Raccolta di argomenti e o agenzie riguardanti la tutela della salute 14 dicembre 2016

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Polmone vittima di embolia 'ripulito' e trapiantato su donna ZCZC2122/SXB OTO49510_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Polmone vittima di embolia 'ripulito' e trapiantato su donna A Molinette Torino secondo caso al mondo 'rigenerazione' organo (ANSA) - TORINO, 8 DIC - Rigenerato con una speciale tecnica, usata per la seconda volta al mondo e la prima in Italia, il polmone di una studentessa diciassettenne morta di embolia e' stato trapiantato su una donna affetta da una grave forma di fibrosi polmonare. L'intervento e' stato eseguito presso la Cardiochirurgia dell'ospedale Molinette della Citta' della Salute di Torino. E' riuscito e la paziente sta per essere trasferita dalla Terapia Intensiva al reparto di degenza. Gli organi, donati dalla giovane e danneggiati da un'embolia polmonare massiva, erano stati giudicati inutilizzabili da altri centri di trapianti. Alle Molinette, invece, li hanno accolti e sottoposti alla 'rigenerazione' tramite la tecnica di perfusione 'Ex vivo Lung Perfusion' con l'aggiunta di un farmaco fibrolinitico che ha permesso di sciogliere i coaguli mortali. Per guarire i polmoni sono occorse cinque ore. Il trapianto e' stato eseguito dal professor Mauro Rinaldi, direttore di Cardiochirurgia, e dal dottor Paolo Lausi. "Il polmone nuovo ha subito iniziato a funzionare - spiegano i medici dell'ospedale torinese - e potra' restituire una miglior qualita' di vita e allungare l'aspettativa di una paziente che senza il trapianto aveva bisogno di ossigeno-terapia". (ANSA). BOT/BOT 08-DIC-16 13:52 NNNN

Salute: Francia, allerta su rischi contraccettivo Essure ZCZC1999/SXB OPR57336_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Salute: Francia, allerta su rischi contraccettivo Essure Dopo Usa prodotto Bayer suscita interrogativi, c'e' petizione (ANSA) - PARIGI, 9 DIC - Dopo gli Stati Uniti l'impianto contraccettivo Essure di Bayer suscita interrogativi anche in


Francia dove e' partita una petizione con 4mila firme. Effetti secondari violenti sono segnalati Oltralpe dove da oggi vengono presentate le prime denunce. 'Essure' e' uno strumento anticoncezionale che viene impiantato nelle tube delle pazienti in una procedura ambulatoriale, e crea una barriera naturale all'ingresso degli spermatozoi prevenendo cosi' il concepimento. In Francia, circa 120.000 donne lo hanno scelto come anticoncezionale. E pero' molte di esse hanno lamentato effetti secondari "talvolta insopportabili, come dolori addominali, nausea, vomito, depressione", scrive oggi la stampa francese. Una petizione da oltre 4.000 firme chiede alla ministra della Salute, Marisol Touraine, di intervenire mentre l'Agenzia Nazionale della Sicurezza del Farmaco (ANSM) ha precisato che gli impianti tedeschi di Bayer sono oggetto di una "sorveglianza rafforzata". Dal 2012, 700 segnalazioni sono giunte all'agenzia parigina. La Francia non e' la prima a porsi serie domande su questo prodotto. Possibili rischi per la salute del contraccettivo permanente sono stati esaminati dagli esperti Usa della Food and drug administration (Fda). (ANSA) Z04 09-DIC-16 11:58 NNNN

MEDICINA: IL CARDIOLOGO, 1 MLN L'ANNO CON SCOMPENSO, DAL 2017 NUOVA TERAPIA = Ciro Indolfi, riduce rischio mortalita' del 15% Roma, 9 dic. (AdnKronos Salute) - Colpisce oltre un milione di italiani l'anno, ovvero l'1,5% della popolazione. Percentuale che sale al 6-10% dopo i 65 anni. Lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di morte in Italia. Ma nei prossimi mesi sarà disponibile un nuovo farmaco che "ridurrà il rischio di mortalità di questi pazienti del 15%". A fare il punto sulla patologia cardiaca, parlando con l'AdnKronos Salute, è il cardiologo Ciro Indolfi, direttore del dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell'Università Magna Grecia di Catanzaro, che domani interverrà al convegno 'Cardio Forum. Novità nella gestione farmacologica dello scompenso cardiaco', nel capoluogo calabrese. Lo scompenso cardiaco, spiega l'esperto, è responsabile di oltre 190 mila ricoveri l'anno. E' la seconda causa di ricovero dopo il parto naturale e la prima tra gli over 65. Sempre secondo i dati forniti dal cardiologo, la spesa totale per la patologia in Italia "ammonta a 3 miliardi di euro l'anno circa (il 2% della spesa sanitaria complessiva). Mentre la spesa media per la gestione di un paziente è di oltre 11.800 di euro l'anno (l'85% della spesa è rappresentata dai


costi di ricovero)". Nel mondo, invece, per lo scompenso cardiaco si spendono ogni anno 100 miliardi di euro. Cifra destinata a raddoppiare entro il 2030. "Lo scompenso cardiaco - spiega Indolfi - è una sindrome clinica complessa in cui il cuore non è capace di distribuire il sangue in misura adeguata alle richieste metaboliche dei tessuti. Per molto tempo si è seguito un approccio tradizionale nel trattamento della patologia, ma adesso è in arrivo una nuova opzione terapeutica: all'inizio del 2017 sarà disponibile un farmaco a base di sacubitril e valsartan (Entresto*), un inibitore del recettore dell'angiotensina e della neprilisina. E' una novità assoluta - sottolinea - già passata al vaglio di un grande studio condotto su migliaia di pazienti, lo studio Paradigm, che ne ha sancito sia la sicurezza che l'efficacia". (segue) (Fli/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 09-DIC-16 12:12 NNNN MEDICINA: IL CARDIOLOGO, 1 MLN L'ANNO CON SCOMPENSO, DAL 2017 NUOVA TERAPIA (2) = (AdnKronos Salute) - Il medicina "può essere prescritto a meno che non si sia in presenza di ipotensione o di iperpotassiemia". Ma quali sono i benefici per il paziente? "Rispetto ai farmaci tradizionali continua - provoca l'aumento dei livelli di Anp (Peptide natriuretico atriale) con l'effetto benefico di far perdere acqua e sodio e di ridurre la fibrosi miocardica. Il rischio di mortalità e di ricovero diminuiscono del 15% con un prolungamento medio della durata della vita". Importante dunque una diagnosi e un trattamento precoci. Ma quali sono i primi campanelli di allarme? "I sintomi - spiega Indolfi - sono semplici da riconoscere ma possono essere confusi con molte altre cause. Il primo sintomo è la necessità di urinare durante la notte osserva il cardiologo - Bisogna preoccuparsi però quando si inizia ad avere anche difficoltà a respirare sotto sforzo, ad esempio quando si sale le scale. Soprattutto se a ciò si associa un gonfiore a piedi e caviglie". Per prevenire o evitare il ripetersi di un episodio di insufficienza cardiaca anche modifiche dello stile di vita possono aiutare: "I principali fattori di rischio per lo scompenso cardiaco sono la cardiopatia ischemica, l'anomalia delle valvole cardiache e l'ipertensione. Per questo è molto importante smettere di fumare, praticare esercizio fisico regolare senza affannarsi e limitare lo stress. E' consigliabile poi seguire un'alimentazione sana, povera di sale e di grassi". (Fli/AdnKronos)


ISSN 2465 - 1222 09-DIC-16 12:12 NNNN TUMORI: IMMUNOTERAPIA CONTRO CANCRO COLON, SPARITE METASTASI IN UNA DONNA = Roma, 9 dic. (AdnKronos Salute) - Dall'immunoterapia speranze nella lotta al cancro al colon metastatico. Il caso di una paziente, trattata con successo con una forma sperimentale di immunoterapia, sbarca sul 'New England Journal of Medicine' e da qui sul 'New York Times'. E suscita speranze anche contro un altro tumore insidioso: il cancro al pancreas. La ricerca infatti è la prima a bersagliare con successo un difetto in un gene chiamato Kras, le cui mutazioni sono molto comuni in vari tipi di tumore. "Tutti i pazienti con cancro al pancreas hanno il Kras mutato", spiega Carl H. June dell'University of Pennsylvania, che ha scritto un editoriale sulla vicenda. Ebbene, la mutazione è presente anche nel 30-50% dei pazienti con tumore del colon. Protagonista del caso - descritto dai ricercatori americani del National Cancer Institute dei National Institutes of Health (Bethesda) diretti da Steven Rosenberg - è una donna di 50 anni, con un tumore del colon retto metastatico, ms. Ryan. (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 09-DIC-16 14:17 NNNN TUMORI: IMMUNOTERAPIA CONTRO CANCRO COLON, SPARITE METASTASI IN UNA DONNA (2) = (AdnKronos Salute) - Una paziente arruolata nel trial dopo che per due volte, riferisce il Nyt, i ricercatori le avevano negato l'ok, perché il suo tumore non era grande abbastanza. Ma la donna si è rifiutata di darsi per vinta, e alla fine è entrata nella ricerca. Il team ha usato linfociti T citotossici, o Til, che stimolano il sistema immunitario a combattere il cancro, e sono capaci di riconoscere la specifica mutazione Kras della paziente. I ricercatori volevano capire se l'infusione di Til fosse efficace contro il tumore metastatico. Per prima cosa la paziente è stata sottoposta a rimozione di diverse metastasi polmonari: i ricercatori hanno localizzato così i linfociti T citotossici, che sono stati coltivati in laboratorio ed esaminati. I tessuti della donna si sono rivelati una miniera d'oro: l'equipe ha trovato una specifica mutazione Kras (condivisa da altri pazienti con cancro al colon e al pancreas), e identificato quattro tipi di linfociti T più abili a riconoscere la mutazione (Kras G12D) della paziente. Così il team ha selezionato quelle più 'potenti',


coltivandole in vitro e moltiplicandole. (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 09-DIC-16 14:17 NNNN TUMORI: IMMUNOTERAPIA CONTRO CANCRO COLON, SPARITE METASTASI IN UNA DONNA (3) = (AdnKronos Salute) - A questo punto la paziente è stata sottoposta a chemioterapia, dopodiché sono stati infusi più di 100 miliardi di Til in endovena. Un'infusione durata circa 20 minuti. Al termine, sono state somministrate 5 dosi di interleuchina-2, sostanza che stimola le cellule T. Prima del trattamento la Ryan aveva 7 tumori nei polmoni, dopo nove mesi, spiegano i ricercatori, sei si erano rimpiccioliti e sono poi scompassi, il settimo era progredito ed è stato asportato chirurgicamente. Oggi Ryan non ha segni di cancro. "Mi sento alla grande", dice. Certo, ci sono molti passi da fare, e il fatto che questo approccio abbia funzionato in un caso non vuol dire che sia valido per tutti. Ma si tratta, secondo i ricercatori, di un approccio che ha il potenziale di aiutare molte persone. (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 09-DIC-16 14:17 NNNN ICERCA: GIALLO SU EVOLUZIONE VAIOLO, NUOVI INDIZI DA CEPPO 17ESIMO SECOLO = Dopo analisi Dna resti bimbo lituano si ipotizza sia piu' recente, potrebbe non essere malattia antica Milano, 9 dic. (AdnKronos Salute) - L'Organizzazione mondiale della sanità lo ha dichiarato eradicato nel 1980. Ma il vaiolo resta un rebus scientifico che ancora oggi diversi team di ricercatori nel mondo stanno tentando di sciogliere: è giallo sull''età' della malattia, sulle sue origini e soprattutto sull''orologio' della sua evoluzione. A riaccendere un dibattito di vecchia data è uno studio pubblicato sulla rivista 'Current Biology', che solleva nuove domande sul ruolo che il vaiolo può aver giocato nella storia umana e su quando il virus che lo ha causato - Variola - è emerso per la prima volta e più tardi si è evoluto in risposta alla vaccinazione. Al centro della ricerca un ceppo del 17esimo Secolo recuperato dai resti (parziali) mummificati di un bambino lituano: l'analisi genetica suggerisce che l'agente patogeno, responsabile prima di essere sconfitto con la vaccinazione di milioni di morti nel mondo, potrebbe non essere una malattia antica, ma un 'killer' molto più moderno di


quanto si pensasse. Lo studio è frutto del lavoro di squadra di un team internazionale di ricercatori della canadese McMaster University e degli atenei di Helsinki, Vilnius e Sydney, che hanno indossato i panni degli 'archeologi in camice' per un salto indietro nel tempo. (segue) (Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 09-DIC-16 16:35 NNNN RICERCA: GIALLO SU EVOLUZIONE VAIOLO, NUOVI INDIZI DA CEPPO 17ESIMO SECOLO (2) = (AdnKronos Salute) - Il vaiolo è stato una delle malattie virali più devastanti che abbia mai colpito l'umanità, e a lungo si è pensato che fosse apparso nell'uomo migliaia di anni fa in Egitto, India e Cina. Alcuni resoconti storici suggeriscono che fra le sue 'vittime illustri' ci fosse il Faraone Ramses V, morto nel 1145 a.C.. Nel tentativo di comprendere meglio la sua storia evolutiva, e dopo aver ottenuto l'autorizzazione dell'Oms a Ginevra, gli scienziati hanno estratto il Dna molto frammentato dai resti mummificati di un bambino lituano che si ritiene sia morto tra il 1643 e il 1665, periodo in cui diverse epidemie di vaiolo sono state documentate in tutta Europa con livelli di mortalità in aumento. E' stato così catturato, sequenziato e completamente ricostruito il Dna del vaiolo, uno dei più antichi genomi virali ad oggi. (segue) (Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 09-DIC-16 16:35 NNNN RICERCA: GIALLO SU EVOLUZIONE VAIOLO, NUOVI INDIZI DA CEPPO 17ESIMO SECOLO (3) = Tutti i campioni virus disponibili hanno antenato non piu' vecchio del 1580 (AdnKronos Salute) - Nel campione non c'era alcuna indicazione di virus vivi e quindi i resti non sono infettivi, precisano gli esperti che hanno confrontato e contrapposto il ceppo del 17esimo Secolo a quelli di una banca dati moderna di campioni risalenti agli anni che vanno dal 1940 fino alla sua eliminazione nel '77. Sorprendentemente, sottolineano i ricercatori, il lavoro dimostra che l'evoluzione del virus del vaiolo è avvenuta molto più recentemente di quanto si pensasse: tutti i ceppi disponibili del virus hanno un antenato non più 'vecchio' del 1580. "Gli scienziati non hanno ancora pienamente compreso da dove il vaiolo sia venuto e quando ha fatto il salto negli esseri umani", spiega il genetista evolutivo Hendrik Poinar, autore senior dello studio e direttore del McMaster Ancient Dna Centre. "Ora questa ricerca imposta


l'orologio dell'evoluzione del vaiolo su una scala temporale molto più recente - osserva il biologo evoluzionista dell'università di Sydney, Eddie Holmes - Anche se non è ancora chiaro quale animale sia il vero serbatoio del virus, e quando per la prima volta ci sia stato il salto di specie che lo ha portato all'uomo". I ceppi virali che rappresentano il vero serbatoio per il vaiolo umano rimangono attualmente non campionati. Sia il virus del più vicino gerbillo che quello del cammello sono 'parenti' molto lontani e, di conseguenza, non sono i probabili antenati del vaiolo umano, il che suggerisce che il vero serbatoio non sia ancora stato identificato o si sia estinto. (segue) (Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 09-DIC-16 16:35 NNNN RICERCA: GIALLO SU EVOLUZIONE VAIOLO, NUOVI INDIZI DA CEPPO 17ESIMO SECOLO (4) = Il mistero del serbatoio del virus, per esperti e' ancora cruciale capire origini (AdnKronos Salute) - I ricercatori hanno anche scoperto che il virus del vaiolo si è evoluto in due ceppi circolanti, Variola major (altamente virulento e letale) e minor (responsabile di una forma più benigna), dopo che il medico inglese sviluppò un vaccino nel 1796. Le due forme sperimentarono un importante 'collo di bottiglia' con l'aumento delle attività di immunizzazione a livello globale. La data dell'antenato del ceppo minore corrisponde con la tratta atlantica degli schiavi che, ipotizzano gli esperti, fu probabilmente responsabile per la parziale diffusione in tutto il mondo. "Ciò solleva importanti domande su come un agente patogeno si diversifica a fronte della vaccinazione. Il vaiolo è stato eradicato nell'uomo, ma non possiamo lasciar correre sulla sua evoluzione - e su un eventuale rischio di riemersione - fino a quando non comprenderemo appieno le sue origini", conclude Ana Duggan, McMaster Ancient Dna Centre. Se la data del progenitore, circa 1580, preclude la massiccia distruzione delle popolazioni indigene in America centrale per il vaiolo introdotto dagli spagnoli, rimane discutibile. I ricercatori devono quindi esaminare attentamente i resti di persone sepolte in fase epidemica in America centrale e meridionale, dicono gli scienziati. "Questo lavoro - avverte Margaret Humphreys, storica della medicina alla Duke University - sfuma il confine tra malattie antiche e infezioni emergenti. Gran parte dell'evoluzione del vaiolo è apparentemente avvenuta nel tempo storico". (Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222


09-DIC-16 16:35 NNNN Smog danneggia vasi sanguigni polmoni, causa scompenso cuore ZCZC4488/SXB XSP60789_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Smog danneggia vasi sanguigni polmoni, causa scompenso cuore Maxistudio su 16mila persone al congresso dei cardiologi europei (ANSA) - ROMA, 09 DIC - L'inquinamento atmosferico provoca un restringimento dei vasi sanguigni nei polmoni tale da poter causare insufficienza cardiaca scompensata. A sottolineare che l'aria pulita sia importante nel ridurre i problemi cardiovascolari al pari del controllo di fattori di rischio convenzionali, come il colesterolo alto, e' un studio condotto su 16mila persone. Presentato oggi al congresso della Societa' Europea di Cardiologia EUROECHO-Imaging 2016 in corso a Leipzig, in Germania, "e' il primo studio sugli esseri umani a segnalare l'influenza dell'inquinamento atmosferico sulla funzione vascolare polmonare", spiega l'autore principale, Jean-Francois Argacha, cardiologo presso l'Ospedale Universitario di Bruxelles. Il primo tessuto vascolare a contatto con inquinanti atmosferici, come particolato e gas (biossido di azoto, ozono) e' quello polmonare. Tra il 2009 e il 2013, i ricercatori hanno sottoposto 16.295 individui ad ecocardiografia transtoracica e a una valutazione della pressione polmonare e correlato i dati con l'aumento dell'inquinamento atmosferico medio a Bruxelles. Lo studio di popolazione ha mostrato un effetto negativo di PM10, PM2.5 e ozono sulla circolazione polmonare lo stesso giorno e nel corso di 5 e 10 giorni successivi all'esposizione. Lo smog, "e' stato associato ad aumento del tono vascolare polmonare, che rende piu' difficile per il sangue fluire verso i polmoni", chiarisce Argacha. Inoltre incrementi di PM10 e PM2.5 per oltre 10 giorni, sono stati associati a un peggioramento della funzione sistolica del ventricolo destro. Infine l'esposizione a gas di scarico diesel, esaminata in un sottogruppo di persone, aveva effetti peggiori in coloro a cui e' stata somministrata dobutamina, farmaco usato per simulare la funzione cardiaca durante l'esercizio fisico. Per ridurre al minimo i rischi per la salute, il consiglio quindi, conclude l'esperto, "e' limitare le attivita' fisica durante i periodi di inquinamento intenso. Nessuna prova evidente invece sull'efficacia di mascherine per


ridurre l'esposizione alle particelle".(ANSA). YQX-DR 09-DIC-16 16:35 NNNN

SMOG: VASI POLMONARI A RISCHIO, STUDIO INVITA A LIMITARE SPORT ALL'APERTO = SMOG: VASI POLMONARI A RISCHIO, STUDIO INVITA A LIMITARE SPORT ALL'APERTO = Il danno potrebbe portare a scompenso cardiaco e il pericolo e' maggiore durante l'attivita' fisica Milano, 9 dic. (AdnKronos Salute) - Smog alle stelle, polmoni e cuore in pericolo. Specie per gli amanti del jogging cittadino, che nei giorni di picco potrebbero ricavare, dal loro sforzo fit, più danni che benefici. Attraverso le polveri sottili Pm10 e Pm2,5 e l'ozono, l'inquinamento atmosferico può infatti compromettere la funzione dei vasi sanguigni polmonari e contribuire a causare scompenso cardiaco, dimostra per la prima volta uno studio belga presentato al Congresso 'EuroEcho-Imaging 2016' in corso a Lipsia, in Germania. La ricerca, condotta su quasi 16.300 persone e coordinata dal cardiologo Jean-Francois Argacha dell'ospedale universitario di Bruxelles, suggerisce che contro le malattie cardiovascolari promuovere un ambiente più sano è importante tanto quanto controllare fattori di rischio tradizionali come il colesterolo alto. E soprattutto lancia una raccomandazione agli sportivi metropolitani, perché secondo gli esperimenti del team è proprio durante l'esercizio che la circolazione polmonare - e di conseguenza l'attività cardiaca viene più minacciata. "Il nostro consiglio principale è di limitare l'attività fisica durante i giorni di maggiore smog", afferma Argacha, benché siano "necessari più studi - precisa - prima di emanare indicazioni specifiche sull'intensità e la durata raccomandabili dell'esercizio". In ogni caso nel frattempo è meglio andarci cauti, anche perché "non esistono solide evidenze sull'efficacia delle mascherine per cercare di ridurre l'esposizione alle polveri". (segue) (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 09-DIC-16 18:20 NNNN SMOG: VASI POLMONARI A RISCHIO, STUDIO INVITA A LIMITARE SPORT ALL'APERTO (2) = (AdnKronos Salute) - Il lavoro di Argacha e colleghi ha analizzato l'effetto dello smog sui parametri emodinamici polmonari nella


popolazione e a livello individuale. Nello studio di popolazione, dal 2009 al 2013 sono state condotte ecocardiografie transtoraciche e valutazioni della pressione polmonare su 16.295 persone, correlando i risultati con l'inquinamento medio registrato a Bruxelles nello stesso giorno, e nei 5-10 giorni precedenti. Sono emersi effetti negativi di Pm10, Pm2,5 e ozono sulla circolazione polmonare in tutti i periodi considerati; l'impatto del Pm10 era più pronunciato su chi soffriva di apnee ostruttive del sonno, e l'aumento dei livelli di Pm10 e Pm2,5 negli ultimi 10 giorni era associato a una peggiore funzione ventricolare destra. Una spia di sofferenza cardiaca. Lo studio individuale ha riguardato invece 10 uomini sani, volontari, esposti a Pm2,5 o all'aria pulita all'interno di un ambiente chiuso in condizioni standardizzate. L'effetto dello smog sulla resistenza vascolare polmonare è stato valutato tramite ecocardiografia a riposo e uno stress-test che simula l'attività cardiaca durante l'esercizio fisico. E' risultato così che la circolazione polmonare veniva modificata dallo smog non quando i volontari erano a riposo, ma durante il test che mimava l'attività sportiva. Da qui il monito degli scienziati. "Strumenti come i filtri per il particolato hanno ridotto le emissioni degli scarichi - riconosce Argacha - ma stanno diventando sempre più importanti altre fonti di inquinamento come i carter o l'usura di freni e penumatici". E se "il controllo delle emissioni diesel è stato associato a risultati positivi in termini di salute - conclude il ricercatore - purtroppo gli standard definiti dall'Ue sono diversi da quelli fissati dall'Organizzazione mondiale della sanità". (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 09-DIC-16 18:20 NNNN Nel Dna il segreto dei 'super pesci' resistenti a inquinanti ZCZC6399/SXB XSP63240_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Nel Dna il segreto dei 'super pesci' resistenti a inquinanti Dai loro geni una 'lezione' utile anche per la salute dell'uomo (ANSA) - MILANO, 9 DIC - Dei 'super' pesci resistenti agli inquinanti si stanno sviluppando negli estuari di alcuni fiumi statunitensi pesantemente contaminati da rifiuti industriali, diossine, metalli pesanti e idrocarburi. Ottomila volte piu' resistenti dei loro simili, questi pesci riescono ad evolversi rapidamente grazie alla loro incredibile varieta' genetica, una


'tavolozza' ricchissima di sfumature in cui la selezione naturale puo' attingere a piene mani per disegnare le loro nuove caratteristiche. Lo dimostra uno studio coordinato dall'Universita' della California a Davis e pubblicato su Science. I ricercatori hanno analizzato il Dna di quasi 400 Ciprinodontidi americani (noti come 'Atlantic killfish') pescati nel fiume Elizabeth in Virginia, nella baia di Newark in New Jersey, a New Bedford Harbor nel Massachusetts e nell'area di Bridgeport in Connecticut. Dalle analisi e' emersa una grande variabilita' genetica nei pesci ancora sensibili agli inquinanti, che invece tende a calare drasticamente nei super pesci adattati agli ambienti antropizzati: questo dimostra che l'inquinamento ha comunque prodotto un importante ridimensionamento delle loro popolazioni, riducendo il numero di individui che hanno la possibilita' di incrociarsi scambiandosi informazioni genetiche. Lo studio ha permesso inoltre di individuare alcuni geni associati ad una maggiore sopravvivenza: sono in particolare i geni coinvolti nella cascata di segnali attivata dal recettore cellulare per gli idrocarburi arilici (Ahr). ''Se riusciamo a capire quali geni possono conferire sensibilita' o resistenza in altri vertebrati simili a noi - spiega il coordinatore dello studio, Andrew Whitehead - allora forse potremmo capire come persone diverse reagiscono a queste sostanze chimiche in base alle mutazioni che portano nei loro geni''. (ANSA). Y25 09-DIC-16 19:55 NNNN

GB: NHS DARA' FARMACO PER PREVENIRE HIV A 10 MILA A RISCHIO = Annunciato dal servizio sanitario nazionale trial di 3 anni dopo battaglia legale persa contro charity Milano, 10 dic. (AdnKronos Salute) - Si chiama profilassi pre-esposizione (Prep) e prevede che le persone a rischio di contrarre Hiv assumano preventivamente un farmaco che è in grado di ridurre questo rischio di infezione. In Inghilterra la strategia sarà ora al centro di un trial di 3 anni, annunciato nei giorni scorsi dal National Health Service (Nhs), un periodo durante il quale la Prep sarà data ad almeno 10 mila persone. Con il progetto si punta a capire qual è la via migliore per offrire il trattamento in maniera più ampia, ha spiegato il servizio sanitario nazionale inglese che quest'estate ha perso una battaglia legale innescata dal suo rifiuto di finanziare la Prep, motivato dalla


convinzione che la responsabilità dovesse ricadere sugli enti locali (responsabili per i servizi di prevenzione Hiv) e non sull'Nhs. Il costo del trattamento è di 400 sterline al mese a persona, e le evidenze scientifiche raccolte finora suggeriscono che può ridurre il rischio di infezione fino all'86%. (segue) (Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-DIC-16 12:08 NNNN GB: NHS DARA' FARMACO PER PREVENIRE HIV A 10 MILA A RISCHIO (2) = (AdnKronos Salute) - Il servizio sanitario inglese ha precisato che le questioni aperte riguardano le modalità per un utilizzo su larga scala. E la sperimentazione punta proprio a questo: capire come dare il farmaco alle persone giuste, verificare se il trattamento diventa 'popolare' e per quanto tempo i soggetti a rischio lo prenderebbero. Il National Health Service in Galles, Scozia e Irlanda del Nord non ha ancora preso una decisione sul Prep, riferisce la Bbc. Il progetto lanciato dalla sanità pubblica in Inghilterra è stato ben accolto dalla charity National Aids Trust, che aveva portato l'Nhs in tribunale. "Un passo nella giusta direzione", lo ha definito il chief executive dell'associazione, Deborah Gold, citata su 'New Scientist'. (Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-DIC-16 12:08 NNNN SALUTE, OMEGA 3 AIUTANO RIMODELLAMENTO CARDIACO 9CO734110 4 CRO ITA R01 SALUTE, OMEGA 3 AIUTANO RIMODELLAMENTO CARDIACO (9Colonne) Roma, 12 dic - Uno studio, pubblicato su Circulation, ha dimostrato che l'assunzione di alte dosi di farmaci Omega-3 in pazienti che hanno subito un infarto miocardico acuto (IMA) può intervenire positivamente nel rimodellamento del muscolo cardiaco. Da tempo sono noti, e se ne conoscono le evidenze scientifiche, dei benefici degli Omega-3 per la loro significativa attività di riduzione del rischio cardiovascolare e nella riduzione dell'ipertrigliceridemia, ma questo studio va ben oltre la prevenzione cardiovascolare dimostrando di poter "riparare" i danni al cuore da infarto. "I risultati di questo studio sono particolarmente importanti commenta Massimo Massetti, direttore dell'UOC di Cardiochirurgia Policlinico Gemelli di Roma e titolare della Cattedra di Cardiochirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore -. Infatti, dopo un infarto miocardico acuto, si verificano delle alterazioni del muscolo cardiaco che dipendono dal grado di sofferenza ischemica legata alla diminuzione dell'afflusso di sangue


al cuore" e "questi cambiamenti morfologici possono essere reversibili, con appropriati interventi, nella fase iniziale dopo occlusione coronarica. Se non si interviene, o se si interviene tardivamente, si instaura una progressiva dilatazione del ventricolo colpito dall'infarto con peggioramento della performance contrattile". Al Policlinico Gemelli e coordinato dallo stesso Massetti, inizierà nei primi mesi del nuovo anno uno studio che valuterà il ruolo anti-aritmico di prevenzione della fibrillazione atriale post-operatoria dei farmaci Omega-3 nei pazienti che hanno beneficiato di un intervento di chirurgia valvolare cardiaca. (red) 121117 DIC 16

SANITA': GIMBE, ESERCIZIO FISICO CURA EFFICACE MA MEDICI NON LA PRESCRIVONO = Nelle malattie croniche valida opzione terapeutica trascurata Roma, 12 dic. (AdnKronos Salute) - Una buona cura, efficace ed economica, nelle malattie croniche. Ma i medici non la prescrivono, anche perché spesso sono poco informati sulle evidenze scientifiche e poco sensibilizzati. L'esercizio fisico è un intervento sanitario che funziona nel trattamento di numerose patologie croniche, afferma la Fondazione Gimbe che, sul tema, propone una riflessione e indicazioni chiare. In termini di riduzione della mortalità, il movimento - ricorda la Fondazione - offre benefici simili a quelli ottenuti con i farmaci nella prevenzione secondaria di patologie coronariche, nella riabilitazione post-ictus, nello scompenso cardiaco e nella prevenzione del diabete. Anche per disturbi meno gravi, come il mal di schiena e l'artrosi, i benefici dell'esercizio fisico sui sintomi e sulla qualità di vita sono evidenti. Ma a dispetto di robuste evidenze scientifiche, nelle malattie croniche l'esercizio fisico rimane ampiamente sottoutilizzato rispetto a interventi farmacologici o chirurgici. (segue) (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 12-DIC-16 12:24 NNNN SANITA': GIMBE, ESERCIZIO FISICO CURA EFFICACE MA MEDICI NON LA PRESCRIVONO (2) = (AdnKronos Salute) - "Il Position Statement Gimbe - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione - ha 3 obiettivi fondamentali: sintetizzare le prove di efficacia dell'esercizio fisico su esiti di salute clinicamente rilevanti per 7 patologie croniche, riportare accuratamente effetti avversi e controindicazioni e fornire


per ciascuna condizione una guida pratica per realizzare esercizi efficaci". Le patologie prese in esame sono state selezionate per il loro elevato carico di disabilità e per la disponibilità di prove di efficacia dell'esercizio fisico: artrosi dell'anca e del ginocchio, lombalgia cronica aspecifica, prevenzione delle cadute, broncopneumopatia cronica ostruttiva Bpco, sindrome da fatica cronica, diabete di tipo 2, malattia coronarica e scompenso cardiaco. Per ciascuna patologia il Position Statement Gimbe descrive gli aspetti pratici dell'esercizio indispensabili per ottenere i risultati desiderati: razionale, professionisti sanitari, modalità, setting, attrezzatura necessari, procedura, numero, durata e intensità delle sedute, dettagli del programma. (segue) (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 12-DIC-16 12:24 NNNN SANITA': GIMBE, ESERCIZIO FISICO CURA EFFICACE MA MEDICI NON LA PRESCRIVONO (3) = (AdnKronos Salute) - "Le evidenze scientifiche - continua Cartabellotta - documentano in maniera incontrovertibile che l'esercizio fisico è efficace in numerose patologie croniche. Tuttavia resta un intervento sanitario ampiamente sottoutilizzato per varie ragioni: limitata conoscenza delle prove di efficacia da parte di medici di famiglia e specialisti, loro mancata sensibilizzazione alla 'prescrizione' dell'esercizio fisico, carenza di percorsi multiprofessionali integrati, mancato inserimento nei livelli essenziali di assistenza di numerosi interventi efficaci basati sull'esercizio, scarsa attitudine all'attività fisica dei pazienti, in particolare se sofferenti". Il Position Statement Gimbe ribadisce che l'esercizio deve essere personalizzato secondo aspettative e preferenze del singolo paziente, ma se gli interventi basati sull'esercizio vengono proposti con modalità troppo diverse rispetto agli studi clinici (per esempio intensità inferiore, durata inferiore o con differenti componenti), la loro efficacia può essere compromessa rispetto a quanto documentato in letteratura. (segue) (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 12-DIC-16 12:24 NNNN SANITA': GIMBE, ESERCIZIO FISICO CURA EFFICACE MA MEDICI NON LA PRESCRIVONO (4) = (AdnKronos Salute) - Per questo - indica la Fondazione - i medici di


famiglia dovrebbero conoscerne le caratteristiche principali, accedere a descrizioni dettagliate e a risorse necessarie alla prescrizione, al fine di discuterne con i pazienti e indirizzarli al professionista appropriato. Indispensabile infine affrontare adeguatamente pregiudizi, paure e motivazioni dei pazienti, in particolare quelli meno predisposti a praticare l'esercizio fisico. "Le sfide per garantire l'aderenza a programmi di esercizio fisico conclude Cartabellotta - sono simili, ma molto piĂš ardue di quelle per mantenere la compliance farmacologica. Tuttavia l'entitĂ dei potenziali risultati per i pazienti, oltre che per il servizio sanitario, rendono tali sfide degne di essere affrontate. Peccato che nelle 149 pagine del Piano nazionale delle cronicitĂ , giĂ approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 15 settembre 2016, il termine 'esercizio fisico' faccia solo una timida comparsa nel capitolo dedicato allo scompenso cardiaco". (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 12-DIC-16 12:24

Tumori: a metastasi servono grassi per crescere ZCZC2555/SX4 XSP84803_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Tumori: a metastasi servono grassi per crescere In topi favorite da dieta con molti lipidi (ANSA) - ROMA, 12 DIC - Le metastasi tumorali per formarsi e 'viaggiare' nel corpo hanno bisogno dei grassi che si introducono con la dieta. Lo ha scoperto uno studio spagnolo pubblicato dalla rivista Nature, secondo cui potrebbe essere possibile fermare l'avanzata del tumore bloccando il recettore dei grassi su queste cellule. I ricercatori del Barcelona Institute of Science and Technology hanno scoperto studiando alcuni tumori orali umani che alcune cellule hanno alti livelli di una proteina chiamata CD36, coinvolta nel metabolismo dei grassi. Da una serie di esperimenti sui topi e' emerso che sono proprio le cellule che danno vita alle metastasi ad avere alti livelli del recettore, e bloccandolo con degli anticorpi la loro attivita' si blocca, mentre non varia quella del tumore primario, un fenomeno osservato anche per i tumori di seno, vescica e polmoni. In un altro esperimento si e' visto che topi con tumore a cui e' stata data una dieta ricca di grassi hanno sviluppato metastasi piu'


grandi, una scoperta che si sta cercando di replicare con uno studio su 1000 pazienti umani. "Nei topi inoculati con cellule tumorali umane sembra esserci un legame diretto tra l'apporto di grassi e il potenziale metastatico - spiega Salvador Aznar Benitah, l'autore principale -. Servono piu' studi per verificare se la relazione esiste anche nell'uomo. I grassi sono necessari per le funzioni del corpo, ma una assunzione incontrollata puo' avere effetti sulla salute, come gia' visto per tumori come quello del colon e per le metastasi, come mostrato in questo caso". Y91-VI 12-DIC-16 13:00 NNNN

ALIMENTI: ESPERTI CONTRO DIETE BASATE SU INTOLLERANZE, UNA 'BUFALA' = Roma, 12 dic. (AdnKronos Salute) - Un tempo c'erano la Zona, la Dukan e quella 'del minestrone', oggi le diete di moda - dalla Paleo alla Bootcamp fino alla 'mima digiuno' - si moltiplicano con un ritmo impressionante, supportate dalla testimonianza di personaggi dello spettacolo o dello sport. "A rendere più complesso e preoccupante il quadro è la diffusa idea che il sovrappeso e l'obesità siano conseguenza di una presunta condizione di allergia o intolleranza alimentare. Negli ultimi anni vi è stata una vera e propria esplosione, soprattutto sul web e sui social network, di regimi alimentari restrittivi, basati su test diagnostici di 'intolleranza alimentare' eseguiti su vari campioni biologici (sangue, saliva, capelli) e proposti come in grado di individuare le cause del sovrappeso". Lo sottolinea la Sid (Società italiana di diabetologia), che mette in guardia gli italiani da queste 'bufale', spesso via web. La maggior parte di queste informazioni, infatti, "deriva da siti Internet dedicati alle cosiddette medicine non convenzionali, ma non esistono rigorose evidenze scientifiche che supportino l'utilizzo di questi test per diagnosticare reazioni avverse agli alimenti o per predire eventuali future reazioni". Così gli esperti della Sid, insieme con l'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), l'Associazione medici diabetologi (Amd), l'Associazione nazionale dietisti (Andid), la Società italiana di nutrizione umana (Sinu), la Società italiana di nutrizione pediatrica (Sinupe) e la Società italiana dell'obesità (Sio) hanno realizzato un documento che analizza il rapporto tra allergie/intolleranze alimentari e obesità. (segue) (Red-Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222


12-DIC-16 13:39 ALIMENTI: ESPERTI CONTRO DIETE BASATE SU INTOLLERANZE, UNA 'BUFALA' (2) = (AdnKronos Salute) - Scopo: fornire al mondo scientifico e professionale un utile riferimento per garantire una corretta comunicazione con i cittadini. Un documento che "mira a fornire risposte chiare e scientificamente solide, per contrastare il rischio di informazioni parziali e spesso mosse solo da interessi di mercato". Ebbene, alla domanda se esista un legame tra intolleranza alimentare e sovrappeso/obesità, gli esperti di questo Position paper rispondono con un deciso no. "Non esiste alcune legame - afferma Rosalba Giacco, redattrice del documento per la Sid ed esperta di nutrizione - tra eventuali allergie alimentari e sovrappeso, e non esistono prove scientifiche in grado di validare gli strumenti di 'diagnosi' spesso utilizzati per sostenere il nesso tra intolleranze e obesità. Tali metodologie diagnostiche, come ad esempio il dosaggio degli anticorpi IgG4 alimento-specifici - avverte - non sono infatti riconosciute dalla letteratura scientifica. La positività di questo test non indica infatti una condizione di allergia o intolleranza alimentare, ma una semplice risposta fisiologica del sistema immunitario all'esposizione ai componenti presenti negli alimenti". (segue) (Red-Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 12-DIC-16 13:39 NNNN ALIMENTI: ESPERTI CONTRO DIETE BASATE SU INTOLLERANZE, UNA 'BUFALA' (3) = (AdnKronos Salute) - Nel mirino degli esperti anche alcuni test quali quelli elettrodermici, la variazione della frequenza cardiaca e l'iridologia, solo per citarne alcuni, che non solo non sono specifici per la diagnosi di allergia e intolleranza alimentare, ma neppure per altri scopi diagnostici. "Per contrastare il sovrappeso - afferma Giorgio Sesti, presidente della Sid - c'è un solo modo: incrementare l'attività fisica e ridurre la quantità di calorie assunte con la dieta. La composizione in macronutrienti della dieta ha un minore impatto sul calo ponderale, ma è fondamentale per l'adesione nel lungo termine e, tra l'altro, contribuisce a rendere più salutare il modello alimentare". "I risultati migliori - assicura Sesti - si ottengono utilizzando modelli alimentari che hanno radici culturali/tradizionali nella dieta mediterranea, ovviamente tenendo conto delle necessità individuali". (segue) (Red-Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222


12-DIC-16 13:39 NNNN ALIMENTI: ESPERTI CONTRO DIETE BASATE SU INTOLLERANZE, UNA 'BUFALA' (4) = (AdnKronos Salute) - Alla terapia nutrizionale per la perdita di peso deve essere associato un cambiamento dello stile di vita, che raccomandano gli esperti - includa anche un'attività fisica regolare di moderata intensità, della durata di almeno 30 minuti per cinque giorni a settimana. Per aiutare i bambini in sovrappeso, invece, "è necessario che il cambiamento comportamentale coinvolga l'intera famiglia. In sintesi, creare un legame tra allergie/intolleranze alimentari e obesità rischia solo di essere un alibi pericoloso per la salute dei cittadini e un business per alcuni portatori di interesse. La sana e tradizionale dieta mediterranea resta sempre la risposta giusta e la migliore per uno stile di vita salutare", concludono. (Red-Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 12-DIC-16 13:39 NNNN RICERCA: OMEGA-3 'RIMODELLA CUORE', AL VIA STUDIO AL POLICLINICO GEMELLI = Roma, 12 dic. (AdnKronos Salute) - Uno studio recentemente pubblicato su 'Circulation' ha analizzato gli effetti dell'assunzione di alte dosi di farmaci Omega-3 in pazienti che avevano subito un infarto miocardico acuto, dimostrando che possono intervenire positivamente nel rimodellamento del muscolo cardiaco. In Italia, presso il Policlinico Gemelli di Roma, inizierà nei primi mesi del nuovo anno uno studio che valuterà il ruolo anti-aritmico di prevenzione della fibrillazione atriale post-operatoria di questi farmaci nei pazienti che hanno beneficiato di un intervento di chirurgia valvolare cardiaca. Da tempo sono noti i possibili benefici degli Omega-3 per nella riduzione del rischio cardiovascolare e nella riduzione dell'ipertrigliceridemia, ma il nuovo studio va oltre, dimostrando la potenzialità di 'riparare' i danni prodotti cuore dall'infarto. I risultati sono stati ottenuti attraverso l'impiego di farmaci Omega-3 e non di integratori. (segue) (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 12-DIC-16 14:19 NNNN RICERCA: OMEGA-3 'RIMODELLA CUORE', AL VIA STUDIO AL


POLICLINICO GEMELLI (2) = (AdnKronos Salute) - I dati "sono particolarmente importanti commenta Massimo Massetti, direttore dell'Uoc di Cardiochirurgia del Policlinico Gemelli e titolare della cattedra di Cardiochirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma - Infatti, dopo un infarto miocardico acuto si verificano delle alterazioni del muscolo cardiaco che dipendono dal grado di sofferenza ischemica legata alla diminuzione dell'afflusso di sangue al cuore. Queste alterazioni vanno dalla necrosi del tessuto con successiva cicatrice fibrosa (infarto vero e proprio) a riduzioni della contrattilità regionale con conseguenti variazioni di forma e dimensioni del ventricolo sinistro". Cambiamenti morfologici che "possono essere reversibili, con appropriati interventi, nella fase iniziale dopo occlusione coronarica. Se non si interviene, o si interviene tardivamente precisa Massetti - si instaura una progressiva dilatazione del ventricolo colpito dall'infarto, con peggioramento della performance contrattile. Questo processo viene definito di rimodellamento e, in base alla gravità, può condizionare la successiva prognosi della malattia". (segue) (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 12-DIC-16 14:19 NNNN RICERCA: OMEGA-3 'RIMODELLA CUORE', AL VIA STUDIO AL POLICLINICO GEMELLI (3) = (AdnKronos Salute) - Lo studio 'Omega-Remodel' è multicentrico, in doppio cieco verso placebo, e ha coinvolto 358 pazienti che avevano avuto un infarto miocardico acuto. Sono stati suddivisi in modo casuale in due gruppi: a 180 sono stati somministrati per 6 mesi acidi grassi Omega-3 ad alto dosaggio, mentre ai restanti 178 è stato somministrato placebo. "I ricercatori - prosegue l'esperto - hanno utilizzato la risonanza magnetica nucleare per valutare la struttura cardiaca e le caratteristiche del tessuto prima e dopo terapia". I pazienti che hanno ricevuto giornalmente 4g di acidi grassi Omega-3 sono andati incontro, durante i primi 6 mesi dopo infarto miocardico, a un significativo miglioramento sia del volume telesistolico del ventricolo sinistro (-5,8%) sia della fibrosi miocardica non-infartuale (-5,6%) rispetto al gruppo placebo. (segue) (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 12-DIC-16 14:19 NNNN RICERCA: OMEGA-3 'RIMODELLA CUORE', AL VIA STUDIO AL POLICLINICO GEMELLI (4) =


(AdnKronos Salute) - "La risposta era dose-correlata, quindi i pazienti che hanno raggiunto il più alto aumento di Omega-3 nei globuli rossi hanno ridotto in modo significativo l'indice di volume sistolico ventricolare sinistro. Peraltro - riferisce ancora Massetti - non sono stati riscontrati eventi avversi associati alla terapia con acidi grassi Omega-3 ad alto dosaggio". In Italia lo studio 'Olevia' prospettico di fase II, monocentrico, randomizzato in doppio cieco e controllato verso placebo a gruppi paralleli arruolerà invece 152 pazienti e avrà durata di 30 mesi. "Da qualche anno - conclude lo specialista - anche nel nostro Paese l'utilizzo di alti dosaggi di Omega-3 è sostenibile, anche in virtù del costo contenuto di questo farmaco oggi in versione equivalente". (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 12-DIC-16 14:19 NNNN Salute:studio,latte e derivati difesa da patologie croniche ZCZC1524/SX4 XSP08031_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Salute:studio,latte e derivati difesa da patologie croniche Ricercatori danesi, in particolare uno scudo da alcuni tumori (ANSA) - ROMA, 14 DIC - I prodotti lattiero-caseari sono importanti in una corretta alimentazione e possono aiutare a proteggersi dalle malattie croniche piu' diffuse. In particolare, in relazione ai tumori, il consumo di latte e latticini e' risultato inversamente associato (quindi protettivo) al rischio di cancro del colon-retto, della vescica, dello stomaco e della mammella, e non associato (ininfluente) al rischio di cancro del pancreas, dell'ovarico, del polmone. Inconsistente il rischio per il cancro alla prostata. Ad affermarlo - rende noto Assolatte - un gruppo di ricercatori delle universita' di Copenhagen, Wageningen e Reading, indagando il rapporto tra consumo di latticini e salute. Assolatte spiega che la review scientifica "Milk and dairy products: good or bad for human health? An assessment of the totality of scientific evidence", pubblicata su "Food & Nutrition Research", ha valutato le prove fornite da meta-analisi di studi osservazionali e randomizzati controllati sul consumo di prodotti lattiero-caseari e il rischio di obesita', diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, osteoporosi, cancro e per tutte le cause di mortalita'. Le evidenze piu' recenti suggeriscono che l'assunzione di


latte e derivati e' associata alla riduzione del rischio di obesita' infantile, mentre negli adulti migliora la composizione corporea e facilita la perdita di peso durante le diete ipocaloriche. Inoltre, l'assunzione di latte e latticini e' associata a un rischio neutro o ridotto di sviluppare il diabete di tipo 2 e a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari, in particolare di ictus. Quanto alle bevande vegetali, che alcuni preferiscono al latte ritenendole piu' salutari, la review conclude che, dal punto di vista nutrizionale, sono alimenti completamente diversi dal latte e che la valutazione dei loro effetti sulla salute dell'uomo richiede ulteriori verifiche. "Questa review della migliore letteratura scientifica disponibile - commenta il dott. Andrea Ghiselli, dirigente medico del Centro alimenti e nutrizione (Crea) e presidente della Societa' italiana di scienza dell'alimentazione - dimostra in maniera solida che i prodotti lattiero caseari, i quali presentano una ricchezza di nutrienti pressoche' unica per la salute dell'osso, possono contribuire non solo alla copertura dei fabbisogni di calcio, fosforo, zinco ecc ma anche esercitare un effetto protettivo su molte patologie croniche non trasmissibili". (ANSA). LS 14-DIC-16 10:48 NNNN

TRAPIANTI: RENE AL POSTO DI MILZA SU BIMBA, PRIMA MONDIALE A TORINO = Torino, 14 dic. (AdnKronos Salute) - Trapiantato un rene al posto della milza, con una tecnica innovativa e rivoluzionaria su una bimba che dalla nascita non ha potuto bere e urinare. L'intervento eccezionale, annunciato come una prima mondiale, è stato eseguito tra il 9 e il 10 dicembre all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Protagonista la piccola R., una bimba di 6 anni in dialisi dalla nascita presso l'ospedale Infantile Regina Margherita per una rarissima anomalia dello sviluppo del rene, associata a una complessa malformazione dei vasi sanguigni addominali. "La bambina ora sta molto bene - dicono i sanitari - ha ripreso ad urinare immediatamente e finalmente a bere dopo 6 anni di anuria e di divieto assoluto di bere, diventato ormai insostenibile". Era già stato tentato un trapianto di rene nell'agosto 2014, che purtroppo non aveva ripreso a funzionare a causa delle anomalie vascolari. Il sistema immunitario della bambina aveva però risposto "in maniera vigorosa allo stimolo rappresentato dalle caratteristiche tessutali


incompatibili del rene trapiantato", spiegano i medici. Un ulteriore trapianto di rene risultava dunque molto problematico, sia per la complessità del collegamento vascolare con la piccola ricevente, sia per la necessità di reperire un organo particolarmente compatibile. Poiché la dialisi richiede un accesso vascolare per consentire la purificazione del sangue tramite la macchina, le anomalie vascolari della piccola bambina ponevano anche il rischio di non poter più avvalersi di vasi adeguati, mettendone a rischio la vita. (segue) (Red-Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 14-DIC-16 11:44 NNNN TRAPIANTI: RENE AL POSTO DI MILZA SU BIMBA, PRIMA MONDIALE A TORINO (2) = (AdnKronos Salute) - Il caso di R. è stato seguito "con particolare passione e dedizione dall'équipe del trapianto renale pediatrico di Bruno Gianoglio (direttore di Nefrologia del Regina Margherita), che ha coinvolto tutte le figure professionali del Dipartimento dei trapianti", riferiscono dalla struttura. La complessità chirurgica è stata gestita da Renato Romagnoli (del team di Mauro Salizzoni), dai chirurghi vascolari diretti da Maurizio Merlo e dall'équipe degli urologi di Paolo Gontero, entrambi dedicati al trapianto renale dell'adulto dell'ospedale Molinette, in stretta collaborazione con Licia Peruzzi, responsabile clinica del trapianto renale pediatrico, e con gli anestesisti del gruppo di Pier Paolo Donadio, professionisti dedicati alle Molinette al trapianto di fegato e di rene su pazienti adulti e pediatrici. La particolare malformazione della bambina rendeva impossibile l'impianto del rene donato con la classica tecnica convenzionale. L'unica possibilità per poter eseguire il trapianto nella cavità addominale era quindi quella di utilizzare un'altra via di collegamento al circolo sanguigno. Inoltre la particolare condizione immunologica della bambina, che rendeva pressoché impossibile trovare un donatore compatibile, è stata gestita dall'Immunogenetica dei trapianti, diretta da Antonio Amoroso, che ha identificato con tecniche avanzate quali potessero essere gli abbinamenti giusti per il trapianto. Così, con il supporto del Centro regionale trapianti, la bambina è stata iscritta nella lista di urgenza nazionale. Contestualmente, presso il Centro trapianto renale pediatrico è stata effettuata una complessa rimozione degli anticorpi anti-tessuto. L'Immunogenetica ha continuato a monitorare costantemente il livello degli anticorpi fino a rendere possibile il trapianto. Finalmente il 9 dicembre scorso è stato segnalato dal Centro nazionale trapianti un


potenziale donatore di un'altra regione, che presentava le caratteristiche immunogenetiche e cliniche giuste. (segue) (Red-Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 14-DIC-16 11:44 NNNN TRAPIANTI: RENE AL POSTO DI MILZA SU BIMBA, PRIMA MONDIALE A TORINO (3) = (AdnKronos Salute) - Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre la bimba è stata trapiantata. Per poter creare lo spazio necessario per il nuovo rene, è stata applicata una tecnica chirurgica innovativa e rivoluzionaria che ha comportato l'asportazione della milza e l'impianto del rene sui vasi splenici della stessa milza lungo il loro decorso dietro al pancreas. L'uretere del rene trapiantato, sufficientemente lungo grazie alle dimensioni del donatore superiori rispetto alla statura della piccola, è stato poi impiantato direttamente sulla vescica. In sala operatoria erano presenti i chirurghi Romagnoli, Tandoi, Merlo e Sedigh, gli anestesisti Andruetto e Crucitti e Licia Peruzzi, responsabile clinica del trapianto renale pediatrico. Dopo pochi giorni in terapia intensiva nel Reparto Trapianti di fegato delle Molinette, ora la piccola R. sta "molto bene" e "verrà a breve trasferita nuovamente al Centro di trapianto renale del Regina Margherita. Il suo trapianto è l'esempio della collaborazione di numerosi professionisti - ognuno con le proprie competenze ed esperienze - della Città della Salute e della Scienza di Torino per completarsi con quelli della Rete nazionale di donazione e trapianto", conclude la struttura. (Red-Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 14-DIC-16 11:44 NNNN SANITA': CASO TBC A TRIESTE, 9 BIMBI POSITIVI A TEST E 4 CON TUBERCOLOSI = Asuits, test su quasi 2500 bambini entrati in contatto con la pediatra malata Trieste, 14 dic. (AdnKronos Salute) - Telefonate e raccomandate per contattare circa 3.000 piccoli pazienti di Trieste, con test su circa 2.500 bambini. E' il bilancio dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste che fa il punto sul 'caso Tbc', scoppiato a settembre scorso: una pediatra convenzionata dell'Asuit addetta ai vaccini aveva contratto la malattia, ma se ne è accorta solo dopo parecchi mesi, facendo scattare una massiccia operazione sanitaria che


ha coinvolto quasi 3 mila bambini. Ebbene, a controlli fatti, "dei 2.518 bambini sottoposti a test tubercolinico di Mantoux o al Quantiferon test" - all'interno dei quali sono inclusi anche alcuni fratelli o sorelle dei piccoli pazienti della pediatra - i "positivi in totale sono risultati 9, di cui 4 con tubercolosi non contagiosa e 5 positivi al test (né malati né contagiosi)", spiegano i sanitari in una nota. Per quanto riguarda i contatti familiari della pediatra, "sono risultate positive al test 5 persone adulte su 18, di cui 4 in trattamento preventivo con Isoniazide ed una con sospetta tubercolosi polmonare non contagiosa posta in terapia antitubercolare". Fra i 10 collaboratori professionali che hanno operato a stretto contatto con l'operatrice sanitaria, inoltre, "3 sono risultati positivi al test, di cui 2 in trattamento preventivo con Isoniazide e 1 con tubercolosi polmonare non contagiosa posta in terapia". Fra i 26 contatti lavorativi occasionali una sola persona è risultata positiva al test. Il protocollo attivato "ha permesso di intercettare tutti i bambini e gli adulti testati in una fase molto precoce dell'infezione, per cui nessuno è da considerarsi contagioso", assicurano dalla Asuit. (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 14-DIC-16 15:56 NNNN SANITA': CASO TBC A TRIESTE, 9 BIMBI POSITIVI A TEST E 4 CON TUBERCOLOSI (2) = (AdnKronos Salute) - Secondo le prime stime, si sarebbero dovuti sottoporre a test di Mantoux e successiva lettura circa 3.500 bambini, e questo avrebbe reso necessario concentrare il personale in un unico centro per ottimizzare le risorse disponibili. L'Irccs Burlo Garofolo ha assunto l'impegno di preparare lo sciroppo di Isoniazide necessario per la profilassi, di attivare un ambulatorio dedicato per le visite dei bambini inviati dal Dipartimento di prevenzione in quanto risultati positivi ai test e a prenderli in carico in caso si fossero resi necessari ulteriori accertamenti o terapie. Non solo. Federfarma ha fornito "gratuitamente il complesso vitaminico B prescritto necessariamente congiuntamente all'Isoniazide". Intanto in città c'era allarme fra i genitori. Tra il 27 settembre e il 24 ottobre il numero verde sanità ha ricevuto oltre 5.000 telefonate e ne ha fatte più di 7.000, per contattare le famiglie e fissare gli appuntamenti. E sono state inviate 348 raccomandate alle famiglie che non è stato possibile raggiungere telefonicamente. L'aggiornamento definitivo degli elenchi ha evidenziato che i bambini da testare erano 2.790, tutti nati fra il 13 novembre 2008 ed il 23


agosto 2016, con età al momento del contatto fra 0 e 6 anni. Sui 2.790 bambini invitati telefonicamente o attraverso raccomandate se ne sono presentati 2.496. I bambini che non si sono presentati risultano 294: le famiglie "sono invitate a contattare il numero verde sanità 800991170 per prendere appuntamento". (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 14-DIC-16 15:56 NNNN TUMORI: UN FLASH DI LUCE LI SVELERA', POLITECNICO MILANO GUIDA PROGETTO UE = Al team di Dario Polli grant Erc da oltre 1,8 mln in 5 anni Milano, 14 dic. (AdnKronos Salute) - Un flash di luce per 'illuminare' il cancro, distinguendo in tempo reale sul letto operatorio le cellule malate e indicando al chirurgo dove intervenire per rimuovere la malattia. La tecnica, precisa e non invasiva, potrebbe essere messa a disposizione degli oncologi entro 10 anni grazie a un progetto Horizon 2020 guidato dal fisico Dario Polli del Politecnico di Milano, che si è guadagnato un 'Erc Consolidator Grant 2015' dell'European Research Council dell'Ue, del valore di 1 milione e 822.500 euro su 5 anni. Lo strumento protagonista del progetto 'Vibra' (Very fast Imaging by Broadband coherent Raman) - spiegano dall'ateneo di piazza Leonardo da Vinci - permetterà di capire se una cellula è malata o sana tramite flash di luce laser brevissimi che aumentano la sensibilità del processo di microscopia. Il chirurgo potrà così vedere dove si trova il tumore, riconoscendone in modo immediato e riproducibile l'entità e la tipologia, e decidendo la strategia migliore per operarlo. (segue) (Red-Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 14-DIC-16 16:16 NNNN TUMORI: UN FLASH DI LUCE LI SVELERA', POLITECNICO MILANO GUIDA PROGETTO UE (2) = (AdnKronos Salute) - Oggi l'identificazione dei tumori si basa in gran parte sul giudizio soggettivo di un patologo che ispeziona visivamente il tessuto sotto un microscopio. Il progetto Vibra promette invece di arrivare a utilizzare in sala operatoria "uno strumento preciso, affidabile e non invasivo che guidi il lavoro del chirurgo in tempo reale". Polli, docente di Fisica sperimentale al PoliMi, è il team leader del programma di ricerca e con lui lavorano 7 scienziati. Hanno iniziato nel giugno 2015 e termineranno nel 2020. Polli e colleghi - dettaglia la nota del Politecnico milanese - stanno sviluppando un sistema di microscopia di nuova generazione, basato sulla spettroscopia Raman coerente, in grado di visualizzare


rapidamente il contenuto chimico di un campione biologico per identificare i tumori nella biopsia umana, con maggiore precisione e riproducibilità rispetto a quanto si faccia oggi. (segue) (Red-Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 14-DIC-16 16:16 NNNN TUMORI: UN FLASH DI LUCE LI SVELERA', POLITECNICO MILANO GUIDA PROGETTO UE (3) = (AdnKronos Salute) - La microscopia Raman coerente permette di filmare una cellula in tempo reale e di mappare in ogni istante la concentrazione delle varie specie chimiche d'interesse. Applicata alla biologia, può fornire preziosi dettagli sulla distribuzione spaziale di proteine, lipidi, Dna, acqua e altri componenti cellulari. La metodica non richiede alcuna preparazione del campione con aggiunta di mezzi di contrasto che potrebbero perturbarlo o contaminarlo, alterando la funzione biologica. Inoltre non necessita di contatto (si può fare un'analisi da lontano), e non danneggia il campione perché impiega luce infrarossa che non viene assorbita dal materiale analizzato. "Stiamo creando uno strumento in grado di fare analisi quantitative, riproducibili e non invasive dei tessuti tumorali - afferma Polli Chiamiamo questa tecnica istopatologia virtuale e speriamo che diventi una realtà nel giro dei prossimi 10 anni. La strada è lunga, ma i risultati incoraggianti. Abbiamo terminato la realizzazione di un primo prototipo di microscopio e l'abbiamo testato su campioni standard di riferimento. Il prossimo passo è applicarlo a cellule e tessuti per verificarne le potenzialità diagnostiche. Lavoreremo in stretto contatto con biologi e medici per questo, in modo da realizzare uno strumento veramente utile e facile da usare per chi lo andrà a utilizzare in futuro". (Red-Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 14-DIC-16 16:16 NNNN SALUTE, CNR: LA CIOCCOLATA "NON CIOCCOLATA" CHE CURA (1) 9CO734881 4 CRO ITA R01 SALUTE, CNR: LA CIOCCOLATA "NON CIOCCOLATA" CHE CURA (1) (9Colonne) Firenze, 14 dic - Sono stati presentati oggi, presso l'Area di ricerca del Cnr di Sesto Fiorentino, i risultati del progetto Toscolata di valorizzazione nutraceutica di prodotti tipici toscani in alimenti innovativi a base di cacao, coordinato dall'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Consiglio nazionale delle ricerche (Ivalsa-Cnr) realizzato


con la partecipazione delle Università di Siena e di Pisa, dell'Istituto di Scienze della vita della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa e delle aziende Manni e Vestri, grazie al finanziamento ottenuto tramite un bando della Regione Toscana. La ricetta della Toscolata, prodotta dall'azienda Vestri, partner del progetto, è stata messa a punto con il fine di valorizzare prodotti tipici toscani, come la frutta secca, l'olio d'oliva e la farina di castagne, associandoli alla cioccolata fondente di alta qualità, il cui benefico effetto sulla salute è ormai noto. Gli ingredienti sono tracciabili in ogni passaggio e provengono da agricoltura biologica. "Il prodotto è stato sperimentato su circa 30 volontari portatori di almeno tre fattori di rischio cardiovascolare come il fumo, il colesterolo alto e la familiarità per malattie cardiovascolari, i quali hanno assunto per un periodo significativo 40 grammi di Toscolata al giorno, seguendo un preciso protocollo scientifico", spiega Claudio Cantini, tecnologo dell'Ivalsa-Cnr e responsabile scientifico del progetto. I risultati dal punto di vista clinico sono andati al di là delle migliori aspettative. "Abbiamo riscontrato un effetto protettivo del cioccolato contente olio extravergine di oliva sull'endotelio (lo strato interno dei nostri vasi sanguigni) con un aumento significativo delle cellule ematiche deputate alla sua riparazione", precisa Cantini. "Un dato nuovo e molto interessante perché l'endotelio è il primo organo a essere danneggiato da fattori di rischio vascolare e necessita quindi di meccanismi di riparazione per evitare che la progressione del danno porti a eventi fatali quali infarto del miocardio, ictus e ischemie". (SEGUE) 141704 DIC 16 SALUTE, CNR: LA CIOCCOLATA "NON CIOCCOLATA" CHE CURA (2) 9CO734882 4 CRO ITA R01 SALUTE, CNR: LA CIOCCOLATA "NON CIOCCOLATA" CHE CURA (2) (9Colonne) Firenze, 14 dic - Oltre a questo risultato, senza precedenti in letteratura scientifica, è stato confermato anche per la Toscolata il trend positivo sulla riduzione della pressione arteriosa e sull'aumento dell'Hdl (il colesterolo buono) già noto da altre ricerche condotte sul cioccolato fondente. Il prodotto fa insomma davvero bene alla salute, permette una regolazione della pressione, non fa ingrassare e favorisce il ricambio delle cellule epiteliali che rivestono le arterie. "Abbiamo anche svolto un test di gradimento e i riscontri da parte del consumatore sono stati eccellenti", continua Cantini. "Le tavolette con cacao e prodotti tipici sono piaciute ad intervistati di ogni età". Mangiando Toscolata si soddisfa quindi il palato e si assumono contemporaneamente sostanze che contribuiscono al benessere psicofisico, sostenendo il comparto agroalimentare toscano e quelle aziende che hanno fatto della qualità il proprio obiettivo principale. "Resta purtroppo un nodo critico da superare, legato a un quadro normativo penalizzante per la commercializzazione del prodotto", conclude il tecnologo dell'Ivalsa-Cnr. "La legislazione europea in materia alimentare, infatti, non prevede l'olio


d'oliva tra i grassi vegetali ammessi negli ingredienti dei prodotti vendibili come 'cioccolata'. Si arriva quindi alla situazione assurda per cui questo nuovo prodotto dalle eccezionali proprietĂ nutraceutiche, organolettiche e alimentari deve essere chiamata 'prodotto a base di cacao', mentre alimenti meno pregiati contenenti grassi vegetali quale l'olio di palma continuano ad essere definiti 'cioccolata'". (red) 141704 DIC 16

Sanita': esperti, un medico in classe per la prevenzione ZCZC6241/SX4 XSP13971_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Sanita': esperti, un medico in classe per la prevenzione Proposta network Presa, coinvolgendo 7000 specializzandi (ANSA) - ROMA, 14 DIC - Puntare sulla prevenzione, inserendo nei programmi scolastici ore di educazione sanitaria e prevedendo la presenza del medico di classe, coinvolgendo gli specializzandi o gli studenti dell'ultimo anno di Medicina. Cio' per garantire, dopo i progressi fatti negli ultimi decenni in molti campi della sanita', che la salute delle future generazioni sia sempre meno minacciata dalla crescita esponenziale dell'obesita', che interessa non meno di 41 milioni di bambini nei Paesi avanzati, e dal progressivo calo della vaccinazioni che ha investito l'Italia, con coperture vaccinali ormai sotto la soglia di sicurezza. Queste le proposte che arrivano dagli esperti riuniti al convegno di PreSa-Prevenzione e Salute, un network cui aderiscono societa' scientifiche e associazioni di pazienti. "Proponiamo la figura del medico di classe per la quale si potrebbero coinvolgere i medici specializzandi, oltre 7.000 in Italia, che potrebbero dedicare una parte del loro tirocinio a promuovere corretti stili di vita e fare prevenzione nelle scuole - spiega il direttore scientifico di PreSa, Marco Trabucco Aurilio - si potrebbero coinvolgere anche gli studenti in Medicina dell'ultimo anno". Un'opportunita' quasi "a costo zero", dal momento che gli specializzandi sono gia' titolari di una borsa di studio, e importante considerato che l'Italia che impegna solo l'1,5% della spesa sanitaria in prevenzione e' agli ultimi posti tra i Paesi europei. Altro tema emerso al convegno e' quello della necessita' di farmaci 'a misura di bambino'. Oggi la maggior parte dei farmaci commercializzati in Europa non e'


supportata da studi di valutazione del rapporto rischio-beneficio nel bambino. L'uso off-label, ovvero fuori indicazione, in eta' pediatrica e' molto diffuso, esponendo i piu' piccoli a potenziali rischi. Per poter disporre di farmaci efficaci e sicuri, secondo gli esperti, sono quindi necessarie sperimentazioni cliniche ad hoc.(ANSA). Y09-CR 14-DIC-16 17:08 NNNN

Tumori: un malato su tre in eta' lavorativa,ma mancano tutele ZCZC5573/SXB XSP13223_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Tumori: un malato su tre in eta' lavorativa,ma mancano tutele Favo,1 mln lavoratori colpiti, aiutarli a mantenere produttivita' (ANSA) - ROMA, 14 DIC - In Italia un milione di persone ha affrontato il tumore in eta' lavorativa. Per loro, oltre al trauma della diagnosi spesso c'e' quello della riduzione della produttivita', del demansionamento e della perdita del reddito. La malattia colpisce tutti in modo uguale, ma a seconda della propria posizione, i lavoratori hanno tutele giuridiche ed economiche molto diverse, che arrivano a esser quasi nulle per le partite Iva. A portare il tema all'attenzione delle istituzioni e' stato oggi il convegno ospitato alla Camera dei Deputati "L'inclusione dei malati di cancro nel mondo produttivo: utopia o realta'?", organizzato da Federazione italiana delle Associazioni Volontariato in Oncologia (Favo). Le diagnosi di tumore sono aumentate del 20% in 5 anni dal 2010 al 2015, ma sono aumentate anche le possibilita' di sopravvivenza. "In questi anni - ha sottolineato Paolo Marchetti, ordinario di Oncologia dell'Universita' La Sapienza di Roma - stiamo assistendo ad una rivoluzione resa possibile dai progressi della medicina di precisione, che sempre piu' consentira' di guarire dal cancro o quantomeno di cronicizzare la malattia, consentendo ai malati il ritorno ad una vita normale". Superato quindi il concetto di cancro come sinonimo di morte, l'attenzione va spostata ora sull'importanza di ritornare ad una vita normale. "Secondo dati aggiornati dell'Associazione Italiana Registri Tumori (Airtum) - afferma Elisabetta Iannelli, segretario generale Favo - nel 2015 ci sono stati 130.000 nuovi casi di tumore tra 15 e 64 anni, pari a un terzo di tutte le nuove diagnosi. L'inclusione lavorativa di questi pazienti e' un


investimento economicamente produttivo".(ANSA). YQX-CR 14-DIC-16 16:19 NNNN Tumori: un malato su tre in eta' lavorativa,ma mancano tutele (2) ZCZC5598/SX4 XSP13277_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Tumori: un malato su tre in eta' lavorativa,ma mancano tutele (2) Favo,1 mln lavoratori colpiti, aiutarli a mantenere produttivita' (ANSA) - ROMA, 14 DIC - Per Maurizio Del Conte, presidente dell'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (Anpal), anche "normare il lavoro agile, non rigidamente vincolato al luogo fisico dell'azienda e all'orario previsto, puo' aiutare a conciliare le esigenze di cura con quelle produttive". "Continuare a lavorare ha un valore terapeutico, perche' la riabilitazione non e' solo recupero di una funzione lesa ma deve considerare anche gli aspetti sociali e lavorativi", sottolinea Francesco De Lorenzo, presidente Favo. "Il nostro impegno conclude Paola Binetti, del Gruppo interparlamentare Malattie Rare - e' quello di presentare una mozione parlamentare per chiedere la giusta attenzione al Governo nei confronti di trattamenti riabilitativi che restituiscano ai malati oncologici la dignita' di cittadini inseriti a pieno titolo nella loro vita sociale e professionale".(ANSA). YQX-CR 14-DIC-16 16:21 NNNN

Il digiuno blocca crescita di una leucemia comune in bimbi ZCZC4299/SX4 XSP11180_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Il digiuno blocca crescita di una leucemia comune in bimbi I risultati con 6 cicli dieta alternata a normale alimentazione (ANSA) - ROMA, 14 DIC - Una 'terapia del digiuno', a intermittenza (digiuno alternato a dieta normale), potrebbe essere risolutiva nella cura di una comune leucemia nei bambini, la leucemia linfoblastica acuta. E' quanto dimostrato per ora su animali da Chengcheng Zhang, della University of Texas Southwestern. La ricerca e' stata


pubblicata sulla rivista Nature Medicine ed e' il preludio all'avvio di sperimentazioni cliniche per verificare l'efficacia del digiuno sui piccoli pazienti. La leucemia linfoblastica acuta costituisce i tre quarti di tutti i casi di leucemia nei bambini; viene trattata con una elevata percentuale di successo con la chemioterapia ma spesso il tumore ritorna dopo i trattamenti chemioterapici. Negli ultimi anni si e' compreso che una dieta adeguata (molto ipocalorica, che mima una condizione di digiuno) puo' potenziare l'effetto dei farmaci chemioterapici. Gli scienziati americani hanno sottoposto topi con questa forma di leucemia a 6 cicli di digiuno intermittente, che consistono in un giorno di digiuno seguito da un giorno di alimentazione normale e si e' visto che questo intervento sull'alimentazione blocca la progressione del tumore. Nessun trattamento farmacologico e' stato usato, ma solo la 'terapia del digiuno', precisano gli esperti, ed i risultati sono stati notevoli. I ricercatori hanno anche visto che il meccanismo che sta dietro la regressione tumorale indotta dal digiuno dipende dall'ormone della sazieta', la leptina, i cui livelli nel sangue vengono di molto abbassati dalla strategia del digiuno. La leptina, spiegano, e' in qualche modo legata alla crescita del tumore e futuri studi saranno volti ad indagarne il ruolo per trovare un possibile bersaglio di nuove terapie. Si tratta di un ottimo studio commenta all'ANSA Valter Longo della University of Southern California (Usc), pioniere della terapia del digiuno contro i tumori, che potrebbe accelerare l'avvio di sperimentazioni cliniche sui bambini: "Noi stiamo lavorando in questo senso e speriamo di partire con le prime sperimentazioni all'oncologia pediatrica del Gaslini di Genova e all'ospedale pediatrico di Los Angeles nel 2017".(ANSA). Y27-CR 14-DIC-16 14:36 NNNN


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