Museo della Fisarmonica Stradella è stata per molti decenni uno dei principali centri di produzione della fisarmonica al mondo. Un primato durato fino agli anni ’60 di cui esistono importanti testimonianze all’interno del Museo della Fisarmonica situato all’interno di Palazzo Garibaldi, in via Montebello. Qui si trova custodita una delle prime fisarmoniche prodotte da Mariano Dallapè nel 1876. Visto il successo ottenuto da questo primo esemplare, l’artigiano decise di aprire una bottega per avviare la propria attività. Dallapè diede l’esempio e altri lo seguirono. In pochi anni proliferano le botteghe che poi si trasformarono in vere e proprie fabbriche. Il Museo della Fisarmonica è stato inaugurato il 22 maggio 1999. L’edificio si articola in tre diverse sezioni: un’area fotografica-documentaristica, una zona che riproduce fedelmente un laboratorio artigiano e un’ampia sezione dedicata all’esposizione strumentale. Visitare il museo di Stradella consente di scoprire i segreti di un’affascinante produzione e di osservare l’evoluzione della fisarmonica dalla prima produzione al periodo di declino.
Museo Naturalistico
Nato nel 1979 come museo archeologico e paleontologico, il Museo Naturalistico “Ferruccio Lombardi” nasce come “Museo del Po” proprio perché molti dei materiali che ne costituiscono il primo nucleo provengono dal grande fiume. Con il tempo le collezioni si sono arricchite di numerosi reperti che consentono oggi all’istituzione di fornire un’esauriente rappresentazione dell’ambiente naturalistico dell’Oltrepò Pavese. Le sale sono suddivise rispettando il percorso delle discipline di Storia Naturale. L’area dedicata alla geologia raccoglie minerali e rocce tipiche del territorio mentre quella della paleontologia conserva fossili risalenti al Pleistocene e al Quaternario. Pannelli didattici che descrivono la vita delle antiche popolazioni dei Protoliguri e dei Celti si propongono come spunto di riflessione dei visitatori nell’area dedicata alla paletnologia. Le piante si raccontano nella sezione autotrofi mentre gli animali del territorio sono i protagonisti della sezione dedicata agli eterotrofi. Infine, nella sezione ecologia, è possibile approfondire temi diversi tra cui il concetto di specie e il tipo di alimentazione degli animali e il mimetismo. Molto ricco di testimonianze, il museo di propone come una mostra permanente degli aspetti più naturalistici dell’Oltrepò Pavese.
Palazzo Isimbardi
Impaginazione, grafica: e cartografie: Ufficio interno Testi e traduzioni: Assunta Corbo Fotografie: Lime Edizioni s.r.l. Corso Italia, 9 - 20122 Milano Tel. 02 36767660 - info@limedizioni.com
•Comune di Stradella Alessia Bottaccio
•Pro Loco Stradella Promoltrepò
Copyright © - Aprile 2012
Monumento dedicato a Agostino Depretis
Oratorio della Mirericordia
Nessuna parte del presente prodotto turistico può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico, chimico o meccanico, senza autorizzazione scritta dei proprietari del copyright. Saremo lieti di inserire nella prossima edizione eventuali correzioni e suggerimenti da inviare a: Lime Edizioni Srl Corso Italia, 9 - 20122 Milano Si ringraziano tutti gli inserzionisti e gli enti che hanno permesso la realizzazione del presente prodotto turistico.
Da non perdere... Chiesa Della Versa
Panoramica dei vigneti
Fontana 4 Cannoni
Museo della Fisarmonica
The accordion Museum For many decades Stradella has been one of the main centres of production of the accordion in the word. Testimony of this supremacy, which lasted until the 60s, can be found inside the accordion Museum at Garibaldi Palace, in Montebello Street. Here is kept one of the first accordions made by Mariano Dallape in 1876. Due to the big success obtained with this first model, the artisan decided to open a shop for his business. Dallapé was the first one and others followed. In a few years the number of shops increased very much changing into real factories. The accordion Museum opened on the 22nd Mai 1999.
La Rocca
Passeggiare per Stradella significa fare un tour entusiasmante nella storia. Nella centrale piazza Vittorio Veneto, che ospita la Torre medievale con merli ghibellini, si erge il monumento a Agostino Depretis, il più illustre cittadino della città. Si tratta di un’opera in bronzo risalente al 1894 e realizzata dallo scultore fiorentino Antonio Bortone. Molto interessanti sono i bassorilievi che rappresentano alcuni episodi della vita dello statista. Nella stessa piazza si affaccia Palazzo Guarino, realizzato nel 1650, al cui interno si trovano ancora affreschi a carattere mitologico. La Chiesa parrocchiale dedicata a Maria Assunta e ai SS. Nabore et Felice osserva il palazzo dal lato opposto della piazza. Aperta al culto nel 1491, la chiesa custodisce la cripta detta “Scurolo” con tre altari e decorazioni, il coro in legno del 1700 e lo stupendo organo che vanta ben 2424 canne. Restando nella piazza Vittorio Veneto si può osservare anche Palazzo Longhi, tipico esempio di Barocco piemontese che fino al 1874 è stato sede del Comune. L’attuale sede del Municipio di Stradella è Palazzo Isimbardi, in via Marconi, dove soggiornò per un breve periodo il Parini e dove si conservano ancora oggi affreschi barocchi. Di grande fascino lo scalone e la ex cappella oggi Sala della Cultura. Nella piazzetta si trova la storica Fontana dei Quattro Cannoni da dove, già in epoca medievale, sgorgava l’acqua proveniente dal colle di Montalino. La fontana è cosi denominata dalla dizione dialettale delle quattro cannule o grosse becche metalliche dalle quali sgorga l’acqua che, convogliata dalle colline adiacenti con appositi canali sotterranei, si immette nelle due sottostanti vasche di granito. Quest’acqua, freschissima, fu bevuta nel 1706 alla mensa del principe Eugenio di Savoia di passaggio a Stradella. Spettatrice di tanti avvenimenti, che attorno ad essa si sono svolti ben dieci secoli, è la Basilica di Montalino. Al suo interno si possono ammirare il soffitto a travi, gli archi dell’abside e quello che resta degli affreschi del Trecento. Tra le chiese della città più interessanti figura anche la Chiesa della Misericordia che risale alla fine del Seicento. Da notare al suo interno i mobili originari dell’epoca, il coro, l’altare di San Giuseppe con tela del Santo ad opera del pittore Araldi che la dipinse nel 1721 e la statua in legno dell’Addolorata. Ai lati due affreschi rappresentano i cicli della vita di Gesù Cristo. Di interesse storico è anche il Teatro Sociale di via Ammiraglio Faravelli costruito nel 1846 dall’architetto Chiappa con tre ordini di palchi più il loggione. Testimonianza del passaggio di Napoleone Bonaparte a Stradella, invece, è il palazzo storico di via Cavour 33 dove l’imperatore firmò vari editti, organizzò l’occupazione delle zone circostanti e ricevette le autorità locali.
Con il patrocinio della Pro Loco Stradella Promoltrepo’
La Mappa Turistica di Stradella è una realizzazione di:
Sightsseeing
Walking in Stradella means making an amazing tour through history. In the central square Vittorio Veneto with the medieval tower decorated with ghibelline merlons, has been put the monument dedicated to A Depretis, the most famous citizen of the town. It is a bronze work made in 1894 by the Florentine sculptor Antonio Bortone with very interesting bas-relief representing some moments of the statesman’s life. Guarino Palace, built in 1650, is overlooking the same square and inside it we can find some mythological wall paintings. The parish Church dedicated to the assumption of the Holy Mary and to the Holy Nabore and Felice is facing the Palace from the other side of the square. In the church, opened to worship in 1491 we can find the crypt called “Scurolo” with three altars and decorations, the wood choir made in 1700 and the beautiful organ with 2424 pipes. In the small square of the town hall is located the historical fountain of the forth cannons, where the water coming from Montalino hill sprang also during the Middle Ages. It takes its name from the dialectal pronunciation of the four metal pipes from which the water springs. The fresh water was drunk in 1706 at the table of Prince Eugenio Savoia during his short-stay in Stradella. Inside the Basilica of Montalino, witness of many events during ten centuries, we find the wooden beam ceiling, the apse’s arches and what remains from the wall paintings of fourteenth century. The historical Palace in 33 Cavour Street instead testifies the presence of Napoleone in Stradella. Here he signed many edicts, organized the occupation of the surrounding area and granted the local authorities audience.
Piazza Luigi Meriggi
Da vedere
Una maschera durante il Carnevale
Cenni storici
Nel cuore dell’Oltrepò Pavese, al termine della Val Versa, si trova il comune di Stradella. Il suo nome, di origini antiche, deriva da “stricta via”. La cittadina, inserita nella provincia di Pavia, si trova infatti nel punto in cui gli Appennini toccano l’estremo limite settentrionale e si avvicinano al Po creando un restringimento della pianura Padana a sud del fiume. Ne nasce un corridoio detto appunto stretta di Stradella. Figlia del Medioevo, la cittadina fu abitata già dai tempi antichi dalle tribù dei Liguri, dai popoli dei Celti e dai Romani. Questi ultimi si insediarono nel territorio di Stradella nel II secolo a.C. e vi lasciarono alcune necropoli. Dall’anno mille, la storia di Stradella si è unita a quella della località di Montalino, la cui Rocca sovrasta ancora oggi la città dalla cima di un poggio situato nella periferia meridionale. Donata al Vescovo di Pavia, nel 1100 la rocca ha visto sorgere la basilica di S. Marcello Montalino, importante monumento di impronta romanica. Montalino e Stradella rimasero due comuni separati fino al 1300 quando divennero un unico paese. Fu allora che il Vescovo Langosco fece costruire le grandi mura di mattone lunghe un miglio per difendere il territorio dagli scontri fra pavesi e piacentini. Successivamente Gian Galeazzo Visconti, Signore del Ducato di Milano, fece costruire, entro le mura del borgo, la Rocca inferiore. Dopo i Visconti e gli Sforza, Stradella seguì le sorti della Lombardia subendo quindi la dominazione francese, spagnola e austriaca. Attorno all’Ottocento, la città divenne possedimento dei Savoia che, dopo la sconfitta di Napoleone, presero ad amministrarla. Se agli albori erano le famiglie nobili e il clero a vivere nel territorio di Stradella, con i Savoia questi cedettero il passo a famiglie di commercianti, agricoltori, notai che presero in mano la situazione amministrativa ed economica del borgo. Svilupparsi, progredire e produrre erano gli obiettivi del borgo di Stradella. Nel 1829 il Comune acquistò la Rocca inferiore e la fece demolire nel 1847, risparmiando la Torre Merlata, per aprire la piazza al mercato e quindi al commercio di prodotti agricoli e dei tessuti. Il decisivo progresso della città è avvenuto a metà dell’Ottocento quando fu costruita la prima rete ferroviaria Tortona- Stradella nel 1856. Questo importante evento, insieme all’insediamento dello statista Agostino Depretis, hanno contribuito al progresso del borgo che conquistò il titolo di città nel 1865. Le prime manifatture, le fabbriche di calce e mattone, le concerie e le cantine per la lavorazione dell’uva cominciarono a proliferare. Nel 1876 prese vita l’industria locale più importante fino agli anni ‘60: la produzione di fisarmoniche.
Museo della Fisarmonica
Stradella is located in the heart of the southern Po river valley near Pavia, at the end of Versa Valley. Its name has ancient origins: it comes from “stricata via”. Belonging to the province of Pavia, Stradella is situated really near the most northern point of the Apennines, where they approach the Po river creating south a narrowing in the valley. This is called exactly “stretta di Stradella”. The town has medieval origins and was populated by Ligurian tribes, Celts and Romans. The Romans settled here in the 2nd century B.C. and left some necropolis. Starting from year 1000 the history of Stradella has joined the one of Montalino. The fortress of Montalino still overlooks the town from the top of the hillock in the southern suburbs. It was donated to the bishop of Pavia who in 1100 build the Basilica of S. Marcello Montalino, a very important romanesque style monument. Until 1300 Stradella and Montalino were two different municipalities but since that date they have become one town. Right then Bishop Langosco build 1 mile long big brick walls around the town in order to protect Stradella from the clashes between people of Pavia and Piacenza. Later on Gian Galeazzo Visconti, Duke of Milan, decided to build the lower fortress within the walls. At the beginning only nobles and clergy lived in Stradella but with the Savoia dynasty also tradesmen, farmers and notaries started to live here and manage the administrative and economic matters of the village. In the second half of the nineteenth century, 1856, the railway between Tortona and Stradella was built and this led to the diffusion of the first lime and brick factories, tanneries and cellars for the production of wine.
Museo Naturalistico
Torre Civica
History
The naturalistic Museum Open in 1979 as archaeological and paleontological museum, the naturalistic museum “Ferruccio Lombardi” started as “Po river museum” as a lot of the first materials came from this big river. During the years collections have been enhanced with many finds which give nowadays a good representation of the naturalistic environment of the southern Po River Valley.
MUNICIPIO Piazza Luigi Meriggi Centralino 0385 249211 Fax 0385 43590 www.comune.stradella.pv.it/ PRO LOCO STRADELLA Piazzale Trieste, 35 Tel. 0385 245912 prolocostradella@virgilio.it SPORTELLO INFORMAGIOVANI c/o Biblioteca tel. 0385 245757 SEDE DEI MUSEI La sede del Museo Naturalistico “Ferruccio Lombardi” e del Museo della Fisarmonica “Mariano Dallapè” è presso il Centro Culturale Polivalente Via Montebello 2 Tel. 0385 42069 info@museistradella.it www.museistradella.it Prenotazione visite e gruppi (durante l’orario di apertura dei musei) presso Civica Biblioteca "P. Bazzini" tel. 0385 48870 biblioteca@comune.stradella.pv.it BIBLIOTECA COMUNALE "P. Bazzini" Via Montebello 2 Tel. 0385 48870 biblioteca@comune.stradella.pv.it
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Stradella
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