Il crescente fenomeno del tabacco da rullo. Le origini, la storia e una nuova evoluzione

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Roll your own

L

‘uso di fumare il tabacco è certamente antichissimo. Secondo alcuni la prima origine del fumare deve essere ricercata nelle cerimonie magiche. I sacerdoti Aztechi usavano soffiare il fumo verso il Sole ed i quattro punti cardinali tramite pipe o direttamente dal tabacco arrotolato; gli Indiani dell’America Settentrionale fumavano tabacco in pipe tagliate in una speciale pietra; i Maya, oltre alle pipe di pietra, fumavano tabacco avvolto negli involucri delle pannocchie di mais. Durante questi riti i sacerdoti, qualche volta, anziché soffiare il fumo lo aspiravano; in questo modo deve essere stato scoperto che il fumo di certe erbe esercitava sull’organismo un potere ipnotico, od eccitante fino all’ebbrezza, permettendo quelle sensazioni che facilitavano la comunicazione con la divinità. Così, progressivamente, dal fumo rituale si passò al fumo piacere. Per l’Europa la storia del tabacco ha inizio con la scoperta dell’America, nell’ottobre del 1492. Il

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primo europeo a fumare tabacco fu probabilmente un certo Rodrigo de Jeréz, un compagno di Cristoforo Colombo, che fu poi imprigionato per questa sua abitudine. Nel 1495, dopo la seconda spedizione di Colombo, il frate Romano Pane, che l’aveva accompagnato, rimase ad Haiti e a lui dobbiamo la prima approssimativa descrizione della pianta del tabacco, che gli indigeni chiamavano “cojibà, cohivà, o goli”. In principio l’uso del tabacco si diffuse rapidamente in Francia, poi in Europa ed in tutto il mondo: in Italia, nel 1561, attraverso un alto prelato, il cardinale Prospero di Santa Croce; in Inghilterra, nel 1565; in Germa-

nia, verso il 1570, attraverso gli Ugonotti, protestanti francesi che lasciavano la patria a causa delle persecuzioni; a Vienna, in quegli stessi anni. Nel 1580 la diffusione del tabacco raggiunse la Turchia e si aprirono così le porte dell’Asia: in 15 anni arrivò in Giappone, Corea e Cina. In Africa l’ingresso avvenne attraverso il Marocco nel 1593. Il secolo XVII vede confermarsi l’espansione del tabacco in tutto il mondo, ma vede anche i primi tentativi, abbastanza numerosi, di opporsi al suo progresso. Dopo aver masticato la foglia e poi averla fumata nella pipa, nel mondo si cominciava a fiutare il tabacco, ma l’innovazione rivoluzionaria nel con-

Il Roll-your-own (RYO), fa riferimento a una sigaretta fatta a mano con tabacco sfuso, solitamente venduto in buste o barattoli, e cartina. Le sigarette fatte a mano danno la possibilità al fumatore di scegliere la quantità di tabacco che si vuole inserire nella cartina, nonché il diametro della sigaretta e la possibilità di aggiungere o meno un filtrino alla cartina arrotolata. Il tabacco trinciato usato per questo tipo di sigarette si chiama Shag o rolling tobacco. Il nome dei “fili” di tabacco trinciato viene dalla somiglianza con i filamenti di tessuto. Solitamente è tagliato in sottili “filamenti” di 1 o 2 millimetri di larghezza, mentre la lunghezza varia da pochi millimetri a qualche centimetro. Questo tipo di tabacco è particolarmente utilizzato in Olanda e Belgio, ma può essere trovato anche nel resto dell’Europa. Originariamente considerato un tabacco di scarsa qualità, la sua popolarità risale agli anni 60-70, quando era utilizzato al posto delle classiche sigarette, dando così quel senso di libertà tipico di quegli anni. Recentemente, la sua notorietà è aumentata, grazie anche al fattore prezzo, che permette di fumare più sigarette ad un costo minore. Esistono svariate miscele di shag a seconda delle tipologie di tabacchi impiegati, delle tecniche di stagionatura e dei tipi di taglio scelti. Talvolta sono aggiunti additivi quali zucchero, glicerina e aromi della frutta. Alcune delle miscele più conosciute sono le seguenti: • American shag: è tipicamente una miscela di tabacchi americani e air cured Burley. • Virginia: è principalmente formato da tabacchi Virginia. • Halfzware: significa “mezzo pesante” in olandese, è una combinazione di tabacco light e Zware. • Turkish: è una miscela di tabacchi di origine Turca come Yenidje, Samsun, Bafra etc. • Zware: significa pesante in olandese, consiste principalmente in tabacco fire cured Kentucky, Latakia e air cured Paraguay. All’interno delle miscele tre sono le tipologie di tabacco più conosciute e frequentemente utilizzate. Una è il Burley, un tabacco light air-cured (tabacchi chiari curati ad aria), classe a cui appartiene anche il Maryland, di colore dal marrone chiaro al bruno rossiccio. Di consistenza leggera e buona combustibilità, non possiede un gusto o un aroma particolarmente spiccati, ma si presta bene a portare gli “aromi” aggiunti per la spugnosità della foglia. Utilizzati largamente nelle miscele aromatizzate, è di norma sottoposto ai più diversi trattamenti (concia con liquidi zuccherini ed aromatici, pressione, riscaldamento, tostatura, flavouring). Onnipresente nelle miscele di gusto americano, olandese e danese ne esistono diversi tipi quali il White Burley, Kentucky Burley, Broad leaf Burley.

settembre/dicembre 2010

Dall’antichità ai giorni nostri, dal rito alla quotidianità: breve storia del tabacco che oggi sta subendo una piccola rivoluzione. Se le sigarette calano, in Italia cresce il consumo dei trinciati per Ryo, il “Roll your own” diventa sempre più popolare

Miscele di tabacco per Ryo

Dolce Vita

Il crescente fenomeno del tabacco da rullo. Le origini, la storia e una nuova evoluzione

A cura di Filippo Minelli

sumo del tabacco arriva da Oriente, quando nel 1832 i soldati mussulmani di Ibraim Pascià, durante l’assedio di San Giovanni d’Acri, cominciarono ad infilare un po’ di tabacco nei cilindretti di carta in cui conservavano la polvere da sparo ed ad accenderli. Inventarono così la sigaretta, che arrivò in Italia nel 1857, nelle tasche dei reduci della spedizione in Crimea. La moda della sigaretta si diffuse rapidamente in tutta Europa a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Le prime manifatture per sigarette dotate di macchinari furono impiantate all’Havana, Cuba, nel 1853, ed apparvero negli Stati Uniti intorno al 1860, ad opera di J. Huppmann a New York. Nel 1860 W.H. Pease realizzava una macchina con lama rotante, che tagliava le foglie di tabacco in strisce che potevano essere più facilmente usate nel confezionamento delle sigarette. Nel 1881, James Albert Bonsack, realizzava e perfezionava una macchina di concezione completamente nuova: da una bobina di carta si otteneva una striscia continua sulla quale cadeva il tabacco, si formava un lungo tubicino (il “baco”) tagliato poi da un coltello in pezzi di uguale lunghezza. Ad ogni modo la sigaretta non era ancora al primo posto nei consumi. Ad esempio, negli USA del 1880, il consumo dei tabacchi lavorati era costituito per il 55% dal tabacco da mastico, il 24% da sigari, il 18% da trinciato, il 2% da tabacco da fiuto e solo l’1% da sigarette. Ma qualcosa si stava muovendo: alcune manifatture iniziarono ad usare gli stessi trinciati per pipa anche per le sigarette, tanto che alcuni tabacchi per pipa erano venduti insieme alle cartine per sigarette, molto utilizzate dai fumatori per il confezionamento manuale (roll-your-own). Furono il perfezionamento dei macchinari e la conseguente riduzione dei prezzi, insieme alla nascita della pubblicità, a portare ad un incremento del consumo di sigarette, sia fatte a mano che preconfezionate. Nel corso della seconda metà del XX secolo le sigarette hanno rappresentato la forma maggiore di consumo di tabacco nel mondo, con una quota intorno al 90-95%, e quello del tabacco da rullo è divenuto un settore di nicchia, che negli ultimi anni sta vivendo una nuova espansione nel mercato.

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Roll your own

Il taglio

(tabacchi curati ad aria calda), a foglia ampia e generosa e di

Ad influire sulla miscela è ovviamente anche il taglio. Questo,

colore dal giallo limone al marrone scuro, a seconda del gra-

dopo il colore, è l’aspetto più evidente di un trinciato. Estre-

Nell’ultimo periodo, soprattutto in Italia, si sta assistendo ad un

do di “maturazione” delle foglie. Se sottoposto a trattamenti

mamente importante, esalta alcune sostanziali qualità e determina la velocità di combustione. Si ottiene con strumenti rotanti o a ghigliottina secondo i casi. Molteplici sono i tipi di taglio usati e moltissime sono le miscele ottenute semplicemente unendo diversi stili di taglio. Il Taglio a striscioline o filamenti è un’operazione su foglia singola o temporaneamente premuta con altre foglie. Si parla di taglio ‘largo” quando supera il millimetro (si arriva fino a sei per tipi speciali). Il “fine”, al di sotto di 0,6 millimetri, è usato solo per sigarette. Più il taglio è sottile, più in fretta brucia il trinciato. Rientrano in questo gruppo Shags, Plain Virginias, le classiche Mixtures inglesi, Ribbon Cut, parte del Cavendish Cut. Con un taglio vero e proprio o con una specie di battitura si ottengono frammenti, pezzetti di forma più o meno regolare. Tipici il granulated americano e il picadura o trinciato a scaglie. Infine il tabacco può essere pressato e affettato: tipico il flake inglese (in America sliced plug o plug cut). In commercio si trovano anche tabacchi con “fette” parzialmente sciolte, e alcuni sono ready-rubbed, vale a dire già completamente sciolti e pronti per la pipa. Il Navy Cut di oggi rientra nel gruppo, con fettuccia lunga e spessore medio di un millimetro e mezzo. I pressati conservano a lungo la freschezza e hanno minore velocità di combustione.

aumento del consumo dei tabacchi da rullo. Come accennato in

molto scuro o addirittura nero (Virginia black-stoved). Possiede un aroma proprio spiccato e inconfondibile, penetrante e vagamente fruttato. Di sapore dolce e caratteristico, offre una combustione piuttosto rapida e tende a pizzicare la lingua, fenomeni ridotti nelle versioni “trattate”. E’ un tabacco caratterizzante ed è presente in quasi tutti i tipi di miscele da pipa. Tipicamente inglesi gli straight virginia, miscele a base di virginia più o meno puri, generalmente pressati. Anche in questo caso ne esistono di diversi tipi: Bright Virginia, Carolina, Old Belt Virginia, Lemon, Golden, Red, Brown, Dark, Mottled. Infine troviamo il Kentucky, tabacco di foglia ampia e consistente, appartiene alla classe dei fire-cured o dark-fired (curati a fuoco diretto di essenze forti). Di colore marrone molto scuro, ha aroma intenso, con note di legna e fermentazione, che conferiscono al prodotto un gusto tipico e pieno. Molto forte, è di norma utilizzato nella fabbricazione di sigari tipo Toscano che vengono sottoposti a successiva fermentazione. Nei tabacchi da pipa serve a dare corpo ed è utilizzato in miscela nei Black Cavendish, nei trinciati scuri di tipo europeo e, a volte, nelle English Mixtures. Solitamente i trinciati italiani più diffusi

Glossario

ed economici sono a base di Kentucky nazionale.

Fire-cured: (Kentucky) tabacchi curati a fuoco in appositi locali in muratura, mediante l’esposizione delle foglie al fumo ottenuto bruciando legna secca di essenza forte e non resinosa (come la quercia): il fumo penetra lentamente nelle foglie del tabacco, che assumono un colore variante dal bruno al nero e un caratteristico aroma. I tabacchi sono utilizzati per sigari (sigaro toscano), per trinciati forti ed anche per sigarette scure.

Light air-cured: (Burley, Maryland) tabacchi chiari trattati ad aria calda in condizioni atmosferiche naturali, ottenuti generalmente tramite la disposizione in piani coperti da fogli di plastica e opportunamente ventilati. Le foglie assumono un colore che varia dal marrone chiaro al rosso. Sono usati per sigarette e trinciati dolci. Aromatico - Aromatic: Tabacchi di aroma e gusto spiccati, che carat-

terizzano la miscela del prodotto da fumo. Nelle miscele sono variamente associati ai tabacchi Filler, di carattere più neutro. Blending Miscelazione di differenti varietà di tabacco o diversi gradi di una stessa varietà per produrre un predeterminato, uniforme blend che rispetti le specifiche richieste del cliente, per qualità, consistenza ed aroma. Burley Varietà curata ad aria, colore dal nocciola al

marrone, coltivata principalmente in Campania. Cura - Curing Rimozione dell’umidità dalla foglia del tabacco raccolto in campo. Le tecniche differiscono secondo le varietà, la velocità di essiccazione ed i processi biologici innescati, volti a migliorare le caratteristiche intrinseche del prodotto. Le principali sono Cura ad Aria (Air Curing), Cura ad Aria Calda (Flue Curing), Cura a Fuoco (Fire Curing) e Cura a

ta fatta a mano con tabacco sfuso e cartina. Oltre al RYO, oggi sta prendendo piede anche il MYO, make your own, ovvero le sigarette fatte con le macchine riempi tubetti, che inseriscono il tabacco in tubetti già pronti. In entrambi i casi il consumo è prevalentemente guidato dai benefici di prezzo che questa tipologia

Tabacco naturale

Consumi sempre più sofisticati, ma anche ritorno alla

di tabacco “fai-da-te” presenta rispetto alle sigarette tradizionali.

natura, all’ecologia in tutti i settori dei beni di con-

Infatti, con 100gr di prodotto, si possono realizzare circa 125

sumo. Anche nel tabacco, di conseguenza, i prodotti

sigarette. Nel segmento RYO, la ITA detiene circa il 30% del

devono il proprio successo, oltre che alla qualità del

mercato italiano e il tabacco Pueblo (naturale) è il leader incon-

tabacco, all’attenzione particolare del consumatore

trastato al 1° posto nelle vendite in Italia con circa 1.000 Kg di

verso questa categoria di prodotti. Ne è un esempio

vendita giornaliera. Inoltre ITA ha l’esclusiva nella distribuzione

Pueblo, una miscela tradizionale realizzata con tabac-

delle cartine per tabacco più famose nel mondo, il mitico marchio

chi americani virginia coltivati dagli indiani pelleros-

Rizla. Negli ultimi anni questo segmento ha segnato un notevole

sa nelle riserve naturali d’America. La particolarità di

incremento pur restando una nicchia all’interno di un mercato più

questo eccezionale tabacco per sigarette è l’assenza di

ampio. La sua crescita percentuale nel 2009 è stata di circa 30%.

additivi e conservanti. Per questo, la miscela può risul-

In questo contesto, i nuovi e recenti aumenti delle accise, voluti

tare leggermente più asciutta rispetto ad altri prodotti

dal Decreto - Legge del 23 giugno 2010 n. 94, hanno causato

simili. Per una conservazione più lunga si consiglia di

un incremento del prezzo dei trinciati segnando un rallentamen-

riporre la sera la confezione in frigorifero all’interno di

to nelle vendite. Da questo rallentamento ha tratto vantaggio il

un contenitore ermetico. È possibile inoltre aggiungere

settore delle sigarette, che negli ultimi anni aveva perso terreno

alla confezione una pietra umidificante. Tra i trinciati

nelle vendite. In questo momento gli orizzonti del segmento RYO

naturali più venduti presenti attualmente sul mercato

non sono chiari e solo nel prossimo futuro si potrà vedere come

italiano, possiamo citare sicuramente anche “Origines”

reagirà il mercato e quali saranno le conseguenze.

e “American Spirit”.

Sole (Sun Curing). Cura ad Aria - Air Curing Cura ad aria, è uno dei quattro metodi di cura mediante il quale viene rimossa l’umidità dal tabacco e trasformato in un prodotto secco. Adottata per le varietà Burley e Maryland (Light) e Badischer (Dark). Le foglie vengono appese su graticci collocati in capannoni dalle pareti in cannicciato, chiudibili con teli per regolare la ventilazione secondo l’andamento climatico. Il processo può richiedere anche più di una settimana, le foglie curate vengono raccolte sfruttando le ore più fresche ed umide. Il tabacco curato ad aria è tipicamente di colore marrone, nelle va-

rie gradazioni dal nocciola chiaro al marrone scuro. Cura ad Aria Calda - Flue Curing Il tabacco viene curato in forni a ventilazione forzata. L’aria viene riscaldata da appositi bruciatori, e messa in circolazione mediante scambiatori di calore e ventilatori che ne assicurano la distribuzione nell’intero forno in modo uniforme. Il tabacco curato ad aria calda è tipicamente di colore giallo, con variazioni dal giallo chiaro all’arancio più o meno scuro. Cura a fuoco - Fire Curing Il tabacco viene curato in forni usando il calore ed il fumo di un fuoco di legna. Il risultato dipende dalla qualità e stagionatura del

legname bruciato perchè le foglie di tabacco durante l’esposizione al fumo assorbono le sostanze aromatiche che esso sprigiona. L’essenza legnosa bruciata e la sua età, come la durata dell’esposizione al fumo determinano le caratteristiche di aroma e gusto del tabacco curato. Il tabacco è tipicamente di colore bruno scuro. Cura a Sole - Sun Curing Le foglie, infilzate, vengono stese su graticci ed esposti all’azione diretta del sole che provoca la trasformazione delle foglie eliminando l’umidità e facendo acquisire il caratteristico colore a questi tabacchi. Usata per i tabacchi Orientali. |

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l’aggiunta di zuccheri, pressione e cottura - può presentarsi

precedenza, il Roll-your-own (RYO), fa riferimento a una sigaret-

Dolce Vita

particolari dopo la cura e la stagionatura - ad esempio con

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Ryo & Myo

Il Virginia è un tabacco appartenente alla classe flue-cured

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