Massimiliano Giacchella - Il mercato del lavoro

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Il mercato del lavoro Analisi del contesto regionale e locale 1 – Italia – Dati Istat Agosto 2012 “Occupati – Disoccupati Sulla base dei dati Istat, ad agosto il numero degli occupati è pari a 22.934.000, in calo di 75.000 unità (0,3%) rispetto al mese di luglio, calo che ha riguardato prevalentemente la componente femminile. Il tasso di occupazione ( rapporto tra occupati e la corrispondente popolazione di riferimento) è pari al 56,9%, in diminuzione dello 0,2% sia rispetto al mese precedente (variazione congiunturale), sia rispetto allo stesse mese dell'anno precedente (variazione tendenziale). Il numero dei disoccupati è pari a 2.744.000, in diminuzione rispetto a luglio dello 0,3% ( - 9.000) ma in crescita su base annua del 30,4%, pari a 640.000 unità. Il tasso di disoccupazione ( rapporto tra disoccupati e le corrispondenti forze lavoro) è pari al 10,7%, stabile rispetto a luglio e pressoché sullo stesso livello di giugno ma in crescita del 2,3% nei dodici mesi. Come detto sopra, ad agosto cala il numero dei disoccupati di 9.000 unità rispetto a luglio, però a tale calo non è riconducibile ad un corrispondente aumento dell'occupazione ma alla rassegnazione che fa si che il posto di lavoro non venga più nemmeno cercato. Si esce dalla lista dei disoccupati e si entra in quella degli inattivi , che sempre su base Istat ad agosto sono aumentati dello 0,6% e quindi di 92.000 unità, numero dieci volte superiore a quello del calo dei disoccupati. Il tasso di inattività ( rapporto tra inattivi e corrispondente popolazione di riferimento. La somma del tasso di inattività e di quello di attività è pari a 100) si attesta al 36,3% con un aumento dello 0,2% in termini congiunturali e con una diminuzione del 1,3% su base annua tendenziale. Agosto 2012 – Tassi occupazione, disoccupazione e inattività Tasso

Valore %

% var. congiunturale

% var. tendenziale

Occupazione 15-64 anni

56,9

-0,2

-0,2

Disoccupazione

10,7

0

2,3

Disoccup. 15-24 anni

34,5

0,5

5,6

Inattività

36,3

0,2

-1,3

Dati Istat ago 2012

Glossario Istat: Occupati: s'intendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: – hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che prevede un corrispettivo monetario o in natura; – hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; – sono assenti dal lavoro (es; ferie, malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l'assenza non supera i tre mesi, oppure se durante l'assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo d'assenza, mantengono l'attività. I coadiuvanti familiari si considerano occupati se l'assenza non supera i tre mesi. Disoccupati: si considerano le persone non occupate tra i 15 ed i 74 anni che: – hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca del lavoro nelle quattro settimane precedenti la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare attività autonoma) entro le due settimane successive; – oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare ( o avviare attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l'inizio del lavoro. Inattivi: si ricomprendono coloro che non fanno parte delle forze lavoro e che quindi non sono classificate come occupati o disoccupati.

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


2- Le Marche e la crisi: Inps aggiornamento dati settembre 2012 Dagli ultimi dati Inps , riferiti ai primi nove mesi del 2012, risulta evidente come le Marche siano interessate da un corsa pressoché inarrestabile della grave crisi economica. Dati Inps settembre 2012: Sulla base dei dati Inps nelle Marche le ore di CIG richieste ed autorizzate sono state 3,4 milioni ( 1,1 milioni ore di CIG ordinaria, 1,2 milioni ore di CIG straordinaria e 1,1 milioni di CIG in deroga). Il valore della CIG richiesta ed autorizzata a settembre 2012, in riferimento allo stesso mese, è il più elevato dall'inizio della crisi. IA settembre 2012 i settori più interessati dalla CIG sono il chimico ed il calzaturiero quanto meno per l'incremento di ore di CIG. Nei primi nove mesi dell'anno sono state richieste ed autorizzare oltre 27 milioni di ore, 6 milioni in più rispetto al 2011 in relazione allo stesso arco temporale. Marche CIG ore autorizzate gen-sett CIG

2009

2010

2011

2012

% 2012-11

% 2012-09

Ordinaria

9668008

6579003

4136793

6208655

50,10%

-35,80%

Straordinaria

5043943

7742819

7442933

8917745

19,80%

76,80%

In deroga

1142597

15611787

9817211

11975195

21,00%

948,10%

Totale

15854548

29933609

21396937

27101595

26.7%

70,90%

Dati Inps Marche

Questa tabelle evidenzia ancor di più la drammaticità dell'odierna situazione visto che evidenzia un consistente incremento delle ore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, soprattutto in considerazione del fatto che nel 2011 (gen-sett) si era registrato un decremento pari a - 18,70% rispetto al 2010. Sempre sulla base dei dati Inps sett-2012 riferiti ai primi nove mesi dell'anno, nelle Marche sono state presentate oltre 70.000 richieste di indennità di disoccupazione o mobilità, 9.500 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Di queste: 42.310 domande di disoccupazione ordinaria, 4.809 domande d'indennità di mobilità e 23.222 domande di disoccupazione a requisiti ridotti. Marche domande disoccupazione e mobilità gen-sett Indennità

2011

2012

Variazione num.

Variazione %

Dis. ordinaria

33456

42310

8914

26,60%

Dis. requisiti ridotti

22353

23222

869

3,90%

Mobilità

5044

4809

-235

-4,70%

Dati Inps Marche

3 – Il mercato del lavoro regionale e della provincia di Ancona sulla base dei dati Istat Faremo riferimento ai dati di fonte Istat elaborati dall'”Osservatorio Regionale del Mercato del Lavoro” per il Rapporto annuale 2012. Occupazione: Nel 2011 l'occupazione regionale, che nei due anni precedenti aveva sostanzialmente tenuto, ha registrato una flessione del – 0,9% (- 6.000 unità rispetto al 2010), scendendo così a 651.000 unità ed evidenziando così una dinamica in controtendenza rispetto sia al dato nazionale che a quello provinciale. Nella provincia di Ancona nel 2011 c'è stato un incremento di occupazione tra l'altro molto considerevole nella componente femminile.

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Numero occupati (da 15 anni) valori in migliaia Territorio Italia

Marche

Ancona

Sesso

2008

2009

2010

2011

maschi

14064

13789

13634

13619

femmine

9341

9236

9238

9349

totale

23405

23025

22872

22967

maschi

377

373

377

369

femmine

280

282

280

282

totale

657

655

657

651

maschi

111

110

113

110

femmine

89

93

86

92

totale

200

203

199

202

Dati Istat elaborati ORML

Il tasso d'occupazione delle Marche (15-64 anni) nel 2011 è del 62,8%, continua la sua fase discendente iniziata nel 2007 e mai interrotta, anche se le Marche evidenziano una situazione più favorevole rispetto al dato nazionale fermo al 56,9%. Tasso d'occupazione valori % Territorio Italia

Marche

Ancona

Sesso

2007

2008

2009

2010

2011

Maschi

70,7

70,3

68,6

67,7

67,5

femmine

46,6

47,2

46,4

46,1

46,5

totale

58,7

58,7

57,5

56,9

56,9

maschi

74,7

73,4

72

72,4

70,9

femmine

54,8

55,9

55,4

54,8

54,7

totale

64,8

64,7

63,8

63,6

62,8

maschi

75

71,9

70,2

72,1

70,4

femmine

57,3

58,8

60,4

56,1

59,1

totale

66,2

65,4

65,3

64,1

64,7

Dati Istat elaborati ORML

Nelle Marche la flessione occupazionale (-0,9%) riguarda quasi esclusivamente il settore dell'industria (calano sia i dipendenti che gli autonomi) e quello delle costruzioni. Poco incisivo l settore del commercio a ciò soprattutto a seguito delle forti flessioni registrate nel biennio 2008-09, anche se nel 2011 gli occupati nel settore sono tornati a crescere. Discorso inverso per tutte le altre attività del terziario, comparto questo nel quale dal 2009 l'occupazione è cresciuta sempre. Nel 2011 il comparto realizza un incremento del 3,1% (+ 8.000 unità) da ricondurre quasi esclusivamente al lavoro dipendente. Disoccupazione: Nelle Marche cresce il numero delle persone in cerca di occupazione, nel 2011 sono oltre 47.000 Persone in cerca d'occupazione (in migliaia) Territorio Italia

Sesso

2007

2008

2009

2010

2011

maschi

722

820

1000

1114

1114

femmine

784

872

945

989

993

Totale

1506

1692

1945

2102

2108

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


maschi

11

15

25

19

21

femmine

18

17

22

21

26

Totale

29

32

47

40

47

maschi

3

3

6

5

6

femmine

4

5

6

6

9

Totale

7

8

12

11

15

Marche

Ancona

Dati Istat elaborati ORML

Se il fenomeno lo si analizza nel lungo periodo ecco che se dal 2004 al 2007 il numero degli individui in cerca di occupazione cala costantemente, dal 2008, inizio della crisi, le dinamiche s'invertono, con l'eccezione del 2010, con un rilevante aumento dei disoccupati. Nel 2011 l'ammontare dei disoccupati è cresciuto del 17,6% quando a livello nazionale si registra una sostanziale stabilità. Nelle Marche la crescita dei disoccupati riguarda prevalentemente la componente femminile, anche se tale fenomeno più che collegato ad un'effettiva perdita di lavoro va piuttosto ricondotto ad un mutato atteggiamento delle donne che dalla non ricerca sono passate alla ricerca del lavoro e ciò soprattutto in considerazione delle mutate prospettive o condizioni di reddito del nucleo familiare. Aumenta anche la componente maschile (1.600 unità nel 2011) e si tocca quota 21 mila. Se le donne tendenzialmente abbandonano lo stato di inattive, discorso inverso per gli uomini dato che il numero dei maschi inattivi cresce e lo stesso si registra a livello provinciale. Tasso di disoccupazione Territorio Italia

Marche

Ancona

Sesso

2007

2008

2009

2010

2011

maschi

4,9

5,5

6,8

7,6

7,6

femmine

7,9

8,5

9,3

9,7

9,6

Totale

6,1

6,7

7,8

8,4

8,4

maschi

2,7

3,9

6,2

4,9

5,4

femmine

6,1

5,7

7,2

6,9

8,5

Totale

4,2

4,7

6,6

5,7

6,7

maschi

2,8

2,8

5,4

4,1

5,1

femmine

4,3

4,9

6,2

6,1

8,9

Totale

3,5

3,8

5,8

4,9

6,9

Dati Istat elaborati ORML

Nel 2011 nelle Marche si è registrato un notevole aumento del tasso di disoccupazione che dal 5,7% del 2010 è salito al 6,7%. Anche se il tasso di disoccupazione delle Marche è più basso di quello italiano che è pari all'8,4% va anche detto che quest'ultimo è rimasto stabile rispetto all'anno precedente a differenza di quello marchigiano che è aumentato. L'evoluzione del tasso di disoccupazione nella nostra regione interessa soprattutto i più giovani, tant'è che il tasso nella fascia d'età 15-24 anni cresce di quasi l'8%, attestandosi al 23,5%. A livello provinciale si registrano i seguenti tassi di disoccupazione: – Pesaro-Urbino 5,8% – Ancona 6,9% – Macerata 5,4% (unica provincia con andamento positivo – 0,5% rispetto al 2010 – Ascoli Piceno 8,7% – Fermo n.d. La provincia di Ancona si caratterizza negativamente in quanto è la provincia in cui l'incremento è più accentuato con un + 1,9% rispetto al 2010 ed è la prima volta che il nostro tasso provinciale è più alto di quello regionale (6,7% - 6,9%).

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4- I dati di fonte amministrativa Marche e Ciof di Senigallia Questi dati sono elaborati dal cd Sistema delle Comunicazioni Obbligatorie entrato in vigore a marzo 2008. Comunicazioni che i datori di lavoro sono tenuti ad effettuare ai centri per l'impiego relativamente alla costituzione, trasformazione, proroga e cessazione del rapporto di lavoro in relazione alla localizzazione dell'impresa o dell'unità dell'impresa in cui esse avvengono. A seguito della c.d. Legge finanziaria del 2007 gli obblighi di comunicazione al Ciof si sono estesi sia da un pdv soggettivo che oggettivo,infatti gli obblighi di comunicazione si sono estesi anche alle P.A(precedentemente valevano solo per il settore privato) ma anche a tipologie diverse di rapporti di lavoro come il lavoro a progetto, il contratto di agenzia e di rappresentanza commerciale, Co.Co.Co, collaborazione occasionale e rapporti di associazione in partecipazione. a) - La domanda di lavoro – Avviamenti per avviamenti s'intendono tutti i rapporti di lavoro che hanno avuto inizio nel corso del periodo di tempo al quale ci riferiamo in sedi di lavoro ubicate nell'ambito territoriale preso in considerazione. E' quindi irrilevante il domicilio dell'avviato. Va precisato che ci si riferisce al numero degli avviamenti e non degli avviati e ciò perchè uno stesso soggetto, il cd avviato, può essere avviato più volte nell'arco dello spazio temporale che consideriamo. Nel 2011 a livello regionale la domanda di lavoro registra un incremento del 2,8% con 7.786 avviamenti in più rispetto al 2010. Nel 2011 si sono avuti 282.357 avviamenti contro i 274.571 dell'anno precedente. Considerando però gli avviamenti 2011 per trimestre vedremo che mentre il numero degli avviamenti cresce nei primi due trimestri, diminuisce poi nel terzo e nel quarto. Avviamenti Marche Anno Avviamenti 2008 306211 2009 260968 2010 274571 2011 282357

Avviamenti Marche 2011 Trimestre Avviamenti % 1° 68946 21,4 2° 81229 28,8 3° 74450 26,4 4° 57662 20,4

Fonte elaborazione ORML su dati Job Agency

Variazione percentuale 2010/2011: + 2,8% Variazione percentuale 2008/2011: - 7,8% Il Ciof di Senigallia, come vedremo dalla tabella di cui sotto, è quello che ha registrato l'evoluzione più favorevole e che dal 2009 al 2011 ha registrato un aumento degli avviamenti. Avviamenti Marche per Ciof Ciof

2008

2009

2010

2011

Quota % 2011

Pesaro

22267

23991

26229

26811

9,5

Fano

26117

18971

21365

22419

7,9

Urbino

12506

10442

11225

10781

3,8

Senigallia

14921

13360

13929

15550

5,5

Ancona

51405

45106

45914

44990

15,9

Jesi

21538

17342

18210

19273

6,8

Fabriano

13758

10294

10067

9572

3,4

Civitanova

26660

21408

22798

24583

8,7

Macerata

20579

17504

18550

18404

6,5

Tolentino

16743

14585

15116

15342

5,4

Fermo

30710

26856

29432

31460

11,1

S. Benedetto

26237

23848

24545

26139

9,3

Ascoli Piceno

20668

16915

16990

17008

6

Totale

306105

260968

274571

282357

100

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Avviamenti Ciof Senigallia 2009-2011 Anno

Femmine

Maschi

Totale

Variazioni su anno precedente

2009

7408

5952

13360

V.N.

V.%

2010

7531

6398

13929

569

4,26

2011

8331

7219

15550

1621

11,64

Dati Ciof Senigallia

Dopo la forte flessione degli avviamenti del 2009 nel 2010 nell'ambito territoriale del Ciof di Senigallia si è registrato un primo incremento ( + 569 avviamenti, + 4,26% su anno 2009), incremento ancora più consistente nel 2011 con un + 11,64% sul 2010. Nel 2011 torna di segno positivo anche il saldo avviamenti/cessazioni + 89, mentre nel 2010 era ancora negativo – 154 avviamenti. Dei 15550 avviamenti del 2011 ben 8331 hanno riguardato femmine e 7219 maschi. Avviamenti mensili 2011 Ciof Senigallia Gen

Feb

Mar

Apr

mag

Giu

Lug

Ago

Set

Ott

Nov

Dic

Tot

1395

955

1070

1718

1495

2301

1391

731

1624

1208

944

718

15550

Dati Ciof Senigallia

Mentre il picco di Giugno va ricondotto alle assunzioni nelle attività stagionali, l'elevato numero di avviamenti del mese di settembre è da ricollegare alla riorganizzazione di molte aziende seguente il rallentamento dei mesi estivi. Nei tre mesi estivi aumenta l'incidenza sugli avviamenti della fascia d'età 15-19 e 20-24, segno che gli studenti trovano impieghi a carattere stagionale. Avviamenti per fascia d'età Marche Fascia Avviamenti Quota % 15-24 59191 21 25-34 85726 30,4 35-44 70680 25 45 e oltre 46297 23,4 n.d. 463 0,2 Totale 282357 100 Elaborazione ORML su dati Job Agency

Avviamenti per fascia d'età Senigallia Fascia Avviamenti Quota % 15-24 3120 20,1 25-34 4539 29,2 35-44 3869 24,9 45 e oltre 4022 25,9 n.d. 0 0 Totale 15550 100 Dati Ciof Senigallia

In termini di quote percentuali sul totale avviamenti non vi sono sostanziali differenze tra il dato regionale e quello senigalliese relativamente agli avviamenti per fascia d'età.

Molto importate sarà analizzare gli avviamenti in base alle tipologie contrattuali utilizzate, infatti anche se il dato degli avviamenti è importante così come ancor di più lo è quello relativo al saldo avviamenti/cessazioni, va comunque detto che il dato riferito al totale avviamenti di per se stesso è insufficiente per quantificare la totalità del lavoro che si è prodotto e ciò proprio a seguito al ricorso sempre più frequente a forme contrattuali molto flessibili. Si potrebbe così verificare il caso che ad un aumento di avviamenti non corrisponda un aumento delle giornate lavorate effettivamente. Analizzeremo il dato anche qui sia su base regionale che su base locale.

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Avviamenti Marche 2011 per tipologia contrattuale Contratto

Avviamenti

Quote %

Lavoro dipendente

203889

72,2

- tempo indeterminato

26857

9,5

- tempo determinato

128725

45,6

- Apprendistato

14200

5

- Somministrazione

34107

12,1

Altri contratti

78466

27,8

- Domestico

12134

4,3

- Intermittente

47552

16,8

- Parasubordinato

18780

6,7

N.d.

2

0

Totale

282357

100

Elaborazione ORML su fati Job Agency

Nel 2011 nella nostra regione il lavoro dipendente subisce un calo pari al – 1,3% (203.889 avviamenti contro i 206.889 dell'anno precedente) e ciò in controtendenza a quanto si era verificato nel 2010 che rispetto al 2009 aveva registrato una ripresa pari al 4,24% (8.293 avviamenti). Esclusa la somministrazione che cresce dell'8,4% tutte le altre componenti del lavoro dipendente sono in flessione. Il tempo indeterminato cala del – 7,0%, l'apprendistato del – 6,3% ed il tempo determinato del – 1,7%. Crescono le altre tipologie contrattuali: parasubordinato + 1,70%, domestico + 12,10% e si registra un'impennata del lavoro intermittente con un + 22,70% che tra l'altro in quota percentuale sul totale avviamenti conta un 16,8%. Avviamenti 2011 Ciof Senigallia per tipologia contrattuale Contratto

Avviamenti

Quote %

Apprendistato

991

6,37

Cococo Cocopro

495

3,18

Somministrazione

738

4,75

Tempo indeterminato

1446

9,43

Tempo determinato

8139

52,34

Lavoro intermittente

3099

19,93

Contratti d'inserimento

5

0,03

Lavoro a domicilio

13

0,08

Prestazione occasionale

81

0,52

Associazione in partecipazione

56

0,36

Contr. Formazione lavoro

3

0,02

Lavoro domestico

464

2,98

Totale

15550

100

Dati Ciof Senigallia

Nel 2011 nell'ambito territoriale del Ciof di Senigallia le cinque tipologie contrattuali più utilizzate sono: – Tempo tempo determinato 52,34% del totale avviamenti; – Lavoro intermittente 19,93% – Lavoro tempo indeterminato 9,43% – Apprendistato 6,37 – Somministrazione 4,75 Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Considerando le quote percentuali sul totale avviamenti e confrontandole con quelle su base regionale avremo il seguente quadro: Avviamenti: tipologie contrattuali più utilizzate Contratto

Quota % Senigallia

Quota % Marche

Tempo determinato

52,34

45,6

Lavoro intermittente

19,93

16,8

Tempo indeterminato

9,43

9,5

Apprendistato

6,37

5

Somministrazione

4,75

12,1

Totale

92,82

89

Dati Ciof Senigallia e elaborazione ORML su dati Job Agency

Nel senigalliese c'è un maggior ricorso al lavoro a tempo determinato rispetto a quanto avviene nella regione e viceversa c'è un minor ricorso al contratto di somministrazione. Sugli stessi livelli è il ricorso al lavoro a tempo indeterminato e l'apprendistato (meno nel senigalliese), mentre è sicuramente più frequente il ricorso al lavoro intermittente. Il dato che comunque emerge è che nel senigalliese come del resto nell'intera regione si registra una forte precarietà nei rapporti di lavoro. Avviamenti Ciof Senigallia per tipologia raffronto 2010-2011 2010 Contratto

2011

Avviamenti

Quota %

Avviamenti

Quota %

Apprendistato

1008

7,2

991

6,4

Cococo Cocopro

531

3,8

495

3,2

Somministrazione

592

4,3

738

4,7

Tempo ind.

1439

10,3

1466

9,4

Tempo det.

7450

53,5

8139

52,3

Lav. intermittente

2415

17,3

3099

19,9

Contr. d'inserimento

3

0

5

0

Lav. a domicilio

8

0,1

13

0,1

Prest. occasionale

63

0,5

81

0,5

Ass. in part.

61

0,4

56

0,4

Cont. Form. Lav.

4

0

3

0

Lavoro domestico

355

2,5

464

3

Totale

13929

100

15550

100

Dati Ciof Senigallia

Nel 2011 rispetto al 2010 cala il lavoro a tempo indeterminato, quello a tempo determinato e l'apprendistato mentre aumenta il lavoro intermittente che dal 2008 ha registrato una crescita vertiginosa come dimostrato dalla tabella seguente. Avviamenti Ciof Senigallia lavoro intermittente Anno

Avviamenti

Tot. avviamenti

Quota % su tot. avviamenti

2008

700

14921

4,69

2009

1929

13360

14,44

2010

2415

13929

17,34

2011

3099

15550

19,93

Dati Ciof Senigallia

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Discorso inverso per gli avviamenti avvenuti con contratto a tempo indeterminato e con contratto a tempo determinato che vedono ridursi la loro incidenza sul totale avviamenti. Avviamenti Ciof Senigallia contratto a tempo indeterminato Anno

Avviamenti

Tot. Avviamenti

Quota % su tot. avviamenti

2008

2094

14921

14,03

2009

1413

13360

10,58

2010

1439

13929

10,33

2011

1466

15550

9,43

Dati Ciof Senigallia

Avviamenti Ciof Senigallia contratto a tempo determinato Anno

Avviamenti

Tot. Avviamenti

Quota % su tot. avviamenti

2008

9183

14921

61,54

2009

7392

13360

55,33

2010

7450

13929

53,49

2011

8139

15550

52,34

Dati Ciof Senigallia

Per il contratto a tempo determinato la riduzione dell'incidenza sul totale avviamenti si spiega con il ricorso a contratti con flessibilità più spinta qual'è per l'appunto il contratto di lavoro intermittente. Concludiamo ora in tema di avviamenti analizzando quelli che sono i settori d'attività interessati. Avviamenti Marche per settore d'attività Settore

Avviamenti 2010

Avviamenti 2011

Var. % 2010/11

Quota % 2011

Agricoltura

16950

16717

-1,4

5,9

Industria

41078

41671

1,4

14,8

Costruzioni

15206

14275

-6,1

5,1

Servizi

201563

209563

4,2

74,2

nd

164

131

-20,1

0

Elaborazione ORML su dati Job Agency

Nella nostra regione nel corso del 2011 è calato il settore delle costruzioni – 6,1%, così come è calato, anche se in modo più lieve, il settore dell'agricoltura – 1,4. Calo tra l'altro in controtendenza a quanto si era verificato nel 2010. Continua il trend positivo del terziario con un aumento di avviamenti del 4,2% e tale comparto è quello che incide maggiormente sul totale degli avviamenti con una quota percentuale del 74,2%. Discorso a parte per il manifatturiero in quanto anche se l'incidenza sul totale avviamenti è calata, in tale settore nel 2011 si è registrato un incremento di avviamenti rispetto al 2010. Tale risultato va ricondotto quasi esclusivamente a due settori quali il calzaturiero, visto il + 17,5% e quello della chimica gomma. Per i restanti comparti del manifatturiero le variazioni sono tutte negative ed il calo più consistente è quello del comparto del legno-mobile con un – 9,3%.

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Avviamenti Senigallia per settore d'attività Settore

Avviamenti 2010

Avviamenti 2011

Var. % 2010/11

Quota % 2011

Agricoltura

983

968

-1,53

6,22

Industria

1661

1753

5,54

11,27

Costruzioni

779

1080

38,64

6,95

Servizi

10496

11749

24,55

75,56

nd

10

0

-100

0

Dati Ciof Senigallia

b)- Le cessazioni dei rapporti di lavoro Nel 2011 nel senigalliese a fronte di 15550 avviamenti si sono registrate 15461 cessazioni con un saldo avviamenti/cessazioni positivo di + 88 mentre il saldo 2010 era stato negativo – 154 come del resto lo era stato quello del 2009 – 434. Ciof Senigallia: Cessazioni per fascia d'età Fascia d'età

Cessazioni

Quota %

15-24

2840

18,36

25-34

4577

29,6

35-44

3847

24,88

45 e oltre

4197

27,15

Totale

15461

100

Dati Ciof Senigallia

Ciof Senigallia: Cessazioni per motivazione Motivo

Cessazioni

Quota %

Dimissioni

3114

20,14

Fine rapporto a termine

9735

62,96

Licenziamento collettivo e individuale (giustificato motivo oggettivo)

903

5,84

Licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo

82

0,53

Risoluzione nel periodo di prova

211

1,36

Cessazione attività aziendale

201

1,3

Risoluzione consensuale

346

2,24

Altro

869

5,62

15461

100

Dati Ciof Senigallia

Il 62,96% delle cessazioni è riconducibile alla fine del rapporto a termine ( vi si ricomprendono i lavori stagionali e la somministrazione) e rispetto al 2010 c'è un notevole aumento dato che in quell'anno costituivano il 58,39% del totale. I licenziamenti riconducibili a motivazioni di carattere aziendale, quindi la cessazione, la riduzione e la riorganizzazione, costituiscono il 7,4% del totale mentre nel 2010 rappresentavano il 9,17%.

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Ciof Senigallia: Cessazioni 2011 per mese Mese

Gen

Feb

Mar

Apr

Mag

Giu

Lug

Ago

Set

Ott

Nov

Dic

Cessa zioni

749

734

907

1036

1103

1387

984

1836

2757

1099

833

2036

Quota %

4,84

4,75

5,87

6,7

7,13

8,97

6,36

11,88

17,83

7,11

5,39

13,17

Dati Ciof Senigallia

Le punte più alte di cessazioni si registrano ad agosto e settembre in coincidenza con il termine della stagione estiva. Altro picco lo si registra a dicembre quando vengono a scadere molti contratti a termine la cui scadenza è programmata con la fine dell'anno. c)- Saldo avviamenti/cessazioni Il senigalliese nel 2011 ha registrato un saldo positivo a differenza delle Marche che hanno registrato un saldo negativo. Nel 2010 s'era verificato il contrario. Saldo avviamenti/cessazioni Senigallia Valori

2008

2009

2010

2011

Avviamenti

14921

13360

13929

15550

Cessazioni

14629

13794

14083

15462

Saldo

292

-434

-154

88

Dati Ciof Senigallia

Saldo avviamenti/cessazioni Marche Valori

2008

2009

2010

2011

Avviamenti

306211

260968

274571

282357

Cessazioni

301766

264501

270587

285919

Saldo

4445

-3533

3984

-3553

Elaborazione ORML su dati Job Agency

d)- Disoccupazione I dati amministrativi sulla disoccupazione andranno analizzati relativamente sia al flusso che allo stock. Flusso dei disoccupati: Tale dato misura il numero degli ingressi nello stato di disoccupazione registrato in un dato arco temporale ( 1 gen 2011 – 31 dic 2011). Come sappiamo lo stato di disoccupato s'acquisisce con la dichiarazione d'immediata disponibilità al lavoro (cd autocertificazione) che gli interessati rilasciano al Ciof. Autocertificazione che può essere resa sia da un soggetto privo di lavoro che da un soggetto in possesso di lavoro produttivo di reddito che però non superi i limiti di legge: 8000 euro per i dipendenti, 4800 euro lavoro autonomo. Chiaro quindi come il concetto di disoccupazione amministrativa sia molto diverso dalla disoccupazione rilevata dall'Istat. Sulla base dei dati di flusso del Ciof di Senigallia nel 2011 si sono avute 2970 autocertificazioni. Di queste ben 1475 hanno riguardato la fascia d'età 15-34 anni. Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Flusso disoccupati 2011 per fascia d'età Fascia d'età Disoccupati 15-24 555 25-34 920 35-44 783 45 e oltre 715 Totale 2970 Dati Ciof Senigallia

Delle 2970 autocertificazioni ben 1903 (64,07%) hanno riguardato soggetti domiciliati a Senigallia. Ciof Senigallia: Flusso disoccupati anni 2008-2011 Anno

Disoccupati

Var. % anno precedente

2008

1876

/

2009

2606

38,9

2010

2839

8,94

2011

2970

4,61

Dati Ciof Senigallia

Dopo il fortissimo incremento del 2009, apice della crisi, anche nel 2010 e nel 2011 si registra un incremento anche se più contenuto. Nel totale autocertificazioni si ricomprendono anche gli iscritti alle liste di mobilità e gli iscritti negli elenchi di cui alla legge 68/99 disabili. Il consistente aumento delle autocertificazioni d'immediata disponibilità , visto e considerato che non trova “compensazione nel numero delle cessazioni e in quello delle iscrizioni alle liste di mobilità, si può ricondurre al fatto che oggi chi perde il lavoro non ha o pensa di no avere la possibilità di trovare a breve una ricollocazione e per questo s rivolge al servizio pubblico qual'è per l'appunto il Ciof. Questa fenomeno è in controtendenza al fenomeno degli inattivi che abbiamo visto essere sempre più crescente. Stock dei disoccupati: lo stock si riferisce a tutti coloro che sono nello stato di disoccupato amministrativo ad una cera data, nella fattispecie al 31/12/2011. Questo dato prescinde dalla data d'ingresso nello stato essendo riferito sia ai nuovi entrati che ai disoccupati di lungo durata. Con tale dato si evidenzia quindi la capacità del mercato del lavoro di riassorbire in tempi brevi i fuoriusciti. Al 31 dicembre 2011 lo stock dei disoccupati, dati Ciof Senigallia, è pari a 5.714 (3.373 femmine, 2344 maschi). Di questi ben 3538 sono domiciliati a Senigallia con una quota percentuale pari al 61,89%. Relativamente alla composizione per fascia d'eta dello stock ecco che: – il 10% è ricompreso nella fascia 15/24; – il 26% in quella 25/34; – il 29% in quella 35/44 – il 35% in quella over 45% Crescono i disoccupati over 45 che nel 2010 rappresentavano il 33% del totale e nel 2009 il 31%. Questo aspetto è molto preoccupante perché il fattore età incide negativamente sulle prospettive e possibilità di ricollocazione. Stessa tendenza è rilevabile sulla base del dato di flusso visto che anche qui gli over 45 incidono in maniera rilevante con un 23%. Ciof Senigallia: Stock disoccupati confronto anni 2008-2011 Anno

Disoccupati

Var. num. anno precedente

Var. % anno precedente

2008

3346

/

/

2009

4680

1334

39,8

2010

5374

694

14,83

2011

5717

343

6,38

Dati Ciof Senigallia

Il trend di crescita è costante ma in rallentamento. Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


e)- Mobilità La mobilità è una condizione in cui si entra a licenziamento avvenuto dato che fino a che il lavoratore si trova in CIG il rapporto con l'azienda rimane vivo. Anche al riguardo delle iscrizioni alle liste di mobilità analizzeremo sia il dato di flusso che quello di stock. Mobilità dati di flusso: evidenziano le iscrizioni alle liste di mobilità che si sono avute in un dato periodo, qual'è quello che dal 1 gen 2011 al 31 dic 2011. Il dato di flusso è di 544 iscrizioni presso il Ciof di Senigallia e di queste ben 309 riguardano domiciliati a Senigallia. Se questo dato lo rapportiamo al totale della popolazione in età lavorativa residente, vedremo che a Senigallia la concentrazione a Senigallia è pari a 1,07 che risulta un buon dato rispetto ad esempio ad altri comuni ricompresi nell'ambito territoriale del nostro Ciof come ad esempio Castelleone di Suasa che registra un 2,40 o Ostra Vetere con 1,52. Flusso mobilità Ciof Senigallia raffronto 2008-2011 Anno

Iscritti

Variazione %

2008

438

/

2009

789

80,1

2010

670

15

2011

544

19

Dati Ciof Senigallia

Nel 2009 apice della crisi si è registrata un'impennata record (80,1%) rispetto al 2008. Dal 2010 si assiste ad una graduale diminuzione anche se poi se consideriamo il dato 2007 (precedente alla crisi) ecco che i dati attuali rimangono alti visto che nel 2007 gli iscritti sono stati 331. Flusso iscritti mobilità Marche per Ciof anni 2008-2011 Ciof

2008

2009

2010

2011

Quota % 2011

Pesaro

1019

1410

962

972

8,8

Fano

806

1944

1362

1083

9,8

Urbino

459

843

497

539

4,9

Senigallia

438

789

670

544

5

Ancona

1001

1575

1423

1476

13,3

Jesi

611

903

973

962

8,7

Fabriano

737

519

432

439

4

Civitanova

845

1189

976

1063

9,6

Macerata

510

780

740

664

6

Tolentino

496

780

583

446

4

Fermo

1284

1835

1456

1246

11,3

S. Benedetto

917

1012

935

722

6,5

Ascoli Piceno

821

1304

848

900

8,1

Totale

9944

14883

11857

11056

100

Elaborazione ORML su dati Job Agency

Variazione positiva 2011 su 2010 Se nel 2010, con l'unica eccezione di Jesi, si erano registrate in tutti i Ciof riduzioni nelle iscrizioni rispetto al 2009, nel 2011 non per tutti si è verificata un'ulteriore riduzione rispetto al 2010 come ad esempio è avvenuto per Senigallia. Però la tendenza generale è quella di una costante diminuzione come ben si evince Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


dai totali della tabella di cui sopra. Tornando al dato senigalliese ed analizzando il flusso delle iscrizioni per fascia d'età avremo il seguente dato: Ciof Senigallia Flusso mobilita per fascia d'età Fascia d'età

Iscrizioni

Quota %

20-24

12

2

25-29

43

8

30-34

87

16

35-39

83

15

40-44

104

19

45 e oltre

215

40

Dati Ciof Senigallia

Anche qui il dato over 45 evidenzia una grande criticità. Se consideriamo il settore aziendale di provenienza vedremo che il 40,26% degli iscritti del 2011 provengono dal manifatturiero. Nel 2010 rappresentavano il 54,33% e nel 2009 il 55,6%. Sicuramente il manifatturiero è il settore che più di tutti ha pagato la crisi ed al suo interno il tessile ed il metalmeccanico sono quelli più colpiti. Altro settore duramente colpito è quello edile che in termini percentuali è comunque in crescendo a differenza del manifatturiero. Dall'edile nel 2011 proviene il 15,99% degli iscritti, mentre nel 2010 la percentuale era del 12,39% e nel 2009 del 11,53%. Oggi la crisi viene ad interessare anche altri settori, tant'è che nel 2011 che nel 2011 gli iscritti provengono anche da altri settori, quali: – alloggio e ristorazione 10,66% in crescendo nel 2011; – commercio 12,50% in crescendo nel 2011; – servizi d'informazione e comunicazione 5,33% nel 2011 mentre nel 2009 era all' 1,39%

Iscrizioni alle liste di mobilità per tipologia di legge. L 236/93: il licenziamento per giustificato motivo da parte di aziende che occupano meno di 15 dipendenti comporta l'inserimento in liste di mobilità con la procedura della legge 236/93 e cioè senza indennità di mobilità; L 223/91: il licenziamento effettuato da aziende con più di 15 dipendenti prevede l'inserimento nelle liste di mobilità attraverso la procedura previste dall'art. 4 della L. 223/91 (licenziamenti collettivi di almeno 5 dipendenti per motivo di riduzione di personale, chiusura reparti o chiusura attività) e la possibile erogazione dell'indennità di mobilità. Marche: lavoratori collocati in mobilità per riferimento normativo Legge

2008

2009

2010

2011

Quota % 2011

L. 223/91

3771

4884

3920

3203

28,9

L. 236/93

6181

10017

7945

7862

71,1

Totale

9952

14091

11865

11065

100

Elaborazione ORML su dati Job Agency

Rispetto al 2009 che ha registrato un picco, nel 2010 e nel 2011 si assiste ad una riduzione d'iscrizioni sia in totale, sia in riferimento alle due tipologie. Nel 2011, pur calando le iscrizioni di 800 unità (- 18,3%) ecco che tale diminuzione riguarda prevalentemente la competente indennizzata, infatti quella non indennizzata cala ma di poco rimanendo così pressoché stabile.

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Ciof Senigallia: Flusso iscrizioni liste mobilità per riferimento normativo Legge

2008

2009

2010

2011

Quota % 2011

L. 223/91

118

259

274

116

21,32

L. 236/93

320

530

386

428

78,68

Totale

438

789

670

544

100

Dati Ciof Senigallia

Anche nel senigalliese dopo il picco del 2009 diminuiscono le iscrizioni alle liste di mobilità sia nel totale che nelle due componenti riconducibili al diverso riferimento normativo. Anche nel senigalliese nel 2011 la stragrande maggioranza, il 78,68%, delle iscrizioni sono avvenute con la procedura della legge 236/93. Da qui forte preoccupazione per un minor sostegno del reddito in quanto i licenziati non godono dell'indennità di mobilità ma del sussidio di disoccupazione ordinaria che è più limitato nel tempo e preoccupazione per le minori garanzie nelle procedure di licenziamento. Il dato relativo alle 544 iscrizioni del 2011 è un dato di flusso e quindi riferito alle iscrizioni avvenute nell'arco di tempo 1 gen 2011 – 31 dice 2011. Se consideriamo il dato di stock, riferito cioè a tutti gli iscritti al 31 dic 2011 e quindi considerando le sedimentazione degli anni precedenti, vedremo che il numero degli iscritti è pari a 1176 ( di questi 633 sono domiciliati a Senigallia). Nel 2010 erano 1266, nel 2009 erano 1125. Mentre il dato di flusso permette di quantificare le fuoriuscite dal mercato del lavoro, il dato di stock evidenzia la capacità del mercato di riassorbire i lavoratori estromessi. Da questo punto di vista va detto che nel 2011 diminuisce sia il dato di flusso che quello di stock e questo significa che i nuovi ingressi nelle liste di mobilità sono stati compensati e superati dalle fuoriuscite. Va comunque detto che le fuoriuscite non dipendono solo dal fatto che si è trovata una nuova occupazione ma anche dal fatto che sono decorsi i termini di permanenza che come sappiamo dipendono dall'età del lavoratore. Ciof Senigallia: Fuoriuscite liste mobilità 2011 Motivo

Totale

Scadenza termine

404

Anticipo indennità

6

Avviamento a tempo indeterminato

209

Pensionamento

12

Dati Ciof Senigallia

Dei 631 decaduti dalle liste di mobilità nel 2011, ben 404 (64%) lo hanno fatto per scadenza del periodo massimo di permanenza (compresi i differimenti dovuti a periodi di lavoro a tempo det.). 209 sono usciti perché hanno trovato un'occupazione e sono stati avviati a tempo indeterminato, 6 perché hanno richiesto la corresponsione anticipata dell'indennità per avviare un'attività di lavoro autonomo e 12 per essere andati nel frattempo in pensione. Iscrizione liste di mobilità per fascia d'età Ciof Senigallia: Dati di flusso iscrizioni mobilità per fascia d'età Fascia

Iscritti

Quota %

20-24

12

2

25-29

43

8

30-34

87

16

35-39

83

15

40-44

104

19

45 e oltre

215

40

Totale

544

100

Dati Ciof Senigallia

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Ciof Senigallia: Dati di stock iscrizioni liste mobilità per fascia d'età Fascia

Iscritti

Quota %

20-24

15

1

25-29

62

5

30-34

125

11

35-39

126

11

40-44

216

18

45 e oltre

632

54

Totale

1176

100

Dati Ciof Senigallia

5 – Il lavoro accessorio (Voucher) Disciplinato dagli art. 70,71,72 del D. lgs 276/03 è quella tipologia contrattuale che prevede che la prestazione lavorativa, che dovrà avere carattere meramente occasionale, venga retribuita mediante voucher e cioè con buoni che i datori di lavoro, i cd committenti, possono acquisire presso le rivendite autorizzate. Nella formulazione iniziale il legislatore aveva previsto tutta una serie di limitazioni sia oggettive (riferite a date attività) sia soggettive, infatti tale tipologia la si riservava per soggetti a rischio esclusione sociale o con difficoltà d'inserimento nel mercato del lavoro. Successivi interventi legislativi hanno rimosso molte di queste limitazioni, soprattutto quelle soggettive, ampliando di molto la diffusione della tipologia in esame ed incontrando il favore di molti datori di lavoro tanto pubblici che privati. Altro limite che è venuto meno è stato quello delle trenta giornate annue, così come poi è stato esteso il limite retributivo. Il lavoro accessorio è una tipologia contrattuale per la quale non vige l'obbligo di comunicazione al Ciof relativamente alla costituzione, trasformazione, proroga o cessazione del rapporto di lavoro. Questa era sostanzialmente la disciplina del lavoro accessorio precedente alla cd “Riforma Fornero” che con la legge n.9 del 28/06/2012 ha apportato profonde modifiche alla sua disciplina snaturando del tutto quelle che erano le originarie intenzioni del legislatore e cioè quelle di limitare soggettivamente il ricorso a tale tipologia a persone a rischio esclusione sociale. La legge n.9/2012 ha modificato gli art. 70 e 72 del D. lgs 276/2003 (decreto attuativo della legge n. 30 la cd. “legge Biagi”). Le novità più importanti introdotti dalla legge n. 9/2012 sono: a) Fase transitoria: “Resta fermo l'utilizzo dei voucher, secondo la previgente disciplina, qualoro questi risultino già richiesti alla data di entrata in vigore della legge n. 9/2012 e cioè il 18/07/2012, comunque non oltre il 31/05/2013; b) Limitazione retributiva: L'iniziale limite retributivo dei 3000 euro per committente era stato esteso a 5000 euro. La “Riforma Fornero” ha mantenuto il valore del limite a 5000 euro ma ha considerato tale valore come percepito da tutti i committenti non riferendolo più ad uno solo. Nel caso di prestazioni rese nei confronti di imprenditori commerciali o professionali il limite per ogni committente è di 2000 euro. c) Applicazione: Altra importante novità è l'estensione del campo d'applicazione che ha portato all'abrogazione delle precedenti limitazioni oggettive ma soprattutto soggettive, dando così all'istituto un indirizzo completamente diverso. Alcune limitazioni sono rimaste per le imprese agricole per le quali dovrà differenziarsi a seconda che il loro volume d'affari sia o meno superiore a 7000 euro. – superiore a 7000 euro: le prestazioni occasionali di lavoro accessorio sono previste solo per attività agricole di natura stagionale e potranno essere prestate solo da pensionati e giovani minori di anni 25 purchè iscritti ad un corso di studi e purchè tale attività sia compatibile con il corso di studi; – inferiore a 7000 euro: possono ricorrere al lavoro accessorio senza limitazioni soggettive e per qualsiasi tipologia di lavoro agricolo e quindi non solo stagionale. Ricordiamo che tale tipologia contrattuale anche se rientra tra quelle sicuramente più spinte ha comunque Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


permesso, proprio in agricoltura, di evitare tanto “lavoro nero”. La “Riforma Fornero” ha eliminato i vincoli per l'utilizzo delle prestazioni occasionali di lavoro accessorio da parte di committenti pubblici che prima limitavano il ricorso solo a determinate tipologie di prestazione e per specifiche attività. d) Lavoratori stranieri: il reddito da lavoro accessorio è incluso nell'ammontare di reddito necessario per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno. Con la “Riforma Fornero” i voucher, cioè i buoni lavoro, sono divenuti orari e sono datati e numerati progressivamente, al fine di combattere il loro uso elusivo che era senza dubbio incentivato dal fatto che il voucher andava a retribuire la prestazione lavorativa senza che la legge definisse se per prestazione da retribuire s'intendeva un'ora, una giornata o altro. Come sappiamo per il lavoro accessorio non esiste un'efficace rilevazione statistica e ciò perchè per tale tipologia contrattuale non è previsto l'obbligo di comunicazione ai Centri per l'impiego. I voucher possono essere acquistati presso le direzioni dell'Inps, presso le tabaccherie e banche autorizzate (PEA) e per via telematica. Mentre i voucher Pea si considerano su scala regionale, considerando la regione d'emissione che potrebbe essere tra l'altro diversa da quella di utilizzo dato che il voucher può essere utilizzato su tutto il territorio nazionale, quelli venduti per via telematica si considerano e conteggiano su scala nazionale. Per i voucher emessi e venduti dalle Direzioni Inps il dato viene raccolto su base comunale dal 1/10/2011 mentre prima era raccolto su base provinciale. Sulla base di ciò ed in riferimento solo ai buoni venduti dall'Inps di Senigallia dal 01/01/2012 al 31/07/2012 sono stati venduti 23.083 voucher, nella provincia di Ancona ne sono stati venduti 153625 e nella nostra regione ne sono stati venduti 343702. Ai 343702 voucher vanno poi aggiunti i 100313 (voucher Pea) venduti da tabaccai e istituti bancari che come detto prima si conteggiano solo su base regionale.

6 – Stagione estiva 2012 e gli avviamenti nel Ciof di Senigallia Cercheremo, sulla base dei dati raccolti ed elaborati dal Ciof di Senigallia, di fornire un quadro d'insieme degli avviamenti che si sono avuti nel suo ambito territoriale nel periodo maggio-settembre 2012. Avviamenti mag-set 2012 Ciof Senigallia Sesso

2008

2009

2010

2011

2012

Femmine

4034

3788

3873

4085

3938

Maschi

3217

2971

3218

3476

3440

Totale

7251

6765

7091

7561

7378

Dati Ciof Senigallia

Partendo dal presupposto che il dato avviamenti 2012 al momento in cui è stato elaborato potrebbe essere incompleto visto che elaborato antecedentemente rispetto al termine ultimo (entro il 20 del mese successivo) delle comunicazioni obbligatorie d'assunzione per gli avviamenti delle pubbliche amministrazioni e per gli avviamenti con la tipologia della somministrazione, il dato che comunque emerge è che gli avviamenti 2012 sono numericamente in linea con quelli dell'anno precedente visto che nel periodo mag-set 2012 si sono registrati 7378 avviamenti contro i 7561 del periodo mag-set 2011 e che come detto sopra il totale 2012 può essere soggetto ad una variazione in aumento. Perciò dopo il picco del 2009 la tendenza è quella di un costante e graduale recupero anche se, come più volte ripetuto, se da una parte la crescita del numero degli avviamenti va visto come una dato senza dubbio positivo, non possiamo non considerare che il dato relativo al totale degli avviamenti risulta essere un dato fine a se stesso se non analizzato considerando le tipologie contrattuali che si sono utilizzate e che ci forniscono un dato importante per stabilire la qualità dei rapporti che si sono instaurati. Il crescente ricorso a forme contrattuali molto flessibili e a contratti di breve e brevissima durata sommata al fatto che il dato avviamenti è riferito ai rapporti instaurati e non ai soggetti avvianti, per cui un soggetto nello stesso periodo può essere avviato più volte, fa si che si potrebbe verificare l'ipotesi per la quale ad un incremento degli avviamenti non corrisponda un incremento delle giornate lavorate.

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Avviamenti Ciof Senigallia settore turistico alberghiero mag-set 2012 Sesso

2008

2009

2010

2011

2012

Femmine

1658

1761

1712

1840

1975

Maschi

1215

1131

1178

1227

1441

Totale

2873

2892

2890

3067

3416

Dati Ciof Senigallia

Anche qui l'ambito territoriale considerato è quello del Ciof Senigallia anche se come vedremo il 94% degli avviamenti del settore si concentrano nel nostro comune e cioè sono avviamenti di aziende turistico alberghiere con sede nel nostro comune. Per aziende turistico alberghiere s'intendono: – attività di servizi di alloggio e ristorazione; – stabilimenti balneari Il dato che emerge è che quasi il 50% del totale avviamenti 2012 relativi al periodo mag-set sono riconducibili a tale settore che si pone come settore di punta nella nostra città. Il totale avviamenti cresce in maniera costante nelle ultime due stagioni estive, così come del resto limitatamente al settore in oggetto era cresciuto anche nel 2009 e cioè all'apice della crisi quando il totale avviamenti toccava il punto più basso, permettendo a molti lavoratori estromessi dal mercato del lavoro una ricollocazione, seppur temporanea, nel mondo del lavoro. Avviamenti settore turistico alberghiero comune di Senigallia mag-set 2012 Sesso

2008

2009

2010

2011

2012

Femmine

1509

1664

1771

1771

1863

Maschi

1036

1004

1146

1146

1348

Totale

2545

2668

2680

2917

3211

% su tot. avviamenti

88,58

92,25

92,73

95,11

94

Dati Ciof Senigallia

Come si è detto in precedenza il 94% degli avviamenti del settore in esame nel periodo mag-set 2012 si concentrano nel nostro comune. Avviamenti Ciof Senigallia settore turistico alberghiero per mese mag-set Anno

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Totale

2008

666

1074

581

309

243

2873

2009

717

1023

580

342

230

2892

2010

617

1158

657

234

224

2890

2011

596

1254

679

290

248

3067

2012

628

1381

801

342

264

3416

Dati Ciof Senigallia

Incidenza percentuale avviamenti per mese settore turistico alberghiero Anno

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Totale

2008

23,18

37,38

20,22

10,76

8,46

100

2009

24,79

35,37

20,06

11,83

7,95

100

2010

21,35

40,07

22,73

8,1

7,75

100

2011

19,43

40,89

22,14

9,46

8,09

100

2012

18,38

40,43

23,45

10,01

7,73

100

Dati Ciof Senigallia

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Nel 2012 la gran parte degli avviamenti si è concentrata, come del resto nel biennio precedente, nel mese di giugno 1381 avviamenti pari al 40,43%. Aumentano rispetto al biennio precedente gli avviamenti di luglio ed agosto. Diminuiscono, in termini percentuali, gli avviamenti del mese di maggio ( 18,38% nel 2012 contro il 19,43 del 2011, il 21,35 del 2010 ed il 24,79 del 2009), anche se in termini numerici il totale avviamenti del 2012 è superiore a quello del 2011 e a quello del 2010 mentre è inferiore al 2009. Pressapoco lo stesso discorso fatto per maggio vale per settembre anche se in termini percentuali il fenomeno è più contenuto. Dalla tabella di cui sopra risalta senza dubbio il dato di giugno con un forte incremento di avviamenti sia nell'anno in corso che negli anni del biennio precedente (2010 e 2011). La spiegazione di tale fenomeno si può ricondurre al fatto che le strutture ricettive soprattutto ma anche le altre del settore a giugno invece che optare per le classica assunzione trimestrale hanno preferito ricorrere a forme contrattuali più flessibili visto anche che in questo mese la capacità ricettiva delle strutture e tutt'altro che satura. Perciò l'incremento degli avviamenti è proprio da ricondurre al fatto che gli stessi lavoratori sarebbero stati assunti e licenziati più volte. A questo punto non ci rimarrà che analizzare gli avviamenti del settore turistico alberghiero considerando le diverse tipologie contrattuali utilizzate. Rimandiamo alle tabelle seguenti che sia in termini assoluti che percentuali ci illustreranno il fenomeno Avviamenti settore turistico alberghiero per tipologia contrattuale (valori assoluti) Contratto

2008

2009

2010

2011

2012

Apprendistato

377

386

370

335

326

CococoCocopro

11

6

13

25

19

Tempo ind.

137

88

93

85

123

Tempo det.

1978

1532

1300

1331

1559

Lavoro intermittente

347

863

1098

1278

1373

Prestazioni occasionali

3

0

3

0

0

Associazione in partecipazione

14

11

13

13

14

Altro

6

6

0

0

2

Totale

2873

2892

2890

3067

3416

Dati Ciof Senigallia

Avviamenti settore turistico alberghiero per tipologia contrattuale (valori %) Contratto

2008

2009

2010

2011

2012

Apprendistato

13

13

13

11

10

CococoCocopro

0

0

0

1

1

Tempo ind.

6

3

3

3

4

Tempo det.

66

53

45

43

46

Lavoro intermittente

13

30

38

42

40

Prestazioni occasionali

0

0

0

0

0

Associazione in partecipazione

1

0

0

0

0

Altro

0

0

0

0

0

Totale

100

100

100

100

100

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


Anche nel 2012 la forma contrattuale più utilizzata è stata quella del contratto a tempo determinato, il 46% delle assunzioni nel settore turistico alberghiero è stato effettuato con tale tipologia contrattuale. Nel 2012 è cresciuta l'incidenza di tale contratto sul totale assunzioni tant'è che a differenza di quanto avvenuto dal 2008 e cioè decrescita drastica con proporzionale crescita del ricorso al lavoro intermittente, nel 2012 c'è una crescita del 3%. Siamo ancora lontani dal 2008 quando i contratti a tempo determinato costituivano il 66% del totale assunzioni del settore. Parallelamente subiscono una flessione le assunzioni con contratto di lavoro intermittente (il cd lavoro a chiamata) che nel 2012 rispetto al 2011 subiscono una flessione del – 2%. E' fondato ritenere che queste variazioni possano ricondursi ai vincoli imposti dalla “Riforma Fornero” al lavoro a chiamata e cioè all'obbligatorietà della comunicazione amministrativa preventiva (sms, fax, pec) per ogni chiamata dello stesso lavoratore. Vincolo questo volto a contrastare ed evitare l'utilizzo distorto di tale tipologia contrattuale, visto che rende impossibili quei comportamenti elusivi degli obblighi contributivi che prima godevano di una sostanziale impunità di fatto visto che non c'era nessun obbligo preventivo alla chiamata ma solo successivo. Sulla base di ciò si può quindi ritenere che alcuni datori abbiano abbandonato la tipologia del lavoro intermittente per tornare a quella dell'assunzione a tempo determinato, magari part-time e quindi non a tempo pieno. Per comprendere ciò analizzeremo gli avviamenti a tempo determinato (tempo pieno e tempo parziale) avvenuti dopo l'entrata in vigore della “Riforma Fornero”, 18/07/2012 e li confronteremo con quelli che nello stesso arco di tempo si sono verificato nel 2011 e nel 2010. Avviamenti a tempo determinato dal 18 luglio al 30 settembre (valori assoluti) Tipologia orario

2010

2011

2012

Tempo pieno

57

231

107

Tempo parziale

113

161

388

Totale

170

231

495

Dati Ciof Senigallia

Avviamenti a tempo determinato dal 18 luglio al 30 settembre (valori percentuali) Tipologia orario

2010

2011

2012

Tempo pieno

33,53

29,44

21,62

Tempo parziale

66,47

70,56

78,38

Totale

100

100

100

Dati Ciof Senigallia

Dalle tabelle di cui sopra si evince immediatamente come l'incremento delle assunzioni a tempo determinato che si è registrato nel 2012 rispetto al 2011, si concentri tutto in quest'arco di tempo considerato visto che a fronte di un incremento nel periodo maggio settembre di 228 avviamenti, nel periodo 18 luglio – 30 settembre l'incremento è stato di 264 avviamenti. Parimenti risalta un altro dato e cioè che nel periodo 18 luglio – 30 settembre 2012 sono cresciuti le assunzioni a tempo parziale che rappresentano il 78,38% delle assunzioni a tempo determinato mentre nel 2011 rappresentavano il 70,56 e nel 2010 il 66,47%. Sulla base di quest'ulteriore analisi sembrerebbe confermato il ragionamento fatto sopra al riguardo degli effetti della “Riforma Fornero” sul lavoro intermittente visto e considerato che sempre in relazione al periodo 18 luglio – 30 settembre 2012 le assunzioni a chiamata hanno subito una consistente flessione ( 386 assunzioni nel 2011 contro le 251 del 2012, - 35%). Il timore che si nutre dinnanzi a tali dati è che proprio per i casi di uso distorto ed elusivo del contratto a chiamata si sia tornati ad utilizzare il contratto a tempo determinato con la formula del part-time che potrebbe dissimulare in realtà un lavoro pieno o per più ore rispetto a quelle per il quale è stato stipulato.

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7- Il lavoro nella Regione Marche: analisi dati Istat relativi al terzo trimestre 2012 Nella nostra regione si continuano a perdere posti di lavoro e la disoccupazione raggiunge livelli record. Sulla base dei dati diffusi da Istat relativamente al terzo trimestre 2012 (luglio-settembre) emerge che il numero degli occupati è pari a 652 mila unità con un calo rispetto al trimestre di 7000 unità pari al – 1%. Netta la differenza di genere, infatti cala del 3% l'occupazione femminile mentre gli uomini hanno un leggero recupero + 0,6% questo in relazione al trimestre precedente, infatti rispetto al dato dello stesso trimestre 2011 si registra un aumento dell'occupazione dell' 1% pari a 7000 unità. Incremento quest'ultimo che riguarda solo l'occupazione maschile mentre cala quella femminile. Allarmante il quadro della disoccupazione che nel terzo trimestre 2012 registra un tasso dell' 8,00% con 1,3 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2011 e che dall'inizio della crisi è praticamente raddoppiato. Il tasso di disoccupazione femminile è del 9,3% mentre quello dello disoccupazione maschile si attesta al 7,1% che è il valore più alto registrato negli ultimi quattordici anni. Nelle Marche i disoccupati sono 57.000, ben 11.000 in più di quanto registrato nello stesso periodo l'anno scorso. Elevatissimo il numero di coloro che cercano lavoro per la prima volta, sono 12.000 soprattutto giovani e donne. Allarmante il numero di coloro che cercano lavoro dopo aver perduto quello che avevano, sono 30.000.

Il Mercato del Lavoro nelle Marche III trimestre 2012 Voci

III trim. 2008

III trim. 2009 III trim. 2010

III trim. 2011

III trim. 2012

Differenza 2012-2011

Occupati

649000

659000

649000

645000

652000

7000

- di cui donne

274000

283000

280000

280000

278000

-2000

Disoccupati

31000

47000

46000

46000

57000

11000

- senza esperienze precedenti

8000

9000

12000

12000

12000

0

- ex occupati

14000

27000

21000

21000

30000

9000

Tasso di disoccupazione

4,50%

6,60%

6.7%

6,70%

8,00%

1,3

- tasso disoccupazione femminile

6,00%

7,80%

8,40%

8,40%

9,30%

0,9

Il Mercato del lavoro nelle Marche confronto primi tre trimestri 2012 Voci

I trimestre 2012

II trimestre 2012

III trimestre 2012

Occupati

636000

659000

652000

- di cui donne

n.d.

287000

278000

Disoccupati

62000

59000

57000

- senza esperienze precedenti

11000

13000

12000

- ex occupati

n.d

30000

30000

Tasso di disoccupazione

8,90%

8,20%

8,00%

- tasso disoc. Femm.

11,00%

10,30%

9,30%

Il mercato del lavoro – Analisi dei dati su scala regionale e locale


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