Lussino51

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Quadrimestre 51 pagina 23

L’amore dei nostri antenati per l’Italia di Arturo Cosulich Mi è caduto lo sguardo su due fotocopie di atti giudiziari relativi al mio antenato, da parte di madre, Capitano Mercantile Vincenzo Luigi Premuda. Riassumo brevemente la situazione storica dell’epoca: la Repubblica di Venezia insorse contro l’Austria il 14 marzo 1848 e proclamò l’annessione al Regno di Sardegna il 15 luglio dello stesso anno. Purtroppo il Piemonte con il Re Carlo Alberto fu sconfitto dagli Austriaci di Radetzky nella battaglia di Custoza il 25 luglio 1848 e non fu in grado di soccorrere la Repubblica di Venezia. Il 22 agosto 1849 Venezia ricadde sotto il dominio Austriaco ed in tale quadro si colloca il nostro. Egli fu condannato il 15 luglio 1849 alla perpetua inabilitazione di dirigere navi austriache per aver inalberato la bandiera di Venezia ed il vessillo sardo (in pratica perse il lavoro a vita).

Immagino l’ipotetico confronto con i familiari, spero fosse stato scapolo altrimenti la moglie attorniata dalla numerosa prole (all’epoca non c’erano distrazioni audiovisive) lo avrebbe apostrofato: “Ma ti xe mato! Cossa ti ga fato! Mangeremo aria adesso?” Fortunatamente il Capitano Premuda venne riabilitato il 25 novembre 1852. Poche righe per evidenziare i veri sentimenti degli isolani, almeno quelli del ceto navigante.


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