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SYGN
La polo a righe Vogue Collection è
un simbolo intramontabile dello stile sporty chic
È l’ultima novità della collezione Stripes Edition, è bianca e nera e non è la classica t-shirt ma una felpa con il logo ricamato.
Dai campi da tennis alle passerelle fino allo street style, se c’è un capo che incarna lo spirito sporty chic è proprio la polo. La sua storia inizia nel lontano 1927, quando un paio di maniche tagliate diedero vita al primo prototipo, grazie all’ingegno di René Lacoste. Da quel momento, la polo ha attraversato epoche e stili, diventando un’icona di versatilità e raffinatezza nel mondo della moda. Da Fred Perry a Ralph Lauren, dallo stile Preppy a quello Wasp, fino alle più recenti collezioni Primavera Estate 2023 o Autunno Inverno 2023/2024 - pensate alla moda di Etro, Gucci o Prada - la polo ha saputo reinventarsi,
adattandosi ai cambiamenti dei tempi e conquistando un posto di rilievo anche al di fuori dei campi sportivi. Oggi, la polo non è solo un capo d’abbigliamento, ma un simbolo di status e di eleganza casual. È l’emblema di uno stile di vita dinamico e sofisticato, capace di adattarsi a ogni occasione, dall’incontro informale con gli amici alle occasioni più formali. E certo, non poteva mancare nel mondo di Vogue, ma in una versione piuttosto insolita e affascinante. La polo a righe della Vogue Collection è un esempio perfetto di come questo capo intramontabile si sia trasformato nel corso degli anni. Non è semplicemente una t-shirt, bensì una felpa con il colletto a polo e le maniche lunghe, impreziosita da righe nere su fondo panna e dal logo Vogue ricamato con cura e raffinatezza. Questa creazione è l’ultima chicca della collezione Stripes Edition, caratterizzata da una spalla overcut e una vestibilità ampia, che dona un tocco di modernità e di freschezza a un classico intramontabile. Si può indossare in mille modi diversi: come una blusa, al posto della camicia, abbinata a una minigonna a pieghe per un look femminile e giocoso,
oppure a un paio di shorts in spugna per un’aria casual e disinvolta. Ma la polo non si ferma qui: si presta ad essere mixata e abbinata con ogni capo del guardaroba, da un pantalone bianco per le serate estive meno calde, a un jeans per un look più grintoso e street style, seguendo l’esempio di Hailey Bieber e delle icone di stile del momento. Insomma, la polo è molto più di un semplice capo d’abbigliamento: è un simbolo di classe e di raffinatezza, un compagno di viaggio affidabile per ogni occasione. E il suo fascino è destinato a resistere alle mode e alle tendenze, perché è intrinsecamente legato alla storia e alla cultura della moda.
MOD A & TE N IS N
associato al mondo preppy e all’estetica old money, lo stile ispirato dai campi di terra rossa da sempre influenza moda e cinema. e oggi, grazie a miu miu, lo vogliamo tutti.
Anna Wintour approva ed è subito fashion. Seguito assiduamente perfino dall’iconica direttrice di Vogue America, il tennis è da sempre uno degli sport considerati più alla moda, ma come si è formato lo stile che conosciamo oggi? Per capirlo dobbiamo tornare molto indietro nel tempo,
alla fine dell’Ottocento, quando l’uniforme in vigore era rigorosamente bianca – perché colore “simbolo di purezza e virtù” come riporta il libro A Social History of Tennis in Britain di Robert J. Lake – e si ispirava perlopiù all’abbigliamento da cricket. Le donne, che avevano il dovere di essere sofisticate, sacrificavano la comodità e la libertà di movimento in virtù di sofisticati abiti con corsetto, finché nel 1887 la quindicenne Charlotte Dod non vinse il torneo di Wimbledon in un outfit meno complicato, che ricordava più un’uniforme scolastica, cambiando per sempre l’approccio all’abbigliamento da tennis femminile. Nel 1920 un’altra grande rivoluzione: sempre a Wimbledon, la tennista francese Suzanne Lenglen per la prima volta sostituisce la gonna lunga che si indossava fino a quel momento con un modello tagliato al polpaccio. Non solo, il look firmato Jean Patou prevede anche braccia scoperte e un cappellino, che altre volte si alternerà a fasce per capelli in stile flapper come voleva la moda dell’epoca.
Se lo scandalo generato dal suo abbigliamento bizzarro è intuibile, forse non lo è l’entità: le persone sono così incuriosite dal suo modo di vestire che nel 1922 la location del torneo si sposta per poter accogliere un pubblico più ampio. Col passare dei decenni e l’ampliarsi del raggio d’azione delle grandi case di moda, gli sport storicamente legati all’alta società, come il tennis appunto, richiamano i marchi del lusso che, ispirati dallo stile di vita dei country club e al tempo stesso rivolgendosi proprio alla proprio loro clientela d’élite che li frequentava, iniziano a produrre attrezzatura sportiva e pelletteria pensata per i vari campi da gioco: sacche da golf, custodie per racchette da tennis, borsoni logati e quant’altro. Perché, in fondo, lo status vuole sempre la sua parte. Il vero momento d’oro della moda nel tennis ha inizio dagli anni Settanta, quando giocatori come Martina Hingis e Andre Agassi – il preferito della Wintour
ETERNITY
cominciano a sperimentare con i loro outfit sul campo incitando i brand a evolversi. L’impatto di alcuni di loro continua ancora oggi: ne è l’esempio il campione Arthur Ashe, che ha ispirato di recente la nascita di un nuovo marchio che porta il suo nome e promette di portare avanti il suo grande senso dello stile, con repliche dei suoi outfit iconici e nuovi design dal sapore rétro. Per tutti gli anni Ottanta e i Novanta, la moda da tennis si infiltra sempre di più nella vita di tutti i giorni, anche di chi non necessariamente pratica lo sport, grazie a brand come Fila, Adidas, Le Con Sportif e Nike Court. Anche i brand del lusso spostano i codici mutuati dall’atletica nell’abbigliamento quotidiano: nasce così, ad esempio, il logo Gucci Tennis ricamato su felpe e maglioni, un simbolo dal sapore vintage, con le due racchette incrociate, che il marchio ha riproposto su capi contemporanei anche nel 2019. Non solo moda: in questi anni il tennis si respira un po’ ovunque. Avete presente il braccialetto Tennis, quella fascia di diamanti sottile e senza tempo, presente in ogni collezione di alta gioielleria? In realtà negli anni Venti, quando iniziò a circolare, si chiamava braccialetto “eternity”, ma fu ufficialmente ribattezzato in onore dello sport omonimo quando, durante gli US Open del 1987, la tennista Chris Evert perse il suo braccialetto di diamanti e fermò la partita per cercarlo.
SKIRTS ON
La tennis skirt. E tutte le sue declinazioni. Minimi comuni denominatori? Le lunghezze mignon, i colori lattiginosi e le pieghe avvolgenti, una dopo l’altra, siano serrate o ampissime.
KING PASTEL
Toni pastello e ultra soft, dettagli classici. Un arcobaleno leggero, invade il guardaroba di stagione, tra capi semplici, funzionali e comodi.
Lacoste e Sporty & Rich firmano una nuova collezione che punta al tennis look. I capi prendono spunto dal materiale d’archivio dell’amato brand con il logo del coccodrillo.
DI GIORGIA FEROLDI
Il tennis look continua a guadagnare consensi e torna protagonista di una nuova collezione, intesa come partnership tra Lacoste e Sporty & Rich. Un esperimento glam che rispolvera uno dei trend che più ha accompagnato il 2022 e destinato ad impreziosire anche il 2023. A cavalcare la tendenza è la nuova collaborazione tra due realtà. Da un lato il marchio di moda francese, dall’altro il brand sportivo: si fondono così in un’unica realtà, che prende spunto soprattutto dagli stili d’archivio Lacoste risalendo agli Anni ’70 e ’80.
“Era chiaro ad entrambi che volevamo entrare negli archivi e rivolgerci al passato. Il nostro marchio è d’ispirazione vintage, quindi Trotter mi ha inviato diverse foto dei loro archivi degli Anni ’70 e ’80 e poi abbiamo semplicemente scelto i nostri preferiti, lavorando su quello. Abbiamo proposto degli adattamenti, aggiornandoli e rendendoli più adatti al cliente di oggi e questo è quanto. È stato semplicissimo, senza soluzione di continuità, e abbiamo lavorato così bene perché entrambi abbiamo una visione e un gusto allineati“. Anche le influencer – come Chiara Ferragni – avevano manifestato un certo interesse nei confronti del tennis look, un trend tornato
Secondo quanto riportato da WWD, la nuova collezione Lacoste x Sporty & Rich è composta da 22 pezzi che spaziano tra abbigliamento –come tute, felpe, gonne, canotte, polo – e accessori come cappellini e calzettoni. Co-creata dall’ex direttore creativo di Lacoste Louis Trotter insieme alla founder di Sporty & Rich Emily Oberg, la nuova collezione ha già generato interesse sul web.
Non dovrebbe stupire, quindi, l’unione di queste due realtà, anche considerando l’archivio ispirato al tennis in possesso di Lacoste. La nuova collezione include ad esempio una gonna da tennis a pieghe bianca, un top corto azzurro abbinato a pantaloncini e diverse polo.
negli anni con brand come Adidas, Clark’s e tanti altri. Ora è la volta di Lacoste. “Le collaborazioni sono una parte davvero importante del nostro marchio, proprio perché penso che sia sempre meglio quando due brand si uniscono. Credo che sia più d’impatto. Questa visione condivisa di lavorare insieme è sempre una cosa così divertente ed eccitante per entrambe le parti”, ha aggiunto la Oberg. E mentre Sporty & Rich a breve lancerà una seconda collection in collaborazione con Adidas, Lacoste si ferma qui per il 2023. Già qualche settimana fa, infatti, il brand ha proposto una collezione con Netflix, ispirandosi ai suoi show di successo come Stranger Things e Bridgerton.
alla ribalta e questa volta come puro protagonista della nuova collezione firmata Lacoste x Sporty & Rich. Questa partnership risulta estremamente omogenea, se si considera che Sporty & Rich è un brand di natura sportiva e finora ha realizzato diverse collezioni dedicate al mondo del tennis ed è anche impegnato con un progetto ancora in corso con Prince Tennis. Immancabile il coccodrillo, simbolo di Lacoste che tappezza anche questa collezione. Emily Oberg, ai microfoni di WWD, ha raccontato com’è nata questa collaborazione e da dov’è arrivata l’ispirazione. Nato circa cinque anni fa, Sporty & Rich ha proposto diverse collaborazioni