Anteprima: Steam Pirates' Railroads

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AVERSANO - ALESSI ANGHINI - CASSESE - ZANCATO


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RAILROADS Creato da Matteo Aversano Š Matteo Aversano Š 2015 per la presente edizione ManFont RAILROADS vol.1 Sceneggiatura Matteo Aversano Disegni Matteo Aversano Cleanup Carmine Cassese Flat e Colori Alessandro Alessi Anghini Flat Federica Zancato Disegno di copertina Matteo Aversano ersano Colori copertina pertina Andrea Guardino ino Lettering Manuela Mariuzzoo Editor David d Malan Progetto etto Grafico Manuela uela Mariuzzo Proofreading freading Barbara Nosenzoo / Luc Luca uca ca Baino

CEO Manfredi Toraldo Editor in Chief Luca Baino Project Manager Manuela Mariuzzo Sede legale via Marconi, 7 10030 Vische (TO) - Italy www.manfont.com manf@manfont.com Finito di stampare nel mese di ottobre 2015 presso Press Up S.r.l. - www.pressup.it


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PREFAZIONE

’è questa cosa, che lo steampunk è considerato un po’ difficile da digerire. Non so, probabilmente sono io, ma l’abbinamento di fantascienza e ambientazione vittoriana o pseudo-tale quando non da “conquista del west” mi è sempre sembrato ostico. Certo, un gioco letterario molto stuzzicante sulla carta, ma spesso poco appassionante. Per questo, quando Matteo mi ha chiesto di introdurre al lettore il suo Railroads, ho sollevato più di un sopracciglio (due: ne ho due, in effetti è solo un modo di dire). Dirò una cosa impopolare che mi alienerà subito le simpatie dei lettori: i capisaldi storici dello steampunk come La macchina della realtà di Gibson e Sterling o La lega degli straordinari gentlemen di Moore e O’Neill mi hanno profondamente annoiato. Ci ho provato, parecchie volte. Ma non sono riuscito a finirli. Il punk identificativo della cultura underground non è bastato a farmi andar giù quelle storie. Allo steam ho sempre preferito il cyber, o lo splatter.

Naturalmente, ci sono delle eccezioni: quando il punto non è solo “cosa succederebbe

se la tecnologia a vapore si sviluppasse in una linea temporale alternativa in modo talmente avanzato da permettere azioni impossibili nell’epoca storica che abbiamo studiato sui libri”; o quando non tutto è incentrato su quell’idea di retrofuturo che ovviamente andava benissimo quando a scrivere era Jules Verne ma che alla lunga, se chi scrive è nato negli ultimi 50 anni, risulta stucchevole. Insomma, quando il concetto di steampunk è un condimento e non il piatto principale.

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rendiamo Miyazaki. A chi non piace Miyazaki? Tutti amano lo Studio Ghibli. Io ne vado pazzo. Eppure proprio Miyazaki, in Laputa il castello nel cielo o in Il castello errante di Howl ingloba in gran parte un’estetica steampunk che peraltro a metà degli anni ‘80 era ancora lontana dalla diffusione di massa dei decenni successivi. Ma Miyazaki, appunto, usa questo tipo di estetica per “colorare” le sue storie personali di amicizia, ecologismo, antimilitarismo. Oppure un altro caso, completamente diverso: Gotham by Gaslight di Augustyn e Mignola. Batman, i supereroi, la DC Comics, tutto molto noto, ma ambientato in un 1889 alternativo. Un’idea bizzarra e probabilmente un po’ gratuita, ma -ehi!- Mignola è Mignola e quel fumetto è divertente.

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in Italia? nel 2009 Bonelli, con la miniserie Greystorm di Serra e Cozzi, mi ha fatto pensare a una via nazionale allo steampunk. Poi però lo stesso Serra ha precisato che non si trattava tanto di steampunk quando di grande avventura bonelliana calata in un realistico contesto ottocentesco. Ergo, noi non abbiamo una vera “tradizione steampunk”, ad eccezione delle ucronìe del versatile Luca Enoch (sempre su Bonelli con Lilith) o di qualche sporadica incursione Disney in quel tipo di immaginario. Fino ad ora.

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atteo Aversano, io lo conoscevo bene. Ci siamo incontrati in quel periodo di grande fermento della rete che è oggi noto come “la nascita del web 2.0”. Entrambi avevamo un blog: il suo si chiamava One toke over the line. Se pensate immediatamente che sia il titolo di una canzone di un oscuro duo di folksinger americani che viene canticchiata all’inizio di Paura e disgusto a Las Vegas, di Hunter S. Thompson, capirete subito il grado altissimo di (1) geekiness di Matteo. 3


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oi, come capita sempre in queste curiose amicizie web, ci siamo sentiti “a corrente alternata” per diversi anni. Matteo ha illustrato un mio racconto a puntate, si è trasferito da Genova a Torino, ha fatto la Scuola Internazionale di Comics, ha fatto fumetti, ha fatto illustrazioni, copertine di dischi, videoclip animati e partecipato alla creazione di videogames. Poi, nel 2011 è entrato a far parte della ManFont. E quello è stato un po’ lo spartiacque.

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uando Matteo mi ha spiegato cosa fosse la ManFont, ho dovuto abbandonare la mia bellissima ma improbabile idea che si trattasse di un supereroe metà uomo e metà carattere tipografico: ManFont è un collettivo di autori, editor, disegnatori, coloristi, inchiostratori, grafici, etc. che applica il metodo della factory artistica per autoprodurre fumetti e graphic novel. Come questo Railroads. Non c’è bisogno che sottolinei quanto può costare, in termini di impegno, sonno, lavoro e ansie un’autoproduzione di questo tipo. Railroads è un risultato che per me va al di là delle aspettative. Anche perché - e qui chiudo il cerchio - è steampunk senza essere noioso!

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eo, infatti, da narratore abituato a spiazzare, combina Verne e Salgari: abbina l’estetica steampunk alle storie di pirati care al romanziere torinese al cui fiume di avventure evidentemente da piccolo si è abbeverato. La combinazione, che sulla carta era un grosso (2) WTF , si rivela vincente: non c’è il tempo di familiarizzare coi personaggi che si è subito proiettati nell’azione. Azione su rotaie, con treni a vapore comandati da pirati senza scrupoli, (3) con cannonate, corse, abbordaggi, salti da un vagone all’altro e un McGuffin totalmente e letteralmente steampunk. Ma ora è inutile descrivervi troppo “Railroads”. Tanto vale girare la pagina e iniziare a leggerlo!

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i sento di aggiungere solo una cosa. C’è un aspetto dell’estetica steampunk che mi vede tra i fan più entusiasti. Lo possiamo riassumere nel concetto “tipe dal seno prosperoso che si vestono una via di mezzo tra una prostituta del 1890 e un aviatore tedesco”. Ecco: negli anni, Matteo si è specializzato in modo esemplare nel disegnare questo tipo di donnine. Il che è un altro ottimo motivo per leggere Railroads! Pietro Izzo Piero Izzo è giornalista, blogger e sceneggiatore. Si occupa in particolare di pre-produzione e promozione. Nel tempo libero lavora come Web Project Manager. Ama Carpenter, Scorsese e Wilder www.casaizzo.com 1.

2. 3.

Per chi ha vissuto su un altro pianeta fino ad oggi, il geek non va confuso con il nerd. Laddove sia il geek che il nerd hanno ben radicata la passione per la tecnologia, i fumetti, la cultura pop, il fantasy, Star Trek, Star Wars, Battlestar Galactica e il Doctor Who, il geek ha mantenuto una buona capacità di interazione sociale. Il nerd no. Se incontrate Matteo di persona, quindi, potreste considerarlo quasi normale. Acronimo inglese molto usato on line dalla popolazione geek che sta per “What The Fuck”, ossia “ma cosa diamine” nell’italico idioma. Termine inventato da Sir Alfred Hitchcock che definisce un oggetto apparentemente insignificante ai fini della storia un pretesto narrativo - attorno al quale ruota tutta l’azione dei personaggi. Curiosamente, molto spesso si tratta di una valigetta, o di un baule… 4


Capitolo I

All’Arrembaggio!



È soltanto qui, su questi prati, in questa cerchia di monti torreggianti e immacolati che posso sentirmi libera!

Nell’abbraccio di questi boschi posso finalmente ritrovare l’armonia e la pace.

La natura, dopo decenni di guerre fratricide, è tornata a cantare, a danzare, a…

… Tremare?!

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Maledetti pirati!!!

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Sala macchine! Tenete la velocità, ci aspetta una rotta turbolenta, per lasciarci la Deathwish alle spalle!

capotreno! dobbiamo usare un binario secondario e invertire la rotta!

Felafel, che dici? La Clayton ha abbastanza allungo per batterli prima del prossimo scambio!

Ci faranno a pezzi, miseria ladra!

prima di allora, gli avremo regalato il fianco migliore per abbordarci!

“… E mi pare che i tagliagole del capotreno Armsteel sappiano il fatto loro!”

{ Sgrunt! } Non vedo l’ora che tu vada in pensione, vecchio scemo, per non doverti più dare ragione!

Ci sono andato vent’anni fa in pensione, Capotreno Watts. Romperle le palle, è un’hobby!

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sacchi di carne morta della deathwish! tocca a voi! sapete il cosa e il come, mi aspetto di venire soddisfatta.

Err…

capo, Non dovremmo aspettare che le linee si avvicinino per… il salto?!

Diavolo, con tutto quello che c’era da fare devo essermi dimenticata di averti promosso mio secondo, verme!

“Non abbiamo il lusso di ASPETTARE i porci comodi delle rotaie! Per cui se vi ordino di lanciarvi adesso…”

… Voi vi lanciate!

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in posizione! arrivanooo!!!

vaiiii!

yeeeeah!!!

Woooo!

fuoco!!!

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capo! tira come una bestia scappata dall’inferno! come stiamo messi là fuori?

bene!

giusto qualche buco qui e là, qualche pirata a bordo e un paio di feriti di troppo, ma non preoccupatevene, signorine emerson! il vostro operato è encomiabile!

signorine, come va la caldaia?

… l’ultimo rocchetto l’ha finito alina per cucirci l’arrosto!

dottor marbot, risparmi sulle suture e sull’etere, ci aspettiamo il pienone al suo spettacolo!

già fatto! l’unico etere rimasto dovrei strizzarlo fuori dalla sua ciurma, e non si preoccupi per il filo da sutura…

capo! mi rifiuto di buttare di nuovo tutta questa soupe per un paio di scaramucce tra i ponti!

mal che vada, offrine al nostro medico di bordo… tu e lui avete qualcosa da dirvi circa arrosti e filo da sutura!

capotreno! il carico della stiva si è allentato! cederà! ma io e i miei siamo bloccati in una barricata alla carrozza ristorante e… 12

diamine! chi possiamo mandare laggiù?


martin! smettila di giocare coi pirati! c’è da fissare subito il carico nella stiva!

tombola!

ok capotreno, mi dia solo un attimo per--

ok, signore‌ stiva, carico, fare presto! mi dia soltanto un attimo per--

crepa!

ok, hai avuto entrambi i tuoi attimi. ci mettiamo finalmente in marcia, ragazzo?!

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Doveva essere una rotta sicura! altro che giro panoramico! finiremo ammazzati o, peggio… rapinati!

calmatevi miei cari ospiti! può capitare di imbattersi in qualche… autoctono dai modi pittoreschi!

cannonata!

ma siete al sicuro qui sulla clayton. è solo una piccola scaramuccia, una coreografia! questo convoglio è una vera…

maledizione… siamo già a portata di tiro!

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cannonieri! deathwish a favore tra poco… prepararsi al fuoco!


sbrigati! - dice watts come no, che vuoi che sia?!

“almeno è il momento ideale per godersi il panorama!â€?

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aaaah!

Oh caaa--

Mollalo, bastardo!

--volo!!!

--aaa--

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tipico‌

sarebbe stato troppo facile‌

ehi, compari‌ mi sa che ho lasciato i grimaldelli negli altri pantaloni!

hah! lascia stare, ho portato il mio!

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...CONTINUA Per leggere tutta la storia, acquista il fumetto completo sullo store manfont:

WWW.MANFONT.COM/NEGOZIO


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