La magia del bianco magazine-spring 2013-n.1

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La magia del Bianco MAGAZINE

DECORAZIONI PER LA PASQUA Nei toni pastello o bianche e chic RISVEGLIO IN GIARDINO Fiori e bulbi di primavera IN CUCINA Ricette antiche per il pranzo di Pasqua REPORTAGE Un gelato da Re da Pepino

marzo-maggio 2013

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{Le autrici} Cinzia Corbetta, architetto e decoratrice d’interni, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Appassionata di recupero e restauro di mobili e oggetti trovati nei mercatini dell’usato, si occupa dello stile shabby chic da molti anni. Tiene corsi di decorazione e cura rubriche sullo stile shabby chic nel suo blog “La gatta sul tetto”.

Mari Crea, fotografa e decoratrice, specializzata in decorazioni di pregio e trompe l’oeil. Appassionata di arredamento d’interni, ha unito il suo lavoro di fotografa all’interesse per lo stile shabby chic. Oltre a realizzare servizi fotografici per eventi, cerimonie e ritratti, pubblica sul suo blog “Creamaricrea” scatti di ambientazioni in stile shabby chic.

Ci trovate anche sul blog “magiadelbianco” e sulla nostra pagina ufficiale facebook E-mail: magiadelbianco@gmail.com 2


{Contributors} Hanno contribuito a questo numero di La magia del Bianco Magazine:

Nicola Casale, appassionato di giardinaggio e membro della Compagnia del Giardinaggio, autore del blog “L’orto dei colori” Gelateria Pepino, piazza Carignano 8, Torino Pagina ufficiale Facebook. e Sito. Alessandra Giovanile, food blogger autrice del blog “Ricette di cultura” Valentina Barone, food blogger autrice del blog “Cucina e cantina” Blanc MariClò Store di Chieri (TO), Via Vittorio Emanuele 99 Tel: 011-9415435, Mail: chieri@blancmariclo.com

FOTOGRAFIE, STYLING, TESTI: Mari Crea GRAFICA, STYLING, TESTI : Cinzia Corbetta Copyright © 2013 La Magia del Bianco 3


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Benvenuti! Q

uesto è il primo numero del magazine “La magia del bianco”. Dopo aver pubblicato insieme il libro "La magia del bianco. Lo stile shabby chic in Italia", abbiamo deciso di proseguire l'esperienza di collaborazione e di offrire ai nostri lettori una rivista consultabile on line: all’interno troverete proposte creative per la decorazione della casa, con oggetti creati da noi o scovati nei mercatini, ma anche ricette, tutorials, printables e reportages su negozi storici, artigiani e luoghi incantevoli, il tutto corredato da meravigliose fotografie. La magia del Bianco Magazine vuole essere una fonte di ispirazione per appassionati e creativi e una vetrina per chi desidera far conoscere la propria attività: noi ci metteremo la nostra passione e le nostre competenze. Il primo numero è dedicato alla primavera e alla Pasqua, un periodo di risveglio e rinascita: il ritorno della luce e i primi timidi germogli dai teneri colori pastello caratterizzano gran parte delle decorazioni per la tavola pasquale, anche se non manca una versione basata sul bianco e i colori naturali. Una rivista di decorazione e fotografia, ma non solo: non vi resta che sfogliarla. Buona lettura!

Mari e Cinzia 5


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Indice 110 126 6

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Tavola di primavera Risveglio in giardino Pasqua romantica Pasqua in tono pastello Piccola principessa imbronciata Tavola classica a Pasqua


50 76 64 144 160 168 92 Il tocco vintage 110 Il gelato del Re 126 Pasqua chic in bianco 144 Ricette: il pranzo di Pasqua 160 DIY 168 Printables

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TAVOLA ............ di PRIMAVERA Foto e testo Mari Crea Styling Cinzia Corbetta

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e giornate si allungano, la natura si risveglia e le temperature miti invogliano alla vita all’aria aperta. Aprite il vostro giardino, se avete la fortuna di averne uno, o il vostro terrazzo alla bella stagione! Una colazione o un pranzo sotto il tiepido sole, tra il profumo dei fiori e la fragranza delle erbe aromatiche, rigenera lo spirito; tirate fuori la tovaglia ricamata della nonna e arricchite la tavola con decorazioni semplici e naturali... una ghirlanda di edera tra la quale fanno capolino semplici fiorellini di campo, segnaposto al rosmarino, rose e pigne di magnolia...date sfogo alla vostra creatività e alla vostra fantasia. Godete della compagnia di famigliari e amici tra lunghe chiacchierate e giochi allegri di bambini. Un bell’allestimento appagherà gli occhi e piatti gustosi solleticheranno il palato. Bentornata primavera!

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e foglie protagonis di primavera. Basta di rosmarino e un tralc appagare i nostri sensi e accogliere

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verde brillante delicato delle primaverili è il sta della tavola ano un rametto cio d’edera per e la primavera.

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vv Risveglio in giardino Testo Nicola Casale Styling Cinzia Corbetta Foto Mari Crea

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ancora molto freddo nei nostri giardini in Piemonte, ma la voglia di primavera inizia a pervadere i nostri animi e che cosa c’è di meglio se non fare un giretto in un vivaio ben fornito? Questa è la stagione delle pratoline (Bellis Perennis), delle viole mammole (Viola odorata) e delle viole del pensiero (Viola Tricolor). Queste meravigliose pianticelle non soffrono per le temperature basse e con un po’ di tepore danno il loro meglio. Le pratoline sono la versione coltivata delle margheritine dei prati, ibridate e selezionate fino ad ottenere l’aspetto opulento che le selvatiche dei prati non hanno; allietano i nostri giardini per un paio di mesi, poi con il caldo smettono di fiorire. Questo è il momento giusto per dividere i cespi e metterle a dimora in un prato.

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La primavera è la stagione dei bulbi: il tulipano è senz’altro il più famoso e diffuso, grazie alla fioritura vivace e scenografica 23


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{Il

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l secchiello di stoffa è di Atelier La Magia del Bianco

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Il giacinto dal profumo intenso è adatto anche a essere coltivato in casa: in questo caso la fioritura avverrĂ nel cuore dell’inverno, portando un piccolo anticipo di primavera nelle nostre case

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Le viola mammola, che ha ispirato poeti e innamorati, è una delle piante più robuste del sottobosco; il suo profumo è inebriante e, se avete la pazienza di raccoglierne in quantità, potete trasformarne i petali in marmellata o in canditi. La viola del pensiero o Pansè è una pianta annuale o biennale con una gamma di colori che va dal bianco al viola scuro, dal giallo al rosso fino al blu; a differenza della viola mammola vive benissimo in pieno sole ed ha un profumo caratteristico e molto delicato. Altre fioriture che preannunciano la primavera sono le bulbose: ormai si possono trovare in tutti i garden i bulbi già fioriti di giacinti, narcisi, crochi e tulipani. Se invece volete avere una fioritura copiosa, duratura ed economica, dovrete piantare bulbi di ottima qualità già in autunno, a partire dai primi giorni di ottobre.

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Il giacinto deve il suo nome ad un personaggio mitologico ucciso accidentalmente da Apollo che, pentito del suo gesto, lo trasformò in fiore; nell’antica Grecia, i giacinti erano i fiori delle spose. La leggenda di Narciso narra di un bellissimo giovane che specchiandosi in una pozza d’acqua vede la sua immagine riflessa e se ne innamora perdutamente; proprio per questo i narcisi hanno la corolle rivolta verso terra. Le varietà di narcisi sono numerosissime, con fiori semplici, o doppi e i colori vanno dal bianco al giallo e dall’arancio al rosa; non necessitando di molte cure sono adattissimi a chi non ha il “pollice verde”o ha poco tempo per curare il giardino. Ad ogni primavera i narcisi rispunteranno rigogliosissimi, pronti per allietare i nostri occhi e i nostri sensi.

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v Ginestre dai rami carichi di delicati petali azzurri le timide primule e il seducente narciso: sono solo alcune delle fioriture che possiamo regalarci sul finire dell’inverno prima di lasciare spazio a fiori e piante piÚ opulenti

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Pasqua Romantica Foto e testo Mari Crea Styling Cinzia Corbetta

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n luogo speciale. Una rimessa per le barche in disuso e un vecchio scafo spiaggiato fanno da sfondo a questa ambientazione pasquale. Una scenografia che ricorda le atmosfere del romanticismo ottocentesco. Mattoni scrostati, legni ingrigiti dall’acqua e dal sole, vegetazione incolta e rovi in contrasto con la grazia e la leggerezza delle rose, della cloche di vetro che custodisce biscotti caserecci e del coniglietto di ceramica bianca. La Pasqua romantica è di scena qui.

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Sfere rivestite di muschio appoggiate nel vaso a calice di foggia antica, una cloche di vetro decorata con una rosa di pizzo e un tenero coniglietto di porcellana bianca: decorazioni semplici e d’effetto per una Pasqua dal sapore romantico

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Pasqua

in tono Pastello

Testo e styling Cinzia Corbetta Foto Mari Crea

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colori tradizionali della Pasqua sono indubbiamente i toni pastello: giallo, rosa, azzurro, verde tenero e lillà. La primavera rappresenta la rinascita della Natura e la festività della Pasqua di Resurrezione, celebrazione della vittoria della vita sulla morte cade proprio fra il 21 marzo e il 20 aprile: spuntano delicati germogli di foglie e fiori, gli uccelli moltiplicano i loro canti e le rondini fanno ritorno. Conigli e uova sono simboli di fertilità e rinascita e sono i protagonisti di questo servizio dedicato alle decorazioni in tono pastello. Un allegro e fresco buffet a base di uova è stato allestito in giardino e accoglie gli ospiti per un aperitivo prima del pranzo pasquale vero e proprio.

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Il buffet a base di uova è allestito nei toni pastello dei freschi colori primaverili: giallo, azzurro, rosa e verde tenero. Le bandierine avvolte attorno agli stecchini si possono scaricare a pag. 170

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{Gabbietta di stoffa realizzata

pezzo antico, mentre il v 54


a con tessuto e modello Tilda. Il cestino di cristallo è un

}

vassoio portauova con coniglio è di Blanc MariClò

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Cono di stoffa di Atelier La Magia del Bianco Coniglio di legno di Blanc MariClò Il cestino di cristallo con le uova di quaglia è antico e si intona perfettamente con la tovaglia dai delicati ricami color crema e roselline applicate. Le bandierine “Happy Easter” potete scaricarle a pag.169

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{Cono di stoffa realizzato con tessu

polistirolo rivestite di stoffa. Ate

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suto e modello Tilda. Uova di

}

elier La Magia del Bianco

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I tessuti sono i protagonisti di questo allestimento:bandierine, gabbietta e coni realizzati con stoffe di Tilda. La borsetta in tessuto a quadretti bianchi e azzurri è guarnito con un appliquè a forma di coniglio e da un bordo di pizzo San Gallo.La tovaglia di pizzo bianco e rosa antico è un pezzo vintage

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Piccola Principessa Imbronciata Testo, Styling e Foto di Mari Crea

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apete quanto sia difficile fotografare i bambini. Alice e la sua mamma si sono presentate con una borsa colma di graziosissimi abitini, ma il servizio fotografico programmato si è rivelato subito difficoltoso. Il tempo di scegliere una mise in tema con l'ambientazione pasquale e la bambina ha iniziato a dare segni di impazienza: voleva andare via. Neppure il suo adorato completino da danza rosa ha avuto il magico effetto di rilassarla, anzi...la situazione rischiava di diventare ingestibile. Le foto non mentono, la principessa era irritata. Alice dolce come un bocciolo di rosa e imbronciata come una piccola nuvola di primavera!

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Tavola chic a Pasqua Foto e testo Mari Crea Styling Cinzia Corbetta

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toni naturali caratterizzano questa tavola di Pasqua. Un tocco di ricercatezza con i tovaglioli ricamati, le porcellane e i cristalli, unito alla rusticità del runner di vecchia canapa acquistato in un mercatino del vintage, della caraffa in terraglia di At Home with Marieke e dei portauovo di Blanc Mariclò. Un mazzo di ginestre colorate ci ricorda che siamo in primavera e non possono manacare le uova, simbolo pasquale per eccellenza. Piccole uova di quaglia con le loro scenografiche macchie, grandi uova di polistirolo ricoperte di antichi tessuti, trine, pizzi e merletti dell’ Atelier La Magia del Bianco e semplici gusci con delicate immagini a decoupage come originali portafiori. Ovetti e coniglietti di finissimo cioccolato al latte, fatti in casa, come segnaposto e a forma di fiore da esporre sulla graziosa alzatina per dolci. L’armonia è completata da soffici piume bianche “perse” da candide colombe di pace. 77


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{Uovo di polistirolo ricoperto di candido lino a

bottone. Queste e altre decorazioni pubblica

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antico e decorato con un pizzo fermato da semplice spago e un

}

ate in questo numero sono dell’Atelier La Magia del Bianco

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Per una tavola classica sfoggiate le vostre porcellane, i cristalli e i tessuti piÚ raffinati. Il centrotavola deve essere importante: in questo caso un vaso guarnito con abbondanti e scenografici rami di ginestra. Tuttavia non abbiamo rinunciato a un tocco informale e creativo, grazie al cartone portauova con i gusci trasformati in vasetti per teneri germogli primaverili e le uova rivestite con materiali vintage e di recupero. Il portauovo di ceramica bianca (di Blanc MariClò) diventa un caldo nido per un ovetto di quaglia.

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{Per realizzare il centr

le sp

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rotavola con il cartone portauova, leggi

}

piegazioni a pag.162

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Le uova di polistirolo decorate sono pezzi unici realizzati dall’Atelier La Magia del Bianco

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Il Tocco

Vintage

Testo e styling Cinzia Corbetta Foto Mari Crea

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a Pasqua può essere un’occasione per decorare la casa e renderla più accogliente utilizzando ciò che già abbiamo a disposizione: se siete appassionati di vintage e brocante non vi resta che reinterpretare i pezzi delle vostre collezioni. Se possedete delle vecchie cartoline a soggetto pasquale, fotocopiatele e invecchiatele con tè o caffè e utilizzatele per creare composizioni dal sapore antico. Le uova decorate possono essere riposte in un cestino portauova appartenuto alla nonna, e il contenitore del latte in alluminio, anche un po’ ammaccato, è l’ideale per inserire il vostro albero di Pasqua dal sapore retrò. In queste pagine trovate tanti spunti che vi saranno utili per le vostre decorazioni con un tocco vintage.

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Un semplice cero bianco assume subito una veste pi첫 accattivante grazie a un tocco vintage, dato dalla stampa e da un semplice spago legato alla base. Cero di La magia del Bianco. Spiegazioni a pag. 166

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{Le sagome di legno a forma di o fogli di giornale ingialliti e pizzi vintage

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ovetto e di uccellino decorate con sono dell’Atelier La Magia del Bianco

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Per decorare le uova come quelle di questa immagine seguite le spiegazioni a pag.160

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{Vecchi stampi per le uova

d’augur

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di Pasqua recuperati in un mercatino. A destra biglietti

ri dell’Atelier La Magia del Bianco

}

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Un Gelato da Re Testo e styling Cinzia Corbetta Foto Mari Crea

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a gelateria Pepino a Torino è un’istituzione: situata nella centralissima ed elegante piazza Carignano, è un luogo caldo e accogliente dove si respira ancora un’atmosfera antica. Domenico Pepino, gelataio napoletano, arriva a Torino nel 1884 e in pochi anni apre una gelateria (“Vera Gelateria Napoletana” come recitava l’insegna) che diventa il simbolo della grande pasticceria fredda a Torino, convincendo anche gli esigenti palati sabaudi. Il 17 Giugno del 1916 Domenico Pepino cede, per la somma di Lire 10.000, il marchio e i segreti di produzione al Comm. Giuseppe Feletti e a suo genero Giuseppe Cavagnino. I due imprenditori rinnovano l’azienda ed inaugurano un nuovo grandioso laboratorio dando maggior impulso commerciale e adottando il “ghiaccio secco” per l’esportazione dei prodotti, all’epoca assai difficile da effettuare anche solo per piccoli tratti. La gelateria Pepino venne insignita di ben 4 111


stemmi reali diventando così “Fornitore di Real Casa”. Nel 1939, dopo molti esperimenti, viene finalmente commercializzato, con il brevetto N.58033, il prodotto che rivoluzionerà il modo di gustare il gelato. Si tratta del famoso Pinguino®, il gelato ricoperto su stecco, ancora oggi prodotto seguendo la ricetta originale dell’epoca. Il suo successo fu immediato e oggi è il gelato “da passeggio” più imitato al mondo. Oggi, la gelateria Pepino è guidata da Edoardo Cavagnino, pronipote di Giuseppe Cavagnino, che, con entusiasmo e spirito imprenditoriale, ha puntato sui valori aziendali per rilanciare il marchio “Gelati PEPINO” e il locale “Gelateria PEPINO”.

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{La chef Fulvia Fuskia Marascia e la sua

pasquali: uovo di Gelato Pepino al p

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rivisitazione del Gelato Pepino preparata per le festivitĂ

}

pistacchio ripieno di parfait alla carota e cannella

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Uova di gelato ai gusti crema, limone, fragola e frutti di bosco, adagiate su una riduzione di frutti rossi speziati.

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Altre interpretazioni del Gelato Pepino da parte della chef Fulvia Fuskia Marascia. A sinistra, uovo di Gelato Pepino alla pesca ripieno di parfait al caffè e uovo di Pangelato Pepino. Sotto, uovo di Gelato Pepino al fior di latte ripieno di parfait di mango e papaya.

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{ Maki mix di Pinguino: Pinguino alla m

e riduzione di frutti ro

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menta e alla viola, salsa al caffè

}

ossi speziati

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La food blogger Alessandra Giovanile ha proposto una rivisitazione del Gelato Pepino con Mela e Fragola: le Coppette di pasta frolla con Gelato Pepino alla fragola e alla mela verde. Sul blog di Alessandra Giovanile, “Ricette di cultura� potete trovate queste e altre ricette

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La food blogger Valentina Barone ha rivisitato il Gelato Pepino al torrone, proponendo il Sablè al cioccolato fondente con Gelato di Pepino al torrone e pistacchi salati. Trovate questa e altre ricette sul blog di Valentina Barone, “Cucina e cantinaâ€?

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Pasqua Chic in Bianco Testo e styling Cinzia Corbetta Foto Mari Crea

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er gli irriducibili amanti del bianco anche le decorazioni pasquali offrono l’occasione di vestire la casa in toni raffinati e chic. Rivestite uova di polistirolo con lino, pizzi o frammenti di vecchie lettere ingiallite e dalla calligrafia elegante. Utilizzate rami in boccio per creare uno scenografico albero di Pasqua, e per addobbare la tavola i segnaposti di balsa dipinti di bianco e contenitori di cartone con uova bianche o cioccolatini bianchi, e otterrete un effetto chic. Infine, per gli amanti dello stile shabby chic la sagoma di un coniglio in legno patinato di bianco, accompagnato da semplici ghirlande di fiori freschi, candele legate con lo spago e un bulbo nella tazza di recupero: la Pasqua chic si veste di bianco!

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Uova di polistirolo rivestite di lino o di vecchie lettere ingiallite dalla calligrafia elegante sono ideali per creare un raffinato albero di Pasqua. Di Atelier La Magia del Bianco.

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{Uova di polistirolo e tag sono dell’Atelier La Magia de Le tag si possono scaricare a pag. 171} 130


el Bianco.

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Uova di polistirolo rivestite di lino bianco o naturale e guarnite di nastri, pizzi, bottoni e perle trovati nei mercatini, ideali per decorare la tavola di Pasqua. Ogni pezzo è unico. Di Atelier La magia del bianco.

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{Uova di polistirolo e sagoma in legno

Portauovo b

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a forma di coniglio di Atelier La Magia del Bianco.

}

bianco di Blanc MariClò

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{I segnaposto di balsa a forma di coniglio e le uova

Atelier La Magia del Bianco. Portauovo bia 138


a di polistirolo decorate sono di

}

anco di Blanc MariClò

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La cloche a sinistra è stata realizzata con una semplice rete da conigliera. Uova decorate e cloche di Atelier La magia del bianco

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R IC E T T E

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Il pranzo di Pasqua

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Le ricette di Petronilla Menù di Pasqua Foto e testo Mari Crea Styling Cinzia Corbetta

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icette semplici, classiche, quasi antiche provenienti da un vecchio ricettario degli anni ‘30, custodito gelosamente tra le cose di famiglia. Petronilla dava consigli alle sposine in un periodo storico, per certi versi, simile a quello in cui viviamo oggi. L’autarchia aveva impoverito l’Italia e aveva reso difficile reperire ingredienti particolari e, magari, esotici, per pranzi di gala. Poche cose, quindi, ma gustose e di ottima qualità. Oggi, la tradizione, per scelta o necessità, viene riscoperta e noi vi proponiamo questo semplice menu: un suggerimento per il vostro pranzo di Pasqua. 147


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Il menù per il pranzo di Pasqua è composto da quattro ricette originali tratte dal ricettario di Petronilla, pubblicato negli anni ‘30. Con pochi e semplici ingredienti si possono preparare gustose ricette, che noi stesse abbiamo cucinato e assaggiato per realizzare il servizio. Il sacchetto con le ricette originali montate sul cartoncino è di Atelier La Magia del Bianco

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Uova tonnate Se, in questa, che è la stagione delle uova (delle uova sempre fresche e sempre a buon mercato), voleste qualche giorno presentare in tavola un piatto in forma un po’.. non usuale, e un piatto che sarà, anche. di stretto magro e assai adatto, quindi, in questi giorni di Quaresima magra...seguite il consiglio e fate le uova tonnate. Come? Il modo semplice, economico e spiccio di prepararle, eccolo qua: *** Siete in quattro in famiglia? Cucinate allora 6 uova sode (7 minuti di bollitura); raffreddatele subito in acqua; e sgusciatele. Tagliatele a mezzo, per traverso, e toglietene i 12 mezzi torli, lasciando possibilmente intatti gli orli dei buchi rotondi. Ai 12 mezzi albumi sodi, tagliate le punte, in modo che possiate così disporli, tutti dritti e ravvicinati, su un piatto di portata. Tritate finissimamente 1/2 etto di tonno, un pizzichino di prezzemolo, 6 capperi ed una acciuga senza spina, e raschiata. Passate poscia per setaccio assieme ai torli e ad un cucchiaio di parmigiano grattugiato. Mescolate per bene e impastate con quel goccio d’olio (attente a non abbondare troppo) che sarà necessario a farne una pasta. Lavatevi le mani; asciugatele; e, aiutandovi con le vostre pulitissime dita, fabbricate, con questa pasta, 12 torli sferici, completi, e che riusciranno leggermente verdolini. Nel buco di cisacun mezzo uovo, mettete uno di questi vostri torli che così sporgerà per una buona metà. Con il cucchiaio di legno, battete e ribattete, in una scodella, un torlo. Aggiungete prima, a poco a poco, (e sempre mescolando) il succo di un limone e poscia uno alla volta (e sempre mescolando), 12 cucchiai di olio. Avrete così una gialla salsa maionese con la quale, dopo avervi aggiunta una presina di sale, coprirete le vostre uova tonnate. *** Non perdete tempo. Fatele oggi stesso. Sentirete quanto le uova riescano così appetitose e vedrete quale aspetto promettente e...sciccoso avrà il facilissimo ed economicissimo piatto magro che vi ho insegnato.

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Pasta Reale Quando s’avvicinano le Feste cominciano semre per noi, donne di casa, le “inevitabili preoccupazioni” per gli “inevitabili tradizionali solenni pranzi”. Ho pertanto pensato di venirvi un po’ in aiuto, insegnandovi a fabbricare voi stesse una di quelle minestre che, aprendo largamente il borsellino, ognuna può sempre comprerar già fatta: ma che, aprendo il borsellino solo per quel tanto che basta a farne uscire una lira, ognuna può fabbricare nella propria cucina, e in quantità bastante per 6 commensali. E’ questa, una minestra ricercata che ha l’aspetto di palline soffici e rigonfie; che hai il nome pomposo di “pasta reale”; che è leggiera e, quindi, adatta a pranzi grevi di carni; che si serve mettendo le palline nella zuppiera o (meglio) distribuendole nei piatti da minestra e versandovi poi sopra il brodo bollente; e che ha il pregio d’esser sempre pronta sì che, qualora qualche invitato giungesse in ritardo, al suo arrivo la minestra potrà esser tosto portata in tavola. Se dunque (purchè possediate un forno casalingo) voleste far la prova.... *** Mettete a fuoco in una piccola casseruola, mezzo cucchiaio abbondante di burro,mezzo bicchier d’acqua, una presina di sale. Quando la mistura bollirà, togliete dal fuoco la casseruola e versatevi un cucchiaio colmo di farina bianca. Con un cucchiaio di legno, mescolate lungamente e fortemente sino a che acqua, burro e farina saranno ben ben amalgamati. Rimettete la casseruola al fuoco e, sempre rimestando, lasciatevela per 2 o 3 minuti affinchè un po’ d’acqua possa evaporare. Ritirate dal fuoco la casseruola e, mentre la pasta si andrà lentamente raffreddando, ungete lievemente, con olio, la lastra di latta o le teglie del forno. Versate poscia nella casseruola un uovo e sbattete e risbattete; e mescolate e rimescolate, per render così assai leggera la pasta. Appena questa vi sembrerà bene bene legata, date gran fuoco al vosro forno. Mettete la pasta in un imbuto di tela con all’apice un piccolo imbuto di latta; oppure (se non lo possedete) in carta resistente, accartocciate, e fate nella carta, un foro in basso. 152


Premendo leggermente con la mano, o sulla tela o sulla carta, fate uscir dall’imbuto o dal foro un cilindretto di pasta; tagliatelo, di mano in mano che esce, con la lama del coltello unta di olio; fate così cadere sulla latta ( o sulla teglia ) tante palline, e distribuitele distanti l’una dall’altra un dito. Infornate nel forno che sarà ormai ben caldo. Date un’occhiata dopo venti minuti, e troverete una pasta reale che nulla avrà di invidiare, ve l’assicuro, a quella che si suole comperare. 153


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Asparagi al prosciutto Quando, di primo mattino, la cognata mi fa il grande onore di una sua visita, posso esser certa, ch’è per portarmi una delle sue ricette complicate! Infatti proprio stamane ella mi è piombata in casa, e... -Non offenderti cara (m’ha detto) ma proprio ieri, mentre andavo sfogliando il grosso pacco delle mie ricette cucinarie, me n’è capitata sotto gli occhi una della quale mi ero ormai scordata; quella di un vero piatto speciale da farsi cogli asparagi. Di colpo ho allora pensato a te ed alle fedeli amiche tue; e, dato che questa è la stagione degli asparagi... se ti degni...la ricetta, eccola qua. *** Comprare prosciutto crudo, affettato con la macchina, a fette larghe. Scegliere asparagi belli; tagliarne alla stessa lunghezza di sei o sette contimetri tutte le parti mangiabili; lavarle; cucinarle (non troppo) in acqua salata; scolarle. Avvoltolare, in ogni fetta di prosciutto, cinque o sei di quegli asparagi e appuntare con stecchini. Sciogliere in una piccola casseruola fonda, del burro. Imburrare un tegame di rame o di terra che sopporti il forno. Immergere, uno alla volta, gli involti nel burro fuso dentro la piccola casseruola. Disporli subito, di mano in mano e per bene, nel tegame imburrato. Cospargerli di buon parmigiano grattugiato. Infornare il tegame in forno caldo e lasciarvelo fino a che il parmigiano apparità tutto quanto fuso. Versare sopra, il burro rimasto nella casseruola dopo di averlo, riscaldandolo un po’, imbrunito. Servire. *** La ricetta è questa; ed io, che oggi stesso l’ho eseguita, debbo convenire che un suo gusto speciale il piatto veramente lo ha. Ma... costano gli asparagi; costa il prosciutto; costa il burro; costa il parmigiano; sì che il piatto della cognata ha oltre ad un suo gusto, anche suo costo veramente speciale! 155


Bodino al cioccolato Per voi, giovani sposine, che state muovendo i primi passi sulla strada dell’arte cucinaria, ecco oggi la ricetta di un bodino che è “eccellente al gusto, molto lesto a fare e di poca spesa”; un bodino, insomma, dai tre pregi che piacciono tanto a me. Ma, oltre a questi tre, un altro pregio ancora ha questo bodino: la sua ricetta è cioè assai facile a ricordare perchè le dosi degli ingredienti sono tutte fra loro uguali ed anche tutte uguali a “mezzo”. *** In una casseruola mescolate insieme mezzo etto di farina bianca: mezzo etto di zucchero; e mezzo etto di cioccolata trita. Aggiungete a poco a poco, e sempre stemperando, mezzo litro di latte; unite mezzo etto di burro; e ponete al fuoco non smettendo mai di rimescolare. Quando l’impasto avrà bollito per cinque minuti, versatelo in uno stampo ben bagnato e di metallo sottile; e ponetelo infine a raffreddare nell’acqua fredda. Il bodino eccellente, e molto adatto per i borsellini un po’ scarsi, è così già fatto. Se, però, lo voleste un tantino più raffinato, potreste, prima del bodino, versare nello stampo... non mezzi, ma tre intieri bicchierini di liquore, sia pure di uno di quei liquori che tutti noi, donne, sappiamo fabbricarci all’economica con le essenze; e, meglio ancora, se quel liquore fosse di un bel colore rosso di alkermes. Al momento di servire, capovolgete lo stampo su di un piatto un pochino fondo e, se avrete messo il liquore, e se questo sarà proprio rosso, vedrete allora emergere da quel liquido rosso ed ergersi sul piatto, tutto ben sodo e velato di roseo, il vostro bel bodino di cioccolata e che in soli dieci minuti avrete fatto. 156


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Occorrente •uova fresche •stampante •carta velina •fogli per stampante •scotch di carta •colla vinilica •stampe a scelta su file

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D.I.Y. N°1 -----------Uova decorate

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er prima cosa svuotate le uova praticando un foro a ciascuna delle due estremità, usando un chiodo appuntito. Per far uscire il contenuto allargate leggermente uno dei due fori e rompete il tuorlo. Lavate l’interno con una soluzione di acqua e aceto per eliminare eventuali cattivi odori e lasciatele asciugare. Nel frattempo fissate il foglio di carta velina al foglio per la stampante con scoth di carta e stampate i motivi scelti nella dimensione adatta: strappate il contorno del motivo mantenendo una forma circolare. Per finire, incollate con colla vinilica diluita con poca acqua i decori sulle uova. La carta velina può essere anche colorata con tè o caffè se le uova sono molto scure.

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Occorrente •uova fresche •cartone porta uova •colla a caldo o biadesivo •fiori di piccole dimensioni e colori diversi •cotone idrofilo •terriccio 162


D.I.Y. N°2 -----------Centrotavola

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icchettate delicatamente la punta delle uova con un cucchiaino da caffè, poi asportate il guscio fino a creare un piccolo contenitore e svuotatele. Appoggiatele nel cartone porta uova fissandole sul fondo con una punta di colla a caldo o con un pezzetto di biadesivo. A questo punto non vi resta che disporre i fiorellini a vostro piacimento. Disponete sul fondo un batuffolo di cotone idrofilo che manterrete costantemente umido per i fiori recisi, mentre per le piantine con radici e le piante grasse potete riempire l’uovo con poco terriccio. Avrete così un centrotavola realizzato con poca spesa ma molto decorativo e primaverile.

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Occorrente •cero bianco •stampante •carta velina •fogli per stampante •scotch di carta •stampe a scelta su file •phon

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D.I.Y. N°3 -----------Cero decorato

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issate il foglio di carta velina al foglio per la stampante con scoth di carta e stampate il motivo scelto dopo averlo modificato nella dimensione adatta sul vostro computer: strappate il contorno del motivo in modo di avere i bordi meno netti. A questo punto non vi resta che scaldare con il phon la parte del cero dove volete che appaia il decoro. Non appena la superficie del cero diventa appiccicosa, appoggiate il vostro motivo stampato sulla carta velina e continuate a scaldare la parte con il phon fino a quando la carta non sarà ricoperta da un sottile velo di cera. Lasciate raffreddare e il cero è pronto.

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PRINTABLES --------------

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Grazie! Prossima uscita giugno

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Copyright Š 2013 La Magia del Bianco 172


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