Parigi

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VIAGGIO A PARIGI

Indice Descrizione Prima visita novembre 2000 Le Marais e Place des Vosges Il Museo del Louvre Il lungo Senna Saint-Germain-des-Prés e Le Deux Magotz Notre Dame La Torre Eiffel Seconda visita Aprile Maggio 2006 Primo giorno - Montmartre Secondo giorno – Notre Dame e Conciergerie Terzo giorno – Giardini del Louvre e Operà Quarto giorno – Castello di Vincennes – Jardin De Paris Quinto giorno - Marais Sesto giorno - Eurodisney Settimo giorno – Les Invalides Terza visita – Luglio 2007 Primo giorno – Versailles Secondo giorno - La Sainte-Chappelle – Museo D’Orsay Terzo giorno – Operà Quarto giorno – Fontaineblau – Barbizon – La Ville Lumiere Quinto giorno – Museo del Louvre Sesto Giorno – Museo Carnavalet – Place Des Vosges – Rue De Rivoli – Champs Elisèes Settimo giorno – Hemingway - Jardin Du Luxembourg – Saint Sulpice – Cimitero di Perè Lachaise


Descrizione torna all’indice Scrivere di Parigi è imbarazzante. E’ una città che conoscono tutti, che quasi tutti hanno visitato e, comunque, della quale tutti hanno sentito parlare o hanno visto delle immagini. Su internet si trova un’epopea di informazioni reperibili in ogni angolo della rete. Abbiamo deciso quindi di parlare e scrivere pochissimo e di lasciare spazio alle foto. A Parigi siamo stati tre volte; nel 2000, nel 2006 e nel 2007. La prima visita del 2000 la documenterò con pochissime foto, peraltro di scarsa qualità in quanto sono stampe scannerizzate. Sarà un elenco senza commenti che vuole solo testimoniare come è iniziato il nostro amore per questa città che ci da nuove emozioni ogni volta che ci torniamo. Rivedere i luoghi che ormai conosciamo bene non ci annoia, anzi ci stimola a conoscere meglio la storia di questa città che è stata, ed è ancora, il centro della cultura e dell’arte nel mondo. Parigi non è solo musei, torre Eiffel e chiese famose; Parigi, per noi, è il luogo dove riusciamo ad immergerci in una cultura ed in modo di vivere, quello francese, che non è il nostro ma che sentiamo molto vicino

Prima visita novembre 2000 torna all’indice Come ho detto questa visita sarà un elenco di foto prese a Novembre 2000 con un macchina fotografica Reflex analogica e che poi abbiamo scannerizzato.

Le Marais e Place des Vosges torna all’indice La nostra prima meta è stata il Quartiere Le Marais che, con Place des Vosges ci ha subito incantato. Siamo tornati moltre altre volte in questa piazza seicentesca con i portici e la sensazione che proviamo è sempre la stessa: una pace e tranquillità che in poche altre parti del mondo abbiamo trovato.

Il Marais è delimitato, da un lato, dall’Hotel de La Ville che, dopo aver fatto la solita brutta figura chiedendo ad un passante che tipo di Hotel fosse, abbiamo scoperto essere il Municipio di Parigi.


Il Museo del Louvre torna all’indice Al museo del Louvre siamo tornati altre volte e, tutte le volte, abbiamo fotografato la Gioconda in condizioni di luce terribile e con la folla che premeva. Sicuramente questo stupendo quadro potrebbe essere sistemato in una location piÚ adatta e fruibile. Peccato!


Fortunatamente il Louvre non è solo la Gioconda:


Il lungo Senna torna all’indice La prima volta a Parigi non poteva continuare senza la gita sulla Senna sul Bateau Mouche dal quale abbiamo preso questa foto


Saint-Germain-des-Prés e Le Deux Magotz torna all’indice Una passeggiata a Saint Germain des Pres ed al famoso caffè Le Deux Magotz, per degli appassionati d’arte come noi, non poteva mancare. Seduti a questi tavolini ci sembrava di vedere ancora un giovane Pablo Picasso che scarabbocchiava sul tovagliolo o Prèvert, ambedue abituè di questo storico caffè, che componeva qualche poesia d’amore.


Notre Dame torna all’indice Questa magnifica basilica è stata la nostra meta fissa ad ogni viaggi a Parigi. L’abbiamo vista di giorno, di notte con l’illuminazione ed i giochi di luci e musica, l’abbiamo vista dentro e girata tutto intorno. Però, ogni volta, abbiamo scoperto qualcosa di nuovo.

La Torre Eiffel torna all’indice Quante volte torneremo, nei nostri viaggi seguenti, a guardare questa meraviglia. Ma la prima volta, la Torre Eiffel, ci ha proprio incancantato anche perchè è stata l’unica volta che siamo saliti fino in cima. Una bella fatica, ma ne valeva sicuramente la pena.



Seconda visita Aprile Maggio 2006 torna all’indice L’idea di questa seconda visita, svolta tra il 30 aprile ed il 6 maggio 2007, era quella di vedere tutto quello che, nella prima, non eravamo riusciti appunto a vedere. Pia illusione; alla fine del viaggio ci siamo accorti di conoscere ancora molto poco di questa splendida ed enorme città.

Primo giorno - Montmartre torna all’indice Gambe in spalla, appena arrivati andiamo subito a Montmartre risalendo a piedi la collina. Da lontano ci appare, bianca e maestosa, la Basilica del Sacro Cuore. Tutti i luoghi che abbiamo visitato sono stati raggiunti in metropolitana che, a Parigi, è molto efficente e capillare.


Durante il percorso in salita, fotografiamo tutti gli scorci che ci sembrano interessanti; sono veramente tanti!

L’Albergo La Bonne Franquette:



Questo è quello che rimane delle vigne di Parigi


Ed altri scorci di altri locali famosissimi come Le Lapin Agile


A Montmartre gli artisti di strada sono i veri padroni delle stradine e delle piazze


Dallo spiazzo prospicente la Basilica del Sacro Cuore si ammira uno spettacolo mozzafiato su tutta Parigi.




Scendiamo da Montmartre a Pigalle dove incontriamo i locali particolari, simboli di una Parigi a luci rosse.

Ci spostiamo in un altro dei simboli di Montmartre, Le Chat Noir


E, naturalmente, Le Moulin Rouge, soverchiato dalle insegne dei nuovi negozi, ma sempre affascinante.



Secondo giorno – Notre Dame e Conciergerie torna all’indice Cominciamo il secondo giorno in uno dei tanti giardinetti dando da mangiare ai passerotti


E poi ci immergiamo nella meraviglia di Notre Dame



Non lontano da Notre Dame, nell'テ四e de la Citテゥ, andiamo a vedere il Palazzo di giustizia, La Conciergerie



Terminiamo la giornata all’ormai noto Hotel de la Ville.



Terzo giorno – Giardini del Louvre e Operà torna all’indice Oggi tutto relax nei giardini del Louvre



Al Louvre

Ed una visita all’Operà


Durante le nostre passeggiate, troviamo questo stranissimo ristorante


Quarto giorno – Castello di Vincennes – Jardin De Paris torna all’indice A Parigi c’è un solo castello, quello di Vincennes. Noi lo visitiamo il quarto giorno, cercando i Giardini di Parigi, ai margini del Bois de Vincennes. Questo giardino botanico, di quasi 35 ettari. è'stata fondato alla fine degli anni 1960. Il parco è rinomato per la sua ricca collezione di 3.000 varietà di piante e per i suoi giardini a tema, tra cui il giardino di piante mediterranee, i Warrant o il giardino delle piante medicinali. Il giardino ci mostra tutto il suo splendore primaverile e facciamo le più belle foto di questa gita. Indimenticabile|
















Quinto giorno - Marais torna all’indice Iniziamo la giornata al Marais. Place des Vosges è sempre magnifica.


Sempre passeggiando, troviamo questa piazzetta che ci precipita alla fine dell’ottocento. Se non si sentisse il rumore in lontanaza delle auto, non ci meraviglierebbe vedere uscire da uno di questi portoni Victor Hugo. Purtroppo non ricordiamo dove sia. Peccato!


Durante le nostre camminate, entriamo in un cortile di un palazzo e ci accorgiamo che stanno girando un film in costume. Riconosciamo l’attrice che è l’italianissima Asia Argento.


Sesto giorno - Eurodisney torna all’indice Mancare a questo appuntamento era impossibile. Per degli appassionati dei cartoni di Disney come noi, entrare in questo magico mondo è stato affascinante come entrare in una grande museo. Ci siamo sentiti bene, bambini, un pò sciocchi ma felici. Mai prendersi troppo sul serio!


















































La giornata finisce con lo spettacolo della Torre Eiffel illuminata con migliaia di luci


Settimo giorno – Les Invalides torna all’indice Terminaiamo il viaggio con la visita a Les Invalides, il grande complesso che ospita al suo interno la tomba di Napoleone









Come nella nostra migliore tradizione, il viaggio termina agli Chanps ElysĂŠes.


Terza visita – Luglio 2007 torna all’indice Tornare ancora a Parigi? Questo dubbio ci ha colto quando, di ritorno da un viaggio a Monaco, eravamo indecisi se continuare in Germania o andare di nuovo a Parigi. Poi, il desiderio di vedere altre cose o approfondire la conoscenza di quello che già conoscevamo ci ha convinto. Quindi, ancora a Parigi!

Primo giorno – Versailles torna all’indice Durante le altre visite non eravamo mai riusciti ad uscire da Parigi. Questa volta abbiamo subito deciso di andare a Versailles e visitare la Reggia ed i giardini, uno dei monument più visitati e famosi. Queste sono le foto che abbiamo fatto durante questa visita che, causa la stagione ed il caldo, si è rivelata molto faticosa. Cosa non si fa per l’arte!



Da questi giardici ci si aspetta sempre d’incontrare la Marchesa di Plessis-Bellier e Luigi XIV che


passeggiano con il codazzo della corte. Quanta immaginazione!









Tornando da Versalilles, abbiamo lasciato l’auto vicino al castello di Vincennes che è il parcheggio gratuito più vicino alla casa che avevamo affittato da un nostro amico in Avenue de Daumesnil. Non possiamo evitare di fare alcune foto a questo splendido castello nel quale, tra l’altro, nel 1917 fu fucilata Mata Hari.



E finalmente siamo a casa! La casa è una mansarda molto romantica sui tetti di Parigi, ma quanta fatica per arrivarci! I cinque piani a piedi, con tanto di valige, ci sembrano senza fine.


La mansarda è, però, veramente carina. Una visuale dei tetti di Parigi ci trasporta in pieno ottocento

. Ci sentiamo molto Rodolfo e Mimì.

Secondo giorno - La Sainte-Chappelle – Museo D’Orsay torna all’indice Oggi andiamo nel cuore di Parigi, nell'Île de la Cité, a visitare la Sainte-Chappelle una cappella gotica che è famosa per le sue vetrate, dicono le più belle al mondo. Ovviamente tutto ciò lo dicono i parigini. Comunque, la cappella e le vetrate sono magnifiche. Una foto del lungo Senna e di Notre Dame è un classico e non poteva mancare.




La seconda meta della giornata è il Museo D’Orsay. Descrivere le sensazioni provarte durante la visita a questo tempio dell’Impressionismo, post impressionismo e Art Nouveau, costruito in una ex stazione ferroviaria, è molto difficile. Tutti i capolavori studiati a scuola ed ammirate sulle pagine dei libri e dei cataloghi s trovano alle pareti di questo Museo. Queste sono le foto che, immeritatamente, tentano di rendere l’idea di cosa abbiamo visto.


















Terzo giorno – Operà torna all’indice Oggi la giornata è dedicata all’Operà che, oltre ad un teatro, è un meraviglioso palazzo pieno di opere d’arte. Avevamo già visitato gli esterni, ma all’interno si trovano saloni bellissimi e una moltitudine di opere d’arte. Questo è uno di quei posti nel quale siamo tornati volentieri.





Quarto giorno – Fontaineblau – Barbizon – La Ville Lumiere torna all’indice Ad una settantina di kilometri da Parigi, abbiamo visitato questa località, Fontaneiblau, famosa, oltre che per una magnifica foresta, soprattutto per il castello reale e i giardini, dimora dei sovrani di Francia. Queste sono le foto che rendono l’idea della grandiosità di questo monumento.







L’aspetto militare di questo palazzo ci fa immaginare di incontrare I Tre Moschettieri che duellano con D’Artagnan dietro l’angolo, ma noi incontriamo solo turisti giapponesi che si sfidano a chi fa più foto. Che tristezza!





Tornando verso Parigi, ci siamo imbattuti in questo incantevole villaggio, Barbizon, che poi, abbiamo scoperto essere stato sede della famosa Scuola di Barbizon un cenacolo di pittori ed artisti tra metĂ e la fine dell’ottocento. Il villaggio è uno splendore e merita sicuramente la visita.




Questa sera vogliamo vedere la famosa Ville Lumiere. Per far questo siamo saliti a Monmartre, davanti alla Basilica del Sacro Coer e staimo aspettando, insiame ad una mooltitudine di persone, che faccia notte e che si accenda tutta la città Però non abbiamo tenuto conto che siamo molto più a nord di roma e quindi fa notte molto più tardi. Insomma alle 21 ancora è giorno! Finalmente cala il sole e possiamo ammirare uno spettacolo meraviglioso.





Quinto giorno – Museo del Louvre torna all’indice Parlare e mostrare immagini del Louvre è veramente complicato. Per noi questa è stata la seconda visita e, sicuramente, non sarà l’ultima. Stavolta avevamo organizzato il giro ed abbiamo potuto vedere molto di più, specie nella sezione Egizia, che, comunque, è meno del 50% di quanto avremmo potuto vedere. Sarà per la prossima volta! All’inizio della visita non possiamo mancare, in onore del libro “Il Codice da Vinci”, che comunque, sarà una delle guide ideali di altri luoghi da visitare nei prossimi giorni, andiamno a vedere le due piramide rovesciate all’ingresso del museo.






Per fotografare la gioconda, la solita tragedia





Concludiamo la giornata da Chez Angelina 226, rue de Rivoli, una pasticceria famosissima vicino al Luovre dove si mangia una cioccolata calda ed un Mont Blanc unico. Provare per credere!

Sesto Giorno – Museo Carnavalet – Place Des Vosges – Rue De Rivoli – Champs Elisèes torna all’indice Oggi iniziamo di buon mattino con L'hotel Carnavalet. Questo hotel di stile Rinascimentale è stato acquisito nel 1880 dalla città di Parigi per realizzare il suo museo storico. Al centro dei suoi giardini si erge una statua di Luigi XIV. Ancor oggi l'hotel Carnavalet è un museo, potete visitarlo gratuitamente.


Non siamo lontani da Place Des Vosges e dal Marais. Quindi non possiamo non tornare in quella che è, per noi, la piazza piÚ bella di Parigi.


Passiamo la mattinata in completo relax a dar da mangiare ai piccioni. Una meraviglia!

Pomeriggio di shopping in Rue de Rivoli e serata agli Champs Elisèes





Settimo giorno – Hemingway - Jardin Du Luxembourg – Saint Sulpice – Cimitero di Perè Lachaise torna all’indice Il tema di oggi sarà, tra gli altri, i luoghi di Ernest Hemingway. Il famoso scrittore soggiornò a Parigi negli anni venti e molti luoghi hanno avuto una rilevanza nella sua storia. Alcuni di questi luoghi li abbiamo visitato. Chi ha letto i nostri post di viaggi, sà che abbiamo seguito Hemingway in molti dei posti nei quali ha vissuto (Pamplona, Key West etc.), ma è a Parigi che ha iniziato la sua carriera letteraria e per noi quindi questa è una meta obbligata. Iniziamo quindi con rue de l'Odéon, la strada dei librai per eccellenza, ben nota agli appassionati di libri antichi. Al no. 7 si trovava la "Maison des Amis du Livre", aperta nel 1917 da una "pasionaria" della letteratura, Adrienne Monnier. Ebbe l'idea geniale di invitare i poeti a declamarvi i propri versi. Per fare solo qualche nome fra i tanti: Apollinaire, Gide, Claudel, Valéry, Prévert. André Breton vi incontrò Aragon, con il quale avrebbe in seguito fondato il movimento surrealista. Al no. 12 si trovava invece la prima libreria di lingua inglese di Parigi (che ha poi traslocato nei pressi di NotreDame, ovvero "Shakespeare & Co.". Fu fondata nel 1919 dall'Americana Sylvia Beach, che vi accolse le più grandi firme della letteratura anglosassone: Hemingway, Fitzgerald, Stein, Pound e Joyce. Quest'ultimo vi incontrò per la prima volta Gide e Valéry. Una targa sulla facciata ricorda che fu qui che venne pubblicato, nel 1922, il capolavoro di James Joyce, "Ulisse". Sylvia Beach e Adrienne Monnier abitavano in un appartamento al quinto piano del civico 18. Vi cenarono, fra gli altri, Fitzgerald, Joyce e Hemingway con la moglie Hadley. Hemingway vi ritornò il 25 Agosto 1944, in una jeep, con alcuni soldati americani, per "liberare la via". Nelle sue memorie, Sylvia Beach racconta che Hemingway arrivò da lei in divisa da commando, coperto di sangue. La baciò, chiese del cibo e andò poi a sparare qualche colpo sul tetto per far sloggiare un cecchino tedesco. Alla fine annunciò che andava a liberare le cantine del Ritz!


Torneremo a visitare altri luoghi dove ha vissuto Hemingway; per ora ci spostiamo nei Jardin Du Luxembourg dove abbiamo preso alcune delle piÚ belle foto del viaggio anzi, forse la prossima è foto che preferisco in assoluto.









Uscendo dai giardini ci siamo diretti in rue FĂŠrou, piccola via tranquilla. Hemingway e la moglie, nel 1927/28, affittarono un appartamento al no. 6, raffinato edificio custodito da sfingi.

Sempre in tema di scrittori, ci siamo concessi una piccola divagazione ed in la rue de Vaugirard. al no. 58 (angolo rue Bonaparte), abitarono, dal 1928, Scott e Zelda Fitzgerald.


Sempre nelle vicinanze dei giardini del Lussemburgo ed in tema di scrittori e libri, il prossimo luogo da visitare è la Chiesa Di Saint Sulpice, la seconda Chiesa di Parigi dopo Notre Dame, citata nel libro “Il Codice da Vinci”. Naturalmente, abbiamo prestato la massima attenzione alla meridiana, a forma di obelisco e con un filo di ottone incardinato nel monumento e nel pavimento della chiesa, in direzione sud. È stato installato nel XVIII secolo dagli studiosi dell'Osservatorio di Parigi su richiesta del curato del luogo, desideroso di stabilire con precisione la data dell'equinozio di marzo, e quindi quella di Pasqua. Ogni giorno dell'anno, quando il sole culmina a mezzogiorno, i suoi raggi attraversano una lente situata nella vetrata del transetto sud e va a toccare la linea di ottone, più o meno vicino all'obelisco a seconda del periodo dell'anno.



Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita del Cimitero di Perè Lachaise. Perchè visitare un cimitero? Perchè è uno dei più famosi al mondo e conserva le spoglie deli uomini e donne più grandi della storia e dell’arte. Facciamo qualche nome: Savinien Cyrano de Bergerac († 1655), Molière († 1673), Jean de La Fontaine († 1695), Vincenzo Bellini († 1835), Luigi Cherubini († 1842), Frédéric Chopin († 1849), Honoré de Balzac († 1850), Gioachino Rossini († 1868, poi tumulato nella Basilica di Santa Croce a Firenze), Georges Bizet († 1875), Virginia Oldoini, contessa di Castiglione († 1899).Oscar Wilde († 1900), Camille Pissarro († 1903), Guillaume Apollinaire († 1918), Amedeo Modigliani († 1920), Marcel Proust († 1922), Sarah Bernhardt († 1923), Piero Gobetti († 1926), Isadora Duncan († 1927), Edith Piaf († 1963), Maria Callas († 1977), Marcel Camus († 1982), Simone Signoret († 1985), Yves Montand († 1991), Michel Petrucciani (1999). Gilbert Bécaud († 2001), Marie Trintignant († 2003), Marcel Marceau († 2007), Henri Salvador († 2008), Maria Schneider († 2011), Annie Girardot († 2011). Ma uno su tutti è il nome che cercavamo, che abbiamo trovato e che abbiamo rimpianto, Jim Morrison († 1971) che, con The Doors, ancora portiamo nell’anima.







In serata siamo tornati ancora una volta nei Jardin De Paris vicino al castello di Vincennes dove abbiamo conclusa la nostra terza visita a Parigi. Delle coppie di sposi stavano facendo le foto di rito e noi ci siamo fermati a guardarli. Alla fine di questo viaggio ci siamo accorti di essere tornati in molti dei posti che avevamo giĂ visto. Ma non ci siamo certo pentiti e, se torneremo ancora, andremo sicuramente al Marais, a Monmartre, al Louvre, al Luxembourg o ai Jardin de Paris e siamo sicuri che troveremo cose nuove da vedere.









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