il Cittadino n. 128

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n° 128 anno XI - 5 Settembre 2013

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Stretto di Messina

Patrimonio dell’umanità


Primo Piano di Marilena Faranda


I

l sindaco di Messina, Renato Accorinti, e la sua Giunta, in particolare gli assessorati alla cultura, all’ambiente e alle risorse del mare, hanno deliberato l´avvio all’iter finalizzato all’ottenimento, da parte dell’UNESCO, della dichiarazione di“Patrimonio dell´umanità“ per l’Area dello Stretto di Messina, inviando una richiesta di partnership al commissario prefettizio di Reggio Calabria, al sindaco di Villa San Giovanni, ai rettori delle Università degli Studi di Messina e Reggio Calabria, al presidente dell´Autorità portuale, al comandante dell´Autorità marittima dello Stretto, al soprintendente ai beni culturali, al soprintendente del mare a Palermo, al direttore dell´istituto CNR per l´ambiente marino costiero, ai presidenti della Camera di commercio, della fondazione Bonino Pulejo, della fondazione Horcynus Orca, della Sezione del F.A.I., del WWF, di Italia Nostra, di Legambiente, della Società messinese di storia patria, dei Club Rotary, Lions e Kiwanis, del circolo canottieri Thalatta, della Lega navale italiana, dell´Associazione motonautica e velica peloritana e della Comunità Ellenica dello Stretto.


L´iniziativa riguarda la complessa ed articolata trama di eventi e realtà concernenti la mitologia, la st da tremila anni vedono questo angolo di mondo svolgere un ruolo di primaria importanza nella storia vero e proprio ombelico del Mare Nostrum, si è infatti venuto costituendo, nel corso dei secoli, com che, fabulazioni, saperi, eventi storici, memorie che dal mondo antico sino ad oggi hanno continuato ga tra le due sponde della Sicilia e del continente, finendo con il costituire nel terzo millennio un unic Tra le realtà, materiali ed immateriali, che hanno concorso a delineare l’identità dell’area dello Stretto tivo e non esaustivo, le seguenti:1-Ulisse e le Sirene; 2- Scilla e Cariddi; 3- Il fenomeno della F L’attraversamento sulle acque di San Francesco di Paola; 9- I Ferry Boat e i collegamenti tra le due stica tradizionale e i mastri d’ascia; 14- I laghi di Faro e Ganzirri; 15- I terremoti e i maremoti; 16- La naggio a Polsi e le devozioni comuni alle comunità costiere; 19- Le Vare (Messina e Palmi) e i Giga giorni nostri; 22- I forti umbertini e i presidî di avvistamento costiero; 23- Le Dogane e i Porti Franch na; 27- La permanenza a Messina di Riccardo Cuor di Leone; 28- I fari; 29- La letteratura di viaggio Il progetto sopra descritto necessita, a parere dell´Amministrazione Accorinti, del concorso attivo di essere un processo virtuoso volto a focalizzare e valorizzare i tratti identitari sottesi ad un’areale il c ad uno dei dettati normativi sanciti dall’UNESCO, secondo cui la proposta d’inserimento deve risultar tiva, è parso opportuno avviare un rapporto interlocutorio con i rappresentanti degli enti cui è stata i occasione di sviluppo culturale e socio-economico sottesi all’iniziativa in oggetto e, auspicabilmente la migliore conduzione dei passi intermedi, anche di natura promozionale, e il migliore positivo esito L´Amministrazione quindi fisserà un calendario di incontri finalizzati all´organizzazione delle singole f so apporto al progetto condiviso.

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oria sociale, gli elementi naturali e naturalistici, la letteratura, la cultura del mare e la tecnologia, che a, nella cultura, nell’immaginario dei popoli, che si affacciano sul Mediterraneo. Lo Stretto di Messina, me un palinsesto territoriale che ha visto progressivamente stratificarsi fenomeni e realtà ecosistemia segnare, con la loro variegata molteplicità, lo specialissimo habitat eco-antropologico che si dispiecum di cui non esiste eguale nel pianeta. o di Messina nel corso della sua plurimillenaria storia, si riportano qui di seguito, a titolo esemplificaFata Morgana; 4- Colapesce; 5- Giufà; 6- Leggende di Re Artù; 7- Il passaggio di San Paolo; 8sponde; 10- L’emigrazione; 11- La pesca del corallo; 12- La caccia al pesce spada; 13- La cantieria microflora e la microfauna dello Stretto; 17- I Flussi migratori; 18- I due Piloni ENEL; 18- Il pellegrianti, siciliani e calabresi; 20- Lo sbarco dei Normanni in Sicilia; 21- Gli eventi storici, dall’antichità ai i; 24- La partenza per le Crociate; 25- La partenza per la Battaglia di Lepanto; 26- La rotta francigee il “Bosforo d’Italia”; 30- Horcynus Orca e la metafora dello Scillecariddi, etc. tutte le istituzioni e dei soggetti pubblici e privati di cui la società si compone, trattandosi di porre in cui assetto si è venuto storicamente determinando. Il concorso di siffatti partners obbedisce peraltro re da una sinergia politica e sociale fortemente rappresentativa delle comunità locali. In tale prospetnviata la richiesta di partnership, affinché possano adeguatamente valutare l’interesse e la preziosa , aderirvi con convinzione attivandosi - secondo le modalità che saranno in seguito concordate - per della stessa. fasi procedurali, in cui ciascuno dei soggetti in indirizzo potrà adeguatamente fornire il proprio prezio-

foto Salvatore Forestieri

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Le parole del Rettore In merito all’invito rivolto dal Sindaco Renato Accorinti e dalla Giunta comunale, tra gli altri, anche all’Università di Messina circa una partecipazione all’iter per ottenere l’inserimento dell’area dello Stretto tra i siti “Patrimonio dell’umanità” dell’Unesco, il Rettore Pietro Navarra ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Stiamo seguendo con interesse il dibattito sviluppatosi attorno all’idea di ottenere l’inserimento dell’area dello Stretto di Messina tra i siti “Patrimonio dell’umanità” dell’Unesco. Abbiamo ricevuto da parte dell’Amministrazione Comunale l’invito a partecipare all’avvio dell’iter finalizzato all’ottenimento del riconoscimento al quale è altresì richiesta la partnership di diverse altre istituzioni. Offriamo la nostra disponibilità al confronto, rimanendo in attesa di un progetto concreto sul quale sarà possibile iniziare un ragionamento, al fine di comprendere quale ruolo l’Università ed i suoi Dipartimenti, nelle intenzioni del sindaco e della Giunta, dovrebbero avere in questo percorso. Consci, altresì, del rigoroso processo di valutazione che occorrerà sostenere sulla base di più parametri, come di recente sperimentato nel caso del vulcano Etna».

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foto Peppe Saya

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Sommario

20-23

Attualità

numero 128 anno XI 5 Settembre 2013

42-43 Sicilia

24-25 Dietro le quinte

48-49 Cultura

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52-53 Spettacoli

Settegiorni Cronaca della settimana

36-37

Città

54-57 Musica

Cronache urbane

40-41 Provincia News dal territorio

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60-61 Mangiare Sano


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Letizia Frisone, Marilena Faranda Collaboratori Cristina D’Arrigo, Salvatore Grasso, Fabrizio Bertè, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Gianluca Rossellini, Francesco Certo Rubriche Mimmo Saccà, Michele Giunta, Ignazio Rao, Enzo Caruso Art Director Salvatore Forestieri

11-16 Inserto Annunci Immobiliari

Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano, Mattia Florena Direttore marketing Francesco Micari Pubblicità contatti: 3462306183, 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano, e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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immagine di Michele Giunta



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Consulente: Nunzio FLORAMO

Consulente: Antonino ABBATE

Ganzirri- Villetta a schiera su tre elevazioni - MESSINA

Villa ganzirri - MESSINA

Villetta a schiera su tre elevazioni con spazi esterni in complesso esclusivo.

Elegante villa con incantevole panorama su mareLago-Piscina, lo spazio interno è distibuito in: tavernetta con zona cucina, camera, bagno e spogliatoio, al piano rialzato grande salone e cucina abitabile con affaccio su patio attrezzato, al primo piano quattro camera da letto e due bagni. La villa è attorniata da tre lati da un giardino ricco di essenze mediterrane e spazi relax. Il complesso (tranquillo e molto ben tenuto) è dotato di piscina, campo da tennis e servizio di portierato. Una soluzione abitativa con tutti i comfort in un ambiente esclusivo.

Consulente: Carlo GIUFFRIDA

Consulente: Antonino ABBATE

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Programma attività 2012/2013 L’inserimento nei vari gruppi è libero e può avvenire dopo un contatto con la nostra Associazione ai numeri: 328/1022286 – 090/631761 o tramite mail al seguente indirizzo: pertedonnaonlus@alice.it Gruppi di auto-aiuto e training autogeno per sostegno psicologico conduce la dott.ssa Grazia Taca c/o sede operativa dell’Associazione (via Appennini, ex scuola materna, Villa LinaMessina) Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 17.30 ( incontri individuali su richiesta). Percorsi di tecniche yoga conduce la dott.ssa Domenica Luciano c/o il consultorio di via del Vespro-Messina Lunedì dalle ore 16.15 alle ore 17.30 c/o lo studio “yoga” della dott.ssa Domenica Luciano via Comunale Sperone, Fortuna Residence pal. X – Messina Mercoledì dalle ore 19.00 alle ore 20.15 Pilates matwwork conduce la dott.ssa Maria Ansaldo Lunedì dalle ore 17.30 alle ore 18.30 Meditazione conduce il prof. re Marcello Aragona Lunedì dalle ore 18.30 alle ore 19.30 c/o Aragona (camp.1002) Viale della Libertà is.481, n°41 pal. Palano-Messina. Prestazioni di linfodrenaggio manuale per il trattamento del Linfedema del braccio operato Dott.ssa Jessica Messina c/o studio: Via S. Ermanno n°1 Provinciale-Messina (per le prenotazioni telefonare a cell. 328/1022286). Centro estetico per le donne in trattamento chemioterapico e banca delle parrucche In corso di realizzazione. Campagna di prevenzione Visite senologiche gratuite date da stabilirsi secondo la disponibilità della L.I.L.T. sez. di Messina c/o Villa Salus. Si ricorda alle socie di raccogliere più adesioni possibili al fine di favorire una prevenzione più capillare sul territorio. Il Presidente Grazia Di Blasi

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"Puoi sostenere L'Associazione" Per te donna onlus, che : offre sostegno psicologico alle donne operate di tumore (in partucolare al seno), organizza giornate di visite gratuite per la prevenzione per una diagnosi precoce, organizza delle attivitĂ per il benessere psicofisico delle donne , destinando il tuo 5x1000. Firma la dichiarazione dei redditi nello spazio dedicato al "sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilitĂ sociale"... ed inserisci il C.F. 97 059 660 833. E' semplice non ti costa nulla ma per l'Associazione ha un grandissimo valore. Visita il nostro sito : wwwpertedonnaonlus.it" WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Attualità

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Complesso “Casa Nostra” modello di risanamento

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l Comitato RisaniAmo Casa Nostra domenica 1 settembre ha appreso con piacere, per bocca del Sindaco Accorinti, che é venuto a farci visita in occasione del massiccio intervento di MessinAmbiente, che la Zona di "Casa nostra" diventerà un modello di risanamento per tutta Messina. Il "Parco urbano", previsto dal Piano di Zona Ritiro-Tremonti, già cantierabile, al posto delle sette palazzine da abbattere, qualificherebbe la vita di una zona di migliaia di abitanti. Spetta alle istituzioni regionali lo sblocco dei finanziamenti, ormai da venti anni, e la sinergia di tutte le volontà politiche dei deputati regionali e comunali messinesi.

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I Normanni di Tremestieri al Simply’s Got Talent per Telethon

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i è svolto sabato 31 agosto nell’anfiteatro Domenico Cicciò situato sulla terrazza del Palacultura “Antonello da Messina”, la prima edizione del Simply’s Got Talent. Durante la manifestazione artistica con esibizioni canore, danzanti e comiche organizzata esclusivamente a scopo benefico è stato possibile degustare prodotti tipici (il pane alla disgraziata ) nonchè maccheroni e polpettine al sugo di maiale accompagnati da ottimo vino preparati dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “I NORMANNI” di Tremestieri. Il gruppo composto da Orazio Arena, Salvatore Brigandì, Angelo Cucinotta, Mimmo Lucà, Maurizio Fucile, Carmelo Parisi, Davide Di Novo, Dino Privitera, Giuseppe De Luca, Riino Lo Presti, Pippo Lo Miglio ed il piccolo Antonio Parisi e con la partecipazione straordinaria di Silvana Paratore, ha allegramente e simpaticamente dato il suo contributo per la Fondazione Telethon impegnata, come è noto, nella ricerca scientifica alla lotta per le malattie genetiche. I Normanni non sono nuovi a tali iniziative di solidarietà. Si tratta di giovani animati da un forte entusiasmo, fervore e dedizione che sempre col sorriso sulle labbra, con un forte e spiccato senso di ironia e con una ammirevole capacità culinaria, si dilettano a rendere gioiosi e festosi, momenti di impegno sociale nonché ricorrenze e feste popolari animando e non solo, il quartiere “fortunato” di loro appartenenza. Da premiare e sottolineare l’impegno di Simply grande catena di distribuzione che ha promosso tale evento.

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dietro le quinte di Francesco Certo

Nodo Tremestieri: inizia la guerra

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ettimana scorsa ci chiedevamo cosa avrebbero pensato gli armatori sulla decisione del sindaco Accorinti di dirottare i mezzi pesanti al molo di Tremestieri. Cosa pensano non lo possiamo ancora sapere ma sicuramente in questi giorni abbiamo assistito al primo rimpallo di responsabilità su chi siano i colpevoli della continua invasione da parte dei tir. Da una parte il comandante dei vigili urbani Calogero Ferlisi e dall’altra l’ing. Vincenzo Franza. Il primo accusava neanche celatamente come l’azienda privata concedesse con larga manica i pass ai tir presentatisi al molo Tremestieri così da dirottarli alla rada San Francesco. La risposta non ha tardato ad arrivare. L’accusatore è stato subito respinto e subito accusato a sua volta di essere a capo di un corpo poco attento al traffico dei tir che indisturbati si dirigono alla rada San Francesco in largo numero così da costringere i pochi partenti dal molo Tremestieri a trasferirsi nel centro città, in quanto non avrebbe logica economica, dal punto di vista della Caronte&Tourist, far partire una nave mezza vuota. Come al solito quindi la colpa non è di nessuno, non è degli armatori privati che tutelano i loro investimenti e non è dei vigili urbani che in sottonumero faticano a far rispettare le ordinanze già in vigore. La guerra dialettica e non solo è appena iniziata.

Isolamento alle porte o poltrone troppo comode?

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a possibile trasformazione di Messina in città metropolitana ha messo in allarme i diversi sindaci dei comuni che subiranno l’accorpamento territoriale al capoluogo dello stretto. La paura paventata è quella di un isolamento totale nell’ambito dei servizi e delle interazioni socio-politiche. Con questa riforma si andrebbero a perdere quelle identità territoriali e storiche che caratterizzano questi piccoli centri della nostra provincia con il rischio di una spersonalizzazione del cittadino che sradicato dal suo contesto paese potrebbe sentirsi come un estraneo in casa propria. Detto ciò è indubbio il sospetto che oltre a queste paure più o meno realistiche ci possa essere una paura più grande e meno nobile, quella del decadimento del potere politico, potere che nei piccoli centri viene vissuto come in una “moderna podesteria medievale”. La scomparsa di veri e propri assessori e/o consiglieri comunali in questi centri accorpati cambierebbe la geografia politica sia in sede amministrativa sia in campagna elettorale con gli affamati di poltrona pronti a puntare ad un posto a Palazzo Zanca, spostando così i già traballanti equilibri all’interno dei partiti costretti a non abbandonare questo e quel candidato già radicato e portatore sano di voti.

Le cose semplici sono sempre le più nuove

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ovità! Novità. Strano termine, dovrebbe indicare qualcosa di nuovo o originale. A Messina la novità è spesso più una scoperta, anzi la “scoperta” di qualcosa che nel mondo esiste già, funziona bene e da anni! Pappardella che introduce perfettamente il progetto “Pedibus” che il sindaco e la sua amministrazione hanno deciso di lanciare in vista del nuovo anno scolastico ormai alle porte. Il progetto, che nel resto del mondo esiste più o meno da quando esiste il mondo stesso, ma che non era venuta in mente a nessuno dei competentissimi vecchi governanti, non prevede altro che la formazione di gruppi di bimbi guidati da due adulti volontari che tenendosi per mano raggiungono la propria scuola a piedi. Se “l’idea” verrà ben accolta dai genitori messinesi saremo tutti gioiosi nel vedere ogni mattina sorridenti bimbetti recarsi a scuola, usando questo nuovo “mezzo di trasporto”, socializzando con i loro coetanei; con la città, imparando e forse insegnando l’educazione civica ai più grandi. Potremmo avere quindi meno macchine e meno genitori in cerca del parcheggio più improbabile per far scendere il piccoletto. Il mio vecchio professore, poi, me lo diceva sempre…pedibus calcantibus!

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Accorinti a 5 stelle… Il mediocre si ispira il genio ruba! sostegno o alleanza?

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isto il successo planetario delle larghe intese a palazzo Chigi, i consiglieri di Pd e Pdl hanno rubato l’idea, si sono fraternamente abbracciati e deciso di combattere una battaglia ideologica, culturale e sociale contro gli occupanti, sporchi, brutti e cattivi, del Teatro Pinelli. I “terroristi dell’arte messinese” dopo essere stati cacciati lo scorso febbraio dal teatro in fiera, che dopo anni di abbandono era tornato vivo e vitale ma soprattutto teatro, hanno preso possesso della casa dell’ex portuale, stabile abbandonato e fatiscente che hanno follemente messo a nuovo(maleducati!) o quasi, abbellendone la facciata con murales di artisti di fama mondiale, e facendone brillare l’anima con continui spettacoli e svariate forme d’arte ad uso e consumo del cittadino senza liste d’attesa o tessere esclusive. Mala guerra scoppia quando scottati dal caldo d’agosto, alcuni consiglieri “nemici” si prendono sottobraccio e rivendicano come comune e quindi di loro proprietà lo stabile abbandonato e che non ricordavano esistere. Al ritorno della memoria, è sopraggiunta anche la necessità di regolamentare questa “strittart”, credo che lo scrivano così, come se l’arte fosse regolamentabile con una bella gara d’appalto o qualche bel concorso alla messinese. Sicuramente non c’è da una parte il bene puro e dall’altro il male purissimo, si può migliorare e collaborare, ma il cattivo odore di strumentalizzazione politica resta perenne nell’aria, data la non celata sincronia tra il movimento Cambiamo Messina dal basso e il Teatro Pinelli Occupato.

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opo le parole accusatorie in campagna elettorale della candidata Saija, il movimento 5 stelle sembra aver cambiato idea e sarebbe pronto a sostenere insieme al sindaco Accorinti e la sua giunta un piano di collaborazione per rilanciare le proprie idee in tema di ambiente ed energie sostenibili. La portavoce regionale Zafarana ci tiene, come dictat del movimento, a specificare di come non si tratti di un accordo di base politica ma solo di una via comune da percorrere insieme. In tema di ambiente è indubbio che le due correnti non possano non viaggiare a braccetto, il sindaco da par sua ha definito l’incontro un “accordo etico fra cittadini”, cittadino che sin dalla campagna elettorale è stato dichiarato come un membro attivo e partecipativo della vita politica. Da questa affinità elettiva dovrebbe venir fuori un piano di rivalorizzazione ambientale che avrà come cavallo di battaglia il trasporto ad impatto zero(piste ciclabili), raccolta differenziata dei rifiuti e la trasformazione di Messina in città a cemento zero. Sicuramente iniziative lodevoli che potrebbero risvegliare la coscienza ambientale dei messinesi. Siate cittadini ad impatto zero…politico o ambientale, fate voi!

Il miracolo di una Vara al risparmio

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a domanda che dovrebbe sorgere, forse non è tanto sapere in che modo ha fatto l’amministrazione Accorinti a dimezzare le spese per la realizzazione della ” Vara 2013” rispetto ai due anni precedenti; ma più che altro chiederci perché prima non ci si è riusciti? Tralasciando questa curiosità sulla gestione della spesa pubblica, dobbiamo notare come l’evento della Vara stia diventando sempre più centrale tra le proposte per una Messina migliore di questa nuova classe governante. Oltre all’importante risparmio va rimarcata la voglia dell’assessore Todesco di rendere l’evento religioso una vera e propria cartolina vivente della città di Messina. Vicina la nascita di un “ufficio Vara permanente” che pianificherà l’evento non più nelle settimane precedenti il ferragosto, ma nell’arco dell’intero anno con lo scopo di trovare il miglior sistema di finanziamento e di promozione. Promozione sarà la parola chiave dei prossimi anni in tema “Vara”. L’obiettivo è di trasformare un evento centenario mai vecchio o di troppo, anzi, dovrà essere il traino per un rilancio socio-culturale e perché no turistico-economico. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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La Città OltreLeMura A cura di Enzo CARUSO (Direttore artistico dell’evento)

L’Edificio Scolastico del Liceo “Seguenza” Dal progetto della Scuola Normale Femminile del 1912 al progetto definitivo del ‘37

Il primo progetto del Liceo Seguenza dell'ing. Salvadore. Coll. privata

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Premessa Se l’istituzione del Liceo Scientifico in città è stata alquanto travagliata, non fu da meno la storia relativa alla costruzione della relativa sede e la sua trasformazione progettuale, dal previsto edificio per la Scuola Normale Femminile, disegnato dall’ing. Alessandro Giunta immediatamente dopo il terremoto, fino all’attuale struttura ideata dall’Ing. Vincenzo Salvadore nel 1937 che ebbe come base di partenza un suo precedente progetto datato 1926. La lunga consultazione dei documenti custoditi presso l’Archivio di Stato, la Biblioteca Regionale, il Gabinetto di Lettura, unitamente ai preziosi suggerimenti dell’Architetto Nino Principato, del Dott. Alfio Seminara, Giuseppe Salemi e di Nino Malatino, ha consentito di ricostruire cronologicamente una storia dimenticata, ricca di particolari, che descrive il lento procedere, dal dopo terremoto al 1939, delle fasi progettuali e costruttive dell’edificio del Liceo Seguenza e, parallelamente, di cogliere aspetti poco noti della Messina di allora. L’isolato 315 del Piano Regolatore Borzì sulla Domus Templari Nel Piano Regolatore di Messina, redatto dopo il terremoto dall’Ing. Luigi Borzì, con il termine “isolato 315” è intesa l’area di fabbricati compresa tra il corso Cavour, via S. Agostino, via XXIV Maggio e via Oratorio di S. Francesco. Su questa vasta area, nel XII secolo sorgevano l’Ospedale S. Maria dei Bianchi dei Cavalieri Templari, con annesso il Chiostro Porticato e l’Ecclesia di S. Marco. Nella seconda metà del 1300 vi si insediarono i Padri Domenicani che, sull’area, edificarono la Chiesa di S. Domenico al posto dell’Ospedale S. Maria di Bianchi, annettendovi il relativo Chiostro e l’Ecclesia dii S. Marco.

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Il progetto della Scuola Normale Femminile dell'ing. Giunta

Col passare dei secoli, intorno alla Chiesa di S. Domenico sorsero altri edifici tra cui la Chiesa di S. Nicolò dei Gentiluomini (detta anche S. Nicolò al Corso)1 . Immediatamente dopo il terremoto del 1908, l’ing. Borzì, nel redigere il Piano Regolatore della città nel 1911, individuò nell’area sottesa all’isolato 315 il luogo ove costruire il nuovo Palazzo della Provincia prospicente sulla via Cavour, con annessa una sezione dell’Archivio di Stato, e la Scuola Normale Femminile, posta alle spalle del palazzo provinciale, separata da un breve tratto di strada (via S. Domenico)da edificare su una superficie estesa fino a via dei Monasteri (oggi via XXIV Maggio). Nelle successive modifiche del progetto della Scuola Normale Femminile, l’edificio destinato al Liceo Scientifico, nelle sua versione definitiva, pur rimando invariato nelle dimensioni prospettiche della facciata, si ridusse in profondità e venne separato, ad ovest, dalla Chiesa dell’Oratorio della Pace (degli Azzurri) con un nuovo spazio (oggi cortile) identificato con la via dei Templari. Il Progetto della Scuola Normale Femminile del 1912 Nel 1912, iniziata la ricostruzione di Messina, distrutta dal terribile sisma del 28 dicembre 1908, fu dato incarico all’Ingegnere dell’Ufficio Tecnico Provinciale Cav. Alessandro Giunta 1 Principato N. – I Templari a Messina. Ed. Istituto Novecento, Messina, 2007, 2010

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di redigere il progetto del nuovo Palazzo della Provincia e della limitrofa Scuola Normale Femminile2, che il Piano Regolatore Borzì prevedeva sull’area occupata, prima del terremoto, dall’ex Convento di S. Domenico. Nel Piano Borzì, Il Palazzo della Provincia e la Scuola Normale Femminile3 , sarebbero sorti nella vasta area identificata con l’isolato n° 315, delimitato ad est dal Corso Cavour, a nord dalla via S. Agostino, ad ovest dalla via dei Monasteri (oggi XXIV Maggio) e a sud dalla via Oratorio di S. Francesco. Rimasto “nel cassetto” per 10 anni, il progetto dell’ingegnere Giunta, i cui costi di realizzazione erano nel frattempo lievitati a 5.470.739 lire, fu ripreso il 15 settembre 1922 dal Genio Civile di Messina – Servizio Terremoto, e inviato al Ministero dei Lavori Pubblici – X Divisione, con nota n° 12804 del 30 aprile 1923. A sua volta, nel mese di maggio, il Ministero lo inviava al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che, il 27 giugno dello stesso anno, ne sospendeva l’esecuzione esprimendo seguente il parere di una revisione alle luce di osservazioni di carattere economico e strutturale. 2 Prima del terremoto la Scuola Normale Femminile sorgeva nell’edificio della Provincia sito in P.zza S. Giovanni 229, con prospetto anche sulla via Garibaldi e Gran Priorato dal n° 15 al n° 21. 3Prima del terremoto, la Scuola Normale Femminile pareggiata era ospitata nell’edificio di proprietà della Provincia ubicato nell’area compresa tra Piazza S. Giovanni al n° 229, via Garibaldi e Gran Priorato dal n° 15 al 21.

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L'area destinata alla costruzione del R. Liceo Scientifico. In evidenza i resti della Chiesa di S. Domenico. Coll. Principato

La richiesta di Istituzione del Liceo Scientifico L’istruzione femminile di stampo ottocentesco dovuta alla legge Casati, accusò col passare degli anni la sua inadeguatezza alle esigenze sociali e tra la fine del 1926 e gli inizi del 1927 il Ministro Gentile, costretto a prenderne atto, procedette alla soppressione graduale o totale degli istituti, con questo indirizzo, che avevano registrato uno scarsissimo numero di iscritte, a vantaggio della Scuola Magistrale introdotta dalla riforma. Per tale motivo, la necessità di costruire la sede da destinare alla Scuola Normale femminile, divenne via, via sempre meno impellente. Quasi in sovrapposizione al parere sospensivo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici circa la costruzione della Scuola Normale Femminile, cominciò a farsi spazio in città, tra l’opinione pubblica, la necessità di istituire un Liceo Scientifico per consentire una adeguata preparazione agli iscritti della Facoltà di Scienze e di Medicina dell’Ateneo messinese e dotare Messina, uno dei tre capoluoghi dotati di Università, di un indirizzo di studi, a quel tempo presente solo a Catania e Palermo. Vista la pressante richiesta da parte di numerosi genitori, il 28 settembre 1923 la Deputazione Provinciale ne inoltrava istanza R. Governo con decorrenza 1° ottobre 1923, obbligandosi a corrispondere un contributo annuo di 40.000 lire. Ma la richiesta, giunta tardivamente al Ministero, non fu accolta in quanto, il Ministro della Pubblica Istruzione, in accordo a quello delle Finanze, aveva già assegnato per l’A. S. 1923/24 il numero dei licei scientifici e delle relative sedi sul territorio nazionale. Nelle more di un’approvazione per l’Anno Scolastico successivo, il Ministro suggeriva al Presidente della Commissione Reale

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recatosi a Roma, l’istituzione provvisoria, per l’anno 1923/24, di un Liceo Scientifico Provinciale privato, limitato ai primi due corsi. Con delibera n° 126 la Provincia avanzò al Governo la richiesta di Istituzione del Liceo a decorrere da 1° ottobre 1924 a cui seguì l’anno successivo la delibera n° 715 con cui la richiesta fu reiterata per l’istituzione del Liceo Scientifico a far data dal 1° ottobre 1925 (vedi documenti in appendice). La ricerca di una opportuna sede per il Liceo condusse, come soluzione, a cambiare la destinazione d’uso dell’edificio progettato inizialmente per la Scuola Normale Femminile, ritenendolo più idoneo ad ospitare il R. Liceo Scientifico. La sede del Liceo Scientifico. Il primo progetto dell’ing. Salvadore Poiché l’ingegnere Giunta, per motivi a noi non noti, era stato posto forzatamente in pensione nel 1925, l’incarico di riprendere il progetto iniziale del 1912, al fine di adattarlo alle nuove esigenze, fu affidato all’ing. Vincenzo Salvadore il quale, riformulando in stile eclettico-rinascimentale lo stile eclettico-neogotico del progetto di Giunta4, presentò il 16 giugno 1927 la sua proposta. Il nuovo edificio sarebbe sorto su una porzione dell’isolato 315 del Piano Regolatore Borzì, posta alle spalle del Palazzo della Provincia, su una superficie di 2.998,78 mq, nettamente inferiore a quello della Scuola Normale Femminile avendo aumentato lo spazio di isolamento con il Palazzo Provinciale, corrispondente ad. Un’area ritenuta in ottima posizione “dal punto di vista igienico, priva di rumori e quindi idonea alla tranquillità per l’insegnamento e lo svolgimento delle lezioni”. L’altezza era prevista su due piani con 10/11 metri di altezza massima, secondo le allora ristrettive norme antisismiche. Lo stile architettonico era ispirato al Seicento romano, i fondi della facciata principale sarebbero stati in bianco avorio mentre le lesene, gli zoccoli e le cornici in tinta grigia peperino. L’ing. Alessandro Giunta, in conseguenza a quello che riteneva essere stato un “atto di scortesia” nei suoi riguardi, che non dava continuità all’incarico ricevuto anni addietro e stravolgeva radicalmente la sua idea progettuale e stilistica, scrisse una missiva al Presidente dell’Amministrazione Provinciale in cui, non solo manifestava il suo forte disappunto, ma si rendeva disponibile, pur di poter vedere realizzata la “sua creatura”, ad accettare l’incarico di progettista anche con una parcella inferiore a quella dettata dal tariffario professionale in vigore. Con nota del 6 aprile 1927, il Corpo Reale del Genio Civile, comunicava all’Amministrazione provinciale che l’Ispettorato Superiore del Genio Civile - delegato per i Servizi dipendenti dal terremoto, tenuto conto delle modifiche apportate su richiesta del Consiglio Superiore dei LL. PP. (n° 2415 del 27/9/1926), esprimeva parere favorevole alla realizzazione del progetto redatto dall’ing. Salvadore e lo dichiarava meritevole di definitiva approvazione. l'Ing. Vincenzo Salvadore Ma l’inizio dei lavori, tardò ad essere dato e, nel frattempo, i 4 Nota tecnica dell’Arch. Nino Principato

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Prospetto del primo progetto del Liceo Seguenza dell'ing. Salvadore. Coll. privata corsi presero l’avvio ospitati provvisoriamente nella sede del R. Istituto Tecnico. Durante l’Anno Scolastico 1925/26, come si evince dal verbale del Collegio dei Professori del 18 giugno 1925, nel quale si documenta la relazione del prof. Cogliani, approvata dai colleghi, per intitolare Il Liceo Scientifico all’illustre scienziato messinese Giuseppe Seguenza. Nel 1934 l’area su cui doveva sorgere la nuova sede del liceo, alle spalle del risorto Palazzo della Provincia, era ancora occupata dai ruderi dell’ex Convento di S. Domenico. Il Progetto definitivo di Salvadore e la costruzione del Liceo Scientifico Con Decreto Prefettizio n° 31669 dell’11 Giugno 1935, che autorizzava l’occupazione permanente dell’area, si diede finalmente inizio ai lavori del nuovo progetto redatto dall’ingegnere Vincenzo Salvadore5 che, rispetto a quello del ’27, aveva mutato lo stile architettonico in quello razionalista, detto “stile Fascio”6, in voga in quegli anni. Per tale progetto era stato ottenuto dallo Stato il relativo diritto a mutuo, scaturente dal distrutto edificio di Piazza S. Giovanni, sulla base dell’ultimo imponibile catastale di quel fabbricato7 e un contributo statale di 872.075,20 lire sul bilancio per la ricostruzione post-terremoto. Il 5 febbraio 1937, con verbale di accertamento a cura del Genio Civile del giorno 10/2/37, si diede inizio ai lavori di sbancamento e costruzione del R. Liceo Scientifico, affidati alla Ditta Fratelli Russotti, da ultimarsi in 18 mesi. Ma, dopo soli 13 giorni dall’inizio dei lavori, un primo rallentamento si ebbe a causa della 5 L’ing. Vincenzo Salvadore fu Podestà di Messina dal 28 novembre 1928 al 1933 6 Nota dell’Arch. Nino Principato

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mancata fornitura di ferro, richiesta dalla Ditta appaltatrice, per nuove normative disposte dal Ministero della Guerra. La produzione e raccolta del ferro era infatti passata sotto il controllo dell’Autorità Militare che, in quei bellicosi anni caratterizzati da un clima politico molto critico che sarebbe sfociato nello scoppio della II Guerra Mondiale e nel coinvolgimento dell’Italia, ne limitava il consumo indiscriminato per le impellenti esigenze relative agli armamenti e alla difesa nazionale. Proprio in quegli anni, infatti, si dava impulso, in modo preventivo, alla costruzione di rifugi e ricoveri antiaerei, e alla produzione di armamenti e materiali da guerra. Delle 200 tonnellate di ferro richieste alla Ditta Nuova Unione Siderurgica Italiana (NUSI) e alla ILVA MARGHERA di Venezia, tramite la Società Anonima “Ferro e Metalli” di Messina, il Ministero della Guerra ne autorizzò solo 20 t. Per portare a termine la costruzione del Liceo, nel rispetto delle norme antisismiche e, soprattutto, antiaeree, l’Amministrazione Provinciale si vide costretta a rivolgersi al Generale Dall’Olio a Roma per ottenere la fornitura delle restanti 180 tonnellate di ferro ed evitare la minacciata interruzione dei lavori da parte della Ditta Russotti. Da una lettera del 3 novembre inviata dalla Russotti all’Ing. Capo del Genio Civile si apprende che a quella data il Ministero aveva incrementato la quantità di ferro autorizzato a 95 tonnellate, al di sotto comunque della quantità necessaria alla ultimazione dei lavori in cemento armato. Si spiega così una variante, in corso d’opera del progetto iniziale, che sostituiva alcune parti previste in cemento armato con la “muratura ordinaria”, sostituendo così alle travi contenenti il ferro con muri di notevole spessore. Il 22 novembre dello stesso anno, risultano così già completati il rustico della zona a tre piani, lo sbancamento di tutta l’area interessata e iniziati i rifinimenti. A cantiere aperto, con i lavori già in fase avanzata, fu realizzato sull’area in oggetto un padiglione della IV Fiera di Messina del 1937, che allora si svolgeva nei locali del Liceo Maurolico e negli spazi compresi tra la via S. Francesco e quelli alle spalle del Palazzo della Provincia. Sull’area del costruendo Liceo Scientifico era stato provvisoriamente realizzato un padiglione adibito ad acquario. I lavori di costruzione del R. Liceo furono ultimati il 26 luglio 1938, nei termini stabiliti di diciotto mesi. La sede del nuova Scuola, intitolata a Giuseppe Seguenza, fu inaugurata il 28 ottobre 1938 alla presenza del preside Mancuso e di tutte le autorità cittadine e le lezioni ebbero inizio, nel nuovo plesso, il 7 novembre. Un telegramma spedito il 17 maggio 1939 dal Ministero al Genio Civile, annunciava per il giorno successivo la visita dell’Ispettore Superiore Dott. Lo Cascio per il collaudo della struttura. Il presente studio è parte integrante della recente pubblicazione a cura del Liceo Scientifico “G. Seguenza” dal titolo “Il Liceo Seguenza: storia, vita e racconti”. Ed. EDAS 7 Chirieleison G. – L’Amministrazione provinciale di Messina in età fascista. Tesi di Laurea, Facoltà di Scienze Politiche – Università di Messina, A. A. 1990/91

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settegiorni

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Settembre 2013

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Quelle radici pericolose... Disagi per gli automobilisti, ma anche pericolo per i possibili danni ai mezzi e, soprattutto, per l'incolumità fisica di chi, purtroppo, è costretto a percorrere strade il cui stato è diventato sempre più tortuoso.

Rientrano a Messina le icone del Museo Rilevante successo ha registrato anche a Palermo la mostra "Immagine e Scrittura Presenza greca a Messina dal Medioevo all'età Moderna - Icone e Manoscritti", resa possibile dalla convergenza di vari enti coordinati dalla Fondazione Federico II e grazie alla collaborazione scientifica di Istituti Regionali.

Riaperture scuole: Cacciotto chiede interventi di scerbatura, disinfestazione Tra pochi giorni si ritornerà sui banchi di scuola. Urgono interventi di scerbatura, disinfestazione e derattizzazione degli spazi esterni. Queste le segnalazioni del consigliere U.D.C. della Terza Circoscrizione avv. Alessandro Cacciotto.

Messina e Ischia non si fanno male. Finisce 0-0 Comincia con un pareggio a reti inviolate il campionato dell’ACR Messina. Questo pomeriggio la squadra di mister Catalano non è riuscita a superare il blasone Ischia.

Lago "incorniciato" dal degrado “Tacere davanti allo scempio di un marciapiede impercorribile per la presenza di arbusti e sterpaglie, soprattutto se questo costeggia il lago di Ganzirri, zona che dovrebbe rappresentare una delle più belle attrattive turistiche cittadine". A lanciare l'allarme è il consigliere comunale Libero Gioveni.

Santo Stefano Briga, per una notte capitale della Cultura è stato illustrato stamane a Palazzo Zanca il programma della IV edizione della Notte della Cultura di Santo Stefano Briga.

Premiata la riqualificazione del centro storico “Montalbano Elicona ha programmato nell’ultimo decennio un organico intervento di riqualificazione del centro storico, concentrando ogni sforzo nella messa in valore del suo patrimonio edilizio, sottratto all’abbandono e restituito alla comunità per iniziative culturali e turistiche.”


III CIRCOSCRIZIONE

Cicciotto lancia l'allarme sulla situazione di degrado

L´area sbaraccata di Bisconte rappresenta un vero e proprio ´inferno ambientale“. A lanciare l´allarme il consigliere della III Circoscrizione, Alessandro Cacciotto, il quale prosegue la sua nota ricordando che “da troppo tempo la città, e soprattutto il quartiere di Bisconte, aspetti con ansia la realizzazione del primo cronoprogramma di interventi di risanamento come i 112 alloggi, il parco di quartiere e la “fiabesca” copertura del torrente. Oggi, però, l’attenzione e i riflettori devono necessariamente essere accesi sull’assoluto scempio ambientale che si registra in quest’area area di pertinenza dell’I.A.C.P. Si registra, infatti - prosegue il consigliere - un notevole rischio igienico sanitario in quanto la zona è ormai invasa da rifiuti, suppellettili, amianto, ratti; la recinzione dell’area è stata in alcuni punti distrutta e divenuta “comoda discarica”!A due passi decine di abitazioni, la chiesa di Bisconte, tanti bambini che giocano in una delle “favelas” alla messinese. E’ dunque necessario - conclude Cacciotto - che si provveda immediatamente e senza ritardi a ripristinare la recinzione che delimita l’area sbaraccata, effettuare un pregnante intervento di bonifica, cercare di impedire il reiterarsi di siffatti scempi ambientali commessi da “ignobili pseudo cittadini”, anche con l’utilizzo di videocamere e controlli da parte degli agenti di polizia municipale, nonché accelerare l’iter per risanare una zona data ormai da troppi anni in pasto alla indifferenza politica“.

III CIRCOSCRIZIONE

Signorino segnala la mancanza di cassonetti nella zona di Bisconte

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unzio Signorino, Consigliere della III circoscrizione del Comune di Messina, segnala la mancanza di cassonetti della raccolta dei rifiuti nella zona di Bisconte nei pressi della scuola Materna che ha comportato la creazione di una vera e propria discarica a cielo aperto a causa anche del comportamento poco civile di alcuni cittadini. Sarebbe auspicabile un compromesso tra chi gestisce la raccolta dei rifiuti e i residenti della zona interessata. Infatti da un canto MessinAmbiente dovrebbe mettere i cassonetti in una zona più accessibile anche alle persone più anziane, dall´altro canto i cittadini dovrebbero imparare ad avere più rispetto per l’ambiente e ad amare di più la propria città. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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città a cura di Marilena Faranda

Vara

Più spirito di comunità e meno spese

PedibuS

A Messina i primi autobus formati da bambini

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l Sindaco, Renato Accorinti, e l'Assessore alla Cultura e alle Identità, Sergio Todesco, hanno tracciato un bilancio sulla Vara edizione 2013. Il Sindaco, ha mostrato con l'Assessore, il prospetto economico degli investimenti effettuati. E’ stata spesa la metà, rispetto all’edizione 2012, perché noi, ha detto, abbiamo lavorato e vogliamo continuare a lavorare nella trasparenza, per una festa che fa parte del sentire comune della Messina religiosa e non. “Vogliamo essere propositivi tutti ed arrivare al prossimo anno, senza avere tensioni” è il principio alla base di tutto l’incontro.Abbiamo realizzato, che si erano create delle tensioni extra religiose e culturali, continua Todesco, noi però abbiamo voluto mostrare uno stile diverso di fare politica, volto alla sobrietà, anche se nelle casse comunali fossero stati presenti maggiori fondi. La Vara non deve diventare un simbolo di un gruppo o di un clan, ma deve essere un simbolo unitario, sotto cui tutta la città si possa raccogliere, unendo tutte le realtà.

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A

Palazzo Zanca, gli Assessori alla Pubblica Istruzione, Patrizia Panarello, e alla Viabilità e Trasporti, Gaetano Cacciola, hanno illustrato, il Progetto PedibuS , rivolto ai ragazzi che frequentano la scuola primaria. L'iniziativa, partirà in via sperimentale dal prossimo anno scolastico e ha l'obiettivo di far percorrere ai bambini un tragitto a piedi, per andare e tornare da scuola. Questa iniziativa potrebbe sembrare inutile, introduce il Sindaco Renato Accorinti, ma in realtà non lo è, questo progetto può aiutarli a fronteggiare varie problematiche fisiche. La bellezza di questo progetto, continua l'Assessore De Cola, inizia dal fatto che è a costo zero. Il progetto non sarà gestito dal Comune, ma saranno le scuole che lo porteranno avanti, stabilendo percorsi e fermate. PedibuS sarà un autobus umano, composto

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da bambini in movimento accompagnati da un adulto, con capolinea, fermate, orari e un percorso prestabilito. Lungo il tragitto i bambini potranno chiacchierare con i loro amici e apprendere notizie sulla sicurezza stradale.L'Assessore Panarello, spiega: PedibuS si inserisce in un contesto di promozione della salute, nell'ambito delle iniziative per la Città a misura di bambini/e, che attraverso la partecipazione di giovani, genitori, insegnanti e amministratori, contribuisce al raggiungimento dei traguardi legati allo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza. Sabato 21 settembre, alle ore 9, nel salone delle Bandiere diPalazzo Zanca, è prevista la presentazione ai dirigenti scolastici e alla cittadinanza di PedibuS. Maggiori informazioni sul progetto all'indirizzohttp://www.comune.mes sina.it/pedibus/.


Ecopass Operazione verità

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'amministrazione ha voluto fare anche un'operazione trasparenza sui fondi Eco-pass. Presenti all'incontro oltre al sindacoAccorinti, anche l'assessore Filippo Cucinotta, il capo di Gabinetto Silvana Mondello ed il comandante dei vigili urbani Calogero Ferlisi. I Ticket Eco-pass versati tra il 2010 ed il 2013 dalle società: Caronte

Servizi Sociali

Proposte di candidature &Tourist, R.F.I., BluFerris, Meridiano Lines s.r.l., Terminal Tremestieri s.r.l., ammontano a 4.651.626,88, di cui non si conosce la specifica delle spese. Questa operazione serve per le casse comunali e per la salute della gente. Sicuramente implementeremo i controlli, in quanto, tra l’altro, molti sono i pass rilasciati per consentire lo sbarco all’approdo della Rada San Francesco, quando non sono necessari. Questi ultimi, infatti, dovrebbero essere rilasciati a seguito di una lunga coda sulla chiocciola dell’approdo di Tremestieri, che in questi giorni abbiamo scoperto essere vuota.

Mobilità urbana

Ambiente

Provvedimenti viari

Lavori di scerbatura

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P

er l'anno scolastico 2013-2014, su disposizione dell'assessore, Daniele Ialacqua, è stata avviata una campagna di disinfestazione dei plessi scolastici cittadini, che si concluderà martedì 10. Nell'ambito del piano di riqualificazione del verde pubblico previsto dall'Amministrazione sono iniziate anche le attività di pulizia e scerbatura delle aree limitrofe alle scuole, coordinate dal liquidatore di Messinambiente, Armando

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ome stabilito dall'assessore alle politiche sociali, Nino Mantineo, entro venerdì 13 possono essere inviate le proposte per le candidature alla nomina di presidente della Consulta comunale, via email all'indirizzo consultaorganizzazionisociali@comune.messina.it, oppure mediante consegna all'assessorato alle politiche sociali e salute, a palazzo Satellite. Il facsimile di proposta della candidatura può essere scaricato dal sito www.cittadimessina.it al link news.

Di Maria. Il programma di MessinAmbiente, che ha attrezzato due squadre di operai, prevede, mercoledì 4, lavori a Pace e nella scalinata Lanzetta; giovedì 5, a Pace e Castanea; venerdì 6, il completamento a Pace e villaggio Aldisio; sabato 7 a Santo Stefano Briga e Massa; domenica 8 nel complesso Casa Nostra.

er agevolare l'accesso dei fedeli e maggiore decoro al prospetto della Chiesa “Parrocchia Santa Maria Addolorata in Sant'Andrea Avellino” di via La Farina, sono stati adottati provvedimenti viari. Sarà istituito il divieto di sosta 0-24, con zona rimozione coatta, sul lato monte di via La Farina, tra le vie E. L. Pellegrino e XXVII Luglio.

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Messina - 4 Settembre 2013 Piazza Unione Europea

Interventi di potatura e battaglia anti-punteruolo rosso foto Antonio De Felice



provincia Messina di Marilena Faranda

Taormina

“Immigrazione e Tutela Diritti Umani nel Mediterraneo”

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diritti fondamentali delle persone al centro di ogni scelta legislativa e pratica giuridica. E’ questo il presupposto da cui prenderanno le mosse i lavori della Conferenza internazionale dei presidenti delle avvocature del mediterraneo “Immigrazione e Tutela Diritti Umani nel Mediterraneo” organizzata a Taormina, il 6 e 7 settembre, per iniziativa del Consiglio nazionale forense, il Conseil National desbarreaux e il Consejo General de la AbogacíaEspañola. Tantissimi i paesi già accreditati, oltre gli organizzatori: Turchia, Andorra, Serbia, Albania, Romania, Marocco, Grecia, Montenegro, Palestina; anche Messico e Brasile. “E’ un appuntamento inaugurato già qualche anno fa”, spiega Carlo Vermiglio, vicepresidente del CNF con delega ai rapporti internazionali. “ Lo spirito è quello del confronto tra le Avvocature dei paesi che affacciano sul Mediterraneo, che storicamente funge da collante. Il tema principale è stato sempre quello del rispetto dei diritti umani e fondamentali. Declinato nei suoi vari aspetti. Negli ultimi anni, però, il confronto si è svolto su temi specifici e da qualche tempo la riflessione non poteva non toccare innanzi-

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tutto i temi della immigrazione” « Questa iniziativa è stata progettata dai tre Consigli forensi promotori per offrire un’occasione unica di incontro con i Presidenti dei Consigli Nazionali delle Avvocature del Mediterraneo e per confrontarci su questioni di attualità e d’interesse comune alla professione d’avvocato e promuovere la pratica del diritto nella nostra società», sottolineano al Conseil National desBarreaux. « I Presidenti delle Avvocature del Mediterraneo intendono ricordare che i diritti fondamentali, dei quali gli avvocati sono i primi difensori, devono in qualsiasi circostanza essere messi al centro di qualsiasi dispositivo giuridico e che gli avvocati si adopereranno affinché siano rinforzate forme di cooperazione ». « I cambiamenti politici ed economici che rigurdano tutti i Paesi sono capaci di compromettere i diritti dei cittadini e dello Stato di Diritto. Al fine di poter lottare per la protezione di questi diritti è fondamentale che gli avvocati e le loro istituzioni siano assolutamente indipendenti e possano esercitare le loro funzioni con libertà assoluta », affermano dal Consejo General de la AbogaciaEspanola.


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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

Turismo, Palermo ha perso appeal:

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na città dormitorio che ha smarrito la propria vocazione turistica. Gli ultimi scampoli d’estate consegnano agli operatori del settore un verdetto amaro: Palermo ha perso il suo appeal. L’allarme arriva da uno studio condotto dall’Osservatorio della Cidec, la Confederazione italiana degli esercenti commercianti di Palermo. I dati forniti dall’associazione di categoria non lasciano spazio all’ottimismo: rispetto all’estate scorsa, il turismo ha fatto registrare complessivamente in città una flessione del 10%. Insoddisfatto il 35% dei visitatori stranieri, che lamenta la mancanza di sportelli informativi, soprattutto nei week end, e la scarsa conoscenza delle lingue straniere da parte degli addetti ai lavori. In una parola, manca il personale qualificato. L’Osservatorio della Cidec sottolinea infatti come “il trend negativo delle attività turistiche a Palermo sia legato all’assenza di figure professionali specializzate e all’incapacità di trattenere il turista oltre la formula del mordi e fuggi”.Scontenti anche i turisti italiani che puntano il dito contro “la scarsa pulizia nelle strade e il basso livello di manutenzione di alcuni edifici di pregio”. “Complessivamente – osserva il presidente provinciale della Cidec, Salvatore Bivona – anche questa stagione turistica si è rivelata fallimentare, in rapporto alle legittime aspettative di chi si attende dal capoluogo siciliano standard ricettivi elevati. Ancora una volta – prosegue – Palermo si conferma in grado di ammaliare il visitatore con le proprie bellezze monumentali e paesaggistiche, ma altrettanto incapace di fidelizzarlo”. Se la città “ha

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La Cattedrale di Palermo

flessione del 10% rispetto al 2012 assunto progressivamente le caratteristiche di un dormitorio”, la colpa, secondo Bivona, è dell’amministrazione comunale, “incapace, come la precedente, di organizzare e promuovere eventi serali che offrano al turista l’opportunità di sfuggire al binomio cena-albergo”. Palermo è ormai una città che sta progressivamente morendo: chiudono i negozi, abbassano le saracinesche delle storiche botteghe artigiane, così come l'opposta grande distribuzione. Non sembra stare meglio neanche il settore che per condizioni climatiche e bellezze storiche dovrebbe in Sicilia essere sempre in salute. Il turismo. I dati diffusi dall' Ente Bilaterale Turismo per il 2012 parlano chiaro. Le strutture alberghiere dell'isola nel 2012 hanno visto precipitare il proprio fatturato a meno 29%. Un dato che metterebbe in ginocchio qualsiasi settore, sopratutto quello alberghiero con costi fissi elevatissimi. A questo già drammatico dato si aggiunge il meno 6% di arrivi sull'isola , con l’unica consolazione di un più 2% di presenze straniere. L'ormai tanto discussa crisi, sembra veramente non lasciare scampo in nessun settore produttivo. “Oggi servono misure immediate ed efficaci da parte del Governo Regionale per incentivare una concreta politica attrattiva verso la nostra isola, altrimenti non potrà esserci nessun incremento e i dati parlano chiaro, ulteriori flessioni vorrebbe dire, per molte strutture, la chiusura. Questa è la voce praticamente unanime che si solleva dagli operatori del settore”.

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SCIENZA & CULTURA A cura di Ignazio Rao

Il conglomerato di Ganzirri e Torre Faro

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Susania testudinaria

Riccio di mare (Sphaerechinus granularis)

Pinctata radiata

Pinna pernula (2)

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ella tratto di costa tra Ganzirri e Torre Faro esiste una particolare formazione rocciosa formata da grossi ciottoli, prevalentemente di origine metamorfica, che costituisce un vero e proprio conglomerato simile ad una muraglia, conosciuto con il nome dialettale di “mularu”, simile ad un muro, o “marmurina” per la sua durezza, tipica del marmo. Questa formazione, quando invasa dalla marea da origine ad una serie di numerose pozze di scogliera e piccole lagune, e durante la bassa marea quando rimane parzialmente scoperta, in alcuni punti si possono notare delle depressioni di forma circolare che rappresentano le tracce delle macine, che anticamente venivano estratte da questo durissimo e compatto conglomerato, che si estende per qualche decina di metri dalla costa sino alla profondità di pochi metri, dando origine ad una serie di solchi e cavità popolate da numerosissimi e singolari organismi animali e vegetali che arricchiscono i fondali con i loro sgargianti colori. Immergersi in apnea in questo tratto di costa , suscita molte emozioni ed inte-

Stelle di mare (Ophidiaster ophidianus)

Succiascoglio

Pinna rudis

Pomodoro di mare WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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resse, proprio per la straordinaria Biodiversità e per la possibilità di osservare con facilità ed a poca profondità, una moltitudine di organismi marini nel loro ambiente naturale. Particolarmente abbondante è la presenza di pesci, spesso in branchi molto numerosi, e tra le specie più curiose troviamo il coloratissimo “pesce peperoncino” (Tripterygion tripteronotus) , il cui maschio durante il periodo di accoppiamento assume una particolarissima colorazione rossa e nera ed il “Succiascoglio” (Lepadogaster lepadogaster), piccolo pesce munito di una caratteristica ventosa adesiva presente sulla parte ventrale del corpo. Tra i crostacei sono presenti molti esemplari di “Maja squinado”, “ Eriphia verrucosa” e gamberetti del Genere “Palaemon”. Particolarmente abbondante la

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Aplysia dactylomela

Ascidia fiore

Impronta estrazione macina

Maja squinado

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presenza di Echinodermi come le coloratissime stelle marine ed i ricci di mare e di Molluschi come la “Pinna nobilis” , “Pinna rudis”, “Pinctata radiata” e numerosissime ed eleganti Cipree (Cypraea lurida). Facilmente si possono inoltre incontrare polpi, seppie, nudibranchi e Mollushi del Genere “Aplysisa” e “Susania” . Molto abbondante è la presenza di alghe e di svariate specie di invertebrati . Tutti gli anfratti e le rocce del fondale di questa particolare formazione rocciosa sono ricchissimi di vita e tutto ciò ci fa comprendere la straordinaria Biodiversità che caratterizza lo Stretto di Messina e la necessità di tutelare, rispettare e mantenere integro un ambiente unico e peculiare di cui tutti i cittadini messinesi devono essere orgogliosi.

Ciprea

Eriphia verrucosa

Nudibranco(Platydoris argo)

Pesce peperoncino

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Cultura

Percorso museale che racconta la storia dei fo

Al via il Museo Storico de

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omenica 8 inizia la Stagione 2013-2014 del Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina di Forte Cavalli a Larderia. Il percorso museale, che racconta la storia dei forti umbertini e della difesa dello Stretto dal 1860 alla II Guerra Mondiale, offre un’occasione per recuperare la memoria di un passato che va pian piano sbiadendosi, soprattutto in riferimento ai bombardamenti alleati subìti dalla città di Messina nel luglio-agosto 1943. Il Museo di Forte Cavalli, sorto nel 2003 su iniziativa dell’Associazione “Comunità Zancle” – ONLUS, con il patrocinio del comune di Messina e della Fondazione Bonino Pulejo, è oggi un luogo di memoria che, attraverso un percorso guidato, propone una visione didattica della storia mediante due importanti chiavi di lettura: “Ho visto la Guerra, per questo amo la Pace” e “Chi non ha memoria della Storia rischia di divenirne vittima”. Per tale motivo il Museo, diretto dal prof. Vincenzo Caruso, è molto frequentato dagli alun-

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ni delle scuole elementari, medie e superiori e da numerosi turisti. L’apertura di domenica prossima, dalle ore 10 alle 12, coincide con la storica data dell’8 settembre, nella quale fu firmato l’armistizio di Cassibile. Quell´armistizio fu siglato in effetti segretamente il 3 settembre del 1943 e formalizzò l´atto con il quale il Regno d´Italia cessò le ostilità contro le forze Anglo-Americane Alleate, nell´ambito della seconda guerra mondiale. In realtà non si trattava affatto di un armistizio, ma di una vera e propria resa senza condizioni. Poiché tale atto stabiliva la sua entrata in vigore dal momento del suo annuncio pubblico, esso è comunemente citato come “8 settembre“, data in cui, alle ore 18.30, fu reso noto prima dai microfoni di Radio Algeri da parte del generale Eisenhower e, alle 19.42, confermato dal proclama del maresciallo Pietro Badoglio trasmesso dai microfoni dell´EIAR. Per informazioni collegarsi a www.fortecavalli.it – pagina facebook di forte cavalli – cell. 347/1163153.


ortui umbertini

ella Fortificazione

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Scacchi News a cura di Aurelio Bandiera e Giuseppe Massimo Cattafi http://asdenzocrea.altervista.org asd.enzo.crea@gmail.com

Il MF Gromovs, premiato dal vicepresidente dell'ASD Enzo Crea, Massimo Cattafi

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Corrado Bonanzinga, punta di diamante dello scacchismo messinese

i è concluso sabato 31 agosto scorso il tradizionale appuntamento messinese di fine estate con il Festival Scacchistico Internazionale organizzato dall'Associazione intitolata al compianto Enzo Crea. Malgrado il numero di partecipanti sia stato in calo rispetto alle scorse edizione (la crisi colpisce anche le manifestazioni sportive), il torneo si è subito mostrato equilibrato e di alto livello. Alla fine la vittoria ha arriso al Maestro FIDE di origine lettone Sergejs Gromovs che ha conquistato 6,5 degli otto a disposizione. Subito dietro, con lo stesso punteggio, il Maestro FIDE ucraino Grigory Seletsky, secondo solo per spareggio tecnico. Brillante terzo posto per il Candidato Maestro Corrado Bonanzinga, vero elemento di spicco degli scacchi messinesi e punta di diamante dell'ASD Enzo Crea. Alla fine il suo distacco dal duo di testa è stato solo di mezzo punto; il valore della sua prestazione aumenta se si considera che ha gettato alle ortiche una posizione vinta contro Gromovs grazie alla quale avrebbe potuto vincere il torneo contro i pronostici. Quarto in solitaria il Candidato Maestro Pietro Pisacane di Catania con cinque punti; per il quinto ed ultimo premio si è dovuti ricorrere allo spareggio tecnico che ha visto prevalere il Candidato Maestro messinese Massimo Cattafi, organizzatore del torneo, su Andrea Favaloro che comunque porta a casa il premio per il miglior piazzamento per una categoria nazionale battendo sul filo di lana la vera rivelazione del torneo, il giovane Prima Nazionale catanese Simonpietro Spina, che partiva come ultimo del tabellone. Il torneo secondario ha visto il successo del reggino Massimo Tricomi sul compaesano Edoardo Carbone; piazza d'onore per il messinese Davide Cardile.

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Favaloro - Cattafi Messina, 2013

1.e4 c5 2.¤f3 a6 La variante O'Kelly della difesa siciliana. 3.c4 e6 4.d4 cxd4 5.¤xd4 £c7 Con inversione di mosse siamo rientrati nella variante Kan. 6.a3 ¤f6 7.¤c3 ¤c6 Un amante del Riccio qui avrebbe giocato 7...b6. 8.¥e2 ¤xd4 9.£xd4 ¥d6 10.¥g5 ¥e5 11.£d3 h6 12.¥d2 Nella Kovacevic (2535) Miladinovic (2607) del 2006 il Bianco ha ritirato l'Alfiere in h4. Non ci sono invece tracce della mossa del testo nei nostri database. 12...b6 13.g3 Si poteva mirare alla spinta f4 senza indebolire le case bianche con 13.£e3 13...¥b7 14.¥f3? Il Bianco, resosi conto dei problemi connessi con la precedente mossa, prova a porvi rimedio ma perde di vista il pedone c4. 14...¦c8 15.£e3 Se 15.b3 allora la spinta 15...b5! garantisce al Nero il guadagno del pedone. Se invece il Bianco prova

a tornare sui propri passi con 15.¥e2 segue 15...¤xe4! 16.¤xe4 f5 15...£xc4 16.£xb6 ¥xc3! 17.¥xc3 ¥xe4 18.£e3 Migliore era 18.¥e2 anche se dopo 18...¤d5 19.£d6 £a4 20.0–0 ¤xc3 21.bxc3 £c6 il Nero mantiene il suo vantaggio. 18...¥xf3 19.£xf3 d5?! Molto forte sarebbe stata a questo punto 19...¤e4! con l'idea 20.¥xg7 ¤g5 21.£e2 £d5! 22.¦g1 (22.¦f1?? ¤f3+) 22...¤f3+ 23.¢f1 ¤xh2+ 24.¢e1 ¤f3+ 25.¢f1 ¦g8 26.¥c3 ¤xg1 20.¥xf6 gxf6 21.£e3?! Il Bianco era costretto a giocare 21.b3 anche se dopo 21...£c3+ il finale che ne consegue è difficile da salvare. 21...¦g8?! L'immediata 21...d4 sembra più efficace. 22.f4 h5 23.¢f2 d4 24.£e2? L'errore decisivo. Dopo 24.£d2 il miglior modo per il Nero di sfruttare il vantaggio è quello di entrare in finale con 24...£c2 24...d3 25.£xh5 £d4+ 26.¢g2 f5! 27.h4 £e3 In alternativa c'era uno spettacolare matto 27...¦c2+ 28.¢h3 ¦xg3+! 29.¢xg3 £f2+ 30.¢h3 £g2# 28.¦h3 ¦c2+ 0–1

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Spettacoli

Festival Belliniano D

opo il trionfale debutto a Taormina con l’étoile Eleonora Abbagnato e le Stelle dell’Opéra di P certi lirico-sinfonici di respiro internazionale. Prima data il 7 settembre con il “Bellini Verdi Wag protagonisti della Stagione Lirica appena conclusa, come il tenore Piero Giuliacci e il soprano e il basso Emanuele Cordaro, in un programma no-stop dedicato alle arie e alle sinfonie delle opere nascita, Verdi e Wagner appunto. Al “Bellini Verdi Wagner Opera Gala” seguirà, lunedì 9 settembre, Per entrambi i concerti prosegue l'iniziativa “I Giovani all’Opera”, messa a punto insieme al Comune Subito dopo questi eventi, il Festival Belliniano si sposterà fino al 3 novembre a Catania, città natale to tra il Comune di Catania, la Provincia e il Teatro Massimo Bellini: l’intenso e ricco programma si con un grande concerto al Duomo di Catania.

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La quinta edizione prosegue con due eccezionali concerti lirico-sinfonici al Teatro Antico di Taormina

Parigi, la quinta edizione del Festival Belliniano propone – sempre al Teatro Antico – due attesi congner Opera Gala” che vedrà riuniti di nuovo sul palcoscenico del Teatro Antico di Taormina alcuni dei o Chiara Taigi, il baritono Valdis Jansons e il mezzosoprano Lara Rotili , il baritono Salvatore Grigoli più celebri di Vincenzo Bellini e dei due compositori di cui quest’anno si celebra il bicentenario della il concerto con il celebre violinista Shlomo Minzt e la Turkish Youth Philharmonic Orchestra. e di Messina e che prevede biglietti a 10,00 euro per chi non ha superato i 26 anni. di Bellini, dove nel 2009 è stato rifondato da Enrico Castiglione in forza del protocollo d’intesa stretarticolerà per ben tre mesi fino al 3 novembre, quando la quinta edizione del Festival si concluderà

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Musica

Al Mckay Experience Il "fire" degli Earth Wind invade lo Stretto 54

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na serata memorabile, quella del 29 Agosto, per l'Arena Fieristica zanclea, che ha visto calcare il suo panoramicissimo palco da chi ha il cuore battente al ritmo spumeggiante di Funky&Soul. Si tratta di Al McKay, storico chitarrista della band statunitense Earth Wind and Fire, genitrice delle sonoritĂ piĂš scattosamente funkettose. Un pubblico eterogeneo ha assistito alla magnifica esibizione della Al McKay Experience, che ha regalato un flusso continuo di emozioni in movimento. Le transenne che separano la gradinata dalla platea sono presto rimosse dagli addetti ai lavori: gli astanti, presi dal rythm travolgente e perpetuamente incalzante, non riescono a rilassarsi seduti comodamente sulle panche. La voglia di alzarsi in piedi, di ballare, di star vicini a chi produce l'irrefrenabile musica dona una forza tale da scavalcare le barriere che, fisicamente, separano gli entusiasti ascoltatori dalla tredicina di musicanti che infiamma la scena. Un ensemble ricchissimo, costituito da una nutrita sezione fiati, all'interno della quale figurano Winston Byrd (tromba), Michael Harris (tromba), Ryan Porter (trombone) e Ed Wynne che emoziona in spericolati assoli col suo sassofono dorato. Tre talentuosi e virtuosistici cantanti animano mani e piedi degli spettatori: Devere Duckett, Tim Owens e Claude Woods. Il tutto, accompagnato dalle sagge dita di Dean Gant (tastiere), Ben Dowling (tastiere), e sostenuto dal sicuro e saldo scandire di David Leach (percussioni) e Aaron Haggerty (batteria). Con immensa giovinezza e splendore dei tempi passati, Al McKay ha suonato e rivissuto melodie sempre frizzanti, aggrappato alla sua Epiphone Red Cherry. Semptember, Let's Groove, WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Got to get you into my life, e tante altre le hits che hanno riecheggiato nella notte di fine estate. Uno spettacolo che, tra assoli mozzafiato, intese lustrinate di passione per la Madre Musica e dialoghi musicali fra persone diverse per cultura, carnagione e provenienza, ha emozionato in modo decisamente positivo il pubblico messinese, caloroso con la formazione statunitense, che non ha evitato, nel postconcerto, foto e momenti di intrattenimento con gli svariati fans, affascinati dal nuovo disco della band, contenente vetusti successi e brani inediti, in uscita nel corrente mese settembrino. In sintesi, una serata, quella variopintamente tratteggiata dagli Earth Wind and Fire, che sembra preannunciare, per il neopanorama musicale messinese, gradevolissime sorprese. Marina Pagano WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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parole in blu

a cura di Sara Ursino

Come narran sugli Apostoli Forse in fiamma sulla testa Dio discese dell'Italia... Forse è ciò, ma anch'é una festa. Nelle feste che fa il popolo Egli accende monti e piani; Come bocche di vulcani Egli accende la città. [...] All'incirca son trent'anni Che scendevano su Genova, L'armi in spalla gli Alemanni: Quel che contano gli eserciti Disser: l'Austria è troppo forte; E gli aprirono le porte; Questa vil genia non sa Che, se il popolo si desta, Dio combatte alla sua testa La sua folgore gli dà. Inno Nazionale Incipit Fratelli d'Italia | L'Italia s'è desta | Dell'elmo di Scipio | S'è cinta la testa | Dov'è la vittoria?! | Le porga la chioma | Ché schiava di Roma | Iddio la creò. Citazioni

CURIOSITà È citato insieme a Michele Novaro nella canzone Sfiorivano le viole di Rino Gaetano e nella canzone Cose che non capisco di Caparezza. Nel 1975 l'Esercito italiano gli dedicò la neo costituita unità, la 32ª Brigata corazzata "Mameli". Tra i reparti che gli furono intitolati figurano anche un battaglione partigiano e uno di Bersaglieri della Repubblica Sociale Italiana.

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Uniamoci, amiamoci | L'unione e l'amore | Rivelano ai Popoli | Le vie del Signore. Dall'Alpi a Sicilia | Dovunque è Legnano. Citazioni sul Canto nazionale Fu composto l'otto settembre del quarantasette, all'occasione di un primo moto di Genova per le riforme e la guardia civica; e fu ben presto l'inno d'Italia, l'inno dell'unione e dell'indipendenza, che risonò per tutte le terre e in tutti i campi di battaglia della penisola nel 1848 e 49. (Giosuè Carducci)

Goffredo

Genova, 5 settembre 1827 Roma, 6 luglio 1849

Mameli

Michele Novaro incontra Mameli e insieme scrivono un pezzo tutt'ora in voga! (Rino Gaetano)

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

Per dimagrire cambia cucchiaio

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tate cercando di perdere peso? Invece di comprare prodotti a basso contenuto di grassi, provate ad usare un cucchiaio diverso. Uno studio, condotto da Vanessa Harrar della University of Oxford e pubblicato su Flavour, mostra infatti come il tipo di posate utilizzate abbia un grande impatto sul sapore degli alimenti che consumiamo. E quindi, per estenzione, sulla quantità che ne assumiamo. I ricercatori hanno eseguito tre esperimenti per appurare se effettivamente il cibo avesse un sapore diverso cambiando le proprietà visive e tattili di alcune posate di plastica. In tutti e tre gli esperimenti, ai partecipanti veniva fornito del semplice yogurt greco o del formaggio, ma le posate utilizzate erano sempre diverse: nel primo esperimento, essi avevano pesi diversi, nel secondo colori diversi, nel terzo forme diverse. I risultati sono stati sorprendenti: per esempio lo yogurt era percepito come più denso e più costoso se mangiato da un cucchiaio leggero di plastica, rispetto a quello consumato da cucchiai artificialmente appesantiti e la dimensione del cucchiaio e il suo peso influenzavano anche la dolcezza percepita. Il sapore dello yogurt era inoltre influenzato dal colore (sia della posata che dello yogurt stesso, indicando un effetto dei contrasti più che del colore in sè), ma lo stesso esperimento ripetuto su soggetti bendati non ha invece mostrato differenze significative. Infine, anche la forma della posata faceva la differenza: il cibo appariva più salato se assaggiato da un coltello anziché da un cucchiaio, una forchetta o uno stuzzicadenti. Questi dati dimostrano come le proprietà fisiche delle posate possano decisamente influi-

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re sulla percezione del gusto di cibi consumati quotidianamente: questo accadrebbe perché, quando messo di fronte a qualcosa di inaspettato, come il colore e il peso di una posata di plastica diverso da quello che immaginiamo, il nostro cervello trasforma l’esperienza inattesa in qualcosa di "spiacevole", che influenza le altre sensazioni. "Come percepiamo il cibo", spiegano al riguardo gli autori, "è un'esperienza multisensoriale che coinvolge il gusto, la sensazione degli alimenti nella nostra bocca, l'aroma, e l'esperienza visiva. Anche prima di mettere il cibo nelle nostre bocche i nostri cervelli hanno elaborato un giudizio su di esso, che influenza l'esperienza nel suo complesso". Gli scienziati stanno ora analizzando le possibili applicazioni di questa scoperta, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di modificare le abitudini alimentari delle persone che ne hanno bisogno.


RE sano

Mangia

La ricetta Tagliatelle agli asparagi e pesto Ingredienti per 4 persone • • • • • • •

400 gr di tagliatelle 400 gr di Asparagi freschi o surgelati 30 gr di Cipolle Sale q.b. Pepe q.b. Brodo vegetale o acqua calda q.b. 50 gr di Burro

per il pesto • 1 spicchio di Aglio • 1 pizzico di Sale marino grosso • 25 gr di foglie fresche di basilico • 50 ml di Olio di oliva extravergine • mezzo cucchiaio (circa 8 gr) di Pinoli • 15 gr di Pecorino grattugiato • 35 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato

PREPARAZIONE Per preparare le tagliatelle agli asparagi e pesto, iniziate preparando il pesto alla genovese. Mettete lo spicchio di aglio in un mortaio e sminuzzatelo, poi aggiungete le foglie di basilico fresco insieme al sale grosso. Schiacciate il basilico contro le pareti del mortaio ruotando il pestello da sinistra verso destra e contemporaneamente ruotate il mortaio in senso contrario (da destra verso sinistra). Quando le foglie di basilico rilasceranno un liquido verde brillante, aggiungete i pinoli e ricominciate a pestare. Aggiungete i formaggi e per ultimo l'olio di oliva extravergine che andrà versato a filo, mescolando sempre con il pestello. Amalgamate bene gli ingredienti fino ad ottenere una salsa omogenea. Ora che il pesto è pronto tenetelo da parte; se avete già del pesto fatto in casa potete utilizzarne 120-150 gr per questa ricetta. Passate ora alla preparazione degli asparagi: lavateli accuratamente sotto acqua corrente. Eliminate quindi la parte finale bianca più dura, pareggiando gli asparagi, e pelate il gambo con un pela patate o un coltellino finchè non risulterà bianca per eliminare la parte filamentosa. Preparate quindi il soffritto per cuocere gli asparagi: tritate finemente la cipolla; in una padella fate sciogliere a fuoco bassissimo 30 gr di burro e aggiungete la cipolla tritata per farla rosolare. Unite alla cipolla le rondelle di gambi di asparagi, poi salate e pepate a piacere, Fate cuocere per una decina di minuti i gambi a pezzetti, aggiungendo un mestolo di brodo vegetale o acqua calda per favorire la cottura. Passato il tempo indicato, spegnete il fuoco. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Agenda



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foto Gianmarco Vetrano

n° 127 anno XI - 29 Agosto 2013

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Messina - La Vara

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