Pensiamo un po’ tutti che in ogni evento vi sia chi ha ragione e chi ha torto. Ci meravigliamo che le differenze producano ambiguità, distorsioni nella comunicazione e conflitti. Il conflitto, invece, è indicatore di movimento, di emozione, di vita.
Dovremmo ridare cittadinanza ai conflitti come occasioni di chiarimento, cura delle relazioni, scoperta di nuovi lati di noi stessi e degli altri.
Perché non pensare a una gestione creativa dei conflitti? E cosa c’è di meglio del Cerchio per affrontare un conflitto? Mettersi a Cerchio significa mettersi sullo stesso piano, potersi vedere negli occhi, intervenire superando le asimmetrie che una cattedra comporta.
Questo libro rappresenta un contributo concreto nella riprogettazione degli spazi relazionali. È ispirato dalle fonti più autorevoli dei nativi americani secondo le quali la via del Cerchio è la via del cuore.