RASSEGNA ALIMENTARE - 2013 - 6

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COP RA 6/13 RA.indd 3 Tel. +39 0362 244182 - 0362 244186 - www.editricezeus.com Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano TAXE PERCUE (tassa riscossa) Uff. Milano CMP/2 Roserio - ISSN 1827-4102

Editrice Zeus sas - Via P. Ballerini , 66 - 20831 SEREGNO (MB)

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SOMMARIO

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34-53

CONFEZIONAMENTO

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ERREPAN

4-5 Una produzione in perfetta forma

NEWS

77-91

ENERGIA

92-110

LABELPACK

34-35 Sistemi di etichettatura per il confezionamento di prodotti alimentari

AUTOMAZIONE

111-128

FIERE

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61/63 Soluzione sicura, economica ed ecologicamente sostenibile per il controllo dei microorganismi

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Novità e panorama dei fornitori di macchine, impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare­­ anno XXXIII - n.6 - Dicembre 2013 Direttore Responsabile Enrico Maffizzoni ­ oordinamento Redazione C S.V. Maffizzoni

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Redazione Sonia Bennati Contabilità Elena Costanzo Progetto grafico ZEUS Agency Grafica e Impaginazione ZEUS Agency Tipografia Faenza Industrie Grafiche

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Rassegna Alimentare panorama dei fornitori di macchine impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare. Periodicità: bimestrale. Autorizzazione del tribunale di Milano, n°25 del 24/1/1981. Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

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Vietata la riproduzione anche parziale di articoli o fotografie (articoli e fotografie non vengono restituite dalla redazione). La redazione non si assume nessuna responsabilità su eventuali errori di fotocomposizione relativa ad articoli pubblicati su riviste della EDITRICE ZEUS SAS

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UNA PRODUZIONE IN PERFETTA FORMA

Errepan è tra i leader italiani nella produzione di teglie e attrezzature metalliche da forno per l’industria dolciaria e della panificazione

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amore per la forma perfetta Oltre 25 anni di passione per la forma perfetta hanno permesso a Errepan di posizionarsi sul podio italiano dei fornitori di teglie e attrezzature in metallo per le industrie dolciarie e della panificazione. Evoluzione tecnologica, innovazione e determinazione hanno fatto il resto, per soddisfare una richiesta sempre più variegata ed eterogenea, figlia dei rapporti commerciali internazionali che l’azienda ha sviluppato negli anni. Qualità certificata Errepan è certificata ISO 9001 dal 1998 per il sistema qualità, a garanzia del rispetto delle procedure operative lungo tutto il processo produttivo

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e gestionale. Alla qualità certificata l’azienda affianca la qualità nei rapporti quotidiani con i propri clienti, alle cui esigenze è posta particolare attenzione. Fiere di settore internazionali Oltre agli eventi italiani, Errepan presenzia da anni alle maggiori fiere di settore internazionali, per raggiungere i mercati locali e dare ai potenziali clienti la possibilità di “toccare con mano” la proprià realtà, che rappresenta oggi l’eccellenza nel settore di riferimento. I prodotti Con una gamma ampia ed articolata, Errepan è in grado di soddisfare tutte le necessità dell’industria dolcia-

ria e della panificazione. In continua espansione il parco forme disponibili, frutto tra gli altri degli stimoli provenienti dalla clientela, stimoli che la funzione commerciale, con l’insostituibile supporto dell’ufficio tecnico, sa fare propri e tradurre in prodotti e soluzioni sempre nuovi. Teglie per croissant, plum cake, muffin, crostatine, soft cake dalle forme più originali, ma anche telai per panbauletto, pan carré e pane per tramezzini. Soluzione interessante ed innovativa la piastra forata con alloggio per pirottino in carta autoportante, da utilizzare come teglia a tutti gli effetti sulla linea produttiva o come supporto nella fase di prototipazione del prodotto, con conseguente abbattimento dei costi.

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Telaio per cake con bacinelle stampate a profilo rigato

Teglia per croissant su piastra unica in alluminio o lamiera alluminata

Teglia piana in lamiera per impianti ad alta produttivitĂ

Forma semisferica con teflon ad alta antiaderenza

Telaio asolato con sistema di aggancio automatico del coperchio

Teglia per hamburger maxi diametro 125mm

Piastra forata con alloggi per pirottini autoportanti

Teglia per muffin con ampia scelta di sagoma e diametro

Telaio impilabile per panbauletto

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SCATOLE IN METALLO PER IL MERCATO DELLA PASTICCERIA

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erimec, azienda che distribuisce in esclusiva in Italia tutti i prodotti della Massilly leader nel mondo nella produzione di imballaggi in banda stagnata è lieta di presentare tutta la gamma delle scatole in metallo particolarmente interessanti al mercato della pasticceria. I formati esistenti sono fondamentalmente di quattro tipi:

sezione rotonda:

diametro 68 mm con diverse altezze diametro 90 mm con diverse altezze diametro 110 mm con diverse altezze diametro 154 mm con diverse altezze piatto; il formato con altezza 154 ha il tappo con assorbitore di umidità ideale per biscotti (seaux biscuit) diametro 204 mm con diverse altezze

sezione quadrata:

75 x 75 mm con diverse altezze 91 x 91 mm con diverse altezze 110 x 110 mm con diverse altezze 144 x 144 mm 4 con diverse altezze

sezione rettangolare : 190 x 125 mm (Formato JUNIOR)

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con diverse altezze e coperchio in metallo o trasparente con o senza cerniere 230 x 215 mm (Formato SENIOR) con diverse altezze e con coperchio in metallo o trasparente senza cerniere 117 x 120 mm con diverse altezze 191 x 135 mm con diverse altezze 120 x 75 mm con diverse altezze

sezione ellissoidale (formato particolare) : 112 x 55 mm con diverse altezze Oltre alla gamma delle scatole già lito-

grafate con diversi soggetti e/o disegni “made in France” c’è la possibilità di personalizzare con il proprio logo oppure con particolari disegni tutte le scatole elencate in precedenza. Inoltre per alcuni dei coperchi delle scatole rotonde e quadrate sia in metallo che in plastica la Massilly ha messo a punto un nuovo sistema per la personalizzazione: la stampa digitale. Infatti è oprativa ormai già da un anno una macchina che consente di stampare ogni immagine anche in pochi esemplari sui coperchi già formati delle scatole. Il sistema applicativo è esattamente identico a quello delle normali stampanti ad inchiostro che si utilizzano in ufficio: in un solo passaggio si stampa sul coperchio della scatola con evidenti risparmi nei tempi, nelle vernici e negli inchiostri utilizzati. La possibilità di poter stampare anche un solo soggetto per scatola offre un’opportunità unica al mercato di usufruire di tale mezzo per ricorrenze, concorsi, collezionismo e quant’altro.

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SAVE FOOD: MESSE DÜSSELDORF E FAO DEFINISCONO IL RAPPORTO DI COOPERAZIONE PER I PROSSIMI ANNI

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a Messe Düsseldorf e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) hanno concordato il proseguimento della collaborazione nell’ambito dell’iniziativa SAVE FOOD per i prossimi anni. Il 9 maggio 2013, Werner Matthias Dornscheidt, Presidente del Consiglio di amministrazione della Messe Düsseldorf, e Daniel Gustafson, Deputy Director-General Operations della FAO, hanno siglato presso la sede principale della FAO a Roma

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il relativo “Memorandum of Understanding” (MoU). L’obiettivo dell’iniziativa SAVE FOOD è riuscire a ridurre le perdite mondiali di beni alimentari e il loro spreco, al fine di migliorare la sicurezza alimentare per il genere umano e tutelare le risorse. Per riuscirvi si intende attirare l’attenzione sul problema e integrare la perizia ed esperienza di organizzazioni sia pubbliche che private, che dall’inizio del 2012 possono partecipare all’iniziativa come sostenitori. Lo

scopo è sviluppare strategie fondamentali e creare così concrete opportunità di coinvolgimento e investimento. Numerose aziende, associazioni e organizzazioni aderiscono già da ora all’iniziativa SAVE FOOD in qualità di sponsor. Nel quadro dell’iniziativa SAVE FOOD, il fulcro della futura cooperazione fra la Messe Düsseldorf GmbH e la FAO è rappresentato da indagini atte ad approfondire le conoscenze in merito alla perdita di beni alimentari e alle contromi-

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sure idonee in determinati mercati. A questo fine, la FAO ha varato un programma interno e ha fondato un gruppo di lavoro interdisciplinare dedito al tema delle perdite di beni alimentari. Questo gruppo di lavoro raccoglie inoltre informazioni già disponibili provenienti dai diversi reparti della FAO, sfruttando queste sinergie a favore dell’iniziativa SAVE FOOD. Studi sul campo in Kenia e in India In Kenia è già in corso un primo studio, per determinare il volume di perdite di beni alimentari all’interno di determinate catene di approvvigionamento, identificare le contromisure idonee e verificarne poi caso per caso la fattibilità e convenienza economica. In questo modo viene a crearsi una base attendibile per strategie politiche nonché investimenti privati. Così facendo si dovrebbe arrivare a ridurre nel tempo le perdite di beni alimentari e assicurare dunque l’accesso al cibo a un maggior numero di persone in questa regione. I risultati saranno esibiti a Nairobi

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nell’ambito del Food Processing & Packaging Exposyum dal 26 al 28 novembre di quest’anno e rappresenteranno una parte importante della manifestazione, durante la quale aziende dell’industria del packaging e di trasformazione presenteranno soluzioni su misura per le esigenze keniote. L’Exposyum è organizzato dalla StarlingExpo in collaborazione con la Messe Düsseldorf. La mostra-

convegno è il primo membro della famiglia internazionale del packaging di interpack in Africa. Più avanti nel corso di quest’anno farà seguito un secondo studio per l’India. Gli accordi in merito sono stati siglati solo di recente. La struttura fondamentale di quest’indagine corrisponde a quella per il Kenia, in modo da poter creare termini di paragone.

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Silos metallici per i piccoli agricoltori Un primo progetto concreto dell’iniziativa SAVE FOOD per arginare le perdite di beni alimentari è a sua volta al varo. Il finanziamento è sostenuto dai contributi degli sponsor di SAVE FOOD. Già entro quest’anno in Kenia piccoli coltivatori saranno dotati di silos metallici che garantiscono lo stoccaggio (intermedio) sicuro di diversi tipi di cereali. Attualmente, nella regione keniota selezionata per questo progetto va perso fino al 10 percento del raccolto – secondo il tipo di cereali – a causa delle inadeguate possibilità di stoccaggio. Con i silos metallici, che vengono prodotti in Kenia con mezzi relativamente semplici, queste perdite, imputabili all’umidità o a parassiti, possono essere evitate. L’azione verrà accompagnata da corsi di istruzione per il corretto uso dei silos. Inoltre è prevista una campagna di comunicazione a livello regionale con dépliant, poster e

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spot radiofonici per illustrare i vantaggi dell’impiego di questi silos per cereali. Un’evoluzione di successo Con gli studi succitati e il progetto

in corso in Kenia, l’iniziativa compie ora i prossimi passi importanti. SAVE FOOD era partita in occasione dell’interpack 2011 con una conferenza sul tema delle perdite e sprechi di beni alimentari. In questo

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contesto la FAO aveva presentato ricerche incentrate sulla quantificazione generale di questo problema. In base a tali studi, ogni anno vanno perduti o sprecati 1,3 miliardi di tonnellate di beni alimentari – un terzo della produzione globale. Una mostra allestita all’interno del comprensorio fieristico ha dirottato l’attenzione su questo problema, visualizzando altresì i risultati dell’indagine. Dopo ulteriori tappe in Germania, Italia e Russia, in futuro la mostra SAVE FOOD sarà ospitata negli USA, in Kenia, in India e presso l’EXPO 2015 a Milano. Agli inizi del 2012, la grande eco suscitata dalla conferenza e l’interesse che ne è derivato, hanno portato SAVE FOOD ad aprirsi alle aziende, che in qualità di sponsor possono dare il loro sostegno a progetti concreti, apportare il proprio know-how e intessere rapporti con altri partecipanti. Dal 2013 anche il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) sostiene come partner l’iniziativa SAVE FOOD con la propria campagna “Think.Eat.Save”, che mira a ridurre lo spreco di beni alimentari. Al centro dell’attenzione essa pone il comportamento di consumatori, commercianti di generi alimentari e operatori del settore alberghiero e ristorativo. Anche l’UE ha messo in calendario questa tematica: il Commissario Europeo per l’ambiente Janez Potočnik ha dichiarato il 2014 “Year of Waste”, con l’obiettivo di svolgere un ruolo primario nella lotta contro lo spreco di beni alimentari. Il Memorandum of Understanding ora siglato dalla Messe Düsseldorf e la FAO rappresenta una base per le future attività internazionali dell’iniziativa SAVE FOOD. Per l’interpack 2014, ad esempio, è già in programma una conferenza SAVE FOOD, rivolta sia alle organizzazioni non-profit che all’economia. Inoltre, la mostra speciale INNOVATIONPARC PACKAGING si occuperà del tema perdite e spreco di beni alimentari. Qui verranno presentate concrete soluzioni e tecnologie di packaging in grado di evitare che si continui a perdere o a gettare via un terzo della produzione globale di beni alimentari.


RADEMAKER LINEA PANE – PRODUZIONE BAGUETTE

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razie all’esperienza e agli obiettivi raggiunti nella tecnologia della lavorazione pasta, Rademaker è in grado di lavorare con successo diverse tipologie di impasto; dalla pasta “verde” a quella pre-fermentata, tutto in grandi quantità. Grazie alla sfogliatrice Stress-free e alle sempre più avanzate tecnologie di laminazione, Rademaker può di realizzare ogni struttura di pane e/o pasta desiderata. Il concetto della linea pane Crusto permette di combinare un tipo di pane artigianale con altri tipologie di pane tutti un un unico sistema di sfogliatura. Les Baguettes Sia le baguettes francesi che quelle rustiche, artigianali, sono prodotti con paste pre-fermentate e contengono un’alta percentuale di acqua. Possono essere prodotte in due modi dalla linea Rademaker;

Baguette tagliate – Dopo la sfogliatura la banda di pasta viene divisa in corsie da dischi di taglio rotanti o da una ghigliottina. Qui le Baguettes vengono tagliate alla lunghezza desiderata. Questo metodo è adatto anche per la Ciabatta, panini quadrati, triangolari e esagonali, Petit pan, Barra rustica, focaccia pita e anche per la pizza.

Baguette arrotolate – Dopo la sfogliatura la banda di pata viene tagliata alla lunghezza desiderata da una ghigliottina dopo di che il sistema di lavorazione Rademaker arroto la banda di pasta. Altri prodotti possono essere realizzati con questo sistema; Petit pain arrotolati, Barra rustica, free standing bread, pane in cassetta, pane per toast (aperto e chiuso , 4 pezzi) Brioches e panini tondi.

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La linea Rademaker è in grado di gestire grandi quantitativi di pasta, fino a 6.000 kh/hr. La linea standard può arrivare a 85 colpi al minuto per realizzare 10.000 mezze Baguettes o 5.100 Baguettes lunghe per ora. Le linee speciali Rademaker possono produrre fino a 30.000 Baguettes per ora a 125 colpi al minuto. Rademaker garantisce una impressionante accuratezza del peso del prodotto +/- 2,5 - 3% (+/-5 gram) sul peso totale. Un’accuratezza ancora mag-

giore è raggiungibile dal sistema nastro pesatura brevettato Rademaker che è in grado di raggiungere +/- 1,5%. La giusta struttura dell’impasto della Baguettes, dettaglio importantissimo viene raggiunta grazie al sistema di lavorazione Rademaker. L’unità di arrotolamento trasforma i pezzi di pasta stesa o pre – arrotolata in prodotti perfettamente arrotolati, lisci e consistenti con il giusto diametro e la giusta lunghezza. La pasta stesa viene prima lavorata in

un’unità di pre.arrotolamento; qui ci si assicura anche del corretto allineamento dei pezzi di pasta in entrata sul piano di lavorazione Rademaker. Il nastro superiore guida i prodotti alle corde giuda. Il metodo di formazione imita le mani del panettiere mentre leviga e stende la pasta. Le corde giuda intercettano le estremità della pasta e calibrano la lunghezza finale del prodotto. Il piano di lavorazione Rademaker puo’ realizzare prodotti tra i 30 e 2.3 kg.

Aglio Baguette Rademaker è anche in grado di iniettare baguettes par-forno con burro aglio utilizzando un sistema di iniezione speciale.

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UNICA E LIBRA IL FUTURO È GIÀ PRESENTE

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NICA e LIBRA rappresentano un concetto innovativo di attrezzatura/servizio che sta riscuotendo molto interesse presso gli operatori del settore gelateria, pasticceria e industria alimentare in genere. La tecnologia del dosaggio di polveri e liquidi, specialità da più di 40 anni della ditta Lawer S.p.A di Cossato Biella ha consentito di applicare anche nei laboratori artigianali il concetto di automazione e gestione dove l’utilizzo dell’informatica nelle operazioni di pesatura degli ingredienti consente di guidare l’operatore ed eliminare ogni tipo di errore e permette di gestire in modo efficiente la produzione. UNICA è il sistema completamente automatico che esegue tutte le pe-

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sate necessarie alla preparazione delle ricette con la certezza della precisione. Fino ad oggi nei laboratori artigianali il dosaggio degli ingredienti era eseguito solamente in modo manuale, da oggi con Unica questa fase della lavorazione può essere automatizzata a vantaggio della qualità ma soprattutto della replicabilità sempre uguale delle ricette, con totale riservatezza del proprio know-out produttivo (le ricette). Per questa ragione Unica si colloca come valido partner per tutti quegli operatori che desiderano organizzare la propria produzione in modo innovativo con uno sguardo attento alla qualità del prodotto e alla valorizzazione della tradizione più autentica, oltre a non perdere di vista la qualità di vita e la riduzione dei

costi di produzione. Con Unica si può godere dei vantaggi della tecnologia automatizzata e migliorare l’autenticità delle produzioni. Unica, prodotta nella versione industriale, può essere utilizzata anche nell’industria alimentare dove la necessità di micro-dosaggi di precisione di ingredienti è comunque presente in alcune fasi di lavorazione di dolci, pane, pasta e nella produzione di carni e salumi dove è necessaria la pesatura di conce (ricette con Sali e Spezie). Unica gestisce e dosa in automatico gli ingredienti che compongono le ricette, senza la necessità della presenza diretta dell’operatore e consente di impiegare meno tempo in laboratorio e più tempo al servizio dei Clienti. In maniera automatica Unica, ripete all’infinito e senza

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organizza la produzione in modo innovativo

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Con UNICA si pesano in modo automatico gli ingredienti in polvere e liquidi che formano la ricetta e si garantiscono: ¦ La certezza della precisione delle pesate ¦ La replicabilità delle ricette ¦ La bilanciatura delle materie prime ¦ La totale riservatezza del know-how e la protezione delle ricette ¦ Ottimizzazione dei tempi di produzione. ¦ Gestione della produzione, efficienza e riduzione dei costi.

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errori le fasi di dosaggio e pesatura, degli ingredienti solidi delle ricette con conseguente certezza della qualità del prodotto finito. Con Unica si ottimizzano i tempi di produzione e si riducono ore e costi del personale di laboratorio. Attraverso l’utilizzo di Unica i propri collaboratori potranno lavorare senza conoscere e disporre delle ricette personalizzate proteggendo in questo modo il valore del proprio knowhow di produzione. Accedendo ad un’area riservata, si potrà verificare e monitorare la produzione giornaliera, mensile, i costi di produzione, le statistiche dei consumi e molti altri utili dati che consentono di gestire in modo efficiente la produzione. LIBRA è la versione semi-automatica di UNICA che aiuta e guido l’operatore nella gestione del laboratorio e nelle fasi di preparazione delle ricette senza però pesare in automatico gli ingredienti. Libra infatti guida ed assiste l’operatore passo a passo in tutte le operazioni di pesatura manuale degli ingredienti, indicando i giusti ingredienti da pesare e la quantità

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richiesta di ognuno, visualizzando quando la pesata ha raggiunto la quantità corretta e la precisione richiesta, eliminando in tal modo tutti gli errori e gli sprechi tipici di un’operazione manuale. Per mezzo del controllo da parte del software di gestione, Libra garantisce la replicabilità delle ricette aumentando in tal modo l’efficienza

in laboratorio e riducendo i tempi di preparazione. Uno specifico programma presente nel software di Libra consente il calcolo del bilanciamento delle miscele permettendo all’operatore di valutare attentamente la qualità del prodotto finito. Libra è dotata di un programma software che gestisce il laboratorio, controlla ogni singola ricetta fornendo statistiche sui consumi e sui costi di ogni singolo ingrediente o di ricette complete, consente di verificare costantemente la produzione effettuata e le quantità prodotte giornalmente, mensilmente o nel periodo di tempo desiderato. Consente la gestione dei lotti di materia prima per una perfetta tracciabilità dei dati. Grazie a Libra, pur non avendo l’operazione automatica di pesatura si migliorano efficienza e controllo e si ottimizzano i tempi di produzione in laboratorio. Con UNICA e LIBRA la tecnologia e l’informatica sono al servizio della produzione artigianale ed industriale aumentando efficienza, tracciabilità e qualità che consentono una gestione moderna di operazioni fino ad oggi eseguite manualmente.

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MACCHINA A GETTO D’ACQUA PER REALIZZARE TAGLI E SCULTURE DOLCIARIE

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n occasione del Sigep 2014 di Rimini, HYDROPROCESS presenta la nuova macchina da taglio a getto díacqua ChefCut per i laboratori dolciari. Questa macchina ad alta pressione permette di tagliare dolci freschi o congelati, cioccolato, ganache, pasta di mandorle, gelatine di frutta, torrone, ma anche molti prodotti salati destinati al settore delle ristorazione. Con ChefCut i laboratori dolciari di piccola e media dimensione possono esprimere tutta la loro creatività, migliorando sia la qualità delle lavorazioni, che la produttività del loro lavoro. Partendo da un database con più di 40 parametri di taglio predefiniti o da una semplice immagine scannerizzata, il sistema informatico della macchina crea automaticamente programmi di taglio che consentono allíartigiano di eseguire sculture creative di altissima precisione. Semplice da usare, compatta, resistente e facile da pulire, Ë stata progettata appositamente per rispondere alle severe norme igieniche e di sicurezza del mercato agroalimentare. » inoltre molto sicura, la zona dove i prodotti vengono tagliati dal getto díacqua si trova, infatti, sul lato posteriore del macchinario. HydroProcess è una società francese con sede a Chalon sur Saune specializzata da oltre ventíanni in attrezzature che utilizzano l’alta pressione. I suoi prodotti variano da

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attrezzature idrauliche e oleoidrauliche ad attrezzature per tagliatrici per diversi settori, compreso quello alimentare. Con i suoi venticinque anni di esperienza nel campo dellíalta pressione e del taglio tramite getto díacqua, HydroProcess si rivela un partner di prima scelta per accompagnare i propri clienti nello sviluppo di processi innovativi. In occasione della 35∞ edizione del Salone Internazionale SIGEP, potrete vedere e provare la macchina da taglio a getto díacqua ChefCut presso lo Stand 107 del Pad C3, dove uníequipe della società HYDROPROCESS sarà a vostra disposizione per rispondere a domande e curiosità.

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LINEA GIUSOGEL GIUSO: UNA GAMMA COMPLETA DI GELATINE DI ALTA QUALITÀ E GRANDI PERFORMANCE PER TUTTE LE APPLICAZIONI

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iusogel è la linea completa di gelatine di alta qualità firmata Giuso, tutte estremamente performanti e in grado di soddisfare al meglio le esigenze legate alle diverse tipologie di applicazioni e utilizzo. Nuova arrivata della gamma è Giusogel pronta all’uso, per utilizzi a freddo, nata per rispondere in maniera efficace alle richieste di semplicità e velocità dei pasticceri. La sua formulazione, infatti, le conferisce un forte potere aggrappante, che la rende ideale per le applicazioni più impegnative, come ad esempio frutta conservata a +4° o glassatura di pareti verticali di elaborati, sia a temperatura positiva che negativa. Nelle applicazioni a temperatura positiva, Giusogel pronta all’uso ricopre di uno strato compatto, cremoso e trasparente il prodotto, donandogli brillantezza e valorizzando al massimo la lucentezza naturale della frutta, oltre che conferire una sensazione morbida al palato. Per la colatura su superfici rotonde, può essere resa fluida con un breve riscaldamento tra i 45° e i 55°. Caratteristica peculiare di Giusogel pronta all’uso è che non opacizza a temperature negative, essendo così particolarmente adatta all’utilizzo come glassatura sui semifreddi. Oltre a questa novità, la linea di gelatine Giusogel comprende: Giusogel Albicocca e Giusogel Neutra per utilizzi a caldo e Giusogel Albicocca Spray per utilizzo con macchine erogatrici. Le due referenze per utilizzi a cal-

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do vengono impiegate aggiungendo un 25/30% di acqua e facendole attivare tramite cottura a 85. Dopo l’applicazione del prodotto, la presa avviene a una temperatura tra i 67° e 70°. Grazie alla reversibilità del sistema di addensanti, tutte le Giusogel possono essere riscaldate più volte, senza perdere le proprie caratteristiche organolettiche e funzionali. Il prodotto gelatinato, inoltre, può essere congelato, mantenendo intatta la propria freschezza e naturalezza. Giusogel Albicocca, aromatizzata leggermente con succo di albicocca, e Giusogel Neutra, dal gusto neutro, solidificano velocemente, formando uno strato lucido, trasparente, morbido e in grado di permettere un taglio perfetto, tutte caratteristiche che riescono ad attirare lo sguardo e il palato dei consumatori più esigenti. Giusogel Albicocca Spray, nuova formula, per utilizzo con macchine erogatrici, non necessita della diluizione in acqua. La nuova formula, infatti, prevede la sprayzzazione previo riscaldamento 86°/90° in un range di pressione tra 0,8 e 3 bar. Ideale per tutte le più moderne macchine erogatrici, Giusogel Albicocca Spray consente di ottenere un film morbido, che gelifica lenta-

mente, conferendo al prodotto la massima lucentezza. Inoltre, la sua particolare formulazione ne rallenta l’assorbimento da parte delle superfici porose e asciutte come frolla o pan di spagna. Giusogel Albicocca Spray, infine, è adatta per eseguire più gelatinature in successione, permettendo di ritrattare prodotti che hanno pochi giorni di vita, donando nuovamente un aspetto brillante e invitante, tanto apprezzato in vetrina.

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BM è un’azienda, situata in provincia di Rovigo, nata nel 1980 per soddisfare le esigenze dei comparti della panificazione e della pasticceria. Le macchine ABM sono una realtà italiana dal 2003 e rappresentano un riferimento per l’industria dolciaria soprattutto a livello internazionale. L’azienda può contare oggi su una capacità produttiva che varia da 30 a 200 kg/h. Dal 2006 opera sul mercato internazionale, e dal 2012 solo il 3% della produzione è rimasto sul suolo nazionale mentre il resto è stato esportato in tutto il mondo, anche in paesi emergenti come Vietnam, Indonesia, Singapore, India. Secondo Antonio Benvegnù, fondatore di ABM, l’azienda ha potuto trovare la giusta dimensione all’estero, in paesi emergenti che non vogliono rinunciare alla qualità. Le macchine ABM offrono affidabilità e un sostanziale miglio-

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ramento della sicurezza sul posto di lavoro, pulizia d’impianto, linearità di sistema, differenziazione e ovviamente un design Made in Italy. Prima di scegliere Mitsubishi Electric, ABM ha eseguito test comparativi su componenti di vari produttori prendendo in considerazione le dimensioni, le caratteristiche tecniche, le prestazioni, la gamma di modelli, l’affidabilità e non ultimo il costo. Il risultato delle verifiche ha portato l’azienda ad adottare i prodotti Mitsubishi Electric in tutte le

macchine, anche all’interno delle più semplici e di profilo meno alto dove in precedenza erano adoperate schede elettroniche e componentistica custom. Secondo Antonio Benvegnù, dopo i primi test con i componenti Mitsubishi Electric, l’azienda non ha avuto dubbi circa l’affidabilità e la versatilità dei prodotti. ABM ha apprezzato il modo di lavorare di Mitsubishi Electric in sintonia con il loro, focalizzato sulla soddisfazione del cliente sotto il profilo della sicurezza di funziona-

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Le ciambelle hanno il buco. Soluzioni integrate Mitsubishi Electric per il food & beverage. Tutto è semplicemente come deve essere.

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mento consentendo così una produttività continua. Tutta la componentistica elettronica delle macchine per biscotti ABM (Inverter, filtri, plc, pannelli, cavi di comunicazione) è a marchio Mitsubishi Electric. Secondo il fondatore di ABM, nella gestione dell’automazione delle macchine, interfacciarsi con un unico referente, con la collaborazione degli ingegneri dell’azienda, ha ottimizzato le prestazioni di ogni componente consentendo la realizzazione di macchine precise e facile da usare per l’operatore. L’obiettivo di ABM è costruire delle macchine di qualità senza ‘risparmiare’, facili da programmare e con cambi di formato veloci. Oltre ad ingegneri che programmano in base alle singole esigenze applicative, ABM si avvale della collaborazione di numerosi tecnici per testare le macchine, come ad esempio il tecnologo alimentare il quale approva ogni tipologia di impasto. Il coinvolgimento di Mitsubishi Electric nell’industria alimentare ha portato allo sviluppo di soluzioni per tutte le fasi del processo di produzione. Data la lunga esperienza dell’azienda in molti settori dell’industria, Mitsubishi Electric è in grado di capire le problematiche di un comparto complesso come l’alimentare. Per ABM, che opera in un questo settore così esposto ai cambiamenti del mercato, è importante avere dei fornitori con i quali instaurare un rapporto di continuità e fiducia. Infatti, ABM ha installato dei componenti in grado di far fronte a diversi modi operativi, come i PLC Melsec FX3G e i pannelli operatore GT1055. Quest’ultimi sono stati scelti da ABM per la semplicità di utilizzo e di programmazione, la grande leggibilità, l’assenza di manutenzione e l’ottimo rapporto prezzo/prestazioni. Secondo Antonio Benvegnù è stato molto importate il supporto multilingua per un’azienda internazionale come ABM, dato che è possibile individuare e risolvere possibili errori scambiando informazioni telefoniche con clienti oltreoceano in dieci lingue diverse. All’interno di un

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progetto HMI, un dispositivo Mitsubishi Electric si rivolge a utenti con varie lingue madri, permettendo la configurazione standard per molti paesi contemporaneamente. Un touch screen ad ampia funzionalità permette di ridurre i costi migliorando le performance delle macchine. La programmazione del terminale operatore è dinamica grazie al software GT Designer3, efficiente grazie alla porta USB integrata che accelera lo scambio dei dati. La dotazione di serie dei dispositivi di comando comprende la gestione di ricette e l’elaborazione degli allarmi e dei segnali, che possono essere visualizzati sullo schermo in qualsiasi momento per fornire una guida all’operatore ed eventualmente salvati come storico. Il PLC FX3G è stato progettato da Mitsubishi Electric con dimensioni molto compatte, per applicazioni ridotte ma caratterizzate da prestazioni spesso critiche e si adatta a qualsiasi esigenza grazie alla grande varietà di funzioni. Per ottimizzare l’investimento impiega lo stesso hardware e software della serie FX e garantisce il controllo diretto di inverter e sistemi motion control senza bisogno di hardware aggiuntivo. Ciò aumenta la semplicità d’implementazione e consente di realizzare sistemi multassi affidabili ma economici, senza altri costi per un controllore specifico. I controllori FX3G possono operare au-

tonomamente, ma in caso di necessità si possono integrare facilmente con tutti gli altri componenti di un sistema. Le istruzioni standard adottate, infatti, agevolano il controllo tramite un collegamento digitale preciso e affidabile. La semplicità di collegamento a uno o più inverter (per esempio FR-D700) ottimizza il consumo energetico, oltre a permettere un funzionamento più preciso del motore. La serie è progettata con due bus. Il primo collega i moduli I/O e i blocchi funzionali FX, per offrire una gamma completa di I/O e moduli funzione analogici e di rete. Invece il secondo bus utilizza gli ADP della serie FX3U per aggiungere funzioni di comunicazione ad alte prestazioni e analogiche collegate direttamente alla CPU. Un simile approccio costruttivo permette di aumentare le prestazioni riducendo al contempo la programmazione, con tempi di sviluppo assai più rapidi e una maggiore produttività.

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ANNI

DI SUCCESSI

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1995-2014

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Pasticceria

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Caffè, tè ed allestimento di negozi

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Dal 1995, la Modern Bakery Moscow non è soltanto la manifestazione fieristica leader in Russia per il settore della panificazione e della pasticceria, ma nel contempo si è affermata come piattaforma di scambio per nuove tematiche e tendenze. La fiera è un appuntamento annuale imprescindibile per tutte le aziende e i visitatori specializzati, operanti nel settore del caffè, del tè, dell’allestimento di caffetterie e negozi, del gelato e della cioccolata, sia in Russia che nei paesi della CSI.

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LA TRADIZIONE COME PUNTO DI PARTENZA: IL PANE IN RUSSIA

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a tradizione come punto di partenza: il pane in Russia In Russia la tradizione riveste un’importanza fondamentale per il settore della panificazione. Senza queste preziose esperienze e solidi punti fermi, le nuove idee e le innovazioni non sarebbero neppure concepibili. Il pane, come alimento tradizionalmente fondamentale in Russia, fa registrare fatturati annui in continua crescita. Notevole è inoltre il consumo pro capite rispetto alla media internazionale, che si attesta a circa 115 Kg. Dalle conoscenze del passato trae energia il motore per il futuro. Alla Modern Bakery Moscow tutti que-

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sti elementi si incontrano, fornendo così una panoramica a 360 gradi dell’intero settore. Nuove tematiche, strettamente legate al mondo della panificazione e della pasticceria, vengono accuratamente sviluppate ed approfondite, senza tralasciare quelle tradizionali, anch’esse attentamente studiate. La Modern Bakery Moscow crea un mix perfetto di tradizione, innovazione e modernità, tutte riunite sotto lo stesso tetto. Il mercato russo della panificazione e della pasticceria In Russia, il settore della panificazione e della pasticceria è uno dei

mercati a più alto tasso di crescita al mondo; ragion per cui offre, specie ai produttori internazionali, ottime prospettive per il futuro. Il fatturato annuo per pane e prodotti da forno nel 2012 è aumentato del 15,1%, raggiungendo gli 11 miliardi di euro. Per il 2013, il volume di investimenti dell’industria pasticcera russa è stimato a 200 milioni di euro; cifra che entro il 2015 arriverà a quota 215 milioni. Lo stesso potenziale si prospetta anche per i produttori di macchinari: in Russia il 50% degli impianti risale agli anni ’80, ragion per cui si registra un notevole bisogno di modernizzazione. Anche il

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governo di Mosca ha riconosciuto quest’esigenza, ed entro il 2020 ha in programma investimenti per ulteriori 2,4 miliardi di euro in fondi da destinare alla trasformazione e alla ristrutturazione delle aziende russe del settore. Le fiere in Russia: Mosca come centro direzionale Mosca è il cuore degli affari in Russia e tutte le principali società russe ed internazionali vi sono rappresentate. Inoltre la capitale russa costituisce una sorta di ponte tra Europa ed Asia, pertanto uno dei poli fieristici più importanti al mondo. In Russia le fiere sono lo strumento principale per entrare in contatto con i propri partner commerciali. Rivestono particolare importanza n’accurata presentazione dei prodotti ed un intenso dialogo con i rappresentanti delle aziende al fine di concludere accordi proficui. Una rete di contatti in Russia La conclusione degli affari in Rus-

sia e nei paesi della CSI si differenzia per alcuni aspetti dai paesi occidentali: in primo luogo per la particolare importanza rivestita dai contatti personali. La creazione di una solida partnership, accompagnata da un continuo follow up in Russia sono la chiave per il successo dei propri affari.

settore. Le nuove tematiche vengono poste in primo piano ed acquistano sempre maggior rilevanza. Al giorno d’oggi panificazione non significa semplicemente vendere del pane, i panifici sono polivalenti: gelato, cioccolata, tè, caffè, allestimenti completi di negozi fino al catering e alla ristorazione collettiva non sono più argomenti soltanto marginali. “Negli ultimi anni le aspettative dei clienti nei confronti di una panetteria si sono ampliate considerevolmente; un intero settore è in continuo movimento e cambiamento”, spiega Fichter.

Il laboratorio fornaio del 21° secolo alla Modern Bakery Moscow 2014 La Modern Bakery Moscow riunisce gli elementi tradizionali legati al pane, gettando nel contempo uno sguardo verso il futuro di un intero La 20° edizione della Modern Bakery Moscow si svolgerà dal 23 al 26 aprile 2014 presso il quartiere fieristico centrale Expocentre di Mosca. Quest’anno la Modern Bakery Moscow spegnerà 20 candeline come manifestazione leader per il settore della pasticceria e della panificazione in Russia e nella CSI. Per ulteriori informazioni consultate il sito http://www.modernbakerymoscow.com

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IMBOTTIGLIAMENTO SOTTO CONTROLLO

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zienda del gruppo AROL, FT System propone sistemi d’ispezione e controllo per linee di imbottigliamento e confezionamento. Specializzata nella progettazione e nella produzione di una gamma completa di macchine evolute, la Ditta è in grado di fornirVI una consulenza completa, in merito a ispezione bottiglie vuote, controlli livello, tappatura (monitoraggio gruppo riempimento-tappatura, scoppio bottiglie), controlli/ ispezione capsule, gabbiette ed etichette, controllo peso per cartoni e casse, controlli della pressione direttamente in linea di imbottigliamento. In merito ai sistemi di ispezione etichettatura, il sistema proposto dall’azienda consente un analisi del contenitore completamente abbigliato a 360°. La macchina che FT System ha sviluppato lavora con 4 telecamere a 5 MegaPixel e due Pc. Questi applicano una tecnica di analisi che permette di rilevare tutti i particolari con una precisione altissima se si pensa che stiamo parlando di riprese in movimento con velocità anche molto elevate (36000 bottiglie per ora). Quando la bottiglia entra nella macchina le 4 telecamere fanno una

FT SYSTEM RA 6/13.indd 3

foto cadauna che il software utilizza per creare un modello 3D del contenitore, il quale poi viene svolto su un piano allo scopo di ottenere un’unica immagine che viene quindi analizzata. Tra le molteplici analisi è possibile monitorare e valutare posizionamento dell’etichetta, sua centratu-

ra con retro-etichetta o con elementi in rilievo (embossing), presenza di difetti nell’incollaggio, rilevazione etichette sovrapposte o presenza di rugosità, controllo dei caratteri, stampa del numero di lotto sull’etichetta o caspula, riconoscimento e identificazione del data matrix e del codice a barre.

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IL GELATO MADE IN ITALY BATTE LA CRISI

Un’analisi economico-finanziaria sulle principali società italiane produttrici di semilavorati per gelato svolta da modeFinance e Sistema Leader certifica la buona salute del settore

L'

industria nazionale del gelato segna una netta controtendenza rispetto all’andamento generale dell’economia italiana, palesando un buono stato di salute di questo settore “made in Italy”. È questo in sostanza il risultato dell’analisi sui bilanci settoriali dell’ultimo triennio (2010-2012) promossa da Sistema Leader Srl, con la sua divisione Sistema Gelato e realizzata da modeFinance Srl. L’analisi, partendo dai dati di bilancio degli ultimi tre anni (2010-2011 e il 2012) relativi alle 30 maggiori società prevalentemente attive nella produzione e commercializzazione di semilavorati per gelato, dimostra come questo settore non conosca la parola crisi, grazie all’apprezzamento dei consumatori per il prodotto finale. Non solo il fatturato delle 30 aziende analizzate è in continua crescita (sfiorando nel 2012 il mezzo miClasse Rating Macro-Classe MORE AAA AA A

Sana

© BB

Equilibrata

B CCC

Vulnerabile

CC C D

MODEFINANCE RA 6/13.indd 3

Rischiosa

liardo di Euro di ricavi complessivi) ma tengono anche la redditività e la patrimonializzazione del panel di aziende prese in considerazione nonostante gli anni congiunturalmente difficili. “Interessante è notare la buona redditività delle principali 30 imprese analizzate, che segna indici sempre superiori al 10% con un picco del 14% nel 2012” sottolinea Andrea Sorrentino, analista finanziario di modeFinance “Il settore è inoltre molto solido patrimonialmente, registrando un leverage finanziario (rapporto tra debiti finanziari e patrimonio netto ndr) con valori attorno allo 0.3, ponendo il settore non solo ai vertici italiani (valore medio 1.2) ma mondiali (valore medio 0.8).” Tutti i suddetti fattori si traducono in un rating medio settoriale, espresso da modeFinance grazie alla tecnologia MORE, particolarmente ele-

vato. Si sfiora infatti la classe BBB (settore industriale equilibrato) che si mantiene sostanzialmente costante per l’intero triennio analizzato. Questo risultato è altrettanto sorprendente se si pensa che la media europea delle aziende non supera la BB e che questa, per l’Italia, scende a livelli vicini alla B (si veda tabella allegata). “Quest’analisi va a confermare quanto vediamo ogni giorno assistendo i nostri clienti” afferma Antonio Verga Falzacappa a capo della Sistema Leader srl, azienda di riferimento per il financing del settore “la buona salute di queste aziende rispecchia la grande qualità espressa nei prodotti, l’imprenditorialità e la capacità di innovazione; che rendono il settore del gelato artigianale una bandiera del made in italy nel mondo ed un fattore di solidità dell’economia italiana.”

Significato La solvibilità dell’impresa è ritenuta massima. L’impresa mostra un eccellente equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico, e la sua capacità di gestire il rischio è elevata. L’impresa ha una solvibilità molto alta. Presenta una elevata solidità patrimoniale e finanziaria e capacità di reddito. La differenza rispetto al rating AAA è molto contenuta. L’impresa ha una solvibilità alta. Presenta un’alta solidità patrimoniale e finanziaria e capacità di reddito. L’impresa è più sensibile ai mutamenti del quadro economico-finanziario rispetto alle imprese con rating superiore. L’equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico dell’impresa è considerato adeguato. Lo stato di salute dell’impresa può essere pregiudicato da gravi eventi economici sfavorevoli. L’impresa presenta una sufficiente solidità patrimoniale e finanziaria: la capacità di gestire il rischio di impresa è maggiormente influenzato negativamente da condizioni economiche avverse. L’impresa manifesta segnali di vulnerabilità. La debolezza della struttura patrimoniale, economica e finanziaria potrebbe essere accentuata da un peggioramento dello scenario economico. L’impresa mostra squilibri nella sua struttura patrimoniale, finanziaria ed economica. Una carente gestione dell’impresa, nonché eventi di mercato contrari sono in grado di pregiudicare con alta probabilità la solvibilità dell’impresa. L’impresa mostra dei segnali di elevata vulnerabilità. La presenza di già forti disequilibri potrebbe accentuarsi in condizioni di mercato ed economiche non favorevoli. L’impresa manifesta situazioni patologiche considerevoli: la sua solvibilità è ritenuta molto scarsa. L’impresa manifesta situazioni patologiche gravi: la sua solvibilità è nulla.

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REAL FORNI: TECNOLOGIA, QUALITÀ, ASSISTENZA

Da cinquant’anni il massimo nello sviluppo di forni e attrezzature per l’arte bianca.

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a 50 anni Real Forni lavora nello sviluppo di forni ed attrezzature per l’arte bianca seguendo i professionisti di tutto il mondo in questo importante settore alimentare, la loro soddisfazione è l’obbiettivo e la migliore pubblicità di Real Forni. La tecnologia costruttiva è assicurata da quanto di meglio il mercato dei macchinari per la lavorazione meccanica possa offrire, permettendo così di poter effettuare tutte le operazioni all’interno della fabbrica. Dal taglio laser, alla piegatura e saldatura robotizzata sia dei tubi che degli acciai. La progettazione totalmente informatizzata consente a Real Forni di definire attentamente il prodotto finale da produrre. In fase di produzione severi collaudi interni garantiscono che ogni particolare corrisponda ai criteri di qualità definiti in fase di progettazione. Un efficiente servizio di assistenza, presente in ogni regione d’Italia

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e nei paesi esteri dove Real Forni esporta, consente di assicurare alla clientela una risposta immediata in caso di necessità. A fianco del cliente per un servizio qualitativo sempre in crescita. Forno rotativo Boss Innovazione, ricerca, esperienza e grande rispetto per la tradizione, da qui nasce il nuovo forno rotativo Boss. Un forno senza compromessi che coniuga caratteristiche uniche rendendolo il riferimento della categoria. Massima efficienza ed ingombri record, cottura perfetta e costi contenuti, Boss è uno strumento che permette di risparmiare energia, spazio e costi di manutenzione con un miglioramento del prodotto.

corso mantenendo nel contempo il laboratorio lontano da occhi indiscreti.

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LA SICUREZZA DELL’ACCIAIO INOSSIDABILE

Le moderne tecniche aziendali aiutano a ridurre i costi energetici dei forni artigianali ad alto consumo di corrente elettrica.

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er i forni, l’aumento dei costi causato dalla svolta energetica si sta trasformando in una sfida vera e propria. Tuttavia, non c’è tempo per rompersi la testa con le preoccupazioni, bisogna fornire delle soluzioni che siano anche il più personalizzate possibile perché ogni azienda funziona in modo diverso.

Tecnica e tradizione si incontrano La WP BAKERYGROUP offre, da una sola mano, macchine e impianti necessari per l’intero processo di cottura al forno. Un gruppo di dieci specialisti, provenienti da diversi settori delle tecniche per la panetteria, avrà pronte alcune soluzioni che si distingueranno per quattro caratteristiche: alta qualità della cottura, grande efficienza energetica, design pulito e facilità d’uso. Il Matador, il forno a più piani in continuo processo di perfezionamento, rappresenta il migliore esempio del modo in cui l’esperienza di oltre 100 anni della WP BAKERYGROUP confluisce nelle ultime tecnologie. Il suo sistema di riscaldamento ciclotermico, collegato alle lastre di pietra o al rivestimento completo in pietra, permette ai panettieri di raggiungere la massima qualità in fatto di gusto. Alla südback la WP presenterà anche un’altra idea brevettata ed esplicitamente riconosciuta per cuocere in un forno artigianale: il Quadro relax, un impianto di produzione di panini che, grazie al suo rullo a “S”, offre una grande varietà di prodotti rustici. L’impianto è in grado di lavorare con grande delicatezza impasti anche molto molli.

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Gli hamburger ed altri snack caldi possono essere preparati in modo professionale e veloce anche nei forni. Il SelfCookingCenter whiteefficiency della ditta Rational racchiude numerosi vantaggi per il business del mercato fuori casa. Foto: Rational

Sorveglianti veloci e tutto fare Senza i sistemi di controllo, come quelli presentati dalla ditta Daxner di Stoccarda, oggigiorno in molti forni la produzione sarebbe inconcepibile. Essi sono in grado di aumentare la flessibilità della produzione dei prodotti da forno di ogni genere oltre ad offrire il massimo comfort. Il sistema può calcolare automaticamente la temperatura, verificare la disponibilità della materia prima, regolare il controllo preliminare a più fasi dell’impasto con un programma a tempo e dare informazioni per e-

mail sui difetti dell’impianto. Anche in questo caso, massima garanzia grazie al daxBak Manager che regola l’intera gestione e la configurazione del processo di produzione, registra l’immagazzinamento dei prodotti e garantisce la totale tracciabilità dei carichi. Un tipo in gamba Le moderne tecniche cambiano il lavoro nelle aziende e dischiudono opportunità completamente nuove per trasformare i trend del momento in moneta contante. Il consumo fuori casa continuerà a crescere anche in futuro. L’ampliamento dell’offerta agli snack porta a un incremento degli affari e permette di emergere rispetto ai concorrenti. La ditta Rational ha sviluppato una tecnica multifunzionale in grado di

La nuova generazione di lavastoviglie professionali della Hobart: lava contemporaneamente il cesto in basso, contenente le tazze, e quello in alto, il secondo, con i piatti. Foto: Hobart

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Un colosso in acciaio inossidabile: le tecniche di refrigerazione, come quelle della ditta Koma, fanno sì che i panettieri abbiano più spazio grazie a una pianificazione migliore. Foto: KOMA

risparmiare sullo spazio con numerose possibilità di applicazione, ormai irrinunciabili per la gastronomia ma capaci di offrire dei vantaggi alle panetterie. Così, il SelfCookingCenter whiteefficiency può essere impiegato anche come forno da negozio oltre che per arrostire, friggere e cuocere a vapore. Anche i dipendenti non qualificati devono poter lavorare rapidamente con questo strumento. “A seconda del momento della giornata, premendo un pulsante è possibile preparare cibi per la colazione, cotolette, pizze, uova al tegamino e hamburger”, afferma Sabine Zimmerer, portavoce della ditta Rational. Oltre a questo, il sistema può fornire anche dei consigli sulle pietanze da preparare insieme. La distribuzione del calore e dell’umidità, escogitata di recente, fa sì che il SelfCookingCenter possa accogliere un 30 percento in più di carico, utilizzando con ciò un 30 percento in meno di tempo e un 20 percento in meno di energia rispetto alle altre pentole a vapore combinate. La capacità produttiva può arrivare a un massimo di 400 porzioni di patate gratinate in 80 minuti, 320 croissant in 23 minuti e 240 cotolette in 12 minuti. Per questo motivo, il SelfCookingCenter è un prodotto interessante anche per il catering. Infine, una volta utilizzato, lo strumento è in grado di rilevare anche il grado ottimale di pulizia. Rispetto alla tradizionale

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programmazione automatica, con questo strumento è possibile risparmiare il 40 percento delle risorse, promette il produttore. Pacchetti forti per la pulizia degli oggetti Per tutto il resto, i panettieri e i pasticcieri hanno bisogno di tecniche di lavaggio affidabili. Alla südback, la ditta HOBART presenterà soluzioni per qualsiasi tipo di utilizzo e dimensione dell’azienda. Dagli impianti di lavaggio per i carrelli porta vassoi a quelli di lavaggio con cesto, dalle lavastoviglie universali a quelle nuove professionali – l’intero assortimento offre tecniche innovative di processo capaci di impiegare molto meno acqua, energia e detersivi rispetto al passato con ottimi risultati di lavaggio. Un esempio innovativo è rappresentato dalla nuova generazione di lavastoviglie compatte professionali della

Il daxBak Manager della ditta Daxner regola l’intera gestione e configurazione del processo di produzione. Foto: Daxner

serie PROFI FX con doppio cesto. Questa macchina lava contemporaneamente il cesto inferiore con le tazze e il secondo cesto, quello superiore, con i piatti. Inoltre, la FX offre un programma per le tazze da caffè, sviluppato esplicitamente per i caffè e i bistro. La lavastoviglie universale della serie UX è molto efficiente e capace di effettuare anche un lavoro di recupero termico: l’energia dell’acqua di scarico calda viene, infatti, utilizzata per riscaldare l’acqua pulita come anche il vapore caldo che si forma nella macchina. “A parità di rendimento e capacità, il potenziale di risparmio energetico della UX può arrivare fino al 60 percento”, dichiara il direttore marketing David Reinhart della HOBART. Meno stress e più spazio Alla fin fine, utilizzando le tecniche in modo intelligente, i panettieri riescono ad economizzare con le proprie forze conquistandosi maggior spazio. Con l’ausilio di programmi di condizionamento e refrigerazione, come quelli che la ditta KOMA presenterà alla südback, è possibile controllare e spostare i processi di produzione; ad esempio con la formula di qualità Koma “TLR”: oggi l’impasto e domani la produzione. Con un immagazzinamento controllato, una temperatura in costante aumento, una circolazione appropriata dell’aria e relativa umidità l’impasto cresce fino al risultato desiderato. Ciò consente – dopo una fase di stabilizzazione – di ritardare il processo di cottura per ore. Ed ecco il risultato: cuocere al forno secondo necessità, con panini sempre freschi al banco di vendita e, grazie alla gestione dei tempi lunghi, creazione di gusto e aroma.

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: SI CHIAMA QI LA NUOVA MACCHINA CON CUI L’AZIENDA SI PREPARA AD ENTRARE NEL SETTORE DEL CAFFÈ IN CAPSULE L’azienda del gruppo Coesia si prepara ad entrare nel settore del caffè con una soluzione in grado di riempire cialde e capsule. La nuova tecnologia “made in Bologna” può avere varie applicazioni nel settore alimentare.

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CMA è universalmente conosciuta come realtà leader nello sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate nell’ambito del wrapping, per il quale progetta, realizza e commercializza macchine innovative e ad elevate performance produttive. L’azienda, a seguito del recente processo di riorganizzazione avvenuto in seno al gruppo Coesia, ha scelto di affrontare il mercato del Fast Moving Consumer Goods or-

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ganizzando la propria competenza per piattaforme tecnologiche in grado di offrire al mercato una ampia gamma di soluzioni nel settore del packaging primario. Ne testimonia l’impegno per questo concreto obiettivo anche la recente acquisizione di Tecnomeccanica, importante player nel settore del confezionamento del tè. Negli ultimi anni, ACMA, in risposta alle necessità produttive e di marketing dichiarate dalle più qualifi-

cate realtà appartenenti al settore torrefazione, ha dedicato importanti risorse per offrire una gamma di applicazioni adeguate alle nuove esigenze dei produttori di caffè, e coprire tutte le fasi del packaging primario e secondario per capsule, nelle forme e dimensioni maggiormente richieste oggi sul mercato. Tali capsule - nei formati da 5 a 14 grammi - sono progettate per essere completamente riciclabili, grazie anche alla facilità con cui si

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possono separare le componenti di cui sono fatte. La capsula garantisce inoltre un ottimo rapporto qualità prezzo, grazie alle tecnologie di estrusione e modellazione attraverso cui viene creata. La macchina sviluppata dall’R&D di ACMAVOLPAK si chiama “QI” ed è caratterizzata da un layout compatto, pertanto idonea ad essere collocata anche all’interno di aree di produzione con spazi ristretti. QI - commercializzata dal brand ACMA - è dedicata al riempimento di capsule rigide e semirigide e garantisce un’elevata produttività (la velocità della linea può essere di 140, 350 o 500 pezzi al minuto). La capsulatrice ACMA, grazie anche al design dei dosatori collocati su stazioni indipendenti, garantisce la massima precisione nel controllo peso in fase di riempimento ( lo scarto di precisione è inferiore a 0,1 gr. per capsula) ed è inoltre predisposta per il vuoto direttamente in macchina (nelle configurazioni da

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350 e 500 ppm), necessario per aumentare la shelf life del prodotto. L’accesso ergonomico alle stazioni del processo di confezionamento – per operazioni di manutenzione o pulizia - è facilitato da sistemi per l’estrazione a sbalzo degli interi gruppi macchina. Durante le fasi di progettazione è stata dedicata particolare attenzione alla riduzione del consumo dei materiali per l’assemblaggio della capsula; per esempio, per quanto riguarda il materiale utilizzato per sigillare la parte superiore della capsula (o inserire la carta filtro all’interno della stessa), i primi test indicano una riduzione degli sfridi carta con risparmio del 48% (dipendente dai diametri) rispetto alle macchine tradizionali. Il nucleo centrale del sistema è costituito dal gruppo di trasporto (detto transfer) a sviluppo orizzontale; utilizzando il perimetro completo della macchina si riducono al minimo gli spazi di ingombro e si sviluppa un flusso di produzione in sen-

so orario o antiorario, in base alla necessità di layout dell’area di produzione. Ciò, consente inoltre l’impiego di un ridotto numero di operatori su più macchine che possono supervisionare il funzionamento di una o più linee. L’ampia esperienza di ACMAVOLPAK nel packaging primario e secondario ha permesso all’azienda di offrire ai propri partner soluzioni innovative dedicate al confezionamento monodose o multiplo delle capsule: nel primo caso sono state realizzate confezioni che riducono sensibilmente l’utilizzo del materiale di incarto rispetto alle tradizionali soluzioni; mentre il packaging flessibile (buste) di prodotti multipli garantisce nuove possibilità di comunicazione e gestione del consumo. Tra le più importanti realtà torrefattrici che hanno accordato fiducia all’azienda bolognese ed adotteranno la nuova gamma di macchine QI, rientra Mitaca-Illy, colosso Italiano nel settore del caffè.

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CONFEZIONAMENTO

ETICHETTATURA - PESATURA

SISTEMI DI ETICHETTATURA PER IL CONFEZIONAMENTO DI PRODOTTI ALIMENTARI

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l confezionamento dei prodotti alimentari in vaschette termoformate, è da tempo una condizione consolidata nel mercato alimentare e nel confezionamento della carne e prodotti derivati. Per affrontare le problematiche di etichettatura, identificazione e tracciabilità, LABELPACK ha sviluppato un’ampia gamma di sistemi di etichettatura in grado di applicare una o più etichette sulla confezione, gestendo anche la stampa in linea dei dati variabili e codici a barre. La soluzione al top di gamma e realizzata con i sistemi della serie MODULAR costruiti sulla base di una struttura “open frame” in acciaio inox su cui vengono integrati i vari moduli

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di etichettatura della serie LABELX per l’applicazione sul lato superiore e inferiore delle vaschette che contengono i prodotti. Il sistema è dotato di una elettronica di controllo posizionata in una quadro pensile dove è alloggiato il PLC e interfaccia operatore Touch Screen, le velocità di funzionamento sono tutte sincronizzate elettronicamente e tutte le regolazioni sono dotate di indicatori numerici per facilitare il cambio formato ed il conseguente riposizionamento alla precedente posizione. I sistemi MODULAR possono integrare diversi sistemi di trasporto prodotto realizzati in funzione delle caratteristiche dimensionali, del peso e

della forma del contenitore da etichettare, questi sistemi di trasporto sono integrati in posizione “balconata” permettendo una facile pulizia dell’area sottostante la macchina stessa ed evitando che eventuali fuoriuscite di liquidi o del prodotto

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CONFEZIONAMENTO

stesso raggiungano della parti della macchina difficilmente pulibili e igienizzabili. I moduli di etichettatura LABELX disponibili con larghezza etichetta 140 -250 mm, possono integrare tutte le unità di stampa a trasferimento termico disponibili sul mercato con larghezza di stampa 4” e 6” prodotte da DATAMAX, ZEBRA,SATO, AVERY, CAB, CARL VALENTIN, in grado di gestire la stampa in linea di dati variabili, codici a barre e altre informazioni necessarie alla tracciabilità dei prodotti alimentari. Per le applicazione entry level sono disponibili i sistemi della serie COMPACT, realizzati anch’essi con strutture in acciaio inox e dotati dei moduli di etichettatura della serie LABELX JR che permettono di avere soluzioni estremamente funzionali ad un prezzo molto competitivo. Molto spesso ci viene inoltre ri-

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ETICHETTATURA - PESATURA

chiesto di poter integrare i nostri moduli di etichettatura su macchine di confezionamento esistenti e su nuovi impianti da realizzare sia da utilizzatori finali che da costruttori di impianti e macchine, ai quali forniamo tutto il supporto tecnico e la nostra esperienza, maturata in più di vent’anni di attività nel settore, per identificare la migliore soluzione tra i vari modelli di etichettatrici automatiche della serie LABELX e tra i sistemi stampa & applica della serie PandA disponibili in oltre 30 modelli e altrettanti accessori che permetto svariate possibilità di configurazione per facilitare l’integrazione su macchine confezionatrici quali: flow-pack, termo sigillatrici, termo formatrici, insacchettatrici verticali, fardellatrici, astucciatrici ed incartonatrici.

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CONFEZIONAMENTO

ETICHETTATURA - PESATURA

LINPAC PACKAGING GUIDA IL SETTORE DEL VSP RIGIDO CON QUATTRO DIVERSE OPZIONI PER I CLIENTI

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on la sua offerta di prodotti per lo skin packaging sottovuoto (VSP), l’azienda specializzata in imballaggi per alimenti LINPAC Packaging sta mostrando la via ai clienti che hanno l’esigenza di estendere la durata degli alimenti e di ridurre gli sprechi. Il produttore leader europeo di packaging multi-materiale dispone della gamma più ampia di vassoi VSP rigidi oggi disponible sul mercato. I confezionatori di carne, pesce e pollame possono scegliere tra vassoi di quattro tipi diversi di materiale, ricevendo quindi la soluzione più adatta per la propria applicazione. I vassoi sono leggeri, completamente riciclabili e compatibili con varie pellicole termoretraibili di barriera alta. Sono disponibili in PET mono, PET/ PE, PP di barriera ed EPS di barriera e adatti per tutti i più moderni macchinari di sigillatura dei vassoi progettati per il VSP. Il programma di innovazione continua di LINPAC Packaging ha permesso all’azienda di sviluppare un’alternativa competitiva ai fogli per lo skin packaging standard tradizionalmente usati per lo skin packaging sottovuoto. L’azienda ha sviluppato tre tipi di applicazioni: 1. Skin packaging sottovuoto normale (sotto la protrusione della flangia) 2. Skin packaging con protrusioni

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(leggermente al di sopra della protrusione della flangia) 3. Skin packaging con protrusioni accentuate (protrusioni elevate sopra la flangia) Joanna Stephenson, Vicepresidente al marketing e all’innovazione di LINPAC Packaging, ha affermato: “La nostra gamma di vassoi rigidi per applicazioni VSP garantisce ai nostri clienti grande flessibilità in termini di design del packaging. Non si è legati a un particolare tipo di vassoio, macchinario, materiale o pellicola; inoltre, il sigillo di sottovuoto estende la durata dei pro-

dotti di diversi giorni e riduce al minimo lo spreco degli alimenti. Tutto questo aumenta i profitti dei clienti. “Il VSP rappresenta una tendenza in rapida crescita, particolarmente nel Regno Unito, e per LINPAC non avrebbe senso ignorare un settore che sta crescendo così velocemente. Tuttavia, è importante sottolineare che non ci stiamo allontanando dalle nostre radici MAP: al contrario, stiamo estendendo le nostre capacità e l’innovazione, in modo che i nostri clienti abbiano a disposizione una gamma più ampia di scelte per il confezionamento

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di pesce, carne e pollame; stiamo dimostrando di essere in grado di rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione”. Ha aggiunto Stephenson: “I rivenditori al dettaglio e i produttori stanno optando sempre più spesso per il VSP, per la maggiore durata offerta e la conseguente riduzione degli sprechi nella catena di fornitura. Man mano che le esigenze dei consumatori di tutto il mondo si spostano verso la pronta disponibilità di carne e pollame freschi e refrigerati, cresce la pressione nei confronti dell’industria del confezionamento perché sviluppi prodotti in grado di garantire che gli alimenti rimangano freschi più a lungo”. I vassoi rigidi LINPAC sono considerati all’avanguardia nel design e disponibili in una gamma di colori con diverse opzioni di etichettatura, offrendo così un maggiore appeal per i consumatori, oltre alla durata più estesa dei prodotti. La varietà dei modelli ne consente anche la

disposizione sfalsata sugli scaffali, migliorandone l’aspetto estetico e consentendo la gestione efficiente dello spazio. “Oggi chi opera nei settori della produzione, elaborazione e rivendita degli alimenti è decisamente consapevole del problema degli sprechi, ma per molti consumatori, che spesso gettano il cibo senza pensarci due volte, si tratta di un problema relativamente nuovo “, ha affermato Stephenson. “Secondo il rapporto di INCPEN “Food Loss & Waste and Food Packaging” (“Perdita e spreco di

alimenti e confezionamento”), ogni anno i consumatori europei sprecano 222 milioni di tonnellate di cibo che, non consumato, viene eliminato per negligenza o per una decisione consapevole. “I rivenditori al dettaglio e i produttori di alimenti e di prodotti per il confezionamento svolgono un ruolo importante e devono impegnarsi per aiutare i consumatori a ridurre al minimo gli sprechi, sviluppando soluzioni innovative per il confezionamento che siano adatte al loro stile di vita e che aumentino al massimo la durata dei prodotti nelle case”.

JULIETTE. CUORI IN CUCINA! Ha un nome evocativo, dolce e romantico: Juliette la “teglia di cuori” in silicone by Guardini, red passion come la passione che saprete accendere, anche in cucina. Juliette è anche il nome di una linea completa di stampi per cottura e surgelazione, interamente realizzati in puro silicone alimentare. Flessibile e antiaderente consente una sformabilità facile e perfetta per tutte le torte, dolci e salate, che la vostra fantasia saprà inventare. In pochi secondi ogni torta è estratta senza rotture e danni. Inoltre gli stampi in silicone possono essere riposti ovunque con facilità: si piegano, si arrotolano, si schiacciano e riprendono poi la loro forma originale. Gli stampi Juliette, resistenti a temperature fino a 260° C e a – 40° C, possono essere utilizzati nel forno tradizionale, nel microonde, in frigorifero, nel freezer. Sono semplici da pulire, sia a mano sia in lavastoviglie.

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Alchimiste di sentimenti, preparate una ricetta con il cuore per sbalordire e conquistare anche i palati più esigenti.

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ETICHETTATURA - PESATURA

COMAU LANCIA IL NUOVO ACCUMULATING PALLET CONVEYOR: PIÙ FLESSIBILE ED ECO-EFFICIENTE

Il nuovo trasportatore a pallet di Comau è stato progettato per offrire maggiore versatilità operativa, minori consumi e ridotti costi di gestione.

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omau lancia sul mercato un trasportatore a pallet di nuova generazione destinato a soddisfare tutte le esigenze dei clienti che necessitano di tecnologie più flessibili, semplici da utilizzare e capaci di contenere il più possibile costi e consumi. Questa nuova versione del trasportatore a pallet sostituisce la precedente che, dal 1995 ad oggi, Comau ha prodotto in più di mille esemplari, destinati in gran parte al mercato automotive. Il nuovo modello è già in funzione sulle linee cofano della Fiat Panda, nello stabilimento Fiat di Pomigliano. Grazie alle migliorie tecniche progettate da Comau, a differenza dalla precedente versione, potrà soddisfare le necessità operative di un mercato più trasversale. “Il nuovo trasportatore è stato progettato partendo da un’attenta analisi dell’offerta dei nostri competitors e dalle necessità che ci sono state segnalate in questi anni dai clienti in tutto il mondo”, spiega Fulvio Ferrero, Products and Solutions Business Manager di Comau. “Il prossimo stabilimento in cui verrà installato è quello di Fiat a Pernambuco in Brasile”. Con una struttura realizzata completamente in alluminio e un minor numero di componenti, ha guadagnato in flessibilità, in semplicità di utilizzo e necessità di meno operazioni di manutenzione. Inoltre, il motore a bassa potenza da 55 kW ne riduce notevolmente i consumi. “Nel nuovo modello è stato eliminato il sistema pneumatico - spiega Gianni Magni, Mechanical Engineering Manager di Comau. Questo cambiamento ha por-

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tato a un risparmio significativo per il cliente finale, dato che il trasportatore non necessita più di aria compressa, permettendo così un minor consumo di energia in un’ottica energy saving”. Altra caratteristica del nuovo modello è l’utilizzo di una sola catena centrale per il trasporto dei pallet, a differenza delle due presenti sul modello precedente: “Questa modifica ha dimezzato il numero dei componenti della macchina, permettendo una riduzione significativa dei costi di produzione. La progettazione è stata sviluppata anche in ottica manutentiva. In effetti è stata utilizzata un’unica catena lubrificata a vita con un sistema meccanico di tensionamento automatico. Queste caratteristiche rendono il nuovo trasportatore più semplice da utilizzare e meno oneroso in termini di costi di gestione”. L’ultimo importante vantaggio consiste

nel fatto che può essere montato in differenti configurazioni, con asse motore orizzontale, con asse motore verticale, sospeso e a pavimento. Continua Fulvio Ferrero: “Un vantaggio notevole, soprattutto per i clienti che hanno la necessità di caricare pezzi molto lunghi e stretti. In questo modo i componenti possono essere “appesi” al pallet, migliorando l’ergonomia delle posizioni di carico da parte del lavoratore, e prelevati dal robot di asservimento con un’elevata precisione di posizionamento. Diversamente dal precedente modello, il nuovo APC Comau è inoltre estremamente flessibile, con la capacità di movimentare anche più tipologie di componenti sulla medesima linea di lavoro. Tutte caratteristiche che consentiranno di rispondere alle esigenze operative di un mercato più ampio e di molteplici settori industriali”.

CARATTERISTICHE TECNICHE Lunghezza

2 – 12 m (standard) ; 12 – 100 m (su richiesta)

Peso

100 Kg/m

Velocità di trasporto (max.)

10 m/min

Carico ammesso (max.)

100 Kg/pallet (pezzo + riferimenti)

Larghezza del pallet (max.)

1200 mm

Fissaggio del motore

Fissato sull'albero motore con staffa antirotazione

Potenza installata

0,55 kW

Catena a Rulli

catena tripla con passo da 12,7 mm

Controllo di posizione del Pallet

proximity induttivo

Precisione di arresto del Pallet

± 0,5 mm

Altezza

800 - 1050 mm (montaggio a terra)

Struttura

alluminio

Carico all'arresto (max.)

10 pallets

Il nuovo Accumulating Pallet Conveyor verrà prodotto nello stabilimento Comau in Romania, come precisa Fulvio Ferrero: “Prevediamo di superare, nel corso del 2014, il nostro target di vendita pari a 100 unità nel mondo. I nostri clienti saranno sicuramente i principali OEMs, a cui abbiamo fornito già in passato il precedente modello APC, ma anche i più importanti integratori e Tier 1 dell’area automotive”.

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CONFEZIONAMENTO

ETICHETTATURA - PESATURA

PACKAGING, DA ILIP DUE NOVITÀ PER IV GAMMA E PESCHE

A Macfrut 2013 l’azienda di Bazzano (BO) ha presentato la nuova insalatiera termosaldabile B43 in PET riciclato e la nuova gamma completa per pesche paraguayo.

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oppia novità di prodotto per ILIP a Macfrut 2013, il Salone internazionale dell’ortofrutta tenutosi a Cesena Fiera. Dal 25 al 27 settembre l’azienda bolognese, tra i leader europei nella produzione di packaging alimentare in plastica termoformata, ha presentato la nuova insalatiera B43 in PET riciclato e la nuova gamma completa per il confezionamento della pesca paraguayo. L’insalatiera B43 è una vaschetta termosaldabile per IV gamma e insalate pronte realizzata per l’80% in PET riciclato e certificata PSV – Plastica Seconda Vita, un marchio che consente l’immediata riconoscibilita’ dell’utilizzo di plastica da riciclo ed e’ un’ulteriore garanzia dell’idoneita’ al contatto alimentare dell’imballaggio. L’utilizzo del PET riciclato rispetto al PET vergine presenta notevoli vantaggi dal punto di vista dell’impatto ambientale, sia per quanto riguarda la riduzione dei gas ad effetto serra che di energia. Disponibile in altezze variabili dai 48 ai 113 mm, l’insalatiera B43 ha lo stesso diametro di quelle attualmente in commercio realizzate in altri materiali, caratteristica che permette di utilizzare gli stessi stampi di saldatura per il confezionamento. La nuova gamma per pesche paraguayo è formata da 3 linee di prodotto: una cestella/coperchio (B44), e il clamshell (SETB44), entrambe realizzate in r-PET, e una gamma completa di alveoli nei formati 30x40, 29x49, 40x60. La cestella/coperchio B44 presenta

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un’ulteriore novità: grazie al sistema di chiusura a quattro bottoni simmetrici, il packaging stesso può essere utilizzato come coperchio di se stesso. Con l’acquisto di un unico articolo, è possibile per il cliente variare le combinazioni dalla cestella coperchiata a quella semplice per l’imballaggio in flow-pack. Il particolare design della cestella con coperchio B44 consente anche una ventilazione ottimale sui quattro lati, riducendo eventuali effetti condensa e contribuendo alla conservazione ottimale della frutta confezionata. La cestella/coperchio e il clamshell sono pensati per valorizzare il formato da 500 grammi di pesche paraguayo, ma possono essere utilizzati anche per altri prodotti ortofrutticoli. “Innovazione, sostenibilità ambientale e servizio per il cliente sono le linee guida fondamentali della nostra azione – dichiara Roberto Zanichelli, responsabile marketing di ILIP – e i nuovi prodotti che abbiamo presentato a Macfrut vanno in questa direzione. L’utilizzo di materiali quali l’r-PET, soprattutto cer-

tificato PSV, è un valore aggiunto importante per i nostri interlocutori, perché consente loro di comunicare un impegno concreto nella riduzione delle emissioni e nella sostenibilità ambientale”. “La nuova cestella con coperchio B44 per pesche paraguayo aggiunge anche il plus di una soluzione versatile e adatta a ogni esigenza per l’imballaggio di prodotti di questo tipo – aggiunge Zanichelli – Proprio per il carattere innovativo di questa gamma e dell’insalatiera B43, abbiamo deciso di candidarle entrambe all’Oscar Macfrut per l’innovazione che si è tenuta durante la fiera”.

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ETICHETTATURA - PESATURA

OLTRE L’ETICHETTA, ALL’ORIGINE DEGLI ALIMENTI

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egli ultimi anni le abitudini alimentari dei consumatori sono cambiate significativamente. Le persone cercano alimenti convenienti, gustosi e soddisfacenti e al tempo stesso desiderano prodotti alimentari salutari, che aiutino a mantenere il benessere e a migliorare le prestazioni. Ed è proprio in questo contesto che interviene BENEO. Oltre a rendere gustosi gli alimenti, gli ingredienti BENEO sono stati appositamente messi a punto per facilitare la gestione del peso, garantire un indice glicemico basso, buone prestazioni mentali e fisiche, oltre a promuovere la salute digestiva, dei denti e delle ossa. BENEO collabora con produttori di alimenti, fornendo expertise per lo sviluppo di prodotti salutari e gustosi, ottimizzati sotto l’aspetto nutrizionale, con pochi, o senza, zuccheri e grassi. Gli ingredienti di BENEO permettono di produrre alimenti a basso contenuto calorico, arricchiti con fibre e privi di glutine e lattosio. L’azienda è specializzata nella produzione di ingredienti alimentari funzionali di origine naturale, ad esempio ricavati dalle radici della cicoria, dalla barbabietola da zucchero, dal riso e dal frumento. Questi ingredienti possono essere trovati in svariati prodotti di uso quotidiano come le bevande, gli alimenti per l’infanzia, i prodotti lattiero-caseari, i prodotti da forno, la confectionery e i cereali. Ne avrete probabilmente provati alcuni, come le caramelle Golia Active, senza zucchero, le barrette ai cereali Kellogg’s fibre plus o i prodotti da forno senza glutine Dr. Schär. Miren Iturbe, Area Sales Manager di BENEO, fornisce considerazioni e analisi su come i consumatori possono guardare oltre l’etichetta per rendere più salutari le loro scelte alimentari.

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Ricavare benessere dalle proprie scelte alimentari Con l’estate in arrivo, i consumatori cercano di mangiare meno ed evitare ogni forma di leccornia ricca di calorie e di zuccheri, continuando al tempo stesso a cercare l’appagamento tipico del dolce. Le soluzioni a ridotto contenuto calorico stanno pertanto incontrando un interesse sempre crescente e uguale successo incontrano le soluzioni che promettono di aumentare la sensazione di sazietà. Le ricerche hanno inoltre mostrato che consumare alimenti con una risposta glicemica più bassa aiuta a gestire un’alimentazione regolare e ad esempio può aiutare a ridurre il rischio di un’alimentazione incontrollata. I produttori di alimenti che utilizzano ingredienti di origine naturale per i propri prodotti forniscono ai consumatori scelte più salutari. Le fibre prebiotiche di BENEO, inulina e oligofruttosio, possono aiutare i consumatori a gestire meglio il proprio peso. L’inulina e l’oligofruttosio sono fibre prebiotiche non digeribili che possono arricchire il contenuto di fibre di un’ampia gamma di alimenti e bevande. Queste fibre prebiotiche promuovono una sana flora intestinale e possono essere usate per sostituire i grassi o lo zucchero. Possono inoltre ridurre il valore calorico senza alterare il gusto e la consistenza del prodotto. Oltre al loro effetto benefico sulla flora intestinale, le ricerche mostrano anche che l’inulina, l’oligofruttosio e soprattutto l’ingrediente Orafti®Synergy1, un tipo di inulina arricchita con oligofruttosio, possono anche aiutare a mangiare meno, favorendo così la gestione del peso PalatinoseTM (isomaltulosio) è il primo zucchero non cariogeno e a basso indice glicemico ad essere digeribile lentamente ma completamente. Questo significa che viene digerito in un periodo di tempo più lungo, fornendo un apporto energetico più bilanciato sotto forma di glucosio. La

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curva della risposta glicemica mostra un aumento lento, un picco basso e un flusso costante in un andamento piatto. Nessun significativo picco verso l’alto o verso il basso come si avrebbe nel caso della risposta glicemica, ad esempio, del saccarosio o del glucosio. In maniera corrispondente, i livelli di insulina (l’ ”ormone di deposito”) sono bassi e restano bassi, consentendo all’organismo di usare più facilmente il grasso come fonte di energia in condizioni di attività fisica, aiutando così i consumatori a raggiungere i propri obiettivi di gestione del peso. Questi effetti fisiologici dell’isomaltulosio sono stati dimostrati in diversi studi di intervento sull’uomo e aprono nuove opportunità per un’alimentazione sana. Gli amidi di riso BENEO rappresentano un’altra risorsa multifunzionale e di vasta portata per la gestione del peso. Poiché i piccolissimi granuli dell’amido di riso simulano, in bocca, la sensazione dei globuli di grasso, l’amido di riso è ideale per le alternative a ridotto contenuto di grassi in applicazioni alimentari che richiedono una consistenza cremosa e delicata, quali i prodotti lattiero-caseari, le zuppe, le salse, le farciture a base di grassi e perfino i prodotti da forno. Gli amidi di riso sono ipoallergenici, naturalmente privi di glutine e lattosio e consentono ai formulatori un eccezionale controllo della consistenza che può essere perfettamente ottimizzata per ottenere caratteristiche di cremosità, friabilità, leggerezza e croccantezza. Scienza e innovazione: elementi fondamentali di BENEO Implementare i più recenti risultati scientifici nello sviluppo di nuove idee di prodotti rappresenta il principio secondo cui lavora BENEO nonché un approccio che qualifica l’azienda come partner preferito per l’industria alimentare a livello mondiale. BENEO focalizza la propria attività sull’inno-

vazione e crede molto nella ricerca e nello sviluppo, in cui investe in maniera considerevole. Al fine di garantire i migliori risultati con i migliori ingredienti, secondo le esigenze dei clienti, BENEO valuta sistematicamente i risultati della ricerca scientifica provenienti da tutto il mondo. L’azienda ha creato il BENEO-Institute che funge da organo consultivo su questioni relative alla fisiologia e alla legislazione, con riferimento al portafoglio prodotti della società. Può contare su una rete internazionale di partner scientifici. Il BENEO-Technology Center fornisce consulenza nell’ambito della tecnologia applicativa. In aggiunta, una market intelligence forte e le considerazioni dei consumatori completano il processo olistico di innovazione. Tutte queste attività consentono a BENEO di offrire ingredienti di origine naturale e accompagnare i clienti dal laboratorio allo scaffale, così da supportare prodotti innovativi che rispondano alle esigenze dei consumatori. BENEO offre ingredienti funzionali derivati dalle radici della cicoria, dalla barbabietola da zucchero, dal riso e dal grano. BENEO è il partner ideale per migliorare le caratteristiche nutrizionali e tecnologiche di un prodotto. I vantaggi nutrizionali chiave sono ‘meno grassi’, meno ‘zuccheri’, ‘meno calorie’, ‘fibre aggiunte’ nonché alternative ‘senza glutine’ e nel settore dei latticini includendo anche la gestione del peso, la salute digestiva, la salute delle ossa e dei denti. I vantaggi nutrizionali chiave sono focalizzati sul miglioramento del gusto e della consistenza. Attraverso una catena unica di expertise, tra cui si annovera la partecipazione del BENEO-Institute, che fornisce considerazioni decisive relativamente alla scienza e alla legislazione nutrizionale e del BENEO-Technology Center, che fornisce consulenza per la tecnologia applicativa, BENEO sostiene attivamente i clienti nello sviluppo di prodotti alimentari salutari e più bilanciati.

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MITACA E MG2: UN CASO D’ECCELLENZA NEL FINE LINEA

Mitaca e MG2 sono realtà di primo piano nei propri ambiti di competenza: rispettivamente i sistemi a capsule per caffè espresso e bevande calde per Mitaca e le macchine automatiche per il dosaggio e il confezionamento di prodotti farmaceutici per MG2. Le due realtà, all’apparenza così lontane, si sono incontrate e si è sviluppata una felice collaborazione. I protagonisti della storia MG2 ha sede a Pianoro, in provincia di Bologna, nel cuore della Packaging Valley italiana, ed impiega circa centosettanta persone, avvalendosi da oltre quarantacinque anni di competenze altamente qualificate per lo sviluppo di soluzioni ad hoc, cucite sulla base delle esigenze dei clienti, in prevalenza grosse multinazionali e conto terzisti del settore farmaceutico. Mitaca ha invece sede in provincia di Milano, culla del più sviluppato distretto industriale italiano, ed opera da anni con lo scopo di offrire un caffè eccellente ed i migliori prodotti per la sua preparazione ai consumatori più esigenti negli uffici, nelle aziende o nei luoghi pubblici. L’azienda lombarda mira infatti a diventare leader nel settore dell’Office Coffee Service e della Distribuzione Automatica grazie all’innovazione ed alla qualità dei prodotti e dei servizi offerti. Le macchine per espresso Mitaca sono il frutto di una attenta progettazione e offrono soluzioni innovative per semplificare l’uso da parte dei consumatori e per assicurare un espresso sempre eccellente. Le capsule I-Espresso System e Mitaca Professional System utilizzano una tecnologia esclusiva e brevettata, che prevede l’apertura della capsula per effetto della sola pressione dell’acqua.

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Lo scenario e le linee produttive Per coprire le crescenti esigenze della sua linea per la produzione di capsule di caffè Mitaca ha scelto di affidarsi ad MG2. Ciascuna linea, parte dal caffè in grani ed arriva al prodotto finale, pallettizzato e pronto alla spedizione. Una prima macchina macina il caffè,

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lo dosa nelle capsule e le chiude, realizzando quindi il prodotto che l’utilizzatore inserirà nell’erogatore per ottenere il caffè. A seguire, in base alla tipologia di consumatore finale, ogni capsula viene singolarmente confezionata in flowpack in atmosfera protettiva per preservare la freschezza e l’aroma del caffè

oppure impacchettata in sacchetti multi-capsule. Sia i sacchetti che i singoli flowpack vengono infine confezionati in cartone. É per questa fase che MG2 ha fornito la propria collaborazione. Il confezionamento dei sacchetti è stato risolto molto semplicemente con un’incartonatrice orizzontale mod. GSL10. Per il confezionamento finale dei flowpack, l’azienda bolognese ha invece studiato e realizzato una soluzione su misura, avvalendosi di due macchine incartonatrici verticali mod. GTL30. La soluzione MG2 Per questa applicazione la macchina base che realizza il trattamento del cartone, eseguendone l’apertura, l’avanzamento e la chiusura con colla a caldo, è stata abbinata ad un’alimentazione studiata appositamente. È stato infatti necessario risolvere alcune specifiche problematiche, tra cui l’elevata velocità di produzione, che può arrivare fino a 500 flowpack al minuto, l’impossibilità di accumulo, dovuta al fatto che i flowpack non si devono toccare durante l’avanzamento, e, infine, la necessità di lavorare con un flusso di prodotti caratterizzato da spaziatura ed orientamento non costante. MG2 ha quindi adottato una serie di nastri con velocità differenziate per stabilizzare l’avanzamento dei flowpack, abbinati ad un sistema di conteggio con sensori fotoelettrici e con una tramoggia di precarico dotata di sistema di apertura e chiusura comandato da servomotori. I risultati GTL30 è stato molto apprezzato da Mitaca per il ridotto ingombro e la semplicità di conduzione, che consente di impostare il numero di prodotti e il formato del cartone dal pannello operatore. La macchina si è inoltre dimostrata particolarmente affidabile sia nel conteggio che nel trattamento delicato del prodotto in fase di confezionamento.

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CONFEZIONAMENTO

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IL MINIPAL-BOX DI SYSTEM PACKAGING

Un sistema trasversale a tutti i settori mercelogici. Posiziona i prodotti sul pallet in modo veloce, preciso, col minimo utilizzo di materiale.

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a dimensioni contenute in 2,4x4 metri la nuova tecnologia monoblocco Minipal-Box progettata da System Packaging per pallettizzare su supporti (pallet) in legno o plastica i prodotti di varie forme e dimensioni come scatole, fardelli, sacchi ecc. Presentata a Packology 2013, Minipal-Box consente un risparmio nella fase di confezionamento grazie all’abolizione del primo packaging esterno, come ad esempio la confezione di cartone che avvolge il pack primario a contatto con il prodotto. Un sistema di fine-linea a basso impatto ambientale che consente una palletizzazione direttamente nei box-pallet tutte le confezioni di prodotto. Flessibilità e qualità sono le parole chiave per questa macchina può essere dotata di diversi sistemi di pinze di presa aspiranti, a ganasce, a ventose, a forche e la

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sua prestazione può raggiungere una velocità di manovra di 12 cicli al minuto. Il solo adattamento dell’organo di presa consente di utilizzare Minipal-Box in tutti i settori: dal farmaceutico all’alimentare, dal conserviero al cosmetico. I componenti tecnologici di alta gamma che la compongono, come le guide lineari e motori brushless Bosch e pneumatica SNC, garantiscono affidabilità e funzionalità. Il sistema può essere corredato di diversi accessori tra cui: › magazzino sfogliatore pallet › magazzino sfogliatore interfalde › sistemi di evacquazione automatica pallet Le elevate prestazioni dei componenti permettono di ridurre al minimo gli interventi tecnici e di manutenzione e di conservare uno standard qualitativamente alto del prodotto, che non viene mai dan-

neggiato, e del processo, preciso ed efficace. Minipal-Box è accessoriato di interfaccia grafica touch screen intuitiva che rende ergonomica l’attività degli operatori.

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ETICHETTATURA - PESATURA

I SALVAMINUTI PEDON, CEREALI E LEGUMI A RAPIDA COTTURA, CONFEZIONATI IN ATMOSFERA PROTETTIVA CON UNA SHELF LIFE DI 19 MESI Tanto gusto e poche calorie per piatti estivi leggeri e veloci da preparare. Dalla natura alla tavola in dieci minuti, in linea con i nuovi trend alimentari.

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er l’estate, I Salvaminuti sono ideali per ricette estive come piatti freddi, insalate e contorni. Ricchi di proteine e fibre e poveri in grassi, estremamente versatili in cucina, i cereali e i legumi sono ottimi per una dieta sana ed equilibrata e permettono la preparazione di piatti gustosi, leggeri e originali ad un prezzo contenuto. La gamma I Salvaminuti, disponibile in 20 referenze, si presenta in un pratico ed elegante sacchetto stand up da 250 g, confezionato in atmosfera protettiva che mantiene tutta la freschezza e la genuinità del prodotto nel tempo con una shelf life di 19 mesi. Caratteristiche distintive de I Salvaminuti sono l’ampia offerta, i tempi ridottissimi di cottura senza ammollo, la naturalità del prodotto garantito NO OGM e gli aspetti salutistici dei legumi e cereali. Proposto in vassoio “ready to shelf” ogni referenza propone sul retro del-

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la confezione le diverse modalità di preparazione; il tutto ad un prezzo conveniente considerando le porzioni ottenibili fino a 4 per ricette condite. Innovativo è anche il ricettario disponibile online che permette di cucinare diverse pietanze, partendo dai gusti tipici della tradizione mediterranea a base di legumi e cereali fino ad arrivare a portare in tavola proposte dal sapore antico come l’orzo, il farro, il Kamut, il grano saraceno, l’avena e il miglio oppure dal gusto etnico come il riso basmati, il bulgur, la quinoa, il cous cous. Per dare visibilità all’intera gamma nel punto vendita Pedon ha infine

predisposto un pratico e colorato espositore che trova la sua ideale collocazione nel reparto ortofrutta. Gamma I Salvaminuti 10 Minuti Referenze: 5 cereali / orzo e legumi / cereali e legumi / riso e grano saraceno / cereali e lenticchie / riso, piselli e lenticchie / bulgur e quinoa / basmati, avena e lenticchie / miglio, piselli e lenticchie / orzo / farro grano khorasan KAMUT / bulgur / cous cous / riso integrale / riso basmati / grano saraceno / minestrone quinoa Formati: 250 g Disponibili su richiesta in formato food service Shelf life: 19 mesi

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ETICHETTATURA - PESATURA

SMILE, BILANCIO IN POSITIVO PER I PRIMI MESI DALL’INTRODUZIONE DEL PACCHETTO DI CODIFICA ALL INCLUSIVE DI MARKEM-IMAJE Davide Favorido, Operation Manager Markem-Imaje; “La soluzione ai problemi di codifica a partire da piccole rate mensili”

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MILE, il pacchetto di codifica tutto compreso di Markem-Imaje (www. markem-imaje.it) lanciato negli scorsi mesi, sta riscuotendo un crescente successo, come spiega Davide Favorido, Operation Manager di Markem-Imaje Italia: “SMILE è una soluzione a 360°, basata sul principio della locazione operativa: a fronte di una rata fissa, i nostri clienti possono smettere di preoccuparsi della marcatura e codifica dei loro prodotti, certi di avere la

Davide Favorido, Operation Manager Markem-Imaje;

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tecnologia più aggiornata e in linea con le loro esigenze del momento, un’assistenza completa, preventiva e curativa, formazione, consulenza ed anche la fornitura dei materiali di consumo”. “A differenza che nei paesi anglosassoni, in Italia esiste ancora poca cultura del noleggio di beni, forse retaggio di una tradizione latina che vedeva la ricchezza solo come possesso di un bene. Eppure stiamo notando un vero cambio di paradigma, anche in un settore come il nostro dove la locazione operativa non aveva praticamente diffusione fino a poco tempo fa. Probabilmente ciò sta avvenendo anche perché in un momento di incertezza economica avere costi determinabili e certi, senza esborsi iniziali, come accade per SMILE, rappresenta un

grande vantaggio. La seconda motivazione di questo successo credo sia insita nella formula stessa di SMILE, che è ben più di un “prodotto a noleggio” o di un “servizio finanziario”: Markem-Imaje offre un pacchetto all inclusive, garantendo in prima persona il funzionamento delle macchine fornite e il raggiungimento dei parametri di efficienza stabiliti con il cliente”. Altra caratteristica particolarmente apprezzata di SMILE è la flessibilità: se le esigenze di marcatura dovessero cambiare nel tempo, il contratto prevede la possibilità di variare la tecnologia scelta in fase di sottoscrizione, sostituendola con quella più adatta alle nuove necessità. La possibilità di includere nel pacchetto anche la fornitura dei consu-

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mabili è utilissima per chi, come i produttori del settore food o detergenti, lavora con la grande distribuzione, che è il canale più esigente in tema di scontistica. Fino ad oggi il prezzo dei consumabili, soggetto alle oscillazioni di prezzo anche sensibili delle materie prime, non poteva essere determinato nel medio periodo, e rischiava di incidere pesantemente sul margine operativo dell’azienda. Grazie a SMILE il cliente è libero di decidere le strategie di prezzo di vendita alla grande distribuzione, senza temere variazioni inaspettate del costo complessivo del suo prodotto. Infine, con SMILE le aziende possono semplificare la loro gestione amministrativa e ottenere vantaggi fiscali e contabili: il costo di SMILE è deducibile al 100% e subito, mensilmente o trimestralmente, e ne beneficia anche il cash flow dell’azienda: “Un vantaggio sia per le grandi aziende che per le piccole imprese – sottolinea Favorido – Le aziende quotate diminuiscono il valore degli asset, le piccole imprese hanno a disposizione maggiore liquidità, oltre alla garanzia di una tecnologia sempre aggiornata”. Due casi di successo Le aziende che hanno scelto SMILE negli ultimi mesi in Italia sono aumentate con un trend di crescita esponenziale. Il trend attuale e l’esperienza di altri Paesi come la Francia, dove il programma è disponibile da tredici anni e rappresenta oltre il 50% del giro d’affari della filiale francese, fanno supporre una ulteriore crescita per i prossimi anni. Tra le aziende che hanno già scelto SMILE in Italia: Spumador, produttore e distributore di bevande, parte del Gruppo Refresco, operava nei suoi cinque stabilimenti con più fornitori di tecnologie di codifica e alcune macchine datate che causavano inefficienze sulla linea. Aveva inoltre la necessità di

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avere un maggiore controllo sui costi di marcatura. Spumador aveva la necessità di sostituire solo alcuni marcatori obsoleti, ma, dopo aver conosciuto il programma SMILE, ha scelto di sostituire tutti i 28 marcatori di proprietà, guadagnando in efficienza ed abbattendo i costi. A conti fatti, il costo delle rate mensili di SMILE si è rivelato inferiore alla somma dei costi di manutenzione e dell’acquisto di consumabili con il vecchio parco macchine, senza contare i costi generati dai fermi linea. Prima d’ora il Gruppo Nestlè non aveva mai considerato, per policy interna, la soluzione della locazione operativa delle macchine sulle proprie linee di produzione e confezionamento. Oggi invece molte società del Gruppo, tra cui la sede italiana, hanno scelto SMILE quale soluzione per la marcatura e codifica. Attualmente, la maggior parte

delle richieste di fornitura ricevute da Nestlè Italia riguardano proprio il programma SMILE. A proposito di Markem-Imaje Markem-Imaje, società interamente controllata del gruppo Dover di New York, è un fornitore di fama internazionale di soluzioni per la tracciabilità e l’identificazione dei prodotti. La sua linea completa di prodotti include sistemi innovativi di etichettatura “stampa e applica”, laser, a trasferimento termico e a getto d’inchiostro. Con sede centrale a Bourg-lès-Valence, Francia, Markem-Imaje fornisce soluzioni di marcatura dei prodotti ottimali a più di 40.000 clienti. I clienti Markem-Imaje, inoltre, possono contare su 30 filiali, sei centri di R&S, una varietà di centri assistenza per la riparazione delle apparecchiature e impianti di produzione dislocati in sedi strategiche in tutto il mondo.

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ETICHETTATURA - PESATURA

L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI SATO

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ATO è uno dei cognomi Giapponesi più diffuso ma il sig. Yo Sato, fondatore dell’azienda nel lontano 1940, decise che il nome che aveva dato come marchio alla sua azienda sarebbe dovuto diventare esattamente come Ernest, il protagonista della famosa novella di Wilde, e cioè sinonimo di onestà, affidabilità e solidità. E tale promessa si è costantemente realizzata negli anni a venire in cui la visione lungimirante del signor Sato ha spostato il focus della propria azienda dalla produzione di macchine per il confezionamento industriale all’idea e alla produzione delle prime prezzatrici manuali al mondo nel 1962. All’inizio degli anni ’70 da questi primi sistemi di marcatura , SATO è entrata poi nel modo dell’identificazione automatica e della stampa digitale con la realizzazione nel 1973 della prima stampante termica per etichette al mondo, nel 1981 con la prima macchina a trasferimento termico fino all’idea vincente nel 1984 del modulo di stampa M8400S interamente dedicato ai sistemi di Stampa ed Applicazione ed infine alla prima stampante con opzione RFID nel 2003 . La costante ricerca e innovazione dell’azienda ha permesso di ottenere una presenza dominate nel mercato asiatico sia nella produzione di stampanti che di specifici materiali di consumo e di essere uno dei leader riconosciuti a livello mondiale nel mercato della stampa termica in particolare nel settore industriale. L’affidabilità dei prodotti, l’ampiezza delle soluzioni proposte, l’alta qualità del supporto tecnico, la disponibilità di ricambi sulle macchine attualmente in pro-

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duzione ma anche per macchine obsolete da svariati anni, la dedizione alla partneship nel fornire soluzioni dedicate alle più disparate esigenze industriali ed economicamente sostenibili, l’attenzione continua all’ambiente e allo sviluppo armonico e più efficiente delle attività lavorative hanno fatto di SATO un marchio che, una volta messo alla prova, i clienti non lasciano più : “SATO una volta, SATO per sempre !” sembra essere il motto dei nostri clienti … I prodotti SATO coprono l’intera gamma delle applicazioni industriali, dalla serie CG come macchina entry level per applicazioni distribuite alle serie CL, GZ , GL e PRO dedicate agli alti volumi di stampa e a tutte le applicazioni dove l’affidabilità è elemento imprescindibile

SATO CG4

nelle scelte. Le varie serie presentano differenze in Ampiezza di stampa (fino a 168 mm) velocità massima ( fino ai 300 mm“/sec), precisione (garantite all’1% fino a 6 mm di lunghezza) e definizione (fino a 600 dpi). SATO è il riferimento assoluto di mercato per quanto riguarda i moduli di stampa usati dai principali produttori di sistemi Print & Apply in tutte le applicazioni High duty, sia con le serie storica M84xxSe con le più recenti S84 che propongono alte velocità di stampa e anche densità di stampa fino a 600 DPI. Anche Il modulo “light” SATO LT sta avendo il successo che merita proponendo su applicazioni a medio/

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In ultimo SATO ha sviluppato macchine speciali e uniche come la TG3 con taglierina High Duty a disco, a M10, unica stampante con ampiezza da 250 mm o la stampante TH2 dedicata allo stand Alone con il sistema AEP. SATO può inoltre offrire materiali speciali per tutti i tipi di applicazioni

Sistema applicatore con SATO S84

basso una soluzione con tutti i vantaggi applicativi del modulo di stampa ma a costi più contenuti concorrenziali con l’utilizzo di macchine Desktop modificate.

Dalla Produzione alla Sanità, dal Retail alla Logistica, le soluzioni di stampa ed etichette SATO consentono ad una gamma diversificata di imprese di identificare, tracciare e gestire persone, prodotti e attività in modo efficiente e affidabile. Qualunque sia l'applicazione, abbiamo a disposizione una vasta gamma di soluzioni efficienti, testate da moltissime aziende e facili da integrare per la vostra esigenza di business. Con 70 anni di esperienza alle spalle, stiamo sempre guardando al futuro per sviluppare nuovi prodotti e soluzioni che contribuiscano a rendere le aziende come la vostra più efficienti e competitive. Per scoprire come SATO può aiutare la vostra impresa visita il nostro sito :

compresi alcuni materiali costruiti appositamente per risolvere alcune applicazioni specifiche (come i braccialetti antibatterici o le autoadesive linerless per le stampanti portatili). Infine l’impegno di SATO per la creazione di un ambiente Eco Compatibile oltre che alla costante riduzione del consumo energetico delle nostre fabbriche e dei processi di produzione anche alla ricerca e proposta di etichette ECO Label a basso contenuto di C02 e completamente biodegradabili. Insomma facciamo tutto il possibile perché, come il nostro fondatore, SATO continui a tenere fede al motto insito nel nostro simbolo: Ceaseless Creativity for a Sustainable World

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Costruiamo Soluzioni di Stampa Barcode per ogni esigenza e applicazione.

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CONFEZIONAMENTO

ETICHETTATURA - PESATURA

SISTEMI PER SPEDIZIONI RAPIDE … ADDIO LUNGHE ATTESE Calcolo del peso volumetrico / individuazione della collocazione ideale per lo stoccaggio temporaneo / ottimizzazione della capacità di carico di autocarri e container

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ggi più che mai le aziende devono garantire la massima tempestività nelle consegne, una sfida cui sono chiamate quotidianamente per mantenere la loro competitività nell’era di Amazon & co. Il sistema DWS di Bizerba esegue tutte le operazioni chiave in modalità di funzionamento continuo: con un lettore omnidirezionale di codici a barre scannerizza le etichette e identifica i colli, quindi li pesa con la selezionatrice ponderale CWL Eco e li misura con il sistema volumetrico (VMS); attraverso un software sviluppato dall’azienda partner MHP, determina in automatico la modalità di spedizione più conveniente e infine con l’etichettatrice GLM-L applica l’etichetta logistica. Il peso volume svolge un ruolo fondamentale per spedizionieri e corrieri di un certo livello: è il valore di riferimento per il calcolo delle tariffe quando risulta superiore al peso effettivo. Ad esempio basarsi sul peso per determinare il costo del trasporto di 100 kg di cotone sarebbe ridicolo dal punto di vista economico. Il peso volume considera invece

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Uso del touch-screen anche con i guanti: una realtà nel terminale da industria iS70

l’ingombro di un imballo in funzione del peso. Ma la funzione di questo impianto non si limita a questo: il sistema può essere utile nell’intralogistica, individuando ad esempio la collocazione ideale per lo stoccaggio temporaneo di una partita di merce o verificando lo sfruttamento ottimale della capacità di carico dei mezzi di trasporto impiegati. È inoltre supportata la codifica RFID nella banda di frequenza UHF. L’unità di lettura/scrittura può essere integrata nella stampante senza alcun ulteriore ingombro. Anche in questo caso, per collegare la stam-

pante al sistema ERP/MES è sufficiente una sola porta. La semplicità di connessione si traduce in una maggiore praticità d’uso e un elevato grado di sicurezza: si riduce così il rischio di errore e si garantisce la coerenza dei dati. Le smart labels vengono fornite dalla divisione Bizerba “Labels and Consumables” con sede a Bochum. Il terminale iS70 con touch-screen permette il controllo agevole degli impianti anche quando si indossano i guanti. Nuova la tecnologia vetrofilm-vetro (GFG) del display: il film sensibile alla pressione è ricoperto

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ETICHETTATURA - PESATURA

da una lastra di vetro che protegge il terminale da sostanze chimiche e graffi. Inoltre grazie all’interfaccia utente intuitiva, anche il personale non addestrato è in grado di utilizzare lo strumento senza un lungo periodo di formazione. La magia della fisica: bilance in posizione inclinata La CWL Eco sembra sfidare le leggi della fisica grazie alla nuova funzione di pesatura in posizione inclinata. I vantaggi in termini di riduzione degli ingombri sono evidenti: generalmente è necessario prevedere prima della bilancia un nastro che compensi il dislivello rispetto alla macchina a monte. Ora è la stessa CWL Eco a svolgere questa funzione di raccordo, eseguendo nel contempo la pesatura in modo preciso e conforme ai requisiti previsti. L’involucro in acciaio inox garantisce il grado di protezione IP 65 consentendo l’uso della CWL Eco in ambienti industriali e in caso di pulizia giornaliera con acqua e detergenti. Stazione manuale di approntamento ordini e spedizione Bizerba presenta una stazione manuale per l’approntamento ordini e spedizione comprendente un piano di lavoro con ricettore di carico integrato, un PC centrale, il terminale di pesatura iS50, una pistola laser e la stampante RFID GLP-160. L’operatore visualizza l’ordine sullo schermo, appoggia un cartone vuoto su una serie di bilance da banco e scannerizza l’articolo richiesto. In funzione del peso di riferimento dell’articolo risultante dal database, il terminale di pesatura iS50 determina quando viene raggiunta la quantità di pezzi ordinata, tenuto conto del peso dell’imballo. Grazie a questa soluzione, il risparmio di tempo è assicurato, soprattutto nell’approntamento di ordini relativi a pezzi piccoli. Il software V-LOG sviluppato da MHP provvede alla gestione delle spedi-

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Stazione automatica di approntamento spedizioni di Bizerba

zioni tenendo conto dei parametri dei diversi corrieri (DPD, GLS, DHL e UPS) e assicura la conformità ai diversi requisiti grazie all’interazione con la selezionatrice ponderale. L’operatore stampa quindi il documento di trasporto e il cartone è pronto per la spedizione. Se richiesto è possibile stampare smart labels con codice RFID.

Pesatura e compensazione dei dislivelli grazie alla CWL Eco in posizione inclinata

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

ALLEGRI, TUBI FLESSIBILI PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE

TUBI FLESSIBILI IN P.T.F.E. ASSEMBLATI › Sottostrato corrugato onda lunga bianco o conduttivo nero con treccia Inox - Hastelloy - Poliestere Kynar Gomma o con cavi autoriscaldanti. › Sottostrato liscio trasparente o conduttivo nero con 1o2 trecce in Inox o High Pack Mil. › Sottostrato corrugato onda stretta bianco o conduttivo nero con treccia Inox - Nomex. › Sottostrato liscio trasparente o conduttivo nero, ma corrugato esternamente con treccia Inox - Kevlar - Kynar - Poliestere “molto flessibile”. › Raccordi relativi in qualsiasi materiale e configurazione, rivestiti in P.T.F.E. direttamente dalla tubazione (senza spigoli di interferenza, quindi igienicamente perfetto).

TUBO TIPO W.F. Il tubo tipo W.F. é un tubo corrugato ricavato da un nastrino in P.T.F.E., tessuto di vetro impregnato di P.T.F.E e treccia esterna in acciaio Inox AISI 304. Disponibile anche con sottostrato conduttivo (tipo W.F.C.). Temperatura d’esercizio: da -54°C a +250°C. Adatto anche per uso in leggera aspirazione (consultare care la compatibilità).

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sempre il nostro ufficio tecnico per verifi-

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NOTIZIE IN BREVE

TUBO TIPO W.F.A. PER IMPIEGHI GRAVOSI Il tubo tipo W.F.A. é un tubo corrugato ricavato da un nastrino in P.T.F.E., di forte spessore con uno strato di rinforzo intessuto di vetro impregnato di P.T.F.E. con spirale in acciaio ad alta resistenza. Treccia esterna in acciaio Inox AISI 304. Disponibile anche con sottostrato nero conduttivo (Tipo W.FA.C.).

TUBO TIPO W.F./RACE/SS CORRUGATO CON TRECCIA INOX Il tubo tipo RACEFLON/SS é un tubo corrugato di P.T.F.E. antistatico rivestito con una treccia esterna in acciaio Inox AISI 304 S15. Temperatura d’esercizio: da -70°C a +230°C. Adatto per convogliare sostanze chimiche, lubrificanti, corrosivi, carburanti, solventi. Particolarmente adatto per utilizzi sportivi (moto, auto, off-shore, ecc.) grazie alla sua flessibilità e leggerezza.

TUBO TIPO W.F. / RACE / TE CORRUGATO CON TRECCIA TESSILE Il tubo tipo RACEFLON/TE é un tubo corrugato di P.T.F.E.

antistatico rivestito con una treccia tessile esterna in poliestere. Temperatura d’esercizio: da -30°C a +135°C. Adatto per convogliare sostanze chimiche, lubrificanti, corrosivi, carburanti, solventi. Particolarmente adatto per utilizzi sportivi (moto, auto, off-shore, ecc.) grazie alla sua flessibilità e leggerezza.

TUBO TIPO W.F. /GP/SS CON TRECCIA INOX Il tubo tipo W.F./GP/SS é un tubo in P.T.F.E. di nuova

generazione ad ondulazione elicoidale lunga per favorirne la pulizia, rinforzato con molla esterna in acciaio Inox e treccia metallica esterna. Temperatura d’esercizio: da -50°C a +200°C.

TUBO TIPO W.F. /GP/SS/RC CON RIVESTIMENTO IN GOMMA Il tubo tipo W.F./GP/SS/RC é un tubo in P.T.F.E. di nuova generazione ad ondulazione elicoidale lunga per favorirne la pulizia, rinforzato con molla esterna in acciaio Inox e treccia metallica esterna più un rivestimento esterno in gomma EPDM o altro su richiesta. Temperatura d’esercizio: da -50°C a +120°C.

La meta della nostra società e di tutti i suoi collaboratori è diventare partner del cliente, fornendo prodotti tecnologicamente affidabili e innovativi con soluzioni personalizzate che semplificano i processi di lavoro.

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TECNOLOGIE ANAEROBICHE PER LA VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI REFLUI DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE

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reflui dell’industria alimentare, delle bevande, degli alcolici e dei processi di lavaggio per il riciclo di vetro e PET, ricchi di zuccheri, presentano un alto carico inquinante a causa dell’elevato contenuto di COD (Chemical Oxygen Demand). Per il loro trattamento TECAM, società che progetta e vende impianti per il trattamento delle acque reflue industriali, propone la tecnologia anaerobica UASB (Up-flow Anaerobic Sludge Blanket), che trova efficace applicazione su reflui contenenti un’alta percentuale di COD, tra i quali il percolato di discarica e i reflui dell’industria chimica e farmaceutica, oltre che alimentare. Sfruttando un processo biologico, la digestione mesofila, tale tecnologia permette non solo di ridurre notevolmente il carico inquinante presente nel refluo, ma anche di trasformarlo in una fonte di energia alternativa grazie alla produzione di biogas. Gli impianti che la applicano, detti reattori a biomassa trattenuta e flusso verso l’alto, contengono un letto di uno o due metri di altezza di fanghi granulari attivi composti di batteri

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metanigeni. Il refluo viene pompato dal basso e fatto passare attraverso lo strato di batteri, che, grazie alla digestione del carbonio, abbassano il contenuto di COD presente in esso, producendo vapore acqueo, anidride carbonica e metano. Il biogas così ottenuto viene prelevato e convogliato in un motore di cogenerazione che produce energia elettrica e termica. Il refluo uscente dal reattore UASB, a basso contenuto di COD, può essere riciclato all’interno del ciclo produttivo. In generale, i trattamenti biologici di tipo anaerobico presentano numerosi vantaggi rispetto a quelli di tipo aerobico, quali il basso consumo energetico e la produzione di energia (il reattore anaerobico abbatte circa il 90% del COD in ingresso senza consumo di energia, ma anzi producendo biogas), la riduzione della quantità di rifiuti prodotti (i sistemi anaerobici producono circa un decimo di fanghi di supero rispetto a quelli aerobici), con conseguente abbassamento dei costi di smaltimento degli stessi, e la

massimizzazione della quantità di acqua riciclata; se previamente applicati a un refluo ricco di COD, inoltre, essi sono in grado di ottimizzare le rese di un successivo trattamento aerobico, aumentando la biodegradabilità complessiva del refluo e permettendo così al comparto aerobico finitore di specializzarsi nell’abbattimento delle specie più biorefrattarie. Tali fattori fanno della UASB una delle applicazioni più convenienti per il trattamento dei reflui dell’industria alimentare. Tra le installazioni realizzate da TECAM in questo settore figurano due impianti UASB attualmente in esercizio presso un produttore di birra e uno di succhi di frutta. Gli impianti sono monitorati tramite un gruppo di controllo locale che ne rileva i parametri operativi, garantendone la corretta gestione e la funzionalità nel tempo. In alternativa all’impiego di un operatore, il gruppo di controllo può essere monitorato direttamente da TECAM attraverso la rete internet.

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RESPONSABILITÀ AMBIENTALE, SICUREZZA E FLESSIBILITÀ Coerenza e competitività, produrre controllando i fattori di impatto ambientale e i canoni della sicurezza sul lavoro. Ecco di cosa si tratta quando si parla di Robatech: un’impresa che porta avanti nel tempo, tra obblighi di legge e libera scelta, un progetto il cui “must” è l’ecologia.

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on a caso l’immagine sul mercato di Robatech è caratterizzata da oltre 30 anni da un logo verde. Ne sono testimoni i fusori hotmelt Concept Greenline, di ultima generazione, spiccatamente più verdi in quanto particolarmente attenti al risparmio energetico. Fino al 17% di energia può essere risparmiata, combinando i nuovi fusori con i tubi da 6 mm di diametro e le pistole DIAMOND completamente coibentate. Questo risparmio energetico è il risultato di una accurata analisi che Robatech ha effettuato in laboratorio su ogni componente: a partire dall’applicatore, attraverso i tubi sino alle teste di erogazione, abbiamo analizzato con attenzione ogni particolare dal punto di vista del consumo energetico e dispersione. Il primo passo è stato la progettazione delle pistole DIAMOND completamente coibentate, che consentono una riduzione del consumo fino al 60% rispetto ai precedenti modelli. In sintonia con questa fi-

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losofia, abbiamo inoltre creato una serie di tubi di diametro ridotto, particolarmente efficienti. L’ultima azione ha riguardato direttamente gli applicatori, allo scopo di integrare anch’essi in una visione sempre “più verde” del processo di incollaggio. Abbiamo quindi studiato ed applicato un isolamento speciale della vasca, del distributore e dell’intera copertura, raggiungendo il ragguardevole risparmio del 17% rispetto ai sistemi tradizionali è una maggiore protezione del personale operativo. Infatti, gli impianti Robatech riducono al minimo il rischio di

bruciature e di danni fisici. Robatech può essere definita un’azienda all’avanguardia, che ha scelto di operare sempre ad un livello elevato di qualità e competitività, coniugando perfettamente professionalità e rapporto costo-beneficio. Da questi presupposti è nata la nuova pistola manuale Ergostar, per incollare in sicurezza e flessibilità. Già dal nome appare chiaro cosa

Distributore colla sugli impianti Concept. Sulla

sinistra la precedente versione senza isolamento, sulla destra la nuova versione coibentata. Applicatore Robatech Concept 5 GREENLINE La versione “GREENLINE” risparmia energia e minimizza i rischi di scottature. e Concept 8 GREENLINE

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contraddistingue questa innovativa pistola manuale per hotmelt: Ergostar, con la sua sagoma ergonomica, è confortevole per l’operatore e consente un uso non affaticante. Ergostar combina il design ergonomico con la massima flessibilità applicativa. Ogni tipo di adesivo o sigillante hotmelt può essere applicato (ad esempio EVA, PUR, PE, etc) con la massima precisione e comodità, sotto forma di cordolo, punto, spirale o spray. L’ugello può essere sostituito rapidamente per adattare la pistola alle necessità della specifica applicazione. Il comodo grilletto ad azionamento elettropneumatico, in combinazione con il design ergonomico della pistola e con la

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Isolamento della zona pompa. Sulla sinistra

la precedente versione senza isolamento, sulla destra la nuova versione coibentata. Sulla nuova gamma Concept GREENLINE altre zone intorno alla vasca di fusione sono equipaggiate con isolamento speciale da Dicembre 2009.

possibilità di regolazione dell’impugnatura assicura all’operatore la

possibilità di lavorare senza affaticarsi. Robatech ha protetto con brevetto sia il design che la speciale realizzazione “cool-touch” dell’impugnatura, in grado di prevenire incidenti e bruciature grazie alla particolare capacità isolante del materiale con cui è realizzata. Sicurezza e protezione dell’operatore vengono così garantite ai massimi livelli. Ergostar opera in combinazione con i famosi applicatori hotmelt Robatech, in grado di alimentare la pistola con la necessaria quantità di materiale fuso e di controllarne con precisione la temperatura di esercizio che – unitamente alla pressione operativa – può essere regolata direttamente sull’unità di fusione. La pistola manuale Ergostar può funzionare indifferentemente in abbinamento ad applicatori dotati di pompa a pistone o di pompa ad ingranaggi con valvola di sicurezza. Robatech afferma con chiarezza la propria posizione: attraverso l’ottimizzazione e lo sviluppo di nuove tecnologie procede a passo spedito verso la creazione di impianti sempre più ecosostenibili ed attenti alle esigenze dell’ambiente e dei lavoratori. La filosofia “green” e la sicurezza per l’operatore a trecentosessanta gradi sono arrivati a costituire dei veri propri segni distintivi che oggi permettono alla multinazionale di garantire la qualità e l’eccellenza dei suoi prodotti.

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NOTIZIE IN BREVE

MINIMOTOR: UN MILIONE DI MOTORI PER QUARANT’ANNI DI SUCCESSI.

MINIMOTOR “RICOMINCIA DA UN MILIONE”. L’azienda emiliana, alla vigilia dei 40 anni di attività, ha appena realizzato il milionesimo motoriduttore.

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a notizia è di soli pochi giorni fa: il reparto produzione Minimotor ha visto uscire il primo motoriduttore con una cifra a sei zeri. Il fondatore Gianfranco Franceschini, insieme ai figli Andrea, Lorella e Marco - tutti impegnati nell’azienda paterna – accoglie con meritata soddisfazione un traguardo produttivo che, nell’ininterrotto flusso quotidiano di lavoro, giunge quasi come una sorpresa. La prima, istintiva reazione è quella di mettere in relazione il numero 1.000.000 con gli anni di attività di Minimotor, che iniziava ad operare nel 1974: l’azienda emiliana ha dunque prodotto un milione di motoriduttori alla vigilia dei quarant’anni di età.

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Al di là del semplice dato numerico, certamente significativo per un’impresa di dimensioni medio-piccole, questo risultato porta inevitabilmente a riflettere sui valori di impresa che hanno consentito di raggiungerlo. Valori che, ancora oggi, si identificano nella qualità costruttiva a partire dalla scelta dei materiali, nella precisione che assicura un funzionamento regolare dei motoriduttori nel tempo, nell’efficienza che permette di ottenere migliori rendimenti grazie ad elevate prestazioni abbinate a bassi consumi. A questi valori, efficacemente visualizzati nel “video istituzionale Minimotor”* di recente realizzazione, ne va aggiunto un quarto che risponde al concetto di personalizzazione.

Andrea Franceschini, export manager dell’azienda, afferma in proposito che l’obiettivo principale di Minimotor – nonché la ragione principale del suo pluridecennale successo in ambito italiano e internazionale – è sempre stato e continua ad essere quello di fornire prodotti ad hoc in grado di soddisfare richieste peculiari quanto a dimensioni, gravosità di applicazioni, condizioni di temperatura estreme; insomma, tutto ciò che va oltre all’offerta standard di mercato. COGLIENDO L’OCCASIONE DELLE IMMINENTI FESTIVITÀ DI FINE ANNO, NON RESTA CHE FARE “UN MILIONE DI AUGURI” A TUTTI I CLIENTI PER UN POSITIVO 2014 INSIEME A MINI MOTOR.

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NOTIZIE IN BREVE

“LA NOSTRA MISSIONE È QUELLA DI FORNIRE UNA SOLUZIONE SICURA, ECONOMICA ED ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE PER IL CONTROLLO DEI MICROORGANISMI NELLE PRODUZIONI AGRO-ALIMENTARI E NELL’ACQUA POTABILE”

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erché utilizzare pericolose sostanze chimiche quando sono possibili alternative più sicure ed ecologicamente compatibili? Tutti gli anni si verificano parecchi incidenti, anche mortali, dovuti ad esalazioni di cloro. A volte sono dovuti a problemi di trasporto a volte ad errori di miscelazione o ad un uso non corretto delle sostanze detergenti e disinfettanti. Il cloro ed i suoi composti sono molto efficaci nella disinfezione; la salubrità della nostra moderna catena alimentare e la distribuzione dell’acqua potabile dipendono largamente dall’azione del cloro e dei suoi composti. Da sempre la lotta è nel mantenere la sicurezza della catena alimentare e dell’acqua potabile proteggendo nel contempo la salute e la vita degli operatori del settore. Ora con l’uso del generatore DCW è possibile produrre Acido Ipocloroso in situ in modo semplice e sicuro partendo da acqua salata e corrente elettrica. L’Acido Ipocloroso è uno dei più potenti disinfettanti nell’ambito dei composti a base di cloro. Alla concentrazione di appena 0,1 ppm con

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un potenziale di ossido-riduzione di +700 mV ed un pH di 7 può ridurre la presenza di E.coli di 3 logaritmi in soli 10 secondi. (Referenza: Carlson, S.: Fundamentals of water disinfection. J. Water SRT – Aqua 40 (1991) 346-356). Con l’uso controllato della tecnica brevettata di Elettrolisi a Membrana i generatori DCW producono in situ un potente disinfettante senza alcun rischio per l’uomo. Il vantaggio aggiunto delle nostre soluzioni disinfettanti è nel fatto che sono classificate non tossiche e biodegradabili dalle direttive EU. Questi benefici sono poi abbinati ad un consistente risparmio economico dovuto alla produzione in situ. Funzionamento del generatore: Il generatore DCW produce un liquido chiamato NEUTHOX attraverso un processo di elettrolisi di una soluzione salina (acqua+sale). NEUEcco esempi di costi operativi in alcune nazioni Europee (cifre in Euro) Nazione Costo medio Kwh Costo sale x Kg Costo x 1000 lt di Neuthox Germania

12.72 cent

21 cent

5.81 Euro

Polonia

7.61 cent

25 cent

4.29 Euro

Danimarca

11.84 cent

31 cent

6.16 Euro

Gran Bretagna 11.44 cent

27 cent

5.76 Euro

Francia

7.01 cent

33 cent

4.60 Euro

Italia

15.63 cent

15 cent

6.41 Euro

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NOTIZIE IN BREVE

CATHOX È una potente soluzione acquosa detergente composta principalmente da Idrossido di Sodio particolarmente attivo nell’eliminazione delle sostanze grasse.

THOX contiene fra le altre cose un potente disinfettante, l’Acido Ipocloroso. I batteri (esempio E.coli) a contatto con questo acido perdono la propria capacità vitale in meno di 100ms (E.coli è il maggior responsabile della contaminazione degli alimenti e dell’acqua per l’alimentazione umana). Oltre alla capacità microbicida NEUTHOX è efficace nell’eliminazione del biofilm che protegge i batteri dall’attacco dell’Acido Ipocloroso. L’Acido Ipocloroso è un efficace agente di disinfezione per molti batteri causa di infezioni nell’uomo come ad esempio:  Legionella pneumophila  Vibrio vulnificus  Listeria monocytogenes  Salmonella enterica  Campylobacter jejuni NEUTHOX contiene inoltre Idrossido di Sodio che è un efficace detergente capace di eliminare le sostanze grasse ed il materiale proteico. I generatori DCW sono anche configurati per produrre due separate soluzioni, Cathox (contenente in particolare Idrossido di Sodio) e Athox (contenente principalmente Acido Ipocloroso). NEUTHOX può essere dosato direttamente nelle catene di processo o in alternativa accumulato in un serbatoio tampone con possibilità di eseguire diverse miscele, se la domanda è variabile, per poi essere inviato nell’impianto attraverso pompe guidate da sensori che adattano l’azione tampone sul carico biologico del processo. Le sole richieste del generatore per poter lavorare sono il rifornimento di sale, acqua e corrente elettrica. Il generatore è controllato via PLC (programmable logic controller) con un sistema operativo semplice HMI (human machine interface) che consente il controllo del pH da parte dell’utilizzatore finale ed assicura i corretti dosaggi per qualsiasi applicazione.

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NEUTHOX È una miscela di Athox e Cathox che mette insieme le capacità detergenti e disinfettanti delle due precedenti soluzioni. Il rapporto quantitativo fra Athox e Cathox viene guidato via PLC permettendo all’operatore di controllare il valore di pH del liquido prodotto.

Principi basilari della funzionalità dell’impianto Il generatore può quindi produrre tre differenti liquidi in grado di soddisfare una vasta gamma di applicazioni. ATHOX È una potente soluzione acquosa disinfettante il cui principale ingrediente attivo è l’Acido Ipocloroso. Contiene inoltre piccole quantità di biossido di cloro e ozono che sono altrettanto utili nel controllo dei microorganismi. Athox è anche estremamente efficiente nell’eliminazione del biofilm.

Il Generatore La cella del generatore contiene una speciale membrana brevettata che garantisce la separazione dei due liquidi durante il processo produttivo. Il livello di salinità viene attentamente controllato via PLC per assicurare la produzione ottimale di agenti disinfettanti e minimizzare il residuo salino nel prodotto finale. Con un attento controllo del flusso, della salinità e del potenziale elettrico, il generatore assicura una produzione con valori costanti di pH e di cloro libero. L’unità PLC monitorizza i parametri variabili con una frequenza di 300 al minuto e determina gli aggiustamenti necessari per assicurare la costanza del prodotto finale. Il generatore è normalmente equipaggiato con un addolcitore per acqua per evitare incrostazioni calcaree sugli elettrodi. Nonostante l’addolcitore si potrebbe comunque creare una piccola formazione calcarea che potrebbe intaccare l’efficienza della cella. Il sistema PLC intercetta l’inizio del calo di efficienza della cella ed avvia automaticamente un ciclo di lavaggio e pulitura che assicura l’ottimale capacità operativa del generatore. ETD European Technology Development S.r.l. Via San Donato, 51/A 40057 Granarolo Emilia (BO) Italy Tel: +39 051 6056816 - www.etdevelop.com

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Il generatore DCW partendo da acqua salata e corrente elettrica produce acido ipocloroso che è uno dei più potenti disinfettanti nell’ambito dei composti a base di cloro per l’eliminazione di biofilm, batteri, forme virali e muffe. Disinfettante non tossico e biodegradabile.

GENERATORE T25

GENERATORE T10

REFERENZE DCW :

DISTRIBUTORE PER L’ITALIA ETD European Technology Development S.r.l Via san Donato 51/A - 40057 Granarolo Emilia (BO) Tel: 051 6056816 email : office.it@etdevelop.com web: www.etdevelop.com


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MERCATO DEI CARRELLI ELEVATORI: LE ANALISI E LE STRATEGIE DI CGM

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n uno scenario economico tuttora preoccupante, CGM intende recuperare quote di mercato aumentando il numero dei propri concessionari. E’ questo, in sintesi, il messaggio lanciato da Ugo Turchetti, amministratore unico di CGM, la società che distribuisce i carrelli elevatori di CAT Lift Trucks in Italia. Secondo Turchetti, le previsioni di un’imminente ripresa peccano di ottimismo di maniera. “Lo scenario è preoccupante: la domanda interna in generale è ferma, né si vedono buone ragioni per immaginare che si riprenda. Il mondo delle aziende sta vivendo una divaricazione netta tra quelle esportatrici, che generalmente vanno piuttosto bene, e quelle più orientate al mercato interno che versano in situazioni più o meno drammatiche”. Questi ultimi anni di crisi hanno colpito duramente il settore dei carrelli elevatori: “Il mercato italiano è passato da 47.000 macchine nel 2007 a circa 25.000 nel 2012. Per il 2013 si prevede un calo percentualmente contenuto tra -1% e -3%. Se però si considera che esiste uno zoccolo duro di mercato, composto dal rinnovo delle grandi flotte, stimato in circa 20.000 macchine all’anno, e che questo mercato è quasi del tutto chiuso (l’”incumbent” ha un vantaggio troppo grande sui concorrenti), in realtà è come se il mercato “libero” fosse pari a 5.000 macchine all’anno, crollato di circa l’80% dal 2007! Il calo ha impattato principalmente sulle reti dei concessionari, genericamente esclusi dal mercato delle grandi flotte, i quali si trovano oggi a contendersi un mercato drasticamente ridotto, e che in più registrano difficoltà a rinnovare le proprie flotte di noleggio a causa delle difficoltà a finanziarle”, sostiene Turchetti. Secondo l’amministratore di CGM,

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Dott. Ugo Turchetti, amministratore unico di CGM

inoltre, gli apparenti sprazzi di ripresa registrati tra settembre ed ottobre, che qualcuno sta scambiando, o vendendo, per la fine della crisi, non sono stati altro che fenomeni di ricostituzione degli stock nel sistema economico generale. “Se nel 3° trimestre 2013, come ampiamente propagandato, si è arrestata la caduta del PIL, essa riprenderà presumibilmente nell’ultimo trimestre dell’anno. Non c’è un solo motivo logico, un dato macroeconomico, un dato statistico (a parte i rilevatori di “sentiment” – ma credo registrino una reazione psicologica alla frustrazione del momento più che un’analisi andamentale) che faccia pensare a una ripresa imminente. Ci sono, al contrario, diverse ragioni per pensare che il mercato possa comprimersi ulteriormente”, riassume Turchetti. Che fare, dunque? “Prevediamo di potere recuperare qualche quota di mercato aumentando il numero dei concessionari sul territorio, eliminando o limitando o rivedendo le esclusive di zona in essere, con un approccio flessibile, zona per zona. Esistono dealer qualificati che non hanno più, o entro breve non avranno, un mandante. Perché il costruttore od il di-

stributore di riferimento sono entrati in difficoltà, o perché non sono più all’altezza di garantire i servizi minimi necessari alla rete di vendita per la sua stessa sopravvivenza. A questi concessionari noi offriamo la possibilità di trattare un marchio prestigioso come CAT, offrendo servizi che, pur ridotti durante la crisi, rimangono di eccellente livello in termini di supporti commerciali, di marketing, di servizi post vendita, di effettiva disponibilità immediata dei carrelli. L’allargamento della nostra rete commerciale non comporterà fenomeni di concorrenza tra concessionari sullo stesso territorio; al contrario, ciascuno di essi potrà continuare a lavorare con i propri clienti di sempre, senza sovrapposizioni con altri dealer. Questa nuova opportunità, insieme a un’indispensabile riduzione dei costi, permetterà ai concessionari di superare insieme a noi la crisi e di farsi trovare pronti per la ripresa”, sostiene Turchetti. La strategia di CGM è sostenuta anche dalle potenzialità di CAT Lift Trucks Europe. Trascorso il 2013, un anno complesso perché ha visto la chiusura delle fabbriche in Olanda e Giappone e la rilocalizzazione della produzione in Finlandia, Cina e Stati Uniti, CAT Lift Trucks Europe si sta rifocalizzando sullo sviluppo della propria gamma di prodotti. Dopo avere rinnovato quasi interamente la propria gamma di macchine da interno nel 2011 e 2012, dopo avere introdotto la nuova gamma da 48 volt nel 2012, nel 2014 è previsto il lancio della nuova gamma di carrelli retrattili e delle nuove macchine diesel di grande portata (da 60 a 160 q.li), nonché, molto attesa dal mercato, della nuova gamma di frontali elettrici a 80 volt. E’ già in cantiere, previsto per il 2015, un nuovo innovativo carrello a 48 volt.

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NOTIZIE IN BREVE

Qimarox presenta lo straordinario sistema di prelievo dei prodotti Collect & Sort

PRELIEVO AUTOMATICO DEI PRODOTTI CON IL PRORUNNER MK5

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imarox ha sviluppato il nuovo sistema di prelievo dei prodotti Collect&Sort, in grado di gestire fino a mille prodotti, contenitori o scatole all’ora. L’elemento cardine del sistema è il Prorunner mk5, il sistema di trasporto verticale dell’azienda nata nel 2012 come distaccamento da Nedpack. I prodotti vengono estratti in modo completamente automatico dai canali di trasporto a vari livelli e tramite il Prorunner mk5 vengono appoggiati sul nastro trasportatore corretto per proseguire verso il reparto spedizioni o la stazione di pallettizzazione. Il sistema automatico di prelievo dei prodotti Collect&Sort di Qimarox è composto da diversi livelli con canali di trasporto in cui è possibile inserire i prodotti. Sul lato anteriore dei canali di trasporto, ad ogni livello un breve modulo a nastro trasportatore va avanti e indietro. Il modulo preleva i prodotti nella sequenza corretta dai canali di trasporto e li instrada verso il Prorunner mk5, il sistema di trasporto verticale di Qimarox. Il sistema a sua volta riceve i prodotti da tutti i livelli e li appoggia nella sequenza corretta su uno o più nastri di uscita. I nastri di uscita inviano i prodotti a una stazione di pallettizzazione o direttamente al reparto spedizioni. Per ogni livello è possibile controllare circa 15 canali con un modulo a nastro trasportatore; il Prorunner mk5 può raggiungere un’altezza massima di 15 metri e il numero di livelli può essere esteso a un massimo

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di circa 20 strati. Ne consegue un totale di 300 postazioni di prelievo. Grazie all’impiego del rapido Prorunner mk5, il sistema Collect&Sort di Qimarox ha una capacità elevata, se confrontata con gli attuali sistemi di trasporto in cui il tradizionale montacarichi spesso crea un collo di bottiglia. La versione standard di Prorunner mk5 può raggiungere una capacità di 2000 prodotti senza bisogno di ulteriori accessori. In particolare, nel caso in cui il numero di postazioni di prelievo sia relativamente limitato, questo sistema a fronte di un investimento contenuto può raggiungere una capacità di circa 1000 prodotti all’ora. Oltre che come sistema di prelievo dei prodotti, quest’innovativa soluzione di Qimarox può anche essere utilizzata come sequenziatrice nei sistemi di pallettizzazione misti. Sul lato anteriore dei canali di trasporto vengono immessi i prodotti nella sequenza preferita. Sul lato posteriore, i prodotti vengono prelevati

nella sequenza in cui il pallettizzatore misto li vuole ricevere. Evoluzione logica Il sistema automatico di prelievo degli ordini è una nuova applicazione del Prorunner mk5, il montacarichi di Qimarox basato sul tradizionale principio del paternoster. Grazie al progetto brevettato, tutti i prodotti vengono trasportati in modo assolutamente orizzontale per tutto il circuito. Il Prorunner mk5 è perfetto come sistema di smistamento verticale, dato che è possibile trasportare i prodotti da diverse origini verso diverse uscite. Il sistema di prelievo dei prodotti di fatto non è che un’evoluzione logica dell’applicazione del Prorunner mk5 come sistema di smistamento verticale. I brevi moduli di trasporto trasferibili di quest’applicazione vengono utilizzati per l’immissione e l’estrazione di prodotti. In genere i moduli possono avere due posizioni: una posizione per il nastro di

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immissione per ricevere il prodotto e una posizione nel circuito del Prorunner mk5 per consegnare il prodotto al sistema di smistamento verticale. Vista la possibilità di sostituire la trasmissione pneumatica con un servomotore, Qimarox è riuscita a prolungare sensibilmente il percorso dei moduli. Ciò comporta che i moduli ora possono ricevere i prodotti non in una ma in diverse posizioni. Questo principio viene applicato nel sistema di prelievo dei prodotti per estrarre i prodotti dai vari canali di trasporto. Conveniente e a bassa manutenzione Il sistema automatico Collect&Sort è adatto per prodotti, contenitori o scatole che misurano almeno 200 x 200 mm e non oltre 600 x 600 mm

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e di peso non superiore a 50 kg. La speciale versione XL è in grado di trattare p r o d o t t i fino a 900 x 900 mm. Grazie al numero minimo di parti in movimento e alla trasmissione chiusa, il Prorunner mk5 richiede scarsissima manutenzione, sia nell’applicazione sia come sistema di prelievo automatico dei prodotti. Visto che il sistema si mantiene in equilibrio da solo, il motore deve spingere in

avanti soltanto il carico e non anche il sistema di trasporto dei carichi. In questo modo, il motore funziona a bassa potenza e ne consegue un considerevole risparmio rispetto agli altri sistemi. Ora il Prorunner mk5 è stato installato in centinaia di stabilimenti di produzione e magazzini. Viene utilizzato in tutto il mondo, dalla Svezia al Cile e dal Canada alla Corea del Sud, nonché in molti altri paesi.

CEI, ANIE E IMQ ALIMENTANO IL PERCORSO NORMATIVO DELL’AUTO ELETTRICA Nuova norma sui cavi per alimentazione di veicoli elettrici Il CEI, Comitato elettrotecnico italiano, in collaborazione con gli esperti di ANIE Confindustria e di IMQ, ha messo a punto, tramite il suo Comitato tecnico 20, la prima norma CEI per cavi per alimentazione di veicoli elettrici, per disporre a livello nazionale di una specifica tecnica comune, in attesa che in sede europea (CENELEC) e mondiale (IEC) siano realizzate le norme “armonizzate”. Federazione ANIE partecipa da anni, con un team di esperti, ai comitati tecnici dell’ente normatore e grazie alla elevata professionalità ed esperienza dei suoi specialisti, fornisce pareri e consulenze tecniche indispensabili al percorso normativo. La Norma CEI 20-106, (Cavi elettrici con isolamento reticolato non propaganti la fiamma, con tensione nominale non superiore a 450/750V destinati alla ricarica dei veicoli elettrici) pubblicata nel mese di Febbraio, si applica ai cavi flessibili con isolamento elastomerico reticolato e guaina a base di materiale termoplastico o elastomerico, utilizzabili per la ricarica di veicoli elettrici , secondo Norma IEC 61851, in tre casi specifici: › connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimentazione realizzata con un cavo (e relativo connettore) permanentemente collegato al veicolo stesso; › connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimen-

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tazione realizzata con un cordone prolungatore (cavo e relativi connettori) tra la sorgente di alimentazione e il veicolo elettrico; › connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimentazione realizzata con un cavo (e relativo connettore) permanentemente collegato alla sorgente di alimentazione. I cavi previsti dalla Norma sono particolarmente adatti al collegamento tra il veicolo elettrico e il dispositivo di erogazione dell’energia elettrica. Possono essere utilizzati all’interno e all’esterno di edifici, dove la temperatura ambiente è compresa tra -30°C e + 50 °C e con temperatura in servizio permanente del conduttore non superiore a 90 °C. Inoltre possono essere esposti alla luce solare a contatto con sostanze corrosive contaminanti o acqua durante il tempo necessario per la ricarica del veicolo. Tutte caratteristiche la cui idoneità è stata valutata nei laboratori di IMQ, che ne garantirà anche gli aspetti di sicurezza. In previsione dell’utilizzo “pubblico” che tali cavi avranno, questi saranno infatti sottoposti al regime del Marchio IMQ il che significa verifica del sistema produttivo dell’azienda, testing sul prodotto e sorveglianza periodica della produzione anche attraverso prelievi in azienda e sul mercato Chi avrà ottenuto la concessione dovrà apporre, per tutta la lunghezza del cavo, il contrassegno dell’ente di certificazione secondo quanto stabilito dal Regolamento IMQ.

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NUOVA LEADERSHIP PER PACK2GO EUROPE

L’associazione europea dei produttori di imballaggi alimentari monouso elegge Schuermann di SwissPrimePack come nuovo presidente

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manager delle aziende leader in Europa nella produzione di imballaggi alimentari monouso hanno eletto il nuovo vertice dell’associazione durante il recente incontro annuale di Pack2Go Europe. Jan Schuermann, CEO of SwissPrimePack con sede a Altstätten, Svizzera, sarà in carica come presidente di Pack2Go Europe per i prossimi due anni. Ci sono anche volti nuovi nel consiglio di amministrazione: Mike Turner, amministratore delegato di International Paper Foodservice Europe, e Luca Nobili, direttore commerciale della divisione alimentare del Gruppo SEDA. Il presidente uscente, Tony Waters, amministratore delegato di Solo Europe, conserva il seggio all’interno del Consiglio di amministrazione insieme ad altri due veterani di Pack2Go Europe: David Schisler, presidente di CEE Schisler, e Daniele Simonazzi, VicePresidente del gruppo FLO. Eamonn Bates sarà ancora Segretario generale dell’associazione. Michael Longstaffe, amministratore delegato di Smith Anderson Group, lascia il consiglio di amministrazione dopo sei anni. “Abbiamo molte sfide da affrontare oggi in Europa, sia nell’economia industriale in generale sia nel settore degli imballaggi alimentari in particolare. Questa sfide vanno dagli sviluppi opinabili e pericolosi delle nuove leggi, alla scarsa comprensione del ruolo dei nostri prodotti nella vita di oggi. Inoltre, l’applicazione iniqua delle leggi sulle importazioni di imballaggi rende sleale la concorrenza delle importazioni asiatiche e non solo”, ha dichiarato Schuermann dopo la sua elezione. “La nostra associazione è

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diventata sempre più importante nella ricerca di possibili vie per sostenere le nostre attività imprenditoriali e per aiutarci a difendere e costruire mercati per la nostra industria. Mi aspetto di mantenere questo slancio”. Pack2Go Europe si prepara ora ad affrontare un momento difficile per il settore del packaging monouso. La Commissione europea ha da poco diffuso una proposta di Direttiva che obbliga i governi degli Stati membri europei a ridurre l’uso di sacchetti di plastica, autrizzandoli perfino a bandirne l’impiego. Questo è un attacco diretto al packaging monouso che crea un pericoloso precedente per l’industria dell’imballaggio. Bruxelles rivedrà inoltre la normativa generale sugli imballaggi e sui rifiuti nel 2014. Intanto alcuni deputati del Parlamento europeo hanno iniziato a chiedere il bando di prodotti di plastica monouso o che vengono utilizzati per un tempo breve. “Sta iniziando una nuova era” sostiene Schuermann, “Finora qualsiasi imballaggio aveva il diritto di essere commercializzato nell’UE se prodotto in base ai requisiti richiesti in materia di packaging e di trattamento dei rifiuti. Questa mossa della Commissione

però crea un precedente. Se l’Europa ammette un’eccezione e vieta l’uso dei sacchetti di plastica, allora dobbiamo chiederci quale potrebbe essere il prossimo tipo di imballaggio ad essere bandito”. Pack2Go Europe ha acquisito peso negli ultimi anni e ha accresciuto la propria visibilità soprattutto nei confronti dei funzionari di Bruxelles. Ha poi lavorato a fianco delle maggiori organizzazioni europee per la prevenzione dei rifiuti per lanciare il Clean Europe Network ed ottenere il riconoscimento e il sostegno dello stimato commissario europeo per l’ambiente, Janez Potocnik, recentemente nominato “Campione dell’Ambiente” dalle Nazioni Unite. “Siamo soddisfatti del fatto che negli ultimi due anni la gente che conta a Bruxelles abbia potuto conoscere Pack2Go Europe e riconoscere che siamo impegnati a cercare soluzioni costruttive ad alcune delle sfide del nostro tempo, tra cui i rifiuti” ha dichiarato Tony Waters di Solo Europe, presidente uscente di Pack2Go Europe. “La leadership e la visione di cui la nostra industria ha bisogno è in mani sicure con Jan Schuermann. Gli auguro il meglio”.

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DA DOMANI MCDONALD’S PROPONE NEI SUOI 470 RISTORANTI IL PANINO CON CARNE CHIANINA IGP E DAL 4 DICEMBRE CON CARNE PIEMONTESE, ECCELLENZE ITALIANE CERTIFICATE DAI RISPETTIVI CONSORZI Si prevede la vendita di 2 milioni di panini in sei settimane

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ran Chianina e Gran Piemontese sono i nomi dei due panini realizzati con carne chianina IGP e carne 100% piemontese, protagonisti delle due ricette che si alterneranno nei 470 ristoranti McDonald’s a partire da domani 13 novembre. Grazie alla partnership con il Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP che garantisce la certificazione della razza Chianina -, con Coalvi – Consorzio di Tutela della Razza Piemontese e alla collaborazione di Coldiretti, McDonald’s offrirà a tutti gli italiani la possibilità di gustare le più note e pregiate carni italiane in due ricette arricchite da ingredienti provenienti da fornitori tutti italiani. La Chianina a marchio IGP, famosa in tutto il mondo per il taglio “fiorentina” è una carne pregiata, succulenta, con importanti proprietà nutrienti e fortificanti. Ricca di ferro, si ottiene da bovini di razza Chianina tra i 12 e i 24 mesi, svezzati con latte materno, alimentati con foraggio e prodotti naturali provenienti dall’area tipica di allevamento e macellati nella zona di produzione. La Piemontese è la più importante razza da carne italiana per numero

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di capi allevati. È una carne di altissimo livello, tenera, magra, con pochi grassi e di ottima qualità nutrizionale, oltre che a basso contenuto di colesterolo. È una carne piuttosto diffusa nelle macellerie del dettaglio tradizionale e nella GDO ma meno nella ristorazione, dove è presente solo in pochi ristoranti concentrati nella zona di produzione. L’iniziativa è il risultato di una grande sfida: far incontrare i grandi volumi di una realtà come McDonald’s, che in Italia serve 700.000 clienti al giorno, con due eccellenze italiane come la chianina e la piemontese che rappresentano un prodotto di nicchia. McDonald’s prevede di vendere 2 milioni di panini Gran Chianina e Gran Piemontese per le sei settimane in cui saranno in vendita nei ristoranti italiani della catena. Un’iniziativa senza precedenti, che amplierà il numero di ristoranti che servono queste tipologie di carni certificate da 84 e 26 a oltre 500 (dati aggiornati al 7 novembre 2013, forniti dai rispettivi consorzi).

Gran Chianina disponibile dal 13 novembre Ingredienti: pane tipo tartaruga, hamburger di carne 100% Chianina IGP, salsa di noci, anelli di cipolla fritti, scarola e crema di pecorino romano DOP Valori nutrizionali: Kcal 537

Numeri che parlano da soli, dando la misura di come una grande multinazionale possa essere sensibile alle esigenze locali, contribuendo a dare linfa al sistema economico e a far conoscere un prodotto di eccellenza. McDonald’s anche quest’anno prosegue il suo viaggio alla scoperta dei sapori tipici italiani offrendo ai consumatori di tutta Italia la possibilità di gustare a un prezzo accessibile ingredienti di altissima qualità: nelle ricette, infatti, insieme a carne chianina IGP e piemontese, troviamo crema al pecorino romano DOP e salsa ai porcini tartufata.

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PIGO: DALL’ESPANSIONE NEL MERCATO AMERICANO ALLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE L’azienda leader presenta le proprie novità tecnologiche e i progetti per il prossimo anno

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n questo numero presentiamo alcune novità di Pigo, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine per la lavorazione della frutta e della verdura. Tre sono le notizie principali: l’espansione di Pigo sul mercato americano, lo sviluppo di nuove macchine, e il miglioramento delle

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macchine di punta, la Denocciolatrice PG 103 e Easy Freeze. Inoltre pubblichiamo il calendario fieristico aggiornato dell’azienda. L’ESPANSIONE NEL MERCATO AMERICANO Pigo ha in programma di espandersi ulteriormente nel mercato Americano.

L’obiettivo del 2014 sarà duplice: confermare da un lato la solida presenza in Nord America e Canada, culminata con le iscrizioni ad NWFPA (Nord West Food Processors Association) e ad FPSA (Food Processing Suppliers Association); dall’altro, Pigo punta a conquistare il resto degli Stati Uniti. Pigo sarà presente alle maggiori fie-

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re del territorio USA, in particolare a Chicago Process Expo dal 3 al 6 novembre, in Michigan per Great Lake Fruit Expo dal 10 al 12 Dicembre, ed infine a Portland per Expo 2014 dal 12 al 14 gennaio. LE NUOVE MACCHINE: INNOVAZIONE AL SERVIZIO DEL CLIENTE Pigo ha sviluppato le nuove macchine come: EASY Dry SPYRO, la migliore soluzione per essiccare diversi prodotti. Avendo la costruzione abbastanza simile, Easy Dry SPYRO offre i medesimi vantaggi di Easy Freeze SPYRO, in termini di igene, facilità d’uso ed efficenza energetica. WASHING MACHINE PG 018, è la nuova lavatrice per la frutta e verdura con un sistema innovativo di ugelli, valvole e filtri. MACCHINA PER CAVOLFIORI PG 415, separa pezzetti di cavolfiore tagliandolo alla base.

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macchine, Pigo ha investito in innovazione anche sulle macchine di punta: sulla DENOCCIOLARICE PG 103 è stato installato un sistema innovativo di lubrificazione centralizzato, che permette una lubrificazione perfetta e veloce. Su EASY Freeze è stato installato un nuovo sistema di lavaggio automatico, efficace e veloce, che permete un lavaggio ac-

curato in poco tempo. Anche qui è stato installato l’innovativo sistema di lubrificazione centralizzata. I NUOVI APPUNTAMENTI FIERISTICI Pigo ha aggiunto alla propria attività fieristica due nuove fiere: Fruit Logistica Berlin 2014 DAL 5 AL 7 Febbraio.

L’EVOLUZIONE NEL MIGLIORAMENTO Cercando sempre di migliorare le

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EASY Freeze SPYRO

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NOTIZIE IN BREVE

ESPERIENZA, RICERCA E SVILUPPO PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellenti, efficienza energetica e facilità d’uso

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azienda PIGO Srl è uno dei produttori leader al mondo di attrezzature per il congelamento e fornitore di macchinari di processo per la lavorazione di frutta e verdura con una vasta esperienza sia nel congelamento sia nella lavorazione di prodotti ortofrutticoli. Assieme ai propri partners, PIGO ha installato le sue macchine, congelatori a spirale e a letto fluido, in tutto il mondo. I suoi sistemi sono forniti ad aziende in USA, Europa, Africa, Australia e Asia dall’azienda stessa e dai suoi partner industriali. PIGO Srl si è specializzata nelle costruzione di congelatori a letto fluido, Easy Freeze, i più indicati per congelare una varietà di frutta, verdura e numerosi prodotti ittici, carne e formaggi. I congelatori PIGO sono costruiti in maniera modulare e tutti i componenti sono totalmente costruiti in acciaio inox, capaci di fornire un perfetto prodotto IQF anche con lavorazioni di prodotti delicati, come riso cotto, lamponi, ecc. Tutte le unità sono totalmente assemblate e testate negli stabilimenti aziendali prima della spe-

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dizione al cliente. Dopodiché vengono assemblate da un team di esperti PIGO nella sede del cliente. Easy Freeze e Easy Freeze Spyro sono il risultato di molti anni di esperienza, ricerca e sviluppo. PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellenti, efficienza energetica e facilità d’uso, che si traducono poi in molti vantaggi e privilegi per l’acquirente. Oltre a Easy Freeze e Easy Freeze Spyro, una delle macchine di punta di Pigo è la denocciolatrice automatica PG 103. Grazie al suo sistema di distribuzione, per un ri-

empimento quasi totale di piastre molto grandi (con frutta), la denocciolatrice PG 103 ha una capacità 50-100% maggiore di ogni altra denocciolatrice nel mercato, per una capacità ottimale di 60 cicli al minuto. L’esperienza dei clienti PIGO conferma l’adeguata qualità e preparazione della frutta (pulita, calibrata e con il giusto grado di maturazione) con 0,00% di noccioli rimasti. I siti www.pigo.biz e www.pigo.it aiutano ad avere un’idea migliore della produzione, brevi video sulle macchine Pigo in funzione sono visibili su www.youtube.com, sotto il nome PIGOsrl.

PIGO SI AGGIUDICA IL PREMIO ALLA FIERA POLJOPRIVREDNI SAJAM NOVI SAD, SERBIA E IN ESCLUSIVA PER RASSEGNA ALIMENTARE PRESENTA IL PROSSIMO CALENDARIO FIERISTICO EXHIBITION

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FRUIT LOGISTICA

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BERLIN

CFIA

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RENNES

SEAFOOD PROCESSING

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BRUXELLES

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

INTERROLL OTTIENE LA CERTIFICAZIONE INTERNAZIONALE EHEDG PER I SUOI INNOVATIVI MOTOTAMBURI SINCRONI

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opo una lunga serie di test, l’European Hygienic Engineering & Design Group (EHEDG) ha certificato i mototamburi sincroni prodotti da Interroll per le applicazioni in ambiente asettico. Per i settori alimentare, farmaceutico e per l’industria dell’imballaggio questo tipo di azionamento, impiegato per il flusso dei materiali soddisfa i più elevati standard internazionali in materia di igiene oltre ad offrire una soluzione particolarmente vantaggiosa dal punto di vista energetico. Il rispetto dei requisiti igienici assume un ruolo sempre più rilevante nello scenario internazionale. Recenti stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (WHO), indicano che, persino in alcuni paesi industrializzati, circa il 30 per cento della popolazione è colpito ogni anno da disturbi di origine alimentare causati da inquinamenti occorsi nella fase industriale. Le malattie causate da alimenti contaminati rappresentano un vero e proprio pericolo anche per le imprese trasformatrici, per interi settori industriali e può persino influire sui risultati di vasti sistemi economici. Oltre alla certificazione EHEDG per gli standard igienici, i mototamburi sincroni Interroll soddisfano anche i severi requisiti per i materiali di fabbricazione previsti nell’impiego nel settore alimentare e regolamentati dalle normative USDA/FDA e dal regolamento UE CE 1935/2004. I mototamburi sincroni Interroll, ideale soluzione di azionamento in ambito industriale,

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dispongono inoltre di guarnizioni a standard IP66 e IP69k e riducono il consumo energetico e i tempi necessari per la loro pulizia del 30 per cento rispetto alle soluzioni tradizionali. “Siamo orgogliosi di aver ricevuto la Certificazione EHEDG di Classe 1 per i nostri innovativi mototamburi sincroni. Questo successo non fa che confermare l’eccellenza

delle nostre attività di R&S che ci consentono di ottimizzare costantemente i nostri prodotti. Allo stesso tempo, questo riconoscimento apporta un vantaggio evidente ai nostri clienti, garantendo loro la costanza qualitativa nelle loro attività. La certificazione EHEDG di Classe 1 riconosce la considerazione dei requisiti igienici più severi che un’impresa tecnologica può soddisfare in questo settore. Essa offre inoltre un concreto vantaggio derivante dalla semplificazione del processo di pulizia e dalla notevole riduzione del rischio di contaminazione degli alimenti. Un grande vantaggio per i nostri clienti

che puntano particolarmente sulla qualità “, afferma Hauke Tiedemann, amministratore delegato di Interroll Trommelmotoren GmbH. Nelle applicazioni in settori che richiedono il rispetto dei massimi standard igienici, i mototamburi Interroll offrono numerosi vantaggi rispetto ai motoriduttori tradizionali, per via del loro involucro in acciaio inox e del loro design particolare. Questo consente di pulire senza problemi i mototamburi sincroni Interroll utilizzando acqua ad alta pressione, vapore e disinfettanti. Ciò determina una riduzione fino al 30% dei tempi necessari per la pulizia e la disinfezione. Inoltre, il materiale utilizzato e il design del prodotto riducono il rischio di contaminazioni da batteri o di altro tipo. I mototamburi sincroni Interroll appartengono al gruppo di elettromotori più efficienti dal punto di vista energetico presenti sul mercato. Il motore è esente da manutenzione e privo di sensori e, presenta una perdita di potenza davvero ridotta. È stato dimostrato che questo comporta una riduzione del consumo energetico fino al 30 per cento rispetto ai tradizionali sistemi di azionamento. I mototamburi sincroni funzionano a basse temperature di esercizio e garantiscono un funzionamento economico e sostenibile. Offrono una coppia eccellente a tutte le velocità, massime prestazioni di accelerazione e di frenata nonché una precisa funzionalità di avvio/ arresto nei processi di lavorazione automatizzati.

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

CARTACRUSCA: DIRETTAMENTE DALLA NATURA NASCE LA CARTA BARILLA Favini e barilla danno vita a una carta di qualità a ridotto impatto ambientale

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avini, l’innovativa cartiera italiana, e Barilla, uno dei primi gruppi alimentari italiani, unite da una forte responsabilità sociale e ambientale, hanno dato vita a Cartacrusca, la prima carta nata dalla crusca non più utilizzabile per il consumo alimentare. Favini, grazie all’esperienza di Crush, la straordinaria e innovativa gamma di carte ecologiche realizzate con scarti di lavorazioni agro-industriali, che in poco più di un anno ha registrato un successo senza precedenti in tutto il mondo, si è dimostrata il partner ideale di Barilla che, da tempo, cercava di valorizzare i propri sottoprodotti, in modo particolare la crusca. La Ricerca & Sviluppo di Barilla e di Favini hanno lavorato fianco a fianco per selezionare il residuo più adatto, purificandolo e micronizzandolo per renderlo compatibile con il tessuto fibroso della carta. Nasce così Cartacrusca, la carta di Barilla la cui materia prima è venuta alla luce in un luogo straordinario: quello dei mulini Barilla. La frazione di crusca, derivante dalla macinazione del grano, che non è più utilizzabile per l’alimentazione, invece di essere abbandonata, viene accompagnata in un nuovo viaggio, in cartiera. Per realizzare la carta ecologica, Favini sostituisce il 17% di cellulosa proveniente da albero con la crusca e grazie alle tecniche di perfezionamento, l’azienda è riuscita a rinobi-

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litare la crusca in una straordinaria materia prima per la produzione di carta di pregio. Cartacrusca Barilla è caratterizzata da un colore naturale, il cui ingrediente principale è percepibile a occhio nudo sulla superficie della carta, rendendola unica. Sono state realizzate due grammature: 250 gr, ideale per cartoncini, copertine, shopper e cartelline e 100 gr, perfetta per notebook, fogli lettera e pubblicazioni. Giacomo Canali, Packaging Research Manager di Barilla, dichiara: “Barilla aggiunge una nuova storia al Gruppo: la nascita di Cartacrusca. Una carta unica nel suo genere perché come protagonista ha la crusca, uno dei sottoprodotti della macinazione del grano. Abbiamo scelto una via mai percorsa, spin-

ti dalla forte responsabilità sociale e ambientale che ci contraddistingue da sempre. Favini si è rivelato il partner ideale, capace di creare una carta ad hoc, senza sprechi né consumi, direttamente dalla natura. Cartacrusca è stata presentata e utilizzata, lo scorso 15 Ottobre, in occasione del “Panel degli Stakeholder Barilla” e l’idea è quella di riutilizzarla per progetti futuri.” Michele Posocco, Brand Manager di Favini, dichiara: “Siamo orgogliosi di aver collaborato con il primo gruppo alimentare italiano e di aver dato vita a una nuova carta dal ridottissimo impatto ambientale. La nostra esperienza, già consolidata con Crush nell’utilizzo dello scarto agro-industriale, oggi si amplia grazie a Cartacrusca Barilla”.

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

In collaborazione con le principali associazioni a tutela dei diritti dei consumatori

MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA E CONSUMATORI, PARTE L’OPERAZIONE TRASPARENZA

Prelievi random e analisi presso un laboratorio tedesco, sotto il controllo di federconsumatori, unione nazionale dei consumatori, codici e adusbef

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l nostro primo referente era e rimane il consumatore”. Un concetto chiaro e preciso quello espresso da Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, nel corso di un incontro con le principali associazioni che operano a difesa del diritti dei consumatori. Incontro fortemente voluto dal Consorzio stesso per avviare un’operazione indispensabile per fornire al pubblico dei consumatori un quadro reale della situazione in un momento in cui allarmismo e confusione stanno sconvolgendo il mercato dei principali prodotti del Sud, creando un effetto domino assolutamente preoccupante. “Dichiarazioni di pentiti, titoli terroristici, voglia di sensazionalismo – Antonio Lucisano, Direttore del Consorzio, cerca di fare il punto della situazione – Nessuno vuole negare la realtà dei fatti e girare la testa dall’altra parte ma occorre riportare tutto sul piano della verità. E la verità è che la Terra dei Fuochi esiste ma i suoi effetti non toccano minimamente i prodotti dei territori circostanti mentre qui si sta asfaltando l’agricoltura dell’intera regione campana che invece continua a produrre straordinarie eccellenze”. Fortunatamente qualcosa sta

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cambiando negli ultimi giorni. “Importanti trasmissioni ci chiedono confronti leali e notizie – rileva Raimondo – offrendo allo spettatore l’opportunità di approcciare la questione in modo più realistico. E importanti personaggi come Oscar Farinetti, patron di Eataly, dichiarano dal salotto televisivo di Bruno Vespa l’importanza di affidarsi ai marchi DOP, gli unici in grado di offrire precise garanzie ai consumatori”. E proprio sul fronte dei consumatori, il Consorzio avvia una interessante “operazione trasparenza” che verrà avviata nei prossimi giorni. “Abbiamo contattato le principali associazioni che lavorano per la difesa dei diritti dei consumatori – spiega Lucisano – e chiesto loro di procedere con una serie di acquisti random dei nostri prodotti. E saranno sempre queste associazioni a consegnarli direttamente a un laboratorio di analisi tedesco riconosciuto a livello internazionale che provvederà a effettuare i più sofisticati test, proprio allo scopo di dimostrare l’assoluta salubrità delle nostre mozzarelle. La nostra è una sorta di sfida che si basa sulla certezza del lavoro capillare di controllo che svolgiamo tutti i giorni a tutela della qualità dei

nostri prodotti e, di conseguenza, della salute dei cittadini”. Positiva la risposta delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa. Federconsumatori, Unione Nazionale dei Consumatori, CODICI e ADUSBEF che, nel dichiarare di ritenere l’operazione un passo importante nella direzione della chiarezza, hanno posto ben in evidenza quelli che dovranno essere i principi guida del protocollo d’intesa: autonomia, trasparenza e onestà. “Per noi va benissimo così – ha sottolineato il Presidente Raimondo – ed è un piacere lavorare con delle realtà come le associazioni a tutela dei consumatori che rappresentano un trait d’union necessario tra il mondo della produzione e quello del consumo”. I risultati dell’operazione verranno resi noti al termine delle analisi svolte dal laboratorio TUV SUD GMBH di Siegen, in Germania. “La scelta di un laboratorio tedesco – ha concluso Lucisano – non è certamente dovuta a una scarsa considerazione di quelli nostrani che anzi, a mio parere, restano tra i migliori. Ci sembrava però giusto coinvolgere anche realtà straniere, soprattutto perché quello che sta accadendo evidentemente coinvolge anche i mercati esteri”.

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

HÖRMANN AFFIANCA I PARTNER DELLA LOGISTICA CON SISTEMI DI CARICO-SCARICO EFFICIENTI E INTELLIGENTI

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al punto di vista dell’efficienza energetica, della sicurezza e della durabilità, il punto di carico-scarico è spesso il tallone d’Achille delle aziende che operano nel settore della logistica. Nelle zone in cui si verificano le maggiori dispersioni di calore, in cui il personale aziendale incontra personale esterno e in cui il materiale è esposto a possibili danni derivanti dalla collisione con gli autocarri, occorre eseguire una pianificazione preventiva delle attività, stabilendo adeguate misure di protezione. I sistemi Hörmann per le soluzioni logistiche all’interno e all’esterno del capannone consentono, grazie a innumerevoli innovazioni, operazioni di carico e scarico efficienti. Oggi Hörmann propone infatti pedane di carico dotate di tecnologia RFID integrata che consente di registrare senza contatto e con la massima affidabilità i movimenti della merce durante le operazioni di carico e scarico, tramite transponder e ricevitore. Generalmente i ricevitori RFID vengono installati sottoforma di gate intorno al portone; il ricevitore RFID di Hörmann, invece, è posizionato direttamente sotto la pedana di carico e quindi nelle immediate vicinanze del transponder montato sull’europallet. In questo modo è possibile leggere e registrare tutti i dati rilevanti per la bolla di accompagnamento con la massima affidabilità. Al contempo il ricevitore RFID è perfettamente protetto contro urti e collisioni con i carrelli di trasporto. La pedana di carico Hörmann con tecnologia RFID integrata può anche essere montata senza problemi in momenti successivi all’acquisto.

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Inoltre Hörmann presenta ulteriori importanti novità per quanto riguarda gli accessori. I cordoli “Light Guide” facilitano l’attracco dell’autocarro al punto di carico-scarico e costituiscono un’alternativa o un’integrazione dei cordoli ausiliari che risultano poco visibili in condizioni di oscurità e impediscono il passaggio degli spazzaneve. Tramite l’efficiente tecnologia LED, i cordoli segnalano al conducente la corretta posizione di attracco. Infine il respingente antiurto perfezionato “Hörmann Intelligent Bumper” HIB-Pro non solo agevola l’attracco dei veicoli grazie ai sensori integrati ma evita che l’autocarro riparta anticipatamente. Il segnale di sblocco che indica al conducente dell’autocarro la possibilità di ripartire viene trasmesso attraverso un semaforo soltanto quando il portone della banchina di carico è chiuso. Il sensore nella guida del portone trasmette il rispettivo segnale al semaforo. In questo modo il conducente ha la certezza che, al momento della partenza, le operazioni di carico e scarico siano concluse. Inoltre si evita che il calore fuoriesca dal capannone mentre il portone è aperto senza che un autocarro occluda il varco. Il sistema DockControl compie così un ulteriore passo in avanti, avvalendosi della tecnologia dei sensori integrati nel respingente antiurto. Questa soluzione, oltre a un ausilio per l’attracco e a processi controllati, offre soprattutto un controllo della posizione: se durante le operazioni di carico e scarico il veicolo dovesse allontanarsi dal punto di carico, il sistema trasmetterebbe un segnale visivo e acustico.

Hörmann propone pedane di carico con tecnologia RFID integrata che consente la lettura e la registrazione affidabile, direttamente dal pallet, di tutti i dati rilevanti per la bolla di accompagnamento.

Distanza più breve per una trasmissione migliore: il transponder RFID sul pallet viene letto dal ricevitore RFID integrato nella pedana di carico. Grazie alla distanza ridotta la trasmissione radio è particolarmente affidabile

Maggiore sicurezza grazie a una migliore visuale: i cordoli “Light Guide” facilitano l’attracco dell’autocarro al punto di caricoscarico. Sono utilizzabili come integrazione o alternativa ai cordoli meccanici.

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ENERGIA

COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

2G ITALIA A KEY ENERGY CON LA SUA OFFERTA COMPLETA PER LA COGENERAZIONE Di particolare rilievo il modulo compatto G-Box 50 adatto a PMI, terziario e residenziale e il modulo FILIUS 106 per la piccola cogenerazione biogas

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G Italia, consociata italiana del Gruppo 2G, tra i massimi attori a livello mondiale della cogenerazione, presenta a Key Energy, alla Rimini Fiere dal 7 all’10 novembre, la sua gamma completa di moduli di cogenerazione a biogas e gas naturale. Nello stand 2G Italia, sito nel padiglione D5 stand n.160, vengono illustrati i cogeneratori delle linee G-Box, FILIUS, 2G-KWK, AGENITOR e AVUS, che coprono la gamma di potenze comprese tra i 20 ed i 2000 kW elettrici. A differenza della stragrande maggioranza dei fornitori di moduli di cogenerazione, che sono dei packager, ossia assemblano componenti standard reperibili sul mercato, 2G dispone di una divisione, 2G Drives, che fa ricerca e sviluppo su diverse tecnologie di ottimizzazione del rendimento e del funzionamento dei

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motori a combustione interna che sono al cuore dei cogeneratori. Grazie agli ingenti investimenti effettuati, i moduli 2G oggi garantiscono rendimenti elettrici in media del 5/7 per cento più elevati dei corrispondenti prodotti della concorrenza ed economizzano il 75 per cento del consumo di olio lubrificante, offrendo un conto economico decisamente più sostenibile anche nelle applicazioni che richiedono potenze limitate, sia alimentate a biogas che a gas naturale. Un esempio dell’applicazione di queste innovazioni tecnologiche è il modulo FILIUS 106 a biogas, con una potenza di 100 kWe e un rendimento elettrico del 38 per cento, basato su di un motore ottimizzato a sei cilindri 2G Drives con sistema Top-Land Ring per l’abbattimento del consumo di olio. Un FILIUS 106 consuma quasi 1000 litri d’olio in meno rispetto ad un cogeneratore

con motore Man standard equivalente, un fattore di risparmio prezioso per il conto economico dei piccoli impianti a biogas. Di grande interesse a Rimini è anche la presenza di G-Box 50, unità di cogenerazione di piccole dimensioni inserita in un package integrato compatto e insonorizzato adatta per applicazioni rivolte a PMI, terziario (case di riposo, cliniche, impianti sportivi e piscine, uffici, scuole…) e residenziale. G-Box 50 ha un rendimento regolabile che può privilegiare secondo le applicazioni la produzione di energia elettrica (sino a 50 kWe) oppure l’energia termica (sino a 100 kWt). Il G-Box 50 utilizza il calore latente di condensazione nei fumi di scarico, per cui riesce a raggiungere rendimenti superiori a quelli possibili utilizzando la sola energia della combustione (sino al 103 per cento).

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ENERGIA

COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

PRENDE FORMA IN AUSTRALIA L’IMPIANTO A BIOMASSE FORNITO DA BONO PER PRODURRE TARTRATI E ETANOLO L’attività è frenetica alla ATP (Australian Tartaric Products) vicino a Mildura, Victoria State, in Australia: il nuovo impianto termico a biomasse fornito dalla BONO Sistemi sta prendendo rapidamente forma e partirà a Luglio 2013. Primo del suo genere in Australia, l’impianto brucerà vinacce umide per produrre il vapore saturo utilizzato per distillare Etanolo e produrre Tartrati dal medesimo materiale di scarto, proveniente dalle coltivazioni viticole della zona.

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ondata nel 1991 da Giovanni Randi, un produttore italiano di Acido Tartarico e suoi sali, la ATP – Australian Tartaric Products (www.australiantartaric.com.au) ha rapidamente conseguito la leadership nella produzione e commercio di Acido Tartarico in Australia. Nel proprio impianto di Colignan, vicino a Mildura, Stato di Victoria, ATP produce anche Etanolo (Alcool Etilico) per uso alimentare, commercializzando esclusivamente prodotti naturali.

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La società australiana fa parte del Gruppo Randi (www.randi-group. com), proprietario di altri siti produttivi simili a questa in Italia e America. Un ingrediente importante per la vinificazione, l’Acido Tartarico prodotto nella regione di Mildura viene venduto principalmente ai produttori di vino australiano, all’industria farmaceutica e a quella della panificazione e dei prodotti da forno. L’ Etanolo per uso alimentare viene anch’esso venduto localmente ed esportato come rinforzante per vini

a bassa gradazione e per la produzione di brandy. Situata vicino al deserto, non lontana da ampie estensioni di splendidi vigneti e frutteti, questa fabbrica lavora enormi volumi di residui della lavorazione delle uve (graspi, bucce e liquidi centrifugati) ricavando una serie di prodotti completamente naturali da un sottoprodotto che andrebbe altrimenti smaltito in discarica o, nel migliore dei casi, utilizzato come ammendante per agricoltura. ATP raccoglie circa 50.000 T/anno di questi residui dalle aree ad ele-

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vate vocazione viticola situate nelle valli di Sunraysia, Riverland, Riverina e Barossa. Li processa durante tutto l’anno, anche nei periodi in cui cessa ogni attività di cantina. Uno dei principali costi industriali è rappresentato dal combustibile richiesto per produrre il vapore necessario al processo di distillazione. Distante da una rete di distribuzione di gas naturale, ATP acquista ogni anno per le proprie caldaie una ingente quantità di Propano liquido, fornito in autobotti. Il costo di questo carburante è in continuo aumento, e una soluzione adeguata andava trovata urgentemente. Facendo tesoro dell’esperienza maturate in questi ultimi anni in Italia – dove nello stabilimento Villapana di Faenza il Gruppo Randi utilizza un impianto termico della BONO Sistemi (www.bono.it) per produrre vapore ed elettricità in cogenerazione dallo stesso tipo di residui agricoli – la ATP ha ordinato un impianto del tutto similare alla società del Gruppo Cannon responsabile dei progetti di cogenerazione. La soluzione tecnica progettata da BONO Sistemi per ATP ha una potenzialità di 12 T/ora di vapore saturo a 10 bar e 184 °C, usato per distillare Etanolo e produrre Acido Tartarico. Nei mesi dell’anno in cui la domanda di vapore per il processo diminuisce, il vapore prodotto viene impiegato in un ORC (Organic Rankine Cycle) capace di generare fino a 400 kW di elettricità, utilizzata per i servizi interni della fabbrica. Il sistema fornito comprende: › Una rete di convogliatori a nastro per il trasporto delle biomasse umide, dai piazzali di raccolta alla centrale termica, › Un sistema automatico in discontinuo per il dosaggio dei graspi alla griglia di combustione, › Un pre-riscaldatore a doppio stadio per portare la temperatura dell’aria di combustione fino a 220°C, › Una griglia di combustione a sezio-

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ni mobile, disegnata specificamente per combustibili solidi umidi, › Due camere radianti – una di postcombustione e una di inversione – per i fumi, › Un evaporatore a doppio corpo per riscaldare l’acqua e produrre vapore saturo a 184°C, › Tre economizzatori, utilizzati per ridurre la temperature dei fumi e massimizzare il recupero del calore, › Un degasatore per rimuovere i gas disciolti nelle acque riciclate delle condense o in quelle di rabbocco, › Sistema di abbattimento polveri con ciclone e filtro a manica, per ridurre le emissioni di particolato, › Un sistema centralizzato per il recupero delle ceneri, raccolte da vari punti dell’impianto, › Una ciminiera alta 25 metri per lo scarico dei fumi, › Un sistema di controllo elettronico completamente remotato, per gestire tutto il ciclo della combustione, › La progettazione e la realizzazione del complesso insieme di tubazioni richieste per portare acqua e vapore in tutto lo stabilimento. Completamente progettato e realizzato in Italia, questo complesso impianto ha lasciato il porto di Genova in Ottobre 2012 in quaranta containers da 40 piedi e quattro enormi gruppi pre-montati. Al suo arrivo in Australia un team di

dieci specialisti è partito dall’Italia per iniziarne il montaggio. I lavori sono iniziati il 14 Gennaio 2013: oggi, due mesi e mezzo più tardi, la parte meccanica dell’impianto è completata per oltre il 70%. Seguiranno le opere di installazione del refrattario attorno alla camera di combustione e dell’isolamento termico di tutte le parti riscaldate. L’impianto occupa una superficie di 30 per 20 metri, e raggiunge un’altezza di 25 m. Federico Volpe, il Project Manager di BONO Sistemi che guida il team di installatori, ha commentato: “Siamo riusciti a stabilire un ottimo rapporto con i dipendenti della ATP e con molti locali; ci hanno supportato al massimo, aiutandoci a risolvere diversi problemi logistici sin dal primo giorno. Adesso passiamo insieme addirittura i giorni di riposo, visitando con loro questa splendida regione e organizzando barbecue con le loro famiglie. Loro ci hanno riconosciuto una invidiabile capacità di lavorare sotto pressione, e noi godiamo della loro ospitalità e degli ottimi prodotti dell’agricoltura locale. Sarà un peccato andarcene, alla fine del lavoro!” Il collaudo è previsto per metà Giugno, mentre l’avvio ufficiale avverrà in Luglio 2013: restate sintonizzati!

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COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

AZIENDA ALIMENTARE BAUER, SPINI DI GARDOLO (TN)

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egame con la tradizione e innovazione costante, altissimi standard qualitativi e spiccata sensibilità per la naturalità sono da sempre le parole chiave della filosofia Bauer, azienda “storica” del Trentino nata verso la fine degli anni ’20 e specializzata nella produzione di preparati per brodo e insaporitori. Inaugurata a maggio 2012, la nuova sede Bauer a Spini di Gardolo (TN) ha ottenuto la prestigiosa certificazione LEED Italia NC 2009 raggiungendo il livello GOLD per l’attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica. La nuova sede nasce dal progetto

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dello studio di architettura Oficina Engineering Group di Trento, mentre l’aspetto impiantistico è stato curato dallo Studio Dalcolmo di Pergine Valsugana (TN). Proprio la filosofia legata alla naturalità viene pienamente rispecchiata e valorizzata anche nel concept della nuova sede, un progetto che, già dalla fase di progettazione, ha messo al centro la sostenibilità a tutto tondo, evidenziata negli asset di efficienza energetica ed idrica, nella scelta dei materiali, nella gestione del sito di progetto, nell’approccio innovativo alla qualità ambientale.

Tagli verticali e sistemi frangisole in legno a sbalzo forniscono armonia e snellezza al complesso, con spazi luce intervallati a sequenze regolari, garantendo così un’ottima qualità degli spazi interni di lavoro. La particolare copertura a verde dello stabile, più di 2500 mq d’impermeabilizzazione naturale, consente vantaggi energetici ed economici su più fronti: maggiore isolamento termico, sia estivo che invernale, riduzione dei picchi di deflusso idrico, riduzione dell’inquinamento sonoro. Uno specifico sistema di stoccaggio delle acque meteoriche garantisce poi la riduzione dell’utilizzo di

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ENERGIA

COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

acque potabili e la diminuzione di acque reflue. Per ciò che riguarda la riduzione dell’impatto ambientale ed economico legato all’uso di energia da combustibili fossili, il nuovo stabile è dotato di 190 moduli fotovoltaici e di 15 collettori solari (potenza sviluppata: 34.9 KW/ora) per la produzione in sito di energie rinnovabili. L’impianto termico Il campo solare termico è composto da 15 collettori piani Vitosol 200F di Viessmann con una superficie captante di circa 37,5 m2. Il calore prodotto dai collettori viene utilizzato per la produzione di acqua calda sanitaria e come integrazione per l’impianto di riscaldamento. Nella centrale termica, 2 caldaie a condensazione Vitocrossal 300 da 232 kW, alimentate a gas metano, soddisfano il fabbisogno per il riscaldamento, assicurando il massimo rendimento energetico. Il protocollo LEED L’istituto LEED (acronimo per “Leadership in Energy and Environmental Design”) promuove un sistema di certificazione basato su precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e di contenuto impatto ambientale. Questo procedimento volontario consente di valutare un edificio, sia esso commerciale, residenziale o pubblico, nuovo così come ristrutturato, dal punto di vista della sua sostenibilità, che diventa pertanto un elemento determinante tanto in fase di progettazione, così come nel corso della realizzazione del progetto e in fase di esercizio. Questa certificazione conferma ulteriormente la sensibilità dell’azienda Bauer non soltanto nella produzione di prodotti genuini e naturali, ma anche per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile.

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ENERGIA

COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

COOPERATIVA SPERANZA DI CANDIOLO (TORINO) RADDOPPIA IL SUO IMPIANTO DI COGENERAZIONE ALIMENTATO A BIOGAS

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nche il secondo impianto è stato progettato e realizzato da AB Energy, azienda leader in Italia nel settore: permetterà alla Cooperativa di disporre di nuova energia elettrica e fornire, tramite teleriscaldamento, acqua calda e calore al vicino Istituto di ricerca sui tumori di Candiolo. Un significativo esempio di come i vantaggi di produrre e vendere energia elettrica si uniscono a finalità di relazione positiva con il territorio. La Cooperativa Speranza di Candiolo, sita in provincia di Torino, sta per fare entrare in attività un secondo impianto alimentato a biogas, che si affianca al primo realizzato nel 2008. Anche in questo caso si tratta di un impianto ECOMAX® 10 BIO, progettato e realizzato da AB Energy di Orzinuovi (Brescia), azienda che fa parte del Gruppo AB, leader in Italia e una delle prime in Europa nel settore. La decisione scaturisce prima di tutto dall’aver rilevato come il primo impianto ha già dimostrato nel corso dell’esercizio di questi anni ec-

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cellenti potenzialità di produzione cogenerativa e massima affidabilità. In tal senso ha dichiarato Carlo Vanzetti, socio della Cooperativa Speranza e Presidente della locale sezione di Coldiretti: “Avevamo a disposizione la biomassa per un secondo cogeneratore, anche perché facciamo da riferimento per diverse imprese agricole e zootecniche della zona. Certo, l’investimento è importante e non siamo sicuramente in un periodo così favorevole come nel 2008. Abbiamo però fatto attentamente i nostri calcoli e siamo convinti che il secondo impianto sia una risorsa ottima per la nostra Cooperativa. Vi è poi da sottolineare il fatto di come impieghiamo l’energia termica: il 30% è destinata al riscaldamento dei biodigestori, mentre il restante 70% viene convogliata tramite rete di teleriscaldamento al vicino Istituto di ricerca nella lotta contro i tumori. L’apposito accordo che abbiamo sottoscritto con l’Istituto, della durata di 5 anni e rinnovabile, prevede la fornitura di calore a condizioni di mercato mol-

to vantaggiose per questa meritoria struttura scientifica e sanitaria della nostra provincia. Siamo orgogliosi di questa collaborazione, anche perché evidenzia che il settore agro

Scheda tecnica impianto ECOMAX® 10 BIO Quantita` di Gas 546 Nm3/h Potenza introdotta 2459 kW Potenza Elettrica 998 kW Efficienza elettrica 40,6% Potenza termica 995 kW: 588 kW dal blocco motore 406 kW dai gas di scarico Energia introdotta da biogas 19.672.000 kWh Produzione annua di energia elettrica 7.825.120 kWh Produzione annua di energia termica 7.960.000 kWh Emissioni di CO2 evitate 4.790 t/a 8.030.000 kW all’anno di energia termica ceduta 570.000 m3 di gas metano risparmiati

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zootecnico può e deve essere attento a ciò che caratterizza l’ambiente e il tessuto socio-economico nel quale vive e opera”. Il Gruppo Industriale AB Il Gruppo Industriale AB opera da oltre 30 anni nel settore della cogenerazione e della valorizzazione energetica di fonti rinnovabili. Conta attualmente 13 società operative e più di 450 dipendenti ed è l’unica realtà in grado di gestire in proprio tutto il ciclo di realizzazione di un impianto di cogenerazione: consulenza, progettazione, produzione, installazione e avviamento con un servizio a 360°. Ciò consente ad AB di accumulare un know- how che non ha eguali, di conoscere perfettamente ogni peculiarità del prodotto e di garantire la qualità e l’efficacia delle attività di assistenza post vendita. Il successo di AB - che ha già progettato e realizzato più di 500 im-

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pianti - deriva dai continui investimenti in tecnologie evolute, dalla formazione e specializzazione professionale costante di ogni addetto e dallo sviluppo di una sezione engineering assolutamente unica: un’equipe di oltre 100 tecnici impegnati a far evolvere il settore verso impianti massimamente affidabili e dalle performance sempre più elevate. Gli impianti di cogenerazione AB si caratterizzano per la modularità, la compattezza e la facilità di

trasporto e soddisfano le esigenze energetiche di differenti aziende. Leader assoluto in Italia, il Gruppo AB si sta espandendo anche in Europa: in Spagna con filiali a Barcellona e Madrid, in Romania a Bucarest, in Polonia con l’acquisizione della quota di maggioranza di KWE Technika Energetyczna Sp.zo.o, distributore locale e service partner per i motori GE Jenbacher, e ancora con l’apertura di filiali in Croazia e Serbia.

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FARE LA DIFFERENZA CON UNA SOLUZIONE COMPLETA PER IL MERCATO DELL’ENERGIA ALTERNATIVA, GRAZIE ALL’AFFIDABILITÀ DEL SERVIZIO EMS CON CONSOLIDATA EXPERTISE TECNICA

Presentata alla Fiera di Rimini la gamma completa di cogeneratori e gruppi elettrogeni. Spark Enegy Srl si posiziona nei mercati dell’Efficienza Energetica, Power Generation, Biogas e Oil & Gas

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unto di riferimento oramai consolidato nella cogenerazione e presenza storica nell’ambito della generazione di energia distribuita in Italia, Spark Energy Srl ha fatto la differenza presso la Fiera di Rimini, sia con i suoi prodotti rivolti al mercato di Biogas e dell’Efficienza Energetica, sia con l’affidabile servizio EMS - Engine Mobile Service: un vero plus per gli impianti di coge-

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nerazione. Spark Energy Srl, il più diversificato produttore italiano di stazioni di energia distribuita, basate sulla tecnologia dei motori endotermici, ha presentato nel proprio spazio espositivo i propri prodotti e servizi dedicati ai vari segmenti di mercato. L’azienda ha esposto la sua vasta gamma di prodotti e soluzioni che spaziano dal settore “generazione elettrica” – in configurazione

di emergenza o autoproduzione – all’ambito “cogenerazione e trigenerazione”: un’offerta così completa che fa di Spark Energy Srl l’azienda storica di riferimento per l’energia Made in Italy nel mondo. La linea Canova, con motori endotermici da 60 KW a 3 MW si è confermata come pienamente affidabile e incentivabile, e con una efficienza d’uso che sfrutta il biogas a basso tenore di metano. Spark

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Energy Srl ha realizzato, installato e manutentato presso diverse aziende agricole i cogeneratori della linea Canova alimentati a biogas, derivanti da deiezioni dell’allevamento di bovini o altri scarti di produzione agricola. In questi assetti il calore è interamente utilizzato per mantenere in temperatura il digestore e per fornire acqua calda a tutta la cascina: l’impianto è quindi pienamente incentivabile, sulla base delle nuove regole in vigore dal primo gennaio 2013. Per l’Efficienza Energetica, l’a-

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zienda trevigiana si avvale di una gamma prodotti dal 60 KW a 3 MW che hanno in comune la facilità di installazione, la rapidità di ritorno dell’investimento e l’affidabilità dell’impianto stesso. Un altro differenziale è dato dal servizio EMS – Engine Mobile Service, che grazie all’intervento tempestivo e capillare, sia sul territorio nazionale che estero, fornisce manutenzione correttiva e preventiva al fine di offrire la massima disponibilità di funzionamento dell’impianto, dando energia garantita al cliente.

Fin dal 1988 Spark Energy Srl è impegnata nella progettazione e produzione di macchine di cogenerazione, facendo di questa specializzazione di prodotto un fattore di punta. A KeyEnergy ha portato tutta la sua gamma di prodotti per i mercati dell’Efficienza Energetica, Power Generation, Oil & Gas e Biogas. “La commistione tra l’esperienza motoristica, elettronica e il knowhow specialistico nella realizzazione di macchine per la generazione di energia distribuita basata su motori endotermici di Spark Energy Srl – conclude Giorgio Cavagnera, Presidente della Società – rappresentano la forza e l’efficienza di tutta la nostra gamma e fanno la differenza nei mercati in cui siamo posizionati. Energia garantita e sicura: questo slogan sintetizza al meglio le nostre potenzialità di sinergia tra le Aziende del Gruppo per realizzare tecnologie d’eccellenza per i clienti in tutto il mondo e servizi di manutenzione e correzioni del nostro settore di EMS che garantiscono un decisivo valore aggiunto che contraddistingue Spark Energy Srl nel mercato, e che da sempre è il segno distintivo di DSFGroup.”

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CGT E LA DISTILLERIA SACCHETTO IN DISTILLERIA È PARTITO IL SECONDO IMPIANTO DI COGENERAZIONE Grazie al servizio di manutenzione verificato in nove anni di attività, la Distilleria Sacchetto ha voluto replicare e ha commissionato a CGT un nuovo cogeneratore, alimentato a biogas.

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al 1947 Sacchetto SpA è una delle aziende più rappresentative nel settore della produzione di alcol per uso alimentare. “Negli anni ’70-’80”, racconta Giuseppe Sacchetto, titolare dell’azienda insieme al fratello Giuliano, “l’Italia aveva una posizione di rilievo tra i produttori di alcool in Europa. Poi la concorrenza dei Paesi esteri e i crescenti costi di produzione, hanno costretto molte aziende a chiudere. Noi di Sacchetto abbiamo sempre puntato sul miglior rapporto tra alta qualità e prezzo del prodotto per questa ragione abbiamo dovuto cercare nuove strade per restare sul mercato. Il primo impianto di cogenerazione commissionato a CGT nel 2003 è stato uno degli strumenti che ci hanno aiutato a rimanere competitivi, permettendoci di ottenere un consistente risparmio energetico”. L’impianto con un motore Cat® G3516B a metano da 1,1 MWe, con 72.500 ore di funzionamento complessive e una media di 8.050 all’anno, ha fornito una disponibilità sulle ore di attesa di funzionamento molto alta. Il risultato è stato raggiunto grazie all’affidabilità dei motori Caterpillar, accompagnata dal servizio di CGT. L’azienda, dealer Caterpillar in Italia, ha seguito la distilleria in ogni fase, dalla progettazione alla manutenzione, consentendo con il nuovo

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impianto un risparmio energetico del 30-35% e un ritorno dell’investimento in 3-4 anni. Nel corso di quasi dieci anni, la Distilleria Sacchetto ha potuto apprezzare i vantaggi della cogenerazione e ha deciso di installare un nuovo impianto, che è entrato in funzione alla fine del 2012. Considerando la propria attività nel settore agroalimentare, Sacchetto ha optato per un impianto alimentato da biogas proveniente da un biodigestore nel quale è convogliato un sottoprodotto della distillazione. CGT propone una gamma completa di motori Cat® alimentati sia a gas

naturale, sia a biogas, un’offerta ulteriormente cresciuta in seguito all’acquisizione di MWM da parte di Caterpillar. “Il prodotto Caterpillar è sicuramente di primo livello” spiega Giuseppe Sacchetto “ma quello che senza dubbio ci ha spinto a scegliere ancora CGT è il servizio fornito, una vera sicurezza.” Come testimonia l’esperienza dell’azienda piemontese, il servizio di CGT permette di sfruttare tutti i vantaggi della cogenerazione, massimizzando il risparmio energetico. Una strada obbligata oggi più che mai per tenere viva la competitività delle imprese italiane.

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CGT CAT® TORNARE A ESSERE COMPETITIVI OGGI SI PUÒ

Scegliere la cogenerazione per le imprese italiane significa tornare a essere competitive e proteggersi dagli aumenti dei costi energetici.

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a ripresa industriale passa attraverso una riduzione del costo dell’energia. La cogenerazione, permette di disporre di energia a un costo inferiore del 25-30%. CGT, dealer Caterpillar per l’Italia, si propone come partner delle aziende nella realizzazione chiavi in mano di impianti di cogenerazione, con motori alimentati a gas metano o a biogas. A una competitività che deriva dai motori con la più alta resa elettrica sul mercato, CGT affianca un servizio di assi-

stenza sul territorio unico in Italia, grazie alla presenza di 35 filiali. Un impianto da un megawatt, dal costo di circa un milione di euro, consente un risparmio tendenziale fino a 300 mila euro l’anno sulla bolletta energetica. Ciò significa che l’investimento necessario per la sua realizzazione può essere recuperato in 3 o 4 anni senza incentivi, tenuto anche conto che la vita media di un impianto è a oggi di 10-15 anni. CGT, da più di 70 anni sul mercato dell’energia, ha tutte le competen-

ze per accompagnare le aziende nella nuova sfida che la cogenerazione rappresenta sul piano dell’efficienza e della sostenibilità.

GREEN ECONOMY: ENERGY RESOURCES ENTRA A FAR PARTE DEL NETWORK VEDOGREEN

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nergy Resources, gruppo marchigiano con sede a Jesi (AN) attivo nei settori energy, efficiency, building e mobility, entra a far parte del network VedoGreen, la società del gruppo IR Top specializzata nella finanza per le aziende green. VedoGreen promuove lo sviluppo del panorama delle aziende green italiane garantendo un accesso privilegiato al mercato dei capitali e l’opportunità di entrare in contatto con un’ampia platea di investitori qualificati sensibili alle grandi potenzialità della green economy. Le società quotate e private avranno la possibilità di incrementare la propria visibilità beneficiando della vetrina offerta da VedoGreen per il posizionamento sul mercato, il consolidamento del brand e la comunicazione del valore aziendale anche attraverso Investor Day tematici. Il prossimo confronto tra imprenditoria e comunità finanziaria green

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sarà il 9 maggio 2013 nell’ambito della II edizione del GREEN INVESTOR DAY organizzato da VedoGreen a Rho Fiera Milano all’interno di “The innovation Cloud”. “Uno dei criteri base per la selezione dei profili aziendali di VedoGreen - spiega Anna Lambiase, Amministratore Delegato di VedoGreen - è la propensione all’innovazione e, da questo punto di vista, Energy Resources si dimostra all’avanguardia negli ambiti di mobilità sostenibile ed efficienza energetica. L’adesione al nostro network garantirà alla società e al Gruppo la possibilità di dialogare con un’ampia platea di investitori qualificati nazionali e internazionali: Il primo appuntamento

con il mercato sarà durante il Green Investor Day del 9 maggio”. “L’adesione al network VedoGreen – dichiara Enrico Cappanera, Presidente di Energy Resources - è un passo fondamentale per accrescere la nostra visibilità nei confronti della comunità finanziaria in Italia e all’estero. Sarà l’occasione per illustrare il forte tasso di innovazione tecnologica che contraddistingue il nostro gruppo nell’ambito della mobilità sostenibile e dell’efficienza energetica. Lo sviluppo sostenibile è insito nella nostra cultura aziendale e insieme a VedoGreen vogliamo contribuire ad avviare il Paese verso un nuovo modello di crescita rispettoso dell’ambiente e delle persone”.

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Risparmiate 2.310 tonnellate di petrolio l’anno

ULIVI: NON SOLO OLIO MA ANCHE COMBUSTIBILE ENERGIA ELETTRICA E TERMICA DALLE POTATURE DI ULIVO Nessuna colonna di fumo nero salirà più dai campi di Calimera, paese nella campagna del salentino in Puglia. I contadini, infatti non bruceranno più all’aperto gli scarti di potatura degli ulivi, la coltura più diffusa nella zona, creando inquinamento, ma ne ricaveranno un reddito vendendole ad un’azienda agricola, la Fiusis srl guidata da Marcello Piccinni. Che le brucerà sì, ma non all’aperto. Bensì in un impianto di cogenerazione per ottenerne energia elettrica e termica.

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TUTTI CONTENTI… ANCHE L’AMBIENTE Ha ottenuto la quadratura del cerchio Uniconfort che, con la sua caldaia, scalda un’azienda, produce energia elettrica e offre un reddito alle decine di coltivatori che in precedenza eliminavano i loro scarti bruciandoli o pagando per il loro smaltimento. Inoltre, l’impianto lavora con combustibile a chilometri zero. Non a caso il progetto ha visto l’adesione entusiasta del Comune di Calimera, della Provincia di Lecce, di Arpa Puglia e del Ministero delle Sviluppo Economico.

COME FUNZIONA: CALORE ED ENERGIA L’impianto produce 1 MW di energia elettrica e 4 MW di energia termica ogni ora. L’energia pulita prodotta viene venduta all’Enel che la immette nella cittadina di Calimera con una tariffa incentivante. La cogenerazione, cioè la generazione nello stesso impianto di energia termica e elettrica, è un processo che permette di ottimizzare l’utilizzo del combustibile ma anche di migliorare la resa economica, tale da rendere la spesa dell’impianto ammortizzabile in pochi anni.

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MAGGIOR RENDIMENTO CON UN’IMPIANTO SU MISURA L’impianto è frutto di un complesso iter di progettazione, che ha visto l’ufficio ricerca e sviluppo di Uniconfort testare le potature di ulivo nella caldaia per le prove di combustione. Quindi, valutati il grado di umidità, la pezzatura e le caratteristiche fisico chimiche dello scarto agricolo, è stato progettato l’impianto migliore in termini di funzionalità, resa e abbattimento delle emissioni.

Stoccaggio della biomassa nel piazzale esterno

IL RISCATTO DELLO SCARTO Uniconfort è attualmente l’unica in grado di fornire caldaie che bruciano diversi materiali, anche fuori standard, in risposta alle particolari esigenze del cliente, sia che si tratti di materiale acquistato sia che de-

rivi dagli scarti di lavorazione della sua attività. Impianti in grado di bruciare senza problemi e ad alta resa materiali che altre caldaie non riescono a lavorare: con umidità molto alte (fino a M55) e con residui di ceneri cinque volte più alte

del cippato: torsoli di mela, sansa di olive, lettiere di fungaie, potature di vite e vinaccia, scarti di segheria, residui di lavorazione che rappresentavano un costo per il loro smaltimento e che sono invece diventati risorsa.

Caldaie a biomassa per le primizie

A BIBIONE ASPARAGI A FEBBRAIO

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nticipare di due mesi la stagionalità degli asparagi, con evidenti vantaggi nella loro commercializzazione. Un’utopia? No, una realtà economicamente sostenibile se si utilizzano le biomasse. Gli asparagi vengono raccolti dal 15 aprile al 30 maggio, stagione più mite che aiuta la crescita naturale del turione. Crescono tutti insieme in poche settimane, così vengono immessi sul mercato quasi simultaneamente, con un andamento dei prezzi che da molto alto nei primi giorni, si abbassa rapidamente per la quantità di prodotto immessa sul mercato. Ottenere un raccolto anticipato, dun-

La raccolta degli asparagi

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que, presenta indubbi vantaggi dal punto di vista economico, qualora la produzione “artificiale”, naturalmente, abbia però costi sostenibili. LA COOPERATIVA AGRICOLA CHIEDE AIUTO A UNICONFORT L’idea è venuta ai soci della Cooperativa Agricola Bibione che lavorano nell’ambito della produzione agricola a pochi chilometri dal mare, a Bibione in provincia di Venezia. Hanno chiesto aiuto a Uniconfort, il terzo produttore al mondo di caldaie alimentate a biomasse solide e insieme hanno progettato un impianto che utilizza combustibili a bassissimo costo: le biomasse so-

lide. Un’esperienza unica in Italia e che permette di raccogliere i primi asparagi a febbraio. CON LE BIOMASSE SI PUÒ! Una caldaia alimentata a cippato con una potenza di 700 kW produce acqua calda che va ad alimentare un circuito posto sottoterra, a 5 centimetri dalle radici degli asparagi, per cinque ettari di coltivazione. E’ possibile così mantenere una temperatura a 35 °C che permette di anticipare di molto la stagionalità. Il cippato che alimenta la caldaia, 250 chilogrammi all’ora, viene acquistato a basso costo da una cooperativa che lo ricava dalla manutenzione dei boschi e permette un risparmio sul costo dell’energia di oltre un terzo e di ammortizzare l’investimento in soli cinque anni. FINANZIAMENTI PUBBLICI L’iniziativa ha visto il plauso anche dell’UE che, attraverso il Piano di Sviluppo Rurale e grazie alla collaborazione di Veneto Agricoltura, ha erogato finanziamenti a fondo per-

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La caldaia modello CMT

duto che hanno coperto circa il 40% dell’investimento. IL RISULTATO Ora a Bibione è possibile fare la raccolta dal 20 febbraio al 1 aprile: 430 chilogrammi di asparagi a stagione che ven-gono venduti, in genere alle grandi catene di supermercati, al doppio del normale prezzo di vendita. NON SOLO ASPARAGI… Uniconfort non è nuova a questo tipo di esperienze. In Francia caldaie Uniconfort permettono di scalda-

re serre dove crescono tutto l’anno scaldate a costo zero bruciando la piantine di melone, di proprietà del lettiera dove questi crescono. mag-giore produttore francese di questo pregiato I NUMERI DELL’IMPIANTO frutto; mentre in Irlanda più che all’allun-gamento della Modello caldaia CMT stagionalità si è badato al Potenza termica 700 kWt risparmio: le serre dove si Contributo PSR 40% coltivano i funghi vengono

www.itfoodonline.com macchine e tecnologie per l’industria dell’alimentazione e delle bevande

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

MISURA IN 3D FACILE E VELOCE

Image S propone la rivoluzionaria famiglia di prodotti Gocator, sensori intelligenti 3D all-in-one concepiti per la massima facilità d’uso abbinata a potenza elevata. La suite di strumenti di misura integrati in Gocator agevola l’ispezione di materiali, migliora il controllo di qualità e consente di sviluppare soluzioni di automazione di fabbrica a costi contenuti.

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iviamo in un mondo in tre dimensioni con processi manifatturieri che richiedono l’ispezione di parti ad alta velocità e con un grado elevato di precisione. Le soluzioni di visione artificiale concepite per impieghi nella produzione industriale possono essere complesse da progettare, configurare e installare, e spesso richiedono personale specializzato con una formazione tecnica. Le soluzioni 2D progettate per risolvere problemi di misura tridimensionali sono complicate, costose e, spesso, non producono i risultati desiderati. Il 2D non può, infatti, tenere conto delle variazioni di altezza senza scendere a compromessi sui costi, sulla qualità o sull’affidabilità. Anche se le soluzioni 3D vengono tradizionalmente considerate costose o complesse da con-

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figurare, la rivoluzionaria famiglia di prodotti Gocator di LMI Technologies, distribuita in Italia da Image S, semplifica notevolmente la misura in 3D nell’automazione di fabbrica. Gocator è una famiglia di sensori intelligenti 3D all-in-one concepiti per la massima facilità d’uso abbinata a potenza elevata. I sensori Gocator vengono forniti già pre-calibrati, pronti per effettuare scansioni e misurazioni in pochi minuti. Senza dover scrivere alcun programma, né regolazioni complesse, Gocator è accessibile a utenti con qualsiasi livello di competenza. Dal personale di produzione in fabbrica a tecnici e ingegneri, l’interfaccia integrata nel browser di Gocator accompagna tutti gli utilizzatori dalla configurazione alla misurazione tridimensionale in pochi minuti. I sensori possono essere configurati facilmente attraverso l’interfaccia intuitiva. Bastano pochi minuti per effettuare misure in 3D su caratteristiche come larghezze, spessori e angoli, monitorando la produzione con estrema precisione. La suite di strumenti di misura integrati in Gocator agevola l’ispezione di materiali, migliora il controllo di qualità e consente di sviluppare soluzioni di automazione di fabbrica a costi contenuti. Per gli sviluppatori è disponibile un kit che consente la programmazione completa sia del Gocator che dell’interfaccia utente. La famiglia Gocator 2000 offre una buona combinazione fra risoluzione VGA e velocità di scansione, diversi

modelli precalibrati per la scansione di oggetti da piccoli a grandi, classi laser da 2M a 3B, comunicazione via Ethernet a 100 Mbaud ed è dotata di custodia industriale IP67. Inoltre, è facilmente espandibile un sistema multisensore e non è richiesto un hardware aggiuntivo. La famiglia Gocator 2300 permette l’acquisizione dei dati del profilo 3D a livello di micron con velocità superiori alla famiglia 2000 e offre comunicazione via Gigabit Ethernet per uscita dati ultraveloce. Visione a 360 gradi Fondata nel 1994, Image S si propone sul mercato italiano come principale distributore di prodotti per Image Processing, selezionati per risolvere problematiche di visione nei vari mercati: industriale, militare, medicale e scientifico. La stessa attenzione che Image S ha posto e pone nella ricerca di prodotti sempre più performanti e meno costosi, è stata dedicata anche alla selezione dei collaboratori, creando un team di personale esperto in grado di risolvere ogni problema tecnico e commerciale. Image S cura ogni aspetto della soluzione di machine vision, fornendo hardware d’acquisizione delle immagini (telecamere, frame grabber o frame processor), cavi di collegamento standard e dedicati, librerie software per l’elaborazione delle immagini complete di tutti i tool necessari, illuminatori speciali (fibre ottiche e LED), ottiche e filtri, fino all’assistenza tecnica pre e post vendita, inclusi corsi di formazione all’uso dei prodotti.

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UN PASSO AVANTI DECISIVO IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE: IL SISTEMA X33 SERIES BULK VARIANT DI METTLER-TOLEDO Garantendo massima igiene con raggi X di ultima generazione, X33 offre ai produttori di alimenti sfusi la soluzione ideale per l’ispezione prodotti.

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ettler-Toledo Safeline X-ray ha lanciato sul mercato il sistema X33 Series Bulk Variant, dotato di un eccellente sistema di rivelazione dei contaminanti nei cibi sfusi, siano essi secchi o umidi, capace di ispezionare gli alimenti per individuare eventuali frammenti di vetro o di metallo, ossa calcificate, minerali e materie plastiche ad elevata densità. I produttori di alimenti che utilizzano materie prime alimentari sfuse quali cereali, uvetta, olive, frutta secca, gamberi e carne macinata hanno sempre dovuto far fronte all’umidità e alla polvere, elementi nocivi per le linee di produzione, mediante lavaggi intensivi molto onerosi in termini di tempo e denaro. Il sistema X33 Series Bulk Variant, appositamente progettato per il trattamento di materiali alimentari incontaminati e ancora informi, unisce i vantaggi di una struttura capace di garantire la massima igiene con un meccanismo di trasporto ottimizzato: caratteristiche che assicurano entrambe una maggiore facilità di accesso e di lavaggio. Il sistema X33 Series Bulk Variant vanta anche un rivoluzionario generatore di raggi X a basso consumo, appositamente progettato da Mettler-Toledo Safeline X-ray nel 2012 per la serie X33. Questa tecnologia

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è in grado di offrire lo stesso grado di accuratezza nella rivelazione dei contaminanti dei sistemi standard impiegando solo un quinto della potenza, vanta un consumo energetico ridotto e garantisce che il costo di proprietà complessivo sia molto limitato. Al tempo stesso, riduce gli sprechi di prodotto grazie al sistema di espulsione integrato, adattabile alle specifiche applicazioni, dotato di un meccanismo con flap a quattro vie o di un dispositivo di espulsione a getto d’aria che devia il prodotto contaminato verso un apposito contenitore con chiusura a chiave. Tutto ciò fa sì che soltanto una piccola parte di prodotto venga scartata. Inoltre, l’ampio finestrino di ispezione, oltre ad agevolare la taratura del sistema di espulsione, permette all’operatore di verificare rapidamente che il prodotto transiti senza intoppi. La macchina è dotata di coperchi di chiusura che, una volta sollevati, consentono di accedere facilmente a tutti i componenti, ma è anche provvista di una doppia funzione di alimentazione, un na-

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stro trasportatore e una tramoggia rimovibile, tutte caratteristiche che favoriscono una pulizia profonda e la piena conformità ai requisiti di lavaggio IP69K. Grazie all’esclusivo design non lineare, la tramoggia si rivela molto più leggera e molto più facile da rimuovere e da pulire. “Per i produttori di alimenti sfusi, l’igiene è un tema chiave perché essi devono offrire sempre ai consumatori prodotti di altissima qualità, pronti per essere consumati”, spiega Anthony Darragh, direttore del settore progettazione di MettlerToledo Safeline X-ray. Come afferma Darragh, “con il sistema X33 Series Bulk Variant ci siamo impegnati a fondo per garantire la facile rimozione di residui e polvere da qualsiasi prodotto granulare, sia secco

che umido, in modo da consentire alle aziende di perseguire il loro obiettivo primario, che consiste nella salvaguardia della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari sfusi”. Grazie alla struttura capace di garantire la massima igiene e alle funzionalità di lavaggio, il sistema X33 Series Bulk Variant garantisce che l’ispezione prodotti non sia soggetta ad alcun tipo di contaminazione, in conformità a una serie di importanti standard in materia di sicurezza alimentare quali le linee guida dell’EHEDG (European Hygienic Engineering & Design Group), le norme sanitarie della 3-A e le norme in materia di sicurezza alimentare della NSF. Inoltre, al pari delle altre macchine della serie X33, anche il sistema X33 Series Bulk Variant è dotato di un generatore di raggi X standard a 20 watt che, rispetto a quello a 100 watt dei sistemi a raggi X tradizionali e in condizioni di funzionamento ideali, consuma il 20% in meno di energia, una caratteristica che garantisce l’abbattimento dei costi di produzione.

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OM STILL PRESENTA I SUOI SISTEMI DI AZIONAMENTO ECOSOSTENIBILI ALLA FIERA DI LOGISTICA DEI TRASPORTI ALLA PRESENZA DEL MINISTRO DEI TRASPORTI TEDESCO

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M STILL si è distinta alla fiera internazionale di logistica dei trasporti di Monaco presentando la sua offerta nell’ambito dello sviluppo e dell’applicazione di sistemi di azionamento alternativi. Oltre al primo carrello a tecnologia ibrida prodotto in serie, l’RX 70 Hybrid, OM STILL ha anche presentato i più recenti sviluppi nel settore dei sistemi di azionamento alternativi, come ad esempio la tecnologia delle celle a combustibile. Questa è stata la prima partecipazione di OM STILL alla fiera di logistica dei trasporti nel quadro dell’iniziativa di sostenibilità ambientale Blue Competence, promossa dall’Associazione Costruttori tedeschi di macchine e impianti (VDMA). Il risparmio di energia e di risorse è infatti un tema importante non soltanto per il traffico stradale ma anche per il trasporto interno delle merci. “L’intralogistica a risparmio di energia – ha sottolineato Jens Pasche, responsabile internazionale della comunicazione OM STILL – rappresenta il futuro”. Tema, questo, ben noto a Peter Ramsauer, Ministro dei Trasporti tedesco che ha visitato lo stand OM STILL annesso Blue Competence, rimanendo particolarmente colpito dall’RX 70 Hybrid. L’RX 70 Hybrid è di gran lunga il veicolo più economico della sua categoria, questo mezzo si avvale infatti di un innovativo sistema di recupero dell’energia: l’energia generata durante la frenatura è convertita in elettricità

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e immagazzinata temporaneamente in condensatori a doppio strato ad alto rendimento chiamati UltraCaps, per poi essere riutilizzata nell’accelerazione successiva. Blue Competence è un’iniziativa di sostenibilità ambientale promossa dall’Associazione Costruttori Tedeschi di Macchine e Impianti (VDMA), e supportata da OM STILL, con l’obiettivo di concentrare le forze e il know-how delle aziende per conseguire una leadership tecnologica in materia di sviluppo sostenibile. 37

associazioni di categoria e organizzazioni nonché più di 350 aziende associate partecipano all’iniziativa, per la quale è stato realizzato uno stand dedicato nell’ambito della fiera commerciale di logistica dei trasporti, tenutasi a Monaco lo scorso giugno. Con più di 2.000 espositori da 63 paesi e oltre 40.000 visitatori, la manifestazione rappresenta una delle più importanti fiere commerciali internazionali di logistica, mobilità, informatica e gestione della supply chain.

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PARKER HANNIFIN AMPLIA LE POTENZIALITÀ E LE FUNZIONALITÀ DELLA SERIE AC30 PER SODDISFARE LA CRESCENTE RICHIESTA DI APPLICAZIONI PER CONTROLLO MOTORE

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rogettata per essere flessibile, semplice ed affidabile, la serie di inverter AC30 di Parker è ora disponibile con potenze da 0,75 kW a 75 kW in versione ad anello aperto e, con l’opzione encoder, anche con controllo in anello chiuso. Disponibile in cinque frame diverse, l’AC30 offre eccezionali prestazioni nella regolazione in anello aperto di pompe e ventilatori e nel controllo di applicazioni che richiedono l’anello chiuso. In generale l’AC30 trova impiego laddove il controllo affidabile ed accurato della velocità motore sia un requisito essenziale. La serie è idonea al controllo efficiente di motori asincroni oppure servomotori a magneti permanenti

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(PMAC) e gode di una caratteristica importante, quella del modulo encoder, per consentire agli utilizzatori di operare con un inverter in modalità ad anello chiuso piuttosto che in anello aperto. Questo consente di realizzare applicazioni altamente dinamiche come quelle richieste negli avvolgitori e gru dove è fondamentale il controllo accurato di velocità e coppia. L’AC30 è dotato della funzionalità di monitoraggio energetico per adeguare immediatamente la velocità del motore alle reali esigenze dell’applicazione. Il tutto con una notevole riduzione nei consumi energetici che non solo consente di risparmiare denaro ma permette anche di prolungare la durata di funzionamento del

motore, delle pompe, dei ventilatori e dei componenti ausiliari quali condotti aria o tubi. Nonostante il design semplice, l’AC30 non conosce compromessi nelle funzionalità che è in grado di offrire. Gli utenti possono beneficiare delle macro integrate per una serie di applicazioni e del software Parker Drive Developer (PDD), su base Codesys, per sviluppare funzioni logiche e matematiche sofisticate in passato improponibili senza l’impiego di un PLC dedicato. La flessibilità e la costruzione modulare dell’inverter, consentono inotre l’impiego di un‘ampia gamma di moduli di espansione I/O e di bus di comunicazione come Profinet, Profibus and EtherCAT, facilmente integrabili nel dispositivo.

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

IGUS: MIGLIORARE CONTINUAMENTE IL PRODOTTO Una panoramica sull’eccellenza di igus e la presentazione di due nuovi prodotti per l’alimentare

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n questo numero vi presentiamo in maniera più dettagliata igus, leader nella produzione e fornitura di catene portacavi e cuscinetti lubrificanti, che ha un’importante filiale in Italia. Poi illustreremo una novità interessante per l’alimentare: due nuovi materiali per cuscinetti a strisciamento in tecnopolimero destinati al settore alimentare. Igus: il miglioramento continuo Da sempre si dice che la miglior difesa sia l’attacco e questa affermazione sembra essere alla base della strategia di igus, azienda multinazionale con sede a Colonia, oltre 1.600 dipendenti e una presenza attiva con proprie filiali e rivenditori in 69 paesi del mondo, che opera in numerosi comparti industriali. Di fronte alle difficoltà del mercato igus concentra oggi le sue risorse in un duplice sforzo: ❱ migliorare le proprie tecnologie e generare significative innovazioni di prodotto; ❱ adeguare il livello di servizio alle mutate condizioni in cui operano le aziende clienti. Queste, avendo ridotto le scorte di magazzino, tendono ad aumentare la frequenza degli ordini, pur con volumi minori e tempi di consegna ridotti rispetto al passato. Una strategia di miglioramento continuo vera anche per la filiale italiana dell’azienda, che si trova a Robbiate, Lecco, e ospita uffici tecnici, un magazzino in grado di rispondere alle più svariate esigenze e un laboratorio che può apportare personalizzazioni

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Progettare a norma specifica nel settore Food, grazie ai nuovi cuscinetti a strisciamento ad alte prestazioni realizzati con “iglidur A181”, in conformità al Regolamento Ue 10/2011 e alla normativa FDA.

anche spinte ai sistemi modulari prodotti. La tendenza, anche in Italia, è come già detto quella di accorciare i tempi di spedizione offrendo per alcuni articoli la spedizione in 24 ore. La competenza come punto di forza L’attenzione agli aspetti tecnologici è sempre stata per l’azienda un elemento di importanza fondamentale ed è stata la base che ha permesso a igus di affermarsi soprattutto in alcune aree particolari della componentistica: quella dei sistemi per catene portacavi e quella dei cuscinetti autolubrificanti, oltre a quelle - di più recente introduzione - degli snodi sferici e delle guide lineari. In tutti questi comparti, un’elevata conoscenza delle proprietà dei tecnopolimeri e

competenze evolute nei relativi processi di produzione costituiscono una condizione essenziale per poter operare. Per ognuna delle applicazioni tecnologiche a cui igus si rivolge, infatti, si devono considerare le specifiche condizioni di impiego che richiedono ai materiali, di volta in volta, di rispondere a vincolanti criteri di economicità, di resistere a condizioni di alta o bassa temperatura (anche in presenza di agenti chimici aggressivi), di possedere una lunga durata a secco e un basso attrito, di poter sopportare elevati carichi statici e dinamici oppure operare in condizioni di immersione, come anche di poter consentire l’utilizzo in applicazioni alimentari, in cui i materiali devo-

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no sottostare a severe normative di igienicità. Tutto ciò fa comprendere l’importanza per il cliente della competenza del fornitore, che deve essere in grado di offrire non soltanto un componente, ma deve anche assicurare il proprio supporto nella ricerca del materiale e proporre la soluzione più adatta a ogni specifica applicazione. Come nel caso della fornitura di catene portacavi, che sono sistemi complessi sempre in movimento per assicurare il trasporto di energia e dati nell’industria dell’automazione: dalla robotica, alle macchine utensili, agli impianti di sollevamento e movimentazione, macchine lavorazione legno, marmo, plastica, magazzini automatici. Le catene portacavi L’attenzione agli aspetti tecnologici è sempre stata per l’azienda un elemento di importanza fondamentale ed è stata la base che ha permesso a igus di affermarsi soprattutto in alcune aree particolari della componentistica: quella dei sistemi per catene portacavi e quella dei cuscinetti autolubrificanti, oltre a quelle - di più recente introduzione - degli snodi sferici e delle guide lineari. In tutti questi comparti, un’elevata conoscenza delle proprietà dei tecnopolimeri e competenze evolute nei relativi processi di produzione costituiscono una condizione essenziale per poter operare. Per ognuna delle applicazioni tecnologiche a cui igus si rivolge, infatti, si devono considerare le specifiche condizioni di impiego che richiedono ai materiali, di volta in volta, di rispondere a vincolanti criteri di economicità, di resistere a condizioni di alta o bassa temperatura (anche in presenza di agenti chimici aggressivi), di possedere una lunga durata a secco e un basso attrito, di poter sopportare elevati carichi statici e dinamici oppure operare in condizioni di immersione, come anche di poter consentire l’utilizzo in applicazioni alimentari, in cui i materiali devono

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I cuscinetti a strisciamento realizzati con il nuovo materiale plastico “iglidur A160” non richiedono lubrificazione, sono a prova di usura e resistenti ad una grande varietà di acidi e solventi. Essendo inoltre conformi sia alla normativa FDA che al Regolamento Ue 10/2011, anche in caso di contatto diretto, non pregiudicano affatto l’assenza di contaminazione degli alimenti.

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sottostare a severe normative di igienicità. Tutto ciò fa comprendere l’importanza per il cliente della competenza del fornitore, che deve essere in grado di offrire non soltanto un componente, ma deve anche assicurare il proprio supporto nella ricerca del materiale e proporre la soluzione più adatta a ogni specifica applica-zione. Come nel caso della fornitura di catene portacavi, che sono sistemi complessi sempre in movimento per assicurare il trasporto di energia e dati nell’industria dell’automazione: dalla robotica, alle macchine utensili, agli impianti di sollevamento e movimentazione, macchine lavorazione legno, marmo, plastica, magazzini automatici. I cuscinetti autolubrificanti L’altra linea primaria di prodotti igus è costituita dai cuscinetti autolubrificanti. Questi componenti hanno costituito per l’azienda una sfida tecnologica in un contesto in cui si riteneva difficile poter sostituire i classici materiali metallici con tecnopolimeri plastici. Ma grazie all’elevata conoscenza dei componenti e delle tecnologie utilizzabili, i laboratori di ricerca della società di Colonia sono riusciti a presentare al mercato una vasta gamma di cuscinetti realizzati in tecnopolimero autolubrificante con evidenti vantaggi, soprattutto economici, rispetto alle soluzioni tra-dizionali. I cuscinetti e le boccole autolubrificanti igus sono realizzati secondo varie configurazioni utilizzando tecnopolimeri diversi in funzione delle specifiche applicazioni. Così pure molto diverse sono le dimensioni che vanno da quelle di minuscole boccole fino a quelle di cuscinetti con un diametro massimo di 150 mm. Questi componenti, nelle loro svariate tipologie, hanno rapidamente trovato impiego in numerosi settori industriali, dall’industria automotive a quella degli elettrodomestici, dal settore medicale, del fitness, dei mobili e dell’arredamento, della nautica, per citare

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solo alcuni tra i principali mercati di riferimento. Tra i motivi del successo incontrato dai cuscinetti autolubrificanti igus, oltre al fattore economico e alla disponibilità di una vastissima gamma di prodotti standard, c’è quello di non richiedere manutenzione e di poter lavorare a lungo e in modo affidabile anche in condizioni severe, in presenza di sporco, acqua e polvere. Cuscinetti a strisciamento in materiale plastico, ricetta europea In occasione della fiera di Hannover del 2013, igus ha presentato due nuovi materiali per cuscinetti a strisciamento in tecnopolimero destinati al settore alimentare. Si tratta del nuovo tecnopolimero ad alte prestazioni tribologicamente ottimizzato “iglidur A181” e del nuovo materiale low cost resistente ai fluidi di esercizio “iglidur A160”, entrambi in grado di soddisfare sia la normativa FDA (U.S. Food and Drug Administration) che il Regolamento Ue 10/2011 riguardanti il settore alimentare. Grazie ad un’elevata resistenza all’abrasione, un basso assorbimento di umidità e un’ottima resistenza chimica, tutti e due sono particolarmente indicati per applicazioni a contatto diretto con gli alimenti. iglidur A181: standard europeo per il settore alimentare iglidur A181 è un prodotto derivato dall’ottimizzazione del materiale ad alte prestazioni iglidur A180, che fa parte del collaudato programma esente da lubrificazione igus di materiali e componenti conformi alla normativa FDA. Il materiale soddisfa anche i requisiti del Regolamento Ue 10/2011, ancora più stringenti rispetto alle normative FDA. Questo permette sia ai costruttori dell’industria meccanica che agli utenti di progettare e trasformare nuove macchine con maggiore sicurezza di pianificazione. I nuovi cuscinetti consentono una pressione superficiale

ammissibile di massimo 25 MPa. Nel funzionamento a secco e continuo sono possibili velocità massime di 0,8 m/s in rotazione e 3,5 m/s in traslazione lineare. La temperatura massima a breve termine ammissibile è di 110 °C. iglidur A160: per tenere testa a prodotti chimici aggressivi Il nuovo cuscinetto low cost per l’impiego in ambito chimico iglidur A160 presenta un’ottima resistenza nei confronti di una grande varietà di acidi e solventi. Questo lo rende ideale per applicazioni nel settore alimentare e nell’industria degli imballaggi dove, per rispondere ai restrittivi requisiti d’igiene, molto spesso si ricorre per la pulizia ad aggressivi prodotti chimici. Questo materiale esente da lubrificazione permette di mantenere gli alimenti incontaminati anche in caso di contatto diretto, grazie alle conformità alla normativa FDA e al regolamento Ue 10/2011. Il nuovo iglidur A160 offre poi un buon rapporto qualità-prezzo, abbinando bassi valori di attrito ad un’elevata resistenza all’usura e all’azione di agenti chimici. Il nuovo cuscinetto low cost per l’impiego in ambito chimico è quindi la perfetta alternativa antiusura alle bronzine a strisciamento realizzate con materiali plastici generici con relativa resistenza ai fluidi di esercizio. Ottimizzati tribologicamente e sottoposti a intensi test specifici, queste due “new entry” si inseriscono perfettamente nella gamma di cuscinetti a strisciamento convenienti ed esenti da lubrificazione di igus, in ognuno dei quali c’è tutto il know-how maturato dall’azienda di Colonia in 30 anni di esperienza nella ricerca sui materiali. I nuovi materiali iglidur sono disponibili a magazzino a partire dal giugno 2013 in 12 misure standard per cuscinetti a strisciamento ed è su questa base che la gamma sarà, in futuro, continuamente ampliata. Sono possibili anche soluzioni speciali, create su misura per ogni cliente.

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ISPEZIONE AD ALTA VELOCITÀ DEI BISCOTTI ROTTI

utrition & Santé è il leader europeo nella produzione di alimenti organici e salutistici. I biscotti escono dalle sue linee di produzione a gruppi di 4 o 5 unità che sono quindi avvolti in confezioni e inseriti nei loro imballi di cartone ad alta velocità. “Per noi, i biscotti rotti sono un difetto critico. Non solo volevamo incrementare la percezione di qualità dei nostri prodotti da parte dei nostri clienti, ma volevamo anche eliminare i rischi di errata

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sigillatura delle confezioni a causa della presenza di briciole di biscotti”, spiega Fabien Ployon, Direttore della Produzione presso lo stabilimento Nutrition & Santé di Annonay, Francia. “Abbiamo esaminato i sistemi di visione sul mercato e ci siamo messi in contatto con una serie di aziende. Tutte, tranne Keyence, hanno declinato la proposta a causa dei nostri requisiti di velocità, che permettono una finestra di soli 150 ms per l’ispezione di ogni gruppo”. “Avevamo bisogno di una soluzione

di rilevamento che potesse gestire le enormi quantità di biscotti trattati ogni minuto e funzionasse 24 ore al giorno. Abbiamo installato e programmato il sistema di visione CV5000 con l’assistenza del reparto tecnico di Keyence. Il rilevamento dei bordi viene eseguito da due telecamere poste circa 20 centimetri al di sopra dei biscotti su ogni linea. E’ stato necessario creare un programma differente per ciascuna delle circa trenta forme e dimensioni trasportate su ogni linea”. “Il rilevamento dei bordi è solo uno dei 19 strumenti di ispezione disponibili insieme ai sistemi di visione CV-5000 Keyence. Ciascuno di essi permette di creare un’applicazione di rilevamento in modo semplice e rapido. “Benché non avessimo alcuna precedente esperienza nei sistemi di visione, è stato facile impostare e utilizzare il CV-5000. E’ stato necessario un breve periodo di tempo per ottimizzarlo in base alle nostre necessità, ma ora ci è familiare e abbiamo intrapreso un processo di miglioramento continuo”, aggiunge il Sig. Ployon. Questa applicazione di ispezione dei

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biscotti è stata possibile grazie alla velocità di rilevamento del CV-5000 Keyence, il più potente sistema di visione autonomo sul mercato. Per esempio, esso permette di elaborare 1 milione di pixel in 20,5 ms. Questa potenza elaborativa rende possibile anche eseguire ispezioni multiple e migliora ulteriormente l’affidabilità delle ispezioni inprocess grazie alla sua ripetibilità senza rivali (sette volte superiore a quella degli standard attuali) e alle molte funzioni di elaborazione delle immagini che ottimizzano la precisione di ispezione. I modelli della Serie CV-5000 sono controllati da un motore di elaborazione delle immagini a colori ad alta velocità e da una CPU RISC (Reduced Instruction Set Computer) ad alta velocità. Entrambi sono supplementati da due DSP (Digital Signal Processor) progettati specificamente per

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l’elaborazione di immagini. Tutti i modelli della Serie CV-5000 utilizzano questi quattro processori per raggiungere il parallel processing e ottenere la massima velocità di elaborazione possibile – circa il doppio di quella dei principali modelli disponibili sul mercato. Il sistema è inoltre dotato di una memoria a doppio buffer che gli permette di accettare il prossimo ingresso di trigger durante l’elaborazione di un’immagine. “Poiché il sistema di visione CV-5000 funziona più velocemente delle nostre linee, esso ci offre un’indiscutibile flessibilità. Funziona sette giorni alla settimana e siamo molto soddisfatti della sua affidabilità e stabilità di rilevamento”, conclude il Sig. Ployon. Da oltre 30 anni, Nutrition & Santé è guidata dalla semplicissima idea che ciò che mangiamo influisce sulla nostra salute. Ciò che era so-

stenuto da pochissimi nel passato è diventato virtualmente il modo di pensare più diffuso, oggi che il ‘naturalmente corretto’ è ubiquo. Il Gruppo Nutrition & Santé è presente in tutti i canali della distribuzione e nei segmenti chiave dei cibi organici e salutistici. Esso può contare su Gerblé, Isostar, Gerlinéa, Milical, Modifast, Pesoforma, Céréal Bio, Soy e altri marchi di elevato profilo per incrementare le sue esportazioni. Queste forze hanno permesso al gruppo di diventare un protagonista in cinque segmenti – cibi salutistici quotidiani, prodotti nutrizionali per la perdita di peso, nutrizione sportiva, cibi organici e alternative a base vegetale. Nel 2011 aveva 1.100 dipendenti nei suoi quattro stabilimenti di produzione specializzati e gestiva una rete di distribuzione in oltre 40 Paesi, incluso il Giappone.

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VLT® INTEGRATED SERVO DRIVES ISD 510, DRIVES COMPATTI ED INTELLIGENTI PER APPLICAZIONI IN CAMMA ELETTRONICA

Le più recenti soluzioni introdotte da Danfoss VLT Drives per i settori del Food & Beverage e del Packaging, sono più orientate ad applicazioni in cui siano richieste alta dinamica e flessibilità.

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l VLT® ISD 500 combina in un unico involucro l’alta performance dei motori a magneti permanenti e l’elettronica dell’inverter. Una combinazione perfetta che rende questo prodotto ideale per questi tipi di applicazioni. La caratteristica della decentralizzazione dell’ISD 500 offre benefici nell’installazione e nell’utilizzo. A seconda del tipo di applicazione, possono essere integrati nel sistema servo drive, fino a 60 inverters. Le funzionalità di motion control integrate, fanno sì che le sequenze di movimento avvengano in maniera indipendente. I drives compatti sono ideali per applicazioni complesse dove si richiede una struttura modu-lare e un numero variabile di assi. La programmazione delle unità ISD 500 è basata su un linguaggio IEC 61131-3, per il colle-

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gamento dei vari drives vengono utilizzati cavi ibridi, per un’installazione semplice e veloce. Il nuovo VLT® Integrated Servo Drive ISD 510 copre una gamma di coppia nominale da 1,7 a 15 Nm ed è equipaggiato con un bus di comunicazione basato su Ethernet quali EtherCAT e Powerlink. Gli azionamenti sono alimentati tramite un quadro Servo Access Box (SAB), che genera 600 V di tensione di alimentazione DC e migliora la densità di potenza. Il SAB si basa sulle ottime prestazioni dei convertitori di frequenza VLT® Danfoss e raggiunge i 7,5 kW di potenza. Dotato di pannello di controllo locale (LCP) che permette una veloce messa in servizio, la diagnosi ed il supporto per le chiamate di servizio di assistenza tecnica, il SAB

può anche essere collegato direttamente alla singola unità ISD 500. A seconda dell’applicazione, sono disponibili due linee di uscita separate in grado di fornire fino a 32 unità ciascuno, per un massimo di 64 unità per SAB. Questa possibilità di riduzione ad un singolo dispositivo all’interno del quadro riduce significativamente il volume di installazione. Un encoder master può anche essere collegato direttamente alla scatola. Come per il precedente sistema ISD 410, in un’installazione in serie, la prima unità ISD 510 è controllata dal SAB tramite un cavo di alimentazione ibrida. Questo cavo trasporta la tensione di alimentazione 600 V DC, 24 V DC ed il bus dell’azionamento. I segnali sono in loop da un motore all’altro in una configurazione daisy-chain.

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Questo elimina la necessità di cavi di retroazione separati o scatole di connessione aggiuntivi. Le prime versioni delle unità ISD 510 sono dotate di Safe Torque Off (STO), l’implementazione delle funzioni di sicurezza, è in fase di preparazione. I VLT® Integrated Servo Drive ISD 510 si basano su motori sincroni a magneti permanenti, con motore ed elettronica in un unico involucro. Le unità sono conformi alla classe di protezione contro le vibrazioni 3M7 e sono costruiti con grado di protezione IP67, IP65 anche per la tenuta meccanica. Le unità sono disponibili in quattro dimensioni di flangia, a seconda dell’applicazione è possibile ordinare una flangia customizzata. I clienti

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possono scegliere tra resolver ed encoder assoluti monogiro o multigiro per il feedback sull’unità. I motori sono disponibili in opzione con un freno di stazionamento magnetico per mantenere la posizione in caso di mancanza di corrente, per esempio in applicazioni di soffiaggio, prevenendo danneggiamenti meccanici dovuti ad una eventuale discesa dell’asta di stiro.

Sono disponibili tre connettori anche sull’azionamento da utilizzare per collegare un encoder esterno in applicazioni di posizionamento ad alta precisione, oppure per collegare ingressi o uscite esterni o uscite direttamente sull’azionamento tramite la porta Ethernet, oppure per collegare l’ LCP per la messa in servizio o la diagnostica. Per operazioni di Engineering, Danfoss utilizza la programmazione IEC 61131-3 per fornire un sistema aperto con ampia gamma di funzioni per camma elettronica, sincronizzazione e funzioni motion. Questi servoazionamenti ad alta precisioni sono particolarmente adatti per le applicazioni nel settore del Food & Beverage e del Packaging, così come molti altri settori di movimentazione materiali.

Riviste e portale tecnici che presentano macchine e tecnologie per l’industria del food&beverage e packaging

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IL NUOVO ANALIZZATORE DI GAS DANSENSOR PER TERMOFORMATRICI E TERMOSIGILLATRICI GARANTISCE UN MAGGIORE CONTROLLO DI PROCESSO ED UNA MIGLIORE TRACCIABILITÀ

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ansensor, società del gruppo MOCON (NASDAQ: MOCO) ha lanciato un nuovo analizzatore di gas in linea per il confezionamento in atmosfera modificata all’interno di macchine termoformatrici e termosigillatrici. Il nuovo MAP Check 3 Vacuum permette di offrire ai propri utilizzatori sia un maggiore controllo di processo, che una più accurata tracciabilità. Questo nuovo analizzatore è adatto per il confezionamento di una vasta gamma di alimenti freschi tra cui carne, pollame, pesce e prodotti da forno. “Per venire incontro alla crescente esigenza di poter disporre di dati che siano in grado di tracciare il percorso di un prodotto anche dopo che quest’ultimo ha lasciato lo stabilimento, ne abbiamo potenziato la capacità di connessione, affinché la continua registrazione dei dati ad opera di MAP Check 3 Vacuum possa garantire la rintracciabilità di ogni singolo prodotto per quanto riguarda i residui d’ossigeno ed, opzionalmente anche quelli d’anidride carbonica. Il tutto avviene in tempo reale e senza la necessità di rimuovere le confezioni dalla linea per eseguire test di tipo invasivo.” afferma Karsten Kejlhof, direttore marketing e vendite di Dansensor. MAP Check 3 analizza in continuo il contenuto di gas delle confezioni prima che queste vengano sigillate. Attraverso un display touch screen, l’operatore può creare dei programmi per ogni tipologia di prodotto.

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Mentre la confezionatrice è in funzione, MAP Check 3 Vacuum estrae un campione di gas direttamente dalla campana/ stampo e fornisce una lettura dell’ossigeno residuo da un calcolo della media di gas presente (ed opzionalmente anche di anidride carbonica) per ogni lotto di produzione. Se i livelli di gas si avvicinano ai limiti prestabiliti, MAP Check 3 Vacuum lo rende noto all’operatore. Se i limiti vengono superati, la confezionatrice viene immediatamente bloccata, riducendo in questo modo al minimo l’eventualità di un possibile richiamo dei prodotti. Anche i costi di manodopera, riconfezionamento e sprechi di prodotto vengono drasticamente ridotti rispetto ai test manuali off-line che risultano invasivi e distruttivi. MAP Check 3 Vacuum possiede alcune

caratteristiche in comune con gli altri analizzatori MAP Check 3, ovvero ha un’elevata capacità di registrazione dati e di connessione via Ethernet e USB. E’ inoltre in grado di garantire lo stesso tipo di controllo in linea rispetto agli altri “membri della famiglia”, ovvero MAP Check 3 e MAP Check 3 Pressure. Il lancio di MAP Check 3 Vacuum sta a significare che Dansensor può fornire degli analizzatori adatti a qualunque tipo di confezionamento, assicurando quindi degli ottimi livelli qualitativi alla vostra produzione unitamente al massimo risparmio ed alla massima affidabilità. Questo dispositivo andrà a sostituire il precedente modello CMV-2 della Dansensor. Anche MAP Check 3 Vacuum può essere utilizzato in abbinamento al miscelatore in linea MAP Mix Provectus.

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Prestazioni hard real-time al minor costo di sempre

POWERLINK È OGGI PRESENTE ANCHE SUL PROCESSORE INTEL® ETHERNET CONTROLLER I210

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n jitter estremamente basso è una richiesta fondamentale in applicazioni con dozzine o addirittura centinaia di assi sincronizzati per poter raggiungere un elevato livello di prestazioni. Sinora questa necessità non è mai stata supportata da controller Ethernet standard. L’Intel® Ethernet Controller I210 è il primo controllore Ethernet standard che supporti pienamente i requisiti temporali di POWERLINK, l’unico sistema di comunicazione aperto, indipendente e libero da licenze in grado di garantire prestazioni hard real-time.

“L’utilizzo di POWERLINK oggi è reso ancora più facile e meno costoso grazie a questo controller Ethernet standard sviluppato da uno dei principali produttori mondiali di semiconduttori. - afferma Stefan Schönegger, Direttore Generale di EPSG, Ethernet POWERLINK Standardization Group - “Il dispositivo INTEL fornisce una ulteriore prova della vera indipendenza di POWERLINK, soprattutto a confronto con le reti che richiedono ASIC proprietari.” Con l’Intel Ethernet Controller I210, i nodi di connessione POWERLINK non devono essere implementati su hardware programmabile, il che rafforza il concetto di tecnologia aperta basata su componenti standard. I controller Ethernet standard saranno sempre meno costosi di una soluzione proprietaria, dato che sono prodotti in volumi massivi. In questo modo è sicuramente ridotta

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anche la spesa necessaria per l’implementazione di soluzioni POWERLINK hard real-time. Come dichiara Dawn Moore, general manager di Intel Networking Division: “Gli utenti POWERLINK possono raggiungere alti livelli di prestazioni e predicibilità a un prezzo più basso con l’Intel Ethernet Controller I210. Il nostro controllore Ethernet standard elimina la necessità di usare sistemi proprietari più costosi, e aiuterà i client a realizzare soluzioni POWERLINK in modo più rapido ed economicamente efficiente.” Con un footprint davvero molto contenuto del package: un QFD da 9x9 mm a 64-pin, l’Intel Ethernet Controller I210 riduce le dimensioni richieste per le schede, riducendo ulteriormente i costi e rendendo l’implementazione di POWERLINK ancora più agevole in dispositivi

con spazio limitato dalle piccole dimensioni. Company background The Ethernet POWERLINK Standardization Group (EPSG) is an independent organization founded in 2003 by leading companies from the fields of motion control and automation technology. Its aims are the standardization and further development of the POWERLINK protocol first introduced by B&R in 2001. This high-performance real-time communication system is an advanced protocol based on the IEEE 802.3 Ethernet standard designed to ensure real-time data transfer in the microsecond range. The EPSG cooperates with leading standardization organizations such as CAN in Automation (CiA) and the IEC. Anton Meindl, business manager of Controls at B&R, is the organization’s CEO.

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SOCOMEC PRESENTA I NUOVI UPS DA 250 E 500 KW. LA GAMMA DELPHYS GREEN POWER 2.0 È ORA COMPLETA

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ocomec annuncia la nascita dei modelli di UPS da 250 e 500 kW della gamma Green Power 2.0, risultato di una ricerca sugli ultimi sviluppi tecnologici dei sistemi di continuità trifase. I modelli Green Power 2.0 da 250 e 500 kW ereditano i vantaggi dei precedenti investimenti fatti sulla tecnologia degli IGBT a 3 livelli. Con questa tecnologia, Green Power 2.0 raggiunge un’efficienza pari al 96% in doppia conversione VFI (Voltage Frequency Independent). La gamma UPS risulta pertanto conforme alle normative di protezione ambientale, consentendo di risparmiare energia senza inficiare su performance e disponibilità. Questi livelli di perfor-

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mance, inoltre, sono stati testati e verificati da un ente indipendente. (TÜV SÜD o Bureau Veritas). Grazie al suo fattore di potenza unitario in uscita (PF=1), il nuovo modello da 500 kW offre agli utenti piena potenza , in conformità alla norma IEC 62040-3; il tutto per una capacità di potenza totale ed unica di 4MW. Questo fa del nuovo Green Power 2.0 la soluzione perfetta per le esigenze di alto livello di complessità nel mondo dei Data Center. Le soluzioni Green Power di Socomec, dimensionate per applicazioni fino a 4 MW, mirano a diventare un punto di riferimento tecnico per raggiungere l’alta disponibilità, l’efficienza energetica e ridurre le problematiche di

spazi (footprint), che costituiscono le sfide attuali e future per i Data Center di medie e grandi dimensioni. Affiancate a una serie di servizi dedicati e a soluzioni di efficienza energetica, sono ideate per server condivisi o cloud pubblici così come per grandi Data Center. La gamma Green Power 2.0 sta guadagnando rapidamente il consenso del mercato perché i clienti realizzano che l’alimentazione nelle applicazioni mission critical, come i Data Center, rappresenta l’aspetto fondamentale dell’architettura: in questo senso Socomec è in grado di fornire soluzioni e servizi che possono essere integrati perfettamente nell’impianto del cliente, anche attorno a sistemi già presenti.

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TNA LANCIA IL MASSIMO DEI SISTEMI DI INSAPORIMENTO IN MACCHINA

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na è lieta di annunciare il lancio di intelli-flav® OMS 5, che offre la massima flessibilità in applicazioni di insaporimento in macchina (OMS). La tna intelli-flav® OMS 5, la più recente evoluzione nella gamma intelliflav® di attrezzature d’avanguardia per l’insaporimento, crea una copertura e un sapore uniformi sia per applicazioni a umido che a secco. Completamente integrata sia con sistemi di spruzzatura d’olio che di iniezione di aromi, la nuova attrezzatura OMS di tna fornisce un controllo totale dell’adesione e rapidi cambiamenti di aromi per le linee di produzione di snack. Progettata per offrire la nostra rinomata combinazione di prestazioni, semplicità e flessibilità, la tna intelli-flav® OMS 5 è dotata di un sistema reattivo variabile di insaporimento in massa, con una pesatrice dinamica a vibrazione per controllare direttamente lo spruzzo d’olio e il flusso della polvere nel tamburo. Ciò consente di applicare uniformemente al prodotto una quanti-

tà proporzionale precisa di insaporitore per migliorare la copertura e la dispersione dell’aroma. Ulteriori vantaggi prestazionali vengono realizzati migliorando la posizione dello scarfplate sull’alimentazione della tna intelli-flav® OMS 5. Montato sul bordo del tamburo, lo scarf dirige meglio il prodotto nella zona di spruzzatura e aromatizzazione, creando un insaporimento di alta qualità. Inoltre, il trasportatore di alimentazione smerlato di nuova concezione consente un maggiore ingresso di prodotto nel tamburo di insaporimento, e contemporaneamente aiuta a controllare la direzione del prodotto per avere una maggiore precisione e una riduzione degli scarti. Di disegno semplice e modulare, la tna intelli-flav® OMS 5 è completamente racchiusa per

accrescere i livelli di igiene e la facilità di pulizia. Inoltre, un nuovo tamburo girevole migliora l’accessibilità alle aree difficili da raggiungere, semplificando così le operazioni giornaliere. La tna intelli-flav® OMS 5, una grande aggiunta alla nostra gamma d’avanguardia intelli-flav®, è stata appositamente progettata per spingere i limiti prestazionali dell’insaporimento in macchina, e al tempo stesso far fronte alle più recenti problematiche d’insaporimento affrontate dalle aziende di produzione alimentare.

SIEMENS N°1 IN SOSTENIBILITÀ Siemens è stata classificata come l’azienda più sostenibile all’interno del prestigioso indice internazionale Dow Jones sulla sostenibilità (DJSI) pubblicato da un’associazione di investitori. La posizione raggiunta dimostra l’incontestata leadership della Società sul tema sostenibilità in sette settori industriali. Questo riconoscimento, ricevuto da Siemens anche lo scorso anno, è il più alto che un’azienda possa raggiungere nel DJSI. Inoltre, Siemens è stata ancora una volta classificata come l’azienda più sostenibile del proprio settore, che fa parte del segmento Capital Goods. Di questo settore industriale fanno parte anche General Electric, Philips e 3M. Siemens ha ulteriormente migliorato la propria posizione rispetto allo scorso anno, ricevendo il suo punteggio migliore. “Essere an-

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cora una volta il numero uno è una dimostrazione del successo ottenuto negli ultimi anni nell’orientare la società sistematicamente e con rigore verso la sostenibilità”, ha dichiarato Barbara Kux, Chief Sustainability Officer e membro del Managing Board di Siemens. La strategia, la struttura, i programmi e i processi adottati hanno dato prova del loro valore. “Ora stiamo raccogliendo i frutti del nostro lavoro, in tutti i campi. Nella gestione della supply chain, ad esempio, non solo abbiamo raggiunto risparmi per oltre un miliardo nel corso degli anni scorsi, ma abbiamo anche introdotto una qualificazione dei fornitori basata sul rischio. E più di oltre 1.000 fornitori hanno preso parte ai nostri audit sull’efficienza energetica”, ha aggiunto Kux. Le tecnologie rispettose dell’ambiente

sono per Siemens un settore di business importante e in continua crescita. Dal 2008, la Società ha incrementato il fatturato generato dai prodotti e dalle soluzioni “verdi” da 19 miliardi a 33 miliardi di euro, una cifra che oggi equivale al 42% del fatturato totale. Nell’esercizio fiscale 2012, l’offerta ecofriendly di Siemens ha permesso ai clienti di tagliare le proprie emissioni di CO2 di circa 332 milioni di tonnellate. Siemens ha inoltre ricevuto una valutazione molto positiva nel Carbon Disclosure Project (CDP) grazie agli sforzi sostenuti nell’ambito della riduzione della CO2 e nella battaglia contro il cambiamento climatico. La CDP è supportata da più di 722 investitori istituzionali che, assieme, amministrano asset per un totale di oltre 87 trilioni di dollari.

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B&R AMPLIA LA FAMIGLIA DELLE NOTE HMI POWER PANEL Pannello operatore o controllore con touch screen

dotazione di due interfacce Ethernet, due porte USB e una estesa tipologia di configurazioni opzionali.

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&R aggiunge due nuove serie alla riuscita famiglia di HMI Power Panel: i pannelli operatori Power Panel serie-T e i controllori Power Panel serie-C, entrambi caratterizzati da display touch. Equipaggiato con un browser embedded, il terminale Power Panel T30 è totalmente web compatibile e può essere usato anche come client VNC. Le serie di terminali sono offerte con display TFT nelle dimensioni da 4,3” fino a 10,1” con

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HMI ad alte prestazioni con un’ampia gamma di connessioni accessorie Il controllore Power Panel C70 è equipaggiato con una CPU a 333 MHz Intel® AtomTM, 256 MB di memoria DDRAM, 16 kB di FRAM e con 2 GB di memoria flash EEPROM a bordo. Questo controllore è dotato di touch screen con display in tre dimensioni possibili, che vanno da 5,7” fino a 10,1”. In aggiunta, per raggiungere tempi di ciclo a partire da 1 ms, il Power Panel C70 è offerto con un’interfaccia POWERLINK e una Ethernet standard, con 2 porte USB 2.0 e con la tecnologia di comuni-

cazione X2X Link oltre alle connessioni opzionali RS232, RS485 e CAN in grado di garantire una vasta gamma di possibilità di collegamento a dispositivi periferici. Entrambe le serie di dispositivi hanno un design estremamente compatto, un minimo ingombro nella profondità di installazione e una collocazione intelligente dell’attacco dei cavi: tutto questo rende il pannello semplice da montare e in grado di ridurre lo spazio occupato. E poiché queste due famiglie non hanno hard disk, ventole o batterie, non richiedono nessuna manutenzione. Il frontale del pannello con protezione IP65, rende questo sistema estremamente adatto per applicazioni dove l’igiene rappresenta una parte preponderante.

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…SELEZIONATRICE PONDERALE BIZERBA CWF. PERFETTA PER I PRODOTTI CONFEZIONATI…

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e selezionatrici ponderali CWF Bizerba consentono la gestione del flusso di confezioni, suddividendo e selezionando i prodotti in base a classi di peso liberamente definibili o prescritte ai sensi di legge. A tal fine il peso viene confrontato con il valore di riferimento memorizzato nel database e le confezioni di peso non conforme vengono espulse dalla linea di produzione. A seconda del peso e formato dei prodotti, le CWF possono raggiungere un rendimento fino a 400 confezioni al minuto.

All’avanguardia nel controllo in linea conformemente alla normativa sui prodotti preconfezionati Ai sensi delle norme sui prodotti preconfezionati, i produttori di generi alimentari sono tenuti a verificare il contenuto di tutti i prodotti destinati al commercio per assicurarne la correttezza. Ad esempio, la quantità di riempimento non deve scendere al di sotto di un valore medio e deve essere documentata in modo continuo e completo durante il processo di produzione. Per questo le selezionatrici CWF forniscono tutti i dati di produzione sia in formato cartaceo sia digitale. Grazie all’esecuzione in acciaio inox e al grado di protezione IP65 che consentono la pulizia con acqua, sono idonee all’impiego nella cosiddetta “area grigia”, ovvero quello stadio intermedio di lavora-

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zione che precede il confezionamento ed è sottoposto a controllo igienico. In caso di rottura di una confezione in fase di produzione, la pulizia è presto fatta: grazie alla progettazione ed esecuzione accurate, le selezionatrici non presentano infatti angoli dove potrebbe annidarsi lo sporco indesiderato. In conformità alla nuova Direttiva 2004/22/CE (MID) sugli strumenti di misura, la prima verifica con successiva valutazione della conformità MID può essere eseguita a cura del Servizio assistenza Bizerba. Grazie all’esclusiva “routine di apprendimento”, i prodotti possono essere caricati autonomamente anche in un secondo momento, senza necessità di verifica metrologica successiva e con determinazione simultanea dell’offset statico-dinamico delle nuove confezioni. Tutti i dati essenziali sott’occhio Gli operatori, i responsabili di produzione e il management possono accedere a tutte le informazioni necessarie attraverso un comodo display monocromatico munito di tasti funzione disposti per aree tematiche oppure, su richiesta, tramite un’interfaccia touch-screen a colori da 12,1”. Dal tachimetro digitale alla visualizzazione a barre delle ultime confezioni, fino alla curva gaussiana, la visualizzazione del processo

Selezionatrice ponderale CWF

consente un controllo sistematico finalizzato all’ottimizzazione delle eccedenze di prodotto. Grazie alla tecnologia multi-display della CWF, è possibile prevedere più unità di comando installate in vari punti della linea di produzione, ad es. display remoti. Con l’ausilio di una stampante di listati integrata, una Memocard, una comune chiavetta USB o del software _statistics. BRAIN Bizerba, è possibile visualizzare, salvare e analizzare statistiche a breve e lungo termine.

Interfaccia utente touch-screen ergonomica

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SPS IPC DRIVES ITALIA TAGLIA CON SUCCESSO IL TRAGUARDO DELLA TERZA EDIZIONE E GUARDA AL FUTURO

Grande soddisfazione per il risultato di un’edizione che testimonia che ‘l’automazione elettrica’ è la forza trainante per il nostro tessuto produttivo e la risposta strategica al delicato momento congiunturale.

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li oltre 18.000 visitatori registrati alla terza edizione di SPS IPC Drives Italia hanno decretato il successo della manifestazione svoltasi a Parma dal 21 al 23 maggio 2013; un successo che ha visto sin dalla prima edizione un trend di crescita rilevante (+24% rispetto all’edizione 2012) e che ha confermato l’autorevolezza della manifestazione nel panorama fieristico italiano per il settore dell’automazione elettrica. I visitatori, di alto profilo professionale, sono il grande patrimonio di SPS IPC Drives Italia e il grado di soddisfazione da loro espresso nei sondaggi conferma la misura del valore della manifestazione. Nonostante una dominanza di visita-

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tori provenienti da Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, pari all’86%, anche le regioni del Centro (+62%) e del Sud (+83%) registrano significative crescite mostrando una distribuzione territoriale sempre più estesa. A livello settoriale da evidenziare la conferma, nelle prime due posizioni, di Movimentazione e Robotica e Produzione Elettronica. Interessante segnalare che il settore Energia si è attestato in terza posizione superando Packaging e Meccanico/Siderurgico (questi primi 5 settori rappresentano il 50% dei visitatori). La forte presenza di attori del settore energia fa comprendere l’attenzione che il mercato ha nei confronti di un tema così attuale e prioritario per le aziende sia in termini di costi sia di

strategie di medio-lungo periodo. Un dato di assoluto valore è rappresentato dai 4532 Titolari, Amministratori Delegati e Direttori Generali che hanno visitato SPS Italia. Una partecipazione che ha un sapore particolare in quanto più unica che rara: il fatto che il 25% dei visitatori sia stato rappresentato dai veri decisori aziendali ha permesso a molti espositori di concretizzare contatti ad alto livello direttamente in fiera. Un ulteriore dato interessante emerge dall’analisi della tipologia di aziende che hanno visitato SPS Italia. Pur con la conferma di una pervasiva presenza di Costruttori di Macchine (30%), l’azione promozionale di marketing rivolta agli End User, iniziata nel 2012, ha dato ulteriori frutti con

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circa un migliaio di visitatori di altrettante aziende. Da segnalare anche il format delle Tavole Rotonde che ha contraddistinto le tre giornate con i seguenti temi: “Scenari futuri dell’automazione: parola d’ordine re-industrializzazione”; “Internet of Things e Tecnologie Wireless / Cloud Computing e Automazione”; “Sistemi di Progettazione e Simulazione”; “Processi produttivi nell’industria alimentare”. L’apprezzamento di questa nuova modalità ha trovato riscontro nelle numerose presenze che hanno caratterizzato questi momenti di incontro e confronto. Un numero su tutti: +70% in termini di affluenza alle tavole rotonde dedicate alle nuove tecnologie. Il fil rouge di questa edizione di SPS Italia, rappresentato da un focus particolare sul settore Food & Beverage, ha avuto il suo momento culminante nella tavola rotonda del 23 maggio durante la quale i principali fornitori di automazione si sono confrontati con i responsabili di primarie aziende della filiera alimentare per discutere di qualità, tracciabilità, sostenibilità, efficienza produttiva e sicurezza. Guardiamo avanti: lavori in corso per il 2014 L’obiettivo di rendere la Fiera SPS sempre più specialistica si è concretizzata definendo azioni e progetti focalizzati al settore dell’automazione elettrica. Da qui una presenza sempre più significativa di System Integrator e da quest’anno anche di Distributori. Questo è il punto di partenza per la pianificazione per l’edizione del 2014 durante la quale intendiamo dare maggiore visibilità all’intera filiera dell’automazione potendo contare sui vari attori siano essi fornitori di componenti e sistemi, integratori, distributori, produttori di software industriale. L’iniziativa del fil rouge proseguirà anche nella prossima edizione, dall’ultimo incontro con l’Advisory

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Panel è stato selezionato il settore Farmaceutico e Chimico al quale stiamo già rivolgendo la nostra attenzione e che vedrà protagonisti primarie aziende di questo comparto. In attesa di incontrarci nuovamente a Parma nel maggio 2014, Messe Frankfurt Italia ha già pianificato gli eventi di autunno. Il primo appuntamento è a Bologna a Palazzo Re Enzo il 6 e 7 novembre con “Telecontrollo 2013” (www. forumtelecontrollo.it) occasione di incontro tra Tecnologia e Pubblica Amministrazione con un focus specifico sulle Reti di Pubblica Utilità. Seguirà l’evento istituzionale, secondo incontro FIMI (Forum Internazionalizzazione Made in Italy), che si svolgerà a Milano, presso la sede del Sole24ore, il prossimo 14 novembre. Sarà l’occasione per ascoltare le testimonianze delle eccellenze del Made in Italy e riscoprire la strategicità del manufacturing nel rilancio del sistema Paese.

Informazioni essenziali su Messe Frankfurt Messe Frankfurt è uno degli enti fieristici leader internazionali che vanta un fatturato di 536,9 milioni di euro e un organico di 1.833 collaboratori. Il Gruppo Messe Frankfurt vanta una rete mondiale composta da 28 società affiliate e circa 50 Sales Partner internazionali. Grazie a questa rete Messe Frankfurt è presente in oltre 150 Paesi. In più di 30 poli fieristici del mondo si svolgono manifestazioni “made by Messe Frankfurt”. Nel 2012 Messe Frankfurt ha organizzato un totale di 109 fiere, di cui oltre la metà all’estero. 578.000 metri quadrati di superficie di cui dispone Messe Frankfurt sono attualmente occupati da dieci padiglioni ed un centro congressi ed essi annesso. La Società fieristica è in mano pubblica: la Città di Francoforte detiene il 60 percento ed il Land Assia il 40 percento. Ulteriori

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SÜDBACK 2013 UN APPUNTAMENTO OBBLIGATORIO PER I PANETTIERI E I PASTICCERI Südback - nuovo record e tutto esaurito: circa 570 espositori con novità e trend / I panettieri dei forni artigianali si sono riuniti a Stoccarda in ottobre

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n un mondo programmato sulla crescita, chi si ferma rimane indietro. E’ come salire una scala mobile che scende. Chi vuole rimanere dov’è, deve per lo meno essere veloce quanto la scala mobile. Chi vuole andare avanti, deve essere più veloce.” Così ha descritto la crescita, una volta, Manfred Rommel, politico e sindaco di Stoccarda da molti anni. La Messe Stuttgart e i suoi partner hanno dimostrato chiaramente di essere un po’ più veloci della scala mobile. Infatti la südback continua a crescere e finisce addirittura sui giornali ben tre mesi prima della sua apertura. La fiera di Stoccarda specializzata in panetteria e pasticceria era già completamente esaurita già da mesi prima della data di inizio della manifestazione. Già nel 2011 la südback era riuscita a stabilire un nuovo record con 521 espositori e oltre 32.000 operatori fra nazionali e stranieri confermando in modo duraturo la sua posizione di spicco fra gli eventi più importanti del settore. “Assieme ai nostri partner abbiamo creato una piattaforma che permette ad artigiani e prestatori di servizi di raccogliere informazioni sui trend della panetteria e realizzare scambi con espositori, colleghi e altri esperti”, afferma Ulrich Kromer, direttore generale della Messe Stuttgart. “L’incessante crescita della südback conferma il programma fieristico comune, finalizzato a coniugare la molteplicità della fiera con il dialogo fra

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gli esperti e il vasto programma degli eventi collaterali.” 570 imprese da 19 paesi hanno presentato innovazioni e trend Non è solo il numero delle aziende, che sono state presenti quest’anno alla südback, a stabilire il nuovo record di questo appuntamento obbligatorio di settore. Gli organizzatori hanno registrato anche un altro record: quello dei metri quadri di superficie occupata, pari al 20 percento in più. Si supera, così, per la prima volta la soglia dei 50.000 metri quadrati di area espositiva lorda.

La crescita è da attribuire, da un lato, agli espositori nuovi, uniformemente ripartiti sull’offerta dei prodotti e dei servizi della fiera specializzata, dall’altro, ai molti leader di mercato e agli espositori fissi che hanno deciso di ingrandire nettamente il loro stand per presentare in una cornice più ampia le loro novità agli operatori provenienti dalla Germania e dai paesi limitrofi. Visto che la Germania è famosa come paradiso del pane – in nessun altro paese, infatti, esiste una tale varietà di pane e prodotti da forno come in Germania – questa piattaforma di settore è stata inte-

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ressante anche per i partecipanti internazionali del mercato: circa il 15 percento delle aziende si sono recate a Stoccarda dall’estero – gli operatori hanno potuto sperimentare e dibattere innovazioni e novità di 19 paesi (2011: 13). La forza del trio - fiera specializzata, conferenze e programma collaterale Da 35 anni la südback è una delle fiere specializzate più importanti del settore della panetteria e della pasticceria artigianali nell’area di lingua tedesca; infatti, questa fiera compare fissa nell’agenda degli appuntamenti dei responsabili delle decisioni e degli esperti di settore. Non è solo una piattaforma informativa importante; i forum delle associazioni dei panettieri e dei pasticcieri offrono agli operatori diverse possibilità per perfezionarsi professionalmente. Il tradizionale conferimento del premio e le emozionanti competizioni, alle quali i migliori artigiani hanno potuto dimostrare le loro capacità, sono stati altri eventi clou del programma collaterale della südback. I punti focali sui quali si concentreranno gli stand fieristici della 24° südback sono: tecniche di lavoro e tecniche aziendali per le panetterie e le pasticcerie; allestimenti e arredamenti per negozi; materie prime e semilavorati, ma anche gli snack,

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il caffè e il gelato sono segmenti di un mercato in crescita che si sono riflettuti sulla piattaforma di settore di Stoccarda. L’offerta fieristica di Stoccarda è stata completata da servizi aziendali, IT, organizzazione e media specifici di settore. Infatti, la comunicazione, l’IT aziendale e l’ottimizzazione dei processi interni rivestono un ruolo importante nel miglioramento delle capacità concorrenziali e servono ad accrescere la produttività delle aziende. I forum sulle tendenze della panetteria e della pasticceria, organizzati dalle rispettive corporazioni regionali, hanno rivestito un ruolo importante per le idee, i trend innovativi e le informazioni. L’alta qualità delle conferenze e le dimostrazioni di panetteria hanno attirato molti operatori. Nel Forum sulle tendenze della panetteria i relatori hanno tenuto conferenze di grande interesse. Inoltre sono stati previsti anche eventi dal vivo in due forni, al bar, al banco con gli snack e al caffè con posti a sedere. A questo proposito le dimostrazioni concrete sugli argomenti di settore, le nuove ricette raffinate e le consulenze di economia aziendale dei rappresentanti dell’associazione, non hanno mancato di trasmettere conoscenze preziose. Anche il tradizionale premio per le tendenze della südback,

organizzato dalla Messe Stuttgart, è stato conferito in questo forum e quest’anno per ben l’8° volta; esso ha riflettuto gli sviluppi più recenti del settore. Durante il primo giorno della fiera, al Forum sulle tendenze della panetteria sono stati premiati i vincitori precedentemente scelti da una giuria di specialisti. La giuria era composta dai rappresentanti dei partner della südback, dai media specializzati e dal settore della panetteria e della pasticceria artigianale. Ad essere premiati sono stati gli ultimi sviluppi dei prodotti considerati innovativi per l’aspetto tecnico, il design e l’idea. Gli operatori hanno potuto sperimentare i trend e le novità della pasticceria artigianale al Forum sulle tendenze della pasticceria al padiglione 7. Qui i pasticceri professionisti hanno dato nuove ispirazioni con nuove idee e nuove tecniche. I visitatori hanno potuto raccogliere nuove idee per il loro lavoro quotidiano, in particolare per il commercio del fuori-casa, sperimentare le nuove tendenze del caffè e le tentazioni di cioccolato. A ciascuna giornata della manifestazione, gli apprendisti del 3° anno, dotati di talento, hanno mostrato le loro opere dolciarie; una giuria di esperti ha nominato poi il vincitore della giornata. I quattro vincitori che hanno ottenuto il punteggio maggiore sono andati in finale e i membri della giuria hanno nominato, l’ultimo giorno della fiera, un unico vincitore che ha portato a casa la coppa Carlo Wildt. Con l’aumento del grado di importanza raggiunto dalle manifestazioni precedenti, la südback è riuscita a consolidare maggiormente la sua posizione diventando una delle piattaforme leader nel campo della panetteria artigianale. In un’atmosfera familiare essa offre molteplici possibilità di dialogo fra gli esperti; inoltre fornisce informazioni sulle novità e i trend di settore. Dolce o salato che sia – la fiera specializzata di Stoccarda è brava in entrambe le cose e anche nel 2013 ha saputo farsi valere.

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SI E’ CONCLUSA A FIERA MILANO RHO L’EDIZIONE 2013 DI SIMEI-ENOVITIS Confermata la leadership internazionale della manifestazione nel settore delle tecnologie per il vino

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orte interesse e interazione dei visitatori dimostrati dai 4.726 video, 66.802 brochure, 88.704 biglietti da visita aziendali scaricati virtualmente grazie al progetto Contag e a una tecnologia utilizzata per la prima volta in Italia in ambito fieristico. Una scelta sostenibile in perfetta coerenza con il focus dei Saloni. Soddisfazione per il più importan-

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te appuntamento biennale dedicato alle macchine per l’Enologia e l’Imbottigliamento, in esposizione le eccellenze delle tecnologie del mondo vitivinicolo. Cinque giorni intensi di formazione e informazione caratterizzati da numerosi incontri di aggiornamento per gli operatori del comparto enologico internazionale che hanno riscosso un grande successo di pubblico. Solo il Con-

vegno Internazionale, evento clou della manifestazione, ha visto oltre 3.500 preregistrati. Significativa e in crescita la presenza degli operatori e buyer stranieri venuti da tutti i continenti: il 70% dall’Europa, l’11% dall’America, il 14% dall’Asia, il 3% dall’Africa, il 2% dall’Oceania per un totale di visitatori esteri pari al 30% del tota-

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le ingressi. Dati che confermano la leadership internazionale della manifestazione, punto di riferimento mondiale nel panorama delle fiere dedicate alla filiera del vino, olio e beverage. “Siamo molto soddisfatti di questa edizione delle due manifestazioni, con la quale abbiamo voluto ricordare e celebrare in particolare i 50 anni di storia di SIMEI, che ha confermato la sua forte vocazione all’internazionalizzazione e rappresentatività di un comparto che vanta oggi un valore dell’export pari a 2mld con tassi di incremento a due cifre nell’ultimo decennio e una crescita del 14% solo nei primi 7 mesi del 2013 – dichiara Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini, ente organizzatore di SIMEIENOVITIS - Un successo ancora più significativo in previsione dell’Expo 2105. Un efficace contributo al posizionamento del settore vino e delle tecnologie ad esso legate per far conoscere l’eccellenza italiana nel mondo. Abbiamo inoltre trattato il tema della sostenibilità, filo conduttore di SIMEI-ENOVITIS 2013 – continua Zonin - con un Convegno dedicato, sicuramente tra i più qualificati in Europa, grazie all’intervento di numerosi e autorevoli esperti a livello mondiale della comunità scientifica, offrendo risposte concrete e fattibili alle imprese”. “Un’edizione da ricordare – afferma Francesco Pavanello – direttore generale di Unione Italiana Vini – perché ha segnato un momento di svolta nella propria storia. L’appeal di una fiera si concretizza quando questa sa assumere una seria rilevanza come momento formativo e informativo, e SIMEI-ENOVITIS 2013 ha dimostrato di saper fornire strumenti e contenuti utili, favorendo non solo le tecnologie ma il modo stesso di fare vino, andando incontro alla domanda e ai nuovi dettami del mercato”.

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Inaugurata lo scorso 12 novembre e conclusasi sabato 16, SIMEI-ENOVITIS ha tenuto infatti nei numeri e affermato il proprio ruolo di unica piattaforma di confronto e punto di riferimento per operatori e imprese del settore vitivinicolo, fonte di richiamo dei big player internazionali. L’on. Paolo De Castro, parlamentare europeo, Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale – ospite all’inaugurazione, ha sottolineato quanto il settore agroalimentare sia oggi il più dinamico, e il vitivinicolo nel 2013 ha rappresentato una chiave di successo dell’export generale agroalimentare. “La filiera vitivinicola cresce in export, innovazione tecnologica e occupazione. Buona parte dei fondi europei sono dedicati al settore agroalimentare, di questi, una buona fetta sono destinati all’Italia. Solo per la promozione del vino e delle tecnologie ad esso riferite nei mercati terzi, sussiste un importante pacchetto di risorse, risposta concreta ai 550 milioni di consumatori europei del vino”. Numerosi sono stati gli appuntamenti all’interno del ricco calendario dell’edizione 2013 di SIMEIENOVITIS: conferenze, convegni, momenti di studio e di scambio tra i protagonisti di questo mercato importante.

Focus e filo conduttore di entrambi i Saloni, la sostenibilità di filiera, asset imprescindibile in particolare per il comparto del vino, dalle tecnologie di produzione al prodotto finito, cui è stato dedicato un Convegno internazionale di alto profilo, organizzato da Unione Italiana Vini, della durata di due giorni, dal titolo “Sustainable viticulture and wine production: Steps ahead toward a global and local cross-fertilization”. Governati da un parterre di esperti internazionali di altissimo calibro, provenienti sia dalla comunità scientifica che dal mondo della produzione, nel corso delle due giornate si sono alternati interessanti panel di discussione che hanno approfondito il tema della sostenibilità in vigneto e cantina da tutti i punti di vista, facendo emergere le criticità e le opportunità del comparto. Sono emersi i concetti dell’attendibilità degli indicatori di misurazione della sostenibilità, dei diversi interlocutori nella comunicazione inerente la sostenibilità e di come aumentare la sostenibilità. Si è affrontato anche l’importante problema climatico, insistendo sul necessario contenimento dei costi di energia (solo il 70% è utilizzata nella refrigerazione) e di un generale cambiamento per la salvaguardia del capitale ambientale. Una serie

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di sfide sono state poi lanciate per ridurre il consumo dell’acqua ed energia nella gestione delle imprese e dell’utilizzo di pesticidi ed erbicidi per contribuire ad abbattere l’inquinamento e a vantaggio della biodiversità, e sulla necessaria comunicazione bidirezionale tra gli operatori del settore e della politica ambientale. Nella mattina del 14 novembre ha avuto luogo anche la prima Convention di Tergeo dove è stata presentata in anteprima la Matrice Cantina Tergeo per l’autovalutazione del grado di sostenibilità, vero cuore del progetto, che consente alle aziende l’autovalutazione. Un modello ispirato da quello californiano che consta di una griglia da ritenere unica ed efficace, in quanto è stata condivisa e partecipata, multidisciplinare nei contenuti, rivolta ad una base ampia, e infine, che costruisce un link tra gli attori coinvolti e le tematiche affrontate. In conclusione il modello di autovalutazione aiuta a capire il grado di sostenibilità delle imprese e di come queste possano migliorarsi.

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In questo contesto si è ricordato il Forum per la Sostenibilità Ambientale del Vino, costituitosi lo scorso 19 febbraio 2013, fortemente voluto da UIV e Gambero Rosso per aggregare le iniziative, fare sistema e lanciare sfide innovative, mettendo in risalto le insidie che portano alla mancanza di regole, di cultura sostenibile e quindi la necessità di un cambiamento culturale. Il tema della sostenibilità, che già da anni Unione Italiana Vini sta perseguendo, si è così ben concretizzato in TERGEO, per la prima volta presentato in plenaria, e proprio durante questa manifestazione rivolta a tutti gli operatori e addetti alla filiera del vino, per cui i diretti e unici interlocutori cui richiedere l’acquisizione e la diffusione di soluzioni, tecnologiche e gestionali in grado di migliorare la sostenibilità dell’impresa vitivinicola. In perfetta coerenza a questo filo conduttore, per la prima volta in Italia in un contesto fieristico, è stata adottata una modernissima tecnologia che rientra nel progetto CON-

TAG e che prevede la rilevazione, dai totem collocati negli stand, di tutti i documenti promozionali, biglietti da visita, depliant, atti di convegni, poi scaricabili dalla propria mail, attraverso un microchip presente sul portabadge consegnato all’ingresso ad ogni singolo visitatore. Significativi anche in questo senso i numeri: 4.726 video, 66.802 brochure, 88.704 biglietti da visita aziendali, segno di una forte richiesta di dati e informazioni da parte di un pubblico qualificato e attivo. Un sistema innovativo utile inoltre a tracciare l’effettivo passaggio per cui favorendo la corretta misurazione delle visite. Degno di nota la Premiazione Innovation Challenge “Lucio Mastroberardino”, ad una selezione di imprese appartenenti alla filiera vigneto-cantina e beverage che si sono distinte in innovazione, le cui proposte sono state valutate da un Comitato Tecnico Scientifico composto da autorevoli rappresentanti del mondo della viticoltura, dell’enologia, della comunità scientifica e delle aziende vitivinicole associate a UIV. Tra gli italiani, dodici ricercatori provenienti da due Centri CRA e da otto università e altrettanti direttori di alcune tra le più importanti imprese di settore del nostro territorio. Di prestigio anche i membri stranieri tra cui Sakkie Pretorius, Macquarie University di Sydney, Fernando Chivite Lopez, ricercatore spagnolo, Cristopher Savage, FIVS (USA). La filiera vitivinicola cresce, quindi, in export, innovazione e attualità, una chiara affermazione del valore di un comparto in crescita, per cui in netta controtendenza, rappresentativo del Made in Italy, ben documentato in questo ultimo appuntamento organizzato dalla più antica e rappresentativa Associazione nazionale di imprese del settore vitivinicolo che conta oggi circa 500 associati che esprimono il 70% del valore dell’export italiano del comparto.

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UCIMA SCEGLIE CIBUS TEC PER DAR VITA A FOOD PACK: NASCE LA PIU’ IMPORTANTE FIERA ITALIANA DEL FOOD PROCESSING E PACKAGING In vista anche una possibile alleanza internazionale con Anuga Foodtec di Fiera di Colonia per creare un network internazionale a supporto di espositori e visitatori

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n importante accordo strategico per promuovere il Made in Italy delle tecnologie di processo e confezionamento alimentare e delle bevande e per dar vita alla fiera di settore più completa a livello internazionale. Sono questi gli obiettivi dell’accordo siglato tra Ucima, (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio), l’associazione imprenditoriale che rappresenta i costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio, e Fiere di Parma, il più importante quartiere fieristico italiano specializzato in manifestazioni per l’industria alimentare. L’accordo si concretizza nella realizzazione di una nuova manifestazione, Food Pack, dedicata al confezionamento alimentare e delle bevande che, a partire dalla prossima edizione, in calendario dal 28 al 31 ottobre 2014, affiancherà Cibus Tec. Cibus Tec e Food Pack si candidano pertanto a diventare già nel 2014 la manifestazione più importante al mondo per le tecnologie Made in Italy destinate al food e beverage. La Joint Venture sta valutando un ulteriore accordo con Fiera di Colonia, organizzatori di Anuga FoodTec, per condividere progetti di sviluppo internazionale sia per i due storici

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appuntamenti di Parma e Colonia sia per nuove iniziative overseas (Brasile, India, ecc.). Le prime attività promozionali di CIBUS TEC & FOOD PACK sarà un road show presso le fiere alimentari di riferimento a livello mondiale in contemporanea con i programmi internazionali di Cibus Tec, una anteprima all’interno di CIBUS PARMA dal 5 all’8 maggio 2014 e l’avvio di nuove iniziative. Tra queste un importante evento sulla quarta gamma e lo sviluppo del format Market Outlook; attività di business

matching in collaborazione con ICE nei principali mercati obiettivo che offriranno ai produttori di tecnologie alimentari continue opportunità di promozione del proprio business a livello internazionale. “Siamo lieti di aver dato vita a questo progetto comune con Fiere di Parma – ha dichiarato Giuseppe Lesce, Presidente di Ucima – perché Parma è la culla mondiale dei settori alimentare e meccano alimentare. Siamo inoltre convinti che Food Pack - utilizzando la piattaforma consolidata di Cibus Tec - rappre-

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senti la risposta fieristica più adeguata alle esigenze delle aziende del settore packaging nonché degli operatori esteri e Italiani dell’industria alimentare”. “Cibus Tec e Food Pack proporranno nel 2014 un’unica offerta espositiva integrata, centrata sulle tecnologie di trasformazione e confezionamento del prodotto alimentare e delle bevende – ha spiegato Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma. E’ la prima edizione che organizziamo in collaborazione con UCIMA ed

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il “sentiment” della community è straordinariamente positivo: mancava una fiera che diventasse una vetrina non solo del processing ma anche del packaging made in Italy. Il modello è quello seguito con successo per Cibus: focus sui mercati obiettivo degli espositori e solide alleanze internazionali per sostenere subito e concretamente lo sviluppo del nostro export”. Cibus Tec e Food Pack 2014 si articoleranno nei seguenti settori espositivi: tecnologie di trasformazione del prodotto alimentare (pre-

valentemente rivolte ai settori frutta e verdura, latte e derivati, carne e salumi, prodotti ittici, piatti pronti, 4a 5 a e 6 a gamma, prodotti da forno e derivati dai cereali, prodotti dolciari, prodotti surgelati, liquidi e semi-liquidi alimentari), tecnologie e soluzioni di confezionamento, imballaggio, codifica, marcatura, etichettatura, fine linea, movimentazione, stoccaggio, tracciabilità, logistica e tecnologie ambientali, soluzioni per la sicurezza alimentare, automazione, controllo dei processi ed ingredienti.

I CONSUMI DI PVC IN ITALIA NEL 2012 In linea con il trend degli altri materiali plastici e non, anche nel 2012 il consumo di PVC polimero è diminuito rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore di trasformato pari a circa 660.000 tonnellate. Questa flessione ha interessato più o meno tutti i settori applicativi sia del PVC rigido che del PVC plastificato. Questo è quanto emerge dallo studio “Il consumo di PVC in Italia – 2012” realizzato da Plastic Consult per conto del PVC Forum Italia. Edilizia e costruzioni continuano ad essere i settori di maggior impiego del PVC con il 32,2% del totale trasformato. La crisi dell’edilizia in Italia ha avuto un impatto negativo sul consumo di PVC nelle applicazioni del settore. In aumento invece le esportazioni di PVC compounds. Per quanto riguarda l’utilizzo di PVC da riciclo, vista la riduzione dei consumi di PVC vergine, la disponibilità di scarti pre-consumo ha subito nel 2012 una contrazione. Anche la disponibilità e il riciclo di scarti industriali sono diminuiti mentre vi è stato, anche se leggero, un aumento del riciclo di PVC post-consumo. Il totale di PVC riciclato è stato stimato pari a circa 65.000 tonnellate di cui il post consumo si aggira attorno alle 15.000 tonnellate (circa il 25%). Il riciclato da PVC rigido è stato utilizzato, normalmente in taglio con resina vergine, per la produzione di tubi (cavidotti, pluviali, sostegni per floricoltura, ecc..), profilati (zoccolini, coprigiunti, angolari per cemento, ecc..) e monofili per spazzole. Per il PVC plastificato, il grosso degli impieghi si registra nella produzione di tubi per giardinaggio con un certo consumo per

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membrane impermeabilizzanti e tappetini per auto. Le quantità di PVC trasformato per tipo e tecnologia sono evidenziate in tabella 1, il consumo per settore applicativo è riportato in tabella 2.

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IL PRINCIPALE SALONE INTERNAZIONALE DELL’INDUSTRIA DELLE BEVANDE RILANCIA L’INTERO SETTORE

Oltre 66.000 visitatori, in aumento del 13 percento 182 Paesi, sempre più internazionale Espositori unanimi: “drinktec is the place to be”

C

on oltre 66.000 visitatori da 182 Paesi, drinktec 2013, salone internazionale per l’industria delle bevande e degli alimenti liquidi, ha superato tutte le attese, convincendo espositori e visitatori in pari misura. Il tenore delle dichiarazioni dei 1445 espositori giunti da 77 Paesi è unanime: all’evento principe del settore non si può mancare, drinktec è “the place to be”, il luogo in cui bisogna esserci. Rispetto all’edizione precedente del 2009, drinktec 2013 ha registrato un incremento di presenze del 13 percento. Particolarmente positivo il fatto che anche le PMI tedesche, fra le quali molti birrifici piccolissimi e locali, hanno riscoperto drinktec e trovato la loro collocazione ideale nell’affollatissimo Brauertreffpunkt, il “punto d’incontro dei birrai” nel padiglione B1.

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Forte incremento dei visitatori da oltremare Sotto il profilo dell’internazionalità, drinktec 2013, pur partendo già da livelli molto elevati, è entrato in una nuova dimensione. Il numero dei Paesi di provenienza degli operatori è salito da 172 a 182, mentre la quota di visitatori esteri è aumentata dal 57 a oltre il 60 percento. Particolarmente evidente l’aumento dei flussi da oltremare, soprattutto Asia e Stati Uniti. I visitatori giapponesi sono raddoppiati, arrivando a 943. Gli Stati Uniti, con 1.550 operatori (+22%) hanno scalato la classifica fino al quarto posto, mentre la Cina è settima con 1.234 visitatori (+57%). Notevole anche il risultato della Tailandia: 518 visitatori con una crescita dell’84 percento. La classifica dei visitatori è guidata dall’Italia con 3.616 presenze. La Russia (1.803)

ha aumentato le visite del 130 percento, balzando direttamente al secondo posto. Al terzo posto la Svizzera, con 1.632 visitatori e un incremento del 56 percento. La topten è completata da Gran Bretagna, Austria, Olanda, Francia, Belgio e Paesi Bassi. drinktec è quindi, nel vero senso della parola, un evento mondiale, come sottolinea il Dott. Reinhard Pfeiffer , Direttore Generale della Fiera di Monaco di Baviera: “Colpisce in particolare che un terzo degli operatori stranieri sia giunto da oltreoceano. Con questi dati drinktec 2013 ha consolidato il suo ruolo di più importante appuntamento mondiale per l’industria delle bevande.” Moltissimi espositori hanno dichiarato di aver avviato, concretizzato e persino finalizzato in fiera importanti affari. Dopo anni difficili, la fiera ha dimostrato che il settore è tornato a

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crescere, così come la sua propensione agli investimenti. Nel sondaggio fra gli espositori, l’84 percento ha giudicato l’attuale situazione economica del settore “da ottima a buona”, mentre quattro anni fa la percentuale era solo del 48 percento. Secondo Volker Kronseder, numero uno di Krones AG e Presidente del Comitato degli Espositori, già le premesse di drinktec 2013 erano promettenti: “L’andamento della domanda aveva alimentato le nostre attese, che hanno trovano conferma!” Richard Clemens, Direttore Generale della VDMA, Divisione macchine per l’industria alimentare e l’imballaggio, sottolinea l’importanza di drinktec per le aziende espositrici: “drinktec è l’appuntamento clou per il mondo delle bevande. Grandi aziende, piccole e medie imprese sono state tutte colpite dalla qualità e dalla quantità di operatori qualificati presenti in fiera.”

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da tutto il mondo Moltissimi espositori hanno espresso giudizi euforici sull’andamento del salone. In particolare è stata sottolineata la qualità dei visitatori e l’internazionalità del pubblico. Il numero uno di KHS, Matthias Niemeyer, ha incontrato “clienti meravigliati” e “operatori interessati da tutto il mondo”. Oliver Hoffmann, responsabile marketing di Döhler, ha riferito della presenza di “titolari e CEO con le rispettive dirigenze al completo”. Avvio e finalizzazione di affari, così come acquisizione di nuovi contatti promettenti: è questo che rende drinktec tanto attraente per gli espositori. Due esempi: Martin Hammerschmid, amministratore delegato di Gernep, ha “siglato nuovi contratti”, mentre Michael Mäusl, amministratore delegato di Hummer Werbung, ha ricevuto “richieste da molti nuovi

clienti”. E perché un’impresa coma Lindr, della Repubblica Ceca, ha scelto di partecipare a drinktec per la prima volta? “Perché vogliamo essere dove sono tutti i nostri clienti e vogliamo acquisire nuovi clienti,” ha dichiarato il direttore generale Martin Hladik. Giudizi eccellenti da parte di espositori e visitatori La soddisfazione di espositori e visitatori si è rispecchiata nei sondaggi condotti dall’istituto TNS Infratest. I giudizi saranno difficilmente superabili. L’89% degli espositori e quasi tutti i visitatori (98%) hanno assegnato alla manifestazione un voto da “ottimo a buono”. I giudizi migliori da parte degli espositori sono andati alla qualità (92% “da ottimo a buono”) e all’internazionalità (94% “da ottimo a buono”) degli operatori. Sulla valuta-

Un parco macchine spettacolare Molti espositori non hanno badato a spese per allestire stand spettacolari e di grande impatto architettonico. I big del settore si sono presentati con parchi macchine enormi che offrivano una vera e propria esperienza agli operatori qualificati giunti da ogni parte del mondo. In molti stand sono state proposte anteprime mondiali. Dietro le porte chiuse, negli uffici degli espositori e nelle VIP Lounge, sono state condotte trattative e persino conclusi accordi. I temi principali di drinktec 2013 erano il risparmio energetico, la varietà, la flessibilità e la sicurezza. Al centro dell’attenzione soluzioni per l’ottimizzazione dei processi concepite nell’ottica della sostenibilità ambientale e della riduzione dei costi. Particolare interesse hanno riscosso le tecnologie innovative per il packaging, che ormai possono praticamente fare a meno del materiale da imballaggio. Un altro tema di tendenza è la stampa digitale diretta delle bottiglie. Clienti meravigliati: interesse

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zione della situazione economica, il 62 percento degli espositori prevede un ulteriore miglioramento nel prossimo periodo. Anche i visitatori hanno assegnato a drinktec 2013 voti eccellenti praticamente sotto ogni aspetto. Quasi tutti i visitatori (97%) hanno giudicato la completezza e l’ampiezza dell’offerta e le categorie di espositori da “ottimo a buono”. Il 97 percento è riuscito a definire gli investimenti previsti alla vigilia, l’89 percento ha trovato le novità che cercava. Anche il programma collaterale è stato apprezzato, con valutazioni “da ottimo a buono” per il 90 percento dei visitatori. Grande risonanza per la Innovation Flow Lounge Il ricco programma collaterale di drinktec 2013 ha avuto grande riscontro fra i visitatori. Accoglienza straordinaria soprattutto per la nuova Innovation Flow Lounge, che ha ospitato circa 800 visitatori. I temi del marketing hanno così trovato per la prima volta uno spazio dedicato all’interno di drinktec. Alla lounge sono giunti anche moltissimi addetti di altre funzioni aziendali, per informarsi sugli ultimi sviluppi del marketing per le bevande e per confrontarsi con gli esperti. Al tavolo dei relatori della lounge, il “Talking Table”, si sono avvicendati nomi di spicco del mondo delle bevande e del marketing. I birrai Georg Schneider e Jeff Maisel hanno discusso con altri esperti del boom delle birre artigianali. Jorge Grabmeier di Becker´s Bester e Nils Lorbeer di Campari hanno partecipato al dibattito su “Qualcosa di buono in più: promozioni con aggiunte invece di sconti”. Anche il tema della Packaging Intelligence ha riunito esperti di alto profilo, fra i quali Geert Marsé di Coca Cola e Myriam Shingleton di Carlsberg. Secondo Petra Westphal, Project Manager di drinktec per Messe Messe München, con la Innovation Flow Lounge è stata realizzata una piattaforma unica nel suo genere: “La grande risposta

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a questo nuovo progetto ha sorpreso anche noi. Molti relatori e visitatori della lounge hanno accolto con favore l’idea di promuovere il dialogo fra marketing e tecnologia. Abbiamo fatto centro e svilupperemo ulteriormente questa iniziativa in vista di drinktec 2017.” Il programma collaterale ha avuto altri eventi di grande richiamo. › La nomina del nuovo campione del mondo dei sommelier della birra. Oliver Wesseloh, “birraio creativo” di Amburgo, si è affermato in finale contro cinque avversari. Al secondo posto l’americano Don Lindsay, davanti alla brasiliana Tatiana Spogis. › La degustazione delle migliori birre del concorso European Beer Star. Fra oltre 1.500 birre candidate da tutto il mondo, 51 hanno ottenuto l’ambita medaglia d’oro. Il birrificio di maggior successo è statunitense: la Firestone Walker Brewery di Paso Robles si è aggiudicata quattro medaglie d’oro, fra le quali l’ambita “Consumers’ Favourite”, la birra scelta dai visitatori fra tutte le medaglie d’oro. Fra i birrifici tedeschi, il risultato migliore è stato ottenuto dalla Brauhaus Riegele di Augsburg (Augusta) con due ori e tre argenti. › Le presentazioni del drinktecForum. Esperti indipendenti hanno discusso, fra le varie cose, dell’arte birraria del futuro. Gli altri argomenti sono stati imballaggio, alimentazione, igiene e qualità dei prodotti. Nelle

cinque giornate di fiera, oltre duemila visitatori hanno colto l’opportunità di aggiornarsi sui temi futuri dell’industria delle bevande e del liquid food. › L’assegnazione dei Beverage Innovation Award, con 27 premi in sei categorie. Il prestigioso riconoscimento “Best environmental sustainability initiative” è andato all’azienda greca Frigoglass per il suo “Solar Ice Cold Merchandiser”. › La birra di drinktec, “Orange Spirit”, che i visitatori hanno potuto assaggiare nell’area Brauer-Treffpunkt allestita dall’associazione dei birrifici bavaresi. La degustazione delle birre artigianali americane nella Craft Brewers Lounge della US Brewer Association. Successo per oils+fats In contemporanea con drinktec 2013 si è svolto oils+fats, salone internazionale di tecnologie e commercio di oli e sostanze grasse. Le sinergie con drinktec riguardano soprattutto l’ambito del liquid food, dove spesso si utilizzano macchine e componenti simili. 47 espositori da 16 Paesi hanno occupato circa 3.000 metri quadrati nel padiglione B0, apprezzando la professionalità e l’internazionalità dei visitatori. Il salone oils+fats ha così consolidato il suo ruolo di unica piattaforma di business internazionale del settore. La particolarità di questa edizione è stata la presentazione di grandi macchine da parte di molti espositori.

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Выставки

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congressi

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семинары • china • asia • middle east • east europe SIGEP

IFFA

SNACKEX

19-23/01/2013 RIMINI Salone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali International exhibition for the artisan production of ice-cream, pastry, confectionery and bakery

4-9/05/2013 FRANCOFORTE Manifestazione Internazionale sulletecnologie per l’industria della carne International Trade Fair for the meatprocessing industry

12-13/06/2013 GOTHENBURG Fiera internazionale & congresso sull’industria degli snack, salatini, noccioline International Trade Fair & Congress for Savoury Snacks and Nut

ENOLITECH

SPS/IPC/DRIVES/ ITALIA

DRINKTEC INTERBRAU

7-10/04/2013 VERONA Salone Internazionale delle tecniche per la Viticultura, l’Enologia e delle tecnologie Olivicole e Olearie International Exhibition of Technologies for Viticulture, Oenology and Technologies for Olive Growing and Oil Production

ENOMAQ 12-15/02/2013 ZARAGOZA Salone Internazionale del Macchinario ed Attrezzature per Cantine e Imbottigliamento International Exhibition of Machinery and Equipment Winery and Bottling

INTERVITIS INTERFRUCTA 24-27/04/2013 STOCCARDA Fiera internazionale delle tecnologie per vino, frutta e succhi di frutta Technology fair for wine, fruit and fruit juices

21-23/05/2013 PARMA Salone delle Tecnologie per l’Automazione Industriale Trade fair for manufacturers and suppliers in the industrial automation sector

PULIRE 21-23/05/2013 VERONA Mostra internazionale delle produzioni e delle tecnologie per le attività dell’igiene ambientale International exhibition of products and technologies for environmental hygiene

PACKOLOGY 11-14/06/2013 RIMINI Salone delle tecnologie per il packaging e il processing Exhibition of Technology for Packaging and Processing

16-21/09/2013 MONACO Salone Internazionale della tecnologia per l’industria delle bevande International Show for the Beverage Industry Technologies

FACHPACK 24-26/09/2013 NUERNBERG Salone Internazionale su Soluzioni e tecnologie per il confezionamento Trade Fair for Packaging Solutions

PACK EXPO 23-25/9/2013 LAS VEGAS Fiera internazionale delle tecnologie per l’imballaggio International Packaging Trade Fair

MACFRUT 25-27/09/2013 CESENA Mostra Intenazionale di macchinari e impianti per l’industria ortofrutticola International Exhibition of Machinery and equipment for the Fruit and Vegetable processing

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congressi meeting • events • fairs middle east • asia

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семинары • china • asia • middle east • east europe ANUGA 05-09/10/2013 COLONIA Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International exhibition of food and beverages

IBIE

06-09/10/2013 LAS VEGAS Salone Internazionale per l’industria della panificazione e della pasticceria International Fair for the bakery and confectionery Industry

HOST

18-22/10/2013 MILANO Salone tecnologico per la panificazione e la produzione di pasta e pizza show for bakery and fresh pasta and pizza industry

PROCESS EXPO

03-06/11/2013 CHICAGO Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International food and beverage technology exhibition

SIMEI

12-16/11/2013 MILANO Fiera internazionale sulla filiera vitivinicola e sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento International exhibition for vine-growing,wine-producing and bottling industry

FRUITLOGISTICA

05-07/01/2014 BERLINO Salone Internazionale di frutta e verdura International fair for fruit and vegetables

SIGEP

19-22/01/2014 RIMINI Salone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali International exhibition for the artisan production of ice-cream, pastry, confectionery and bakery

ISM

26-29/01/2014 COLONIA Salone internazionale dei prodotti dolciari International exhibition about confectionery

EUROPAIN

08-12/03/2014 PARIGI Salone Internazionale sulla tecnologia per la panificazione e la pasticceria International Show for the Bakery and Confectionery Industry

PABOGEL

23-26/03/2014 ROMA Fiera sulle attrezzature, macchine, ingredienti, formazione, arredi etc. dedicati al food ed alla ristorazione Exhibitions about raw materials, plant, furnishing and fittings for the artisan gelato, bakery, pizzerias and restaurants

ALIMENTARIA

31/03-03/04/2014 BARCELLONA Fiera internazionale sull’industria alimentare International show about food industry

VINITALY

06-09/04/2014 VERONA Salone internazionale sui vini e i liquori e le tecnologie per produrli International exhibition on wines and liqueurs and technologies

PIZZA WORLD 07-09/04/2014 PARMA Manifestazione su prodotti, tecnologie e servizi dedicati al mondo delle pizzerie Exhbition on products, technologies and services completely dedicated to independent and chain pizzerias

CIBUS 05-08/05/2014 PARMA Salone Internazionale del prodotto alimentare International food exhibition

INTERPACK 08-14/05/2014 DÜSSELDORF Fiera della tecnologia per imballaggio, confezionamento, panificazione, pasticceria Technology fair for packaging, packing, bakery, pastry

SPS/IPC/DRIVES/ ITALIA 20-22/05/2014 PARMA Salone delle Tecnologie per l’Automazione Industriale Trade fair for manufacturers and suppliers in the industrial automation sector

INTERMOPRO 21-23/09/2014 DÜSSELDORF Fiere internazionali per i prodotti lattiero-caseari, alimenti surgelati, gelati, tecnologia, carne e salsiccia international trade fairs for dairy products, frozen food, ice cream, technology, meat and sausage

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russia

семинары • china • asia • middle east • east europe MACFRUT

25-27/09/2014 CESENA Mostra Intenazionale di macchinari e impianti per l’industria ortofrutticola International exhibition of machinery and equipment for the fruit and vegetable processing

INTERSICOP

01-05/10/2014 MADRID International bakery, pastry and related industries show Fiera internazionale sula panificazione e la pasticceria

IPA-SIAL

BRAU BEVIALE

11-13/11/2014 NORIMBERGA Fiera su materie prime, tecnologie, logistica e processo per la produzione di birra e bevande Fair of raw materials, technologies, logistics for production of beer and soft drinks

EMBALLAGE

17-20/11/2014 PARIGI Salone internazionale dell’imballaggio Exhibition about packaging technology

19-23/10/2014 PARIGI Fiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging e del prodotto alimentare International exhibition and conference on technologies for food& beverage and food products

PROSWEET

CIBUSTEC

ANUGA FOODTEC

21-24/10/2014 PARMA Fiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging International exhibition and conference on instrumental and process analysis and laboratory technology

PACK EXPO

01-04/02/2015 COLONIA Salone internazionale della subfornitura per l’industria dolciaria The international supplier fair for the confectionery industry 24-27/03/2015 COLONIA Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International food and beverage technology exhibition

HISPACK

02-05/11/2014 CHICAGO Fiera internazionale delle tecnologie per l’imballaggio International Packaging Trade Fair

21-24/04/2015 BARCELLONA Manifestazione internazionale su macchine, impianti e tecnologia per il packaging International packaging exhibition

GULFOOD MANUFACTURING

PULIRE

09-11/11/2014 DUBAI Fiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging International exhibition and conference on instrumental and process analysis and laboratory technology

19-21/05/2015 VERONA Mostra internazionale delle produzioni e delle tecnologie per le attività dell’igiene ambientale International exhibition of products and technologies for environmental hygiene

IPACK-IMA

19-23/05/2015 MILANO Mostra Internazionale per l’industria del confezionamento International exhibition for the packaging industry

IBA

12-17/09/2015 MONACO Salone Internazionale per l’ind. della panificazione e della pasticceria International fair for the bakery and confectionery industry

FACKPACK

29/09-1/10/2015 NORIMBERGA Salone Internazionale su Soluzioni e tecnologie per il confezionamento Trade Fair for Packaging Solutions

ANUGA

10-14/10/2015 COLONIA Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International exhibition of food and beverages

HOST

23-27/10/2015 MILANO Salone tecnologico per la panificazione e la produzione di pasta e pizza Show for Bakery and Fresh Pasta and Pizza Industry

SIMEI

Novembre 2015 MILANO Fiera internazionale sulla filiera vitivinicola e sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento International exhibition for vine-growing,wine-producing and bottling industry

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russia

congressi

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ROSUPAK

AGROPRODMASH

29/01/2013- 01/02/2013 MOSCA Salone Internazionale delle macchine per imballaggio International packaging machinery exhibition

18-21/06/2013 MOSCA Saloni internazionali per l’imballaggio alimentare ed industriale International food and industry packaging exhibition

SINO-PACK/CHINA DRINKTEC

PROPACK China

WORLD FOOD UKRAINE

04-06/03/2013 GUANGZHOU Fiera internazionale per il confezionamento, l’imballaggio e le bevande International fair for packaging, packing machines and beverage technology

17-19/07/2013 SHANGAI Mostra internazionale delle tecnologie per l’industria alimentare e per il confezionamento International exhibition for the food industry and for packaging technologies

INTERFOOD

BEVTEK & BREWTEK China

03-05/04/2013 S. PIETROBURGO Salone Internazionale di prodotti alimentari, di bevande e ingredienti International exhibition for food beverages and ingredients

CHINAPLAS

20-23/05/2013 GUANGZHOU Mostra internazionale sull’industria delle materie plastiche International exhibition on plastic and rubber industries

BAKERY CHINA

20-22/05/2013 SHANGHAI Fiera internazionale della panificazione e dell’industria dolciaria in Cina International trade fair for the bakery and confectionery trades in China

MODERN BAKERY

24-27/04/2013 MOSCA Salone internazionale delle attrezzature per la panetteria e degli ingredienti alimentari International trade fair for bakery equipment and food ingredients

17-19/07/2013 SHANGAI Salone Internazionale della produzione di bevande e della tecnologia per l’imbottigliamento International exhibithion for the beverage production and bottling technology

INPRODMASH

10-12/09/2013 MOSCA Fiera Internazionale sulle tecnologie per l’industria alimentare International specialized trade fair of equipment and technologies for food processing industry

WORLD FOOD MOSCOW

16-19/09/2013 MOSCA Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International exhibition for food and drink products

07-11/10/2013 MOSCA Salone Intern. dei macchinari e delle attrezzature per il settore agroindustriale International trade exhibition of machinery and equipment for agroindustrial industry

30/10-01/11/2013 KIEV Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International exhibition for food and drink products

UPAKOVKA UPAK ITALIA

28-31/01/2014 MOSCA Salone Internazionale delle macchine per imballaggio International packaging machinery exhibition

PRODEXPO

10-14/02/2014 MOSCA Fera internazionale su alimenti, bevande e materie prime per alimenti International exhibition for food, beverage and food raw materials

SINO-PACK

03-05/03/2014 GUANGZHOU Fiera internazionale per il confezionamento, l’imballaggio e le bevande International fair for packaging, packing machines and beverage technology

INTERFOOD

19-21/03/2013 S. PIETROBURGO Salone Internazionale di prodotti alimentari, di bevande e ingredienti International exhibition for food beverages and ingredients

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russia

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24-27/03/2014 CHENGDU Fiera internazionale su vini e liquori International wine & spirits show

MODERN BAKERY

23-26/04/2014 MOSCA Salone internazionale delle attrezzature per la panetteria e degli ingredienti alimentari International trade fair for bakery equipment and food ingredients

FOODEXPO

09-11/04/2014 KIEV Fiera internazionale per i produttori di alimenti e bevande International trade exhibition on food and beverage producers

CHINAPLAS

23-26/04/2014 GUANGZHOU Mostra internazionale sull’industria delle materie plastiche International exhibition on plastic and rubber industries

BAKERY CHINA

13-16/05/14 SHANGHAI Fiera internazionale della panificazione e dell’industria dolciaria in Cina International Trade fair for the bakery and confectionery trades in China

ROSUPAK

17-20/06/2014 MOSCA Saloni internazionali per l’imballaggio alimentare ed industriale International food and industry packaging exhibition

PROPACK - BEVTEK China

16-18/07/2014 SHANGAI Mostra internazionale delle tecnologie per l’industria alimentare e per il confezionamento International exhibition for the food industry and for packaging technologies

INPRODMASH

09-11/09/2014 MOSCA Fiera internazionale sulle tecnologie per l’industria alimentare International specialized trade fair of equipment and technologies for food processing industry

WORLD FOOD MOSCOW

15-18/09/2014 MOSCA Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International exhibition for food and drink products

AGROPRODMASH

06-10/10/2014 MOSCA Salone Intern. dei macchinari e delle attrezzature per il settore agroindustriale International trade exhibition of machinery and equipment for agroindustrial industry

WORLD FOOD UKRAINE

28-30/10/2014 KIEV Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International exhibition for food and drink products

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INSERZIONISTI ABBIAMO OSPITATO AZIENDE

INDICE

CONTATTI

2G ITALIA SRL 77-78 Via della Tecnica, 7 37030 Vago di Lavagno - Verona

FIERE DI PARMA SPA 118-119 Viale delle Esposizioni, 393A 43126 Parma

MARKEM IMAJE SRL 48-49 Via Marconi, 2 20090 Assago - Milano

PIGO 69/72 Via Pontaron, 30 36030 Caldogno - Vicenza

AB ENERGY SPA 83-84 Via Gabriele D’Annunzio, 16 25034 Orzinuovi - Brescia

FT SYSTEM 26 Via L. da Vinci, 117 29010 Alseno - Piacenza

MESSE DUESSELDORF 8/11 Messeplatz 40474 Duesseldorf - Germania

RADEMAKER BV II COP - 12-13 Plantijnweg 23 - P.O. Box 416 4100 AK Culemborg - Olanda

ALLEGRI 54/56 Via Venezia, 6 20099 Sesto San Giovanni - Milano

GENERAL SYSTEM PACK SRL - GSP 45 Via Lago di Albano, 82 36015 Schio - Vicenza

MESSE FRANKFURT ITALIA SRL 111-112 Via Quintino Sella, 5 20121 - Milano

REAL FORNI 29 Via Casalveghe, 34 37040 Gazzolo d’ Arcole - Verona

HELPAN FORNI SRL III COPERTINA Via dell’Elettronica, 20 36016 Thiene - Vicenza

MESSE MUENCHEN GMBH 120/122 Messegelande 81823 - Monaco - Germania

ROBATECH ITALIA SRL 58-59 Via Lepanto, 400 47521 Cesena-Forlì Cesena

HOERMANN ITALIA SRL 76 Via G. Di Vittorio, 62 38015 Lavis - Trento

MESSE STUTTGART 113-114 Am Kochenhof 16 70192 - Stoccarda- Germania

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