Il volontario svs n 2

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Periodico della società Volontaria di Soccorso Pubblica Assistenza Livorno Aut. Tribunale n° 413/1984 del 18/12/2012 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB BRESCIA

Tanti tagli di nastri per una SVS in crescita


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Il Presidente

il olontario

Impegno costante per rimanere fedeli ai valori originari della SVS

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el presentare il numero del Volontario dedicato al resoconto dettagliato delle attività svolte nell’anno (e non solo), esprimo la piena soddisfazione del Comitato Direttivo e mia per i risultati raggiunti in tutte le aree di attività e di impegno, e porgo il ringraziamento più sincero a tutti gli attori, dai Volontari ai Dirigenti ai Dipendenti tutti, che insieme hanno reso possibile con il loro impegno, dedizione, abnegazione e grande professionalità il perseguimento di obiettivi sempre più elevati. (Segnalo, tra le novità, l’attivazione del servizio di Ambulanza Veterinaria, che ha ricevuto immediato riscontro e notevole riconoscimento). Tra i tanti possibili ritengo importante segnalare tre aspetti che, a mio avviso, caratterizzano significativamente l’anno 2014: • il bilancio di missione • la partecipazione alla costruzione di “reti” con altre Associazioni e con soggetti Istituzionali • la attivazione di nuove sezioni della Associazione in altre città italiane. Essi confermano concretamente alcune caratteristiche fondamentali della nostra Associazione che possono essere così sintetizzati: “impegno costante a rimanere fedeli ai valori originari sui quali è nata la nostra Associazione da sempre al servizio e accanto alle fasce più deboli della comunità, tendenza alla innovazione, ricerca della efficienza ed efficacia, apertura al confronto ed alla collaborazione, assunzione di responsabilità, ricerca costante del bene comune, con sguardo rivolto anche alla cooperazione internazionale, perché la solidarietà non conosce confini“. La realizzazione del bilancio di missione nasce da una scelta autonoma della SVS, motivata dalla volontà di garantire il massimo della trasparenza al nostro operare: attraverso questo strumento si dà conto nel dettaglio a

editoriale

tutti gli stakeholders delle nostre attività, dei risultati conseguiti, delle ricadute sociali; siamo al servizio della comunità ed è importante che essa, nelle sue varie articolazioni, istituzionali e non, sia messa in condizione di essere pienamente consapevole di tutti gli aspetti della nostra attività. Nella stessa direzione è andata la adesione all’Istituto della Donazione, avvenuta nel 2013, di cui si è dato conto in altra occasione. Il crescente disagio sociale, economico e morale, che invade le nostre comunità con il collegato moltiplicarsi di situazioni di allarme, individuale e collettivo, ha reso evidente la impossibilità da parte di singole associazioni, o Istituzioni Pubbliche, di rispondere adeguatamente alle esigenze inevase di fasce sempre più numerose di cittadini e di far fronte efficacemente ai bisogni con cui quotidianamente veniamo a contatto: di qui la consapevolezza diffusa di dover mettere insieme le proprie risorse, le nostre energie, per coordinare gli interventi, per moltiplicare, attraverso le sinergie, le capacità di risposta. SVS è stata precocemente, insieme con altre Associazioni ed Istituzioni cittadine, impegnata a realizzare “reti” organizzate per fronteggiare alcune emergenze sociali particolarmente rilevanti: dalla risposta alla violenza di genere, sugli anziani e sui bambini, alle azioni sul microcredito, al protocollo sull’abitare sociale…. Siamo convinti che questa sia la direzione giusta, che sia necessario moltiplicare le iniziative di collaborazione tra soggetti che condividono analisi ed obiettivi, allo scopo di ridurre i guasti che la crisi economico sociale sta producendo, e saremo nel futuro sempre più impegnati a realizzare questo obiettivo. Infine, a caratterizzare l’anno che sta per concludersi ci sono state le inaugurazioni ufficiali delle nuove sezioni della Associazione, a Roma, a Massa, a Grosseto e la attivazione di nuove sedi a Verona, Pisa e Firenze. Qual è il senso di tale tipo di iniziative? Sinteticamente: tutto nasce dal fatto che la SVS Gestione Servizi srl, società che dal 2010 gestisce le attività commerciali in passato gestite dalla Associazione, essendo impegnata nello svolgimento di una importante attività in alcune delle provincie della Regione Toscana (il trasporto di organi e sangue per conto delle varie ASL), ha avuto bisogno di allestire delle sedi decentrate. notiziario della La presenza della SVS ha determinato l’interesse dei cittadini del luogo, che hanno Presidente: Vincenzo Pastore Direttora Responsabile: Antonella De Vito stimolato la attivazione di iniziative locali, che hanno Grafica: Ilaria Manetti - www.melazetagrafica.it gradualmente portato alla

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Stampa: Centro Stampa Quotidiani - Via dell’Indutria 52 - (BS)

attivazione di sezioni autonome locali collegate con la struttura centrale, che continua ad esercitare un ruolo di coordinamento e supervisione, mantenendo la responsabilità complessiva. Ci sono state differenze nelle varie situazioni, ma il significato di fondo comune a tutte va individuato nella decisione di mettere a disposizione dei gruppi locali che lo hanno richiesto la nostra esperienza, le nostre competenze, le nostre risorse per supportare la nascita di esperienze di associazionismo e consentire ai gruppi stessi di concretizzare il desiderio di porsi al servizio della propria comunità. Anche in questo caso, mi pare, promuovendo – con generosità – i principi fondamentali che esplicitamente sono presenti nella Carta dei Valori, che apre il nostro Bilancio di Missione: “Solidarietà, Appartenenza e Condivisione, Servizio e Abnegazione, Testimonianza e Coerenza, Gratuità“. Vincenzo Pastore Presidente SVS Pubblica Assistenza Livorno

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notiziario della

Il Presidente della Regione

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Un patrimonio che non possiamo permetterci di disperdere Il presidente della regione Enrico Rossi ed il volontariato

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volontariato in Toscana è un universo che abbraccia quasi 300mila persone, ogni giorno impegnate a dare una mano ai moltissimi che si trovano in situazione di disagio. Le associazioni, secondo le ultime rilevazioni fornite dal Cesvot, sono in continuo aumento. Erano 2.144 nel 2003, adesso, oltre dieci anni dopo, sono arrivate a quota 3.359. Presidente Rossi, quale settore è più sviluppato e perché? Quali sono le maggiori sensibilità e disponibilità dei volontari toscani? “I volontari toscani operano in tanti settori. Dalla promozione culturale e tutela dei beni culturali alla tutela dell’ambiente, dalla promozione dell’intercultura e dei diritti dei migranti alla protezione civile fino al volontariato internazionale. La quota più importante risulta impegnata nel settore socio-sanitario: più del 75% delle associazioni si dedicano a questo, quindi assistenza a disabili e anziani ma anche donazione di sangue e organi. La Toscana è una delle regioni più ‘vecchie’ d’Italia e secondo stime la quota di non autosufficienti è destinata a passare dal 7,9% attuale (circa 70 mila persone) al 10% nel 2030 (oltre 108 mila). Per far fronte a bisogni destinati a crescere abbiamo negli ultimi anni creato vari strumenti per cercare di rispondere in maniera tempestiva, appropriata ed efficace. Ma è indiscutibile che l’apporto fornito dall’opera dei volontari è un patrimonio che non possiamo permetterci di disperdere”. In quali altri campi la Regione sta sviluppando il suo rapporto con il volontariato? “Recentemente la Regione si è occupata, attraverso la rete degli Osservatori Sociali Provinciali, di studiare un ambito che svolge un compito importantissimo, il trasporto sociale. Si tratta di tutte quelle prestazioni che ogni giorno riguardano centinaia di persone: trasferimento da e verso centri diurni e case famiglia, ospedali, residenze per anziani o disabili, pagamenti, ritiro pensioni, lavoro. Il volontariato viene definito come il ‘motore’ di questo servizio. Tant’è che in 9 casi su 10 è il volontariato a farsi carico di queste prestazioni. Il quadro che emerge è fatto di qualcosa come 569 mila prestazioni erogate in un anno (il 2013) per un costo medio a prestazione di 14.80 euro ed un totale messo a disposizione (da Comuni, Asl e Sds) di oltre 8 milioni di euro. Un mondo spesso sconosciuto ai più ma che svolge una funzione, appunto, insostituibile”. Anche per ragioni economiche? “Anche. In una situazione delle casse pubbliche così drammatica e resa ancora più difficile dal patto di stabilità, la possibilità di poter contare su una risorsa in grado di offrire

una mole impressionante di servizi facendo ricorso a persone che non percepiscono un euro e che mettono a disposizione il proprio tempo, la propria passione e dedizione alla cura altrui è davvero una ricchezza per la Toscana”. Quali limiti ha il volontariato toscano e di cosa avrebbe bisogno? “Purtroppo la sensazione, corroborata dai fatti, è che anche il volontariato da solo non è più in grado di far fronte ad un’emergenza sociale che si acuisce ogni giorno che passa. Tante amministrazioni comunali tendono a delegare al volontariato tanti servizi che da sole non riescono più a sostenere. E sotto questo profilo dobbiamo tener conto anche delle prescrizioni che arrivano dall’Europa, riguardo ad esempio alle modalità di affidamento di servizi pubblici. Sempre restando al caso del trasporto sociale ad esempio, la modalità che prevale è quello diretto, senza gara, mentre a livello Ue la normativa di riferimento vorrebbe che fosse questa la via preferenziale da adottare”. La crisi ha messo a rischio la stessa tenuta sociale della nostra regione. “Il ruolo del volontariato in Toscana è anche quello di presidio territoriale sul terreno delle relazioni, in una situazione in cui le criticità legate alla frammentazione delle reti familiari e del tessuto sociale si avvertono in maniera sempre più evidente. Ad esempio, da circa un anno abbiamo varato tutta una serie di misure di lotta alla povertà, per dare un sostegno alle famiglie in particolare difficoltà o fragilità socio-economica attraverso azioni di prestito sociale. Il contatto col territorio abbiamo voluto stabilirlo attraverso le associazioni di volontariato che, nello svolgere questo ruolo di presidio, sono quelle maggiormente indicate a individuare e raggiungere i casi più a rischio di scivolamento nella povertà. Sarebbe più opportuna, sotto questo profilo, una risposta a livello nazionale”. Molto spesso l’attività del volontariato viene caricata di eccessivi aspetti burocratici. Che fare per evitarlo? “Un problema che emerge spesso è quello legato alla semplificazione di tante procedure che finiscono per appesantire lo svolgimento dell’attività. É un po’ il discorso che facevo prima riguardo al trasporto sociale: ci sono prescrizioni precise che ci arrivano dall’Europa e alle quali non possiamo far altro che allinearci. Capisco però anche che tanti elementi che meriterebbero di essere migliorati per rendere il servizio più efficiente (scarsa attitudine alla rendicontazione, funzioni dei soggetti erogatori non individuate, breve durata delle concessioni, proroghe tacite, trasferimenti di risorse forfettari, affidamenti diretti) sono anche tali per le caratteristiche intrinseche

| Enrico Rossi

del servizio che richiede flessibilità e duttilità. Insomma, trovare una mediazione non è facile ma occorre farlo”. Quale può essere Il ruolo del volontariato di Protezione Civile in una regione (si potrebbe anche dire in un paese) che sempre più soffre di disastri ambientali? "Il volontariato di Protezione civile, che negli ultimi tempi ha avuto modo, purtroppo, di mettersi più volte in luce, ha sempre assicurato un aiuto fondamentale, per la capillarità di presenza sul territorio e per la capacità e rapidità di mobilitazione di persone e mezzi con specifiche competenze e qualità. Poco meno di un anno fa è stato approvato il nuovo regolamento del volontariato di protezione civile che, a seguito delle esperienze maturate nel corso delle emergenze e delle disposizioni statali in materia, punta a semplificare le procedure e a promuovere una più efficace integrazione con gli altri elementi del sistema di protezione civile”. A livello nazionale si parla da mesi di una riforma complessiva del Terso settore. “Sembra che presto il governo voglia approvare la nuova legge. Piena attuazione del principio di sussidiarietà, semplificazione, sburocratizzazione, riordino legislativo e fiscale, valorizzazione del servizio civile: dovrebbero essere questi gli elementi principali della riforma. Vorrei sottolinearne soprattutto uno, l’ultimo, quello che riguarda il servizio civile. Ecco, di fronte ad una crisi di vocazione che sta interessando tutto il mondo del volontariato, questo può diventare uno strumento eccezionale per promuoverlo. Avvicinare i giovani a questa esperienza è la via da percorrere ed è quello che stiamo cercando di fare in Toscana dove con l’ultimo bando abbiamo deciso di mettere a disposizione 13 milioni di euro per permettere a quasi 2.500 giovani di poter approfittare di questa opportunità. E siccome è prevista la possibilità di svolgere l’anno di servizio anche in associazioni di volontariato, potrebbe essere anche un modo per stimolare tanti giovani a proseguire in questa esperienza anche terminato l’anno”.


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Presidente della Provincia di Livorno e Sindaco di Rosignano

il olontario

Nell’incertezza del futuro uno sguardo al mondo del volontariato Alessandro Franchi nuovo presidente della Provincia | Alessandro Franchi nuovo presidente della Provincia di Livorno

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e Province vivono ormai da mesi nell’incerta del futuro. Quali saranno le loro competenze dal 1° gennaio 2015? Non è ancora possibile saperlo con certezza ed è quindi difficile elaborare qualsiasi progetto o programma. Nonostante questo il neo presidente Alessandro Franchi ha accettato di essere intervistato sui temi del volontariato, per tessere comunque un rapporto, per ora almeno teorico, fra istituzioni e associazioni. Facciamo una breve presentazione dicendo che Alessandro Franchi ha 39 anni, è di Rosignano, è laureato in Economia all’Università di Pisa, ha fatto un Master a Milano ed ha avuto alcune esperienze lavorative nell’azienda di famiglia. Giovanissimo, a soli 19 anni, è stato eletto consigliere nel Comune di Rosignano, ricevendo fin da subito incarichi nei Democratici di Sinistra, prima come capogruppo in Consiglio Comunale e poi come segretario dell’Unione Comunale di Rosignano. È poi stato assessore per 5 anni, al turismo, sport e cultura, e per uno scorcio della legislature 2004-2009 assessore all’urbanistico. Sindaco di Rosignano dal 2009, con riconferma nel 2014, è il nuovo presidente della Provincia di Livorno. Come è nata la sua passione politica? “I miei genitori non hanno mai avuto questa passione, però il mio nonno materno era un attivista comunista e con lui ho sempre frequentato certi ambiente politici, ma soprattutto il mio interesse è nato a scuola, cominciando ad impegnarmi in classe, avvicinandomi ai problemi di quella realtà”. Facciamo un quadro generale del volontariato nella provincia. “Fortunatamente il volontariato è molto presente e radicato sul nostro territorio, esprimendosi in vari settori, come il sociale, ma anche il culturale e ambientale. C’è una rete fra i cittadini e le associazioni, che costituisce un elemento molto positivo, soprattutto in questo momento, ma il volontariato è anche un punto di riferimento importante per le istituzioni”. Quali saranno i rapporti della Provincia con il mondo del volontariato? “Come Provincia abbiamo una difficoltà, dovuta al fatto che stiamo vivendo un riordino legato alla nuova legge Delrio, che definisce alcune delle competenze che dovranno rimanere in capo alle provincie come i trasporti, viabilità provinciale, rete scolastica, ma non fa cenno ad altre funzioni, come quelle relative al mondo del volontariato. La Regione deve

decide di quali mansioni si vuole riappropriare e quali demandare ai Comuni. Quindi in questo momento è difficile parlare e fare programmi futuri. È chiaro che la Provincia, qualsiasi ruolo essa avrà, manterrà un’attenzione e un rapporto, che del resto ha sempre avuto, con il volontariato”. Quali sono oggi i limiti del volontariato? “I limiti sono legati alle poche risorse disponibili, comprese quelle degli Enti pubblici che non possono più erogare i finanziamenti di un tempo. Veniamo da anni in cui Comuni e Provincie hanno visto una progressiva riduzioni di risorse a causa dei tagli del governo con le varie leggi di stabilità. Purtroppo la situazione è questa, ad una crescente diminuzione della possibilità di erogare fondi si è abbinato un crescente disagio economico, che invece avrebbe bisogno di più risorse per dare risposte ai cittadini. L’incertezza del futuro delle Provincie è data, in parte, dalle poche risorse economiche che le si vuol mettere a disposizione. Abbiamo stimato, in base alla legge di stabilità, che ci verrà a mancare dal 25 al 30% delle risorse avute nel 2014”. Quali le maggiori urgenze dei cittadini? “In questo momento sono prevalentemente il lavoro e la casa. Spessissimo incontro persone che fino a qualche mese prima avevano un lavoro, ma perso questo, non sanno più come pagare l’affitto o il mutuo. Mi auguro che a livello nazionale ci sia la capacità di capire che sul territorio ci sono difficoltà enormi e si passi dalle politiche restrittive della destra, molto attente al bilancio, a politiche di crescita e sviluppo economico. La stessa Europa ha imposto ristrettezze di bilancio che stanno creando un disastro sul territorio. Abbiamo bisogno di uno stimolo forte per tornare a crescere”. Cosa le piacerebbe vedere realizzato nel mondo del volontariato? “Auspicherei che ci fosse più dialogo e più integrazione fra associazioni. Questo vale per il volontariato, ma anche per le istituzioni. Oggi certe situazioni non possono essere affrontate sulla base dei confini comunali o provinciali. Noi, ad esempio, stiamo collaborando con il sindaco di Pisa per cercare di cominciare a lavorare concretamente sull’area vasta. Senza che nessuna associazione rinunci alla propria storica sigla, è importante lavorare insieme su progetti condivisi, unendo le forze e le idee, con lo scopo di aiutare al meglio i cittadini. Più che un sogno è un auspicio”. Una bella esperienza, legata al mondo

del volontariato, che vale la pena di essere raccontata? “Ho potuto vivere una bella esperienza legata ad una associazione del mio territorio formata da genitori che hanno figli con diversi tipi di disabilità. Sono stati capaci di mettersi insieme e condividere le problematiche che le famiglie devono affrontare in questi casi. Grazie anche al rapporto con le istituzioni, hanno offerto ai loro ragazzi e ragazze la possibilità di crescere attraverso lo sport o lunghe vacanze trascorse in gruppo. Porto la mia esperienza particolare, ma credo che realtà simili siano presenti in altri luoghi del nostro territorio. Nella mia esperienza di sindaco ho visto crescere l’associazione, ed io ormai per questi ragazzi sono Alessandro; si è stabilito con loro un legame”. Quale messaggio vuole inviare ai volontari? “I volontari vanno assolutamente ringraziati per quella che fanno, sono una risorsa per i cittadini, per il territorio e per le Amministrazioni locali. Se dovessimo immaginare la quotidianità senza le centinaia di volontari che si impegnano costantemente, saremo tutti molto più poveri. Il mio è un ringraziamento sincero. Spero che le persone che si avvicinano a questo mondo, anche per fare belle esperienze e crescere, aumentino sempre più”. Come si sente nei nuovi panni di presidente della Provincia? “Mi sento caricato di una responsabilità superiore. È un’esperienza sicuramente difficile, perché sono da solo, non ci sono più assessori, quindi su di me ricadono tutti i problemi, dai più piccoli ai più grandi. Il tutto in un’atmosfera d’incertezza che crea problemi. La Provincia ha un personale molto qualificato, ma giustamente demotivato, perché non conosce quale sarà il futuro lavorativo”. Le persone comuni non hanno più fiducia dei politici. Ha una ricetta per questo? “Veniamo da venti anni di sfiducia nei partiti, nella politica, nelle istituzioni, una sfiducia trasversale che colpisce a destra e a sinistra. La responsabilità è delle persone che hanno fatto politica in questo periodo, che non hanno saputo cogliere tale sentimento che negli anni è cresciuto. Però dico anche che senza politica non c’è democrazia, le istituzioni sono fondamentali, anche per cercare di risolvere i problemi. Certamente bisogna rimetterci in discussioni, i cittadini non tollerano che a loro siano chiesti sacrifici se poi i politici per primi non ne fanno. Mi sembra che oggi la politica lo stia capendo”.


notiziario della

Sindaco e Presidente della Provincia di Grosseto

Eletto presidente della Provincia Il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi interviene sul mondo del volontariato | Emilio Bonifazi

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o abbiamo incontrato più volte nel percorso che stiamo compiendo a Grosseto con la nuova sede SVS, ed in particolare il giorno dell’inaugurazione della nuova ambulanza nella piazza Dante, che ospita sia la sede del Comune che quella della Provincia. Abbiamo voluto conoscerlo da vicino e presentarlo in modo più preciso ai nostri lettori. Parliamo di Emilio Bonifazi sindaco di Grosseto e da poco anche presidente della Provincia di Grosseto. Come possiamo presentarla ai nostri lettori? “Sono nato a Frasso Sabino (RI) il 18 luglio 1961, laureato in Giurisprudenza all’università di Pisa, ho svolto attività legale nel Foro di Grosseto e per alcuni anni sono stato dirigente delle Assicurazioni Generali di Venezia. Successivamente ho iniziato a insegnare nelle scuole superiori della Provincia di Grosseto discipline giuridiche ed economiche. Fin da giovanissimo sono stato impegnato in associazioni di volontariato sociale, ho avuto il primo incarico politico come componente del comitato di gestione della Biblioteca Comunale di Massa Marittima (1980-1985); dal 1985 al 1995 sono stato consigliere comunale nella città di Massa Marittima. Alle amministrative del 1995 sono stato eletto per la prima volta sindaco di Follonica, esperienza ripetuta nella legislatura successiva, dal 1999 al 2004. La mia attività di sindaco è stata indirizzata, mediante la partecipazione attiva delle associazioni e dei cittadini, verso una città solidale, con una particolare attenzione alle radici culturali ed economiche del territorio. Dal giugno 2004 al settembre 2006 sono stato consigliere della Provincia di Grosseto e presidente della Commissione Bilancio, Finanze, Cultura, Formazione Professionale, Organizzazione delle Risorse Umane e Sport e da ottobre 2004 a febbraio 2006 Presidente del Coseca, azienda della Provincia di Grosseto che si occupava della gestione dei rifiuti. Dal 30 maggio 2006 sono stato eletto sindaco del Comune di Grosseto e successivamente rieletto il 30 maggio 2011. Dall’ottobre 2014 sono Presidente della Provincia di Grosseto”. Qual è la realtà del volontariato grossetano? “Il volontariato grossetano è particolarmente sviluppato nel sociale e nello sport, ma fiorente è anche l’associazionismo culturale. Si tratta di realtà molto presenti e ben inserite nel contesto cittadino, ricche di iniziative e capaci di creare grandi sinergie con il pubblico e il privato. Da questo punto di vista Grosseto è una realtà davvero felice. E le amministrazioni locali si dimostrano sempre

ben disposte a dare tutto il loro sostegno, con modalità, percorsi e strumenti diversi”. Quali sono le maggiori sensibilità e disponibilità dei volontari toscani? “Il mondo del volontariato che conosco più da vicino è ovviamente quello legato al territorio di Grosseto e della Maremma in generale, ma ho avuto modo di rapportarmi, nel corso della mia esperienza politica e sociale, con molte altre realtà della regione. E devo dire che i tratti sono quelli del grande impegno e del darsi in maniera convinta e senza riserve. Dalle situazioni di emergenza all’impegno quotidiano, e lontano dai riflettori, le associazioni locali si distinguono di sicuro per efficienza, serietà e competenza”. Quali sono i rapporti che il Comune ha instaurato con il mondo del volontariato? “Sono rapporti di grande collaborazione. Il volontariato è l’anima della città e una risorsa imprescindibile che insieme alle istituzioni può offrire soluzioni e risposte ai tanti bisogni che, purtroppo, negli ultimi anni, stanno crescendo in maniera esponenziale. Il Comune di Grosseto ha ormai aperto un canale di comunicazione privilegiato con le associazioni che operano nel territorio e devo dire che la macchina organizzativa che siamo riusciti a costruire, a oggi, sta dando i suoi frutti. È un lavoro costante che non conosce soste: 365 giorni l’anno, di giorno e, se necessario anche di notte per le vie della città a dare sostegno a quanti ne hanno bisogno”. Quali limiti ha il volontariato toscano e di cosa avrebbe bisogno? “Il volontariato per sua natura difficilmente si può incasellare entro rigidi schemi o percorsi obbligati. Fare volontariato significa darsi senza nulla chiedere, ma anche nei limiti delle proprie possibilità di tempo e di risorse. L’importante è avere delle specifiche competenze da poter offrire per necessità varie e soprattutto farlo con una organizzazione tale da evitare che il buono del darsi per l’altro non diventi un ostacolo per l’azione di enti e istituzioni chiamati, per primi e per legge, a dover ottemperare a determinati compiti. Quindi, fermo restando il fatto che non si può chiedere ai volontari ciò che dovrebbe fare lo Stato o il servizio pubblico, è anche vero che l’impegno delle associazioni diventa fondamentale per il buono operato di tutti; quindi credo che sia fondamentale garantire quelle risorse minime per il buon funzionamento delle varie realtà di volontariato e garantire quell’ascolto e quegli strumenti operativi,

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senza i quali l’attività del volontariato non potrebbe svolgersi come si deve”. Qual è il programma ed indirizzo del suo mandato come Sindaco e come Presidente della Provincia? Un sogno nel cassetto ovvero una cosa che le piacerebbe veder realizzata? “Centro storico, inclusa la riqualificazione e valorizzazione delle Mura medicee, e frazioni, sviluppo economico, con particolare attenzione alle infrastrutture a allo snellimento delle procedure per le imprese, sviluppo economico che passa dal turismo e dalla cultura, il sociale con le politiche educative e i servizi alla persona, famiglie, bambini, anziani e persone con situazione economica disagiata. Questi alcuni dei temi su cui si sta concentrando questa Amministrazione comunale. Il mandato di presidente della Provincia è il risultato di una riforma rispetto alla quale sono ancora da definire al meglio alcune questioni. È difficile in questo senso potersi esprimere più di tanto, a soli 15 giorni dall’inizio dei questo nuovo incarico. Saranno da affrontare e gestire questioni scottanti del sistema economico e infrastrutturale. E un altro grande tema è quello della protezione del territorio. Già riuscire in questo sarebbe un bel risultato”. Crisi economica e volontariato: quale legame, quali conseguenze. “Purtroppo è un rapporto inversamente proporzionale. La crisi economica alimenta la crescita dello stato di bisogno; e mentre il mondo dell’associazionismo e del volontariato è chiamato a un inevitabile maggiore impegno, la carenza di risorse purtroppo spesso va a colpire proprio quei capitoli destinati all’attività del volontariato”. Una bella esperienza, sempre nel mondo del volontariato, che vale la pena di essere ricordata e raccontata. “Di esperienze che mi sono rimaste impresse ce ne sono molte e vanno da fatti gravi come le emergenze causate dal maltempo a situazioni più leggere come gli eventi sportivi di respiro internazionale che vedono sempre il mondo del volontariato grossetano disponibile e operativo. Certo è che l’animosità che ha distinto moltissimi cittadini e associazioni grossetane per emergenze che di fatto non riguardavano direttamente il nostro comune, come l’alluvione di Albinia nell’autunno del 2012 o il naufragio della Concordia, hanno dato davvero la misura, se ancora ce ne fosse stato bisogno, di quale sia la risposta di cui sono capaci queste realtà locali. Sempre e comunque presenti”. Un consiglio o un messaggio a quanti operano nel mondo del volontariato. “Il volontariato è un qualcosa che arricchisce chi è impegnato in prima persona e chi usufruisce di questo servizio. Fare volontariato non deve essere però un riempitivo. Chi si adopera per gli altri, in sistemi organizzati, deve farlo con la consapevolezza di mettersi a disposizione di qualcuno per determinati bisogni e soprattutto al fianco di chi, enti, istituzioni, soggetti pubblici, ha il compito preciso di attivarsi chiedendo anche il sostegno di realtà private”.


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CESVOT

il olontario

Volontariato e volontari in Toscana L’opinione di Federico Gelli, presidente Cesvot

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l 14 novembre 2013 Federico Gelli è eletto presidente di Cesvot. Nato a Castelnuovo Val di Cecina (Pisa) nel 1962, nel 1997 è stato vicedirettore sanitario dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Pisa coordinando, fino al 2000, l’attività di donazione e trapianto di organi e tessuti. Nel 2000 è eletto al Consiglio Regionale della Toscana ricoprendo anche il ruolo di presidente della Commissione Sanità. Dal 2005 al 2010 è vicepresidente della Giunta Regionale. Dal 2010 ha ripreso il suo impegno nel sociale con le Acli e quello politico come responsabile legalità e sicurezza del Pd Toscana. Alle elezioni del 2013 è eletto deputato per il PD. Gli abbiamo rivolte alcune domande per il nostro giornale. Proviamo a fare una ‘fotografia’ del volontariato toscano. “Il volontariato toscano registra un incremento costante delle associazioni. Dalla banca dati Cesvot risultano 3.360 organizzazioni. I volontari attivi in Toscana sono circa 300mila. Oltre l’80% delle organizzazioni ha collaborazione stabili con Cesvot, partecipando ad attività, progetti e servizi promossi dal Centro Servizi. Oltre 75% opera in ambito sociale e sanitario: sono almeno 187 le associazioni toscane impegnate sulla disabilità, 295 quelle a sostegno degli anziani, 600 quelle che si occupano di donazione di sangue e organi. A partire dal 2011 si registra un aumento delle associazioni che si occupano di promozione culturale e tutela dei beni culturali e dell’ambiente; promozione dell’intercultura e dei diritti dei migranti; protezione civile e volontariato internazionale. Il 51% delle associazioni è di piccole dimensioni (meno di 20 volontari). Il 71,3% dichiara una matrice aconfessionale. Il 48,6% delle associazioni hanno un’età compresa tra i 5 e i 14 anni, il 39% è nata da più di 15 anni e il 12,6% ha tra 1 e 4 anni di attività”. Il rapporto fra volontariato ed Enti locali? “I principali soggetti finanziatori del volontariato toscano sono i Comuni (57%), ma se si considerano le organizzazioni che operano in ambito socio-sanitario, l’83% ha come interlocutore l’Asl. Infine, circa il 20% delle associazioni ha convenzioni con la Provincia e la Regione". Qual è l’identikit dei volontari toscani? “Hanno un’età compresa tra i 30 e i 54 anni, il 52% ha un’occupazione fissa, quasi la metà sono donne (46%), ma a partire dalla metà degli anni ‘90 si registra un aumento delle organizzazioni in cui la componente femminile è prevalente. La gran parte dei giovani è studente e ha un’età compresa tra 19-24 anni. Per il 45% dei volontari toscani fare volontariato è una scelta dettata da una motivazione etica. Il 63,8% dichiara che per migliorare la loro organizzazione occorrerebbero più volontari".

Qual è il ruolo di Cesvot? “Cesvot è un’associazione di volontariato che opera secondo quanto previsto dalla L.266/91. Offre gratuitamente servizi di formazione e progettazione, consulenza e assistenza, informazione, comunicazione e promozione. Favorisce il lavoro in rete e la collaborazione fra volontariato ed istituzioni. Attualmente è gestito da 31 associazioni regionali. Dal 1997 molte cose sono cambiate sia sotto il profilo delle emergenze sociali che sotto il profilo economico. Oggi questo Centro Servizi ha bisogno di importanti trasformazioni per rimanere aderente alla sua mission e riuscire ancora a sostenere le associazioni”. Quali limiti ha il volontariato toscano e di cosa avrebbe bisogno? “Credo che il volontariato toscano, ben strutturato e organizzato, soffra del carico di responsabilità operative che è stato a lui delegato dal servizio pubblico. Le associazioni toscane sono molto capaci a reindirizzare la loro attenzione sui bisogni sociali emergenti e sono anche affidabili nella gestione dei servizi. Ciò richiede un impegno costante di aggiornamento e formazione, nonché un’alta competenza manageriale e gestionale. Se sommiamo questo al fatto che le normative sono spesso farraginose e complicate non è difficile comprendere quanto sia difficile per i volontari dedicarsi ai loro impegni primari: aiutare chi ha bisogno, tutelare l’ambiente, i beni culturali ed i diritti delle persone, offrire servizi ecc. Ecco allora che diventa strategico poter fare affidamento su Centri di Servizio forti ed efficienti. Una infrastruttura potente al servizio del volontariato, che si è consolidata in tutta Italia e che dovrà essere difesa, sostenuta e responsabilmente guidata dalle associazioni stesse”. Il programma e l’indirizzo del suo mandato. Un sogno nel cassetto ovvero una cosa che le piacerebbe veder realizzata. “Insieme all’orgoglio di presiedere uno dei più interessanti Centri di Servizio d’Italia ho subito dovuto farmi carico delle difficoltà alle quali questo ente stava andando incontro. Cesvot si trova infatti, per la prima volta nella sua storia, a fare i conti con un’importante riduzione di risorse dovute alla diminuzione delle entrate da parte delle fondazioni bancarie. Gli obiettivi dichiarati ad inizio del mio mandato, e per i quali sono stato eletto, rimangono la nostra bussola di riferimento: riduzione delle spese di gestione; aumento delle entrate; mantenimento della qualità dei servizi erogati alle associazioni secondo il mandato della legge 266/91 con particolare attenzione alle piccole e medie associazioni. Un sogno nel cassetto? Riuscire a portare Cesvot fuori dalla crisi non arretrando nella capacità di essere utili al volontariato toscano”.

| Federico Gelli, presidente del Cesvot

Ha ancora un senso, secondo lei, parlare di volontariato puro? “Non credo, anche perché non capisco quale volontariato sarebbe quello “non puro”. Fare volontariato significa adoperarsi gratuitamente per buone cause; darsi da fare per aiutare gli altri; tutelare l’ambiente, i beni culturali, i diritti. E significa spendere tempo, intelligenza e creatività senza ricevere in cambio denaro. Ma i volontari debbono essere assicurati, come prevede la legge ed ai volontari è corretto rimborsare le spese vive che sostengono per svolgere le loro azioni di volontariato. Tutto qui. Nell’ambito della legalità e della trasparenza”. Una bella esperienza che vale la pena di essere ricordata e raccontata “Sono tantissime le esperienze che, dal mondo del volontariato e dell’impegno civile, hanno arricchito la mia vita di soddisfazione e di fiducia nel futuro. Mi piace ricordare “il senso del dare” con le parole di Madre Teresa di Calcutta: - Quello che facciamo è soltanto una goccia nell’oceano ma, se non lo facessimo, l’oceano avrebbe una goccia in meno …-”. Numero delle associazioni di volontariato toscane suddivise per provincia, settembre 2014 (fonte: banca dati Cesvot)

Provincie (e Comprensorio Empoli)

N. associazioni

Firenze

650

Empoli

148

Lucca

493

Siena

350

Livorno

301

Pisa

277

Arezzo

284

Pistoia

270

Grosseto

228

Prato

189

Massa Carrara

170

Totale

3360


La Chiesa Valdese

notiziario della

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Il pastore Daniele Bouchard racconta l’impegno della Chiesa Valdese L’Otto per Mille interamente dedicato ad opere di pubblica utilità Antonella De Vito

C

on semplicità e senza rumore mediatico la Chiesa Valdese finanzia con i fondi derivanti dall’Otto per Mille molti progetti internazionali e nazionali. Alcuni numeri possono darci un quadro più preciso di questa attività. Nel 2014 la Chiesa Valdese ha sostenuto più di 450 progetti per un impegno economico di 10 milioni, mentre il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale ha fatto sapere che per il 2015 destinerà ai progetti delle ONG per la cooperazione allo sviluppo al massimo 10 milioni. Per la Chiesa Valdese, ai dati internazionali, vanno aggiunti quelli dei progetti italiani, che sono stati 697 per un totale di oltre 19 milioni di euro. Tutto ciò è reso possibile grazie alle 613.000 firme con le quali i cittadini hanno voluto donare il loro Otto per Mille alla Chiesa Valdese. Anche la SVS ha visto il riconoscimento e il conseguente finanziamento di tre progetti riguardanti: l’attività del gruppo Nati per Comunicare che si occupa del doposcuola e dei laboratori interculturali per bambini e ragazzi migranti; il sostegno rivolto agli anziani soli per prevenire e limitare i rischi d’isolamento e l’appoggio al progetto dedicato alle vittime di violenza, in particolare anziani, disabili, donne, minori, persone con disagio psicologico, che sarà realizzato con la Rete Antiviolenza cittadina. Dietro tutto questo, naturalmente, vi è un pensiero ben preciso che sposa i valori della Chiesa Valdese, che Daniele Bouchard, da un anno pastore delle Chiese Valdesi di Pisa, Livorno e Rio Marina, ci spiega. “Per comprendere perché riusciamo a finanziare così tanti progetti dobbiamo partire dicendo che la nostra Chiesa si autofinanzia solo con le offerte dei fedeli. Abbiamo riflettuto e discusso lungamente sulla possibilità che lo Stato ci dava di richiedere l’Otto per Mille, ed alla fine abbiamo deciso di accedervi, ma destinare tutto al finanziamento di progetti dedicati al bene comune, promossi sia dai Valdesi che da altri, l’importante è che siano di pubblica utilità”. Una scelta che oggi può suscitare una certa curiosità, in quanto non molto praticata. “Per noi è una cosa naturale, non è un atto di eroismo, semplicemente corrisponde a quello che noi siamo. Sono soldi pubblici, che vengono dai cittadini e non ci sembrava giusto utilizzarli per noi”. Perché non finanziare progetti di pubblica utilità, ma solo di Valdesi? “Anche questa è una scelta di principio. Se il criterio è quello della pubblica utilità, sarebbe assurdo finanziare solo quelli valdesi, ci sono bellissimi progetti in tutt’Italia, che

vale la pena aiutare anche se sono fatti da altri. Inoltre, i soldi che arrivano dall’Otto per Mille sono molti, per avere una idea basta dire che rappresentano circa tre volte il bilancio della Chiesa Valdese, e per utilizzarli tutti dovremmo inventarci nuovi progetti, dunque perché non aiutare quelli che sono già stati elaborati. Questa scelta ci comporta un grosso lavoro, infatti, le richieste che arrivano, e sono veramente tante, sono valutate da una commissione. C’è poi tutto l’impegno della rendicontazione, perché vogliamo verificare che effettivamente i soldi siano stati spesi nel modo in cui indicato dai progetti che ci sono stati sottoposti”. Questo vi rende anche autonomi. “Sì, non vogliamo dipendere dai soldi di altri, chi finanzia talvolta vuole lasciare la sua impronta, e questo a noi non piace, perché veniamo da una storia, non troppo lontana, in cui i valdesi erano discriminati. Quando ero piccolo essere valdese era ancora considerata da i più una cosa ‘strana’ ed episodi di discriminazioni erano molto diffusi. Oggi non è più così, almeno nei grandi centri, anche se nelle piccole località resta ancora un po’ di diffidenza. Per questo essere autonomi economicamente è anche un modo per tutelarci”. C’è una differenza nel modo di fare volontariato fra chi è valdese chi non lo è? “Posso dire che un valdese ha già nella sua formazione l’idea che il volontariato è una cosa doverosa. Questo vale anche per altre persone, ma non per tutte. Parlando in generale, possiamo dire che un valdese partecipa al bene della società di cui fa parte, prima di tutto individualmente, e poi come Chiesa, ed il volontariato è un modo per fare questo, non l’unico, ma una strada alla portata di tutti. Un Valdese fa volontariato perché la società funzioni meglio, perché il mondo sia più giusto. Non ha in sé l’idea, invece diffusa in Italia, di sentirsi più buoni. Nella nostra visione del mondo e del nostro rapporto con Dio, non abbiamo bisogno di essere buoni, perché siamo consapevoli di essere peccatori e per questo chiediamo ripetutamente perdono a Dio. Non pensiamo di dover meritare il perdono o l’amore di Dio perché Dio tutto ciò ce lo regala, è generoso e non fa scambi. Inoltre, crediamo che se anche cercassimo di essere buoni non ci riusciremmo. Questo non vuol dire essere indifferenti a ciò che ci circonda, tutt’altro. Se uno si sente amato da Dio gli viene spontaneo diffondere questo amore anche agli altri. Questi due elementi (il senso di responsabilità di essere cittadini e il desiderio di divulgare l’amore che riceviamo), ci spinge all’impegno sociale di tutti i tipi, volontariato compreso”.

| Daniele Bouchard pastore delle Chiese Valdesi di Pisa Livorno e Rio Marina

Facciamo una sua breve presentazione. “Sono nato a Biella e cresciuto a Milano, ho studiato a Roma. Ho poi fatto il pastore prima in Abruzzo e poi in Piemonte, in quelle che noi chiamiamo le Valli Valdesi, Pellice, Chisone e Germanasca,in provincia di Torino, terra originaria di mio padre. Anche se da 150 anni abbiamo avuto riconosciuta la libertà di andare anche in altri luoghi, e quindi abbiamo fondato altre chiese in Italia, ancora oggi la metà dei Valdesi abita in questa valle. Sono sposato ed ho tre figli con la mia attuale moglie ed una con la precedente dalla quale sono divorziato”. Dunque lei è di origine Valdese? “Sì, ma naturalmente si può diventare Valdesi anche convertendosi. Sia a Pisa che a Livorno abbiamo dei fedeli convertiti che prima appartenevano alla Chiesa Cattolica, ma c’è anche chi non credeva affatto a Dio ed ha scelto la Chiesa Valdese perché vi si trova più a suo agio”. Quanti sono i Valdesi nelle due comunità? “A Livorno ci sono circa 50 membri e a Pisa 80, ai quali però vanno aggiunti i bambini e gli adolescenti che noi non contiamo, ed i simpatizzanti, cioè coloro che da poco frequentano la chiesa ed ancora non hanno chiesto di convertirsi. L’andamento è quello di lieve decrescita a Livorno e crescita a Pisa. Livorno patisce del fatto che molti giovani sono andati via per motivi di lavoro legati alla crisi”. Cosa le piacerebbe vedere nel mondo del volontariato? “Vorrei che le persone si impegnassero dal basso, cominciando a pensare cosa possono fare per migliorare la realtà nella quale vivono, come il loro mondo del lavoro, il quartiere, la scuola, ecc.. Con una organizzazione dal basso, fatta anche di piccole cose, ma capaci di cambiare un atteggiamento piuttosto diffuso fra gli italiani, i quali pretendono che tutto sia fornito e risolto dallo Stato, pronto a criticare ma non a partecipare al cambiamento. Ecco, mi piacerebbe che tutti insieme cominciassimo a fare qualcosa di costruttivo”. Un messaggio ai giovani sul volontariato? “Guardatevi intorno e trovate le persone con le quali mettervi a fare qualcosa che vi sembra utile, ma anche qualcosa che vi sembra giusto. In questo modo la vita diventerà più interessante e potrete scoprire che anche voi avete un contributo da dare alla società in cui vivete”.


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Sede SVS Roma

il olontario

Una nuova sede per la Brigata Volontari Prociv Italia e SVS Pubblica Assistenza Roma Capitale Il Comune di Roma mette in atto una buona pratica a favore del volontariato

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n fondo di 600 metri quadrati un tempo adibito a carrozzeria, sequestrato da più di un anno per traffici illeciti, ha rivisto la luce diventando sede della Brigata Volontari Prociv Italia e SVS Pubblica Assistenza Roma Capitale. Un esempio di “buone pratiche” messo in atto dal Comune di Roma che lo ha dato in comodato d’uso gratuito al volontariato. Il taglio del nastro, la presenza delle autorità e tanta commozione da parte dei volontari hanno animato quello che è stato un vero e proprio pomeriggio di festa, dedicato all’inaugurazione dei locali di via Aurelio 67, nel quartiere di Casal Bertone Portonaccio, nel Municipio IV di Roma Capitale. Un momento di condivisione al quale non potevano mancare i volontari di Livorno, arrivati con un numeroso gruppo, con i quali si è ormai istaurato anche un rapporto di amicizia. Ad aprire gli interventi è stato Cristiano Bartolomei, presidente regionale della Brigata Volontari Prociv e presidente della Brigata Garbatella, che ha detto. “Oggi è una giornata importante, perché ci viene riconosciuto il nostro impegno per tutto ciò che facciamo con il cuore e che è diventata una grande esperienza di vita. Chiedo alle istituzioni di trascorrere del tempo con noi, per vedere come operiamo quando siamo in strada fra la gente. Nel 2009 con Marco Colini partimmo per l’Aquila, dove rimanemmo per sei mesi, al ritorno, grazie alla grande forza che l’esperienza ci aveva dato, decidemmo di fondare la Brigata Garbatella”. Hanno fatto seguito i saluti di Maria Muto, assessora ai Servizi Sociali del IV Municipio, che ha portato gli auguri del presidente Emiliano Sciascia, impossibilitato a partecipare: “Sono contenta di questa inaugurazione –ha affermato- non solo perché sono un’abitante del quartiere, ma anche perché l’associazione ha dimostrato di lavorare bene e merita un riconoscimento. Siamo orgogliosi di ciò e come Municipio faremo di tutto affinché tale realtà non rimanga confinata solo a questa area”. Athos De Luca, consigliere comunale di Roma Capitale, presidente della Commissione

| Cristiano Bartolomei, presidente regionale della Brigata Volontari Prociv e presidente della Brigata Garbatella

| Il Taglio del nastro

| Un gruppo di volontari davanti alla nuova sede

| Foto di gruppo a fine giornata

Ambiente e membro della Commissione Mobilità ha portato il saluto del sindaco Ignazio Marino ed ha sottolineato l’importanza di aver messo a disposizione del volontariato un posto che era chiuso per sequestro: “Dobbiamo continuare a fare una ricognizione del territorio perché di situazioni simili ce ne sono molte”. Ha concluso il vicepresidente del Municipio IV, Fabrizio Donati dicendo: “Questa è solo una piccola parte di ciò che vi meritate per tutto il

| Maria Muto assessora ai Servizi Sociali del IV Municipio

vostro impegno. Il Comune deve continuare ad intensificare il rapporto con i volontari, perché ancora i nostri legami possono migliorare. Voi vivete tutti i giorni il territorio e questo vi dà delle competenze importanti, di cui dobbiamo fare buono uso. Come amministrazione ci auguriamo di poter raggiungere gli stessi livelli di competenza che voi avete”. Il pomeriggio si è concluso con un rinfresco organizzato dai volontari, con tante foto ricordo e un brindisi augurale.

| Athos De Luca, consigliere Comunale di Roma Capitale, presidente della Commissione Ambiente e membro della Commissione Mobilità

| Fabrizio Donati, vicepresidente del Municipio IV


Sede SVS Roma

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Un anno di volontariato nella capitale Marco Colini responsabile della sede SVS Roma

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icuramente il 2014 sarà ricordato come l’anno dell’inaugurazione della nuova sede, ma le attività della SVS Roma non si sono certo limitate a questo. Marco Colini, responsabile della sezione capitolina, ci racconta le tante e varie iniziative portate avanti dai volontari. “Certo l’inaugurazione della sede è stato l’apice della nostra attività, un riconoscimento che ci ha fatto molto piacere. Non abbiamo cambiato Municipio, ma solo quartiere, in realtà non abbiamo abbandonato la vecchia sede di via Peperino nella zona di Pietralata, perché vogliamo ristrutturarla e adibirla ad ufficio per l’associazione e farla diventare un centro d’informazione sanitario per le persone che spesso non conoscono tutti i loro diritti e non sanno quali sono i servizi gratuiti che lo Stato mette a disposizione. Possiamo dire che si è trattato di un ampliamento, che ci permetterà di intensificare la nostra attività”. Chi vi ha dato la sede? “Il Dipartimento di Protezione Civile del Comune di Roma Capitale, in comodato d’uso gratuito”. Quali sono stati i commenti dopo l’inaugurazione? “Sono stati commenti di euforia, i ragazzi erano tutti contenti, la giornata è andata bene. Ci siamo impegnati molto per raggiungere questo obiettivo, abbiamo ripulito i locali che prima ospitavano una carrozzeria, rimbiancato le pareti, fatto i lavori idraulici, l’impianto elettrico e la messa in sicurezza”. Vi siete inseriti bene nel nuovo quartiere? “Sì, la gente entra, chiede informazioni, si ferma a parlare. Abbiamo pensato di organizzare alcune giornate formative per gli abitanti del quartiere, dedicate alla prevenzione degli incidenti domestici, per entrare ancora di più in contatto con la popolazione”. Qual è stata l’attività più impegnativa dell’anno? “Il servizio svolto ai Mondiali di Pallavolo. Non tanto per il lungo periodo che ci ha tenuto occupati, ma anche per la qualità del servizio. Quando siamo andati a prendere in campo la

capitana della squadra argentina, che si era infortunata, siamo stati ripresi in mondovisione, ci hanno visto in tanti. È un’esperienza che ci ha insegnato molto e ci ha aiutato a crescere”. Sono continuati anche i servizi ordinari? “Sì, e sono sempre più richiesti. Aiutiamo le persone che vengono dimesse dall’ospedale e non hanno l’autonomia per tornare a casa. Nel nostro quartiere non ci sono tante persone che possono permettersi di pagare 180 euro per farsi trasportare in ambulanza per 4 chilometri, come viene chiesto normalmente”. L’estate com’è andata? “Abbiamo organizzato una giornata di emergenza caldo, intervenendo come servizio sanitario e come Protezione Civile. Abbiamo allestito un tendono con aria condizionata, lettini, acqua. È venuto anche il sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, a farci visita”. Gli incendi? “Quest’anno è andata bene, abbiamo fatto solo 27 interventi, veramente pochi rispetto ai 125 dell’anno precedente. Sarà stato il clima o la sorveglianza continua, il fatto è che la stagione è stata positiva da questo punto di vista. Anche noi abbiamo fatto prevenzione con la vigilanza nel Parco Aguzzano. In questa occasione abbiamo avuto modo di avvicinare e conoscere la popolazione e la nostra presenza è diventata anche un intervento sociale”. Com’è andata la distribuzione di generi alimentari? “A fine gennaio, chiamati dal Cesv, il Centro Servizi per il Volontariato del Lazio, abbiamo distribuito generi alimentari a 45 adulti e 43 bambini”. Cosa è successo? “Il Comune ha sgombrato un campo nomadi. Continuiamo a chiamarli così, anche se a Roma non si sa più che campi sono. C’è molta povertà e disagi di vario genere, quando ci sono spazi liberi la gente che non ha un tetto si sistema come può, utilizzando tendoni, cartoni, lamiere. Solitamente quando vengono fatte queste operazioni di sgombro vi è prima un intervento dei servizi sociali del Comune, ma questa volta non è andata così, e tutte queste persone si sono trovate per strada. Sono state ospitate nella sala consigliare del Municipio IV, ma sono rimaste per più di un giorno senza mangiare. Quando ci hanno chiamato siamo intervenuti con cibo, bevande calde, latte e materiale che poteva essere utile per i tanti bambini, come i pannoloni. Tutte queste persone sono poi state sistemate in un residence del Comune, casermoni di cemento con tanti mini appartamenti composti da una

| Il gruppo di volontari della SVS Roma

| Il sindaco Ignazio Marino in visita al tendone della SVS Roma e Prociv per l’emergenza caldo

camera e una cucina, più un bagnetto. Luoghi dove la criminalità romana spesso trova rifugio, basta pensare che la portineria è controllata da guardie armate”. Indubbiamente un’esperienza difficile. “Ce ne sono molte. Ad esempio, nello stesso casermone siamo intervenuti perché lo scoppio di una bombola ha causato un principio di incendio e una coppia di anziani doveva essere trasferita. Oltre alla difficoltà dell’intervento, visto che l’uomo pesava più di 120 chili e a piedi lo abbiamo dovuto trasportare per nove piani, abbiamo scoperto che si trattava di un famoso pittore di origine argentina, che in passato ha ricevuto molti premi e riconoscimenti, ma adesso che ha difficoltà economiche, è malato, costretto a rimanere a letto con piaghe in decubito e cieco a causa del diabete, è stato abbandonato da tutti, solo la moglie, anche lei molto anziana, cerca di prendersi cura di lui come può. Siamo riusciti a fargli avere un appartamento più pulito e abbiamo fatto una campagna di sensibilizzazioni fra gli artisti di Roma, affinché il signor Mario, come noi lo chiamiamo, possa ricevere un po’ di aiuto. Questi sono i nostri servizi sanitari che diventano poi anche un po’ sociali”. Vi state organizzando per affrontare il prossimo inverno? “Sì, abbiamo predisposto la raccolta di generi alimentari, coperte e indumenti caldi che distribuiremo ai senza tetto due volte alla settimana, durante il periodo più freddo”. Gli altri servizi? “La lista è veramente lunga: c’è stato il Festival musicale dell’Arci ‘Roma incontra il Mondo’ a Villa Ada, durato più di un mese; la giornata europea per la donazione degli organi; il trasporto degli anziani ai seggi per poter dare l’opportunità di votare anche a chi ha problemi di mobilità; il concerto della Banda Bassotti e altri manifestazioni musicali di grande richiamo; la raccolta di 25 quintali di aiuti umanitari destinati al popolo della Novorossia nel Donbass in Ucraina e tante altre ancora.” Chi vuoi ringraziare? “Prima di tutto i volontari, che tanto impegno e volontà mettono nelle iniziative e poi, naturalmente, la SVS di Livorno”. Chi lo desidera può seguire le attività della SVS Roma su Facebook: Svs sede di Roma.


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Sede SVS Grosseto

il olontario

Inaugurata la nuova sede e una nuova autoambulanza a Grosseto Cresce il mondo P del volontariato er una mattina la piazza del Duomo di Grosseto si è illuminata grazie ai colori della SVS, che ha portato la nuova ambulanza fra i cittadini, per essere inaugurata con il taglio del nastro e la benedizione. Hanno partecipato numerosi volontari e tante autorità, ricordiamo Emilio Bonifazi sindaco di Grosseto ed oggi anche presidente della Provincia; Paolo Borghi vice sindaco; Patrizia Siveri Assessora provinciale; Antonella Goretti assessora comunale; Luca Ceccarelli assessore comune; monsignor Franco Crescioni della Cattedrale di San Lorenzo; una rappresentanza della Polizia Provinciale; e tante altre associazioni che hanno voluto portare il loro saluto e sostegno in un giorno di festa per la città, che in questo evento vede il consolidamento di una nuova associazione di volontariato, che collaborerà ad aumentare le risposte ai bisogni del territorio.

in maremma

| Da sinistra: il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, monsignor Franco Crescioni della Cattedrale di San Lorenzo, il direttore di SVS Fabio Cecconi

| La nuova autoambulanza

Una crisi che trova risposta nei fatti Il potenziamento della SVS Grosseto

L

a sede SVS di Grosseto ha affrontate nel mese di novembre una crisi causata da l’uscita di molti volontari dall’associazione, per confluire in un’altra realtà. Il presidente ha dovuto così revocare il coordinamento della sezione, affinché se ne crei uno nuovo. Alcuni hanno sottolineato il limite della nostra sezione grossetana nell’essere esclusa dal servizio delle emergenze in convenzione con il 118. Un problema reale che già stiamo affrontando nelle aule di tribunale, in quanto la decisione del 118 di Grosseto

| La piazza del Duomo di Grosseto il giorno dell’inaugurazione

non è supportato da nessuna norma e noi intendiamo difendere il diritto di libertà di associazione. Potremmo aggiungere molte altre cose, ma non vogliamo polemizzare su chi ha voluto creare questa situazione ed il comportamento di alcune associazione, la nostra risposta non sarà rappresentata dalle parola, ma dai fatti: la sede SVS di Grosseto sarà potenziata. Il nostro valore è quello di offrire un aiuto senza oneri ai cittadini, così come avviene fin dalla nostra fondazione; un’associazione che fa della partecipazione popolare il suo punto

di forza e considera una sua missione la diffusione dei valori del mutuo-aiuto fra i cittadini. A Grosseto fino agli anni ’30 era presente un’Associazione di Pubblica Assistenza denominata Croce D’Oro successivamente sciolta dal regime fascista, come gran parte delle Pubbliche Assistenze della maremma (Orbetello, Scarlino, Follonica,ecc) e trasformate in Croce Rossa. Riteniamo che un’altra Associazione, insieme alle altre già presenti sul territorio possa offrire ulteriori possibilità e sostegno alle iniziative solidali.

| L’interno della nuova autoambulanza


notiziario della

Sede SVS Pisa

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I primi passi della sede SVS Pisa N

ella foto la sede SVS di Pisa Ospedaletto in via Cocchi. Qui è già attivo il servizio Onoranze Funebri, l’agenzia Formavol e la mutua SMS L’Assistenza. Nei prossimi mesi saranno organizzati nuovi servizi. La sede pisana ospita anche l’Università del Terzo Settore, alla quale abbiamo aderito da tempo ed insieme abbiamo collaborato alla realizzazione di alcuni progetti. Per ulteriori notizie e contatti visita il sito www.pubblicaassistenza.it

L’università del Terzo Settore Punto di riferimento per la ricerca, la formazione e la progettazione sociale

I

l nuovo Welfare che si sta affermando nel nostro Paese è all’insegna del federalismo, della sussidiarietà anche orizzontale, della collaborazione pubblico-privato. Il Terzo Settore (volontariato, cooperazione, associazionismo, impresa non profit) è unanimemente indicato come soggetto fondamentale, insieme agli Enti Locali, per la progettazione, realizzazione e gestione dei servizi socio-sanitari sul territorio. Per sostenere tale ruolo è necessario che dirigenti, operatori e volontari acquisiscano competenze professionali adeguate. L’UniTS – Università del Terzo Settore – nasce nel 1996 proprio per dare una risposta concreta a questo nuovo e prominente ruolo del Terzo Settore. L’UniTS nasce su progetto dell’A.N.P.AS. Nazionale in partenariato con la Provincia di Pisa ed il sostegno della Regione Toscana e dell’Università di Pisa unitamente ad altre istituzioni pubbliche e private. La SVS di Livorno, insieme ad altre Pubbliche Assistenze del territorio è stata una delle prime associazioni ad aderire al progetto di UniTS. Negli anni, naturalmente, lo scenario di riferimento si è evoluto e così anche l’UniTS si è assestata per essere non solo un punto di riferimento importante per la ricerca, la formazione e la progettazione sociale a livello nazionale, ma anche Europeo. L’UniTS ha lavorato alla realizzazione di oltre 100 importanti progetti europei nell’ambito di temi quali l’integrazione di immigrati e disabili; la violenza contro i bambini, le donne e gli anziani; salute pubblica (tabagismo e attività fisica) con i medici di famiglia, le scuole, le associazioni di volontariato, istituti di ricerca e università; educazione ambientale; cooperazione internazionale; risoluzione dei conflitti; mediazione culturale; utilizzo delle nuove tecnologie tra le fasce più deboli della popolazione. Di particolare interesse è stato il progetto su cui l’UniTS ha lavorato con la SVS di Livorno in Regione Toscana. Il progetto “Verso una Consapevole Cittadinanza Attiva” è stato realizzato nel 2012 allo scopo di promuove lo sviluppo della comunicazione interculturale e favorire e rafforzare la crescita dell’offerta

a riconoscere e mettere in evidenza le competenze chiave acquisite durante le attività di volontariato e riflettere su come si potrebbero applicare in diversi contesti sociali e lavorativi. È quindi, una grande opportunità per confrontare le esperienze tra volontari, non solo in Italia, ma anche in Europa ed, in modo particolare, con i volontari dei Paesi partner: Spagna, Gran Bretagna, Grecia e Austria. | I progetti dell’università del Terzo Settore

di opportunità di apprendimento della lingua italiana in favore di cittadini stranieri, da parte di reti associative qualificate e capillarmente diffuse, in grado di integrare la formazione linguistica a processi ampi di socializzazione e di promozione di tale “cittadinanza attiva”. Sono così state formate oltre 400 immigrati, con particolare attenzione alle donne. Un altro progetto particolarmente innovativo e sperimentale è il progetto “Resolve” cofinanziato dalla Commissione Europea e realizzato insieme all’Università di Brema, ad un ente di formazione in Spagna, all’Università di Helsinki, ad un Istituto di Ricerca Sociale di Bucarest in Romania, oltre che all’UniTS e alla SVS di Livorno. Il progetto prevede l’utilizzo di video come strumento didattico. Tali video sono prodotti da allievi insieme ai docenti e sono sottotitolati in varie lingue europee. I primi video prodotti riguardano il settore socio-sanitario ed in modo particolare la cura alla persona. Un altro progetto co-finanziato dalla Commissione Europea a titolarità UniTS e di particolare rilievo per il volontariato è il progetto “ValidVol – Validazione delle Competenze chiave tra i Volontari”. Convinti che non sia mai troppo tardi per imparare, il progetto è rivolto a volontari over 50 ed intende promuovere il volontariato non solo come un’opportunità per essere socialmente attivi e sentirsi parte della società civile, ma anche come un modo per acquisire nuove capacità e competenze. Il progetto ValidVol, tramite un percorso di validazione delle competenze, intende aiutare i volontari

L’UniTS offre i seguenti servizi: Formazione: ideazione, progettazione, gestione e rendicontazione di corsi di formazione per gli operatori del Terzo Settore, di Amministrazioni Pubbliche e Scolastiche, di Enti in genere su tematiche di rilievo nel settore sanitario, sociale e ambientale Informazione: diffusione dei principali bandi per il Terzo Settore della Commissione Europea, dei vari Ministeri, delle Regioni, delle Province e altri Enti finanziatori Progettazione: elaborazione e presentazione di progetti, direttamente o su incarico di Enti e organismi del Terzo Settore Assistenza: supporto alle attività di Enti del Terzo Settore, Enti Pubblici e Privati, con particolare attenzione al coordinamento, gestione e rendicontazione di progetti approvati nell’ambito di Bandi Europei e Nazionali.

www.uniterzosettore.it


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Sede SVS Massa Sez. Croce Verde di Marina

il olontario

Una nuova sede e una nuova ambulanza salutano l’apertura della sezione SVS di Massa sezione Croce Verde di Marina

| Il taglio del nastro con il presidente Alfredo Prosperi e il sindaco Alessandro Volpi

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VS sede di Massa sezione Croce Verde di Marina. Così si chiama la “nuova nata” nella galassia SVS. Arrivata con ben due tagli del nastro, uno per la nuova sede e l’altro per la nuova ambulanza, è stata salutata da tanti volontari e autorità locali. Un momento di festa che ha coinvolto tanti giovani, che nelle loro divise gialle e arancioni hanno saputo restituire, anche grazie ai loro sorrisi, la luce ad una giornata piovosa e ad un cielo coperto da nuvole grigie. Alla cerimonia hanno partecipato: il presidente della SVS di Livorno Vincenzo Pastore, il presidente di Massa Alfredo Prosperi, il direttore SVS Fabio Cecconi, il sindaco di Massa Alessandro Volpi, il consigliere regionale Loris

Rossetti in rappresentanza del presidente regionale, Del Punta inviato dal prefetto, Dazzi presidente della Coopac, Paolo Greco del Salvamento Nazionale Genova, rappresentanti del Vab Antincendio Boschivo, il comandante dei Carabinieri, il rappresentante della Guardia Costiera, Domenico Ceccotti presidente del consiglio comunale, Maurizio Grassani presidente Ccn-commercianti Marina di Massa, la proprietaria della locale Festa della Birra Anoma Poesll, Francesco Bineli in rappresentanza del Cesvot, Giampietro Aviotti rappresentante delle Proloco provinciali, Stefania Catarsi consigliera della Croce Verde ed ex responsabile del Pronto Soccorso, Mario Accarino uno dei responsabili

| Il sindaco Alessandro Volpi

della cardiologia, Carlo Ceccopieno presidente della Lega Antitumori, Daniele Cannossi consigliere comunale, consigliere della Croce Verde e presidente dell’associazione invalidi Afaph e tanti, tanti volontari. All’indomani dell’inaugurazione il responsabile della nuova sede, Marco Pedroni ha così commentato: “La gente ha potuto ammirare i mezzi a disposizione della cittadinanza ed ha molto apprezzato la nuova collocazione, anche per la sua vicinanza strategica, di fronte al nuovo ospedale in costruzione, di prossima inaugurazione. È stato molto bello vedere la partecipazione di tutte le autorità della nostra provincia”.

| Un particolare delle divise dei volontari

| I mezzi nel piazzale della sede


notiziario della

Sede SVS Massa Sez. Croce Verde di Marina

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Un anno di volontariato con un delfino per amico S

ulle divise del volontari della SVS di Massa sezione Croce Verde di Marina, fra gli altri, spicca un bel logo con un delfino. Cominciamo da qui per presentare il gruppo. Il responsabile Marco Pedroni ci spiega. “Dobbiamo ricordare che siamo un’associazione che nasce in una città di mare. Il logo è stato ideato quando si è formata la Croce Verde di Marina di Massa nel 2000, grazie alla volontà di alcune perone, fra cui vi ero anch’io. In questo animale abbiamo visto un simbolo di libertà, ed intorno a lui abbiamo aggiunto gli elementi del nostro territorio come il mare, i monti e la vallata che ospita la città. Il delfino non ha confini, nuota senza porsi dei limiti o frontiere, e bene rappresenta le aspettative di un’associazione e il suo ruolo di aiuto e solidarietà verso i cittadini”. Ripercorrere le attività del 2014 è piuttosto impegnativo a causa dell’elevato numero di iniziative svolte, ma possiamo riassumere sinteticamente almeno le tappe più importanti con l’aiuto di Marco. “Abbiamo iniziato il 2014 facendo gli screening con il nostro Medical Truck in collaborazione con la Lega Antitumori, mentre in estate abbiamo continuato con gli screening cardiologici, in collaborazione con la Cardiologia della Asl locale, facendo ben 150 elettrocardiogramma di prevenzione”. Un riconoscimento importante che ha messo al centro sinergie d’innovazione, grazie anche al nuovo mezzo e al Lifepak che permette di trasmettere i dati del paziente in ospedale già durante il trasporto. “Siamo gli unici in tutta la provincia –commenta Marco- a poter trasmettere i dati del paziente dall’ambulanza”. Un importante appuntamento per il territorio è stata la Festa della Birra che ha visto la partecipazione di 180 mila presenza in 18 giorni. In questo periodo la SVS di Marina di Massa non ha mai fatto mancare il suo apporto. “Un servizio che abbiamo garantito –continua Marco- grazie anche ai volontari di Livorno venuti in appoggio con i loro mezzi. Abbiamo messo a disposizione il Medical Truk dove hanno potuto operare

| La partecipazione all’iniziativa della sciarpa rosa organizzata dalla Lega italiana Lotta ai Tumori

due medici e un infermiere. Ogni giorno tre squadre di appoggio con radio zaini hanno pattugliato a piedi il territorio della festa. Abbiamo fatto 148 visite trasportando solo 4 pazienti al Pronto Soccorso con codici gialli, grazie all’organizzazione di un filtro molto buono e una prevenzione ben organizzata. In giro vi erano 5 defibrillatori con i volontari, il tutto curato anche in collaborazione con le guardie della sicurezza della Festa e una rete capillare di monitoraggio”. I volontari non si sono lasciati sfuggire l’occasione per fare anche una campagna contro l’abuso di alcol, in accordo con gli organizzatori. “I nostri ragazzi hanno spiegato come funziona l’alcol test che abbiamo anche messo a disposizione di chi ha voluto sperimentarlo. Il risultato è stato che i Vigili Urbani hanno fatto circa il 30- 35% in meno di multe, rispetto all’anno precedente, e ci sono stati pochi ritiri di patenti. È stata una buona opera di prevenzione. Gli stessi cittadini l’hanno ben accettata e spontaneamente sono venuti a sottoporsi al test”. Il Medical Truk a luglio e agosto è partito per Grosseto per dare una mano ai volontari impegnati nei Mondiali della Vela, assolvendo il ruolo di Pronto Soccorso primario della manifestazione. Tornato a Marina di Massa il mezzo si è messo a disposizione dei cittadini sul pontile, dove qualche migliaia di persona hanno potuto apprezzare i servizi messi a disposizione. “Dal 2012 portiamo avanti la campagna Cuore Vivo, che ha formato più di 500 persone all’uso del defibrillatore ed ha svolto una buona campagna di screening. Abbiamo partecipato al Reas di Brescia (il Salone dell’Emergenza) dove la SVS ha fatto la parte del leone, con i nostri istruttori Paolo Greco, che voglio ringraziare e la collaborazione con la Physio Control che offre manovre di rianimazione

cardio-circolatorie e l’uso del defibrillatore alla popolazione in modo gratuito. Abbiamo avuto in visita, nella nostra sede, il presidente mondiale di questa azienda, che è rimasto positivamente colpito dalla nostra attività”. C’è poi il servizio di moto d’acqua, per l’estate, che sono messe a disposizioni della Compagnia dei Balneari, un’associazione di Marina di Massa, con una quarantina di bagni associati, che ha creduto in questo progetto e lo ha appoggiato. Per il periodo estivo, infatti, le moto durante il sabato e la domenica hanno pattugliato la costa in collaborazione con la Capitaneria di Porto. Sempre nella stagione estiva i bagnini, da noi formati, hanno salvato tre vite umane. L’esperienza più commovente è stata l’aver partecipato con i nostri volontari al viaggio su un Falcon 50 partito da Pisa, per andare a prendere una bambina down, gravemente ammalata, rimasta bloccata in Romania, dove non era assistita nel modo giusto. Grande impegno e partecipazione anche nella realizzazione del progetto con Afaph (Associazione Famiglie Portatori Handicap), finalizzato ad insegnare le manovre di emergenza ai paraplegici, agli ipovedenti e ai non vedenti. In autunno invece c’è stato l’appoggio all’iniziativa organizzata dalla Lega italiana lotta ai tumori (Lilt) che ha coinvolto le donne del territorio per realizzare a maglia una sciarpa rosa lunga esattamente 12 chilometri e 619 metri, come ha confermato il notaio incaricato della misurazione. “Vorrei ringraziare –conclude Marcotutti i volontari che danno tante energie all’associazione, affinché tutto questo si realizzi al meglio, ed in particolare un grazie ad Elisa che è la responsabile del gruppo dei volontari”.

| Volontari alle iniziative


14 | La Sede di SVS Verona

il olontario

Verona entra nella grande famiglia SVS O

perativa dal 1° luglio 2014 la sede SVS di Verona con lo svolgimento di diverse attività, fra cui le Onoranze Funebri, l’agenzia Formavol che ha già organizzato alcuni corsi di Primo Soccorso per l’azienda e per chi lavora negli studi odontoiatrici, che includono la gestione dei farmaci e come rapportarsi ad eventuali problemi legati all’uso dell’anestesia. Partita con il vento a favore la Mutua SMS l’Assistenza che ha già raccolto oltre trenta soci, grazie alle convenzioni attive sul territorio. Vi terremo informati sui prossimi sviluppi e i nuovi servizi che si andranno ad aggiungere.

Ulteriori informazioni si possono avere telefonando allo 045 545111 oppure scrivendo a verona@svsitalia.it oppure visitando il sito www.pubblicaassistenza.it | L’esterno della sede di Verona

Volontari

| L'interno della sede di Verona

VUOI DIVENTARE UN VOLONTARIO DELLA SVS? PUBBLICA ASSISTENZA Puoi iniziare a fare volontariato: - a 14 anni nel sociale - a 16 nel servizio in autoambulanza e nella Protezione Civile - a 18 nelle emergenze con o senza medico a bordo della autoambulanza. Non ci sono limiti superiori d’età. Puoi essere volontario anche a 90 anni.

I sentimenti che il volontariato esprime N

on si tratta di quanto ore dedichi al volontariato, di quanto tempo passi in ambulanza, se fai un’emergenza o un’ordinaria. Questo volontariato non è un gioco, non è esibizionismo ma è lavoro di SQUADRA!! La SVS è un cazzotto allo stomaco, perché vedi delle realtà che vorresti non esistessero eppure sono lì davanti a te… È un cazzotto perché a volte mi riempie di ricordi del passato, quando in quei reparti non avevo un paziente da soccorrere, ma mio nonno... È un cazzotto perché vedi la forza di quei pazienti che sono riusciti a costruirsi uno scudo di speranza per difendersi dalla loro malattia.. È un cazzotto che ti fa sentire bene perché tu, nel momento in cui ti dedichi a quel paziente, lo aiuti a non mollare mai il suo scudo... È un cazzotto che ti ricompensa senza parole, perché lì le parole non servono. Per questi motivi è un cazzotto che sono felice e fiera di prendere. I pazienti ti regalano dei “grazie” fatti dai loro sguardi: questo è il regalo più bello che si può ricevere da questo volontariato. Chiara Barsotti- Soccorritore Livello Base Invitiamo tutti i volontari che ne hanno desiderio, ad inviarci i loro scritti. Saranno pubblicati nei prossimi numeri del nostro giornale. Grazie a tutti.

Il tuo punto di riferimento sarà sempre FRANCESCO CANTINI Puoi chiedere di lui recandoti direttamente alla sede di: via SAN GIOVANNI 30 A LIVORNO Puoi contrattarlo telefonicamente allo 0586 88.88.88 Oppure per e-mail scrivendo a info@pubblicaassistenza.it o segreteriavolontari@pubblicaassistenza.it Francesco è il responsabile della segreteria volontari e ti accoglierà spiegandoti tutti i servizi svolti dalla SVS in modo che tu possa scegliere dove desideri fare volontariato. Ti farà compilare una scheda con i dati anagrafici. Ritroverai Francesco all’inizio dei corsi di formazione quando farà una presentazione generale dell’associazione. Francesco ti seguirà durante il tirocinio e sarà sempre a tua disposizione per qualsiasi dubbio o problema.


Volontari

notiziario della

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PREZIOSO DONODINATALE ALLACITTÀ UN

Una nuova Ambulanza al servizio della città - GRAZIE PER IL DONO

Assemblea e approvazione del bilancio Si è svolta a giugno la consueta Assemblea dei Soci. Ad aprire i lavori il presidente Vincenzo Pastore con la sua relazione riassuntiva delle attività, che ha saputo anche esprimere lo spirito dei Soci e dei volontari, raccolte dalle testimonianze manifestate nell’ultimo anno. Il direttore Fabio Cecconi ha continuato con la relazione tecnica illustrando gli aspetti specifici e i risultati ottenuti dalle varie attività, mettendo in luce l’impegno speso per raggiungere la positività mostrata dai dati. Ha fatto seguito la relazione del direttore amministrativo Andrea Fabbro che ha presentato il bilancio nello specifico delle varie voci, ed infine, la relazione del presidente del collegio dei sindaci revisori, che ha sottolineato la correttezza nella stesura e la positività del bilancio. I lavori si sono conclusi con l’approvazione del bilancio consuntivo, all’unanimità dei soci presenti.

| Da sinistra il revisore dei conti, il presidente Vincenzo Pastore, il consigliere Paolo Pacini, la vicepresidente Alessandra Mini e il consigliere Fabio Allegri

| Fra il pubblico dell’Assemblea, il presidente onorario Garibaldo Benifei la past president Odette Volpi e Osmanna Benifei

| Il direttore Fabio Cecconi mentre illustra le attività


16 | URP e Amministrazione

il olontario

Il Front Office della SVS al servizio dei cittadini S

empre più efficiente e professionale il nostro servizio Urp, per risponde alle tante domande che i cittadini pongono ogni giorno. Attivo da più di un anno, il grande spazio, che si apre al piano terra della sede di via San Giovanni 30 a Livorno, è diventato un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono accedere ai servizi SVS o aver informazioni su questi. Il personale che si alterna all’accoglienza dei cittadini ha frequentato corsi specifici per la funzione che deve quotidianamente assolvere, fornendo risposte esaustive e rendere i tempi di attesa il più brevi possibili. Fra i nuovi servizi a disposizione è attiva la possibilità di pagare anche le bollette delle varie utenze (gas, luce, acqua, telefono ecc.). Per informazioni telefoniche chiamare lo 0586 896040

La qualità e la tecnologia della SVS C

ontinuando il nostro viaggio alla scoperta del “dietro le quinte” della SVS, presentando coloro che, pur non apparendo in pubblico, danno un grosso contributo alla vita dell’associazione, presentiamo in questo numero Daniele Salvato e Alessio Cortopassi. Daniele Salvato ha 33 anni, diplomato come geometra e laureato in Scienze Politiche con specializzazione in scienze d’amministrazione, ha al suo attivo molti hobby. Intanto è uno scrittore, ed ha pubblicato un e-book dal titolo L’ambasciatore delle tenebre, con una copertina un po’ inquietante, ma del resto si tratta di un fantasy con tinte horror, il genere preferito da Daniele, che non si è fermato a questo lavoro, ma ha continuato anche con un racconto sugli Zombi. “Il mio sogno nel cassetto sarebbe fare lo scrittore a tempo pieno, però mi piace fare anche i video -ci racconta- ed ho scritto una sceneggiatura horror, ma di tipo psicologico e sto cercando che qualcuno mi presti per un paio di giorni la sua casa per le riprese”. Pieno di sorprese Daniele ha anche creato su facebook una pagina che può essere consultata digitando ‘Livorno Artistica’, che si occupa, con una vena geniale, di varie forme di arte della nostra città. È entrato nel gruppo SVS come tirocinante e poi è rimasto ad occuparsi di qualità, accreditamento, autorizzazioni, insomma tutto ciò che ruota intorno alla burocrazia, spesso di difficile comprensione, materia da spaventare almeno quanto gli Zombi, se non di più. “In questo caso –conclude Daniele- mi terrorizzo anch’io perché non si sa mai quale

documentazione richiedono. È un lavoro in cui è importante essere molto calmi ed avere spirito di adattamento, cose che per fortuna posseggo per natura”. Alessio Cortopassi ha 27 anni e di lui potremmo dire che è “nato” in SVS. Infatti è diventato volontario g i ov a n i s s i m o , n o n a n co r a maggiorenne ha cominciato a frequentare i locali di via san Giovanni e con il tempo, mano a mano, si è qualificato nei vari livelli di soccorritore ed è diventato anche autista soccorritore, abilitato all’uso del defibrillatore e formatore Irc, quindi riconosciuto a livello nazionale, si occupa dei corsi per i nuovi volontari. “Ho lavorato per 5 anni alle onoranze funebri –ci racconta- e adesso sono passato ad occuparmi della infrastruttura informatica del gruppo SVS Italia.

Alessio Cortopassi

Non ho molto tempo per occuparmi di hobby, al di fuori del lavoro, il mio tempo libero lo dedico all’associazione, che considero una grande famiglia, dove mi trovo bene. Quindi la mia vita è qui e ciò mi permette di migliorare giorno per giorno le mie competenze”.

Daniele Salvato


Banda Musicale Tessera prepagata

notiziario della

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La Banda Libera della SVS porta le note musicali per strada

L

a nostra Banda non si ferma, e con il suo spirito continua a portare la musica per le strade della città. Numerosi sono gli inviti che i musicisti ricevono a manifestazioni pubbliche. Fra le tante vogliamo ricordarne due che ci stanno particolarmente a cuore. Naturalmente il primo è il concerto nel piazzale della sede di Livorno Nord al Picchianti, la sera dell’inaugurazione della Sagra del Polpo, dove non poteva mancare Garibaldo Benifei, ospite d’onore, ad applaudire e commuoversi un po’ a quelle note che sempre lo riportano a quando, molti anni prima, in giovane età, assisteva alla famosa Banda della SVS, chiusa dal fascismo, che non tollerava adunanze pubbliche che non fossero di regime. Altra occasione d’eccellenza per la Banda è stato il premio Ciampi, al quale sono stati invitati a suonare, anche in questo caso per strada, come è nella filosofia del gruppo guidato dal maestro Filippo Ceccarini. Per comprendere il grande successo che hanno raccolto riportiamo le parole scritte da Franco Carratori, direttore artistico del Premio Ciampi: “[…] ma sabato sera credo di aver raggiunto il top dei brividi che corrono sulle spalle sin dall’inizio della non stop, quando la Banda Libera della Svs si è schierata in cerchio davanti al Goldoni suonando i brani di Piero. Lì per lì mi è sembrato di trovarmi a New Orleans e il mio pensiero è volato a Ernesto De Pascale che sicuramente da qualche parte gioiva per quella suggestivissima immagine”.

| Il maestro Filippo Ceccarini

| La Banda SVS alla Sagra del Polpo

Carta SVS Livorno adottala per i tuoi pagamenti!

Soccorriamo

il mondo con la carta etica della della Banca MPS

Carta SVS Livorno è una carta “etica” emessa dalla Banca Monte dei Paschi di Siena per sostenere la Società Volontaria di Soccorso di Livorno. La Banca MPS periodicamente effettuerà una donazione liberale per sostenere l’attività dell’Associazione. Carta SVS Livorno è una carta prepagata nominativa ricaricabile operante esclusivamente sul circuito internazionale Visa Electron, utilizzabile in Italia, all’estero e su Internet ed è abilitata alle seguenti operazioni: ritiro contante dagli sportelli automatici (ATM), pagamento acquisti su POS e pagamento acquisti sui siti Internet convenzionati con Visa Electron. Carta SVS Livorno può essere rilasciata anche a chi non è titolare di conto corrente, non residente in Italia e non maggiorenne.

Si ricarica anche a distanza tramite i servizi di PasKey Internet Banking e Paskey Mobile Banking e dagli sportelli automatici delle Banche del Gruppo Montepaschi. Sulla carta possono inoltre essere disposti accrediti ricorrenti (ad esempio pagamento stipendi). Il ricavato del progetto sarà utilizzato per sostenere l'invio di autoambulanze nei paesi del sud del mondo. Il ricavato della Tessera Prepagata finanzierà i progetti che rientrano nel programma Soccorriamo il Mondo e si occupano di portare le autoambulanze, non più adeguata a viaggiare in Italia, ma ancora in ottimo stato, nei paesi a Sud del Mondo, dove avere un mezzo di trasporto per accompagnare nel modo corretto i feriti e gli ammalati negli ospedali è una rarità.


18 |

Sagra del Polpo

il olontario

2014: la migliore edizione della Sagra del Polpo

I

n 14 anni di storia della Sagra del Polpo Ballo Sotto le Stelle, prima organizzata alla Rotonda d’Ardenza e poi, da tre anni, nella sede SVS in via delle Corallaie, l’edizione 2014 è stata definita la migliore. Da venerdì 8 a domenica 17 agosto la nostra sede Nord, in zona Picchinati a Livorno, si è animata di tantissime persone che hanno voluto trascorrere una serata in relax ed allegria. L’ottima cucina ha offerto il polpo in diverse salse, naturalmente accompagnato da altre pietanze. E poi musica per gli amanti del ballo, giochi per i più piccoli, lotteria e spettacoli, come quello della Banda SVS che ha inaugurato la Sagra. Il tutto si è svolto grazie all’efficienza dei numerosi volontari che hanno reso piacevole l’atmosfera. Infatti, i nostri ospiti non hanno mai dovuto fare la fila alla cassa e sono stati serviti comodamente ai tavoli, inoltre, il costo della cena è stato volutamente mantenuto basso, senza aumenti rispetto agli anni precedenti. Non abbiamo dimenticato le persone con disabilità e gli anziani con problemi di mobilità organizzando un servizio gratuito di trasporto, in modo da rende accessibile a

| In cucina

tutti la nostra festa. Come accessibili a tutti è il bilancio della Sagra, che mostra come il ricavato della manifestazione, di oltre 18 mila euro, che sarà destinato a servizi di volontariato, sia il migliore risultato delle ultime edizioni. “Tre anni fa meditammo molto –ha commentato il direttore Fabio Cecconisulla possibilità di spostare la location della sagra dal mare al Picchianti. I dubbi erano molti, perché la scenografia della Rotonda era insuperabile, ma aveva dei costi notevoli. Oggi a distanza di tre edizioni, devo dire che la gente ci ha capito, ci ha seguito e ci ha anche fatto i com-

plimenti, perché se pur qui non abbiamo il mare, abbiamo saputo costruire un ambiente tranquillo e accogliente”. Il bilancio della sagra è pubblicato sul sito www.sagrapolpo.it oppure su www.ballosottolestelle.it

| Garibaldo Benifei presidente emerito della SVS con il maestro della banda Filippo Ceccarini

Grazie ai volontari e benvenuto a PolpOtto U

na festa nella festa per ringraziare i tanti volontari che si sono impegnati con entusiasmo durante i giorni della Sagra del Polpo, mettendo a disposizione tempo, volontà e competenze, come quella del cuoco Giovanni Gallo. Il direttore amministrativo Andrea Fabbro ha presentato il positivo bilancio, il presidente Vincenzo Pastore, la vice presidente

Alessandra Mini e il direttore Fabio Cecconi hanno tessuto le lodi dei circa 126 volontari, che a rotazione si sono alternati alla Sagra del Polpo rendendo l’iniziativa unica e speciale nel quadro delle sagre locali. A conclusione è stata presentata la nuova versione del polpo, battezzato, dopo un sondaggio fra i volontari, con il nome di PolpOtto. Ed infine, è stata distribuita una felpa con il nuovo logo della sagra in ricordo della manifestazione per ringraziare tutti i volontari, compresi i più giovani, che, ognuno a suo modo, ha dato un apporto.

| Il gruppo dei più giovani con il presidente e alcuni consiglieri - Foto di Sergio Recchia


L'Ambulanza Veterinaria | 19

notiziario della

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• Ambulanza Veterinaria (Soccorso sanitario per animali) • Progetto “Soccorriamo il Mondo” (invio di Ambulanze nei Paesi bisognosi di soccorso) • Nati per Comunicare (sostegno scolastico e linguistico per bambini e ragazzi stranieri) • Lineamica e Telesoccorso a sostegno degli Anziani • Maxiemergenze Sanitarie • Soccorso in mare • Formazione Volontari Soccorritori • Attività Sociale e ricreativa

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20 | Ambulanza Veterinaria

il olontario

Il bilancio di un anno d’interventi dell’Ambulanza Veterinaria D

opo oltre un anno di servizio di Ambulanza Veterinaria le storie da raccontare sono veramente tante, alcune a lieto fine, altre invece molto tristi. Volendo fare un’analisi dei servizi che abbiamo svolto, vogliamo cominciare col ricordare a tutti i proprietari di cani, l’importanza di tenere al guinzaglio i propri animali, per proteggerli dai tanti pericoli, soprattutto quando sono in strada. Purtroppo abbiamo dovuto fare diversi interventi per animali investiti e la maggior parte di questi ha avuto un esito funesto. I nostri amici a quattro zampe non posso essere mai sufficientemente addestrati a difendersi dalle macchine, un imprevisto, come un richiamo particolarmente invitante o la paura scatenata da uno spavento improvviso, può indurli ad attraversa la strada all’improvviso e senza valutare il pericolo. Purtroppo abbiamo dovuto anche registrare casi di automobilisti che una volta investito l’animale, anche se non per loro colpa, non si sono fermati a prestare soccorso. Ma fortunatamente a contrasto di ciò abbiamo incontrato tante persone generose e sensibile, che hanno

dato il loro tempo per aiutare animali in difficoltà, anche casualmente incontrati per strada. Come non ricordare il caso della canina che durante l’estate si era persa e vagava pericolosamente per le strade del Romito. Se due bravi cittadini non si fossero occupati di lei e non ci avessero chiamati, adesso non sarebbe tornata fra le braccia amorose della padrona, disperata per la sua sparizione. Ci sono poi stati interventi anche su animali selvatici, come daini o cinghiali, segnalati da persone di buon cuore. Tanti interventi anche per i gatti di proprietà o randagi, che oltre ai problemi ordinari, aggiungono tanti guai causati dalla loro innata curiosità, che talvolta li porta ad incastrasi nei luoghi più impensati, dai quali non riescono più ad uscire senza aiuto. Vogliamo ringraziare tutti i volontari VSV per il grandioso lavoro che riescono a fare tutti i giorni! Spesso riceviamo tanti ringraziamenti da parte dei cittadini, per tutti coloro che prestano servizio con professionalità e umanità.

| Il daino soccorso

| Il cagnolino perso e ritrovato sulla strada del Romito

| Daniele Pasquini, responsabile del servizio di Ambulanza Veterinaria

| Un cane soccorso

QUANDO E COME UTILIZZARE IL SERVIZIO DI AMBULANZA VETERINARIA

I

l servizio di ambulanza veterinaria deve essere richiesto per le vere urgenze. Se il tuo animale, un randagio o un animale selvatico incontrato casualmente sono in pericolo di vita, hanno bisogno di cure urgenti e non sai come trasportarli dal veterinario, i nostri volontari possono aiutarti. - NON CHIAMARCI SE L’ANIMALE NON È IN PERICOLO DI VITA, PERCHÉ POTRESTI DISTOGLIERE IL SERVIZIO DA UNA VERA EMERGENZA E CAUSARE GROSSI PROBLEMI AD ALTRI.

Ci sono poi i servizi di trasporto che si possono prenotare. Telefonando al nostro centralino 0586 88.88.88 potremo organizzare insieme il servizio di cui hai bisogno per il tuo animale. Il nostro servizio è gratuito, ma confidando nella tua sensibilità e nell’amore che hai dimostrato per gli animali, interessandoti di loro e chiamando l’ambulanza per aiutarli al meglio, ti chiediamo di aiutarci con un’offerta, anche se piccola. La nostra opera si basa esclusivamente su volontari, che come sai, hanno dimostrato sensibilità e affezione verso il mondo animale, ma

nonostante ciò la manutenzione del mezzo, il materiale richiesto per gli interventi e soprattutto la benzina per l’autoambulanza, hanno un costo che grava sulla nostra associazione. Vogliamo continuare a mettere a disposizione di tutti coloro che ne hanno bisogno, questo servizio gratuitamente, e per questo chiediamo il sostegno di tutti, un piccolo gesto, una piccola offerta, unita a tante altre, possono fare la differenza per gli animali che si trovano in difficoltà e hanno bisogno di un aiuto immediato. Sicuri di rivolgerci ad un cuore sensibile, ti ringraziamo per l’offerta che potrai fare.


Ambulanza Veterinaria | 21

notiziario della

Una veterinaria per amica Linda Bernardini volontaria e docente G

iovanissima, appena laureata in veterinaria, Linda Bernardini ha entusiasmo e amore per gli animali in abbondanza, insomma, la persona giusta per l’Ambulanza Veterinaria. “Avevo sentito parlare di questo servizio –ci racconta Linda accompagnata dal suo cane Harpo- ma stavo ancora correndo dietro le scadenze della testi e non avevo avuto il tempo d’informarmi meglio. Per un caso, in parte guidato dalla mia vicina, dopo due giorni dalla laurea sono venuta in contatto con i responsabili dell’Ambulanza Veterinaria”. Linda si è così impegnata in alcune docenze per il terzo corso per volontari VSV, con una lezione sul corretto approccio al cane ed una su come trattare una ferita, un trauma,

un’ustione, i forasacchi, le ferite d’arma da fuoco, su come immobilizzare i pazienti e altre cose utili nel primo intervento. “Il corso è stato molto bello e ben fatto –continua Linda- sono rimasta a tutte le lezioni in programma, perché mi faceva piacere esserci. In passato sono stata volontaria alla Lipu e mi ha fatto piacere ascoltare Renato Ceccarelli, veterinario responsabile del Centro Cruma di Livorno, che ha parlato degli avicoli. Fra le altre ho trovato molto interessante la lezione sulla tossicologia, fatta da una medica che ha spiegato con quali sostanze tossiche gli animali posso venire in contatto. Si sono poi svolte le lezioni pratiche che sono state veramente eccezionali, con la possibilità di utilizzare due manichini arrivati direttamente dall’America, con i quali si può imparare a fare

le manovre di rianimazione. Sarebbero molti utili anche all’Università per l’insegnamento agli studenti, ma purtroppo non ci sono”. Il cane di Linda si è prestato come “cavia” per spiegare ai futuri volontari come si legge un microchip e per ricompensarlo della pazienza è diventato la mascotte del corso. “Sono rimasta molto colpita –ha conclusonel vedere quanto interesse e impegno c’è stato da parte dei volontari. Persone che sottraggono tempo alla loro vita per imparare nuove cose e rimettersi, in parte, in gioco. Ho fatto anche alcuni turni con l’ambulanza, un servizio importantissimo, sono molto rari altri casi simili nel reso d’Italia, possiamo contarli con le dita di una sola mano. Poter soccorrere un animale ferito con una tavola spinale può fare la differenza”.

DIVENTA UN VOLONTARIO VSV Presto saranno organizzati nuovi corsi per volontari.

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Bollettino postale: C.C. 000011623576 intestato a Società Volontaria di Soccorso Causale: "Erogazione liberale - Ambulanza Veterinaria" Bonifico bancario: Banco Popolare IBAN IT93-K-05034-13900-000000182800 specificando per causale “Erogazione liberale- Ambulanza Veterinaria” ON LINE con Carta di credito o Pay Pal collegati al sito www.pubblicaassistenza.it e segui le indicazioni apponendo sul tuo CUD/mod.730/UNICO il CF 8000 4600 492 Per maggiori informazioni: donazioniprogetti@pubblicaassistenza.it Per leggere un QR-code è sufficente un cellulare dotato di videocamera o uno smartphone e un piccolo software gratuito, scaricabile dall’Apple Store o da Google Play. Una volta istallato il software (QR-Reader) è sufficiente inquadrare il QR-code per qualche istante per visualizzare il nostro sito e scegliere la voce “donazione”.

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Io Dono Sicuro

il olontario

Istituto Italiano della Donazione (IID) L’IID in 100 parole Istituto Italiano della Donazione (IID) è un’associazione che, grazie ai suoi strumenti e alle verifiche annuali, assicura che l’operato delle Organizzazioni Non Profit (ONP) sia in linea con standard riconosciuti a livello internazionale e risponda a criteri di trasparenza, credibilità ed onestà. I marchi di qualità IID, concessi alle ONP inserite in IO DONO SICURO, confermano che l’ONP mette al centro del proprio agire questi valori. Fondato nel 2004 da Fondazione Sodalitas e Forum Nazionale del Terzo Settore, l’Istituto basa la propria attività sulla Carta della Donazione, primo codice italiano di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi nel Non Profit.

Le Attività dell’IID Due percorsi per associazioni ma un unico obiettivo: il miglioramento continuo. La verifica dei comportamenti delle associazioni che volontariamente si sottopongono al controllo dell’Istituto, se superata con successo, si conclude con il rilascio del marchio “donare con fiducia” e con la nomina dell’ONP a Socio aderente IID. Il marchio garantisce che l’associazione non profit ha superato i controlli annuali dell’IID rispettando alti standard di trasparenza e correttezza gestionale nella raccolta e destinazione dei fondi raccolti. L’IID rilascia anche un marchio dedicato alle piccole realtà non profit che si sottopongono a un percorso di verifica più leggero e adatto alle proprie dimensioni. Superati i controlli, anch’essi annuali, l’associazione può fregiarsi del marchio “organizzazione selezionata da IID”. Tutte le associazioni verificate sono presenti nel database IO DONO SICURO.

L’Osservatorio IID sul Non Profit sociale L’Osservatorio IID, nato nel 2009, da subito rivolge la propria attenzione ad aree d’indagine di grande interesse per il Settore Non Profit e si distingue da altre iniziative simili per la propria capacità d’indagine multidisciplinare che va ben oltre l’analisi degli andamenti delle raccolte fondi. Alcune ricerche hanno una cadenza annuale o biennale mentre altre sono elaborate ad hoc.

IO DONO SICURO Il primo database italiano composto solo da associazioni verificate. IO DONO SICURO è la nuovissima piattaforma online riservata solo alle associazioni verificate che si rivolge direttamente ai cittadini nella loro triplice veste di donatori, volontari, assistiti ed ha l’ambizioso obiettivo di dare ad ogni utente le informazioni necessarie per costruire un solido rapporto di fiducia con una o più organizzazioni non profit, al fine di trasformare un incontro sul web in qualcosa di molto più concreto e proficuo per entrambe le parti. IO DONO SICURO infatti permette di trovare l’associazione a cui rivolgersi con fiducia per fare una donazione di denaro o beni, offrire le proprie competenze ed il proprio tempo in qualità di volontario o accedere a servizi di assistenza.

Per informazioni:

Istituto Italiano della Donazione (IID) Via Pantano, 2 - 20122 Milano Tel. 02 87 39 0788 - Fax 02 87 39 0806 www.istitutoitalianodonazione.it


notiziario della

Donazione Sangue

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Verso una comunità solidale della donazione Intervista a Luciano Franchi, presidente regionale dell’Avis

“L

a mia storia con l’Avis comincia molti anni fa. Quando nel piccolo paese dove abito vi fu un grave infortunio, che coinvolse il figlio di una famiglia amica. Ci fu bisogno di trasfusioni e così facemmo appelli per cercare sangue. In quella occasione capii che c’era bisogno dell’aiuto di tutti e chi sta bene deve farsi carico di dare una mano a chi sta vivendo una malattia, ed ha bisogno di cure. La mia presa di coscienza del problema nasce da un evento drammatico”. Così si presenta Luciano Franchi, presidente regionale dell’Avis Toscana, al quale abbiamo chiesto di parlare dello stato delle donazioni nella regione. Come è passato dall’essere un donatore ad essere il presidente regionale? “Con la scommessa e l‘impegno di sensibilizzare il maggior numero di persone possibili su un progetto di solidarietà come è quello della donazione del sangue. Un ruolo che svolgo con divertimento, soddisfazione, impegno e con una grande voglia di dare una mano per costruire un sistema organizzato e collaborare a far crescere questo mondo della solidarietà”. Qual è la situazione dell’Avis toscana? “Vi è un forte radicamento sul territorio, con 160 sedi e circa 80 mila donatori periodici, portatori di sangue e plasma. Questo vuol dire che sono persone che non donano occasionalmente, ma collaborano in modo continuativo e sono a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale”. In quale area della Toscana sono più attivi i donatori? “Fortunatamente l’impegno in questo campo è forte in tutte le aree della regione.

Una lezione sulla donazione L

a SVS ha introdotto nei corsi per nuovi volontari di livello base o di livello avanzato, uno spazio informativo sulla donazione del sangue e del midollo. La lezione sarà curata dai responsabili del gruppo donatori SVS, dall’Avis e vedrà la partecipazione della dottoressa Cerretelli del Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Livorno.

Se guardiamo l’indice di donazione i più alti sono nella Asl della Versilia, Lucca e Pisa – Pontedera, seguite da Livorno e Massa, però posso veramente dire che tutta la Toscana dà un forte contributo”. La Toscana è autosufficiente? “Oggi non si può più rispondere in modo netto, con un sì o un no, a questa domanda. Ogni giorno la regione pubblica il meteo del sangue per dire cosa c’è e cosa manca. Non si parla più di autosufficienza generale, ma si ragiona in base ai gruppi sanguini, ad esempio, oggi in Toscana c’è una carenza di 0 negativo, A negativo e B negativo, mentre c’è disponibilità di A e B positivo. I bisogni sono differenziati e la situazione è diversa giorno per giorno”. Vi è differenza fra donatore uomo e donna? “In passato la donazione era prevalentemente praticata dagli uomini. Oggi la situazione è diversa, c’è stato uno sviluppo storico della nostra società che ha portato ad una uguaglianza di numeri fra i due sessi. Se si guardano i dati attuali fra gli iscritti nella fascia di età compresa fra i 18 e i 24, il numero degli uomini è pari a quello delle donne”. I giovani toscani come rispondono? “Molto bene. Al di là dei luoghi comuni i giovani sono sensibili e sono aumentati. Si tratta di creare una buona campagna d’informazione. In questo siamo aiutati anche dai ragazzi che decidono di fare il Servizio Civile con noi e si occupano di andare nelle scuole a fare sensibilizzazione” Quali problemi dovete affrontare oggi? “Abbiamo ancora un problema quantitativo, nel senso che dobbiamo far aumentare i

| Luciano Franchi, presidente regionale dell’Avis

donatori e il numero delle donazioni, ma soprattutto c’è un problema qualitativo, che è rappresentato dal riuscire a rendere l’afflusso dei donatori costante per 365 giorni all’anno. Bisogna aggiungere ai valori etici di sempre anche l’organizzazione, il metodo e la programmazione. Le malattie non vanno in ferie”. Di cosa avrebbe bisogno l’Avis per portare avanti la sua opera al meglio? “Il nostro è un obiettivo complesso, perché noi andiamo ad incidere sullo stile di vita, chiediamo alle persone d’impegnarsi direttamente su questo percorso di solidarietà e di porre attenzione ad un normale stato di salute. Per raggiungere ciò dobbiamo lavorare insieme dalle istituzioni, alla scuola, alla sanità, dobbiamo mettere in sintonia i nostri messaggi, altrimenti non ce la faremo a costruire questa comunità solidale che è il nostro vero obiettivo”.


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Protezione Civile

il olontario

A scuola di Protezione Civile A

nche quest’anno i volontari della Protezione Civile della SVS sono stati impegnati nelle simulazioni di emergenze all’interno delle scuole, occasioni in cui, insieme alle altre associazioni viene mostrato agli studenti come opera la Protezione Civile e vengono date indicazioni su quale deve essere il corretto comportamento in caso di emergenza di varia natura. | Alcuni momenti delle esercitazioni in una scuola cittadina

La Protezione Civile e i giovanissimi A

Emergenza pioggia

È

nche quest’anno i volontari SVS del gruppo Protezione Civile hanno partecipato alla giornata conclusiva del progetto chiamato “Protezione Civile o Civica?”, promosso dal Comune di Livorno e svoltasi al Parco Sandro Pertini. Hanno partecipato circa 200 ragazzi della scuola primaria, che carichi di entusiasmo hanno seguito attivamente tutte le attività proposte dall’uso di un idrante, a come si fa

| I bambini apprendono come funziona un idrante

un imbarellamento, da come si agisce durante le fasi di allertamento (richiesta soccorsi) a come operare nelle fasi di spegnimento. Numerose le associazioni di volontariato che hanno partecipato, oltre naturalmente ai VV.FF., Corpo Forestale dello Stato, Capitaneria di Porto e Autorità Portuale.

scontato dire che quest’anno l’emergenza principale, che ha colpito la nostra città e non solo, è stata la pioggia. Così i volontari SVS della Protezione Civile hanno dovuto più volte intervenire su situazioni critiche ed aiutare persone in difficoltà. A luglio sono, infatti, intervenuti al Pronto Soccorso dell’ospedale e al settimo padiglione che ha subito l’allegamento dello scantinato. Ad ottobre e novembre violente precipitazioni hanno paralizzato per un’ora la città con strade e sottopassi allagati. Immediatamente 4 squadre di volontari del Soccorso Civile sono intervenute per coadiuvare il Comune e la polizia locale, pronti a prestare soccorso alla popolazione. Fortunatamente, oltre ai tanti disagi, non ci sono stati gravi problemi. | Il sindaco Filippo Nogarin sul nuovo mezzo inaugurato

Il nuovo mezzo inaugurato dal sindaco Nogarin

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| Emergenza pioggia a Livorno. Foto di Fabio Allegri

lla vigilia di ferragosto un nuovo mezzo del Soccorso Civile e Antincendio della SVS Pubblica Assistenza è stato inaugurato nella piazza antistante il Comune di Livorno alla presenza del sindaco Filippo Nogarin che ha effettuato il taglio del nastro al nuovo veicolo fuoristrada. Il mezzo, un Tata 2.500 cc con modulo antincendio scarrabile e cassone da 400 litri, è stato subito messo a disposizione per la giornata del 15 agosto.


Soccorso in mare

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Un’estate intensa per l’idroambulanza SVS

| Foto di gruppo alla fine del corso (Foto di Noemi Scotti)

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nche se la stagione dell’idroambulanza è corta, in quanto legata alla stagione balneare, le attività sono state molte, cominciando fin da giugno con il servizio alla gara remiera “Risi’atori” per prestare soccorso ad un vogatore del Labrone. Ogni manifestazione che si svolge in mare è accompagnata da un equipaggio SVS sull’idroambulanza, pronto ad intervenire in caso di necessità. I volontari sono così stati presenti alla coppa Ilio Barontini e durante il Palio nel mese di luglio, dove è stato soccorso un atleta in crisi ipoglicemica. Un’altra importante manifestazione si è svolta ad agosto con “Escape to Sonnino”, organizzata per beneficienza, dove il nuotatore Davide Chiaverini ha nuotato dalla Cala del Leone, sottostante il Castel Sonnino, fino ai Bagni Tirreno, coprendo una distanza di 12 chilometri, il ricavato della manifestazione, che ha coinvolto tanti altri nuotatori, impegnati in distanze più brevi, è stato devoluto all’associazione Admo. Durante i tanti pattugliamenti svolti lungo la costa la nostra idroambulanza è intervenuta su una bagnante di 45 anni, caduta mentre percorreva la discesa della Cala del Leone procurandosi la sospetta lussazione della caviglia sinistra. Non dando peso all’incidente la signora ha continuato la giornata di ferie, andando in mare sul materassino, ma dopo poco il dolore si è presentato in forma acuta. La signora ha attirato l’attenzione delle due moto d’acqua della polizia che stavano transitando in quel momento. Gli agenti hanno raccolto la segnalazione allertando la sala operativa della polizia che a sua volta ha girato la richiesta di soccorso al 118. Sul posto, via mare, è sopraggiunto in pochi minuti, a sirene spiegate, l’equipaggio dell’idroambulanza Svs. L’imbarcazione ha raggiunto il materassino e due volontari si sono tuffati portando la signora a bordo. Dopodiché, l’idroambulanza, scortata dalle due moto d’acqua, è ripartita verso il moletto di Antignano dove ad attendere la malcapitata c’era l’ambulanza dell’Svs che l’ha trasportata in ospedale per gli accertamenti del caso. Tutta l’operazione è stata coordinata dalla Guardia Costiera.

| Lezioni in mare (Foto di Noemi Scotti)

| Esercitazioni

Come preparare i nuovi soccorritori

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nche quest’anno la SVS ha organizzato un corso per OVSM – Operatore Volontario Soccorso in mare in collaborazione con la Società Salvamento ed il supporto determinante dell’Accademia Navale. Il corso è stato suddiviso in lezioni teoriche in aula, pratiche in piscina e le esercitazioni sull’idroambulanza in mare.

| Lezioni pratiche in piscina (Foto di Noemi Scotti)


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La Sede di Ardenza

il olontario

Quando i volontari sono amici Cena sotto Ho iniziato per curiosità le stelle e alla fine mi sono innamorato del volontariato Q

uale modo migliore per salutare la fine di agosto, se non una cena di beneficienza organizzata dalla sede SVS di Ardenza, in collaborazione con il ristorante Nuovo Ciglieri e la gelateria Punto Gelato ovvero Punto G. Anche in questo caso i tanti volontari hanno reso possibile lo svolgimento di una serata trascorsa in allegria e serenità. Molti i partecipanti che si sono ritrovati intorno ai tavoli allestiti lungo il viale del Parco Carducci in piazza Sforzini, per degustare sotto le stelle piatti speciali intervallati da particolari gusti di gelato. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla serata, ai tanti volontari, al ristorante, al Punto G e… appuntamento alla prossima estate. | Da sinistra: Roberto Carmassi, Elisa Penco, Roberto Paoletti e Sergio Landi

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rima sono diventati volontari e poi amici, ma a vederli scherzare insieme, sembrerebbe proprio il contrario: che un gruppo di amici, di lunga data e ben affiatati, abbiano deciso insieme di diventare volontari della SVS. Questo per dare un’idea della simpatica atmosfera che si incontra quando si va alla sede di Livorno Sud. Dopo le foto con l’ambulanza, in attesa di una chiamata, abbiamo il tempo di fare la conoscenza con qualcuno dei volontari, infatti, non si riesce mai a finire il giro delle interviste, perché la squadra prima o poi deve correre per un servizio. Abbiamo dato la parola per primo a Roberto Carmassi che ci racconta: “Sono nato come volontario della Protezione Civile e dell’Antincendio Boschivo nel 2009. Mi sono avvicinato alla SVS per provare, e così insieme a mia moglie abbiamo iniziato a fare i corsi, fino al sanitario, del quale ci siamo veramente innamorati. Ci piace molto perché il contatto diretto con le persone che hanno bisogno di aiuto è costante, e si può istaurare un buon rapporto”. Roberto dal venerdì alla domenica è sempre a disposizione, e quando può anche durante la settimana. “Se avessi conosciuto prima questa realtà avrei cominciato anche da giovane. A me piace stare con la gente e noi abbiamo fatto un bel gruppo. I servizi che solitamente mi colpiscono di più sono quelli con gli anziani, soprattutto quelli soli, che hanno sempre molto bisogno di aiuto. Fra le esperienze belle, invece, ricorderò sempre la donna che abbiamo fatto quasi partorire in autoambulanza, il tempo di metterla sulla lettiga e il bambino è nato”. E concludere: “Sono più che ripagato da quello che faccio, spero che l’associazione possa crescere ancora

e che i giovani imparino ad amare di più il ruolo del volontario”. Sergio Landi è entrato in SVS seguendo le orme della figlia, volontaria già da otto anni. “Dopo la morte di mia moglie –afferma- ho voluto cominciare anch’io. Adesso è un anno e mezzo e lo faccio molto volentieri. Chi ci vede dal di fuori non può capire quanto si è gratificati nel fare questi servizi. Ho iniziato per riempire un vuoto e alla fine mi sono affezionato al volontariato, dal quale ricevo veramente tanto. Qui ad Ardenza c’è un ambiente piccolo e questo ci permette d’istaurare fra noi un rapporto diverso, siamo molto legati fra noi”. Anche per lui i bei ricordi e le esperienze toccanti sono numerose: “Resto molto colpito quando trovo nelle case l’assoluto degrado, dove manca perfino la dignità, con anziani mal curati e talvolta anche persone più giovani che si lasciano andare”. Silvia Gini ha 25 anni, da 3 anni è volontaria e da poco meno di uno sta facendo il servizio civile alla SVS. “Ho iniziato –racconta- perché mi interessava molto l’opera dei volontari, il sociale mi è sempre piaciuto, non mi ha consigliata nessuno, è una cosa che ho sentito dentro di me. Mi sembra importante aiutare le persone, che altrimenti non saprebbero cosa fare perché sono sole, malate e spesso indigenti. Fra le esperienze che ho avuto la fortuna di vivere, c’è quella regalataci da una bambina di sei anni, che per due anni abbiamo accompagnato all’ospedale di Genova perché non poteva camminare per problemi alle gambe. L’ultima volta che siamo andati le hanno applicato delle protesi speciali e quando è uscita dall’ospedale ci è venuta incontro camminando. È stato molto bello”.


L'isola di Capraia

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Un’estate tranquilla per l’Isola di Capraia U

n’altra estate trascorsa in Capraia con l’alternanza dei volontari per il Soccorso sanitario e la Protezione Civile. Finalmente un’estate tranquilla. Il soccorso sanitario è andato molto bene, ogni settimana più di 10 volontari si sono alternati nelle squadre che hanno garantito la presenza 24 ore al giorno. Nessun grave episodio ha interrotto la routine del normale servizio, nonostante il periodo di vacanza che ha visto arrivare sull’isola numerosi turisti, anche se è stato registrato un calo di presenze, un po’ per la crisi economica che induce le famiglie e muoversi meno e un po’ per il maltempo, che non sempre ha fatto risplendere il sole. Positivo anche il bilancio della Protezione Civile, che ha svolto pattugliamenti antincendio boschivo in un’estate che non ha fatto registrare incendi o principi di incendi. I volontari, che ringraziamo per il loro impegno, stanno già organizzandosi per la prossima stagione, che speriamo possa trascorrere tranquillamente come nel 2014.

| Gruppi di volontari sull’isola

| Una medicazione ad un turista

Materiale sanitario / Telesoccorso / Linea Amica

ll Custode sociale e un Volontario per Amico n il contributo

Progetto realizzato co

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a SVS ha organizzato, e altri sono in programma, un corso per volontari che desiderano impegnarsi con il servizio di Linea Amica che comprende: trasporto sociale gratuito; telesoccorso per le emergenze; ascolto telefonico contro la solitudine; orientamento ai servizi; consegna spesa, farmaci e piccole commissioni. Il trasporto sociale gratuito è realizzato con il contributo dell’otto per mille della Tavola Valdese ed è patrocinato in collaborazione con il Consultorio Anziani Fragili del Comune di Livorno. Sono molte le difficoltà degli anziani soli e con questi servizi cerchiamo di aiutarli ad affrontare la quotidianità, a cominciare da

Rinnovato il materiale sanitario in prestito

Il telesoccorso I

l telesoccorso è uno strumento che viene collegata al telefono dell’anziano che ne fa richiesta. In dotazione vi è anche un pulsante che la persona porta sempre al collo per poterlo schiacciare in caso di bisogno. L’apparecchio, infatti, è collegato alla centrale operativa SVS e quando suona, l’operatore telefona per verificare cosa sta succedendo e prestare soccorso, se non risponde nessuno una squadra parte subito con l’autoambulanza per verificare sul posto.

un’amicizia telefonica, per colori che non hanno la possibilità di muoversi molto a causa di problemi di salute e spesso restano l’intera giornata senza aver la possibilità di dialogare con qualcuno. Ecco che una telefonata da una voce amica, alla quale sono ormai abituati a confidare piccoli e grandi problemi, ma anche gioie del passato e del presente, diventa un importante valore. Allo stesso tempo la mobilità è talvolta necessaria per svolgere una vista, fare la spesa, distrarsi un po’, ecco perché abbiamo pensato anche a sviluppare questo servizio gratuito. Per informazioni si può telefonare al nostro centralino 0586 88.88.88

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uest’anno la SVS ha rinnovato il materiale sanitario in prestito, dotandolo di nuove sedie a rotelle, stampelle, letti, e quanto può essere utile ai cittadini per un periodo limitato nel tempo. Per aiutare chi ha difficoltà economiche la Società Volontaria di Soccorso mette a disposizione gratuitamente tali oggetti, mentre a chi ha le possibilità economiche viene chiesta un’offerta libera, che sarà poi investita per comprare altro materiale sanitario, perché anche questi oggetti hanno spesso bisogno di essere rinnovati, oltre alla necessità di aumentarne la quantità, visto che le richieste sembrano essere sempre in crescita. Il servizio è attivo in via San Giovanni dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30.

| Manlio Vivaldi responsabile del servizio


La collaborazione 28 | con il Ministero di Grazia e Giustizia

il olontario

La condanna ai lavori socialmente utili è stata per me una fortuna T

La collaborazione della SVS con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna

L

a SVS, come altre associazioni di volontariato, si è messa a disposizione della Uepe ovvero dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, per accogliere chi deve dedicarsi ai lavori socialmente utili. Negli anni abbiamo attivato molte pubbliche utilità, in alcuni periodi ne abbiamo avute anche 15 contemporaneamente. I lavori di pubblica utilità sono previsti da tempo, ma per anni sono stati sostanzialmente inapplicati dai giudici. La situazione ha cominciato a cambiare dal 2000 al 2005 con un incremento di questi interventi che ha portato ad un naturale intensificare dei rapporti della Uepe con le associazioni. La svolta all’utilizzo di questa opportunità può essere attribuito a due motivi, il primo riguarda la possibilità di utilizzare il lavoro di pubblica utilità per alcune tipologie di reato. In modo particolare la riforma del Nuovo Codice della Strada del 2010 ha dato un forte impulso. Infatti, gli articoli 186 e 187 prevedono, per chi guida sotto l’influenza dell’alcool o in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti, elevate sanzioni amministrative e la detenzione. In questi casi si può chiedere di tramutare la pena nei lavori di pubblica

utilità. Contemporaneamente, anche se in misura minore, sono aumentate le richieste per i lavori di pubblica utilità anche per alcuni reati compiuti dai tossicodipendenti. Probabilmente il nuovo Codice della Strada ha fatto da effetto trascinante, adesso che questa possibilità è più conosciuta, viene richiesta maggiormente, rispetto al passato. C’è da fare una distinzione per non creare confusione fra i lavori di pubblica utilità stabiliti direttamente dal giudice durante la sentenza, con le misure alternative che vengono invece concesse dal magistrato di sorveglianza, dopo un percorso compiuto dal detenuto. Dopo le disposizioni del giudice, che indica quanto e come deve svolgersi il lavoro di pubblica utilità, viene fatto un colloquio motivazionale per capire a quale settore la persona è maggiormente predisposta e concordare un programma in modo da non ledere le attività già in atto nella vita del soggetto. Durante lo svolgimento del servizio la persona viene naturalmente monitorata e controllata, e al termine l’associazione, in questo caso la SVS, è tenuta a redigere una relazione conclusiva.

Meglio il volontariato del carcere G

iovanni, nome di fantasia per mantenere l’anonimato, è arrivato a maggio alla SVS in seguito ad una condanna. Dopo aver trascorso due mesi e mezzo in carcere ha avuto l’opportunità di dedicarsi al volontariato per un periodo che lo terrà occupato, per due mattine a settimana, fino a novembre 2015, periodo che si scorcerà un po’ maturando qualche giorno di sconto pena.

Perché hai scelto la SVS? “L’assistente sociale mi ha dato delle possibilità, indicandomi i posti dove potevo svolgere volontariato. Ho subito pensato di venire alla SVS a fare il colloquio. Mi sono trovato bene ed ho deciso di restare. È una esperienza positiva, siamo qui per dare una mano alle persone che hanno bisogno e mi sono accorto che ce ne sono tante”.

rovato positivo all’alcol test, Luca, altro nome di fantasia per gli stessi motivi di tutela dell’anonimato, è stato condannato a svolgere i lavori socialmente utili in un’associazione di volontariato, che lui ha scelto nella SVS. Com’è andato il servizio? “Molto bene, l’ho fatto con piacere, ed infatti, adesso che ho finito, continuo a fare il volontario. Mi ha colpito molto l’ambiente della SVS, mi sono trovato a mio agio”. Cosa hai fatto? “Avevo il titolo per fare il servizio ordinario sull’ambulanza. Ho vissuto esperienze toccanti, ad esempio, mi ha molto colpito quando siamo andati a prendere a Pisa un malato terminale per portarlo a Livorno alle Cure Palliative. Il figlio era con noi ed ha fatto di tutto, con il nostro aiuto, per non far capire al padre dove stavamo andando. Un’esperienza commuovente, anche perché da poco anch’io avevo perso mio padre”. Adesso continui con lo stesso tipo di servizio? “No. Ho scelto di fare servizio con i ragazzi disabili, volevo fare un’altra esperienza e poi non me la sentivo di vivere altri momenti toccanti, che mi avrebbero fatto pensare a mio padre. Anche questo è un servizio molto bello, mi piace, i ragazzi si affezionano, ti abbracciano, ti vogliono bene”. Avevi già fatto esperienze di volontariato prima? “No. Non conoscevo il mondo del volontariato. Devo dire che in un certo senso la condanna è stata una fortuna, mi ha portato a fare un cambiamento drastico nella mia vita. Sì, mi hanno levato la patente, ma alla fine è stato bene così”.

Meglio dedicarsi al volontariato o restare in carcere? “Ovviamente non c’è paragone, molto meglio fare questa esperienza. In carcere c’è tanta sofferenza, anche se comunque esistono dei percorsi che ti possono portare a fare delle scelte giuste; c’è la scuola, un gruppo di lettura libero che si trova una volta alla settimana, il gruppo di teatro e altre iniziative”. Prima di fare il volontariato conoscevi la SVS? “Poco, la conoscevo solo perché mia suocera è malata e i volontari vengono a casa a prenderla per portarla in ospedale a fare le cure”.


notiziario della

Soccorriamo il Mondo | 29

La comunità rurale di San Juan Bautista festeggia l’arrivo dell’ambulanza della SVS C

ontinuiamo a operare all’interno del progetto Soccorriamo il mondo e dopo l’ambulanza inviata in Senegal ne abbiamo mandato un’altra in Paraguay. Ricordiamo che i mezzi che mettiamo a disposizione non sono più adeguati alla normativa italiana pertanto non possono più svolgere servizio sulle nostre strade, ma sono ancora perfettamente funzionanti e in grado di trasportare feriti e malati nelle giuste condizioni di sicurezza. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Solidarietà e Sviluppo (ASES), una Ong riconosciuta dal Mae, che fa parte della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) che opera in Sud America ed Africa grazie all’appoggio dei coltivatori italiani di tutte le regioni. Il mezzo è stato consegnato al Comune di San Juan Bautista nella regione De Las Misiones del Paraguay, una zona rurale dove non esistono forme di trasporto sanitario e molti contadini devono rinunciare alle cure, perché non sanno come raggiungere i presidi sanitari, infatti, il 35% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Il vice presidente dell’associazione, Norberto Bellini, ci racconto l’impegno in Paraguay iniziato nel 2014 con il progetto “Misiones menos pobreza” (Misiones meno povertà). “Missione è il nome di una regione paraguaiana, dove storicamente è esistita la Repubblica degli Indios Guaranì che è stata ricordata anche cinematograficamente con il film ‘Mis-

| Il sindaco del comune di San Juan Bautista con l’ambulanza della SVS

| La festa organizzata per l’arrivo dell’ambulanza

sion’. Negli anni ‘70 e ’80 è stata la culla delle Leghe Agrarie contadine represse violentemente dalla dittatura del Generale Alfredo Stroessner che aveva aperto un campo di concentramento dove rinchiudere i contadini che lottavano per la riforma agraria. Con la caduta della dittatura e con l’appoggio dell’Unione Europea abbiamo iniziato a lavorare ad un progetto di riforma agraria nell’insediamento rurale Martin Rolon, che ha preso il nome da un giovane dirigente contadino catturato dalla dittatura e da allora scomparso: uno dei desaparecidos del Paraguay. Nel 2009 questo progetto è terminato con la creazione di 180 aziende e di una cooperativa agricola. Successivamente abbiamo affrontato il problema dell’acqua con l’appoggio di AATO, Laguna di Venezia. Abbiamo realizzato sette pozzi arte-

siani in sette insediamenti rurali di Misiones con la distribuzione di acqua potabile alle aziende dei campesinos. Finito questo abbiamo iniziato con il sostegno dei contadini soci della CIA, un progetto per coltivazioni da reddito, avendo nel frattempo superato le coltivazioni per l’autoconsumo familiare. Abbiamo realizzato un accordo con due agroindustrie paraguaiane: Frutika e Santa Margarita per la coltivazione della passiflora e della menta dando vita ad una associazione di prodotto. Siamo riusciti anche ad avere negli insediamenti rurali dei piccoli centri di pronto soccorso. Questi centri possono far fronte solo a piccoli problemi sanitari mentre generalmente le persone con diagnosi importanti devono essere inviate agli ospedali zonali. Alcune volte sono trasportati su calessi tirati da cavalli o nei casi fortunati su camioncini”.

Un’ambulanza alla consorella dell’Aquila, città martoriata dal sisma I

l “mondo” è anche quello a pochi chilometri da noi, così una delle nostre autoambulanze è stata inviata all’Aquila. Ma per capire la realtà del territorio lasciamo la parola al presidente della Pubblica Assistenza locale Carlo Lancione che ci scrive: “La Pubblica Assistenza Gran Sasso Soccorso l’Aquila nasce nel giugno 2009 dalle macerie della città. Un gruppetto di amici al bar decide di crearla. Ad oggi siamo circa 60 e stiamo cercando di trovare una dimora fissa. In città non e facile trovare una sede, per ora utilizziamo una casetta messa a disposizione da un’altra associazione. Dal 2009 a oggi siamo cresciuti, piano piano facciamo passi avanti. Abbiamo iniziato a fare sanitario con un’ambulanza usata donata dalla Croce Verde di Viareggio, con la quale abbiamo fatto esperienza e trasporti, ma purtroppo essendo a benzina ci costava un po’ troppo. Ad aprile Manuele Maso, un volontario di La Spezia della Pubblica Assistenza La Misericordia E Olmo, trasferitosi per motivi di studio, ha iniziato a fare volontariato con noi, perché aveva sentito parlare della nostra associazione dai suoi amici che vennero all’Aquila, dopo il terremoto, a

| I volontari della consorella dell’Aquila con l’ambulanza

prestare soccorso. Appreso delle difficoltà legate all’ambulanza ci ha messo in contatto con la sua responsabile di La Spezia che a sua volta ci ha indirizzato alla SVS di Livorno. Abbiamo provato a chiedere aiuto e lo abbiamo ottenuto, ancora siamo increduli per quanto ci è stato donato. Con l’ambulanza arrivata da Livorno, portata dal volontario Fabio Allegri, abbiamo fatto trasporti e assistenza in numerose manifestazioni pubbliche del nostro territorio. È stata una grande soddisfazione aver usato questo mezzo. Per quando riguarda

l’Aquila possiamo dire che è rimasta intatta da dopo il sisma. I grandi lavori sono fermi. Qualche palazzo è stato riedificato, ma la grande ricostruzione è ferma. Un grazie di cuore a voi tutti della SVS, siete delle persone con un grande cuore, avete risposto ad una richiesta di aiuto da una piccola associazione, ma sopratutto da un gruppetto di persone che il volontariato lo ha nel cuore”. E noi della SVS ringraziamo per i complimenti e facciamo alla Consorella dell’Aquila l’augurio di buon lavoro e di essere sempre vicini alla propria comunità.


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Nati per comunicare

C’è un po’ di terra del mio villaggio, per non restare solo in viaggio…. Gruppo operativo volontari SVS Nati per Comunicare

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ra il 1994 quando il gruppo Nati per Comunicare cominciò la sua attività. Venti anni di soddisfazioni e purtroppo alcune sconfitte, ma queste, invece di avvilirci sono servite a motivarci a fare sempre meglio. Per questo siamo sicuri che fra venti anni ci saremo ancora, non con le stesse persone, ma con lo stesso scopo: aiutare gli altri. 43 volontari seguono circa 90 ragazzi di tutte le età, abbiamo purtroppo una lista di attesa piuttosto lunga, e per questo abbiamo fatto un appello sulla stampa locale e su Telegranducato, affinché il numero dei volontari aumenti e le liste di attesa cessino. I ragazzi vengono seguiti, nella sede di via S. Giovanni, nella biblioteca dei ragazzi di Villa Fabbricotti e all’interno delle scuole. Continuiamo a portare avanti il progetto TROOL nelle scuole, per facilitare la navigazione sicura nel mondo Web. Poco tempo fa ci siamo trovati fra le mani una poesia di Gianni Rodari dal titolo “Il treno degli emigranti” che vogliamo condividere: Non è grossa, non è pesante La valigia dell’emigrante…. C’è un po’ di terra del mio villaggio, per non restare solo in viaggio…. Un vestito, un pane, un frutto, e questo è tutto. Ma il cuore no, non l’ho portato: nella valigia non c’è entrato. Troppa pena aveva a partire, oltre il mare non vuole venire. Lui resta, fedele come un cane, nella terra che non mi dà pane: un piccolo campo, proprio lassù…. Ma il treno corre, non si vede più. Se ci soffermiamo, solo per poco, a pensare che una volta anche noi abbiamo dovuto lasciare il nostro Paese per necessità, allora possiamo capire la sofferenza degli immigrati che arrivano in Italia, così da avere una diversa e più profonda comprensione. Non dimentichiamo che al nostro arrivo nei Paesi stranieri non eravamo visti di buon occhio, ma là dove ci hanno dato la possibilità di dimostrare quello che in realtà eravamo, lo abbiamo reso palese in tutti i campi, meritandoci il rispetto. Vogliamo dare questa possibilità anche ai nuovi venuti.

il olontario

Quando il mare diventa ispiratore di un concorso

L

ivorno tra le molte cose belle ne ha una meravigliosa che molti ci invidiano: il mare. A volte gli passiamo frettolosamente accanto senza porgere lo sguardo a quella distesa che muta di colore con il trascorrere delle ore, altre volte invece ci fermiamo a guardarlo con intensità, con preoccupazione se è agitato e ci poniamo delle domande… Soffermandoci su questa riflessione è nata l’idea di un concorso che abbiamo voluto intitolare “Sopra e sotto il livello del mare. Dinanzi al mare osservo e penso”. Subito dopo abbiamo avuto la sensazione, quasi certezza, che questo argomento potesse stimolare gli studenti a rivolgere la loro attenzione verso l’ambiente marino che circonda la nostra città. La fase successiva è stata quella di bandire il concorso a premi aperto a tutte le scuole di ogni ordine e grado, dando la possibilità di trattare il tema attraverso linguaggi diversi: poesia, grafica, pittura, lavori manuali, video, ricerca storica e/o scientifica. Il progetto è stato realizzato grazie al patrocinato e sostegno della Tavola Valdese. Le scuole che hanno partecipato sono state 25, alcune delle quali presenti con più lavori di diverse classi. La Commissione dopo un attento esame dei lavori ha decretato i vincitori.

Volontari e studenti si incontrano al Tan A

d aprile siamo stati invitati dalla scuola ISIS Niccolini-Palli all’iniziativa promossa dalla Provincia, dal Comune, dalla Consulta del Volontariato provinciale e dalla Consulta dell’Associazionismo comunale, in collaborazione con gli istituti superiori a indirizzo socio pedagogico, che si è svolta all’interno della manifestazione del Trofeo Accademia Navale, dal titolo VolonTan – Scuole e Associazioni si incontrano.

Scuola dell’Infanzia: 1° Cayes, 2° Gobetti, 3° Il giardino di Sara Scuola Primaria: 1° Lambruschini, 2° Carducci Montenero, 3° Collodi Scuola Secondaria I grado: 1° Pazzini, 2° Borsi, 3° Micali Scuola Secondaria II grado: 1° Cecioni, 2° Cecioni, 3° Colombo. Fuori concorso: Premio Cinti – premio speciale di pittura in memoria del pittore Eugenio Cinti, offerto dal figlio alla scuola D’Azeglio La premiazione non poteva svolgersi in una cornice migliore dell’Acquario di Livorno, che ha messo a disposizione l’area esterna sul piazzale antistante l’ingresso; inoltre l’Acquario ha riservato a tutti i vincitori delle dodici classi uno sconto sul biglietto di ingresso. Hanno premiato i ragazzi il presidente della SVS Vincenzo Pastore e rappresentanti della Commissione giudicatrice e del gruppo SVS Nati per Comunicare. La manifestazione è stata allietata da intermezzi musicali, grazie al bravissimo gruppo di studenti dell’ISIS Niccolini – Palli. Tutti gli elaborati dei ragazzi sono stati raccolti su un Cd e consegnati alle scuole. La giornata conclusiva è stata una vera festa alla quale hanno partecipato ragazzi, genitori, insegnanti e passanti e non poteva essere altrimenti, con uno sfondo così bello, tanti ragazzi felici e una allegra musica…

| L’iniziativa svolta al Tan

Le associazioni e le scuole si sono presentate alla cittadinanza illustrando i progetti realizzati in collaborazione sui temi quali la disabilità e l’inclusione sociale. La collaborazione con l’ISIS- Palli è ventennale, non solo per i progetti, ma anche perché gli studenti a conclusione del percorso formativo vengono indirizzati alla nostra associazione per svolgere il tirocinio.


Nati per comunicare

notiziario della

Ragazzi e adulti scrivono insieme le immagini della memoria N

el 2012 abbiamo aderito all’iniziativa promossa dal Consiglio Regionale della Toscana “Festa della Toscana 2012” con il progetto Ogni Uccello ha il suo modo di cantare (proverbio Mai): una storia, tante diversità”. Un’iniziativa rivolta agli alunni delle scuole superiori e ad adulti di ogni età. Il progetto si è articolato in due momenti distinti, ma strettamente connessi: il corso di autobiografia che attraverso la scrittura ha promosso il conoscersi in un contesto globale e il raccontarsi per esserci, per avvicinarsi di più agli altri, forse, per capirne le diversità; e gli incontri con l’autore che ha visto da ottobre a maggio la presentazione di libri con temi diversi, ma con un unico filo conduttore che è stato la diversità. Dalla prima parte del progetto è nata una pubblicazione che abbiamo intitolato Immagini della memoria, che possiamo

definire un prendersi per mano tra persone di età ed esperienze di vita diverse, che insieme hanno cercato d’intraprendere un percorso comune per essere piccola voce tra le voci, portando ciascuna il proprio tassello alla composizione del grande mosaico delle storie dell’umanità, che si alimentano nel e del quotidiano. La seconda parte della pubblicazione realizzata è dedicata alle testimonianze dei ragazzi, tutti migranti, ma anche loro hanno voluto lasciare una traccia di momenti della loro vita, pur con difficoltà nel linguaggio e nella composizione, il risultato è stato lo stesso: comunicare. Sì perché la comunicazione è trasmissione di un qualcosa e lo si può fare non solo con la parola, ma anche attraverso una molteplicità di linguaggi e uno di questi è l’autobiografia per incontrarsi, confrontarsi e sostenersi amorevolmente.

Per un’estate creativa I

volontari di SVS Nati Per Comunicare, come tutti gli anni, sono vicini ai ragazzi nei mesi estivi con un laboratorio che cerca di coinvolgerli nelle attività creative. L’attività è iniziato il 17 giugno ed è terminato il 21 agosto, e si è svolta per due volte a settimana dalle 9 alle 11. I bambini e le bambine che hanno frequentato il laboratorio sono stati 12, di nazionalità diversa, ma tutti attivi ed entusiasti durante lo svolgimento delle esperienze proposte. In questo periodo i bambini hanno lavorato con intensità, con rispetto e amicizia, ad esempio, alcuni di loro hanno proposto giochi e attività subito accettati dagli altri, tutti si sono aiutati e hanno collaborato fra loro. All’interno della nostra sede di via San Giovanni hanno svolto attività creative per la realizzazione di oggetti costruiti con materiale da riciclo, pasta di sale: Hanno dipinto sassi con risultati notevoli sia per i colori che per la capacità di far venir fuori dei piccoli capolavori.

| I lavori realizzati durante il laboratorio estivo

Ma ci sono stati anche momenti di attività ludiche all’aria aperta e una visita guidata al Museo di Storia Naturale. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione delle ragazze del Servizio Civile, Irene e Martina, che con la loro volontà e fantasia sono riuscite a far venire fuori il meglio dei bambini.

Libri in prestito Nati per Comunicare mette a disposizione di tutti la Biblioteca di via San Giovanni al terzo piano. Il prestito è aperto dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 17. Per ulteriori informazioni consulta il nostro sito www.natipercomunicare.it oppure scrivi a natipercomunicare@pubblicaassistenza.it

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Sarà forse che i Toscani non sono come i bovi che vedono tutto in grande…

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a Regione Toscana ha stabilito di dedicare l’edizione 2014 della Festa della Toscana al tema: “Guardare oltre - I nostri confini, le nostre abitudini, le nostre convinzioni. Per una Toscana terra del Mondo”, prevedendo, come di consueto, lo svolgimento d’iniziative articolate su tutto il territorio regionale che possono concretizzarsi in convegni, spettacoli, celebrazioni, fatti strettamente collegati con le specificità culturali, storiche e sociali del territorio regionale. Il nostro gruppo ha presentato un progetto, approvato dal Consiglio regionale, dal titolo “Livorno città aperta” con il sottotitolo “Sarà forse che i Toscani non sono come i bovi che vedono tutto in grande, ma è certo che non perdono mai di vista la misura del mondo (Curzio Malaparte “Maledetti Toscani”)”. Progetto approvato dal Consiglio Regionale. Livorno la prima città in Toscana a porre l’accento sui diritti umani con le leggi Livornine, fu anche la prima città ad abolire la pena di morte – 1786, a divulgare l’Enciclopedia – 1770/1778 e la Borsa 1808. L’iniziativa ha quindi permesso di meditare sulle radici di pace e giustizia della Regione che ne fanno una terra di accoglienza per molte comunità straniere, questo al fine di coltivare la propria storia, memoria e tradizione di diritti e civiltà e trasmettere tale patrimonio alle future generazioni. Un congresso al quale hanno partecipato studenti delle scuole superiori, rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, associazioni culturali, di volontariato e la cittadinanza tutta.


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Circolo la Solidarietà

il olontario

La Solidarietà che nasce dalla musica Serate danzanti e cene per il circolo SVS

S

ono ormai diventati una tradizione ben consolidata i sabato sera danzanti organizzati dal Circolo La Solidarietà, che ogni settimana si ripropongono nella sede Nord, di via delle Corallaie a Livorno, dove gli appassionati di ballo possono scatenare tutta la loro passione e voglia di muoversi in pista. I Soci, infatti, sembrano non avere sosta e da un ballo all’altro, da sabato a sabato, trovano piena soddisfazione e divertimento al ritmo della musica, che ad ogni appuntamento cambia con le proposte di gruppi sempre diversi. Ogni sabato sera dalle 140 alle 150 persone, dai 40 anni in su, si danno appuntamento sulla pista del Picchianti. In molti anticipano l’inizio delle danze, previsto alle 21.30, con una cena che l’ottima coppia di cuochi offre ogni volta a partire dalle 19.30. Un’attività creativo che torna a rinnovarsi ogni anno grazie alla disponibilità dei molti volontari che si impegnano in questa attività, così come del resto in tutti gli altri settori della SVS. Giovani e meno giovani, rinunciano a trascorrere il loro sabato sera con gli amici, per organizzare al meglio le serate danzanti e infondere allegria a tutti. “L’idea di organizzare questo tipo di attività –spiega la presidente del circolo Alessandra Mini- è venuta spontaneamente, perché la danza ha sempre accompagnato la storia della Svs, basta pensare che nei primi anni del novecento, la sala da ballo veniva organizzata in via San Giovanni. La danza e la musica hanno un grande valore associativo e socializzante, ed infatti, in questi anni di attività si è creato un gruppo molto unito e direi anche solidale, tenendo fede al nostro nome”.

Il 13 maggio 2008 nasce per volontà del comitato direttivo Svs l’Associazione di Promozione Sociale La Solidarietà o più comunemente chiamata Circolo Ricreativo della Pubblica Assistenza, con lo scopo di favorire la socializzazione sia all’interno che all’esterno della nostra associazione. Oltre al ballo i volontari si dedicano anche ad iniziative che hanno scopo di beneficenza e manifestazioni dedicate ai bambini.

Elders in action - Anziani in azione Per l’incremento del benessere

L

’età media nella nostra società è notevolmente aumentata negli ultimi anni. Credendo che ad un aumento quantitativo debba seguire anche un aumento qualitativo, il Circolo SVS La Solidarietà ha ospitato il 28 febbraio la delegazione composta da rappresentanti dei Comuni ed Enti della Danimarca, Italia, Francia, Slovenia e Germania che costituiscono la rete formata per il progetto “Elders in action – Anziani in azione”, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Citizen EACEA – Europa per i Cittadini, di cui è partner la Provincia di Livorno. Un’iniziativa che si è inserita fra le attività che mirano ad incrementare il benessere della popolazione. Il progetto “Anziani in Azione” è arrivato alla sua terza fase, affrontando il tema dell’invecchiamento sano, delle strutture e dei servizi per la costituzione di un ambiente amichevole.

| La festa di Halloween

| Le serate danzanti

La delegazione si è trattenuta a Livorno e provincia per 4 giorni e il Circolo La Solidarietà con la SVS e altre associazioni di volontariato locale ha partecipato all’ospitalità e allo scambio di esperienze. In particolare i volontari della SVS si sono occupati del trasporto dei membri della delegazione che si sono spostati sul territorio provinciale per visitare le diverse realtà, ed ha provveduto all’ospitalità serale con cena e animazione musicale in collaborazione con l’Associazione Accademia degli Avvalorati. È stata poi organizzata una giornata dedicata all’incontro con gli anziani del Centro Diurno svoltosi nella sede Livorno Nord, in zona Picchianti, durante la quale sono stati proiettati alcuni filmati che hanno documentato l’attività del Centro. Ed infine, una festosa cerimonia per i saluti prima della partenza della delegazione.

L’Associazione Promozione Sociale la Solidarietà ha sede in via delle Corallaie 10 Livorno Per informazioni: circolo@pubblicaassistenza.it

www.circolosolidarietasvs.it Telefono: 348 8516861

R

icordiamo che il Circolo Ricreativo la Solidarietà aderisce al movimento Arci Nuova Associazione, quindi in base alle leggi sulle associazioni di promozione sociale, come la nostra, e allo statuto Arci i circoli in possesso di autorizzazione amministrativa per il bar, conseguita con licenza Arci, non possono stampare e distribuire le proprie tessere, ma devono adottare per i soci la tessera nazionale che rappresenta l’associazione nei confronti del Ministero degli Interni. La tessera Arci conferisce al socio il diritto elettorale attivo e passivo nell’ambito del circolo di appartenenza; la possibilità di frequentare tutti i circoli Arci e di usufruire di sconti previsti da apposite convenzioni stipulate a livello nazionale o locale. Le cariche sociali sono ricoperte da ALESSANDRA MINI - PAOLO PACINI ROSSELLA LUPI


Circolo la Solidarietà

notiziario della

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Un anno con gli anziani e il progetto Solidarietà in Circol@ I

l Circolo La Solidarietà non si occupa solo di balli e feste, ma anche di solidarietà sociale, come sottolinea lo stesso nome. Così lo scorso anno con un progetto chiamato Solidarietà in Circol@, finanziato in parte dal Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro, si è dato la possibilità ad un gruppo di anziani di frequentare per tre giorni alla settimana un Centro Diurno dove poter svolgere attività terapeutiche e riabilitative, di socializzazione e ricreative. L’esperienza è stata molto positiva sotto tutti i punti di vista, ed una volta terminato il progetto, che aveva la periodicità di un anno, è stato chiesto a più voce e con grande entusiasmo di ripetere l’esperienza. Così con nuovi aiuti la SVS ed il Circolo stanno ripetendo l’esperienza (vedi articoli alle pagine 34 e 35). Vogliamo ancora una volta ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al progetto, e che sono tornati alla carica anche quest’anno. Quindi ricordiamo, la Diocesi che ha offerto la sede al Centro Culturale La Madonna di via delle Galere 35, i volontari della parrocchia La Madonna che si sono occupati del pranzo, la SVS con il trasporto degli anziani, il Comune tramite il Servizio Anziani Fragili che ha individuato gli utenti e naturalmente tutti gli operatori e i volontari che hanno dedicato il loro tempo agli anziani. Il progetto si è concluso con una grande festa, che ha coinvolto numerosi anziani, che hanno potuto assistere alla proiezione del video riassuntivo realizzato da Filippo Del Bubba ed hanno ricevuto la pubblicazione a loro dedicata. Un anno al Centro Diurno in via della Galere, con le attività di Laboratorio, le visite in città, la ginnastica dolce, le lezioni di primo soccorso, ecc.. Alla manifestazione, tenutasi nella sede Nord della SVS, in via delle Corallaie al Picchianti, sono intervenuti Alessandra Mini presidente del Circolo La Solidarietà, Vincenzo Pastore presidente della SVS, Letizia Giacomelli per il Comune di Livorno, Don Placido parroco de La Madonna, il gruppo Boy Scout che ha partecipato alle attività del Centro Diurno come volontari, gli operatori del Centro e tanti, tanti anziani. La festa non poteva che concludersi con un pranzo conviviale al termine del quale gli anziani del centro hanno donato a tutti i presenti un regalino da loro realizzato: un fiore costruito con materiale di riciclo, per augurare una buona estate e appuntamento… a settembre.

Il nostro modo di stare insieme si basa sull’amicizia e la sconfitta della solitudine A

bbiamo parlato molto delle attività svolte che hanno sempre ricevuto approvazione ed entusiasmo da parte dei nostri ospiti. Ma c’è un aspetto del progetto che non può essere descritto a pieno con le parole o con le foto, perché ha un valore molto profondo. Dopo un anno di attività possiamo dire che le cose più importanti, nate dal nostro modo di stare insieme, sono l’amicizia, l’allontanamento della solitudine e l’arricchimento ricevuto da tutti, anziani, operatori e volontari. Un aspetto di fondamentale importanza per sviluppare il nostro progetto è stato l’uscire dal Centro per andare a scoprire il territorio e ad incontrare persone e realtà diverse. Siamo stati invitati a feste, convegni e manifestazioni, che hanno contribuito alla reciproca conoscenza e al consolidamento dell’anziano nel territorio, non più percepito e messo ai margini, ma riscoperto pur con tutti i limiti imposti dall’età, come una risorsa. All’inizio del progetto ci eravamo dati degli obiettivi, che rileggendo adesso ci mostrano il successo di quanto realizzato nel corso di questo anno di attività con i 50 anziani che hanno aderito all’iniziativa del Centro Diurno. Erano degli obiettivi piuttosto ambiziosi e scoprire oggi che sono stati tutti raggiunti ci riempie di soddisfazione. Infatti volevamo: promuovere il benessere psico-fisico degli anziani del territorio non autosufficienti o colpiti da disturbi cognitivi lievi, medi e gravi, offrendo sostegno alle loro famiglie e al principio della domiciliarità;
ridurre l’isolamento sociale e promuovere la partecipazione attiva degli anziani, autosufficienti e non, alla vita di comunità; promuovere forme innovative di solidarietà intergenerazionale attraverso la creazione e animazione di una Banca del tempo intergenerazionale per incentivare lo scambio di competenze e saperi tra anziani e giovani e valorizzare

il volontariato come nuova opportunità di sviluppo e ri-generazione di legami comunitari;
organizzare attività di scambio intergenerazionale per valorizzare le competenze e i saperi degli anziani e dei giovani; accrescere il gruppo di volontari, giovani e anziani, in grado di ampliare le attività promosse dal Centro e supportare il lavoro dei terapisti occupazionali e degli operatori socio - sanitari qualificati;
rafforzare e ampliare la rete cittadina di enti e servizi pubblici che operano a favore degli anziani. Il bilancio conclusivo è quindi positivo e ciò ci è stato espresso da più fonti a partire dagli anziani, agli operatori, ai volontari e a quanti in questo periodo hanno avuto modo di conoscere i nostri ospiti. | Momenti della festa finale del progetto Solidarietà in Circol@


34 | Centro Diurno Anziani SVS

L’intervento di don Placido Sostenitore del Progetto SVS "Insieme per ri-vivere"

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on la ripresa delle attività pastorali parrocchiali a aettembre ha riaperto, nei locali della chiesa della Madonna, il Centro Diurno per Anziani. Coloro che lo frequentano e lo animano con le loro attività (cucito, lavori a maglia e uncinetto, lettura, incontri con esperti di varie discipline, attività motoria, attività di computer ecc...) sono più di venti sostenuti nelle loro attività da animatori messi a disposizione dall’Associazione di Volontariato della SVS che collabora con la Parrocchia per la realizzazione del progetto "insieme per rivivere" che è il prosieguo del precedente (anno 2013-2014) il cui motto era invece "è bello condividere insieme". La nostra Parrocchia ha avuto sempre particolare sensibilità verso gli anziani per i quali già gli anni scorsi promuoveva incontri settimanali con proiezione di film a carattere culturale, sociale e religioso che permettevano momenti di socializzazione e di approfondimento di brani biblici. Si può dire che il Centro Anziani è scaturito da questa precedente attività ed è una sua

ramificazione che nel 2012 ha assunto una fisionomia più definita e in grado di dare sostegno più evidente alle aspettative e alle attività degli anziani. Il Centro è aperto tre volte la settimana: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 15. Gli ospiti sono impegnati nelle loro attività e condividono il pranzo offerto dalla Parrocchia, preparato dai volontari-collaboratori della Parrocchia e dell’Ordine di Malta, che si alternano con turni prestabiliti, otre alla partecipazione del Ristorante “La Vecchia Senese” che una volta al mese offre il pranzo completo. I nostri anziani sostengono che con questa attività hanno ridato vita al loro quotidiano. Ecco l’origine del motto "insieme per ri-vivere" e si sentono talmente coinvolti da partecipare anche al pranzo domenicale mensile dove tutti partecipano alla S. Messa, spezzando il Pane della Parola e dell’Eucarestia, per poi condividere in amicizia e fraternità il pranzo (organizzato dalla Parrocchia in collaborazione con l’Ordine di Malta, con il CISOM e con

il olontario

la Norcineria Battaglia) e in tale occasione vediamo anziani, giovani e bambini interagire e partecipare attivamente ai momenti conviviali; è un mondo di condivisione con diverse realtà. L'esperienza è senz’altro positiva si può constatare come il gruppo, volontari e anziani, sia cresciuto in consapevolezza e amicizia, che si evince nell'ascolto e in una maggiore capacità di collaborazione, mettendosi uno al servizio dell'altro per la buona riuscita del progetto. don Placido Salvatore Bevinetto Parroco

Al via il progetto Insieme per ri-vivere Continua l'esperienza del Centro Diurno per Anziani

A

ncora un passo per sconfiggere la solitudine degli anziani. Con l’apertura del Centro Diurno per Anziani Fragili della SVS, realizzato grazie al progetto Insieme per Rivivere in parte finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno, con il patrocinio del Comune di Livorno in collaborazione con il Circolo ricreativo SVS La Solidarietà, la Parrocchia della Madonna e Arci Solidarietà, un gruppo di anziani è tornato nei locali di via della Madonna per trascorrere del tempo insieme, imparare nuove attività, trasmettere i saperi appresi nel corso della vita, realizzare attività creative, insomma, combattere quella solitudine che oggi sempre più tende ad emarginare chi non è più inserito nei meccanismi produttivi. L’inaugurazione del Centro è stata una vera e propria festa, con una conferenza stampa dedicata ai giornali locali affinché rendessero partecipe tutta la città della realizzazione di un progetto che mette al centro il benessere degli anziani. I veri protagonisti, infatti, sono stati loro, i testimoni diretti che non hanno avuto bisogno di utilizzare parole per esprimere la soddisfazione, ma hanno trasmesso l’entusiasmo e la voglia di ricominciare con baci e abbracci fra “compagni d’avventura” e con gli operatori. Le parole invece sono state lasciate a quanti

hanno avuto il compito di tradurre le emozioni in progetto, erano infatti presenti: il presidente della Fondazione Cassa di Risparmi Luciano Barsotti, il presidente della SVS Vincenzo Pastore, la vice Presidente Alessandra Mini, Alessandra Lonzi responsabile dell’Ufficio Area Handicap e Ridotte Autonomie del Comune di Livorno, il vicario del Vescovo don Ivano, il parroco de La Madonna don Placido, la presidente dell’Arci Solidarietà Cinzia Simoni, la responsabile Arci del laboratorio teatrale del progetto Francesca Ricci. E così i laboratori sono ripresi subito e gli ospiti hanno dimostrato impegno, decisione e buona dose di motivazione. L’attività preferita da tutti resta la ginnastica dolce, che permette di continuare ad avere una certa capacità di movimento, cosa ovviamente molto sentita da tutti gli anziani. Anche le altre attività sono ben accolte, come il cucito, il laboratorio di reminiscenza, quello che insegna la tecnica degli origami, ovvero l’arte di piegare la carta e il nuovo laboratorio di teatro, che fin dalla prima lezione, ha catturato l’attenzione di tutti. Questa attività porterà il gruppo ad allestire uno spettacolo autogestito, che già da adesso cominciamo a pregustare, al quale saremo tutti presenti per applaudire i nostri amici. Un momento importante della giornata è rappresentato dal pranzo, dove insieme gli ospiti possono gustare un buon menù, grazie

all’impegno dei volontari della parrocchia de La Madonna che mettono a disposizione il loro tempo per gli altri. Non mancano naturalmente i momenti in pieno relax come il cinema forum, la tombola e tante altre attività ricreative. Un grazie a tutti coloro che stanno collaborando per abbattere il muro della solitudine. Una piccola realtà, che speriamo possa essere di esempio ed espandersi sul territorio.

| Gli ospiti al Centro Diurno impegnati in varie attività


Centro Diurno Anziani SVS | 35

notiziario della

La presenza capillare della Fondazione Livorno sul territorio La parola al presidente Luciano Barsotti di Antonella De Vito

N

on c’è bisogno di presentare la socio sanitarie, ma anche | La presentazione del Centro Diurno Anziani alla stampa. Da destra: il presidente della Fondazione Luciano Barsotti, il presidente della SVS Vincenzo Pastore; Alessandra Lonzi Fondazione Livorno, perché la sua sul versante propriamente responsabile dell’Ufficio Area Handicap e Ridotte Autonomie del Comune di Livorno presenza sull’intero territorio provinciale sociale ci sono diverse e la vicinanza alla gente, attraverso il iniziative del mondo del presidente riguarda ‘il dopo di noi’ per i finanziamento di progetti dedicati ai vari volontariato, che sono molto utili, proprio disabili che hanno la necessità di ricevere aspetti della vita della comunità, la rende perché i bisogni degli anziani non riguardano aiuto dopo la scomparsa dei genitori. In ormai nota. Ma ci è comunque sembrato solo il settore medico sanitario, ma hanno realtà strutture che svolgono anche questo importante ed interessante, dare la parola necessità anche di accompagnamento compito, ci sono, ma credo che sarebbe al suo presidente Luciano Barsotti, noto nella vita quotidiana, perché magari necessario realizzarne un’altra. avvocato labronico, per fare un bilancio hanno difficoltà nella deambulazione Parlavo spesso di questo con il caro amico generale. oppure necessitano di compagnia, di poter Amerigo Poggiolini, ed insieme abbiamo Come possiamo definire la Fondazione? parlare con qualcuno. Si tratta di andare cercato di lavorare a favore di quest’idea, “La Fondazione è un Ente privato senza ad intensificare questi luoghi d’incontro ma è un percorso complicato, non è semplice scopi di lucro che nasce dalla trasformazioni dove gli anziani possono trovare un punto creare strutture di questo tipo”. delle Casse di Risparmio come Enti pubblici di riferimento, per non essere abbandonati L’esperienza più bella vissuta? in società bancarie e fondazioni. Un processo a se stessi. “Le esperienze belle che ho potuto vivere iniziato nel ’92 e concluso, a livello normativo, Forse sarebbe necessario avere grazie al mio ruolo di presidente sono intorno al 2000. un’organizzazione più coordinata fra queste veramente tante e non vorrei fare torto a La Fondazione dispone di un patrimonio che realtà per coprire meglio il territorio, ma nessuno citandone solo alcune. le viene dalla vendita della Cassa di Risparmi questo è un problema che possiamo solo Posso però dire che i mondi dove più mi e che gestisce investendo sul mercato segnalare, in quanto è un ruolo che devono trovo in sintonia e dai quali ho ricevuto più finanziario, per ricavarne, tolte le spese di svolgere le istituzioni”. soddisfazioni sono quelli del volontariato funzionamento, la capacità di finanziare Rapporti della Fondazione con il mondo e della scuola. Sono due realtà dove più si progetti a favore del territorio. I nostri settori del volontariato? tocca con mano quello che facciamo”. d’intervento sono: arte e cultura, educazione “Sono rapporti assolutamente consolidati Una bella esperienza da raccontare? e formazione, volontariato, sanità e ricerca nel tempo. Il settore del volontariato è “ I ringraziamenti che riceviamo sono scientifica”. l’ambito nel quale operiamo con maggior sempre molto graditi, ma in particolare Come è strutturata la Fondazione? impegno, infatti, è per noi il primo settore apprezzo quelli che vengono direttamente “C’è un consiglio di amministrazione con d’intervento. dalle persone più semplici, come quando a presidente, vicepresidente e altri tre membri. Oltre un terzo delle risorse che abbiamo Natale giungono i biglietti o i piccoli lavori C’è poi il comitato d’indirizzo composto disponibili le dedichiamo a questo, attraverso fatti a mano dai disabili o dai bambini piccoli”. attualmente da 24 persone che nel 2016 che si dedica a varie Aiutal’associazionismo ci a sostenere il Centro Diurn diventeranno 12, che sono per metà situazioni specifiche, penso ad esempio, al o per Anziani Fragili Fai una do espressione della nostra assemblea dei della disabilità, dove siamo presenti nazione utcampo ilizzando il bo PROGETTO llettino alleg ato tutte le associazioni del soci e del mondo sociale e professionale, sul C/aiutando quasi C n° 11623576 oppure trami te bonifico ba mentre l’altra metà è designata da Enti locali, territorio, ncario provincia compresa. Poi c’è il Banco Popolar e IBAN IT93-K istituzioni, Camera di Commercio, ecc.”. volontariato come quello della SVS, -05034-13900 -0000001828 00 specificando ne “Er La Fondazione ha contribuito a finanziare Misericordia ecc, che svolgonoP attività lla causale ogazione libera le - Centro diu rno per Anzia Madonna con donazioni ni fragili” on lineintegrative il progetto della SVS Insieme per ri-vivere. del sistema socio sanitario, che www.pubblic assistenza.it Che cosa è piaciuto di questa iniziativa? noi cerchiamo di appoggiare in vario modo. “Abbiamo visto il progetto come una Siamo, inoltre, sempre presenti con prosecuzione ideale di iniziative che abbiamo l’acquisto di mezzi per il trasporto di disabili e Centro Diurno per Anziani Fragili svolto in passato nel campo degli anziani anziani, e attraverso un sistema di rotazione Prog fragili. Una tematica che in Fondazione cerchiamo di coprirereatutta laettoprovincia. “Insieme per ri-vivere” lizzato con il co ntributo della Bando 20a Fondazion abbiamo sviluppato sotto la guida del In più diamo supporto cercano die Livorno 14quanti “Volontariato, filantropia e be ne Puoi donare an ch professor Zucchelli, che era membro dele tramifronteggiare situazione di disagio primario, ficenza” te CUD/mod.7 30/UNICO nostro comitato d’indirizzo e che ha seguito come i progetti della Caritas, che assiste www.pub il progetto Anziani Fragile, che fu realizzato persone che hanno bisogno diblsussistenza icaassistenza.it C.F. 8000 46 00 492 con la Asl e con il mondo del volontariato, quotidiana. compreso la SVS. Ci sono poi altri interventi riguardo il Grazie! Progetto sosten uto con il 5 X 1000 della SV L’idea di avere proprio nel centro di Livorno disagio abitativo, oppure operazioni per S Pubblic a Assistenza una struttura che sviluppasse delle attività favorire l’accesso agli asili nido, di famiglie Ufficio Relazeconomici, di aiuto agli anziani ci è sembrata positiva che altrimenti, per problemi non ioni con i Soci e Cittadini Via San Giovann i, 30 57 123 e l’abbiamo sostenuta”. ne potrebbero usufruire”. Livorno Tel. 0586 896040 (int. 1) - Fax 0586 838807 email : info@svsitalia come Di cosa ci sarebbe bisogno nel settore Cosa le piacerebbe veder realizzato .it Orario al pubb lico: dal Lun. al Ven. degli anziani fragili? presidente? dalle 8.00 alle 13. 00 - dalle 14.00 alle 19.00 Sabato dalle 8.00quello “Prevalentemente i luoghi dell’assistenza “I sogni sono tanti, ma forse che alle 13.00 P Madonna agli anziani fragili sono quelli delle istituzioni ho nel cuore fin da quando sono diventato Pubblica Assis

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Sempre vicini ai cittadini

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volontari SVS hanno assicurato come sempre il servizio di urgenza, in una notte movimentata, ma fortunatamente senza gravi incidenti. Fra un intervento e l’altro anche i volontari hanno potuto brindare e tagliare il panettone per dare il ben venuto al nuovo anno.

| Il dottor Paolo Genevosi

il olontario

I festeggiamenti della Madonna di Montenero D a 450 anni è la patrona della città. La Madonna di Montenero è stata celebrata alla fine di gennaio, con diverse cerimonie, alle quali i nostri volontari hanno partecipato, dalla funzione al Santuario alla deposizione di una corona da parte dei Vigili del Fuoco in piazza Grande dove una lapide ricorda il livello raggiunto dall’acqua durante il maremoto del 1742, occasione in cui i cittadini di Livorno rivolsero le loro preghiere alla Madonna di Montenero. Riconosciuta poi come la salvatrice della città le dedicarono un Voto. Presenti alle celebrazioni il vescovo Simone Giusti e le autorità cittadini.

| La deposizione della corona in piazza Grande

Un saluto e un ringraziamento particolare al dottor Genovesi A

febbraio abbiamo rivolto un particolare saluto e ringraziamento al dottor Francesco Genovesi Direttore del Dipartimento di Emergenza e 118 della ASL 6 di Livorno che è andato in pensione. A lui ci lega un impegno e una collaborazione fin dal 1997, anno di attivazione della centrale 118 di Livorno; collaborazione che ha consentito di offrire alla nostra collettività un puntuale servizio ponendo il 118 di Livorno ad alti livelli in Regione Toscana, per la sua organizzazione.

Una partita di beneficienza V

olontari SVS in campo per partecipare alla prima edizione del torneo di calcetto a 5 in memoria dell’Ammiraglio Raimondo Pollastrini, organizzato dal Cisom Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. I fondi raccolti saranno devoluti al Progetto Ljubljù, organizzato dal raggruppamento toscano del Cisom dedicato ad un gruppo di bambini dai 7 ai 14 anni, provenienti dalla zona di Chernobyl, contaminata dalla centrale nucleare.

| La squadra di calcio dei volontari SVS

Il dottor Genovesi non ha mai fatto mancare il suo supporto e stimolo al miglioramento del servizio ed ha sempre considerando il Volontariato come attore principale del sistema da valorizzare. Sempre disponibile e pronto, sia per il proprio servizio, ma anche come medico, chi ha avuto modo d’incontrarlo nell’ambito della sua attività professionale non può che riconoscergli doti di umanità e disponibilità uniche.

Il protettore dei carcerati

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a SVS ha partecipato ad una iniziativa organizzata dalla Diocesi di Livorno per la celebrazione della Festa di San Disma, protettore dei carcerati, al santuario di Montenero.


Flash della SVS

notiziario della

Tan e assistenza sanitaria

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L'accoglienza dei migranti Sono arrivati in più gruppi i migranti sbarcati a Lampedusa ed ospitati a Livorno.

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| La consegna della targa sul palco del Tan

a 31esima edizione del Tan, Trofeo L Accademia Navale e Città di Livorno chiude i battenti salutando e ringraziando

i collaboratori che hanno reso possibile lo svolgimento della manifestazione. Ai volontari SVS che per l’intera durata del Trofeo hanno garantito l’assistenza sanitaria è stato riconosciuto l’impegno e la professionalità prestati con una targa ricordo.

n’iniziativa umanitaria organizzata e gestita dalla Prefettura in accordo con la Svs e la Caritas, la Misericordia, la Croce Rossa. La SVS ha messo a disposizione la sede Nord per una prima accoglienza. I migranti sono stati visitati dal medico del 118, hanno potuto cenare e a chi aveva bisogno sono stati procurati alcuni indumenti. Infine, la SVS ha messo a disposizione i propri mezzi per accompagnarli nei vari alberghi della città, dove sono stati ospitati per alcuni giorni. Un’esperienza che ha lasciato molto colpiti tutti coloro che hanno partecipato per le condizioni di estrema indigenza di queste persone, arrivate in Italia, spesso senza un paio di scarpe ai piedi.

Giornata diocesana del malato O ltre 100 persone ammalate al Santuario di Montenero per la celebrazione con il Vescovo Giusti. Tutte le Associazioni livornesi hanno garantito la mobilità dei non deambulanti con mezzi attrezzati. Sul posto l’assistenza dei Volontari della UNITALSI Livornese. La SVS ha messo ha disposizione 4 pullmini ed un Centro Mobile di Rianimazione.

| Montenero nella giornata diocesana del malato


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Flash della SVS

il olontario

Un’occasione speciale per un uomo speciale Il Dalai Lama a Livorno

È

stato un grande evento per la città di Livorno e certo non potevamo mancare con i nostri volontari nell’organizzazione del servizio di soccorso e assistenza. Già alcune settimane prima della visita, la città si è preparata con incontri pubblici, che ci hanno visto presenti con il servizio di soccorso sanitario. Il Dalai Lama è arrivato all’aeroporto di Pisa ed ha soggiornato due giorni all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia. Il sabato e la domenica, invece, sono stati dedicati agli incontri con la città, in particolare all’incontro del PalaModigliani si sono contate più di 10.000 persone. Noi siamo stati presenti con oltre 100 volontari, ambulanze, il servizio di Protezione Civile, il posto medico avanzato, il Medical Truck della Croce Verde di Marina di Massa, le competenze e l’impegno del gruppo Tnt e Tigri e gli infermieri volontari del Cives. Al termine della manifestazione il Dalai Lama ha voluto ringraziare i volontari delle varie associazioni presenti, per il servizio svolto, con una foto di gruppo.

Costruiamo la pace

Raccolta alimentare

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a SVS ha aderito alla marcia della Pace fornendo il suo appoggio con un’autoambulanza. Sono state accese alcune lanterne alla Sagra del Polpo, che si svolgeva in contemporanea, per sottolineare la volontà di costruire la pace.

| Una bandiera della manifestazione per la Pace

| Gli alimenti raccolti nella sede Livorno Nord

I

disagi economici continuano ad attanagliare molte famiglie. A maggio l’Unicoop Tirreno ha così organizzato una nuova raccolta alimentare per dare sostegno a quanti si trovano in difficoltà. La SVS ha messo a disposizione la sede Nord al Picchianti e i suoi volontari del settore Protezione Civile, per riunire il materiale donato. La generosità dei livornesi anche in questa occasione non è mancata, infatti, sono stati raccolti da 5 coop, ben 7 tonnellate (7.000 chili) di generi alimentari, che nei prossimi giorni saranno distribuiti alle famiglie disagiate. All’iniziativa hanno collaborato numerose associazioni di volontariato locale.

| Un gruppo di volontari che ha partecipato alla raccolta


Flash della SVS

notiziario della

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La Madonna del Buon Rimedio A

nche quest’anno abbiamo partecipato alla tradizionale celebrazione della Madonna del Buon Rimedio organizzata dai Padri Trinitari del Quartiere della Venezia, che si è svolta per le vie del quartiere fino al porto di Livorno dove è avvenuto il lancio di fiori in memoria delle vittime del mare. Alla cerimonia hanno preso parte tutte le forze del soccorso impegnate in mare. Raggiunta la sede della Guardia Costiera i Militi del Soccorso Civile hanno trasportato l’immagine fino all’Andana degli Anelli dove sono state ricordare le vittime del mare dal Moby Prince alla tragedia del Porto di Genova che ha visto fra le vittime anche un concittadino livornese. La processione è stata presieduta dal Vescovo Giusti accompagnato dai Trinitari della Chiesa di Crocetta e dai Monsignori Bevinetto e Mollica rispettivamente della Chiesa della Madonna e Santa Caterina. | Momenti della celebrazione della Madonna del Buon Rimedio

Ripuliamo il nostro ambiente I

| Il punto di coordinamento organizzato dalla SVS

| La pulizia di Borgo di Magrignano-Salviano 2

La processione del Corpus Domini

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igliaia di persone hanno partecipato alla processione del Corpus Domini che si è svolta dalla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo alla Cattedrale. Aperta dal gonfalone della Confraternita di Santa Giulia si sono succedute le insegne di molte associazioni quali SVS, Misericordia,Ordine di Malta, Croce Rossa e confraternite religiose con a seguito il Vescovo con l’Ostensorio.

nsieme a tanti cittadini del quartiere di Borgo di Magrignano-Salviano 2 per una iniziativa ambientale organizzata dal Comune di Livorno, Azienda Ambientale Pubblici Servizi e Volontariato. Borgo di Magrignano è un recente quartiere residenziale, che ha vissuto e sta vivendo ancora problemi per una serie di fatti che hanno interessato i costruttori ed i cittadini. SVS con tanti volontari del Soccorso Civile hanno collaborato con il servizio Protezione Civile del Comune per aiutare nella pulizia e organizzare il punto di coordinamento dove è intervenuto anche il nuovo sindaco Nogarin che ha avuto parole di elogio anche per la SVS.

Il Gagliardetto della consorella Croce Blu Concordia-San Possidonio

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na volontaria della Pubblica Assistenza del Modenese (in transito nella nostra città) ci ha fatto dono del loro prezioso gagliardetto, che è stato inserito nell’armadio medagliere storico in sala Presidenza. Abbiamo ricambiato con il nostro stemma sociale ed il libro sulla nostra storia. Questo per testimoniare la nostra vicinanza ai volontari delle Associazioni di Soccorso ancora in disagio per gli effetti del terremoto insieme alla riconoscenza per il loro impegno in questa zona.


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Flash della SVS

il olontario Comune di Livorno

Dal 25 Luglio al 3 Agosto Ore 19.00 - 24.00

Buon ferragosto dai volontari T

a terra e dalle moto-sanitarie che hanno assicurato la sorveglianza della costa. Per la prima volta nella storia una ambulanza della SVS è sbarcata in Inghilterra per trasferire un paziente da Lucca a Londra al Royal Hospital. Impiegata una ambulanza BLSD con Infermiere e Soccorritori. Grazie a tutti i Volontari (e non solo quelli della nostra Associazione) che hanno dedicato il loro tempo in questo giorno di festa.

a Livorno

CoN iL PatroCiNio di:

Dédicato a Livorno

CoN iL SoStEGNo di:

Provincia di Livorno

Sicurezza Stradale

Direzione Artistica Mario Menicagli

www. livornoef fettovenezia.it

anti Militi Volontari nel giorno di Ferragosto hanno garantito i servizi di soccorso ed assistenza sociale alla collettività nei luoghi dove SVS opera. Livorno, Massa, Grosseto, Capraia e Roma sono state attive a protezione dei cittadini e dell’ambiente con il servizio ambulanza e protezione civile-antincendio boschivo. A Livorno il forte vento ha impedito l’uscita della idroambulanza sostituita dalla postazione

Programma giornaliero

| Un gruppo di volontari che ha prestato servizio a Effetto Venezia

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nche quest’anno a Livorno si è svolto Effetto Venezia e i Militi SVS, si sono messi al servizio della manifestazione e dei cittadini. Grazie per il vostro impegno. | Momento della manifestazione sulla Sicurezza Stradale allo stand della SVS

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a SVS ha partecipato, insieme ad altre associazioni, alla Giornata della Sicurezza Stradale ospitata al PalaModigliani, con uno stand dedicato al soccorso sanitario dove i quattrocento studenti intervenuti hanno potuto apprendere le prime nozione di soccorso. Successivamente alcune simulazioni hanno mostrato ai ragazzi cosa

accade in un incidente stradale. La giornata promossa dal Comune, dall’Asl 6 e dall’Ufficio scolastico provinciale ha voluto richiamare l’attenzione dei giovani verso un corretto comportamento sulla strada a cominciare dal rispetto della segnaletica e dei limiti di velocità, oltre ad evitare l’assunzione di alcol e droga.

Primo Trofeo ciclistico S

i è svolto a luglio il Primo Trofeo Rettifiche Barni – Primo Trofeo Officine Fratelli Santucci, una manifestazione ciclistica riservata alle giovani categoria under 7 e under 12. La SVS ha accolto nella sede di via Delle Corallaie la manifestazione, garantendo gli spazi al comitato organizzatore e ai familiari

dei piccoli corridori, oltre, naturalmente, a garantire il servizio sanitario. Al termine della competizione, che si è svolta fra via delle Corallaie, via dei Materassai, via degli Scalpellini con rientro in via delle Corallaie, la SVS ha premiato la squadra vincitrice con il primo trofeo.

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RADIO CON TE • PER TE • 24su24

Ascoltatela dal nostro sito www.pubblicaassistenza.it www.svsitalia.it. Musica e jengle 24 ore al giorno. Presto sarà possibile ascoltare interviste registrate e trasmissioni in diretta. Disponibile anche la App per gli smartphone.

SVS RADIO - CON TE 24 ore su 24

| Giovanissimi ciclisti in pista


Flash della SVS

notiziario della

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SVS dona l’ambulanza Peugeot al museo

| L’ambulanza Peugeot 504

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bbiamo deciso di donare l’ambulanza storica Peugeot 504 al Museo Galerie Peugeot di San Gimignano che consentirà l’esposizione permanente di questo particolare veicolo del 1974. L’ambulanza dovrà essere restaurata e successivamente sarà esposta al pubblico del museo.

Un’energia naturale e solidale

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rodurranno energia elettrica “solidale” alla sede SVS di Livorno Nord riducendo i costi di gestione dell’Associazione. Sono 32 i pannelli fotovoltaici che, a seguito dell’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati donati dalla SVS Pubblica Assistenza. Erano stati sequestrati nel porto di Livorno grazie ad un’operazione del personale dell’Agenzia delle Dogane, del 2° Nucleo Operativo della Guardia di Finanza di Livorno e dell’Ufficio Frontiera Marittima

| La consegna dei pannelli solari alla SVS

della Polizia di Stato. Alla consegna erano presenti il Comandante del Nucleo Operativo della Guardia di Finanza insieme ai Militari, il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e la Polizia di Stato.

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Quando le ferite sono invisibili

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n convegno per conoscere, prevenire e far emergere la violenza contro gli anziani. È stato organizzato ad ottobre al Centro Congressi Le Corallaie, grazie al finanziamento del Cesvot, Centro Servizi Volontariato Toscano.

Sono intervenuti: Vincenzo Pastore, psichiatra e presidente della SVS Pubblica Assistenza; Monica Mannucci, assessora al Sociale Provincia di Livorno; Dhimgjini Ina, assessora al Sociale e Terzo settore del Comune di Livorno; Alessandra Alonzi responsabile Ufficio del Comune di Livorno, Area Handicap e Ridotta Autonomia; Cristina Galavotti, criminologa forense, coordinatrice Master in Criminologia Sociale dell’Università di Pisa; Simona Giannotti psicologa e psicoterapeuta; M a ri a G i ov a n n a U l i v i e ri Papucci e Maria Giuliana Tinghi Piampiani del Centro Donna Comune di Livorno; Chiara Nerelli, assistente sociale e Criminologa sociale, Master in Criminologia Sociale dell’Università di Pisa; Studenti del corso della SVS Pubblica Assistenza “Le ferite invisibili. Il volontariato a sostegno degli anziani vittime di violenze”.

PUBBLICA AS

SISTENZA LIV

ORNO

Finanziato

ore 9:00-13:00

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Conoscere, prev en e e far emer la violenza ir contro gli anzigere in Via presso il Cen delle C tr ani orallaie o Congress i “Le , n°1

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chianti Dr. Vincen ) - Livo zo Pastore rno Psichiatra Presidente del la SVS Pubb Dr.ssa Maria lica Assisten Giovanna Ul za Dr.ssa Monic Dr ivi .ssa eri Maria Giulia Pa a Mannucci na Tinghi Pia pucci Assessore al Centro Donn mpiani So ciale Provin a Comune di cia di Livorn Livorno o Dr.ssa Dhim Dr .ssa Chiara gjini Ina Ne rel li Assessore al Assistente soc So ciale e Te iale e Cr imino rzo set tore del Comune Cr iminolog loga sociale, di Livorno ia So ciale del Maste r in l'Università di Pisa Dr.ssa Aless Stu de nti del corso de andra Alon lla zi Responsabile SV “Le ferite inv S Uf isibili. Il volon Pubblica Assistenza Area Handica ficio del Comune di Liv anziani vit orno time di violen tariato a sostegno de p e Ridotta Au gli ze” tonomia Dr.ssa Crist Al termine del ina Galavott l'incontro, a i Cr iminolog tut off ti ert gli o un buffet intervenuti a for , sarà in Cr iminolog ense, Co ordinatrice Ma ste r ia So ciale del l'Università Il corso è a di Pisa partecipazi Dr.ssa Giann one GRATUI otti Simona TA Psicologa e Richiesto il psicoterape riconosciment uta o dei per Per informa zioni e iscriz ioni: Segreteria: SVS Pubblic a Assistenza Tel. 0586 89 6040 info@svsitali a.it - info@pu bblicaassiste nza.it

credit i forma l'Ordine deg li Assistenti tiv i validi Av vo cat i Sociali e per l'Ordine deg li

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Convegno

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|La locandina del convegno

I Camminatori Folli e il parco per l’inclusione antissime persone all’evento di beneficienza organizzato dal gruppo Camminatori Folli (www.facebook.com/CamminatoriFolli) dedicato alla realizzazione del parco per l’inclusione sociale. SVS Pubblica Assistenza ha sostenuto l’evento inviando un’ambulanza fuoristrada ed un’ambulanza BLSD.

Alba Rosa e Centro Antiviolenza L

a SVS, sensibile alle problematiche che riguardano la violenza contro le donne ha aderito alla “Rete Alba Rosa” insieme al Centro Donna, alla Caritas Livorno, al Cesdi e all’Associazione Hermanas Mirabal. In questo ruolo ha sostenuto tutte le iniziative organizzate dal Centro Antiviolenza, ed ha svolto un corso per i propri volontari che prestano servizio sulle autoambulanze e possono trovarsi in situazioni in cui si è attuata una violenza su una donne. L’obiettivo è quello di arrivare a formare “volontari sentinelle” capaci di riconoscere tale forma di violenza, non sempre manifesta, in quanto le donne stesse nella maggioranza dei casi affermano di essere cadute dalle scale o aver battuto contro un muro, ma non confessano di essere state picchiate. È importante invece incoraggiarle, sostenerle ed aiutarle a raccontare la loro storia ed indirizzarle al Codice Rosa istituito dal Pronto Soccorso, appositamente per questi casi.


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Polo per la salute

il olontario

Condividendo i valori di solidarietà della SVS Il nuovo direttore sanitario del Polo per la Salute

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a quasi un anno il Polo per la Salute ha un nuovo direttore sanitario, un professionista di lunga esperienza che nel corso della carriera ha ricoperto incarichi nelle strutture sanitarie pubbliche della nostra città. Si tratta del dottor Tommaso D’Angelo che è stato direttore della Unità Operativa di Igiene e organizzazione dei servizi ospedalieri (ospedale di Livorno 1988-1992) e successivamente direttore sanitario dell’Asl di Livorno dal 2001 al 2005, ruolo che in precedenza aveva ricoperto nell’Azienda Ospedaliera Universitaria pisana. Come è nata la decisione di seguire il Polo per la Salute come direttore sanitario? “La scelta è stata dettata dall’apprezzamento dello spirito espresso dalla SVS, che nel corso del tempo ho avuto modo di conoscere e nella quale ho ritrovato i principi di solidarietà che condivido. Le finalità di impegno sociale perseguite sono state sufficienti a farmi decidere di dedicare una parte del mio tempo libero, affinché questo servizio, destinato a perseguire la salute dei

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cittadini, possa espandere la propria attività e,con tariffe calmierate, andare sempre più incontro alle famiglie meno abbienti, che purtroppo in questo particolare momento di crisi sono in aumento. Inoltre, devo dire che alcuni miei colleghi e amici con i quali ho avuto modo di lavorare, già da tempo operano come volontari in SVS, come il presidente Vincenzo Pastore e il consigliere Paolo Pacini e questo naturalmente mi fa molto piacere”. Qual è stato il primo impatto con il Polo per la Salute? “Ho avuto modo di conoscere professionisti seri, preparati e motivati. In questa prima fase mi sono dedicato alla messa a punto dell’accreditamento, che è un obbligo istituzionale e rappresenta un procedimento teso a migliorare la qualità delle prestazioni. A giugno SVS- Polo per la Salute ha superato positivamente la verifica ispettiva della Commissione Regionale per l’Accreditamento diventando una delle prime strutture ad aver conseguito tale riconoscimento”.

| Il direttore del Polo per la Salute, dottor Tommaso D’Angelo

Cosa le piace della SVS? “La grande capacità dinamica di essere presente su vari aspetti sociali e la grande flessibilità sviluppata per andare incontro alle esigenze della gente”. Cosa le piacerebbe veder realizzato in questo ambito? “Un potenziamento della struttura non in competizione con il servizio pubblico, ma di integrazione specie in quei settori in cui i tagli alla spesa pubblica stanno riducendo l’ambito di gratuità delle prestazioni ed in cui diviene importante l’intervento di una Associazione senza fini di lucro, come SVS, che possa calmierare i prezzi e favorire l’equità di accesso alle prestazioni sanitarie”.

Servizi gratuiti al Polo per la Salute

l servizio infermieristico al Polo per la Salute è gratuito per i cittadini che necessitano di iniezioni, medicazioni semplici e controllo pressione mediante prescrizione sanitaria.


notiziario della

F

ra le tante branche specialistiche offerte dal Polo per la Salute vi è quella odontoiatrica seguita dal dottor Stefano Spadoni, torinese di nascita, ma livornese di adozione, in quanto trasferitosi in città fin dal 1986. Lo conosciamo, fra una visita è l’altra, nell’ambulatorio di via San Giovanni 30 a Livorno e ci traccia il resoconto dell’attività svolta affermando che si può parlare di risultati positivi, confermati dal fatto che è stato valutato l’inserimento di nuove branche specialistiche con relativi collaboratori, al fine di garantire una più vasta e migliore attività per offrire un servizio completo di prevenzione, cura e riabilitazioni protesiche con la garanzia data dalla professionalità di un team di medici e operatori specializzati. Le principali branche e trattamenti specialistici offerti sono: Prevenzione e Igiene Orale Branca rivolta alla prevenzione di carie e problemi parodontali che offre al paziente la possibilità di ricevere le migliori terapie e insegnamenti sulla profilassi. L’odontoiatria moderna si basa sull’idea che prevenire sia meglio che curare e che la salute orale sia non solo l’assenza di patologie, ma anche il raggiungimento di un completo benessere psico-fisico. È comunque necessario conoscere le cause che determinano le più importanti malattie del cavo orale al fine di effettuare le idonee contromisure per contrastarle. È fuori dubbio che il paziente dovrà recitare un ruolo attivo nel perseguire l’obbiettivo di un’ottimale salute orale e che il dentista debba essere il suo più prezioso alleato. Ortodonzia, Gnatologia e Odontoiatria infantile Branca dell’odontoiatria specializzata nella diagnosi, prevenzione e trattamento delle irregolarità dentali e facciali, definite genericamente con il termine di malocclusioni. La pratica dell’ortodonzia richiede capacità professionali nella progettazione, applicazione

Polo per la salute

La cura dei denti e controllo degli apparecchi correttivi quali apparecchi fissi o rimovibili in grado di portare i denti, le labbra e le arcate nel giusto allineamento per ottenere una buona proporzione facciale. I denti sovrapposti o affollati sono difficili da pulire e mantenere. Tali condizioni possono contribuire allo svilupparsi di carie, patologie gengivali e perdite dentali premature. Altri problemi ortodontici possono interferire con le normali funzioni masticatorie e indebolire il supporto dei denti nell’osso. Se non trattati i problemi ortodontici possono peggiorare. Chirurgia Orale Branca rivolta a quell’insieme di tecniche chirurgiche atte a riabilitare funzionalmente un paziente con interventi di piccola chirurgia riguardante estrazione di denti e/o radici in inclusione parziale o totale; trattamento delle lesioni di origine endodontica che non rispondono o che non possono essere trattate con la terapia endodontica convenzionale; chirurgia pre-protesica che consente di eliminare e/o correggere condizioni anomale, sia della gengiva che delle ossa mascellari, prima di riabilitare il paziente con una protesi fissa o mobile, predisponendo così il cavo orale ad accogliere al meglio la nuova protesi. Parodontologia Branca rivolta alla prevenzione e cura della malattia infiammatoria provocata dai microrganismi della placca batterica che è responsabile di circa il 70% della perdita di denti negli adulti. È indicata come malattia parodontale perché colpisce il parodonto, cioè l’insieme di quelle strutture che circondano il dente e lo mantengono saldamente attaccato all’osso. Se non curata, l’infezione procede in profondità: la gengiva si allontana dal dente,

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creando tasche in cui i batteri si accumulano, il tessuto osseo viene distrutto ed i denti diventano mobili. Odontoiatria Conservativa e Protesica Branca dell’odontoiatria che si occupa della cura della carie dentaria, una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente (smalto e dentina) dovuta all’azione degli acidi prodotti dalla placca batterica. La carie ha origina sulla superficie del dente e procede in profondità fino alla polpa provocando dolore e mal di denti. A seconda delle esigenze è possibile ristabilire e mantenere le funzioni orali del paziente, tramite il restauro dei denti naturali e/o la sostituzione dei denti mancanti con manufatti protesici artificiali, che possono o meno essere rimossi dalla bocca, detti protesi fisse o protesi di tipo rimovibile. Implantologia L’implantologia orale è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire i denti mancanti con altrettanti pilastri in titanio avvitati ed ancorati nell’osso, al fine di sostenere denti singoli, gruppi di denti o fungere da supporto per una protesi completa (la cosiddetta dentiera). Occorre ricordare che l’utilizzo della soluzione implantare permette di conservare integri i denti naturali adiacenti allo spazio da colmare, in quanto la protesizzazione degli impianti non coinvolge (il più delle volte) i denti naturali. Gli impianti possono anche rappresentare un’ottima strategia di trattamento nei soggetti edentuli. Il team di medici e operatori specializzati è costituito da: Dott. Stefano Spadoni laureato a Pisa e perfezionato con Master di Chirurgia Orale e d’urgenza e Master in Implantoprotesi Dott. Roberto Leonardi laureato a Siena Dott.ssa Nicole Cirigliano laureata a Pisa con specializzazione in Ortognatodonzia Dott.ssa Elisa Grassi laureata a Siena

Il Centro di Consultazione Psicoanalitica per bambini adolescenti e famiglie

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no spazio di pensiero per riflettere insieme ad uno psicoterapeuta sul disagio psicologico di bambini, adolescenti e genitori. Nella sede di via San Giovanni da maggio 2014 è attivo il Centro di Consultazione Psicoanalitica per bambini adolescenti e famiglie a cui si può accedere gratuitamente. Cosa offre il Centro di Consultazione -Primo accoglimento di famiglie che avvertono sintomi di sofferenza psichica nel loro figlio -Interventi di sostegno per le ansie e le difficoltà nello svolgere le funzioni genitoriali -Interventi di sostegno alla genitorialità in situazioni di separazione -Osservazione del neonato e del bambino in relazione al loro disagio -Accoglimento e ascolto di adolescenti che sentono il bisogno di essere aiutati a riflettere sulle loro difficoltà. -Interventi di Consultazione Psicoanalitica, per comprendere e approfondire la sofferenza emotiva di cui il sintomo è segnale -Primo orientamento nelle situazioni problematiche che riguardano l’età evolutiva -Lo spazio della Consultazione Psicoanalitica

si propone di individuare precocemente i possibili rischi e di offrire un primo sostegno nelle difficoltà che potrebbero diventare nel tempo disturbi più strutturati e problematici. La consulenza del Centro di Consultazione è rivolta a: -bambini nella fascia di età 0-5 -bambini in età scolare -adolescenti -genitori -famiglie in trasformazione Al Centro di Consultazione si possono rivolgere anche tutte le persone che si prendono cura dell’infanzia e dell’adolescenza: genitori, insegnanti, educatori, operatori sociali, associazioni specifiche Come si svolge la Consultazione Si tratterà di un breve ciclo di colloqui e osservazione psicoanalitica secondo il modello Tavistock, per un di massimo 5 incontri in cui si cercherà di comprendere insieme l’origine della sofferenza psichica, di rimettere in gioco le migliori risorse, di fornire un orientamento che faciliti il cambiamento. Quando opportuno, a distanza di tempo seguirà un incontro di verifica.

Sarà a discrezione del terapeuta scegliere, concordandolo con gli interessati, a chi della famiglia indirizzare la consultazione e con quali modalità, scegliendo fra colloqui conoscitivi e di sostegno ai genitori, osservazione diretta del bambino, osservazione della relazione madre-bambino, osservazione partecipata di tutto il nucleo familiare, colloqui con gli adolescenti. L’équipe attualmente è composta da: • Dott.ssa Andrei Carla Medico Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta • Dott.ssa Garau Laura Psicologa, Psicoterapeuta • Dott.ssa Rossi Angela Psicologa Psicoterapeuta • Dott.ssa Sbrighi Rosanna Psicologa Psicoterapeuta Per informazioni e appuntamenti: Si accede al Centro di Consultazione telefonando al 0586 896040 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20, il sabato dalle 9 alle 13


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Servizio di Radiologia

il olontario

Alla SVS in via san Giovanni 30 a Livorno è attivo il nuovo servizio di Radiologia. Qui potrai eseguire le seguenti attività radiodiagnostiche. Per informazioni e prenotazioni telefona allo 0586 89.60.40.  ASPIRAZIONE NELLA REGIONE TIROIDEA  BIOPSIA (PERCUTANEA) (AGOBIOPSIA) DELLA TIROIDE - BIOPSIA ECO-GUIDATA DI MATERIALE AGOASPIRATO DELLA TIROIDE  AGOBIOPSIA LINFONODALE ECO-GUIDATA  BIOPSIA TRANSPERINEALE (PERCUTANEA) (AGOBIOPSIA) DELLA PROSTATA - AGOBIOPSIA ECO-GUIDATA DELLA PROSTATA  BIOPSIA ECO-GUIDATA DEI TESSUTI MOLLI  BIOPSIA ECO-GUIDATA DELLA MAMMELLA  ASPIRAZIONE PERCUTANEA DI CISTI DELLA MAMMELLA  ECOENCEFALOGRAFIA  DIAGNOSTICA ECOGRAFICA DEL CAPO E DEL COLLO  ECOGRAFIA DELLA MAMMELLA - BILATERALE  ECOGRAFIA DELLA MAMMELLA MONOLATERALE  ECOGRAFIA POLMONARE  ECOGRAFIA DELL’ ADDOME SUPERIORE  ECOGRAFIA DELL’ ADDOME INFERIORE  ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO  ECOGRAFIA OVARICA  ECOGRAFIA DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO  ECOGRAFIA OSTEOARTICOLARE  ECOGRAFIA MUSCOLOTENDINEA  ECOGRAFIA DEI TESTICOLI  ECOGRAFIA TRANSVAGINALE  ECOGRAFIA TRANSRETTALE  ASPIRAZIONE NELLA REGIONE TIROIDEA  ECOCOLORDOPPLER ARTERIE RENALI  ECOCOLORDOPPLER ARTERO-VENOSO ARTI INFERIORI  ECOCOLORDOPPLER ARTI INFERIORI  ECOCOLORDOPPLER SCROTALE  ECOCOLORDOPPLER TRONCHI SOVRAORTICI  ECOCOLORDOPPLER PLESSO PAMPINIFORME (VARICOCELE)  ECOGRAFIA DUE DISTRETTI  ECOGRAFIA TRE SEGMENTI  ECOGRAFIA MULTISEGMENTO  ECOGRAFIA COLLO  ECOGRAFIA GHIANDOLE SALIVARI  ECOGRAFIA LINFONODI SUPERFICIALI  ECOGRAFIA PELVICA  ECOGRAFIA DEL PENE  ECOGRAFIA TIROIDEA  ECOGRAFIA GINECOLOGICA  ECOGRAFIA OSTETRICA  ECOGRAFIA DELLO SCROTO  ECOGRAFIA TORACICA  ECOGRAFIA MAMMARIA  INFILTRAZIONE ECOGUIDATA ARTICOLARE ANCA  INFILTRAZIONE ECOGUIDATA MUSCOLOTENDINEA  LITOCLASIA DI SPALLA ECOGUIDATA  ECOGRAFIA TRANSRETTALE ED APPARATO URINARIO

MAMMOGRAFIA  MAMMOGRAFIA BILATERALE  MAMMOGRAFIA MONOLATERALE  MAMMOGRAFIA BILATERALE RADIOGRAFIA  ALTRA RADIOGRAFIA DI COSTE, STERNO E CLAVICOLA  ALTRA RADIOGRAFIA DI OSSA DELLA FACCIA  LOCALIZZAZIONE RADIOLOGICA CORPO ESTRANEO  ORTOPANORAMICA DELLE ARCATE DENTARIE  ORTOPANTOMOGRAFIA E TELECRANIO  PELVIMETRIA  RADIOGRAFIA APPARATO URINARIO - APP. URINARIO A VUOTO  RADIOGRAFIA ASSIALE DELLA ROTULA  RADIOGRAFIA COL. CERVICALE  RADIOGRAFIA COL. DORSALE  RADIOGRAFIA COL. LOMBO.S.  RADIOGRAFIA COMPLETA DEGLI ARTI INFERIORI E DEL BACINO SOTTO CARICO  RADIOGRAFIA COMPLETA DEL LATTANTE  RADIOGRAFIA COMPLETA DELLA COLONNA  RADIOGRAFIA DEI TESSUTI MOLLI DELLA FACCIA, DEL CAPO E DEL COLLO  RADIOGRAFIA DEL CRANIO E DEI SENI PARANASALI  RADIOGRAFIA DEL FEMORE, GINOCCHIO E GAMBA  RADIOGRAFIA DEL GOMITO E DELL’ AVAMBRACCIO  RADIOGRAFIA DEL PIEDE E DELLA CAVIGLIA  RADIOGRAFIA DEL POLSO E DELLA MANO  RADIOGRAFIA DEL TORACE DI ROUTINE, NAS  RADIOGRAFIA DELL’ ADDOME  RADIOGRAFIA DELLA COLONNA CERVICALE  RADIOGRAFIA DELLA COLONNA LOMBOSACRALE

 RADIOGRAFIA DELLA COLONNA TORACICA/ DORSALE  RADIOGRAFIA DELLA SELLA TURCICA  RADIOGRAFIA DELLA SPALLA E DELL’ ARTO SUPERIORE  RADIOGRAFIA DELLA TRACHEA  RADIOGRAFIA DELLO SCHELETRO IN TOTO  RADIOGRAFIA DI COSTE, STERNO E CLAVICOLA  RADIOGRAFIA DI PELVI E ANCA  RADIOGRAFIA MULTISEGMENTO  RX BACINO ANCA DX E SN  RX COLONNA CERVICALE CON DENTE EPISTROFEO E STUDIO DINAMICO  RX COLONNA CERVICALE CON STUDIO DINAMICO  RX COLONNA LOMBOSACRALE CON STUDIO DINAMICO  RX GINOCCHIO DX-SN PLANNING OPERATORIO  RX OPT PIU’ TELECRANIO  STUDIO DELL’ ETÀ OSSEA  STUDIO RADIOLOGICO DELL’OCCHIO  TELERADIOGRAFIA DEL CRANIO


notiziario della

Onoranze funebri

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Il servizio di Onoranze Funebri I

l servizio è svolto da personale professionalmente qualificato. Gli automezzi, il materiale e gli arredi funebri sono conformi alle norme vigenti e scelti fra i migliori produttori, per garantire al cittadino il massimo dell’efficienza. Operatività: 24 ore su 24 Come contrattarci: Livorno - via San Giovanni, 30 Tel. 0586 896040 int. 2 oppure 0586 888888. Marina di Massa - via Montegrappa, 72 Tel. 800 073 330. Verona - S. Giovanni Lupatoto Via G. Garibaldi, 5 - Tel. 800 073 330. Grosseto - Via Aurelia Nord, 60 Tel 800.073 330 Pisa - Loc. Carraia San Giuliano Terme Via Giuseppe Moruzzi - Tel 800 073 330 La sede di Verona è autorizzata allo svolgimento delle attività come previsto dalla legge Regione Veneto. Il servizio svolge qualsiasi tipo di attività come: -organizzazione completa della cerimonia funebre, -servizio di cremazione -scelta, nei nostri uffici, di cofani, urne, ossari e accessori di vario tipo -vestizioni e composizione salma, -allestimento camere mortuarie, -servizio di pratiche mortuarie, -passaporti mortuari per paesi esteri, -trasporti locali, nazionali ed internazionali con autofunebre, mezzi navali ed aerei, -pubblicazione di necrologi sui giornali anche il sabato e la domenica, -fornitura dei fiori, -stampa e affissione di manifesti funebri, ricordi o biglietti di ringraziamento post cerimonia, -disbrigo pratiche legali e previdenziali per cessazione o reversibilità della pensione, riduzione Tia ecc.. - dispersione ceneri in mare

SERVIZIO A SUPPORTO ANCHE PER ALTRI OPERATORI FUNEBRI (personale, autofunebre, cofani) La storia: tra i compiti istituzionali della Società Volontaria di Soccorso (fondata nel 1890) oltre agli interventi di soccorso vi è sempre stato il pietoso compito del trasporto delle salme. Quest’opera è sempre stata garantita con azioni solidali tra i cittadini, prima a mezzo delle Confraternite Religiose e dall’epoca risorgimentale anche da organizzazioni laiche. Le estreme onoranze venivano eseguite dai Militi Volontari utilizzando carri funebri a mano oppure a cavallo. Oggi, per ottemperare alle normative fiscali e imprenditoriali, il servizio è assicurato professionalmente solo con personale dipendente in regola.

Regolamento polizia mortuaria dei Comuni interessati. Dal 1/1/2010 tutte le attività dei servizi ed onoranze funebri sono affidate in gestione alla SVS Gestione Servizi srl impresa partecipata dalla SVS Pubblica Assistenza Livorno con sede in via San Giovanni, 30 Livorno. Società a responsabilità limitata a socio unico Sede Legale via San Giovanni,30 - 57123 LIVORNO CF/P.IVA 01646250496 Iscritta all’Ufficio registro delle imprese di Livorno LI 145561 capitale i.v. € 20.000,00

Regolamento del servizio: qualsiasi operazione funebre è regolata dalla Legge di Polizia Mortuaria n° 285 del 10 settembre 1990 e dalla circolare emanata dal Ministero della Sanità n° 24 del 24 giugno 1993. In ogni Regione vige una propria normativa insieme ai regolamenti di polizia mortuaria emanate dai Comuni.

Personale: SVS assicura il proprio personale professionalmente formato e assicurato per le vigenti norme sul lavoro anche in materia di sicurezza come previsto dal decreto 81/2008. Il personale è inquadrato con apposito contratto di lavoro sia diretto che tramite contratto di somministrazione, segue corsi professionali di aggiornamento continuo.

I costi: la funzione calmieratrice della Società Volontaria di Soccorso Pubblica Assistenza e di conseguenza della SVS Gestione Servizi srl consente al cittadino di avere un trattamento economico assai inferiore rispetto alla media nazionale.

Per ulteriori informazioni scrivere a info@pubblicaassistenza.it


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Formavol

il olontario

FORMAVOL Al servizio dell’occupazione nel nuovo mondo del lavoro

F

ormavol, l’agenzia formativa di SVS Gestione Servizi da anni si distingue sul territorio grazie ad un’offerta formativa varia e di alto livello qualitativo, con prezzi e forme di pagamento assai vantaggiosi. Anche per il 2015 Formavol presenterà una vasta gamma di corsi suddivisi in aree. L’area sociale, fiore all’occhiello dell’Agenzia, comprende il corso per Addetto all’Assistenza di base (nuovo profilo regionale 900 ore), corsi incentrati sull’Assistenza al malato di Alzheimer, l’Assistenza in ambito di Cure Palliative, il Disagio minorile, e quelli, con riconoscimento Regionale, per le nuove figure di Tecnico o Progettista dell’animazione socio-educativa e Tecnico o Progettista dell’inserimento lavorativo di persone disabili ed in situazione di svantaggio. Ampio spazio è dedicato all’area sanitaria e sicurezza sui luoghi di lavoro: Attualissimo il corso di formazione per l’utilizzo del Defibrillatore: la dotazione di questo apparecchio è diventata obbligatoria per tutte le palestre e gli impianti sportivi ed altrettanto obbligatoria è la presenza in queste strutture di incaricati che siano formati per l’utilizzo dell’apparecchio: FORMAVOL risponde a questa esigenza organizzando corsi di formazione per incaricati all’utilizzo del defibrillatore a prezzi molto competitivi e tenuti da istruttori B.L.S.-D. specializzati. Sempre nell’area sicurezza vengono proposti corsi di formazione per la sicurezza sul lavoro obbligatori per tutti i lavoratori, dirigenti e preposti, e per la preparazione di figure come RSPP - datori di lavoro in aziende a basso, medio o alto rischio, Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza (RLS), Incaricato al primo soccorso, Incaricato all’antincendio, Bagnino di salvataggio, Addetto al controllo nei locali di intrattenimento e spettacolo (ex buttafuori). Presso l’Agenzia è inoltre possibile ottenere l’abilitazione alla guida dei carrelli elevatori. Quest’anno FORMAVOL ha ottenuto l’accreditamento quale Centro di Formazione qualificato AIFOS (Associazione impegnata nella valorizzazione, del ruolo della formazione per lo sviluppo della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro). Una certificazione esclusiva sul territorio provinciale che rafforza ulteriormente la garanzia della qualità della formazione erogata dal FORMAVOL in ambito della sicurezza. Formavol è anche Agenzia Formativa autorizzata a svolgere i nuovi corsi di Formazione Obbligatoria per Tecnici abilitatati alla certificazione energetica degli edifici, ai sensi dell’Art.2 c.4 DPR 75/2013. Il corso è obbligatorio dal 2013, è contraddistinto da caratteristiche normate a livello nazionale e abilita all’esercizio

| Da sinistra: Michela FredianI, Stefania Chiari, Veruska Barbini e Fabio Antonini

dell’attività di certificazione energetica. Nell’area dell’igiene degli alimenti vengono realizzati corsi per Addetto ad attività alimentari semplici o complesse HACCP, per Addetto ai piani di autocontrollo, Formazione obbligatoria per la Somministrazione di alimenti e bevande e quella per Responsabile tecnico dell’attività di panificazione (intero o ridotto, per coloro che hanno esperienza nel settore). Il Formavol in risposta alle nuove esigenze del mercato del lavoro ha creato un’“Area dei mestieri”, strutturata con laboratori, supporti tecnici e convenzioni stipulate con una rete di Aziende e Istituti Scolastici del territorio presso cui potrà essere svolta la parte pratica dei mestieri. Ai corsi già in catalogo per Pizzaiolo-Panificatore artigianale e per Pasticcere Artigianale sono stati aggiunti nuovi corsi tra i quali quello per Elettricista, Termoidraulico, Saldatore e Falegname. Sicuramente una formazione specifica molto richiesta ed apprezzata perché offre un’alta ricaduta occupazionale anche grazie alla Certificazione Regionale di Competenze rilasciata a fine corso. A confermare questa realtà è stato l’elevatissimo numero di Voucher Formativi che la Provincia di Livorno ha finanziato nell’ultimo bando alle persone iscritte ai corsi FORMAVOL sui mestieri: la Provincia quindi ha investito risorse pubbliche per formare queste figure professionali prevedendo il loro successivo inserimento nel mondo del lavoro. L’area della mediazione (S.V.S. GESTIONE SERVIZI è Centro di Mediazione Civile) include corsi completi per Mediatore Civile Professionista, di aggiornamento obbligatori rivolti a Mediatori ed Avvocati e il corso di Qualifica “Esperto Mediatore Familiare”, un professionista capace di accompagnare la coppia in modo “neutrale” e di mediare il conflitto in fase di separazione e divorzio.

Nell’area informatica si organizzano corsi di preparazione al conseguimento della patente europea del computer (ECDL), di cui Formavol è test center accreditato, e brevi corsi di alfabetizzazione informatica o per approfondire singoli moduli specifici in base alle richieste. Da due anni vengono organizzati i corsi di preparazione ai test di ammissione alle facoltà di Medicina, Professioni Sanitarie ed Architettura ed il risultato è stato molto positivo infatti una percentuale molto alta di Allievi è riuscita a superare il test di ammissione alle facoltà prescelte. Le peculiarità che da sempre hanno caratterizzato il Formavol hanno consentito all’Agenzia Formativa di espandersi su un territorio sempre più vasto con l’apertura di nuove sedi operative: Pisa – Ospedaletto, Via Antonio Cocchi n°4. Marina di Massa – Via Montegrappa n°72. Grosseto - Via Aurelia Nord n.60. Firenze – Calenzano, Via del Pratignone 20/22. Verona - San Giovanni Lupatoto – Via Garibaldi n°5. Roma – Via del Peperino n°38 Per ulteriori informazioni consulta il nostro sito www.formavol.it


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notiziario della

Livorno Via delle Corallaie, n°10/14 (Zona Picchianti)

CORSI DI FORMAZIONE + AREA SOCIALE • Addetto all’Assistenza di base • Assistenza al malato di Alzheimer • Tecnico/Progettista dell’animazione socio educativa • Tecnico/Progettista dell’inserimento lavorativo per disabili e soggetti svantaggiati

◊ AREA IGIENE DEGLI ALIMENTI

• Formazione obbligatoria per il commercio e la somministrazione di alimenti e bevande - ex REC • HACCP • Addetto attività alimentari semplici e complesse

> AREA MESTIERI - CORSI PER: • Pizzaiolo - Panificatore artigianale • Pasticcere • Operatore di Impianti Elettrici • Operatore di Impianti Termodraulici • Operatore di Falegnameria • Saldatore base

& AREA SANITARIA SICUREZZA AZIENDALE • Bagnino di salvataggio • Corsi antincendio D.M. 10/3/1998 per aziende a basso, medio e alto rischio • Corsi per addetti alle squadre di primo soccorso (ai sensi del decreto n° 388 del 15/7/2003 del Ministero della Salute)

• R.L.S. - Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza • R.S.P.P. - in aziende a rischio basso/medio/alto (ai sensi dell’art.34 del Dlgs 81/08) • Corsi di Formazione sulla sicurezza per i Iavoratori (ai sensi dell’art.37 del Dlgs 81/08)

• Corso B.L.S.-D - utilizzo del defibrillatore • Formazione obbligatoria per addetto ai servizi di controllo attività di intrattenimento e spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi (ex buttafuori) • Formazione per conducenti carrelli elevatori

Ω AREA MEDIAZIONE

• Mediatore civile e aggiornamenti • Esperto Mediatore familiare

NUOVE SEDI

MARINA DI MASSA - Via Montegrappa, 72 GROSSETO - Via Aurelia Nord, 60 PISA - Via A.Cocchi, 4 - Ospedaletto (PI) FIRENZE - Via del Pratignone, 20/22 - Calenzano (FI) ROMA - Via del Peperino, 28 VERONA - Via Garibaldi, 5 - S. Giovanni Lupatoto (VR)

INFORMAZIONI - URP - Via S. Giovanni, 30 - LIVORNO dal Lunedì al Venerdì 8,00/13,00 e 14,00/19,00 - Sabato 8,00/13,00 Tel. 0586 896040 - Fax 0586 411877 - e-mail: info@formavol.it Agenzia Formativa Formavol Accreditata Regione Toscana


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Mutua SMS L'Assistenza

L’intervento di Placido Putzolu

il olontario | Placido Putzolu

Presidente della federazione italiana della mutualità Fimiv

L

a crisi ha inciso ulteriormente sul tessuto sociale del nostro paese. Ha imposto revisioni e ridimensionamenti, soprattutto nell’area previdenziale, assistenziale e sociosanitaria, ponendo in discussione importanti conquiste sociali e diritti consolidati nel tempo. Il sistema universalistico su cui ci siamo basati negli ultimi decenni presenta ormai sempre più crepe. Per converso, il tema della solidarietà sta recuperando valore. I soggetti che operano nella economia sociale non profit rappresentano un elemento imprescindibile per la costruzione di un welfare comunitario efficace, sostenibile e di qualità. Crescono pertanto le aspettative verso la mutualità rappresentata dalle società di mutuo soccorso, in grado di fornire una risposta, sussidiaria e solidaristica, ai bisogni inevasi. La parola chiave è la sussidiarietà. La crisi economica globale ha confermato l’orientamento delle politiche recenti di favorire in ambito assistenziale sanitario e socio-sanitario la crescita di un secondo pilastro, integrativo al servizio pubblico. Una forma di complementarietà che si dimostri capace di fare sistema, che cioè non si limiti alla erogazione economica ma sappia organizzare beni e servizi e richiamare su di sé la partecipazione attiva e responsabile delle persone per il conseguimento di risposte sempre più efficaci. L’obiettivo è trasformare il settore sociale in un sistema di servizi alle persone ed alle famiglie, che aggreghi la domanda e promuova reti sociali, favorisca l’utilizzo delle nuove tecnologie connettive per generare nuove reti e servizi sociali, riorienti la spesa pubblica. L’azione sussidiaria delle società di mutuo soc­corso in ambito sanitario e socio-sanitari, com’è noto, si manifesta sostanzialmente attraverso tre di­verse modalità di intervento: - coperture sanitarie rivolte alle singole persone ed

ai loro familiari che esprimono il rapporto associativo come volontà individuale pacchetti di prestazioni e servizi rivolti a gruppi di lavoratori della stessa azienda o della stessa categoria professionale che espri­mono il rapporto associativo come volontà collettiva non contrattualizzata;prestazioni sanitarie e servizi rivolti a tutti i di­pendenti di un’azienda o di un gruppo di aziende che esprimono il rapporto associativo come volontà mediata da una contrattazione aziendale interna o nazionale di categoria. Inoltre, le società di mutuo soccorso specializzate in ambito sociosanitario (mutue sanitarie) sono coinvolte a pieno titolo nella normativa che disciplina i fondi sanitari integrativi fin dalla sua prima introduzione, con l’art. 9 del Dlgs. 502/1992. Il loro ruolo è riconosciuto sia come fonte istitutiva di fondi sanitari integrativi del Ssn, sia come enti istitutivi e gestori di fondi sanitari in attuazione di accordi, contratti o regolamenti aziendali che prevedano il versamento di contributi destinati all’assistenza sanitaria dei lavoratori dipendenti. La proposta progettuale della Federazione delle mutue (Fimiv), che punta ad orientare la costruzione di un sistema di welfare comunitario equo e sostenibile, non può prescindere da valutazioni sostanziali che attengono la permanenza e l’impiego sul territorio delle risorse destinate alla sanità integrativa, la pari opportunità tra i cittadini di accesso alle prestazioni in tempi e a costi compatibili, la connessione tra il mondo del lavoro e la società civile, la continuità delle coperture per chi sta fuori e dentro il mondo del lavoro, l’omogeneità delle coperture tra i lavoratori, particolarmente sul fronte della non autosufficienza, la disponibilità del servizio pubblico a favorire l’effettiva costruzione di un sistema di tutele sanitarie complementari efficace e credibile. La Presidenza della Federazione ha manifestato la propria soddisfazione per

l’approvazione della Legge Regionale “Riconoscimento del ruolo sociale e culturale delle Società di Mutuo Soccorso ed interventi a tutela del loro patrimonio”.e si è complimentata per il lavoro svolto dal Coordinamento toscano della Fimiv e dal suo presidente, Umberto Tommasi, presidente della SMS di Forte dei Marmi. Tale risultato, che perviene a seguito di un intenso e proficuo confronto tra la Giunta ed il Consiglio regionale con il Coordinamento delle Soms, intensifica ulteriormente il percorso di crescita e di visibilità del mondo del mutuo soccorso, dopo la recente approvazione di modifiche alla Legge 3818/1886, legge istitutiva delle società di mutuo soccorso. La novità legislative della Toscana rappresenta un importante riconoscimento sull’apporto sussidiario che possono dare le società di mutuo soccorso nell’ambito del welfare comunitario e territoriale. La nuova legge regionale non solo colma una lacuna, in quanto tutte le regioni italiane in cui il fenomeno del mutuo soccorso cosiddette “riconosciuto” (in quanto fa riferimento alla legge 3818/1886) è consistente, hanno adottato provvedimenti di sostegno alla loro azione sussidiaria, ma consentirà alle società di mutuo soccorso operanti in Toscana di rivitalizzarsi, di rafforzare la propria attività, collegandosi anche tra di loro- nell’ambito del Coordinamento Soms e della Fimiv – in una rete solidale, per attivare una progettualità efficace di sostegno ai soci ed alle loro famiglie, con particolare riferimento agli ambiti assistenziali, sociosanitari ed alla non autosufficienza.

Principi generali di riferimento per le società di mutuo soccorso

L

e società di mutuo soccorso non hanno finalità di lucro, ma perseguono finalità di interesse generale, sulla base del principio costituzionale di sussidiarietà. Le società di mutuo soccorso sono società di persone e non di capitali: esse svolgono attività a vantaggio dei propri soci ai quali assicurano non il conseguimento di un utile patrimoniale o finanziario, ma la copertura di determinate necessità personali ed economiche. Alle società di mutuo soccorso è preclusa l’appropriazione privata degli avanzi di gestione in qualunque forma o misura: essi costituiscono un patrimonio indivisibile intergenerazionale che può essere ridistribuito in prestazioni

o accantonato e impiegato per lo sviluppo nell’interesse della collettività associata. I soci partecipano liberamente e democraticamente alla designazione e al governo degli organi societari. Il rapporto associativo è libero e volontario: le società non hanno facoltà di recesso unilaterale. Le società di mutuo soccorso operano nel principio della solidarietà: la reciprocità dello scambio mutualistico si fonda su un rapporto fiduciario e sul comportamento responsabile dei singoli. Le società di mutuo soccorso non applicano la selezione preventiva del rischio, non

discriminano e sono aperte a tutti i cittadini: ogni singolo socio è responsabile del rispetto delle regole condivise e codificate nell’interesse generale del corpo associato. Le società di mutuo soccorso promuovono la partecipazione consapevole, la conoscenza delle regole comuni e la trasparenza del loro governo con l’educazione, la formazione e l’informazione. Le società di mutuo soccorso promuovono e sostengono il legame con il territorio e con le sue istanze contribuendo allo sviluppo delle relazioni tra le persone e i soggetti erogatori che possono fornire risposte ai loro bisogni, favorendo in tal modo la coesione sociale.


Mutua SMS L'Assistenza

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a Federazione Italiana della Mutualità (FIMIV), fondata nel 1900, raggruppa le più importanti Società di mutuo soccorso italiane. Aderisce alla Lega nazionale delle cooperative e mutue (Legacoop), all’ACI (Alleanza delle cooperative italiane), al Forum del Terzo Settore. È riconosciuta dal Ministero dell’Interno quale “Ente nazionale con finalità assistenziali”, ai sensi della Legge n. 287/91, del D.P.R. n. 235/2001 e del D.P.R. n. 640/72. A livello internazionale, è membro della Associazione internazionale della mutualità (AIM). Per l’erogazione di prestazioni sanitarie e sociosanitarie, le Società di mutuo soccorso aderenti alla Fimiv si avvalgono della rete di convenzioni che la Federazione nazionale ha realizzato con strutture sanitarie e medici e controlla direttamente al fine di ottenere condizioni tariffarie agevolate e vantaggiose per tutti i soci delle sms associate. Particolare attenzione è riservata alle filiere locali che aggregano sul territorio erogatori cooperativi o comunque collegati al Terzo Settore.

Il decollo della Mutua SMS L’Assistenza S

Cos’è la Fimiv L

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n anno importante il 2014, per la Mutua SMS L’Assistenza. Il suo presidente Paolo Fioretti, ci riassume: “La mutua è cresciuta molto grazie al lavoro fatto. Le numerose iniziative e l’opera d’informazione hanno fatto sì che oggi i nostri soci siano più di 600. Il nostro progetto continuerà ad avere un’evoluzione perché risponde ai bisogni di oggi”. I buoni risultati ottenuti hanno stimolato lo staff a proporre il progetto su altre aree, sulla scia della SVS, che ha esteso le sue sedi ad altre città. “Quest’anno –continua Fioretti- abbiamo aperto una sede a Verona e una a Marina di Massa, filiali dove vengono offerti ai soci gli stessi servizi di Livorno, più convenzioni legate al territorio specifico. Nel 2015 continueremo su questa strada, aprendo altre filiali”. Fra le novità dell’anno c’è da segnalare anche l’aggiornamento del sito www.smsassistenza.it, che permette l’iscrizione on-line e della pagina facebook (Smsassitenza), strumenti oggi molto importanti, che saranno sempre aggiornati. “Fra le varie iniziative mi piace ricordare –ha sottolineato il presidente della SMS L’Assistenza- il bando della solidarietà che ha consentito di aiutare economicamente i soci che hanno fatto richiesta e hanno presentato la documentazione prevista, dando 200 euro a fondo perduto. L’altra cosa importante è il nostro crescente impegno a livello toscano. La Regione ha definito la legge sulle mutue e noi abbiamo fatto parte del comitato che ha seguito tutti gli sviluppi. A gennaio 2015

|Paolo Fioretti presidente della Mutua l’Assistenza

ripeteremo la bella iniziativa della Festa dei Soci, che sarà anche l’occasione per presentare un bilancio di quanto è stato fatto e i progetti futuri, fra cui una carta fidelity per chi vorrà farsi socio della SVS, della Msm e del Circolo La Solidarietà”.

| Sara Raugei gestisce la segreteria

Diventa Socio della S.M.S. L’Assistenza Con soli € 25,00 l’anno potrai usufruire di molti servizi gratuiti e di una serie di convenzioni con sconti riservati.

Per ulteriori informazioni Livorno - Via San Giovanni, 30 Tel. 0586 896040 - Fax 0586 838807 - info@smsassistenza.it La SMS L’Assistenza è anche a: Marina di Massa - Via Montegrappa 72 Verona - S. Giovanni Lupatoto - Via Garibaldi, 5 (int 9) Tel. 045 545111 - verona@svsitalia.it

www.smsassistenza.it


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La Consulta delle Associazioni Stomizzati

il olontario

La forza delle donne nel volontariato Cinzia Simoni: la nuova presidente della Consulta

L

a Consulta delle Associazioni ha eletto nel 2014 i suoi nuovi rappresentati e Fiorella Cateni ha passato il testimone a Cinzia Simoni che diventa presidente, e ad Alessandra Mini che è vice presidente. Due rappresentanti che vengono da due realtà cittadine, come Arci e SVS, che hanno fatto la storia dell’associazionismo sul nostro territorio e sono molto presenti e attive in diversi campi. Cinzia Simoni è già conosciuta per essere la presidente di Arci Solidarietà, ma in occasione del nuovo incarico alla Consulta abbiamo voluto chiederle più da vicino la sua idea di volontariato. Intanto cominciamo a presentarla dicendo che è laureata in Scienze Politiche ad indirizzo politico – sociale, e si è avvicinata all’Arci nei primi anni ’90 collaborando con il dipartimento cultura che ha promosso la nascita del premio Ciampi, insieme ad altri soggetti cittadini. “Arci Solidarietà cominciava a nascere nel periodo in cui mi laureai e Marco Solimano mi propose di diventare uno degli operatori che con il camper faceva prevenzione fra i tossicodipendenti. Io ero piuttosto disillusa della mia esperienza di assistente universitaria e accettai con entusiasmo. Era un progetto realizzato insieme alla Asl e all’associazione P24, che ci vedeva ogni giorno stazionare in vari luoghi della città, da Shanghai a piazza Magenta, ovunque il problema della tossicodipendenza fosse una realtà tangibile. Fornivamo materiale sterile e facevamo informazione, avendo un contatto diretto, su strada con le persone. L’esperienza durò un anno e mezzo e per me volle dire moltissimo, almeno quanto, se non di più, il periodo trascorso all’università dove la preparazione era solo teorica. Per strada lavori senza schemi protettivi e ciò mi ha permesso di misurare la mia capacità di relazionarmi con gli altri e la mia voglia di stare in mezzo alla gente, qualsiasi essa sia. È stato un banco di prova, ma anche di conoscenza del territorio. Dopo questo abbiamo aperto un centro di accoglienza giovanile al palazzo Poerio, a Shanghai, in collaborazione con il Comune, e anche in

A.S.TOS. ONLUS

| Da sinistra Cinzia Simoni attuale presidente, Alessandra Mini vicepresidente, Fiorella Cateni la prima presidente della Conulta rifondata e Stella Sorgente vicesindaca comunale

questo caso partecipai come operatore coordinatore, in un’attività di accoglimento e accompagnamento. Ci rendemmo conto che alcuni ragazzi non avevano neanche il diploma di scuola media, così li aiutammo a raggiungere tale traguardo. Con il tempo sono entrata sempre più all’interno all’associazione e piano piano la cosa è cresciuta”. Oggi qual è la tua attività principale? “Da 15 anni sono diventata responsabile dello sportello per l’emergenza abitativa in un servizio che il Comune a esternalizzato. Anche questa è un’esperienza importante che mi ha portato a conoscere molte realtà livornesi. Contemporaneamente ho continuato a seguire la vita dell’associazione fino a diventare la presidente dell’Arci Solidarietà”. Arriviamo alla Consulta. “Come Arci siamo iscritti all’Albo comunale della associazioni e abbiamo partecipato alla ricostruzione della Consulta promossa dall’assessore Cantù. Fiorella Cateni si è occupata come presidente di questo periodo di rinascita, lavorando molto bene per farla conoscere e per ricreare un senso di appartenenza. È arrivato poi il termine del suo mandato, in quanto legato alla Giunta e siamo così arrivati a nuove elezioni, ed io sono stata nominata presidente”.

CHI SONO GLI STOMIZZATI?

Stomizzati, sono tutte quelle persone (più di 45.000 in Italia, di cui “solo” 4.800 in Toscana), che per varie patologie, nella maggior parte dei casi ASSOCIAZIONE STOMIZZATI TOSCANI di tipo tumorale, devono subire l’asportazione di Organizanizzazione non lucrativa di parti dell’intestino, il retto o la vescica. utilità sociale Come conseguenza, dev’essere realizzato un collegamento tra l’interno del corpo e l’esterno, lo stoma appunto (dal greco στόμα: apertura, bocca), dal quale fuoriescono feci e urine. Vi sono pertanto soggetti portatori di stomie intestinali (colostomizzati o ileostomizzati) e di 50139 FIRENZE - Via Cosimo il Vecchio, 2 stomie urinarie, o urostomie. In alcuni casi lo stoma Tel. 055 326.978.04 - C.F. 94088470482 può essere realizzato anche a scopo nutrizionale E-mail: info@astos.it (gastrostomie o digiunostomie) oppure per consentire la respirazione artificiale (tracheostomie). www.astos.it

Quali sono gli obiettivi del tuo mandato? “In campagna elettorale abbiamo chiamato tutti i candidati sindaco ai quali abbiamo presentato un documento che fu sottoscritto da molti. Tale documento è poi diventato il nostro programma. Stiamo lavorando bene. Io credo che oggi le associazioni hanno un ruolo ancora più importante che in passato. Mi piace definirle come delle antenne sul territori, pronte a captare i bisogni della gente. Oggi ancora di più con l’abolizione delle circoscrizioni, c’è bisogno di un legame diretto con la gente, per raccogliere le istanze che ne provengono e poi portarle agli amministratori della città”. Cosa chiedono le associazioni alla consulta? “Principalmente le sedi dove riunirsi e poi chiedono di essere ascoltate. Le associazioni che hanno aderito alla Consulta sono 176 su un totale di 300 iscritte all’albo del Comune”. In questo momento a Livorno quali sono i settori che più hanno bisogno dell’azione del volontariato? “Io ho una visone che tende al sociale, ma anche a causa della crisi, posso dire che gli anziani hanno molto bisogno di aiuto, spesso si ritrovano a fine vita, soli, poveri e malati e chiedono un po’ di dignità. Ci sono poi gli interventi nelle famiglie in difficoltà economiche e nel settore delle migrazioni. Anche in campo culturale e turistico ci sarebbe tanto da fare e le idee ci sono, le associazioni chiedono solo di essere ascoltate dall’Amministrazione comunale e di collaborare a partire dalla progettazione, senza pacchetti preconfezionati”. Quali i limiti del volontariato a Livorno? “Non so se è una caratteristica solo di Livorno, ma il limite principale delle associazioni locali è rappresentato dal guardarsi con un po’ di diffidenza, spesso sulla base di pregiudizi o del ‘sentito dire’. Ed invece abbiamo dimostrato che quando si lavora insieme si può superare questo ostacolo, e ci si rende conto che conoscendoci meglio ci si trova in accordo più di quanto si sia potuto pensare”.

Vivere con una stomia è possibile, ma almeno all’inizio non facile. Per questo esiste un’associazione, l’A.S.TOS, associazione stomizzati toscani, che oltre a farsi portavoce dei diritti delle persone stomizzate, affinchè venga sempre garantita loro un’assistenza adeguata, promuove anche tutte quelle attività e occasioni di socializzazione e ritrovo volte a favorire la conoscenza e l’incontro tra stomizzati, per il loro reinserimento sociale e il recupero di una qualità di vita degna di essere vissuta. Far conoscere l’associazione è il nostro obiettivo, aiutateci ad aiutare!


L'Accademia degli Avvalorati | 51

notiziario della

L’Accademia degli Avvalorati è tornata a vivere dopo 222 anni

| Trio Avvalorati

Sotto forma di associazione per riappropriarsi della storia della città

R

iappropriamoci della storia della nostra città. Conoscerla di più vuol dire anche amarla maggiormente. Un amore che stanno dimostrando i membri dell’Accademia degli Avvalorati, associazione nata il 7 marzo del 2012, che con il loro impegno stanno operando un recupero storico culturale della città di Livorno. L’antica Accademia degli Avvalorati fondata da Ferdinando II nel teatro di San Sebastiano fu attiva dal principio del secolo XVIII, ed è una testimone di quanto in passato, la città fosse animata da importanti movimenti culturali. Ideatore, promotore e fondatore della rifondazione dell’Accademia, sotto la forma di associazione, è Massimo Signorini e sua moglie Giulia Perni. Il primo, il presidente, è laureato a Pisa in Lettere con specializzazione in cinema, teatro e produzione multimediale, amante della musica fin da bambino suona la fisarmonica da concerto, ed è di questa docente al conservatorio Boccherini di Lucca, al conservatorio di Avellino e naturalmente al Mascagni di Livorno. Giulia Perni, la vicepresidente, è musicologa ed è specializzata in paleografia antica della musica. Ha lavorato molti anni per la casa editrice pisana Ets coordinando un progetto di rivalorizzazione e rivalutazione del compositore Alessandro Stradella, riportando in stampa tutte le composizioni che aveva creato, raccogliendole di una opera Omnia. Adesso collabora con la casa editrice livornese Sillabe per la quale si occupa della collana musicale. A raccontarci l’esperienza dell’Accademia degli Avvalorati è Massimo Signorini. Perché è nata questa associazione? “È scaturita dalla grande curiosità di conoscere la storia di Livorno. Ad esempio, abbiamo scoperto che il quartiere degli Avvalorati, che purtroppo non esiste più perché è stato inglobato nel quartiere Venezia, fino agli anni ’30 era un fazzoletto di terra attraverso il quale è passata la storia più importante della città. La via della Madonna era la più rappresentativa, perché qui si insediarono i commercianti stranieri. Sorsero diverse chiese, affinché ognuno potesse trovare in questa area il suo riferimento religioso. Basta pensare che all’interno della Chiesa della Madonna ci sono 5 altari dedicati a 5 nazioni diverse: corsa, spagnola, alemanna, fiamminga e francese, che simboleggiano religioni non puramente cattoliche. Poi c’era la Chiesa degli Armeni, di cui oggi è rimasta solo una parte della facciata, che era la più importante e grande della città, il suo

cupolone lo si vedeva appena si arrivava in porto. Anche questo edificio poteva essere salvato, così come il Teatro degli Avvolorati che le sorgeva a fianco”. Perché questa scelta distruttiva? “Secondo noi ci sono stati tre sconvolgimenti che hanno cambiato non solo l’aspetto, ma anche l’anima di Livorno. Il primo riguarda l’avvento del fascismo, quando nasce l’esigenza di un risanamento dei quartieri, per problemi di sanità pubblica. Purtroppo si demoliscono anche palazzi di valore che dovevano essere conservati. Il rione degli Avvalorati subisce un triste destino, per lui mancavano sempre i soldi, e per eliminare i grandi focolai di tifo e colera che qui si sviluppavano, fu decisa in gran parte la demolizione. Un altro esempio è quello di via San Giovanni, proprio di fronte alla sede della SVS, la strade più antica di Livorno, dove c’era l’ospedale di Sant’Antonio, il Seamen’s Institute successivamente divenuto Chiesa degli Scozzesi la chiesa della Purificazione di Sant’Antonio, che erano gioielli del ‘600. Furono abbattuti per fare spazio alle grandi parate militari in uso all’epoca del fascismo. Ci sono, infine, i bombardamenti della guerra quando il 70% dei palazzi viene danneggiato, non sempre in modo irrimediabile, ma la ricostruzione in alcuni casi è stata un po’ scellerata, nel senso che non si è pensato al recupero, preferendo buttare giù tutto”. Qual è lo scopo dell’Accademia degli Avvalorati oggi? “Stiamo cercando, nel nostro piccolo, di valorizzare arte e musica della storia di Livorno. Con l’epoca fascista Livorno dimentica quello che era stata, lo stile liberty, la città delle vacanze con i bagni al mare, le Terme del Corallo, un luogo dove si poteva venire per stare bene, una città con tanti teatri e spettacoli. Dal fascismo in poi la città si trasforma, cambia rotta e comincia a diventare | Duo Avvalorati. A destra Massimo Signorini

un’area industriale. Oggi che le fabbriche sono in declino Livorno potrebbe tornare ad essere quella che fu”. Ci presenti l’antica Accademia degli Avvalorati. “Nacque nel 1790 e fu attiva fino alla fine dell’800. In questo periodo realizzò circa 500 produzioni artistiche di altissimo livello portando nel Regio Teatro, importanti cantanti (Crescentini...), musicisti (Luigi Cherubini...), direttori d’orchestra (Pietro Mascagni...), scenografi (Pietro Gonzaga...) e impresari (Lanari) di livello nazionale ed internazionale. Abbiamo fatto anche delle scoperte interessanti, ritrovando partiture particolari. Stiamo lavorando, anche con il Comune, ad un progetto che ci aiuterà a capire i perimetri esatti del teatro, delle cantine e dei vari spazi interni”. Avete già realizzato delle pubblicazioni? “Sì, una di queste è quella dedicata alla statua di san Giovanni Nepomuceno adiacente al Teatro degli Avvalorati, ed oggi ancora esistente sul ponte di via della Madonna. Nel 1739 Livorno, come il resto della Toscana, vive il passaggio dai Medici ai Lorena, un cambio dinastico che all’interno di Livorno diventa un momento importante e anche delicato, avendo un porto strategico, dove furono inviati 7.000 uomini delle truppe austriache e alemanne, per difendere l’area da eventuali rivolte o invasioni. La statua del santo è istallata in ricordo della visita dei due sovrani Francesco III e Maria D’Austria, che vennero a Livorno a rendere omaggio al nuovo governo. Tutte le comunità locali si autotassarono per organizzare 14 giorni di grandi spettacoli. La statua di questo santo fu un dono ai Lorena, in quanto considerato loro protettore, oltre che protettore delle persone che rischiano di annegare”. Una città ricca di un’interessante storia. “Sì, che però pochi conoscono. I livornesi hanno dimenticato di avere dato i natali a tanti personaggi importanti, come ad esempio, Antonio Gragnani, che è considerato il quinto liutaio al mondo. Pochi giorni fa un suo violino è stato venduto a Londra ad un milione di euro. Noi cerchiamo di mettere insieme la storia di Livorno con la musica, facendo anche concerti, che abbiamo ideato per attrarre i turisti, che invece purtroppo quando scendono dalle navi da crociera vanno in altre città della Toscana. Però abbiamo scoperto con gioia che i nostri concerti sono stati molto apprezzati dai livornesi, che hanno voglia di riscoprire la loro storia”.


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La Comunità di Sant'Egidio

il olontario

La condivisione che restituisce la dignità di Antonella De Vito

F

ra le tante attività che la Comunità di Sant’Egidio di Livorno svolge ho deciso di seguire, per una sera, la cena per strada. Più che “seguire” voglio usare il termine “condividere”, perché è proprio questa la parola che mi è rimasta in mente dopo aver trascorso delle ore con i volontari. Per i membri della Comunità la prima condivisione sta nella lettura del Vangelo e nella preghiera, dal quale traggano la motivazione e l’energia necessaria per andare poi per la strada, fra la gente. Ma andiamo per ordine cronologico. Il lunedì pomeriggio un gruppo di volontari si ritrova nei locali di via Carraia per cucinare una cena calda, fatta con tutte le caratteristiche che si utilizzano per realizzare una cena di famiglia, anzi, si aggiunge anche una certa possibilità di scelta sul menù. In contemporanea altri preparano i pacchi alimentari da portare a famiglie in difficoltà economiche. Terminata la preparazione della cena e la consegna a domicilio dei pacchi i volontari si ritrovano nella chiesa di San Giovanni Battista per la preghiera, al termine della quale si dividono in gruppi e con le loro macchine raggiungono i vari punti della città dove i senza tetto si raccolgono abitualmente per aspettare la cena. Terminato il giro ritornano alla sede di via Carraia per mangiare qualcosa insieme, il cibo della distribuzione se è avanzato o comunque qualcosa che è stato cucinato insieme per tutti. La condivisione i volontari la esprimono quando entrano nelle case o nelle roulotte delle famiglie che ricevono i pacchi alimentari, si siedono al loro tavolo ed accettano di bere insieme un caffè o un bicchiere d’acqua, condivisione è quando si riuniscono per pregare

insieme, condivisione è quando portano il cibo ai senza tetto, quando stringono le loro mani per salutarsi, quando si danno reciprocamente una pacca sulla spalla in segno di affetto, quando si chiamano amici, anzi, per l’esattezza, i volontari della Comunità di Sant’Egidio i senza tetto li conoscono ad uno ad uno per nome. Ecco, questa è stata per me la condivisione più bella. La loro non è una pura distribuzione di cibo, senza alcun contatto fisico ed emotivo. Per un senza tetto che viene per tutto il giorno scansato come se fosse un lebbroso, che cammina per le strade come un’ombra ignorata dai passanti, avere una stretta di mano ed essere chiamato con il proprio nome, è molto importante. In questo modo si restituisce loro una dignità ed una umanità, delle quali troppo spesso e troppo rapidamente vengono privati quando si ritrovano a vivere per strada o comunque senza un tetto stabile sulla testa. Alla stretta di mano segue una conversazione più o meno lunga, che serve a capire quali sono le condizioni delle persone che si incontrano e se hanno ulteriori bisogni a quelli che già manifestano. Ci può essere un malessere fisico, un problema burocratico, una difficoltà con la lingua per i migranti, oltre naturalmente al bisogno di trovare un lavoro per i più. I volontari si attivano come possono, consapevoli di non avere la bacchetta magica, la sola che probabilmente riuscirebbe a risolvere tutti i problemi, ma nonostante ciò, grazie alla loro buona volontà, qualche piccolo miracolo riescono a realizzarlo. Quello che fanno i volontari della Comunità di Sant’Egidio non è scontato. Anche offrire la possibilità di scegliere fra tre o quattro pietanze

Dall’esperienza della preghiera nasce la vita basata sul Vangelo L a Comunità di Sant’Egidio naturalmente non si occupa solo della cena per strada, ma segue varie iniziative, che ci facciamo raccontare da uno dei volontari, Sabatino Caso, 40 anni, che dal ’92 vive l’esperienza comunitaria. Com’è iniziata la vostra storia a Livorno? “A Livorno la Comunità di Sant’Egidio nasce alla fine degli anni ’80 nel quartiere di Corea, a partire dalla preghiera, che è una caratteristica della nostra Comunità, insieme all’attenzione verso i poveri. Ci rendemmo conto che nel quartiere c’erano molte famiglie povere anche dal punto di vista culturale, e i figli non frequentavano la scuola. Iniziò così quella che abbiamo chiamato la Scuola Popolare e che inizialmente svolgevamo all’interno del treno collocato nel giardino dell’ex struttura di Don Nesi. Andammo avanti così per un paio di anni e poi ci spostammo all’interno dell’asilo e qui crebbe l’esperienza sia di preghiera, perché cominciarono ad avvicinarsi altre persone adulte, sia del doposcuola perché

aumentarono le richieste. Ci accorgemmo anche che nel quartiere vivevano tanti anziani, cominciammo a conoscerli, a capire quali erano i loro bisogni e così nacquero dei rapporti e delle amicizie. Proponemmo agli anziani di fare anche loro un’esperienza di preghiera e gli invitavamo una volta alla settimana a pregare. Da questo è nata la comunità degli anziani di Sant’Egidio, ed il loro essere vicini ai più poveri”.

| Uno dei momenti della cena per strada

| A destra Sabatino Caso con un senza tetto

è un segno di attenzione e di valorizzazione dell’umanità. Chi è povero alla fine si accontenta di tutto per riempire la pancia e non sentire i morsi della fame, ma poter scegliere, per una sera, in base ai propri gusti, offre la possibilità di sentirsi ancora una persona con una individualità rispettata. Il grande valore del servizio della Comunità di Sant’Egidio sta proprio in questo, non tanto nel portare il cibo, ma da come lo si porta, da come lo si porge. In passato, in altre esperienze, e in altri luoghi ho visto lanciare panini dai furgoni, presi al volo da chi aveva fame, e ripartire a tutto gas, senza neanche il tempo di dire ‘ciao’. Ecco perché ho parlato di condivisione, i volontari di San Egidio portano per le strade proprio la condivisione, che coinvolge tutti, anche i senza tetti, che il lunedì sera possono contare su una stretta di mano e sentire pronunciare il loro nome: Luca, Matteo, Giovanni, Lucia, Anna, Mario…. Come nascono le cene per strada? “Nel ’93 a Pisa ci furono degli episodi molto brutti nei confronti delle persone che vivevano per strada, e noi ci chiedemmo cosa potevamo fare. Così decidemmo di andare a Pisa una volta alla settimana a portare la cena per strada. All’epoca c’erano molti italiani, in seguito abbiamo cominciato ad incontrare anche i migranti, a partire dagli sbarchi dall’Albania. A fine degli anni ’90 abbiamo spostato la nostra attività a Livorno, perché anche qui è nato il bisogno. Inizialmente distribuivamo una trentina di pasti, oggi superiamo i cento”. Com’è proseguito il vostro cammino? “La nostra esperienza è cresciuta allargandosi anche a Shanghai e, dagli inizi degli anni 2000, anche al centro della città, grazie alla Chiesa di San Giovanni Battista, dove abbiamo trovato ospitalità, che ci ha permesso di aprire a tutti il nostro momento di preghiera serale e la messa della domenica, che è il fulcro della vita della nostra Comunità. Naturalmente non abbiamo abbandonato la periferia e le nostre attività continuano sia in Corea che a Shanghai, dove ogni quindici giorni allestiamo un ambulatorio per le persone più povere, quelle che non hanno assistenza sanitaria, come i migranti e i senza fissa dimora. Continua anche la Scuola


Patronato e Caf

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Cresce la collaborazione fra il patronato Inca e SVS L

a collaborazione tra il Patronato INCA di Livorno e SVS si è sviluppata in questi anni in modo esponenziale tanto che ormai, in via san Giovanni 30, c’è uno sportello INCA aperto tutta la settimana. Ma l’attività non ha visto solo una implementazione dell’orario di apertura dello sportello, ma soprattutto in termini qualitativi come si specifica:

MALATTIE PROFESSIONALI E RENDITA AI SUPERSTITI Sono in aumento i casi di malattie professionali individuate e denunciate post mortem con il conseguimento della rendita ai superstiti in favore degli eredi. In pratica si tratta di tumori di origine lavorativa (esempio tumori del polmone, della vescica, etc) correlati ad esposizione a sostanze cancerogene avvenuta mediamente 30/40 anni prima e che spesso vengono confusi con malattie comuni. L’operatrice INCA, su mandato dei familiari, segnala ai medici del lavoro INCA il caso che viene esaminato e valutato sia sotto il profilo rischio assicurativo che sotto il profilo medico legale con il conseguente avvio della pratica all’INAIL di riconoscimento di malattia professionale e della rendita ai superstiti. Popolare e l’esperienza di preghiera che la comunità degli anziani porta avanti”. Le altre iniziative? “Ad esempio facciamo il pranzo di Natale con i poveri, fin dal ’93. Un pranzo che la Comunità di Sant’Egidio fa in varie parti del mondo, riunendo intorno ai tavoli più di 200 mila poveri. L’ultimo pranzo a Livorno ha visto la partecipazione di 150 amici. C’è poi il servizio in carcere, con i nostri 4 volontari che ogni sabato pomeriggio fanno visita ai detenuti, intessendo rapporti di amicizia”. Raccontaci come è nata l’iniziativa che organizzate il 28 maggio di ogni anno. “Grazie all’amicizia con gli anziani, ci siamo resi conto di quanto importante fosse stata questa data per Livorno, che nel 1943 subì un grosso bombardamento che uccise molte persone. Un episodio che cominciava ad essere un po’ dimenticato, così abbiamo deciso di organizzare ogni 28 maggio, una marcia per le strade della città con varie tappe, dove si ricordano i luoghi distrutti e le persone morte, per conclude sugli Scali D’Azeglio dove morirono tantissime persone dentro il rifugio che qui sorgeva. Questa è una grande occasione per parlare della nostra memoria, ma anche di dare uno sguardo sui tanti conflitti del mondo, e creare momenti di confronto nelle scuole per parlare con gli anziani della guerra e della pace”. E le pietre d’inciampo? “Grazie all’amicizia con la comunità ebraica abbiamo promosso l’iniziativa delle pietre d’inciampo, che sono delle pietre in ottone che ricordano le persone deportate, poste nel luogo dove vissero. Sono già due anni che lo facciamo e stiamo lavorando anche per realizzarlo nel 2015”.

INVALIDITÀ CIVILE Abbiamo migliorato in SVS il servizio per la richiesta delle prestazioni di invalidità civile. Il socio trova sempre la disponibilità di un Medico che opera in SVS per la compilazione, a tariffa modesta, del certificato telematico necessario per avanzare richiesta di invalidità civile, handicap etc. Poi nello stesso giorno l’INCA provvede a trasmettere all’INPS l’apposita domanda. Qualora il provvedimento INPS sia di diniego della prestazione richiesta, il cittadino può avvalersi della struttura medico legale presente presso INCA Provinciale, tramite sempre l’operatrice di SVS, per sostenere il contenzioso legale.

BISOGNI SILENTI Spesso la presenza dei soci presso lo sportello INCA di SVS avviene in occasione di un decesso per la richiesta delle prestazioni quali la pensione di reversibilità o di ratei insoluti. Ebbene i familiari, in tale occasione, spesso pongono domande sulla propria posizione previdenziale ed assicurativa, ma anche sulle proprie problematiche di salute, segnalando danni solitamente correlati al lavoro quali sindrome del tunnel carpale, ernie discali, tendinite

ovvero malattie professionali oggi tra le più diffuse ed insorte a causa di sforzi, movimentazione manuale dei carichi, movimenti ripetitivi e da vibrazioni.

INFORTUNI SUL LAVORO

Su questo versante stiamo studiando forme collaborative per dare informazioni ai lavoratori infortunati con cui SVS viene in contatto sia per il trasporto in ambulanza sia per l’effettuazione di cure di riabilitazione, sui loro diritti e le tutele previste dalla legge. Il Patronato INCA ha fra le sue competenze e specificità anche quelle di informare e avviare tutte le procedure per il riconoscimento delle prestazioni correlate all’infortunio, quale l’indennità di temporanea assoluta al lavoro, il danno biologico e la rendita permanente.

Per una assistenza fiscale Quando le pratiche burocratiche sembrano non finire mai, c’è chi può aiutare a risolvere i problemi. Il Caf offre, infatti, assistenza fiscale, dichiarazione dei redditi, Imu, Isee, contratti d’affitto pratiche di successione e tutto quello che rientra in questo settore finanziario. I Soci Svs hanno uno sconto di circa il 40% e possono avere l’erogazione del servizio direttamente all’interno della sede in via San Giovanni, 30.

| Il direttore del Patronato Rizzieri Bavone


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La Mediazione

il olontario

Un primo bilancio sull’attività di SVS Mediazione e nuove iniziative ORGANISMO DI MEDIAZIONE 1- NUMERO ISTANZE Dal settembre 2013, con il ritorno dell’obbligatorietà del tentativo di mediazione, il sistema è ripartito e, come risulta dalla tabella e dal grafico delle istanze presentate, si vedono i primi risultati raggiunti. Nei soli primi 8 mesi e mezzo (considerando anche luglio e soprattutto agosto, mese in cui gli studi legali chiudono) sono arrivate ben 50 istanze.

Numero di istanze presentate: 2012

2013

2014*

9

7

50

* fino al 22.09.2014

2- AMPLIAMENTO SEDI Dal settembre 2013 è entrata in vigore la riforma della mediazione che ha introdotto il principio della territorialità per la presentazione delle istanze. È diventato quindi fondamentale avere sedi accreditate al Ministero per poter accogliere domande di mediazione su province diverse da quella di Livorno. SEDI ACCREDITATE AL MINISTERO: Livorno, Pisa, Grosseto, Lucca, Firenze, Versilia, Massa e Carrara, Garfagnana, Bologna, Isola D’Elba.

ENTE DI FORMAZIONE Nel primo trimestre del 2014 sono stati già svolti: - 1 corso di aggiornamento (Livorno); - 1 corso base + aggiornamento per l’Ordine degli Avvocati di Pistoia. Sono in programma un corso base per mediatori a Livorno e più corsi di aggiornamento in Toscana. Giova ricordare l’alta qualità del team di formatori che costituisce l’ente di formazione alla mediazione di SVS. Si compone infatti dei formatori delle principali Università toscane. Lo stesso ente di formazione ha già provveduto a formare e aggiornare anche numerosi avvocati dell’Ordine di Pistoia, di Prato e sono in corso nuove collaborazioni per la formazione con gli Ordini degli avvocati di altre province toscane.

POLO GESTIONE CONFLITTI E MEDIAZIONE Durante il 2014 sono state avviate o programmate, a fianco del lavoro dell’Organismo di mediazione civile, altre attività relative alla gestione dei conflitti:

dell’emergenza abitativa. Tra le attività che possono prevedere il coinvolgimento di SVS c’è anche un servizio di gestione della conflittualità condominiale. Sportello sociale di consulenza bancaria e finanziaria: è stato appena avviato un nuovo servizio di consulenza per fornire un’adeguata assistenza a soggetti privati e a microimprese per l’istruttoria e la cura di pratiche aventi come interlocutore il sistema bancario/ finanziario, orientato anche alla prevenzione e/o la risoluzione stragiudiziale, anche attraverso la mediazione, di controversie. Mediazione familiare: sta per essere avviato un servizio di mediazione familiare. A breve sarà anche programmato, in sinergia con Formavol, un corso di formazione secondo gli standard europei. Camera arbitrale: è in fase di lancio la nascita di un servizio di Arbitrato per la gestione alternativa delle controversie. La pluralità delle attività già esistenti e in partenza sono tutte riconducibili allo stesso macrosettore di SVS che è stato denominato “Polo Gestione dei conflitti e mediazione”.

Mediazione sociale: si sta concretizzando una partnership con Casalp Spa sul tema

La SVS Mediazione ha organizzato ha organizzato un convegno molto seguito intitolato:

Lo scenario attuale e le nuove prospettive per la mediazione civile | Flavio Croce e Andrea Valdambrini

L’incontro si è articolato in due sessioni Moderatore: Dott. Flavio Croce Relatori: Avv. Marcello Marinari Magistrato in pensione, avvocato, mediatore ed arbitro Prof.ssa Maria Angela Zumpano, Docente di “Diritto dell’Arbitrato e Istituzioni di Diritto processuale” e di “Mediazione e conciliazione” Dott. Giuliana Civinini, Presidente della sezione civile del Tribunale di Livorno

Mediazione civile: un quadro europeo Il “primo incontro” della procedura di mediazione: questioni aperte e giurisprudenza La funzione del Giudice nella mediazione civile

Mediazione e Pubblica Amministrazione: questioni aperte. Moderatore: Dott. Andrea Valdambrini Relatori:

Puoi donare tramite: Bollettino postale

usando il modello precompilato allegato alla brochure

Avv. Ina Dhimjini, Assessore al sociale del Comune di Livorno

La partecipazione della Pubblica amministrazione alla procedura di mediazione civile

Dott. Marco Di Bisceglie Comitato Gestione Sinistri di Area Vasta Nord Ovest

La gestione dei sinistri sanitari nel S.S.R.

Avv. Carmela Tassoni, Responsabile ufficio legale dell’Az. Sanitaria di Livorno

Mediazione in ambito sanitario: l’esperienza della Asl di Livorno

Rappresentante della Corte dei Conti

Mediazione Civile e danno erariale

Aiutaci a sostenere il servizio di Soccorso Animali, donando anche una piccola somma

Bonifico bancario:

Banco Popolare IBAN IT93-K-05034-13900-000000182800 specificando per CAUSALE “Erogazione liberale- Ambulanza Veterinaria”

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Per maggiori informazioni: donazioniprogetti@pubblicaassistenza.it


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La SVS Pubblica Assistenza di Livorno Augura a tutti i lettori

Buone Feste CAMPAGNA TESSERAMENTO 2015

L'albero della vita...

...va sostenuto! Basta davvero poco! Con soli 10 € puoi iscriverti o rinnovare l’adesione alla SVS ed è semplicissimo CONTO CORRENTE POSTALE n° 11623576 intestato a Società Volontaria di Soccorso Livorno causale “Tesseramento 2015” Oppure direttamente presso la nostra Sede Centrale PUBBLICA ASSISTENZA di via San Giovanni n° 30 - Livorno


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