il Cittadino n. 214

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foto Peppe Saya

n° 214 anno XIII - 30 Settembre 2015

il Cittadino

Mons. La Piana lascia l’incarico di Arcivescovo di Messina

E così sia


Primo piano di Marilena Faranda

L'Arcivescovo Mons. Calogero La Piana commosso si difende da fal

“Lascio con dolore, nessuna

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lse quanto gratuite illazioni

rimozione” “Non crediate che non sia stata una scelta ponderata e sofferta, lascio la mia comunità con dolore, ma di anno in anno sentivo la stanchezza fisica che non mi permetteva già di partecipare alle manifestazioni popolari”

“Lascio, purtroppo, una città con grandi potenzialità non sfruttate. Questa città non ha una sua identità, un carattere che la specifica”

foto Peppe Saya 30 Settembre 2015

“Avrei voluto andarmene senza troppo clamore, come ho spiegato durante l´incontro con il Clero. Le false illazioni, i sospetti che sono stati associati al mio nome, non me lo hanno permesso. Questo ritengo o che sia stato costruito ad arte, o che nasca dall´idea di essere sempre sulla notizia e di speculare sulla gente e sui suoi sentimenti. Ho deciso di rimettere il mio mandato in quiescenza per il bene della chiesa e della vostra comunità cristiana, che non voglio ritardare. Avevo già chiesto al Papa di essere sollevato dal mio mandato, il 17 maggio dopo aver vissuto anni di malessere soprattutto fisico, ma non potevo aspettarmi che con tutti i suoi impegni mi rispondesse subito. Non crediate che non sia stata una scelta ponderata e sofferta, lascio la mia comunità con dolore, ma di anno in anno sentivo la stanchezza fisica che non mi permetteva già di partecipare alle manifestazioni popolari. Fino all´ultimo ho lavorato per lasciare le nuove direttive per l´avvio dell´anno Pastorale. Ho consegnato ai sacerdoti una lettera dove chiedo di abitare il loro sacerdozio e la bellezza della missione che ci viene affidata. Qui non c´è rimozione, ma c´è solo determinazione e coraggio nel fare questo gesto, come il padre fondatore del mio ordine. L´unica cosa di cui mi si può accusare è di essere stato me stesso, di essermi speso senza aver curato me stesso e di non aver avuto considerazione per la mia salute. Sono stato invitato in tanti momenti di festa, ma non ci sono andato per svolgere il mio servizio. Sono figlio di contadini, gente semplice e mi sono sempre speso per la comunità. Non ci sono illazioni da fare su presunti ammanchi, ma come una famiglia nella Curia, c´è stata una contrazione anche delle entrate: come per esempio il contributo della Provincia per il Campanile, che è un bene cittadino e non della chiesa e anche le offerte si sono più che dimezzate. Lascio, purtroppo, una città con grandi potenzialità non sfruttate. Questa città non ha una sua identità, un carattere che la specifica. Questa città si è riempita da tutte le parti d´Italia per la ricostruzione, ma nonostante i miei tentativi non sono riuscito a risvegliare nessuno e creare comunità. Bisogna creare quegli spazi e quella condivisione di valori che possono creare identità”. Sarà possibile salutare S.E. Mons. La Piana, infatti, si terrà giovedì, 1 ottobre una messa in cattedrale alle 17.30. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Le posizioni

Il saluto delle ACLI a Monsignor La Piana

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l Presidente Provinciale, Antonio Gallo, e le ACLI messinesi tutte salutano con devozione filiale il Vescovo che ha saputo portare avanti opere significative ed azione pastorale, spesso in silenzio, ma anche con coraggiose prese di posizione pubbliche ( con buona pace di detrattori e/o speculatori di ieri e di oggi) rivolte ad affermare il senso della fraternità evangelica contro ogni ipotesi di divisione e di discriminazione tra gli uomini, stigmatizzando l’azione di poteri estranei a percorsi popolari democratici.

foto Peppe Saya

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S.E. Mons. Antonino Raspanti Amministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis

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l Santo Padre Francesco, col Decreto della Congregazione per i Vescovi n. 443/2015, in data 24 settembre 2015, ha nominato S.E. Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale, Amministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis dell'Arcidiocesi di Messina Lipari Santa Lucia del Mela. Nato ad Alcamo, diocesi e provincia di Trapani, il 20 giugno 1959, da una famiglia di cattolici praticanti. Frequenta la scuola primaria nel suo paese natale fino agli studi liceali quando si trasferisce a Palermo, entrando nel Seminario arcivescovile "San Mamiliano". Formazione e Ordinazione sacerdotale Nel 1982 consegue il Baccellierato in Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista". Riceve l'ordinazione diaconale il 6 marzo 1982 e viene ordinato sacerdote il 7 settembre 1982 per l'imposizione delle mani del vescovo Emanuele Romano. Successivamente, nel 1990, presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, completa gli studi accademici con il Dottorato in Teologia. Ministero pastorale Inizia il suo ministero sacerdotale come vicario parrocchiale della cattedrale di Trapani dal 1984 al 1986. Vice assistente diocesano del settore giovani dell'ACI dal 1984 al 1988, è docente di Teologia Dogmatica presso l'ISRS "Alberto degli Abati" a Trapani dal 1984 al 1993 e assistente di Teologia Dogmatica e Storia della Spiritualità presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista" dal 1984 al 1998. Dal 1999 al 2002 è vice preside della Facoltà Teologica di Sicilia. Ne è preside dal 2002 al 2009. Dal 2005 è Socio della Pontificia Accademia di Teologia e, dallo stesso anno, diviene "cappellano di Sua Santità". Dal 2008 è membro del Comitato per gli Studi di Teologia e Scienze religiose della Conferenza Episcopale Italiana. Episcopato Il 26 luglio 2011 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Acireale, succedendo all'arcivescovo, titolo personale, Pio Vittorio Vigo, dimessosi per raggiunti limiti d'età in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Riceve l'ordinazione episcopale il 1º ottobre 2011 nella cattedrale di Acireale per l'imposizione delle mani del cardinale Paolo Romeo, co-consacranti l'arcivescovo Pio Vittorio Vigo e il vescovo Francesco Miccichè; nella stessa data prende possesso della diocesi.

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Sommario

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numero 214 anno XIII 30 Settembre 2015

Attualità Quinta edizione di Taobuk 2015 Zonzofox sbarca a Messina

34-35 Dietro le quinte

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Settegiorni

64-73 Cultura Pirandello un universo ancora da scoprire Mostra su Depero

74-75 Spettacoli 82-83 Mangiare Sano

Cronaca della settimana

Le rubriche 48-49 Città Cronache urbane

36-37 In&Out 76-77 La corazzata

52-55 Provincia

Potemkin

78-79 Da Beethoven a Kurt Cobain

56-61 Sicilia Buco nell’acqua del Governo siciliano Beffa all’olivocultura

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80-81 Parole in blu 30 Settembre 2015


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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immagine

di Michele Giunta

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Annunci utili a cura di Pippo Previti

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

ASL Taranto: concorso 150 Infermieri, tempo indeterminato In arrivo nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato in Puglia. L’ASL – Azienda Sanitaria Locale di Taranto ha pubblicato un concorso, per titoli ed esami, per la copertura di 150 posti di Cps Infermiere – Cat. D. Bayer lavora con noi: come candidarsi e consigli utili Vi piacerebbe lavorare nel settore farmaceutico? Bayer cerca personale, vi presentiamo le opportunità di lavoro attive, come candidarsi e vi diamo alcuni consigli utili sulle selezioni e sulle possibilità di carriera. Disneyland Paris: lavoro per Personaggi Disney e Ballerini Vi piacerebbe lavorare a Disneyland Paris? Il parco divertimenti di Parigi cerca 45 giovani per interpretare in costume i ruoli dei suoi personaggi più famosi oppure partecipare alle parate come ballerini. Badanti e Colf: corso gratuito, Reggio Calabria Nuove opportunità di formazione a Reggio Calabria. E’ disponibile un corso di formazione gratuito per Badanti e Colf rivolto a cittadini stranieri maggiorenni, in possesso del permesso di soggiorno. Mirabilandia: casting per 150 Mostri, Halloween Festival Al via le selezioni per 150 figuranti presso il parco divertimento di Mirabilandia. In occasione dell’Halloween Horror Festival, il parco giochi emiliano è alla ricerca di centinaia di mostri che a ottobre invaderanno le vie del parco. 10

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30 settembre 2015 Concorso Friuli Venezia Giulia: Bando 173 Infermieri Nuove assunzioni in Friuli Venezia Giulia nel settore sanitario. E’ stato bandito un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di 173 posti di Collaboratore Professionale Sanitario Infermiere – Cat. D. Come aprire un negozio Tata Italia in franchising Vi piacerebbe aprire un negozio in franchising con Tata Italia? Ecco una breve guida su come diventare affiliati del noto brand di calzature e accessori, con tutte le informazioni per aprire un punto vendita del marchio. Ferrovie dello Stato Lavora con noi: Posizioni aperte Vi piacerebbe lavorare in Ferrovie dello Stato Italiane? La nota società del settore ferroviario offre interessanti opportunità di lavoro per laureati. Despar Lavora con noi: posizioni aperte e consigli utili Se desiderate lavorare nella GDO potete valutare le offerte di lavoro e stage pubblicate sul portale Despar lavora con noi. La nota catena di supermercati seleziona personale per tirocini e assunzioniOfferte di lavoro Brescia e provincia I Centri per l’Impiego della Provincia di Brescia segnalano numerose offerte di lavoro in vista di assunzioni a tempo indeterminato e determinato, e stage. Borse di studio in Svizzera 2016 2017 Aperti i bandi per le borse di studio 2016 2017 in Svizzera offerte dalla Confederazione Elvetica e dalle Università svizzere. Finanziamenti rivolti a studenti, laureati, ricercatori e artisti italiani per studiare all’estero. 30 Settembre 2015

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Foto Provincia notizia a cura di di Peppe Marilena SayaFaranda

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Messina - 30 Settembre 2015

Sono 239 i migranti sbarcati al molo messinese Marconi Polizia di Stato e Guardia di Finanza arrestano gli scafisti Uomini, donne e bambini che dopo un’intera settimana di navigazione sono riusciti a raggiungere le coste siciliane. I soccorsi sono giunti dalla nave croata “A. Mohorovic”, con a bordo un ufficiale di collegamento della Guardia di Finanza, e dal pattugliatore delle Fiamme Gialle “Denaro”, che domenica mattina hanno abbordato il peschereccio malconcio sul quale viaggiavano, trasbordando tutti prima che accadesse il peggio (nella foto 4 degli arrestati).

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AttualitĂ

Cafiso, Noa, Cantone, Ferrara, Di Mare servizio fotografico Giampiero Caminiti

Successo per la quinta edizione di Taobuk La medaglia del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Ministero dei Beni Ambientali, Culturali e del Turismo hanno suggellato e coronato la quinta edizione di Taobuk, il festival ideato e condotto da Antonella Ferrara e Franco Di Mare che dal 19 al 25 settembre ha trasformato la cittĂ di Taormina nel villaggio delle Belle Lettere. 16

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Tantissimi autori del panorama letterario nazionale e internazionale hanno accettato Gli autori e i muri da abbattere l’invito di Taobuk e lasciato un pensiero su “gli ultimi muri” politici, sociali, religiosi da abbattere inerente al contest scelto per l’edizione. Grandi nomi come Orhan Pamuk, Tahar Ben Jelloun, David Leavitt, Marcelo Figueras, Noa, Don Ciotti, il magistrato Nino Di Matteo, il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, Marco Malvaldi, i giornalisti Alessandro Cannavò e Lirio Abbate, Stefano Benni, Vinicio Capossela, Alessandro D’Avenia, Marco Missiroli, Nicola Lagioia, Maurizio De Giovanni, Carlo Cracco e Oscar Farinetti hanno affollato i luoghi simbolo di Taormina, dal teatro antico a piazza IX Aprile, dalla terrazza dell’Archivio storico alla Fondazione Mazzullo. Il premio Nobel Orhan Pamuk premiato dal presidente del Rotary Club Taormina, Salvatore Ramella

Il Premio Goncout Tahar Ben Jelloun 30 Settembre 2015

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Le tavole rotonde Non solo presentazioni ma anche tavole rotonde per riflettere su alcuni temi importanti. La prima è stata dedicata all’editoria che non è rimasta immune dalla crisi che negli ultimi anni ha colpito il nostro paese. “Rivoluzione Editoria. Nuovi equilibri e strategie” ha visto il coinvolgimento di Franco Di Mare, Laura Donnini, amministratore delegato e direttore generale Rizzoli, Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato gruppo editoriale Mauri Spagnol e Mario Resca, presidente Mondadori Retail.

Mauri, Donnini, Resca e Di Mare

Non solo presentazioni ma anche tavole rotonde per riflettere su alcuni temi importanti. La prima è stata dedicata all’editoria che non è rimasta immune dalla crisi che negli ultimi anni ha colpito il nostro paese. “Rivoluzione Editoria. Nuovi equilibri e strategie” ha visto il coinvolgimento di Franco Di Mare, Laura Donnini, amministratore delegato e direttore generale Rizzoli, Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato gruppo editoriale Mauri Spagnol e Mario Resca, presidente Mondadori Retail. Dal libro di Peppe Dell’Acqua “Non ho l’arma che uccide il leone” è nata l’idea della seconda tavola rotonda che come ha detto Santina Bucolo, presidente associazione Oltre l’Orizzonte che organizza degli incontri di confronto con le ultime classi delle scuole superiori, “nasce per colmare il vuoto costituito dalla mancanza di testi per arrivare alla legge 180, che ha portato alla chiusura dei manicomi. Questo libro non racconta la malattia ma la vita delle persone e lo ha potuto fare perché si è svestito del ruolo di psichiatra dando nelle sua storie visibilità all’uomo e restituendo dignità al malato”. La terza e ultima tavola “La verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni” è stata dedicata al genio Pasolini, a colui che resta un grande inventore di stile.

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I ragazzi della Scuola Superiore di Catania e l’Associazione Alumni Scuola Superiore di Catania che hanno partecipato a TaoYouth

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Le mostre che hanno accompagnato il circuito letterario del festival “Riflessioni” ha inaugurato il percorso artistico di Taobuk. Dal 15 al 25 settembre presso la Fondazione Mazzullo trenta giovani artisti hanno esposto opere di pittura e scultura nel segno della piena contemporaneità, avviando una rielaborazione della tradizione o del recente passato, spaziando da istanze classiciste, barocche, fiamminghe, caravaggesche, all’influenza del Surrealismo, della Transavanguardia o della nuova arte inglese. “Che cosa sono le nuvole?”, omaggio a Pier Paolo Pasolini nel 40° anniversario della morte, invece è ancora visibile nella splendida cornice di Palazzo Corvaja fino al 18 ottobre. In esposizione le opere di undici grandi autori del ‘900: Piero Guccione, Lucio

La mostra “Che cosa sono le nuvole?” omaggio a Pier Paolo Pasolini

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La mostra “Rompere il muro del silenzio” di Letizia Battaglia

Fontana, Tano Festa, Filippo De Pisis, Roberto Sebastiano Matta, Mario Schifano, George Grosz, Giuseppe Mazzullo e Giorgio De Chirico. Le ultime due mostre fotografiche, “Frammenti d’identità” e “Rompere il muro del silenzio” si sono svolte rispettivamente presso l’Hotel Metropole e l’ex Chiesa del Carmine. Frammenti di Rossella Pezzino De Geronimo, fotografa catanese, ha tessuto un viaggio tra i popoli dell’India, dell’Etiopia e della Birmania. Attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, sua compagna di vita, Letizia Battaglia, pluripremiata fotografa palermitana, nella mostra “Rompere il muro del silenzio” racconta i volti (soprattutto femminili), i luoghi, gli anni e le vittime di omicidi di mafia senza tralasciare le espressioni della quotidianità della Sicilia degli anni Ottanta e Novanta.

Cristina D’Arrigo 30 Settembre 2015

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Messina Città Metropolitana a Expo

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i sono concluse sabato 26 le attività del progetto “Messina Città Metropolitana a EXPO 2015” in “scena” al Cluster Bio Mediterraneo EXPO 2015. Sei giorni intensi, promossi dall’assessore allo sviluppo economico, turismo e marketing territoriale, Tonino Perna, con la partecipazione dei comuni di Antillo, Basicò, Casalvecchio Siculo, Castroreale, Forza D'Agró, Furci Siculo, Letojanni, Limina, Mandanici, Monforte San Giorgio, Montagnareale, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Sant'Alessio Siculo, Santa Lucia del Mela, Santa Teresa Riva, Savoca, Scaletta Zanclea, Taormina, Terme Vigliatore e il prezioso contributo della Fondazione ITS “Albatros” e dell’Associazione NonSoloCibus, per il coordinamento e la direzione delle attività laboratoriali e di promozione delle eccellenze agroalimentari ed eno-gastronomiche territoriali. Oltre 6000 visitatori hanno potuto assaporare le tipicità del nostro territorio, dalle arti Panarie, grazie al maestro Tommaso Cannata, alle arti Pasticcere, con il Maestro Lillo Freni, passando per le interpretazioni dei piatti della tradizione locale grazie agli chef Katia Zanghì e Pietro Arena: il tutto servito rigorosamente con stoviglie biodegradabili. Cucina e Musica, un binomio perfetto questo, garantito dalla presenza del duo delle gemelle Palazzolo, giovani arpiste espressione del migliore talento messinese, di una selezione dei gruppi folclorici messinesi “La Madonnina”, “I Picciotti Missinisi”, “Mata e Grifone” e “I

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Cariddi” e del cantastorie Carlo Barbera. Le attività culturali non si sono fermate solo all’aspetto musicale. Il Cluster Bio Mediterraneo è stato luogo anche di momenti altamente formativi e dall’indiscusso contributo scientifico portato dai nutrizionisti dell’Associazione Joy Food che ha animato la colazione mattutina dei ragazzi del progetto “Scuola EXPO” ed Adele Traina, responsabile per la Sicilia del "Progetto Diana 5" dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Non poteva certamente mancare il contributo dell’eccellenza formativa locale nel campo dell’agricoltura portata dall’Istituto “P. Cuppari”, che ha presentato il suo FARO DOC, vino interamente prodotto e imbottigliato dall’Istituto con numerosi estimatori in tutto il mondo. Una strategia vincente questa che ha destato grande interesse da parte dei padiglioni della Cina e del Montenegro nei confronti del progetto “Messina Città Metropolitana a Expo 2015”, al punto da ricevere una richiesta di visita ufficiale nei propri spazi. Il progetto si è confermato quindi una vera esperienza pilota volta a stimolare sinergie ed a presentare una visione unitaria del territorio metropolitano. Dalle specialità dolciarie alle pasticcerie storiche di Messina", di Sergio Di Giacomo con il contributo di vari studiosi messinesi; “Storia, Qualità e Innovazione della Pasticceria tipica Messinese” di Lillo Freni; "Il marchio De.Co. di Messina" ed il marchio di qualità “Choose Me” presentati a cura di Massimiliano Giorgianni e Fabrizio Scaramuzza. Col loro supporto hanno arricchito la presenza ad EXPO l’Associazione I Cammini Francigeni di Sicilia che ha proposto un video dei percorsi delle vie Francigene; l’Associazione I Tesori dello Stretto che ha curato l’immagine del Marchio d’Area “Choose Me” con la Camera di Commercio di Messina. L’assessore Perna ha ribadito l’importanza del percorso di condivisione del progetto intrapreso nel 2014 che ha portato, oggettivamente, a conseguire un risultato che grazie all’impegno di tutti i protagonisti è da considerarsi un incoraggiante inizio per la costruzione, nei fatti, della Città Metropolitana di Messina.

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Zonzofox sbarca a messina L’applicazione per il Turismo “digitale”

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essina entra nel circuito dell’applicazione che in poco più di un anno ha rivoluzionato il turismo “digitale”, tanto da essere riconosciuta dalla Apple, “la miglior Applicazione del 2014”. Si tratta di un applicazione ideata a misura di turista che ha scommesso su un nuovo modo di percepire il turismo, rendendo i servizi e le informazioni accessibili, intuitive e immediate. Il turista scaricando gratuitamente l’ “App” dal proprio smartphone, ha la possibilità di: - Creare itinerari istantaneamente dal proprio smartphone o tablet in base ai propri gusti e interessi; - Scoprire attraverso schede informative dettagliate le migliori attrazioni del luogo in cui si trova; - Organizzare le proprie giornate (dove mangiare, dove andare a divertirsi) grazie alla molteplicità di attività commerciali che hanno aderito al circuito ZonzoFox. A Messina per realizzare tutto questo, è stata stipulata una partnership con Welcome To Me, la Società di servizi turistici nata appena un anno fa, che con caparbietà e competenze sta gua-

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dagnandosi giorno dopo giorno il suo spazio nel mercato, soprattutto grazie ad idee innovative come questa che non fanno altro che donare alla Città una migliore e adeguata offerta turistica. Lo staff giovane di cui la società si compone, ha elaborato i contenuti da inserire nell’offerta turistica riservata a Messina, e allo stesso tempo sono state inserite, dopo una prima ricerca, le aziende che hanno aderito al progetto. Resta inteso però che lo stesso è aperto ad altre realtà commerciali che rispettano determinati standard e che svolgono attività inerenti alla vita turistica. ZonzoFox prevede inoltre la possibilità per il turista di contattare immediatamente una guida turistica che lo accompagni nella sua esperienza di viaggio. Welcome To Me pertanto, ha messo a disposizione le proprie guide turistiche che saranno disponibili immediatamente dopo un semplice “Click” del visitatore. Non resta che scaricare ZonzoFox e andare “a Zonzo” intelligentemente per Messina!

“Un importante passo in avanti per un “turismo 2.0” anche per Messina. Abbiamo la fortuna di vivere nella Città più bella del mondo. Non ci resta che sfruttare una volta per tutte le nostre potenzialità ancora purtroppo inespresse”. Dichiara Sergio Longo, Presidente di Welcome to Me, entusiasta per questa nuova scommessa e per l’avvio di questo importante progetto 30 Settembre 2015

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Messina - 1° ottobre 2015 ore 16.30

Associazione "Amici del Liceo La Farina" Il dirigente scolastico e il collegio dei docenti del Liceo “G. La Farina” chiamano all’appello intellettuali, professionisti, ex alunni insigniti del "Premio Piero Sgroj", docenti, sostenitori, benefattori e amici tutti del liceo perché con l’adesione all’Associazione “Amici del Liceo La Farina” e l’esercizio di cittadinanza attiva contribuiscano ad arricchire con il loro qualificato apporto lo spessore di tutti gli eventi culturali e manifestazioni che dalla scuola si aprono alla città e al territorio. Michele Galluccio, ex alunno del liceo “La Farina” e presidente della Corte d’Appello di Messina, aprirà l’incontro che si svolgerà il 1° ottobre 2015, alle ore 16.30, nell’Aula Magna del liceo La Farina.

foto Peppe Saya 30 Settembre 2015

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Il Caffè dei Portici ospita un evento a sostegno di Parent Project onlus

Un happy hour in piazza del per sostenere la ricerca sull

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Popolo a distrofia

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abato 3 ottobre, a partire dalle 20.30, il vivace Caffè dei Portici di Messina ospiterà un evento che coniuga sapore e solidarietà: un happy hour per sostenere la ricerca scientifica sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker, patologia genetica grave che colpisce bambini e ragazzi dai due anni di età. La quota di adesione sarà di 12 euro a persona; una parte del ricavato della serata verrà devoluto a Parent Project onlus, l’associazione di genitori di bambini e ragazzi con distrofia muscolare di Duchenne e Becker, presente anche nel territorio messinese con un Centro Ascolto. Saranno presenti rappresentanti della onlus, a disposizione del pubblico per condividere informazioni sulle attività associative. La distrofia muscolare di Duchenne colpisce 1 su 3.500 neonati maschi. È la forma più grave delle distrofie muscolari, si manifesta nella prima infanzia e causa una progressiva degenerazione dei muscoli, conducendo, nel corso dell’adolescenza, ad una condizione di disabilità sempre più severa. Al momento, non esiste una cura. I progetti di ricerca e il trattamento da parte di un’équipe multidisciplinare hanno permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare l’aspettativa di vita dei ragazzi. La serata si inserisce nell’ambito del calendario di iniziative legate alla Giornata Mondiale di sensibilizzazione sulla distrofia muscolare di Duchenne (7 settembre), promossa da UPPMD (United Parent Projects Muscular Dystrophy), gruppo internazionale di organizzazioni composte da persone con la distrofia muscolare di Duchenne e dai loro familiari. A livello nazionale, l’iniziativa è stata coordinata da Parent Project onlus. L’evento ha coinvolto 75 organizzazioni di 36 diversi paesi. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Un incontro sul tema della disabilità in rapporto all’espressione artistica e alla creatività

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rasformare la diversità in potenzialità, la complessità in opportunità per dare un contributo in termini di valore aggiunto. E’ il percorso intrapreso dalla Cooperativa Sociale Lunaria, che dal 2012 porta avanti attività di valorizzazione delle diversità offrendo ai ragazzi disabili l’opportunità di sperimentare nuovi canali di comunicazione e di integrazione attraverso l’arte e il teatro. Venerdì 2 ottobre alle 17.30, nel laboratorio creativo di Lunaria, in via Sant’Agostino 24, si svolgerà un incontro sul tema della disabilità in rapporto all’arte e alla creatività. Ospite della serata sarà Rosamaria Vanadia, autrice del libro Un mondo di carta, pubblicato nel 2015 da Erickson Live. L’incontro si inserisce nel progetto denominato Percorsi creativi della disabilità, nato all’interno della Cooperativa per portare avanti un dibattito aperto sulle buone pratiche legate all’arte e alla disabilità. La conversazione sul libro di Rosamaria Vanadia sarà dunque il primo passo di un percorso che intende proseguire e svilupparsi nel corso dell’anno, un percorso il cui obiettivo principale sarà il confronto costruttivo tra esperienze laboratori ali e artistiche svolte con i ragazzi con disabilità. Un mondo di carta rappresenta quasi la naturale evoluzione di un periodo altamente formativo per l’autrice: è infatti il raccon-

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to di un’esperienza unica, svolta a contatto con ragazzi affetti da disabilità psichica all’interno di un’aula-laboratorio di un Centro di riabilitazione. Uno spazio per il “recupero di frammenti di operatività, un microcosmo fatto di persone e cose cariche di significato”, dove la carta – e ciò che dalla carta prende vita – diventa un filo sottile che unisce le esistenze. Lunaria sposa la tematica poiché una delle attività principali svolte all’interno del suo laboratorio vede come protagonisti proprio i ragazzi disabili. Con il Laboratorio DArt, infatti, la Cooperativa porta avanti da anni l’idea che l’arte sia forse l’unico strumento in grado di tirare fuori da ciascuno le diverse potenzialità espressive, valorizzando dunque le diversità e accompagnando i ragazzi disabili in un percorso alla scoperta del proprio insostituibile valore all’interno di un gruppo più o meno numeroso. L’autonomia, per le fondatrici Francesca Billè, Serena Dascola e Alessandra Licata, passa proprio dal riconoscimento delle proprie peculiarità in relazione alle peculiarità del resto del gruppo. “Integrazione – spiega Francesca Billé - non significa soltanto riuscire a stare assieme ad altre persone, ma poter entrare in sintonia con il contesto, mettendo le proprie potenzialità al servizio di un progetto comune”.

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“Volontariato e Salute Mentale” un corso Cesv a Messina e Barcellona

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l Cesv - Centro Servizi per il Volontariato di Messina propone un corso di formazione su “Volontariato e Salute Mentale”. Il percorso formativo è gratuito e si svolgerà a Barcellona Pozzo di Gotto e a Messina dall’8 ottobre al 10 dicembre, con 11 incontri: 9 seminari e 2 tavole rotonde per un totale di 30 ore. L’obiettivo è quello di offrire occasioni di riflessione sul tema ai volontari e agli operatori pubblici e privati che operano nel settore della salute mentale. La partecipazione alle tavole rotonde che si svolgeranno a Messina è aperta a tutti, mentre la partecipazione ai seminari è aperta a coloro che effettueranno l’iscrizione al corso sino al 6 ottobre. Si legge nel documento di presentazione: “Nonostante siano trascorsi 37 anni dall’approvazione della Legge 180 (Legge Basaglia), in molte regioni d’Italia questa importante riforma viene disattesa, con grave disagio delle persone inferme di mente, delle loro famiglie e del tessuto sociale. E’ necessario fare il punto sulla situazione, cercando di favorire momenti di studio e di approfondimento sulla condizione del malato mentale, sull’integrazione degli interventi socio-sanitari, sul rapporto con la famiglia e la comunità”. Il primo appuntamento è giovedì 8 ottobre, ore

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16.00-19.00, a Barcellona Pozzo di Gotto, nella Sala Convegni Maggiore La Rosa (Vecchia Stazione). con il seminario sul tema “Il ruolo del volontariato nella società che cambia”. Interverranno Rosario Ceraolo, direttore del CESV Messina, e Maria Lucia Serio, Consulente area Formazione del Centro Servizi. Saranno relatori, o interverranno nelle tavola rotonde, tra gli altri: Roberto Motta - direttore DSM (Dipartimento Salute Mentale) Messina nord - Azienda Sanitaria Provinciale di Messina; Enzo Sanfilippo – Dirigente Azienda Sanitari provinciale di Palermo; Fiorentino Trojano –Psichiatra - Responsabile UOS Modulo Dipartimentale Salute Mentale; Antonino Ciraolo – direttore Dipartimento Salute Mentale - Azienda Sanitaria Provinciale di Messina; Antonella Cammarota –Sociologa - Università degli studi di Messina; Gisella Trincas – Presidente Unasam; Antonina Santisi – Assessore Politiche Sociali Comune di Messina; Antonino Ciraolo – direttore dipartimento Salute Mentale; Pippo Insana – Presidente Associazione di volontariato Casa di Solidarietà e Accoglienza di Barcellona Pozzo di Gotto; Santi Mondello - Presidente CESV Messina. 30 Settembre 2015



dietro le quinte di Francesco Certo

Agnello da sacrificare

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a sfiducia sventolata, e mai proposta in concreto, è servita a tirare fuori dal torpore il sindaco Accorinti. Che non si sarebbe arrivati a sfiduciare l’amministrazione era noto sin dalle prime battute. Votare oggi non converrebbe a nessuno, se non a pochi lupi solitari che stanno costruendo la propria credibilità. I partiti di confrontarsi col voto hanno pochissima voglia, sia perché questi consiglieri sono consapevoli che la loro conferma non sarebbe automatica; sia perché di candidati forti neanche l’ombra. Ad oggi nessun movimento può permettersi un sindaco debole, ci vuole un nome forte sia in campagna elettorale che una volta eletto. Il Consiglio, però, non vuol passare per il famoso “can che abbaia e non morde” e al sindaco chiede almeno una testa che accontenti il malcontento. Daniele Ialacqua rimane, dunque, al centro del dibattito tra amministrazione e opposizione. È la sua figura quelle che cheterebbe le acque agitate di Palazzo Zanca. Simbolo del venirsi incontro, l’agnello da sacrificare in cambio di qualche mese di pax politica. Il rimpasto, infatti, non è mai entrato nei pensieri del primo cittadino, cedere alle avances del Consiglio e decapitare Ialacqua non sembra convincerlo. Anche vero che l’assessore all’ambiente ci sta mettendo del suo nel non rendersi saldo in Giunta. Dai problemi nella raccolta dei rifiuti (anche se le responsabilità dirette sono minime) fino ad alcune posizioni pro movimenti antagonisti nella vicenda della tenda e del TSO che sono state strumentalizzate ad arte. Dopo Mantineo potrebbe essere Daniele Ialacqua l’uomo da derubricare per continuare a far galleggiare la zattera di Palazzo Zanca.

Le diffide di Delrio

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n Sicilia per impegni istituzionali, il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio è andato giù pesante verso la gestione Crocetta. Il governatore siciliano, rimasto in sella nonostante una palese inconsistenza politica, si è beccato una caterva di rimbrotti per la gestione dei trasporti sull’isola. Con lui l’ANAS, è bastata una gitarella tra le autostrade siciliane a Delrio per capire la condizione di inciviltà e insicurezza. Oltra al famoso viadotto Himera, infatti, l’intera rete vive in uno stato di pericolo e ritardi nei lavori. Delrio annuncia di aver già mandato una diffida all’ANAS con minaccia di revoca delle concessioni. Il futuro parlerà per loro. Non solo strade, ma anche ponti. Il caso è sempre il solito: il ponte sullo Stretto. L’inconsistenza politica di Angelino Alfano, spesso, spinge il ministro degli Interni ad intemerate alla cieca. Se ieri annunciava tronfio che il ponte era priorità del governo (che lo ospita ma non lo tiene in considerazione), subito è arrivata la risposta di Delrio. Altro che priorità, di cose più pregnanti in agenda ce ne sono in abbondanza. Il ponte no, solo un colpo di coda per uscire dall’anonimato del ministro dimenticato.

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La Piana, la stampa e le differenze foto Peppe Saya

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a giunta Accorinti regalò sotto Natale lo spunto per riempire pagine di giornale con quel “certa stampa” che parlava a tutti ma aveva un destinatario diretto. Stessi termini, per la difesa che diventa attacco, vengono utilizzati nella conferenza stampa che congeda Calogero La Piana da Messina, da quella comunità che poco lo aveva amato (sicuramente non come alcuni predecessori) e che tanto lo ha discusso, e continua a farlo. Strano e sorprendente chiedere, da parte di un Arcivescovo, di essere sollevato dal proprio incarico al Santo Padre. Già questo di per sé stuzzica la fantasia dei cacciatori di scoop, se si aggiunge che le motiva-

zioni di La Piana rimangono fumose, allora il gioco è fatto. Motivi di salute, non specificati, ma che vanno rispettati come si deve rispetto a chi fa un passo indietro per un malessere. C’è altro? Beh, le chiacchiere sulla gestione La Piana di tantissimi aspetti della sua guida alla Diocesi si sono sprecate. La Piana ha detto basta tra le lacrime, sincere per la fine di un incarico che lo ha visto finire al centro del dibattito per alcune nubi sulla gestione finanziaria per via di presunti ammanchi, vicenda respinta con forza. C’è di più dei motivi di salute per tanti, ma senza le famose pezze d’appoggio rimane esercizio inutile. Chiaro, le dimissioni di La Piana non possono non lasciare sorpresi e le critiche a “certa stampa” puzzano tanto di mani avanti, con la minaccia di azioni legali che dovrebbero spegnere il fuoco della curiosità. Amen.

Anniversario da non dimenticare

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ome ogni anno, ci troviamo a vergare questa nostra rubrica in coincidenza o prossimità dell’anniversario dell’alluvione che ha colpito Scaletta e Giampilieri, ormai 6 anni fa. Lo facciamo perché nella memoria collettiva quel giorno, quel 1° ottobre del 2009 non venga dimenticato o commemorato col pilota automatico. Anche quest’anno potremmo rivangare il Berlusconi addormentato durante i funerali in Duomo, o l’assenza di Napolitano che si ricorda della Sicilia solo per le sue vacanze incartapecorite nelle Eolie. Sarebbe inutile farlo, ricordiamo le 37 vittime dell’alluvione, 6 di queste mai ritrovate. Pensiamo a 6 famiglie che piangono una tomba vuota di corpi mai più visti. L’Italia vive di queste stragi con regolarità ad orologeria, le cattive stagioni stanno arrivano e con esse conteremo le vittime di una bomba d’acqua o di un torrente in cui manca la manutenzione ordinaria, figuratevi la straordinaria. Nelle nostre memorie rimangono quelle ore, negli occhi dei sopravvissuti si legge ancora la paura. Quello più vera e spaventosa, la paura della natura che per quanti noi, esseri umani, possiamo sentirci forti non potremmo mai sconfiggere.

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Palcoscenico: luogo di incontro con l’Altro

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l teatro è sempre stato, sin dalle sue origini, “specchio” della vita quotidiana, della realtà che scorre su un binario parallelo a quello della scena. Rispettare questa regola oggi non è, sicuramente, facile, data la complessità della realtà odierna, di un mondo dove i confini sono ormai solo geografici e dove l’incontro/confronto con l’altro è all’ordine del giorno. Eppure, nonostante tutto c’è chi non considera la partita persa in partenza, e ci prova riuscendo anche bene in questa impresa. Stiamo parlando, ovviamente, del “Progetto Parola Pasolini”, promosso dall’associazione culturale DAF-Teatro dell’Esatta Fantasia e diretto dall’attore e regista Angelo Campolo. Un laboratorio degno di lode perché incarna al meglio la regola che abbiamo citato prima e che possiamo considerare la vera essenza del teatro, facendo di quest’ultimo un ottimo strumento di socializzazione ed integrazione. Tra i partecipanti al progetto, infatti, vi è anche un folto gruppo di giovanissimi migranti, ospiti del Centro accoglienza “Ahmed”, coordinato da Clelia Marano. Quest’ultimi hanno scelto di mettersi in gioco, hanno scelto di essere selezionati per un percorso che sfocerà nella realizzazione di tre spettacoli liberamente tratti da “Teorema” di Pier Paolo Pasolini. Il loro contributo diventa “arma vincente” di un progetto laboratoriale che nasce con lo scopo di indagare il processo di incontro scenico con l’Altro da sé, sia a livello fisico, attraverso uno studio della postura e della funzione delle parti del corpo, quanto drammaturgico, con l’elaborazione di una drammaturgia di gruppo. Un gruppo compatto dove non esisterà alcuna differenza di razza, dove bianchi e neri si ritroveranno fianco a fianco animati dalla stessa passione per l’arte e pienamente coinvolti in quel perfetto connubio di corpo, musica e ritmo che è parte integrante del teatro. Al “Progetto Parola Pasolini” rivolgiamo, dunque, tutto il nostro plauso per aver messo in evidenza un’altra grande potenzialità del teatro, per aver reso il palcoscenico punto di incontro tra culture diverse, luogo di inizio di un viaggio che ci porterà a divenire abitanti più consapevoli di un mondo globale.

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di Alessia Vanaria

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di Francesco Certo

Meglio zitti, che è meglio

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icola Cucinotta, consigliere comunale di Messina del PD, proprio non è riuscito a tenere per sé le proprie idee, diciamo un po’ vintage, sulla questione omosessuale. “Meglio essere definito omofobo e troglodita che essere un peccatore e sodomita”; breve sintesi del post di Facebook che in queste ore indigna il Partito Democratico, tanto da far scattare la sospensione dello stesso Cucinotta da parte del segretario regionale Raciti. Si spacca l’opinione pubblica sulla questione, tra quelli che provano vergogna riflessa di far parte dello stesso partito di Cucinotta, o anche dello stesso consesso civile del consigliere; e quelli che difendono il diritto di esprimere le proprie idee anche se politicamente scorrette. Il famoso “je suis Charlie” di cui si è abusato dopo la strage di Charlie Hebdo torna, strumentalmente, di moda per porsi a fianco di qualsivoglia parto della mente umana. Nessuno vuole censurare Cucinotta, anche perché le persone si giudicano anche dal proprio pensiero e quindi il giudizio sul consigliere PD adesso può prendere forma concreta; come se la foto su un quod per festeggiare la chiusura dell’isola pedonale non fosse bastata. Potremmo dire, ma non ci va di farlo, che nel 2015 dibattere ancora sulle preferenze sessuali è materia per incolti. Parlare di teoria gender e matrimoni omosessuali come del primo passo verso fine la razza umana è quasi da denuncia per terrorismo intellettuale. Ma l’intelletto sembra non essere presente in tutta questa vicenda. Libertà di pensiero contro l’opportunità di esprimere certi pareri. Per qualcuno sta tutto qui, ma è davvero un modo per esprimere il proprio parere parlare con quei toni della natura umana altrui? Il dibattito sui diritti omosessuali dovrebbe partire su basi meno rustiche di “meglio omofobo che sodomita”. Dov’è, in questa frase tanto greve, il dibattito o il pensiero? La sensazione è quella della repulsione verso l’altro. Incitamento verso una forma di odio e paura (l’omofobia è questo) da contrapporre all’idea di peccato cattolico. Infine, sentivate il bisogno di queste opinioni? Noi no, meglio zitti.

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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Settembre 2015

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Cento Sicilie Presentata l´edizione 2015 di “Cento Sicilie”, la rassegna che dal 25 al 30 settembre al Monte di Pietà ha previsto una serie di appuntamenti che si propongono di valorizzazione le eccellenze artistiche e letterarie siciliane.

Eletti i nuovi Direttori di Dipartimento Sono stati eletti i nuovi direttori di Dipartimento, che resteranno in carica nel triennio 2015/2018, e i nove docenti in rappresentanza delle tre macroaree scientifico-disciplinari all’interno del Senato Accademico.

Danneggiata la fontana Orione La città di Messina si risveglia con un nuovo atto di vandalismo. È stata infatti danneggiata la Fontana Orione, rimossa una parte di uno dei tre gradini di forma decagonale che ne costituiscono il basamento.

Mons. La Piana si dimette dall’incarico “Ho deciso di rimettere il mio mandato in quiescenza per il bene della chiesa e della vostra comunità cristiana, che non voglio ritardare”. Con queste parole, rivolte in occasione dell’incontro con la stampa, Mons. La Piana, ha salutato la città.

Il Messina batte il Cosenza Un Messina interessante tatticamente e brillante per tutta la sfida vince con merito l’incontro contro il Cosenza. 2-0 il risultato finale per la squadra allenata da Di Napoli che da fiducia a Cocuzza che lo ripaga con una doppietta.

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Conferenza dei sindaci della provincia

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Avviso di criticità meteo

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Si è svolta a Palazzo Zanca, la Conferenza dei Sindaci della provincia di Messina. L´incontro è stato finalizzato ad esprimere parere obbligatorio per la verifica della congruenza con gli indirizzi, gli obiettivi ed i vincoli della programmazione sanitaria riferita alla Provincia di Messina.

La Sala Operativa della Protezione Civile Regionale ha comunicato, sulla scorta del bollettino di vigilanza meteorologico nazionale, un livello di criticità moderata per rischio idrogeologico per i Comuni del versante tirrenico e ionico; allerta codice arancione e fase operativa di preallarme. 30 Settembre 2015



Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

III CIRCOSCRIZIONE

Via Nocera a Bisconte: la Favelas del 2015

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a via Nocera di Bisconte è un arteria che si trova nelle adiacenze del campo sportivo Marullo di Bisconte. Un tempo, fino al 2004, sovraffollata da diverse famiglie, oggi conta pochissime famiglie, sei, dal momento che le altre hanno avuto l’assegnazione di un alloggio di E.R.P. a Catarratti e nei 189 alloggi di Bisconte. Sei famiglie nel 2004 non ce l’hanno fatta ad avere un alloggio, complice la mancanza di requisiti. Premesso ciò, il consigliere della III circoscrizione Alessandro Cacciotto non chiede per queste sei famiglie un alloggio dal Comune, anche se sarebbe il caso di riaccendere i riflettori sul risanamento in città, quanto piuttosto di offrire alle poche famiglie rimaste in via Nocera, delle condizioni di vivibilità decorose. Buona parte dell’Amministrazione, secondo Cacciotto, non conosce via Nocera perché, se la conoscesse non potrebbe non intervenire urgentemente per “restituire decoro a delle persone che come tutte le altre sono cittadini di Messina, già, quella città a vocazione turistica, la città metropolitana, l’area integrata dello stretto…” Cacciotto chiede alle istituzioni, ciascuna per la parte di competenza, di intervenire con assoluta urgenza in via Nocera provvedendo a bonificare l’intera area con interventi di scerbatura, disinfestazione, derattizzazione, posa di asfalto. Sarebbe un segnale molto importante per delle famiglie da troppo tempo dimenticate.

VI CIRCOSCRIZIONE

Proposte utili a migliorare la viabilità a Torre Faro

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a fine dell’estate ha portato con sé la sospensione della tanto discussa ordinanza comunale sulla viabilità del villaggio di Torre Faro, emanata per migliorare la qualità di vita dei residenti e dei numerosi villeggianti, che ogni anno affollano lo storico borgo marinaro per godere delle splendide spiagge e del suo incantevole mare. Il consigliere della VI circoscrizione Giuseppe Sanò ha elaborato alcune proposte che possono aiutare a migliorare ancor di più la viabilità per la prossima estate. Prima tra tutte si ritiene indispensabile l’accelerazione dell’iter burocratico necessario al collegamento del parcheggio denominato “Torri Morandi” con la via Senatore Arena mediante una breve strada. Suddetta via ridurrebbe i tempi di percorrenza della navetta e il traffico di fine giornata. Rimanendo sul famoso parcheggio è fondamentale, per non arrecare danni alle abitazioni limitrofe, rendere l’intera area priva della polvere sollevata dal transito veicolare mediante qualsiasi soluzione che questa amministrazione vorrà adottare, purché efficace. Per scongiurare, inoltre, parcheggi in zone diverse da quelle utili all’ordinanza,si potrebbe estendere la zona delimitata dalle strisce blu sino a raggiungere l’equidistanza dal parcheggio Torri Morandi. Infine, andrebbero invertiti i sensi di marcia delle due strade che si snodano al centro del paese, la via Santa Domenica e la via Primo Palazzo.

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IV CIRCOSCRIZIONE

Isole pedonali: arrivano nuove proposte

Riceviamo e pubblichiamo la nota inviataci dal consiglio della IV circoscrizione: “CONSIDERATO che l’A.C., all’inizio della stagione estiva, ha istituito un’area pedonale intorno al Duomo, apportando modifiche alla viabilità e aggiungendo, anche se in numero esiguo, complementi d’arredo; CONSIDERATO ALTRESI' che il Consiglio Circoscrizionale, ascoltate le istanze della cittadinanza e dei commercianti, ha già presentato dei suggerimenti e delle proposte per rendere l’area suddetta maggiormente vivibile, e nello specifico considera necessario apportare della modifiche all’ordinanza di istituzione dell’area pedonale Duomo cosi come di seguito si riporta: 1. ripristinare delle fioriere in via I Settembre, con implemento ulteriore degli elementi di arredo al fine di recuperare gli spazi vivibili pubblici e di socializzazione del centro storico urbano; 2. invertire il senso di marcia della Via S. Filippo Bianchi, nel tratto ricompreso fra Via C. Battisti e Via Ghibellina; 3. legittimare la svolta a sinistra in entrambe i sensi di marcia nell’incrocio fra Via C. Battisti e Via T. Cannizzaro; 4. aprire un varco nei marciapiedi di Piazza Duomo –fronte civico 26- e in prossimità di tutti i varchi pedonali al fine di consentire l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti; 5. ripristinare le telecamere di videosorveglianza; 6. provvedere all’istituzione della raccolta porta a porta nell’area vista la decisione di eliminare tutti i cassonetti della spazzatura; 7. riaprire il parcheggio del Corso Cavour-Duomo; 8. chiudere totalmente al traffico veicolare anche l’area ricompresa fra Corso Cavour, Via Della Zecca, Via C, Battisti e Via Consolato Del Mare e nello specifico: - Via I Settembre, nel tratto compreso fra Via G. Venezian e Via Università; - Via G. Venezian, nel tratto compreso fra Via Della Zecca e Via I Settembre; - Via Università, nel tratto compreso fra Via della Zecca e Via I Settembre; - Via Loggia Dei Mercanti, nel tratto compreso fra Corso Cavour e Via Garibaldi; - Via Argentieri e Via Colombo, nei tratti compresi fra Via Loggia dei Mercanti e Via Consolato del Mare; 9. predisporre incentivi fiscali ed economici rivolti alle attività per consentire alle stesse nuove occupazioni e/o traslochi in altra zona; 10. predisporre un piano commerciale per le aree pedonali, incluse”Duomo” e “Cairoli”, valutando di revisionare le modalità di occupazione del suolo pubblico; 11. istituire e convocare un comitato di gestione delle aree pedonali con urgenza e cadenza regolare, includendo almeno un componente delle Circoscrizioni competenti territorialmente. 30 Settembre 2015

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V CIRCOSCRIZIONE

Degrado sul lungomare del Ringo Segnalazione di Orazio Polimeni responsabile circolo democratici riformisti della V Circoscrizione

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LA POLEMICA DELLA “GIACCA E CRAVATTA”

“Caro Accorinti l’abito non fa il monaco… ma certamente aiuta il monastero! Se una cravatta può dare ossigeno alle comunità che si rappresentano è bene indossarla, Catania e Palermo docet mentre Messina attende alla finestra l’ultimo boccone”

Caro Accorinti, hai dissertato di fronte ai consiglieri sulla valenza della cravatta e non ti sei accorto che la Comunità che rappresenti vale oggi davvero poco sui tavoli della Politica nazionale, sul piano della operatività e dell'immagine” Lo afferma il capogruppo all’ars del Pdr, on. Beppe Picciolo, esortando il Sindaco a ridare credibilità alla Città: “superando le sterili parole e pensando ai problemi veri di Messina perché, ad esempio, è assurdo far pesare sulle spalle dei messinesi la Tarsu e poi vedere la città ridotta in questo stato! Eppure – ha proseguito il presidente regionale del Patto dei democratici per le riforme – questa è la regola e noi l’abbiamo subita in silenzio. Adesso – ha concluso almeno per il grande sacrificio di dover sopportare il peso della giacca nelle sedi istituzionali cerca di evitare di ripetere sempre le stesse valutazioni, cercando di risolvere i problemi seri prendendo esempio dalla vicina Amministrazione di Catania che "in giacca e cravatta" sta portando a casa milioni di euro di finanziamenti europei. Faremmo tutti bella figura evitando sterili polemiche!"

foto Peppe Saya

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In risposta alla replica del capogruppo Ars del Pdr, Beppe Picciolo, alle dichiarazioni espresse ieri dal sindaco, Renato Accorinti, in Aula consiliare, il primo cittadino ha precisato

foto Peppe Saya

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Caro Picciolo, se la comunità che rappresento vale davvero poco sui tavoli della politica regionale e nazionale, come tu affermi, probabilmente dipende anche da tanti che siedono in quei consessi e che continuano a fare troppo poco per sostenere Messina ed i messinesi. Nel corso del mio intervento di ieri in Aula consiliare, come certamente i resoconti ufficiali hanno riportato, ho esortato tutti a contribuire a risolvere problemi atavici che continuano a penalizzare il nostro territorio, e che dipendono proprio da decisioni che aspettiamo da Palermo e Roma. La nostra comunità sarà grata a te ed agli altri rappresentanti politici che si impegneranno davvero in quella direzione, evitando di far rimanere per mesi, o addirittura anni, le pratiche ferme sui tavoli. Quanto alle ripetute polemiche su ''giacca e cravatta'' – ha concluso il sindaco Accorinti - non si è trattato di una dissertazione ma si è solo data una risposta ad una domanda di un consigliere per una più pertinente riflessione sulla libertà di espressione”.

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città a cura di Marilena Faranda

Consiglio Comunale

Confronto con Accorinti: Ialacqua bocciato Parrocchie

I carmelitani lasciano Messina

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padri Carmelitani lasciano Messina. I due religiosi che sino a ora avevano abitato il convento di Messina andranno a far parte della comunità di Trapani. Per salutare i fedeli, si è svolta una celebrazione eucaristica, celebrata da Mons. Mario Di Pietro, e con il Priore Provinciale dei Carmelitani, P. Giovanni Grosso. Mons. Di Pietro, durante l’omelia ha detto, che non comprende appieno la scelta del l’ordine di abbandonare la città, ma è certo che grazie al nuovo parroco, Don Gianfranco Centorrino, si possa proseguire in quel cammino di spiritualità de i Carmelitani. Alla fine della Celebrazione, il Priore Provinciale ha spiegato i perché di questa. Padre Grosso, ha detto come la crisi di Vocazioni, non abbia permesso un ricambio di sacerdoti , a ciò si aggiunga la crisi finanziaria che non consente il mantenimento dell’ampia struttura. E’ certo, che lo spirito carmelitano non si spenga. A salutare Padre Pippo e Padre Gerard una moltitudine di fedeli, i rappresentanti del terz’ordine carmelitano e la Confraternita di S. Maria del Carmelo.

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' iniziata alle 13.15 la tanto attesa seduta di Consiglio comunale in cui il Sindaco doveva recuperare lo sgarbo istituzionale dello scorso Consiglio, quando rifiutandosi di parlare in aula convocò, in contemporanea, insieme alla sua Giunta una Conferenza stampa. Da allora, i lavori d’Aula non erano più stati sereni e così il Sindaco ponendo fine a questo sistema di picca e ripicca, si è finalmente presentato riprendendo in parte quanto già detto in conferenza stampa, ovvero una relazione sul l'operato della Giunta, in un intervento lungo circa 2 ore e mezza. C’è tutta la buona volontà di chiarirsi con il Consiglio e di superare qualsiasi tensione, introduce il Sindaco Accorinti, perché dobbiamo lavorare per una città che sta soffrendo. Per quanto riguarda l’Assessore Ialacqua, io condivido quanto ha fatto sia sul verde e anche sui rifiuti. Abbiamo sbagliato delle potature in via Tommaso Cannizzaro, noi lo ammettiamo, ma ritengo che ci siano state delle cose positive. Per quanto riguarda MessinAmbiente abbiamo preso una macchina dove non c’era neanche il motore. E’ poi seguito l’ intervento di molti Consiglieri che accusano il Sindaco di non aver affrontato davvero i temi caldi della città e di aver promesso cose futuribili. Ci sono fatti di cui non possiamo non tenere

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foto Peppe Saya

conto, ovvero che la gestione del verde pubblico e dei rifiuti non vanno. Perciò ci auspicheremmo che lei facesse dimettere il suo Assessore o quanto meno gli cambiasse le deleghe, perché ognuno deve fare quello che sa fare e Ilacqua, probabilmente, sarà capace in altro. Per il bene della città continueremo a fare il nostro lavoro di ispezione e controllo, ma sicuramente non appoggeremo il suo operato. Tutto cambia per restare come prima. Intanto, come sottolineano i Consiglieri Sturniolo e Risitano, ci dovrebbero essere le scuse da parte del Consiglio per Irene e Sergio, perché la sentenza che li riguarda non fa menzione di alcuna aggressione ai vigili. 30 Settembre 2015


Avviso

Contributi affitti 2011

Presentazione candidature all’AMAM

Graduatoria dei beneficiari

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cade alle ore 12 di mercoledì 7 ottobre il termine per la presentazione delle candidature per la designazione di tre membri effettivi, di cui uno con funzioni di presidente e di due membri supplenti, in seno ai Collegi sindacali delle società a partecipazione comunale A.M.A.M. (Azienda Meridionale Acque Messina) S.p.A. e A.T.O. Me3 S.p.A. in liquidazione. Gli interessati devono far pervenire la propria proposta, con la specifica della carica per la quale si vuole concorrere (presidente e/o componente), unitamente all'allegata dichiarazione sostitutiva ex art. 46 e 47

D.P.R. 445/2000 e ss.mm.ii. ed al curriculum vitae, in formato europeo aggiornato. Le proposte devono essere presentate all'U.R.P. a Palazzo Zanca, anche tramite A/R, o all'indirizzo di posta elettronica certificata protocollo@pec.comune.mes sina.it. L'avviso è pubblicato sul sito istituzionale del Comune all'indirizzo www.comune.messina.it

Consiglio Comunale

Ville comunali

Consiglieri chiedano permesso per “l’ufficio di gabinetto”

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l braccio di ferro fra il Consiglio e le imminenti scadenze non sono, però, l’unico problema dei Consiglieri, che in questi ultimi giorni sono diventati ostaggio dell’Aula, in quanto prima erano abituati ad entrare ed uscire dalle commissioni a piacimento, in quanto bastava mettere la firma. Per alcuni, difatti, la partecipazione consisteva nel mettere la firma ed andarsene. Adesso, dovendo recepire la nuova normativa regionale sull’effettiva partecipazione alle com-

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a martedì 29, sino al 10 ottobre, è possibile prendere visione della graduatoria relativa ai beneficiari ed agli esclusi per il contributo affitti relativo all'anno 2011, approvata con determinazione n. 143 dello scorso 24 settembre. Gli interessati possono collegarsi all'Albo Pretorio on–line del Comune o recarsi direttamente al Dipartimento Politiche Sociali, a Palazzo Satellite, 1° piano, piazza della Repubblica,1.

Nuovi orari di apertura

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e ville comunali, da oggi sino al 31 marzo 2016, rimarranno aperte al pubblico dalle ore 8 alle 20. Solo per Villa Dante l'orario di apertura sarà dalle ore 8 alle 18,30 sino al 31 ottobre; dal primo novembre sino al 31 marzo l'orario di apertura al pubblico sarà dalle ore 8 alle 17.

missioni, il Segretario generale Le Donne ha imposto che i funzionari del consiglio pretendessero la comunicazione di uscita di ciascun Consigliere anche per andare all’”ufficio di gabinetto”. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Messina - Piazza Duomo - 30 settembre 2015

Raid dell'Etna, giro della Sicilia per auto storiche Foto Peppe Saya

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Giunge a Messina la diciottesima edizione del “Raid dell’Etna - Giro della Sicilia per Autostoriche”. 160 piloti al volante di prestigiose auto, provenienti dal nord Italia e da varie nazioni tra cui: Francia, Belgio, Svizzera, Olanda, Germania, Austria, Argentina, Stati Uniti d'America, Principato di Monaco.

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Provincia a cura di Marilena Faranda

Risoluzione Problematiche ambientali

Completato il progetto della mappatura georeferita

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’ stato completato il progetto relativo alla mappatura digitale georeferita dei fogli catastali dell'intero territorio provinciale.

Il risultato del complesso lavoro, utilizzabile anche via web, consente di eseguire, su un unico strato cartografico provinciale, ricerche avanzate sulle singole particelle e sui dati ad esse collegati e di utilizzarne i contenuti per l'individuazione particellare di superfici per i progetti che hanno come riferimento il territorio, come nel caso di dissesti idrogeologici, problematiche ambientali, attività di settore riguardanti gli enti territoriali minori (numerazione civica, posizionamento sottoservizi, attività urbanistiche e similari). La Città Metropolitana di Messina è tra i pochi Enti in Italia ad aver realizzato lo strato informativo digitale per la gestione dei servizi sul territorio.

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L’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente ed il CSS

Milazzo

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’ stato più volte ribadito che bruciare CSS non conviene né all’ambiente né alla salute e le motivazioni che si forniscono per giustificare questa pratica “sono pericolose ed inconsistenti”. Bruciando CSS invece di combustibili fossili si riducono di poco le emissioni di CO2 mentre "aumentano le emissioni di metalli pesanti". La combustione del CSS ha un impatto negativo sull’ambiente derivante dai composti che questa genere, come diossine, furani, PCB, normalmente assenti nelle emissioni da combustibili fossili. Questo tipo di composti tossici emessi in atmosfera, presentano un particolato ultrasottile (PM 2,5; >0,1) che non viene sufficientemente intercettato dai sistemi di filtrazione e abbattimento negli inceneritori. Nel CSS è ammessa la presenza di cloro sino all’1% e ciò lo rende in grado di incrementare le emissioni di diossine e altri composti tossici clorurati persistenti in palese violazione della Convenzione di Stoccolma sui POPs ( inquinanti organici persistenti ). L’Italia è attualmente al terzo posto in Europa per numero di inceneritori operativi contravvenendo alle più recenti direttive europee, che chiedono ripetutamente agli Stati membri l’abbandono completo dell’incenerimento entro il prossimo decennio. Le lobby degli inceneritori fanno gruppo non solo perché hanno in comune interessi economici ma anche perché è il modo che hanno per sopravvivere. La manifestazione di Domenica 27 Settembre ad Archi è stata l’ennesima manifestazione della VOLONTA’ popolare che va ben al di sopra di uno striminzito referendum limitato al solo Comune di S. Filippo già asservito ai colossi industriali e che, in questo momento, sarebbe non strumento di democrazia come quello del 1989 contro la trasformazione a carbone della Centrale Enel, ma grimaldello della lobby industriale per esercitare un inutile ricatto occupazionale sulla Cittadinanza però dell’intero Comprensorio. Le tremila e passa persone che hanno manifestato ad Archi non sono scese in “passerella” ma hanno reso testimonianza della disattenzione della politica con la “p” minuscola che ha venduto Salute e salubrità dell’Ambiente per meri

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E’ stato più volte ribadito che bruciare CSS non conviene né all’ambiente né alla salute e le motivazioni che si forniscono per giustificare questa pratica “sono pericolose ed inconsistenti”. La combustione del CSS ha un impatto negativo sull’ambiente derivante dai composti che questa genere, come diossine, furani, PCB, normalmente assenti nelle emissioni da combustibili fossili vantaggi economici e logiche di scambio di voti. Tremila Cittadini hanno il DIRITTO di dettare qualunque agenda politica, a maggior ragione in ASSENZA palese delle Istituzioni locali. I vari Sindaci di S. Filippo, nessuno escluso, non hanno avuto e non potranno mai avere alcuna patente di “ambientalista” perché hanno contribuito nel corso degli anni non solo al continuo degrado ambientale ma anche e soprattutto alla mancata bonifica dell’area, recitando (loro) litanie, assentendo ad ulteriori insediamenti industriali. E’ ambientalista chi RISPETTA i CITTADINI e le naturali vocazioni del territorio. I lavoratori sanno benissimo che, in questo momento, sono “carne da baratto” per via di un Presidente della Regione che, pur conoscendo l’esubero della produzione nella nostra Regione di energia elettrica di ben del 10% in più, sta autorizzando nuovi elettrodotti e dismissione di impianti con conseguente incenerimento di rifiuti. La “mafia” non è un evento personale e personalizzato ma è quella che stanno subendo i Cittadini del Comprensorio del Mela da troppi decenni al punto che il Presidente Crocetta ha ABBANDONATO la Valle del Mela. I lavoratori saranno continue vittime di ricatti occupazionali per assoluta mancanza di programmazione a livello regionale se non coglieranno l’occasione per accogliere le osservazioni del vero mondo ambientalista. Troppe evidenze medicoscientifiche stanno dalla parte dei Cittadini! Presso la Direzione Generale dell’Ambiente della Commissione Europea è in corso di valutazione una proposta di procedura di infrazione contro l’Italia proprio in relazione alle norme che hanno definito l’uso del CSS. In particolare motivo di contestazione è il fatto che tale CSS non potrebbe perdere la qualifica di “rifiuto“ come avviene in Italia in quanto, qualora venisse bruciato in impianti, mancherebbe di un presupposto necessario e cioè che “ l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porti ad impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana “ come recita l’art 6 § 1 lettera D della direttiva 2008/98/CE . Dr. Giuseppe Falliti 30 Settembre 2015

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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

Ennesimo "buco nell'acqua" del Governo regionale

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ei prossimi giorni potrebbe arrivare formalmente una impugnativa che tanti, anche all'interno dell'assessorato all'Energia guidato dalla renziana Vania Contrafatto, danno per certa. L'annunciato successo, così, rischia di tramutarsi solo nel nuovo fallimento. Nell'ennesimo scivolone amministrativo di questo governo. Il Consiglio dei ministri quasi certamente ormai impugnerà la norma sull'acqua pubblica. Una legge che penalizzerebbe troppo – violando così la Costituzione – i privati che intendano investire in Sicilia. Sia per la “prevalenza” data al pubblico, sia per la brevità della concessione (9 anni). Ma non solo, la legge prevede un meccanismo di penalità nel caso di affidamento ai privati, e una serie di deroghe al numero degli ambiti ottimali. Formalmente nove, ma che rischiano di moltiplicarsi in seguito appunto alle eccezioni previste dalla norma. Tra cui quella che prevede la possibilità per i Comuni che non hanno consegnato all'Ato le reti idriche, di tenersele. In questa realtà sfilacciata, dove ben 175 agglomerati urbani non sono a norma in materia di sistemi fognali e depurativi previsti dall’Ue, è piombato prima delle ferie d’agosto un disegno di legge molto atteso sulla "Disciplina in materia di risorse idriche", meglio noto come legge sull’acqua pubblica. Ma le trattative e gli scontri consumati dentro e fuori i palazzi del potere porteranno con sé conseguenze sull’unità delle varie compagini politiche. Il primo duello si è consumato nei giorni scorsi all’interno del Pd e dello stesso governo regionale. L’assessore competente, l’ex magistrato renziano Vania Contrafatto, ha minacciato di incostituzionalità una legge che prevedesse nella

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Sono passate delle leggi che erano parti fondamentali del mio programma”, aggiunse, orgoglioso Crocetta. Peccato che tutte queste norme, secondo il governo nazionale, sono incostituzionali. Da quella sugli appalti (già impugnata) a quella sui Liberi Consorzi, passando appunto dall'acqua 30 Settembre 2015

gestione dell’acqua solo il ruolo delle società pubbliche, mentre il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha ribadito di voler puntare solo sulla gestione pubblica, perché «la linea del governo è quella del programma consegnato ai cittadini il 29 settembre del 2012. Indietro non si torna». Una posizione dura di Crocetta, consapevole di poter contare sul sostegno dei grillini e di spaccature in tutti i partiti. Ma alla fine indietro si è parzialmente tornati. Un emendamento-mediazione tra Crocetta e il Pd ha superato lo scoglio principale della riforma in discussione in Parlamento regionale, provocando non pochi maldipancia tra i Cinquestelle e centrodestra. In realtà si va verso un compromesso che prevede la presenza di privati a gestire l’acqua in Sicilia, ma a condizioni che rendono poco appetibile e perfino rischioso questo business che vale tre miliardi di euro. I punti essenziali approvati indirizzano la Sicilia verso una gestione che privilegia in modo evidente le società pubbliche e i Comuni. Infatti, i privati potranno gestire il servizio per 9 anni al massimo e la scelta dovrà essere motivata da ragioni di economicità. A rendere difficile la vita ai gestori privati è anche l’obbligo di mantenere le condizioni economiche del servizio "bloccate per tutta la durata dell’affidamento"; vengono previste multe salate in caso di disservizi, da 100-300 milioni di euro per ogni giorno di interruzione della distribuzione dell’acqua fino alla rescissione del contratto se si supereranno i 4 giorni. Le sanzioni andranno a pagate all’Ato malgrado le proteste dell’opposizione che volevano mettere un freno al numero di enti travolti da buchi finanziari. Nel testo del ddl prevista anche una razione quotidiana di 50 litri, che non può mancare a ogni cittadino né può essere sospesa per motivi economici. Tariffe scontate del 50% laddove l’acqua non può essere usata per fini potabili, né per cucinare. Ci chiediamo come mai non si tenga conto dell’esperienza di molte metropoli europee, come Parigi e Berlino che dopo una decennale sconsiderata gestione privata hanno scelto la gestione pubblica. In Sicilia si tenta di fare il contrario, non tenendo conto neppure dell’esperienza della provincia di Agrigento, dove nei Comuni a gestione privata sono stati riscontrati notevoli disservizi, inefficienze e bollette elevate». Oggi, insomma, ogni Comune può gestire l'acqua come vuole. Ma governo e maggioranza hanno deciso, nonostante tutto, di andare avanti. E rischiano, adesso, di fare l'ennesimo inevitabile “buco nell'acqua”. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Ars, festeggiati i 95 anni dell’ex presidente Fasino L’Assemblea regionale siciliana ha festeggiato stamattina i 95 anni dell’ex presidente della Regione, il democristiano Mario Fasino. Con una cerimonia nella sala rossa di Palazzo dei Normanni, alla presenza dei presidenti dell’Ars, Giovanni Ardizzone, e dell’Associazione ex parlamentari, Rino La Placa, il Parlamento siciliano ha voluto rendere omaggio a Fasino, che ha occupato gli scranni di Sala d’Ercole per 8 legislature, dal ’51 all’86. Presidente della Regione per 5 governi, dell’Ars per due anni e assessore per ben 16 volte, Fasino, come ha sottolineato Ardizzone, consegnandogli una targa-ricordo, è stato “uno studioso e propugnatore dell’autonomia siciliana, protagonista di un lungo e fervido periodo della vita politica regionale e ha fatto la storia di questo Parlamento”.

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Nella foto da sinistra: Ardizzone, Fasino e La Placa 30 Settembre 2015

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Una beffa per l’olivicoltura siciliana

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lio d’oliva, terrorismo e immigrazione. Sbarchi, bombe ed export. Sostantivi apparente distanti, ma legati da un unico e scivoloso terreno: quello economico. La Commissione europea ha deciso di facilitare l'export di 35 mila tonnellate di olio d'oliva extra dalla Tunisia verso l'Ue. Perché? Per solidarietà. "Periodi eccezionali richiedono misure eccezionali", ha spiegato il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, sottolineando come la proposta costituisca "un forte segnale della solidarietà dell'Ue nei confronti della Tunisia", in gravi difficoltà economiche dopo gli attentati terroristici. "Questa iniziativa è il risultato dell'impegno Ue ad aiutare l'economia tunisina a seguito dei recenti terribili eventi" - aggiungono il commissario europeo all'agricoltura, Phil Hogan e il commissario europeo al commercio, Cecilia Malmstrom, secondo cui l'obiettivo "è quello di creare più posti di lavoro a beneficio della popolazione tunisina". La proposta, che dovrà passare al vaglio di Europarlamento e Consiglio Ue per ottenere il via libera, prevede una misura temporanea fino alla fine del 2017, che dovrebbe scattare una volta esaurita la quota già fissata di 56.700 tonnellate di olio d'oliva tunisino esente dai dazi doganali. Per il Paese nordafricano questo prodotto rappresenta la prima voce dell'export nell'Ue e ha alle spalle un'industria che fornisce oltre un milione di posti di lavoro, fra diretti e indiretti. "Una beffa per l’olivicoltura italiana e per quella siciliana e del sud in particolare" tuona il presidente regionale della sezione olivicola di Confagricoltura Sicilia, Giovanni Selvaggi. "Siamo pronti bloccare i porti per scongiurare questo attentato all’olio italiano e sollecitiamo i nostri parlamentari europei affinché tutelino un pezzo importante dell’agricoltura Made in Italy, qui si rischia di far saltare in aria l’economia del settore olivicolo”. Un settore, quello olivicolo, già esposto ad una concorrenza al limite della lealtà da parte dei paesi dell’altra sponda del Mediterraneo che riescono a produrre ed esportare in Europa olio d’oliva a basso costo e spesso di pessima qualità, grazie alle maglie larghe della legislazione comunitaria.

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Cultura

foto Peppe Saya

Interessante incontro al Monte di Pietà nell’ambito della r

Pirandello: un universo ancora

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on si finisce mai di esplorare il mare magnum della letteratura italiana. Questa la frase che meglio riassume l’incontro incentrato sulla poetica pirandelliana tenutosi oggi al Monte di Pietà nell’ambito della rassegna culturale “Cento Sicilie. Lutto e luce 2015”. Quest’ultima, che ha animato Messina culturalmente dal 25 settembre e lo farà fino al 30, ha come intento principale quello di valorizzare la grandezza degli scrittori siciliani di tutti i tempi. L’incontro odierno che ha inaugurato una particolare sezione della kermesse dal titolo “Gattopardi e grandi siciliani” ha guardato alla figura di Luigi Pirandello mettendo in evidenza aspetti totalmente inediti della sua personalità così come della sua produzione. Nella parte iniziale della mattinata, ad esempio, si è analizzato il rapporto dello scrittore agrigentino con il cinema, argomento piuttosto trascurato dalla critica letteraria. A guidare i presenti alla scoperta di questo “nuovo mondo” è stato il critico cinematografico Nino Genovese, che ha messo in evidenza, prima di tutto, quanto scarsa sia stata la considerazione di cui godette il cinema nella fase delle sue origini. I primi anni di vita di tale mezzo espressivo furono, infatti, piuttosto oscuri al punto che i produttori cinematografici, al fine di guadagnarsi l’attenzione dell’intelligentia,

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rassegna “Cento Sicilie”

a da scoprire Un atteggiamento complesso quello che Pirandello assume nei confronti del cinema, un modo di fare contraddittorio che sembra riprendere perfettamente la poetica dell’umorismo ed, in modo particolare, del “sentimento del contrario” 30 Settembre 2015

iniziarono a rivolgersi ai grandi attori come Eleonora Duse o a cercare il coinvolgimento degli scrittori più importanti dell’epoca. Tra quest’ultimi, che come ci racconta Petronio finirono tutti per “formicare intorno al cinema”, si inserisce anche il nostro Pirandello. Se si desidera indagare il rapporto dello scrittore agrigentino in questione con il mondo cinematografico non si può non partire, come ha sottolineato Genovese, dalla lettura dei Quaderni di Serafino Gubbio Operatore. Nelle pagine di quest’opera, infatti, emerge una grande conoscenza di tale mezzo espressivo da parte di Pirandello, che sembra, però, disprezzarne le potenzialità, parlando, perfino, di una sorta di zoomorfismo della produzione cinematografica e arrivando a paragonare la macchina da presa ad un ragno. In realtà, però, Pirandello mostra un particolare legame con il mondo del cinema tanto che frequenta “i teatri di posa”, collabora con riviste specialistiche, diventa membro di una commissione di revisione delle pellicole. Arriva, addirittura, a scrivere la sceneggiatura cinematografica di “Sei personaggi in cerca d’autore”, dove sarebbe stato uno degli attori, dal momento che avrebbe interpretato il ruolo del padre. Un atteggiamento complesso, quindi, quello che Pirandello assume nei confronti del cinema, un modo di fare contraddittorio che sembra riprendere perfettamente la poetica dell’umorismo ed, in modo particolare, del “sentimento del contrario”. Quest’ultimo si può considerare chiave di lettura di tutta la sua esistenza, della sua personalità estremamente ecclettica che lo porta ad interessarsi anche, come ha messo in rilievo oggi la prof. Lia Fava Guzzetta, al mondo della musica. Pirandello si accosta alla musica in maniera graduale negli ultimi anni della sua produzione, quando il rapporto con il futurismo e con Marinetti determina un’evoluzione della sua drammaturgia. È spinto a ricercare nuovi linguaggi espressivi e approda così alla musica, passando per la Salamandra, opera tendenzialmente sconosciuta, e arrivando al musical inedito contenuto nel Fondo Torre Gerson. Quest’ultimo, che prende nome dall’ultimo agente di Pirandello, è stato ritrovato ad Udine ed è oggetto di studio da anni di un comitato scientifico di cui la prof. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Fava Guzzetta fa parte. All’interno di esso, oltre a interessanti lettere dell’autore, sono presenti testi e musiche di un musical inedito dal titolo “Cosi è” che doveva essere rappresentato, con grande probabilità a Broadway. Il testo è caratterizzato da una forte dinamicità temporale, da una forte dialettica tra sogno e realtà, da un gioco di sperimentazione continua che dà l’impressione che l’opera si vada costruendo via via davanti agli occhi dello spettatore. Pirandello sembra voler riprendere qui tutte le tematiche affrontate nel corso della sua esistenza, vivendole, però, con una leggerezza a cui fino a quel momento non si era mai abbandonato. “Così è” diventa, dunque, la “versione dolce” della molteplicità, della frammentazione, dell’Uno, nessu-

foto Peppe Saya

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no, centomila. Non esiste, più, quell’ansia di interpretare la realtà, tutto è vissuto in modo pacifico, “Così è se vi pare” diventa una semplice constatazione, un semplice “Così è”. Il musical in questione costituisce quella che la prof. Guzzetta ha definito l’“ultima oltranza” di Pirandello, l’ultima fatica di un autore che ha sempre amato sperimentare e che, come egli stesso afferma in una lettera, non ha mai avuto prevenzioni verso alcun genere. Questo suo ecclettismo ci porta ad indagare continuamente sulla sua poetica, dove nessuna nozione può essere data per assodata perché tutto è in divenire così come lo è la vita, che per usare le sue stesse parole, non è che “continua nascita”.

Alessia Vanaria

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Mostra-evento al Museo regionale di Messina

“L’invenzione futurista. Case d’arte di Depero”

Danza di diavoli di Depero

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arà occasione particolarissima “L’Invenzione Futurista. Case d’arte di Depero”, a cura di Caterina Di Giacomo, Direttore del Museo regionale di Messina, e Nicoletta Boschiero, curatrice Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, in mostra nell’Ex Filanda Mellinghoff dal 2 ottobre al 15 novembre. Per un verso, infatti, in occasione dell’esposizione, accanto ai Futuristi, resteranno a disposizione dei visitatori i capolavori delle prime sei sale della collezione storica del Museo di Messina, i Caravaggio, gli Antonello. Per altro verso, si inaugura con questa iniziativa la futura destinazione dell’Ex Filanda Mellinghoff, finora sede storica del Museo di Messina, e destinata a diventare spazio espositivo per eventi e mostre temporanei. Infine, insieme con i Depero, i Balla, i Severini, i Prampolini andranno in mostra – tra opere e foto, riproduzioni anastatiche e suggestioni di colori e scritte – gli anni del Futurismo messinese, caratterizzato dal fervore ricostruttivo post terremoto. ”L’‘azzeramento’ di Messina a causa del sisma del 1908 che la ‘emancipa’ dal suo passato – Flora Futurista spiega Caterina Di Giacomo - si propose neldi Giacomo Balla l’immaginario collettivo avanguardista come simbolo della rinascita, mentre fondatori del movimento intrattengono proficui rapporti con un gruppo di giovani intellettuali messinesi, fra i quali i redattori, poeti paroliberi, della ‘Balza’ futurista, mentre al ruolo di Jannelli e ai sodalizi con Depero, Balla, lo stesso Marinetti è affidato il prosieguo del fenomeno futurista nella provincia messinese che vede nella straordinaria realizzazione di Angiolo Mazzoni l’ultimo, significativo exploit”. “La mostra – aggiunge Nicoletta Boschiero - vuole raccontare, attraverso le opere esposte, l’attività di Depero legata alle Case d’arte”, aggiunge “È importante – sottolinea la studiosa - definire il tempo, il momento storico in cui si sviluppano le Case d’arte: i futuristi cambiano rotta durante il primo conflitto mondiale improvvisando e sperimentando una creazione artistica che sarà sempre più intrecciata al mondo del design. Concluso il periodo rivoluzionario e de-costruttivo dei primi anni, s’inaugura la seconda stagione futurista, grazie al progetto di Depero e di Balla, con il manifesto ‘Ricostruzione futurista dell’universo’ del 1915, in uno spirito di rinnovamento ma anche di recupero e produzione proto industriale”. La giornata inaugurale, venerdì 2 ottobre, avrà inizio alle ore 10:30 nell’Aula magna dell’Università di Messina con la sessione di presentazione, con interventi delle curatrici e relazione del maggiore studioso di Futurismo, Enrico Crispolti; alle ore 18 al Museo l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana Antonio Purpura inaugurerà la mostra che, dalle ore 20 alle ore 22, sarà free entry.

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Inedita esposizione sul patrimonio artistico di Antonio Presti

“Restituire e rigenerare bellezza”

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i è svolta presso il Salone degli Specchi della Provincia Regionale di Messina la conferenza stampa di presentazione della mostra Restituire e rigenerare bellezza, inedita esposizione sull’opera artistica del Mecenate della Bellezza Antonio Presti, nell’ambito della rassegna Contemporary Art in Sicily – Spadafora che sarà inaugurata sabato prossimo 3 ottobre alle 19.00 al Castello di Spadafora. Presenti all’incontro lo stesso Antonio Presti; il Commissario della Città Metropolitana di Messina, Filippo Romano; il supervisore del progetto e consigliere del Comune di Spadafora Antonio D’Amico, in rappresentanza anche del sindaco Giuseppe Pappalardo; l’ideatore del progetto, Ranieri Wanderlingh; il Direttore Lavori, l’ingegner Antonio Pio D’Arrigo; Salvina Cordaro, in rappresentanza dell’Ati Inart Strutture e Servizi per la Cultura, l’associazione d’imprese cui è stata affidata la realizzazione del progetto; Tommasa Siragusa, dirigente della Gestione Demanio della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Messina. Sono intervenuti anche i dirigenti scolastici Pucci Prestipino, dell’Iis di Istruzione Superiore “La Farina - Basile”, insieme a un folto gruppo di alunni del Liceo Artistico Basile, e Rosalia Schirò dell’Istituto comprensivo “Manzoni – Dina e Clarenza”. Restituire e rigenerare bellezza, evento di portata internazionale, è stato pensato quale percorso che guiderà il visitatore nella vita e nella storia artistica di Antonio Presti, attraverso le gigantografie delle opere del Parco scultoreo di Fiumara d’Arte, immaginato nel 1982 e inaugurato nel 1986, luogo in cui la natura diventa scenografia di una visione, itinerario d’arte votato alla restituzione della bellezza a un territorio maltrattato; il museo-albergo Atelier sul mare, a Castel di Tusa, struttura pulsante d’arte contemporanea, edificio unico al mondo per l’ospitalità regalata dalle camere d’autore, realizzate negli anni da artisti internazionali; Librino, quartiere di Catania, manifestazione tangibile di quella politica della bellezza intrapresa da Antonio Presti, testimonianza vivente di come l’arte possa nascere dalle mani di un ragazzo abituato a vede-

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re soltanto degrado. Accanto alle fotografie, inoltre, troveranno spazio alcune delle opere realizzate dai giovani di Librino: tele dipinte, fotografie, testimonianze del viaggio alla ricerca della bellezza, pronte a raccontare una storia fatta di impegno e condivisione, di arte e vita. Una conferenza stampa che, data la presenza “contagiosa” di Presti, si è trasformata in occasione di confronto sull’arte e, in particolare, sul tema della bellezza, anche negli interventi dei rappresentanti delle istituzioni, quali il Commissario Romano e la dottoressa Siragusa. Nel merito della mostra è entrato il consigliere D’Amico, che ha rivelato: “Quando nel 2010 con Ranieri Wanderligh abbiamo progettato la Rassegna Contemporary Art in Sicily, ci è venuto spontaneo pensare ad Antonio Presti, perché è stato il primo artista capace di realizzare in anticipo ciò che ora sono le conclusioni degli operatori culturali”. Il supervisore del progetto ha inoltre puntualizzato come Spadafora, secondo quanto emerso da una statistica della Regione, sia risultato il primo Comune dell’Isola per impiego di risorse dei fondi europei in proporzione al numero di abitanti. La mostra Restituire e rigenerare bellezza sarà aperta dal 3 al 15 ottobre, tutti i giorni dalle 10,30 alle 13 e dalle 16,30 alle 20,30.

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“Buongiorno a voi ragazzi – ha esordito Lo Presti -, vi auguro di crescere nella libertà, a dispetto di ogni politica o istituzione che vorrebbe farvi diventare ignoranti e barbari. E se in voi prevale l’essere ‘anti’ o ‘contro’ non vi può mai essere bellezza, perché nel contrasto non c’è dialogo. La vostra ribellione al potere avviene solo con la conoscenza: ogni libro letto è una bomba molotov per combattere l’ignoranza”

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all’8 all’11 ottobre 2015, presso gli edifici e i luoghi di maggiore pregio architettonico del centro storico di Messina si svolgerà la seconda edizione di SABIRFEST cultura e cittadinanza mediterranea. Tra strade, piazze portici e palazzi, quanti verranno per l’occasione o passeranno solo per caso, avranno modo di seguire il fitto programma di incontri con gli scrittori, readings e seminari di SABIRFESTIVAL, addentrandosi nella libreria mediterranea di SABIRLIBRI – dove particolare attenzione è dedicata ai giovanissimi lettori - o tra le merci di SABIRSUQ. La scelta della dislocazione diffusa traduce in spazio urbano il tema guida di questa edizione di SABIRFEST: fuoriLuogo. È questo il termine che abbiamo scelto per richiamare l’attenzione su una delle dimensioni cruciali e problematiche del nostro tempo e del microcosmo in cui viviamo: il Mediterraneo intriso di precarietà e incertezze, di vecchi e nuovi integralismi, di subdoli o insorgenti totalitarismi, ma anche di forme variegate di attivismo, d’impegno, di ‘presenza’ culturale, di solidarietà. Non a caso il nostro fuoriLuogo si scrive tutto unito: è una parola che ne tiene insieme altre dueper esprimere una prima ‘insubordinazione’ lessicale alla comune accezione negativa dell’espressione.

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Il fuoriLuogo di SABIRFEST fa leva sull’ambivalenza, sull’impertinenza, sul ‘gioco’ del pensiero che si interroga su se stesso, sulle fragili ma pericolosamente rassicuranti certezze delle definizioni consolidate. Una ironica provocazione, dunque, che pone l’accento sui ‘disagi’ che lo star ‘fuori’ comporta e sulla necessità, oggi più che mai, di assumersi la responsabilità di uno sguardo fuori dagli schemi precostituiti, dai luoghi comuni, da ogni artificioso confine. SABIRFEST ospita, inoltre, un’importante occasione di confronto tra attivisti che lavorano insieme per la promozione della cittadinanza mediterranea: SABIRMAYDAN, l’unico forum mediterraneo sulla cittadinanza e l’attivismo, promosso da COSPE. Con ospiti provenienti da tutto il Mediterraneo, si discuterà di diritti umani, di equità e giustizia sociale, dell’indipendenza di media e social network, di diritti delle donne, di religioni e fondamentalismi, di attivismo politico e spazi urbani. Saranno inoltre lanciate campagne tematiche transmediterranee e progetti per una concreta costruzione di un’identità mediterranea: un canale radio / tv transmediterraneo, un programma di mobilità per gli attivisti, un istituto per l’attivismo nel Mediterraneo, un incubatore di micro-iniziative per lo sviluppo locale.

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Mercato del sentimento WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Spettacoli Di Lorenzo e Torre alla premiazione

Premiato “A proposito di Franco”

A proposito di Franco” del palermitano Gaetano Di Lorenzo ha vinto l'ottava edizione dello Sciacca Film Fest nella sezione dedicata ai documentari. Realizzato dall’Associazione messinese Arknoah, con il supporto della Sicilia Filmcommission, ricostruisce la vita e la carriera del regista palermitano Franco Indovina. Per il produttore Francesco Torre, “il premio allo Sciacca Film Fest rappresenta uno straordinario riconoscimento per tutti coloro che con impegno e professionalità hanno condiviso con l'Associazione Arknoah il percorso di realizzazione di A proposito di Franco. Il prestigio della manifestazione, l'indiscutibile preparazione artistica della giuria e l'altissima qualità di tutti i lavori in concorso rendono me e il regista Gaetano Di Lorenzo doppiamente orgogliosi e grati alla direzione artistica per aver accettato di proporre all'attento pubblico di Sciacca una pagina del cinema italiano poco conosciuta, quella di Franco Indovina. Una storia che abbiamo ricostruito con rigore e affetto, col desiderio di contribuire a restituire la dimensione che merita a un uomo e a un artista di eccezionale valore”. Ecco la motivazione con cui la giuria dello Sciacca Film Fest, con presidente il regista Aurelio Grimaldi, ha premiato il film: "L'opera e la vita di uno dei più promettenti registi del cinema italiano, stroncata drammaticamente da uno dei peggiori incidenti aerei della storia. Il film di Gaetano Di Lorenzo ha il merito di ridare vita alla figura ingiustamente dimenticata di Franco Indovina con un lavoro che accosta il rigore a una grande passione per il cinema e per la storia".

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Il documentario di Gaetano Di Lorenzo, realizzato dall’Associazione messinese Arknoah con il supporto della Sicilia Filmcommission, ha vinto l'ottava edizione dello Sciacca Film Fest 30 Settembre 2015

Prima del premio a Sciacca, “A proposito di Franco” ha ottenuto un altro importante riconoscimento nazionale: il Premio Cineclub miglior documentario al San Giò Verona Video Festival. Inoltre, il film è stato selezionato in concorso e presentato in anteprima nazionale, nel giugno scorso, all’undicesima edizione del Biografilm Festival di Bologna – International Celebration of Lives e, successivamente, è stato proiettato come Evento speciale al Taormina Film Fest 2015, al Corto Tendenza Festival di Barcellona Pozzo di Gotto, all’Ortigia Film Festival di Siracusa, al DonnaFugata Film Fest e all'Horcynus Festival di Capo Peloro, a Messina, per la sezione "Arcipelaghi della Visione". «Il documentario ripercorre la vicenda artistica di Indovina – spiega il regista Di Lorenzo – dagli esordi ai film della maturità, dagli ideali politici alla vita privata. In particolare, il film esplora l’universo Indovina con l’aiuto di una lunga serie di interventi autorevoli e di materiale di repertorio. Il racconto procede in ordine cronologico, nel tentativo di ricostruire con rigore filologico ed empatia la vita di Indovina e interviste e materiali d’epoca sono intervallati da segmenti di fiction, ricostruendo l’ultimo suo viaggio. Ovvero la corsa in auto del 5 maggio 1972 per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino, con la morte nel disastro aereo di Montagnalonga, nei pressi dell’aeroporto palermitano di Punta Raisi», aggiunge Di Lorenzo. La colonna sonora è del compositore Marco Betta, autore delle musiche dei film Il manoscritto del principe, Viaggio segreto e Viva la libertà di Roberto Andò. Tra gli intervistati Francesco Rosi, poco tempo prima della sua scomparsa, dato che Indovina fu aiuto regista del suo “Salvatore Giuliano”; l’attrice Lorenza Indovina («il documentario si distingue per la delicatezza con la quale si racconta il percorso artistico e umano di mio padre. Un regista che merita di essere ricordato per la sua originalità in anticipo rispetto ai tempi»); il regista Roberto Andò, nipote di Indovina; Ennio Morricone (autore delle colonne sonore dei film Ménage all’italiana e Giochi particolari del regista palermitano); il costumista e scenografo Piero Tosi (collaboratore di Indovina ne I tre volti); i critici cinematografici Emiliano Morreale e Marco Giusti; il montatore Roberto Perpignani (collaboratore di Indovina in Giochi particolari e nella versione cinematografica di Storie dell’anno mille); il critico letterario Angelo Gugliemi; l’attore Giancarlo Dettori (interprete nel film Storie dell’anno mille); il regista e storico cinematografico Carlo Di Carlo; il fotografo Renato Barillari e i giornalisti di Ansa Palermo Giuseppe Galluzzo e Francesco Terracina. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

Attori doppiatori Chi di voi, amanti di cinema o semplici spettatori appassionati, non ha un attore preferito? Chiunque nel vasto mondo dell’arte impressa su pellicola ha scelto, anche inconsciamente, l’interprete per il quale starebbe a fissare lo schermo anche nella pubblicità del tonno. Finché si resta nei confini del proprio Paese, della propria lingua allora è semplice dire perché preferire Mastroianni a Volonté o alla Magnani fino ai Germano e Favino di oggi. Le pellicole fanno la differenza, la forza di Sordi stava molto nei film cuciti sulle sue qualità recitative. Totò è nella storia e Giannini – Melato basano il loro essere divenuti cult sui film, oltre che sulle interpretazioni. Chiaro, in materia di cinema italiano potremmo confrontarci e litigare su questo o quello per ore ed ore. Spostiamo il tiro, in un mondo del cinema dominato da Hollywood tutti noi siamo stati schiacciati dall’opprimente potere e fascino delle produzioni americane. Alla fine dei conti, l’Italia rimane un Paese tra i primi del settore, ma gli Stati Uniti riempiono le bacheche cinematografiche di ogni appassionato. Tralasciando autori, titoli e registi ci chiediamo: quando vi siete innamorati di questo o quell’attore, cosa vi ha conquistato? L’esperto con la puzza sotto il naso dirà: “La prossemica messa in scena da XX è quanto di più perfetto si possa essere visto in materia di drammaticità”. Dimenticando per un attimo queste tonnellate di aria fritta, parliamo di cose più terra terra. Diciamolo chiaro, gran parte della recitazione la fa la voce dell’attore. Il modo di parlare, esprimersi e il tono. La recitazione è lì, nel modo in cui viene scandito un nome o vissuto un momento. “Adriana ti amo” per rimanere nel cult, ha fatto storia. Stallone o Ferruccio Amendola? Perché è qui che sta il nodo, se Gassman che balbetta nei “Soliti ignoti” lo apprezzi in toto per l’interpretazione; “L’ultimo Samurai” con Cruise è davvero una grande prova da attore? Lo è, lo è; ma conosciamo davvero la bravura dei miti patinati da Hollywood o dobbiamo dire grazie alla scuola del doppiaggio italiana? Forse sono vere le due cose, perché se fosse solo una questione di voce e tono allora sarebbe radio, il cinema è tanto altro. Fisicità, movenze, atteggiamenti e tempi; ma nella storia rimangono le frasi celebri che, spesso, nel doppiaggio vengono anche adattate. Sconvolgiamo noi stessi, e quando possibile guardiamo un film in originale. Oltre che imparare un’altra lingua potremmo anche scoprire che quell’attore che ci piaceva tanto, in realtà, è molto meno sexy di quanto credevamo. E viceversa, lo sfigato di ieri divenga il mito di domani.

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà Ieri oppure oggi, perché nella versione originale degli Equipe 84, il brano di Battisti e Mogol si capisce bene essere il racconto di un’avventura del giorno prima. Il 30 settembre il protagonista si risveglia solo nel suo letto, dopo una notta trascorsa con una donna incontrata all’improvviso in un bar. Nella versione degli Equipe 84 è presente l’inserimento di due spezzoni del giornale radio Rai che fanno capire bene lo svolgimento degli eventi. Il 29 settembre è quindi la data del ricordo di un tradimento fugace, la mattina dopo è tutto passato, lei non c’è più e il mondo che gira intorno a lui può ripartire. Un momento di estasi incosciente, dove il cervello viene stranito da qualcosa di inaspettato e “quasi come se non ci fosse che lei”, il protagonista si ritrova da abbracciato a lei al buio, un ristorante e una notte di passione. Tutto in un lampo, che va dimenticato. La mattina, però, sta pensando alla sua donna, tradita. “Il sole ha cancellato tutto”, chiama la sua amata e ride e perché non lo sa. Qui l’interpretazione dipende dall’approccio verso il traditore. Ride perché riscopre, col paradosso del tradimento, di essere fortemente innamorato della sua donna; o ride perché la chiama e ignara com’è è felice di sentirlo e lui felice della sua notte di passione. Materia per psicologi, in realtà “29 settembre” è un esperimento degli Equipe 84 di innovare nel mondo della musica italiana. La loro versione originale, infatti, differisce totalmente da quella resa celebre da Lucio Battisti nel 1969. Era il ’67, e gli Equipe 84 azzardano con un rock che ricorda quello messo in scena dai Beatles negli stessi anni, successivamente va specificato, e che azzarda a sonorità sperimentali per il genere. Un tentativo che in Italia ebbe poca fortuna, in un Paese ingessato e arretrato (oggi come ieri) l’esperimento piacque a pochi. Battisti diede alla canzone, scritta da lui e Mogol, tonalità classiche e tipiche di quello che sarà il suo modo. Adatto al sentire dell’epoca, il successo del brano è tutto riconducibile al tocco di Lucio Battisti.

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29 settembre 30 Settembre 2015

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà

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ino Buzzati nacque nel 1906 a San Pellegrino, presso Belluno, in una famiglia che risiedeva, però, stabilmente a Milano. Si laureò in Legge in ossequio alla tradizione familiare e nel 1928 iniziò a lavorare al “Corriere della Sera”, prima come cronista, poi come critico musicale. È in questi anni che cominciò la sua attività di scrittore. Nel 1933, infatti, vide la luce la sua prima opera, Bàrnabo delle montagne, parabola esistenziale di un guardaboschi, che già si orienta verso una direzione fantastica, fatta di attese e imprevisti. Nel 1935 pubblicò Il segreto del bosco vecchio con non poche difficoltà, vista la tiepida accoglienza riservata al suo primo lavoro; Il segreto passò ancora più inosservato. Con Il deserto dei Tartari la situazione muta e Buzzati arriva al successo di critica e di pubblico: si inizia a parlare del “Kafka italiano”. Il deserto segna, in effetti, il vero e proprio avvento dell’assurdo, del fatale e dell’inevitabile nell’opera dello scrittore, rendendo le tensioni esistenziali, già presenti, particolarmente amare e tragiche. La storia è essenziale e trova proprio in questa essenzialità la capacità di suggestionare il lettore, soggiogato dall’atmosfera magica e metafisica nella quale è avvolta la vicenda, per la snervante attesa di qualcosa che sembra sempre sul punto di accadere ma che giungerà solo nel finale. Protagonista è il tenente Giovanni Drogo che è stato destinato ad una remota ed inospitale fortezza posta ai confini dello Stato, di fronte ad un deserto avvolto da strane leggende, tra cui la minaccia di un’invasione dei favolosi Tartari. Respinto dalla natura desolata ed ostile del luogo, Drogo vorrebbe andarsene al più presto; ma finirà per rimanervi oltre la ferma prevista dei due anni, attratto e quasi soggiogato, come altri, da un potere invincibile che alimenta nella solitudine sogni di gloria e grandezza. Nel frattempo nulla è accaduto e il temuto attacco dei nemici arriverà solo alla fine, quando il protagonista, non più in grado di combattere, viene sostituito nel comando. Il romanzo, che sviluppa una serie di situazioni irreali e fantastiche, si può considerare un’allegoria dell’esistenza umana, del rapporto stabilito dall’uomo con la stessa realtà più comune. Dopo I sette messaggeri, racconti in cui approfondisce la dimensione dell’ignoto e La famosa invasione degli orsi in Sicilia del 1945, al termine della guerra, Buzzati intensificò il suo impegno giornalistico, lavorando al “Corriere della Sera” e divenendo una delle firme più prestigiose del quotidiano milanese. Non rallenta, comunque, l’attività letteraria che continua a svilupparsi su diversi fronti. Vanno ricordati Il grande ritratto, sorta di storia fantascientifica, e Un amore, vicenda più convenzionale di passione amorosa. Assai numerosi i volumi di racconti: Paura alla Scala, Il crollo della Baliverna, Esperimenti di magia e Sessanta racconti, La boutique del mistero e Le notti difficili. Non meno rilevante, inoltre, la produzione teatrale e poetica, oltre agli esperimenti fra narrativa e pittura del Poema a fumetti e dei Miracoli di Val Morel. Dino Buzzati, uomo dalla personalità poliedrica, morì a Milano nel 1972.

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Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita, dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la loro partenza. Si cammina placidamente, guardandosi con curiosità attorno, non c'è proprio bisogno di affrettarsi, nessuno preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedono senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare. Così una pagina lentamente si volta, si distende dalla parte opposta, aggiungendosi alle altre già finite, per ora è solamente uno strato sottile, quelle che rimangono da leggere sono in confronto un mucchio inesauribile. Ma è pur sempre un'altra pagina consumata, signor tenente, una porzione di vita.

San Pellegrino di Belluno, 16 ottobre 1906 Milano, 28 gennaio 1972 30 Settembre 2015

Dino

Buzzati

La consolazione, la felicità era tale che il modo di raggiungerla non aveva più alcuna importanza.

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

La buccia della mela un portento per la salute

Una mela al giorno toglie il medico di torno”. Sembrava un vecchio detto ormai superato ma una ricerca americana avrebbe confermato che le nostre nonne non sbagliavano anche quando ci dicevano di mangiarla con la buccia. Soprattutto superata una certa età. Sono i ricercatori della University of Iowa (USA), con un recente studio a rivelare che alcune particolari sostanze contenute nella buccia della mela prevenirebbero l’indebolimento dei muscoli negli anziani: per l’esattezza l’acido ursolico, in grado di ridurre e rallentare il processo di invecchiamento nel corso di appena due mesi. La buccia della mela, così come quella del pomodoro, contiene delle proprietà chimiche naturali che possono dunque permettere a questa grossa fetta di popolazione di restare attiva e dinamica più a lungo. Non solo l’acido ursolico, ma anche la tomatidina del pomodoro si oppongono all’azione dannosa di una particolare proteina, chiamata ATF4, che agisce sulla massa muscolare causando debolezza e atrofia.

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«Tanti di noi sanno personalmente cosa significhi avere problemi muscolari, e purtroppo questi problemi peggiorano con l’avanzare dell’età», ha spiegato il professore di medicina a capo della ricerca Christopher Adams. «Questi problemi hanno un impatto enorme sulla qualità della vita e sul nostro livello di benessere». I dati che emergono dagli esperimenti, evidenziano che acido ursolico e tomatidina sono in grado non solo di «ringiovanire» i muscoli, ma anche di aumentare la qualità della loro massa del 30% in soli due mesi. «Basandoci su questi risultati, l’acido ursolico e la tomatidina sembrano avere un enorme potenziale nella lotta contro l’atrofia nella terza età», ha continuato il professore. «Riducendo l’attività della proteina ATF4, queste sostanze permettono al muscolo di riprendersi dagli effetti dell’invecchiamento». Lo studio integrarle, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata pubblicata nella rivista scientifica Journal of Biological Chemistry. 30 Settembre 2015


Mangia

RE sano

La ricetta Budino di castagne Ingredienti per 6 budini da 200 gr l'uno • • • • • • •

1 kg di Castagne 500 gr di Latte intero 50 gr di Zucchero 260 gr di Panna fresca liquida 150 gr di Cioccolato fondente 8 gr di Gelatina in fogli 30 gr di Cioccolato fondente per decorare

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PREPARAZIONE Per preparare il budino di castagne, per prima cosa mettete a bollire le castagne in una pentola con un coperchio per circa 30 minuti. Una volta trascorso questo tempo, fate la prova con lo stecchino: punzecchiatele per verificare che siano cotte, poi scolatele e tenetele da parte in una ciotola coperte; in questo modo, grazie al vapore il rivestimento esterno si ammorbidirà e potrete sbucciarle più facilmente. Una volta tiepide, sbucciatele togliendo anche la pellicina. Dopo averle pulite tutte, versate le castagne in una pentola, aggiungete il latte e cuocete a fuoco moderato per almeno un'ora. Mescolate di tanto in tanto fino a quando saranno diventate morbide e il composto non sarà denso e corposo. Quindi trasferitele in un passaverdure e passatele fino a ridurle in purea, da raccogliere in una ciotolina. Mettete in ammollo in acqua fredda la colla di pesce per almeno 10 minuti, poi tritate il cioccolato fondente, trasferite di nuovo in un tegame la purea di castagne e aggiungete la panna fresca e lo zucchero e fate cuocere a fuoco dolce. Unite il cioccolato fondente tritato, mescolate per farlo sciogliere, poi con un frullatore ad immersione frullate il composto, fino ad ottenere una consistenza cremosa e liscia. Strizzate quindi la colla di pesce, versatela nel composto e mescolate con la frusta fino a quando si sarà sciolta completamente, quindi spegnete il fuoco. Riempite i vostri stampini, lasciateli intiepidire a temperatura ambiente e poi riponeteli in frigo per circa 2 ore. Al momento di servire i budini, immergeteli in acqua bollente per qualche secondo, in modo che sia più facile estrarli dallo stampo. Quindi capovolgeteli su un piatto da portata per sformarli. Con un pelaverdure grattugiate il cioccolato fondente sopra i budini per decorare con dei riccioli e i vostri budini di castagne sono pronti per essere gustati.

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Amarcord

Messina - Via C. Battisti. Anni '50



n째 213 anno XIII - 15 Settembre 2015 r.g. Salvatore Forestieri

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ta o Trot Stefan Renato Accorinti

Polemica istituzionale tra il Comune e la Prefettura

Lo strappo


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