Foglio 39

Page 40

pagina 40 - Quadrimestre 39

Le famiglie Fetter Giadrossich di Licia Giadrossi-Gloria

Il mio trisavolo Giuseppe Vetter, nato nel 1817, da Berguen-Bravuogn, Canton Grigioni, si trasferì, in cerca di fortuna, prima a Lubiana, poi a Trieste e infine, nel 1839, a Lussinpiccolo. Qui trovò lavoro nella bottega da caffè dell’isola, gestita prima dai fratelli svizzeri Maiser e poi da Pietro Mercadant. Dei Vetter, divenuti a Lussino Fetter, nel nostro cimitero rimane una sola tomba quella di Giovanni, morto di malattia nel 1825, parente di Giuseppe, forse fratello? A Lussinpiccolo, complice un colpo di fulmine ricambiato, Giuseppe Fetter sposò il 12 agosto 1842 Rosalia Peranovich nata il 1 settembre 1821 da Simone Peranich o Peranovich, nauta e da Elena Nicolich, sorella del dott. Matteo Nicolich, autore della “Storia documentata dei Lussini”. Dal matrimonio tra Rosalia e Giuseppe Fetter, di fede evangelica, poi gestore del Caffè Unione, nacquero tre figli Giacomo (1841-1910) che sposò Amalia Ivancich, Giuseppe (1849-1899) che sposò Marianna Cosulich e Guglielmo Edoardo mio bisnonno (1845-1910), capitano, (Foglio Lussino 6, pag 17) che sposò la di lei sorella Angelica Cosulich Rosalia Peranovich Fetter, rimasta vedova nell’agosto 1861, convolò a nozze a Londra nel luglio 1862 con Giovanni Scopinich “Setteculi” (nato nel 1792, figlio di Zuanne e di Margarita Neretich) noto capitano e armatore, vedovo altrettanto recente di Domenica Nicolich, sorella del dottor Matteo Nicolich, autore della “Storia documentata dei Lussini”. Il soprannome Setteculi derivava a Giovanni Scopinich probabilmente dalle sue fortune imprenditoriali. Fu proprietario, nel corso degli anni, dei brigantini Barone Luzensky, Condor, Absburgo, Amur, del bark Australia S., caratista dei brigantini Nilo, Vezzoso e Dromedario, gestore della banca privata dei pegni. Possedeva vari edifici e dal 1859 una grande casa in Vressicovi – che reca ancora oggi il suo stemma sul pavimento d’ingresso – e terreni sul Monte Umpiliak, in Valdarche, in Bliagovizza e sullo Scoglio delle Monache-Coludarz. Un “buon” matrimonio per Rosalia che, assieme ai tre figli di primo letto, ereditò le fortune di Giovanni nel giugno 1870 quando, colpito da ictus, egli lasciò la vita terrena. Tornando al mio bisnonno, Guglielmo Edoardo Fetter, questi ebbe sette figli da Angelica Cosulich: Eliseo, Eroe “Ruover”, Ercole “Pinguino”, Mariano “Angonia”, Giovanni “Rapa”, Giuseppe “Sansigoto”, Caterina

“Pindolona”, mia nonna. Oltre a questi suoi 7, Guglielmo Edoardo dovette provvedere anche ai due figli del fratello Giuseppe, Neone “Nerone” e Giacomo “Uork”. Infatti Giuseppe, dopo la morte della moglie, Marianna Cosulich, nel1886, abbandonò Lussino e i figli e si trasferì in California. Tempi duri per Guglielmo, con 11 bocche da sfamare ma, forse anche il gioco d’azzardo… Si trasferì con la famiglia a Trieste e lì pare aver fatto fuori il patrimonio che la previdente e comandosa madre Rosalia aveva accumulato e diviso tra i figli. D’estate però i Fetter ritornavano a Lussinpiccolo e l’unica figlia, la più giovane della tribù, Caterina, incontrò Matteo “Gloria”, si sposarono il 5 novembre 1911. Mio padre nacque in febbraio del 1912. Quale scandalo a Lussin, soprattutto per la suocera Maria “Gloria” Piccinich Giadrossich. Il soprannome deriva dal fatto che sua madre si chiamava Gloria perché nata il giorno del Gloria ed era chiamata “Glorinca” tra i Lussignani, come ricorda argutamente Mons. Mario Cosulich. Era un’altra comandosa, che incomberà sempre sulla mite e gentile nuora! Del marito della Glorinca, Giovanni Giadrossich, ci sono poche notizie; si sa da un santino che morì nel 1919 a 68 anni e che aveva due fratelli Matteo e Romolo e una sorella Marianna. Era una figura scialba o forse era solo meno duro? Come era buona la mia cara nonna Caterina-Catina, di cui conservo ancora le affettuose lettere! Il nonno Matteo “Gloria” non poté studiare, fece solo le elementari e iniziò a lavorare nella bottega della Glorinca a 11 anni, nel 1900. Qui, dal 1875, si confezionavano babbucce e scarpe di tela, nel tempo gli affari prosperarono e la madre acquistò la casa in Riva, probabilmente da Giuseppe Bonetti, dove aprì l’unico negozio di scarpe di Lussino – si vantava di praticare Billige Caterina Fetter e Matteo Giadros- Preise e di essere sich, 1908 Ohne Konkurrenz –


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.