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Lussino

Un grande pittore affascinato dal mare di Lussino: Guido Grimani (1871-1933) di Tullio Pizzetti Nel 1923 il pittore Guido Grimani, nativo di Trie- aveva conosciuti, ammirati e fissati sulle sue tele, tanti, ste ma di famiglia originaria da Parenzo, trascorre un anche più lontani: era andato a dipingere perfino a Nalungo periodo a Lussinpiccolo. Aveva allora 52 anni ed poli e in Libia; ma di tutti sarà proprio il mare di Lussiera ormai da tempo un artista conosciuto e affermato, no quello che egli dichiarerà come il più bello che avesavendo acquisito una ben meritata fama non solo nella se mai ammirato. A Lussino in quell’anno 1923 dipinge parecchi nostra regione ma anche in campo europeo, soprattutto paesaggi marini, ripresi da molti angoli dell’isola: per i suoi meravigliosi quadri di paesaggi marini. Ancora giovanissimo si era rivelato un piccolo Cigale, Val di Sole, porto di Lussinpiccolo, maestro: già a soli 14 anni d’età infatti aveva esposto Lussingrande. Sono, in prevalenza, soggetti ridenti, che con successo a Trieste per la prima volta alcuni suoi richiedono colori vivi e allegri. È ancora in possesso di famiglie lussignane una quadretti di marine nel negozio d’arte che allora era il centro principale delle manifestazioni artistiche della parte di questi quadri, fra i quali si annovera pure uno città. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti piccolo che inquadra la villa Martinoli di Cigale. Mentre dipingeva all’aperto era successo, ad un di Monaco - una delle più prestigiose d’Europa del tempo - aveva partecipato con le sue opere, oltrechè a Trieste, certo punto, che il pittore divenisse oggetto di particoalle più importanti esposizioni europee: Vienna, lare curiosità da parte di un gruppetto di ragazzine del Budapest, Monaco, Torino, Milano, nonchè a ben sette luogo, dalle quali viene a trovarsi sempre più circondato mentre è impegnato nella sua attività; ma il fatto, Biennali di Venezia. Il mare, nei suoi infiniti aspetti, era divenuto pre- anzichè contrariarlo, viene invece a deteminare un corsto il soggetto preferito del pittore, che dipingeva sem- diale rapporto di amicizia con queste giovanissime ampre all’aperto, abitualmente nel golfo di Trieste, come miratrici, tanto che queste lo seguono abitualmente quanpure nella laguna di Grado e, nella stagione estiva per do si reca a dipingere e, fornite di matite e colori, cercamolti anni a Chioggia, come facevano allora, e si ritro- no pure di apprendere qualcosa di pittura sotto la sua vavano, diversi altri noti e famosi pittori paesaggisti di guida. Quando la fine del soggiorno lussignano del pittomarine, quali Ciardi, Fragiacomo, Veruda, Flumiani e re si avvicina, queste ragazzine si sentono in obbligo di altri. Di mari, però, oltre all’alto Adriatico, Grimani ne ringraziare in qualche modo l’anziano maestro per i suoi consigli e la sua cordialità: compongono e gli dedicano una breve poesiola, alla quale il Grimani risponde poi con una più lunga, simpatica poesia in dialetto triestino 1, con la quale vuole esprimere la sua ammirazione per quelle “putele” di Lussinpiccolo che erano diventate le sue piccole amiche. È’ notevole che nella poesia venga fatta menzione di alcuni siti particolari dell’isola, che egli evidentemente, nel corso della sua lunga e gratificante esperienza lussignana, aveva avuto modo di ben conoscere mentre andava a scoprire le bellezze di quel mare. Bora a Lussingrande


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