Lussino31

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Quadrimestre 31- pagina 13

A Ossero, ricordo…i Tedeschi… di Benito Bracco

Ricevo con molto piacere il Foglio “Lussino” dove finalmente ho visto che persone di Ustrine e di Ossero si sono fatte vive. Rammento – si diceva allora, nel 1945 – che una delle più feroci battaglie nella storia della liberazione della Jugoslavia si svolse a Ossero: 40 tedeschi contro centinaia di partigiani, più di 750 i partigiani morti, così era scritto sul piccolo monumento che si trovava dietro il campanile. (1) Ci sono volute due settimane per pulire Ossero: mio padre Valentino Bracco, insieme ad altri andava a seppellire i morti e a lavare la cittadina. Solo dopo un mese gli abitanti sono potuti ritornare. Ricordo la prima festa di San Gaudenzio, a Ossero (cui ha partecipato tutta Neresine) e le migliaia di bossoli spenti delle mitragliatrici dentro i bunkers. Ero chierichetto ed era la prima volta che vedevo le ossa del Santo nella teca dell’antica chiesa di San Gaudenzio. Il tetto era rotto dalle bombe ma la facciata era quasi intatta perché aveva solo due fori da proiettili sparati dalle navi inglesi. Ossero, nel 1945, aveva una barricata di filo spinato lungo la strada dalla Cavanella fino al crocevia del cimitero dove c’erano due garitte con due guardie. Mio padre aveva un orto sulla strada che porta a Vier, era un pezzo di terra di forma ovale e lo è ancora, è il secondo, dopo il cimitero (ndr. nel primo campo sono sepolti i 21 soldati della X-MAS e i 7 della GNR). Noi vi piantavamo il grano Mentana e, nell’estate del ’44, portavo da Neresine due secchielli di zuppa fino al cimitero; i tedeschi mi lasciavano passare, mi salutavano, chiamandomi Ben. Nessuno dei Tedeschi riuscì a scappare, come ha raccontato Carmelo Marinzulich, in paese dicevano che molti soldati tedeschi avevano un foro alla tempia perché finite le munizioni, si erano sparati. I partigiani titini si sono vendicati trucidando gli Italiani senza misericordia, sul muro del cimitero di Ossero. Me lo ricordo bene: le acacie tra il muro e il cimitero erano tutte secche e avvelenate da sangue umano. Qualche altro osserino questo se lo ricorda? Qualcuno rammenta anche la nipote del prete che – dicevano – perse la testa a causa di uno spostamento d’aria, mentre correva in chiesa? Alla festa di San Gaudenzio i suoi capelli erano schiacciati sulla pietra e tutti li guardavano e anch’io li ho toccati. Il campanile era ancora chiuso perché pieno di munizioni, era l’ultima resistenza. Se al cimitero ci sono 7 sepolture, gli altri 33 tedeschi dove sono, in cielo? (2)

Il soldato alto e biondo lo ricordo anch’io perché venivo a Ossero la domenica a ballare. Le mie sorelle si profumavano per andare a ballare. Gli Osserini sono stati i primi ad andare in Italia e nel 1950 Ossero era vuota. Erano pescatori di sardelle e di tonno, lavoravano nei cantieri di Lussinpiccolo, allevavano pecore. I Neresinotti erano simili, però più industriosi, erano contadini ricchi e padroni di barche, avevano avuto 50 velieri e due piroscafi. C’era sempre tizza cioè concorrenza tra le due ville: nell’ultima partita di calcio contro Ossero, Neresine vinse per 2 a 0 e uno dei goal l’ho segnato io! Questa vecchia filastrocca diceva: Arbe caput mundi, Ossero secundi, Neresine caput vilae, Ossero Gomila! Risvegliati Ossero che sei la più grande Risvegliati Ossero che sei la più forte Risvegliati Ossero che sei la più bella Risvegliati Ossero che sei nella storia!

Note del cap. Federico Scopinich: Il monumento non si trova più dietro il campanile di Ossero ma sulla strada dopo il chiosco dei gelati; sui 750 partigiani morti ho dei dubbi, però sicuramente sono stati centinaia. (2) 7 sono nel cimitero (esumati dal castello dove erano stati gettati ancora agonizzanti), 3 sono sepolti nel terrapieno dove si potevano controllare le strade: una che scende da Cherso e quella che va a Punta Croce (avevano in dotazione una mitraglia a 4 canne). 16 sono sepolti nel cimitero a nord in una fossa senza nome vicino alla tomba della mamma di Burburan. 12 feriti sono stati portati a Belei con 3 militi. I 12 tedeschi sono stati uccisi nella notte e seppelliti nella parte sinistra del cimitero dopo la strada dietro a una “masiera”. Come si vede sono 38 i tedeschi che erano a Ossero. (1)

L’altro giorno il nostro presidente Napolitano ha affermato alla televisione italiana che non ci sono questioni serie per l’ingresso della Croazia nell’Unione Europea. Secondo il presidente, il rifiuto da parte della Croazia di poter esumare centinaia di italiani dalle foibe e dalle fosse comuni in Istria, a Fiume e a Lussino non è una cosa seria. Complimenti Signor Presidente, vedo che la sua ideologia ritorna sempre a galla!


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