Lussino34

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Nadal di Mons. Nevio

Vicinissimi ormai alla data più attesa dell’anno, soprattutto da parte dei piccoli, ma anche, e forse ancor di più, da parte delle persone più in su con gli anni, per i vari gioielli o consimili che attendono… Se si pensasse al significato della festa nel suo vero senso, si dovrebbe indirizzare diversamente l’attenzione l’attesa e ci si dovrebbe quasi non sentire nella strada giusta! Noi di Lussino festeggiamo bene l’Annunziata, il 25 marzo, in quanto ricordiamo l’incontro di una giovane a Nazareth che diventa madre del Figlio di Dio, promesso a suo tempo a riparare il peccato di origine: “Una donna ti schiaccerà il capo” vien detto al tentatore per aver fatto accettare la proposta di divenire simile al Creatore. Scusate queste considerazioni ma, parlando a gente battezzata e quindi spero credente, desidero far fare più di un pensiero giusto per l’occasione che ci porta fuori strada il giorno del Natale: solo pranzi, regali, usanze che hanno invalidato la realtà descritta prima. Da bambini ricordo, piccole cosucce, ma prima la costruzione di un presepietto (come quello inventato dal grande S. Francesco d’Assisi, magari ai piedi dell’albero, simbolo venuto dal Nord Europa). Tutto sbagliato? Ma allora? Non credo di aver scoperto qualcosa di diverso, non propongo di non far nulla, ma, come Sacerdote, direi di fare un piccolo esame della nostra coscienza, per vedere se siamo ancora sulla strada giusta, o se ci siamo secolarizzati al punto che per fare tutto quello che ci si era proposti corriamo il rischio di non avere il tempo di prepararci come si conviene al Natale e addirittura a non andare in quella data meravigliosa neanche alla Messa!! Troppe distrazioni. Non pensate che voglia fare il Giovanni Battista che incitava alla conversione, ma spero di aver gettato un po’ di buon senso da usare sia nella preparazione (che la Chiesa chiama tempo di attesa dell’Avvento) sia nel vivere anche cristianamente il ricordo della venuta del nostro Salvatore a Betlemme, in una stalla… E questo perché neanche a Lui i Betlemiti avevano dato accoglienza. I primi, poi a goderne l’annuncio i pastori, i poveri che si sono recati con doni, alla Sua presenza. I doni per Lui, noi li prepariamo per noi. AUGURONI DI BUON NATALE E FELICE 2011

Carissimi auguri di felice Santo Natale e prospero 2011 da tutta la redazione del Foglio Lussino ai nostri cari parenti e amici lussignani. Il primo numero del Foglio è uscito alla fine del 1999; dopo undici anni, siamo giunti alla 34esima pubblicazione. Desideriamo fare un regalo ai nostri lettori e lo dedichiamo ai bambini: d’estate Renzo e Véronique Cosulich accolgono genitori e bambini nella loro casa di Artatore per giocare nel mare e in giardino, in questo buio inverno sono invece le novelle lussignane scritte da Pierpaolo Luzzatto Fegiz e

da Ivetta Tarabocchia e illustrate dalla nipote Cecilia Donaggio che ci faranno compagnia. Cecilia Donaggio, figlia di Alice Luzzatto Fegiz e di Aurio Donaggio, e nipote di Pierpaolo e di Ivetta, ce ne presenta alcune, arricchite dai suoi bellissimi disegni, ricordando le traversate del mitico Quarnero in barca con i nonni quando, ascoltando a bocca aperta le fiabe lussignane, dimenticava rollii e beccheggi.

Fotocomposizione Dante Lussin, Museo di Lussinpiccolo


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