Raccolta di argomenti e o agenzie riguardanti la tutela della salute 31 maggio 2016

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http://www.laboratoriopoliziademocratica.it/index.php? option=com_content&view=category&id=16&Itemid=113


ANSA/ Per medici addestramento ' top gun', simulatori in ospedale Da Nord a Sud per gestire emergenza, verso modello formazione (di Maria Emilia Bonaccorso) (ANSA) - ROMA, 23 MAG - Medici come i piloti, addestrati a gestire, con un simulatore, situazioni straordinarie, come una catastrofe naturale o un afflusso enorme di feriti dopo un attacco terroristico. In questo caso non si tratta di una cabina di pilotaggio ma un vero e proprio ' reparto', dove manichini speciali e attrezzature mediche ' inscenano' una emergenza. L' obiettivo e' chiaro: imparare a gestire la tensione e gli imprevisti, per essere addestrati a non sbagliare, diventando, perche' no, ' top gun' della chirurgia. In Italia sono meno di una decina in tutto le strutture ospedaliere che hanno deciso di investire su questo tipo di formazione (tutte nate negli ultimi due o tre anni), che ancora una volta trae ispirazione dal mondo della aeronautica dove da sempre e' indispensabile un training rigidissimo e continuo. Chirurgia, anestesiologia e medicina d' urgenza sono i settori clinici in cui la simulazione inizia ad avere un certa diffusione, anche se in Italia i centri di didattica, gli IRCCS e le strutture di cura che hanno abbracciato l' uso massivo della simulazione in ambito medico sono ancora pochi (tra questi l' Istituto Besta e l' UniversitĂ del Piemonte Orientale). Altri due sono a Firenze, uno a Trento, uno in Sicilia a Caltanissetta ed infine uno in Sardegna. Per gli esperti un' ora al simulatore chirurgico equivale a 100


ore in sala operatoria. La realtà virtuale diventa quindi una scuola continua per il neurochirurgo e una garanzia per il paziente. Gli esperti del Besta di Milano evidenziano infatti che "nel 2013, in Italia, oltre il 36% delle denunce contro medici ha riguardato l' ambito chirurgico (fonte Marsh risk consulting). Non si tratta solo di cattive pratiche", puntualizzano, perché per esempio "in neurochirurgia, anche quando l' intervento é svolto secondo i migliori standard di qualità, poiché si tratta dell' atto medico col rischio più alto, si registrano complicanze in una proporzione che varia in media dal 3 al 16%, a seconda del tipo di intervento". Su questi temi si é svolto nella giornata finale di Exposanità un simposio interdisciplinare proposto dall' Associazione Italiana Ingegneri Clinici, con la partecipazione di esperti del settore della difesa e del peace keeping, tecnici biomedicali, formatori e comandanti di aviazione, accademici e clinici. Estremamente fiducioso é Gianfranco Gensini (presidente SIMMED, Società italiana di simulazione in medicina): "dovrebbe divenire parte integrante del sistema ECM nazionale". Paolo Gazzaniga, direttore del Centro Studi di Assobiomedica, spiega che la "collaborazione virtuosa tra ricerca, accademia, industria e mondo clinico può essere l' unico modo per sviluppare una didattica nuova capace di utilizzare il meglio di ciò che le tecnologie avanzate possono offrire". L' Associazione italiana di ingegneria clinica, conclude Paolo Pari, membro del direttivo AIIC, si é proposto come nucleo di spinta di questo cambiamento, "anche ipotizzando la creazione di autentici centri per la simulazione concepiti come cittadelle della formazione avanzata. Luoghi che potrebbero divenire poli didattici di attrazione internazionali". BR 23-MAG-16 17: 13 NNN


Anche poco sale fa male, aumenterebbe rischio infarto e ictus Lancet, l' ideale 4-5 gr al dì; solo ipertesi devono controllarsi (ANSA) - ROMA, 24 MAG - Tutto da rifare sul sale a tavola: uno studio pubblicato sulla rivista Lancet dimostra che anche poco sale - 3 g al giorno che é peraltro una quantità maggiore rispetto alla dose giornaliera oggi raccomandata (2,3 grammi al dì pari a un cucchiaino da té) - fa male alla salute, potrebbe alzare il rischio di infarto e ictus. Il consumo ideale di sale é invece 4-5 grammi al dì. Secondo l' autore dello studio, Andrew Mente della McMaster University in Canada, alla luce di questa scoperta solo chi soffre di ipertensione e mangia troppo sale deve limitarne l' uso e non gli altri individui. Il lavoro, che secondo The Indipendent é stato duramente criticato da altri scienziati, ha coinvolto oltre 130.000 persone di 49 differenti paesi in sei continenti concludendo che bisogna mangiare sale con "moderazione", piuttosto che cercare di ridurne il consumo seguendo le raccomandazioni dietetiche internazionali. Gli scienziati canadesi hanno confrontato il rischio di infarto e ictus di persone con diversi consumi di sale (rilevati con un esame delle urine): bassi livelli di sodio (fino a tre grammi al giorno), consumo medio (4-5 grammi) e consumi elevati (7 grammi o più al dì). È emerso che quei partecipanti che si assestavano su un consumo di 4-5 grammi al dì avevano il minor rischio di morte e di soffrire di patologie cardiovascolari quali infarto e ictus. Lo studio mostra che mentre c'é un limite (3 gr al dì) al di


sotto del quale consumare poco sodio fa male alla salute, consumare tanto sodio (7 grammi o più al dì) sembra far male solo agli ipertesi e non alla popolazione generale. (ANSA). Y27-NAN 24-MAG-16 11: 11 NNN

Salute a rischio per chi vive vicino alle discariche (EMBARGO H 01: 00 DEL 25/5) Studio su siti laziali ***NTZ EMBARGATA FINO ALLE 01: 00 DI MERCOLEDì*** (ANSA) - ROMA, 24 MAG - Rischi per la salute per quanti vivono (a 5 chilometri o meno di distanza) a una discarica: il pericolo più grande é di ammalarsi di cancro ai polmoni o malattie respiratorie gravi. Lo rivela uno studio condotto da esperti del Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio e pubblicato sull' International Journal of Epidemiology. Gli esperti hanno considerato qualcosa come oltre 242 mila persone arruolate tra 1996 e 2008 in parte residenti in prossimità di una discarica. Hanno misurato i livelli di solfuro di idrogeno (usato come indice di tutti gli inquinanti emessi dalla discarica) in atmosfera e trovato un nesso tra esposizione ad alti livelli di questa sostanza e rischio di morte per cancro ai polmoni e rischio di morte e ospedalizzazione per malattie respiratorie. Per avere un' idea del livello di inquinanti cui é esposto chi vive vicino a una discarica, basti pensare che l' esposizione annua media al solfuro di idrogeno della popolazione generale é di 6,3 ng/m3 (nanogrammi al metro cubo), mentre quella di persone che vivono vicino a grandi discariche arriva a livelli medi di 45 ng/m3. Tra i residenti vicino le discariche arruolati nello studio é stato rilevato anche un alto tasso di problemi respiratori,


direttamente collegato all' esposizione a tossine, microrganismi e aerosol tossici emessi dalle discariche. (ANSA). Y27-NAN 24-MAG-16 11: 52 NNN

TENNIS: NON FA MALE A SCHIENA, STUDIO ITALIANO SFATA MITO Roma, 24 mag. (AdnKronos Salute) - Tennis e mal di schiena? Solo un mito da sfatare, secondo lo studio dell' Istituto scientifico italiano colonna vertebrale (Isico), pubblicato di recente dalla rivista ' European Spine Journal' . In letteratura il tennis, al pari di altri sport asimmetrici nei quali viene richiesta un' attività maggiore di un lato del corpo rispetto all' altro, è considerato possibile causa di mal di schiena e, nei peggiori dei casi, motivo di aggravamento della scoliosi. "Abbiamo voluto verificare se effettivamente esista una diversa prevalenza di patologie della colonna nei giocatori di tennis agonisti rispetto a chi non pratica questa disciplina", spiega Fabio Zaina, fisiatra specialista di Isico. "Il tennis è uno sport praticato da tanti adolescenti in tutto il mondo - aggiunge - e da sempre, nonostante la mancanza di dati a disposizione, viene


considerato fattore di rischio per chi ha la scoliosi e causa di mal di schiena, venendo associato a pericolo di infortunio per la colonna". Lo studio ha comparato 100 tennisti agonisti (50 femmine) a 200 studenti della stessa età (12 anni). Dai dati raccolti non sono emerse differenze fra i due gruppi. "Oggi d' abitudine si utilizzano nel tennis racchette molto più leggere rispetto a un tempo, si gioca tanto a due mani, soprattutto col rovescio e, in centri di livello, si fa molta ginnastica compensativa - osserva l' esperto - ossia si fa lavorare il braccio debole come compensazione del braccio forte: tutto ciò limita di molto lo sforzo asimmetrico rispetto al passato". (segue) (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 24-MAG-16 10: 56 TENNIS: NON FA MALE A SCHIENA, STUDIO ITALIANO SFATA MITO (2) (AdnKronos Salute) - Eppure, molti si ritirano dalla pratica a causa del mal di schiena causato dalle continue rotazioni e movimenti, da torsioni e servizio: possono dunque essere stressanti per il fisico? "Sì, ma le torsioni sono bilanciate grazie al gioco a due mani e ai miglioramenti tecnici - risponde Zaina - mentre il servizio può causare stress alla schiena soprattutto se il gesto tecnico non è adeguato. Il consiglio quindi, se ci sono problemi di


lombalgia, è quello di trattare il mal di schiena ma anche di rivedere il gesto tecnico, oltre a prepararsi adeguatamente dal punto di vista fisico al gioco". "Non esiste uno sport ideale per la colonna vertebrale conclude Zaina - possiamo dire che non ci sono preclusioni verso gli sport asimmetrici, che il nuoto non è una panacea per ogni disturbo come dimostrato da un altro nostro studio pubblicato, che la ginnastica artistica e ritmica possono favorire la progressione di curve o indurre mal di schiena in chi è già predisposto, che calcio e pallavolo sono sport senza particolari problematiche". "Chi gioca a tennis può evitare infortuni e mal di schiena grazie a esercizi mirati che allenino i gruppi muscolari della colonna che verranno messi sotto sforzo", conclude. (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 24-MAG-16 10: 56

ROBOT: ARRIVANO ASSISTENTI AVATAR PER DISABILI, OCCHIALI SMART PER SENTIRE A Technology Hub il futuro a Fieramilanocity dal 7 al 9 giugno Roma, 24 mag. (AdnKronos) - Arrivano i robot in grado di assistere i disabili e aiutare nell' attività motoria i pazienti affetti da


patologie neurologiche. E poi occhiali ' intelligenti' per chi soffre di disturbi uditivi, capaci di filtrare i suoni d' interesse in modo complementare alle protesi acustiche e di distinguerne la provenienza negli ambienti affollati. Ma non solo. Anche realtà virtuali per l' allenamento delle capacità cognitive, oggetti di tutti i giorni stampati in 3D non più solo per i disabili ma coprogettati con i disabili stessi. Sono alcune delle frontiere tecnologiche innovative che stanno riscrivendo il futuro della medicina. E altri orizzonti hi-tech si dimostrano in grado di migliorare la performance delle aziende e cambiare sensibilmente la qualità di vita dei pazienti. Saranno questi alcuni dei temi maggiormente affrontati nel corso di Technology Hub, l' evento professionale delle tecnologie innovative per il tuo futuro, promosso da Senaf e in programma a fieramilanocity, che si terrà dal 7 al 9 giugno 2016. L' appuntamento, nato per mostrare al mondo imprenditoriale le nuove tecnologie, raccoglierà in un unico hub tutti i comparti dell' innovazione: dalla stampa 3D all' additive manufacturing, passando per l' elettronica e l' internet delle cose, i materiali innovativi, i droni e la robotica collaborativa e di servizio. In particolare, i nuovi scenari di Technology Hub mostreranno nella Piazza Robotica Medicale realizzata in collaborazione con ItiaCnr -


l' Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione, Consiglio Nazionale delle Ricerche specializzato in progetti di robotica per il mondo produttivo ma anche per la salute, l' assistenza ai malati e la riabilitazione - andranno in scena le espressioni della più alta tecnologia di robotica per la riabilitazione. Tra i progetti presentati l' applicazione software Reapp, collegata ad un dispositivo robotico multisensioriale quale il LINarm++ e a un display, serve a supportare il malato, ad incoraggiarlo e gratificarlo durante la sua attività riabilitativa in casa, intervenendo anche tramite un avatar e un assistente virtuale per controllare in tempo reale la postura e la correttezza dei suoi movimenti. E non solo. (segue) (Ada/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 24-MAG-16 11: 12 NNN ROBOT: ARRIVANO ASSISTENTI AVATAR PER DISABILI, OCCHIALI SMART PER SENTIRE (2) (AdnKronos) - Saranno presentate anche le ultime frontiere della realtà virtuale, sviluppate con lo scopo di ritardare, per quanto possibile, la comparsa dei sintomi della malattia. Negli ultimi anni, spiegano gli organizzatori, diverse ricerche hanno dimostrato che sia l' attività fisica, sia l' esercizio cognitivo possono considerarsi fattori di protezione nei confronti della demenza. In questo


contesto si colloca Goji, un ambiente virtuale per contrastare l' Alzheimer, che si propone, da una parte, di far allenare anziani con lievi forme di demenza pedalando su una cyclette all' interno di un ' parco virtuale' e, dall' altra, di rafforzare le loro capacità visuo-spaziali tramite la ricerca di oggetti sugli scaffali di un supermercato. Ritornando nel reale, una risposta efficace alla disabilità arriva dai dispositivi tech facili da indossare e integrare tra gli accessori della vita quotidiana. Ne è un esempio il progetto Glassense, dell' Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), progettato per comportarsi come una ' lente acustica' complementare alle esistenti protesi, le quali ad oggi non consentono alle persone che soffrono di disturbi uditivi di distinguere al meglio la provenienza delle sorgenti sonore di interesse. Il device, in mostra nella Piazza Innovazione e dalla forma di un paio di occhiali, consente di far percepire meglio i suoni che provengono di fronte a chi li indossa, aumentando sensibilmente la comprensione del parlato in ambienti rumorosi. E la rivoluzione tecnologica nell' ambito medicale passa anche dalla stampa 3D, tramite le nuove tecnologie che rendono possibile la progettazione di prodotti realizzati con e per utenti colpiti da differenti disabilità : spartiti musicali stampati in 3D secondo le


necessità e le indicazioni dei non vedenti, cover personalizzate di microinfusori per diabetici, dispositivi e bracci robotici con scocche personalizzate, che consentono a persone con difficoltà agli arti superiori di mangiare da sole, fino a ' spalma-nutella' per rivestire pane e fette biscottate senza sporcarsi. (Ada/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 24-MAG-16 11: 12 SANITA': DAGLI AVATAR PER DISABILI AGLI OCCHIALI "INTELLIGENTI" (1) (9Colonne) Milano, 24 mag - Robot in grado di assistere i disabili e aiutare nell' attività motoria i pazienti affetti da patologie neurologiche; occhiali "intelligenti" per chi soffre di disturbi uditivi, capaci di filtrare i suoni d' interesse in modo complementare alle protesi acustiche e di distinguerne la provenienza negli ambienti affollati; realtà virtuali per l' allenamento delle capacità cognitive; oggetti di tutti i giorni stampati in 3D non più solo per i disabili, ma coprogettati con i disabili stessi. Sono alcune delle tecnologie innovative stanno riscrivendo il futuro della medicina e che saranno presentate nel corso di Technology Hub - l' evento professionale delle tecnologie innovative per il tuo futuro, promosso da Senaf e in programma a Fieramilanocity, dal 7 al 9 giugno. In particolare, nella Piazza Robotica Medicale realizzata in collaborazione con Itia-Cnr (Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione, Consiglio Nazionale delle Ricerche) specializzato in progetti di robotica per il mondo produttivo ma anche per la salute, l' assistenza ai malati e la riabilitazione, andranno in scena le espressioni della più alta tecnologia di robotica per la riabilitazione. Tra i progetti discussi, il robot Mitsubishi Pa-10, impiegato su pazienti


affetti da patologie neurologiche quali lo stroke e le mielolesioni, in grado di far riprodurre all' utilizzatore, limitato nei movimenti dell' arto superiore, attività comuni della vita quotidiana, con velocità paragonabili a quelle fisiologiche. (SEGUE) }241014 MAG 16 ~ SANITA': DAGLI AVATAR PER DISABILI AGLI OCCHIALI "INTELLIGENTI" (2) (9Colonne) Milano, 24 mag - Ma non solo. In un altro progetto di ricerca applicata, l' applicazione software REAPP, collegata ad un dispositivo robotico multisensioriale quale il LINarm++ e a un display, serve a supportare il malato, ad incoraggiarlo e gratificarlo durante la sua attività riabilitativa in casa, intervenendo anche tramite un avatar e un assistente virtuale per controllare in tempo reale la postura e la correttezza dei suoi movimenti. Presentate anche le ultime frontiere della realtà virtuale, sviluppate con lo scopo di ritardare, per quanto possibile, la comparsa dei sintomi della malattia. Negli ultimi anni, diverse ricerche hanno dimostrato che sia l' attività fisica, sia l' esercizio cognitivo possono considerarsi fattori di protezione nei confronti della demenza. In questo contesto si colloca Goji, un ambiente virtuale per contrastare l' Alzheimer, che si propone, da una parte, di far allenare anziani con lievi forme di demenza pedalando su una cyclette all' interno di un "parco virtuale" e, dall' altra, di rafforzare le loro capacità visuo-spaziali tramite la ricerca di oggetti sugli scaffali di un supermercato. Ritornando nel reale, una risposta efficace alla disabilità arriva dai dispositivi tech facili da indossare e integrare tra gli accessori della vita quotidiana. Ne è un esempio il progetto Glassense, dell' Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), progettato per comportarsi come una "lente acustica" complementare alle esistenti protesi, le quali ad oggi non consentono alle persone che soffrono di disturbi uditivi di distinguere al meglio la provenienza delle sorgenti sonore di interesse. Il device, in mostra nella Piazza Innovazione e dalla forma di un paio di occhiali, consente di


far percepire meglio i suoni che provengono di fronte a chi li indossa, aumentando sensibilmente la comprensione del parlato in ambienti rumorosi. (SEGUE) }241017 MAG 16 ~ SANITA': DAGLI AVATAR PER DISABILI AGLI OCCHIALI "INTELLIGENTI" (3) (9Colonne) Milano, 24 mag - "Lo scopo è aiutare le persone affette da ipoacusia in situazioni dove il rumore circostante altera la capacità del cervello di concentrarsi sulle sorgenti acustiche di interesse. Con questo approccio l' utente, nel nostro caso già portatore di disabilità, non deve adattarsi al nuovo device, ma è il device stesso che si integra nelle abitudini delle persone senza creare alcuna ulteriore complicazione" - racconta il ricercatore IIT, Luca Brayda. La rivoluzione tecnologica nell' ambito medicale passa anche dalla stampa 3D, tramite le nuove tecnologie che rendono possibile la progettazione di prodotti realizzati con e per utenti colpiti da differenti disabilità: spartiti musicali stampati in 3D secondo le necessità e le indicazioni dei non vedenti, cover personalizzate di microinfusori per diabetici, dispositivi e bracci robotici con scocche personalizzate, che consentono a persone con difficoltà agli arti superiori di mangiare da sole, fino a "spalma-nutella" per rivestire pane e fette biscottate senza sporcarsi. "Grazie alla stampa 3D consumer e al coinvolgimento di una nuova generazione di designer e di maker, i pazienti possono lavorare dal concept del prodotto fino alla sua realizzazione, personalizzandolo nella sua estetica, nelle funzionalità e nelle prestazioni terapeutiche, a costi contenuti e con la necessaria precisione" - afferma Marinella Levi, docente del Politecnico di Milano, presente con il progetto di ricerca +ABILITY, che intende studiare le relazioni tra la stampa 3D, i processi di coprogettazione e la condivisione di questi con differenti abilità -. Un recupero dell' accesso al fare e all' autoproduzione, a supporto e miglioramento della qualità della vita di ciascuno di tutti. Ma proprio di tutti". La manifestazione ospiterà B-App, il primo evento italiano dedicato all' App economy, 150 aziende, 9 aree


dimostrative, 11 iniziative speciali e 89 tra workshop e convegni. (red) }241021 MAG 16 ~

FARMACI: ANTI - RAFFREDDORE INEFFICACI DOPO BANDO INGREDIENTE USATO PER ' SBALLO' Roma, 24 mag. (AdnKronos Salute) - Fino a 9 anni fa era possibile trovare sul mercato anglosassone farmaci da banco contro il raffreddore molto efficaci. Ma con un ' lato oscuro': contenevano un principio attivo decongestionante, la pseudoefedrina, che è anche la base per la produzione illegale di una droga pesante, la metanfetamina. Questi prodotti sono stati utilizzati per decenni, ma nel 2005 sono stati posti sotto stretto controllo negli Stati Uniti e poi in Gran Bretagna. Che ora si ritrovano però orfani di alternative valide per trattare i sintomi invernali. Le aziende farmaceutiche - ricorda il ' New Scientist' - hanno risposto alle norme sostituendo il composto ' da sballo' con fenilefrina, molto meno efficace. Ad esempio, il popolare rimedio contro il raffreddore Sudafed - che prende il nome dalla pseudoefedrina - è ora disponibile in due forme: una versione da banco, contenente fenilefrina, e una versione con obbligo di ricetta, a base di pseudoefedrina. Ma i


farmacisti ora chiedono che la fenilefrina sia messa al bando, dopo gli studi che hanno dimostrato che prendere una pastiglia di questo medicinale non dà risultati migliori rispetto a un placebo. "La prova è inconfutabile: la fenilefrina non è più efficace del placebo", afferma Leslie Hendeles dell' Università della Florida. (segue) (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 24-MAG-16 12: 58 FARMACI: ANTI - RAFFREDDORE INEFFICACI DOPO BANDO INGREDIENTE USATO PER ' SBALLO' (2) (AdnKronos Salute) - I dati della Drug Enforcement Administration americana hanno suggerito che c'è stato un calo di produzione illegale di ' crystal meth' a seguito delle leggi anti-pseudoefedrina. Tuttavia, questo calo è stato solo di breve durata e potrebbe essere stato anche causato da altri fattori, come la maggiore consapevolezza del problema. Nel Regno Unito, peraltro, la metanfetamina non rappresenta un problema così spaventoso come negli Stati Uniti: solo 240 persone hanno cercato aiuto per problemi di abuso di ' meth' l' anno scorso. E nel frattempo - conclude provocatoriamente la rivista - ci potrebbero essere stati milioni di persone con malesseri invernali perfettamente curabili, che inconsapevolmente hanno assunto poco più che


un placebo. (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 24-MAG-16 12: 58 NNN

Vivere vicino al mare può ridurre il disagio psicologico Studio, acque contribuiscono a migliorare salute mentale (ANSA) - MILANO, 24 MAG - Vivere in prossimità dell' acqua, che sia mare o oceano, aiuta a ridurre il disagio psicologico e contribuisce a migliorare la salute mentale. A confermarlo uno studio della Michigan State University americana, riportato dal sito In a Bottle (www.inabottle.it). Lo studio voleva stabilire l' effetto della natura su ansia e depressione, in particolare nelle aree urbane dove c'é meno bellezza naturale. Utilizzando i dati del New Zealand Health Survey, i ricercatori hanno confrontato le statistiche sulla salute mentale della gente residente in zone diverse. Quello che hanno scoperto é che "non c' era alcun effetto significativo per chi vive in zone boschive e che, al contrario, i maggiori effetti sull' attenuazione del disagio psicologico si sono riscontrati in chi vive in luoghi con vista mare". Il prossimo passo dello studio, riporta In a Bottle, "é capire se esiste una differenza sul tipo di acqua che si osserva", ad esempio tra quelle di mare e quelle di lago. "L' interesse dei ricercatori é verificare se esistono stimoli sensoriali differenti tra il suono delle onde e l' odore dell' aria e quindi reazioni diverse sul benessere psicologico. Queste scoperte potrebbero aiutare a identificare alcuni modi concreti per contribuire a trattare la malattia mentale".


(ANSA). KXP 24-MAG-16 13: 46 NNN

Depressione e stress possono modificare Dna e durata vita Ipotesi sostenuta da tempo, trova ora la prima conferma (ANSA) - ROMA, 24 MAG - Depressione e stress non lasciano i loro segni solo sul viso, ma sul Dna, accorciando la vita e facendo invecchiare prima. Detto in altre parole, le persone di buonumore hanno buone possibilità di vivere più a lungo e di rispondere meglio allo stress. Sono stati infatti identificati i geni che modulano gli effetti dell' umore e la risposta allo stress nell' arco della vita. Il risultato, pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry, si deve ai ricercatori dell' università dell' Indiana coordinati da Alexander Niculescu. La scoperta, che fornisce le prime prove concrete a sostegno di un' ipotesi formulata da tempo, é stata possibile grazie a due diversi filoni di test: uno condotto sui vermi più studiati dai genetisti, i Caenorhabditis elegans, e l' altro sull' uomo. Passando in rassegna tutti i geni collegati sia all' umore che alla durata della vita, gli studiosi hanno individuato '' una serie di geni coinvolti nei disturbi dell' umore e dello stress, che sembrano influire anche nella longevità'', ha detto Niculescu. Sono geni che cambiano ' aspetto' sia con l' invecchiamento sia nelle persone soggette a forti stress o disturbi dell' umore e che sembrano associati ad una vita più breve. Una sorta di controprova si é avuta somministrando ai vermi un antidepressivo che li ha fatti vivere più a lungo. Sempre nei vermi, i ricercatori hanno identificato 231 geni, la cui attività cambiava con l' antidepressivo. In particolare si é osservato che il gene Ank3 diventava più attivo con l' invecchiamento e che l' antidepressivo lo aiutava a mantenersi


più ' in disparte', come accade negli individui giovani. I test sull' uomo hanno portato alla luce 347 geni associati a sintomi depressivi, simili a quelli dei vermi, e le analisi del sangue hanno rilevato una maggiore attività del gene Ank3 nelle persone più anziane e in chi si era suicidato. La buona notizia é che esistono composti in grado di agire su questi geni collegati alla durata della vita. Fra questi i più comuni sono l' acido grasso omega-3 Dha, la quercetina, la vitamina D e il resveratrolo, insieme a estrogeni e farmaci antidiabetici. (ANSA). Y85-BG 24-MAG-16 19: 23 NNN

ANSA/ Clima: superbatteri - malattie croniche disastri slow motion Oms, senza controllo danni irreversibili, punto di non ritorno (di Adele Lapertosa) (ANSA) - ROMA, 24 MAG - Non i cataclismi naturali, ma i danni provocati dall' uomo sono i principali killer della salute. Cambiamento climatico, resistenza agli antibiotici e aumento delle malattie croniche sono dei '' disastri slow motion'' che, se non controllati, '' rischiano di arrivare ad un punto di non ritorno, oltre cui i danni saranno irreversibili''. A dirlo Margareth Chan, direttore generale dell' Organizzazione mondiale della sanità (Oms), all' apertura della 69ø Assemblea mondiale della Salute in corso a Ginevra. Dopo aver celebrato i recenti progressi compiuti contro hiv, tubercolosi, malaria, polio e la salute materno-infantile, Chan ha analizzato le principali minacce alla salute, in mondo dove ormai ben poco rimane entro i confini locali. '' Dobbiamo essere soddisfatti dei 19mila bambini in meno che muoiono ogni


giorno rileva - del calo del 44% della mortalità materna e dell' 85% dei casi di tubercolosi curati con successo''. Ma le recenti epidemie di Ebola, Mers-Cov, Zika e febbre gialla '' segnalano il ritorno di minacce per la salute - continua - da infezioni emergenti o ri-emergenti che il mondo non é preparato ad affrontare''. La diffusione di Zika e la ricomparsa della dengue, segnala il direttore dell' Oms, '' sono il prezzo che si paga per il fallimento delle politiche di controllo delle zanzare negli anni '70''. Ormai sono poche '' le minacce alla salute che rimangono confinate a livello locale - prosegue Chan - e poche possono essere gestite dal settore sanitario da solo''. Tra queste ci sono l' inquinamento dell' aria, la resistenza agli antibiotici e i superbatteri che viaggiano per tutto il mondo, e la diffusione sul mercato di cibi e bevande che fanno male alla salute, soprattutto quella dei bambini. Il panorama della salute globale al momento viene modellato da quelli che Chan definisce come tre disastri ' slow motion': '' il cambiamento climatico, la resistenza agli antibiotici e l' aumento delle malattie croniche. Non disastri naturali, ma creati dall' uomo - accusa - e dalle sue politiche che antepongono l' interesse economico al benessere delle vite umane e del pianeta''. Senza controllo, possono raggiungere il punto critico, oltre cui il danno prodotto sarà irreversibile. L' Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile vuole evitare questi e altri disastri, conclude Chan: '' Gli obiettivi sono ambiziosi e vasti. Siamo stati criticati per essere utopistici e privi di contatto con la realtà. Non sono d' accordo. E' una visione ancorata alla realtà, di un mondo che ha disperatamente bisogno di cambiare''. (ANSA).


Y85-MON 24-MAG-16 19: 09 NNN

SALUTE: TIROIDE, REGOLA ENDOCRINOLOGI: POCO SALE, SEMPRE IODATO (1) (9Colonne) Roma, 24 mag - Formazione e informazione al centro della "Settimana Mondiale della tiroide 2016". In questi giorni si punta a sensibilizzare l' opinione pubblica e il mondo scientifico sui crescenti problemi collegati alle malattie della tiroide. Le principali associazioni italiane, con in testa l' AME (Associazione Medici Endocrinologi), battono molto sulla prevenzione attraverso iniziative di vario genere, che spaziano da convegni e seminari ad ecografie gratuite, al nuovo corso Fad sul provider Sanità Informazione con gli ultimi trattamenti per evitare di ricorrere alla chirurgia. Si insiste molto anche sulla necessità di aggiornare e preparare la classe medica su un problema sanitario che investe, in varia misura, tutto il pianeta. In particolare, in Italia, il nodulo tiroideo colpisce il 5% della popolazione. Questo avviene con una netta prevalenza nelle donne, aumenta con l' età ma può comparire anche in età pediatrica. "È un dato molto elevato - commenta il presidente eletto di AME (Associazione Medici Endocrinologi), il professor Vincenzo Toscano - e risente del fatto che nel nostro Paese abbiamo introdotto solo da poco, ed in maniera non ancora appropriatamente diffusa, l' utilizzo del sale iodato, elemento indispensabile per la sintesi degli ormoni tiroidei". (SEGUE) }241714 MAG 16 ~ SALUTE: TIROIDE, REGOLA ENDOCRINOLOGI: POCO SALE, SEMPRE IODATO (3) (9Colonne) Roma, 24 mag - "Grazie alla professionalità e la competenza dei professionisti e delle associazioni coinvolte, Consulcesi e Sanità in-Formazione mettono a disposizione un catalogo di corsi, il più ricco del web, di assoluta qualità.


Collaborazioni di prestigio come quella con l' Associazione Medici Endocrinologi - sottolinea il presidente di Consulcesi Group, Massimo Tortorella - fanno sì che i medici possano contare su un aggiornamento di elevata caratura scientifica. In più la nostra formazione, grazie alle tecnologie utilizzate, sfruttando le potenzialità del web e della FAD, consente di assolvere all' obbligo di legge in maniera semplice, veloce e coinvolgente. Abbiamo introdotto una metodologia innovativa, attraverso i Film Formazione e i corsi in lingua, capace in breve tempo di conquistare il mondo medico e attirare l' attenzione di istituzioni e media. Per informazioni sul corso è possibile contattare il numero verde 800.122.777 o consultare il sito www.consulcesi.it". (red) }241718 MAG 16 ~

Usa, maxi studio trova nei ratti legame tumori e telefonini

Condotto da agenzia federale, sale rischio cervello e cuore (ANSA) - ROMA, 27 MAG - L' esposizione alle radiofrequenze tipiche dei cellulari aumenta i casi di tumore nei ratti maschi. Lo afferma un grande studio durato due anni del National Toxicology Program statunitense, secondo cui gli aumenti, piccoli ma statisticamente significativi, riguardano proprio gliomi, un tipo di cancro al cervello, e Schwannomi gli stessi riscontrati da alcuni studio epidemiologici sull' uomo. Lo studio, costato 25 milioni di dollari, é stato condotto su oltre 2500 ratti e topi esposti a varie quantità di radiofrequenze in 21 camere progettate appositamente. (ANSA). Y91-CAV 27-MAG-16 11: 27 NNN Usa, maxi studio trova nei ratti legame tumori e telefonini (2)


(ANSA) - ROMA, 27 MAG - La decisione di pubblicare i risultati preliminari dello studio sui ratti é venuta dopo che il sito microwave.com ne aveva anticipato i risultati, mentre il rapporto completo, che é stato controllato e verificato da autorità indipendenti, sarà pubblicato l' anno prossimo. "Lo studio ha trovato una bassa incidenza di gliomi maligni nel cervello e schwannomi nel cuore dei ratti maschi esposti scrivono gli esperti -. Dato l' ampio uso a tutte le età delle tecnologie per la comunicazione mobile anche un piccolo aumento che dovesse risultare dall' esposizione potrebbe avere grandi implicazioni per la salute pubblica". Il tema del legame fra cellulari e tumori é molto dibattuto. L' Oms ha classificato le radiofrequenze nel gruppo 2b dei ' possibili cancerogeni', ma diverse ricerche epidemiologiche, l' ultima delle quali pubblicata pochi giorni fa e condotta in Australia, hanno escluso connessioni. (ANSA). Y91-CAV 27-MAG-16 11: 28 NNN Staminali: svelato loro ' destino' nell' uomo dopo trapianto

Da ricercatori S.Raffaele Milano, importanti ricadute su terapie (ANSA) - MILANO, 27 MAG - Le cellule staminali hanno infinite potenzialità per la medicina, e sono già state in grado di fare la differenza nella cura di alcune patologie. Ma cosa accade loro quando vengono iniettate nel paziente che devono curare? Il


loro ' destino', durante quello che é un vero e proprio trapianto di cellule, é stato appena svelato da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Cell Stem Cell dai ricercatori dell' Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget), presso l' IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Secondo gli esperti si tratta della "prima volta al mondo" in cui si scopre il loro esatto percorso dopo il trapianto, che viene effettuato come terapia genica. Il lavoro é stato realizzato in una sperimentazione clinica condotta in collaborazione con GlaxoSmithKline per trattare la sindrome di Wiskott-Aldrich (WAS), una rara e grave immunodeficienza congenita. Nel dettaglio, gli scienziati sono riusciti a tracciare il destino delle staminali grazie a un vero e proprio ' codice molecolare' che rimane nelle cellule a seguito delle modifiche genetiche che si fanno in laboratorio per realizzare la terapia. Una volta ottenuta questa ' carta d' identità' per ogni cellula, i ricercatori hanno usato un metodo matematico per ricostruire una mappa genealogica, tracciando tutti i discendenti di ogni staminale. "Questo ha permesso di scoprire che le staminali ricostituiscono le cellule del sangue in due ondate principali, una più precoce e a breve termine, un' altra più tardiva e stabile a diversi anni di distanza dal trapianto". Lo studio sembra anche suggerire che dei milioni di cellule staminali che vengono infuse nei pazienti "poche migliaia sono sufficienti a sostenere una produzione stabile e duratura di cellule del sangue nell' individuo trapiantato". Per la prima volta, quindi, é stato possibile ricostruire in laboratorio "come e quanto una staminale si é riprodotta, quali cellule del sangue ha generato e quanto può sopravvivere". Lo studio, spiega Alessandro Aiuti, coordinatore della ricerca insieme a Luca Biasco, "dimostra ancora una volta il potenziale di un' efficace sinergia tra ricerca di base e attività clinica. I risultati confermano la validità della nostra strategia per curare le malattie genetiche rare e hanno


potenziali importanti ricadute anche nel campo dei trapianti di midollo osseo e della cura dei tumori". (ANSA). KXP 27-MAG-16 11: 07 NNN RICERCA: SCLEROSI MULTIPLA, STUDIO SU DIETA MIMA DIGIUNO PER RIDURRE SINTOMI Sondato l' effetto su asse Italia-Usa, induce in cellule processo chiave per riparazione corporea Milano, 26 mag. (AdnKronos Salute) - Un alleato a tavola. E' la dieta che assomiglia al digiuno ma digiuno non è. Grazie a un mix speciale di nutrienti abbatte l' apporto calorico giornaliero fino a dimezzarlo per un ciclo limitato di giorni. Già in passato era stata testata in relazione al cancro e all' invecchiamento. Un team di scienziati, fra cui l' italiano Valter Longo, ha fatto un passo avanti, sondandone gli effetti per la sclerosi multipla, sia su modelli murini che su pazienti affetti dalla patologia. Risultato: secondo il lavoro pubblicato oggi sulla rivista ' Cell Reports', la Dieta mima digiuno (Dmd) sembra indurre nelle cellule un processo chiave per la riparazione corporea, riducendo i sintomi della malattia, che colpisce oggi 110 mila italiani. Lo studio è stato condotto sull' asse Italia-Usa da ricercatori dell' Usc Longevity Institute e dell' Ifom di Milano. "Durante la dieta che imita il digiuno - spiega l' autore della ricerca Valter Longo,


direttore dell' Usc Longevity Institute presso la David School of Gerontology di Los Angeles e del programma di Longevità e cancro dell' Ifom - si produce del cortisone e ciò dà inizio a una soppressione di cellule autoimmuni. Questo processo porta anche alla produzione di nuove cellule sia immunitarie che del sistema nervoso". (segue) (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 26-MAG-16 19: 57 RICERCA: SCLEROSI MULTIPLA, STUDIO SU DIETA MIMA DIGIUNO PER RIDURRE SINTOMI (2) (AdnKronos Salute) - Queste recenti scoperte derivano da studi precedenti dello stesso laboratorio che hanno dimostrato come cicli di una dieta che mima il digiuno, abbinata a trattamento farmacologico del cancro, erano in grado di proteggere le cellule normali indebolendo quelle del tumore. In un altro studio pubblicato lo scorso anno, il laboratorio aveva dimostrato anche che la dieta può diminuire il grasso addominale viscerale e ridurre i marcatori dell' invecchiamento e delle malattie sia nei topi che negli esseri umani. "Di fronte alle evidenze rilevate ci siamo chiesti: se uccide molte cellule del sistema immunitario e attiva le cellule staminali, forse potrebbe uccidere quelle cattive per generarne di buone. Così abbiamo avviato questo studio", spiega Longo.


Per la prima parte dello studio, i ricercatori hanno somministrato tre cicli di Dieta mima digiuno a un gruppo di topi affetti da malattia autoimmune, per 3 giorni ogni 7, con un gruppo di controllo con dieta standard. Dai risultati inclusi nel lavoro pubblicato emerge che questo regime alimentare ha ridotto i sintomi della malattia in tutti i topi, e "ha portato al recupero totale nel 20% degli animali". (segue) (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 26-MAG-16 19: 57 NNN RICERCA: SCLEROSI MULTIPLA, STUDIO SU DIETA MIMA DIGIUNO PER RIDURRE SINTOMI (3) (AdnKronos Salute) - Testando i topi, i ricercatori hanno scoperto una riduzione dei sintomi attribuibile a miglioramenti delle condizioni di salute come ad esempio un aumento dei livelli dell' ormone stereoideo, corticosterone, che viene rilasciato dalle ghiandole surrenali per controllare il metabolismo. Hanno osservato una riduzione nelle citochine infiammatorie, proteine che ordinano ad altre cellule di riparare i siti del trauma, infezione o altro danno. Inoltre hanno evidenziato miglioramenti nei linfociti ' cellule T', responsabili dell' autoimmunitĂ . Infine, i ricercatori hanno scoperto che la dieta


mima digiuno promuove la rigenerazione della mielina, la guaina di proteine e grasso che isola le fibre nervose nella spina dorsale e nel cervello che risultava essere danneggiata dall' autoimmunità. Nei pazienti con sclerosi multipla, le cellule T difettose attaccano la mielina e danneggiano le fibre nervose. Interferire con quella degenerazione e allo stesso tempo promuovere la rigenerazione diventa quindi cruciale per il rallentamento dello sviluppo della malattia ed è proprio ciò che il digiuno periodico e regolare sembra indurre, spiegano gli esperti. "Da un lato, questa dieta che imita il digiuno uccide le cellule nocive del sistema immunitario - dice Longo poi, una volta che i topi ritornano alla dieta normale, si generano le cellule buone del sistema immunitario ma anche le cellule che producono mielina, consentendo a una percentuale di topi di raggiungere lo stato di indenne da malattia". (segue) (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 26-MAG-16 19: 57 RICERCA: SCLEROSI MULTIPLA, STUDIO SU DIETA MIMA DIGIUNO PER RIDURRE SINTOMI (4) (AdnKronos Salute) - Attraverso uno studio pilota con 60 partecipanti affetti dalla patologia, condotto da Markus Bock al Charité University Hospital di Berlino, i ricercatori hanno verificato anche la


sicurezza e la potenziale efficacia della dieta su persone affette da sclerosi multipla. Diciotto pazienti sono stati sottoposti a una dieta che mima il digiuno per un ciclo di 7 giorni e quindi a una dieta Mediterranea per 6 mesi. Mentre 12 partecipanti hanno seguito una dieta controllo per 6 mesi, e altri 18 una dieta chetogenica (una dieta ricca di grassi). I pazienti a cui è stata somministrata la Dieta mima digiuno seguita dalla mediterranea e quelli che hanno seguito una dieta chetogenica hanno riportato miglioramenti della qualità della vita e delle condizioni di salute sia fisica che mentale. "In futuro verificheremo anche se la dieta mediterranea da sola porta benefici e approfondiremo con una risonanza magnetica funzionale e un' analisi della funzione immunitaria - precisa Longo - e prevediamo ulteriori investigazioni per determinare se la Dieta mima digiuno possa essere d' aiuto nei pazienti con altre malattie autoimmuni e testare l' efficacia della dieta in studi clinici piÚ ampi. Ma ci teniamo a precisare che i pazienti con disturbi di tipo autoimmune senza opzioni praticabili sono invitati a consultare il proprio medico riguardo alla possibilità di provare una Dieta mima digiuno o di arruolarsi in uno studio clinico che testi l' effetto della dieta sui disturbi autoimmuni".


"Siamo ottimisti - continua - Tuttavia vogliamo evitare che i pazienti tentino di improvvisare la dieta a casa senza il coinvolgimento dei loro specialisti o senza comprendere che è necessario condurre studi clinici piÚ ampi per confermare che la dieta, come trattamento, sia efficace contro la sclerosi multipla o altre condizioni autoimmuni". Anche se questo studio inizialmente non coinvolgeva alcun modello sul cancro, i risultati hanno stimolato Longo e il suo team a indagare anche quanto la riduzione dell' infiammazione e il ringiovanimento del sistema immunitario possano avere effetti anche sulla crescita di tumori, studi che sono attualmente in corso nei laboratori di Usc e Ifom. (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 26-MAG-16 19: 57

MEDICINA: IN USA PRIMO CASO BATTERIO ' INVINCIBILE', RESISTENTE A TUTTI ANTIBIOTICI In una paziente infezione urinaria immune a tutti i farmaci conosciuti Roma, 27 mag. (AdnKronos Salute) - I medici americani hanno registrato il primo caso nel Paese di una donna con una infezione urinaria resistente a tutti gli antibiotici conosciuti. A lanciare l' allarme


sono i Centers for Disease Control and Prevention. Il caso è stato pubblicato sulla rivista ' Antimicrobial Agents and Chemotherapy' dell' American Society for Microbiology. Gli scienziati hanno sottolineano la forte preoccupazione per questa tipologia di superbatteri che potrebbero rappresentare un grave pericolo per combattere anche le infezioni di routine. Negli Usa la resistenza di molti agenti infettivi agli antibiotici causa 2 mln di malattie e 23 mila decessi l' anno, secondo le stime. Per gli scienziati questo è il primo caso in Usa di un agente patogeno che ha un gene, chiamato Mcr-1, che permette ai batteri di diventare resistenti anche ad una classe di antibiotici come la colistina. Il gene Mcr-1 è stato scoperto lo scorso anno in Cina e ha già sollevato l' allarme della comunità scientifica. (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-MAG-16 12: 14

STAMINALI: DA ITALIANI PRIMA ' MAPPA' CELLULE SANGUE DOPO TRAPIANTO Studio San Raffaele-Sr Tiget di Telethon, grazie a queste conoscenze ottimizzeremo terapie


Roma, 27 mag. (AdnKronos Salute) - Per la prima volta al mondo uno studio svela il destino, l' attività e la sopravvivenza, nell' organismo, delle cellule staminali del sangue dopo il trapianto nell' uomo. Una sorta di ' mappa' che aiuterà a ottimizzare le terapie contro tumori ematologici e immunodeficienze. Realizzata da una équipe dell' Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (SrTiget) all' Irccs ospedale San Raffaele, una delle 18 strutture del Gruppo San Donato, la ricerca è stata pubblicata sulla rivista ' Cell Stem Cell' . Il lavoro è stato realizzato nel quadro di una sperimentazione clinica di terapia genica, condotta in collaborazione con GlaxoSmithKline (Gsk), per la sindrome di Wiskott-Aldrich (Was), una rara e grave immunodeficienza congenita. I ricercatori hanno studiato l' evoluzione delle cellule staminali del sangue a seguito del loro trapianto dopo la correzione genetica. Hanno individuato come e in quali tempi le staminali ematopoietiche re-infuse si differenziano in cellule mature e ricostituiscono le cellule necessarie per la vita del paziente, quelle del sistema immunitario, i globuli rossi e le piastrine. Lo studio ha anche mostrato che le staminali corrette si sono riprodotte e rimangono nel tempo dopo il trattamento. (segue) (Bdc/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222


27-MAG-16 12: 25 STAMINALI: DA ITALIANI PRIMA ' MAPPA' CELLULE SANGUE DOPO TRAPIANTO (2) (AdnKronos Salute) - L' equipe Sr-Tiget è riuscita a tracciare la storia delle staminali ematopoietiche grazie a un vero e proprio ' codice molecolare' che rimane nelle cellule a seguito della modifica genetica. "La terapia consiste - spiega all' Adnkronos Salute Luca Biasco, primo autore e coordinatore dello studio insieme ad Alessandro Aiuti - nel correggere geneticamente le staminali del paziente e nel reinfonderle nel paziente stesso, utilizzando un vettore virale. In questo contesto, ogni cellula che viene corretta riceve il ' gene terapeutico' in un punto diverso del suo genoma, e ci sono tre miliardi e mezzo di posizioni possibili. Tutto questo diventa una sorta di marcatore, specifico per ogni cellula". E, cosa ancora piÚ sorprendente, "le cellule ' figlie' ereditano il marcatore delle cellule ' madri'. Un lavoro lungo 7 anni "ci consente ora di conoscere le dinamiche delle cellule infuse e studiare le relazioni gerarchiche fra di loro. Un' informazione che prima non avevamo: era disponibile solo su modello animale (topi infusi con cellule umane o scimmie) e che aiuterà in futuro a selezionare per le terapie il gruppo di staminali capaci di


mantenere più a lungo termine ed efficientemente la ripopolazione del sangue del paziente trattato, con probabile mantenimento maggiore nel tempo degli effetti terapeutici. Di milioni di cellule infuse afferma - poche migliaia poi sosterranno l' ematopoiesi a lungo termine e se le studiamo bene possiamo ottimizzare davvero la terapia. Abbiamo per la prima volta un riferimento su quali possono essere le dinamiche dopo il trapianto: sapremo cosa ci dovremo aspettare e non si lavorerà più alla cieca". (segue) (Bdc/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 27-MAG-16 12: 25 STAMINALI: DA ITALIANI PRIMA ' MAPPA' CELLULE SANGUE DOPO TRAPIANTO (3) (AdnKronos Salute) - Il primo passo è stato dunque isolare le staminali e le altre cellule differenziate dal paziente e fare l' analisi molecolare del loro Dna, alla ricerca del codice che permettesse di riconoscerle. Una volta ottenuta l' identità di migliaia di cellule staminali e il loro corredo genetico, i ricercatori hanno ricostruito la loro mappa genealogica con un metodo matematico comunemente usato in ecologia per seguire l' evoluzione delle specie animali nel proprio habitat naturale. Questo lavoro di ' ecologia cellulare' ha permesso di scoprire che le staminali ricostituiscono le cellule del sangue in due ondate principali, una più precoce e a breve termine, un' altra più


tardiva e stabile a diversi anni di distanza dal trapianto. Lo studio sembra anche suggerire che su milioni di staminali infuse nei pazienti, poche migliaia sono sufficienti a sostenere una produzione stabile e duratura di cellule del sangue nell' individuo trapiantato. Se questo tipo di analisi era stato condotto finora solo su modelli animali, i ricercatori dell' Istituto San Raffaele Telethon sono riusciti per la prima volta a tracciare il destino di migliaia di staminali direttamente nell' uomo. Spiega Aiuti, coordinatore area clinica Sr-Tiget: "Questo studio dimostra ancora una volta il potenziale di un' efficace sinergia tra ricerca di base e attività clinica, consentendoci di comprendere a pieno le proprietà biologiche e le potenzialità terapeutiche delle staminali ematopoietiche corrette geneticamente. I risultati confermano la validità della strategia utilizzata nel nostro Istituto per curare le malattie genetiche rare e hanno potenziali importanti ricadute anche nel campo dei trapianti di midollo osseo e della cura dei tumori". Il lavoro è stato possibile grazie ai finanziamenti di Fondazione Telethon, Commissione europea e ministero della Salute italiano. (Bdc/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222


27-MAG-16 12: 25

Diagnosi tumore allo stomaco in meno di due ore dal sangue Grazie ad apparecchio sviluppato da giovane ingegnere cileno (ANSA) - ROMA, 27 MAG - Diagnosticare il cancro solo da un prelievo di sangue e in meno di due ore: é quanto consente di fare l' apparecchio sviluppato da un giovane ingegnere cileno, Alejandro Tocigl con la sua start up, che spera di rendere disponibile sul mercato nel 2018, e ha presentato in una conferenza stampa a Santiago del Cile. L' apparecchio funziona rilevando i microRna, piccole molecole che agiscono come interruttori molecolari e che funzionano da biomarcatori di varie malattie. '' In questo momento stiamo sviluppando l' apparecchio per rilevare il tumore dello stomaco spiega Tocigl - ma l' idea é di applicare la nostra tecnologia in futuro agli altri tipi di tumore e malattie''. Lo strumento dispone di una placca dove si distribuisce il campione di microRna del paziente, e lo si fa reagire con dei composti chimici sviluppati dai ricercatori. In questo modo l' apparecchio rileva le molecole alterate, e attraverso un software, il risultato viene collegato ad una malattia specifica. Un sistema più economico, semplice e accessibile di quelli attualmente disponibili per la diagnosi del cancro. Ogni esame fatto con questo apparecchio infatti, stima Tocigl, non dovrebbe costare più di 66 euro. '' Nelle economie emergenti - continua - é indispensabile ridurre la differenza che esiste tra i sistemi di salute pubblica e privata, e con questa tecnologia vogliamo fare questo. E' un' iniziativa di basso costo, che vuole rendere più democratico l' accesso della popolazione agli esami medici,


rispetto ad altre tecnologie più care''. La rivista Mit Technology Review ha inserito Alejandro Tocigl tra gli innovatori con meno di 35 anni del 2015 per il suo progetto e l' impatto che ha nella società. (ANSA). Y85-DR 27-MAG-16 14: 59 NNN

Dolcificanti riducono calorie ma aumentano rischio diabete Studio canadese, può predisporre a un' intolleranza al glucosio (ANSA) - ROMA, 27 MAG - I dolcificanti, in particolare quelli a base di aspartame, al posto dello zucchero: una scelta che può aiutare a ridurre le calorie ma che può essere anche in parte dannosa per la salute, portando a un aumento del rischio di diabete. Colpa del fatto che assumerli porta un cambiamento nei batteri intestinali, che può' predisporre a un' intolleranza al glucosio, che può fare da apripista per lo sviluppo del diabete. È quanto emerge da uno studio canadese, dell' Universita' di Toronto, pubblicato sulla rivista Applied Physiology, Nutrition and Metabolism. Gli studiosi hanno esaminato i dati relativi a 2.856 adulti, nell' ambito del Third National Health and Nutrition Survey. Tutti hanno riportato la composizione della dieta nelle precedenti 24 ore e sono stati classificati come consumatori di dolcificanti artificiali (aspartame o saccarina), o consumatori di alte o basse dosi di zuccheri naturali (zucchero o fruttosio). Dai risultati e' emerso che i batteri dell' intestino sono in grado di ' scomporre' i dolcificanti artificiali, e ciò porta anche a una modifica della flora intestinale stessa oltre che a una maggiore intolleranza al glucosio, che può aprire le porte al diabete. (ANSA). Y09


27-MAG-16 14: 51 NNN

FUMO: CON IQOS COMPOSTI TOSSICI RIDOTTI Esperto, potenziali effetti positivi a lungo termine su patologie Roma, 27 mag. (AdnKronos Salute) - Un prodotto innovativo a base di tabacco "che arriva a ridurre del 90-95% i composti tossici presenti nell' aerosol, con il potenziale di avere un effetto positivo a lungo termine sulle malattie legate al fumo". Sono alcuni dei risultati degli studi scientifici svolti su iQos, il dispositivo a potenziale rischio ridotto prodotto da Philip Morris che riscalda il tabacco invece di bruciarlo, presentati oggi alle Giornate Siciliane di gerontologia e geriatria di Erice (Tp) da Luca Rossi, Director planning technology & IP RRP di Philip Morris International nella sezione ' Fumo, Bpco e carcinoma polmonare un filo rosso da spezzare'. iQos è il primo prodotto a base di tabacco a potenziale rischio ridotto, attualmente in commercio anche in Italia, e si basa sulla tecnologia ' heat-not-burn'. Il tabacco, contenuto in ricariche chiamate HeatStick, viene scaldato e non combusto. "Il segreto è che iQos è in grado di abbattere le sostanze nocive prodotte proprio dalla combustione. Inoltre l' aerosol permette ai fumatori adulti di apprezzare l' autentico gusto del tabacco", sottolinea Rossi all' Adnkronos Salute. (segue)


(Red/AdnKronos Salute) ISSN 2465 - 1222 27-MAG-16 14: 48 FUMO: CON IQOS COMPOSTI TOSSICI RIDOTTI (2) (AdnKronos Salute) - "Nel focus di oggi ho illustrato i nostri studi clinici e pre-clinici, i cui risultati continuiamo a pubblicare sul nostro sito, e c'è stato un confronto con altri esperti sugli effetti dell' uso di iQos sulla riduzione dell' impatto a lungo termine delle malattie provocate dal fumo di sigarette". "C'è stato un dibattito su quanto iQos possa rappresentare una alternativa alla sigaretta -prosegue Rossi- ma il principio fondamentale è che permette di ridurre in maniera importante la presenza di sostanze nocive". (Red/AdnKronos Salute) ISSN 2465 - 1222 27-MAG-16 14: 48 NNN

TUMORI: RICERCA USA, SCOPERTO NEI TOPI LEGAME TELEFONINI - CANCRO Trovata ' incidenza bassa' nei ratti maschi esposti a rischio di radiofrequenze emesse dai cellulari Roma, 27 mag. (AdnKronos Salute) - Uno studio pluriennale del Governo americano ha scoperto nei topi un legame, seppure con un'


incidenza bassa, tra l' uso dei telefonini e il cancro. La ricerca del National Toxicology Program ha trovato tracce di due tipi di neoplasie nei ratti maschi che sono stati esposti al tipo di frequenze radio che vengono comunemente emesse dai cellulari. I tumori erano gliomi, neoplasie che colpiscono il cervello, e schwannomi o neurinomi, un tumore benigno originato dalle cellule di Schwann dei nervi cranici e spinali. "Dato l' utilizzo globale diffuso di comunicazioni mobili tra gli utenti di tutte le età, anche un piccolissimo aumento dell' incidenza di malattie derivanti dall' esposizione a radiazioni a radiofrequenza evidenziano i risultati preliminari del lavoro, che sarà però pubblicato in maniera completa il prossimo anno - potrebbe avere vaste implicazioni per la salute pubblica". Il National Toxicology Program sottolinea il ' Wall Street Journal' - ha investito 25 milioni di dollari in uno dei più grandi e più completi esperimenti sugli effetti dei telefonici cellulari sulla salute. Lo studio è stato condotto su 2500 topi esposti a diverse quantità di radiofrequenze in 21 ' camere' progettate ' ad hoc'. (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-MAG-16 14: 29


MINORI: GARANTE PRIVACY, GARANTIRE RISERVATEZZA BIMBO MALATO Roma, 27 mag. (AdnKronos Salute) - No a troppe informazioni che rendono identificabile un bambino malato. "Il diritto del minore alla riservatezza prevale sul diritto di cronaca e neanche il consenso dei genitori autorizza il giornalista a riportare informazioni che possano nuocere al suo sviluppo". Lo ha ribadito il Garante della Privacy, nel definire un' istruttoria avviata d' ufficio a seguito della pubblicazione su alcune testate di diversi dati identificativi di una bambina (fotografie, nome, luogo di residenza, età, nome e cognome della madre, nome della scuola frequentata), associati a precise indicazioni della patologia di cui soffre. Il Garante ha tuttavia ritenuto di non dover adottare alcun provvedimento inibitorio, "poiché le testate, appena avuta notizia dell' avvio dell' istruttoria, hanno eliminato gli articoli dalla rete o oscurato i dati che rendevano identificabile la bambina". La vicenda descritta negli articoli affronta, a parere dell' Autorità, un tema di indubbio interesse pubblico, riguardando il dibattito in corso sul rapporto rischi benefici delle vaccinazioni. Nel riportare la notizia, "i giornalisti devono però tener conto delle regole che disciplinano il rapporto tra attività giornalistica e protezione


dei dati personali e delle garanzie poste a tutela dei più piccoli". In particolare quelle del codice deontologico e della Carta di Treviso, che considerano il diritto del minore alla riservatezza primario rispetto al diritto di cronaca e stabiliscono che, in caso di bambini malati, il giornalista deve porre "particolare attenzione e sensibilità nella diffusione delle immagini e delle vicende" per evitare forme di sensazionalismo lesive della loro personalità. (segue) (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-MAG-16 12: 44 MINORI: GARANTE PRIVACY, GARANTIRE RISERVATEZZA BIMBO MALATO (2) (AdnKronos Salute) - E anche se in questo caso la diffusione di dati personali è avvenuta con il consenso dei genitori, questo elemento, sottolinea l' Autorità, "non è di per sé sufficiente a legittimare l' identificabilità del minore". Il consenso parentale non esime infatti il giornalista dal valutare il potenziale pregiudizio che può derivare dalla pubblicazione di informazioni così dettagliate. Il giornalista "è chiamato ad adottare le cautele di volta in volta più opportune per tutelare il minore - scrive il Garante - senza per questo abdicare al ruolo fondamentale di denuncia e informazione della collettività". Tale principio, più volte affermato dall' Autorità, trova conferma anche nella Carta di Treviso secondo cui, ' a prescindere dall' eventuale consenso dei genitori, il minore


non va coinvolto in forme di comunicazioni lesive dell' armonico sviluppo della sua personalità'. (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-MAG-16 12: 44

SESSO: IN ITALIA ARRIVA ' PUNTURINA' RIGENERATIVA CONTRO DISFUNZIONE ERETTILE Dagli Usa la procedura che utilizza le plasmacellule arricchite Roma, 28 mag. (AdnKronos Salute) - Una maggiore sensazione di piacere con un miglioramento delle prestazioni sessuali e la riduzione drastica della curvatura del pene in caso di deformità. Sono i risultati raggiunti dalla procedura con le plasmacellule arricchite (Platelet Rich Plasma), usate per il trattamento della disfunzione erettile e dell' induratio penis plastica, che dagli Usa sbarca ora in Italia. "La terapia Prp ha un' azione sinergica per tutte quelle persone che non rispondono più per vari motivi al trattamento con gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5, le famose pillole dell' amore. Alcuni pazienti hanno addirittura segnalato un aumento della lunghezza e della circonferenza del pene e del desiderio sessuale", spiega all' Adnkronos Salute Gabriele Antonini, urologo-andrologo di Roma, che


ha collaborato con i colleghi Joseph Banno di Chicago e Paul Perito di Miami. (segue) (Frm/AdnKronos) SESSO: IN ITALIA ARRIVA ' PUNTURINA' RIGENERATIVA CONTRO DISFUNZIONE ERETTILE (2) (AdnKronos Salute) - La Prp viene utilizzata già da alcuni anni, con successo, in ortopedia e medicina dello sport ed è diventata rapidamente negli Stati Uniti uno dei metodi di trattamento più efficaci per la disfunzione erettile e l' induratio penis plastica o malattia di La Peyronie (condizione che determina l' incurvamento patologico del pene tale da non permettere più una normale penetrazione). "Il corpo umano ha una notevole capacità di guarire se stesso. La rigenerazione di un tessuto si ottiene con la produzione naturale di cellule staminali - ricorda Antonini - La Prp prevede l' applicazione di piastrine concentrate ricche di proteine bioattive che rilasciano fattori di crescita per stimolare la rigenerazione cellulare e accelerare la riparazione dei tessuti". (segue) (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 28-MAG-16 17: 36 SESSO: IN ITALIA ARRIVA ' PUNTURINA' RIGENERATIVA CONTRO DISFUNZIONE ERETTILE (3) (AdnKronos Salute) - Il trattamento inizia con un semplice


prelievo ematico messo in una centrifuga che separa plasma e piastrine dal resto del sangue. "Il plasma, altamente concentrato con piastrine arricchite, viene raccolto in piccole siringhe e viene iniettato nuovamente nei tessuti danneggiati. Il Priapo shot*, così si chiama la procedura - spiega l' urologo - viene effettuato in regime ambulatoriale applicando localmente una semplice crema anestetica prima dell' iniezione, senza alcun disagio durante il trattamento". "Negli Usa sono state effettuate più di 60 mila procedure di Prp senza effetti collaterali o complicanze. In Italia è stato approvato dal ministero della Salute", prosegue. "I fattori di crescita stimolano la rigenerazione di nuovo tessuto nei corpi cavernosi, la crescita di nuovi vasi sanguigni e quindi un miglioramento della circolazione all' interno del pene sottolinea Antonini - I risultati consistono in erezioni più forti, maggiore sensazione di piacere. E' come mettere indietro le lancette dell' orologio e ciò che era vecchio e danneggiato torna nuovo. Molti di questi benefici sono immediati dopo l' iniezione. Il trattamento è anallergico e privo di effetti collaterali - conclude - poiché utilizza e reinfonde il plasma della stessa persona". (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 28-MAG-16 17: 36


ALIMENTI: BOOM CAPPUCCINO VEGETALE, MA ALTERNATIVA AL LATTE NON E' PIU' SANA Dalla soia all' avena a casa come al bar, ma intolleranza alla bevanda classica non sempre reale Roma, 28 mag. (AdnKronos Salute) - Soia, avena, mandorla. La moda del cappuccino, al bar o a casa, senza il suo ingrediente principe, il latte, prende sempre più piede. A guidarla i molti ' intolleranti' convinti che la bevanda tradizionale sia meno digeribile, più pesante e meno salutare delle alternative vegetali. Convinzioni che spesso non superano l' esame scientifico. Eppure il trend, con pretese salutiste, è confermato anche dal nuovo paniere Istat, presentato a febbraio scorso, dove entrano per la prima volta proprio bevande a base di soia, riso e altri legumi o cereali. Prodotti le cui vendite sono aumentate del 27% nel 2015, secondo elaborazioni Coldiretti su Rapporto Coop. Non sembra scoraggiare il nuovo trend nemmeno il maggiore esborso economico. Sempre la Coldiretti evidenzia anche che le bevande vegetali, in genere, costano anche il doppio del latte di alta qualità made in Italy e il triplo di quello a lunga conservazione. C'è poi la questione dell' intolleranza, non sempre reale, ma frequentemente indicata da molti consumatori di bevande alternative come causa di più


vari disturbi digestivi. "Gli adulti - spiega all' Adnkronos Salute Alessandro Fiocchi, responsabile dell' Allergologia dell' ospedale Bambino Gesù di Roma possono essere intolleranti al lattosio. Una condizione non particolarmente diffusa. Che, può sembrare strano, ma dipende anche dalla geografia a dall' etnia. Negli adulti di razza nera, per esempio, è frequentissima. Mentre è inesistente in Finlandia. Insomma più si va al Nord del mondo più si riduce il fenomeno". (segue) (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 28-MAG-16 18: 42 ALIMENTI: BOOM CAPPUCCINO VEGETALE, ALTERNATIVA AL LATTE NON E' PIU' SANA (2)

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(AdnKronos Salute) - Ma, precisa l' esperto, con questo tipo di problema "non è necessario evitare i latticini, in particolare i formaggi stagionati che non contengono lattosio, e che sono importantissimi nella nostra dieta per l' apporto di calcio. E nemmeno il latte, se si ha l' accortezza di usare quello senza lattosio. Rinunciare completamente a questi alimenti non è salutare, perché sono la nostra principale garanzia di avere i nutrienti necessari al salvaguardare le ossa". Per quanto riguarda i bambini, poi, "l' intolleraza al lattosio congenita è rarissima. Riguarda l' 0,8% della popolazione infantile. E anche nei piccoli con le forme più accentuate a 18 anni il problema scompare". Ad avere ragione di cancellare il cappuccino ' classico' sono


gli allergici alle proteine del latte. "In questo caso si tratta di un problema reale ma raro - continua Fiocchi - sviluppato da persone esposte a lungo a queste proteine, lavoratori del settore lattiero caseario, per esempio. Oppure da persone che hanno utilizzato ciprie cosmetiche e polveri (come uno di più classici talchi per bambini, Ndr) che le contengono. Ingredienti che, in realtà, oggi non vengono quasi più utilizzati". Una leggenda che bisogna sfatare "è l' esistenza di una forma di intolleranza alle proteine del latte, formaggi compresi", dice Fiocchi. Si può essere allergici alle proteine oppure intolleranti al lattosio, che rappresenta il 98% degli zuccheri presenti nel latte. "E' un fatto - aggiunge l' allergologo - su cui c'è stato dibattito nel mondo scientifico. Ora però uno studio norvegese, appena uscito sul ' World Allergy Organization Journal' , conferma con chiarezza che non esiste l' intolleranza alimentare al latte". (segue) (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 28-MAG-16 18: 42 ALIMENTI: BOOM CAPPUCCINO VEGETALE, ALTERNATIVA AL LATTE NON E' PIU' SANA (3)

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(AdnKronos Salute) - La ' moda' di considerare il vero latte, quello di mucca, nemico della salute è un fenomeno che "ha un' origine


precisa ed è anche assai contestabile", ricorda Chiara Manzi, nutrizionista esperta di Culinary Nutrition, la disciplina che studia le modalità di preparazione degli alimenti che permettono di sfruttarne davvero gli elementi salutari. "Una grande responsabilità - continua Manzi - è dell' autore di "China Study", la bibbia dei vegani, l' americano T. Colin Campbell. Un libro ingannevole, perché, pur partendo da studi veri, arriva a conclusioni non fondate, scollegate dallo stesso studio citato. Nel caso del latte, in particolare, attribuisce al consumo di questo alimento un aumentato rischio di tumore. Peccato che le percentuali di consumo di caseina a rischio, che emergono dagli studi a supporto, siano improbabili. Se un nutrizionista preparato, infatti, fa un po' di calcoli per trasformare le percentuali in consumi reali, viene fuori che il pericolo di cancro aumenta bevendo 4 litri di latte al giorno. Quantità quanto meno improbabili". Altra ' bufala', secondo Manzi è "la diffusa l' intolleranza al latte negli adulti, ovvero la mancanza dell' enzima che scinde il lattosio. E' vero che si tratta di un enzima che si perde quando non si assume lattosio per lungo tempo. Ma non lo perde chi continua a bere latte o, semplicemente, a mangiare formaggi freschi. Quindi si tratta di una


condizione in generale non troppo diffusa". L' intolleranza, inoltre, "non si diagnostica con i test più vari e fantasiosi che circolano. Per essere certi di questa condizione serve un esame simile all' alcol test, che si fa con il palloncino". (segue) (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 28-MAG-16 18: 42 ALIMENTI: BOOM CAPPUCCINO VEGETALE, ALTERNATIVA AL LATTE NON E' PIU' SANA (4)

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(AdnKronos Salute) - Dal punto di vista strettamente nutrizionale "il latte di mandorla - aggiunge Manzi - è un' ottima alternativa, ha quantità di grassi leggermente superiore al latte scremato, ma sono grassi insaturi, buoni. Anche il latte di soia è un buon prodotto, che ha anche un discreto contenuto di proteine della soia. Ma parliamo di alternative valide, non di prodotti migliori". Il latte di mucca, infatti, "resta la migliore fonte di calcio, necessario soprattutto per le nostre ossa e per prevenire l' osteoporosi. E' un alimento di cui non dovrebbero privarsi in particolare le donne, gli anziani e i bambini, soprattutto se acquistato parzialmente scremato. Contiene anche vitamina D, fondamentale sempre per l' assorbimento del calcio. E c'è un altro vantaggio. Visto che, dalle indicazioni internazionali, sappiamo che il consumo di carne rossa va limitato a 350 grammi a


settimana per un adulto medio per evitare rischi di tumore, il latte può essere una fonte importante di vitamina B12 - utile a prevenire l' anemia, per esempio - soprattutto nell' anziano che ha ne più bisogno". (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 28-MAG-16 18: 42

Mai stati da urologo 9mln italiani, a giugno controlli gratis Sei nemici principali,da tumore prostata a calcoli e infertilità (ANSA) - ROMA, 28 MAG - Visite e controlli gratuiti dall' urologo per tutto il mese di giugno in circa 200 centri, per far avvicinare almeno 9 milioni di uomini italiani alla prevenzione e cura di malattie dell' apparato sessuale maschile. A lanciare la campagna ' Controllati', la Società Italiana di Urologia (Siu), con il supporto incondizionato di Menarini. "L' uomo non fa prevenzione - spiega Vincenzo Mirone, segretario generale della Siu - ce lo dicono in numeri. Solo il 10-20% si é sottoposto nella vita ad una visita di prevenzione, contro oltre il 50-60% delle donne di pari età. Inoltre 9 maschi su 10 si sottopongono a visita medica solo se affetti da patologie gravi e sono estremamente reticenti a parlare delle proprie problematiche con uno specialista". Un' adeguata prevenzione in ambito urologico, invece, riduce la frequenza delle patologie tumorali (della prostata, del rene, della vescica e del testicolo), consentendone anche una diagnosi precoce ed un tempestivo trattamento. Ma riduce anche la frequenza di quelle benigne, come calcoli, prostatiti, infertilità maschile e disfunzioni sessuali, che possono però determinare, se trascurate, una riduzione della qualità della vita ed un danno per la salute sessuale e riproduttiva.


Visite e consulti gratuiti saranno possibili prenotando on line, attraverso il sito web dedicato (controllati.it) o tramite il numero verde (800.822.822). Al termine dell' iniziativa i dati delle visite saranno raccolti e utilizzati per uno studio osservazionale sulla salute e lo stile di vita maschile. (ANSA). YQX-CR 28-MAG-16 12: 01 NNN SALUTE: 9 MLN DI ITALIANI MAI DALL' UROLOGO, A GIUGNO CONTROLLI GRATUITI Iniziativa Siu per la prevenzione al maschile Roma, 28 mag. (AdnKronos Salute) - Prostatite, iperplasia prostatica benigna, tumore della prostata, calcolosi, infertilità e i ' problemi' in camera da letto, come disfunzione erettile ed eiaculazione precoce: sono le sei patologie che più ' inguaiano' gli uomini italiani a causa di stili di vita sbagliati e della proverbiale reticenza maschile a farsi visitare dall' urologo. Solo il 10% dei maschi si sottopone a una visita di prevenzione, quando il danno è ormai fatto. Circa 9 milioni di persone, che si trovano in difficoltà al lavoro, a casa, nelle relazioni sociali e intime, probabilmente non sono mai andate dall' urologo. A loro la Società italiana di urologia, con il supporto incondizionato di Menarini, ha deciso di dedicare tutto il mese di giugno, mettendo a disposizione tutto quanto può servire a svegliare se non l' istinto di sopravvivenza, almeno quello riproduttivo, tipico della mentalità tradizionale dell' uomo italiano. In campo 200 centri urologici, pubblici e privati, un sito web dedicato (controllati.it), un


numero verde (800.822.822) e la possibilità di effettuare visite e consulti gratuiti con l' urologo. Con l' obiettivo che, dopo questa prima visita, l' appuntamento annuale con lo specialista diventi in una sana abitudine. Le sei patologie maschili più diffuse, infatti, "se affrontate per tempo, e affiancate da uno stile di vita sano - ricordano gli esperti - potrebbero certamente incidere in modo più lieve sulla qualità di vita del maschio contemporaneo e divenire quasi ' malattie rare'". (segue) (Mad/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 28-MAG-16 12: 26 SALUTE: 9 MLN DI ITALIANI MAI DALL' UROLOGO, A GIUGNO CONTROLLI GRATUITI (2) (AdnKronos Salute) - "L' uomo non fa prevenzione, ce lo dicono in numeri - afferma Vincenzo Mirone, segretario generale della Società italiana di urologia (Siu), presentando l' iniziativa - Solo il 1020% si è sottoposto nella vita a una visita di prevenzione, contro oltre il 50-60% delle donne della stessa età. Inoltre, 9 maschi su 10 vanno dallo specialista solo se affetti da patologie gravi e sono estremamente reticenti a parlare delle proprie problematiche con lui". Eppure, ricorda l' esperto, "gli uomini si ammalano di più e,


spesso, in maniera più grave rispetto alle proprie compagne. Un' adeguata prevenzione, specie in campo urologico, effettuata in età giovanile, adulta e avanzata, riduce significativamente la frequenza delle patologie tumorali (della prostata, del rene, della vescica e del testicolo), consentendone inoltre una diagnosi precoce e un tempestivo trattamento, e delle patologie benigne (calcolosi urinaria, iperplasia benigna della prostata e prostatiti, infertilità maschile e disfunzioni sessuali). Disturbi che possono determinare, se trascurati, una riduzione della qualità della vita ed un danno per la salute sessuale e riproduttiva". (Mad/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 28-MAG-16 12: 26

MEDICINA: MICROBIOLOGI, MINACCIA SUPERBATTERI VA PRESA MOLTO SERIAMENTE Roma, 28 mag. (AdnKronos Salute) - La minaccia legata allo sviluppo di super batteri capaci di resistere al trattamento antibiotico va presa "con la massima attenzione". Lo sottolinea l' Amcli (Associazione microbiologi clinici italiani), all' indomani dell' allarme suscitato dal batterio resistente a tutti gli antibiotici, isolato negli Usa. E non solo. "Entrerobatteri resistenti alla colistina sono stati,


non raramente, isolati da diversi materiali biologici - affermano gli esperti - nei laboratori di microbiologia del nostro Paese nel corso degli ultimi due anni". "Non si tratta di escherichia coli, come nel caso americano chiariscono - ma di klebsiella. L' allarme americano si inserisce quindi in una serie di appelli che microbiologi e infettivologi fanno ormai da molti anni, nella speranza che i governi recepiscano la gravità del fenomeno". Secondo Amcli, "occorre agire non solo per accelerare la ricerca di nuove molecole, ma anche per migliorare la fase di diagnosi rapida e caratterizzazione dei batteri, permettendo cosÏ di avviare subito una terapia anche antibiotica davvero efficace". E ancora, "è fondamentale proseguire negli sforzi intrapresi sia dal ministero della Salute sia dall' Aifa per far crescere la conoscenza e consapevolezza sul corretto utilizzo degli antibiotici da parte della popolazione". Si stima che ogni anno muoiano in Italia oltre 5.000 pazienti per complicanze legate a infezioni ospedaliere non trattabili in modo risolutivo con antibiotici, poichÊ causate da batteri multiresistenti. (segue) (Mad/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 28-MAG-16 15: 59


MEDICINA: MICROBIOLOGI, MINACCIA SUPERBATTERI VA PRESA MOLTO SERIAMENTE (2) (AdnKronos Salute) - In particolare, per Amcli è urgente: 1. Indurre un cambiamento culturale immediato e profondo nella comunità medica che porti a un impiego realmente appropriato degli antibiotici 2. Promuovere incentivi all' introduzione di terapie innovative in grado di far fronte ai ceppi batterici resistenti. 3. Finanziare la ricerca e introdurre il sistema ' pay or play', che comporta oneri finanziari aggiuntivi per le aziende che decidono di non investire in ricerca di nuovi antibiotici, e incentivi, invece, per qualsiasi nuovo farmaco antimicrobico portato con successo sul mercato. 4. Promuovere incentivi finanziari per lo sviluppo di nuovi test diagnostici che possano evitare la somministrazione inutile di antibiotici. Se i medici potessero confermare istantaneamente se un' infezione è virale o batterica, molte prescrizioni inappropriate potrebbero essere evitate. Così come lo sviluppo di strumenti atti a favorire l' individuazione degli antibiotici più adatti a eradicare un' infezione riuscirebbe a limitare la comparsa di ceppi resistenti. (segue) (Mad/AdnKronos)


ISSN 2465 - 1222 28-MAG-16 15: 59 MEDICINA: MICROBIOLOGI, MINACCIA SUPERBATTERI VA PRESA MOLTO SERIAMENTE (3) (AdnKronos Salute) - Amcli sostiene il documento programmatico predisposto dal governo Inglese per promuovere un deciso impegno nella lotta all' antibiotico resistenza. "Si tratta di linee guida importanti, in parte già ampiamente condivise nel mondo della sanità italiana ed europea, ma anche relativamente nuove e che vediamo con molto favore. E' la prima volta, infatti, che si inseriscono tra le iniziative importanti per controllare il fenomeno della resistenza batterica agli antibiotici non solo la necessità di sviluppare nuovi antibiotici ma anche nuovi test microbiologici. Siamo aperti a qualsiasi collaborazione in questo settore", spiega Pierangelo Clerici, presidente Amcli e direttore dell' Unità operativa di Microbiologia Asst ovest milanese. Secondo Maria Paola Landini, docente di Microbiologia e direttore della Microbiologa dell' area metropolitana di Bologna, "alcuni strumenti diagnostici che possono servire allo scopo, sarebbero già a disposizione dei microbiologi clinici, ma fanno fatica ad essere introdotti nella routine diagnostica, perché sono visti dalle direzioni ospedaliere come un costo aggiuntivo e non come un


' risparmio'. Sarebbe importante, invece, che si ripensasse al peso diverso che si dovrebbe dare al processo di prevenzione e di diagnosi precoce, rispetto a quello - ora preponderante - della cura". (Mad/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 28-MAG-16 15: 59

Allergie, i probiotici aiutano, soprattutto nei bambini ZCZC0032/SX4 XSP78003_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Allergie, i probiotici aiutano, soprattutto nei bambini Allergologi, "una pancia in ordine" è alla base di tutto (ANSA) - ROMA, 30 MAG - Prevenire le allergie usando i probiotici soprattutto nei bambini potrebbe essere una valida soluzione. Secondo gli esperti tutto parte dal concetto che "una pancia in ordine", è alla base di tutto: "Il principio è semplice, l'alterazione della nostra flora intestinale è in grado di influenzare l'equilibrio del nostro sistema immunitario, da cui dipendono le allergie". Un recente documento dell'organizzazione mondiale degli allergologi (WAO) ha messo in chiaro che esistono evidenze statisticamente significative degli effetti benefici per tutti i tipi di allergie in seguito all'assunzione di probiotici, sebbene gli effetti maggiori si abbiano nei casi di eczema. In particolare le raccomandazioni sono rivolte a tutti quei bambini considerati a rischio, ovvero quelli i cui genitori o un fratello abbiano già un'allergia diagnosticata. "Negli ultimi anni assistiamo, in particolar modo nelle società con elevato livello d'industrializzazione, ad una progressiva crescita dell'insorgenza di patologie autoimmuni


e di patologie su base allergica - spiega Etta Finocchiaro, Specialista in Dietologia e Scienza dell'Alimentazione presso l'A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - Le cause di questo incremento, paradossalmente, vanno in parte ricercate nel netto miglioramento delle nostre condizioni di vita, che hanno comportato lo sviluppo di elevati standard igienici, la possibilità di ridurre il manifestarsi di infezioni ricorrendo ai vaccini, e di combatterle, grazie all'uso di antibiotici. Tutti questi fattori in pratica hanno indebolito la risposta immunitaria del nostro organismo alterandone certamente la capacità di reazione." + ormai dimostrato che il corretto funzionamento del sistema immunitario del nostro organismo è fortemente influenzato dalla composizione della flora batterica intestinale. Intervenire su di essa per ripristinarne l'equilibrio, consente di agire sullo sviluppo e sul mantenimento delle nostre difese immunitarie. Studi recenti hanno dimostrato come i due ceppi, il Bifidobacterium longum BB536 e il Lactobacillus rhamnosus HN001, siano in grado di sopravvivere alle avverse condizioni gastrointestinali e di interagire con l'ambiente circostante, mantenendo tutti i vantaggi della loro attività sinergica. Tra gli altri fattori che concorrono alla riuscita della terapia, l'età è quello maggiormente rilevante in un'ottica di prevenzione. In giovane età la composizione del microbioma, così come lo stesso sistema immunitario, risulta essere maggiormente ricettiva ai cambiamenti, poiché ancora in fase di sviluppo. (ANSA). COC 30-MAG-16 11:49 NNN

Staminali: in commercio 1/a terapia genica per malattia rara


ZCZC1201/SXB OMI79580_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Staminali: in commercio 1/a terapia genica per malattia rara Cura per 'bambini in bolla' da ricercatori S.Raffaele-Telethon (ANSA) - MILANO, 30 MAG - La Commissione Europea ha approvato la commercializzazione "della prima terapia genica ex vivo con cellule staminali", in grado di curare una rara e grave malattia chiamata Ada-Scid, o malattia dei "bambini in bolla". Ad annunciarlo sono l'azienda GlaxoSmithKline, Fondazione Telethon e i ricercatori dell'Ospedale San Raffaele di Milano. I bambini nati con questa malattia hanno un sistema immunitario fortemente compromesso che non è in grado di combattere le infezioni più comuni; per questo sono costretti a vivere in un ambiente assolutamente sterile (da cui deriva il termine comune di 'bambini in bolla'). Il nuovo farmaco si chiama Strimvelis: "E' la prima terapia genica curativa per i bambini a ricevere l'approvazione regolatoria nel mondo spiegano i suoi responsabili - ed è indicata per il trattamento di pazienti con Ada-Scid per i quali non è disponibile un donatore compatibile per il trapianto di cellule staminali". In Europa si stima che questa patologia colpisca 15 bambini ogni anno. Questa terapia genica è stata sviluppata a Milano, all'Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (Sr-Tiget). Strimvelis viene somministrato una sola volta e non richiede la disponibilità di un donatore, per cui non c'è il rischio rigetti come invece avviene con il trapianto di midollo osseo. La terapia consiste nel prelevare alcune cellule dal midollo dello stesso paziente, che vengono modificate in laboratorio per essere identiche a quelle di una persona sana. Poi vengono reinfuse nel malato: da qui tornano al midollo osseo, dove vanno a correggere i difetti che sono alla base


della patologia. "A tre anni dal trattamento - concludono gli esperti - è stato registrato un tasso di sopravvivenza pari al 100% per tutti i 12 bambini arruolati nello studio clinico. Inoltre, lo stesso tasso di sopravvivenza del 100% è stato riscontrato in tutti i 18 bambini trattati e referenziati nella domanda di registrazione, la cui salute è stata monitorata per una durata di circa 7 anni". (ANSA). KXP 30-MAG-16 13:21 NNN

SANITA': CIMO, SENZA RISORSE PER EMERGENZAURGENZA SERVIZIO A RISCHIO = SANITA': CIMO, SENZA RISORSE PER EMERGENZAURGENZA SERVIZIO A RISCHIO = Nel settore necessaria una rete unificata e ruolo unico per i professionisti Roma, 30 mag. (AdnKronos Salute) - Per l'emergenza-urgenza, "se non si faranno i concorsi non si stabilizzeranno le professionalità nella dipendenza". E "se non ci sarà un investimento sugli specialisti in emergenza-urgenza, non si potranno avere quei requisiti minimi per garantire ai cittadini un'appropriatezza professionale e organizzativa, tale da garantire un intervento giusto, al paziente giusto, al momento giusto, della durata giusta, nel posto giusto e dal professionista giusto". E' l'allarme del Coordinamento nazionale Cimo Emergenza-urgenza, riunito a Vicenza. Il sindacato sottolinea la necessità "di incidere sui modelli di sistema, sviluppandoli nel rispetto dei bisogni, per offrire un Servizio sanitario nazionale che si rinnova e si organizza per dare nuove e più puntuali risposte ai bisogni di salute. La


riorganizzazione della rete ospedaliera e delle cure primarie dovrà garantire il miglioramento della prevenzione, la qualità e la presa in carico delle patologie croniche, in una rete di servizi e professionisti a garanzia della salute pubblica, territorio-ospedale-territorio". (segue) (Com-Ram/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAG-16 13:54 SANITA': CIMO, SENZA RISORSE PER EMERGENZAURGENZA SERVIZIO A RISCHIO (2) = SANITA': CIMO, SENZA RISORSE PER EMERGENZAURGENZA SERVIZIO A RISCHIO (2) = (AdnKronos Salute) - Per garantire lo sviluppo del sistema occorre "aggiornare i livelli di sicurezza, per il soccorso e il pronto soccorso al bisogno acuto, garantendo una risposta tempestiva là dove nella rete territorio-ospedale emerga un bisogno e predisponendo una rete dell'emergenza integrata con la rete delle patologie croniche, ma autonoma, a garanzia della sicurezza e la qualità al sistema sanitario garantendo cosi i lea e migliorando gli esiti e le aspettative di salute e di benessere". Per ottenere questo "è necessaria la realizzazione di una rete unica dell'emergenza-urgenza e che sia istituito il ruolo unico per i medici che lavorano nel sistema 118, nei pronto soccorso, nei Dea, superando l'attuale molteplicità di contratti nel settore di emergenza urgenza, al fine di garantirne un'omogeneità di competenze e di sviluppo professionale. Aggiornando il Dpr 27 marzo 1992 - suggerisce Cimo - è


possibile provvedere alla stabilizzazione dell'area, con il passaggio alla dipendenza dei medici che oggi lavorano nel sistema 118, con altre tipologie di rapporti di lavoro". (Com-Ram/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAG-16 13:54 NNNN

TUMORI: ESPERTO, PROMETTENTI TERAPIE CHE SVELANO PUNTI DEBOLI E LI COLPISCONO = TUMORI: ESPERTO, PROMETTENTI TERAPIE CHE SVELANO PUNTI DEBOLI E LI COLPISCONO = Focus a Miami, unico italiano Giampietro Gasparini dell'Irccs Giovanni Paolo II di Bari Roma, 30 mag. (AdnKronos Salute) - Una buona notizia per i medici e per i pazienti che lottano contro il cancro arriva da una sigla: Pd-1. L'acronimo di 'proteina della morte programmata'. "I farmaci immunoterapici diretti contro questo fattore Pd-1, che rende il tumore invisibile ai linfociti e capace di continuare a proliferare, dimostrano un triplice vantaggio: sono specifici, modulabili e riattivano l'immunità verso le cellule tumorali. Abbiamo ottenuto buoni risultati su pazienti con melanoma maligno e tumore del polmone, e sono già disponibili due inibitori specifici di Pd-1. Ma c'è ancora molto lavoro da fare". A fare il punto con l'Adnkronos Salute è Giampietro Gasparini, da nove mesi direttore scientifico dell'Irccs Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari. Gasparini, unico italiano presente, ha partecipato al congresso


'Targeting the vulnerabilities of Cancer' organizzato dalla American Association for Cancer Research a Miami. "I risultati pubblicati sul 'New England Journal of Medicine' - prosegue Gasparini hanno riportato una sopravvivenza del 34% a 5 anni, un risultato mai ottenuto prima. Ma questi farmaci avranno anche un ruolo di prima linea per i tumori della vescica e delle vie urinarie refrattari alle terapie tradizionali". L'entusiasmo, però, "deve lasciare spazio anche a una buona dose di cautela e approfondimenti su aspetti ancora poco conosciuti". (segue) (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAG-16 17:26 NNNN TUMORI: ESPERTO, PROMETTENTI TERAPIE CHE SVELANO PUNTI DEBOLI E LI COLPISCONO (2) = TUMORI: ESPERTO, PROMETTENTI TERAPIE CHE SVELANO PUNTI DEBOLI E LI COLPISCONO (2) = (AdnKronos Salute) - Sebbene i risultati conseguiti con i farmaci anti Pd-1 siano estremamente promettenti se comparati con quelli ottenibili intervenendo con la chemioterapia o altre terapie a bersaglio, restano evidenti alcune criticità . "Non disponiamo di fattori predittivi di efficacia validati per ottimizzare la selezione dei pazienti da trattare. In questo contesto - ricorda Gasparini - nasce la collaborazione tra il nostro Istituto e l'MD Anderson Cancer Center di Houston all'interno di uno studio basato sulla genomica". Un secondo rilevante filone di studio riguarda la valutazione delle possibili


combinazioni tra gli inibitori del fattore Pd-1, le terapie standard, quali chemio e radioterapia ma, soprattutto, con diverse forme di immunoterapia. (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAG-16 17:26 NNNN

MOLMED: OK UE A PRIMA TERAPIA GENICA PER ' BIMBI IN BOLLA' Targata Gsk verra' prodotta per la commercializzazione dall' azienda italiana Milano, 30 mag. (AdnKronos Salute) - Via libera Ue a Strimvelis della britannica GlaxoSmithKline, prima terapia genica per la cura dell' Ada-Scid, la malattia genetica rara dei cosiddetti ' bimbi in bolla'. L' agenzia regolatoria europea Ema, annuncia l' azienda biotecnologica italiana MolMed che produce il trattamento, ha concesso per la prima volta l' autorizzazione alla commercializzazione per una terapia genica ex vivo basata su cellule staminali, destinata ai pazienti con immunodeficienza severa combinata legata al deficit di adenosina-deaminasi (Ada-Scid), per i quali non è disponibile un donatore compatibile. Strimvelis (cellule CD34+ autologhe, trasdotte per esprimere il gene che codifica per Ada) - ricorda MolMed, nata nel 1996 come


spin-off del San Raffaele di Milano - è frutto di una collaborazione strategica tra Gsk, l' Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (Hsr-Tiget) e MolMed. Inizialmente MolMed ha prodotto per conto di Telethon la terapia genica sperimentale, inserendo nelle staminali prelevate dal midollo osseo del paziente la forma correttamente funzionante del gene Ada. Dal 2010 Gsk si è assunta la responsabilità dello sviluppo clinico della terapia genica per Ada-Scid in collaborazione con HsrTiget, dal quale ha preso in licenza i diritti di sviluppo e commercializzazione, e con MolMed per l' ottimizzazione, la standardizzazione e la caratterizzazione del processo produttivo, nonché per la fornitura del prodotto medicinale destinato a essere utilizzato per il trattamento di pazienti compassionevoli, in virtù degli accordi siglati nel 2011 e nel 2013. Infine, sulla base di un contratto quinquennale siglato con Gsk nel 2015 e dell' autorizzazione alla produzione per il mercato del dicembre dello stesso anno, MolMed produrrà Strimvelis anche per l' uso commerciale. (segue) (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAG-16 09: 35 MOLMED: OK UE A PRIMA TERAPIA GENICA PER ' BIMBI IN BOLLA' (2)


Potranno essere trattati al San Raffaele di Milano (AdnKronos Salute) - L' Ada-Scid, sottolinea MolMed, è una malattia causata dall' alterazione di un singolo gene relativo all' enzima adenosina deaminasi, necessario per la maturazione e la funzionalità dei linfociti, cellule chiave del sistema immunitario. Ecco perché le naturali difese dei bimbi malati sono così severamente compromesse che il loro organismo è incapace di proteggersi dagli agenti infettivi, e in assenza di un trattamento efficace la patologia può risultare fatale entro il primo anno di vita. In Europa si stimano 15 nuovi pazienti l' anno: se ritenuti idonei dal proprio medico, ora potranno sottoporsi alla terapia all' Irccs San Raffaele. Strimvelis, precisa l' azienda con sede presso l' ospedale di via Olgettina, è la prima terapica genica per bambini, correttiva di un difetto genetico, ad aver ricevuto tale autorizzazione a livello mondiale. Il trattamento è destinato a pazienti affetti da AdaScid per i quali non è disponibile un donatore di cellule staminali antigene umano leucocitario (Hla) compatibile. "Questo straordinario risultato rappresenta una scoperta che porta un cambiamento concreto nella vita dei malati, ma anche il coronamento di un lungo percorso fatto di fatica, impegno e visione pionieristica, iniziato più di venti anni fa - afferma lo scienziato Claudio Bordignon, presidente di


MolMed - Personalmente sono molto felice di aver fatto parte di quel coraggioso gruppo di ricercatori che ha aperto quella via". Per Riccardo Palmisano, Ceo di MolMed, "questo eccezionale traguardo nel trattamento dei bambini affetti da questa patologia rarissima e letale rappresenta anche un riconoscimento dell' eccellenza di coloro che hanno collaborato per lo sviluppo e la produzione di questa terapia altamente innovativa, che sarà prodotta da MolMed. A tal proposito - conclude - credo valga la pena ricordare che l' autorizzazione alla produzione di Strimvelis e Zalmoxis* (una terapia cellulare per il trattamento di pazienti adulti con leucemia acuta ad alto rischio, ndr), concessa lo scorso dicembre dall' Agenzia italiana del farmaco alla facility di MolMed attualmente operativa, sita a Milano presso il Dibit", Dipartimento di biotecnologie del San Raffaele, "è la prima in Europa nel campo delle terapie geniche e cellulari destinate al mercato". (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAG-16 09: 46 MOLMED: OK UE A PRIMA TERAPIA GENICA PER 'BIMBI IN BOLLA' (3) = MOLMED: OK UE A PRIMA TERAPIA GENICA PER 'BIMBI IN BOLLA' (3) = Aiuti (Tiget), ora possono crescere e andare a scuola come gli altri


(AdnKronos Salute) - L'autorizzazione all'immissione in commercio di Strimvelis - evidenzia una nota congiunta di Gsk, Fondazione Telethon e Irccs ospedale San Raffaele - si basa sui dati relativi a 18 bambini sottoposti terapia genica. A 3 anni dal trattamento è stato registrato un tasso di sopravvivenza pari al 100% per tutti i 12 bambini arruolati nello studio clinico. Inoltre, lo stesso tasso di sopravvivenza del 100% è stato riscontrato in tutti i 18 piccoli trattati e referenziati nella domanda di registrazione, le cui condizioni sono state monitorate per circa 7 anni. I risultati completi dell'analisi sono stati recentemente pubblicati su 'Blood'. "L'approvazione è il risultato di molti anni di lavoro con i nostri partner a Milano ed è il prossimo passo per offrire un trattamento in grado di cambiare l'esistenza dei pazienti con Ada-Scid e delle loro famiglie - dichiara Martin Andrews, direttore dell'Unità per le malattie rare di Gsk - E' l'inizio di un nuovo capitolo nel trattamento delle malattie genetiche rare e speriamo che questo approccio terapeutico possa essere usato domani per aiutare pazienti con altre patologie rare". "Siamo felicissimi di questa notizia, risultato di oltre 20 anni di ricerca e sviluppo al Tiget - commenta Alessandro Aiuti, coordinatore Area clinica dell'Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica - Questo approccio terapeutico innovativo e personalizzato impiega le stesse cellule staminali del paziente con il gene modificato per correggere la malattia alla radice. E' stato gratificante per tutti


noi vedere i pazienti colpiti da questa grave immunodeficienza crescere negli anni, poter giocare con gli altri bambini e andare a scuola. Lavorando fianco a fianco con Gsk possiamo ora mettere a disposizione Strimvelis per tutti i pazienti con Ada-Scid e trasformare le esistenze dei bambini che hanno un disperato bisogno di questa terapia". (segue) (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAG-16 12:49 NNNN MOLMED: OK UE A PRIMA TERAPIA GENICA PER 'BIMBI IN BOLLA' (4) = MOLMED: OK UE A PRIMA TERAPIA GENICA PER 'BIMBI IN BOLLA' (4) = Pasinelli (Telethon), giorno memorabile, stiamo stati pionieri e manteniamo promessa ai pazienti (AdnKronos Salute) - "Questo importante risultato - osserva Nicola Bedin, amministratore delegato dell'Irccs ospedale San Raffaele - è stato possibile grazie all'efficace collaborazione tra San Raffaele, Fondazione Telethon e Gsk, collaborazione che ha consentito di coniugare anni di ricerca scientifica, pratica clinica di altissimo livello e competenza nello sviluppo della terapia. Continueremo a lavorare perché questa alleanza porti a sviluppare e rendere disponibili nuove cure a beneficio dei pazienti con malattie rare". "Questo è un giorno memorabile - conclude Francesca Pasinelli, direttore generale della Fondazione Telethon - non solo per noi, ma


per tutte le persone che collaborano con noi: con Strimvelis possiamo mantenere la promessa fatta ai pazienti. Possiamo dire di essere stati pionieri nella realizzazione di un modello in cui l'organizzazione non-profit opera non solo come struttura di raccolta fondi, ma gioca un ruolo primario nella gestione dello sviluppo della ricerca. L'obiettivo è assicurare che ogni passo del processo permetta di realizzare la nostra visione: mettere a disposizione una terapia per i pazienti". (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAG-16 12:52 Se apprezzate il nostro lavoro, potete contribuire a tenere in vita il nostro sito con una donazione (anche piccola) via paypal, con un bonifico bancario e/o postale, con postepay o bancopostaclick. Basta cliccare

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