Foglio Lussino 37

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Quadrimestre 37 - pagina 9

Bruno Premuda

Amanda, Jackie, Samantha

croce, oppure remando la piccola barchetta alla sera per pescare i “calimari”. Nel 1956 con molto coraggio attraversò l’Adriatico a bordo dell’Ondina e poi assieme ci siamo incontrate al campo profughi di Cremona. La nostra amicizia era sincera, solida, senza gelosia. Emigrate in America, lei rimase a New York per qualche anno, poi si trasferì a San Francisco con la famiglia. Per 50 anni il muretto di cemento si trasformò in telefono e nelle lunghe chiamate parlavamo del successo dei figli, poi dei nipoti, poi la perdita dei mariti, e via di seguito. Con il suo buon umore mi sollevava il morale anche nei periodi più tristi e difficili della mia vita. Abbiamo fatto dei viaggi assieme, dall’Alaska alla terra del Fuego. Ricordo che entrando nello Stretto di Magellano ci prese il maltempo. Piatti, stoviglie, bicchieri e sedie sobbalzavano per la sala da pranzo. Senza esitare mi gridò: “Tegnite duro per la tavola, non gaver paura, semo Lussignane!” Donna laboriosa, religiosa, adorava le tre nipoti: Jackie, Amanda e Samantha. Negli ultimi anni viaggiò in diverse città americane, seguendo i meetings di Amanda, la nipote campionessa di ginnastica alla Stanford University, California. Consapevole della sua grave malattia, dava coraggio a chi le era vicino. Doveva raggiungermi nel Long Island per trascorrere due settimane di vacanza, ma purtroppo il destino portò me in California per salutarla l’ultima volta. Mi stringeva le mani, ringraziandomi di essere venuta a trovarla. La nostra fu un’amicizia che durò tutta una vita. La piangono i figli Gianni e Adriana, il genero Robert, le nipoti, la sorella Mery, i parenti e tutte le amiche: Maria, Rosa Bianca, Wilma, Wanda, e molte altre. Ciao Fides, forse nell’aldilà troveremo un altro muretto per continuare le nostre “ciacole”. Ti ricorderò per sempre.

Bruno Premuda

Il giorno 22 settembre 2011 è mancato il dott. Bruno Premuda, la cui famiglia è originaria di Lussinpiccolo, a cui fu sempre affettuosamente legata. Desideriamo ricordarlo per il suo impegno professionale e la sua umana disponibilità verso gli ammalati, per il suo rispetto del prossimo, la sua modestia e la correttezza apprezzate da quanti l’hanno conosciuto.

Il mausoleo Premuda nel cimitero di Lussinpiccolo


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