Presentazione Direttiva 2013/30/UE

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SICUREZZA DELLE OPERAZIONI IN MARE NEL SETTORE DEGLI IDROCARBURI: RECEPIMENTO DIRETTIVA 2013/30/UE

11 Febbraio 2014


CIRM VIGILANZA SU ENEA

DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE MINERARIE ED ENERGETICHE - UNMIG

Rappresentanti Ministeri ( MD, MI, MEF, MATTM, MIT, MIUR), Regioni ed Esperti

STAFF Segreteria DG - Staff

Divisione II – Ufficio Territoriale UNMIG Bologna

Divisione I Informatizzazione, cartografia, statistica, AAGG

Divisione III –Ufficio Territoriale UNMIG Roma

Divisione VI Attività di ricerca e coltivazione

Divisione IV –Ufficio Territoriale UNMIG Napoli

Divisione VII Stoccaggio gas naturale e CO2 (CCS)

Divisione V - Laboratorio analisi

Divisione VIII Royalties ed espropri

UFFICI SICUREZZA, VIGILANZA E CONTROLLI

2


Gli uffici UNMIG e il Laboratorio Analisi svolgono:

attività ispettiva in materia di verifiche, sicurezza di impianti, collaudi, prevenzione di infortuni, sicurezza e salute dei lavoratori

attività di vigilanza sull’applicazione delle norme di polizia mineraria, sia in terraferma che in mare, finalizzata a garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro minerari e la tutela della salute delle maestranze addette, assicurando così il regolare svolgimento delle lavorazioni nel rispetto della sicurezza dei terzi e delle attività di preminente interesse generale. 3


Le attivitĂ di esplorazione e produzione in Europa (1)

Gas/

Mar Mediterraneo Oceano Atlantico NE

> 200 installazioni offshore (2) > 1500 installazioni offshore (3)

Fonte:

(1)

Agenzia Europea dell’Ambiente;

(2)

COM(2011) 690 finale;

(3)

OSPAR

4


Le attività di esplorazione e produzione nel Mar Mediterraneo V

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Le attività di esplorazione e produzione offshore in Italia @ 31/12/2013 

105 piattaforme di produzione

8 piattaforme di supporto

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 TRE NTO

 AOSTA

3 unità galleggianti

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MILANO 

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 3 istanze di prospezione

 BOLOGNA

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 62 istanze di permesso di ricerca

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 22 permessi di ricerca

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 68 concessioni di coltivazione

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MARE Is ola Is ola Zanone Palmar ola Is ola di Ponz a ISOLE PONTINE

 NAPOLI

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BALEARICO

 POTE NZA Is ola di Capr i

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 328 pozzi produttivi

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•Valori di produzione (2013):

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Is ola Str omboli Is ola Panar eaISOLE EOLIE Is ola Filicudi Is ola Salina Is ola Alicudi Is ola Lipar i Is ola Vulcano

0,71 mln di tonn di olio (~13% tot. nazionale) 5,34 mld di m3 di gas (~69% tot. nazionale)

ISOLE EGADI Is ola di Mar ettimo

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Is ola di Levanz o Is ola di Favignana

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 2 operatori petroliferi

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• più di 100 compagnie di servizi 6

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Proposta di Direttiva: le motivazioni POZZO MACONDO (GOLFO DEL MESSICO 2010 ) Commissione Europea analizza le norme adottate nell’ Unione Europea nelle attività offshore GLI STATI MEMBRI adottano NORMATIVE E PRATICHE DIVERSE (procedure autorizzative, disposizioni in materia di responsabilità civile, norme di sicurezza delle attrezzature, trasparenza pubblica e scambio di informazioni)

ITALIA, PER PRIMA TRA I PAESI UE, attua MISURE DI TUTELA:  nomina di una commissione tecnica di valutazione dell’incidente Macondo (aprile 2010)  adozione di prime misure di limitazione a nuove autorizzazioni offshore (aprile 2010)  rafforzamento delle misure di verifica delle capacità tecnico-economiche (aprile 2010)  adozione di regole tecniche per il controllo dei rischi nelle perforazioni offshore (D.M. 4/03/2011 e DD 22/03/2011). 7


Proposta di Direttiva: l’inizio Commissione Europea Testo della proposta- 27 Ottobre 2011

Parlamento Europeo

Commissione Industria, Ricerca e Energia (ITRE)

Sessione Plenaria (Ott ’12)

Consiglio EU

Gruppo Energia

Meeting Settimanali (Sett ‘12-Feb ‘13)

Approvazione Finale – 12 Giugno 2013 8


DESCRIZIONE Gruppo della Commissione UE istituito nel 2012 come forum per lo scambio di esperienze e competenze tra le AutoritĂ nazionali competenti e la Commissione europea su tutte le questioni relative alla prevenzione degli incidenti ed alla rapida risposta alle emergenze, svolgendo: - consulenza di alto profilo per la Commissione UE; - sviluppo linee guida delle best practice nel settore; - definizione delle modifiche e/o innovazioni normative - monitoraggio normativo volto a uniformare i framework tra gli SM.

Meeting periodici

Questionari

Audizioni delle AutoritĂ Competenti 9


La struttura della Direttiva  Premesse

 Capo I – Disposizioni introduttive (artt. 1-2)  Capo II – Prevenzione dei grandi incidenti legati alle operazioni in mare nel settore idrocarburi (artt. 3÷10)  Capo III - Preparazione ed effettuazione delle operazioni in mare nel settore idrocarburi (artt. 11÷18)  Capo IV - Politica di prevenzione (artt. 19÷22)  Capo V - Trasparenza e condivisone delle informazioni (artt. 23÷26)

 Capo VI - Cooperazione (art. 27)  Capo VII - Preparazione e risposta alle emergenze (artt. 28÷30)  Capo VIII - Effetti transfrontalieri (artt. 31÷33)

 Capo IX - Disposizioni Finali (artt. 34÷44)  Allegati: I÷IX

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Allegati ALLEGATO I –

Informazioni da inserire nei documenti presentati all’autorità competente a norma dell’articolo 11

ALLEGATO II –

Relazioni sulle operazioni di pozzo da presentare a norma dell’articolo 15, paragrafo 4

ALLEGATO III -

Disposizioni riguardanti la designazione e il funzionamento dell’autorità competente conformemente agli articoli 8 e 9

ALLEGATO IV -

Disposizioni degli operatori e dei proprietari per la prevenzione degli incidenti gravi di cui all’articolo 19

ALLEGATO V -

Selezione del verificatore indipendente e messa a punto dei sistemi di verifica indipendente di cui all’articolo 17, paragrafo 3

ALLEGATO VI -

Informazioni riguardanti le priorità in materia di cooperazione tra operatori e proprietari e autorità competenti a norma dell’articolo 18, paragrafo 7

ALLEGATO VII -

Informazioni da fornire nei piani di risposta alle emergenze di cui all’articolo 29

ALLEGATO VIII - Dettagli da includere nella preparazione dei piani esterni di risposta alle emergenze di cui all’articolo 29 ALLEGATO IX -

Condivisione di informazioni e trasparenza

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I principali contenuti della Direttiva Partecipazione Pubblica  Responsabilità Ambientale

Rapporto sui Grandi Rischi (MHR)  Autorità licenziataria e Autorità di vigilanza  Cooperazione Internazionale  Termini per recepimento

- 19 Luglio 2015: per disposizioni legislative, regolamentari e amministrative, anche per titoli da rilasciare - 19 Luglio 2018: per adeguamento delle installazioni esistenti

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Il percorso della Direttiva: le fasi

COMMISSIONE EUROPEA: proposta di Direttiva

CONSIGLIO UE

PARLAMENTO UE

PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA UFFICIALE UE

LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA 2013 II semestre (c/o Parlamento ITA) Tavolo Tecnico per schema di recepimento (c/o MiSE)

Schema di recepimento a Dip.to Politiche UE

Esame della Conferenza Stato-Regioni e Parlamento

Norma primaria di recepimento

Fase ascendente

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Obiettivi strategici per il recepimento

1- Tempi brevi 2- Recepimento “rapidoâ€? 3- AutoritĂ competente 4- Piani multilaterali di sicurezza 5- Garanzie finanziarie

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1- Tempi brevi Carteggio tra Commissario Oettinger e Ministro Zanonato

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2- Recepimento “rapido” Necessità di dar seguito a: 1)

impegno con Oettinger

2)

coordinamento con gli altri Paesi UE

3)

obiettivi SEN

4)

partecipazione stakeholders

Inserimento nella Legge di Delegazione Europea 2013 – Testo approvato dal CdM e ora all’esame delle Camere

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3- Autorità competente ASSENZA DI CONFLITTI DI INTERESSI (tra chi rilascia le licenze e chi si occupa di sicurezza)

INDIPENDENZA E POTENZIAMENTO DELLE FUNZIONI DELL’ORGANO DI VIGILANZA

Necessità di uniformità in chiave UE

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In Europa le autorità di vigilanza e sicurezza sono articolazioni del Ministero che ha la delega per l’energia (e mineraria) e presentano gradi di separazione diversi dall’autorità di licensing.

UK, Norvegia e Francia separano completamente l’autorità di vigilanza e sicurezza dal Ministero dell’energia, anche in termini di ente di appartenenza. L’autorità è vigilata dal Governo in UK, dal Ministero del Lavoro in Norvegia, dal Ministero degli Interni in Francia.

In Olanda l’autorità di vigilanza e sicurezza è separata funzionalmente dall’autorità di licensing, e all’interno del Ministero dell’Economia , risponde ai più alti livelli gerarchici del Ministero.

Negli altri Paesi (Spagna, Croazia, Grecia, Cipro, Malta), il Governo direttamente o il Ministero dell’energia esercita funzioni di licensing e l’autorità di sicurezza appartiene al Governo o al Ministero con diversi gradi di separazione. 18


Panoramica autorità di controllo e sicurezza attività O&G in Europa/2 Paese

Autorità di Sicurezza

Ente di Appartenenza

Autorità di Licencing

OLANDA

SSM - State Supervision of Mines

MEA (Ministry of MEA (Ministry of Economic Affairs) Economic Affairs)

REGNO UNITO

HSE ED - Health and Safety Executive, Energy Division

Governo

NORVEGIA

SPAGNA

Vigilanza e controllo su salute, sicurezza, ambiente e norme generali

DECC (Dept. of Energy Regolamentazione, vigilanza e controllo and Climate Change)) su salute e sicurezza Accettazione piani grandi rischi

PSA - Petroleum Safety Ministero del Authority Lavoro e degli Affari Sociali

Segretariato per l’Energia

Potere Autorità di Sicurezza

MPE (Ministero del Petrolio) e NPD (Norway Petroleum Directorate)

MINETUR Amm. Gen. Stato (Ministero Min. Energia Industria Energia Comunità Autonome e turismo) In base alle attività / territori

Regolamentazione, vigilanza e controllo su salute e sicurezza Consenso su elementi specifici dei piani di esplorazione e sviluppo Vigilanza e controllo su salute, sicurezza, ambiente e norme generali

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Panoramica autorità di controllo e sicurezza attività O&G in Europa/3 Paese

Ente di Autorità di Licencing Appartenenza FRANCIA Prefettura territoriale Min. degli Interni MEDDE (Min. Ecologia, Svil. Sostenibile ed Energia) GRECIA Segretariato per l’Energia YPEKA (Min. HHRM (Società Energia, petrolifera di Stato) Ispettorato per Ambiente e l’ambiente YPEKA (Min. Energia) Cambiamenti Climatici) CIPRO

Autorità di Sicurezza

MCIT - Min. Energia Commercio Industria e Turismo

Governo

Consiglio dei Ministri

Potere Autorità di Sicurezza Vigilanza e controllo su salute, sicurezza, ambiente e norme generali Intervento in caso di incidente

Regolamentazione, vigilanza e controllo su salute, sicurezza e ambiente e norme generali Autorizzazione impianti-infrastrutture Approvazione contratti lease o PSA Vigilanza e controllo su salute, sicurezza, ambiente e norme generali Approvazione progetti infrastrutture Approvazione piani d’emergenza

CROAZIA Ispettorato di Stato

MALTA

Oil Exploration Unit

Governo

Governo

Controparte del contratto di PSA Vigilanza e controllo sull’esecuzione delle attività

Ministero dell’Economia, Lavoro, Impresa Min. dei Trasporti Oil Exploration Unit Regolamentazione, vigilanza e e Infrastruttue controllo, rilascio licenze e permessi 20


4- Piani multilaterali di sicurezza Necessità di rafforzare e stipulare accordi transfrontalieri con particolare attenzione al Mar Mediterraneo per:  gestione emergenze  scambio informazioni  livellamento verso l’alto delle normative di sicurezza (Paesi non UE)

Cooperazione con Stati Membri

Cooperazione con Paesi non UE

(Francia, Spagna, Slovenia, Croazia, Grecia,

(Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Israele,

Malta, Cipro)

Turchia, ecc)

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Prequalifica operatori offshore, con regole specifiche per soli grandi operatori

Costituzione di un fondo di garanzia

Regole per interventi transfrontalieri

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Il Tavolo di lavoro per il recepimento  23 ottobre 2013 – Primo incontro con Amministrazioni (avvio Tavolo di lavoro)  19 novembre 2013 –

Secondo incontro con Amministrazioni, associazioni per tutela ambiente, sigle sindacali e datoriali.

Costituzione dei Gruppi di Lavoro

Prevenzione e gestione del rischio

Capacità tecnica ed economica e garanzie finanziarie

Risposta alle emergenze e danno ambientale, partecipazione del pubblico 23


Prossime azioni - Programmazione incontri dei Gruppi per avvio dei lavori - Confronto periodico con Tavolo plenario - Confronto con gli stakeholder da parte dei gruppi di lavoro (anche attraverso strumenti di comunicazione diretta)

24


Via Molise 2 – 00187 Roma Tel. (+39) 06-47052859 Fax (+39) 06-47887802 Email dgrme.segreteria@mise.gov.it Web http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it


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