I bambini alla scoperta di pavia

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Pavia

ORI E D E I S U O I T E R R IT zo Terranera

ren Sartori • illustrato da Lo Gabriella Fusi - Adriana

© 2013 Edizioni Lapis Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata Progetto grafico e redazionale: Lapis Via Francesco Ferrara 50, 00191 Roma tel: +39.06.3295935 fax: +39.06.36307062 www.edizionilapis.it e-mail: lapis@edizionilapis.it ISBN 978-88-7874-314-4 Finito di stampare nel mese di novembre 2013 presso Grafiche Flaminia Trevi (PG)


Prefazione Cari bambini,

Cari non bambini,

questa non è una guida, ma una caccia al tesoro. Leggendo queste pagine scoprirete, infatti, le ricchezze che tanti pavesi nemmeno sanno di avere! Per scoprire i tesori bisogna però seguire degli itinerari: in questa guida ne trovate ben dodici, sei da percorrere a piedi, tre in bicicletta e infine tre in auto per raggiungere i tesori nascosti nel Pavese, in Lomellina e in Oltrepò. Incontrerete chiese e basiliche, antiche e maestose, che hanno incoronato Re e Imperatori, e dove dormono ancora i Santi. Fra queste ricordatevi del Duomo, che ha la terza cupola più alta e grande d’Italia… Pavia ha anche un grande e potente Castello, chiamato Visconteo, dove i cavalieri si sfidavano in duelli e le dame sognavano di incontrare il Principe Azzurro e i loro eroi. Quando camminate per le stradine del centro storico, guardate come sono state costruite: con sassi, con cubetti e con lastroni di pietra, come in pochissimi altri posti vedrete. Queste stradine, ricordatevelo, sono state percorse da tantissime persone: dagli antichi Romani, dai Longobardi, dai cavalieri medievali, da centinaia di mercanti e pure da studiosi dell’Università e da migliaia di studenti, proprio come voi ora. I tesori si nascondono ovunque, quindi non concentratevi solo sulle strade, ma ricordatevi di alzare spesso lo sguardo da terra per ammirare gli antichi palazzi, le statue severe e le piazze grandi e piccole di questa nostra magica Pavia. La guida vi servirà per risolvere i misteri nascosti nei palazzi o le leggende custodite dai nomi antichi di strade e piazze, proponendovi quiz e indovinelli. Se alla fine vi stupirete di aver scoperto così tante cose belle e nuove, allora vi sarete divertiti un mondo. E divertirsi imparando cose nuove è forse il più grande tesoro che potete custodire nel vostro cuore.

questa guida è anche per voi. E lo è esattamente per gli stessi motivi per cui è una caccia al tesoro per i più piccoli. Il vero tesoro, l’avrete già capito, è la conoscenza, è il racconto di una città, Pavia, e della sua intera provincia, così ricche di opere d’arte e di storia (dai Romani ai Longobardi, dal Rinascimento al Risorgimento) da lasciare stupiti chi non le conosce e addirittura meravigliati chi ci vive da anni e non aveva mai pensato di fare il turista a casa propria. Prendetevi del tempo per assaporare queste terre ancora autentiche; potete scegliere tra percorsi in auto, in bici e a piedi: balzate sulla bicicletta e calzate scarpe comode per incominciare l’avventura; più lentamente percorrete i nostri itinerari e le nostre città e più profondamente riuscirete a conoscerli e, perché no, anche ad amarli. E che la caccia al tesoro cominci. Emanuela Marchiafava Assessore al Turismo della Provincia di Pavia


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Pavia

Indice

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Indice Prefazione Indice Gli strumenti del turista Cartina del centro di Pavia Piccolo glossario Introduzione storica

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Itinerari in città • Itinerario 1: dal Ponte Coperto alla pasticceria Vigoni Ponte Coperto sul Ticino Verso San Michele lungo Strada Nuova Basilica di San Michele Basilica di San Teodoro Piazza Cavagneria Piazza del Duomo o Piazza Piccola Duomo Piazza della Vittoria o Piazza Grande Broletto Cupola Arnaboldi Piazza del Lino Il Demetrio Pasticceria Vigoni

24 25 27 28 34 37 38 39 40 41 41 42 42 43

• Itinerario 2: da piazza della Posta al Castello Visconteo Piazza della Posta Torri medievali Cripta della chiesa di Sant’Eusebio Chiesa di San Francesco Piazza Italia Teatro Fraschini Monumento a Garibaldi Castello Visconteo

44 45 45 46 46 48 48 49 50

• Itinerario 3: i Musei Civici nel Castello Visconteo Sezione archeologica Sala longobarda Sezione romanica Sala del modello del Duomo Pinacoteca Malaspina Museo del Risorgimento

54 55 56 58 61 62 66

• Itinerario 4: l’Università e i collegi universitari Università Aula Scarpa - Biblioteca Aula Volta Aula Foscolo - Aula Magna I collegi universitari Collegio Castiglioni Collegio Ghislieri Orto Botanico Collegio Borromeo

68 69 71 72 73 74 74 75 76 80

• Itinerario 5: da piazza della Minerva a piazza Petrarca Piazza della Minerva Palazzo Botta Adorno Chiesa di San Felice Chiesa di Santa Maria del Carmine Palazzo Malaspina Piazza Petrarca Chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro

82 83 83 84 85 87 88 90

• Itinerario 6: i palazzi gentilizi lungo corso Cavour

e corso Mazzini Decumano - corso Cavour Piazza del Tribunale Palazzo Carminali Bottigella Cinema Teatro Politeama Torre Bottigella Decumano - corso Mazzini Palazzo Olevano Palazzo Bottigella Palazzo Mezzabarba

94 95 95 96 97 97 98 98 100 100


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Pavia

Itinerari in provincia

Itinerari in bicicletta • Itinerario 7: Borgo Ticino Lungo via Milazzo (Borgo Basso) Il Gravellone Chiesa di Santa Maria in Betlem

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Itinerari nella provincia di Pavia

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• Itinerario 10: il Pavese

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Certosa di Pavia Castello di Belgioioso

• Itinerario 11: l’Oltrepò • Itinerario 8: dal Ponte Coperto

a piazzale della Libertà Lungo il Ticino Ponte della Libertà Palazzo di Vetro Chiesa di San Salvatore Chiesa di San Lanfranco

108 109 110 110 111 114

al Castello di Mirabello Lungoticino Sforza Il Naviglio Pavese Via Alzaia Parco della Vernavola Castello di Mirabello

Voghera Da Voghera a Varzi attraverso la valle Staffora Abbazia di Sant’Alberto di Butrio Castello di Oramala Varzi Fornace di Massinigo Giardino botanico alpino di Pietra Corva

• Itinerario 12: la Lomellina

• Itinerario 9: dal Ponte Coperto 116 117 118 119 119 121

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Scaldasole Lomello Da Lomello a Semiana Abbazia di San’Albino a Mortara Vigevano Informazioni utili Soluzioni dei giochi

136 137 137 139 141 142 145 145 146 147 148 150 151 154 158 166


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Pavia

Gli strumenti del turista

GLI STRUMENTI DEL TURISTA Uno zainetto con dentro: u merenda u bicchiere u K-way (in primavera e autunno) u cappellino (in estate) u spray antizanzare (in estate) u blocchetto per appunti u penna u macchina fotografica u questa guida

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Le indicazioni dei percorsi sono inserite dentro una cornice con lo sfondo colorato e un simbolo come questo. Segui sempre le informazioni guardando la cartina all’inizio dell’itinerario.

I simboli I simboli al lato del testo, ti indicano di che cosa si sta parlando:

storia di un luogo, di un edificio o un monumento

interno di un edificio: osserva con storia e descrizione attenzione

storie, leggende, racconti e notizie curiose

COME SI UTILIZZA QUESTA GUIDA Nella nostra guida il simbolo @ indica che di quell’argomento si è già trattato alla pagina indicata (esempio @ 53 = a pagina 53).

Gli itinerari La guida comprende tre tipi di itinerari: vi vi vi

percorsi a piedi nel centro storico della città percorsi in bicicletta tra natura e storia nelle zone di periferia percorsi in automobile alla scoperta della provincia.

ALCUNI SUGGERIMENTI

Introduzione storica Prima di iniziare la visita ti consigliamo di leggere l’introduzione storica (pp. 16-23), in cui sono raccontati i principali avvenimenti storici e le leggende che si tramandano sulla città. Anche durante i percorsi ti sarà utile ritornare su queste pagine per comprendere meglio un edificio, un monumento, un personaggio.

Le piantine Alle pagine 12-13 trovi una pianta generale del centro storico di Pavia che ti sarà utile per orientarti nei diversi percorsi. Inoltre all’inizio di ogni itinerario trovi una piantina dettagliata della zona che stai per visitare.

Il centro storico della città è ricco di monumenti perché Pavia ha una lunga e importante storia. Per questo motivo dai percorsi in città potrai imparare tante cose… ma dovrai mettere alla prova le tue capacità di osservazione.

ci qualche Se non capis te paura! parola nien 14-15 trovi Alle pagine i i termini spiegati tutt più difficili.

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Le date Quando si parla di secoli di solito si usano i numeri romani. Ad esempio puoi trovare scritto XII secolo, che si legge dodicesimo secolo e indica il periodo che va dall’anno 1100 al 1199. Puoi anche trovare abbreviazioni come Trecento per indicare il 1300, inteso non come anno ma come secolo che va dal 1300 al 1399, quindi il XIV secolo.

La provincia di Pavia è molto particolare perché presenta ambie naturali diversi, dalla nti pianura alle colline de ll’Appennino. Scoprira anche le storie sono div i ch e erse: incontrerai signo ri che costruiscono caste pellegrini che percorro lli, no chilometri a piedi per raggiungere un luo santo, mercanti che a go dorso di mulo attravers ano le montagne.


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Pavia

Ponte Coperto

Itinerario 1: dal Ponte Coperto alla pasticceria Vigoni

Ponte Coperto sul Ticino Il percorso inizia da uno dei luoghi simbolo di Pavia, a sud della città, sulla riva sinistra del fiume Ticino. In questo punto, fin dai tempi della fondazione romana di Pavia, esisteva un ponte, in linea con la strada principale che andava da nord a sud (@16). Di quell’antico ponte rimangono solo i resti di un pilone in pietra. Li puoi vedere bene, se il fiume non è in piena, affacciandoti dalla ringhiera vicino alla piccola cappella dedicata a San Giovanni Nepomuceno. Questo santo era un sacerdote di Praga che, per aver disobbedito al re Venceslao, nel 1393 fu torturato e gettato nel fiume Moldava dove annegò. Il suo corpo fu ritrovato circondato da una luce miracolosa. Per questo san Giovanni viene invocato contro i pericoli provocati dalle acque e su molti ponti si trovano statue che lo raffigurano. Il ponte romano crollò abbastanza presto. Secondo una leggenda non esisteva più già nel 999 e, per attraversare il fiume, si dovevano usare le barche.

1. 2. 3. 4. 5. 6.

Ponte Coperto sul Ticino Basilica di San Michele Basilica di San Teodoro Strada Nuova Piazza Cavagneria Piazza del Duomo o Piazza Piccola

7. Piazza della Vittoria o Piazza Grande (Broletto) 8. Cupola Arnaboldi 9. Piazza del Lino 10. Il Demetrio 11. Pasticceria Vigoni

Durata dell’itinerario: questo itinerario è molto lungo. Se vuoi farlo con calma, puoi dividerlo in due mezze giornate. Nota bene: a pagina 159 trovi gli orari delle chiese e dei monumenti compresi in questo percorso. Alle pagine 166-167 ci sono invece le soluzioni dei giochi.

Ecco che cosa narra. La notte di Natale dell’anno 999 molti pellegrini volevano recarsi alla messa di mezzanotte in città ma, per la fitta nebbia, le barche non potevano effettuare il tragitto. All’improvviso arrivò un uomo vestito di rosso, che promise di costruire immediatamente un ponte in cambio dell’anima del primo passante. L’uomo era il diavolo e solo l’arcangelo Michele, accorso dalla chiesa poco distante, lo riconobbe; finse di accettare il patto e, quando il ponte fu costruito, fece passare per primo un caprone.

Questa è la leggenda. In realtà il ponte romano venne sostituito da una nuova struttura tra il 1351 e il 1354.

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Pavia

Lungo Strada Nuova

Anche se il ponte trecentesco non esiste più puoi scoprire come era fatto visitando la chiesa di San Teodoro, qui vicina, dove si trova un affresco con un’antica veduta della città (@35). Di questo secondo ponte rimangono dei resti che puoi vedere sulle due rive del fiume dalla stessa parte dei resti del ponte romano.

Verso San Michele lungo Strada Nuova

Gravemente danneggiato nel 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale, fu interamente ricostruito pochi anni dopo. Il nuovo ponte imita nella forma quello antico ma è più alto e più largo.

Le due chiese meritano entrambe una sosta ma, se hai poco tempo a disposizione, ti consigliamo di visitare quella che nel Medioevo fu il monumento più prestigioso della città, cioè la basilica di San Michele.

Chi anticamente guardava la città dal ponte poteva ammirare lo straordinario spettacolo delle torri, dei campanili e delle facciate delle chiese che emergevano al di sopra delle case basse.

Risalendo da Strada Nuova, non guardare solo i negozi moderni ma alza anche lo sguardo verso le facciate delle case. Sono state costruite in varie epoche, a partire dalla fine del Trecento, quando fu ampliato il Che cosa è il “cardo romano”? cardo romano (@16). Le più accurate nella forma e 1. Un’antica pianta spinosa di origine romana. nel decoro delle finestre e dei 2. Una via dell’accampamento romano. balconi sono quelle dell’Otto- 3. Il soprannome di Riccardo.

Per raggiungerle devi lasciarti alle spalle il ponte e risalire Strada Nuova fino al primo incrocio, dove, se giri a destra verso est, su via Capsoni, arrivi alla basilica di San Michele, mentre se giri a sinistra verso ovest, su via Cardinale Maffi, arrivi a San Teodoro.

cento e del Novecento.

Il pendio verso il fiume, su cui sorgeva la città, permetteva infatti un colpo d’occhio degli edifici che si presentavano rivolti verso lo spettatore come su un palcoscenico. Ora questa visione è impossibile a causa dell’altezza dei palazzi costruiti nel secolo scorso lungo il Ticino che lasciano intravvedere solo alcune costruzioni più elevate. Dal ponte puoi però individuare alla tua destra il tiburio (cioè la cupola ottagonale) della basilica di San Michele e parte della facciata. Se invece guardi verso ovest, a sinistra, scorgi in lontananza tra i tetti delle case la sommità del tiburio della chiesa di San Teodoro. Sono le due chiese più vicine al fiume e vale la pena di visitarle.

Osserva gli esterni delle numerose botteghe ottocentesche con insegne e ante di chiusura in ferro e, più rare, in legno, la farmacia che mantiene in parte l’arredo antico, i sottopassi a volta che introducono in viottoli o caseggiati, la torre medievale adattata a ristorante, le porticine in legno che immettono in scale strette. Questo tratto di Strada Nuova è il più vario e ricco di testimonianze sinistro della delle diverse epoche. Mentre sali osserva il lato strada e conta. Troverai anche numerose gelavato le Quanti negozi hanno conser terie e pasticcerie, alcune di vecchie ante di ferro? vecchia tradizione, altre morestano? Quante porticine in legno dernissime. ta? Quanti sottopassi a vol

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Tra le vie di questa città che Petrarca descriveva “Bella quant’altra mai”, scoprirai luoghi affascinanti e di inaspettata bellezza che raccontano una storia millenaria fatta di arte, cultura, lavoro e tradizioni. Un viaggio emozionante nella storia di Pavia e del suo territorio tra scorci cittadini e paesaggi incontaminati, dove anche i suoni che ci accompagnano segnano il ritmo di una realtà sospesa tra passato e presente. Nella stessa collana: I bambini alla scoperta di Bergamo Bologna Firenze Mantova Milano Prato Roma antica Roma moderna e contemporanea San Marino Torino Verona Venezia Ancient Rome for kids Florence for kids Venice for kids Les enfants à la découverte de Venise Los niños descubren Roma Antigua

Euro 14,00

I bambini alla scoperta di Pavia e dei suoi territori

“Per le stradette sassose di Pavia camminavo a lungo davanti a balconi di ferro battuto, davanti a colonne incorporate nel muro, archi smozzicati d'antiche porte; e s'aprivano impreviste intorno a un misero pino storto piazzette dove pareva che gli ultimi secoli fossero passati invano…” Alberto Arbasino

G. Fusi • A. Sartori

IN COLLABORAZIONE CON

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Pavia

ORI E D E I S U O I T E R R IT nzo Terranera

re Sartori • illustrato da Lo Gabriella Fusi - Adriana


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