Io speriamo che me la cavo» elaborato finale

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«Io speriamo che me la cavo» … o ic tt a id d o rs o rc e p n u i d a z Esperien


L’ELABORATO FINALE…..CHE STORIA! • Voglio raccontarvi come si è voluto il mio percorso formativo all’interno di un gruppo-classe nell’ambito della formazione curata dal didatec dell’indire • Stupore, emozione, incredulità ma anche voglia di mettersi in discussione e di conoscere, applicandole, le nuove tecnologie alla metodologia didattica superando quella tradizionale. • Queste sono state le mie sensazioni quando ho visto rispondere positivamente ad una mia richiesta, l’Indire, visto che volevo partecipare ad un PON Didatec base.


IL RACCONTO…..CONTINUA • Gradualmente la curiosità verso il nuovo si è trasformata in forte motivazione man mano che mi rendevo conto di come potevo mutare il mio approccio didattico con gli studenti utilizzando strumenti che mi avrebbero dato quelle conoscenze e quelle competenze che ancora non avevo sperimentato in un percorso educativo-didattico, vista l’applicazione discontinua di queste tecnologie nell’ambito della mia programmazione disciplinare nelle singole classi • Tutto ciò mi ha permesso di narrare il mio vissuto, il mio punto di vista, le mie osservazioni confrontandoli con le innovazioni e le novità di un tale percorso


• La intorno al docente in quanto l’allievo rappresenta attraverso un suo coinvolgimento formazione a mio avviso, ha sempre caratterizzato un nuovo modo di porsi nel contesto classe pur nel rispetto dei diversi ritmi di apprendimento degli allievi nel fornire loro conoscenze nuove attraverso un linguaggio più vicino a loro e dunque di facile comprensione. • Ormai ritengo si sia superata quella visione che vede nella scuola tutto ruotare o attivo il «fulcro didattico» di ogni attività.


• In merito la scoperta e l’utilizzo delle nuove risorse, in virtù della loro necessità a livello di apprendimento, ha condotto ad un mutamento significativo nel rapporto educativodidattico con gli allievi i quali già conoscono in modo autodidattico queste tecnologie e che pertanto ci consente di metterci in relazione utilizzando un linguaggio comprensibile e quindi più al passo con i tempi


• Ecco allora la necessità di proporre unità tematiche in forma nuova attraverso un forte coinvolgimento degli studenti i quali forti dell’esortazione del loro docente ( ad es. aprire un blog di riflessione su argomenti importanti come la libertà) avrebbe sicuramente favorito la discussione ,il dialogo, il confronto, la scelta democratica, nel rispetto delle idee altrui e degli altrui convincimenti , considerandoli non contrapposti ma arricchenti per favorire il dialogo educativo tra coetanei e tra studente e docente.


• In tutto questo entra a pieno titolo la trattazione delle tematiche con passione, competenza e professionalità da parte della nostra tutor che con discrezione ed impegno ci ha e mi ha, gradualmente inserito in un contesto nuovo fatto di: •

blog, kiwi,ebook. Tutto ciò rappresentava una scoperta che pian piano ho reso produttiva attraverso i momenti formativi ed autoformativi

Ho iniziato a proporre ad una seconda classe del liceo delle scienze umane una riflessione sul valore della democrazia esortandoli ad aprire un blog e individuandone un amministratore. Ho altresì indicato l’importanza di consultare altre fonti come wikipedia facendo della conoscenza una scoperta di come la Costituzione Italiana nonostante gli anni rappresenti per tutti un grande esempio di convergenza e di confronto delle idee nel rispetto di quelle


• Naturalmente come tutte le novità inserite in un percorso didattico da proporre sono emerse delle difficoltà riferite ai tempi di comprensione e forse ai timori di non riuscire a dare/fare qualcosa di utile e produttivo sulla tematica. • Senza perdermi d’animo ho proposto loro di provare ad elaborare un video con animoto inserendo un testo iniziale ed uno finale con delle foto intermedie scelte da loro. Quello sarebbe stato il loro contributo alla riflessione sul tema dei valori.Questo coinvolgimento li ha non solo tranquillizzati ma ulteriormente coinvolti al fine della «resa» in quanto si sono sentiti parte integrante di un gruppo classe che non li escludeva ma che al contrario li esortava a dare ed fare .


• Superate queste difficoltà il gruppo-classe reso consapevole e protagonista dell’apprendimento ha dato maggiore importanza al blog proposto sull’argomento soprattutto attraverso il giusto coinvolgimento di tutti sentendosi parte di un percorso didattico volto a cercare negli studenti le giuste motivazioni al fine di farli crescere nella consapevolezza della responsabilità che si evidenzia quando bisogna prendere delle decisioni che serviranno ad interpretare gli eventi, aiuteranno nella riflessione favoriranno la costruzioni di nuovi significati. • Ed ecco allora come gli studenti hanno reso a livello didattico preparando in ppt un lavoro che in seguito si è trasformato in un libriccino dal titolo «Educare alla democrazia» che si • allega a quest’elaborato discorsivo finale


• Pertanto a conclusione di questo percorso caratteri caratterizzato da momenti formativi ed autoformativi non posso che ritenermi soddisfatto in quanto mi sono reso conto di come un buon lavoro didattico è possibile solo se le componenti che operano nella scuola si impegnano a farlo in sinergia. Questo mi ha consentito di proporre discussione in format di riflessioni nel gruppo di lavoro ma anche di trattare a livello interdisciplinare alcune tematiche utilizzando strumenti innovativi e condividendone le risultanze. • Questa esperienza per me ha significato molto sia per il rapporto che si è creato con i colleghi sia per l’utilizzo nel mio lavoro di docente di materiali preparati insieme agli studenti attraverso la condivisione di momenti didattici significativi.


• Ecco allora il moti vo che

mi ha spinto ad intitola re

il lavoro: • « Io speriamo che me la cavo» proprio p erché tutto rappresentava per me un scoperta che gradu almente e diventata realtà. • GRAZIE A TUTTI E D ARRIVEDERCI ALLA P ROSSIMA!!!


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