“Amate l’architettura” Gio Ponti (1927)
PREMIO OAB 2010 Architettura Bergamo 1a edizione
Comitato promotore
Ordine degli Architetti PPeC della Provincia di Bergamo Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bergamo Provincia di Bergamo Comune di Bergamo Camera di Commercio di Bergamo Ance Bergamo Giuria
Aurelio Galfetti Simone Cola Silvia Lanzani Arturo Montanelli Vanessa Pesenti Comitato d’onore
Donata Paruccini Cecilia Puga Teresa Sapey
Iniziativa di
Patrocinio di
Partner
Main sponsor
Consiglio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bergamo
Presidente Paolo Belloni Vice Presidente Vittorio Gandolfi Tesoriere Carlos Manuel Gomes de Carvalho Segretario Remo Capitanio Consiglieri Stefano Baretti Achille Bonardi Matteo Calvi Francesco Forcella Arianna Foresti Francesca Perani Matteo Seghezzi Elena Sparaco Marco Tomasi Francesco Valesini Fabio Corna (arch. Junior)
Volume a cura di
Ordine degli Architetti PPeC della Provincia di Bergamo Referente dell’iniziativa per il Consiglio dell’Ordine
Carlos Manuel Gomes de Carvalho Coordinamento grafico
Francesca Carola Perani Coordinamento testi
Francesco Valesini Segreteria organizzativa
Laura Cattaneo Segreteria redazionale
Silvia Pezzetti Autori dei saggi
Simone Cola Silvia Lanzani Arturo Montanelli Davide Pagliarini Vanessa Pesenti Progetto grafico
&1 lab L’Ordine degli Architetti PPeC della Provincia di Bergamo ringrazia coloro che con il loro contributo hanno permesso la realizzazione del Premio OAB e della presente pubblicazione. Tutto il materiale iconografico e testuale raccolto nelle schede dei progetti è stato fornito dai partecipanti al Premio ai sensi degli articoli 5, 8, 10 del bando di concorso.
Libri Aparte editore www.libriaparte.it ISBN: 978-88-95059-23-5 Prima edizione ® e © 2011 Tutti i diritti riservati Finito di stampare nel mese di dicembre 2011 presso Offset Print Veneta (Verona, IT) Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dell’Editore.
Carlos Manuel Gomes de Carvalho Tesoriere Ordine degli Architetti PPeC della Provincia di Bergamo
Nel corso degli ultimi dieci anni, nelle trasformazioni del paesaggio della nostra provincia, sono finalmente ricomparse le tracce di un’architettura attenta al territorio, svelandosi con la fierezza dell’appartenenza ad una cultura europea, contemporanea e rispettosa del patrimonio comune. Quest’attenzione al patrimonio ha origine nella consapevolezza della necessità storica di rivelare il proprio tempo e lasciare i segni dell’evoluzione tecnologica della propria epoca e del proprio territorio. Il premio di architettura OAB 2010 nasce dalla volontà di tutti i consiglieri del nuovo consiglio dell’Ordine di riconoscere e celebrare questi progettisti che con la loro tenacia e con la collaborazione tecnica delle imprese del territorio sono riusciti a rispondere alle esigenze dei loro attenti committenti con manufatti che hanno prodotto dei mutamenti dei luoghi, valorizzando e incrementando l’offerta culturale locale, ordinando e depurando i sottili equilibri tra edificato e paesaggio prossimo. I promotori del premio, coscienti della complessità del mestiere dell’architetto, tra burocrazia e scarsa fiducia generale nell’innovazione, vogliono celebrare le capacità individuali di coloro che con costante impegno e dedizione lasciano segni di riferimento (landmark) nella nostra piccola storia comune e nella nostra memoria di cittadini appartenenti ad una comunità in continua evoluzione. L’Ordine ringrazia tutti i progettisti, imprese e committenti per questo comune impegno.
Paolo Belloni Presidente Ordine degli Architetti PPeC della Provincia di Bergamo
Tra le priorità che il Consiglio dell’Ordine ha individuato sin dal momento del suo insediamento c’era l’istituzione di un Premio di Architettura finalizzato a valorizzare le migliori opere presenti sul territorio e le eccellenze professionali che ne hanno consentito la realizzazione. L’istituzione di un premio rappresenta per l’Ordine un segnale forte finalizzato a promuovere il merito e l’approfondimento disciplinare, è un modo per sottolineare la presenza di una comunità scientifica che vuole attribuire il giusto merito a chi svolge il proprio lavoro con serietà, applicazione e talento, è un modo per trasmettere alla comunità degli architetti la consapevolezza che la propria specificità professionale ha una valenza e che questa valenza è riconosciuta in primis dagli appartenenti alla propria categoria, è un modo per fare sentire un po’ meno soli i progettisti che lavorano con questa consapevolezza ed è un modo per stimolare il confronto, la conoscenza, il dibattito e quel minimo di competitività necessarie per animare la crescita professionale, uno stimolo a fare bene e meglio. Abbiamo però ritenuto importante che il Premio si svincolasse dalla logica della pura autoreferenzialità per servire anche da occasione per un confronto e un riconoscimento interprofessionale, l’intesa con l’Ordine degli Ingegneri di Bergamo, con la sezione di Bergamo dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili Ance, con la Camera di Commercio e con le Amministrazioni Provinciale e Comunale hanno costituito un’importante contributo in questa direzione. Istituito in quattro sezioni, il premio riconosce il merito delle amministrazioni e dei committenti privati, l’apporto indispensabile e qualificato dei costruttori in fase di realizzazione e la capacità dei progettisti di sintetizzare e guidare con chiarezza di obiettivi questo sempre più complesso processo. Un ringraziamento a tutti quanti, nel consiglio, tra i colleghi, nelle istituzioni hanno creduto nella necessità e bontà di questa iniziativa, l’hanno sostenuta e hanno contribuito al suo buon esito, alla qualificatissima giuria che ha valutato le opere e a tutti gli iscritti che hanno presentato il proprio lavoro e che operano quotidianamente a favore della qualità del progetto. 4
Un premio per Bergamo Simone Cola Vice Presidente CNA
Il paesaggio italiano contemporaneo non si distingue, nel suo complesso, per una gestione particolarmente attenta alla qualità architettonica, consapevole della necessità di garantire un corretto rapporto tra produzione edilizia e contesto. Molto spesso, probabilmente troppo spesso, le logiche e le dinamiche connesse alla crescita economica e allo sviluppo produttivo hanno privilegiato uno sfruttamento del territorio incapace di ricercare un’adeguata valorizzazione del progetto d’architettura. Il paesaggio è stato frequentemente visto come un ostacolo piuttosto che come un vincolo capace di stimolare le migliori risposte progettuali; raramente si è capito che questa risorsa, con il suo portato culturale ed economico, può contestualmente costituire una fonte di ricchezza materiale e d’identità condivisa. In un contesto spesso incapace di percepire la qualità come motore di sviluppo anche le procedure di assegnamento degli incarichi professionali, in particolare quelli pubblici, si sono assai raramente distinte per la ricerca dell’idea migliore rispondendo a logiche assai più prosaiche. Le battaglie condotte da professionisti e sistema ordinistico per l’adozione della procedura del concorso di progettazione e, più in generale, per la promozione della qualità architettonica hanno, in tal senso, ottenuto riscontri assai inferiori a quanto accade in altri paesi continentali quasi che l’Italia odierna non abbia bisogno di continuare a produrre bellezza. Il paradosso di tale situazione è che nel paese europeo con il maggior numero di architetti (ad oggi circa 150mila di cui oltre 28mila nella sola Lombardia) la qualità del progetto di architettura non costituisce una priorità per politici, amministratori, imprenditori e società civile; questo nonostante il buono, quando non ottimo, livello di molti progettisti. In questo contesto poco esaltante il premio promosso dall’Ordine degli Architetti PPC di Bergamo ha avuto il merito di censire le realizzazioni che, nel corso dell’ultimo decennio, hanno caratterizzato uno degli ambiti più dinamici del nord Italia dimostrando come sia possibile ricercare, pur all’interno delle mille contraddizioni della situazione attuale, un’idea di qualità architettonica attenta al contesto e, al tempo stesso, capace di esprimere la propria attenzione verso il dibattito disciplinare nazionale ed internazionale. Molte opere, non soltanto quelle premiate, hanno evidenziato, in modo
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Centro culturale Roberto Gritti Ranica
PUB 46B
Committente
Comune di Ranica
Progetto
Elena Sacco, Paolo Danelli con Paolo Giaconia DAP studio (Milano)
Strutture
Ing. Davide Arrigoni (Bergamo)
Impianti
Milano progetti spa (Milano)
Inaugurazione
2010
Cronologia
2005-2006
Realizzazione
2007-2010
Il Centro Civico è un edificio su due livelli che comprende la sede della Biblioteca Civica, un asilo nido, una sede per associazioni e una piccola sala conferenze. Il progetto ha posto l´accento, in particolare, sul ruolo degli spazi aperti e sul progetto del “suolo” in quanto area pubblica in grado di attrarre flussi di utenti e di cittadini nei diversi orari della giornata. Con questo progetto si è cercato di ibridare la netta distinzione tra pieni e vuoti, aprendo l´edificio pubblico alla vita della città e quindi accogliendo i flussi di attraversamento pedonali che penetrano fin dentro la massa edilizia, sollevata dal suolo. Imprese
Edil Emmeti srl (Bergamo) Caslini sas (Bergamo) Drago impianti srl (Bergamo) Biblio sas (Treviso)
Nuovo edificio servizi e polo scolastico Albano S. Alessandro
PUB 11
Committente
Comune di Albano S. Alessandro
Progetto
Angelo Bianco con Camillo Botticini (Bergamo)
Strutture
Ing. A. Caneva Zanini (Bergamo)
Impianti
Faletti e Zenucchi associati (Bergamo)
Inaugurazione
2008
Elemento di cerniera tra la scuola elementare e la scuola media il nuovo edificio si colloca sul margine meridionale del polo scolastico esistente, riuscendo così a diventare nuovo e chiaro accesso e al tempo stesso elemento d’ordine emergente con la perentoria volumetria a pianta quadrata, scavata su ognuno dei quattro lati a rendere espliciti i differenti utilizzi degli spazi interni. La definizione di un volume chiaramente identificato da geometrie assolute scaturisce dalla volontà di attribuire al nuovo edificio il ruolo pubblico che gli compete, mantenendo concreta coerenza tra forma ed uso dello spazio. L’utilizzo di un unico ed omogeneo materiale di rivestimento: l’intonaco grigio, permette di sottolineare adeguatamente questo carattere dell’edificio. Il progetto articola al piano terra il sistema d’ingresso, gli uffici amministrativi ed i servizi igienici oltre all’aula magna per 70 persone a cui è garantito l’accesso anche svincolato dal resto degli spazi dell’edificio. Al primo piano vengono collocati la direzione e le aule professori. Al piano interrato trova disposizione un magazzino. La scelta accurata delle finiture permette di ottenerne omogeneità a cui corrisponde chiarezza percettiva e facilità d’uso da una parte e compatibilità tra costo e necessità espressiva dall’altra. Imprese
Hydrowork srl (Verona)
Parco della Montagna Castione della Presolana
PUB 42
Committente
Comune di Castione della Presolana
Progetto
Filippo Simonetti (Bergamo) collaboratore Michele Locatelli
Strutture
Ing. Giampietro Bergonzi
Impianti
Studio Ing. Zamboni & Stella
Inaugurazione
2004
Realizzazione
2000-2004
Il progetto consiste nella realizzazione di un ostello a bassa quota per l’ospitalità temporanea di comitive di escursionisti, affiancato dalla presenza di una palestra coperta per il free climbing. La struttura per l’arrampicata, autonoma dai manufatti ricettivi, ma ad essi collegata tramite un passaggio coperto, è realizzata interamente in legno, con strutture in lamellare e rivestimento in doghe di larice non trattato. Retrostante vi è un’altra sala minore, destinata al buldering. Centralmente alla palestra principale, le strutture per l’arrampicata sono montate su un solo lato, permettendo così di ottenere 3 piste omologate per le gare nazionali. Di fronte a queste la parete è aperta lasciando spazio ad una piccola tribuna, chiusa da una vetrata. Sul lato nord del fabbricato, sopra la sala bulder ed il vano caldaia, è realizzata una sala di circa 50 mq destinata ad ospitare la sede del CAI. Imprese
Clusone Costruzioni srl Zanchi & Cereda snc
Riqualificazione centro storico Cortenuova
PUB 52A
Committente
Comune di Cortenuova
Progetto
Roberto Zampoleri (Cologno al Serio) Emiliano Bellini (Romano di Lombardia)
Inaugurazione
2009
Cronologia
2006-2007
Realizzazione
2007-2009
3+3 nuove piazze si costruiscono in sostituzione di vetusti edifici ed interstrizi urbani di scarso valore. Nuovi percorsi si sviluppano alla ricerca di luoghi e funzioni da riqualificare. Nuove gerarchie riaffiorano mediante l’articolazione di tessuti dalla morfologia e dalla materia differenti. Nuovi oggetti urbani designano spazi riconquistati. Piazze e percorsi dialogano con il costruito storico mediante un unico ed uniforme piano litico. La rigenerazione dello spazio urbano produce la riemersione dello spazio sociale. Imprese
Milesi spa (Telgate) Scavi Romanesi srl (Romano di Lombardia) Porfidi dell’isola (Terno d’Isola)
PRI 71C
Ecoforum Clusone
Progetto
DE8 architetti (Orio al Serio)
Strutture
Ing. Barcella (Bergamo)
Impianti
Sisthema Engineering srl (Brescia)
Inaugurazione
2009
Cronologia
2004-2009
Realizzazione
2007-2009
L’Ecoforum conclude l’insediamento produttivo di Clusone, definendo di fatto il superamento concettuale di una prassi urbanistica interessata alla programmazione per ambiti chiusi, autoreferenziali. Il comparto produttivocommerciale, fino ad oggi, ha ricalcato lo schema basico strada-parcheggiocapannone, indifferente al contesto geografico e paesistico. L’Ecoforum è un connettore di flussi: è un “sistema”, non un edificio singolo. Un luogo che riscatta il contesto, una sfida di come il paesaggio può plasmare un programma funzionale. Imprese
Impresa F.lli Percassi
PRI 37C
Casa R+O Palazzago Progetto
Angelo Bianco e Mara Gotti (Bergamo)
Strutture
Ing. A. Caneva Zanini (Bergamo)
Impianti
Faletti e Zenucchi associati (Bergamo)
Inaugurazione
2005
Cronologia
2002-2003
Realizzazione
2004-2005
Due volumi elementari disposti ortogonalmente definiscono la regola insediativa di questa casa unifamiliare. L’edificio, posto al centro di un lotto rettangolare, declina il principio della corte che un lungo e silenzioso muro in cemento armato faccia vista protegge rappresentando l’astratta facciata lungo la strada d’accesso. Il ripiegarsi del muro a costruire il volume abitato genera la lunga trave che, insieme alla piscina, diventa il terzo lato della corte lasciando il quarto aperto e libero sul paesaggio. L’introversione della casa enfatizzata dal muro contrasta con la totale trasparenza del fronte interno. Imprese
Impresa Poloni srl (Alzano Lombardo) Idromeccanica Rottoli snc (Presezzo) Corna impianti srl (Stezzano) Arredamenti Carotti snc (Albino) Rondifer snc (Nembro) Ge.Ca. serr snc (Pedrengo) Remuzzi Marmi snc (Bergamo) Spil-Berg (Ponteranica) Telmotor spa (Bergamo) BCR piscine (Dalmine)
Edificio terziario commerciale Treviglio
Progetto
Alvaro Tura (Treviglio)
Strutture
Intesa Costruzioni srl (Treviolo)
Impianti
Nuova Albor srl
Inaugurazione
2003
Cronologia
2001-2002
Realizzazione
2002-2003
PRI 59
L’impostazione progettuale ha voluto sottolineare il carattere commerciale dell’edificio con il fronte nord, prospiciente la strada, completamente trasparente. L’interno, a vista dei passanti anche per i piani superiori, conferisce un’insolita dinamicità all’intero fabbricato, particolarmente nelle ore crepuscolari. L’esposizione interamente a nord di questo fronte favorisce un’ottima e costante illuminazione naturale dei locali, senza necessità di protezioni solari. La struttura è tradizionale a pilastri e travi in C.A., solaio di piano terra in predalles e superiori in travetti prefabbricati e laterizio. Le strutture verticali sul fronte principale sono state poste in evidenza, a sottolineare il carattere prettamente funzionale dell’edificio, utilizzando tubi in ferro come casseri a perdere. La copertura è realizzata con struttura in legno lamellare a travi composte, assito semistrutturale a forte spessore, pacchetto di isolamento e ventilazione, manto in lamiera di zinco titanio ad ossidazione naturale. Imprese
Intesa Costruzioni srl (Treviolo) Dimensioni Infissi (Treviglio)
Ex opificio Italcementi Alzano Lombardo Progetto
Tullio e Simona Leggeri (Seriate)
Strutture
Ing. Piccinelli
Impianti
Ing. Faletti
Inaugurazione
2009
Cronologia
2002
Realizzazione
2003-2009
PRI 62
Il restauro prevede la riconversione di un cementificio di inizio ‘900, esempio di archeologia industriale, con l’intento di crearne un polo culturale polifunzionale, nel quale far convivere residenze, uffici, laboratori, un residence, posti auto ed un museo di arte contemporanea. L’aspetto museale che caratterizza l’edificio ne ha decretato la naturale predisposizione a spazio espositivo ma con la volontà di utilizzarlo secondo i criteri moderni e cioè utilizzandone gli spazi anche per sfilate, banchetti e manifestazioni ricettive in genere. Al primo piano sono stati realizzati dei loft residenziali: la zona notte e gli spazi di servizio sono stati divisi mediante pareti in vetro, lamiera, pannelli scorrevoli, plexiglass, per permettere la leggibilità costante dell’architettura originaria, pur rispettandone le esigenze dell’abitabilità. Tutto il progetto è stato realizzato con un criterio di totale reversibilità ed adattabilità ad altre e differenti funzioni. Imprese
Leggeri spa
Villa a San Vigilio Bergamo
FEM 70
Committente
Nautilus spa
Progetto
Laura Bettinelli (Bergamo)
Strutture
Ing. Rocco Bettinelli (Bergamo)
Impianti
ECI impianti srl (Orio al Serio)
Inaugurazione
2009
Cronologia
2006-2007
Realizzazione
2007-2009
Un fabbricato di tre piani con pianta molto allungata ha costituito la materia prima e insieme il vincolo del progetto di ristrutturazione. Una lunga scala in linea addossata alla parete Nord su strada riporta all’interno l’andamento dei percorsi esterni (la strada, i ballatoi, la terrazza, i terrazzamenti verso valle): questo è per noi il legame profondo con il contesto. La scala è sorretta da una lama in cemento armato che dal piano piscina sale per 8 metri fino al piano notte, senza toccarne il soffitto. Imprese
Gervasoni srl costruzioni (Bergamo)
Dalmine
FEM 02
Committente
Noy Engineering Spa
Progetto
Dorit Mizrahi - Exposure Architects (Bergamo)
150
Termovalorizzatore REA Greentainer
RACK
CENTRALINE OLEODINAMICHE
-20 -200
-200
-150
ASSE CONDENSATORE
30
±0.00
±0.00
+20
+20
Noy Engineering spa
Inaugurazione
2002
Realizzazione
2000-2002
Q. -750
30
Impianti
AREA DA ASFALTARE
FOSSA SCORIE
-20
Studio Ing. Marco Verdina (Bergamo)
Q. -30 IMPIANTI SALA CONTROLLO SPOGLIATOI, ECC.
R.O.T. Q. 0.00
1960
SERVIZI Q. 0.00
Strutture
SALA QUADRI Q. 0.00
DEFERIZZAZIONE Q. -180
-100 240
MAG. RICAMBI Q. 0.00 wc ASSE FORNO A
LINEA FUMI 2
ASSE FORNO B
300
LINEA FUMI 1
Imprese
Ferretti spa Leggeri spa
VIA DOSSI
Q. ±0.00
750
ASSE FOSSA
OFFICINA Q. 0.00
STAZIONE E.N.E.L
palo telecamera
P18
Le scelte progettuali sono state dettate principalmente dalla volontà di mostrare (esporre, exposure) l’impianto anziché nasconderlo, di esprimere il suo essere macchina attraverso l’esposizione delle parti tecnologiche, di giocare sui volumi in cemento per creare masse cromatiche che esprimono un senso di pulizia, di candore, di perfezione costruttiva e di relazione con il contesto. La facciata continua che avvolge l’avanfossa, una leggera struttura in alluminio con grandi superfici vetrate satinate, crea giochi di ombre cinesi per chi guarda dall’esterno e smorza la severità del progetto. La possibilità di progettare anche le parti accessorie, come le torri scale, le scale esterne, le rampe pedonali dell’avanfossa, i lampioni che illuminano la zona delle pese e il sistema di lampade che marcano le strade interne, ha permesso una notevole coerenza formale tra il tutto e le singole parti, sia in termini di materiali che di forme e colori.
FOSSA RIFIUTI
FORNI Q. -370
750
FORNI Q. -440
P17
P16
P15 P28
P14
P13
P12
P11
P10
P27
P9
STRADA STATALE 525 MILANO-BERGAMO
PIANTA QUOTA 0.00
(VIA PROVINCIALE)
P26
P25
P24
P8
P7
P23
P6
P5
P22
P4
P21
Casa n/s
Provincia di Bergamo Progetto
Dep studio (Paratico, BS)
Inaugurazione
2009
Cronologia
2005
Realizzazione
2006-2009
FEM 25
Quattro torri posizionate negli angoli di un quadrato emergono dal terreno donando un forte rigore formale a tutto l’impianto: dei torrioni contemporanei che fungono da elemento di protezione degli spazi privati ma poco hanno a che vedere con i loro antenati medievali, perdendo la loro compattezza muraria in favore di grandi aperture disposte apparentemente in modo arbitrario. Nello spazio centrale, quasi una “piazza internaâ€?, si svolgono le principali attivitĂ pubbliche e di rappresentanza. Imprese
Turani Costruzioni Edili srl
Centro per l’innovazione Università di Bergamo Parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso
FEM 78
Stezzano
Committente
River spa
Progetto
Simona Traversa per BLAST srl (Milano) collaboratori Luca Papis, Anna e Luca Cattaneo, Anna Comi, Erica Rottigni
Cronologia
2006-2008
L´edificio è situato nei pressi della sede del Centro Ricerche e Sviluppo Brembo ed è costituito da un volume parallelepipedo, a diretto contatto con il muro rosso, è destinato a corsi promossi dall’Universià degli Studi di Bergamo. Il Centro Universitario, calibrato per raggiungere la riduzione dei consumi energetici, si pone come un edificio sostenibile di ultima generazione. Imprese
Ced Ingegneria srl Magnoli & Partners Digierre 3 srl Sie srl Faletti & Zenucchi Land srl Ing. Carlo Oggionni
Edificio polifunzionale Albino
U40 20C
Progetto
Francesco Adobati (Nembro)
Strutture
Ing. Luigi Nicoli (Bergamo)
Inaugurazione
2004
Cronologia
2002-2004
Realizzazione
2003-2004
Un puro volume geometrico, privo di ornamenti superflui, rigoroso ed essenziale nella definizione grafica tanto da riportare alla mente nei prospetti l’ispirazione delle tele di Mondrian. Eleganza e leggerezza alla struttura, oltre che trasparenza e visibilità tra interno/esterno, sono garantiti dalla scelta dei vetri acidati e delle vetrate con disegno regolare a strisce orizzontali, come dai pannelli in acciaio che accentuano l’effetto orizzontale dell’edificio. Imprese
I.ME.FO. snc
Ampliamento cimitero comunale Gorle
Progetto
Stefano Giavazzi (Bergamo)
Strutture
Ing. Maurizio Filetti
Impianti
Ing. Maurizio Filetti
Inaugurazione
2007
Cronologia
2005
Realizzazione
2007
U40 32
Consapevole dei limiti e della difficoltà d’interazione con un assetto dispositivo ormai consolidato, si è predisposto un edificio che cerca di interagire alle diverse scale aprendosi ai lati e definendo una centralità con un blocco marmoreo che contiene i loculi destinati alla tumulazione, per un totale di 108 in cls prefabbricato, demarcando e designando con semplicità il ruolo semantico della struttura. Esso si compone anche attraverso la ridefinizione dei percorsi liberi coperti e dei capisaldi quali l’ingresso e la chiesa. La separazione e chiara identificazione degli spazi e dei ruoli, mediante singoli elementi, ha permesso di orientare e definire anche quell´ambito di soglia che l’utente in visita frequenta, attrezzato con scale mobili in alluminio ancorate a un braccio di acciaio appeso all’edificio, che mediante un semplice ed affascinante sistema di molle e perni permette di definire una scala facile da spostare e alzare. Imprese
Edil Dalmine 2000
Abitazioni in via Pesenti 91 Dalmine
U40 35
Committente
La Spiga srl
Progetto
Matteo Casari Architetti Matteo Casari e Valentina Giovanzani (Verdellino) progettazione preliminare con D. Brevi e A. Previtali
Strutture
Ing. Ivan Ferri (Treviglio)
Inaugurazione
2009
Cronologia
2007-2008
Realizzazione
2008-2009
Le abitazioni in via Pesenti 91 interpretano la forma, l’inclinazione e la densità del lembo triangolare di terreno rivolto verso la depressione del Parco del Fiume Brembo. Due sono i registri fondativi: lo sguardo orizzontale e panoramico governa i duplex ai piani inferiori, la direzionalità centrale vincola quelli superiori. Il legame ai rispettivi referenti è diretto, uno radicato al suolo e l’altro appeso al cielo. La tensione generata in corrispondenza del piano di contatto si esprime nel distacco delle due masse. Imprese
Scarpellini Costruzioni srl
U40 49
Edificio 035 Pontirolo Nuovo Committente
Electricline
Progetto
Dario Perego (Bergamo)
Strutture
Premetal spa
Impianti
Valsecchi impianti
Inaugurazione
2009
Cronologia
2007
Realizzazione
2008
Il concetto che definisce il volume architettonico è quello dell’inserzione di elementi che diviene il percorso guida del manufatto, prendendo spunto dal processo produttivo dell’azienda committente. Il volume esternamente appare come una struttura modulare che alterna parti vetrate e opache bianche, disposte secondo necessità funzionali per ridurre le dispersioni termiche; riducendo le aperture a nord e massimizzandole a sud. All’interno si può ammirare tutto il sistema compositivo strutturale di profilati di acciaio montati a secco tra loro; così come la struttura anche gli impianti sono a vista, nulla è nascosto, esaltando il contenuto tecnico, assecondando la filosofia aziendale ed introducendo il concetto di condivisione degli spazi. Imprese
Premetal spa Doneda Valsecchi impianti Agazzi impianti