Exportagile newsletter aprile

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NEWS aprile 2015

Export e internazionalizzazione

La carica dei TEM temporary export manager Sommario aprile 2015

Il TEM (temporary export manager) è diventato molto di moda nei bandi che incentivano l’export delle piccole e medie imprese italiane. Questa figura professionale cosi’ apprezzata dalle burocrazie saprà sbloccare un sistema paese dove le aziende che esportano sono meno del 2% ? Continua a pag. 2

2 Beppe Vargiu ItlyBureau Alliance

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La carica dei TEM temporary export manager

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Buyer in vendita a Expo2015: 150 a botta.

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I 7 Stili di export delle aziende italiane: la ricerca

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Il metodo ExportAgile

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….segue dalla pagina di copertina

La carica dei TEM Temporary Export Manager ……. Potrà questa figura professionale cosi’ apprezzata dalle burocrazie che ha condotto all’estero meno del 2% delle aziende italiane?

sbloccare un sistema paese

Ben vengano nuovi strumenti e gli incentivi per sostenere le piccole aziende nel loro decollo internazionale, ma un export manager temporaneo non sembra il massimo per le aziende piccole . Men che meno quando viene proposto, o imposto, degli stessi enti gestori dei finanziamenti export. Le aziende chiedono un sostegno capace di aprire nuovi stabili sbocchi di mercato estero. Qualcuno che semplifica la vita dell’imprenditore . Non solo sull’export , ma anche su agevolazioni, innovazione, dogane, ecommerce. E non solo a tempo. E vorrebbero pagarlo in base ai risultati ottenuti, ossia investendo zero. Forse le aziende pretendono troppo. Ma è di qui che bisogna partire. Consulenti, giornalisti, blogger, accademici e burocrati ne dicono di tutti i colori sulla scarsa cultura delle piccole imprese. Ma è gente che in una piccola azienda non ci ha mai lavorato. Voglio vederli questi signori di fronte ai problemi che il piccolo imprenditore deve risolvere per fare entrare in azienda più soldi di quanti ne escano. Gli imprenditori la cultura export ce l’hanno. Lo sanno che se si investe zero sull’export il risultato è zero export. Un manager export temporaneo in una piccola realtà può creare piu’ problemi di quelli che risolve perche’: 1.è un costo aggiuntivo anche se finanziato in parte; 2.impone complicazioni come i contratti di rete che limitano la flessibilità aziendale; 3.Da un contributo temporaneo a un problema permanente. Con l’Università di Cagliari nell’ambito del progetto NUAU abbiamo fatto una ricerca sugli stili di Export delle piccole aziende italiane , abbiamo individuato 7 profili , li abbiamo posizionati per rapprto fra investimento e efficacia dei risultati. I risulltati li trovate nella pagina 4.

Cio’ che serve per esportare è un ufficio estero permanente, anche esternalizzato, anzi meglio se esternalizzato o condiviso. Ma inquadrato in un progetto coerente con la realtà e la capacità produttiva e finanziaria dell’impresa. Per esempio un progetto export finalizzato a nuovo fatturato di 200mila eur nei prossimi 2 anni , con un investimento di 20 mila eur fra cui ANCHE un ufficio estero esternalizzato. E’ ragionevole e sostenibile se l’investimento è finanziato e chi lo propone è credibile. Pensare che basti assumere un TEM, cosi’ come entrare nei consorzi e nei contratti di rete, senza un progetto, è fare benissimo la cosa sbagliata. Non è questione di cultura. E’ che le aziende non hanno tempo da perdere. Non ci sono mai state cosi’ tante risorse e opportunità per l’export delle PMI. Ogni azienda competitiva per l’export deve mettersi in gioco in modo intelligente, ma deve muoversi con rapidità e determinazione. E con scelte intelligenti . Le opportunità bisogna saperle riconoscere. GV


News ExportAgile Aprile 2015 pag 3

Buyer in vendita a Expo2015: 150 a botta Migliaia di piccole aziende Italiane in questi giorni si chiedono come trarre vantaggio dall’Expo’. Non solo. Regioni e Ministero dello Sviluppo Economico riconoscono generosi contributi a fondo perduto ai progetti collegati all’Expo, e le aziende vorrebbero accedere a questi incentivi. E possibilmente vorrebbero che qualcuno dei milioni di visitatori di Expo si interessasse ai loro prodotti. A fronte di questa domanda di come fare business a Expo si è creato un oligopolio di offerta di servizi piu’ o meno utili che vede in prima fila le associazioni di categoria, le banche, le camere di commercio con i loro apparati, eataly , google, fieramilano. Alcune organizzazioni vendono alle aziende biglietti Expo scontati. Altre promettono di ospitare qualche azienda nei loro stand. BancaIntesa, sponsor ufficiale, accoglierà un selezione di aziende amiche nei propri sontuosi spazi. E poi c’e’ il business dei «fuoriexpo» con centinaia di location estemporanee spuntate come funghi a Milano e dintorni, fino all’Emilia Romagna. A parte il business degli eventi, dei tasting, dei cuochi stellati offerti un tanto al giorno. Gli ultimi arrivati si vendono i buyer. L’offerta viene da una aggregazione accreditata con Expo, composta da enti pubblici ,fiera milano, società di consulenza istituzionali. La tariffa è 150 a incontro. Per i piu’ fortunati ci pensa qualche amministrazione locale che la da gratis. L’offerta dei buyer a Expo voglio dire. A pacchetti di 20 incontri per volta. Una marchetta che ci potrebbe anche stare se fossero le aziende a scegliere un Buyer idoneo. Se chi sceglie il buyer non si trovasse in conflitto di interessi. E non fosse pagato un tanto a buyer. Ma mi faccia il piacere direbbe Totò , che per l’occasione abbiamo vestito da Temporary Export Manager. Stanno prendendo in giro le piccole aziende, la gente che lavora e mantiene questo paese. Gli imprenditori di buon senso non si illudono. Sanno bene che la maggior parte dei visitatori andrà a Expo come se fosse Gardaland. Altro che buyer. Per questo motivo una strategia aziendale seria fa leva su Expo che attrarrà milioni di turisti in Italia, ma solo in funzione di un vero piano di Export sui canali del commercio internazionale. Questà è la strategia del programma Expo+Export , promossa dal network ItalyBureau alliance con la sua rete di Uffici Export online low cost . Attuata con progetti export coerenti e con piccoli investimenti finanziati fino al 100% da risorse pubbliche e acquisti delle piattaforme commerciali . I buyer non si vendono un tanto al chilo, e al momento di acquistare i nostri prodotti stanno a casa loro e non fanno i turisti.


News ExportAgile Aprile 2015 pag

La ricerca sugli stili di export delle Piccole e Medie Imprese Italiane sarà riproposta in maggio con focus sulle aziende vinitaly e tuttofood . Vi richiediamo la disponibilità a partecipare al panel . Le aziende del Panel otterranno il report gratuitamente e avranno priorità nei check up gratuiti per l’ammissione ai progetti ExportAgile internazionalizzazione e digitalizzazione finanziati al 100%. Le aziende interessate possono inviare una mail a export@italybureau.it o un sms a 348 7811100 Con testo PANEL 2015 Sarete prontamente ricontattati per una brevissima intervista.


ItalyBureau Alliance Infobroker tel 0424 182185 348 7811100 www.italybureau.it

email export@italybureau.it www




Siamo la prima rete di uffici export low cost Ecco come affianchiamo le aziende italiane nel loro percorso di internazionalizzazione:

LA METODOLOGIA Export AGILE Non si richiedono provvigioni. Si verificano previamente prodotti, listini, determinazione a esportare le modalitĂ :

A. Ufficio Estero online low cost

B. Progetto Obiettivo con investimento Finanziato fino a 100% con Contributi fondo perduto finanziamento agevolato credito fiscale Acquisti piattaforme estere Prenotate il Check up gratuito ExportAgile per ammettere la vostra azienda export@italybureau.it


News ExportAgile Aprile 2015 pag 9

Non si fa differenza fra aziende grandi o piccole o piccolissime ma si verificano due requisiti fondamentali: 1.BUON PRODOTTO COMPETITIVO PER L’ESTERO

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Test gratuito di valutazione per: -Competitività Export -Idoneità a beneficiare agevolazioni e incentivi -Potenzialità vs ecommerce estero su piattaforme ALIBABA e AMAZON -Inserimento iniziativeExpo2015, collettive estere , temporary shop.

2.UNA FORTE DETERMINAZIONE A ESPORTARE

Richiedete il aggiornato:

kit

informativo

via e-mail a export@italybureau.it o al telefono 0424-182185 348-7811100 . Potete chiedere un appuntamento telefonico lasciando il vostro numero.. O compilate il form su: http://italybureau.it/aziende-modulodi-richiesta-informazione/ Oppure, molto piu’ semplice… troviamoci su in conferenza skype

Le aziende selezionate nei programmi ExportAgile beneficiano dei finanziamenti a fondo perduto per Internazionalizzazione, Innovazione, Export, Expo2015…


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