Cittadinanza e costituzione a scuola

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CITTADINANZA E COSTITUZIONE A SCUOLA PROGETTO DEL LABORATORIO DI STORIA SULLA LEGALITÀ A SCUOLA

CLASSE VB-SCUOLA PRIMARIA N.MISCIA

S.BENEDETTO DEL TR.


LA COSTITUZIONE IN SINTESI


COSTRUIAMO LA MAPPA DELLA COSTITUZIONE • La Costituzione italiana è formata da 139 articoli divisi in tre parti: • I PRINCIPI FONDAMENTALI dall’art.1 all’art.12, • DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI dall’art.13 all’art.54, • ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA dall’art.55 all’art.139. • Infine ci sono 18 articoli sulle disposizioni transitorie e finali segnati con numeri romani.


SCOPRIAMO LE FRASI CHIAVE DEI PRINCIPI FONDAMENTALI •

LE FRASI CHIAVE DEI PRINCIPI FONDAMENTALI

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ART.1 L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo…

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ART.2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali…

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ART.3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

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ART.4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto di lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

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ART.5 La Repubblica , una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali,…

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ART.6 La repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

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ART.7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

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ART.8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

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ART.9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

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ART.10 L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciuto.

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ART.11 L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali,…

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ART.12 La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.


IN GRUPPO CERCHIAMO LE INFORMAZIONI NEL LIBRETTO DONATOCI DAL COMUNE


RIFLETTIAMO SUI NOSTRI COMPORTAMENTI DURANTE IL LAVORO DI GRUPPO Durante il lavoro di gruppo alcuni gruppi non sono riusciti a completare il lavoro nel tempo stabilito PERCHE’ NON SIETE RIUSCITI A COMPLETARE IL LAVORO? • troppa confusione • due bambini maschi non lavoravano, le femmine sì • poco tempo per il lavoro • la confusione di tutti non permetteva di leggere • confusione di due bambini • quando parlavo io non veniva accettato il mio punto di vista • confusione • poco impegno nel lavoro • il coordinatore giocava con un altro gruppo, anche io ho fatto la mia parte • giocavano con altre cose • Riccardo non voleva leggere e sbagliava a dettare • troppa confusione • lancio di gomme • confusione • noi abbiamo finito ma arrivavano palline di carta • nel gruppo un bambino giocava continuamente con una bottiglia

SIETE STATI CONTENTI DI RICOPRIRE IL VOSTRO RUOLO? • Ok, però difficile per confusione, carte che volavano, rabbia • dispiaciuto per i richiami della coordinatrice • ruolo “cencetto”, preferivo fare il coordinatore , mi sono sentito arrabbiato perché non si poteva lavorare • grazie ad Elia ho gestito meglio la situazione • Ok. Ho aiutato un po’ Emidio • confusione, difficile gestione da parte del coordinatore • ho gestito la squadra al meglio • un po’ di difficoltà anche se nel gruppo ho trovato ascolto • si lavorava molto bene, mi è piaciuto • troppa responsabilità • ho trovato collaborazione • Eduard tirava gomme con Pierluigi e ciò mi ha dato fastidio; per il resto ok • confusione, un po’ di rabbia per la fatica nel lavorare • difficoltà per confusione, un po’ di rabbia anche se il ruolo mi è piaciuto • Siamo riuscite ad isolarci dalla confusione anche se è stato un po’ faticoso • preferivo leggere, mi sono trovato bene anche se ho disturbato. Mi è piaciuto lavorare in compagnia • ok perché con le amiche sapevamo ascoltarci; sono soddisfatta per il lavoro svolto • abbiamo lavorato bene tra noi ma gli altri tiravano le carte. GRUPPI: NICOLO’ – GIANFRANCO - DAVIDE - ALESSIO - LUCA • CHIARA – EMIDIO – ELIA – BRANDO - ALESSIA • VALENTINA S. – ROBERTA – GIORGIA - MARIA LETIZIA – LUDOVICA • CRISTIAN – SAMUELE – MATTEO – NATHAN - EDUARD • LEA – MARISOL – VALENTINA O. – PIERLUIGI – RICCARDO I primi tre sottolineati, nell’ordine, sono stati :coordinatore – scrittore – lettore


DISCUTIAMO I PRINCIPI FONDAMENTALI PER IL LAVORO DI GRUPPO


CONDIVIDIAMO I PRINCIPI FONDAMENTALI PER LAVORARE TUTTI E BENE

• Non discriminazione • Libertà di espressione • Rispetto del punto di vista altrui • Diritto all’ascolto • Impegno • Partecipazione


PER INIZIARE… 27 GENNAIO: LA GIORNATA DELLA MEMORIA


PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA BRAIN–STORMING SULLA PRESENZA EBRAICA OGGI SUL TERRITORIO

Conversazione, a partire dalle esperienze e dalle conoscenze pregresse degli alunni, circa la presenza ebraica oggi sul territorio locale e nazionale. Uso di domande stimolo. Hai sentito parlare degli ebrei? Dove? In riferimento a che cosa? A casa, alla TV, a scuola, in famiglia, attraverso films Ci sono fatti della storia che ti fanno pensare agli ebrei? Quali? La giornata della shoah, la storia del popolo di 3000 anni fa studiata in quarta, la guerra attuale tra Israele e Palestinesi. Conosci persone ebree? Solo una, si chiama Chiara Secondo te, essere ebreo significa…: essere di religione ebraica, essere perseguitati, avere una propria religione, proprie abitudini, persone con una religione diversa, usanze proprie, non più perseguitati, vengono a portare scompiglio nel nostro paese come i migranti che invadono le nostre città, di un’altra religione ma uguali a noi, persone maltrattate, che pensano al loro passato come una tragedia, sono persone che dovrebbero vivere bene come noi ma sono perseguitate, persone in difficoltà(erano in difficoltà). Nella tua città esiste una comunità ebraica? No Esiste nella tua città un luogo di culto per gli ebrei? Non lo so, ne ho sentito parlare, nella Costituzione è scritto che possono averlo. Ci sono ebrei in Italia? Sì Sono cittadini italiani? 11 sì, 8 no perché alcuni non sono registrati, non mangiano ciò che mangiamo noi, perché vengono da paesi stranieri, perché sono di religione diversa.

Leggi questi articoli contenuti nei Principi Fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana Art.3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali.(…) Art.8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. Che cosa garantiscono ai suoi cittadini? Gli articoli garantiscono questi valori: uguaglianza, non discriminazione, libertà di professare la propria religione Secondo te, vengono sempre garantiti questi diritti nel nostro paese? Non sempre


LA STORIA DEL POPOLO EBRAICO DAL 2000 A.C. AL DOMINIO ROMANO


COSTRUIAMO UNO SCHEMA SULLA STORIA DELL’ANTICO POPOLO EBRAICO


COLLOCHIAMO I FATTI SULLA LINEA DEL TEMPO 2000 A.C. - 63 A.C.


IL DOMINIO ROMANO I SEC. D. C.

EVIDENZIAMO NEL TESTO DATI TEMPORALI E FATTI • IL DOMINIO ROMANO • Il dominio romano sulla Palestina era molto duro, anche se i nuovi dominatori non trasformarono subito la regione in provincia, ma ne fecero uno stato vassallo sotto la loro influenza: i Romani erano assai meno tolleranti di Persiani e Macedoni e sottoposero gli Ebrei a una pesante pressione fiscale, alimentando fra loro una forte opposizione e un vero e proprio sentimento anti-romano . • La situazione si aggravò quando nel 4 d.C. la Palestina divenne provincia romana, fino a scatenare una grande rivolta giudaica nel 66 d.C., durante il principato di Nerone: Roma inviò il generale Vespasiano a sedare la ribellione ed egli iniziò un duro assedio di Gerusalemme, lasciando poi al figlio Tito il compito di terminare l'opera . • Tito riuscì a espugnare Gerusalemme e a porre fine alla rivolta, iniziando poi una durissima repressione nei confronti degli Ebrei: nel 70 a.C. il Tempio venne distrutto per la seconda volta e gli Ebrei furono espulsi da Gerusalemme, subendo una feroce persecuzione. Per prevenire ulteriori ribellioni, il Tempio non venne più ricostruito e attualmente ne sopravvive solo la parete ovest, chiamata dagli Ebrei "Muro del Pianto" e considerata un simbolo religioso importantissimo per l'Ebraismo attuale. • In seguito alla repressione romana, molti Ebrei furono costretti a lasciare la Palestina ed ebbe così inizio la grande diaspora del popolo ebraico, ovvero la sua "dispersione" nelle regioni circonvicine: furono soprattutto la Siria, il Nordafrica (specie l'Egitto), l'Asia Minore, l'Italia e l'Europa occidentale. • La diaspora contribuì se possibile a cementare ancor di più l'unità religiosa del popolo ebraico e alimentò quel "rimpianto" della Palestina come patria perduta che sarebbe durato secoli, sino al movimento sionista di metà XIX sec.


LE PERSECUZIONI NEL MEDIOEVO E IN ETA’ MODERNA VII SEC. –XVI SEC. LEGGIAMO IL TESTO PER EVIDENZIARE DATI E FATTI • • •

LE PERSECUZIONI ANTI-EBRAICHE NEL MEDIOEVO E IN ETÀ MODERNA Quando nel VII sec. d.C. gli Arabi conquistarono la Palestina e quasi tutto il Nord Africa (territori strappati all'Impero Bizantino) la condizione degli Ebrei sottoposti al loro dominio non cambiò molto, dal momento che gli Arabi non imponevano ai popoli sottomessi la conversione forzata all'Islam e si limitavano a una forte pressione fiscale . I rapporti tra Arabi ed Ebrei furono dunque di reciproca tolleranza ed è solo in epoca moderna che è iniziata l'ostilità tra le due religioni, specie per le contese politico-territoriali Le persecuzioni anti-ebraiche iniziarono in Europa nel Basso Medioevo, soprattutto ad opera di re e sovrani cristiani: l'odio verso gli Ebrei traeva origine da accuse e pregiudizi quasi sempre infondati. Gli Ebrei erano per lo più accusati di deicidio, ovvero di essere il popolo che aveva compiuto la crocifissione di Cristo (quest'accusa di tipo religioso avrebbe alimentato anche l'antisemitismo di radice nazista); erano accusati anche di compiere pratiche magiche e strani rituali, di praticare l'infanticidio, di diffondere la peste (questo soprattutto all'epoca della grande epidemia del 1348), di avvelenare i pozzi, di prestare denaro a tassi usurari (in effetti molti Ebrei europei erano cambiatori di valuta e commercianti, fatto che attirò sempre contro di loro l'ostilità dell'opinione pubblica). Le manifestazioni più violente si attenuarono in parte dopo il XVI sec., benché il sentimento antiebraico restasse molto forte in Europa e trovasse nuove forme di discriminazione nella pratica dei "ghetti": nelle principali città europee si crearono dei quartieri separati dove gli Ebrei erano costretti a vivere forzatamente, potendone uscire solo in determinate ore del giorno e con pesanti limitazioni . I ghetti sopravvissero sino al XIX sec., quando vennero aboliti per poi risorgere all'epoca delle persecuzioni naziste; oggi molti ex-quartieri ghetto sono conservati come testimonianza storica, come il ghetto di Roma in cui avvennero molti rastrellamenti di Ebrei da parte nazisti all'epoca dell'occupazione (1943-44).


ANTISEMITISMO E SIONISMO XIX SEC. • 6. ANTISEMITISMO E SIONISMO NEL XIX SEC. • Nel XIX sec. la condizione degli Ebrei in Europa occidentale migliorò molto, soprattutto per il progressivo riconoscimento di diritti civili e l'integrazione nella società, anche se il sentimento anti-ebraico era fortemente radicato e trovò nuova espressione nel cosiddetto antisemitismo: si trattava di una vera e propria corrente di pensiero, alimentata dalle opere di scrittori e intellettuali che teorizzavano la necessità di combattere l'identità ebraica in quanto pericolosa per la società • Negli anni Venti del XX sec. la propaganda nazista accusava gli Ebrei di essere responsabili della sconfitta tedesca nella I Guerra Mondiale. • Dopo la fine della I Guerra Mondiale la Palestina divenne mandato britannico e il governo di Londra si impegnò attivamente per la creazione di uno Stato ebraico in quella regione, gettando le basi per la svolta del 1948, quasi un embrione dello Stato di Israele che sarebbe nato dopo la fine del II conflitto mondiale.


LA SHOAH

XX SEC.

• 7. LA "SHOAH" • • Il termine deriva dall'ebraico (letteralmente significa "tempesta devastante") e indica lo sterminio degli Ebrei perpetrato dal regime nazista durante la II Guerra Mondiale, noto anche come "olocausto": fu un vero e proprio tentativo di genocidio (distruzione di un intero popolo), progettato e realizzato con lucida follia dal regime hitleriano • L'ideologia nazista si fondava sul mito della "razza ariana" considerata superiore a tutte le altre e alimentava l'antisemitismo già presente nella società tedesca di inizio nel XX sec., specie dopo la sconfitta nella I Guerra Mondiale attribuita agli Ebrei (essi erano accusati di essere troppo ricchi e di concentrare nelle loro mani l'economia tedesca, attraverso le industrie e le banche). • Dopo l'ascesa di A. Hitler al potere nel 1933, le persecuzioni contro gli Ebrei si inasprirono in tutta la Germania e sfociarono nell'episodio tristemente noto della "notte dei cristalli" (8-9 nov. 1938), con la devastazione dei negozi ebraici e l'incendio di molte sinagoghe; vennero creati i primi "lager", inizialmente campi di concentramento dove gli Ebrei venivano rinchiusi come prigionieri e condannati ai lavori forzati, spesso con la scusa di isolarli e proteggerli dalle rimostranze degli altri cittadini tedeschi. • Fu solo con lo scoppio della II Guerra Mondiale che venne teorizzata dal nazismo la necessità dello sterminio: decine di migliaia di Ebrei vennero deportati nei campi di sterminio disseminati in tutta l'Europa occupata dai tedeschi e uccisi nelle camere a gas, portando il numero di sole vittime ebraiche alla cifra agghiacciante di 6 milioni di persone. Tra i lager più tristemente noti vi sono quelli di Auschwitz,Treblinka, Dachau, Bergen Belsen, Mauthausen, per citare solo quelli principali, dove vennero internati e uccisi anche membri di altre minoranze etnicosociali e oppositori politici. •


COLLEGHIAMO I DATI E GLI EVENTI DELLA STORIA DEL POPOLO EBRAICO •

LA STORIA DEL POPOLO EBREO SULLA LINEA DEL TEMPO - DAL DOMINIO ROMANO AD OGGI

• I sec. d.C.= Palestina Provincia Romana - Rivolta degli ebrei e repressione da parte dei Romani -Tempio di Gerusalemme distrutto -Diaspora del popolo ebraico(dispersione nel mondo) • VII sec. d.C.= gli Arabi conquistano la Palestina, rapporti di reciproca tolleranza • Basso Medioevo (XI-XVI d.C.)= gli Ebrei sono accusati dai cristiani di deicidio, di diffondere la peste, di usura, inizia la pratica dei ghetti • XIX sec. d.C. = migliora la condizione degli Ebrei per il riconoscimento dei loro diritti nelle città europee, ma cresce l’antisemitismo, corrente di pensiero che considerava gli Ebrei pericolosi • XX sec. d.C. = • Negli anni ’20, dopo la I guerra mondiale, la propaganda nazista accusava gi Ebrei della sconfitta • 1933 ascesa al potere di Hitler e inizio della persecuzione degli Ebrei per affermare l’ideologia nazista della razza ariana considerata superiore a tutte le altre • 8-9 novembre 1938 notte dei cristalli con la devastazione dei negozi ebraici e l’incendio delle sinagoghe, vengono creati i primi lager • Dal 1939, con lo scoppio della II guerra mondiale, viene attuato lo sterminio di 6 milioni di persone • 1948 creazione dello Stato di Israele in Palestina • 1948 entra in vigore la Costituzione italiana • XXI sec. d.C. = dal 1948 ad oggi è in atto il conflitto arabo- israeliano per l’occupazione del territorio palestinese


COLLOCHIAMO GLI EVENTI DELLA STORIA DEL POPOLO EBRAICO SULLA LINEA DEL TEMPO


VERBALIZZIAMO LA LINEA DEL TEMPO


Leggiamo l’epilogo del testo ALWAYS REMEMBER ME della scrittrice Marisabina Russo


DATI TEMPORALI FATTI ED EVENTI DOPO LA LETTURA DEL TESTO «ALWAYS REMEMBER ME» EVIDENZIA I DATI TEMPORALI E COLLEGA AI FATTI ACCADUTI


LA LINEA DEL TEMPO COSTRUISCI LA LINEA DEL TEMPO DEI PERIODI E DEGLI EVENTI STORICI PRESENTI NELLA STORIA «ALWAYS REMEMBER ME»


CERCHIAMO INFORMAZIONI


LE LEGGI RAZZIALI: QUALI DIRITTI NON VENGONO GARANTITI? • Confronta le leggi razziali con i PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE. Quali diritti non vengono garantiti? • Le leggi razziali vietavano agli ebrei i matrimoni misti, di lavorare, di possedere beni , di stare nell’esercito. Anche per i bambini furono applicate le leggi razziali in quanto non potevano frequentare le scuole italiane . • Invece l’art.3 della Costituzione dice che tutti hanno questi diritti senza distinzione di razza e religione e l’art. 4 riconosce il diritto al lavoro a tutti cittadini italiani.


APPROFONDIAMO LA CONOSCENZA DI: FASCISMO, NAZISMO, GUERRA • • • • • • • •

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IL FASCISMO E IL NAZISMO SULLA LINEA DEL TEMPO Il regime fascista in Italia iniziò nel 1922 quando Mussolini fece la marcia su Roma proclamandosi capo del governo, finì nel 1943 con la deposizione di Mussolini e l’armistizio. Il periodo di dittatura fascista durò 21 anni. Il regime nazista in Germania iniziò nel 1933 con l’ascesa al potere di Hitler e terminò nel 1945 con la resa della Germania al termine della seconda guerra mondiale. Il periodo di dittatura nazista durò 12 anni. A partire dal 1935 vengono emanate da Hitler le leggi razziali di Norimberga con cui il nazismo toglieva tutte le libertà agli Ebrei. Nel 1938 Mussolini applicò le leggi razziali anche in Italia. Nel 1939 Mussolini e Hitler stabilirono un patto d’acciaio. Nello stesso anno, quando Hitler invase la Polonia per occuparla, iniziò la II guerra mondiale. L’Italia entrò in guerra al fianco della Germania nel mese di giugno del 1940. Italiani e tedeschi vengono sconfitti su più fronti: in Grecia , in Jugoslavia, in Russia. Nel 1941, l’attacco dell’aviazione giapponese alla flotta americana nel porto di Pearl Harbour , coinvolse gli stati Uniti nella guerra che diventò mondiale. Nel 1942 quasi tutta l’Europa era sotto il dominio nazista, gli ebrei e gli oppositori venivano internati nei lager e uccisi nei campi di sterminio. Nei paesi occupati dai nazisti si formarono gruppi di partigiani che organizzarono la Resistenza per scacciare i tedeschi. Dopo la caduta del fascismo, nel 1943, l’Italia firmò un armistizio con gli anglo-americani e dichiarò guerra ai tedeschi. Infine nell’aprile del 1945 la Germania si arrese agli alleati e Hitler si uccise. Il 25 aprile 1945 venne liberata anche l’Italia, Mussolini fu arrestato e fucilato. Nello stesso anno per porre fine alla resistenza giapponese, gli americani lanciarono la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki provocando un enorme numero di vittime. LEGGI IL TESTO, COMPLETA LA LINEA DEL TEMPO ED EVIDENZIA CON VARI COLORI I PERIODI DEL FASCISMO, DEL NAZISMO E DELLA GUERRA


COLLOCHIAMO SULLA LINEA DEL TEMPO I FATTI DI: FASCISMO NAZISMO GUERRA


IL RACCONTO DI NAZZARENA DALLE LEGGI RAZZIALI ALLA GUERRA ALLA COSTITUZIONE S.BENEDETTO DEL TR. 1938-1948


LA TESTIMONIANZA DI NAZZARENA PROSPERI Nazzarena è un’insegnante in pensione e l’abbiamo invitata a scuola per raccontare i fatti della guerra e del dopoguerra nella nostra città. Ha raccontato che era molto piccola nel periodo di guerra e ricorda quello che ha sentito raccontare. Suo padre è morto sul motopeschereccio che è saltato in aria durante la raccolta delle mine nel mare di S.Benedetto del Tr,


BOMBARDAMENTO DI S.BENEDETTO Ha narrato che nel 1944 San Benedetto ha subito diversi bombardamenti dalla piazza delle «Battistine» al torrente Albula e la sua famiglia «è sfollata» sulla collina, a Monsampolo. Al ritorno ha trovato la sua casa intatta.


DISEGNIAMO LA GUERRA CON I SUOI RACCONTI


LA CASA GIRATA SU SE STESSA Oggi è venuta a scuola l’insegnante Nazzarena Prosperi e ci ha raccontato alcuni episodi da lei vissuti durante la seconda guerra mondiale. Io ho disegnato una casa che si è girata su se stessa a causa di una potente bomba esplosa nelle vicinanze. Questo fatto è accaduto nella città di S.Benedetto del Tronto. Parti della città vennero distrutte e successivamente furono ricostruite. Lea S.


I TEDESCHI PORTANO CON LORO I RAGAZZI ITALIANI Nel periodo della guerra i tedeschi arrivarono in Italia. Essi perseguitavano, deportavano e torturavano gli ebrei perché secondo le loro idee gli ebrei «inquinavano» le altre razze ritenute pure. Per portare avanti questa teoria volevano che tutti fossero fedeli e pronti a far parte della razza ariana ritenuta «pura». I tedeschi sequestravano anche i giovaninon ebrei, per addestrarli a servire l’esercito e formarli come cittadini rispetto alla loro ideologia nazista. Roberta


LO SPAVENTO DELLE DONNE • Ho disegnato questo episodio perché è stato sia divertente che spaventoso. I soldati americani buttavano le bombe o le mine nei posti più pericolosi, in modo che i tedeschi non potevano passare lì. Mentre due signore sciacquano i panni alla fontana, sopra di loro passa un aereo americano, un soldato scende a terra col paracadute per controllare se i tedeschi passarono di lì. Una donna nel frattempo grida che ha visto cadere una bomba a terra. Tutti scappano, urlano…ma si accorgono che è solo un grande uccello.


LA STRADA BUCATA Oggi è venuta la maestra Nazzarena Prosperi che ci ha raccontato dei fatti della II guerra Mondiale e del dopoguerra. Un fatto che le è accaduto è che finita la guerra e ritornata con la sua famiglia a S.Benedetto del Tr., trovarono vicino casa una grande buca perché avevano lanciato la bomba. Dentro a questa buca si vedeva il retro di un furgone. La buca puzzava di formaggio perché il contenuto del furgone era il formaggio destinato ai polacchi. Marisol Cianciarelli


GLI AMERICANI DISTRUGGONO I PONTI


IL GIOVANOTTO E LA STANZA MURATA Oggi a scuola è venuta Nazzarena Prosperi e ci ha raccontato la sua vita durante la guerra e il dopoguerra. Io ho disegnato quello che mi ha colpito di più. Questa storia racconta di un bambino che viveva in una stanza murata per non farsi trovare dai tedeschi, che prendevano tutti i giovanotti di quel tempo per farli entrare nell’esercito. Nella stanza il giovanotto aveva una finestra in cui c’era un buchino dove i genitori gli passavano il cibo con un cestino per non farlo morire di fame. Questa storia accadde durante la guerra. Valentina Spinozzi


L’ALLARME DURANTE LA NOTTE Oggi è venuta a scuola una signora, Nazzarena Prosperi, per parlare degli eventi accaduti prima, dopo e durante la II Guerra Mondiale. Io ho disegnato la situazione della guerra durante la notte. Scattava un allarme che avvertiva gli abitanti dell’arrivo di un aereo pronto a bombardare. I cittadini scappavano e si rifugiavano in campagna. Ludovica


L’INTERVENTO DEGLI ALLEATI Quando di notte suonavano le sirene, significava il passaggio degli aerei carichi di bombe. Gli italiani chiesero aiuto agli Americani-InglesiPolacchi che sbarcarono in Sicilia e iniziarono a risalire l’Italia ,mentre i Tedeschi scappavano. Mentre scappavano, uccidevano tutti gli uomini che si ribellavano a loro. Giorgia


IL BOMBARDAMENTO AEREO Quando suonava l’allarme significava che stavano passando aerei con bombe, allora i sambenedettesi si andavano a rifugiare nelle campagne prendendo dalle loro case le cose più preziose per portarsele con loro. Gli Italiani dopo si staccarono dall’alleanza coi tedeschi e si allearono con gli Americani, che sbarcarono in Sicilia. Gli Americani iniziarono a risalire la penisola e ad inseguire i Tedeschi, ma nel colpire i tedeschi colpirono e uccisero molti cittadini italiani. Per questo gli Italiani rimasti a S.Benedetto lasciarono la città. Spesso i pescatori con la rete prendevano le mine e ci rimanevano anche vittime. I tedeschi prendevano i ragazzi italiani e li portavano con loro per fare la guerra.


SAN BENEDETTO «SOTTO LE BOMBE» Cerchiamo informazioni sui bombardamenti della città Il testo è tratto dalla ricerca di Giuseppe Merlini «Sotto le bombe», pubblicata in occasione della mostra storico – documentale del 27 novembre 2016


LE TESTIMONIANZE DEI NONNI DALLE LEGGI RAZZIALI, ALLA GUERRA E ALLA COSTITUZIONE 1938-1948


TESTIMONIANZA DEI NONNI: MARIA E GERMANO TESTIMONIANZE DEI NONNI E DELLE PERSONE ANZIANE PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA,DELLA LIBERAZIONE E DELLA COSTITUZIONE: 1938-1948 (dall’emanazione delle leggi razziali all’entrata in vigore della Costituzione) • ALUNNO: Alessio Marchegiani • CLASSE: 5^B • NOME DEL NONNO/A o ALTRO TESTIMONE: nonna materna Maria – nonno paterno Germano • ETA’ NEL PERIODO CONSIDERATO (1938-1948): 6 anni • RESIDENZA NEL PERIODO CONSIDERATO: Maltignano • RICORDI QUALCOSA IN PARTICOLARE DI QUESTO PERIODO? RACCONTA IN BREVE • Quando stavano bombardando Maltignano, fecero sfollare tutte le famiglie in campagna. Ricordano che passavano i carri armati con sopra i soldati tedeschi che per far spaventare i bambini urlavano “CAPUT!”. Il padre di mia nonna Maria rimase più di un anno prigioniero in Corsica. Nonno Germano ricorda che quando bombardarono San Benedetto venne colpita la banca dove lavorava suo padre, che morì lasciando i figli piccoli. Sia nonna Maria che nonno Germano non hanno foto perché i beni preziosi andarono persi durante lo sfollamento.


TESTIMONIANZA DI NONNO GIUSEPPE • TESTIMONIANZE DEI NONNI E DELLE PERSONE ANZIANE • PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA,DELLA LIBERAZIONE E DELLA COSTITUZIONE: 1938-1948 • (dall’emanazione delle leggi razziali all’entrata in vigore della Costituzione) • • ALUNNO: Emidio Silenzi • CLASSE: 5^B • NOME DEL NONNO/A o ALTRO TESTIMONE: nonno Giuseppe Silenzi • ETA’ NEL PERIODO CONSIDERATO (1938-1948): • RESIDENZA NEL PERIODO CONSIDERATO: San Benedetto del Tronto • RICORDI QUALCOSA IN PARTICOLARE DI QUESTO PERIODO? RACCONTA IN BREVE • • • Il mio bisnonno, Antonio Silenzi, nel 1945 faceva parte del famoso “Battaglione San Marco”, nella città Fiume (ora in Croazia). • Quando la guerra stava terminando, con la caduta del fascismo, il mio bisnonno fu catturato insieme ai suoi compagni dai tedeschi e furono deportati in Germania. Durante questo viaggio, in montagna, in una notte buia, visto il rallentamento del convoglio, il mio bisnonno e i compagni si buttarono dal camion in un dirupo e mentre i Tedeschi mitragliavano lui riuscì a fuggire ma fu ferito alla gamba da un proiettile. Zoppicando andò avanti fino a raggiungere la città di Trieste. Arrivò all’ospedale dichiarando che i partigiani gli avevano sparato (ospedale militare ancora tedesco). Questa bugia gli salvò la vita. Non seppe più nulla dei suoi compagni.


TESTIMONIANZA DI LUIGINA TESTIMONIANZE DEI NONNI E DELLE PERSONE ANZIANE • PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA,DELLA LIBERAZIONE E DELLA COSTITUZIONE: 1938-1948 • (dall’emanazione delle leggi razziali all’entrata in vigore della Costituzione) • • ALUNNO: Letizia Mattioli • CLASSE: 5^B • NOME DEL NONNO/A o ALTRO TESTIMONE: Luigina • ETA’ NEL PERIODO CONSIDERATO (1938-1948): • RESIDENZA NEL PERIODO CONSIDERATO: Monsampolo • RICORDI QUALCOSA IN PARTICOLARE DI QUESTO PERIODO? RACCONTA IN BREVE • • Ricorda che il pane in casa era un lusso e che loro, quando la mamma faceva il pane con la farina, lo nascondevano. • I tedeschi rubavano tutto in campagna, poi quello che non consumavano lo distruggevano e picchiavano i contadini. • Andavano nelle case e prendevano soldi e gioielli. • Quando suonavano le sirene correvano a nascondersi sotto le cantine perché c’erano i bombardamenti. • Non c’era molto da mangiare e avevano solo un vestito vecchio. • I bambini non avevano tanti giocattoli. • Luigina ha conosciuto un tedesco buono che era un suo vicino di casa e aveva una bambina della sua stessa età. Un giorno le fece una carezza sulle scale e le regalò un anellino bellissimo. Ancora oggi lo conserva.


TESTIMONIANZA DI NONNO NICOLA • TESTIMONIANZE DEI NONNI E DELLE PERSONE ANZIANE • PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA,DELLA LIBERAZIONE E DELLA COSTITUZIONE: 1938-1948 • (dall’emanazione delle leggi razziali all’entrata in vigore della Costituzione) • • ALUNNO: Brando Barassi • CLASSE: 5^B • NOME DEL NONNO/A o ALTRO TESTIMONE: nonno Nicola • ETA’ NEL PERIODO CONSIDERATO (1938-1948): 7 anni • RESIDENZA NEL PERIODO CONSIDERATO: Zara (Iugoslavia) • RICORDI QUALCOSA IN PARTICOLARE DI QUESTO PERIODO? RACCONTA IN BREVE • • Mio nonno Nicola mi ha raccontato che il papà Antonio tornò dall’arsenale di Venezia, dove era stato chiamato per la guerra, per scappare con la sua famiglia in Iugoslavia, tramite il motopeschereccio del mio bisnonno. • Rimasero a Zara fino alla fine della guerra.


IL RACCONTO DELLA TESTIMONIANZA DI ZIA CLARA • TESTIMONIANZE DEI NONNI E DELLE PERSONE ANZIANE • • PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI,DELLA GUERRA,DELLA LIBERAZIONE E DELLA COSTITUZIONE: 1938-1948 • • ALUNNA: Marisol Cianciarelli • • CLASSE: 5°B • • NOME DEL NONNO/A O ALTRO TESTIMONE: Pelliccioni Clara(zia) • • ETA' NEL PERODO CONSIDERATO(1938-1948): pochi mesi • • RESIDENZA NEL PERIODO CONSIDERATO: • SAN BENEDETTO DEL TR.


TESTIMONIANZA DI ZIA CLARA RICORDI QUALCOSA IN PARTICOLARE DI QUESTO PERIODO? RACCONTA • • •

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Nel 1943 ci fu un'invasione nel nostro paese, in cui, nella zona di "Ponterotto" viveva la nostra famiglia. In quel periodo di guerra i soldati tedeschi volavano sopra i cieli con aerei carichi di bombe e le lanciavano verso i centri abitati . Mio suocero "Giovanni Bruni" e suo fratello "Achille Bruni" lavoravano come muratori nella zona del paese alto, in quel momento furono attaccati da un fortissimo bombardamento e si trovarono in un caos di polvere e detriti. Non sapendo dove scappare, presi dalla paura, decisero insieme ad altri amici di attraversare il fiume Albula, ma purtroppo furono colpiti da bombe e Achille, insieme a molte persone, morì. Ci furono moltissimi feriti, mio suocero Giovanni si salvò ma fu gravemente lesionato sul corpo e braccia a causa di diverse scheggie; fu un vero strazio... le grida assordanti di quel tragico episodio si sentirono fino al Colle Franchino, dove abitava mio marito "Nazzareno Bruni" che all'epoca era un bambino di 7 anni. Racconta ancora oggi di quei soldati che irrompevano dentro le loro case, minacciandoli con i fucili di dare a loro tutti i loro beni (prosciutti, salami, formaggi, olio, galline....) chiedevano di tutto e se non glielo davano li uccidevano. Durante la guerra molte persone riuscirono a scappare sfollando nelle campagne di Ripatransone, come fece mia mamma “Iolanda Piunti”, con me in fasce di 9 mesi. Trovò rifugio nelle campagne, in un punto dove c'erano delle grotte naturali in cui, con le conche, prendevano l'acqua. Senza elettricità, si organizzavano con i lumi e con fornelli a carbone o a legna riuscivano a cucinare per alimentarsi (con la verdura e frutta delle campagne, il latte delle mucche, uova...). Mentre aspettava mio padre "Natale Pelliccioni" che era al fronte in guerra, la casa dove risiedevamo era stata invasa dai soldati tedeschi, che rimasero per molti mesi . Mio suocero Giovanni fu chiamato alle armi nel Veneto, sul Piave, a raccogliere i morti e occuparsi delle sepolture e delle fosse comuni. Ancora oggi in quei paesi, a Gorizia, c'è il Sacrario dove ogni sera alle 20:00 suonano le campane a morte. Finita la guerra, mio suocero fu premiato come cavaliere di VittorioVeneto con una medaglia d'oro.


TESTIMONIANZA DI NONNO CONCEZIO • PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA, DELLA LIBERAZIONE E DELLA COSTITUZIONE: 1938-1948 (dall’emanazione delle leggi razziali all’entrata in vigore della Costituzione) • ALUNNO: Samuele Colletta • CLASSE:VB • NOME DEL NONNO/A o ALTRO TESTIMONE: Colletta Concezio • ETA’ NEL PERIODO CONSIDERATO (1938-1948): 7 anni • RESIDENZA NEL PERIODO CONSIDERATO: San Benedetto del Tronto • RICORDI QUALCOSA IN PARTICOLARE DI QUESTO PERIODO? RACCONTA IN BREVE • Abitavo al centro di San Benedetto del Tronto, in via San Martino; quando iniziarono i bombardamenti sulla nostra città, la mia famiglia , come molte altre nella zona si trasferì nella vicina Acquaviva picena, a casa di conoscenti, per una maggiore sicurezza. • Scarseggiavano il cibo e l’acqua, ci dovevamo arrangiare, spesso per bere e lavarci usavamo l’acqua della pioggia sui tetti che veniva raccolta con delle vecchie pentole. • Un giorno durante la guerra, io e i miei fratelli scendemmo a piedi da Acquaviva a S.Benedetto per controllare la nostra casa. • Arrivati sulla piazza della chiesa della Marina gli aerei di passaggio tedeschi ci spararono contro e noi fummo veloci a nasconderci sotto delle panchine in cemento e ci salvammo. • Finita la guerra tornammo con la famiglia nella nostra casa a S.Benedetto; arrivati vedemmo che la casa era intatta, ma all’esterno erano cresciute erbacce alte e all’interno era stata completamente saccheggiata.


TESTIMONIANZA DI NONNO GIOVANNI • TESTIMONIANZE DEI NONNI E DELLE PERSONE ANZIANE • PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA, DELLA LIBERAZIONE E DELLA COSTITUZIONE: 1938-1948 (dall’emanazione delle leggi razziali all’entrata in vigore della Costituzione) • ALUNNO: Nicolò Paci • CLASSE: VB • NOME DEL NONNO/A o ALTRO TESTIMONE: Capriotti Giovanni • ETA’ NEL PERIODO CONSIDERATO (1938-1948): 20-25 anni • RESIDENZA NEL PERIODO CONSIDERATO: Porto D’Ascoli • RICORDI QUALCOSA IN PARTICOLARE DI QUESTO PERIODO? RACCONTA IN BREVE • Il mio bisnonno quando sono nato era già morto, ma mio nonno mi racconta sempre che quando ci fu la guerra lui era bambino e si ricorda che il padre cioè il mio bisnonno era andato in guerra come fuciliere del 73° reggimento fanteria. Era un periodo di fame e la gente moriva sotto le bombe. • Per fortuna il mio bisnonno tornò sano e salvo e tutta la sua famiglia si salvò.


TESTIMONIANZA DEI BISNONNI: MARIA E AGOSTINO • La mia bisnonna, quando scoppiò la seconda guerra mondiale, aveva 12 anni, viveva a Milano, un città devastata in quel periodo dalle bombe e dall’esercito tedesco. • Nel suo palazzo, miracolosamente rimasto in tatto, viveva una famiglia di ebrei che , per poter raccoglierei soldi necessari per fuggire in Svizzera, avevano venduto un servizio di tazze da the in ceramica di Napoleone Bonaparte a sua madre. • Io le ho viste: sono verdi con disegnate in oro la “N” dell’Imperatore. • Poiché i bombardamenti erano frequenti, sfollarono lei e la sua famiglia a Merano. • La mia bisnonna si ricorda anche che una volta finita la guerra, i partigiani arrestarono la sorella di Italo Balbo (politico e generale facente parte del Partito Fascista) che abitava al piano superiore del suo palazzo. • Erano in quattro, armati, che con la forza la trascinarono giù per le scale. • Il mio bisnonno, invece, era capitano della brigata dei paracadutisti “Folgore”. • Ricevette una Croce al Valore e una lettera dal generale Raffaele Cadorna. • Ho anche un articolo di giornale dove ci sono alcune foto di trentasette anni fa della battaglia di Filottrano. • Tra i nomi dei lombardi che parteciparono alla battaglia c’è quello del capitano Agostino Villa, il mio bisnonno. • Maria Eoli (bisnonna di Valentina) • Agostino Villa (bisnonno di Valentina)


LA CROCE AL MERITO DEL BISNONNO AGOSTINO E L’ARTICOLO DI GIORNALE CHI LE HA PORTATE: Valentina Spinozzi TIPO DI FONTE: fonte scritta e fonte materiale NOMI FONTI: articolo giornale, croce al valore A CHI APPARTIENE: al bisnonno Agostino Villa DA DOVE PROVIENE: Milano A QUALE TEMPO RISALE: l’articolo a 37 anni fa, la croce al valore alla fine della guerra DESCRIZIONE: l’articolo parla della battaglia di Filottrano e contiene alcune foto della battaglia. Alla croce al valore è allegata una lettera del generale Cadorna. INFORMAZIONI SUL TEMA: Il bisnonno, era capitano della brigata dei paracadutisti “Folgore”. Ricevette una Croce al Valore e una lettera dal generale Raffaele Cadorna. Tra i nomi dei lombardi che parteciparono alla battaglia di Filottrano c’è quello del capitano Agostino Villa, il mio bisnonno.


TESTIMONIANZA DI NONNA ANTONIETTA Mia nonna raccontava a mia mamma che all’improvviso c’erano i bombardamenti e così si doveva fuggire nei ricoveri. I prodotti alimentari scarseggiavano, il cibo era razionato e per prendere il pane bisognava avere una tessera. Antonietta (nonna Roberta Re)


TESTIMONIANZA DI ZIO GABRIELE • TESTIMONIANZE DEI NONNI E DELLE PERSONE ANZIANE • PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA, DELLA LIBERAZIONE E DELLA COSTITUZIONE: 1938-1948 (dall’emanazione delle leggi razziali all’entrata in vigore della Costituzione) • ALUNNO : Daniele Falaschetti • CLASSE:VB • NOME DEL NONNO/A o ALTRO TESTIMONE : zio Gabriele Grannò • ETA’ NEL PERIODO CONSIDERATO (1938-1948):dagli 8 fino ai 18 anni • RESIDENZA NEL PERIODO CONSIDERATO: via Montello S.Benedetto del Tr. • RICORDI QUALCOSA IN PARTICOLARE DI QUESTO PERIODO? RACCONTA IN BREVE: • Mi ricordo che gli americani erano molto gentili invece i tedeschi no, perché uccidevano tantissime persone innocenti, soprattutto nell’ultimo periodo, quando si stavano ritirando. Ricordo anche il primo bombardamento, il 27/11/1943, avevo solo 13 anni e con altri ragazzi mi trovavo lungo il torrente Albula, dove c’erano le ruote dei funai. Suonarono le sirene e scappammo tutti verso dei rifugi. Uno di questi, il più vicino, si trovava sotto al palazzo Boccabianca; a noi andò bene , ma diversi abitanti del paese alto morirono. In quel quartiere c’è una via denominata, per questo motivo, via 27.XI.1943


TESTIMONIANZA DI NONNA CLAUDIA • • • • • •

ALUNNO: Ludovica Antuono CLASSE: VB NOME DEL NONNO/A o ALTRO TESTIMONE: Claudia Schiavon ETA’ NEL PERIODO CONSIDERATO (1938-1948):1943-1944(bisnonni) RESIDENZA NEL PERIODO CONSIDERATO: Roma RICORDI QUALCOSA IN PARTICOLARE DI QUESTO PERIODO?

RACCONTA IN BREVE: la nonna materna mi raccontava la paura, il terrore che provavano quando suonava l’allarme e dovevano scappare nel RICOVERO. Mia nonna paterna insieme a mio nonno e a mia zia ancora in fasce(mio padre non era ancora nato) hanno vissuto il bombardamento che ha colpito lo SCALO SAN LORENZO. Mio nonno mi ha raccontato anche che quel giorno, mentre scappavano, aveva staccato una porta e la usava come scudo per difendere la moglie e la figlia. Tutti i miei nonni si ricordavano la fame che avevano patito, la cattiveria e la vigliaccheria dei fascisti. I fratelli sono stati chiamati in guerra e mal equipaggiati in tutto, avevano dovuto affrontare il gelo della Russia. •


LE FOTO DEI MIEI BISNONNI NICOLA E ANTONIO CHI L’HA PORTATA: Brando TIPO DI FONTE: iconografica NOME FONTE: fotografie A CHI APPARTIENE: ai miei bisnonni DA DOVE PROVIENE: dall’album dei miei bisnonni Nicola e Antonio A QUALE TEMPO RISALE: la prima del 1939, la seconda è del 1945 DESCRIZIONE: nella prima foto i miei bisnonni si trovano all’arsenale di Venezia, chiamati per andare in guerra. La seconda foto è relativa alla festa per la fine della guerra. INFORMAZIONI SUL TEMA: PRIMA FOTO: chiamati a partecipare alla seconda guerra mondiale i miei bisnonni per i conflitti accaduti, si divisero e nonno Nicola venne spedito al fronte in Egitto e venne preso prigioniero per 5 anni. Nonno Antonio tornò a casa sua e scappò in Jugoslavia con la sua famiglia nel ’40. SECONDA FOTO: è la festa che si svolse per la fine della guerra, a S.Benedetto del Tronto, in via Labirinto, dove abitava la mia bisnonna Teresa. Avevano esposto il fantoccio che rappresentava il


IL MANIFESTO DELLA RAZZA DI ZIO GABRIELE •

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FONTI DEL PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA, DELLA LIBERAZIONE, DELLA COSTITUZIONE DAL 1938 AL 1948 CHI L’HA PORTATA: Davide TIPO DI FONTE: fonte scritta NOME FONTE: manifesto della razza( pubblicato sul Giornale d’Italia il 15/07/1938) A CHI APPARTIENE: allo zio Gabriele Grannò DA DOVE PROVIENE: Ministero della Cultura A QUALE TEMPO RISALE: alla metà del 1938 DESCRIZIONE: sono un insieme di provvedimenti legislativi( leggi, ordinanze e circolari); R.D.L.15/4/1938 n.1779; R.D.L.29/06/1939 N.1054; Legge 13/07/1939-XVII, n.1059 INFORMAZIONI SUL TEMA: derivano da uno studio di 10 scienziati sulla supposta esistenza della cosiddetta razza italiana che apparteneva al gruppo delle “razze ariane”. Altro fondamento delle leggi razziali era la difesa della propria identità nazionale dalle contaminazioni di popoli considerati inferiori.

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FONTI DEL PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA,

DELLA LIBERAZIONE, DELLA COSTITUZIONE DAL 1938 AL 1948 CHI L’HA PORTATA: Samuele Colletta TIPO DI FONTE: scritta NOME FONTE: Manifesto sulla formazione della coscienza razzista A CHI APPARTIENE: Provveditorato agli Studi di Torino DA DOVE PROVIENE: Torino A QUALE TEMPO RISALE: 18/08/1938 DESCRIZIONE: circolare del Provveditorato agli Studi di Torino che comunica l’uscita della rivista “La difesa della razza” e l’importanza dell’esecuzione delle leggi razziali nella scuola. INFORMAZIONI SUL TEMA: il problema razziale, principio fondamentale del duce Mussolini, si pone lo scopo di conservare nel nostro popolo le qualità ereditate dalla sua storia millenaria e di potenziare le forze fisiche e millenarie. Nella scuola di primo grado, si creò il clima adatto alla formazione di una prima coscienza razzista, mentre nella scuola media ci fu un più elevato sviluppo tra gli adolescenti. La rivista “La difesa della razza” diventò importante nel movimento razzista italiano e fu conosciuta, letta e commentata da tutti: presidi, direttori ed insegnanti della scuola media ed elementare.


LA FOTO DEL BISNONNO GIOVANNI • FONTI DEL PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA, DELLA LIBERAZIONE, DELLA COSTITUZIONE • DAL 1938 AL 1948 • CHI L’HA PORTATA: Nicolò Paci • TIPO DI FONTE: visiva • NOME FONTE: foto • A CHI APPARTIENE: al mio bisnonno Capriotti Giovanni • DA DOVE PROVIENE: da Porto d’Ascoli • A QUALE TEMPO RISALE: al 1940 • DESCRIZIONE: in primo piano c’è il ritratto del mio bisnonno in divisa militare • INFORMAZIONI SUL TEMA: il mio bisnonno ha partecipato alla seconda guerra mondiale,era fuciliere di fanteria


LA FOTO DI NONNO NAZZARENO • FONTI DEL PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA, DELLA LIBERAZIONE, DELLA COSTITUZIONE • DAL 1938 AL 1948 • • CHI L’HA PORTATA: Alessio Marchegiani • TIPO DI FONTE: visiva • NOME FONTE: fotografia • A CHI APPARTIENE: Nazzareno Perotti • DA DOVE PROVIENE: da una raccolta di foto • A QUALE TEMPO RISALE: 1947 • DESCRIZIONE: la foto rappresenta la grande nevicata del 1947 • • INFORMAZIONI SUL TEMA: • Si vedono dei ragazzi che tornano dal fronte e trovano San Benedetto piena di neve, fenomeno che era raro.


IL PROIETTILE RITROVATO IN MARE DA MIO PADRE • • • • • • • • • • • • • • • •

FONTI DEL PERIODO DELLE LEGGI RAZZIALI, DELLA GUERRA, DELLA LIBERAZIONE, DELLA COSTITUZIONE DAL 1938 AL 1948 CHI L’HA PORTATA: Letizia Mattioli TIPO DI FONTE: materiale NOME FONTE: vecchio proiettile grande A CHI APPARTIENE: a mio padre DA DOVE PROVIENE: dal fondo del mare A QUALE TEMPO RISALE: Seconda Guerra Mondiale DESCRIZIONE: proiettile di 15 cm di colore dorato, in ottone INFORMAZIONI SUL TEMA: Mio padre prima era un pescatore. Un giorno nella rete ha trovato dei vecchi proiettili che si trovavano in fondo al mare. Erano molto grandi, quindi probabilmente erano di una mitragliatrice di una vecchia nave da guerra.


LE MONETE DEL BISNONNO DI GIORGIA CHI L’HA PORTATA: Giorgia TIPO DI FONTE: materiale NOME FONTE: monete A CHI APPARTIENE: al bisnonno DA DOVE PROVIENE: Italia A QUALE TEMPO RISALE: dal 1939 al 1942 DESCRIZIONE: sono monete del periodo della seconda guerra mondiale che mio padre h ricevuto da suo nonno • • • • • •

INFORMAZIONI SUL TEMA: durante la guerra circolavano le monete di 50 centesimi, ma si chiamavano lire, vi erano rappresentate l’effige del re Vittorio Emanuele III e quella dell’aquila reale.


LA TESTIMONIANZA DI NONNO FRANCESCO Durante la guerra il padre di mio nonno aveva conosciuto un soldato polacco che stava con l’esercito degli alleati e spesso lo invitava la domenica a pranzo. Questo soldato per ringraziare dell’invito regalò a mio nonno un accendino a forma di missile fatto con le sue mani con l’alluminio che aveva trovato nell’officina dove faceva il meccanico. Mio nonno ricorda che una notte ci fu un bombardamento della postazione di Acquaviva verso la riviera e lui con la sua famiglia si rifugiarono sotto le grotte per 4-5 ore senza mangiare e bere.


L’ACCENDINO DI NONNO FRANCESCO CHI L’HA PORTATA: Maria Letizia Poloni TIPO DI FONTE: materiale NOME FONTE: accendino A CHI APPARTIENE: al nonno Francesco Veccia DA DOVE PROVIENE: Acquaviva A QUALE TEMPO RISALE: 1943 DESCRIZIONE: è un accendino di metallo a forma di missile INFORMAZIONI SUL TEMA: Durante la guerra i polacchi stavano con l’esercito degli alleati ed erano amici degli abitanti .


LA TESTIMONIANZA DI NONNA GIUSEPPINA ALUNNO: Maria Letizia CLASSE: VB NOME DEL NONNO/A o ALTRO TESTIMONE: Giuseppina Castellucci ETA’ NEL PERIODO CONSIDERATO (1938-1948): 7 anni circa RESIDENZA NEL PERIODO CONSIDERATO: Giulianova RICORDI QUALCOSA IN PARTICOLARE DI QUESTO PERIODO? RACCONTA IN BREVE • Mia nonna abitava a Giulianova vicino alla ferrovia e quando bombardavano si rifugiava nelle campane vicine sotto gli alberi di ulivi. Una notte venne bombardata la sua casa e venne distrutta completamente. In mezzo alle macerie riuscirono a ritrovare solo una spilla a forma di rosa. Vicino alla sua casa c’era una fabbrica di marmo e la potenza della bomba fece saltare un blocco di marmo grandissimo , lo spostò di tanti metri ,fino alla strada. • • • • • • •


CERTIFICATO ELETTORALE DI NONNO MARIO E DELLA SORELLA IVA CHI L’HA PORTATA: Lea Sorrentino TIPO DI FONTE: scritta NOME FONTE: certificato elettorale A CHI APPARTIENE: al nonno Mario Mandolini ed alla sorella del nonno, Iva DA DOVE PROVIENE: S.Benedetto del Tr. A QUALE TEMPO RISALE: 1948 DESCRIZIONE: sono due documenti che certificano i dati anagrafici del nonno e della sorella, che hanno permesso loro la partecipazione alle prime elezioni politiche italiane dopo la guerra. INFORMAZIONI SUL TEMA: le prime votazioni politiche della Repubblica Italiana sono avvenute domenica 18 aprile 1948 e il nonno Mario Mandolini con la sorella hanno partecipato.


LA CORRISPONDENZA DEL BISNONNO TOBIA CON ENRICO DE NICOLA CHI L’HA PORTATA :Lea Sorrentino TIPO DI FONTE: scritta NOME FONTE: lettere postali A CHI APPARTIENE: bisnonno Tobia Sorrentino DA DOVE PROVIENE: Torre del Greco A QUALE TEMPO RISALE: 1954 DESCRIZIONE: sono due lettere che si sono scambiati il primo Presidente della Repubblica italiana De Nicola e il signor Tobia, si leggono gli indirizzi, il timbro postale e gli auguri INFORMAZIONI SUL TEMA: il primo Presidente della Repubblica era di Napoli. A quel tempo si usavano le lire come moneta.


PER CONCLUDERE…


BRAIN –STORMING FINALE: SE DICO GUERRA… SE DICO GUERRA COSA TI VIENE IN MENTE? • AFFLIZIONE, PIETA’, PIANTO, RANCORE, PAURA, DISOCCUPAZIONE, DOLORE, POVERTA’, MORTE, NON AVERE PIU’ LA CASA, TRISTEZZA, DELUSIONE,DEPRESSIONE ,FAME, CARESTIA, MANCANZA DI LIBERTA’, DITTATURA, AVVILIMENTO, MALATTIE, DISCRIMINAZIONE, TRADIMENTO, STERMINIO, DISEGUAGLIANZA

USANDO QUESTE PAROLE COSTRUISCI UN TESTO SUL PERIODO DELLA SECONDA GUERRA Dal 1938 al 1948 è stato il periodo delle leggi razziali, della guerra e dello sterminio, ma anche della Liberazione e della Costituzione. La guerra ha portato la morte di tante persone, così da causare tanta tristezza e dolore. La seconda guerra mondiale a causa delle bombe ha distrutto campi, raccolti, città. Le conseguenze sono state: mancanza di case, mancanza di cibo, mancanza di lavoro. Nella nostra città a causa dei bombardamenti, molte persone sfollarono nei paesi interni vicini. A causa della dittatura di Hitler e Mussolini mancavano i diritti umani arrecando avvilimento ed afflizione. I nazisti uccidevano senza pietà chiunque non obbediva ai loro ordini. Durante la guerra non c’era neanche il lavoro e la disoccupazione causava rancore e depressione. La paura degli abitanti aumentò soprattutto perché in questo pe riodo si perpetrò lo sterminio degli Ebrei nei campi di concentramento. Il tradimento del Patto d’Acciaio(tra Italia e Germania)causò numerose rappresaglie. Finalmente gli Americani e gli alleati insieme ai partigiani della Resistenza riuscirono a liberare l’Italia.


SE DICO COSTITUZIONE… • SE DICO COSTITUZIONE COSA TI • USANDO QUESTE PAROLE VIENE IN MENTE? COSTRUISCI UN TESTO SUL PERIODO DELLA LIBERAZIONE E DELLA • RISPETTO DELLE PERSONE E COSTITUZIONE DELLE REGOLE, PACE, UNIONE, UGUAGLIANZA, DISARMO, • Dopo la Liberazione nasce la CORAGGIO, LIBERAZIONE, Repubblica e i cittadini FELICITA’, SALVEZZA, riconquistano i loro diritti, la libertà di RICCHEZZA, SERVIZI, religione e di manifestare le loro REPUBBLICA, RICOSTRUZIONE, idee. Comincia la ricostruzione dei DIRITTI, AMORE, SICUREZZA, paesi, delle case, c’è più sicurezza, LIBERTA’ RELIGIOSA, GOVERNO, più lavoro, più cibo. Con la pace e il ORGANIZZAZIONE disarmo c’è l’esigenza di avere più rispetto delle persone e delle regole. Cresce il coraggio di ricominciare a vivere.Nasce una forma di governo democratico che assicura ai cittadini il rispetto delle regole e della libertà.


PAROLE DI CONFLITTO E DISAGIO DARE FASTIDIO/DISTURBARE XXXX BOTTE/PUGNI/CALCI XXXX INSULTI XXXX COMMENTI INUTILI E SCIOCCHI X

CONFUSIONE X OFFESE X

BRAIN-STORMING PER IL GRUPPO CLASSE :

(restituzione risposte) IN QUALI MOMENTI DELLA VITA SCOLASTICA E IN QUALI RELAZIONI CON I COMPAGNI E CON GLI INSEGNANTI, VIVI MOMENTI DI CONFLITTO E DISAGIO?

INCOMPRENSIONE X ESCLUSIONE X DIFFICOLTA’ A COMUNICARE X PROVOCAZIONE X ACCUSE X DOLORE X NON ACCETTARE DI AVERE TORTO X NON CONTROLLO XX INTERVENIRE SEMPRE X

PRENDERE IN GIRO X INTRUSIONE XX DIFFICOLTA’ DI CONCENTRAZIONE X PERDERE TEMPO X PRENDERE DI MIRA CHI E’ IN DISACCORDO X

INDIFFERENZA X ABBANDONO X CERCARE GLORIA X VOLERE AVERE SEMPRE RAGIONE X SENTIRSI SUPERIORI XX LITIGARE XXXXXXXXXXXX RISPONDERE MALE X

DARE LA COLPA X


PROPOSTE DI CONVIVENZA NON USARE PAROLE PESANTI X DIRE PARERI CONTRARI CON CALMA X

NON INTERVENIRE SEMPRE X ANDARE D’ACCORDO X CALMA X

PROPOSTE PER MIGLIORARE LA CONVIVENZA

QUALI SONO LE TUE PROPOSTE PER MIGLIORARE LA SITUAZIONE?

CHIEDERE SCUSA X RISOLVERE SENZA LITIGIO X CONVERSAZIONE X TIRAR FUORI CIO’ CHE SI PROVA X COMUNICAZIONE X INTERVENTI PERTINENTI X COLLABORAZIONE X SILENZIO XXXX FORZA DI VOLONTA’X REGOLE XX CIRCLE TIME X AMICIZIA XXX INTEGRAZIONE X DIRITTO DI ASCOLTARE XX RISPETTO XX COMPRENSIONE X STARE BENE INSIEME X ACCOGLIENZA X INCORAGGIAMENTO X PACE XXXXX STARE INSIEME XX BENESSERE XX RICOMINCIARE DA CAPO X


CONVERSIAMO IN CIRCLE-TIME


UNA POSSIBILE CARTA COSTITUZIONALE DEI DIRITTI E DEI DOVERI PER GLI ALUNNI DELLA CLASSE VB • • • • • • • •

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ART.1 La classe è una comunità fondata sull’impegno scolastico. Gli alunni hanno il dovere di rispettare le regole e le persone. ART.2 Tutti gli alunni hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, nessuno è superiore all’altro ed è dovere di tutti sviluppare le proprie competenze. ART.3 Lo Stato riconosce a tutti il diritto alla scuola ed all’apprendimento e promuove le condizioni per realizzarlo. Ogni alunno ha il dovere di impegnarsi secondo le proprie possibilità, ha anche il dovere di non creare situazioni di disturbo, di confusione, di offesa, di provocazione, di litigio, di conflitto e di «guerra» che impediscono di fatto lo svolgersi sereno e pacifico delle lezioni e delle attività. ART.4 La scuola tutela chi è vittima d’incomprensione, di esclusione, di bullismo, di discriminazione, d’indifferenza e abbandono. Ognuno ha il dovere di tutelare se stesso e i compagni vittime di tali situazioni. ART.5 Gli alunni hanno il diritto partecipare alla vita di classe. Hanno anche il dovere di ascoltare gli altri, il loro punto di vista e le loro ragioni, cercando di comprendere senza prendere in giro, aiutando chi si trova in difficoltà e collaborando per una soluzione comune, in un clima di «pace» e benessere. GLI ALUNNI DELLA VB S.B.T. giugno 2017


PROGETTO LABORATORIO STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE A SCUOLA A.S. 2016-2017 Alunni Classe VB 1.

ANTUONO LUDOVICA

1.

BARASSI BRANDO

1.

CIANCIARELLI MARISOL

1.

COCCIA PIERLUIGI

1.

COLLETTA SAMUELE

1.

ELBAZ ALESSIA

1.

FALASCHETTI DAVIDE

1.

MARCHEGIANI ALESSIO

1.

MARINARO MATTEO

1.

MATTIOLI LETIZIA

1.

NERONI NATHAN

1.

NISTOR EDUARD

1.

OLIVIERI VALENTINA

1.

PACI NICOLO’

1.

PENNESI CRISTIAN

1.

PEROZZI GIORGIA

1.

POLONI MARIA LETIZIA

1.

RADA LUCA GIUSEPPE

1.

RE ROBERTA

1.

SILENZI EMIDIO

1.

SORRENTINO LEA

1.

SPACCASASSI ELIA

1.

SPINOZZI VALENTINA

1.

TAFFONI GIANFRANCO

1.

TRAINI CHIARA

1.

TREVISANI RICCARDO ALFONSO

Docenti / Progetto • Silvana Guardiani: referente Laboratorio Storia

• Giuseppina Palestini Insegnante di classe

Scuola Primaria N.Miscia I.S.C. Nord – S.Benedetto del Tr.


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