BILANCIO SOCIALE AVIS COMUNALE LIVORNO

Page 1

Comunale Livorno


Livorno 6 Marzo 2012 Ciao Giancarlo


Indice

Comunale Livorno

Introduzione del Presidente - Giovanni Belfiore 2 Il saluto del Presidente della Provincia di Livorno - Giorgio Kutufà

4

Il Comune di Livorno - Assessore al Sociale Gabriele Cantù 5 Azienda USL 6 - Dott.ssa Monica Calamai Direttore Generale USL6 6 Glossario

7

Capitolo 1 • Visione e Missione

1.1

La nostra storia 10

1.2

La missione e i suoi valori 12

Capitolo 2 • L’organizzazione 2.1 L’organizzazione 13

2.2

Gli Organi Associativi e lo Staff 14

2.3

Gruppi donatori 15

2.4

Comitato di coordinamento e Comitato del buon uso del sangue 19

2.5

I rapporti con i portatori di interesse 20

Capitolo 3 • Avis Livorno e i cittadini

3.1

I nostri donatori 22

3.2

Andamento delle donazioni 24

3.3

La comunicazione 25

3.4

Front Office 26

3.5

Box 2011: Plasma Day 27

Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

4.1

Eventi a cui siamo invitati 28

4.2

Interventi per i ragazzi 30

4.3

Progetti Avis

4.4

Avis e lo sport 36

4.5

Iniziative dei nostri gruppi 37

4.6

Avis e i bambini - di Claudio Marmugi 38

4.7

Salute e stili di vita - di Monica Bontà 40

4.8

Box 2012: Calendario attività 2012 41

33

Capitolo 5 • L’economia associativa

5.1

Entrate e uscite 2009-2010 42

5.2

Lo stato Patrimoniale 44

Vademecum

46


2

Introduzione del Presidente Nel

presentare un Bilancio Sociale occorre giocoforza ripercorrere il passato, nello specifico attraverso questa pubblicazione ripercorreremo gli anni 2009 2010 2011, ripartendo dal 2008, dove ci eravamo lasciati, non siamo più quindi all’anno zero perchè molto di noi è già stato detto, avendo iniziato un percorso che segue un filo cronologico di narrazione utile alla migliore comprensione della nostra mission. L’anno di presentazione del nostro primo Bilancio Sociale ha rappresentato per l’Avis Comunale di Livorno il definitivo passaggio all’uso delle più avanzate tecnologie ed i più innovativi strumenti di lavoro, ma seguendo la filosofia della nostra nuova impostazione consentitemelo anche di tipo culturale, non ci siamo assolutamente sentiti appagati ed è per questo che partendo proprio dal 2009 abbiamo continuato ad investire in innovazione, con il duplice scopo di permettere a noi di garantire un servizio sempre migliore e più qualificato, ed allo stesso tempo offrire ai nostri soci la possibilità di

poter avere a disposizione nuovi ed avanzati strumenti di interlocuzione. Nello specifico ad inizio 2009 abbiamo aderito alla fase di sperimentazione da parte del CRS relativa alla prenotazione di sangue e plasma via web, terminata questa fase siamo immediatamente diventati operativi con la così detta AGENDONA, permettendo a tutti i nostri soci di prenotare ad orario certo il proprio posto poltrona riducendo a zero i tempi di attesa. Sempre in questo anno è stata portata a termine e perfezionata la creazione del nostro sito internet concepito come strumento di informazione associativa dettagliata, grazie al quotidiano aggiornamento delle informazioni. Ci siamo inoltre avvalsi di un ulteriore utile strumento informativo per i soci, le newsletter mensili dove è possibile verificare in tempo reale l’andamento delle donazioni mensili raffrontate all’anno precedente, attraverso questo strumento i nostri soci vengono informati dettagliatamente delle attività ed iniziative dello specifico mese.

Lo strumento della newsletter viene da noi usato anche in casi particolari per comunicazioni urgenti ed importanti da divulgare ai soci in tempi rapidi attraverso la newsletter straordinaria Rimanendo nell’ambito delle innovazioni abbiamo potenziato la struttura informatica associativa sfruttando le più moderne tecnologie. Sicuramente una delle innovazioni che ha riscosso maggior successo tra i nostri soci è stata l’invio per email di un breve ringraziamento personalizzato ad ogni singolo donatore. Dopo aver effettuato la propria donazione ed invitandolo ad inviarci in risposta un suo pensiero sull’attività di accoglienza del personale Avis presso il centro trasfusionale, ed eventuali apprezzamenti o suggerimenti dell’attività svolta dal personale medico ed infermieristico oltre che sulla struttura ricettiva. Questa formula di interlocuzione si è da subito rivelata vincente in quanto le tante risposte che ci sono giunte ci hanno permesso di monitorare in modo dettagliato il nostro operato ricalibrandolo anche attraverso i vari


Comunale Livorno 3

suggerimenti. Ma la cosa si è rivelata molto utile anche per il personale medico ed infermieristico del centro trasfusionale permettendo di affinare il loro operato. Un aspetto che abbiamo curato con particolare attenzione è stato quello di usufruire della collaborazione di giovani legati ai vari progetti nazionali del servizio civile, attraverso i quali abbiamo con gli anni intessuto e rafforzato una fitta rete di rapporti con le scuole del nostro territorio avvicinando ogni anno un sempre maggior numero di studenti alla donazione. Nel 2011 abbiamo aderito anche al bando regionale del servizio civile, per il progetto presentato dall’Avis Regione Toscana, attraverso il quale ci siamo avvalsi della collaborazione di tre nuovi giovani. Nel mese di giugno dell’anno 2011 vi è stata l’inaugurazione del nuovo centro trasfusionale, evento questo molto sentito dai nostri soci in quanto atteso da oltre venti anni, pur non essendo noi gli attori principali di questa significativa innovazione ne siamo stati comunque coprotagonisti attraverso varie riunioni operative dei comitati di coordinamento e con la direzione aziendale nella ste-

sura del progetto definitivo di realizzazione. Al termine dell’anno 2011 abbiamo ottenuto il rinnovo triennale della certificazione di qualità, rivelatosi utile strumento di razionalizzazione e di metodo organizzativo di lavoro. Attraverso questa breve narrazione ho voluto evidenziare solo alcuni aspetti delle nostre molteplici attività, limitandomi alle innovazioni di tipo tecnologico, ma occorre dire che tutti nostri sforzi portati avanti in vari ambiti attraverso anche una rete di rapporti sempre più estesa con le istituzioni locali ha permesso alla nostra associazione di raggiungere lo storico traguardo del superamento per l’anno 2011 del numero di 10000 donazioni. Vorrei quindi concludere augurandomi che la stesura di questo nostro secondo Bilancio Sociale possa risultare un documento di facile consultazione per comprendere al meglio l’importanza del ruolo e del servizio che l’Avis Comunale di Livorno svolge per la propria comunità.

Il presidente Giovanni Belfiore


4

Ildelsaluto Presidente della Provincia Vi

sono grato per avermi dato, ancora una volta, la possibilità di portare il saluto e il ringraziamento, mio personale e dell’ente che rappresento, all’Associazione Volontari Italiani Sangue Comunale di Livorno, dirigenti e donatori, per le importanti attività svolte nell’anno 2011, ricordate in questa pubblicazione, edita in occasione dell’assemblea comunale. Il sangue è indispensabile tanto nei servizi di primo soccorso quanto negli interventi di trapianti, in chirurgia e nelle cure oncologiche. Donare il sangue è un gesto che testimonia la propria attenzione per chi

sta soffrendo. È un’azione volontaria dettata da puro spirito di solidarietà, da parte di chi mette a disposizione il proprio sangue affinché siano possibili trasfusioni a chi ne ha bisogno. Donare il sangue significa salvare vite umane o alleviare tante sofferenze, garantendo una migliore qualità della vita a tanti ammalati. È grazie anche a questo gesto (semplice nella sua azione, ma di immenso valore morale), che la ricerca scientifica ha compiuto e sta compiendo enormi progressi nel campo della medicina. Per questo la costante attività della vostra associazione costituisce un decisivo punto

Comunale Livorno

di riferimento per lo sviluppo e la diffusione di una pratica straordinariamente preziosa per i suoi aspetti strettamente medici e per il suo significato sociale. Malgrado ciò, l’azione del volontariato - carica di solidarietà umana e di spirito di servizio - non sempre trova il giusto spazio e l’attenzione che una società matura e civile dovrebbe concedere. Bisogna operare concretamente perché questo avvenga. Ancora grazie a tutti i donatori. Giorgio Kutufà Presidente della Provincia di Livorno


Ildi Livorno Comune La

città di Livorno gode generalmente fama di generosità e solidarietà, una fama conquistata meritatamente negli anni che necessita però di essere continuamente vivificata e rinnovata. Credo che si possa affermare senza tema di smentite che oggi l’Avis locale sia una splendida testimonianza di questa dote cittadina ed anzi si debba riconoscere a questa Associazione la capacità e l’impegno a tener vivi questi valori che forse oggi sono più preziosi che mai. La disponibilità di sangue e derivati, in un momento in cui sempre più la medicina moderna richiede scorte di questo essenziale elemento, costituisce una risorsa inestimabile che rischia talvolta di non essere apprezzata nel giusto valore, se

non quando se ne ha drammatico, urgente bisogno. L’Avis della nostra città che oggi pubblica questo Bilancio Sociale ha una storia e una tradizione che la pongono ai massimi livelli in campo nazionale per numero di prelievi e quantità di prodotto. Di questi traguardi dobbiamo ringraziare l’Associazione stessa e di questo andiamo orgogliosi come cittadini e come rappresentanti delle locali Istituzioni. La recente inaugurazione del nuovo Centro Trasfusionale, vero fiore all’occhiello in questo campo, si deve certo alla sensibilità e lungimiranza dell’Azienda USL 6 di Livorno, ma è indubbia l’importanza che ha avuto al riguardo la stretta collaborazione tra l’Azienda stessa e le Associazioni di do-

5

natori di cui l’Avis costituisce di gran lunga la principale realtà. Mi sia permesso infine di ricordare qui anche il lavoro prezioso e incessante svolto dall’Associazione per sensibilizzare la popolazione (i giovani e gli studenti in particolare), che se da un lato permette di rinnovare continuamente il parco donatori, dall’altro svolge più in generale un’attività educativa di ancor più ampio respiro, verso quei principi di solidarietà a cui sopra facevo cenno. Si può insomma ben dire che l’Avis costituisce un vero e proprio fiore all’occhiello nel pur vasto e fecondo patrimonio associativo cittadino. Gabriele Cantù Assessore all’Integrazione Sociale


6

Azienda USL 6 La

collaborazione, oramai decennale, che lega l’Azienda Usl 6 all’Avis di Livorno rappresenta uno di quegli esempi virtuosi grazie ai quali sia le istituzioni che i cittadini raccolgono frutti importanti. Ne è una chiara dimostrazione la pubblicazione di questo Bilancio Sociale che permette di mettere nero su bianco non solo l’impegno messo in campo dall’Associazione, ma anche e soprattutto i traguardi raggiunti. La raccolta del sangue e dei suoi componenti sta diventando, nella medicina moderna, un elemento sempre più prezioso e del quale non è possibile fare a meno. L’allungamento della vita media, l’effettuazione di interventi sempre più complessi e la realizzazione di farmaci più evoluti ha reso, negli ultimi anni, il sangue un elemento determinante: ce ne accorgiamo ancora di più in quei momenti, come l’estate, quando la raccolta fa segnare cali fisiologici. L’Azienda USL 6 di Livorno è storicamente uno dei maggiori punti di raccolta sangue a livello non solo regionale, ma anche nazionale. Questo

importante risultato è frutto sì di un impegno da parte dell’Azienda che si è concretizzato, nel giugno scorso, nella inaugurazione di un nuovo Centro Trasfusionale più capiente e confortevole, ma deriva anche del grande lavoro svolto dalle associazioni e, in particolare, da Avis, che, da sola, rappresenta quasi il 90 per cento dei donatori che ogni mattina si presenta presso le nostre strutture. Le cifre, da sole, non bastano, però, a descrivere in maniera esaustiva il rapporto che si è andato formando tra le due realtà e che ha portato anche alla stipulazione di atti formali di collaborazione. In questi si parla non solo della raccolta di emocomponenti, ma anche di quella parte fondamentale composta dalle attività di sensibilizzazione alla donazione e di educazione alla salute svolta dall’Associazione come sancito dallo suo stesso statuto associativo. Promuovere la salute è uno dei compiti fondamentali delle Aziende sanitarie, ma per “salute” non si può più intendere come succedeva fino a non molti anni fa, la

semplice assenza di malattie. Stare bene vuol dire avere uno status complessivo di benessere pisco-fisico che può essere raggiunto solo grazie ad azioni che riguardino la sfera del’individuo inteso nel suo complesso. In questo il lavoro di associazioni come l’Avis risulta determinante perché permette non solo di monitorare costantemente lo stato di salute dei pazienti, ma anche di renderli sempre più partecipi e inseriti nei percorsi di educazione alla salute indicati come corretti stili di vita. L’impegno dimostrato dall’Associazione non solo nei centri trasfusionali, ma anche nella sensibilizzazione alla donazione di tutta la cittadinanza, con incontri che hanno riguardato dai ragazzi ai migranti, è segno tangibile della volontà di contribuire alla “salute” delle persone. Di tutto questo non possiamo che dire: GRAZIE AVIS!

Monica Calamai Direttore generale dell’Azienda USL 6


Glossario Avis: Associazione Volontari Italiani Sangue. Aferesi: termine usato per indicare una metodologia di prelievo a scopo trasfusionale, mediante la quale si preleva al donatore la sola componente di sangue che deve essere utilizzata. Il sangue viene prelevato dalla vena del donatore, con un sistema monouso e sterile, viene scomposto per filtrazione o centrifugazione, nei suoi principali componenti, trattenendo quello che serve e restituendo al donatore i rimanenti. Si parla di Plasmaferesi se si preleva solo plasma, Piastrinoaferesi se vengono prelevate solo Piastrine, Multicomponent se si preleva più componenti del sangue insieme al plasma. AgenDona: Il Centro Regionale Sangue della Regione Toscana ha realizzato e messo a punto uno strumento informatico “AgenDona” che rappresenta la prima risposta concreta alle innovazioni necessarie al sistema per la valorizzazione della pratica della plasmaferesi e di miglioramento dell’efficienza della raccolta, uno strumento per favorire e migliorare l’accesso dei donatori permettendo la prenotazione del loro atto volontario, garantendo così certezza di orario senza in nes-

sun modo costringere le loro esigenze e garantendo il ruolo istituzionale e di interfaccia alle Associazioni di Volontariato con i propri iscritti mantenendo e migliorando la funzione di chiamata dei donatori. L’ AgenDona è un sistema informatico di prenotazione della donazione via web. Permette ai donatori, per il tramite delle Associazioni di Volontariato, di avere certezza di orario e di tempi di prestazione, di evitare inutili tempi di attesa; permette inoltre di razionalizzare le procedure calibrando le donazioni effettuabili in una Struttura trasfusionale sulla base della disponibilità di personale e/o dotazioni tecnologiche, e di utilizzare appieno le potenzialità delle macchine per l’aferesi grazie alla collaborazione di centri trasfusionali e Associazioni. Anamnesi: Raccolta di tutte le notizie riguardanti la salute del donatore, fatta dal medico prima di ogni donazione di sangue. ASL e AO: Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere. In Toscana sono sedici; sono interlocutori privilegiati di Avis in quanto gestori delle strutture trasfusionali. Autotrasfusione: Termine con

7

cui si intendono procedure atte ad utilizzare il sangue del paziente stesso in ambito chirurgico. Nel caso di interventi programmati, che con buone probabilità richiederà uso di trasfusioni, il paziente nel mese precedente l’intervento depositerà uno o più prelievi di sangue. In caso di necessità durante l’intervento gli verranno trasfusi. Aziende per la lavorazione del plasma: Aziende che svolgono il servizio relativo al ritiro, trasferimento nello stabilimento di lavorazione, trasformazione del plasma conferito dalle strutture trasfusionali dell’Accordo Interregionale per la Plasmaderivazione (AIP), produzione, stoccaggio e consegna di emoderivati. CRS: Il Sistema Trasfusionale Toscano è un sistema complesso che costituisce un efficiente modello di rete i cui nodi principali sono costituiti da: Strutture Trasfusionali, Associazioni di Volontariato e Aziende Sanitarie; il Centro Regionale Sangue costituisce il fulcro della rete e ne rappresenta lo strumento di governante. I risultati evidenziano l’attitudine del Sistema Trasfusionale Toscano a lavorare per obiettivi. In questi ultimi anni la Regio-


Glossario 8

ne Toscana ha operato nel settore trasfusionale scelte innovative, anche rispetto al quadro nazionale. E’ stata creata a tale scopo una Rete Trasfusionale che copre tutto il territorio regionale. Gli attori della Rete Trasfusionale Toscana sono i seguenti: - CRS - Centro Regionale Sangue - Aziende sanitarie all’interno delle quali si possono trovare servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT), sezioni trasfusionali (ST), unità di raccolta (UR), fisse e mobili, sia istituzionali che gestite dalle Associazioni di volontariato, ad esse collegate; - UU.OO. Farmaceutica Ospedaliera - Associazioni di Volontariato; - Industria convenzionata per la lavorazione del plasma; - Altri centri regionali di riferimento (ad es. Centro regionale di riferimento per le coagulopatie congenite). Centro trasfusionale (servizio trasfusionale,SIT, SIMT): Struttura ospe-daliera ove si effettua la raccolta, la tipizzazione, la conservazione e l’assegnazione di sangue. Svolgono inoltre attività di medicina trasfusionale. In Toscana sono complessivamente quaranta, articolati in sedici Simt (servizi di immunoematologia e me-

dicina trasfusionale) da cui dipendono ventiquattro Sit (sezioni trasfusionali). La rete è completata dalle unità di raccolta fisse o mobili (autoemoteche), gestite prevalentemente dalle associazioni di volontariato, e comunque sotto la responsabilità tecnica degli stessi centri trasfusionali. Chiamata: Attività fondamentale svolta dalle sezioni Avis, consiste nell’invitare il socio donatore a recarsi presso il servizio trasfusionale per effettuare la donazione. Circolazione Sanguigna: È il continuo movimento del sangue dal cuore alla periferia (sangue arterioso) e da questa al cuore (sangue venoso) Coagulazione: È un fenomeno naturale per cui il sangue si trasforma da liquido in solido. Donazione: Prelievo di sangue intero, plasma o piastrinoaferesi fatto, da una vena e raccolto in una sacca di plastica senza remunerazione del donatore. Frazionamento: È il termine con cui si indicano le operazioni atte a scomporre, il sangue intero prelevato al donatore, nei suoi principali componenti. Sacche: Contenitori in speciale plastica, che vengono utilizzati per la raccolta del sangue a scopo trasfusionale. Sono sterili e costruite

in modo tale che il sangue, dall’ago alla sacca circoli in un sistema chiuso, non esposto all’aria. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 centimetri cubici (cc) +/- il 10% per il sangue intero, per il plasma 600, per le piastrine 50-70. Separatori Cellulari: Apparecchiature utilizzate per la raccolta, di singoli o multipli componenti del sangue, con set monouso e sterili. Soci volontari donatori attivi: Coloro che nel corso dell’anno hanno effettuato almeno una donazione. Soci volontari collaboratori: Coloro che non potendo effettuare donazioni, esplicano funzioni non retribuite di riconosciuta validità nell’ambito associativo. Soci volontari ex donatori: Coloro che per ragioni di età o di salute hanno cessato l’attività donazionale e partecipano all’attività associativa. Trasfusione: È il termine con cui si indica il “trapianto” del sangue da un individuo umano ad un altro. Unità di raccolta/Centri prelievo: Strutture fisse o mobili (autoemoteche) finalizzate alla raccolta di sangue e plasma. Possono essere gestite anche dalle associazioni di volontariato, e dipendono dal centro trasfusionale competente territorialmente.


Bilancio Sociale

2009 2010 2011

Comunale Livorno

uno sguardo al passato, verso il futuro

9


Capitolo 1 • Visione e Missione

10

1.1

La nostra storia

La storia dell’AVIS Comunale di Livorno

1955: nasce l’AVIS a Livorno

Il volontariato del sangue a Livorno è legato strettamente ai lavoratori delle fabbriche, i quali, a partire già dal primo dopoguerra, danno vita ad associazioni di donatori di sangue come l’Associazione Livornese Volontari del Sangue (ALVS). La mancanza di una struttura adeguatamente organizzata, però, rendeva l’attività di queste associazioni cittadine poco idonea a far fronte alle richieste ospedaliere, che andavano sempre più aumentando in virtù dei progressi della medicina. Per questa ragione, pian piano cominciò a maturare in seno ad alcuni gruppi aziendali la convinzione che unire le proprie forze a quelle dell’AVIS fosse la cosa giusta da fare per aumentare l’offerta di sangue a Livorno. Quella che segue è una sintetica cronistoria dell’attività dell’AVIS nella nostra città, dall’istituzione della prima sede Comunale ai giorni attuali.

Nel Novembre del 1955 viene fondata la Sezione Comunale AVIS di Livorno dal gruppo aziendale dei donatori di sangue della raffineria STANIC che decisero di abbandonare l’ALVS. La prima sede dell’AVIS a Livorno fu posta in piazza Cavour. In quell’anno, i donatori AVIS in Italia erano circa 200.000. Gli anni ’50 A Livorno, l’attività dell’Avis comincia con entusiasmo ed in breve tempo ai donatori del gruppo aziendale STANIC si uniscono quelli della Pirelli, del Cantiere Navale, della Litopone, delle FFSS, delle Poste e Telecomunicazioni, dell’AAMPS, dell’ATAM e del Porto. Sul finire degli anni ’50 l’AVIS di Livorno arriva a contare 400 soci (di cui 60 donne) a livello provinciale, che effettuano poco meno di 1300 donazioni all’anno. Gli anni’60 Il nuovo decennio si apre con la celebrazione dei primi dieci anni di attività

del Centro Trasfusionale degli Spedali Riuniti di Livorno, che fu ufficialmente inaugurato nel 1952. L’AVIS Comunale di Livorno attraversa un periodo di crescita, che si manifesta con la costituzione di nuovi gruppi aziendali e con l’aumento del numero di donatori indipendenti. Gli anni ’70 Gli scandali legati al mondo trasfusionale segnano un duro colpo per le campagne di sensibilizzazione dell’AVIS livornese, che nel 1971 conta solo 850 donatori sul territorio provinciale, ben lontani dai 3000 che sarebbero necessari per raggiungere l’autosufficienza. Nonostante il momento difficile, i soci dell’AVIS Comunale di Livorno nel 1974 effettuano 1827 donazioni e proseguono le costituzioni di nuovi gruppi aziendali (CMF, LIPS, Richard-Ginori). Gli anni ’70 si chiudono per l’AVIS livornese con 2600 iscritti che effettuano circa 4000 donazioni all’anno, che consentono di raggiungere l’autosufficienza


11

cittadina grazie anche al rinnovamento dei locali del Centro Trasfusionale. Gli anni ’80 Sono gli anni della diffusione del virus HIV ma anche di importanti traguardi per l’AVIS di Livorno. La nostra città, infatti, nel 1987 è la prima in Toscana a dotarsi delle attrezzature per effettuare la plasmaferesi. L’associazione raggiunge la quota di 3000 iscritti e trasferisce la sede in Via della Madonna. Gli anni ’90 Gli anni ’90 hanno rappresentano un periodo di importanti cambiamenti a livello associativo, dettati da un diffuso rinnovamento generazionale e da un diverso approccio alla divulgazione dei valori della donazione del sangue e del volontariato. È il momento della partecipazione dei giovani alla vita associativa, dei progetti di formazione, del rapporto con le scuole, dell’internazionalizzazione. L’entusiasmo che caratterizzò questa fase consentì all’AVIS di superare i 4000 iscritti e di-

ventare così la prima AVIS in Toscana per numero di donazioni. Sul finire del decennio si giunge anche alla stipula di un accordo per la ristrutturazione di uno degli immobili di quella che un tempo fu la fabbrica Pirelli sul Viale Carducci e che diventerà la nuova sede dell’AVIS Comunale Livorno. Gli anni 2000 Il corso del nuovo millennio è caratterizzato anche per l’AVIS di Livorno dall’innovazione tecnologica e da internet, che rappresentano i mezzi fondamentali per l’organizzazione associativa e la programmazione delle donazioni. Vengono anche costituiti nuovi gruppi aziendali ed inizia il percorso di coinvolgimento delle comunità straniere. Questa nuova impostazione, grazie anche all’inaugurazione del nuovo Centro Trasfusionale, consente di incrementare di anno in anno il numero di donazioni e di superare sempre quelli che sono gli obietti- vi indicati dalla Regione Toscana. Nel 2011,

Chi siamo L'Avis è un'Associazione di volontariato ONLUS (iscritta nell'apposito Registro Regionale del volontariato) costituita tra coloro che donano in modo volontario, gratuito, periodico e anonimo il proprio sangue. E' un associazione apartitica, aconfessionale, senza discriminazione di razza, sesso, religione, lingua, nazionalità, ideologia politica ed esclude qualsiasi fine di lucro e persegue finalità di solidarietà umana. L’AVIS Comunale di Livorno conta 5703 soci, 15 dirigenti volontari, 4 dipendenti e 2 collaboratori. Le attività sono rivolte al raggiungimento dell’autosufficienza trasfusionale sul territorio locale, regionale e nazionale, tramite attività di informazione e sensibilizzazione volte alla donazione del sangue. Per conseguire tale risultato che riteniamo di grande importanza per il miglioramento della salute pubblica, l’Avis Livornese si impegna in numerose iniziative sulle tematiche relative alla donazione del sangue e dei suoi emoderivati.

l’AVIS di Livorno supera il traguardo delle 10.000 donazioni annue, obiettivo mai raggiunto prima in Toscana da un’associazione di donatori di sangue.

Comunale Livorno


Capitolo 1 • Visione e Missione

12

1.2 La missione e i suoi valori L’Avis Comunale di Livorno è un’associazione ONLUS* iscritta nel registro del volontariato, che conta 5.703 soci, è apartitica, aconfessionale, che non ammette discriminazioni di sesso, razza, lingua, nazionalità, religione, ideologica politica. L’associazione ha lo scopo di promuovere la donazione di sangue - intero o di una frazione - volontaria, periodica, associata, non remunerata, anonima e consapevole, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, anche al fine di diffondere nella comunità locale i valori di solidarietà, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute. Pertanto si propone di:

• Sostenere i bisogni di salute dei cittadini favorendo il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e dei derivati a livello nazionale e dei massimi livelli di sicurezza trasfusionale possibili e la promozione per il buon utilizzo del sangue;

• Tutelare il diritto alla salute dei donatori e dei cittadini che hanno necessità di essere sottoposti a terapia trasfusionale;

• Promuovere l’informazione e l’educazione sanitaria dei cittadini;

• Favorire l’incremento della propria base associativa;

• Promuovere lo sviluppo del volontariato e dell’associazionismo.

Comunale Livorno


13

Capitolo 2 • L’organizzazione

L’organizzazione

2.1

Organigramma dipendenti AVIS Comunale Livorno


Capitolo 2 • L’organizzazione

14

2.2

Gli Organi Associativi e lo Staff

L’Avis Livornese è diretta da un Consiglio Direttivo di 11 membri eletto dai soci con votazione segreta. Il Consiglio nomina al suo interno il Presidente, i due vice presidenti, il direttore amministrativo, il segretario e il tesoriere. Questi 5 formano l’esecutivo. Tutto il consiglio Direttivo è formato da volontari che elaborano l’attività politico associativa dell’ente. Il consiglio direttivo si riunisce in media 4 volte l’anno. Il Collegio dei Revisori dei conti è costituito da tre componenti nominati dall’Assemblea Comunale degli associati tra soggetti donati

di adeguata professionalità. Il Collegio dei revisori dei conti esamina i bilanci e formula in apposite relazioni le proprie osservazioni e conclusioni e svolge ogni altro compito attribuitogli per legge o per statuto. L’Avis si avvale di 5 dipendenti con contratto Avis part-time a tempo indeterminato e di due collaboratrici a progetto, che svolgono la loro attività per dare continuità all’azione associativa. La loro attività garantisce l’apertura ed il funzionamento degli uffici nel normale orario di lavoro per i rapporti con i soci donatori, la cittadinanza e le strutture

sanitarie politiche di riferimento. Tutto il personale dipendente ed associativo viene periodicamente sottoposto a formazione al fine di migliorare l’attività associativa. Particolare attenzione viene posta da parte di tutti gli operatori ai rapporti con i donatori nei confronti dei quali è una regola la pratica della cortesia, della disponibilità e dell’accoglienza. La sede livornese dispone anche di alcuni volontari del Servizio Civile che insieme al personale Avis “entra” nelle scuole di ogni ordine e grado per sensibilizzare i bambini e i ragazzi al gesto del dono.

Consiglio Direttivo


Gruppi donatori N. DONATORI

GRUPPO AZIENDALE

NOME e COGNOME

70

1) 185° REGGIMENTO FOLGORE

Chiappetta Francesco c/o Caserma Pisacane

68

2) AAMPS

Mori Doriana

87

3) ACCADEMIA NAVALE

Montesano Carlo

24

4) ACLI COOP LIBERTAS

Renda Saverio

12

5) AGENZIA DEL TERRITORIO

Oggiano Bruna

16

6) AGENZIA DELLE ENTRATE

Caruso Pietro

53

7) ASA

Pacini Francesca

140

8) ATL

Serpi Luca

30

9) AUTORITA’ PORTUALE

Piccinetti Alessandro

11

10) CANTIERE AZIMUT BENETTI LIVORNO

Raffaelli Fabio

18

11) CARABINIERI

Silvestri Matteo

5

12) CHIESA DI GESU’ CRISTO S.U.G.

Quartarone Massimiliano

1

13) CNA-FNAP

Pantera Renato

2

14) COMUNITA’ RUMENA

Molnar Cristina

28

15) COMUNITA’ MUSULMANA

Boukhari Abdelghani

5

16) CONFESERCENTI

Martorano Claudio

93

17) CONTINENTAL AUTOMOTIVE ITALY SPA

Lemmi Massimiliano

412

18) COOPERATIVA PORTUALI

Ughi Mauro

9

19) COOPLAT

Marchetti Sonia

7

20) CORPO FORESTALE

Giannotti Barbara c/o Corpo Forestale

20

21) DOGANA

Canigiani Alessandro

114

22) ENI LIVORNO

Vecchi Stefano

193

23) ENTI LOCALI

Miniati Rossella

33

24) FERROVIERI

Biondi Luca

2

25) GBL LIVORNO

Pacchini Flavio

6

26) GRUPPO CLC

Viani Lorenzo

42

27) GRUPPO FIAMME GIALLE

Birelli Maurizio

29

28) GRUPPO RUGBY LIVORNO

Berti Renzo

36

29) IPERCOOP

Norfini Federico

2

30) ISTITUTO LIBURNIA VIGILANZA PRIVATA

Nocchi Fabio

14

31) LAVIOSA CHIMICA

Cerrai Andrea

23

32) NERI

Cionini Stefano

12

33) PIERBURG

Citti Federica

56

34) POLIZIA DI STATO

Capilli Fabio

15

Capitolo 2 • L’organizzazione

2.3


Gruppi donatori

Capitolo 2 • L’organizzazione

16

30

35) POLIZIA PENITENZIARIA

Berti Enrico

15

36) GBL LIVORNO

Pacchini Fabio

40

37) POSTE

Rispoli Loris

6

38) PREFETTURA

Briguglio Giovanni

10

39) PRYSMIAN CAVI-SISTEMI

Casini Daniele oppure Reina Massimiliano

10

40) SAVINO DEL BENE

Cogoni Angelo

93

41) SVS

Santoro Rosario

80

42) TRW

Montesano Alessandro

95

43) VIGILI DEL FUOCO

Cuce’ Antonio

12

44) WEBB JAMES

Guzzo Rossella

2

45) WHITEHEAD ALENIA SISTEMI SUBACQUEI

Neri Norberto

Donazioni Anno

gg

2011

Lav.

Donazioni Intero

Plasma

Altre Dz

Nuovi donatori Totale

M

F

Tot.

GEN

25,0

420

225

41

686

38

21

59

FEB

25,0

486

271

57

814

40

20

60

MAR

27,0

571

296

44

911

37

22

59

APR

25,5

496

275

41

812

32

23

55

MAG

26,5

528

289

46

863

26

17

43

GIU

26,0

539

330

43

912

28

20

48 57

LUG

26,0

534

314

36

884

28

29

AGO

26,0

493

319

17

829

21

27

48

SET

26,5

607

330

20

957

34

26

60

OTT

26,5

393

517

21

931

34

24

58

NOV

25,5

465

432

27

924

48

50

98

DIC Totali

25,5

526

379

25

930

24

18

42

311,0

6.058

3.977

418

10.453

390

297

687


25

17

22

42

32

4 19

31

17 39

30 33

36

Capitolo 2 • L’organizzazione

40

5 6 44

7

2 24

9 18

27

41 16

29

38 35 37

21

1

20 10

14

15 12 45

11

34 28

8

43

3

13

26


Capitolo 2 • L’organizzazione 18


2.3

e Comitato del buon uso del sangue Al fine di garantire la partecipazione delle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue ed emocomponenti alla programmazione e sviluppo dell’attività di raccolta delle Strutture del Sistema Trasfusionale Toscano e garantire contemporaneamente la presenza delle componenti istituzionali, tecniche ed associative, viene costituito presso ogni Azienda Sanitaria un Comitato di Coordinamento, un compo-

nente designato dal rappresentante legale dell’Azienda ed afferente alla Direzione Sanitaria, ed in ultima istanza dai rappresentanti delle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue ed emocomponenti convenzionate. Il Comitato di Coordinamento ha il compito di discutere, proporre e favorire la soluzione dei problemi e di verificare se la Struttura Trasfusionale/aziendale abbiano disponibilità di risorse

Comitato del buon uso del sangue Il D.M. del 1 settembre 1995, dispone la costituzione in ogni Azienda Ospedaliera, del Comitato del Buon uso del Sangue con provvedimento del Direttore Generale. La presidenza è affidata al Direttore Sanitario dell’azienda stessa, l’art. 2. prevede che tra i membri sia nominato un rappresentante delle associazioni di riferimento per i donatori, da diversi anni ormai tale rappresentante associativo, è stato individuato nel presidente dell’Avis Comunale di Livorno. Si tratta di riunioni di tipo tecnico a cui prendono parte i vari primari dei reparti interessati all’uso di sangue o di emocomponenti, e che la presenza associativa è di rilevanza mimima visti i temi trattati ed il modo scientifico in cui vengono argomentati.

professionali, organizzative e tecnologiche in numero proporzionale all’attività trasfusionale e proporre agli organi competenti l’eventuale adeguamento e di coordinare la propaganda, l’informazione e la raccolta nel proprio ambito territoriale. Le funzioni sopra indicate sono svolte in stretta collaborazione operativa, ai sensi dell’art. 6 della legge 21 ottobre 2005, n. 219, con il CRS.

19

Capitolo 2 • L’organizzazione

Comitato di coordinamento


Capitolo 2 • L’organizzazione

20

2.4

I rapporti con i portatori di interesse

I rapporti che ci son tra i vari portatori di interesse (stakeholder) sono diversi a causa della situazioni ed occasioni nelle quali questi rapporti si sviluppano e vanno avanti. Per questo abbiamo diviso i nostri portatori di interesse in 4 categorie: 1. Istituzionali 2. Associazioni 3. Aziende 4. Portatori attivi nell’Associazione. Primo gruppo Comune e Provincia - il rapporto che si è instaurato è di tipo istituzionale, fondamentale per la gestione delle attività associative per la promozione di iniziative che permettano all’AVIS livornese di radicarsi sempre più nel territorio e per alcuni aspetti associativi molto importanti come la sede. ASL6 - c’è un rapporto di stretta collaborazione che passa per l’U.O. Educazione alla Salute, con la quale riusciamo a creare sinergicamente iniziative che vanno dalla promozione all’intrattenimento dei nostri soci. CESVOT - il rapporto con questo ente è fondamentale per la formazione e il finanziamento di progetti volti alla promozione del concetto di solidarietà e del dono. AVIS Regionale Toscana - relazione di tipo istituzionale di coordinamento, formazione e collaborazione per la promozione del dono. AVIS Zonale Livornese - relazione istituzionale e di collaborazione per la promozione del dono.

Ufficio Scolastico Provinciale di Livorno - rapporto di tipo istituzionale fondamentale per la promozione della solidarietà e del dono nelle scuole cittadine. Consiglio Territoriale Cittadini Extracomunitari Prefettura di Livorno - l’AVIS è da sempre impegnata nell’integrazione di tutte le comunità straniere presenti sul territorio labronico; e attraverso questo contatto si riescono a creare alcune iniziative valide per l’integrazione e la solidarietà. Scuole cittadine di ogni ordine e grado (studenti e insegnanti) - da anni l’AVIS promuove il concetto di solidarietà e senso civico nelle scuole con l’aiuto delle ragazze del Servizio Civile, debitamente formate. Secondo gruppo CESDI, LIBRA, ALCAT, UISP, AIL, ADMO, AIDO, Centro Donna, Amici della Zizzi, Fratres Livorno, Gruppo Donatori Ospedalieri, AVIS intercomunale di Collesalvetti, Associazione Autismo, Associazione Paraplegici, SVS, Cure Palliative, AUSER, AGBALT, ADISCO, ANLAIDS, AGDAL, ARCI, Amici del Cuore, Comunità straniere - l’AVIS è da sempre impegnata a far rete con le altre Associazioni per promuovere in modo sinergico e significativo il concetto di solidarietà e senso civico nella cittadinanza attraverso iniziative comuni. Terzo gruppo Aziende gruppi organizzati (circa 52) rapporto di tipo istituzionale e collaborativo per garantire un buon servizio ai donatori.


21

Capitolo 2 • L’organizzazione

Comunale Livorno Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno - rapporto istituzionale basato sul finanziamento di attività rivolte alla cittadinanza che abbiano come obiettivo la promozione della solidarietà. Grafico - collaborazione per la stesura del periodico AVIS Notizie e per la realizzazione di manifesti e locandine delle varie iniziative. Tipografia - collaborazione per la pubblicazione del periodico AVIS Notizie e di manifesti e locandine delle varie iniziative Quarto gruppo Dipendenti AVIS e Collaboratori a Progetto - hanno un ruolo strategico nell’attuazione di tutte quelle attività che ruotano intorno all’Associazione. Hanno rapporti quotidiani con gli iscritti e con i potenziali nuovi donatori. Personale Servizio Civile - svolgono un ruolo fondamentale nel diffondere la cultura della donazione nelle scuole cittadine del territorio.

Giancarlo Vitali

Donatori - sono i più diretti destinatari delle varie comunicazioni associative e delle attività che vengono svolte durante l’anno. Soci sostenitori - sono coloro che in passato sono stati donatori AVIS e che ora contribuiscono con dei piccoli finanziamenti alle attività associative. Consiglio Direttivo - eletto nell’Assemblea dei Soci, svolge attività inerenti la gestione ordinaria e straordinaria dell’associazione.

Gruppi organizzati - all’interno dell’Avis di Livorno esiste una peculiarità specifica rappresentata dai gruppi organizzati che attualmente sono 52, i quali ci permettono una capillare presenza associativa sul territorio.


Capitolo 3 • Avis Livorno e i cittadini

22

3.1 I nostri donatori Nel grafico sottostante è evidenziato l’andamento dei donatori attivi negli ultimi tre anni suddivisi tra uomini e donne. I donatori attivi sono coloro che nel corso dell’anno hanno effettuato almeno una donazione. Totale 4.625

4.600 4.500 4.000

Totale 4.257

Totale 4.474

3.500 3.000

3.009

3.050

3.131

2.500 2.000 1.500 1.000 Uomini Donne

1.424

1.494

2010

2011

1.248

2009


2009

Nei 4.257 donatori attivi sono compresi i 618 nuovi donatori suddivisi in 373 uomini e 245 donne con un andamento per fascia di età che va:

2010

Nei 4.474 donatori attivi sono compresi i 629 nuovi donatori suddivisi in 342 uomini e 287 donne con un andamento per fascia di età che va:

2011

Nei 4.625 donatori attivi sono compresi i 687 nuovi donatori suddivisi in 390 uomini e 297 donne con un andamento per fascia di età che va:

2009

Donatori

2010

2011

Classi di età

Uomini

Donne

Uomini

Donne

Uomini

Donne

18 - 24

105

80

81

103

108

100

25 - 34

114

61

96

71

102

72

35 - 44

95

61

92

56

111

72

oltre 45

59

43

73

57

69

53

2009

Il rapporto tra il totale delle donazioni e i donatori attivi è di 2.26

2010

Il rapporto tra il totale delle donazioni e i donatori attivi è di 2.21

2011

Il rapporto tra il totale delle donazioni e i donatori attivi è di 2.28

Negli ultimi 3 anni di attività, Donazioni di le donazioni sono sempre aumentate con un andamento Sangue Intero Plasma pressoché costante. Piastrine e Multicomponent

2009

2010

2011

5.814 6.091

6.117

3.268 3.370

4.013

505

443

433

Totale Donazioni effettuate 9.587 9.903 10.563

Capitolo 3 • Avis Livorno e i cittadini

23


Capitolo 3 • Avis Livorno e i cittadini

24

3.2 Andamento delle donazioni Nel 2010 c’è stato un aumento particolare riguardo le nuove donatrici. 2009

618 NUOVI DONATORI DI CUI

UOMINI 373

DONNE 245

2010

629 NUOVI DONATORI DI CUI

UOMINI 342

DONNE 287

-31DONATORI UOMINI e +42 DONATRICI DONNE Parte di questo incremento è dovuto quasi sicuramente all’organizzazione di due giornate per gli studenti in cui donarono prevalentemente le donne. 2011

687 NUOVI DONATORI DI CUI

UOMINI 390

Nuovi Donatori

DONNE 297

Nuovi Donatori

nel 2009

2010

tot. 618

tot. 629

373

343

245

Nuovi Donatori

2011

tot. 687 390 297

287


La comunicazione è alla base delle attività associative, per questo AVIS ha istituito per essere al passo con i tempi, oltre al consueto periodico AVIS Notizie che ormai da anni entra nelle case dei donatori, il sito web e le news mensili.

AVIS Notizie

AVIS Notizie è il periodico che ormai da anni entra nelle case dei donatori come mezzo di comunicazione, rendendo partecipi i nostri soci delle iniziative a cui partecipiamo come associazione e che realizziamo per promuovere il concetto di solidarietà e di senso civico. Negli anni il “giornalino”, come lo chiamiamo noi, ha subito dei cambiamenti dal punto di vista grafico; nel 2007 dal bianco e nero è diventato a colori e nel 2008 ha cambiato veste grafica grazie all’intervento di un nuovo collaboratore che si occupa di immagine e comunicazione. Dal 2010 il periodico, non viene più spedito nelle case dei donatori, perché economicamente gravava in maniera pesante sul bilancio dell’associazione. Il periodico viene inviato in formato elettronico a tutti quei donatori che ci hanno fornito indirizzo mail. Avis comunque provvede alla stampa di 1000 copie che vengono distribuite nei negozi e nelle attività convenzionate e a chi ne fa richiesta.

Il sito web

Il sito web, www.avis.it/livorno nato da poco più di un anno si è dimostrato uno strumento valido per la comunicazione con i nostri donatori e non solo. Il sito è di facile lettura e chiunque si colleghi riesce a dislocarsi tra gli articoli degli eventi, le informazione sulla donazione e le convenzioni stipulate per i soci AVIS.

Le news mensili

Le news mensili nell’ultimo anno, sono andate ad integrare il periodico, nel quale molto spesso non riusciamo ad inserire tutti gli articoli che vorremmo. Queste comunicazioni vengono inviate tramite e.mail ai donatori, autorità e associazioni che riescono così ad avere le informazioni del mese corrente, sia dal punto di vista delle donazioni che da quello delle iniziative realizzate.

Skype 2010

L’Avis Comunale di Livorno, dall’anno 2010 usa come programma di comunicazione anche skype, per agevolare dei donatori che ne hanno fatto richiesta.

25

Capitolo 3 • Avis Livorno e i cittadini

La comunicazione

3.3


Capitolo 3 • Avis Livorno e i cittadini

26

+95 donazioni), riteniamo di usufruire ogni anno di questa modalità di comunicazione, producendo altri video, volti a sensibilizzare i cittadini alla donazione di sangue e plasma.

Cartellonistica

Video 2011

Nell’estate 2011 l’Avis, in seguito all’iniziativa “Festa dei Popoli”, ha ideato e realizzato un video promozionale che è stato mandato in onda per circa un mese dall’emittente televisiva locale (GranducatoTv). Il video è tutt’oggi visibile su Youtube. Visto i buoni risultati ottenuti, nel periodo estivo (da agosto

3.4 Front Office

Il lavoro di front office consiste prevalentemente nel tenere i contatti e fornire assistenza ai donatori. Le attività gestite da Avis tutte le mattine sono: • Informazioni sulle donazioni del sangue • Iscrizione nuovi donatori • Gestione banca dati dei soci Avis (periodi di sospensione, individuazione e contatto dei soci non attivi, comunicazioni ai soci, prenotazioni di posti poltrona per aferesi e sangue presso il Centro Trasfusionale).

L’Avis ha incrementato e aggiornato con nuove immagini e nuove comunicazioni la cartellonistica che era già presente in alcuni punti della città. Inoltre nei mesi di Luglio, Agosto e Dicembre 2011 abbiamo posizionato in Via Grande uno striscione per sensibilizzare i cittadini alla donazione del sangue nel periodo estivo.

Facebook

L’Avis ha creato un contatto Face book per mantenere stretti i contatti con gli oltre 2.150 amici attuali.


BOX 2011

L’Avis Comunale di Livorno, ogni anno realizza nei mesi di Giugno e Dicembre la tradizionale giornata “PLASMADAY”. La DONAZIONE DEL PLASMA è una donazione moderna che consente di raccogliere solo una parte del sangue. Tale parte è il plasma (90% acqua e 10% proteine) indispensabile sia negli utilizzi della medicina generale sia nelle industrie farmaceutiche per la produzione di plasmaderivati cioè “farmaci salvavita” necessari alla cura di malattie del sangue. Con questa iniziativa vogliamo ricordare l’importanza del Plasma, componente fondamentale del sangue che consente di rispondere concretamente alla crescente domanda di plasmaderivati (albumina, globuline, fattori della coagulazione, ecc.), fondamentali per alcune malattie.

27

Capitolo 3 • Avis Livorno e i cittadini

Plasma Day

3.5


Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

28

4.1 Eventi a cui siamo invitati Rottama il padellino

2009 2010 2011

mana della sicurezza stradale”. L’iniziativa è rivolta ai bambini e ai ragazzi delle scuole d’infanzia, elementari, e medie della città di Livorno, per insegnare loro la sicurezza e le norme che gravitano intorno ad essa.

Corri primavera 2009 2010 2011

Da alcuni anni l’Avis partecipa nel mese di dicembre all’iniziativa “OPERAZIONE VITA, ROTTAMA IL TUO PADELLINO” organizzato dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Livorno. L’iniziativa vede coinvolti numerosi ragazzi delle scuole medie primarie e secondarie di Livorno. Alla presenza delle autorità cittadine è stato distribuito materiale informativo delle varie associazioni presenti.

Settimana della sicurezza stradale 2009 2010 2011

L’Avis Comunale di Livorno come ogni anno è presente alla manifestazione “CORRIPRIMAVERA LAVIOSA” gara podistica nazionale di Km 13,500 con arrivo e partenza dal Campo Scuola di Via dei Pensieri. Una manifestazione sportiva che ha raggiunto alti vertici di partecipazione con atleti provenienti da ogni regione italiana e anche dall’estero.

Partita per la vita

L’Avis Comunale di Livorno da anni è invitata dall’Ufficio Educazione alla Salute dell’USL6 , dal Provveditorato agli studi, e dal Comune di Livorno all’iniziativa denominata “Setti-

2009 2010

L’AVIS Comunale di Livorno e il Gruppo Avis delle Fiamme Gialle ha organizzato sia per l’anno 2009 che per il 2010 presso il campo sportivo di Banditella “A.Picchi”, il II° e il III° Trofeo Avis Livorno calcio e solidarietà dal titolo “PARTITA PER LA VITA”.


2009 2010 2011

Festa del PD

L’Avis fa parte del Gruppo di Lavoro Forum del Volontariato, che come ogni anno ha uno stand alla Festa del Partito Democratico. Lo stand è messo a disposizione a rotazione alle 9 associazioni che hanno aderito al Forum. L’Avis è stata presente per eventuali informazioni e iscrizioni sulla donazione di sangue e plasma.

2009 2010 2011

Maratona città di Livorno

L’Avis Comunale di Livorno da anni partecipa alla MARATONA- CITTÀ di LIVORNO, organizzata dal Comitato Maratona Città di Livorno. Quest’anno questa manifestazione è arrivata alla sua 28° edizione, nell’occasione i partecipanti hanno sostenuto la campagna “TELETHON 2008” che ormai da anni affianca.

Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

29


(scuole elementari/medie e superiori)

viz

io C i

2009 2010

e

Il dono nello Zaino

S er

4.2 Interventi per i ragazzi

v il

Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

30

che si collegano naIl progetto “Il dono turalmente alla donello zaino” realizzanazione del sangue. to dall’Avis Regionale, L’ Avis Comunale di opera in ogni scuola Livorno, ha modellato di ordine e grado preil progetto secondo diligendo gli istituti le sue esigenze assoscolastici superiori e le ciative. associazioni sportive. Il progetto parte dal Collegando la cultura gioco per le scuole della solidarietà e del elementari e medie rispetto di sé e degli fino alla visita alle sale altri al concetto di beSCUOLE ELEMENTARI e MEDIE IL DONO NELLO ZAINO donazioni per i ragazzi nessere, il progetto è 2009/2010 delle scuole superiori. finalizzato a promuoI ragazzi più piccoli si vere la partecipazione TOT sono “sfidati” a suon attiva alla vita sociale SCUOLE CONTATTATE 4 di domande e risposte attraverso la donazioRAGAZZI CONTATTATI 100 al gioco dell’Avis, una ne del sangue. L’insorta di gioco dell’oca tervento propone SCUOLE SUPERIORI dove per avanzare la donazione come IL DONO NELLO ZAINO in casella la pedina, modello di vita sana 2009/2010 impersonata da un e monitorata, anche TOT bambino per ogni in relazione alle pra6 squadra, deve rispontiche sportive pulite SCUOLE CONTATTATE dere a domande rie leali. Partendo dal RAGAZZI CONTATTATI 600 guardanti la solidariepresupposto che la RAGAZZI CHE HANNO DONATO 30 tà e l’alimentazione. sensibilità giovanile Per le scuole medie è può essere particolarpromotrice della crescita mente ricettiva, se adegua- individuale dei giovani, cer- stato proposto il Cruci-Avis tamente stimolata, ai temi cando di indirizzarli verso un mega cruciverba dove sociali e di responsabilità comportamenti solidali, di le definizioni riguardano individuale, Avis intende, senso civico e condivisio- corretti stili di vita, solidacon questo progetto, farsi ne della comunità, aspetti rietà e alimentazione.


Gli istituti superiori sono stati coinvolti nella visita del Centro Trasfusionale di Livorno, con i suoi laboratori. Ai ragazzi dopo una breve introduzione sulla storia dell’Avis viene presentata l’importanza del gesto di solidarietà per i fabbisogni

ospedalieri. Successivamente la classe viene accompagnata a visitare i laboratori del Centro Trasfusionale, dove viene accolta e seguita anche dal personale tecnico. Gli incontri basati sulla metodica della peer education

Per

(scuole elementari medie e superiori)

nale so 2010 2011

IS AV

Il dono nello Zaino

(educazione tra pari) sono stati momento di riflessione su argomenti riguardanti la donazione in genere, solidarietà, stili di vita e alimentazione, nell’auspicio che i ragazzi futuri adulti diventino futuri donatori.

SCUOLE ELEMENTARI e MEDIE IL DONO NELLO ZAINO 2010/2011 TOT SCUOLE CONTATTATE

4

RAGAZZI CONTATTATI

100

RAGAZZI ISCRITTI AVIS

30

SCUOLE SUPERIORI IL DONO NELLO ZAINO 2010/2011 TOT

Il dono nello Zaino

(scuole elementari e medie)

SCUOLE CONTATTATE

6

RAGAZZI CONTATTATI

607

RAGAZZI CHE HANNO DONATO

20

2011 2012

L’Avis Comunale di Livorno continuerà anche per l’anno 2011/2012 il progetto il dono nello zaino per le scuole elementari e medie della città di Livorno, con l’aiuto del personale Avis e dei ragazzi del Servizio Civile Regionale e Nazionale.

Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

31


32

Di che colore è il tuo sangue? Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

Servizio Civile Regionale + personale Avis (scuole superiori) Il 10 Ottobre 2011 è partito il Servizio Civile Regionale dal titolo “Di che colore è il tuo sangue?”. In riferimento alle attività di sensibilizzazione della popolazione giovanile presso gli istituti scolastici dell’area livornese, il progetto si pone i seguenti obiettivi qualitativi: -Orientamento alla cittadinanza ed alla solidarietà; -Sensibilizzazione alla donazione come esercizio di cittadinanza consapevole e come opportunità di medicina preventiva, con particolare attenzione alla popolazione scolastica dei figli di immigrati; -Diffusione di corretti e sani

stili di vita; -Informazione sui fabbisogni del Sistema Trasfusionale toscano in termini di consumi/utilizzo. Alla sede di Livorno sono stati assegnati 3 volontari con il compito di programmare interventi specificatamente dedicati agli studenti - nativi e stranieri - che frequentano le scuole superiori della provincia di Livorno; organizzare visite guidate presso i Servizi Trasfusionali e/o le unità di raccolta disseminati sulla provincia e predisporre un calendario di giornate dedicate alla donazione di sangue degli studenti. I volontari in

10 e lode in solidarietà Nel 2012 prenderà avvio il Servizio Civile Nazionale dal titolo “10 e lode in solidarietà”. Il Progetto, in riferimento alle attività di sensibilizzazione della popolazione giovanile presso gli istituti scolastici della Toscana, si pone i seguenti obiettivi qualitativi: -Orientamento alla cittadinanza ed alla solidarietà; -Sensibilizzazione alla donazione come esercizio di cittadinanza consapevole e come opportunità di medicina preventiva; -Diffusione di corretti e sani stili di vita; -Informazione ed educazione su abusi e dipendenze;

-Informazione sui fabbisogni del Sistema Trasfusionale toscano in termini di consumo/ utilizzo. Alla sede di Livorno sono assegnati 2 volontari che opportunamente formati, avranno l’opportunità di essere portavoce dell’esperienza Associativa del dono verso gli studenti delle scuole toscane. Poiché la sensibilità giovanile può essere particolarmente recettiva, se adeguatamente stimolata, ai temi sociali e di responsabilità individuale, con questo progetto Avis promuove la crescita individuale dei giovani, suggerendo comportamenti solidali, di senso civico e di

2011 2012

servizio presso Avis Comunale Livorno saranno anche introdotti alla collaborazione con le associazioni delle comunità interessate presenti nella provincia livornese per pianificare azioni congiunte a sostegno del progetto. Inoltre, muniti del mezzo di trasporto associativo, potranno offrire supporto anche alle sedi associative dell’interland per gli interventi previsti nelle scuole medie superiori. Il progetto promuove quindi la donazione del sangue come gesto di cittadinanza responsabile finalizzato al raggiungimento del fabbisogno trasfusionale. Inizio 2012

condivisione della comunità, che si collegano naturalmente alla donazione del sangue. La metodica della peer education permetterà di affrontare i temi della donazione, della prevenzione e degli stili di vita in modo più informale e convincente di quanto praticato da adulti in ruoli istituzionali. Il progetto sarà inoltre l’occasione per diffondere il messaggio della donazione e le tematiche ad esso connesse anche verso le famiglie dei ragazzi e i loro coetanei, nella prospettiva di promuovere la donazione periodica, associata e consapevole.


Progetti Avis CONVEGNI AVIS COMUNALE LIVORNO Stili di vita e salute La Donna e il Dono L’AVIS Comunale ha elaborato 2009 un progetto per l’educazione alla buona salute e ad un corretto stile di vita ed ha inteso sensibilizzare e informare le donne sulla prevenzione di alcune malattie femminili come: il carcinoma alla mammella, il papilloma virus e disturbi nel mondo attuale. Lo scopo ultimo è quello della donazione di sangue emoderivati e cordone ombelicale. Vita sana = donatore ideale ll corso ha inteso sensibilizzare 2009 tutti i cittadini volontari verso uno stile di vita ottimale. Il corso proponeva la donazione come modello di vita sana e monitorata, anche in relazione alle pratiche sportive pulite e leali. Si sono susseguiti diversi incontri con relatori che hanno evidenziato e valorizzato il nostro “volontario tipo” che consapevole del valore del proprio sangue e dei suoi emoderivati si propone come modello ideale integrando nella sua vita quotidiana una sana alimentazione, una pratica sportiva continua, pulita e leale; allontanandosi da tutte quelle forme degeneranti del vivere quotidiano.

Giovani da tutto il mondo 2010 l’Avis vi aspetta!! L’Italia sta diventando un paese multietnico e parole come integrazione e reciproca accettazione culturale,devono ormai far parte del vocabolario quotidiano. La missione di AVIS, lo sappiamo, è la raccolta di donazioni di sangue, ma oltre a ciò c’è anche una scelta di appartenenza. AVIS è un protagonista primario del volontariato, della solidarietà fra uomini indipendentemente dalla provenienza etnica e religione. Il progetto si inserisce all’interno di una serie di azioni di buone pratiche per incrementare i rapporti fra la popolazione autoctona e quella migrante. A supporto di questo percorso conoscitivo e formativo è previsto la realizzazione di una campagna di incentivazione e di informazione sulle pratiche del dono del sangue attraverso la realizzazione di manifesti, pieghevoli, cartoline e materiale informativo tradotto nelle principali lingue delle comunità presenti sul territorio. L’Avis Comunale conta al suo interno alcuni gruppi organizzati di comunità straniere per esempio, la Comunità Senegalese, la Comunità Rumena, la Comunità Albanese,oltre a singoli donatori di varie nazionalità, ed è nostra intenzione aumentare ulteriormente questi gruppi e crearne di nuovi, soprattutto nei giovani che rappresenta il futuro di tutti noi.

33

Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

4.3


Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

34

Festa dei popoli 2011 (Serie di incontri con festa conclusiva) L’Italia sta diventando un paese multietnico e parole come integrazione e reciproca accettazione culturale,devono ormai far parte del vocabolario quotidiano. È indispensabile realizzare percorsi concreti per giungere ad una democrazia compiuta che renda possibile non solo la convivenza nella diversità, ma anche l’emancipazione degli immigrati da ospiti a cittadini a tutti gli effetti. Da non valutare quindi solo sotto il profilo economico ma considerarli come persone con doveri e diritti in tutti i campi e in tutti i sensi. La missione di AVIS, lo sappiamo, è la raccolta di donazioni di sangue, ma oltre a ciò c’è anche una scelta di appartenenza. In un contesto sociale che cambia e si trasforma grazie all’ingresso nel nostro paese di immigrati extracomunitari, diventa necessario non solo ripensare l’attività di partecipazione sociale e associativa ma, nel nostro specifico, considerare che ogni immigrato così come è potenzialmente beneficiario di trasfusioni di sangue, può essere allo stesso tempo un donatore. Questo ci impone di riflettere sui nostri pregiudizi e di confrontarci su quelli che possono essere sistemi valoriali ed etici uguali o diversi. Con queste prerogative nasce quindi il progetto “L’Avis e i popoli”. E’ nostra intenzione formare un gruppo di persone appartenenti alle comunità di migranti e giovani autoctoni presenti nel quartiere e nella città di Livorno per affrontare le tematiche legate all’educazione alla salute (alimentazione, corretti stili di

2011

vita e sport), alla promozione di forme di volontariato culturalmente orientate e alla donazione del sangue. Queste persone avranno poi il compito di sensibilizzare le proprie comunità di appartenenza rispetto alle tematiche affrontate durante i tre incontri previsti nel mese di maggio. Al termine degli incontri verrà prodotto uno spot televisivo della durata di 60 secondi che verrà mandato in onda per un mese dall’emittente locale (granducato TV). Una festa dei popoli, concluderà il progetto. Questa festa ha avuto luogo in Piazza XX Settembre, il giorno 9 Giugno 2011. La festa si è aperta con la Maratona della Solidarietà, dove i rappresentanti di tutte le nazionalità hanno corso la staffetta con la propria bandiera intorno alla piazza . Un buffet multietnico e danze, balli e sfilate folkloristiche hanno fatto da cornice alla serata. Il progetto si inserisce all’interno di una serie di azioni di buone pratiche per incrementare i rapporti fra la popolazione autoctona e quella migrante.


CONVEGNI AVIS ZONALE LIVORNESE Educazione sensibilizzazione Livorno città multietnica

L’iniziativa si articolava in un 2009 seminario. Un incontro con antropologi e migranti per affrontare l’argomento dell’integrazione e della donazione di sangue, anonima, volontaria, consapevole e gratuita. L’importanza di una 2010 donazione L’Avis Zonale Livornese ha organizzato un convegno sulla donazione che ha avuto come scopo quello di accrescere e formare la cultura dei volontari,in particolar modo sull’importanza fondamentale che questa riveste nella maggior parte dei grossi interventi chirurgici, nelle cure oncologiche e nella terapia d’urgenza. I vari relatori che si sono succeduti hanno “raccontato” il viaggio e l’utilizzo della sacca di sangue e plasma dal donatore al ricevente.

L’Avis e i giovani

2011

La maggior parte dei giovani sono scarsamente informati circa le problematiche sociali, come, la necessità di sangue e plasma per aiutare persone affette da malattie, che necessitano di donazioni. L’AVIS si occupa, in tal contesto di sensibilizzare la società ed in particolare i giovani, in modo tale da reclutare donatori che volontariamente e consapevolmente concretizzano la propria disponibilità verso coloro che necessitano di un aiuto. Con questo convegno l’Avis cercherà di responsabilizzare grazie all’aiuto di ragazzi, già sono donatori e ragazzi che hanno anche prestato servizio civile proprio all’interno di Avis, di incuriosire e stimolare l’attenzione sul problema sangue.

Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

35


Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

36

4.4 Avis e lo Sport Dire Avis vuol dire parlare di dono, di vita e di gratuità. Questi valori, oggi tanto rari nella nostra società, sono particolarmente cari all’Avis che per sua natura chiede di contribuire alla vita degli altri secondo la misura della capacità di dono di ciascuno. La sensibilità di chi opera nel comitato di Livorno ha uno sguardo ampio e ha arricchito le iniziative promozionali con la costituzione di un gruppo, al proprio interno, che cura in modo particolare l’aspetto sportivo. Nasce così “Sport per la Vita” un gruppo dilettantistico sportivo sostenuto da donatori di lunga data come, ad esempio, Padre

Gabriele Bezzi, Cappellano Militare della Guardia di Finanza, socio Avis è prete sportivo e Birelli Maurizio promotore del Gruppo Donatori “Fiamme Gialle”. L’intento del Gruppo è quello di promuovere iniziative sportive nel sano spirito che caratterizza il vero sport: l’espressione delle capacità fisiche, il favorire un sano spirito di squadra e soprattutto curare il legame tra sport e solidarietà perché la pratica sportiva diventi un modo di aiutare chi è meno fortunato. Al momento la prima attività sarà inserita nella Maratona di Livorno. Sarà allestito uno stand all’interno del Palazzetto dello Sport con

materiale informativo sulle donazioni di sangue e verranno raccolte le offerte da destinarsi all’Ospedale pediatrico di Betlemme. Alcuni Donatori correranno su diverse lunghezze con il logo dell’AVIS sulla maglia. Un’altra iniziativa vedrà a maggio una manifestazione non competitiva legata all’evento “A passo d’uomo” aperta a tutte le scuole della Provincia che ha lo scopo di aiutare Alessio, un bambino di 4 anni affetto da tetraparesi distonica. Tutti coloro che parteciperanno potranno contribuire ad aiutare Alessio a raggiungere il suo sogno quello di camminare.

Comunale Livorno


Festa della Folgore

2009 2010 2011

Festa portuali

Nel mese di Novembre il Gruppo 2009 Avis Donatori di sangue Coopera- 2010 tiva Portuali ha organizzato per i suoi iscritti, presso il Teatro Quattro Mori una commedia in vernacolo livornese. In questa occasione i donatori salivano sul palco e venivano premiati da esponenti di spicco della cooperativa portuali con delle benemerenze.

Frittura di pesce ASA

Come da anni nel mese di Ottobre in occasione della ricorrenza del 69° anniversario della battaglia di “EL-ALAMEIN” l’Avis Comunale di Livorno è stata invitata a partecipare con il proprio stand informativo alla Rotonda di Ardenza.

Ogni anno il gruppo donatori di 2009 sangue ASA organizza una serata 2010 con frittura di pesce aperta a tutta 2011 la cittadinanza, l’Avis è sempre presente con l’arco e con materiale informativo.

37

Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

4.5 Iniziative dei nostri gruppi


Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

38

4.6

Avis e i bambini “Aiutando si Impara”

SPETTACOLO PER SCUOLE ELEMENTARI DELLA “GIORNATA DELLA DONAZIONE” di Claudio Marmugi Lo spettacolo “Aiutando s’impara” – spettacolo di beneficenza per lo Sri Lanka – metteva in campo una scommessa: quella di portare un testo inedito all’interno della scuola elementare (destinato a tutte le classi della scuola), che fosse di grande impatto sui bambini e fortemente interattivo. I bambini non dovevano essere semplici spettatori, avulsi e passivi – ma parte integrante e motore dello spettacolo, attori e attrici in senso lato. La trama dell’opera non è stata casuale. E’ stata costruita ad hoc in base a quella che erano i tratti costitutivi della “Giornata della Donazione Avis”. Spiego meglio: gli input per elaborare il testo sono venuti dal contesto della giornata, dagli elementi caratterizzanti la giornata stessa. Ad esempio, la posizione geografica dove ambientare il copione (che si svolgeva… in Sri Lanka) è stata scelta in virtù della destinazione finale della beneficenza. Un altro input fondamentale è venuto dal tipo di raccolta messa in atto

dalla scuola per la donazione: i bambini, infatti, nei giorni precedenti lo spettacolo non dovevano raccogliere denaro con le loro famiglie, ma qualcosa di materiale, specifico, da usare a scuola, che fosse adatto ai bimbi dello Sri Lanka. I bimbi, per la Giornata della Donazione dovevano privarsi (o mettere insieme, con l’aiuto delle famiglie) penne, matite, fogli da disegno e quant’altro per inviarli, poi, ai bambini di laggiù. Questo è stato un altro elemento concreto da trasportare all’interno del testo, un concetto potente da inserire nello spettacolo, un perno per tutta la sovrastruttura dello show (spettacolo, devo ammettere, difficile sulla carta perché doveva adattarsi al pensiero del bambino di prima elementare come a quello di quinta – capirete, molto più maturo di quello di prima). Lo spettacolo (che vedeva un solo personaggio in scena, un padre di famiglia dello Sri Lanka che voleva aiutare i suoi figli ad essere bimbi come gli altri pur non possedendo niente) si basava quindi sul concetto di scam-

bio, sul ricevere e sul dare, sul donare senza ricevere niente in cambio, se non un sorriso. Tutto il testo cercava di portare i bambini a dare, sbilanciandosi sempre di più. Per capire il meccanismo, posso proporre qui alcuni esempi. All’inizio si diceva per esempio: “se io ti dico dammi questa tua magliettina che non ti sta più, voi probabilmente me la date. E’ vecchia. Non la metto più… Ma se io vi chiedo: datemi la vostra bicicletta piccola, che siete cresciuti… Voi me la darete meno volentieri, anzi forse non me la date proprio”. Tutto l’evolversi della trama voleva portare i bimbi a ragionare sul fatto che la piccola privazione di un singolo, poteva diventare un atto d’amore/amicizia immenso verso la collettività o il singolo che lo riceveva. Si voleva insomma, attraverso una favola ironica ed autoironica, dimostrare ai bambini che “un piccolo gesto”, forse, può cambiare il mondo. Un altro esempio del meccanismo. A un certo punto, il protagonista vuole togliere una macchia di umidità/


sporcizia dalla cameretta del figlio. Chiedendo a tutti i bimbi di fare un disegno qualsiasi in un minuto (tempo imposto dallo spettacolo) si è cercato di far capire che un disegno non avrebbe coperto la macchia, ma 100 disegni fatti in un minuto soltanto da 100 bambini sì. E quanto tempo si era perso per costruire un muro di disegni

per un bimbo bisognoso? Un minuto soltanto. Un minuto per 100 persone. L’esito dello show, a detta delle insegnanti e del pubblico adulto presente, è stato positivo. I bambini hanno reagito molto bene, hanno partecipato, e nonostante l’ora e venti minuti di durata complessiva, hanno seguito con attenzione, hanno riso e

giocato di gusto, diventando parte fondamentale del testo, tanto da migliorarlo rispetto alle “aspettative su carta”. L’esperienza, a mio avviso, è sicuramente da ripetere in altri istituti. Grazie, allora, all’Avis Comunale di Livorno per avermi coinvolto e dato l’opportunità di partecipare a questo progetto.

Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

39


Capitolo 4 • Iniziative aperte alla cittadinanza

40

4.7 Salute e stili di vita “Salute e Stili di vita” costituisce un programma attraverso il quale l’Azienda USL 6 di Livorno desidera apportare il proprio contributo alla realizzazione di un contesto di apprendimento capace di costruire life skills, competenze trasversali e la maturazione armonica delle competenze di cittadinanza attiva dello studente nelle sue componenti cognitive, affettive e relazionali. Il percorso di E.a.S. che quest’AUSL ha attivato, prevede aspetti di integrazione ed intersettorialità che coinvolgono una pluralità di soggetti che s’impegnano con risorse e strumenti allo scopo di promuovere “Salute” nella popolazione. Il BENE-ESSERE è l’obiettivo del cammino di conoscenza (sapere, saper fare, saper essere) al quale concorrono molteplici fattori ed azioni, individuabili sia all’interno sia all’esterno del Sistema Sanitario, come gli Enti locali ed il territorio, le Associazioni, le Organizzazioni profit e no profit, il mondo del lavoro ed i singoli cittadini e la Scuola, Il cui ruolo è centrale nella diffusione di un sapere globale che includa la salute.

La Scuola può promuovere il benessere di studenti ed insegnanti, non solo mediante le sue offerte formative, ma anche come ambiente favorevole alla salute. Un’organizzazione scolastica in grado di potenziare le capacità di tutti i soggetti ed in particolare quelli più deboli o svantaggiati, che sviluppi l’autonomia dei ragazzi, che migliori il clima relazionale sia al suo interno sia all’esterno con la famiglia e la comunità, è una “Scuola che promuove salute”. Il mondo della scuola e quello della salute hanno interessi comuni e la combinazione di tali interessi consente alle istituzioni scolastiche di diventare luoghi migliori in cui poter apprezzare maggiormente l’apprendimento, l’insegnamento e il lavoro. Una scuola che promuove salute è una scuola che mette in atto un piano educativo strutturato e sistematico a favore della salute, del benessere e dello sviluppo del capitale sociale di tutti gli alunni, del personale docente e non docente. Le scuole che promuovono salute hanno dimostrato di essere in grado di migliorare la salute e il be-

di Monica Bontà

U.O. Educazione alla Salute ASL6

nessere di tutta la comunità scolastica e, facendo parte di una comunità sociale più ampia, rappresentano uno dei contesti privilegiati per ridurre le disuguaglianze di salute”. (Risoluzione di Vilnius “Better schools through Health - The Third European Conference on Health Promoting Schools” Vilnius, Lituania, giugno 2009). Questo programma contiene progetti e strumenti per la promozione della salute rivolti alle scuole di ogni ordine e grado di Livorno e, in continuità con il passato, ospita anche attività proposte da diversi partner del territorio dal punto di vista dell’intersettorialità degli interventi, molto sostenuta dal Programma nazionale “Guadagnare salute”. I progetti affrontano i temi più importanti per la promozione della salute nei giovani quali: • prevenzione delle condotte di abuso (fumo, alcol, sostanze stupefacenti, farmaci); • educazione alimentare e movimento; • educazione all’affettività ed alla sessualità; • prevenzione del disagio giovanile; • prevenzione A.I.D.S. e ma-


41

zato a facilitare l’accesso ai Servizi Educativi dell’AUSL e l’integrazione dei professionisti sanitari e scolastici ed è l’occasione per augurare un sereno e proficuo anno scolastico ad alunni, perso-

nale della scuola, genitori e al personale sanitario coinvolto nei progetti. U.O. Educazione alla Salute L’U.O. Educazione e Promozione alla Salute svolge funzioni di supporto.

4.8 Calendario Attività 2012 Gennaio Befana La mattina in Piazza XX Settembre con i Vigili del Fuoco. Marzo Venerdì 9 Marzo Festa della Donna: Teatro C -Serata dedicata alle donne con piccolo convegno e spettacolo. Sabato 24 Marzo Assemblea annuale con premiazione dei donatori benemeriti in Provincia, visto che lo scorso anno ha suscitato notevole interesse dei donatori,con una notevole partecipazione + Presentazione Bilancio Sociale.

Maggio Piazza Guerrazzi con autobus spider e gonfiabile per bambini per cercare di avvicinare e sensibilizzare chi ancora donatore non lo è!! A seguire … Sabato 16 Giugno II° Festa dei popoli Manifestazione per avvicinare, integrare e sensibilizzare le comunità straniere presenti sul territorio livornese.

Aprile

Effetto Venezia Una serata da organizzare per avvicinare e sensibilizzare la cittadinanza.

Inizio servizio civile Nazionale

Festa di Babbo Natale

BOX 2012

lattie sessualmente trasmesse; • prevenzione degli incidenti domestici, stradali, in acqua ed il primo soccorso; • educazione ambientale. Questo strumento vuole essere un supporto finaliz-


Capitolo 5 • L’Economia associativa

42

5.1

Entrate e Uscite 2009 TOTALE ENTRATE

2009

283.940 216.920

PROVENTI PER DONAZIONI CONTRIBUTI DA ENTI PUBBLICI CONTRIBUTI DA PRIVATI E PER PROGETTI RIMBORSI E ALTRI INTERESSI ATTIVI

19.314 45.371 1.770 565

2009

275.395

TOTALE USCITE

COSTI PER ATTIVITA’ ISTITUZIONALI SPESE DI FUNZIONAMENTO SEDE SPESE DI ESERCIZIO ENERGIA TELEFONIA E INTERNET ONERI BANCARI PERSONALE DIPENDENTE SPESE DI TRASPORTO COMUNICAZIONE E PROMOZIONE PERIODICO AVIS NOTIZIE REALIZZAZIONE MATERIALE PROMOZIONALE PROGETTI DI PROMOZIONE ASSOCIATIVA CONVEGNI E MANIFESTAZIONI AFFISSIONE ACQUISTO MATERIALE E SPAZI MEDIA SOLIDARIETà E RAPPRESENTANZA ACCANTONAMENTI AVANZO DI GESTIONE

72.349 131.327 4.931 22.086 2.863 3.165 2.067 93.050 3.165 71.719 12.711 2.814 50.171 20 360 2.206 2.437 1.000 8.545


TOTALE ENTRATE

2010

219.807

PROVENTI PER DONAZIONI CONTRIBUTI DA ENTI PUBBLICI CONTRIBUTI DA PRIVATI E PER PROGETTI RIMBORSI E ALTRI INTERESSI ATTIVI E ALTRI PROVENTI FINANZIARI TOTALE USCITE

251.475

2010

COSTI PER ATTIVITA’ ISTITUZIONALI SPESE DI FUNZIONAMENTO SEDE SPESE DI ESERCIZIO ENERGIA TELEFONIA E INTERNET ONERI BANCARI PERSONALE DIPENDENTE SPESE DI TRASPORTO COMUNICAZIONE E PROMOZIONE PERIODICO “AVIS NOTIZIE” REALIZZAZIONE MATERIALE PROMOZIONALE PROGETTI DI PROMOZIONE ASSOCIATIVA CONVEGNI E MANIFESTAZIONI AFFISSIONE ACQUISTO MATERIALE E SPAZI MEDIA SOLIDARIETA’ E RAPPRESENTANZA ACCANTONAMENTI AVANZO DI GESTIONE

15.661 15.721 131 155 247.880 67.082 131.591 8.463 14.219 1.975 4.607 1.541 96.002 3.281 49.207 5.476 2.462 20.834 204 2.169 9.749 2.475 5.838 3.595

In fase di stampa del Bilancio Sociale, il conto consuntivo 2011 non era stato ancora approvato dall’Assemblea dei Soci.

Capitolo 5 • L’Economia associativa

Entrate e Uscite 2010

43


Capitolo 5 • L’Economia associativa

44

5.2

Lo stato patrimoniale 2009 Totale immobilizzazioni materiali

Attività 27% 1% 3%

37%

25%

38.860

Totale immobilizzazioni finanziarie

1.000

Totale rimanenze

5.171

Totale crediti

37.753

Totale attività finanziarie

11.451

Totale liquidità

53.207

TOTALE ATTIVITÀ

143.705

7%

Passività

11%

8%

16.761

Totale trattamento fine rapp.lavoro subordinato

47.926

Totale altri fondi

11.500

Totale debiti

71.254

TOTALE PASSIVITÀ E NETTO

32% 49%

Totale patrimonio sociale

147.441


2010 Totale immobilizzazioni materiali

Attività 23% 1% 6% 43%

19%

32.650

Totale immobilizzazioni finanziarie

1.000

Totale rimanenze

8.097

Totale crediti

26.304

Totale attività finanziarie

11.451

Totale liquidità

58.786

TOTALE ATTIVITÀ

138.287

8%

Totale patrimonio sociale

Passività

4%

5.682

Totale trattamento fine rapp.lavoro subordinato

53.212

Totale altri fondi

11.500

Totale debiti

67.893

TOTALE PASSIVITÀ E NETTO

138.287

38% 49% 9%

Per un ulteriore approfondimento sulle risorse economiche si rimanda alla lettura del documento integrale del Bilancio Economico 2009/2010/2011disponibile sul sito www.avis.it/livorno

Capitolo 5 • L’Economia associativa

45


46

Vademecum Io dono...dove? DOVE DONARE

DIVENTARE DONATORE

INFORMAZIONI SUL CENTRO TRASFUSIONALE

Per diventare donatore di sangue occorre avere buona salute e almeno 18 anni e meno di 65, pesare almeno 50 Kg, non avere comportamenti a rischio per le malattie trasmissibili con il sangue. Il nuovo donatore prima di eseguire la visita medica dovrà compilare un modulo di accettazione e consenso. Durante la visita medica verranno controllati i parametri vitali, valutate le possibili temporanee controindicazioni alla donazione. Le donazioni possono essere di sangue, plasma e piastrine. Il materiale utilizzato per le donazioni è sterile e monouso, le donazioni di sangue devono essere distanziate almeno 90 giorni una dall’altra. Le donne in età fertile possono donare sangue due volte l’anno, non debbono farlo durante le mestruazioni o la gravidanza e per un anno dopo il parto. Per legge il lavoratore dipendente ha diritto ad una giornata di riposo ed alla corresponsione della normale retribuzione in concomitanza con la donazione.

La raccolta di sangue viene eseguita solo presso il Centro trasfusionale dell’Ospedale di Livorno, infatti non esistono centri di raccolta esterni o gestiti da Associazioni. SEDE Si accede ai locali del nuovo Centro trasfusionale, unicamente dall’ingresso situato sul Viale Alfieri 42, PAD. 21. ORARIO APERTURA PER LA RACCOLTA Dal Lunedì al Sabato dalle ore 8.00 alle ore 10.30 per la raccolta di sangue intero e fino alle ore 11.00 per la raccolta di plasma. La seconda Domenica di ogni mese dalle ore 8.00 alle ore 10.30 per la raccolta di sangue intero; nei mesi di Luglio ed Agosto l’apertura domenicale viene sospesa. STAFF Lo staff che opera per la raccolta è formato da tre Medici, cinque Infermieri, una Caposala, due operatori assistenziali sanitari (OSA), oltre ad una collaboratrice AVIS presente in sala d’attesa negli orari dedicati alla raccolta.

Per informazioni più dettagliate, telefona al numero 0586 444111 oppure via mail a livorno.comunale@avis.it

TIPI DI DONAZIONE Sangue intero È la donazione del sangue come tale; volume prelevato: 450 ml +/ - 10% ; durata della donazione: 5-7 minuti; requisiti: il donatore oltre al possesso dei requisiti generici già considerati, al momento della donazione dovrà possedere un valore di emoglobina (Hb) superiore a 13,5g./dl se di sesso maschile, superiore a 12,5 g/dl se di sesso femminile. L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e quella successiva deve essere di 90 giorni, per le donne in età fertile possono donare sangue trascorsi 90 giorni dalla donazione precedente ma non possono donare sangue più di 2 volte l’anno. Il prelievo di sangue intero non necessita di prenotazione; i giorni di maggiore afflusso sono il venerdi e il sabato nei quali si possono verificare tempi di attesa più lunghi. Plasma da Aferesi La donazione della sola componente liquida del sangue mediante utilizzo di separatore cellulare, con restituzione di globuli rossi, globuli bianchi, piastrine; volume prelevato: 500-600 ml. durata della donazione: 3540 minuti.


requisiti: questa donazione è particolarmente indicata per i donatori che hanno le seguenti caratteristiche: • tendenza di valori bassi di emoglobina (Hb); • ridotte riserve di ferro (ferritina); • gruppi sanguigni (B e AB) per i quali vi è scarsa richiesta trasfusionale di concentrati di globuli rossi; • Il recupero della componente donata avviene nel giro di poche ore, ingerendo una quantità di liquidi pari a quella persa e con una normale alimentazione. Piastrine da aferesi La donazione delle sole Piastrine sospese in una modesta quantità di plasma (150 - 200ml) mediante separatore cellulare, con restituzione delle restanti componenti del sangue; volume prelevato: circa 250 ml. di concentrato piastrinico plasma compreso; durata della donazione: circa 60 minuti; requisiti: oltre al possesso dei requisiti generici, al momento della donazione, il donatore dovrà possedere una conta piastrinica di almeno 200.000/mm3. La donazione viene richiesta sulla base delle necessità dei pazienti. L’intervallo minimo consentito tra due donazioni di plasma e tra una donazione di plasma e una di sangue intero o piastrine deve essere almeno di 14 giorni, mentre quello tra una donazione di sangue intero o piastrine e una di plasma deve essere di almeno 30 giorni. La donazione necessita di prenotazione presso la segreteria dell’AVIS. La donazione in aferesi può essere praticata solo su donatore consenziente, preventivamente e adeguatamente informato ; a tal fine dovrà firmare un modulo di consenso informato. Per tutti i tipi di donazione si

utilizza una sola vena del braccio. Tutti i materiali che vengono a contatto con il sangue del donatore sono sterili e monouso per cui è impossibile qualunque tipo di contaminazione. Multicomponent La donazione multicomponent è un tipo di procedura, ormai in uso da molti anni, che ci permette di raccogliere in modo separato 2 componenti del sangue che possono essere: globuli rossi/piastrine; globuli rossi/plasma; plasma/piastrine. Il vantaggio è che si ottiene un prodotto già pronto per l’utilizzo e qualitativamente migliore da riservare a pazienti che necessitano periodicamente del supporto trasfusionale. Il vantaggio per il donatore è quello di essere sottoposto ad una donazione bilanciata in quanto al termine della donazione viene restituita, sotto forma di soluzione fisiologica, la quantità di sangue donato. L’unico aspetto meno piacevole è la durata della donazione che è identica alla donazione di plasma. Per gli intervalli di donazioni multicomponent si fa riferimento alla donazione di sangue. Donazione Look Back La donazione di plasma in look back è un tipo di donazione che può essere effettuata da coloro che si sono sottoposti a tatuaggi, piercing, agopuntura, esami endoscopici, somministrazione di emoderivati e per i quali la donazione di sangue non è consentita per 4 mesi. Il donatore dichiara al momento della visita la situazione che può essere a rischio infettivo e, anziché essere sospeso per 4 mesi dalla donazione, ha la possibilità di donare plasma. Tale donazione non viene subito usata, ma si attendono 4 mesi e il ritorno del donatore alla successiva donazione.

Questo tipo di approccio alla donazione viene usato solo nel SIMT della Provincia di Livorno e consente di recuperare un buon numero di donatori, e di conseguenza un buon numero di donazioni.

CONSIGLI UTILI Prima della donazione - Il giorno precedente la donazione occorre evitare importanti sforzi fisici; evitare di donare dopo aver appena terminato un lavoro notturno; -Non si devono effettuare donazioni durante il ciclo mestruale, consigliabile donare tra il 10° e il 21° giorno intermestruale. - Per la donazione di sangue, di plasma o piastrine non è necessario né opportuno essere digiuni. È ammessa una leggera colazione evitando latte o latticini. Sono permessi : tè, caffè, orzo, succo di frutta con 2 fette biscottate o biscottini secchi...; l’acqua è sempre ammessa senza limitazioni. Durante la donazione - Se durante la donazione o dopo si accusa qualche malessere avvertire subito il personale del SIT presente. Dopo la donazione - Comprimere con un batuffolo la zona del prelievo senza piegare il braccio. - Terminata la donazione non alzarsi subito dal lettino ma restare coricato per almeno 5-10 minuti quindi restare seduti per qualche minuto e poi alzarsi in piedi. - Prima di andare al Bar dell’ospedale a fare colazione, passare dalla sala ristoro per i donatori e bere acqua o succo di frutta. Nel corso della giornata di donazione - Consigliabile bere almeno1/2 litro di acqua entro 1-2 ore dal termine della donazione ,ma la

47


48

quantità può essere elevata ad 1 litro durante la stagione estiva. - Evitare di fumare o bere alcoolici per almeno un’ora dopo la donazione. - Il giorno della donazione osservare il riposo ed evitare sforzi fisici come previsto nell’art.17 del Decreto 15 Gennaio 1991 “Non può essere ammesso al prelievo il donatore addetto a lavori pesanti o di particolare impegno qualora non possa fruire di almeno 24 ore di riposo dopo il prelievo”. Con ciò si intendono non solo le attività comportanti impegno fisico, ma anche quelle che richiedono attenzione es: guidare autobus, camion, ecc.

DOMANDE FREQUENTI Per quale motivo dovrei donare il mio sangue? Il sangue umano è un prodotto naturale, non riproducibile artificialmente e indispensabile alla vita. Donare il sangue è un atto volontario e gratuito, è un dovere civico, è una manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri, esalta il valore della vita, abbatte le barriere di razza, religione o ideologia e rappresenta uno dei pochi momenti di vera medicina preventiva. E’ un atto di estrema generosità che permette di salvare la vita di altre persone. Proprio il fatto che il sangue sia raro implica la necessità di metterlo a disposizione di altri individui che potrebbero trovarsi in situazione di bisogno. Pensa di essere tu al loro posto. A me non importa nulla: se ho bisogno, il sangue lo pago Nonostante i progressi della medicina, delle scienze e della biochimica, l’uomo rimane a tutt’oggi l’unica possibile sorgente di sangue, e pertanto: • nessun Ospedale è in grado di assicurare alcuna terapia trasfusionale senza la preventiva disponibilità dei donatori; • per lo stesso motivo, la disponibilità del “bene sangue” non dipende dal mercato, quindi

non ha un prezzo economico; • per le ragioni esposte nei punti sopra, le Istituzioni Pubbliche (Stato, Regioni) devono contribuire con campagne di sensibilizzazione verso la popolazione e fornire gli strumenti normativi per garantire la massima sicurezza possibile e l’ottimizzazione del sistema trasfusionale in tutte le sue articolazioni. Tutti possono diventare donatori? Chiunque abbia compiuto i 18 anni di età e pesi più di 50 kg. può presentarsi presso una qualsiasi sede AVIS. Un medico effettuerà un colloquio, una visita, e gli accertamenti di tipo diagnostico e strumentale per verificare che non vi siano controindicazioni alla donazione. La tutela della salute e della sicurezza sia del donatore che del ricevente sono fondamentali. Per quali motivi potrei risultare non idoneo a diventare donatore o essere escluso dalla donazione? Le cause per le quali una persona può essere valutata non idonea o sospesa sono molteplici e tutte determinate dal principio di salvaguardare la salute sia del donatore sia del ricevente. Alcuni esempi sono: Esclusione permanente per: malattie autoimmuni, cardiovascolari, del sistema nervoso centrale; neoplasie o malattie maligne; diabete insulino - dipendente; alcuni tipi di malattie infettive (epatite B, C, ad eziologia indeterminata, AIDS, ecc.), alcolismo cronico; assunzione di droghe; comportamenti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive; tendenza anomala all’emorragia. Esclusione temporanea per: periodi variabili da settimane ad anni in caso di:tubercolosi, toxoplasmosi, esposizione accidentale al sangue o a strumenti contaminati; trasfusione di sangue o di emocomponenti o di plasmaderivati; endoscopia, trapianto di tessuti o cellule, intervento chirurgico di rilievo; agopuntura, piercing, tatuaggi,

rapporti sessuali occasionali a rischio, viaggi, vaccinazioni. Inoltre per condizioni legate alla visita (per esempio valori di pressione arteriosa troppo alti o bassi) o agli esami effettuati (esempi, valori di emoglobina o ferro bassi,esami del fegato elevati, positività dei marcatori virali, ecc.), ed eventualmente altro a giudizio del medico. Donare sangue è dannoso per la salute? Grazie all’accurata selezione per un adulto sano la donazione di sangue non comporta alcun rischio. Esistono precise disposizioni che regolano la raccolta del sangue: la quantità del sangue che viene prelevata mediamente ad ogni prelievo è minima ed è stabilita per legge in 450 centimetri cubi +/- 10%. Tra una donazione di sangue intero e l’altra devono trascorrere almeno 90 giorni. La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 nell’uomo e a 2 nelle donne in età fertile. I controlli e le visite periodiche effettuate a ciascun donatore prima di ogni donazione sono uno strumento di medicina preventiva, a tutela dello stato di salute generale del donatore. Per le donne (già soggette alla perdite del ciclo mensile) donare sangue non è dannoso? La donazione di sangue per le donne non ha alcuna controindicazione. Tuttavia in virtù delle perdite legate al ciclo mensile le donne in età fertile possono effettuare solo un massimo di due donazioni di sangue intero l’anno. Il monitoraggio costante della emoglobina, effettuata prima di ogni donazione, e del ferro, tutelano la salute delle donatrici. Le donne risultano essere particolarmente “adatte” alla donazione di plasma in aferesi che non incide assolutamente sui globuli rossi ed il ferro. La privacy dei risultati delle mie analisi è garantita? Il segreto medico e la legge sulla “Privacy”, che individua


le “figure” responsabili al trattamento dei dati in questione assicura la massima discrezionalità e segretezza di tutti gli aspetti sanitari e dei risultati delle analisi effettuate. Cos’è la donazione di plasma mediante aferesi? Oggi è possibile effettuare diversi tipi di donazione: oltre a quelle tradizionale di sangue intero, si possono effettuare donazioni mirate (dette aferesi) cioè solo di alcuni componenti del sangue e, tra questi, il plasma. Nell’aferesi (termine greco che significa l’atto del “portar via”), attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità (plasma, piastrine,...), restituendogli contemporaneamente i restanti elementi. Ciascun separatore cellulare centrifuga o filtra il sangue che defluisce da un braccio del donatore trattenendo il componente ematico necessario e restituendogli il rimanente. Si parla di plasmaferesi se si prelava solo plasma, di piastrinoaferesi se si prelavano solo piastrine, di plasmapiastrinoaferesi se si prelavano plasma e piastrine, ecc. Una volta raccolto, il plasma viene conservato diversamente dal sangue intero e dai concentrati di globuli rossi, essendo congelato (se a temperatura inferiore a - 30° C) può essere utilizzato per un periodo massimo di 12 mesi. Il sangue è composto per il 45% circa di cellule, la parte corpuscolata, e per il 55% circa di plasma, la parte liquida. Le funzioni del plasma sono numerose: mantiene costante il volume di sangue circolante, porta ai tessuti e alle cellule sostanze prevalentemente di tipo nutritivo e di regolazione (ormoni, vitamine), raccoglie tutte le sostanze di rifiuto derivanti dal metabolismo delle cellule e le elimina attraverso i reni e il sudore, interviene nei

processi di difesa immunologica e nella coagulazione. Che cos’è l’autotrasfusione? L’autotrasfusione è una procedura trasfusionale che consiste nel trasfondere al soggetto unità del suo stesso sangue e si realizza con una delle seguenti modalità: • predeposito • recupero perioperatorio • emodiluizione normovolemica Il metodo più utilizzato è il predeposito, una tecnica trasfusionale con la quale si preleva il sangue dal donatore che sarà anche ricevente, per compensare le perdite di sangue che si possono verificare nel corso di interventi chirurgici programmati. Alcuni giorni prima dell’intervento vengono prelevate unità di sangue dal paziente, in fasi successive, fino a raggiungere la quantità prevedibilmente necessaria, in modo da consentirne l’eventuale utilizzo durante l’intervento operatorio o nel post-intervento. I principali vantaggi dell’autotrasfusione sono: • eliminazione delle reazioni di incompatibilità • eliminazione del rischio di trasmissione di malattie infettive • riduzione del rischio di immunizzazione da antigeni diversi, con possibili manifestazioni a distanza • risparmio di sangue Con quale denaro funziona l’Avis? L’AVIS è una associazione di volontari: nessun socio impegnato nell’associazione a qualunque titolo e con qualunque funzione, percepisce compensi. Sono stipendiati invece i dipendenti che svolgono un lavoro permanente nell’associazione. L’Avis sostiene economicamente la propria azione (spese per la promozione della donazione, per l’invio dei donatori alle strutture Trasfusionali e/o per la raccolta diretta delle unità

di sangue, ecc.) con i rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed erogati, per convenzione, dalle Aziende Sanitarie e/o Ospedaliere . Altre fonti di finanziamento sono costituite da contributi di Enti Locali e donazioni private. Quali vantaggi ho ad iscrivermi all‘Avis? Un nostro slogan recita “donare sangue: una scelta per gli altri, una scelta per se stessi”. A livello individuale si ha la gratificazione morale di concorrere alla soluzione di un grave problema e l’orgoglio di appartenere ad una componente attiva del volontariato socio-sanitario, decisiva per la costruzione del sistema trasfusionale. Inoltre, donare regolarmente sangue garantisce al donatore un controllo costante del proprio stato di salute attraverso visite mediche ed accurati esami di laboratorio, eseguiti ad ogni prelievo. Ogni anno sento parlare di carenza estiva, ma non ci pensano i donatori? La carenza di sangue nei mesi estivi è purtroppo un dato di fatto: in Italia in questi mesi, ma sempre più anche nel corso dell’intero anno, si rilevano forti diminuzioni nella raccolta di sangue mentre il bisogno di emocomponenti rimane stabile. La partenza per le vacanze contribuisce a interrompere i consueti flussi di raccolta. E’ necessario quindi disporre di un adeguato numero di donatori periodici sui quali poter contare tutto l’anno, festività e vacanze comprese. Per questa ragione AVIS, da anni ha avviato un’attività di sensibilizzazione per cercare di garantire l’afflusso dei donatori a intervalli regolari presso le strutture trasfusionali, e ridurre il ricorso alle donazioni occasionali e sostitutive.

49


Comunale Livorno ASSOCIAZIONE CERTIFICATA DI QUALITÀ ISO 9001 / UNI EN ISO 9001:2008 certificato N. IT05/1188 Scopo della certificazione: Sviluppo ed erogazione di servizi finalizzati a: educazione alla salute, sensibilizzazione, promozione e pianificazione del dono del sangue.

Questo Bilancio sociale è stato realizzato grazie al progetto Cesvot “Il Bilancio sociale per le associazioni di volontariato”. Il documento è stato redatto secondo le linee guida pubblicate in “Il bilancio sociale delle organizzazioni di volontariato - Guida pratica” (“I Quaderni”, n. 34).

Gruppo di lavoro Giovanni Belfiore, Leonardo Lulli, Rita Regoli, Alessia Butori, Michela Morelli, Manuela Atturio, Consulente Maurizio Catalano Realizzazione del volume a cura di Rita Regoli e di Alessia Butori Grafica Giancarlo Vitali e Ilaria Manetti Stampato nel mese di Marzo 2012 da Editasca - Livorno


Comunale

di

Livorno

bilanci

2010

Ètempo

111 Dove siamo 0586 444 7 avis.it orno è in 335737116 munale@ .co unale di Livdell’ex Pirno ra l’Avis com e-mail: livo vis.it/livorno La sede del ci 16 nella struttuLunedì al Saweb: www.a le livorno Viale Carduc di apertura è dal13.00. avis comuna alle ore relli, l’orario elivorno le ore 8.00 aviscomunal bato è dal tro Trasente al Cen za Avis è pre accoglien Il personaleper contribuire all’informazioni sfusionale ri, e per fornire dei donato associativa. tuita. sull’attivitàche l’iscrizione è gra Si ricorda di iscrizio domanda trovare la sfuÈ possibile centro tra ne: di attesa del litore girevole sala • presso lainterno del raccog o sionale all’ sede Avis di Livornb: • presso la ricare dal sito we rla compilata dopo ave ativo incari• la puoi sca .it/livorno www.avis responsabile associdi lavoro • presso il erno del tuo postodi Livorno cato all’int URP del Comune • all’ufficio circoscrizioni • presso le

pi

Asse dei tem 7

2002

2007 2006

2009

2010

2008

Chi siamo to ONLUS di volontariaionale del o Reg Associazione L'Avis è un' l'apposito Registr oro che donano ita tra col e, periodica(iscritta nel to) costitu ent volontaria mente, gratuitam prio sangue. volontaria nimamente il pro, aconfessionale, mente e anoazione apartiticaza, sesso, religioÈ un associ inazione di raz gia politica ed senza discrim alità, ideolo segue fina ion per naz e ne, lingua, lsiasi fine di lucroVIS Comunale di . L’A esclude qua rietà umana i. lità di solidata più di 5.600 socraggiungimento lte al ritorio Livorno con à sono rivo nale sul ter Le attivit ufficienza trasfusio , tramite attività dell’autos ionale e nazionale ione volte alla locale, regazione e sensibilizzaz seguire tale ridi inform gue. Per con importanza san del nde donazione riteniamo di gra salute pubblica, sultato chelioramento della in numerose iniper il mig ese si impegna alla donazione he relative ti. Promuovel’Avis Livorn le tematic riva ziative sul e dei suoi emode ne sanitaria dei del sangue zione e l’educazio re l’informa cittadini.

nazionale nasce Avis di Livorno comunale nasce Avis toscana nasce Avis Livorno maferesi a prime plas , Presidente schi diventa ta un por Giovanni Bru di bruschi e il mandato va all’associazion nuo impronta nte, vo Presideogia Presti, il nuo a tecnol punta sull iglia”. dici di fam lese, civile “Me I° servizio Sangoulene, senega Tall siglio Avis entra nel con ra come fiore subent sti. Giovanni Bel nte a Eugenio Preto il Preside le: I° proget Zaino. Servizio Civi Dono nello li ppi azienda Nuovi gru ria alla memo e dedicatavanni Bruschi. La sede vien . di Gio ncio Sociale ne one I° Bila Presentazi I° corso di formazione” azio za di una Don Cesvot; con “L’importan avis I° Plasmaday a Giovanni. siglio conferm sidente Il nuovo Con Belfiore pre rno. in Avis Livo versitario ione capofila I° stage uni associaz Agendona della Toscana Livorno con il ne in Avis ne”. la formazio Prosegue tanza di una donaziona, si lma por ti unità mussu progetto “L’im Avis e com porti con i migran o i rap intensifican

198 1955 1972 1927

1990

Comunale

Livorno

avis comunale livorno aviscomunalelivorno Viale Carducci 16, Livorno Tel. 0586 444111 livorno.comunale@avis.it www.avis.it/livorno


Utilizza questa possibilità!

5 x 1000

Comunale Livorno

Destinare il 5 per mille è facile: Sul mod. CUD 2011 e sui modelli per la dichiarazione dei redditi (730 e Unico) è stata predisposta una sezione nella quale il contribuente deve firmare nello spazio relativo e indicare il Codice Fiscale dell’AVIS Comunale di Livorno:

80011630490

Per info: 0586 444111 livorno.comunale@avis.it


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.