urbano a quella del territorio in cui sono inseriti. Ma lo spirito del luogo è anche dato dal carattere della gente che lo abita e in questo caso risiede nel senso di accoglienza e di ospitalità che attraverso le cene in famiglia, attraverso l’offerta dei cibi e dei piatti della tradizione preparati e serviti con amore, ha dato una calorosa dimostrazione di sè. Il senso di appartenenza alla comunità dell’antica Montelevecchie, l’attaccamento ai luoghi e alle tradizioni convive perfettamente con la

spontanea cordialità di chi apre la propria casa all’ospite, anche nei luoghi più intimi, i cassetti dei ricordi e delle memorie personali. Le famiglie di Belvedere e soprattutto le valenti cuoche che animano le cucine dando il meglio di sé, sanno che attorno alla tavola, davanti al cibo cucinato e offerto con amore si diventa disponibili, aperti al dialogo, più generosi e solidali. Che il buon cibo lusinghi il corpo ma anche l’anima è un’antica verità che rivive intatta nelle cene come l’album, le foto e le ricette testimoniano e di questo non posso che essere grato alle famiglie di Belvedere.

BRUNO DEL MORO Sindaco di Tavullia

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BELVEDERE FOGLIENSE. A TAVOLA CON UN PAESE

Un paese e cento storie. Quattro anni di feste e cene ‘in famiglia’ a Belvedere Fogliense: un patrimonio di incontri, ricordi, persone, tenuto insieme dalla sapienza del cibo, intorno al quale si intrecciano i fili di un lavoro - un’amicizia che coinvolge un intero paese. Alcuni nel frattempo se ne sono andati, altri si sono aggiunti: Belvedere continua con gioia ad accogliere amici vecchi e nuovi, che ogni anno si fanno più numerosi. L’idea di conoscere un paese passando dalla cucina, luogo dell’anima prima ancora che del cibo, alla fine ha la meglio sulla iniziale diffidenza (ma si va a casa di uno sconosciuto? e loro come fanno a sapere che siamo persone perbene?), e parla di un incontro con l’altro ancora possibile, nonostante tutto. Ancora una volta, il lavoro sulla festa per Belvedere Fogliense prende la forma di un album. Dagli album di fotografie custoditi nei cassetti, con i loro colori velati dal tempo, è nata la mostra allestita nel 2005 per celebrare la conclusione dei lavori di restauro del paese, e l’album delle prime cene ‘in famiglia’ ha aperto il volume che raccoglie i risultati di quell’esposizione, intorno al quale il paese si è riunito a far festa nel 2007. Quest’anno tocca alle cuoche, e alle loro famiglie: un omaggio a chi da quattro anni ci accoglie in casa con sorridente trepidazione, e prepara per noi piatti ogni volta sorprendenti. Accanto alle fotografie delle cene degli anni precedenti, presentate nella loro semplicità e immedia-

tezza, senza troppi artifici (quassù si usa così), il cuore di questo album è rappresentato dai ricettari delle famiglie che prendono parte all’edizione 2009 di Un paese e cento storie. Quaderni di cucina di tutti i tipi, nuovi, vecchi, ricopiati in bella grafia o segnati a margine con gli aggiustamenti di chi sperimenta e migliora; rivestiti di stoffa, protetti da buste di plastica o inframmezzati da fiori secchi, poesie e numeri di telefono: in questi fogli davvero c’è una vita, e anche nei più nitidi dettati trascritti al computer si leggono in filigrana storie e racconti che - un pasto è l’anima del cuoco fatta cibo - danno alle cene ‘in famiglia’ delle cuoche di Belvedere un sapore inimitabile. Ospiti e cuoche si ritrovano insieme negli spazi dedicati alle feste, che chiudono il volume insieme con le ormai consuete pagine bianche, destinate a contenere immagini, annotazioni, ricette delle edizioni a venire. Di nuovo, desidero ringraziare anche in questa occasione gli Amministratori e i dipendenti del Comune di Tavullia, la Pro Loco Fogliense che dal 2005 lavora per la buona riuscita della festa, gli ospiti; come sempre, un grazie speciale va infine alle cuoche e alle loro famiglie, per aver aperto le loro case con grande disponibilità e, soprattutto, come dicono loro, con il cuore. CRISTINA ORTOLANI

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Un paese e cento storie - a cena ‘in famiglia’ Album


Avvertenza per la lettura Le fotografie delle cene e i ricettari sono radunati per famiglie, e presentati in ordine alfabetico, secondo il nome del capofamiglia. Le ricette sono state trascritte con pochissime modifiche, per rispettare le peculiarità di ciascuna cuoca e di ogni libro di cucina. Salvo diversa indicazione, le quantità degli ingredienti sono calcolate per 4 persone. Programmi e immagini delle feste sono presentati in ordine cronologico. Segnaliamo che altre immagini della festa 2005 sono contenute nel volume Un paese e cento storie. Cronache e ricordi tra Montelevecchie e Belvedere Fogliense (Comune di Tavullia 2007), che raccoglie anche i materiali presentati nell’omonima esposizione allestita nel 2005 presso il Salone Comunale di Belvedere Fogliense; le ricette della prima edizione della festa sono state pubblicate nel quaderno In cucina a Montelevecchie (Comune di Tavullia 2005). Entrambe le pubblicazioni possono essere richieste al Comune di Tavullia.


Famiglia Emma Angelini LA RICETTA DI EMMA ANGELINI

Schiva e riservata, ma come tutte le signore di Montelevecchie cuoca sopraffina, Emma Angelini si è unita al gruppo delle cene ‘in famiglia’ nel 2008. Il suo ricettario è dedicato a Magiche ricette per dolci speciali. Cominciamo dal dessert, dunque, per essere precisi con una COLOMBA PASQUALE. E con un’avvertenza: come ci ha detto Mariagrazia Stoc-

chi Bartolucci, che dalla prima edizione di Un paese e cento storie regge con mano sicura la rete delle famiglie di Belvedere, nei nostri quaderni di cucina ci sono solo i dolci... e chi ha mai scritto come si fa il sugo o l’arrosto? Le cuoche neofite non si spaventino, però: le signore di Belvedere sono a disposizione per ulteriori ragguagli.

COLOMBA Preparate un panetto con 60 gr. di farina e 25 gr. di lievito sciolto in 1/2 bicchiere d’acqua tiepida. Impastate 540 gr. di farina con 5 tuorli d’uovo, 100 gr. di burro, 100 gr. di zucchero, il panetto lievitato, la scorza grattugiata di un limone, un pizzico di sale e un dl. di latte tiepido. Lavorate bene e a lungo la pasta, quindi lasciatela lievitare per circa un’ora. Dopodiché unite 100 gr. di burro a pezzetti e 100 gr. di canditi. Disponete la pasta in uno stampo imburrato e lasciate lievitare ancora per un paio d’ore in un luogo tiepido. Pennellate delicatamente la colomba con un tuorlo, poi fatevi aderire 50 gr. di mandorle e due cucchiaiate di zucchero in granella. Cuocete la colomba in forno a 190° per 10 minuti, poi copritela con un foglio di alluminio e proseguite la cottura a 160 °C per circa 35-40 minuti.

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Famiglia Mariagrazia Stocchi e Francesco Bartolucci LA RICETTA DI MARIAGRAZIA STOCCHI BARTOLUCCI TORTINE ALL’ARANCIA Ingredienti: 150 gr. di burro, 200 gr. di zucchero, il succo di 2 arance, una fialetta di aroma all’arancia, 1 bustina di vanillina, una presa di sale, 200 gr. di farina, 100 gr. di amido di frumento, una bustina di lievito Lavorare il burro a crema, aggiungere zucchero, uova, vanillina, sale, succo e aroma di arancia. Impastare a cucchiaiate la farina, mescolata con l’amido, aggiungere infine il lievito setacciato. Versare in pirottini e infornare a 175 °C per 15 minuti.

Tra le signore della rocca Mariagrazia Stocchi è certo la più energica: passa le giornate tra Belvedere Fogliense e i punti vendita dell’azienda di famiglia sparsi per il mondo, anima la vita della parrocchia e del paese con insostituibile vigore e, naturalmente, si diletta a preparare piatti da re per il marito Francesco, artista del legno (suo il Pinocchio del nuovo sceneggiato tv dedicato al burattino), e i loro due figli. Ormai da

quattro anni Mariagrazia trova anche il tempo di seguire per noi la fitta rete di contatti da cui nascono le cene in famiglia’: è a casa sua - o meglio, da Pistèl, dal soprannome del precedente proprietario della casetta affacciata sulle mura di Belvedere - che si svolgono le riunioni di preparazione delle cene, non senza il benvenuto sostegno di squisiti dolci (come queste TORTINE ALL’ARANCIA) e vinsanto.

DECORAZIONI: 1 - Zucchero al velo 2 - Spruzzata di panna con sopra scorze di arancia candite 3 - Glassa di zucchero al velo, albume e succo di arancia (qualche goccia)

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Famiglia Ida, Anna Maria e Chiara Bartolucci LA RICETTA DI IDA BARTOLUCCI LIMONCELLO AL LATTE Ingredienti: 4 limoni non trattati, un litro di alcol, 2 litri di latte, 2 kg. di zucchero, 3 bustine di vanillina. Tagliare le bucce di limone il più possibile sottili e lasciarle in infusione per 48 ore nell’alcol. Dopo due giorni far bollire il latte con lo zucchero per qualche minuto. Lasciarlo raffreddare e quindi bollirlo per altre due volte. (Cominciare al mattino). Aggiungere tre bustine di vanillina. Filtrare l’alcol ed eliminare le bucce di limone, quindi unire il latte. Prima di imbottigliarlo lasciarlo nel recipiente largo, aperto, per due o tre ore, per farlo evaporare. Se Mariagrazia (nuora di Ida) è l’anima organizzativa delle cene ‘in famiglia’, Ida Pazzini Bartolucci ne è il nume tutelare. Tra una zuppa inglese che sembra arrivare da una festa di nozze anni ‘50 e una crema di limoncello distillata con il cuore, proprio nel cortiletto interno di casa sua ha preso forma nel 2005 l’idea delle cene ‘in famiglia’. Per Belvedere l’accoglienza è una vocazione, ama ripetere Ida, che ha origini romagnole ma che dal 1952 vive a Belvedere, paese del suo amatissimo sposo Matteo. Il suo quaderno delle ricette è davvero un concentrato di storie e di vita: i pensieri in poesia che da sempre Ida dedica

alla ‘sua’ Montelevecchie* si alternano a veloci appunti di cucina, inframmezzati da fiori che ricordano momenti importanti, dettati per elisir di lunga vita e rimedi di antica sapienza. Tra le ricette di Ida abbiamo scelto quella che per noi è quasi un simbolo, il LIMONCELLO AL LATTE, il cui profumo ha accompagnato tanti indimenticabili pomeriggi d’estate, trascorsi con le signore della rocca a scoprire e ad ascoltare le cento storie di Belvedere. *P.S. Montelevecchie: per saperne di più, andate a pagina 52.

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Famiglia Rosanna Sparaventi e Sandro Bartolucci LA RICETTA DI ROSANNA SPARAVENTI BARTOLUCCI

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GNOCCHETTI FRITTI ALLA RICOTTA Ingredienti: 30 gr. di burro, 90 gr. di zucchero, 180 gr. di ricotta, 1/2 bicchiere di rum (anche un po’ meno), la buccia di un limone grattugiato, 3 tuorli d’uovo, 240 gr. di farina, 60 gr. di fecola, 3/4 di lievito (anche un po’ meno), 90 gr. di latte, un pizzico di sale. Amalgamare il burro con lo zucchero, come una crema. Aggiungere il resto (prima le uova, poi ricotta, limone, e infine la farina mescolata con la fecola, il rum, il latte, il sale e il lievito). Fare tanti gnocchetti o ciambelline e friggere. Spolverizzare lo zucchero al velo quando si mangiano.

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Vivaci e colorate, le ricette di Rosanna Sparaventi Bartolucci sprizzano allegria. Custodite in professionali buste di plastica, corredate da annotazioni che con la mano dell’esperienza correggono, migliorano e aggiustano il tiro di procedimenti e sapori, anche le ricette di Rosanna sono soprattutto riferite

ai dolci (peccato non poter riprodurre sulla carta i suoi ‘racconti’ di semifreddi e torte da alta pasticceria). Con un po’ di esercizio anche le cuoche meno esperte saranno in grado di riproporre questi GNOCCHETTI FRITTI ALLA RICOTTA, dal sentore di rum e limone.


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Famiglia Beatrice Biagiarelli e Stefano Bartolucci LA RICETTA DI BEATRICE BIAGIARELLI BARTOLUCCI CONIGLIO ALLA PARMIGIANA (PER 2 PERSONE) Ingredienti: 350 gr. di coniglio, 2 cucchiai di vino bianco, cipolla, prezzemolo e basilico tritati, carote, sedano, peperoni, poco pomodoro (salsa) Far imbiondire le verdure (cipolla, basilico e prezzemolo) nell’olio. Aggiungere il coniglio a pezzi; salare e pepare. Rosolare. Bagnare con il vino e far evaporare. Spezzettare le carote, il sedano e i peperoni e aggiungerli. Unire anche il pomodoro. Aggiungere acqua sufficiente a coprire il coniglio e le verdure. Coprire e cuocere a fuoco moderato per un’ora.

Beatrice Biagiarelli, insegnante di scuola primaria (ma ci piace di più dire maestra) e madre di due figli, è l’altra nuora di Ida Bartolucci: suo marito è Stefano, valente musicista, fratello di Francesco (l’artista del legno). Il suo quaderno di cucina è di un verde gentile, e

sulla copertina ha una targhetta di ceramica fiorita: tra le ricette di Beatrice abbiamo trovato, oltre alla ormai consueta carrellata di dolci, anche quella di un veloce e gustoso piatto di carne, il CONIGLIO ALLA PARMIGIANA, insaporito da erbe, verdure e salsa di pomodoro.

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Famiglia Tania Cecchini e Serafino Bellazecca pag. 20

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2008 Tagliatelle al ragù Coscio di agnello al forno Faraona alle castagne Contorni di stagione Dolce

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Menu della Famiglia Cecchini - Bellazecca con Oriana Cecchini e Bruno Mercatelli 2007 Gnocchi all’anatra Coniglio in porchetta Arrosto misto Contorni Dolce in casa


Famiglia Vanda Mariotti e Franco Del Baldo LA RICETTA DI VANDA MARIOTTI DEL BALDO LINGUINE CON CARCIOFI E NOCI Ingredienti per 4 persone: 300 gr. di linguine, 100 gr. di gherigli di noci, 30 gr. di mollica di pane bianco, latte, prezzemolo, 5 carciofi, limone, aglio, vino bianco secco, olio per friggere, sale, pepe

Nella fitta trama di parentele che da secoli unisce le famiglie di Belvedere, Vanda Mariotti è sorella di Loretta e cognata di Marcella Ugolini (incontreremo entrambe più avanti). Anche lei - neanche a dirlo - è specializzata nei dolci, basta vederla all’opera quando spolverizza di una nuvola di zucchero il rotolo al cioccolato, mentre suo marito Franco è di solito l’addetto alla cottura di polli, conigli e selvaggina, che segue pazientemente armato di rametto di rosmarino per ungerne le carni.

Insieme con Ida, Mariagrazia, Rosanna, Marcella e tante altre signore di Belvedere e dintorni, Vanda è tra le cuoche che collaborano con la Pro Loco Fogliense alla preparazione della festa della domenica, appuntamento che ogni anno consola chi non è riuscito a trovare posto alle cene ‘in famiglia’. Per noi Vanda ha scelto la ricetta di un primo, delle fragranti LINGUINE AI CARCIOFI E NOCI, nella cui preparazione ci guida passo passo.

Sbollentate 70 gr. di gherigli di noci e pelateli. Mondate i carciofi e tagliatene 3 a spicchietti, e gli altri a fette sottili. Stufate quelli a spicchi con un goccio di vino e un dito d’acqua. Friggete quelli a fettine e teneteli in caldo. Mentre fate cuocere le linguine in abbondante acqua salata, frullate i carciofi stufati con i gherigli di noci pelati e gli altri (tranne una decina, che terrete da parte per la decorazione), il pane ammollato nel latte e strizzato, un filo di olio e un mestolino di acqua delle linguine, in modo da ottenere una salsa. Scolate le linguine e conditele con la salsa; servitele con i gherigli di noci rimasti e i carciofi fritti croccanti, insaporiti con un pizzico di prezzemolo tritato.

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Famiglia Marcella Ugolini e Mario Del Baldo LA RICETTA DI MARCELLA UGOLINI DEL BALDO DOLCE AL CACAO E AMARETTI Ingredienti: 100 gr. di burro, 100 gr. di zucchero, 100 gr. di amaretti, 100 gr. di cacao, un uovo, rum, panna per il decoro Lavorare il burro con lo zucchero e il cacao. Unire l’uovo intero e mescolare. Unire il rum e gli amaretti sbriciolati e versare il composto in uno stampo rivestito di carta di alluminio. Tenerlo in frigorifero per una notte. Cuocere il dolce* e una volta sfornato affettarlo e guarnirlo con panna montata e zabaione. * per circa 30 minuti a 180 °C [n.d.r.]

Cognata di Vanda, anche Marcella Ugolini è tra le ‘veterane’ di Un paese e cento storie (indimenticabile la sua polenta sul tagliere del 2005, che gli ospiti descrivono ancora con toni nostalgici). Come molte delle nostre cuoche, anche Marcella affianca alle ricette della tradizione idee cucinarie (sì, proprio

cucinarie) più sbarazzine, dove però la novità non dimentica mai una salda formazione a base di lasagne, ciambelloni e arrosti misti. Dal suo ricettario di casa vi proponiamo un DOLCE AL CACAO E AMARETTI, aromatizzato al rum, da servire con panna e zabaione: davvero da leccarsi i baffi.

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Famiglia Loretta Guagneli e Gianluca Forlani con Graziella Pozzi Forlani Un paese e cento storie - edizione 2005 Menu della Casa Forlani Tagliatelle con i fegatini Coniglio in porchetta Contorni vari Crostata di marmellata

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Famiglia Laura Pantera e Stefano Galizzi LA RICETTA DI LAURA PANTERA GALIZZI

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MINICAKES ALLE BANANE Ingredienti: 100 gr. di farina, 50 gr. di fiocchi d’avena, 100 gr. di uvetta, 4 banane mature, 30 gr. di burro, 200 gr. di zucchero, cannella, 0,5 dl. di rum

Arrivata a Belvedere pochi anni fa, Laura Pantera ha incontrato le cene ‘in famiglia’ nel 2005, quando come ospite fu accolta a casa di Italo Giunta e Rosanna Spinelli. Mi è sembrata un’ottima occasione per conoscere il paese dove mi ero da poco trasferita, ci ha detto Laura e quest’anno, insieme con la sua famiglia,

ha deciso di ricambiare l’ospitalità, aprendo la casa per la prima volta. Le sue ricette sono contenute in un quaderno con la copertina da fiaba, dal quale trascriviamo delle insolite TORTINE (MINICAKES) ALLA BANANA.

Lasciare a bagno l’uvetta nel rum per circa un’ora. Scolare, conservando il rum. Mescolare i fiocchi d’avena, la farina, 50 gr. di zucchero, 20 gr. di burro e impastare fino a ottenere un impasto asciutto. Tagliare le banane a rondelle sottili, foderare 4 stampini rotondi (diametro 10 cm.) con carta da forno (o ungerli con il burro rimasto). Cospargere con 50 gr. di zucchero mescolato con un cucchiaino di cannella. Distribuire sul fondo degli stampini 1/3 del composto, 1/3 delle banane, 1/4 dell’uvetta. Ripetere una seconda volta e una terza (quest’ultima senza uvetta). Cospargere la superficie con 20 gr. di zucchero e un cucchiaino di cannella, e spruzzare con un po’ di rum. Cuocere i minicakes in forno a 180 °C per 50 minuti. Caramellare lo zucchero, unire il rum e l’uvetta fino a ottenere uno sciroppo denso. Distribuirlo sui minicakes sfornati e caldi.


Famiglia Maria Bartolucci e Franco Gaudenzi Un paese e cento storie - edizione 2005 Menu della Casa Gaudenzi-Bartolucci Tagliatelle con i fagioli Gnocchi con costarelle di maiale Piatto allo stoccaďŹ sso e patate Ciambella al forno

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Famiglia Maria Stefani e Angelo Generali pag. 28

Un paese e cento storie, edizioni 2005-2008 I menu di Maria Stefani e Angelo Generali

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2005 Quadretti coi fagioli Baccalà arrosto con patate Verdura cotta e formaggio Crostata alle mandorle

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Poco incline a far mostra di sé, Maria Stefani Generali è una delle ‘colonne’ delle cene ‘in famiglia’. L’apparenza non inganni, però: dietro i menu descritti in poche ed essenziali parole c’è una sapienza rara, che fa della tavola di casa Generali uno scrigno di preziose tradizioni. E così, forte di un’esperienza secolare che difficilmente si lascia incantare dalla tentazione della nouvelle cuisine,

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Maria prepara le più scelte erbe di campo, la piadina più delicata, i cappelletti dei giorni di festa, e insieme con il figlio Angelo li offre agli ospiti con il sapore lieve di una semplicità che incanta. A tavola con loro anche Celestina (Tina) Generali, cognata di Maria e sorella di Vera (vedi pagina seguente).

2007 Tagliatelle con fagioli e salsiccia Coniglio arrosto Patate al forno Verdura cotta Torta di mele 2008 Crostini Cappelletti in brodo Lasagne al forno Arrosto misto Contorni vari Torta di mele


Famiglia Rosanna Spinelli e Italo Giunta LA RICETTA DI ROSANNA SPINELLI GIUNTA CASTAGNOLE DI CARNEVALE Ingredienti: 600 gr. di farina, 150 gr. di zucchero, 150 gr. di burro (o olio d’oliva), 4 uova, un bicchierino di anice, un pizzico di sale, la buccia di un limone grattugiata, una bustina di lievito per dolci Mescolate le uova con lo zucchero e una parte della farina. Aggiungete il burro precedentemente ammorbidito, il limone, il sale, impastando gradatamente con il resto della farina. Unite l’anice e il lievito. Amalgamate bene. Riducete l’impasto a bastoncini di 4-5 cm - o se preferite fate delle palline o degli gnocchetti. Friggete in strutto bollente, scolate le castagnole e spolverizzatele di zucchero al velo.

Della casa di Italo e Rosanna tutti si ricordano i tordi che troneggiano sull’arola del camino, in attesa di raggiungere gli ospiti seduti a tavola insieme con i loro figli e Vera, la mamma di Italo, una vera istituzione in paese (per anni ha gestito una delle due osterie). La sua prima cena ‘in famiglia’, nel 2005, fu infatti un trionfo di cacciagione tra tordi,

colombaccio e ragù di palomba per le tagliatelle. Anche per Rosanna, però, il ricettario parla soprattutto di dolci. E così, cogliamo l’occasione per proporre alle cuoche lettrici un classico della cucina, le CASTAGNOLE DI CARNEVALE al profumo di anice.

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Famiglia Stefania Mariotti e Paolo Orazi con Giuliana e Vittorio Mariotti LA RICETTA DI STEFANIA MARIOTTI ORAZI MOUSSE DI FRAGOLE Ingredienti: 400 gr. di fragole, 2 uova (solo la chiara), 250 gr. di panna per dolci, pavesini, 150 gr. di zucchero, un limone Montare le chiare con metà dello zucchero. Montare la panna con lo zucchero rimasto. Frullare le fragole con un po’ di limone e un po’ di zucchero. Unire il tutto mescolando delicatamente. Foderare una pirofila con uno strato di pavesini e ricoprire con il composto. Guarnire a piacere e lasciar riposare la mousse in frigorifero prima di servire.

Sorridente ed estroversa, Stefania Mariotti è una delle ‘nuove leve’ tra le cuoche di Montelevecchie. Nel 2008, non senza un po’ di preoccupazione per il giorno del debutto, Stefania ha deciso di aprire la propria casa agli ospiti insieme con il marito Paolo. Insieme con Stefania e Paolo e i loro due bimbi, ci

sono Vittorio e Giuliana Mariotti, che danno man forte alla figlia tra la cucina e l’accoglienza in sala da pranzo. Dal ricettario di Stefania vi proponiamo una fresca MOUSSE DI FRAGOLE, che porta sulla tavola i colori allegri della primavera.

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Famiglia Loretta Mariotti e Bruno Sabbatini LA RICETTA DI LORETTA MARIOTTI SABBATINI SCIROPPO PER CASTAGNE Ingredienti: 750 gr. di zucchero, 250 gr. di rum, 250 gr. di alcol, la buccia di 2 arance, la buccia di 2 limoni, 5 chiodi di garofano, una stecca di cannella, 2 buste di vanillina In un tegame far bollire l’acqua insieme con lo zucchero, la buccia di arancia e di limone, le spezie e la vanillina. Filtrare e lasciare raffreddare, quindi aggiungere alcol e rum.

Loretta Mariotti (sorella di Vanda, che abbiamo incontrato qualche pagina fa) e Bruno Sabbatini sono due veri maestri dell’arte del ricevere. Dal 2005 a casa loro gli ospiti trovano prelibatezze raffinate, portate in tavola da Loretta come farebbe un grande chef, e accompagnate da vini accuratamente

scelti da Bruno, che da vero gastronomo racconta di ogni piatto i dettagli più saporosi. Tra le mille ricette di Loretta abbiamo trovato una vera chicca da gourmet, uno SCIROPPO PER CASTAGNE dai sentori speziati, per aggiungere un tocco inusuale ai pomeriggi d’autunno.

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Famiglia Urbinelli 2008 Antipasto misto Cannelloni al forno Contorni vari Dolce a sorpresa

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Menu della Famiglia Urbinelli 2007 Tagliatelle al rag첫 Arrosto misto Contorni vari di stagione Dolce fatto in casa

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Famiglia Milva Binda e Sanzio Vitri LA RICETTA DI MILVA BINDA VITRI

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TAGLIOLINI AGLI ASPARAGI E PROSCIUTTO Ingredienti: 220 gr. di tagliolini, 20 gr. di burro, 70 gr. di prosciutto crudo, un mazzo di asparagi, la buccia di un limone, grana Mettere a bollire l’acqua per la pasta. Scaldare il burro in una padella; aggiungere il prosciutto tagliato a striscioline e lasciarlo rosolare un po’. Nel frattempo lessare gli asparagi tagliati a pezzetti; scolarli ancora al dente e aggiungerli al prosciutto insieme con la buccia di limone tagliata a striscioline. Scolare la pasta e condirla, aggiungendo alla fine anche il grana a scaglie.

Con Milva Binda e Sanzio Vitri usciamo dalle case di Belvedere Fogliense per portarci verso i luoghi della festa, che dal 2005 si svolge tra la piazza e il salone comunale. Non prima, però, di aver ricordato che Sanzio Vitri è fratello di Samuele, teatrante di Belvedere (tra i ‘figuri’ di pagina 48 è il più elegante) che proprio a Montelevecchie (Montlivecc, come dicono qui) ha dedicato un esilarante spet-

tacolo, presentato anche nell’edizione 2009 di Un paese e cento storie. Le ricette di Milva sono incorniciate da una leggiadra danseuse sui toni del lilla: insieme con lei vi salutiamo in punta di piedi con una ricetta tutta primaverile, i TAGLIOLINI AGLI ASPARAGI E PROSCIUTTO CON SCAGLIE DI GRANA. E, ancora una volta, Buon Appetito!


Fuori le cuoche! pag. 38


Un paese e cento storie Album delle feste


Un paese e cento storie festa d’autunno per Belvedere Fogliense, 10-13 novembre 2005

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Programma giovedì 10 novembre ore 20 - Cena ‘in famiglia’ venerdì 11 novembre, San Martino ore 20 - Cena ‘in famiglia’ sabato 12 novembre ore 18 - piazza Montefeltro Inaugurazione dei lavori di recupero del centro storico e saluto delle Autorità Apertura della mostra fotografica nel salone comunale ore 19,30 - Assaggio di cibi tradizionali e vino novello Festa e danze intorno al fuoco con i “Bevano Est” ore 21,30 - Spettacolo pirotecnico domenica 13 novembre ore 17 - 19 Apertura della mostra con visite guidate

La prima edizione 10, 11, 12 e 13 novembre 2005


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05 12 novembre 20


Un paese e cento storie festa per Belvedere Fogliense, 16, 17 e 18 marzo 2007

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venerdì 16 marzo ore 20 - Cena ‘in famiglia’ sabato 17 marzo ore 20 - Cena ‘in famiglia’ domenica 18 marzo vigilia di San Giuseppe ore 17,30 - Salone Comunale “Gran Caffè Montelevecchie - un paese si racconta” presentazione del volume e proiezione del video Un paese e cento storie ore 19,30 - Assaggio di cibi tradizionali e vini del territorio Festa e danze intorno al fuoco di San Giuseppe con i “Gattamolesta”

La seconda edizione 16, 17 e 18 marzo 2007


7, 29 gennaio 200 paratoria la riunione pre pag. 43

18 marzo 2007


Un paese e cento storie festa per Belvedere Fogliense, 29 febbraio, 1 e 2 marzo 2008

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La terza edizione 29 febbraio, 1째 e 2 marzo 2008


8, 28 gennaio 200 toria ra a p la riunione pre

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2 marzo 2008


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2 marzo 2008


“Il R

febbraio 2008 2 2 , ro a es P i d , edizione esto del Carlino� pag. 47


Figure & figuri pag. 48


Grazie a Parrocchia di San Donato - Belvedere Fogliense Pro Loco Fogliense - Belvedere Fogliense alle famiglie che hanno aperto le loro case per le cene: Emma Angelini Mariagrazia Stocchi e Francesco Bartolucci Ida, Anna Maria e Chiara Bartolucci Sandro Bartolucci e Rosanna Sparaventi Beatrice Biagiarelli e Stefano Bartolucci Tania Cecchini e Serafino Bellazecca con Oriana Cecchini e Bruno Mercatelli Vanda Mariotti e Franco Del Baldo Marcella Ugolini e Mario Del Baldo Loretta Guagneli e Gianluca Forlani con Graziella Pozzi Forlani Laura Pantera e Stefano Galizzi Maria Bartolucci e Franco Gaudenzi Maria Stefani e Angelo Generali Italo Giunta e Rosanna Spinelli Stefania Mariotti e Paolo Orazi con Giuliana e Vittorio Mariotti Loretta Mariotti e Bruno Sabbatini Milva Binda e Sanzio Vitri Famiglia Urbinelli agli uomini e donne della Pro Loco Fogliense, che da quattro anni animano la festa con immutato entusiasmo e, infine, a tutti gli ospiti delle feste e delle cene ‘in famiglia’

per le immagini ringraziamo Archivio Diocesano - Pesaro Famiglia Macchini - Gambini e Gina Giovanetti Macchini - Pesaro Simonetta Bastianelli - Tavullia Lucia Curina - Mombaroccio Bruno Olivi - Colbordolo Simona Ortolani e Walter Vannini - Pesaro Antonio Zaffini - Pesaro

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DA BELVEDERE FOGLIENSE A MONTELEVECCHIE Nel 1921 gli abitanti di Montelevecchie inoltrarono a Vittorio Emanuele III la richiesta di cambiare il nome del paese “brutto e inelegante - come recita il testo della petizione - e d’altra parte non collegato ad alcun ricordo storico locale” in quello di Belvedere Fogliense, più “rispondente alla condizione naturale del luo-

go”; il passaggio al nuovo nome avvenne ufficialmente con Regio Decreto n.609 del 17 aprile 1922. Il nome penso che sia più antico del castello, com’è quasi sempre. Montelevecchie, nel medioevo Mons Vetularum, Monte delle Vecchie, anzi, direi, delle Vecchiarde, perché vetula ha, almeno in Giovenale e in Marziale, valore spregiativo ed è spesso accompagnato dall’aggettivo turpis. Se per un momento ci abbandoniamo alla fantasia... potremmo

pensare a tre maghe (il numero in questi casi è obbligato), tre vecchiarde appunto, appollaiate come civette (striges = streghe) in qualche anfratto della roccia, lassù su quel balcone incomparabile affacciato da oltre duecento metri sulla Valle del Foglia, sulla magica atmosfera della quale non finiremo mai di insistere. (Luigi Michelini Tocci, Gradara e i castelli a sinistra del Foglia, Pesaro 1974)


Annotazioni e ricette


Annotazioni e ricette pag. 52


Annotazioni e ricette pag. 53


Fotografie pag. 54


SOMMARIO Il Sindaco di Tavullia Bruno Del Moro A tavola con un paese - Cristina Ortolani

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Un paese e cento storie - a cena ‘in famiglia - Album Famiglia Emma Angelini Famiglia Mariagrazia Stocchi e Francesco Bartolucci Famiglia Ida, Anna Maria e Chiara Bartolucci Famiglia Rosanna Sparaventi e Sandro Bartolucci Famiglia Beatrice Biagiarelli e Stefano Bartolucci Famiglia Tania Cecchini e Serafino Bellazecca Famiglia Vanda Mariotti e Franco Del Baldo Famiglia Marcella Ugolini e Mario Del Baldo Famiglia Loretta Guagneli e Gianluca Forlani Famiglia Laura Pantera e Stefano Galizzi Famiglia Maria Bartolucci e Franco Gaudenzi Famiglia Maria Stefani e Angelo Generali Famiglia Rosanna Spinelli e Italo Giunta Famiglia Stefania Mariotti e Paolo Orazi Famiglia Loretta Mariotti e Bruno Sabbatini Famiglia Urbinelli Famiglia Milva Binda e Sanzio Vitri

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Fuori le cuoche! Un paese e cento storie - Album delle feste Figure & figuri Grazie a Annotazioni e ricette

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ďŹ nito di stampare nel marzo 2009 da SAT - Industria GraďŹ ca Montecchio (PU)


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