Lussino28

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Quadrimestre 28 - pagina 53

Lettere Mario Pfeifer Monza, 21 ottobre 2008 Desidero far presente che il taglio dell’istmo di Privlaca è stato fatto nel 1936 e non nel 1932 come riportato in precedenza sul Foglio da Licia Giadrossi. Qualche mese fa ho inviato una citazione di Elsa Bragato in cui risultava che l’istmo di Privlaca era stato tagliato nel 1936. Infatti nel suo libro “Una volta a Lussin” a pag 138 scrive:“Nel 1936 il taglio dell’istmo fende l’isola in due; un ponte ricollega le parti.” Sto adesso rileggendo l’”Isola Marinara” di Giovanni Gerolami e trovo una notizia concordante. Giovanni Gerolami, nel suo libro “L’Isola Marinara” a pag 21 scrive: “Un’unica strada degna di tal nome, … Passa, poi, per l’area dei tre squeri che un tempo le davano colore e vita; varca su di un ponte girevole un canaluccio aperto nel 1936 e continua lungo la sponda orientale della Valle d’Augusto … .”

Privlaca - Archivio Marina Tarabocchia

Grazie della precisazione che pubblico molto volentieri. Cordiali saluti Licia Giadrossi. Paola Martinoli Giuriato Genova, 22 ottobre 2008 Nel Foglio 27, a pagina 11, fra gli studenti del “corso accelerato nautico” del 1919-20 ho riconosciuto con grande piacere mio zio Mario Ragusin, fratello di mia mamma Amelia, primo a sinistra in seconda fila. Con riconoscente affetto vi saluto.

Giuseppe Baricevich Halfmoon Bay, 28 ottobre 2008 Giuseppe – Bepi nato Baricelli. I Drusi ga cambià Baricevich. Go sposà Josetta Radoslovich, nipote de Marco Cosulich. Noi gavemo scampà de Lussin nel 1955. Vivemo in Canada, a Halfmoon Bay, British Columbia, vicin Vancouver. Bon giorno a tutti voi dedicati all’associazion Lussino. Mando un caro saluto a tutti i lussignani. Oggi go ciapà el Foglio Lussino. Go leto delle passere lussignane: quando go leto el nome “Varuna”, me se ga streto el cuor. Mi come apprendista nel cantier Piero Violincich aiutavo due bravi falegnami, Pierin Chersulich e Renato Damiani, che ga fato la “Varuna”. Mi fazevo fogo per storser i madieri e frugar con la carta de vetro. Veniva paron Piero e el diseva: “Fruga, Bepi, fruga fin che spuza de aio!” Bei ricordi che non torna più. E per finir ve digo un altro nome, della passera “Ondina” fatta da Luca Rasa. La ga vinto tante regate. Con questo finiso. Tanti saluti a tutti i lussignani da Bepi e Josetta. Un grande saludo ai amici Livio Vidulich, Luciano Santich, Attilio Delise. Me piaseria eser in contato con lori. Steme ben; aspeto con ansia el prosimo Foglio! Christian Selleri Monfalcone, novembre 2008 Sono nipote di esuli istriani (Pola, Albona). Scrivo per sperare nel vostro aiuto in merito a una lettera scrittami da una cugina americana. Il bisnonno e il trisavolo di questa mia cugina si chiamavano entrambi Antonio Picinich e ovviamente erano lussignani. Mia cugina vorrebbe sapere qualche notizia in più su questo suo trisavolo. Doveva essere nato verso il 1830 e deve essere morto verso i primi anni del Novecento. Questo è quanto mia cugina ha scritto: “Antonio’s father Antonio Picinich, husband of Antonia Franciscovich, we were told worked as a cook on a


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