P O R T F O L I O
LUCA TRAINI Architectural and Interior Design Portfolio 2024
INDICE 1.
CURRICULUM VITAE
pag. 3
2.
SENIOR COHOUSING
pag. 4
3.
CASA DELLA CULTURA
pag. 10
4.
UNA CITTÀ PER L’ARCHIVIO
pag. 16
5.
CASA RETICOLO
pag. 22
6.
WORKVILLAGE
pag. 26
2
Esperienze lavorative GRUPPO SPA Junior architect
Rome, Italy
10.2022-10.2023
Assistente alla progettazione specializzato in progetti di ristrutturazione di appartamenti privati nella città di Roma. La mia esperienza comprende la redazione dei Capitolati, la gestione delle offerte per i clienti e la supervisione completa del cantiere, che include la gestione delle forniture necessarie, il coordinamento delle varie lavorazioni in corso d’opera e il controllo costante della qualità del lavoro svolto.
Luca Traini Contact
STUDIO CONGIU tirocinio curriculare
Milan, Italy 02.2022
Tirocino curriculare nel quale ho acquisito la mia prima esperienza lavorativa all’interno di uno studio di architettura. Durante il tirocinio ho assistito alla progettazone di edifici residenziali e commerciali.
+39 392 393 3758 lucatraini1997@gmail.com
Formazione
www.linkedin.com/in/luca-traini
QUASAR INSTITUTE FOR ADVANCED DESIGN
Rome, Italy
master di primo livello in interior design
Rome, Italy
04.2022-in corso
Skills Autocad
POLITECNICO DI MILANO
laurea di primo livello in progettazione dell’architettura
• Tesi: Il limine della dissolvenza • Voto 110/110
Revit
Milan, Italy
09.2019-09.2023
Rhinocheros 3D Chaos V-ray Photoshop Indesign
Languages Italian
A.P.S. ‘SCUOLA DEL LEGNO’ Laboratorio di Falegnameria
Viterbo, Italy
11.2016-08.2017
Acquisizione delle competenze nell’uso di macchinari stazionari quali: banco sega, pialla filo-spessore, sega a nastro e tornionell’utilizzo e nella manutenzione dei diversi attrezzi manuali del mestiere nonché le basi e le competenze delle tecniche della lavorazione tradizionale della falegnameria.
Istituto Magistrale Statale Giordano Bruno liceo scientifico
Rome, Italy 2011-2016
• Anno di diploma 2016 • Voto di diploma 70 su 100
English 3
Senior CoHousing EDIFICIO RESIDENZIALE PER ANZIANI, BOLZANO LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2, ISTITUTO: POLITECNICO DI MILANO DOCENTI: PROF. C. A. MAGGIORE, G. FAVA STUDENTI: F.SAVIORI, M.C. SECCI Il progetto si colloca a Bolzano nell’Areale ferroviario che è interessato da un piano di recupero. Quest’ultimo interessa un’area di circa 475.000 m2, derivante per la maggior parte dalla dismissione dalle aree ferroviarie e dall’acquisizione di alcune aree sul lato est, necessarie per permettere lo spostamento del nuovo tracciato ferroviario. L’impianto urbanistico s’inserisce contestualmente nella morfologia urbana di Bolzano e reinterpreta e trasforma le diverse tipologie esistenti. La distribuzione funzionale ha una prevalenza di residenze, un’area artigianale-abitativa a est e un centro polifunzionale con terziario, servizi e cultura a sud. Il progetto nasce dalla volontà di riposizionare verso sud l’arpa ferroviaria conservando la vecchia stazione di Bolzano. L’elemento centrale dell’intervento è il nuovo polo della mobilità, luogo dell’interscambio tra i diversi mezzi di trasporto pubblico e privato organizzato su due livelli. Davanti alla vecchia stazione, l’asse Via Garibaldi-Via Renon diventa un boulevard
alberato dove trovano collocazione le nuove linee tranviarie. La chiusura al traffico di questo tratto permette la pedonalizzazione di una vasta area che, partendo dal centro storico si estende anche a sud del tracciato ferroviario. La rete di piste ciclabili esistenti verrà ampliata e coadiuvata da diversi posteggi per le biciclette intorno al polo della mobilità e nel nuovo quartiere dei Piani. Il lotto di destinazione del progetto si colloca nello snodo fra il parco lineare lungo il vecchio percorso ferroviario e Via Renon. L’edicifio che vi si colloca deve conseguentemente confrontarsi sia con i nuovi isolati progettati dall’architetto Podrecca che con il percorso verde che curva a sud del lotto. Data la posizione del lotto, l’edificio nasce come elemento che risolve lo snodo fra verde e costuito disponendosi come un collegamento fra i due. L’edificio nasce come residenza per anziani con particolare dedizione agli spazi comuni. Sono presenti, inoltre, spazi dedicati agli studenti e alla pubblica utilità.
Schizzo concettuale di progetto.
4
PLANIVOLUMETRICO
L’edificio si innesta al termine del più ampio progetto di Boris Podrecca nel punto in cui il parco lineare che si innesta a nordovest. L’edificio progettato si colloca in questo punto di interesse e fa da perno fra la realtà del parco e quella della città di Bolzano, divenendo di fatto un limine. Il percorso diventa parte integrante dell’architettura e della città entrando all’interno, e passando per la residenza dove ai piani terra sono collocati i servizi per la città.
5
Dal punto di vista compositivo, l’edificio si evolve da una forma quadrata che deriva dal caso studio analizzato. Questa viene successivamente duplicata per consentire la creazione di un percorso sia fisico che visivo fra il parco linare, a est e sud del lotto, e la città di Bolzano, a nordovest. I due volumi vengono ruotati uno rispetto all’altro assumendo un’ altezza diversa. In particolare, il volume asud risulta essere più alto rispetto all’altro seguendo la forma cubica di partenza. Il collegamento fra i due risulta essere l’elemento chiave per la gestione del flusso che si genera fra parco e città. Se al piano terra il passaggio è libero, ai piani primo e secondo è presente un elemento vetrato che costituisce un punto di vista oltre che un elemento di distribuzione interna fra i due volumi. Nell’edificio più alto si innesta un ultimo volume con una forma che segue i flussi derivanti dagli edifici di Podrecca e dall’accesso carrabile collocato a sud-ovest del lotto. Al piano terra sono presenti le funzioni sia pubbliche che comuni alla residenza. In particolare, si collocano una caffetteria e una biblioteca contenute all’interno della struttura organica oltre che un centro riabilitativo. Queste funzioni si trovano collocate nei pressi dell’accesso carrabile per questioni logistiche e per “accogliere” i flussi provenienti sia dalla città che dal paseo di Podrecca. Nel volume più basso, invece, sono presenti i servizi comuni come una zona comune di incontro, una cappella per il culto e un laboratorio con vista sul parco in aggiunta agli spogliatori per il personale, il magazzino, la lavanderia e gli uffici. PIANTA + 0,15
6
PROSPETTO
SEZIONE
PIANTA TIPO
Ai piani superiori sono state disposte le unità abitative degli anziani, ad eccezione degli ultimi due piani del volume più alto che sono dedicati agli studenti. Entrambe le coperture sono dedicate a tetti-giardino, uno per gli anziani nell’edificio a nord e uno per gli studenti dell’edificio a sud. Quest’ultimo costituisce un punto di vista privilegiato rispetto al parco lineare e al paseo di Podrecca. La distribuzuione interna dei volumi risulta essere di tipo centrale. Le unità abitative si dispongono attorno a due elementi quadrati svuotati. Nell’edificio più basso è prevista una corte verde mentre, nell’altro, un grande patio coperto da un lucernario. Su questi si affacciano anche i salottini comuni di ogni volume. I corridoi disposti a turbina si leggono in prospetto attraverso dei tagli verticali che portano la luce all’interno dell’edificio, oltre che a definire un rapporto pieni e vuoti nella facciata. Le unità abitative per gli anziani si differenziano in singole e doppie. Le prime sono di 30 m2, mentre le seconde di 73 m2. Per quanto concerne le singole, queste si dividono in tre fasce di grandezza diversa. La prima è una parete attrezzata che contiene al suo interno un armadio, un tavolo e cucina. La fascia più grande è costituita dal bagno e dalla camera da letto che si collegano alla parete attrezzata da un corridoio distributivo.
SPACCATO ASSONOMETRICO
7
Il rapporto con l’esterno è mediato da una loggia vetrata con schermature disposte in base all’orientamento del prospetto. L’unità abitativa doppia ha un duplice ingresso riservato ai due coinquilini che hanno un loro spazio privato in corrispondenza dello stesso. Al centro sono disposte le zone comuni come bagno e cucina che si affacciano nella loggia esterna. In prospetto le loggie vengono lette come degli elementi quadrati che si dispongono in maniera regolare rispetto al rivestimento metallico che ricopre l’intera facciata.
RENDER DI PROGETTO
RENDER DI PROGETTO
8
9
Casa della Cultura CENTRO CULTURALE, BOLZANO LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3, ISTITUTO: POLITECNICO DI MILANO DOCENTI: PROF. F. REDAELLI, D. G. CHIZZONITI STUDENTI: R. MOLTENI, M. VANELLI
Il sito Greco-Pirelli fa parte del piano strategico di Milano per la rigenerazione degli scali ferroviari dismessi. Si compone di tre parti principali: l’ex scalo ferroviario accanto alla stazione, un’area verde ubicata più a est, su via Breda, e una fascia lunga e stretta di terreno che si affaccia a ovest sul quartiere Bicocca. Il sito è ubicato in una zona strategica nel nordest di Milano. Lo scalo rappresenta un’opportunità di migliorare i collegamenti tra Precotto, un quartiere storico a uso misto, ricco di servizie attività, e Bicocca, un ex area industriale caratterizzata da un rilevante progetto di rinnovamento urbano ideato dall’architetto Vittorio Gregotti negli anni “90. Questo include il campus dell’Università degli Studi, il teatro degli Arcimboldi e altri attrattori culturali. Il sito Greco-Pirelli è uno scalo merci dismesso, usato per lo stoccaggio di treni merci e come magazzino con funzioni logistiche fino agli anni ‘90. Oggi, questi spazi, rappresentano le più importanti aree dismesse a disposizione per dare forma al futuro sviluppo urbano di Milano. Ad oggi, scalo Greco Pirelli è un grande vuoto urbano in cui grazie al progetto troveranno spazio tre grandi poli attrattori per la città: un
edificio culturale, un complesso sportivo ed uno residenziale. L’impianto si innesta su un nuovo sistema di percorsi che mirano a riconnettere due parti della città da sempre separate dalla ferrovia. Il progetto tiene in considerazione come assi di riferimento i binari della stazione, l’orientamento della griglia urbana che caratterizza il quartiere di Bicocca e l’orientamento trasversale del teatro Arcimboldi di Milano. La ricucitura tra Bicocca e Precotto avviene tramite dei collegamenti ipogei che tengono in considerazione i collegamenti già presenti grazie alla stazione. A nord, il progetto interviene su un area che ad oggi è abbandonata proponendo una grande area verde in cui trovano posto gli orti cittadini, che risedevano nell’area di porgetto venendo riproposti con una nuova organizzazione. A sud invece abbiamo riprogettato l’area in via Bernardo Rucellai riqualificando uno spazio pubblico già esistente per migliorare la connessione tra il nuovo intervento e il tessuto urbano consolidato di Precotto. Infine, via Breda viene riposizionata a ridosso della ferrovia permettendo così una continuità dello spazio pedonale pubblico.
Schizzo concettuale di progetto.
10
A
A’
PLANIVOLUMETRICO
L’impianto si innesta su un nuovo sistema di percorsi che mirano a riconnettere due parti della città da sempre separate dalla ferrovia.Il progetto tiene in considerazione come assi di riferimento i binari della stazione, l’orientamento della griglia urbana che caratterizza il quartiere di Bicocca e l’orientamento trasversale del teatro Arcimboldi di Milano. La ricucitura tra Bicocca e Precotto avviene tramite dei collegamenti ipogei che tengono in considerazione i collegamenti già presenti grazie alla stazione. A nord, il progetto interviene su un area che ad oggi è abbandonata proponendo una grande area verde in cui trovano posto gli orti cittadini, che risedevano nell’area di porgetto venendo riproposti con una nuova organizzazione. A sud invece abbiamo riprogettato l’area in via Bernardo Rucellai riqualificando uno spazio pubblico già esistente per migliorare la connessione tra il nuovo intervento e il tessuto urbano consolidato di Precotto. Infine, via Breda viene riposizionata a ridosso della ferrovia permettendo così una continuità dello spazio pedonale pubblico.
11
Punto fulcro tra il quartiere di Precotto e quello più recente di Bicocca, Il progetto del centro culturale costituisce la porta dell’intera area di progetto. Riferimento principale per la progettazione è stato il progetto Feltrinelli Porta Volta di Herzog & De Meuron, che anch’esso prende ispirazione dal tratto lungo e lineare delle cascine della campagna lombarda, le stesse che rappresentano un punto di riferimento per Aldo Rossi per il progetto di Gallaratese, dal quale riprendono il passo dei portali. Come per il progetto degli architetti svizzeri, struttura e ripetizione sono i temi principali dei due edifici. Il progetto si caratterizza dalla presenza di due imponenti setti, i quali costituiscono un vincolo visivo e fisico, creando un cannocchiale che guida verso il centro dell’area, indirizzando i flussi provenienti dal quartiere di Precotto.
ASSONOMETRIA
12
PIANTA + 0,15 m
Infatti, la particolarità di quest’architettura è data dalla presenza di una struttura a vista in cemento armato visibile da tutti e quattro i prospetti dell’edificio come se fosse una griglia strutturale, copertura compresa. Gli elementi in cemento armato, ravvicinati e posti di taglio quasi a formare, in sezione, la forma tipica di una casa con tetto a spiovente, si ripetono a oltranza lungo tutto lo sviluppo dell’edificio e le ampie superfici vetrate che lo avvolgono, permettono alla luce naturale di invadere tutti gli ambienti interni. Il centro culturale è collegato all’edificio sportivo attraverso una passarella sopraelevata, la stessa che si innesta all’interno negli edifici. L’ altezza strutturale dell’interpiano al piano terra è di mt 5.00 mentre per i piani fuori terra è di mt 4.40.
PROSPETTO EST
A
B
B’ A’
PIANTA + 5,60 m
SEZIONE A-A’
13
Per quel che concerne il museo, l’edificio si caratterizza da un vuoto a tutta altezza nel quale “galleggia” il Cuore dell’edificio, che ospita l’auditorium. La biblioteca invece è caratterizzata da un atrio d’ingresso a tutt’altezza che ospita la reception e un bookshop. La caffetteria, sospesa fra i due setti, si affaccia nella piazza ed è il punto d’incontro dei due edifici. La passerella che caratteristica il masterplan non si limita ad attarsi in modo accidentle all’edificio ma diventa esso stesso parte dell’architettura collegando i due volumi che compongono il centro culturale.
PROSPETTO SUD A
B
B’ A’
SEZIONE B-B’
14
PIANTA + 10,60 m
15
Una Città per l’Archivio CITTADELLA DEGLI ARCHIVI DEL COMUNE DI MILANO, MILANO LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA FINALE, ISTITUTO: POLITECNICO DI MILANO DOCENTI: PROF. T. BRIGHENTI, B. CUCA, N. PETACCIA STUDENTI: S. OLIVA, M. C. SECCI
Il progetto verte sull’insediamento di un nuovo polo culturale e di ricerca nell’area della Cittadella degli Archivi di Milano, nella zona di Niguarda, e allo stesso tempo si pone l’obiettivo di conservare un senso di tranquillità e quiete, lontani dalla caoticità della città in continuo movimento. L’area, situata in una zona baricentrica tra il centro storico, l’ospedale, l’ex caserma Mameli e l’università Bicocca, si presta molto bene per un collegamento a scala urbana con gli elementi di maggior interesse. La presenza del Parco Nord permette di creare un percorso circolare, una nuova via verde, che prediliga la mobilità dolce, a piedi o in bicicletta, con il duplice scopo di collegare l’area di progetto e il parco e di creare nuove piazze, nuove attrezzature sportive ed elementi di sosta nella natura. La vicinanza del fiume Seveso suggerisce spazi che possano ospitare piazze gradonate che, in caso di straripamenti, possano riempirsi raccogliendo l’acqua in eccesso senza provocare danni al quartiere, problema piuttosto frequente nella zona di
Niguarda. Con queste stesse finalità sono state ideate delle piazze ribassate anche per la raccolta delle acque piovane. Il percorso sportivo si unisce ad un secondo itinerario che punta, invece, a collegare la Cittadella agli edifici culturali del quartiere. In questo modo si viene a creare un nuovo bacino di utenza che, spinto da interessi culturali e da una socialità a contatto con elementi naturali, è spinto a recarsi e scoprire il nuovo Polo Culturale. Il muro di cinta, elemento caratteristico di via Gregorovius, è ciò che scandisce il nuovo complesso di edifici, in parte conservato e in parte modificato tramite l’inserimento di elementi girevoli. Essi permettono di leggere il muro nella sua interezza, se chiusi, o rendono possibile la vista verso l’interno, se aperti. Parte del perimetro è fronteggiata da un nuovo edificio, eretto al posto dell’edificio precedentemente dedicato agli oggetti smarriti. Si tratta di un nuovo centro polifunzionale che si allunga tramite dei corpi longitudinali seguendo le irregolarità dell’isolato.
Schizzo concettuale di progetto.
16
Planivolumetrico di progetto nel quale si può osservare il rapporto della Cittadella degli Archivi con il contesto: quartiere Niguarda e Bicocca, la caserma Mameli e l’ex manifattura tabacchi. Si può notare anche il rapporto tra i quartieri e la presenza del parco lineare che collega la città al più esteso Parco Nord di Milano. Attraverso il progetto vengono generati due collegamenti, due passaggi, che uniscono il parco direttamente con viale Gregorovius, generando due nuovi passaggi urbani.
17
PROSPETTO NORD
Il fabbricato è definito da una lunga galleria centrale che permette di collegare via Gregorovius con il parco retrostante la Cittadella. Sulla galleria si affacciano una serie di corpi di fabbrica che ospitano, da un lato, una nuova biblioteca e una ludoteca per i più piccoli, e dall’altro otto piccoli volumi che offrono spazio ad artisti per poter lavorare e mettere in mostra le proprie opere. Il tutto è caratterizzato da un’architettura apparentemente semplice, forme pure che ne mettono in risalto la monumentalità. Entrando nella Cittadella, si prevede di conservare e riqualificare i presenti padiglioni mettendoli in comunicazione fra di loro tramite un nuovo corpo longitudinale che si erge per più di venti metri di altezza. “edifici-gemelli” e di far proseguire i binari del macchinario che arrivano, così, fino all’ultimo padiglione esistente. Esso ospita, infine, una mostra dedicata all’archivio. Sui padiglioni esistenti sono installati, al di sopra dei lucernari, degli elementi di forma parallelepipeda che, nel caso dell’archivio, fungono da shed, nel caso del padiglione espositivo ospitano pannelli scorrevoli che permettono mutevoli configurazioni spaziali. Il progetto, nel complesso, ospita una serie di elementi che permettono un continuo rapporto fra la Cittadella e il circostante contesto urbano, elemento basilare per il nuovo Polo Culturale. 18
PIANTA + 0,15
PROSPETTO INTERNO- NUOVO PASSAGGIO URBANO
PROSPETTO NORD - VIA GREGOROVIUS
PIANTA PIANO TERRA
Elemento simbolico più alto dell’intero isolato, il nuovo corpo è scisso in due porzioni, pur sempre “funzionando” come se fosse un’unica macchina. La singolarità di funzione è sottolineata dalla stessa configurazione spaziale, un lungo corpo caratterizzato da elementi verticali e spioventi e dallo stesso materiale metallico di rivestimento, esso è messo maggiormente in risalto tramite la ripresa del colore dorato nei portali principali, ripreso dai padiglioni esistenti. Il nuovo edificio è predisposto per ospitare l’ampliamento dell’archivio meccanizzato, l’archivio fisso storico e, infine, a delle aree dedicate alla consultazione, a cui si arriva tramite delle monumentali scale a chiocciola. 19
L’emento che caratterizza di più il progetto sono gli imponenti portali degli edifici gemelli. Ciò va a contribuire alla monumentalità della cittadella degli archivi, facendo dell’edificio un punto di riferimento per la comunità come l’archivio stesso è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento per la città di Milano e non solo.
RENDER DI PROGETTO
ASSONOMETRIA DI PROGETTO
20
RENDER DI PROGETTO
21
CASA RETICOLO RISTRUTTURAZIONE APPARTAMENTO, ROMA LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 1, ISTITUTO: QUASAR INSTITUTE FOR ADVANCED DESIGN DOCENTE: PROF. N. S. DI LEO
Questo progetto riguarda la ristrutturazione e l’arredamento di un appartamento a Roma, al terzo piano di un edificio storico. L’obiettivo era di creare uno spazio moderno, funzionale e accogliente. Il progetto si basa su una palette di colori che varia dal neutro al naturale, passando per il caldo e il freddo, a seconda degli ambienti. Il legno, il marmo, il vetro e il metallo sono gli elementi predominanti, che creano contrasti e armonie tra le superfici. Alcuni accenti di colore, come il blu e il verde, danno vivacità e personalità agli ambienti. L’appartamento, di 120 mq, presenta una distribuzione degli spazi ottimale, che sfrutta al meglio la luce naturale. L’ingresso si apre su un ampio open space, dove convivono la zona living e la cucina. La zona living è il cuore dell’appartamento, dove si può godere di momenti di relax e convivio. Il divano componibile, la poltrona, il tavolino e la libreria creano un’atmosfera calda e accogliente. Il tavolo in vetro e le sedie in metallo e tessuto conferiscono un tocco di eleganza e modernità alla zona pranzo. La cucina è integrata nel living, ma separata da una penisola con sgabelli. La zona cottura con piano in marmo e la parete attrezzata con armadi e elettrodomestici rendono la cucina funzionale
e pratica. La cucina ha anche un accesso al balcone, dove è possibile godere della vista sulla città. Un elemento originale del progetto è il telaio in metallo che corre lungo tutto il perimetro dell’appartamento, a 240 cm da terra, creando un effetto di continuità visiva e un gioco di luci e ombre. Il telaio funge anche da supporto per le porte interne, che sono in vetro trasparente. Il telaio ospita anche l’illuminazione, sia nella parte inferiore che superiore, creando una scenografia suggestiva e variabile. La zona notte è composta da tre camere da letto, ognuna con il proprio bagno. La camera padronale è un’oasi di relax, dove si può riposare e ritrovare la propria intimità. Il letto con testiera imbottita, i comodini, la cassettiera e l’armadio a muro creano un’atmosfera fredda e delicata. Lo spazio della camera padronale è diviso in tre dal telaio, che non crea una divisione netta, ma lascia filtrare la luce. Uno spazio è dedicato ad una vasca da bagno e due lavabi, che offrono comfort e benessere. L’altro spazio è una cabina armadio, che offre praticità e ordine. Il progetto è il risultato di una visione di uno spazio contemporaneo, elegante e confortevole.
Moodboard di progetto.
22
B
INT. 6
A
A'
B' PIANTA PAVIMENTAZIONI
23
Scelte e strategie progettuali adottate • • • • •
Superfici opache a tinta unita Luce naturale Gioco di riflessi colorati Luce artificiale tecnica non decorativa Trame e texture solo nei pavimenti e nell’arredo
• Il colore guida la funziona di ogni spazio
24
R: 236 G: 228 B: 215
R: 44 G: 73 B: 115
R: 26 G: 39 B: 55
R: 167 G: 84 B: 70
R: 151 G: 25 B: 9
NCS 2050: S 0804-Y50R
NCS 2050:
NCS 2050: S 8010-R90B
NCS 2050: S 4040-Y80R
NCS 2050:
PIANO PRIMO PIANO PRIMO
TAV.12
Ristrutturazione appartamento Viale Giulio Cesare 14
A
TAV.12
Ristrutturazione appartamento Viale Giulio Cesare 14
A'
PIANO TERZO PIANO TERZO
PIANO PRIMO FOCUS 1
PIANO PRIMO
ZONA LIVING
0
1m
5m
QUASAR INSTITUTE FOR ADVANCED DESIGN | Master in Interior Design a.a. 22-23 | Laboratorio di progettazione di interni I | docente: prof.ssa N. Stella Dileo | studente: Luca Traini
FOCUS 2
0
1m
5m
QUASAR INSTITUTE FOR ADVANCED DESIGN | Master in Interior Design a.a. 22-23 | Laboratorio di progettazione di interni I | docente: prof.ssa N. Stella Dileo | studente: Luca Traini
A
A' A'
A
FOCUS 1
CAMERA PADRONALE
0
1m
5m
QUASAR INSTITUTE FOR ADVANCED DESIGN | Master in Interior Design a.a. 22-23 | Laboratorio di progettazione di interni I | docente: prof.ssa N. Stella Dileo | studente: Luca Traini
0
FOCUS 1 QUASAR INSTITUTE FOR ADVANCED DESIGN |
ne di interni
Master in Interior Design a.a. 22-23 | Laboratorio di progettazio
1m
Traini I | docente: prof.ssa N. Stella Dileo | studente: Luca
5m
25
Work Village RISTRUTTURAZIONE UFFICI, ROMA LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 2, ISTITUTO: QUASAR INSTITUTE FOR ADVANCED DESIGN DOCENTE: PROF. V. MARTINO
WorkVillage è un progetto di spazio coworking all’interno dell’edificio progettato dallo studio Transit, il quale riguarda una ristrutturazione di un ex edificio Unicredit a Roma, in zona EUR. Il progetto si inserisce in un contesto urbano dinamico e moderno, offrendo una soluzione innovativa e flessibile per le esigenze di lavoro e di socialità dei suoi utenti. Il progetto prevedeva anche la riprogettazione dello spazio di accoglienza all’ingresso dell’edificio e quindi anche della relativa reception. Questa zona si caratterizza per il pavimento in marmo e il bancone semplice, che contrastano con il sistema di frame in compensato che ospita del verde. Questo elemento ha la funzione di dividere lo spazio, creando un filtro permeabile alla vista e dando respiro allo spazio. Le sedute che abbracciano lo spazio e accolgono chi vi entra sono di materiali e colori vivaci, che creano un’atmosfera accogliente e stimolante. Lo spazio di coworking è ricco di segni ognuno dei quali individua le varie zone funzionali previste dal cliente. Appena si entra si viene accolti da una reception che si sposa con il
resto dello spazio, il quale si apre subito alla vista ed è messo a sistema con il resto da un nastro che corre lungo tutto lo spazio e porta l’illuminazione. Le microarchitetture ospitano diverse funzioni e l’aspetto di esse suggerisce all’occhio la funzione relativa: le casette “tradizionali” in telaio di legno e vetro ospitano le sale conference che si affacciano nello spazio di coworking, la “facciata continua” invece ospita le due più piccole sale riunioni. Nello spazio che segue la sala del coworking ospita una serie di phonebooth che con il loro disegno creano un finto skyline visibile anche dall’esterno dell’edificio, questo spazio è dedicato alla concentrazione e alla privacy di chi ne usufruisce. WorkVillage è un progetto che interpreta il concetto di coworking in modo originale e funzionale, creando uno spazio che favorisce la collaborazione, la creatività e il benessere dei suoi fruitori. Il progetto si distingue per la qualità degli spazi, dei materiali e dei dettagli, che rendono lo spazio coworking un luogo piacevole e stimolante, in armonia con il contesto urbano in cui si inserisce.
WORKVILLAGE Quasar Institute for Advanced Design Master ID
December, Rome,
‘23
Poster di progetto.
26
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
A
B
C
D
E
F
G
ASSONOMETRIA SPACCATA
WORKVILLAGE - Viale dei Tupini 180, RM ASSONOMETRIA
A102 Scala:
H 1:200
27
LEGENDA 01. INGRESSO PRINCIPALE 02. RECEPTION / BACK-OFFICE 03. WAITING AREA 04. INGRESSO WORKSHOP 05. SALA CONFERENCE 06. SALA RIUNIONE 07. WORKSHOP AREA 08. LOUNGE/BREAK AREA 09. PHONEBOOTH
4,76
6,53
4,81
4,76
06
7,12
4,25
05
8,55
05
8,94
06
02
2,52
3,11
BEK
21,42
04
02 11,18
A
07
11,66
08
03
4,83
4,33
09
11,66
5,00
21,35
02
3,03
4,40
21,35
3,03
17,63
02
A'
03
43,73
PIANO 0
12,03
01
3,00
+4.25 (R)
7,94
13,01
01
+4.36 (Sopraelev.)
3,70
01
+4.36 (Sopraelev.)
3,70
+4.25 (R)
3,00
+4.36
3,95
PIANO 1
12,99
3,02
7,90
+0.00
PIANO -1
ZONIZZAZIONE - PIANTA E SEZIONE
28
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
2
A101
A
A AR04
AR04
T03
S02
T04
S03
B
S01
S01
AR03
AR02
B
T02
S02
SU
S02 S02
C S04
AR01
S05
AR05
3
3
D01
T05
T01
A101
C
4.33
2
D
D 0.00
4.33
Abaco degli arredi
E
Contrassegno
Modello
Abaco degli arredi Produttore Costo Immagine <variabile> <variabil e>
<variabile>
Contrassegno S04 Noom
Modello
Produttore Actiu
Costo Immagine 930.00€
E 0.00
: 27 AR01
F
Vitra
0.00€
AR01: 1 AR05
AR05: 1 D01
G
Talky Outer Wall Equipment Outside table + planter 109
D01: 1 S01
S01: 60 S02
S02: 51 S03
H
S04: 8 S05
High Chair K65 Natural Lacquer/Birch Veneer
Artek
420.00€ Abaco delle attrezzature speciali
S05: 12 T01
Ramy
Nahu
Eames plastic side chair DSS with seat cushion
Vitra
Physix studio chair
Vitra
AC 5 Work - Contour seat - Free float armrest
Vitra
T01: 1 T03
0.00€
1060.00€
856.00€
T03: 1 T04
T04: 1 T05
Contrassegno Modello AR02 Dancing Wall whiteboard
Vitra
0.00€
AR02: 1 AR03
Dancing-Wall_trays
Vitra
4500.00
MedaMorph Table - 320x130cm American Walnut
Vitra
0.00€
AR03: 1 AR04
Dancing Wall with screen holder
Vitra
6000.00
OnPoint ⌀1200x1100
Offecct
0.00€
AR04: 2 Totale generale: 4
T05: 1 Totale generale: 174
WORKVILLAGE - Viale dei Tupini 180, RM Pianta e Sezione Studente
2
3
4
5
Costo Immagine 4000.00
MedaMorph Triangular Table
S03: 9
1
Produttore Vitra
6
7
8
9
F
G
A105
PIANTA E ABACO ARREDO Scala:
H
1 : 200
Luca Traini 10
11
12
29
4,76
4,76
4,81 6,53 7,12
4,25
8,55
8,94
4,83
4,33
5,00
11,66
4,40
17,63
3,11
2,52
21,42
43,73
+4.36
+4.25 (R)
+4.36 (Sopraelev.)
3,95
PIANO 1
PIANO 0
+0.00
COWORKING- PIANTA E SEZIONE
30
RENDER DI PROGETTO
31
11,18 3,03
2,52
21,35
0,70
3,60
0,70
3,60
0,70
500,00
6,50
2,30
3,58
2,90
1,86
12,03
+4.36 (Sopraelev.)
3,70
3,00
+4.25 (R)
RECEPTION- PIANTA E SEZIONE
32
RENDER DI PROGETTO
33