Regno unito1 legge sui servizi di sicurezza privata

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VALUTAZIONE FINALE DELL’IMPATTO NORMATIVO 16 FEBBRAIO 2006

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEL PRIVATE SECURITY INDUSTRY ACT DEL 2001 RELATIVO AL MODELLO DI CERTIFICAZIONE PER FORNITORI DI SERVIZI DI SICUREZZA PRIVATA Security Industry Section Crime Reduction and Community Safety Group Home Office 4th Floor Peel Building 2 Marsham Street

London SW1P 4DF Tel No. 020 7035 0229 Fax No. 0870 336 9130


2 INTRODUZIONE SETTORE SICUREZZA PRIVATA: MODELLO FORNITORI DI SERVIZI DI SICUREZZA PRIVATA

DI

CERTIFICAZIONE

PER

Gentile destinatario, Sin dall’approvazione della Legge del 2001 sull’industria della sicurezza privata il Ministero dell’Interno si è adoperato, unitamente all’Autorità per l’Industria della Sicurezza (SIA), per sviluppare politiche, strutture e procedure, mediante le quali l’Autorità potesse regolamentare il settore della sicurezza privata. La SIA venne formalmente costituita come ente pubblico nondipartimentale il 1° Aprile del 2003, e risponde del suo operato al Ministro dell’Interno. Il Ministero dell’Interno e la SIA hanno operato con un’ampia gamma di attori per elaborare norme riguardanti il settore della sicurezza privata. A seguito dell’adozione di licenze per i servizi di Controllo degli Accessi e di Bloccaggio ruote di Veicoli, ed alla prevista introduzione per il personale di vigilanza e la custodia chiavi, il Ministero dell’Interno ha deciso di avviare una consultazione in merito all’introduzione, o meno, di un Modello di Certificazione per Fornitori di Servizi di Sicurezza Privata (ACS) in conformità alla Legge e, in caso positivo, su come questo dovesse realizzarsi. La Legge prevede che la SIA “fissi un sistema volontario di controllo dei fornitori di servizi di sicurezza privata, secondo il quale coloro che soddisfano i criteri concordati possono essere registrati come certificati, e possono farsi pubblicità in quanto tali”. La Legge non specifica l’esatta natura del sistema di certificazione, né come dovrebbe funzionare. Il testo allegato “Valutazione finale dell’impatto normativo del 16 febbraio 2006: attuazione del Private Security Industry Act del 2001 relativo al Modello di Certificazione per Fornitori di Servizi di Sicurezza Privata”, illustra come il Modello debba essere realizzato alla luce della recente consultazione. La consultazione ha fornito ai gruppi ed agli individui interessati l’opportunità di verificare e scegliere tra le varie opzioni contenute nel documento. Il Ministero dell’Interno è lieto che i destinatari abbiano colto l’occasione per far conoscere la loro opinione. Questa consultazione è stata effettuata secondo il Codice di Pratica delle Consultazioni dell’Ufficio del Gabinetto, che può essere reperito sul sito Internet dell’Ufficio del Gabinetto: www.cabinetoffice.gov.uk. Il periodo di consultazione è durato 12 settimane e si è concluso il 17 Novembre 2005. Sezione dell’Industria della Sicurezza


3

Scopo della Legge e Risultati previsti …….………..……………………………………………4 L’obiettivo …………………………………………..……………………………………………4 Motivazione dell’intervento del governo ….………………………………………………….7 Consultazione pubblica ……………………………..………………………………………….. 9 Opzioni ……………………………………………………………………………………… …….9 Opzione 1: Opzione del Non Agire ……….……………………………………………………10 Opzione 2: Il Modello senza Standard ……………………………………………………… 10 Opzione 3: Passporting (accreditamenti precedenti) ………………………………… ……..11 Opzione 4: Autovalutazione rispetto allo Standard ACS ……………………………….......14 Raccomandazioni: Combinazione delle Opzioni 3 e 4 ………………………………………….16 Standard richiesti per ottenere la certificazione ………………………………………………17 Sintesi delle Raccomandazioni …….………………………………………………………...20 Impatto sull’intero settore …………………………………………………………………...22 Proposta di strutturazione delle tasse …………………………………………………………24 Risultati della consultazione …………………………………………………………………….. 25 Utilizzo del sub-appalto ……………………………………………………………………….25 Pari opportunità e Non-Discriminazione …………………………………………………….25 Consultazione con le piccole aziende: Test d’impatto sulle Piccole Imprese ………………...26 Valutazione per la Concorrenza .………………………………………………………………..26 Applicazione e Sanzioni………………………………………………………………………… 27 Modalità di monitoraggio dopo l’attuazione del sistema ……………………………………….28 Benefici economici ………………………………………………………………………………...28 Benefici: Ambientali e Sociali …………………………………………………………………… 28 Costi: Ambientali e Sociali ……………..…………………………………………………… … 29 Appendice A: Modello di Costi per calcolare l’impatto sul settore di una mancanza del Modello (L’opzione del Non Agire) ………………………………………………………………30 Opzione 1: l’Opzione del Non Agire ………………………………………………………….. 30 Appendice B – Compendio delle conclusioni della precedente ricerca ……………………….33 Appendice C: Programma di attuazione e diffusione ……………………………………… 36 Strategie di Comunicazione …………………………………………………………………. 39 Periodo di attuazione ed altri argomenti di discussione …………………………………… 39 Appendice D: Sintesi ed Analisi delle risposte alla Consultazione sull’ACS …………… ..41 Appendice E: Modifiche proposte alla luce della Better Regulation …..……………………...46

Scopo della Legge e Risultati Previsti


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L’obiettivo 1. La regolamentazione del settore della sicurezza privata venne originariamente prevista1 per i seguenti motivi: •

Consapevolezza della necessità di proteggere la proprietà pubblica e le persone, con particolare attenzione per soggetti vulnerabili quali anziani o bambini;

Impegno del Governo verso un approccio congiunto nei confronti della criminalità e ordine pubblico;

Opportunità per il settore della sicurezza privata di avere un ruolo più ampio nel garantire la sicurezza pubblica.

2. La Legge sull’Industria della Sicurezza Privata (PSIA) contemplava la creazione dell’Autorità per l’Industria della Sicurezza (SIA) quale Ente Pubblico Non-Dipartimentale. Le funzioni istituzionali della SIA sono di: •

Autorizzare singole persone in settori specifici e certificare gli Istituti;

Controllare il settore della sicurezza privata ed il funzionamento dell’apparato legislativo;

Vigilare sulle attività e sull’efficacia del lavoro svolto da coloro che operano nel settore;

Effettuare visite ispettive;

Fissare e ratificare standard di condotta, formazione e supervisione nell’ambito del settore; e

Fornire suggerimenti per migliorare gli standard.

3. Munire singoli individui di licenza ha lo scopo di aiutare a garantire che non vengano assunte nel settore persone con precedenti penali. Peraltro, è assodato da tempo che la concessione di licenze non è la soluzione perfetta. Le persone e le aziende esigono dagli istituti di cui si servono, o con cui entrano in contatto, un elevato livello di servizio . 4. Per soddisfare queste aspettative, lo scopo del Modello di Certificazione per Fornitori di Servizi di Sicurezza (“Il Modello”) è quello di proteggere la gente mantenendo ed accrescendo gli standard del settore. Il Modello permetterà alla SIA di “mantenere e migliorare gli standard nei servizi di sicurezza” (Legge 2001 per il Settore della Sicurezza Privata, art.. 1 (2) (e) ed (F)). 5. I problemi principali che l’adozione del Modello tenta di affrontare sono: •

I costi per il settore di £20-40 milioni all’anno (vedi Appendice A) dovuti all’introduzione della licenza obbligatoria senza il presente Modello;

______________ 1

Libro Bianco “Le proposte del Governo per regolamentare il settore della sicurezza privata in Inghilterra e Galles”, 1999


5 •

Una generale carenza, nel settore della sicurezza, di personale qualificato, che accresce i rischi per la sicurezza pubblica ed influisce sul Customer Service in una varietà di contesti. E’ probabile che la carenza di personale sia del 50%, o più, all’introduzione delle licenze obbligatorie nel settore della sicurezza nell’aprile 2006, per poi ridursi al 20-30% per la fine del 2006.

Livelli bassi in tutto il settore. I dipendenti non vengono compiutamente valutati2. Molti ritengono che, senza un Modello efficace che si occupi dei problemi di cattiva gestione del personale e del lavoro, non si otterranno benefici dall’introduzione della licenza obbligatoria per singole guardie. Gli addetti alla sicurezza appena formati, con livello professionale di qualità superiore, verranno demotivati dalla cattiva gestione e potrebbero lasciare il settore in cerca in cerca di altri tipi di impiego;

Fiducia dei clienti dei servizi di sicurezza. I clienti vogliono la certezza che il loro fornitore di servizi di sicurezza sia in grado di soddisfare i loro requisiti aziendali, gestendo in maniera appropriata personale e risorse. Un Modello efficace ridurrà il tempo e gli sforzi necessari ai clienti per valutare e controllare i fornitori. Munire di licenza singole persone è importante ma di interesse secondario per molti clienti;

Criminalità diffusa e sicurezza pubblica. E’ necessario che l’industria della sicurezza contribuisca a ridurre la criminalità ed a rassicurare la gente. Un Modello efficace, sostenuto dal Governo, avrà il duplice risultato di rassicurare l’opinione pubblica e ridurre il numero di eventi criminosi.

Mancanza di diffusione. Di circa 2500 società che operano nel settore, solo circa 300 (generalmente imprese più grandi) hanno già investito in standard e modelli di accreditamento. I modelli esistenti non sono sufficientemente allettanti, oppure sono troppo onerosi da conseguire. La sfida sta nel creare un Modello con standard alti e che sia accessibile ed allettante per più società (anche più piccole);

Transizione ad un nuovo modello. E’ probabile che vi sia un alto numero di richieste di Certificazione dopo l’avvio del Modello.

Nell’affrontare ognuno dei problemi suesposti è importante evitare conseguenze non volute (come permettere a persone senza licenza di accedere ad aree sensibili in assenza sul posto di adeguati controlli). _________________ 2

“Effetto delle autorizzazioni sul settore della sicurezza ed altri cambiamenti “.Perpetuity Research, giugno 2003. Brani di questo

rapporto sono presenti nell’Appendice B.


6 6. Un risultato fondamentale del Modello sarà quello di consentire alle ditte del settore della sicurezza di operare con maggiore efficacia in un contesto post-autorizzatorio, fornendo a coloro che soddisfano gli standard concordati un sistema per impiegare personale in attesa di licenza, che abbia già svolto il tirocinio previsto.3 7. Per quei settori dell’industria dove le licenze sono divenute obbligatorie (le date variano a seconda del settore), è un reato penale impiegare personale prima che abbia materialmente ricevuto la licenza, il che in genere richiede sei settimane (tempi previsti dall’Autorità per l’Industria della Sicurezza). 8. Il Modello si propone di garantire che solo le ditte che, secondo la SIA, soddisferanno e manterranno certi standard potranno impiegare personale che è stato formato, ma che è in attesa di ricevere la licenza. Lo scopo è quello di ridurre ad un livello accettabile il rischio di tale esenzione. 9. E’ indiscusso che le ditte debbano essere finanziariamente solvibili e pertanto bisogna che il Modello consenta alle ditte di ottenere un ritorno finanziario dal loro investimento, ricevendo la certificazione conformemente al Modello e mantenendone al contempo i costi al minimo. Il Modello cercherà anche sistemi per ridurre l’onere operativo ed amministrativo che grava sulle ditte per ottemperare agli standard. 10. Riconoscendo l’importanza della Better Regulation4 in generale, e dello studio svolto dalla Task Force per la Better Regulation su “Alternative alla regolamentazione” in particolare, il Modello dovrà: •

regolamentare solo dove è necessario;

ridurre gli oneri dell’applicazione delle leggi; e

razionalizzare (evitando duplicazioni) le disposizioni relative alle ispezioni ed all’applicazione, sia per il settore pubblico che per quello aziendale.

In questo documento viene illustrato in dettaglio come il Modello si propone di conseguire questo approccio equilibrato alla norma. 11. Indirettamente toccati dall’ACS (Modello di Certificazione per fornitori di servizi di sicurezza privata) sono: •

i clienti e i dipendenti di fornitori certificati attraverso la condivisione dei costi e dei benefici ove questi ricadano sugli imprenditori;

______________ 3

Ai sensi dell’Art.4 (4) del Private Security Industry Act del 2001

4

Esecutivo per la Better Regulation, costituito nel maggio 2005 nell’Ufficio del Gabinetto. Responsabilità per migliorare il contesto legislativo e ridurre gli oneri delle leggi sulle organizzazioni.


7 •

gli assicuratori, i quali dovranno valutare se i rischi collegati alla sicurezza vengano ridotti dall’impiego di fornitori certificati;

le forze dell’ordine, che possono utilizzare i loro modelli di accreditamento previsti dal Police Reform Act, scegliendo di collegarli al Modello della SIA. L’orientamento attuale delle Iniziative di Prevenzione del Crimine (CPI) dell’ACPO (Association of Chief Police Officers) è che esse si servirebbero del Modello ACS

quale metodo con cui le società possono

accreditarsi presso l’ACPO per i servizi ausiliari di polizia, sebbene si debba ancora determinare se la certificazione ACS possa essere sufficiente per accreditarsi per le Iniziative di Prevenzione del Crimine dell’ACPO. Le Iniziative di Prevenzione del Crimine dell’ACPO andrebbero ad effettuare verifiche aggiuntive sulle materie non ancora coperte dall’ACS; •

gli enti certificatori esistenti e i valutatori del settore, in quanto ad essi verrà chiesto di fornire prove dell’adeguatezza di società che vogliono ottenere lo status di fornitore certificato dalla SIA;

la gente in generale.

Motivazione dell’intervento del governo 12. Il Modello di Certificazione per Fornitori di Servizi di Sicurezza Privata mira a “fissare un sistema volontario di controllo dei fornitori di servizi di sicurezza privata in base al quale coloro che soddisfano i criteri concordati possono essere registrati come certificati e possono farsi pubblicità in quanto tali” (Private Security Industry Act del 2001, Note Esplicative, paragrafo 48). 13. Il Modello permetterà alla SIA, in conformità alla Legge, di consentire alle società responsabili ed affidabili, che si ritiene presentino un rischio basso per la sicurezza pubblica, di impiegare, soddisfacendo determinati requisiti e standard, personale prima che questo abbia ricevuto la licenza (articolo 15 (3) della Legge). 14. Senza un Modello l’impatto del regime autorizzatorio della SIA sul settore, attualmente in corso, sarà con tutta probabilità considerevole. Le ditte non potranno impiegare personale finché questo non sarà stato fornito di licenza e quindi dovrebbe remunerarlo per svolgere attività non soggette ad autorizzazione o rischiare che il personale trovi lavoro in altri settori. Ciò potrebbe gravare ulteriormente sul settore, perché assumere persone senza impiegarle, in attesa che


8 ricevano la licenza, si tradurrebbe in un aumento significativo dei costi collegati al personale (i tempi di attesa per una licenza previsti dalla SIA sono di 6 settimane)5. Si è pensato alla possibilità di ridurre questi tempi di procedura ma, a causa di determinate verifiche essenziali (in particolare il controllo dei precedenti penali), è verosimile che siano necessarie almeno alcune settimane. C’è, quindi, un problema strutturale di procedura a lungo termine da affrontare. La mancanza di un Modello potrebbe anche provocare un aumento dei salari per il personale provvisto di licenza, stante la carenza di personale. Ciò tendenzialmente influirà maggiormente sulle ditte con più personale e turnover, mentre le ditte con poco personale e basso turnover potranno essere toccate in misura minore. 15. Senza un Modello, è improbabile che la parte “più bassa” del settore faccia qualcosa per migliorare gli standard. Un esperto del settore scrive: “Credo che se le società più scadenti del settore fossero costrette ad accrescere gli standard, le condizioni di lavoro per noi sarebbero migliori… non ritengo che ispezioni più severe secondo i British Standards vadano sufficientemente in questa direzione, in quanto, per quante ispezioni si facciano, essi non affronteranno mai la reale debolezza del nostro settore, che è il modo in cui alcune società scelgono di trattare il proprio staff.6

___________________________ 5

circa 1% del turnover sul turnover totale del settore di £4 miliardi, che deve coprire il 10% del personale che lascia ogni anno per un totale di circa 6 settimane ciascuno

6

Stuart Loden, Managing Director di Wilson James, Security Management Today Best Guarding Company nel 2002/3/4 su Infologue.com


9 Consultazione pubblica 16. La SIA ha commissionato una serie di studi per valutare l’impatto sul settore della sicurezza privata, tra cui: •

“L’impatto della concessione di licenze e di altri cambiamenti sul settore della sicurezza” – Prof. Martin Gill e Dr. Tony Burns-Howell, giugno 2003;

Studio degli possibili impieghi del Modello, AMA Research 2004.

Nell’Appendice B vi è un compendio dei risultati di precedenti indagini conoscitive. 17. Si sono tenuti più di 200 incontri formali ed informali tra la SIA e i rappresentanti di ditte del settore della sicurezza provenienti da tutti i settori interessati, altri enti industriali, rappresentanti di organizzazioni che si occupano di formazione, clienti dei servizi di sicurezza, docenti universitari e compagnie assicurative. 18. Nell’ottobre e novembre del 2004, la SIA ha tenuto una serie di dieci seminari di lavoro ai quali sono stati invitati rappresentanti del settore per i definire i Criteri e gli Standard del Modello. Attraverso i punti di contatto già esistenti, quali la British Security Industry Association, è stato espresso alla SIA interesse per gli standard industriali. Sono stati utilizzati tutti gli opportuni contatti per elaborare una lista rappresentativa di partecipanti provenienti da ditte di ogni dimensione. Di seguito, nel marzo del 2005, si sono svolti dei seminari che hanno visto la partecipazione sia di clienti che di fornitori di servizi di sicurezza, volti a definire gli standard minimi per rientrare nel Modello. I fornitori (quelli coinvolti in precedenza in seminari generici) ed i clienti sono stati scelti da un lungo elenco di contatti della SIA. La consultazione si è incentrata principalmente sulle opzioni 3 e 4, ed è illustrata nello standard ACS, disponibile sul sito web della SIA. 19. Il 7 febbraio 2005 si è concluso un periodo di consultazione di 4 settimane su questo standard ACS, e sul sito web della SIA è disponibile una sintesi dei risultati.

Opzioni 20. Il ventaglio di opzioni per definire gli standard all’interno del Modello, presentate nel Valutazione Parziale di Impatto della Legge (Partial RIA), era il seguente: •

Non Agire (cioè nessun Modello);

Modello con nessun standard fissato;

Modello che utilizza gli standard industriali esistenti;

Modello con standard nuovi (basati su quelli esistenti).


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Opzione 1: Opzione del Non Agire Descrizione del Modello 21. Questa opzione proseguirebbe positivamente l’attuale sistema di autoregolamentazione, senza alcun ulteriore intervento del Governo. Le licenze entrerebbero in vigore per legge in tutti i settori dove opera personale di vigilanza, a partire dal 20 marzo 2006. L’attività di Controllo Accessi (da aprile 2005) e di Bloccaggio Ruote Di Veicoli (da maggio 2005) è già autorizzabile per legge. 22. Tra gli effetti dell’opzione del Non Agire vi sono: •

Possibili oneri aggiuntivi fino a £20-40 milioni all’anno nei salari in tutto il settore, o di £180 a dipendente, che corrisponde in media a circa 1% del fatturato7;

Le ditte non potrebbero impiegare il personale in attesa di licenza.

Opzione 2: Il Modello Senza Standard Descrizione del Modello 23. Le ditte dovrebbero presentare istanza alla SIA per ottenere lo Status di Fornitore Certificato. Non ci sarebbe alcuna valutazione dell’idoneità della società rispetto ad uno standard di qualità. La SIA si limiterebbe ad effettuare alcune verifiche sulle ditte richiedenti, tra cui: •

controllo sui direttori per accertare se siano “persone idonee ed adatte”;

confermare che la percentuale totale del personale in possesso di licenza sia al di sopra di un determinato livello (in sostanza, almeno l’85% a partire da aprile 2006);

confermare che non vi siano significative preoccupazioni o lamentele nei riguardi della ditta, risultanti ad esempio da verifiche di intelligence.

24. La SIA fornirebbe inoltre Informazioni e Formazione al settore, per stimolare, ma non imporre direttamente, migliorie negli standard.

____________ 7

Il costo opportunità di pagare un dipendente che guadagna £15.000 per far niente per 6 settimane, in attesa della licenza, è di £1.730. Il

costo totale di copertura per il 10% dei dipendenti è di £173 per dipendente o di circa l’1% del fatturato per un tipico istituto di vigilanza privata . Per i circa 200.000 dipendenti che devono essere provvisti di licenza, il costo totale del settore è di £34.6 milioni. Altrimenti, fatta una stima del volume di mercato da £2 a £4 miliardi, il costo totale dell’industria è pari all’1% del turnover o di £20-40 milioni, un risultato simile. L’effettivo turnover del personale del settore è in genere del 20-50% o più. Si ritiene che alcuni dipendenti in attesa di licenza per altri compiti, potrebbero essere impiegati, mentre non potrebbero esserlo un restante 10%.


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25. Gli effetti dell’Opzione Senza Standard sono i seguenti: •

Le società avrebbero il diritto statuito dalla Legge di farsi pubblicità come “fornitori certificati” senza dover soddisfare alcun requisito relativo al livello del servizio offerto;

Sussiste il rischio che i clienti riducano il controllo, poiché presumono che la certificazione da parte della SIA significhi che il fornitori operino secondo le migliori pratiche;

E’ presente il rischio di confusione tra la gente, che si aspetterebbe che i fornitori certificati soddisfino determinati standard;

E’ meno probabile che le società mantengano le credenziali esistenti poiché il Modello rappresenta costi e sforzi minori. Ciò potrebbe causare a medio termine un abbassamento degli standard in tutto il settore .

Opzione 3: Passporting (accreditamenti precedenti) Descrizione del modello 26. Questa opzione è uguale all’opzione 2 (paragrafo 23) con l’aggiunta del requisito di possedere uno o più determinati accreditamenti. Tra questi ci sarebbero: •

ISO9000:2000, più alcuni specifici British Standard in seguito decritti (confermati da un ente di certificazione UKAS);

Adeguamento ai British Standard -

BS7960:2005 –Sorveglianza accessi/steward

-

BS7858:2004 – screening di sicurezza per il personale impiegato in un contesto di sicurezza

-

BS7499:2002 –sorveglianza di posto fisso

-

BS7984:2001 – custodia chiavi e servizi di risposta

-

BS7872: 2002 – servizi di trasporto valori

-

BS7958:2005 – gestione e messa in opera di TV a circuito chiuso (CCTV)

-

Altri British Standard riguardanti settori sottoponibili a licenza, ove questi saranno sviluppati.

Aderenza a standard o modelli approvati, utilizzati da enti certificatori esistenti.

27. Ecco un diagramma che illustra il percorso con cui un richiedente otterrebbe la certificazione.


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Procedura di “Passporting” Richiedente Preparare

Presentare richiesta alla SIA

Verificare i criteri soddisfatti

Fare richiesta ad un ente certificatore

SIA

Ente di certificazione esterno Fare visita ispettiva

Valutare

Preparare rapporto

Controllo di intelligence

Certificazione ACS (passport)

Certificazione annuale CS Verificare i criteri soddisfatti

Altri controlli

Decisione di certificazione

Figura 1: Processo di certificazione usando accreditamenti precedenti

28. Si ritiene che oltre 300 imprese siano in possesso della certificazione ISO9000:2000 e di uno o più accreditamenti British Standards, rispetto ad un numero stimato di 2.500 o più imprese operanti nel settore. Non esistono, invece, programmi di certificazione diffusamente riconosciuti per lo specifico settore delle aziende produttrici di Sistemi di Bloccaggio Veicoli, sebbene di fatto esista un Codice di procedura elaborato dalla British Parking Association. 29. Secondo questa opzione, ogni ente di certificazione esistente o futuro dovrebbe sottoporre il suo modello (esistente o nuovo) all’approvazione da parte della SIA affinché sia inserito nella lista dei modelli certificati. 30. La SIA richiederà che ogni modello sia valutato su uno standard comune in modo da raggiungere una certa omogeneità fra i diversi accreditamenti. Vantaggi: 31. I vantaggi della opzione Passporting sono i seguenti: • Le imprese potrebbero impiegare il personale in attesa di rilascio di licenza, evitando così costi di retribuzione aggiuntivi, con un profitto netto approssimativamente fra lo 0,1% e lo 0,9% del fatturato (si veda la tabella riportata sotto), a seconda se la compagnia sia già in possesso o meno di certificazioni qualificate;


13 • Gli interventi normativi regolatori sulle procedure per le società già in possesso di certificazioni approvate saranno minimi; • Le società prive di certificazioni saranno stimolate all’acquisizione, in modo da migliorare così i propri standard all’interno del settore (soprattutto per quanto riguarda il servizio clienti); • Nella tabella seguente è riportata una stima dei benefit di due imprese campione:

Costi iniziali Tassa aggiuntiva per ispezioni Tassa di registrazione alla SIA Tassa annuale SIA Costi totali

Azienda con fatturato di Azienda con fatturato di £500.000 (25 dipendenti) £5.000.999 (250 dipendenti) priva di certificazioni con certificazione ISO9000 e British Standards £2.000 Minimi £1.500 Minima £800 (per 3 anni) £2.400 (per 3 anni) cioè £267 all’anno cioè £800 all’anno £500 annue £5.000 annue £4.267 all’anno £5.800 all’anno

Profitto stimato all’1% del £5.000 all’anno fatturato Profitto netto £733 all’anno Pari allo 0,15% del fatturato

£50.000 all’anno £44.200 all’anno Pari allo 0,88% del fatturato

Costi e rischi: 32. I costi e i rischi dell’opzione “Passporting” sono i seguenti: • Le imprese che non sono già in possesso di certificazioni approvate (si stima siano 1.500 su 2.000) dovrebbero far fronte a significative difficoltà di carattere finanziario e logistico per ottenere l’approvazione; • Per la maggior parte delle imprese sarebbero necessari dai tre ai sei mesi solamente per ottenere una delle certificazioni approvate antecedenti la presentazione di richiesta alla SIA per ottenere lo Status di Fornitore Certificato, che a sua volta richiede alcune settimane. Pertanto, queste società non potrebbero usufruire dell’esenzione da licenza se non parecchi mesi dopo il 20 marzo 2006, data in cui per la maggior parte dei settori di sicurezza la certificazione diventerà obbligo di legge. Ciò comporterebbe uno svantaggio commerciale a carico di queste imprese (di solito piccole); • Gli standard degli enti di valutazione non rientrerebbero sotto l’autorità della SIA, per cui si rischierebbe di avere standard applicati in modo diverso; • Sarebbe più difficile per la SIA imporre delle sanzioni alle imprese, compresa l’esclusione dal Modello di Certificazione poiché gli standard esistenti sarebbero fuori dalla sua autorità. In assenza di ulteriori controlli e impegni il Modello sarebbe, quindi, inefficace.


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Opzione 4 : Autovalutazione rispetto agli Standard ACS Descrizione del Modello 33. Questa opzione equivale alla Opzione 2 (paragrafo 23) ma con un approccio di autovalutazione, verificata da enti indipendenti e finalizzata ad ottenere lo status di certificazione. • Questa opzione verrebbe creata sulla base e in riferimento ad alcuni standard esistenti che comprendono le certificazioni ISO9000:2000, i British Standards pertinenti al settore, Investors In People e ISO14001 all’interno di un contesto EFQM 8; • Verrebbe fornito un Manuale di Autovalutazione con note guida per gli utenti; • Consentirebbe alle imprese in possesso di determinate certificazioni (come nell’Opzione 3) di avere una sorta di “corsia preferenziale” di accesso al Modello senza bisogno di attendere le valutazione di enti indipendenti; • Le imprese potrebbe scegliere fra i vari enti di valutazione compresi nella lista approvata dalla SIA (che sarebbe disponibile per tutti gli enti di certificazione che ne facessero richiesta); • Il Modello si servirebbe di enti di valutazione (con approvazione UKAS) esistenti nel Regno Unito (o a livello internazionale) per effettuare le valutazioni, utilizzando, quindi, competenze e infrastrutture già esistenti. 34. Segue un diagramma che illustra il percorso per ottenere l’approvazione: Ente di Valutazione ACS

Effettua visita di Verifica

Risultato

Invia rapporto alla SIA

Corsia preferenziale per la certificazione

Decisione finale di approvazione da parte della SIA

Richiedente Registra interesse

Completa il manuale di autovalutazione

Inoltra richiesta alla SIA

Verifica i criteri soddisfatti

Stabilisce visita di verifica

Controllo di polizia SIA

Fig.2: Percorso di Certificazione mediante l’Autovalutazione ___________________ 8

European Foundation for Quality Management : un sistema di qualità ampiamente impiegato che utilizza il Modello di Eccellenza delle Imprese EFQM (EFQM Business Excellence Model®).


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Vantaggi: 35. L’opzione ha i seguenti vantaggi: • Le imprese potrebbero impiegare il personale in attesa di rilascio di licenza evitando in tal modo costi di retribuzione aggiuntivi, con un beneficio netto all’incirca tra lo 0,6% e lo 0,9% del fatturato (si veda la tabella riportata sotto) a seconda se l’impresa sia già in possesso o meno di certificazioni qualificate; • E’ possibile un approccio flessibile che consente che uno Standard possa essere applicato a tutte le diverse imprese a prescindere dalle loro dimensioni e tipologia; • La concorrenza fra gli enti di certificazione aiuta a mantenere bassi i prezzi; • Gli accreditamenti esistenti vengono riconosciuti come “corsia preferenziale” per ottenere la certificazione; • Con questa opzione verrebbe ridotto il costo complessivo della regolamentazione volontaria poiché le società che possiedono più attestazioni potrebbero ridurre il numero di quelle che devono sostenere da tre o quattro ad una soltanto; • Questa opzione spingerebbe il maggior numero di imprese verso la regolamentazione volontaria e verso l’osservanza degli standard, migliorando le condizioni di lavoro dei dipendenti e riducendo i rischi per la sicurezza pubblica; • Questa opzione crea le condizioni per una più stretta collaborazione con le forze di polizia, contribuendo alla diminuzione dei reati; • Nella tabella seguente è riportata una stima dei benefici di due imprese campione: Azienda con fatturato di Azienda con fatturato di £500.000 (25 dipendenti) £5.000.000 (250 dipendenti) priva di accreditamenti con accreditamento ISO9000 e British Standards il £200 (mezza giornata) £400 (un giorno)

Costo per completare manuale (costo di opportunità) Tasse addizionali di ispezione Tassa di registrazione alla SIA

£1.000 £899 (per 3 anni) Cioè £267 all’anno Quota annuale SIA £500 annue Costi totali £1.967 all’anno Benefit stimato allo 0,1% del £5.000 all’anno fatturato Utile netto £3.033 all’anno pari allo 0,61% del fatturato

Minime £2.400 (3 anni) Cioè £899 all’anno £5.000 annue £6.200 all’anno £50.000 all’anno £43.800 all’anno pari allo 0,88% del fatturato

Rischi: 36. I rischi associati a questa opzione sono i seguenti: • Le imprese prive di precedenti accreditamenti dovrebbero essere sottoposte a valutazione prima di potere ricevere la certificazione, il cui iter procedurale potrebbe richiedere qualche mese (rispetto alle poche settimane necessarie per la certificazione con “corsia preferenziale”). Di conseguenza queste società non potrebbero avvalersi della esenzione da licenze alla data in cui le licenze diventeranno esecutive per legge il 20 marzo 2006 per la gran parte dei settori dell’industria della sicurezza. • La qualità degli enti di valutazione potrebbe non essere omogenea e ciò porterebbe ad un abbassamento degli standard e a rimostranze.


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Raccomandazione : Combinazione delle Opzioni 3 e 4 37. La maggior parte delle risposte date alla consultazione ha evidenziato una preferenza per le opzioni 3 e 4 . E’ stato quindi proposto di offrire alle imprese entrambi i percorsi per ottenere l’approvazione secondo il Modello di Certificazione di Fornitore Approvato. Le imprese che sono già in possesso di accreditamenti potranno avvalersene per ottenere la certificazione, a seconda del loro settore di competenza. Le imprese che invece non sono in possesso di alcuna precedente attestazione potranno scegliere se seguire un programma prestabilito o utilizzare l’approccio del Manuale di Autovalutazione fornito dalla SIA. Le forze di mercato saranno la chiave guida per determinare la struttura a lungo termine del Modello. 38. La SIA eseguirà determinate verifiche di idoneità sulle imprese che richiederanno la registrazione, fra cui: • Controlli sull’idoneità e capacità dell’amministratore; • Valutazione sul modo di operare della società all’interno di un settore sottoposto a licenza obbligatoria con riguardo a: ○ la percentuale totale di personale munito di licenza, che dovrebbe essere almeno dell’85% a partire dal mese di giugno 2006 (non più del 15% 9 dovrebbe essere ancora nel percorso di formazione e richiesta di licenza); ○ tenuta degli archivi dell’impresa in relazione a dipendenti, corsi di formazione e richiesta di licenze; ○ la percentuale di richieste di licenze restituite perché incomplete; ○ la percentuale di richieste di licenze respinte a causa di precedenti penali; • Assenza di elementi significativi sfavorevoli o lamentele nei confronti della società, ad esempio in seguito a controlli di intelligence; • Accertare che ogni precedente certificazione fornita sia adeguata allo scopo e sia stata rilasciata da un ente riconosciuto e affidabile (per es., accreditato dallo UKAS ); • Accertare che il manuale di autovalutazione (se attinente) sia stato adeguatamente completato, fornendo la giustificazione data per l’autovalutazione. Le informazioni fornite al momento della richiesta saranno rese disponibili per la verifica da parte dell’ente di valutazione. Queste includeranno le informazioni sull’amministratore e sullo stato delle licenze dei dipendenti. 39. La raccolta delle sopraccitate informazioni ha una duplice finalità. Da un lato, rigettare le richieste di società ritenute inaffidabili, evitando così perdite di tempo e costi di valutazione. Dall’altro, consentire una valutazione dei rischi per indirizzare gli enti di valutazione verso certe aree. Una valutazione di rischio bassa consentirà alla SIA di dare indicazioni per un esame “più generico”. Al contrario, una valutazione di rischio alta porterà ad un esame più approfondito delle principali aree che destano preoccupazioni.

_______________ 9

Si è pervenuti all’indicazione del requisito minimo, che prevede che almeno l’85% del personale sia in possesso di licenza, dopo una serie di consultazioni e analisi comprendenti l’esame delle percentuali tipiche di turnover del personale. La percentuale è considerata sufficientemente alta da incoraggiare le società a richiedere le licenze per la totalità dei loro dipendenti con un certo anticipo rispetto alla data del 20 marzo 2006, tenendo conto di percentuali di fallimento, turnover, errori, ecc. Il requisito è inoltre abbastanza basso per dare alle società la flessibilità di assumere, per esempio, un nuovo contratto di appalto che rappresenta il 15% del loro turnover, senza scendere sotto lo standard richiesto. Fino al mese di giugno 2006, per ogni settore sottoposto ad autorizzazione, saranno accettate organizzazioni transitorie. Per maggiori informazioni si può visitare il sito internet del SIA.


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Standard richiesti per ottenere la certificazione 40. Dalle consultazioni sono emerse opinioni varie e differenziate in merito agli standard che dovrebbero essere richiesti per ottenere la Certificazione di Fornitore Approvato. Alcuni ritengono che la certificazione ISO9000:2000 e i British Standards siano sufficienti. Altri, acquirenti e rappresentanti delle forze di polizia (ACPO) compresi, sostengono che siano necessari standard aggiuntivi per far fronte ai rischi connessi alla sicurezza pubblica (associati alla esenzione delle licenze) e per innalzare gli standard del settore in generale. Per esempio, l’argomentazione delle forze di polizia è la seguente: “un fornitore di servizi di sicurezza che non dimostra chiaramente un impegno organizzativo volto alla responsabilità sociale, difficilmente potrà offrire un supposto livello di affidabilità ..” 10 Altri (per es., il NEC Group e altri) ritengono che la certificazione ISO9000:2000 sia non necessaria, burocratica, costosa e non in linea con lo snellimento dei regolamenti. Alcune di queste opinioni sono diametralmente opposte tra loro e quindi non è possibile accettarle tutte. 41. Lo scopo della raccomandazione è quello di cercare di indirizzarsi verso migliori principi di regolamentazione e di gestire i rischi per la sicurezza pubblica, cioè. • La certificazione ISO9000:2000 non sarà richiesta ma potrà essere usata come prova per mostrare la conformità a determinati requisiti; • Le certificazioni British Standard pertinenti saranno usate per definire il requisito minimo per l’approvazione ( nel caso in cui siano pertinenti allo scopo) e su questo punto effettivamente c’è totale accordo; • E’ necessario conformarsi ad un esiguo numero di standard aggiuntivi per dimostrare la capacità di far fronte al più ampio numero di rischi per la pubblica sicurezza, associati all’utilizzo di personale non ancora in possesso di licenza . Le organizzazioni in possesso di standard esistenti dovrebbero riuscire a “superare” una parte dei requisiti richiesti per ottenere lo status di Fornitore Approvato (ACS). Il diagramma riportato accanto ha un valore puramente illustrativo, e le percentuali non sono in scala. Esso mostra come nessuno degli standard esistenti soddisfi tutti i requisiti previsti per lo standard ACS.

ISO9000/ British Standards ACS ISO 14001

Investors in People

Gli istituti di vigilanza provvisti di certificazione ISO9000 e British Standards (S7858 e BS7499) dovrebbero essere considerati già in possesso di almeno due terzi dei parametri contenuti nello standard ACS. Il resto – fino al 30% – può essere ottenuto per mezzo di altri standard esistenti e di esempi di migliori pratiche. In realtà nessuno dei parametri rappresenta una vera novità per il settore. ______________________

10

Risposta dell’ ACPO alla Valutazione parziale di impatto normativo (Partial RIA) del 16 novembre 2005.


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42. La motivazione di questa raccomandazione è la seguente: • Dalla consultazione è emerso che un gran numero di partecipanti si è mostrato preoccupato dalla proposta di concedere la certificazione e l’esenzione dall’utilizzare personale prima della concessione di licenza solo a quelle imprese in possesso di certificazioni ISO9000 e British Standards. Questi gruppi comprendono: • Acquirenti di servizi di sicurezza; • Fornitori; • Enti di certificazione; • Forze di Polizia (ACPO) I gruppi consultati accetterebbero l’idea solo a certe determinate condizioni, quali: ○ che i potenziali fornitori certificati debbano esseresottoposti ad ispezione per quanto riguarda le certificazioni ISO9000 e British Standards da parte di un ente UKAS; ○ che gli stessi debbano avere confermato l’osservanza delle migliori pratiche (tramite il manuale di Autovalutazione o in altro modo); ○ che debba essere programmato entro un determinato periodo di tempo un sopralluogo di valutazione; ○ che qualunque elemento desti preoccupazione all’interno di una impresa debba essere esaminato (tramite intelligence) prima dell’approvazione; ○ che la non conformità ai requisiti debba comportare l’esclusione dal Registro dei Fornitori Certificati. • Scopo iniziale degli standard. La certificazione ISO9000:2000 è stata elaborata allo scopo di garantire agli acquirenti la capacità di soddisfare le esigenze dei clienti, piuttosto che per rispondere ai bisogni di tutte le componenti interessate quali la gente in generale, le forze di polizia, i dipendenti o la comunità locale. Mentre la certificazione ISO9000 fornisce una utile rassicurazione per gli acquirenti che comprano servizi da un Fornitore Certificato, essa non è, invece, sufficiente per gli obiettivi più ampi del Modello, compreso quello di consentire l’impiego di personale privo di licenza. • Creare fiducia. Alcuni elementi dello standard ACS non coperti dalle certificazioni ISO9000 e British Standard – circa un terzo dei parametri – sono stati elaborati per concorrere a creare fiducia nell’organizzazione cui deve essere data l’autorizzazione. I criteri relativi alla leadership, alla responsabilità sociale aziendale e alla gestione del personale giocano un ruolo cruciale nel creare fiducia. Una organizzazione che non riconosce le proprie ampie responsabilità sarebbe considerata non idonea a ricevere le autorizzazioni. • Rischio per la sicurezza pubblica. Potrebbe essere considerata una negligenza la mancata considerazione dei problemi della sicurezza pubblica, laddove ciò sia invece possibile. 43. La raccomandazione si basa sulla opzione 2 (paragrafo 23) con l’aggiunta del requisito di dimostrare la conformità a determinati standard. Esistono tre grandi percorsi per l’accreditamento. Percorso 1. Approccio con il Manuale di Autovalutazione. 44. Le organizzazioni che non sono in possesso di standard esistenti possono scegliere di utilizzare il Manuale di Autovalutazione ACS per dimostrare la loro conformità ai requisiti richiesti. Nel periodo di consultazione era stata messa a disposizione una bozza del Manuale come riferimento. In


19 seguito alle risposte e feedback ricevuti da parte di piccole e grandi imprese, il manuale è stato semplificato e adattato allo scopo del Modello, come segue: • Incorporare solo gli elementi essenziali degli standard esistenti richiesti, per dare garanzia di qualità agli acquirenti, e rassicurare sul fatto che la sicurezza pubblica non sia esposta a rischi inaccettabili. Ciò comporta una diminuzione dell’onere per le imprese, rispetto alla piena osservanza richiesta dai metodi imposti dagli standard esistenti; • Riduzione del numero di parametri; • Riduzione, al fine di semplificare, del numero dei differenti livelli di raggiungimento di determinati parametri; • Rimandi più chiari e semplici ai British Standards esistenti (ed alla certificazione ISO9000:2000). 45. L’Autovalutazione è seguita da una visita di controllo da parte di uno degli enti di certificazione approvati dalla SIA, a conferma di un adeguamento soddisfacente agli standard.

Percorso 2. Corsia preferenziale (Passporting) 46. Le organizzazioni che si conformano ai seguenti standard avranno una “corsia preferenziale” per raggiungere i rispettivi standard del Modello. Per tutto ciò che non è compreso negli standard esistenti, esse possono “integrare” le loro certificazioni in modo da soddisfare tutti i requisiti completando parte del Manuale di Autovalutazione di cui sopra: •ISO9000:2000 (omologato da un ente di certificazione accreditato UKAS); •British Standars pertinenti al settore per cui sono state richieste le approvazioni: ○ BS7960:2005 – sorveglianza accessi/steward ○ BS7858:2004 – Screening di sicurezza del personale impiegato in un settore di sicurezza; ○ BS7499:2002 – Sorveglianza di posto fisso; ○ BS7984:2001 – Custodia chiavi e servizi di risposta; ○ BS7872:2002 – Servizi di trasporto valori; ○ BS7958:2005 –Gestione e messa in opera di TV a Circuito Chiuso (CCTV); ○ altri British Standards relativi a settori sottoponibili a licenza, ove questi saranno sviluppati. 47. Un ulteriore vantaggio per le organizzazioni che seguono il percorso 2 e che sono state sottoposte a ispezione relativamente alle certificazioni ISO9000:2000 e British Standards, è quello di poter entrare direttamente nel Modello senza l’ispezione relativa al riconoscimento di ACS. Ogni altro eventuale standard non coperto dalle certificazioni possedute può essere convenientemente associato alla successiva visita ispettiva ISO9000:2000 programmata. Percorso 3. Accreditamenti approvati (Passporting) 48. Qualunque organizzazione in possesso di accreditamento ottenuto per mezzo di un modello approvato dalla SIA, che soddisfi gli standard equivalenti agli altri percorsi finalizzati all’approvazione, può avere “il passaporto” per la certificazione. Purché vengano soddisfatti gli stessi criteri di idoneità sopra menzionati. 49. Ogni ente di certificazione esistente o futuro può sottoporre il suo modello alla SIA perché venga incluso nella lista dei modelli certificati. La SIA valuterà ogni modello in base ad uno


20 Standard comune, in modo da raggiungere una certa omogeneità fra le molteplici certificazioni. La valutazione dei potenziali modelli fa parte del piano di applicazione di cui all’Appendice C : Piano di applicazione e distribuzione. 50. Tra i modelli esistenti in grado di fornire almeno qualcuno degli standard del Modello di certificazione per Fornitori di Servizi di sicurezza privata vanno annoverati: • • • •

Investors in People; Investors In Excellence (che si basa sul modello EFQM: Fondazione Europea Gestione Qualità); ISO14001 (Gestione Ambiente); NSI (National Security Inspectorate) Gold and Silver.

Sintesi delle Raccomandazioni 51. Questa soluzione, pur comportando un aumento di complessità e costi centrali, riduce l’impatto di alcuni dei rischi associati alle Opzioni 3 e 4 e fornisce alle singole imprese il vantaggio aggiuntivo di potere scegliere l’iter preferito di regolamentazione. E’ una soluzione che presenta più vantaggi e meno rischi (se non costi) di qualsiasi delle quattro principali opzioni della Valutazione Parziale dell’Impatto Regolamentare (Partial RIA). 52. Per venire incontro alle svariate esigenze del settore sono disponibili i seguenti diversi percorsi di certificazione ACS: Percorso Descrizione del Accreditamento/i percorso precedente/i richiesto/i 1 Manuale Nessuno standard ACS 2 Corsia ISO9000 & British Preferenziale Standards riconosciuti (passporting UKAS parziale) 3

Passporting (accreditamenti approvati)

Qualsiasi modello approvato dalla SIA per un organismo di certificazione

Il richiedente completa il manuale ACS? Sì Sì, ma si focalizzano gli elementi non ancora coperti dall’accreditamento precedente No, fatta salva la presenza di lacune

Quando la certificazione ACS? Dopo il controllo Accreditamento immediato (corsia preferenziale) Dopo il controllo

Vantaggi 53. Vantaggi: • le aziende possono scegliere il percorso più adatto alla propria situazione. Molte di quelle rispondenti al RIA dovrebbero trovare un’opzione accettabile; • le aziende possono utilizzare personale in attesa di autorizzazione ed essere così esentate da ulteriori costi salariali per un beneficio netto che arriva allo 0,9% del fatturato (vedi esempio su tabella successiva); • le aziende già provviste di un accreditamento hanno a disposizione una corsia preferenziale per la certificazione e possono farsi pubblicità come “aziende certificate”;


21 • • •

• • • • • • • • •

i rischi per la sicurezza pubblica, dovuti al numero elevato di aziende esentate dall’autorizzazione, vengono gestiti ad un livello accettabile; la presente opzione si serve di standard esistenti conformi ai principi d buona amministrazione; quattro o più tipi di accreditamento esistenti verrebbero sostituiti da uno unico: il nuovo Standard ACS potrebbe ridurre i costi della regolamentazione volontaria, in quanto offre alle imprese la possibilità di sostituire gli attuali diversi accreditamenti (ISO9000, British Standards, Investors in People, ISO14001, ecc.) con uno soltanto, più che realizzare il principio amministrativo del “dentro uno, fuori l’altro”; si riduce il rischio di “intasamento” ante - 20 Marzo 2006 dovuto alla richiesta di mezzi di valutazione, in quanto consente a tutte le aziende già dotate di certi accreditamenti (almeno 300) di calendarizzare le valutazioni susseguenti in momenti successivi dell’anno; le aziende prive degli attuali accreditamenti sono incentivate a ottenerne, il che determinerà un generale miglioramento di standard a livello nazionale; ai fornitori certificati sarà possibile espandersi in nuovi mercati poiché il Modello offrirebbe alla clientela garanzie di standard migliori; le compagnie assicurative potrebbero introdurre condizioni più favorevoli ai fornitori certificati e ai loro clienti; la presente opzione potrebbe coprire tutti i rami del settore sicurezza, compreso il Bloccaggio Veicoli, per il quale non esiste attualmente uno standard britannico; si creerebbe una concorrenza naturale tra percorsi d’accreditamento e organi di valutazione, che conterrebbe i costi e accrescerebbe la domanda di percorsi più convenienti economicamente; il Modello potrebbe permettere di misurare il miglioramento dei servizi prestati (per quanto in un quadro di standard multipli); si potrebbe potenzialmente arrivare ad un approccio flessibile in grado di applicare un unico Standard ad aziende di ogni tipo e dimensione; la tabella che segue presenta una stima dei benefici economici per due esempi di azienda: Azienda con £ 500.000 di fatturato (25 dipendenti) priva di accreditamento £ 200 (mezza giornata)

Azienda con £ 5.000.000 di fatturato (250 dipendenti) con accreditamento ISO9000 e British Standards £ 400 (una giornata11)

Costo Completamento Manuale (costo opportunità) Tasse aggiuntive di controllo Tassa di Richiesta SIA

£ 1.000 £ 800 (3 anni), cioè £ 267 annue

Tassa annuale SIA Costi totali

£ 500 all’anno £ 1.967 annue

Minime £ 2.400 (3 anni), cioè £ 800 annue £ 5.000 all’anno £ 6.200 annue

Beneficio stimato pari all’1% del fatturato Beneficio netto

£ 5.000 annue

£ 50.000 annue

£ 3.033 annue (0,61% del fatturato)

£ 43.800 annue (0,88% del fatturato)

_______________ 11

Si presume che una azienda che soddisfa gli standard esistenti abbia gran parte delle prove a portata di mano


22 54. Costi e Rischi: • Mantenere un’ampia gamma di percorsi di accreditamento comporta il rischio di lievi aumenti dei costi SIA per gestire il sistema (ad esempio: elaborazione della modulistica di richiesta); • Maggiore complessità dell’informazione e consulenza fornite alle aziende riguardo ai vari percorsi per la certificazione, che potrebbe anche ingenerare confusione nelle stesse; • Il mantenimento e la verifica della conformità agli standard di tutte le opzioni sarebbero una sfida continua; • Le società non provviste di uno degli attuali accreditamenti avranno pochissimo tempo per ottenere lo status di “utente certificato” entro il 20 Marzo 2006, data dell’entrata in vigore dell’obbligo di legge, il che potrebbe essere uno svantaggio commerciale per tali aziende (di norma, di piccole dimensioni); • Lo standard di alcuni degli organismi di valutazione non ricadrebbe direttamente sotto l’influenza della SIA ed esisterebbe quindi il rischio di divergenze nell’applicazione; • Le aziende già munite di accreditamento non avrebbero bisogno della valutazione prima dell’approvazione in quanto essa verrebbe differita in base al meccanismo della corsia preferenziale. Questo implica che alcune imprese carenti avrebbero comunque uno status di azienda certificata fino al momento del controllo; • Il beneficio netto per alcune aziende potrebbe essere inferiore a quanto previsto dalle tabelle di cui sopra, laddove esse necessitassero di consistenti miglioramenti operativi per conformarsi ai requisiti ACS. Impatto sull’intero settore 55. Un costo rilevante per il settore è quello delle visite ispettive effettuate da organi esterni indipendenti (non la SIA). Esistono varie direttive relative ai tempi di controllo necessari per sistemi diversi: si noti che si tratta solo di informazioni indicative, integrabili presso i relativi organi d’accreditamento. Dimensioni dell’azienda in base all’organico 2 – 20 21 – 50 51 – 100 101 – 500 501 – 1000 1001 – 2000 2001 – 5000 5001 e oltre

Direttive UKAS sui controlli per l’ISO9000 2 – 3 giorni 4 giorni 5 – 7 giorni 8 – 10 giorni 11 – 13 giorni 14 – 15 giorni 16 – 19 giorni 20 giorni e oltre

Direttive per Investors on People 1 – 2 giorni 2 – 3 giorni 2 – 4 giorni 2 – 7 giorni 2 – 8 giorni 3 – 11 giorni 3 – 13 giorni 4 – 15 giorni

Direttive SIA sulla verifica per autovalutazione ACS 1 – 2 giorni 2 – 4 giorni 3 – 6 giorni 4 – 8 giorni 5 – 10 giorni 6 – 12 giorni 7 – 14 giorni 8 – 16 giorni

56. Nella tabella sopra riportata, si possono osservare i seguenti punti-chiave: • le direttive sugli standard IiP (Investors in People) possono tradursi in un basso livello di controllo per organizzazioni non complesse. La portata di IiP è alquanto limitata rispetto all’ISO9000:2000 e al Manuale di Autovalutazione ACS; • i controlli per lo standard ISO9000:2000 necessitano di tempi consistenti poiché coprono un ampio ambito e la verifica di conformità alle procedure documentate eseguita dal valutatore richiede tempo;


23 •

anche se l’auto-valutazione ACS è quella di portata più ampia, i suoi tempi di ispezione sono inferiori a quelli dell’ISO9000 perché si basano su un diverso approccio valutativo. Sulla base dei principi EFQM e Investors in Excellence, il controllo si basa su colloqui in loco con clienti, personale e altre figure. A parere degli organi di valutazione e sulla base di valutazioni-pilota le direttive ACS sarebbero ragionevoli.

57. Le aziende che devono mantenere l’attuale accreditamento ISO9000:2000 potrebbero riuscire a reperire un ente che effettui una valutazione combinata ISO9000 e ACS in tempi uguali a quella per l’ ISO9000, evitando così ulteriori aggravi sulle ispezioni. 58. Per le aziende non ancora accreditate l’autovalutazione ACS richiederà, di norma, tempi di controllo pari alla metà di quelli richiesti dall’accreditamento ISO9000:2000 (ipotizzando strutture mono-settoriali, non complesse). La differenza di costi aumenta ancora se si considera la preparazione dei documenti necessari per l’ISO9000:2000, che richiede, di solito, almeno £ 1.000 per la consulenza esterna (o, secondo alcuni interpellati, almeno £ 5.000). 59. Le direttive per gli organi di valutazione relativamente al tempo necessario per ogni singola perizia si baseranno sulle informazioni acquisite e sulla valutazione dei rischi presentati da ogni singola azienda. Tali informazioni si aggiorneranno di anno in anno di modo tale che alcune aziende vedranno ridursi il livello dei controlli, mentre per altre si accrescerà. 60. La varietà degli iter percorribili per acquisire lo status di Fornitore Certificato permette alle aziende di scegliere l’opzione che offre i maggiori vantaggi o riduce gli oneri normativi; 61. La tabella che segue presenta una stima dell’impatto dei costo relativi alle varie opzioni (riferite all’intero settore) Costo per l’intero settore Opzione (numero delle aziende nel Modello) 1. Opzione del Non Agire (nessuna azienda)

Costo per valutazioni

Tasse per la SIA

Costo della Pratica

Totale

£0

£0

£0

2. Modello senza standard (800 aziende)

£0

£0

3. Accreditamenti esistenti (600 aziende)

da £ 0,45m a £ 0,6 annue (300 aziende da £ 1.500 a £ 2.000)

£ 1,2m annue,, probabilmente in diminuzione col tempo £ 1,35 m annue

£ 0 ma £ 20-40 all’anno per retribuire personale non autorizzato non abilitato al lavoro £ 1,2m annue

4. Nuovi standard SIA

da £ 0,65 a £ £ 1,35 m annue 1,0 annue da £ 0,65 a £ 1,35 m annue £ 1,0 annue

Combinazione delle Opzioni 3 e 4 (800 aziende)

da £ 0,3 a £ 0,6 annue (300 aziende da £ 1.000 a £ 2.000)

da zero a £ 250.000 da zero a £ 250.000

£ 2,1m-2,55m annue + costi per 200 e più aziende per retribuire personale privo di licenza non abilitato al lavoro da £2,0m a £ 2,6m annue da £2,0m a £ 2,6m annue


24 62. L’Opzione 1 potrebbe comportare un costo di gestione stimato in £20-40 milioni per l’intero settore, qualora non sia concesso l’utilizzo di personale privo di licenza. 63. I costi dell’Opzione 2 “No Standard” sono i più bassi. La stima di £ 1,2 milioni si basa sui diritti da versare alla SIA per il trattamento pratiche e l’effettuazione dei controlli aggiuntivi come sopra indicato. Tale cifra totale copre i costi del personale SIA ma potrebbe ridursi nel tempo dopo il recupero completo delle spese di messa a punto. 64. Per l’Opzione 3 (utilizzo degli standard esistenti) si ipotizza che un massimo di 300 aziende, ancora sprovviste di accreditamento approvato, ne richiedano uno a causa dei costi maggiori di questo iter. I costi medi della pratica sono preventivati tra £ 1.000 e £ 2.000 (spese di consulenza tipici per pratica di accreditamento ISO9000:2000). Le spese aggiuntive previste per le valutazioni sono comprese tra £ 1.500 e £ 2.000 per le aziende non ancora accreditate. I diritti spettanti alla SIA sono stimati in £ 1,35 milioni da dividersi tra le aziende in base alle opzioni di seguito esposte su come strutturare le tasse per coprire i controlli di idoneità previsti per tutte le opzioni eccetto l’Opzione 1. 65. Per espletare le pratiche per l’Opzione 4 si può preventivare, per 500 aziende, un costo medio di £ 500 ad azienda ma molte di esse non avranno bisogno di consulenza esterna. Per la valutazione si prevede, sempre per 500 imprese, una spesa di circa £ 800 - £ 1.200 ciascuna. Le 300 aziende che si ipotizza siano in possesso di un accreditamento esistente potrebbero anche spendere dalle £ 800 alle £ 1.200 ciascuna di costi aggiuntivi per i controlli richiesti per conformarsi ai requisiti aggiuntivi previsti dall’Opzione 4 (quindi: circa £ 300.000 per l’intero settore). I diritti da versare per la SIA sono uguali all’Opzione 3. Sono possibili contributi per piccole imprese, ad esempio per la formazione del personale necessaria a migliorare l’operatività aziendale. Detti contributi vanno richiesti da ogni singola azienda. 66. Le tasse SIA delle Opzioni 3 e 4 sono uguali, in quanto il lavoro richiesto (trattamento pratica, controllo di idoneità, garanzia di qualità) è lo stesso. Per tutte le opzioni le perizie di valutazione sono esternalizzate. 67. La raccomandazione – che combina le Opzioni 3 e 4 – costa quanto l’Opzione 4 in quanto questa ultima già prevedeva il massimo utilizzo degli accreditamenti esistenti Proposta Strutturazione Tasse 68. Conformemente all’orientamento del Ministero del Tesoro, si propone di dividere le tasse in due voci distinguendo tra: pre-certificazione (diritti per l’istanza) e post-certificazione (diritti annuali d’iscrizione). I diritti versati per l’istanza intendono coprire i costi per l’istruzione della pratica mentre la tassa annuale serve per la gestione corrente del sistema, coprendo le spese generali SIA e altri costi di gestione, amministrazione, controllo e attività operative varie. 69. I costi proposti per i diritti variano a seconda delle dimensioni dell’azienda, così come avviene presso il Ministero per Industria e Commercio: Tipo d’azienda 12 Micro

Numero dipendenti meno di 10

Tassa di richiesta £ 400

Piccola Media Grande

da 10 a 25 da 26 a 250 oltre 250

£ 800 £ 1.600 £ 2.400

Tassa annuale d’iscrizione £ 20 per dipendente autorizzabile “ “ “ “ “ “ “ “ “

La certificazione ha, per legge, una validità massima di tre anni rinnovabile su richiesta. Le tasse proposte per il rinnovo verranno riconsiderate prima della trattazione dei primi rinnovi. 12

Secondo le definizioni in base alle dimensioni delle imprese adottate dal DTI (Ministero Commercio e Industria)


25 70. La raccomandazione per la Tassa d’Iscrizione Annuale è l’Opzione c: Opzione c: i diritti sono commisurati all’organico (dipendenti autorizzabili). Un’ulteriore analisi di costi e proiezione redditi ha portato alla proposta di fissare in £ 20 l’ammontare per dipendente, che è pari a quello indicativo nel Partial RIA. Un rilevante numero di interpellati ha preferito questa opzione, sebbene molti abbiano anche proposto l’Opzione a – in cui le tasse corrispondono a fasce fisse di fatturato (ditte appartenenti alla stessa fascia pagano la stessa tassa). La meno popolare è stata l’Opzione b – che fissa le tasse a una percentuale di fatturato (stimato nello 0,1 %). L’Opzione c aderisce all’orientamento del Tesoro più di tutte le altre, per cui ne viene raccomandata l’attuazione.

Risultati dell’iniziativa di consultazione 71. L’ Appendice D contiene una sintesi delle risposte fornite alla consultazione. 72. La maggioranza degli interpellati ha scelto l’Opzione 3 o 4 in percentuali alquanto prossime (rispettivamente il 45% e 46%). La maggior parte di chi ha preferito l’Opzione 3 ha scelto la 4 come seconda scelta e viceversa. Pochi (6%) hanno scelto l’Opzione 2 (No Standard) e solo il 2% era favorevole all’Opzione 1 (Nessun Intervento) come prima scelta. 73. In generale gli interpellati hanno espresso la volontà di adottare un sistema che preveda standard esaurienti e severi e da alcuni questa è stata indicata come motivazione della scelta sia dell’Opzione 3 che della 4. Dato che non vi erano indicazioni relativamente agli standard richiesti per l’Opzione 4, in alcune risposte è stata preferita l’Opzione 3, ritenendo che gli standard fossero bassi. 74. Esiste un chiaro e ampio sostegno al mantenimento e miglioramento degli standard per un’efficace disciplina del settore. Utilizzo del sub-appalto 75. Dopo il primo anno di funzionamento del Modello la verifica annuale dovrebbe stabilire se i sub-appaltatori utilizzati dalle aziende approvate debbano essere anch’essi imprese certificate, altrimenti le aziende potrebbero servirsi di sub-appaltatori non certificati lasciando invece intendere ai propri clienti di offrire il servizio a norma del sistema. La ragione per cui tale condizione non viene imposta per il primo anno è che non si vuole impedire alle aziende l’utilizzo di loro attuali sub-appaltatori la cui pratica di certificazione fosse ancora in corso. Pari Opportunità e Non-Discriminazione 76. Nessuna delle opzioni contiene raccomandazioni che si ritiene possano determinare discriminazioni per motivi territoriali, razziali, religiosi, di sesso o inabilità. Anzi, il Modello dovrebbe agevolare l’impiego di personale avente richieste di licenze più complesse permettendo alle aziende l’assunzione di dipendenti con pratiche d’autorizzazione ancora in corso anche se di durata maggiore della media. Diversamente le aziende sarebbero scoraggiate dall’assumere tale personale in assenza del Modello. 77. Alle aziende che intendano aderire al sistema verrà anche chiesto di dimostrare l’impegno a promuovere la diversità. Un requisito minimo per partecipare al modello sarà la conoscenza delle


26 norme relative a razza e diversità. Il Modello potrebbe anche prevedere un forum dove le aziende discutano e cerchino le soluzioni a problemi comuni. Consultazione con le piccole aziende: Test d’Impatto sulle Piccole Imprese 78. Poiché l’ACS è un modello volontario le piccole imprese non sono obbligate ad aderirvi né a sostenere le spese d’adesione. 79. La SIA ha effettuato nel 2004 la prima fase di una Verifica d’Impatto sulle Piccole Imprese con un ampio giro di consultazioni tra circa 200 ditte riguardo agli effetti del Modello. E’ emerso che esiste un notevole interesse per l’ACS ma che la partecipazione delle imprese medio-piccole potrebbe essere scoraggiata dai costi. Nel giugno 2005 si è tenuto uno dei vari gruppi di discussione tra le piccole aziende al fine di studiare l’impatto del sistema proposto sulle imprese di tale entità. Le previsioni non indicano svantaggi iniqui a discapito di queste aziende. 80. Dopo l’istituzione del RIA Parziale e a seguito di un’analisi sui costi probabili della pratica, la tassa “base” proposta per la richiesta d’adesione al Modello è stata ridotta a £ 400 per le imprese con un organico pari o inferiore a 10 unità. 81. Da un’iniziativa di consultazione sulla bozza dello Standard ACS, tenuta in gennaio-febbraio 2005, sono emerse alcune preoccupazioni per l’onerosità conseguente alla presenza di un qualunque modello basato su standard (vedi Opzioni 3 e 4). A dette preoccupazioni la combinazione raccomandata delle Opzioni 3 e 4 ha fornito le seguenti risposte: • Non prevedere l’accreditamento ISO9000:2000 come pre-requisito di adesione al Modello, in quanto ciò potrebbe gravare su alcune società in termini di costi e complessità; • Impartire direttive specifiche agli addetti alle valutazioni per trattare in modo appropriato e specifico le piccole società; • Effettuare esperienze pilota con piccole imprese provenienti da diversi settori per garantire la fattibilità del sistema con imprese di tutte le dimensioni; • Utilizzare esempi di documenti e pratiche, già svolte da imprese a norma, come modelli per le piccole aziende (Informazione e Formazione); • Ferma restando l’applicazione dello stesso standard a tutte le società, dare la possibilità a quelle di piccole dimensioni, ove opportuno, di seguire un approccio più semplice di quello che si potrebbe richiedere a imprese più grandi. 82. La SIA si è consultata con il Servizio Piccole Aziende del Ministero del Commercio e Industria su passaggi chiave, riguardanti preoccupazioni e problemi inerenti la natura del sistema nascente. In base della raccomandazione non si ritiene che l’impatto sulle piccole aziende sia significativamente diverso da quello sulle più grandi. Valutazione per la Concorrenza 83. Il Test-Filtro per la Concorrenza, raccomandato dall’Ufficio di Gabinetto, indica l’assenza di effetti significativi della presente misura sulla concorrenza nel settore sicurezza. A breve termine le aziende già accreditate sono leggermente avvantaggiate, il che deriva dagli investimenti già compiuti per gli standard. 84. A breve termine il Modello permetterà agli acquirenti di servizi di sicurezza di distinguere tra chi è dentro il sistema e chi è fuori. Se certi acquirenti decidono di comprare solo da aziende certificate, quelle non-certificate potrebbero perdere contratti. Le società dovranno decidere se investire in standard o fare richiesta di certificazione.


27 85. Sulla base della raccomandazione si prevedono i seguenti effetti sugli organi di Valutazione e Controllo: • Creazione di una ulteriore richiesta di valutazioni in un mercato aperto. Rimarrebbe aperta l’opportunità d’ingresso nel mercato di altri organismi di valutazione; • Creazione di un mercato concorrenziale che tenga bassi i costi senza ulteriori interventi. L’Opzione 2 avrebbe ridotto in misura significativa la richiesta di valutazioni e controlli, perché le ditte non ne avrebbero avuto bisogno per ottenere la certificazione. L’Opzione 1 potrebbe non avere avuto alcun effetto. Applicazione e Sanzioni 86. La Legge per il Settore della Sicurezza Privata punisce penalmente chi dichiari falsamente di avere lo status di azienda certificata. La SIA si proporrà di servirsi di agenzie partner, ove necessario, per perseguire le violazioni, e avrà poteri e risorse per perseguirle autonomamente. 87. Elemento critico del Modello (come previsto dalla legge) è l’osservanza degli standard e della legge. La parte più impegnativa in tal senso sarà compiuta da organi di valutazione esistenti e da organizzazioni partner (come la polizia). La maggioranza delle certificazioni e degli accreditamenti esterni richiedono controlli campione di luoghi e persone. Si prevede che le valutazioni di conformità al manuale ACS di Auto-Valutazione richiedano da uno a otto giorni per organizzazioni uni-settoriali prive degli attuali accreditamenti, ovvero un tempo alquanto inferiore di quello impiegato per un’ispezione tipica ISO9000:2000. 88. Molti dei feedback ricevuti, anche nel corso del Valutazione dell’impatto regolamentare, si riferivano alla necessità di omogeneità tra gli organi. Una piccola squadra di addetti alla garanzia di qualità verrà quindi utilizzata dalla SIA che si occuperà anche dei reclami e di un programma di valutazioni per garantire una gestione accettabile dei rischi. Gli accertamenti di non-conformità verranno trattati secondo una procedura standard che prevede la notifica di non-conformità da parte di organi di valutazione e certificazione esistenti (ove possibile) e la concessione alle società o persone destinatarie di un lasso di tempo stabilito per adeguarsi. 89. La SIA può richiedere più o meno controlli a seconda della valutazione di rischio. Ai fornitori certificati si chiederà l’adeguamento ad ogni eventuale requisito aggiuntivo di controllo per preservare l’integrità generale del sistema. 90. Le sanzioni eventualmente irrogate dalla SIA alle società certificate sono: • obbligo di ulteriori controlli a carico della società, e a spese della stessa; • revoca della possibilità di utilizzare personale la cui pratica di autorizzazione è in corso di perfezionamento (ai sensi dell’art. 4.4 del Private Security Industry Act); • revoca della prerogative di utilizzo del logo ACS su cancelleria, divise, veicoli e altro e della descrizione della ditta come fornitore certificato; • annullamento di servizi fruibili in quanto società certificata, come l’accesso al servizio informazioni; • cancellazione dal registro SIA delle società certificate e dal modello stesso; 91. Le sanzioni comminabili dalla SIA in caso d’inosservanza dei richiesti standard di valutazione da parte dello organo di controllo autorizzato dalla SIA sono le seguenti: • obbligo per l’organo di controllo di ri-ottenere l’accreditamento (dall’UKAS) per poter compiere ispezioni; • revoca della certificazione SIA che autorizza l’organo di controllo ad effettuare certi tipi di controlli su certi tipi di società;


28 • •

cancellazione dalla lista degli organi di controllo con certificazione SIA. Per chi ha come attività principale l’effettuazione di valutazioni per la SIA questo provvedimento avrà un forte impatto; revoca degli accreditamenti esterni dall’elenco di quelli ammessi dalla SIA nella procedura autorizzatoria (passporting).

92. Tali sanzioni sarebbero sufficienti a garantire l’osservanza delle norme in costanza di risorse. Ove necessario, parte dell’attività di controllo conformità potrebbe essere subappaltata dalla SIA ad organi di controllo accreditati. Modalità di monitoraggio dopo l’attuazione del sistema 93. La SIA terrà sotto costante controllo l’andamento delle adesioni al Modello in quanto si tratta di un dato che incide sul rientro economico. Si tratterà di un argomento trattato nel corso di ogni riunione organizzativa mensile. 94. L’efficacia del Modello e gli standard applicati saranno oggetto di verifica annuale. Eventuali proposte di modifica saranno sottoposte al visto del Segretario di Stato. 95. Si propone di costituire un “Gruppo Utenti” delle ditte certificate che fornirà dati circa il funzionamento del Modello. Ci saranno anche incontri in fasi chiave per controllare il buon andamento del Modello ed il raggiungimento degli obiettivi. 96. Gli enti di settore esistenti continueranno a rappresentare i propri interessi presso la SIA. La SIA accoglierà le opinioni proposte e ne terrà conto.

Benefici economici 97. Benefici per le società certificate: • • • • • •

Riduzione fino allo 0,9% dei costi di turnover con il permesso di utilizzare personale in attesa di licenza; Partecipazione a più Gare d’Appalto e più appalti vinti grazie allo status di fornitore certificato; Conservazione del rapporto di lavoro con la clientela esistente come conseguenza del riconoscimento ACS (Modello di certificazione per fornitori di servizi di sicurezza privata); Inclusione nell’Albo pubblico dei Fornitori Certificati; Possibili riduzioni assicurative ai Fornitori Certificati e ai loro clienti qualora possa essere dimostrato che il rischio di perdita o il numero di richieste di indennizzo sia inferiore; Rischio ridotto di richieste di indennizzo non accolte a causa di una maggiore aderenza alle best practices ed alla legge.

Benefici: Ambientali e Sociali 98. Il Modello conseguirà benefici sociali dando alle persone l’opportunità di lavorare prima di avere ricevuto la licenza, mentre diversamente le ditte potrebbero non essere preparate ad assumerle. Il Modello potrebbe anche richiedere alle ditte di elevare gli standard in tutto il settore per far fronte a problemi specifici.


29 99. Si prevede che il Modello concorra ad accrescere la fiducia della gente nel settore della sicurezza privata migliorando la professionalità e le opportunità di tutti coloro che vi lavorano. 100. Un ulteriore obiettivo della SIA (Autorità dell’industria della Sicurezza) è di rafforzare la famiglia allargata delle forze di polizia incoraggiando e sostenendo un ulteriore impegno del settore della sicurezza privata. La risposta della ACPO (Associazione dei Funzionari di Polizia) alla Valutazione Parziale dell’Impatto Normativo recita: “Scopo della SIA è anche quello di ridurre la criminalità e i disordini e di promuovere la sicurezza collettiva e crediamo che l’industria della sicurezza possa ottenere progressi significativi in questo ambito, se il modello diventasse operativo”. 101. Il Modello potrebbe rappresentare un elemento chiave nell’aiutare la polizia ad affrontare la criminalità e i disordini e a ridurre la paura del crimine. 102. Il Modello potrebbe migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti precisando i requisiti minimi al quale tutti i datori di lavoro devono conformarsi. A lungo termine, è possibile che più persone possano considerare il lavoro nell’industria della sicurezza come una valida scelta di carriera piuttosto che un ripiego. Un modello con un obiettivo preciso potrebbe migliorare la soddisfazione nel lavoro e ridurre definitivamente l’idea dominante nel settore di lunghi turni di lavoro, migliorando in linea generale la qualità della vita agli addetti. Ciò sarebbe evidenziato da una riduzione dei livelli medi di turnover nel settore. 103. Migliori modalità di gestione potrebbero aiutare a ridurre la rotazione del personale, dimostrando così un crescente livello di sicurezza avvertito dagli addetti. 104. Sono in fase di discussione a livello europeo proposte per modificare la Direttiva sull’Orario di Lavoro. La situazione verrà monitorata per quanto attiene l’impatto sul Modello.

Costi: Ambientali e Sociali 105. Non ci si aspetta nessuno specifico impatto ambientale in un prossimo futuro per nessuna delle opzioni considerate. 106. Non si prevede nessun costo sociale suppletivo in seguito all’attuazione del Modello. 107. Non si prevede che il Modello creerà una carenza di personale perchè esso permette di assumere personale in maniera più flessibile e tempestivo. Se gli imprenditori scelgono di non aderire al Modello e alla fine falliscono perchè i clienti insistono sul riconoscimento ACS, allora è probabile che il personale munito di licenza si risolta altre società con certificazione ACS . Si prevede quindi un impatto sociale minimo.


30

Appendice A: Modello di Costi per calcolare l’impatto sul settore di una mancanza del Modello (Opzione del Non Agire )

Opzione 1: Opzione del Non Agire Descrizione del Modello: 1. Con questa opzione si proseguirebbe, di fatto, l’attuale sistema di autoregolamentazione senza alcun ulteriore intervento del Governo. Le licenze entrerebbero in vigore per legge per tutti i settori dove opera personale di vigilanza, a partire dal 20 marzo 2006. L’attività di controllo degli accessi ( da aprile 2005) e di bloccaggio ruote di veicoli ( da maggio 2005) è già autorizzabile per legge. 2. Le azioni alternative che le imprese potrebbero trovare comprendono: • Alcuni clienti potrebbero cercare di trasferire i servizi di sicurezza al loro interno per evitare i costi relativi alle licenze; • Alcune imprese operanti nel settore della sicurezza potrebbero scegliere di fornire una squadra di gestione della sicurezza per mezzo di un contratto, gestendo il personale aziendale di prima linea del cliente; •Le imprese operanti nel settore della sicurezza che offrono anche servizi non sottoposti a licenza, potrebbero impiegare il personale in quelle attività fino a che non vengano rilasciate le licenze; •Alcune imprese potrebbero essere tentate ad impiegare illegalmente il personale privo di licenza. Comunque, i clienti si renderanno conto che, oltre ai rischi connessi alla violazione di legge, non sono coperti dall’assicurazione e potrebbero decidere che non vale la pena di correre questo rischio.

Benefit dell’opzione • Assicurarsi che tutto il personale sia in possesso di licenza prima di instaurare il rapporto di lavoro potrebbe avere dei vantaggi per la sicurezza pubblica riducendo il rischio che soggetti indesiderabili siano impegnati in compiti di sicurezza per il periodo di sei settimane che tipicamente intercorre fra la richiesta e il rilascio di una licenza; • Il salario minimo potrebbe aumentare del 25/50% ( in base all’esperienza della “presentazione ufficiale” della licenza di Sorvegliante di Accessi ) creando un miglioramento negli standard di vita di coloro che operano nell’industria della sicurezza e nello status della professione in generale;

Rischi / Costi dell’Opzione • Il servizio clienti e la sicurezza pubblica potrebbero essere messi in pericolo in quanto le persone e la proprietà non possono essere sicure a causa della non disponibilità di personale in possesso di licenza, • Il turnover del personale potrebbe aumentare a causa della “caccia di frodo” di personale in possesso di licenza . • Possibili costi aggiuntivi fino a £20m-£40m nelle retribuzioni salariali nel settore, o di £180 per dipendente che corrisponde a circa l’1% del fatturato medio ( vedasi a tergo ). • I clienti dovrebbero pagare l’aumento delle retribuzioni salariali inglobate nell’aumento dei costi dei servizi, • I consumatori finali subirebbero l’aumento dei costi dei beni in genere e dei servizi a causa dell’aumento dei costi dei servizi. • Le imprese non dovrebbero pagare per un • I costi di sviluppo e ricerca sostenuti fino ad Modello di Certificazione del costo di £1.35m oggi ( fino a £1.5m) causerebbero un deficit


31 all’anno,

nelle finanza pubblica nell’anno finanziario 2005/6 • La maggior parte delle imprese operanti nel campo della sicurezza potrebbero uscire dal mercato • Alcune imprese potrebbero essere tentate ad impiegare personale privo di licenza al fine di adempiere agli obblighi contrattuali o per evitare di perdere contratti, Ciò potrebbe presentare maggiori rischi per la sicurezza pubblica.

Calcolo dei costi-benefici della certificazione 3. Il Modello di Fornitore Certificato fornirà alle imprese l’opportunità di ricevere una esenzione di carattere straordinario per potere impiegare il personale con richiesta di licenza in corso. Si calcola che il vantaggio di questa concessione sia almeno di £180 per dipendente (circa l’1% del fatturato) di una organizzazione rappresentativa. Parecchie organizzazioni hanno intrapreso proprie stime del costo relativo al rimanere fuori dal Modello, confermando questa analisi. 4. Il vantaggio nasce dal modo in cui una impresa dovrebbe operare fuori dal Modello. Un approccio è quello di mantenere “in panchina” dei dipendenti “fuori servizio” al momento non impiegati nei contratti. Se una impresa subisce un ricambio del 10% del personale (percentuale relativamente bassa) e paga altro personale in sostituzione, in attesa che quel personale ottenga il rilascio della licenza, dovrà affrontare i seguenti costi: 10% x

£15.00013 x

( 6 settimane su 52)

=

£173 per dipendente

Presupposti 14 • Il turnover del personale è del 10% ( il turnover tipico può essere del 20-50% o più); • Questo 10% di nuovo personale assunto non possiede già la licenza PSIA. Se i nuovi assunti sono già in possesso di licenza non ci sono costi aggiuntivi; • Questo 10% di personale non può essere impiegato in nessun altra attività redditizia; • La retribuzione salariale di base è di £15.000; • Non sono stati inclusi costi addizionali nel salario (cosa che potrebbe, quindi, far sottostimare leggermente il costo totale); • I tempi della SIA per il rilascio della licenza sono di 6 settimane; • Con la certificazione una impresa sarebbe in grado di impiegare in attività redditizie il personale all’inizio di quel periodo di attesa di sei settimane . 5. Un gran numero di imprese, ad eccezione delle piccole imprese e di quelle che hanno un basso turnover di personale, realizzerà un utile finanziario netto grazie alla certificazione.

________________ 13

Tipica retribuzione salariale di base di una guardia giurata. Ad eccezione di quando espressamente specificato, tutti i dati relativi all’industria, compreso il numero dei dipendenti e il turnover annuale, sono basati su ricerche della SIA.

14


32 Calcolo dei vantaggi aggiuntivi : utile lordo 6. Questo benefit può essere considerato come un’aggiunta al vantaggio di evitare i costi in alto calcolati . 7. Una impresa in possesso di approvazione è in grado di assumere nuovi contratti a differenza di quanto potrebbe fare una impresa priva di approvazione. Le imprese normalmente potrebbero avvalersi di un mese di preavviso dell’inizio di un nuovo contratto, periodo che non sarebbe sufficiente per l’assunzione, l’addestramento e le licenze di nuovo personale. Tuttavia le imprese certificate dovrebbero riuscire a essere operative entro quel periodo. Utile lordo medio : Retribuzione salariale: Turnover del personale: Settimane di attesa per la licenza:

14% £15,000 10% 6

Benefit aggiuntivo per dipendente

£24 all’anno


33 Appendice B – Compendio delle conclusioni della precedente ricerca “L’Impatto delle Licenze e di altri cambiamenti sul Settore della Sicurezza” Giugno 2003 Perpetuity Research & Consultancy International (PRCI) Ltd”, 6 Salisbury Road, Leicester, LE1 7QR. Seguono considerazioni scelte dall’Executive Summary: “Ci sono risultati deprimenti. Gli standard nel settore sono bassi. Il controllo quinquennale iniziale non è ben eseguito. Il controllo decennale non è sempre eseguito completamente, alcuni dicono che diventerà inutile come requisito di base con una ricerca presso l’Archivio Giudiziario, sebbene ciò non rappresenti una giustificazione per non essersi conformati ai British Standards in passato. Inoltre, in futuro, dati i cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro con l’introduzione di più lavoratori immigrati, le difficoltà di controllo possono in realtà aumentare. L’impatto dell’attuazione anche di standard piuttosto essenziali – in particolar modo per quel che concerne i controlli – rappresenterà un grande passo avanti per molte società e non solo quelle piccole.” “Una parte del personale non riceve alcun Management Training o nemmeno soddisfa i requisiti minimi.” “Il Management Training e la pratica dell’effettiva gestione del personale e degli appalti sono stati carenti nella maggior parte dei sottosettori. Ci sono anche stati sporadici casi documentati in cui i manager impedivano ai senior executive di ricevere descrizioni dettagliate dei problemi operativi o di altro genere. Questi due fattori hanno un notevole influsso sulla capacità di utilizzare al meglio personale più scrupolosamente controllato, formato e potenzialmente motivato, che ci sarà una volta introdotto il rilascio delle licenzi. In maniera ugualmente importante essi incidono sulla capacità di molte società di seguire i diversi trend di cambiamento che stanno attualmente caratterizzando il settore. “Molti hanno intuito che il Modello di Certificazione per Fornitori di Servizi di Sicurezza Privata avrebbe fornito, se rigoroso nei suoi standard, un meccanismo chiave per migliorare le prestazioni nel settore, per molti cosa più importante della concessione di licenze a singoli dipendenti. C’è stato anche ampio consenso sul fatto che un fattore chiave per determinare l’efficacia o meno della legge è la qualità e il livello del regime di applicazione. L’esperienza all’estero mostra che un’applicazione debole della legge mina le buone intenzioni degli organi di controllo.” “Ricerca sul Modello di Certificazione per Fornitori di Servizi di Sicurezza Privata – Analisi Volumetrica”, 2004 AMA Research, 13 Imperial Square, Cheltenham, Gloucestershire GL50 1QB. Seguono alcune considerazioni scelte dall’Executive Summary: Conoscenza e costi La maggior parte degli interpellati a conoscenza del modello di certificazione proposto dalla SIA (Autorità dell’industria della Sicurezza) erano propensi ad aderire, purché ci fosse un ragionevole equilibrio costi-benefici. Molti interpellati hanno lasciato intendere che avrebbero scelto la SIA per ottenere una certificazione, dato che essa è un’organizzazione sostenuta dal governo e che avrebbero preferito aderire al modello della SIA piuttosto che di altri, ritenendo simili tutte le proposte di modelli. Quasi tre quarti (72%) degli interpellati hanno detto che “molto probabilmente” avrebbero cercato di diventare un Fornitore di Servizi Certificato SIA .


34 Ad ogni buon conto il settore viene negativamente influenzato dai costi aggiuntivi dovuti all’introduzione delle licenze ed alla conseguente necessità di ulteriore formazione e non è affatto propenso a gravare di ulteriori spese le proprie strutture aziendali. In verità la questione dei costi e il fatto che il settore sia molto attento ai prezzi, è scottante e le società saranno molto sensibili a qualsiasi spesa ulteriore. Nella consultazione i risultati riguardanti il fattore dei costi sono stati un po’ deludenti ma forse prevedibili, per il fatto che quasi tutti gli interpellati hanno optato per la scelta più economica sia per le tasse di registrazione che per la quota annuale. Laddove si è specificata la cifra che si era disposti a pagare, questa è stata sempre molto bassa. Alcuni hanno affermato che poiché il modello è sponsorizzato dal governo questo dovrebbe finanziarlo piuttosto che richiedere pagamenti ad un settore già in difficoltà… Le risposte per settori sono state in generale molto simili, e di seguito vengono illustrati i vantaggi primari che gli istituti di sicurezza ricercherebbero in ogni modello: I vantaggi del modello citati dagli istituti di sicurezza Devono avere: formazione del personale, condizioni assicurative favorevoli per la società di sicurezza, possibilità di utilizzare il logo ACS o della SIA sulle brochures e sui veicoli, banca dati dei Membri pubblicamente disponibile, Campagna di Pubbliche Relazioni e Pubblicitaria della SIA per gli utenti finali – per influenzare gli acquirenti e aprire i mercati; Dovrebbero avere: condizioni assicurative favorevoli per i clienti degli istituti di sicurezza, consulenza da parte di esperti su come migliorare le procedure interne. Vorrebbero: accesso ad una linea telefonica di consulenza su problemi urgenti di natura legale, tributaria, del personale, salute e sicurezza, accesso alla ricerca e all’informazione, comprese le tendenze di mercato. Sono stati anche citati parecchi altri benefit, compresa l’assistenza nel controllo della fedina penale di personale eventualmente da assumere; la comunicazione rapida con gli altri membri, cioè risposte ai quesiti via email; concessioni sul rilascio di licenze in blocco; l’aiuto della polizia nei procedimenti giudiziari; un’azione rapida e visibile contro le false rivendicazioni; ed elenchi dei fornitori preferiti per materiali e servizi. Caratteristiche citate dagli utenti finali L’utente finale richiede: • L’elemento temporale e quindi il risparmio dei costi nel potersi affidare al Modello della SIA - tempo e fatica risparmiati nel controllo dei fornitori e del personale. • Tranquillità e fiducia sul fatto che la società offrirà un servizio di qualità: professionalità, alti standard e livelli di formazione. • Alta qualità del personale, compreso la bella presenza, la formazione, la competenza, gli atteggiamenti, livelli e medie retributive buone per attirare tale personale. Minor turnover del personale. • Eccellente attenzione al cliente – con il fornitore della sicurezza che mostri un chiaro interesse nel perseguire gli obiettivi del cliente finale. Eccellente rapporto col cliente, coordinazione tra il gestore della sicurezza e l’utente finale, suggerimenti proattivi e buon feedback sulle problematiche e le procedure di sicurezza dell’utente finale. • Prove della solidità finanziaria e della regolarità fiscale dell’istituto di vigilanza. • Capacità di offrire consulenza all’utente finale su tutte le principali questioni legislative e di altro genere concernenti il settore della sicurezza.


35 •

Inoltre, l’utente finale si aspetterebbe idealmente che la SIA offrisse effettivamente un servizio di sostegno in caso di problemi con una società certificata, e che assicurasse una cura continua del modello così da rendere affidabile la certificazione. Ciò, probabilmente, significherebbe che la SIA dovrebbe garantire sanzioni per i gestori della sicurezza che rimangono al di sotto degli standard, oltre a operazioni di marketing e comunicazione per gli utenti finali, così da rafforzare il concetto che la certificazione è valida.


36 Appendice C : Programma di attuazione e diffusione 1) Gli obiettivi da raggiungere e i risultati dell’attuazione rispecchiano quelli del Modello stesso elencati in dettaglio nella voce Scopo ed Effetto Designato della Misura. Gli obiettivi specifici da raggiungere sono i seguenti: • •

Assicurarsi che tutte le imprese abbiano le informazioni necessarie per potere scegliere il percorso più appropriato per ottenere la certificazione; Consentire al maggior numero possibile di imprese che soddisfino i dovuti standard di impiegare il personale in attesa di licenza, entro la fine del mese di marzo 2006 in tempo per l’entrata in vigore dell’obbligo della licenza.

2) I criteri di successo sono : • • • • • • •

Le imprese che rappresentano almeno £1 miliardo di fatturato sono approvate entro sei mesi dal lancio del Modello. Almeno due imprese con fatturato al di sotto di £500.000 sono approvate entro sei mesi dal lancio del Modello. Per imprese in possesso di precedenti accreditamenti e su cui non ci sono elementi che possano creare dubbi, il processo di certificazione può durare meno di due settimane. Ad alcune imprese è stata negata la certificazione, oppure la certificazione è lasciata in sospeso in attesa che esse assumano determinate iniziative, a conferma che non è facile raggiungere gli standard; Imprese diverse hanno scelto percorsi diversi per ottenere la certificazione, a dimostrazione che la scelta di offrire percorsi alternativi per ottenere l’approvazione è stata giusta; Le imprese possono scegliere di rivolgersi a più enti di certificazione; Le imprese possono, di solito, trovare un ente di certificazione disponibile ad effettuare un sopralluogo entro un tempo ragionevole ( per esempio tre mesi dalla prima richiesta di informazioni).

3) La consultazione avverrà fra tutti gli interessati, compresi: • • • • •

Le imprese che operano nel settore della sicurezza; Gli enti di certificazione; Altri dipartimenti governativi tra cui il Servizio per le Piccole Imprese e l’Ufficio per il Commercio Equo; Forze di Polizia; Autorità Locali.


37

4) Obiettivi chiave sono;

Stadio Definizione del modello

Attività • Approvazione Ministeriale

Tempi Avvio

Preparazione

• Creare modulo e pacchetto di iscrizione • Stilare le leggi delegate • Scrivere i contratti per gli enti di certificazione • Stimolare richieste di “accreditamenti certificati” • Completare sviluppo e verifica del sistema • Pubblicare la brochure “Come si ottiene la certificazione” • Pubblicare le denominazioni degli enti di certificazione • Iter delle richieste • Rilascio delle certificazioni • Le leggi delegate vengono sottoposte al Parlamento – 21 giorni • Si inoltra la richiesta di registrazione del Modello ACS da parte dell’UKAS

1 mese

Comunicazione

Prepararsi all’attività Il Modello viene inserito nella legge Accreditamento ACS Dopo la certificazione

• procedura di ricorso • programma di verifiche di conformità

Variazioni dovute a • vengono pubblicati gli riesame dopo accreditamenti certificati l’attuazione

Preparativi per il • Notificare le variazioni alle regole secondo anno di subappalto • Notificare le eventuali variazioni delle tasse da pagare Secondo anno

• esame delle richieste di rinnovo della registrazione

Obiettivi chiave Approvazione Ministeriale

1-2 mesi

Da 1 a 3 mesi Si ricevono le e oltre prime richieste 2-3 mesi Si rilasciano le prime certificazioni Da rivedere Accreditamento UKAS per il riconoscimento ACS 4 mesi e oltre Pubblicazione dei nomi dei Fornitori Certificati sul sito web della SIA Continui, man Viene resa mano che disponibile la vengono nuova lista degli certificati accreditamenti nuovi certificati accreditamenti 10 mesi Vengono notificate le nuove tasse e le eventuali variazioni apportate al Modello 12 mesi e oltre Vengono rilasciati i primi rinnovi annuali delle registrazioni


38 5) I principali rischi connessi all’attuazione sono i seguenti :

Descrizione del rischio Compiti rimandati completati in ritardo

Impatto o Pochissime imprese ottengono lo status di fornitore certificato prima del 20 marzo 2006 Un grande numero di Come sopra richieste causa ritardi nella procedura Gli enti di certificazione Le imprese che non si non raggiungono lo trovano nelle condizioni standard richiesto in tempo previste dalla “corsia preferenziale” non possono ottenere la certificazione (non riguarda nell’immediato le imprese con “corsia preferenziale”) La contestazione della Effetti minimi sulle procedura (per esempio.: risorse di attuazione Riesame Giudiziario) provoca un ritardo Le leggi delegate non sono L’approvazione non può approvate dal Parlamento essere concessa

Attenuazione Titolare Decisione ministeriale nel Ministero più breve tempo possibile dell’Interno e SIA insieme Progetto aggiuntive

di

risorse SIA

L’intento è quello di avere SIA già pronti parecchi enti di certificazione

Assicurarsi che le procedure idonee e la documentazione siano seguite sempre Discutere con il Ministro per cercare una soluzione

Ministero dell’interno SIA insieme

e

Ministero dell’Interno

6) Le principali risorse impiegate nella fase realizzativa provengono dall’Autorità dell’ industria della Sicurezza, dal Ministero dell’Interno e dagli enti di valutazione esterni selezionati. Le risorse del Ministero dell’Interno devono assicurare che le certificazioni siano a posto così da permettere il varo del Modello e la preparazione e l’attuazione dei necessari strumenti statutari. Le risorse della SIA assicureranno che i sistemi e le procedure siano a posto e che le comunicazioni siano state fatte a tutte le parti interessate. Gli enti di valutazione dovranno assicurare che il loro personale sia formato e che sia stato sottoposto alla valutazione qualitativa della SIA prima di essere pronto per le valutazioni sul campo.. 7) Il gruppo progettuale della SIA e le altre risorse sono a posto. L’ultima spesa prevista per l’attuazione è attualmente di 1,5 milioni di sterline rispetto a una previsione di spesa iniziale di £ 2.2 milioni, quindi le risorse sono perfettamente sotto controllo. Si prevede che le spese operative rimangano le stesse rispetto ai preventivi iniziali. In generale, l’effetto è di ridurre la spesa annuale del Modello dal momento del rilascio del documento di Valutazione Parziale dell’Impatto Normativo da circa £250.000 a £1.35 milioni ogni anno. 8) Le altre persone coinvolte nella fase realizzativa sono i potenziali richiedenti. Essi saranno informati della gamma completa di opzioni loro riservati e di come preparare e presentare una richiesta nel caso volessero farla. Vedi in basso la sezione Comunicazioni.


39 9) La conformità sarà verificata seguendo le linee descritte precedentemente nella sezione “ Come sarà monitorata la linea programmatica dopo l’attuazione?” e “Applicazione dell’obbligo di legge e Sanzioni” (paragrafi 86-92). La non conformità al Manuale o ad alcune sue voci sarà sottoposta a verifica da parte del personale della SIA o dall’ente di certificazione. La non conformità in presenza di certificazione esterne riguarda l’ente di assegnazione. La SIA si occuperà di verificare che tutte le certificazioni esterne siano state applicate coerentemente, usando tecniche di intelligence basate sulla valutazione dei rischi. 10) Saranno effettuate ulteriori verifiche rispetto ai criteri di idoneità molte delle quali saranno effettuate da personale già appartenente alla SIA e dalle autorità di pubblica sicurezza (forze di polizia e autorità locali) che forniranno notizie sull’osservanza delle licenze da parte delle imprese e sugli eventuali abusi commessi rispetto alla concessione delle licenze. 11) Le sanzioni che saranno applicate sono quelle elencate nella Valutazione Parziale dell’Impatto Normativo, per le quali si è registrato un ampio consenso.

Strategie di Comunicazione 12) Gli obiettivi della comunicazione sono i seguenti: • Assicurare che gli interessati, in modo particolare i potenziali richiedenti, siano a conoscenza del Modello; • Fornire ai potenziali richiedenti le informazioni relative ai percorsi da seguire per ottenere le certificazioni in modo da consentire loro di scegliere il percorso più appropriato alle loro esigenze; • Individuare la più ampia scelta di percorsi da seguire per ottenere le certificazioni che soddisfino gli standard richiesti; • Pubblicizzare il fatto che il Modello è aperto a nuovi accreditamenti e ai nuovi enti di certificazione, nonché stimolare l’interesse delle organizzazioni del settore; • Assicurare che gli enti di certificazione siano pronti a rispondere alle richieste di valutazione e che siano in grado di fornire informazioni coerenti circa la procedura della valutazione; • Stabilire previsioni in modo adeguato sui tempi dell’iter di approvazione, soprattutto nel caso che ci sia un grande afflusso di richieste prima del 20 marzo 2006. 13) Gli elementi chiave del piano di comunicazione sono già compresi nello schema degli “obiettivi chiave” di cui al punto 4). 14) I metodi di comunicazione da impiegare comprenderanno: • Pubblicità diretta tramite corrispondenza e posta elettronica alle 1600 e più organizzazioni che hanno espresso interesse nei confronti del Modello; • Pubblicità sui periodici di categoria e su riviste; • Pubblicità sul sito web della SIA e su altri siti attinenti al settore (quali BSIA, UKAS, Business Links, ecc. )

Periodo di attuazione e altri argomenti di discussione 15) Queste proposte avranno effetti spropositati su alcuni gruppi. Le organizzazioni prive di accreditamenti esistenti potrebbero essere notevolmente svantaggiate per quanto concerne l’acquisizione entro il 20 marzo 2006 dello status di fornitore approvato rispetto a quelle organizzazioni che sono già in possesso di accreditamenti.


40

16) Il periodo di attuazione è di fatto illimitato. L’adesione al Modello è di carattere volontario per cui non c’è un periodo di tempo entro il quale le imprese debbano conformarsi alle regolamentazioni proposte. E’ stato sviluppato un programma in dodici mesi per la completa attuazione del modello. Passato questo periodo, il Modello sarà soggetto a revisione annuale. 17) Il parere della Better Regulation Unit del Ministero dell’Interno è che una Data di Inizio Comune non sia necessaria né adatta al Modello in quanto si tratta di una iniziativa di programmazione aziendale a lungo termine (le proposte sono state comunicate alle aziende con un anno di anticipo) e anticipa quanto concordato per le Date di Inizio Comuni.


41 Appendice D : Sintesi ed Analisi delle risposte date alla consultazione sull’ACS 1) Quanto segue riassume le risposte e i commenti relativi alle sei domande chiave della consultazione sulla Valutazione dell’Impatto Normativo (RIA – Regulatory Impact Assessment) riguardo al Modello di Fornitore Approvato (ACS). La tabella allegata riassume le risposte alle ulteriori 15 domande chiave. Il periodo della consultazione ha avuto la durata di 12 settimane. Il questionario comprendeva 27 domande. Sono stati distribuiti 2302 questionari e sono state ricevute 141 risposte. Dieci partecipanti hanno deciso di rispondere per lettera anziché per mezzo del formulario standard e le loro opinioni, per quanto possibile, sono state incluse nell’analisi. 2) Domanda n. 2 : Quale delle seguenti opzioni ritenete sia quella che consenta alla SIA di adempiere nel modo più appropriato agli obblighi di legge? ( Risposte date come prima scelta) Opzione 1 ( del Non Agire) Opzione 2 ( nessuno standard di riferimento) Opzione 3 ( Standard esistenti del settore) Opzione 4 (nuovo standard ACS) Opzione mista 3/4

2% 6% 45% 46% 1%

3) L’opzione 1 è stata scelta da tre intervistati (2%), tra cui l’ UKAS e l’Associazione degli Assicuratori Britannici. Essi sostengono che l’attuale sistema di autoregolamentazione sia di standard elevato. 4) L’opzione 2 è stata scelta da otto intervistati (6%). La Better Regulation Task Force non ha espresso nessuna preferenza rispetto alle opzioni , sebbene i commenti espressi indicano che questa sia l’opzione preferita in quanto la meno vincolante. 5) Altri commenti espressi dai sostenitori di questa opzione comprendono: •Esistono già abbastanza enti di certificazione; •Anche se un sistema di qualità è essenziale., la mancanza di adesione al Modello ACS potrebbe causare uno svantaggio per le imprese e per i loro clienti nell’acquisizione di nuovi incarichi; •Questa opzione sarebbe più equa nei confronti delle piccole imprese. 6) L’opzione 3 è sostenuta da 61 intervistati (45%), fra cui il DTI e l’Ispettorato sulla Sicurezza Nazionale (NSI). Lo NSI ha condotto una indagine fra i suoi membri e l’opinione più diffusa è stata quella che gli standard esistenti dovrebbero essere considerati come base per ulteriori sviluppi. Lo NSI, inoltre, è stato critico nei confronti dell’opzione 4 considerandola come una soluzione ingiustificatamente ad alto rischio. 7) L’Associazione Internazionale sulla Sicurezza Professionale (IPSA) ritiene che l’opzione 3, monitorata e sviluppata, potrebbe raggiungere l’obiettivo di sottoporre a verifica più imprese e di alzarne gli standard senza spingerle fuori mercato, e che questa opzione si indirizzi al meglio ai bisogni delle piccole imprese. Inoltre, ritengono che questa opzione sia la migliore rispetto ai diritti da corrispondere. 8) Anche la sezione Servizi Trasporto Valori (CVIT) del Group 4 Securicor preferisce questa opzione poiché ritiene che il settore CVIT sia già validamente auto-regolamentato e che modifiche nello standard ACS accrescerebbero inadeguatamente il peso normativo del settore.


42 9) La Chubb Security Personnel Ltd ritiene che questa opzione sia la più corretta in quanto fornisce una maggiore uniformità. 10) L’opzione 4 è stata sostenuta da 63 intervistati (46%), fra cui l’Associazione dell’Industria della Sicurezza Britannica (BSIA) e le forze di polizia (ACPO), che la considerano come una sorta di “passaporto” potenziale all’interno del loro modello di accreditamento. Inoltre, gli stessi intervistati la ritengono una effettiva sanzione nei confronti delle organizzazioni non conformi, oltre che un evidente incentivo ad adeguarsi alle norme. Al contempo, rispetto alla stessa opzione, mostrano delle riserve riguardo alle aree degli standard, alla coerenza/concordanza del sistema ispettivo, all’accesso alla certificazione ACS e alle sanzioni. 11) Il Group 4 Securicor è a favore di questa opzione se abbinata ad un meccanismo di approccio con “corsia preferenziale” . Lo stesso ritiene che l’opzione 4 rappresenti l’approccio che offre più benefici al fine di migliorare gli standard nel settore, ma che il conseguimento dei criteri del modello necessiti di essere suffragato dai pertinenti standard britannici già esistenti. 12) La BSIA ritiene che questa opzione fornisca rassicurazioni sull’etica e sull’integrità dell’impresa. 13) La Security Watchdog pensa che l’opzione 4 rappresenti il modo migliore per correggere un sistema ispettivo debole, indicando che gli attuali standard sono inadeguati e poco vigilati. 14) L’UKAS teme che nell’opzione 4 lo standard ACS risulti troppo ampio e generico e che questo possa involontariamente abbassare gli standard; 15) Altri commenti forniti dai sostenitori di questa opzione comprendono: • L’opzione 4 dovrebbe essere considerata lo standard di base e in futuro bisognerebbe adoperarsi di più per accrescere ulteriormente gli standard. • Il manuale dovrebbe rendere più facile e meno burocratico il procedimento. 16) E’ stato suggerito dalla SIA un ibrido fra le opzioni 3 e 4 ma questo non è stato incluso nella Valutazione Parziale di Impatto della Legge fornito per la consultazione. Un intervistato lo ha citato in modo specifico ma altri intervistati, fra cui lo NSI e l’ACPO, hanno suggerito che elementi della opzione 3 e della 4 dovrebbero essere uniti per produrre simili opzioni ibride. Alcuni intervistati hanno detto di non ritenere necessario che le organizzazioni debbano conformarsi a tutti gli standard aggiuntivi dell’opzione 4 nel caso in cui le stesse siano già in possesso degli accreditamenti previsti dall’opzione 3. 17) Domanda n. 1 : Quali pensate siano le certificazioni o gli accreditamenti che dovrebbero consentire un accesso “passporting” o con “corsia preferenziale” all’ACS senza ulteriori valutazioni da parte di enti indipendenti? ( gli intervistati possono scegliere più di una opzione) ISO9000:2000 ISO9000:2000 oltre ai British Standards pertinenti al settore Solo i British Standards pertinenti al settore Altri

26% 78% 13% 8%

18) Osservazioni • I sistemi di qualità assoluta stabiliti dall’ISO forniscono una adeguata verifica esterna che permette l’accesso “passporting” all’ACS; • Gli standard ISO tendono a consentire alle imprese di “dormire sugli allori”;


43 •Gli standard UKAS sono altrettanto importanti. 19) Altre opzioni suggerite sono state: • Il British Standard pertinente al settore oltre a esperienze precedenti, pertinenti e verificabili, nel settore; • ISO9000:2000 più “uno fra i migliori sistemi di controllo“ quali ad esempio l’IPSA, l’Investors in People e il National Security Inspectorate. 20) Domanda n. 4 : Dati dei costi fissi, quale opzione relativa al sistema di tassazione considerate rappresenti il modo più giusto per ripartire i costi del modello fra tutti i potenziali fornitori approvati? Per fasce di fatturato Per percentuale di fatturato Per numero di dipendenti autorizzabili

38,7% 17,7% 43,5%

21) Osservazioni • I costi relativi al modello dovrebbero essere contenuti al minimo; • Le tariffe proposte dal RIA sono eccessive; • Il beneficio chiave dell’ACS è quello di potere impiegare il personale in attesa di licenza, per cui il costo del modello dovrebbe essere direttamente proporzionale al numero di licenze da rilasciare. • Una compagnia che offre servizi in più campi sarebbe ingiustamente penalizzata a meno che i criteri relativi al fatturato vengano riferiti unicamente alle attività svolte nel settore della sicurezza. 22) Alcuni intervistati non hanno espresso un parere favorevole nei confronti di nessuna opzione sostenendo che è già richiesto un pagamento per l’ISO9000:2000 e per le licenze dei dipendenti addetti alla sicurezza. 23) Domanda n. 15 : Pensate che non siano state prese in considerazione alcune aree nella lista dei nove criteri e standard ACS? Domanda n. 16 : Ritenete, invece, che alcuni di essi non siano necessari? Domanda 15:

SI NO

21% 76%

Domanda 16:

SI NO

24) Osservazioni Le aree mancanti dalla lista dei nove criteri e standard ACS comprendono: •Le passate prestazioni della compagnia ( senza discriminare però le nuove compagnie); •La gestione delle prestazioni; •L’assicurazione contro i rischi di responsabilità civile; •La revisione contabile; •La certificazione ISO9000:2000; •I British Standards; •La comunicazione; •La competenza e la formazione del personale. 25) Le aree dei nove criteri e standard ACS ritenute non necessarie comprendono: •La leadership (di difficile quantificazione);

21% 76%


44 •La responsabilità aziendale (esistono potenziali pareri discordi sulla definizione del termine “responsabilità”); • Gestione finanziaria (sminuisce lo scopo dichiarato dell’ACS di voler aumentare gli standard). 26) Domanda n. 21 : Convenite con la proposta che le imprese dovrebbero dimostrare di essere conformi ai requisiti legali previsti per le licenze per potere essere considerate per l’accreditamento ACS? Avete delle osservazioni sulle percentuali proposte per mese (85% da aprile 2006) e per settore (troppo alte/troppo basse)? SI NO

90% 10%

27) Osservazioni •Undici intervistati hanno espresso la considerazione che la percentuale dell’85% è troppo alta ed hanno proposto una serie di altre percentuali, al disotto del 50%. Altri undici hanno considerato la percentuale giusta e cinque , invece, troppo bassa; •Fra coloro che l’hanno giudicata troppo alta le principali preoccupazioni riguardavano i tempi di risposta del SIA relativi all’iter procedurale delle richieste; lo scompiglio nel settore dovuto alla novità di dover operare in un settore regolamentato; la proposta temporale del mese di marzo 2006. • Fra coloro che l’hanno giudicata troppo bassa la preoccupazione principale è il possibile indebolimento degli standard.


45 %SI:

Sommario di Risposte alle Restanti Domande D5: Se si pagano tasse per ogni addetto, la SIA dovrebbe far pagare per ogni addetto le ore del part-time? DQ6 : Le ditte dovrebbero poter dedurre i costi di sub-appalto nel calcolo del fatturato per le Opzioni 1 e 2? D7a :I Fornitori Certificati dovrebbero appaltare il lavoro solo ad altri fornitori certificati? D7b: Questa restrizione dovrebbe essere ridotta per il primo anno di funzionamento del modello per dare a tutti gli operatori in subappalto di fare richiesta di ACS D8: Alcune proposte discriminano alcuni gruppi D9 : Queste proposte hanno tenuto particolarmente conto dei bisogni delle piccole aziende D11 : Le sanzioni citate sono sufficienti per assicurare la conformità D12 : Le sanzioni citate per gli enti di valutazione sono sufficienti ad assicurare il mantenimento degli standard D13a:La costituzione di un Gruppo Utenti per concordare i futuri sviluppi sarebbe gradita D13b: Ci uniremmo al Gruppo Utenti se ne fosse fondato uno D14: noi sosteniamo la comunicazione dei vantaggi del Modello a potenziali acquirenti di servizi di vigilanza D17: dovrebbero essere fatte delle ispezioni a sorpresa nei siti operativi per controllare il rispetto degli standard D18: Col tempo bisognerebbe innalzare gli standard minimi, il che vuol dire che le ditte che non migliorano potrebbero perdere la certificazione D19: le ditte già provviste di accreditamenti secondo le Opzioni 3 e 4 dovrebbero poter ricevere la certificazione senza attendere un’ispezione, presumendo che siano conformi anche alle altre D21: Le ditte dovrebbero dimostrare di conformarsi a che si tenga conti dei requisiti legali relativi alle licenze per la certificazione D24:Si dovrebbe permettere alle società di scegliere e negoziare il proprio ente di valutazione per la certificazione ACS D25: se le società scelgono e pagano per le valutazioni ai fini della certificazione, ciò rassicura sufficientemente che la valutazione sarà indipendente? D26: se lei rappresentasse una potenziale azienda che fa richiesta di certificazione, vorrebbe che la SIA richiedesse e pubblicasse i prezzi o le tariffe giornaliere standard dei valutatori? D28: Se lei rappresentasse un potenziale valutatore, avrebbe difficoltà o imbarazzi nel fornire, se richiesto, i prezzi o le tariffe giornaliere standard? (Opzione 4)

%NO:

59

36

57

40

74

23

55

44

19 67

81 28

79

9

83

14

87

11

84 97

11 3

81

17

79

20

88

11

90

10

84

12

79

18

74

14

5

28


46 Appendice E – Modifiche proposte alla luce della Better Regulation 1) Ecco un riepilogo delle principali modifiche apportate alle proposte nella Valutazione Finale dell’Impatto Normativo (Full RIA) successivamente alla consultazione fatta sulla Valutazione Parziale dell’Impatto Normativo (Partial RIA). Riferimento/i Paragrafo 37 e segg.; 53

55-59

48-50

46-47

11

Descrizione della modifica Scelta La raccomandazione della combinazione delle Opzioni 3 e 4 dà alle ditte la possibilità di scegliere il percorso per ottenere la certificazione Minor numero di visite ispettive Le direttive sono state aggiornate sul livello richiesto di ispezioni fino a confermare l’autovalutazione del richiedente

Maggior riconoscimento degli accreditamenti esistenti Le ditte che possiedono già accreditamenti che coprono lo stesso ambito possono procedere celermente verso l’acquisizione della relativa certificazione ACS con minimi controlli Corsia Preferenziale Le ditte provviste di accreditamenti esistenti (ISO9000 e British Standards) vengono considerate sufficientemente affidabili da ricevere la certificazione prima di essere sottoposte ad ispezione (Proposta estesa sin dalla Valutazione Parziale dell’Impatto Normativo (Partial RIA) Collegamento ad altri Modelli Modello ideato per aumentare al massimo il legame con i modelli di certificazione dell’ACPO delle forze di polizia, concorrendo a combattere la criminalità

* ACPO: Association of Chief Police Officers

Impatto/Effetto Le ditte possono scegliere il percorso che riduce al minimo l’onere per la propria situazione A confronto con un normale regime ispettivo ISO9000, si è potuto ridurre il numero delle ispezioni del 50% perché l’approccio valutativo è differente, in quanto evita il controllo particolareggiato della conformità Molte ditte in possesso di precedenti accreditamenti non dovrebbero notare un aumento nel numero totale di ispezioni, a meno che la valutazione del rischio non obblighi a fare diversamente 300 o più ditte potrebbero ottenere la certificazione senza ispezioni (70% del settore per fatturato e 15% per numero di aziende)

E’ molto più probabile che le aziende ottengano la certificazione automaticamente tramite l’ACPO* o con il minimo sforzo praticando i requisiti dell’ACPO con gli standard ACS


47 Riferimento/i Paragrafo 35, 53

39, 59

86 - 96

Descrizione della modifica Minor peso dell’autoregolamentazione Il numero di accreditamenti che le società devono avere potrebbe essere ridotto da 4 a solo 1. (Gli standard esistenti ISO9000:2000, Investors in People, ISO14001 potrebbero, in ultima analisi, essere sostituiti dallo Standard ACS) Verifica mirata all’accertamento del rischio Le informazioni raccolte al momento della richiesta vengono utilizzate per focalizzarsi sulle aree di maggior rischio

Impatto/Effetto Minor peso dell’autoregolamentazione. Costo iniziale più basso per l’autoregolamentazione di ditte più piccole o di nuova formazione

Sono necessarie meno indagini. Costi ridotti e quindi velocità di certificazione. (La tassa iniziale di registrazione proposta viene ridotta del 50% fino a £500, a copertura di 3 anni di certificazione) Controllo, Applicazione e Viene raggiunto l’equilibrio tra conformità e riduzione dei Sanzioni Si chiarisce che gran parte del costi e dell’impatto del controllo sarà effettuato da enti e da controllo individui già esistenti con la sovrintendenza della SIA per garantire la conformità


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