Piano Offerta Formativa

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO SALVO D’ACQUISTO di CERVETERI

PIANO OFFERTA FORMATIVA Anni Scolastici 2013/15 LA MIA SCUOLA E’ INTELLIGENTE SOSTENIBILE INCLUSIVA Per realizzare il DIRITTO ALL’APPRENDIMENTO DI TUTTI gli Alunni, la nostra Scuola organizza e adotta percorsi funzionali di continuità formativa che pongono gli ALUNNI AL CENTRO DEL SISTEMA.

domenica 17 novembre 13


PREMESSA Le finalità generali della scuola sono definite da un quadro normativo complesso, la cui struttura si delinea con l’entrata in vigore della COSTITUZIONE REPUBBLICANA, nel 1948, in particolare nei seguenti articoli: Artt. 33 e 34): "L'arte e la scienza sono liberi e libero ne è l'insegnamento..." Art.3: “È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Art. 34: “La scuola è aperta a tutti … L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita … E’ obbligo della Repubblica istituire scuole di ogni ordine e grado, a cui corrisponde il diritto del bambino e della bambina, del ragazzo e della ragazza, del giovane e della giovane di ricevere un’istruzione che li metta in condizione di esercitare pienamente i loro diritti di cittadinanza” Definizione del POF E' con l'art. 21 della L. 59/97 e successivo D.P.R. 275/’99 conosciuto come Regolamento sull’ Autonomia delle Istituzioni Scolastiche, che i singoli istituti e le reti organizzative tra loro costruite, istituiscono il POF, cioè il Piano dell'Offerta Formativa ( D.P.R. n° 275/’99, art. 3). Esso è il documento programmatorio fondamentale costitutivo dell' identità culturale e progettuale delle singole Istituzioni Scolastiche. Il Collegio dei Docenti della nostra Scuola, consapevole che la Qualità del servizio scolastico e il successo di ogni innovazione passano attraverso la professionalità e la responsabilità di tutti gli operatori scolastici, esplicita, nel Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che la nostra Scuola adotta nell’ambito della propria Autonomia. Categorie Concettuali fondanti l’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche Il presente Piano: - contiene in sé i valori di riferimento ispiratori della cultura organizzativa d’Istituto; - assume come linee guida le categorie concettuali fondanti l’Autonomia: ♣! STRATEGIA UNITARIA perché la Scuola entra in sinergia con le famiglie, le altre Scuole, le forze sociali e politiche; ♣! INTEGRAZIONE intesa come capacità di dialogo intra ed extra scolastico; ♣! FLESSIBILITA’ sia dell’Organizzazione Didattica sia del Servizio Scolastico; ♣! INNOVAZIONE sia sul piano didattico, sia sul piano metodologico; ♣! VALUTAZIONE della Qualità dell’istruzione, con riferimento all’efficienza (rapporto risorse-risultato) e all’efficacia (relazione tra obiettivi

programmati e risultati raggiunti).

Il Piano dell'Offerta Formativa, riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, elaborato dal Collegio dei Docenti, sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio d'Istituto, tiene conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e degli studenti. E' adottato dal Consiglio d'Istituto.

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Finalità che la nostra scuola persegue Il Piano dell’Offerta Formativa, in sostanza, è lo strumento di guida e di progettazione indispensabile per il conseguimento delle seguenti finalità che stanno alla base della scuola dell’Autonomia. Tali finalità sono state assunte dalla nostra Scuola dopo aver individuato le particolari richieste sociali del contesto territoriale e dopo aver garantito il Diritto all’ Apprendimento, anche agli alunni più disagiati culturalmente e socialmente, nel rispetto dell'integrazione delle diversità. Precipuo intento della nostra Scuola sarà quello di : ! valorizzare le potenzialità, comprese le punte di eccellenza, di tutti gli alunni mediante la motivazione e l'orientamento, in modo anche da ridurre i fenomeni dell'assenteismo, della dispersione e dell' insuccesso scolastico, creando gruppi di livello attraverso il superamento del gruppo classe; ! colmare eventuali carenze dei curriculi con l'ampliamento dell'Offerta Formativa in relazione anche ai bisogni educativi e socio-economici specifici del territorio, integrando i curriculi con altre discipline aggiuntive programmate dalla scuola o con attività integrative extracurriculari, superando la rigidità dei contenuti e dell'organizzazione della didattica anche attraverso la flessibilità del calendario e dell'orario scolastico e la programmazione modulare interdisciplinare ; ! uscire dall' isolamento ed interagire col territorio, con altre scuole, con istituti di ricerca, università, anche in una prospettiva europea promovendo accordi di rete e sottoscrivendo protocolli d'intesa, convenzioni e/o contratti; ! valorizzare la professionalità dei Docenti, e del personale ATA, nella consapevolezza che nessuna innovazione può avere successo senza la condivisione delle scelte, la disponibilità, la motivazione e la formazione dei Docenti, del Capo d’Istituto e del personale ATA; ! controllare ed autovalutare la qualità dell'offerta formativa rispetto agli obiettivi programmati ed alle attività realizzate.

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Parte Prima

OBIETTIVI ISTITUZIONALI GENERALI E SCELTE EDUCATIVE PARTICOLARI

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Formulazione dell’ipotesi. In vista del successo formativo che realizza il diritto all’apprendimento di tutti gli alunni, l’Istituto intende utilizzare gli strumenti dell’Autonomia al fine di migliorare l’efficacia didattica ed organizzativa. Duplice Obiettivo del P.O.F. 1. Porre al centro del Curricolo la questione dell’Identità dell’alunno, rispetto alla quale tutti gli insegnamenti sono risorse, mezzi a disposizione degli insegnanti; 2. Sviluppare una cultura della progettazione, tale da saper gestire la complessità ed esprimere maggior dinamismo verso l’ambiente sociale e culturale esterno alla Scuola. Contenuti irrinunciabili ! Sviluppo di tutte le potenzialità dell’alunno per assicurare la capacità di sapersi orientare, oggi e domani, nel mondo, come individuo integrato e realizzato. ! Sviluppo della capacità di comprendere, criticare, costruire argomentazioni e discorsi per dare significato alle esperienze. Le azioni Le azioni si caratterizzano per la costruzione di percorsi che agiscono sul modo di intendere le discipline di studio, superando l’impostazione quantitativo/ nozionistica. Per questo l’Istituto pone al centro dei contenuti didattico – educativi: - la tematica legata allo studio del territorio. Ciò richiede una collaborazione fattiva e continua tra la Scuola e le altre agenzie culturali, pubbliche e private; - la molteplicità dei “linguaggi”. L’apprendimento di due lingue comunitarie ( L2 Inglese ed L3 Spagnolo); gemellaggi con altre scuole europee; la “multimedialità”, ovvero l’istituzionalizzazione dei linguaggi innovativi e tecnologici . Il continuo aggiornamento di allievi e docenti per la gestione del sito WEB della scuola. - l’attività di prevenzione del benessere con il potenziamento dell’attività sportiva e dei Progetti legati alle Educazioni al fine di ottimizzare i livelli di salute psico – fisica. - superano l’idea che la Scuola sia autoriferita e dimostrano che è pensata come centro di iniziative, nonché promotrice di cooperazione, con tutti i soggetti istituzionali e non, impegnati nel territorio in campo sociale ed educativo. Coerentemente con gli obiettivi didattico – educativi generali e specifici delle discipline curriculari che occupano l’80% della quota nazionale, il nostro Istituto, attraverso la programmazione di discipline aggiuntive, attività opzionali in orario obbligatorio ed attività extracurriculari, intende perseguire le finalità sopra individuate, proponendosi, prioritariamente, i seguenti obiettivi: - legare la scuola al territorio promuovendo e favorendo l'integrazione di essa con tutte le espressioni sociali, politiche, culturali, economiche e produttive presenti sul territorio stesso; - coinvolgere gli alunni e le famiglie nella vita scolastica rendendoli protagonisti delle scelte operate dalla scuola in funzione del soddisfacimento delle richieste provenienti dal territorio; - ridurre l'abbandono, l'assenteismo e l'insuccesso scolastico; - offrire una reale pari opportunità a tutti gli allievi; - ottimizzare l’integrazione di alunni di provenienza multi etnica e pluri confessionale nel nostro contesto socio – culturale; - ottimizzare l’integrazione degli alunni portatori di handicap; - potenziare le azioni di continuità e di orientamento.

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Parte Seconda

Lettura del territorio Il più rilevante ambito di riferimento progettuale della Nostra Scuola si identifica con il territorio di Cerveteri, visto nella molteplicità dei suoi aspetti (geografico, storico, urbanistico), nella struttura ed organizzazione dei servizi, nella stratificazione professionale, nell'andamento demografico, nella dimensione culturale, e sotto il profilo della caratterizzazione socioculturale e linguistica della popolazione. Tutti i dati riferiti agli aspetti succitati portano alla definizione del quadro ambientale di riferimento. Quest’ultimo è caratterizzato da vari “ambienti”. Ambiente fisico Come il più rilevante patrimonio storico-archeologico dell’Etruria Meridionale (Già Patrimonio Unesco) Con vaste aree territoriali di estrema rilevanza naturalistica ( Siti di Interesse Comunitario) privi di qualsiasi forma di turismo remunerativo. Con ricchezza di reperti storico – archeologici. Ambiente antropico-economico: Aree di produzione agricola e conseguenti forme produttive nettamente al di sotto delle potenzialità reali legate alle componenti ambientali suolo, clima e possibilità di qualità dei prodotti. Inadeguate forme di sfruttamento della risorsa “mare”( organizzazione della balneazione, qualità delle acque, ecc..). Modello insediativo strutturato su una netta prevalenza di edificato disperso ( ville rurali e non) e piccoli annucleamenti ( frazioni). Compresenza di benessere economico non sostenuto da una crescita culturale e sacche di disagio economico e culturale. Servizi pubblici prossimi alla soglia dell’insufficienza. Un forte tasso di non occupazione e disoccupazione giovanile. Ambiente antropico socio – culturale: Una medio - bassa percentuale di popolazione in possesso di titolo di studio Totale inesistenza di luoghi di aggregazione - coesione sociale con conseguente dissuetudine allo scambio di idee e confronto. L’accentuarsi del fenomeno di immigrazione di giovani famiglie straniere con conseguente aumento del numero di alunni stranieri frequentanti Limitate o quasi inesistenti risorse e offerte culturali rivolte in modo discontinue al mondo giovanile; Ricorrenti espressioni di un malessere sociale sino a sfociare in, fortunatamente contenuti, fenomeni di devianza.

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L’istituzione scolastica ha circa 1000 alunni e tre plessi La sede centrale La Scuola ha sede in una struttura a sé, posta in zona centrale di grande transito; essa è formata da quattro palazzine interconnesse, circondate da un cortile ed un giardino dove è stato possibile ricavare un orto botanico custodito dagli alunni .E’ presente una mensa esterna. Sono stati identificati, con l’Ente Locale, più interventi di ristrutturazione degli immobili, in parte eseguiti, in parte da completare a più lungo termine.La sede centrale ospita 25 classi tra Scuola Secondaria di Primo Grado e Primaria Sede Marieni E’ la sede della scuola primaria a tempo pieno ( 40 ore) ospita cinque classi ed è una sede in affitto . La mensa è ubicata nell’edificio antistante. Sede Tyrsenia E’ la sede della scuola dell’infanzia ha una moderna struttura in cemento e legno ed ospita dieci sezioni di scuola dell’infanzia e funziona a tempo normale ( 40 ore) e qualche sezione a tempo ridotto. Il Personale L’organico del Personale in servizio conta di 110 unità un Dirigente Scolastico un Dsga 5 Assistenti amministrativi 13 Collaboratori Scolastici 90 docenti Nella scuola sono presenti ma dipendenti da altri enti : 1 Tiflologa 1 Assistente alla comunicazione 10 Assistenti educativi culturali

Il sabato la scuola rimane chiusa

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Parte Terza

L’Organizzazione Il Progetto organizzativo: -

è la strumentazione del discorso educativo;

-

è centrato sui Soggetti;

-

mette in gioco le risorse umane;

-

valorizza le competenze professionali unite in un processo di ricerca

-

garantisce, attraverso strategie differenziate, l’ UGUAGLIANZA DEI DIRITTI ALL’ APPRENDIMENTO

Le problematiche educative L’incapacità di gestire le risorse territoriali e la negatività della vicinanza alla città di Roma con la sua estrema prevalenza gerarchica (mercati finanziari e del lavoro, servizi, ecc) determinano un disagio socio – culturale, più o meno cosciente, che consegue dal coacervo di situazioni tipiche quali la città dormitorio, l’economia agricola marginale, un commercio non concorrenziale, l’assenza dei servizi culturali (emblematica è, in una città di 33.000 abitanti circa, l’assenza anche di una sala di proiezione cinematografica). Il succitato disagio si riflette inevitabilmente anche nell’ambiente educativo scolastico con ripercussioni sull’andamento del successo formativo sia per quanto riguarda le possibilità di immissione nel mondo del lavoro che per quanto attiene la completa padronanza delle conoscenze, delle abilità e delle competenze da parte degli alunni in uscita. L’area dei bisogni educativi L'area dei bisogni e dei problemi si caratterizza, dunque, come area nella quale convergono: o bisogni dell'ambiente; o bisogni di formazione dei ragazzi; o bisogni tipici dell'età adolescenziale vissuta in aree marginali metropolitane

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Le Strategie d’ intervento

All'interno di questa area di convergenza critica di bisogni e problemi, la nostra scuola intende poter essere: ! luogo dove ci si interroga e si interpreta il disagio degli alunni; ! sede di analisi dei bisogni finalizzata alla progettazione delle risposte agli stessi bisogni ! fonte propositiva di collaborazione con le famiglie e le forme associative presenti nel territorio per tentare di superare le carenze della attuale offerta culturale. ! luogo di aggregazione- coesione sociale e di confronto. I campi di azione Sul piano organizzativo- didattico Si agisce su: ! tempo della scuola; ! tempo del curricolo; ! tempo dell’insegnare; ! tempo dell’apprendere.

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Sul piano organizzativo gestionale Si mettono in campo di tutte le competenze professionali per la co-gestione di un “patto educativo territoriale”, attraverso: 

realizzazione di progetti per l’ampliamento dell’Offerta Formativa;

definizione di rapporti basati su strumenti giuridici quali Accordi di Programma, di Rete, Contratti d’Opera, Convenzioni, prestazioni volontarie,..

Sul piano della Formazione in Servizio (F.i.S) del personale Sono promossi percorsi di potenziamento della Formazione in Servizio (F.i.S) di tutto il personale, attraverso: 

percorsi di Ricerca-Azione e riflessione sulle migliori pratiche;

frequenza a corsi, anche di tipo e-learning, organizzati dalla Scuola, da altre Scuole, da persone o Enti esterni accreditati;

partecipazione e promozione di convegni, tavole rotonde, seminari, gemellaggi, scambi di esperienze anche multimediali.

Sul piano della valutazione Predisposizione di nuovi strumenti di valutazione ed autovalutazione. Promozione della cultura della 

valutazione dell’alunno e della sua autovalutazione

autovalutazione del Docente,

autovalutazione d’Istituto per regolarne la qualità.

Partecipazione ad eventuali attività di valutazione degli alunni gestite dall’INVALSI

Sul piano della documentazione Potenziamento della: 

documentazione didattica di esperienze significative;

documentazione degli indirizzi e delle scelte di Istituto;

documentazione sulla normativa vigente;

diffusione dei materiali

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Sostengo il mio pianeta Nell’anno scolastico 2013/2014 la Comunità scolastica dell’ I.C. ”S. D’ Acquisto” sarà impegnata, tra le tante altre attività curriculari, a conoscere e far conoscere il tema della sostenibilità. In questa faraonica e promettente opera, nessuno dovrà rimanere escluso poiché tutti dovranno prendere parte al cambiamento che proponiamo. Ma che cos’è la sostenibilità? Nelle scienze ambientali ed economiche è la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. La sostenibilità ambientale si riferisce alla potenziale longevità di un sistema di supporto per la vita umana, come il sistema climatico del pianeta, il sistema agricolo, industriale, forestale, della pesca e delle comunità umane che in genere dipendono da questi diversi sistemi. Ma tale longevità è messa in pericolo dall’ influenza che l’ attività antropica esercita sui sistemi stessi. Tale attività può procurare alterazioni irreversibili dell’ equilibrio dell’ ecosistema, nonostante la proprietà dello stesso della resilienza ossia la capacità di tornare ad uno stato simile a quello iniziale dopo avere subito un disturbo. Il disturbo può avere, appunto, un origine antropica( ad es. inquinamento, disboscamento, cambiamento climatico, l’invasione di una o più specie aliene) o naturale (ad es. un evento atmosferico, un incendio, una frana). In questo senso appare particolarmente importante la distinzione tra sostenibilità debole e sostenibilità forte. La prima ammette la sostituzione, all’interno del capitale da tramandare alle generazioni future, del capitale naturale con quello manufatto (quello creato dall’uomo), mentre la sostenibilità forte introduce la regola del capitale naturale costante. L’ educazione gioca un ruolo essenziale nella trasformazione della società; la sostenibilità è la responsabilità condivisa per migliorare la qualità della vita per tutti, economicamente, socialmente e dal punto di vista dell’ ambiente. Questa è la consapevolezza che devono avere tutti i nostri studenti quando escono dalle nostre scuole. Ma la comunità tutta deve collaborare con loro per il raggiungimento del benessere comune. La didattica sostenibile è un modo di pensare su come organizzare la nostra vita, il lavoro, il sistema di istruzione in modo da non distruggere la nostra risorsa più grande e preziosa, il pianeta. Il tema ricorrente - S. ambientale - non è una moda di questi tempi ma il problema centrale del XXI secolo, è il problema dei problemi. Ma nulla è impossibile se lo si vuole davvero!!! Il ruolo della scuola in questo contesto è decisivo e di fondamentale importanza; deve fornire ai bambini, giovani, studenti, che diventeranno cittadini del XXI secolo le conoscenze e le competenze per costruire una società sostenibile, per essere indipendenti e attrezzati ad esplorare il percorso di vita. Sviluppo sostenibile, riscaldamento globale, effetto serra, biodiversità, risparmio energetico, inquinamento, CO2, rifiuti, riciclaggio, mobilità sostenibile, fonti rinnovabili, sono le keywords di un nuovo percorso didattico da proseguire. Non esiste sviluppo sostenibile se non c’è integrazione ed equilibrio fra le 3 dimensioni: sociale, economica ed ambientale. La dimensione sociale vede lo sviluppo della società come una via di partecipazione per tutti. La dimensione economica mira ad una giusta distribuzione globale del benessere, proteggendo da uno sfruttamento sconsiderato le risorse naturali ed umane. La dimensione ambientale ha l’ obiettivo di mantenere la natura e l’ ambiente per le generazioni future. La cultura è la base che integra le 3 dimensioni dello sviluppo sostenibile. Lo sviluppo sostenibile viene tra l’ altro rappresentato con il modello dei 3 cerchi concentrici:

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VIVIBILE

AMBIENTALE

SOCIALE SOSTENIBILE

REALIZZABILE

EQUO

ECONOMICO

In questa rappresentazione si nota come l’ economia si trova all’ interno di una società, ma entrambe sono inserite nell’ ambiente. Per concludere, possiamo dire che la S. implica un benessere-ambientale, sociale ed economico- costante e preferibilmente crescente e la prospettiva di lasciare alle generazioni future una qualità della vita non inferiore a quella attuale. Tale approccio può essere formalizzato mediante funzioni di benessere sociale (sicurezza, salute, istruzione) ossia relazioni tra il benessere della società e le variabili che concorrono allo stato economico (capacità di un sistema economico di generare reddito e lavoro per il sostentamento delle popolazioni) e alla qualità della vita.

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“FOCUS “ sull’ ORGANIZZAZIONE I Docenti nell’organizzare il piano delle attività formative per l’anno 2013/15, intendono definire il Curriculo ponendo l’alunno al centro del sistema e valorizzandone la persona Pertanto prestano particolare attenzione all’organizzazione delle attività.

Armonizzare le differenze

Evitare il cattivo localismo

Essere propositivi e saper filtrare le proposte

“FOCUS “

Porre più attenzione alle esperienze dell’allievo rispetto alle competenze

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Valorizzare le competenze professionali

sull’ ORGANIZZAZIONE

Cogliere le differenze reali del cambiamento

Progettare in funzione dei tempi di assimilazione

Non perdere la centralità dell’allievo


ORGANIGRAMMA FUNZIONALE UFFICIO DI SEGRETERIA DSGA Sig. Francesco Scarabello

UFFICIO DI PRESIDENZA DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Velia Ceccarelli

PERSONALE ATA Genitori

Delegati del Dirigente: Prof.ssa Domenica Di Cecco Prof. Gianluca Vannutelli

Funzioni Strumentali Commissione mensa

Comitato Genitori

Assemblea Genitori

Rappresentanti di Classe

Aula Informatica e aula video Prof. F.P.Otrello RLS(art.73delCCLN’07) Prof. M.Porro Comitato della valutazione in servizio Gerolin, Valente, Pittalis, Di Giorgio, Di Bitonto Supplenti: Cantatore, Olmi

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GIUNTA ESECUTIVA

CONSIGLIO DI ISTITUTO Genitori/Docenti

COLLEGIO DEI DOCENTI

POF

Prof.ssa Malgeri Prof.ssa Pittalis Prof.ssa Vizioli Sito Prof.ssa Tirabasso Inclussività: Prof.ssa Lauria Prof.ssa Amplo Scambi con l’estero: Prof.ssaGiacchetta

STAFF: D.S., Collaboratori DS., Funzioni S., D.S.G.A.

CONSIGLI DI CLASSE

Dipartimenti disciplinari Donadon Di Giorgio Di Giacomo Commissione orari oltre ai collaboratori del dirigente

Coordinatori del Consiglio di Classe Barlettelli ( suppl Tagliani Mazziotti) Di Bitonto, Di Giorgio, Forte, Giacchetta, Guadalaxara Maccioni, Olmi, Palminiello, Pandolfo, Pittalis Pravato, Simonelli, Siotto, Tirabasso, Vicini Coordinatori dei consigli di interclasse

Gerolin Donadon Referente Uscite Gerolin

Tempobuono, Sterrantino, Pucciotti, Donadon, De Blasio Coordinatore dell’intersezione Autorino


LA MIA SCUOLA E’ DIVERSA Autovalutazione: alunni, insegnanti

Comunicazioni quadrimestrali

Prove individuali Scritte e orali Test e questionari

Comunicazioni ins./ alunni/genitori

(80%) PROGRAMMI NAZIONALI

Riprogettazione

(20%) CULTURA LOCALE

BISOGNI FORMATIVI Sport e movimentouso delle TIC, potenziamento e studio delle Lingue Comunitarie, Spagnolo ed Inglese. Corsi di latino e di greco

Quaderni, libri, eserciziari, schede, documenti, verbalizzazioni

Inserimento nuove attività

PIANIFICAZIONE

D’Istituto

INVALSI

SOMMATIVA

FORMATIVA

IN ITINERE

PIANO PERSONALIZZATO

ALUNNI PROCESSI

Di Consiglio di Classe

Di Dipartimento

OFFERTA FORMATIVA -

Italiano Matematica Storia,Geografia Scienze,Tecnologia Informatica (applicata alle discipline) Inglese Spagnolo(2^ Lingua com.) Arte e immagine Musica Scienze motorie e sportive Religione Convivenza civile

-

ISTITUTO

Indicatori di: - contesto - input - processo - prodotto

- Osservazione - Documentazione - Somministrazione di questionari

Elaborazione dati : - Progettazione annuale e - Riprogettazione in itinere

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VALUTAZIONE DIAGNOSTICA Alla VALUTAZIONE AUTENTICA

Percorso formativo che investe tutto l’istituto per assicurare,il più possibile una valutazione in linea anche con Le indicazioni Nazionali per il curricolo.

VALUTAZIONE

INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO INTEGRAZIONE

TEMPI

MODI

Orari: - Tempo 30ore, n ° 20 classi, ore: 8,10/14,10

Lezioni frontali. e laboratori per: -intero gruppo classe -classi aperte in orizzontale e in verticale - disarticolazione delle classi con formazione di gruppi di livello, di compi

- Tempo prolungato 34 ore, il Martedì e il Venerdì: ore 8,10/16,45

Di scuola territorio per attività extrascolastiche

MEDIATORI DIDATTICI: Esperienza diretta Comunicazione orale. Lezione interattiva - giochi di simulazione - circle time - problem solving - brain storming L’insegnante facilita: - le relazioni -la condivisione dei compiti - lo sviluppo di capacità adattive -il tutoring - la peer collaboration - continuità/orientamento

discipline obbligatorie:

-

attività opzionali scolastiche attività opzionali extra-scolastiche

ARTICOLAZIONE “SAPERI” - Competenze metalinguistiche - Competenze cognitive - Competenze specifiche


LA MIA SCUOLA E’ INTELLIGENTE E SOSTENIBILE

AMBIENTE/TERRITORIO

Lo sviluppo di abilita e capacita’ attraverso attività laboratoriali inserite nei Progetti scolastici ed extrascolastici

Progetti -

Continuità, Orientamento Scuola Ambiente. Riciclaggio Giochi Logici Recupero linguistico Gite e Campi scuola. Comenius -Mobilità all’estero E-Twinnings - scambi Gare e competizioni sportive Prevenzione delle dipendenze Cinema e forum Teatro Maratonina ecologica Le scienze a scuola Musicarterapia Orto didattico Il genitore competente Giochi cantati ( Cemea)

MULTILINGUAGGI EDUCAZIONE alla CONVIVENZA CIVILE e PREVENZIONE

Linguaggi

Imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme

-

potenziamento informatica potenziamento lingue comunitarie corsi di latino

-

Teatro e, canto, ballo,

-

strumento e canto

-

Su ceramica, su vetro, su tavola Gemellaggi e scambi

Arti Musica Pittura

Educazione alla Legalità -

Educare alla legalità, intercultura”Italiano lingua seconda” Verso una scuola amica dei bambini e dei ragazzi ( Unicef)

-

Educazione all’effettività -

-

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Incontri con gli alunni con la conpartecipazione delle ASL: Dr Fagiani Sportello psicopedagogico: Dott.Amidei e Cappelletti

SALUTE/PREVENZIONE

Attività motoria e sportiva -

Giochi sportivi studenteschi Giochi della Gioventù Etruskiadi Pallavolo – basket Danza sportiva

Educazione Alimentare -

Sapere i sapori Frutta nelle scuole I sapori della nostra terra


Strategie e Modalita’ operative per il perseguimento degli Obiettivi • Flessibilità orario e diversa articolazione della durata della lezione • Articolazione flessibile del gruppo classe – Gruppi di livello; • Programmazione modulare; • Organizzazione di attività di recupero e di sostegno; • Attivazione d'insegnamenti integrativi facoltativi; • Realizzazione di attività di collaborazione con altre scuole o con Enti esterni per l'integrazione della scuola nel territorio; • Attivazione di iniziative di formazione del personale scolastico • Realizzazione di progetti finalizzati Nell’ambito delle attività facoltative, opzionali, tenute in orario curriculare ed extracurriculare, rientrano Progetti comprensivi di attività rivolte a valorizzare le differenti abilità e la varietà di interessi individuali, permettendo: • Il superamento di tecniche di insegnamento meramente trasmissive; • La creazione di "set" di apprendimento dove gli alunni possano concretamente esercitarsi e divenire progettisti e ricercatori del proprio sapere; • Le diversificazioni delle situazioni logistiche, con uso funzionale di spazi, condizioni e strumentazioni; • La gestione attiva dei processi di apprendimento e delle condizioni per perseguire l’unitarietà dell’insegnamento; • La creazione di "luoghi" dove l’esperienza concreta, attraverso il fare, lo scoprire, il provare, promuove la motivazione e la curiosità di continuare a conoscere.

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LA MIA SCUOLA E’ INCLUSIVA PROGETTO INTEGRAZIONE 2013/15 Costruzione del PIANO di STUDI e Didattico PERSONALIZZATO come strumento di programmazione delle attività didattiche ed educative da realizzare nell’intero anno.

• Conoscenza di elementi personali scolastici pregressi; • Profilo dinamico funzionale; • Osservazione e valutazione dei prerequisiti • Analisi della situazione con definizione di obiettivi, di contenuti, di mezzi, metodologia di lavoro, verifica e valutazione

perseguiti tramite

− Obiettivi formativi; − Obiettivi specifici di apprendimento

PRESA IN CARICO

con modalità operative

PIANIFICAZIONE

realizzata nei primi mesi dell’anno

Docenti di Classe; Esperti ASL; Genitori; Operatori psicopedagogici; Gruppo lavoro H.

- attività nel piccolo gruppo; - attività nell’intero gruppo classe; - lavoro personalizzato. - cooperative learning - Peer education

attraverso una metodologia laboratoriale Piani Didattici Personalizzati Per lo sviluppo delle: CONOSCENZE, CAPACITA’, COMPETENZE di TUTTI GLI ALUNNI in particolari Alunni con disabilità e Alunni con Bisogni Educativi Speciali

da parte di

− − − − −

- Educazioni alla Convivenza civile - Discipline - Laboratori

da parte di

− − − − − − − − −

Informatica; manipolazione; psicomotricità; sport; pittura; drammatizzazione; educ. ambientale; educ. Alimentare; cineforum.

per garantire la piena integrazione VALUTAZIONE

VERIFICA

attraverso

- Iniziale; - In itinere; - Finale.

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Osservazioni sistematiche; prove oggettive; \ prove strutturate; prove personalizzate

INTEGRAZIONE come: − facilitazione; − condivisione dei compiti; − sviluppo delle capacità adattive; − tutoring; − continuità ed orientamento.


LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO E AUTODIAGNOSI (Criteri generali – Indicazioni – Funzioni)

La Scuola ha predisposto per la valutazione formativa un quadro di riferimento volto a: • definire la valutazione come "riconoscimento di un risultato al termine di un percorso didattico sulla base di informazioni riguardanti il livello di partenza, lo sviluppo delle abilità e le competenze acquisite" e, quindi, non valutazione classificatoria, moralista, soggettiva. La valutazione viene, inoltre, definita in relazione ad un quadro di riferimento costituito da: • messa in opera di dati e informazioni tali da orientare e diversificare gli interventi didattici; • individuazione di tutti quegli elementi legati alle condizioni operative, alle risorse umane e materiali che condizionano gli apprendimenti; • chiarimento delle relazioni tra verifiche disciplinari e scopi formativi della valutazione globale; • richiamo costante alle finalità educative della promozione, nell’alunno, di uno sviluppo completo, integrale ed armonioso. All’interno di questi punti fermi, condivisi collegialmente, vengono curati i vari momenti, diagnostico, formativo e sommativo con l’impegno convinto che ci si possa muovere in un ottica di condivisione collegiale.

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Criteri comuni per la formulazione dei giudizi. Per la stesura dei giudizi finali, da trascrivere sulla scheda e comunicare alle famiglie, il Collegio ha concordato di attenersi ai seguenti indicatori: tempi

-

valutazioni sommativa quadrimestrale;

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valutazione in itinere

Si considerano: - il livello di partenza; - il ritmo di apprendimento; - le difficoltĂ incontrate dagli alunni; - il conseguimento degli obiettivi formativi cognitivi e non, trasversali stabiliti dai Consigli di classe; - le conoscenze conseguite nei vari ambiti disciplinari - il comportamento Considerato il panorama scolastico in evoluzione con il quale si prevede che la valutazione sia espressa con votazioni in decimi ci si riserva di predisporre tutti gli elementi utili con la completa definizione del quadro degli interventi ministeriali. Si sottolinea comunque l’importanza del fatto che ogni giudizio debba essere espresso in forma "incoraggiante", di “risultato raggiuntoâ€?, e non in forma sanzionatoria..

domenica 17 novembre 13


AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO E AUTODIAGNOSI La “valutazione interna” o autovalutazione d’Istituto è un passaggio obbligato che la nostra Scuola deve attivare al fine di garantire all’utenza la qualità dei processi e dei risultati ( efficienza ed efficacia) e l’applicazione di strategie per il miglioramento continuo. Le variabili rilevanti per i processi educativi possono essere ricondotte a sette insiemi fondamentali: - variabili di sistema. Sono costituite dall’insieme dei vincoli dettati dal sistema scolastico nazionale( ordinamento cicli, orari, standard formativi, criteri di valutazione finale,..); - variabili di contesto. Sono rappresentate dalle caratteristiche del territorio(variabili demografiche, topografiche, sociali, economiche, culturali,..) - variabili di struttura. Sono riferite al contesto intra-scolastico(risorse materiali, tecnologiche, umane,..) - variabili di situazione. Variabili di natura contingente, passeggera, non prevista. Ad esempio la chiusura delle attività della scuola a causa di un grave imprevisto; - variabili soggettive. Appartenenti alle caratteristiche relazionali, emotive, cognitive, linguistiche degli alunni ; - variabili di processo. Riguardano gli interventi didattico-educativi attivati (counseling, recupero, sostegno, attività integrative,..) - variabili di risultato (o di prodotto). Sono relativi agli esiti conseguiti in virtù dei processi attivati e delle risorse messe in campo (profitto,..) Attraverso queste sette variabili andremo ad arricchire il modello delle Scuole efficaci di Scheerens (1994)

domenica 17 novembre 13


PROCESSO

INPUT

(Iterventi attivati a livello di scuola) - politiche orientate all’eccellenza - Direzione efficace - Collegialità OUTPUT

- variabili di contesto - variabili di sistema. - variabili di struttura - variabili di situazione - variabili soggettive.

variabili di risultato (Risultati degli alunni in rapporto ai livelli di partenza)

PROCESSO (Interventi attivati a livello di classe) - validità della didattica - strutturazione e pianificazione dell’apprendimento - frequenza delle verifiche

domenica 17 novembre 13


PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Ogni anno, in osservanza di quanto previsto dalle indicazioni ministeriali e dai contratti di lavoro del personale, viene ridefinito, con integrazioni e aggiornamenti, il Piano di Formazione della scuola. Tale piano nasce dai bisogni collegiali di formazione in relazione alle esigenze di apprendimento degli alunni, all’attuazione dell’azione didattica programmata, alla realizzazione del P.O.F. e infine, al miglioramento del servizio. La scelta prioritaria della collegialità nella formazione (intero collegio, Consiglio di classe, gruppi disciplinari) risponde alla necessità di condividere strumenti per una maggiore efficacia didattica, di potenziare una effettiva collaborazione, di consentire in futuro flessibilità organizzativa nella formazione dei gruppi di alunni. Attualmente le problematiche individuate risultano essere finalizzate a: 1 Acquisizione di metodologie di insegnamento per favorire la relazione e la comunicazione con gli alunni ed interventi mirati all’Educazione alla Legalità 2 Acquisizione di metodologie di insegnamento per interventi mirati ai bisogni degli alunni ed alla gestione della classe -Utilizzo di innovative strategie didattiche 3 Il registro elettronico 4 Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo 5 Autonomia e processo di innovazione didattica, organizzativa e normativa 6 Corso sulla Didattica inclusiva

domenica 17 novembre 13


LA DOCUMENTAZIONE Il percorso formativo dell’alunno sarà documentato attraverso: ! dati di tipo amministrativo; ! dati sul rendimento scolastico ( accertamenti, osservazioni sistematiche, interventi ed esiti dei percorsi personalizzati); ! fascicolo personale contenente dati sull’alunno(dati di tipo anagrafico, documenti di valutazione, documentazione specifica alunni H, ogni elemento significativo di conoscenza dell’alunno; ! La continuità verticale ( coordinamento tra i diversi gradi di scuola con incontri tra docenti per esplicitare e discutere i criteri e predisporre comuni strumenti di rilevazione); ! La continuità orizzontale : - rapporti con le famiglie frequenti, curati, possibili anche tra genitori e insegnanti di gradi contigui; - potenziamento ed integrazione delle strutture scolastiche e dei servizi ; - progetto di Integrazione per accogliere alunni disabili; - progetto di intervento sul fenomeno della dispersione con apertura di uno “sportello ascolto” per Docenti, Alunni, Genitori. N.B. Per la stesura degli aspetti documentali del P.O.F. adottiamo forme differenziate con destinazioni diverse, funzionali ai diversi soggetti a cui si rivolgono: o Stesura ampia ed esaustiva indirizzata agli "addetti ai lavori". E’ il documento fondamentale della scuola. Ha la caratteristica di essere "dinamico", integrabile ed adattabile nel corso dell’anno e di essere costituito da materiali ad uso interno. o Stesura "pubblicistica" e informativa (graficamente curata e formulata con linguaggio chiaro e semplice) per la presentazione ad alunni e genitori.

domenica 17 novembre 13

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