Miroarchitetti portfolio

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miroarchitetti miroarchitects

Lo studio MIROarchitetti, nasce nel 2009 su iniziativa dei tre giovani architetti Valentina Cicognani, Giacomo Minelli e Riccardo Pedrazzoli dando vita a un gruppo di lavoro duttile e poliedrico in cui le specifiche competenze tecniche dei singoli si pongono al servizio di un’identità progettuale forte e condivisa. Il campo d’azione del collettivo spazia quindi dalle esperienze di architettura applicata alla sperimentazione progettuale in ambito architettonico e urbano fino ad arrivare alla scala più piccola dell’oggetto di design, con attenzione particolare agli aspetti sociali e della sostenibilità. La predisposizione a confrontarsi con tematiche diverse e sempre nuove ha implementato collaborazioni con specialisti qualificati di svariato tipo e un crescente bagaglio di contatti sul campo.

Riccardo Pedrazzoli (Bologna 1978) - Valentina Cicognani (Forlì 1978). Laureati in architettura all’Università di Ferrara. Nel 2002 studiano presso la Chalmers Tekniska Högskola di Göteborg (Svezia). Tra il 2004 e il 2005 collaborano con lo studio austriaco di architettura Frediani+ Gasserarchitettura di Klagenfurt . Riccardo Pedrazzoli nel 2007 è vincitore di un assegno di ricerca per seguire il progetto di restauro del complesso del Conservatorio di Ferrara. Tra il 2007 al 2009 collabora con lo studio di architettura Designo di Bologna. Dal 2005 è professore a contratto nell’ambito della progettazione architettonica presso la facoltà di architettura di Ferrara. Nel 2008 è relatore alla conferenza “La riqualificazione urbanistico ambientale del comparto urbano in destra Adige” _ Trento , Palazzo Geremia. Scrive periodicamente sulla rivista di settore “Paesaggio urbano”, per la quale ha pubblicato vari articoli.

Valentina Cicognani tra il 2006 e il 2008 collabora con lo studio di architettura Critofani&Lelli di Faenza (RA). Dal 2006 svolge attività di docenza come professore a contratto, nell’ambito di laboratori di progettazione architettonica presso la facoltà di architettura di Ferrara. Collabora con il Dipartimeto di Architettura e Pianificazione Territoriale (DAPT) dell’Università di Bologna per lo svolgimento del progetto di ricerca “Ritratti di una città in un interno”.

Giacomo Minelli (Bologna 1983). Laureato in architettura all’Università di Ferrara. Studia presso l’Università Pontificia cattolica di Santiago del Chile. Nel 2009 ottiene una menzione speciale nell’ambito del premio “Ricerca e Innovazione” miglior tesi di laurea e dottorato di ricerca, indetto in collaborazione con le più prestigiose università italiane, per la tesi di laurea dal titolo “Yazd, avanposto sociale: progetto di riqualificazione nell’area dell’ Amir Chaghmagh”. Collabora all’attività didattica nell’ambito del corso di sintesi in progettazione architettonica presso la facoltà di architettura di Ferrara.

Tutti i componenti dello studio miroarchitetti svolgono attività di ricerca partecipando all’organizzazione e gestione delle attività promosse dall’ associazione Transurban che organizza scambi culturali internazionali con svolgimento di workshop e conferenze in vari paesi tra cui Iran ed India. Nel 2010 vincono il 3° premio al concorso Silk Road Map competizione internazionale indetta dall’OICE e avranno l’onore di vedere esposto all’Expo 2010 di Shangai il video che illustra la proposta elaborata per la reinterpretazione della mitica via della seta.

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miroarchitetti miroarchitects

Miroarchitetti was established in 2009 by young architects Valentina Cicognani, Giacomo Minelli and Riccardo Pedrazzoli giving life to a flexible and eclectic workgroup in which the personal technical duties of the members cooperate in a strong and shared planning identity. The operational field of the office ranges from urban and architectural planning to the smaller scale of object design, with a special attention to the social aspects and the sustainability. The aptitude to experiment each time on different and new themes implemented several collaborations with qualified professionals and a growing array of contacts in various fields.

He’s been lecturer in many workshops in Iran, India and Austria and speaker in conferences in Italy. He writes periodically on the Italian magazine “Paesaggio urbano”.

Riccardo Pedrazzoli (Bologna, 1978) – Valentina Cicognani (Forlì 1978). Graduated in Architecture at the University of Ferrara. In 2002 they both studied at Chalmers Tekniska Högscola of Göteborg (Sweden). From 2004 to 2005 they collaborated with the Austrian office frediani+gasser architettura in Klagenfurt. Riccardo Pedrazzoli also worked for Designo Office in Bologna from 2007 to 2009. Since 2005 he is Visiting Professor in the architectural planning area at the Faculty of Architecture of Ferrara where he also briefly worked as a contract researcher in 2007, collaborating to the restoration project for the local Academy of music.

Giacomo Minelli (Bologna 1983) graduated in Architecture at the University of Ferrara in 2009. He also studied at Pontificia Universidad Catolica in Santiago de Chile. In 2009 his diploma work “Yazd, social outstation: requalification project of Amir Chaghmagh area” won the honourable mention “Research and Innovation” in a prestigious national competition for students projects. Since 2009 he collaborates to architectural planning courses at the Faculty of Architecture of Ferrrara.

Valentina Cicognani collaborated from 2006 to 2008 with Cristofani & Lelli architectural office in Faenza (RA). Since 2006 she is Visiting Professor in Architectural planning courses at the University of Ferrara. She collaborates with Architectural and Urban Planning Department (DAPT) of University of Bologna on the research project “City portrait in an Interior ”

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PROGETTI PROJECTS

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TIPOLOGIE 1:200 struttura commerciale

E

demolizioni B

costruzioni C

D

0

7,5

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accesso

0

8,5

0 8,0

RIQUALIFICAZIONE PIAZZA, TESERO (BZ) REGENERATION OF A SQUARE, TESERO (BZ)

ESPANSIONE disegno complessivo omogeneo e armonico vaste possibilità di integrazione ed ampliamento

E

0

7,5

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0 4,5

0

8,0

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flussi dal fondovalle flussi dalla statale ipotesi futuro collegamento zona traffico limitato relazioni con l’esistente

0

Il comune di Tesero, in val di Fiemme, aveva bandito un concorso per il ripensamento della sua piazza centrale, oggi ridotta a un vasto parcheggio a raso, occasionalmente lasciato libero in caso di grandi eventi. Contestualmente si prevedeva la realizzazione di un grande garage interrato, di spazi per piccole attività commerciali e di un nuovo supermercato. Prendendo spunto dalla proporzione degli altri vuoti urbani dell’abitato storico, per lo più costituiti da piccole corti interne agli isolati irregolari, si è deciso che la nuova piazza non poteva essere un unico grande vuoto totalmente fuori scala rispetto al contesto. Si è così impostato un disegno planimetrico a strisce trasversali, a loro volta suddivise in settori di varia dimensione, allo scopo di frazionare il grande spazio in ambiti più raccolti e più consoni alla dimensione del paese. Le tessere si sviluppano episodicamente in alzato, generando sedute, tavoli e anche veri e propri microedifici destinati al piccolo commercio. Quello che in pianta pare essere un unico grande spazio urbano si presenta invece a scala umana come un ambiente fortemente tridimensionale articolato da uno skyline artificiale che riproduce in piccolo il profilo delle dolomiti circostanti. Il materiale scelto per rivestire indistintamente tutte le su-

8,0

COMMITTENTE / CLIENT Comune di Cazzago San Martino (BS) LUOGO / LOCATION Cazzago San Martino (Italy) PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS Giacomo Minelli, Riccardo Pedrazzoli, Giacomo Beccari, Gaia Calamosca, Alessandro Miti, Enrico Melchiorre, Jean Pierre Pommerol, In partnership con skf architettura. DIMENSIONI / DIMENSIONS Superficie del lotto / Plot area = 6.800 mq / sqm Superficie costruita / Built area = 3.000 mq / sqm IMPORTO LAVORI / CONSTRUCTION BUDGET 6.250.000 € CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2009, Progettazione preliminare / Concept design

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CONTAMINAZIONE COMPLESSIVA: un piano organico teso a valorizzare tutto il sistema dello spazio pubblico di tesero attualmente percepito come luogo di passaggio

LETTURA PROFILI

artificiale

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perfici di questo plastico mantello è il porfido, pietra emblema del trentino, che tessuto in sottili listelli avrà un aspetto naturale e artificiale allo stesso tempo. Sotto alla piazza il grande parcheggio è suddiviso in due compartimenti diversamente connotati. Uno, più prossimo al cuore dell’abitato, funziona tutto l’anno e serve i residenti e il supermercato, l’altro, più distante, sarà aperto solo nei mesi di massima affluenza turistica.

LETTURA PROFILI

artificiale

The Municipality of Tesero, a village in the Italian Alps, launched

flussi dal fondovalle a competition for a full reconfiguration of its central square, today

mostly used as an open parking, and just occasionally as a place flussi dalla statale

for public events. At the same time it was foreseen a large underground parking a new supermarket and room for small commercial zona trafficoactivities. limitato took inspiration from the proportions of the other urban voids relazioni conWe l’esistente present in the village, small inner courts inside the blocks, and we decided the new square couldn’t be a so broad void completely out of scale compared to the context. So we defined a general design, dividing the square in crossing stripes, at their time divided in smaller sectors. In this way we divided the large surface in smaller spaces, according to the proportions of the surrounding village. These tiles occasionally rise from the ground generating benches, tables and also small buildings, supposed to host the commercial activities. What appears in plan LETTURA PROFILI as a unique urban space, reveals itself at human scale as a widely three-dimensional environment, enclosed by an artificial skyline that recalls the surrounding profile of Dolomites. artificiale The material we’ve chosen for all the surfaces of this plastic blanket is Porphyd, a local stone, which will give to the square a natural and artificial look at the same time. Under the square the big parking is subdivided in two sectors with different role and purpose. The first one, closer to the downtown, naturale will be destined to inhabitants serving also the new supermarket. The second, a little further, will be activated and used just in high season, providing more places for tourists and city users. ipotesi futuro collegamento

naturale

0000SKF4 CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DEI LUOGHI CENTRALI DELL’ ABITATO DI TESERO

PIANTA -3 1:500

PIANTA -2 1:500

PIANTA -1 1:500

0000SKF4 CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DEI LUOGHI CENTRALI DELL’ ABITATO DI TESERO

A B C D

PIANTA 0 1:500

0 -1 -2 -3

A.

0. -1 . -2 .

B.

-3 .

C.

D.

doppio accesso per agevolare i grandi afflussi quello a sud in previsione di un possibile futuro collegamento con la valle

Fosso di Val

GESTIONE

uso completo 303 posti auto uso parziale 63 posti auto

SEZIONE 1:500

fase 1 fase 2

realizzazione a piani sfalsati in due fasi possibilità di utilizzo di parte dei posti auto preesistenti anche a cantiere in corso gestione dinamica disattivazione della parte più a sud nei periodi di minor necessità

sintesi

0000SKF4 CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DEI LUOGHI CENTRALI DELL’ ABITATO DI TESERO

SEZIONE 1:500

terra

V.1 VISIBILITA’

pietra

MATERIALI

luce

V.2

VERDE

pubblico

VISUALI

partecipato

V.3

attrezzato

V.4

MATERIA trattazione omogenea. porfido copre indistintamente parti pedonali e di edifici

VIABILITA’

FLORA invasione della presenza vegetale il terrazzamento inferiore non sarà un parco pubblico ma un giardino partecipato il paesaggio naturale si smaterializza nel panorama stesso su cui è affacciato

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pedonale

traffico ordinario

bus

traffico limitato mezzi soccorso

sintesi


CASA LGN SUI COLLI, BOLOGNA COUNTRY HOUSE LGN, COMMITTENTE / CLIENT Luca LGN LUOGO / LOCATION Bologna (Italy) PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS Valentina Cicognani, Juan La Malfa, Gaia Calamosca In partnership con skf architettura COLLABORATORI / DESIGN TEAM Giacomo Beccari, Giacomo Minelli, Alessandro Miti, Riccardo Pedrazzoli INGEGNERIA STRUTTURALE /

STRUCTURAL ENGINEERING Ing. Giulio Fabbri DIMENSIONI / DIMENSIONS Superficie del lotto / Plot area = 2.000 mq / sqm Superficie costruita / Built area = 250 mq / sqm IMPORTO LAVORI / CONSTRUCTION BUDGET 800.000 € CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2009, Progettazione preliminare / Concept design 2009, Parere preventivo approvato / Municipality Approved

Un vecchio fienile da convertire in abitazione è un caso tipico di ordinaria amministrazione nel panorama Bolognese. Alla luce dei vincoli architettonici e paesaggistici, ma soprattutto dell’ostinata predilezione del grande pubblico verso il pittoresco, di solito questi interventi si limitano alla chiusura dell’involucro esistente, all’apertura di finestre totalmente inventate ma ben armonizzate con l’insieme e a un avido sfruttamento dei metri quadri interni.

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In totale controtendenza con questa filosofia il committente Luca Lgn aveva chiesto di pensare a qualcosa di diverso per la ristrutturazione del fienile che aveva acquistato, immerso nel sereno paesaggio delle colline di Bologna. Il risultato di un’articolata e concertata fase di progettazione preliminare puntava su alcuni punti salienti, tra cui la massima apertura del prospetto orienato a sud che avrebbe inquadrato il meraviglioso paesaggio collinare e la prevalente chiusura invece degli altri fronti sia per questioni di orienatmento climatico che di privacy. Si è pensato ad una facciata continua in mattoni che si smaterializzasse gradualmente davanti alle finestre e a un’interessante distribuzione interna che sviluppava le due residenze binate in verticale sfruttando appieno l’effetto di tridimensionalità dato dalla scala.

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An old barn to be converted into a house is a standard case of ordinary routine in the context of Bologna building activity. According to the architectural and enviromental limitations and, most of all, to the obstinate predilection of the mass majority for the picturesque, these types of operation mainly consist in closing the external pre-exsisting structure, opening up brand new windows, armonized with the big picture, and greedly putting to use every internal square meter possible. Going totally against this trend, the purchaser Luca Lgn asked to plan something different for the restructuring of the barn

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he bought in the calm enviroment of the Bologna’s hills. The end result of an articulated and harmonized preliminary phase of projecting, pointed out some highlights, like the maximum openining possible of the south side of the building that would have allowed to capture the wonderful hill landscape, closing instead most of the other sides for climatic and privacy reasons. The skin of the building was planned as a continuous local brick masonry façade gradually vanishing in correspondence with the windows, and an interesting internal distribution that developed the twin apartments in vertical, taking advantage from the three dimensional effect given by the free stairs.


CASTELLO BERLINO-HUMBOLDT-FORUM, BERLINO BERLIN CASTLE-HUMBOLD-FORUM, BERLIN COMMITTENTE / CLIENT German Parlament S.r.l. LUOGO / LOCATION Berlino (Germany) PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS Valentina Cicognani, Giacomo Minelli, Riccardo Pedrazzoli, Gaia Calamosca, Giacomo Beccari, Alessandro Miti. In partnership con frediani+gasser architettura e skf architettura COLLABORATORI / DESIGN TEAM Alessia DeRogatis, Giulia Gallerani, Noemi

INGEGNERIA STRUTTURALE/ STRUCTURAL ENGINEERING Ing. Gerold Hebenstreit DIMENSIONI / DIMENSIONS Superficie del lotto / Plot area = 40.850 mq / sqm Superficie costruita / Built area = 21.500 mq / sqm IMPORTO LAVORI / CONSTRUCTION BUDGET 552.000.000 € CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2008, Progettazione preliminare / Concept design

Il Castello di Berlino, gravemente danneggiato dalla seconda guerra mondiale, è stato raso al suolo nel 1950 da una DDR che ne disprezzava il significato storico. La Germania del terzo millennio ha scelto di farlo risorgere insediandovi un grande forum sulle culture del mondo. Il bando di concorso imponeva la ricostruzione scientifica di tre delle facciate principali esterne e di parte di uno dei cortili interni dell’edificio originario, lasciando però libertà d’azione su come organizzare i quasi 40000 mq di funzioni espositive, commerciali e promozionali previste. Si è scelto di affrontare un tema romantico e radicale in maniera romantica e radicale. Il Berliner Schloss non tornerà ad essere quel castello che da troppo tempo non esiste più. Risorgono solo le sue facciate a completare la quinta urbana dell’isola dei musei, e nel grande spazio vuoto da loro racchiuso sorge un nuovo edificio totalmente indipendente, prodotto autentico dell’architettura del suo tempo, che sovrasta il suo recinto

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ed entra in dialogo diretto con gli altri abitanti dell’isola: i musei, il duomo, il grande vuoto del Lustgarten. Il grande prisma di cristallo non ignora le mura che lo circondano e le rispetta al punto di non toccarle quasi, sceglie però di non imitarle, di non mimetizzarsi in esse, mentre al suolo, fra antico involucro e nuovo cuore, si diffonde una piccola foresta di piante non autoctone, enclave vegetale dei mondi lontani raccontati all’interno. L’Humboldtorum si sviluppa a partire dal livello interrato, accessibile da ampie depressioni delle piazze laterali che fluiscono sotto le mura ricostruite. Mentre la grande hall occupa tutta l’impronta dell’antico edificio illuminata naturalmente da vasti lucernai, la parte espositiva risale invece in verticale all’interno del volume fuori terra. Le varie sezioni, accessibili tramite quattro grandi ascensori, funzionano come edifici museali multipiano autonomi disposti uno sopra l’altro. Un grande vuoto di forma organica si sviluppa dalla hall fino alla grande terrazza panoramica in copertura collegando percettivamente tutti i livelli e sagomando in maniera differente le piante dei piani. Berlin Castle, seriously damaged by WWII has been torn down in 1950 by an Eastern Germany which despised its historical meaning. The unified Germany of XXI century chose to make it born again settling inside it a huge forum of the cultures of the world. The competition requirements imposed the full scientific reconstruction for three of the main facades and part of the inner court of the original building, offering a certain freedom of action for

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what concern the setting of about 40000 square meters of expositional, commercial and promotional functions. We’ve chosen to face a romantic and radical theme in a romantic and radical way. Berliner Schloss won’t be born again as a castle, no longer existing since a too long time. Just its facades will rise again, completing the urban scene of Museuminsel, while in the big inner void a new independent and authentically modern building will rise, overtopping its fence and getting in visual dialog with the other presences on the island: the museums, the cathedral and the big void of Lustgarten. The big crystal prism does not ignore the walls surrounding him and respect them to a point where he almost didn’t even touch them. But he choose not to emulate them not to camouflage with them, while on the ground level between ancient envelope and brand new core a small forest of non native plants is spreading around, vegetal enclave of the far worlds explained inside the museum. The Humboldtforum originates from the underground level, accessible through vast depressions of the surrounding squares which allow a fluid passage under the castle walls. While the big hall, naturally enlightened by large skylights, occupies the whole footprint of the old Castle, the expo area instead is developed into the cubic volume. The different sections, accessible through four large elevators, work as independent multi-storey museums one over the other. A big organic shaped void starts from the underground hall and climbs up into the volume until the rooftop terrace, acting as a visual connection throughout the levels and giving differently articulated shapes to the plans.


“S’ACCOMODINO”: GALLERIA D’ARTE TEMPORANEA, BOLOGNA “MAKE YOURSELVES AT HOME”: TEMPORARY ART GALLERY, BOLOGNA COMMITTENTE / CLIENT Associazione Case Aperte LUOGO / LOCATION Bologna (Italy) PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS MIRO ARCHITETTI (Valentina Cicognani, Giacomo Minelli, Riccardo Pedrazzoli) in partnership con skf architettura COLLABORATORI / DESIGN TEAM Carlotta Fabbri, Elena Tugnoli, Silvia Tugnoli, Giacomo Nigrisoli DIMENSIONI / DIMENSIONS Superficie costruita / Built area = 120 mq / sqm IMPORTO LAVORI / CONSTRUCTION BUDGET 0,83 € a mq CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2009, Progettazione / Design 2009 Realizzazione / Construction

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L’associazione CaseAperte di Bologna si propone di trasformare private abitazioni in gallerie d’arte per una notte, dando origine a brevi ma intensi cocktail di arte e musica dal vivo nell’inusuale cornice delle altrui mura di casa. Normalmente la proprietà che si offre di partecipare all’iniziativa mette a disposizione alcune stanze della casa liberandone le pareti per l’esposizione dei quadri e disponendo uno spazio per il concerto e il catering, il tutto però lasciando inalterata l’integrità della dimensione domestica. Si è presentata però, per un evento speciale nell’autunno 2008, l’opportunità di disporre di un appartamento sfitto e non ancora ammobiliato, con la conseguente possibilità di organizzare un allestimento ad hoc nei suoi spazi intonsi e vuoti. L’allestimento si è evoluto così in un’installazione a sé stante, occasione di una sottile riflessione sul confine fra pubblico e privato. La pianta dell’appartamento è stata ricostruita outdoor “arredando” con le stesse proporzioni una porzione di parco pubblico sulle colline di Bologna. Scene di vita domestica recitate da attori non professionisti sono state quindi filmate e montate sul posto dando origine a un cortometraggio muto interamente ambientato nell’appartamento en plein air. Successivamente l’appartamento reale, sito in Via Petroni, è stato allestito come la mimesi di un parco pubblico, con erba sintetica, elementi di arredo urbano e fiori di plastica. Mentre tre stanze libere sono state adibite all’esposizione dei quadri, al concerto jazz e all’aperitivo, una quarta conteneva l’installazione vera e propria: quattro monitor fuoriuscenti dal

+

= 13


‘prato’ trasmettevano in loop le scene del cortometraggio con una colonna sonora di rumori ambientali. Era rappresentato un virtuale scambio d’identità fra un luogo pubblico (il parco) e uno privato (l’appartamento). Il contenuto dell’uno si riversava nell’altro e viceversa dando origine a un cortocircuito tanto spiazzante quanto accattivante. A seguito del notevole successo di pubblico l’installazione è stata mantenuta per circa due settimane. CaseAperte is a cultural association from Bologna converting private houses in art galleries with live music and cocktail party for just one night. Normally the owners getting involved into the initiative offer the use of some of the rooms of the house for the exposition of the paintings and a free space for the gig and the buffet, but leaving unaltered the furnishing and (of course) the domestic look of the place. In autumn 2008 instead there has been the chance to use, for a special event, an unused and unfurnished flat, with the chance to organize a specific settings disposing of completely empty spaces.

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The settings evolved this way into a real art installation in itself, a chance for a reflection on the borderline between public and private. The flat’s plan has been recreated on a public park on the hills furnishing a space with the same proportions on a lawn. Domestic life scenes, played by non professional actors into the provisory scene, have been taken and edited to create a mute short. Subsequently the real flat has been set as a fake public park, with plastic grass and flowers and urban furnishing elements. While three free rooms were used for the exhibition of paintings, the jazz gig and the bar, a fourth room contained the proper installation: four monitors coming out from the fake lawn broadcasted the short scenes in loop, with a background of outdoor noises. The representation was about a virtual exchange between a public and a private place, so that the content of the first was getting into the second and vice versa with an astonishing and fascinating effect. Due to the good success the installation has been maintained for about two weeks.


NUOVA CENTRALITA’ URBANA EUROPAN10, ZAGABRIA NEW URBAN CENTRALITY EUROPAN10, ZAGREB COMMITTENTE / CLIENT Europan 10 LUOGO / LOCATION Zagabia (Croazia) / Zagreb (Croatia) PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS MIRO ARCHITETTI (Valentina Cicognani, Giacomo Minelli, Riccardo Pedrazzoli)

COLLABORATORI / DESIGN TEAM Andrea Franceschi, Nicolò Radicioni DIMENSIONI / DIMENSIONS Superficie del lotto / Plot area = 225.000 mq / sqm Superficie costruita / Built area = 90.000 mq / sqm CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2009, Progettazione preliminare / Concept design

GIVING LIFE TO A DORMITORY TOWN WITH A NEW DEVELOPMENT Il sito di Europan 10 a Zagabria era un ampio settore rettangolare stretto fra un ponte carrabile e uno ferroviario sulla sponda meridionale della Sava. Affacciato da un lato sul fiume, di fronte al lontano skyline del centro città, dall’altro si apriva sul quartiere postbellico di Novi Zagreb: una vasta distesa di complessi residenziali multipiano di epoca socialista intervallati da quartieri di villette a bassa densità e interconnesso da una rete a larghe maglie di strade ad alto scorrimento. La richiesta di funzioni commerciali e direzionali finalizzate a generare un’ideale nuova porta meridionale della città è stata presa come spunto per una riflessione sul concetto di Landmark. Invece che puntare sulla grande dimensione e sullo sviluppo verticale per ottenere un forte impatto visivo si è immaginato di insediare le medesime funzioni in un

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tessuto denso e articolato che incentivi la fruizione a quota zero e quindi l’interfaccia con la città circostante fortemente bisognosa di centralità a cui fare riferimento. L’immagine esemplificata del dedalo di strade di un centro storico è stata presa come matrice della pianta, mentre l’idealizzazione di uno skyline di tetti a falde ha dettato il movimento delle strutture verticali. Ogni elemento del nuovo tessuto è quindi costituito da una piattaforma poligonale monopiano contenente attività commerciali e di piccola produzione, sopra di essa si sviluppa una sottile torre per uffici che palesa la sua sagoma anche a distanza. A completare il programma funzionale sono un capiente parcheggio multipiano, una nuova stazione suburbana e un edificio speciale per l’intrattenimento che proiettandosi sul fiume collega idealmente l’insediamento al parco fluviale.

Europan 10 site in Zagreb was a wide sector between two bridges on the southern board of river Sava. Staring at the river on one side, with the far skyline of downtown at the horizon, on the other side it faced the post-war suburb of Novi Zagreb, a vast area scattered with multi-storey residential complexes

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from socialist era and sprawltown style single family houses estates, all connected by a broad freeway network. The requirement for commercial and business functions and the explicit invitation to think about an ideal new southern gate to the city stimulated a debate on the concept of landmark. Instead of focusing on the big size and the high rise to obtain a strong visual impact we imagined to insert the same functions in a dense and articulated fabric. Addressing attention and human presence on the ground floor level had the aim to search a dialogue with the surrounding settlement, strongly needing a downtown-like situation to communicate with. The stylized pattern of a downtown road maze has been used as a matrix for the plan, while an ideal transfiguration of a spiky roof skyline inspired the shape of vertical elements. Each element of the new fabric is constituted by a single storey polygonal platform containing commercial activities and small manufacturing workshops, above it a thin office tower rises, making its silhouette visible even from the distance. To complete the functional program of the area there is a large multi-storey parking, a new suburban rail station and a special building for entertainment that connecting the riverside links the new quarter to the river park.


WIFI & TAZ SCUOLA PROFESSIONALE, KLAGENFURT WIFI & TAZ TERTIARY COLLEGE, KLAGENFURT COMMITTENTE / CLIENT WIFI camera di commercio WIFI chambre of commerce LUOGO / LOCATION Klagenfurt (Austria / Österreich) PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS MIRO ARCHITETTI (Valentina Cicognani, Giacomo Minelli, Riccardo Pedrazzoli) in partnership con frediani+gasser architettura COLLABORATORI / DESIGN TEAM /

Il dipartimento Istruzione e Servizi della Camera di Commercio di Klagenfurt intendeva dotarsi di un edificio polifunzionale ospitante in parte uffici, in parte spazi di promozione e attuazione dei propri corsi di formazione professionale.

erdgeschoss 1:200

Il complesso programma funzionale, con richieste molto specifiche, è stato risolto raccogliendo il settore uffici in un braccio a due piani sul lato est del lotto, i grandi laboratori per le attività pratiche in un secondo braccio sul lato opposto, e la grande hall accessibile al pubblico in un terzo segmento disposto a ponte fra i primi due. La conformazione a C che così si definisce permette la creazione di una piazza-giardino interna, visibile e accessibile anche dalla strada, che garantisce quindi una connessione diretta tra spazio pubblico e spazio semipubblico. La posizione sopraelevata garantisce un certo effetto scenico agli ambienti di rappresentanza permettendo al contempo un facile accesso e una buona visibilità al giardino interno.

INGEGNERIA STRUTTURALE STRUCTURAL ENGINEERING Ing. Gerold Hebenstreit DIMENSIONI / DIMENSIONS Superficie del lotto / Plot area = 2.800 mq / sqm Superficie costruita / Built area = 1.100 mq / sqm IMPORTO LAVORI / CONSTRUCTION BUDGET 2.500.000 € CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2009, Progettazione preliminare / Concept design

ansicht süd 1:200

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untergeschoss 1:200

ansicht ost 1:200

erdgeschoss 1:200

schnitt B-B 1:200

ansicht s端d 1:200

ARCHITEKTURWETTBEWERB TEST- UND AUSBILDUNGSZENTRUM IN

The educational department of the Chamber of commerce of Klagenfurt needed a new multifunctional building to host both KLAGENFURT its offices and spaces for promotional use and for its professional courses.

255746

The articulated functional program with specific requestes, has been managed collecting the offices in a two storey block on the eastern side of the lot, the workshops on the opposite side, and the public hall in a third element disposed as a bridge between the two.

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erdgeschoss 1:200

The C shape this way created allows the creation of an inner garden plaza, visible and reachable from the street, that guarantees this way a direct connection between pubblic space and semi-pubblic space. This elevated position assure to the representation rooms a certain scenic presence and, at the same time, an easy access and a good visibility to the inner garden. untergeschoss


PLANIMETRIA . scala 1:500

SCUOLA MATERNA, CAZZAGO (BS) DAY NURSERY, CAZZAGO (BS) . Slp superficie lorda di pavimento = 1275 mq . Uf indice di utilizzazione fondiaria = 0,18 mq/mq . 35 posti auto + 2 posti auto per disabile

DEFINIZIONE DELGLI SPAZI ATTIVITA’ LIBERE ATRIO CENTRALE

COMMITTENTE / CLIENT Comune di Cazzago San Martino (BS) LUOGO / LOCATION Cazzago San Martino (Italy) ATTIVITA’ LIBERE PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS ATRIO CENTRALE MIRO ARCHITETTI (Valentina Cicognani, Giacomo Minelli, Riccardo Pedrazzoli) COLLABORATORI / DESIGN TEAM Nicolö Radicioni, Andrea Franceschi. INGEGNERIA STRUTTURALE STRUCTURAL ENGINEERING Ing. Charalampos Lithiropoulos - Holzbau srl AULE SCUOLA MATERNA IMPIANTI / TECHNICAL PLANTS Ing. Francesco Maltoni DIMENSIONI / DIMENSIONS MENSA Superficie del lotto / Plot area = 5.200 mq / sqm Superficie costruita / Built area = 1.200 mq / sqm IMPORTO LAVORI / CONSTRUCTION BUDGET 1.700.000 € CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2009, Progettazione preliminare / Concept design

Il bando di concorso per quest’asilo di provincia insisteva con decisione sugli aspetti di economicità, prefabbricabilità e performanza energetica. Per questo si è scelto di organizzare l’edificio nella maniera più compatta possibile, in una pianta quadrata modulare che racchiudesse tutte le funzioni previste con la minor possibile metratura di frontiera con l’esterno. / ACCOGLIENZA IlSERVIZI principio distributivo ruota intorno all’idea di un grande spazio centrale, una sorta di corte coperta, che serva tutte le aule e gli spazi di servizio fungendo nel contempo da spazio di gioco indoor per la brutta stagione. Eliminando totalmente i corridoi e riducendo i disimpegni al minimo MICRONIDO tutta la superficie della scuola può essere così sfruttata per un uso attivo e la lettura del programma funzionale è facileALBERO e intuitiva per i piccoli utenti principali. LOGICOanche DELLE FUNZIONI

SERVIZI / ACCOGLIENZA

AULE SCUOLA MATERNA MICRONIDO scuola materna

MENSA

ALBERO LOGICO DELLE FUNZIONI . volume compatto . unitarietà degli spazi di gioco . riduzione degli spazi di distribuzione

. volume compatto . unitarietà degli spazi di gioco La struttura, la copertura e i tamponamenti principali . riduzione degli spazi di distribuzione sono interamente in legno e i pacchetti parete, così come l’impianto meccanico sono pensati per garantire la collocazione in classe A. La grande corte coperta si vale, per l’aeroilluminazione e la regolazione climatica, della

micronido

presenza di grandi lucernai emergenti dalla copertura piana che orientati in maniera differente possono captare la luce e le correnti d’aria più consone a seconda della stagione e del momento della giornata. Uno degli angoli della pianta quadrata, seppur racchiuso dal prosecuzione della facciata continua è in realtà uno spazio aperto ma pavimentato, sorta di anticamera del giardino a cui da accesso regolato. Con questa organizzazione sequenziale si è voluta offrire la possibilità di tre livelli differenti in cui lasciare i bambini liberi di giocare in ogni condizione climatica: la corte coperta interna, adatta in caso di maltempo, la corte aperta che permette il gioco all’esterno ma sotto un controllo diretto e infine il giardino, quando le condizioni climatiche lo permettono offrendo maggiore libertà di movinìmento.

The competition requirements for this day nursery in the Lombardy province were very clear in terms of cost effectiveness, prefabricate use and energy spare. That’s why we decided to organize the building in a very compact plan, a square modular scheme that enclosed all the functions reducing to the minimum the surface in contact with external environment. The distribution concept is based on a wide central space, a

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materna 10 mq

B aula 54 mq

ingresso 14.5 mq

spoglaitoio 30 mq

assistente 15 mq

deposito 8.7 mq

PLURALITA’ DEGLI SPAZI DI GIOCO cucina 35 mq

refettorio 62 mq

aula speciale 54 mq

aula speciale 54 mq

9.45 riposo 8 mq

vano tecnico 19.5 mq

aula 54 mq

bagno 20 mq

bagno 20 mq

bagno 9.5 mq

deposito 8.7 mq

lavanderia 7.6 mq

1.20

17.95

5.20

aula nido 22 mq

aula 54 mq

aula nido 29 mq

A 37.30

37.30

16.30

A

riposo 12.5 mq

spogliatoio maestre materna 10 mq

spogliatoio maestre nido 10 mq

ingresso 14.5 mq

spoglaitoio 15 mq

atrio 283 mq

deposito 4.5 mq

bagno 20 mq

aula 54 mq

B

atrio . grande spazio coperto . 290 mq

spoglaitoio 30 mq

assistente 15 mq

deposito 8.7 mq

11.10

EST . scala 1:200 vano tecnico 19.5 mq

aula 54 mq

bagno 20 mq

bagno 20 mq

corte 145 mq

aula 54 mq

38.20

PIANTA . scala 1:200

corte esterna pavimentata . 145 mq B

corte esterna pavimentata . 145 mq

D/OVEST . scala 1:200

PIANTA . scala 1:200

PROSPETTO SUD/OVEST . scala 1:200

kind of covered court, which would be at the same time the access for D/OVEST scala 1:200 rooms and the main indoor playing space for the bad seaall. secondary son. Avoiding corridors and reducing as much as possible the connection spaces, the whole surface can be used for activities while the visual understanding of the functional program is easy and intuitive also for the small primary users. The main structure, the covering system and the main walls are all made in wood, while the climate control plant and the insulation are thought to guarantee class A for the building.

5.40 bagno 20 mq

spoglaitoio 31 mq

atrio . grande spazio coperto . 290 mq

bagno 7.6 mq

38.20

bagno 20 mq

corte 145 mq

aula 54 mq 7.30

EST . scala 1:200

aula 54 mq

11.10

38.20

giardino . 2680 mq

PROSPETTO SUD/OVEST . scala 1:200

giardino . 2680 mq

The big inner court has tall skylight towers differently oriented on the roof surface, that supply natural light and air circulation according to the exigencies of the season and the phase of the day.

One of the corners of the square plan, even if enclosed by the continual façade is paved but uncovered and act as an ‘antechamber’ of the garden. Providing this sequential organization we intended to offer three different AMBIENTALI solutions, letting COMPONENTI the children free to play in every weather condition: the internal covered court, suitable for bad weather, the open court that allows to children to play outside with sunny weather under the direct control of the theacher, and the garden that can offer a bigger freedom of movement when the weather allows it.

IL FUNZIONAMENTO PASSIVO

IL FUNZIONAMENTO CONVETTIVO NATURALE

COMPONENTI AMBIENTALI

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IL FUNZIONAMENTO PASSIVO

IL FUNZIONAMENTO CONVETTIVO NATURALE


ANALISI STORICA E RILIEVO, MPS BOLOGNA HISTORICAL RESEARCH AND BUILDING MEASUREMENT, MPS BOLOGNA COMMITTENTE / CLIENT Diaspro (Torino), Banca Monte dei Paschi di Siena LUOGO / LOCATION Bologna (Italy) Via Dell’Indipendenza n. 10 PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS MIRO ARCHITETTI (Valentina Cicognani, Giacomo Minelli, Riccardo Pedrazzoli)

TECNICI / DESIGN TEAM Ing. Nesha Rushid, P.E. Michele Vaccari DIMENSIONI / DIMENSIONS Superficie del lotto / Plot area = 225.000 mq / sqm Superficie costruita / Built area = 90.000 mq / sqm CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2009, Progettazione preliminare / Concept design

Miroarchitetti ha eseguito il rilievo architettonico e degli elementi strutturali dell’edificio che attualmente ospita una filiale della Banca Monte dei Paschi in via dell’Indipendenza n.10 a Bologna, in previsione di un adeguamento richiesto dalla odierna legge antisismica. L’edificio situato in pieno centro cittadino si presenta con una conformazione esterna compatta e regolare, ma internamente mostra diverse irregolarità geometriche, determinate dallo sviluppo non parallelo delle murature e dall’andamento non lineare delle stesse, che risultano di spessori non sempre costanti. La lettura analitica dell’edificio risulta complicata. Si può avanzare l’ipotesi di un’inziale partizione definita da 5 setti murari interni, paralleli rispetto a via Indipendenza che si riproponevano a tutti i piani, e che l’inserimento di strutture metalliche si deve probabilmente al re-styiling risalante agli anni 50 da parte dell’architetto Adriano Marabini, in chiave liberty, quindi la stessa scala, il vano ascensori e le colonne del primo e del secondo piano sono probabilmente risalenti a quell’epoca .

Miroarchitetti has realized the building measurement of the architectural and structural elements of the branch offices of a bank in via Indipendenza n. 10 in Bologna, with a view to an adjustment, required by the new earthquake-proof law. The building, placed in the center of the city, from outside is a compact and regular shape but inside shows several geometrical irregularity, set from the not parallel and not linear trend of the walls, with not costant thikness. An analytical reading of the building is not simple. It can assumed that there was an original partition defined by 5 internal walls, parallel to via Indipendenza, in each floor and that the insertion of a metallic structures was probably due to a liberty re-styling dated back in the 50’s by Adriano Marabini architect; the stairways, the lifts and the columns of the first and second floors belong probably to that age.

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AMPLIAMENTO STUDENTATO, BRUNICO EXPANSION DORMITORY, BRUNIK COMMITTENTE / CLIENT Comune di Cazzago San Martino (BS) LUOGO / LOCATION Cazzago San Martino (Italy) PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS MIRO ARCHITETTI (Valentina Cicognani, Giacomo Minelli, Riccardo Pedrazzoli) in partnership con lo studio frediani+gasser architettura COLLABORATORI / DESIGN TEAM Andrea Franceschi, Francesco Maltoni, Nicolò Radicioni INGEGNERIA STRUTTURALE/

STRUCTURAL ENGINEERING Ing. Gerold Hebenstreit DIMENSIONI / DIMENSIONS Superficie del lotto / Plot area = 4.500 mq / sqm Cubatura / cubage = 15.000 mc / cm IMPORTO LAVORI / CONSTRUCTION BUDGET 2.499.000 € CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2009, Selezione per partecipazione ristretta / selected for the short-list 2010, Progettazione preliminare / Concept design

Il convitto Waldheimun, un ex albergo montano convertito negli anni ’70 in studentato per gli alunni delle scuole superiori di Brunico, si presenta oggi nel paesaggio circostante come un oggetto solitario, collocato su una piccola altura. Il concorso, indetto dalla Provincia, riguardava l’ampliamento degli spazi di uso comune attualmente esistenti e l’estensione della capienza complessiva degli alloggi. Si richiedeva contestualmente di ripensare l’efficienza energetica dell’edificio e le vie di fuga dell’edificio. Il progetto conserva in gran parte la struttura esistente inserendo degli ampliamenti che raggiungono una migliore proporzione del volume, oggi tozzo e pesante. La nostra proposta agiva su due livelli totalmente distinti: da un lato l’aumento di metratura dei locali comuni implicava la ridefinizione della sagoma del piano terra, ora indipendente dai piani soprastanti e caratterizzata da una spazialità libera e qualitativamente superiore, dall’altro le nuove stanze venivano collocate in una nuova testata in continuità con l’edificio esistente e nella sopraelevazione di un piano realizzando in legno ricalcando pedissequamente le piante sottostanti. Le ulteriori modifiche alla configurazione dell’edificio riguardavano la nuova copertura a due falde convergenti e l’eliminazione totale delle balconate esistenti, sostituite da poggioli singoli per ogni stanza. Un rivestimento a lamelle che smaterializza il peso del volume racchiudeva le nuove scale antincendio.

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The Boarding school Waldheim, a former mountain hotel which has been converted in the ‘70’s into a dormitory for the high school students of the town of Brunico, appears in the surrounding landscape as a lonely object on top of a hill. The competition concerned a widening of the existing common use spaces and the increment of the total number of bedrooms. A better thermal performance and an adequate fire exit system was also to be proposed. The project mainly preserves the existing structure, adding extentions to reach a better proportion of the volume, now squat and heavy.

Our proposal was acting on two separate levels: on one side the increased surface of the widened common areas caused a redefinition of shape for the ground floor, now independent from the upper part and characterized by broader and brighter spaces, on the other side the new bedrooms were organized in both an extension of the block and an added floor on the top. Further modifies to the general configuration were the brand new two sloped converging roof and the elimination of the actual wooden terraces substituted by single balconies for each room.

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CONCORSO SULLA VIA DELLA SETA EXPO SHANGHAI COMPETITION ABOUT THE SILK ROAD EXPO SHANGHAI COMMITTENTE / CLIENT Oice_Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica LUOGO / LOCATION Padiglione Itlaiano all’Expo internazionaledi Shanghai / Italian Pavillion – World Expo Shangay

PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS MIRO ARCHITETTI (Valentina Cicognani, Giacomo Minelli, Riccardo Pedrazzoli) CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2010 Terzo classificato e presentazione Expo Shanghai

Cosa succederebbe se 33 città, dalla Cina all’Italia, fossero collegate da porte spaziali? E se 8000 km di culture, lingue, razze e religioni fossero riprese in un unico panorama? Silkbroadcasting è un’ istallazione multimediale che celebra la Via della Seta sottolineando il suo ruolo fondamentale di collegamento tra le popolazioni occidentali ed orientali, rendendo il mondo più piccolo. Una video installazione composta da due schermi LCD uno di fronte all’altro saranno collocati nelle principali piazze dei centri di 33 città lungo la Via. Stando tra gli schermi, si vedranno visualizzate, in una prospettiva virtuale, le varie installazioni di tutte le altre città che partecipano al progetto. Si creerà un tunnel visivo infinito che collega tutte le istallazioni, un lato verso ovest, e l’altro verso est. Tra I due schermi una striscia polverosa nella prospettiva del video, apparirà come una strada infinita: la Via della Seta, nascerà nuovamente.

What if 33 cities, from China to Italy, found themselves connected by dimensional gates? What if 8000 km of cultures, languages, races and religions were resumed in a single sight? Silkbroadcasting is a media artwork that recalls and celebrates the Silk Road pointing out its fundamental role in connecting western and eastern populations, making the world smaller. A video installation consisting of two wide LCD screens one facing the other will be settled in the main square (or in some other meaningful public space) in the downtown of 33 cities along the road. Standing between the screens, one will see displayed into a virtual perspective all the installations of all the other cities taking part to the project. Staring at a screen, one see an infinite visual tunnel connecting all the installations, toward west in one side and toward east in the other. Between the screens a stripe of dusty track that in the perspective of the video will appear as an infinite road: the Silk Road, born again.

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RESIDENZE CO-HOUSING, RAVENNA CO-HOUSING, RAVENNA COMMITTENTE / CLIENT Loft Company LUOGO / LOCATION Coccolia-Ravenna (Italy) PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS Valentina Cicognani, Giacomo Minelli in partnership con Arch. Maria Cristina Garavelli (capoprogetto) INGEGNERIA / ENGINEERING Loft Company srl

DIMENSIONI / DIMENSIONS Superficie del lotto / Plot area = 2.000 mq / sqm Superficie costruita / Built area = 580 mq / sqm IMPORTO LAVORI / CONSTRUCTION BUDGET 3.000.000 € STRATEGIE ENERGETICHE / SUSTAINABLE STRATEGIES Arch. Maria Cristina Garavelli CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2010, Progettazione preliminare / Concept design 2010, Studio di fattibilità / Feasibility Study 2010, Pubblicità sui media / Advertising media

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Un illuminato imprenditore immobiliare ravennate disponendo di un edificio rurale, ex deposito di granaglie del consorzio agricolo, in abbandono, immerso nel pianeggiante paesaggio agricolo romagnolo, presso la località di Coccolia, ha promosso, su nostro suggerimento, la trasformazione innovativa dell’edificio in un complesso abitativo basato sull’idea del cohousing.

An enlightened buildiing contractor from Ravenna, owner of an abandoned rural building, ex grain storage of the agricoltural consortium, in the flat landscape of Romagna countryside, nearby the village of Coccolia, promoted, after our suggestion, the innovative trasformation of the building into an housing scheme based on the cohousing concept.

L’intervento derivante da una radicale ristrutturazione dei corpi di fabbrica esistenti, è concepito per puntare ad elevati standard di risparmio energetico e basso impatto ambientale. Tale obiettivo andrebbe perseguito non solo attraverso un’accurata applicazione di tecnologie ecosostenibili, ma anche proponendo un possibile stile di vita condiviso per gli abitanti.

The micro settlement, obtained through a radical transformation of the existing buildings, is conceived with high standards in terms of energy saving and low environmental impact. This goal should be pursued not only with a careful application of sustainable technologies, but also suggesting a possible commun lifestyle to the inhabitants.

L’idea era quella di promuovere la filosofia del vivere in cohousing, che si sta imponendo in Italia come risposta alla crisi del sistema tradizionale consumistico che ha generato gravi inefficienze dal punto di vista della sostenibilità economica ambientale ma anche sociale.

The idea was to promote the co-housing philosophy that is deeply growing in Italy as an answer to the crisis of the traditional consumistic system that has generated heavy inefficiencies under the economic, enviromentel and social point of view.

Da un lato gli alloggi, concepiti secondo uno schema modulare altamente flessibile e personalizzabile, potrebbero essere plasmati nell’organizzazione e proporzione delle funzioni interne a seconda delle dinamiche di utilizzo, dall’altro verrebbe offerta un’ampia possibilità di condivisione di spazi comuni per servizi quali ad esempio lavanderia, spazio gioco per bambini, hobby room, ufficio di rappresentanza (co-working), locale per feste o ritrovi, palestra, orti condominiali, etc. Il progetto prevede la realizzazione di 14 alloggi di circa 75 mq con diverse soluzioni e tipologie distributive personalizzabili, ciascuno con accesso indipendente, posto auto coperto e cantina.

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On one side the flats, conceived with a highly flexible modular scheme, may be adapted to the dynamic use of the owners, according to their necessities and preferences, on the other side there would be a wide range of possibilities to share facilities and spaces like laundry, nursery, office (co-working), party hall, gym, kitchen gardens etc. The project includes the realization of 14 flats of about 75 square meters organized in different typologies widely modifiable, each one with its independent entrance, a covered parking and cellar.


RIQUALIFICAZIONE URBANA, SILLA (BO) URBAN REGENATION, SILLA (BO) COMMITTENTE / CLIENT Comune di Gaggio Montanio (BO) LUOGO / LOCATION Silla (Italy) PROGETTISTI / DESIGN ARCHITECTS MIRO ARCHITETTI (Valentina Cicognani, Giacomo Minelli, Riccardo Pedrazzoli) in partnership con lo studio C+T & ASSOCIATI INGEGNERIA STRUTTURALE/ STRUCTURAL ENGINEERING

Ing. Gianluca Calzini (C+T & Associati.) DIMENSIONI / DIMENSIONS Tratto stradale da riprogettare / area = 550 ml piazza / square = 600 mq /sqm IMPORTO LAVORI / CONSTRUCTION BUDGET 1.000.000 € CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2010, Progettazione preliminare / Concept design 4° classificato

Il paese di Silla, sull’Appennino Bolognese, è uno dei tanti agglomerati di valle che negli ultimi decenni hanno visto trasformarsi in un problema la strada statale che li attraversa e che per lungo tempo li ha nutriti. Traffico, inquinamento atmosferico e acustico e un generale degrado ambientale si concentrano nel punto in cui nella statale che collega Toscana ed Emilia confluisce la strada proveniente da una vicina valle. Lo spostamento della confluenza previsto dal comune ha generato una nuova piazza dove prima c’era l’incrocio. L’idea alla base della nostra interpretazione prevede di non considerare la piazza semplicemente come un’isola pavimentata stretta fra i flussi di asfalto che la rendono comunque irraggiungibile ma piuttosto come un ambito fluido e tentacolare che collega spazi pubblici al di qua e al di là delle carreggiate prevalendo su di esse. Così il mantello pavimentato parte dal parco giochi lungo il fiume e si prolunga fino ai due lati della strada principale unificando la città pedonale con un unico gesto. La presenza verde nella piazza vera e propria scaturisce dal centro, occupando alcuni dei grandi settori rettangolari di pavimentazione con prato, alberature e spazi di sosta. Un’oasi nell’oasi.

from a confluent valley. The displacement of the junction point foreseen by the municipality will generate a new square where once was the crossing. The main concept in our interpretation is not to consider the square simply as a paved island suffocated by the asphalt fluxes that make it unreachable, while instead as a liquid space that links all the public spaces around crossing the roads and prevailing on them. So the paved blanket will start from the playground on the river side and will flow through the square until the sidewalks of the main road unifying the pedestrian city with a sole gesture. The green presence on the square blossom in its middle, occupying some of the large rectangular sectors with lawn, trees and relax spaces. An oasis inside the oasis.

Silla, on the Bolognese Appenines, is one amongst many other villages on its valley that in recent years began to pay a too high price for the passage of a main motorway through its urbanized part. Traffic, atmospheric and acoustic pollution, and a general environmental damage are concentrated in the junction of the Tuscany-Emilia motorway with the trunk road

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CIMITERO, POLESELLA CEMETERY, POLESELLA

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TRIVIAL PARSOT: WORKSHOP DI PACKAGING GASTRONOMICO PROMOZIONALE, BOLOGNA TRIVIAL PARSOT: WORKSHOP ON PROMOTIONAL FOOD PACKAGING, BOLOGNA COMMITTENTE / CLIENT Associazione Case Aperte LUOGO / LOCATION Bologna (Italy) COORDINATORI / COORDINATORS MIRO ARCHITETTI (Valentina Cicognani, Giacomo Minelli, Riccardo Pedrazzoli) COLLABORATORI / PARTNERS Gianluca Muscas DIMENSIONI / DIMENSIONS Superficie costruita / Built area = 120 m2 IMPORTO LAVORI / CONSTRUCTION BUDGET 12,50 € CRONOLOGIA / TIME PLANNING 2010 Trivial Parsòt è stato un workshop di packaging enogastronomico organizzato da MiroArchitetti con il supporto dell’associazione CaseAperte nell’ambito della settimana internazionale della grafica celebrata a Bologna fra il 5 e il 9 Ottobre 2010. Alla base dell’iniziativa sta una riflessione generale sul ruolo che la comunicazione potrebbe avere nella promozione del patrimonio alimentare del nostro paese. A parte i miti popolari quali la pizza, la pasta o il gelato, ormai divenuti universali, e le conclamate icone di qualità come il Brunello o il Parmigiano, il nostro territorio è ancora ricco di capolavori gastronomici noti però solo nella loro località d’origine. Oltre a ciò molti prodotti di pregio sono tradizionalmente presentati in un’aura solenne che vorrebbe sottolinearne la qualità superiore ma finisce per darne invece un’immagine pomposa. Da qui l’idea di un breve laboratorio aperto in cui sperimentare nuove possibilità per il confezionamento e il consumo di prodotti gastronomici con l’obiettivo di rivoluzionarne, seppur provvisoriamente e a mero scopo promozionale, la consueta immagine tradizionale. Il workshop si è svolto nei giorni 8 e 9 ottobre con partecipanti dai percorsi professionali molto diversi e ha sviluppato proposte relative all’etichettatura delle bottiglie di vino, alle colazioni da passeggio e alle confezioni

regalo di pasta ripiena. Malgrado il poco tempo a disposizione alcune delle idee si sono mostrate molto promettenti e hanno suscitato anche interessi dall’esterno. Nel corso dei due giorni sono intervenuti Paola Conto che ha raccontato il packaging dal punto di vista della sua esperienza nel catering per eventi, e Gianluca Gimini che ha proposto una lunga carrellata illustrata sul food design fornendo diversi spunti alla progettazione. In contemporanea allo svolgimento del laboratorio è rimasta aperta, presso la vetrina di CaseAperte l’installazione “Escatologia”, estemporanea critica alla ridondanza del confezionamento nella società consumistica. Trivial Parsòt has been a workshop about gastronomic packaging organized by MiroArchitetti with the important support of CaseAperte Association during the international week of graphic arts that taked place in Bologna the 5-9 October 2010. The initiative started by a general consideration about the role that the comunication could have into the promotion of our food patrimony. Except for pizza, pasta and ice cream, by now universal icons, and quality recognized brands as Brunello and Parmigiano, our country is full of gastronomic masterpieces known only in the origin’s region. In addition many of these prestigious products are usually presented in a serious and solemn way to underline a superior quality but ends up to give a pompous image. By here the idea of a short, open workshop to investigate new possibilities for food packaging and the aim of a revolution, even for a short time, and just for a marketing reason, of a traditional image. The workshop took place the 8th and 9th October with partecipants with different backgrounds and developed proposals about wine labels, “walk breakfast” and gift wrappes for fresh stuffed pasta. Althought the short time some ideas turned out really interesting and attracted potential investor from the outside. In these two days we met Paola Conto, who described her experience in packaging for catering, and Gianluca Gimini who showed us a series of food design images, inspiring everyone for the projects. Contemporaneously to the laboratory was open the exhibition “escatologia” at CaseAperte --- , a criticism to the redundancy of packaging in the consumer society.

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CONTATTI CONTACTS

MIROarchitetti www.miroarchitetti.com Via Petroni ½ _40126 Bologna tel. e fax +39 051.0950115 miro.architetti@gmail.com Arch. Valentina Cicognani +39 338.3689410 cicognani.valentina@gmail.com Arch. Giacomo Minelli +39 339.7612622 giacomominelli@gmail.com Arch. Riccardo Pedrazzoli +39 338.4743334 riccardo.pedrazzoli@gmail.com

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