Le magie della Basilicata

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Le magie della Basilicata Non conoscevo la Basilicata, e non la conoscevo perchè, come la maggior parte delle persone a cui l’ho chiesto, non riuscivo a collocarla geograficamente. Dov’è la Basilicata? Vicino alla Puglia, sotto la Campania, quasi in Calabria? Insomma, quando mi hanno proposto questa gita, ho controllato sulla cartina geografica:

http://www.tuttitalia.it/basilicata/76-mappa/


http://www.italiadascoprire.net/regioni-italia/mappe/2/basilicata.html

ed ho chiarito la posizione della Basilicata. E’ proprio al centro tra questa tre regioni, sbocca su due mari, Ionio e Tirreno, in mezzo a montagne importanti come la Sila nell’Appennino Lucano, raggiungibile da Roma, purtroppo, quasi esclusivamente con la Salerno – Reggio Calabria. Purtroppo, perchè questa strada, come tutti sanno, è veramente difficile. Infatti il primo dei molti atti d’amore che il viaggiatore deve fare per andare in Basilicata, è passare per la A3. La gita che mi avevano proposta era a Chiaromonte, nella valle del Sinni ed anche stavolta ho dovuto controllare sulle mappe:

Foto da Google map


Questo che farò di seguito è il resoconto, soprattutto fotografico, di due viaggi fatti a settembre ed a dicembre 2010. Non vuol essere uno stimolo al viaggio o una recensione, perchè la Basilicata si reclamizza da sola. Vuole solo essere una testimonianza dell’amore per questa terra nato da poco ma molto sentito.

Settembre 2010:

viaggio di andata tranquillo: in cinque ore siamo a Chiaromonte. Prima cena a base di insalata di baccalà ed altre pietanze lucane preparate in modo magistrale dalla mamma del nostro ospite, un incredibile signora che, malgrado l’età non più giovanissima e la permanenza a Roma da molti anni, non ha perso la vitalità e lo spirito della gente della Basilica. Questo spirito, e di conseguenza il comportamento, è stata una vera scoperta. La gente di qui è cordiale, gentile, estremamente ospitale ed aperta, anche come mentalità. Chiunque, anche se sconosciuto, ti saluta con un sorriso e se poco poco ti vede per la seconda volta, devi già aspettarti l’invito a casa a prendere qualcosa. E’ con questa cena che è iniziata la passione per i prodotti locali, primo tra tutti i “Peperoni Cruschi” di Senise che abbiamo poi abbondantemente trattato nel blog. Sicuramente, l’amore per la Basilicata è stato istigato e “condito” da questa cena. La mattina successiva, gita al Pollino, dove siamo andati a vedere il famoso Pino Loricato. Tra paesaggi di montagna, animali, alberi secolari ed un’ottimo pasto in un rifugio, abbiamo passato un’incredibile giornata tra espressioni di meraviglia ed ammirazione. La nostra guida locale, poi divenuto un carissimo amico, ci ha fatto conoscere scorci stupendi di una natura ancora incontaminata. Ecco alcune mie foto:



Al rietro, un passagio al Lago di Monte Cotugno, lago artificiale generato dalla famosa diga omonima, una diga costruita negli anni tra il 1970 e il 1982 nel territorio del comune di Senise lungo il corso del fiume Sinni. È la più grande diga d'Europa in terra battuta.

La sera, cena in grotta. Cioè, il proprietario dell’albergo dove eravamo alloggiati, ci ha organizzato una cena, a base di prodotti e pietanze locali, nella sua cantina, una delle 800 di Chiaromonte. Ovviamente, tutto era ottimo ed il nostro amore per la Lucania cresceva. Il giorno successivo, gita ai sassi di Matera. Senza commenti, credo sia una delle città più belle e suggestive che ho mai visto. L’atmosfera è quella di vivere nel passato, un passato di difficoltà, forse di povertà, sicuramente di attaccamento al posto in cui si viveva, anche se questo posto erano delle grotte. Oggi il progresso comunque non è riuscito ad intaccare


questa suggestione che film come “La Passione di Cristo� di Mel Gisbson hanno contribuito ad alimentare.



Il ritorno verso Roma è stato fatto dal lato del Tirreno, verso Maratea, dove abbiamo colto alcune delle immagini piÚ suggestive.





Dicembre 2010: Dopo il solito viaggio di cinque ore, stavolta un po più difficile in quanto abbiamo assaporato il piacere di un’oretta di fila sulla A3, dietro ad un camion di mattoni che andava a venti all’ora su un tratto a corsia unica, siamo arrivati a Chiaromonte. Lo scopo del viaggio era quello di partecipare all’apertura delle botti l’8 dicembre. E’ un’usanza di questo paese aprire le botti l’8 dicembre ed assaggiare il vino. Tutti i proprietari di cantine (ce ne sono 800) aprono la cantina agli amici, assaggiano il vino, offrono da mangiare e fanno festa. Con questi buoni propositi, abbiamo iniziato la nostra gita con una passeggiata per il paese, sempre bello e caratteristico.

Il giorno dopo, gita alla Certosa di Padula,


ed al paese (Padula), dove abbiamo trovato, per caso, la Casa Museo di Joe Petrosino


Di ritorno, visita a Lagonegro, incantevole paesaggio montano. Sembra un laghetto svizzero!!!


Seratina a base di bistecche gentilmente offerte dal macellaio storico locale Arcomano Oreste che è proprietario anche di un agriturismo:


Il giorno successivo, solita cena in grotta con piatti Locali, “gliummariell” e “suffritt”


E, finalmente, apertura delle cantine ed assaggi del vino nuovo!!!



Il rientro il giorno dopo, tristi di lasciare la Basilicata ma arricchiti nello spirito, e forse anche un pò nel corpo!!! Comunque, andando via, abbiamo caricato l’auto di prodotti locali, non ultimo uno stupendo olio appena molito nel frantoio locale.



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