Interrogazione 10 rifiuti

Page 1

Mestrino, 9 gennaio 2014

Egr. sig. Sindaco di Mestrino Egr. sig. presidente del Consiglio Comunale INTERROGAZIONE 10 RIFIUTI PRESO ATTO       

Legge 241/90 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi; Decreto Legislativo del 14 marzo 2013 n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; Direttiva 2006/12/CE per il trattamento dei rifiuti; Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti; Decreto legislativo n. 22 del 5 febbraio 1997 “Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. “; Decreto Legislativo n. 152/2006 “Norme in materia ambientale”; Piano Economico Finanziario – TARES 2013 Comune di MESTRINO. CONSIDERATO

che la direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio definisce alcuni concetti basilari, come la nozione di rifiuto, recupero e smaltimento, e stabilisce gli obblighi essenziali per la gestione dei rifiuti, in particolare un obbligo di autorizzazione e di registrazione per un ente o un’impresa che effettua le operazioni di gestione dei rifiuti e un obbligo per gli Stati membri di elaborare piani per la gestione dei rifiuti. Stabilisce inoltre principi fondamentali come l’obbligo di trattare i rifiuti in modo da evitare impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana, un incentivo ad applicare la gerarchia dei rifiuti e, secondo il principio “chi inquina paga”, il requisito che i costi dello smaltimento dei rifiuti siano sostenuti dal detentore dei rifiuti, dai detentori precedenti o dai produttori del prodotto causa dei rifiuti;

che nella risoluzione del 20 aprile 2004 sulla succitata comunicazione, il Parlamento europeo invitava la Commissione a considerare la possibilità di

MOVIMENTO CINQUE STELLE – MESTRINO


estendere l’ambito di applicazione della direttiva 96/61/CE del Consiglio, del 24 settembre 1996, sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento, all’intero settore dei rifiuti. Il Parlamento chiedeva inoltre alla Commissione di stabilire una chiara distinzione tra recupero e smaltimento e di precisare la distinzione tra ciò che è rifiuto e ciò che non lo è; 

che l’obiettivo principale di qualsiasi politica in materia di rifiuti dovrebbe essere di ridurre al minimo le conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana e l’ambiente. La politica in materia di rifiuti dovrebbe altresì puntare a ridurre l’uso di risorse e promuovere l’applicazione pratica della gerarchia dei rifiuti;

uno dei compiti prioritari del Sindaco è la tutela e protezione dello stato di salute della cittadinanza

esistono comuni virtuosi (come Ponte delle Alpi) che sono riusciti attraverso una raccolta differenziata spinta a raggiungere livelli di riciclo, condizione necessaria ma non sufficiente per trasformare i rifiuti da costo a risorsa per la comunità, tali da ridurre di circa il 50% la bolletta dei rifiuti

che all’articolo 13 della direttiva 2008/98/CE “Protezione della salute umana e dell’ambiente”, recita quanto segue: Gli Stati membri prendono le misure necessarie per garantire che la gestione dei rifiuti sia effettuata senza danneggiare la salute umana, senza recare pregiudizio all’ambiente e, in particolare: a) senza creare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, la flora o la fauna; b) senza causare inconvenienti da rumori o odori e c) senza danneggiare il paesaggio o i siti di particolare interesse.

che nel decreto legislativo del 3 aprile 2006 n. 152 all’articolo 190 “Registri di Carico e Scarico” si riporta quanto segue al comma 1: “I soggetti di cui all'articolo 189, comma 3 hanno l'obbligo di tenere un registro di carico e scarico su cui devono annotare le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti, da utilizzare ai fini della comunicazione annuale al Catasto. I soggetti che producono rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 184, comma 3, lettere e), d) e g), hanno l'obbligo di tenere un registro di carico e scarico su cui devono annotare le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti”.

che nel PEF 2013 redatto da ETRA per il Comune di MESTRINO le categorie di “Rifiuti urbani non differenziati ”, “Spazzamento strade” e “Ingombranti” hanno come impianto di destinazione l’ACEGAS di PADOVA;

che secondo le più moderne teorie sulla corretta gestione dei rifiuti gli unici modi

MOVIMENTO CINQUE STELLE – MESTRINO


per "valorizzare" un rifiuto sono prima di tutto il riuso e poi il riciclo, mentre l'incenerimento e la discarica dei rifiuti costituisce semplice smaltimento e con relativi rischi per danni all’acqua, all’aria, al suolo, alla flora e alla fauna; 

che la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l'Italia per gli incentivi dati dal governo italiano per produrre energia bruciando rifiuti inorganici considerandoli "fonte rinnovabile". A tal proposito già nel 2003 il Commissario UE per i Trasporti e l'Energia, Loyola De Palacio, in risposta a una interrogazione dell'On. Monica Frassoni al Parlamento Europeo, ha ribadito l'opposizione dell'Unione Europea all'estensione del regime di sovvenzioni europee previsto dalla Direttiva 2001/77 per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili all'incenerimento delle parti non biodegradabili dei rifiuti. Queste le affermazioni testuali del Commissario all'energia: «La Commissione conferma che, ai sensi della definizione dell'articolo 2, lettera b) della direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità, la frazione non biodegradabile dei rifiuti non può essere considerata fonte di energia rinnovabile». Il fatto che una legge nazionale (v. art. 17, D. Lgs. 29 dicembre 2003, n. 387.) includa, nell'atto di recepimento italiano della Direttiva 2001/77, i rifiuti tra le fonti energetiche ammesse a beneficiare del regime riservato alle fonti rinnovabili, ivi compresi i rifiuti non biodegradabili non elimina l'infrazione alla normativa europea, rendendola invece certa e palese;

che studi epidemiologici, anche recentissimi, condotti in paesi sviluppati e basati su campioni di popolazione esposta molto vasti, evidenziano una correlazione tra patologie tumorali (sarcoma) e l'esposizione a diossine derivanti da inceneritori e attività industriali. Infatti chi fra il 1960 e il 1996 ha vissuto a lungo vicino a inceneritori e altre fonti industriali di diossina nella provincia di Venezia ha avuto una probabilità 3,3 volte il normale di contrarre un sarcoma. Vedi Zambon P; Ricci P; Bovo E; Casula A; Gattolin M; Fiore AR; Chiosi F e Guzzinati S (16 luglio 2007). Sarcoma risk and dioxin emissions from incinerators and industrial plants: a population-based case-control study (Italy). . Nelle indagini epidemiologiche “Valutazione dello stato di salute della popolazione residente nell’area di Coriano (Forlì) in Report finale Progetto Europeo Enhance Health, Comune di Forlì, 2005, pp. 42-43” prendono in particolare considerazione gli inceneritori come fonte d'inquinamento da metalli pesanti, ed eseguono accurate analisi considerando sia fattori socio-economici sia le popolazioni esposte nelle precise zone di ricaduta (mappe di isoconcentrazione tracciate per rilevamento puntuale e interpolazione spaziale col metodo di kriging). L'analisi, accurata pur se limitata solo ad alcune popolazioni, evidenzia aumenti statisticamente significativi di alcune patologie tumorali nei residenti in zona da almeno cinque anni;

MOVIMENTO CINQUE STELLE – MESTRINO


che l'uso delle discariche per il rifiuto indifferenziato deve essere assolutamente evitato, infatti, i residui di molti rifiuti, soprattutto di RSU organici, restano attivi per oltre 30 anni e, attraverso i naturali processi di decomposizione anaerobica, producono biogas e numerosi liquami (percolato) altamente contaminanti per il terreno e le falde acquifere per cui il conferimento senza preventivo trattamento di compostaggio è da evitarsi. Dati gli enormi tempi di degradabilità dei materiali normalmente conferiti in discarica (come le plastiche e ancor peggio i rifiuti pericolosi) è ragionevole stimare la possibilità di rilevare tracce di queste sostanze dopo la chiusura di una discarica per un periodo che va fra i 300 e i 1000 anni, per cui andrebbero trattati differentemente (APAT, I quaderni della formazione ambientale: Rifiuti tabella p. 7);

che la stessa Unione Europea vieta il conferimento di materiale organico in discarica, mentre attualmente lo smaltimento in discarica in Italia è il principale metodo di eliminazione dei rifiuti, in quanto è semplice ed economico. Dati relativi al 2004 indicano che il 51,9% dei rifiuti totali prodotti è stato smaltito in discarica. L'uso della discarica è molto intenso nei paesi poco sviluppati, mentre la tendenza generale è volta a limitare il conferimento in discarica applicando attivamente politiche di riduzione, riuso e riciclo e sfruttando tecnologie quali il compostaggio. Dal punto di vista dell'emissione in atmosfera di gas responsabili dei cambiamenti climatici, le discariche per rifiuti non pericolosi e quelle per rifiuti pericolosi risultano nocive se il rifiuto non viene preventivamente trattato e/o differenziato (come spesso capita). È infatti scientificamente provato dall'organizzazione internazionale sui cambiamenti climatici, IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) che i rifiuti in discarica causano emissioni ad alto contenuto di metano e di anidride carbonica, due gas serra molto attivi.

Quanto preso atto e considerato CHIEDO A) i contratti tra ETRA e le aziende appaltatrici; B) la quantità dei rifiuti solidi urbani raccolti nel territorio del Comune di MESTRINO nel periodo 2011-2013 (suddivisi per mese/anno e codice C.E.R.); C) la certificazione e i dati dell’effettivo recupero (inserimento nel ciclo produttivo) dei seguenti rifiuti con codice C.E.R.: 1. 130205 Scarti di olio minerale all’impianto di destinazione FIORESE ECOLOGIA di Rossano Veneto; 2. 150101 Carta e cartone agli impianti di destinazione ETRA spa Campodarsego; 3. 150102, 150106 Plastica e multimateriale agli impianti di destinazione ETRA spa San Giorgio delle Pertiche, Idealservice scarl di Ballò di Mirano, Centro di riciclo Vedelago, ETRA spa Bassano del Grappa; MOVIMENTO CINQUE STELLE – MESTRINO


4. 150107 Vetro all’impianto di destinazione Etra Campodarsego, Ecoglass srl di Lonigo 5. 150110 T e/o F all’impianto di destinazione ELITE AMBIENTE spa a Brendola, POLARIS srl Lama Polesine, Nestambiente di Padova, Execo srl di Teolo; 6. 160216 Cartucce e toner per stampa all’impianto di destinazione IL GRILLO coop sociale di Zelarino; 7. 160601 accumulatori di piombo agli impianti di L.M. di Livieri Migliorini Vigonovo; 8. 170107 inerti agli impianti Bugno Luciano di Vigonza e Cosmo Ambiente di Noale; 9. 170505 amianto agli impianti Nestambiante di Padova; 10. 200108 Umido Organico agli impianti di destinazione ETRA spa di Campodarsego, Bassano del Grappa, Camposampiero, SESA ESTE; 11. 200121 Neon all’impianto di destinazione SE.FI AMBIENTE SAN DONA' DI PIAVE 12. 200123 Frigoriferi, congelatori, condizionatori ed altri apparecchi contenenti CFC agli impianti di destinazione STENA FOSSO' , RPS ANGIARI e Terme Recuperi snc; 13. 200125 Oli e grassi vegetali all’impianto di destinazione Servizi Ecologici Brenta Campagna Lupia; 14. 200127 Rifiuti Particolari impianti di destinazione Execo srl Teolo; 15. 200132 Farmaci e medicinali all’impianto di destinazione Nestambiente srl Padova; 16. 200133 Pile e Batterie all’impianto di destinazione Nestambiente srl Padova, L.M. Livieri Migliorini Vigonovo; 17. 200135/200136 Apparecchi fuori uso con tubo catodico e altre apparecchiature fuori uso agli impianti di destinazione SIRA srl Fossò, New ecology con sigla nec srl di Montecchio Magg., Stena Tecnowood Fossò, SEA srl MALO, Terme Recupero snc Montegrotto T.; 18. 200138 Legno all’impianto di destinazione ECOLANDO srl Fossò; 19. 200140 Metalli agli impianti di destinazione ZAMPIERON Rottami Villafranca Pad, Marostica Giuseppe Bressanvido; 20. 200201 Verde all’impianto di destinazione ETRA SPA Vigonza PD; 21. 200203 Cimiteriali all’impianto di destinazione ACEGAS PADOVA; 22. 200301 Rifiuti urbani non differenziati all’impianto di destinazione ACEGAS PADOVA; 23. 200303 Spazzamento strade agli impianti di destinazione Terme Recuperi snc Montegrotto e ACEGAS PADOVA; 24. 200307 Ingombranti agli impianti di destinazione ACEGAS PADOVA ; D) Relativamente alla voce “ENTRATE CONTRIBUTI CONAI” inserite nel PEF (Piano Economico Finanziario), siamo a chiedere i singoli costi e ricavi relativi alla raccolta e trasporto per ogni frazione del secco riciclabili (quali la carta, il cartone, il vetro, la plastica e lattine) e delle singoli voci al punto C); E) quale categoria di rifiuto viene conferita nell’inceneritore dell’ACEGAS di Padova, la quantità dello stesso e il valore prodotto ; MOVIMENTO CINQUE STELLE – MESTRINO


F) fermo restando che le competenze dei Comuni in materia di gestione sono tanto quelle di organizzazione della gestione, quanto quelle di disciplina di tale organizzazione; quali azioni ha intenzione di intraprendere questa Amministrazione per far si che le categorie di rifiuto conferite nell’inceneritore e nella discarica vengano meno; G) che questa Amministrazione si faccia portavoce all’interno dei Consigli Provinciali e Regionali perché si adotti una politica che si ispiri alle normative europee (riuso, riciclo e alle tecniche di compostaggio) e non all’inceneritore e alla discarica; H) se l’amministrazione in carica e in particolar modo l’assessore competente è mai intervenuto direttamente nella trattativa economica con ETRA riguardante i costi che la stessa società applica ai cittadini di MESTRINO. Stiamo parlando dei costi relativi alla raccolta e allo smaltimento/trattamento dei rifiuti. Ovvero se invece l’amministratore responsabile non ha fatto altro che accettare quanto comunicato dalla società ETRA; I) se l’amministrazione in carica e in particolar modo l’assessore competente ha mai esercitato attività di controllo sui costi citati nel precedente comma, verificandone la consistenza e veridicità attraverso capillare analisi dei relativi documenti contabili di spesa sicuramente forniti da ETRA. Ovvero se invece li ha semplicemente accettati senza alcuna discussione; J) se l’amministrazione in carica e in particolar modo l’assessore competente ha mai esercitato attività di controllo sui ricavi dichiarati da ETRA relativamente alla cessione dei rifiuti riciclabili prodotti dai cittadini di MESTRINO , se è mai intervenuto sulle scelte operative/economiche riguardanti questo tema. Ovvero se invece non ha semplicemente accettato quanto proposto nel piano finanziario preparato da ETRA; K) se l’amministrazione in carica e in particolar modo l’assessore competente, in merito ai costi e ricavi relativi alla raccolta dei rifiuti riciclabili, ritengono indiscutibili e immodificabili gli accordi stipulati tra ANCI e CONAI. Ovvero se invece ritengono vi sia una strada migliore e diversa per curare maggiormente gli interessi dei cittadini che da loro vengono amministrati; L) se l’amministrazione in carica e in particolar modo l’assessore competente, in merito al saldo contabilizzato come “ricavi rifiuti riciclabili”, ritengono congrua la cifra risultante dalla differenza tra la voce “ricavi lordi” e la voce “costi di gestione”; M) se l’amministrazione in carica e in particolar modo l’assessore competente ha MOVIMENTO CINQUE STELLE – MESTRINO


mai sin qui valutato altre modalità di raccolta rifiuti e/o altre aziende fornitrici del servizio; N) sia data una risposta scritta nei termini di legge e sia messa all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio Comunale;

GRUPPO CONSIGLIARE MOVIMENTO CINQUE STELLE Il capogruppo FLAVIO PINTON

MOVIMENTO CINQUE STELLE – MESTRINO


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.