il Cittadino n. 191

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n째 191 anno XIII - 11 Febbraio 2015 r.g. Salvatore Forestieri

il Cittadino www.ilcittadinodimessina.it

Il messinese Montenegro tra i principi della Chiesa

Don Franco

Cardinale


Asterisco di Lillo Zaffino

I messinesi in piazza

I

l prossimo 14 febbrai diversi, che vedranno

Un sottile filo rosso, difa

Montenegro a Ca

Francesco e la manifest Continente europeo, me Stretto di Messina. Il messinese in piazza S zio, dopo 230 anni Gregorio nato a Messina In verità come cardinali messinesi alcuni studiosi citano Pietro Isva dinale quando era Arcivescovo di Messina, ma nato a Montedoro(C Altri ricercatori considerano messinese anche Papa S. Leone II ele Don Franco, così come i messinesi continuano a chiamarlo, è to molti incarichi diocesani sino all’impegno di Vescovo ausiliario co di Agrigento. E’ naturale che, oltre all’orgoglio di concittadini per lo straordinario economica di enormi dimensioni, auspichino anche un’attenzione tà del territorio peloritano. Nello stesso giorno, i messinesi si ritroveranno in piazza Municipio legamenti ferroviari tra la Sicilia e la Calabria. Sul tema, il sindaco Renato Accorinti ha diramato un appello forte e unitaria. In questi giorni, le iniziative di adesione alla zione nazionale e regionale, forze politiche, sindacali, associazioni, Forse, dopo anni d’indifferenza e di riflusso nel privato, si registrer Messina e l’inversione del processo di marginalizzazione di cui neg

Un atto di testimonianza a cui ogni messinese Noi ci saremo.

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o, San Valentino, si svolgeranno degli eventi, pur notevolmente protagonisti messinesi.

l’investitura di Monsignor Francesco ardinale di Santa Romana Chiesa, voluta da Papa

tti, legherà

tazione per affermare la continuità territoriale della Sicilia con il ssa in discussione dal disimpegno dello Stato dai trasporti sullo

. Pietro sarà Don Franco Montenegro che vestirà l’abito cardinaliprecisi (stesso mese e stesso giorno), da quando Giovanni de a il 20 gennaio 1729, fu nominato cardinale il 14 febbraio 1785. alies nato a Messina nel XV secolo, Giuseppe Guarino creato carCL) nel 1827 e morto a Messina nel 1897. etto nel 682. è nato, cresciuto e formato nella città dello Stretto dove ha ricopern S.E. Giovanni Marra, sino ad oggi ricopre l’ufficio di Arcivescovo

traguardo raggiunto, i messinesi, che attraversano una crisi socioe dell’alto prelato rivolta ai siciliani e in particolare alle difficolper manifestare contro le decisioni di Trenitalia di tagliare i col-

a tutti i messinesi per costruire una risposta

protesta si sono intensificate coinvolgendo le Istituzioni, la deputamovimenti e singoli cittadini. rà un’ampia partecipazione di cittadini che reclamano un ruolo per gli ultimi anni è stata oggetto e vittima.

di buona volontà non potrà sottrarsi.

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Primo Piano

Un Cardinale venuto dalla periferia

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rancesco Montenegro (Messina, 22 maggio 1946) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 23 febbraio 2008 arcivescovo metropolita di Agrigento. Nasce a Messina, città capoluogo di provincia e sede arcivescovile, il 22 maggio 1946. Il padre era un graduato dei carabinieri.

Formazione e ministero sacerdotale Compie gli studi ginnasiali, liceali, filosofici e teologici presso il Seminario arcivescovile "San Pio X" di Messina. L'8 agosto 1969 è ordinato presbitero. Dopo l'ordinazione continuato gli studi presso l'Ignatianum di Messina; dal 1969 al 1971 esercita il ministero in una zona periferica della città di Messina; dal 1971 al 1978 è segretario particolare degli arcivescovi metropoliti di Messina Francesco Fasola ed Ignazio Cannavò. Dal 1978 al 1988 è parroco della parrocchia di San Clemente a Messina; dal 1988 direttore della Caritas diocesana, delegato regionale della Caritas e infine rappresentante regionale della Caritas Italiana. È anche docente di religione, assistente diocesano di Centro Sportivo Italiano (C.S.I), direttore diocesano dell'Apostolato della Preghiera, mansionario del capitolo dell'archimandritato, rettore della chiesa-santuario di Santa Rita e padre spirituale del Seminario minore, membro del Consiglio presbiterale. Per tre anni, dal 1997 al 2000 è provicario generale dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e dal 1998 canonico del capitolo protometropolitano della cattedrale di Messina e prelato d'onore di Sua Santità.

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Ministero episcopale Il 18 marzo 2000 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e vescovo titolare di Aurusuliana; riceve l'ordinazione episcopale il 29 aprile successivo, nella cattedrale di Messina, dall'arcivescovo Giovanni Marra, coconsacranti l'arcivescovo Ignazio Cannavò ed il vescovo Francesco Sgalambro. Dal maggio 2003 al maggio 2008 è presidente della Caritas italiana. Il 23 febbraio 2008 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo metropolita di Agrigento; succede a Carmelo Ferraro, dimessosi per raggiunti limiti di età. Prende possesso dell'arcidiocesi il successivo 17 maggio. Dal maggio 2013 è presidente della Commissione episcopale della Conferenza episcopale italiana per le migrazioni. Il 4 gennaio 2015 papa Francesco annuncia la sua creazione a cardinale la quale avverrà durante il concistoro che si terrà il prossimo 14 febbraio. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Papa Francesco accompagnato da Mons. Francesco Montenegro durante la visita Lampedusa WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Sommario

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numero 191 anno XIII 11 Febbraio 2015

Attualità Attivata la Banca del Tempo Il primo liceo musicale in città Progetti ABITARE bio

76-86 Cultura Beni culturali Migranti ed accoglienza

48-49 Dietro le quinte 100-101 Mangiare Sano 52

Settegiorni Cronaca della settimana

58-59 Città Cronache urbane

62-64 Provincia Mostare la tipicità della nostra terra

Le rubriche 50-51 In&Out 94-95 La corazzata Potemkin

96-97 Da Beethoven 66-71 Sicilia “I depuratori? Colpa dei comuni siciliani”

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a Kurt Cobain

98-99 Parole in blu


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L (Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina tel.09046535 e-mail:segreteria@mcl.messina.it


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immagine

di Michele Giunta

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Annunci utili a cura di Pippo Previti

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Bricoman: lavoro per Allievi Capo Settore Nuove opportunità di formazione e lavoro in Bricoman. La nota azienda GDO seleziona laureati per un percorso di formazione on the job per Allievi Capo Settore. Previste assunzioni a tempo determinato. Napoli: concorsi per madrelingua Inglese, Giapponese, Arabo, Ebraico Posti di lavoro per Collaboratori ed Esperti Linguistici presso l’Università di Napoli. Aperti nuovi concorsi per Laureati, per il reclutamento di madrelingua Inglese, Giapponese, Arabo e Ebraico. Carabinieri: concorso per Tenenti 2015 Aperto un bando per la nomina di laureati in psicologia, medicina, informatica e ingegneria a Tenenti dei Carabinieri. Il concorso prevede l’assegnazione di 8 posti in servizio permanente nel ruolo tecnico – logistico dell’Arma. Ospedale Niguarda Milano: concorso per 25 Infermieri Nuovi posti di lavoro in Lombardia nel settore sanitario. L’Ospedale Niguarda di Milano ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di 25 Infermieri, Cat. D. Lavoro in Aeroporto per Informer: Milano, Roma, Venezia Nuove opportunità di lavoro per diplomati negli aeroporti italiani. La società di servizi Travelright Services è alla ricerca di 24 Informer, addetti all’assistenza clienti. Lavoro negli aeroporti di Roma, Milano, Venezia 16

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11 Febbraio 2015 Germania: lavoro per italiani in Alberghi e Hotel Vi piacerebbe lavorare in Germania? Sono aperte le selezioni per la copertura di posti di lavoro in Alberghi e Hotel, per giovani italiani fino a 27 anni. Previsti apprendistato triennale retribuito 818 Euro al mese e corsi gratuiti di lingua. Universita di Sassari: concorsi per Amministrativi Nuovi posti di lavoro per Amministrativi in Sardegna. L’Università di Sassari ha indetto due concorsi pubblici per la formazione di una graduatoria per professionisti operativi nell’area tecnico amministrativa Assistenti di Volo Etihad Airways: Assunzioni 2015 Nuove opportunità di lavoro sugli aerei Etihad Airways per Assistenti di Volo. La compagnia aerea di bandiera degli Emirati Arabi Uniti seleziona Cabin Crew per assunzioni, recruiting days anche in Italia. RAI, lavoro per Sarti a Torino Vi piacerebbe lavorare in RAI? Il Centro di Produzione RAI di Torino ha aperto una selezione per Sarti per assunzioni con contratto di lavoro a tempo determinato. Previsto stipendio annuo di 20Mila Euro Equipe Vacanze cerca 150 Animatori Turistici Nuove opportunità di lavoro per Animatori Turistici con Equipe Vacanze. L’agenzia di animazione turistica cerca 150 giovani, anche senza esperienza, per lavorare nel settore turistico. CRAUP Padova: concorso per 4 Psicologi Nuove assunzioni per psicologi professionisti in Veneto. C.R.A.U.P., il Centro Residenziale Anziani Umberto Primo di Padova, ha indetto un concorso pubblico per Psicologi, inserimento con contratto di collaborazione WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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#ilferribottenonsitocca Sabato 14 febbraio tutti i messinesi sono invitati a partecipare alla manifestazione organizzata in difesa dello Stretto e della continuitĂ territoriale.

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Stazione Marittima di Messina foto Peppe Saya

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Continuità territoriale, appello di Accorinti

“Tutti insieme, per l´area dello Stretto, per la Sicilia”

C

ontinuità territoriale, appello ddel sindaco RenatoAccorinti:“ Tutti insieme, per l´area dello Stretto, per la Sicilia“. L’area dello Stretto rappresenta l’unica, vera, importante, strategica opzione di sviluppo per le nostre popolazioni. Consapevoli di questo, riteniamo necessario rivolgere un forte appello alla cittadinanza per la partecipazione più ampia possibile all’iniziativa che si sta organizzando, una massiccia presenza che confermi la volontà comune di tutti i messinesi di mettere la questione “Stretto di Messina” al primo posto tra le richieste che continuiamo a rivolgere incessantemente al Governo nazionale. Il problema che intendiamo sottoporre comprende certamente i gravi risvolti occupazionali che certe decisioni, non attentamente valutate, potrebbero comportare; riguarda il sistema di attraversamento del gommato e dei treni, che rischia di vedersi ancor di più penalizzato; tiene conto degli enormi disagi dei viaggiatori e dei pendolari in particolare; fa riferimento ad una seria politica di rilancio dell’aeroporto dello Stretto. Ma attiene, più in generale, al progetto complessivo che deve riguardare tutti i territori che si affacciano sullo Stretto: un nodo cruciale per lo sviluppo economico non solo di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria, ma per l’intera Sicilia e tutto il mezzogiorno . Migliorare i servizi, creare infrastrutture, investire in una prospettiva di vero sviluppo quelle somme che si ritenevano utili per la faraonica opera del ponte, deve essere l’obiettivo da condividere e sottoporre con forza alle autorità di governo . E’ necessario ribadire con forza, ancora una volta, che la continuità territoriale non è uno slogan ma un diritto , e che le politiche di disimpegno, ormai prossime all’abbandono, delle Ferrovie dello Stato vanno contrastate con decisione.Confermo l’adesione a questa piattaforma del Governatore Crocetta, di gran parte della deputazione, di sindaci della province siciliane e calabresi, e mi preme evidenziare che non è il tempo delle divisioni. Tutti insieme, senza steccati, forze sociali, sindacati, amministrazione e consiglio comunale, rappresentanze politiche, associazioni, movimenti, cittadini, ribadiamo la volontà di credere in un futuro che riparta dal nostro mare, uno Stretto che ci ha sempre incantato ed al quale vogliamo restituire il rispetto che merita”. foto Peppe Saya

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foto Peppe Saya

Aderendo alla manifestazione di sabato 14 febbraio, Renato Accorinti - Sindaco di Messina - manda questo messaggio, che chiama a raccolta tutte le forze della nostra terra.

L’area dello Stretto rappresenta l’unica, vera, importante, strategica opzione di sviluppo per le nostre popolazioni . Consapevoli di questo, riteniamo necessario rivolgere un forte appello alla cittadinanza per la partecipazione più ampia possibile all’iniziativa che si sta organizzando, una massiccia presenza che confermi la volontà comune di tutti i messinesi di mettere la questione “Stretto di Messina” al primo posto tra le richieste che continuiamo a rivolgere incessantemente al Governo nazionale. Il problema che intendiamo sottoporre comprende certamente i gravi risvolti occupazionali che certe decisioni, non attentamente valutate, potrebbero comportare; riguarda il sistema di attraversamento del gommato e dei treni, che rischia di vedersi ancor di più penalizzato; tiene conto degli enormi disagi dei viaggiatori e dei pendolari in particolare; fa riferimento ad una seria politica di rilancio dell’aeroporto dello Stretto. Ma attiene, più in generale, al progetto complessivo che deve riguardare tutti i territori che si affacciano sullo Stretto: un nodo cruciale per lo sviluppo economico non solo di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria, ma per l’intera Sicilia e tutto il mezzogiorno. Migliorare i servizi, creare infrastrutture, investire in una prospettiva di vero sviluppo quelle somme che si ritenevano utili per la faraonica opera del ponte, deve essere l’obiettivo da condividere e sottoporre con forza alle autorità di governo . E’ necessario ribadire con forza, ancora una volta, che la continuità territoriale non è uno slogan ma un diritto , e che le politiche di disimpegno, ormai prossime all’abbandono, delle Ferrovie dello Stato vanno contrastate con decisione. Confermo l’adesione a questa piattaforma del Governatore Crocetta, di gran parte della deputazione, di sindaci della province siciliane e calabresi, e mi preme evidenziare che non è il tempo delle divisioni. Tutti insieme, senza steccati, forze sociali, sindacati, amministrazione e consiglio comunale, rappresentanze politiche, associazioni, movimenti, cittadini, ribadiamo la volontà di credere in un futuro che riparta dal nostro mare, uno Stretto che ci ha sempre incantato ed al quale vogliamo restituire il rispetto che merita”. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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La Continuità Territoriale negata anche sul portale internet di Trenitalia, denuncia del Comitato Pendolari

Interpellanza a Lupi di D´Alia e Raciti su smantellamento servizi Trenitalia in Sicilia

Il diritto alla continuità territoriale tra Sicilia e Italia continentale è garantito dalla Costituzione, ma il recente smantellamento di servizi da e per la Sicilia deciso da Trenitalia, di fatto lo cancella. Chiediamo quindi l´intervento del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi: il processo decennale di disinvestimento che, dal 2005 ad oggi, ha visto diminuire i collegamenti giornalieri a lunga percorrenza da e per la Sicilia dal numero di 56 ai 4 previsti dal 15 giugno 2015, è inaccettabile“. Lo scrivono in una interpellanza rivolta al ministro per i Trasporti e le Infrastrutture, i parlamentari nazionali Fausto Raciti (Pd) e Giampiero D´Alia (AP). Nell´interpellanza, firmata anche dai parlamentari nazionali siciliani dei democratici, si sottolinea che “il Gruppo FS Italiane ha ufficializzato che, con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, programmato per il 15 giugno 2015, i servizi universali con i due treni InterCity diurni Palermo/Siracusa – Roma, e l’InterCity Notte Palermo/Siracusa – Milano, saranno soppressi. Le sole corse di lunga percorrenza a rimanere attive saranno i due treni InterCity Notte Palermo/Siracusa – Roma. Con decorrenza al 15 giugno 2015, i collegamenti diurni Sicilia/Calabria saranno affidati al servizio di traghettamento a piedi, con notevoli disagi logistici per i passeggeri in transito, per i turisti e per i pendolari che si muovono quotidianamente per ragioni di lavoro o di studio“. Raciti e D´Alia chiedono dunque al ministro Lupi “quali investimenti si intende effettuare per potenziare il servizio di traghettamento veloce Reggio Calabria-Messina e Messina-Villa San Giovanni a carico del Gruppo Fs Italiane, senza sopprimere le summenzionate corse diurne a lunga percorrenza“; “quali interventi infrastrutturali saranno effettuati negli scali interessati per agevolare il passaggio treno/nave con supporto alla mobilità dei passeggeri“; “quali garanzie occupazionali questo piano di investimento fornisce ai 62 lavoratori del Gruppo FS Italiane impiegati nel suddetto servizio, ai precari trimestrali ed ai lavoratori dell´indotto“.

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Il Comitato dei Pendolari intanto denuncia

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iaggiare in treno o meglio programmarsi un viaggio in treno per raggiungere la Sicilia è ormai un serio problema.

Da diversi mesi un individuo qualsiasi che vorrebbe programmarsi un viaggio in treno, da qualsiasi parte d’Italia, ed entra nel portale Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato Italianewww.trenitalia.com ed accede alla ricerca rapida si vede apparire una schermata di un’Italia mutilata e per di più con un invito a cliccare su una città della mappa, dove mancano Sicilia e Sardegna. Quale può essere la chiave di lettura per un utente che apre tale ricerca? Forse l’Italia ferroviaria finisce a Reggio Calabria? E’ il segno da cogliere per i Siciliani della fine della Continuità Territoriale? Venga a prescindere da tutto ricostituita la cartina geografica dell’Italia non tenendo conto se avrà o meno i treni per poterla percorre in lungo e largo e ad alta velocità. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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La partecipazione del movimento Il Megafono

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l Governo Regionale parteciperà, con la presenza della Vice Presidente della Regione Mariella Lo Bello, alla manifestazione indetta dalla città di Messina, e sollecitata anche dal sindaco Renato Accorinti sul tema “dismissioni FS”. Ancora una volta il Presidente della Regione On. Rosario Crocetta dimostra attenzione e sensibilità al territorio ed ai siciliani. Lo scorso venerdì, infatti, in occasione della sua visita in città, aveva garantito alla stampa la presenza del Governo Regionale a sostegno dei lavoratori del comparto, dei trasporti per garantire servizi ai viaggiatori ed ai pendolari e continuità territoriale. Il Presidente della Regione, in quella stessa occasione, confermava di avere rappresentato con forte determinazione il problema al Ministro Lupi chiedendo un incontro per un confronto nel più breve tempo possibile. “Noi” ci saremo!!!

Nasce il "Movimento Popolare 14 Febbraio"

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umerosi movimenti politici , associazioni civiche , centri sociali e sindacati, siciliani e calabresi, che dal primo momento hanno manifestato la necessità di una grande manifestazione di massa, pur nelle loro diversità e ruoli, si sono riunite nell'occasione nel "Movimento Popolare 14 Febbraio" per promuovere e rivendicare il diritto alla mobilità e il rilancio del sistema di traghettamento ferroviario sullo stretto; a tal proposito hanno sottoscritto in un documento, che si allega per cortese diffusione, le rivendicazioni di un territorio da decenni mortificato dalle politiche nazionali e dall'opera di smantellamento di Ferrovie dello Stato. Auspichiamo che il fronte trasversale alla base della Manifestazione si allarghi ancora e dia finalmente al territorio la forza di reagire. A margine dell'evento del 14 febbraio, tutte le anime che hanno promosso, organizzato e partecipato alla manifestazione, presenteranno al Governatore della Sicilia un "progetto per la mobilità ed il traghettamento sullo stretto" per dimostrare che oltre la protesta il territorio può , vuole e deve essere protagonista delle scelte e non sempre subirle.

"MOVIMENTO POPOLARE QUATTORDICI FEBBAIO" Sindacato OR.S.A. Sicilia, Sindacato Snater, Sindacato Autonomo Precari Messina, Sindacatu S.U.L. (Gioia Tauro), Federazione Unitaria Lavoratori, Sicilia Libera, Movimento Cinque Stelle, Meetup “grilli dello Stretto”, C.S.O.A. Cartella (Gallico R.C.), Fronte della Giuventù Comunista Reggio Calabria, Rifondazione Comunista, Partito Comunista D’Italia, Partito Comunista, Cambiamo Messina Dal Basso, Associazione Ferrovie Siciliane, Comitato Pendolari Siciliani, Comitato Pendolari Messina, La Casa Rossa Messina, Collettivo Sempre in lotta, Pinelli Messina, L’altra Europa Messina (ListaTspiras).

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Comunicato unitario delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil su vertenza mobilità e continuità territoriale. “Presa di posizione del sindaco salto di qualità nella rappresentanza amministrativa e istituzionale. Accogliamo appello all’unità per rivendicare gli investimenti necessari”

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Stazione Marittima di Messina foto Peppe Saya WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Stazione Marittima di Messina foto Peppe Saya

La decisione del Sindaco di Messina Accorinti di intestarsi, in rappresentanza di tutta la comunità, la rivendicazione di un moderno sistema di mobilità e trasporti, di contrasto delle politiche di dismissioni annunciata da FS e di forte richiesta di investimenti per la realizzazione di moderne infrastrutture nell’area dello Stretto ed in Sicilia, rappresenta quel salto di qualità nella rappresentanza amministrativa ed istituzionale, che peraltro gli abbiamo richiesto qualche giorno fa, che apprezziamo e che consideriamo quel valore aggiunto che a questo territorio finora è mancato”. Scrivono così Lillo Oceano, segretario generale Cgil Messina, Tonino Genovese, segretario generale Cisl Messina e Carmelo Catania, segretario generale Uil Messina, dopo la presa di posizione sindaco sulla vertenza mobilità e continuità territoriale. “La vertenza per la mobilità delle persone e delle merci – aggiungono – è una vertenza che si annuncia lunga e complessa e che dovrà veder crescere l’impegno e la partecipazione delle comunità siciliane e calabresi per ottenere i risultati utili a garantire un futuro a questa terra ed alle nostre popolazioni. Trasporto ferroviario, marittimo, mobilità delle merci e delle persone non sono un problema esclusivo di ferrovieri, marittimi e pendolari, ma la necessaria infrastruttura per garantire sviluppo, produzione, occupazione e qualità della vita. Senza un moderno sistema di trasporti il Mezzogiorno, la Sicilia, l’area dello Stretto, non hanno alcuna chance di invertire il declino che ha caratterizzato questi decenni”. “In questa vertenza – sottolineano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – il Sindacato Confederale sta facendo la sua parte con la propria piattaforma rivendicativa, incalzando FS, mobilitando gli operatori coinvolti, contestando nelle sedi opportune il piano industriale di FS, proclamando lo stato di agitazione del personale e programmando le forme di protesta necessarie. Ma, come abbiamo detto, la vertenza è complessa ed ha bisogno del sostegno e dell’impegno di tutte le comunità che da questo ennesimo scippo di infrastrutture, dalla cancellazione di qualsiasi investimento in quest’area, subiscono in danno irreparabile per il presente e per il futuro. Per questa ragione – concludono – accogliamo l’appello del Sindaco all’unità e, confermando tutte le iniziative già programmate, aderiamo alla manifestazione di sabato prossimo 14 febbraio per bloccare lo smantellamento del trasporto ferroviario e marittimo e per rivendicare gli investimenti necessari a realizzare moderne ed efficienti infrastrutture di trasporto”.

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11 Febbraio 2015 Il Congresso è stato rinviato a data da destinarsi perchè coincidente con la manifestazione organizzata a Messina anche dall’ O.R.S.A. sulla vertenza mobilità e continuità territoriale dell’area dello Stretto. Il segretario provinciale SAPENS - O.R.S.A. Francesco Rossellini

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i chiama "5 secondi" ed è la nuova campagna social lanciata dall'associazione Agorà delle donne contro ogni tipo di discriminazione. Perchè 5 secondi? Bastano solo 5 secondi per discriminare: con una frase, un gesto, condividendo contenuti social denigranti. Ma 5 secondi sono sufficienti anche a dire no ad ogni forma di discriminazione. La prima grande campagna interesserà gli alunni di 5 scuole del territorio del comune di Licata che saranno coinvolti in un gaming entusiasmante, che li condurrà in un percorso di legalità ed inclusione. L'obiettivo è quello di realizzare 5 incontri in altrettante scuole, dove Mariagrazia Brandara di Agorà delle donne introdurrà il tema dell'antidiscriminazione a 360° utilizzando i moderni dispositivi tecnologici che oggi tutti i ragazzi posseggono. I giovani saranno invitati a partecipare ad un’azione gaming attraverso la quale, condividendo il simbolo Five, contribuiranno a dire no alle 5 forme di discriminazione più diffuse, ovvero genere, religione, sesso, razza o etnia ed età. Tra le frasi valutate come le più significative da Agorà delle donne, una di queste sarà premiata come "messaggio ufficiale". Per aderire alla campagna basta mettere un "like" alla pagina 5Secondi su Facebook e scrivere 5 parole contro ogni forma di discriminazione.

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Attualità

foto Salvatore Forestieri

Attiva la Banca del Tempo dedicata agli studenti L’accordo di collaborazione è stato firmato nell’Aula Senato dell’Ateneo

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’Università di Messina e Timerepublik hanno siglato questa mattina nell’Aula Senato dell’Ateneo un protocollo d’intesa che garantirà agli studenti un nuovo servizio, la Banca del Tempo. L’accordo di collaborazione, a titolo gratuito, che rappresenta un’iniziativa importante per un’università sempre più aperta alle esigenze degli studenti, è stato firmato dal prof. Emanuele Scribano, Prorettore Vicario e dal dott. Karim Varini, Presidente e Co-fondatore della piattaforma web che fornisce il servizio, alla presenza del Prorettore ai Servizi agli Studenti, Eugenio Guglielmino e del Direttore Generale, prof. Francesco De Domenico. “E’ significativo in tal senso - ha concluso il prof. De Domenico - che all’interno di questa azienda operi anche un nostro laureato. E’ un segnale di come l’Ateneo cerchi di fare rete pure con quegli ex allievi già inseriti nel mondo del lavoro”.

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“Tramite Timerepublik io posso offrire agli altri della community - ha spiegato il dott. Varini - le mie competenze, i miei interessi, le mie passioni non in cambio di denaro ma di tempo. Al termine del servizio reso si ottiene una valutazione (in base alla cortesia, alla puntualità) e questo permette all’utente di costruirsi piano piano un capitale reputazionale che è importante nel momento in cui si fa l’ingresso nel mondo del lavoro”

Timerepublik è una iniziativa lanciata nel 2012 dal dott. Karim Varini e dal Co-fondatore Gabriele Donati. Si tratta di una piattaforma web che�promuove l’offerta e la richiesta di servizi tra utenti internet di tutto il mondo che vogliono utilizzare il proprio tempo come valuta di scambio. La banca del tempo, con 20.000 utenti iscritti da oltre 100 Paesi, offre quasi 100.000 servizi e concederà le funzionalità del proprio portale, affinché il rapporto tra gli studenti messinesi (e tra questi e i “colleghi” o i professionisti esterni alla comunità accademica peloritana) venga coordinato e incentivato attraverso sistemi tecnologici di mutuo aiuto e condivisione (sharing economy). “Tramite Timerepublik io posso offrire agli altri della community - ha spiegato il dott. Varini - le mie competenze, i miei interessi, le mie passioni non in cambio di denaro ma di tempo. Al termine del servizio reso si ottiene una valutazione (in base alla cortesia, alla puntualità) e questo permette all’utente di costruirsi piano piano un capitale reputazionale che è importante nel momento in cui si fa l’ingresso nel mondo del lavoro”. La piattaforma propone quindi una vera e propria economia collaborativa, una piazza di scambio di competenze. Si chiede a ognuno di esercitare le proprie passioni per fare vedere che cosa siamo capaci di fare realmente. Attualmente alla piattaforma si stanno scrivendo, studenti, ricercatori ma anche genitori a tempo pieno, volontari, freelance, pensionati e over 65. C’è una pagina apposita dedicata all’Università, chi si registra entra a fare parte della comunità e ad ognuno verrà rilasciato un distintivo con lo scopo di rendere lo studente di Messina più identificabile in una rete globale e permettere così di creare nuove relazioni in una comunità coesa. Nel corso dell’incontro il prof. Eugenio Guglielmino, Prorettore ai Servizi agli Studenti, il Prof. Antonino Germanà, Prorettore all’Internazionalizzazione e il prof. Pietro Perconti, Prorettore alla Didattica hanno incontrato i neoeletti rappresentanti degli studenti negli Organi superiori, ai quali è stato rivolto un augurio di buon lavoro da parte dell’Ateneo affinché si intensifichi uno spirito di collaborazione che permetta ad entrambe le parti di lavorare in sinergia e rendere l’Università “a misura degli studenti”. Cristina D’Arrigo WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Intervista al dirigente scolastico del Liceo “E.Ainis” prof. Elio Parisi

Il primo liceo musicale in città “L’avvio del liceo musicale amplierà l’offerta formativa del nostro istituto, ma anche della nostra città, che presentava questo “buco” fino ad adesso”

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al prossimo anno scolastico l’offerta formativa del Liceo “E.Ainis” si amplierà con l’inaugurazione dell’indirizzo musicale. A questo proposito abbiamo intervistato il Dirigente Scolastico dell’Istituto, prof. Elio Parisi: La battaglia per il liceo Musicale, in corso ormai da tempo sembra, finalmente, aver trovato un felice epilogo. Non è vero? Si. Si sta realizzando, finalmente, questo piccolo grande sogno nella nostra scuola. L’avvio del liceo musicale amplierà l’offerta formativa del nostro istituto, ma anche della nostra città, che presentava questo “buco” fino ad adesso. Al momento, stiamo presentando l’indirizzo nelle scuole medie. Dovremmo riuscire a creare, per il prossimo anno scolastico, una prima classe. Le richieste saranno, probabilmente, anche superiori a quelle necessarie per la formazione di una classe ma è prevista una prova attitudinale d’accesso. Gli studenti devono, ovviamente, avere già delle competenze musicali, saper suonare uno strumento? Esatto. Gli studenti avranno modo di studiare due strumenti: uno scelto da loro, l’altro assegnato dalla scuola su orientamento dei ragazzi stessi. Studieranno, chiaramente, le materie basilari, comuni a tutti gli indirizzi liceali. Alla fine del liceo musicale potranno accedere a qualsiasi corso di laurea, in particolare anche a quelli del Conservatorio “Corelli”, partendo, sostanzialmente, da un quinto anno acquisito. Abbiamo già avviato, al tal fine, una convenzione con il Conservatorio, che garantirà la qualità dell’indirizzo musicale, oltre ad aiutarci per quanto riguarda le strutture, la logistica, e tutto ciò che è necessario realizzare all’interno della scuola. Questo è un primo passo. In futuro vorremmo che si consolidassero forme di collaborazione con le associazioni musicali della città di Messina. Con l’Associazione “Vincenzo Bellini”, ad esempio, si è già pensato all’organizzazione di attività, come workshop e stages da offrire ai

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ragazzi. In prospettiva la volontà sarebbe quella di coinvolgere, anche, l’Università di Messina, in particolare il DAMS, al fine di creare una vera e propria rete, che faccia del nostro liceo un Polo per lo sviluppo della cultura musicale in città. Il nuovo liceo coreutico-musicale sarebbe il primo in città e anche in provincia. Si. Per il momento è l’unico che partirà nel territorio messinese. Raccoglierà un bacino piuttosto ampio, almeno fino a Capo d’Orlando. Un bacino molto ampio, ma anche ricco, dal momento che la provincia di Messina è molto densa di scuole medie ad indirizzo musicale. A parte i due strumenti, quali saranno le materie specifiche dell’indirizzo musicale? Le materie specifiche saranno teoria, analisi e composizione, storia della musica, esecuzione ed interpretazione, musica d’ensemble e tecnologia musicale. Queste sono le materie che formeranno il curriculum che si sviluppa su circa 32 ore settimanali, che resteranno costanti nel corso del quinquennio. Allo studio dello strumento, si dedicheranno, sicuramente, delle ore nel pomeriggio. Non è una novità, ma la scuola è già attrezzata da questo punto di vista. Diventa, anzi, un’ulteriore occasione perché la scuola sia vissuta durante tutta la giornata e non solo nelle ore del mattino. Ci fa piacere vivere la scuola, riempirla di musica anche nelle ore pomeridiane come già facciamo con racconti, letture, libri, narrazioni. L’obiettivo è, poi, quello di creare una sinergia con gli altri indirizzi di studio offerti dal liceo “E. Ainis”, in particolare con il liceo economico sociale e con quello delle scienze umane. Tutto ciò può aiutare i ragazzi non solo a comprendere l’importanza della musica dal punto di vista pedagogico, ma anche a fare esperienza di produzione, di organizzazione e di partecipazione ad eventi musicali. Impareranno ad organizzare un evento, a produrlo finanziariamente, scopriranno il rapporto musica-economia. Sono tutti segni della modernità che noi vogliamo vivere nei nostri indirizzi, tutti, per aspetti diversi, all’insegna della contemporaneità. Alessia Vanaria Sala musica Ainis

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Ripartono i progetti scuola dell'associazione ABITARE bio Primo incontro presso l'Istituto Superiore "Pugliatti" di Taormina

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Arch. Alfredo Misitano, presidente dell’associazione

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ipartono anche per quest'anno scolastico 2014/2015 i "Progetti Scuola" dell'associazione messinese ABITARE bio. Il primo di due incontri, concordati e programmati col prof. Luigi Napoli, Dirigente Scolastico dell'Istituto Superiore "Pugliatti" di Taormina e sezioni associate di Furci Siculo, e prof.ssa ing. Venera Spadaro, responsabile del progetto, si terrà nel plesso della sezione associata di Furci Siculo sabato 7 febbraio. Gli incontri sono stati organizzati per gli alunni del 3° e 5° anno, futuri Geometri. I temi che verranno trattati: "Principi di Architettura Bioecologica e Geobiologia" nel primo incontro e "Tecnologie edili sostenibili e Verde Pensile" nel secondo, entrambi estrapolati dal corso "Architettura Sostenibile" organizzato dall'associazione. Relatore il Presidente dell'associazione ABITARE bio arch. Alfredo Misitano. "Bisogna preparare i giovani studenti, futuri progettisti e costruttori edili, al superamento delle radicate e ormai obsolete tradizioni costruttive, bisogna costruire Bioeticamente, secondo un principio coniato dalla nostra associazione. Costruire bioeticamente" - prosegue l'arch. Alfredo Misitano "significa Progettare e realizzare costruzioni con professionalità e con coscienza, creando manufatti salubri per gli utilizzatori, in luoghi salubri, nel rispetto dell’ambiente, puntando sul riequilibrio ambiente e costruito, utilizzando materiali e tecnologie sostenibili." La prima lezione, dopo un escursus sulle definizioni di Architettura Bioecologica, Bioedilizia, Bioclimatica, architettura sostenibile, ecc., e le motivazioni del loro avvento, si concentrerà sulla Geobiologia, una disciplina poco conosciuta dai progettisti ma di fondamentale importanza per la scelta dei luoghi salubri per costruire. Conoscere la Geobiologia significa: capire l’influenza dei luoghi sugli esseri viventi per migliorare la qualità della vita in ambiente indoor; sapere se la casa, la scuola, l’ufficio, i luoghi del nostro vivere quotidiano sono salubri; se il letto, la postazione fissa di lavoro, i luoghi dove si permane per molte ore al giorno sono posizionati su zone

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energetiche di disturbo, su corsi d’acqua sotterranei, su anomalie geologiche o se sono in area neutra; conoscere le reti di Hartmann e del Curry e la loro distribuzione sul terreno; capire quali errori si commettono in fase di progettazione e realizzazione di una costruzione edile e che rendono i nostri luoghi di vita insalubri; capire cosa sono le geopatie, le geopatologie e le tecnopatologie; altro ancora. Gli altri "Progetti Scuola" di ABITARE bio: - “ELETTROSMOG? Imparo a conoscerlo con ABITARE bio”; - “Qualità ambientale indoor e salute” ; - “La Prevenzione con ABITARE bio per crescere in sicurezza”; - “Nutrirsi secondo conoscenza e coscienza”; - “Una lezione su tetti verdi e verde pensile”; - “Geobiologia e Salute”; - “BIOEDILIZIA”; - “Architettura Sostenibile”; - “La natura in fumetto”. Gli incontri si effettueranno fino a tutto Aprile 2015 e saranno tenuti da esperti dell’associazione ABITARE bio che svolgono l’attività a titolo gratuito. I Dirigenti Scolastici e gli Insegnanti interessati ai progetti possono contattare, per info o prenotazioni, l’arch. Alfredo Misitano ( mob. 3283072854 alfredo.misitano@libero.it ).

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Ancisicilia, continua la mobilit a febbraio chiusura simbolica Il 25 febbraio il Consiglio Regionale si riunirà a Messina

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er tutto il mese di febbraio i comuni dell’Isola daranno vita ad una campagna di comunicazione diretta ai cittadini prevedendo la chiusura di strutture ed edifici comunali al pubblico con modalità e orari che saranno individuati dai sindaci nel rispetto dell’identità territoriale e delle esigenze della cittadinanza. Questa la decisione presa dall’Ufficio di Presidenza dell’AnciSicilia che, riunitosi a Villa Niscemi, ha stabilito di continuare la mobilitazione #tagliaicomuni, partita lo scorso 21 gennaio, contro il mancato avvio di riforme fondamentali, la gravissima crisi economico-finanziaria dei comuni siciliani e i tagli del governo nazionale e regionale alle risorse destinate agli enti locali. Alla riunione erano presenti, tra gli altri, Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia, Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Associazione, Luca Cannata, vice presidente vicario, Giulio Tantillo, Salvatore Lo Biundo e Paolo Amenta, vice presidenti dell’AnciSicilia. “Si tratta di azioni simboliche – spiega il presidente Orlando – che i sindaci pianificheranno non solo per evidenziare i disagi della propria amministrazione ma anche per stabilire un dialogo aperto con la cittadinanza con l’obiettivo di informarla dettagliatamente sul perché troppo spesso gli amministratori si ritrovino nelle condizioni di non poter garantire i servizi essenziali. La mobilitazione dell’AnciSicilia tende a ribadire che gli amministratori non intendono assistere passivamente al progressivo peggioramento della qualità della vita dei cittadini”. Su queste basi l’Ufficio di Presidenza dell’AnciSicilia ha deliberato di convocare una serie di incontri sul territorio: si partirà da Messina dove, il prossimo 25 febbraio, si riunirà il Consiglio regionale per affrontare il problema dei tagli nella sua complessità anche in riferimento a quelli che, a partire dal mese di giugno, interesseranno le linee ferroviarie siciliane.

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tazione #tagli ai comuni di strutture o edifici comunali Comune di Messina

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Celebrata a Messina la ricorrenza di San Francesco di Sales

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Messina la festa del Santo Patrono dei giornalisti cattolici, si è svolta nel solco della consolidata e buona tradizione condivisa dall’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) Sezione di Messina, dall’Assostampa di Messina, unitamente alla testata giornalistica diocesana La Scintilla e all’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali. L’annuale appuntamento della festa di S. Francesco di Sales, Patrono dei giornalisti, si è svolto nella mattinata di lunedì 9 febbraio 2015 nella magnifica location cinquecentesca della Chiesa Annunziata dei Catalani di Via Giuseppe Garibaldi. La giornata è stata disturbata da un allerta meteo, che non ha permesso di far partecipare all'evento gli studenti dei licei cittadini e di altri istituti della provincia, presente soltanto una delegazione dell'Istituto Comprensivo di Furci Siculo guidata dalla prof.ssa Graziella Cacciola. L'evento dedicato a S. Francesco di Sales è iniziato con la presentazione della Sezione UCSI di Messina, la giornalista Ucsina Laura Simoncini ha letto una relazione, che è servita a ricor-

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dare a tutti, storia, scopi sociali e attività, dell'Ucsi nazionale e provinciale. I lavori sono stati introdotti dalla dott. Rachele Gerace componente Ucsi, che ha presentato il relatore Prof. Francesco Pira sociologo, giornalista e docente di comunicazione presso l’Università di Messina e l’Università salesiana di Venezia (IUSVE). La relazione del prof. Francesco Pira è stata incentrata sul tema: La comunicazione sociale della Chiesa: da “Andate e predicate” ai Social Network. Il prof. Pira è riuscito con "semplicità" a raccontare l'evolversi della comunicazione nella Chiesa, a cominciare dal primo messaggio fatto da Papa Pio XI alla radio Vaticana era il 12 febbraio del 1931, per giungere ai primi spot televisivi dedicati all'otto per mille, fino ad arrivare ai recentissimi Tweet di Papa Francesco, un Papa che comunica in maniera diretta, perché è lui ad andare a trovare il gregge, interagendo magistralmente con i Mass Media e i Social Networks. La relazione ha lambito anche il messaggio del Santo Padre in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2015. Il giornalista Crisostomo Lo Presti Presidente della Sezione Ucsi di Messina, ha ringraziato il prof. Pira con la consegna di una targa, per la sua eccellente relazione, il momento è stato suggellato da un caloroso applauso. Il Presidente Lo Presti ha letto un messaggio dedicato a tutto il team nazionale, regionale e provinciale, che in questi lunghi anni della sua presidenza lo ha supportato, con affetto e professionalità, ricordando i momenti più significativi del suo ritorno, dopo anni di "esilio" in giornali di tutt'Italia, nella terra che gli ha dato i natali a cui si sente legato da sentimenti di amore nella consapevolezza del significato profondo dell'origine. Sono seguiti i saluti del giornalista Peppino Gulletta Segretario dell'Assostampa Messina e del giornalista Carlo Parisi Segretario dell'Assostampa Calabria. Dopo un momento di pausa dedicato alle foto ricordo, Mons. Giò Tavilla Consulente ecclesiastico dell'UCSI di Messina ha presieduto la Santa Messa, e portato i saluti dell'Arcivescovo. Durante l'omelia ha ricordato i tanti giornalisti caduti durante il loro lavoro, che spesso si svolge in aree di crisi lontane e pericolose e infine ha detto "Gesù ama stare in mezzo alla gente e questo i giornalisti lo fanno nel loro lavoro quotidiano". Particolarmente toccante il suo accenno alle letture previste dalla liturgia del giorno, mai scelte dall'uomo, ma significativamente calate dal Cielo che si sposavano perfettamente con la tematica, l'atmosfera e i sentimenti che aleggiavano nel contesto celebrativo. Al termine della celebrazione, è stata letta la Preghiera del Giornalista da parte del Presidente Lo Presti, il quale ha ringraziato tutti ed in particolare le tante autorità civili e militari presenti. Marilena Faranda WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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dietro le quinte di Francesco Certo

#ilferribottenonsitocca

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ome modalità (o moda) vuole è stato lanciato l’hashtag, tutti uniti sotto questa sigla che ricorda tempi andati, ma lega al territorio, e vuol sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento del momento. FS ci prova, ci sta provando e continuerà a farlo, spalleggiato anche da qualche saccente commentatore politicamente indirizzato, ma nulla potrà mascherare la verità, ovvero, che per la Sicilia il Continente si allontana sempre più, fino a scomparire. I tagli di FS sono reali e continuati nel tempo, svegliarsi oggi è il più grave degli sbagli; da anni, infatti, sono stati diminuiti i servizi di trasporto nello Stretto, fino alla conclusione alla quale si sta arrivando in queste settimane, quella, di ridurre ad una sola nave per il trasporto dell’unico treno a lunga percorrenza che verrà mantenuto. Lodevole, indubbiamente, l’iniziativa e la mobilitazione che viene promossa trasversalmente, da tutte le forze politiche, per il prossimo 14 febbraio, quando Messina scenderà in piazza in difesa del proprio essere ed esistere, in difesa di quella continuità territoriale troppo spesso sventolata come salvezza per queste terre. Tutto bello e giusto, ma l’attenzione che lavoratori e sindacati del settore chiedono da anni non doveva arrivare adesso, quando il tempo è finito e la campagna elettorale è, tristemente, partita. Tutti in prima linea ad urlare, l’importante è farsi vedere.

Un ponte è per sempre

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inché ci sarà Messina, ci sarà la diatriba. Si Ponte vs. No Ponte; gli ultimi la loro battaglia l’hanno, palesemente, vinta dato che il ponte non c’è e difficilmente ci sarà. Ma vogliamo noi, proprio noi, negare agli schieramenti di litigare sul nulla? Non possiamo, e non lo faremo, quindi via con la guerra dialettica. Tutto nasce, o rinasce, dalla vicenda dei tagli FS e dalla famosa continuità territoriale messa in pericolo; quanto basta per risvegliare sopite coscienze di noti opinion leader del nulla e riportare in auge una vicenda che non esiste. “Il ponte sullo Stretto, l’unica salvezza per Messina”, questo il triste motivetto che risuona, panacea di tutti i mali, portatore sano di lavoro e danaro, pulito si intende perché la mafia se ne sarebbe fregata di un’opera da quattro soldi come questa, e salvezza per noi poveri abitanti di un’isola alla deriva. Nulla contro un pensiero libero e diverso, ognuno è padrone di vedere, in un inutile mostruosità architettonica, quello che vuole; ma questo non potrà levarci la sensazione della capziosa e noiosa voglia di attirare l’attenzione di vecchi soloni in disuso.

Riequilibrare piano piano Non ci resta che qualche gioco di parole infantile per trattare, senza essere eccessivi, l’ennesimo rinvio deciso dal consiglio comunale in tema piano di riequilibrio. A volerlo e dettarlo, stavolta, il gruppo dei DR che, dopo una lunga riunione, arriva in consiglio chiedendo e ottenendo il rinvio, adducendo a motivazione, accolta, che prima del riequilibrio ci sono i contratti di servizio delle partecipate (ATM e Amam) da far votare e approvare. Manna dal cielo per un consiglio spaccato; presente la giunta e il sindaco, i vari gruppi non erano, comunque, non avevano raggiunto nessuna intesa nemmeno all’interno dei singoli partiti, col PD in testa tra quelli indecisi. Ma per il PD il discorso non si pone, fa parte della loro storia non avere una linea condivisa. Il termine per votare il riequilibrio era fissato al 28 gennaio, prima scadenza imprescindibile ma diventata, poi, data approssimativa e non finale. Si riparte venerdì 13, che questa volta, si spera, non sia il titolo di un horror annunciato.

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Riforma riscritta, abbiamo scherzato

Amministrare a metà

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on l’eleganza che ci contraddistingue, non sottolineeremo che il ritardo è già colossale. Agli albori della riforme delle province siciliane, mesi e mesi orsono, le parole di ideatori, firmatari e geni conclamati non lasciavano spazio a dubbi. Via le province così come erano, largo ai liberi consorzi in continuità territoriale (con diverse realtà che pregustavano un’indipendenza sperata da sempre), e la formazione di 3 aree metropolitane legate alle città di Palermo, Catania e Messina. Tralasciamo per un attimo responsabilità territoriali, modalità per i Liberi Consorzi, elezioni dei rappresentanti, referendum e tempi ristretti da rispettare; e li tralasciamo in quanto ci sarebbe da scrivere un romanzo in cui il finale sarebbe uno, e uno solo, le dimissioni di questa sottospecie di governo. Comunque, tutto cancellato, adesso il ddl regionale cambia e prevederà 3 Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina con annesse le ex (?) province del proprio territorio; più 6 Liberi Consorzi. Scongiurata, così, per Messina la possibilità di perdere buona parte della propria ricca provincia che, secondo molti rumors, stava per abbandonare il capoluogo sia sul Tirreno che sulla Jonica. Calcolatrice alla mano, 3 città più 6 consorzi fa 9, esattamente lo stesso numero delle classiche province; con i territori che , probabilmente, non muteranno in riferimenti e competenze. Tanto rumore per nulla, riforme da fumo negli occhi e cambiamenti invisibili.

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uccede a Rometta, comune della provincia di Messina, ma non forse bisogna chiarire un po’ le cose. Amministrare a metà va preso proprio alla lettera, perché il sindaco Merlino e la sua giunta hanno deciso di dimezzare i propri compensi per creare un fondo, di una cifra vicina ai 60 mila euro, che serviranno ai lavori del servizio sociale per i quali saranno incaricati giovani disoccupati il cui reddito non superi i 6 mila euro annui. Iniziativa di tutto rispetto, che si lega anche a quella della cancellazione del gettone di presenza alle commissioni; vizio, questo, di molte amministrazioni comunali, su tutte Agrigento, è finito alla ribalta delle cronache nazionali. Da Rometta, piccolo ma operoso Comune, arriva un esempio di buona volontà; in una Paese che parla di rinunce che non ha mai il coraggio di fare, Rometta rappresenta un cambiamento auspicato che, ci permettiamo, debba essere accolto e condiviso da tante altre realtà.

Caro amico non ti scrivo Ci permettiamo di stravolgere il titolo del celebre brano del mito Lucio Dalla, lo facciamo per introdurre allo strano caso degli uffici postali nel messinese. Da mesi, per cominciare, il servizio postale soffre di ritardi, se non addirittura di una cancellazione non ufficiale, ma di fatto tale in quanto la posta non arriva per nulla. Adesso, per completare l’opera, ci si mette Poste Italiane e la decisione di tagliare alcuni dei propri uffici in Sicilia e, in gran parte, nel messinese. Addio a 25 uffici, 13 dei quali a Messina e provincia; di questi 4 sono all’interno del Comune peloritano, ovvero, San Saba, Pezzolo, Altolia e Cumia. Ai disservizi, quindi, si aggiungono i tagli e le cancellazioni; Messina è viva nei suoi villaggi, popolosi e popolati di attivi cittadini ma anche di molti anziani che, adesso, dovranno trovare il modo e la forza per recarsi in uffici distanti dalle proprie abitazioni. A rischio anche diversi impiegati, da ricollocare e/o far ruotare, nella buca delle lettere solo cattive nuove. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Una conquista per la città

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l 2015 sarà per la città di Messina un anno di piccole ma grandi conquiste. Tra queste, senza dubbio, non possiamo non annoverare la nascita del primo liceo coreutico-musicale che farà il suo ingresso, nello specifico, nell’offerta formativa del Liceo Statale “E. Ainis”. Un indirizzo nuovo, molto articolato che permetterà ai giovani musicisti di proseguire gli studi già intrapresi nell’ambito della scuola media, e di fare, gradualmente, nota dopo nota, della musica il proprio futuro. L’offerta, infatti, è quella di un liceo a tutti gli effetti, al termine del quale gli studenti potranno iscriversi in qualsiasi corso universitario. Il piano di studi racchiude, ovviamente, le materie comuni a tutti gli istituti superiori (dalla filosofia alla matematica, dall’educazione fisica alla lingua straniera) a cui si aggiungono altre specifiche come teoria, analisi e composizione, storia della musica, esecuzione ed interpretazione, musica d’ensemble e tecnologia musicale. Gli aspiranti musicisti, inoltre, avranno modo, dopo aver superato un test attitudinale, di scegliere quale strumento studiare nei cinque anni. Grande la soddisfazione del preside Elio Parisi, contento di poter annunciare, finalmente, alla città la realizzazione di questo “piccolo grande sogno”. È chiaro che il liceo musicale, come tutte le cose, crescerà step by step, anno dopo anno. L’intento, in futuro, è quello di creare delle convenzioni con l’Università, in particolare con il DAMS, e con le associazioni musicali di Messina, come la “Vincenzo Bellini”, per attivare forme di collaborazione ed iniziative congiunte. I “grandi” musicisti che si esibiscono da tempo in città, se lo vorranno, potranno raccontare, attraverso workshop e stages, la propria esperienza in aula, e contribuire così alla formazioni dei “piccoli” pianisti o chitarristi. Uno scambio musico-culturale che crescerà con gli anni, accompagnando la crescita naturale dei ragazzi. A quest’ultimi consigliamo, se amano la musica, di scommettere, senza esitazione, sul liceo musicale, perché come diceva Eleanor Roosevelt “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”. Al momento, nell’attesa del “fischio d’inizio” non ci resta che rivolgere i nostri migliori auguri al Liceo “E.Ainis”, e celebrare insieme questa grande “conquista” per la città di Messina.

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IN

di Alessia Vanaria


di Francesco Certo

OUT

Bufera di parole Lo scorso fine settimana è stato caratterizzato da condizioni meteorologiche, nelle previsioni, ad alto rischio neve e temperature rigide. Gli esperti della materia, già nei giorni precedenti, avevano annunciato la possibilità che, nella mattinata di lunedì, la città potesse essere ricoperta da una coltre di neve, un po’ come accaduto alla fine del 2014, tanto da spingere il Comune, dopo segnalazione della Protezione Civile, a dichiarare l’allerta meteo e la conseguente chiusura delle scuole. Così, non è stato, la meteorologia rimane una scienza fallibile, la perturbazione si è arrestata prima di quanto previsto, imbiancando le coste calabre ma non arrivando alla bassa quota della città peloritana. In città le polemiche non sono mancate, ovviamente, rivolte contro il sindaco Accorinti. Parecchi i motivi per cui dar fiato alla bocca, hobby preferito del messinese medio, partendo dal classico “allerta inutile visto che non ha nevicato”, ma vabbè sbaglia solo chi fa, e se non avesse fatto, per gli stessi, avrebbe sbagliato lo stesso. No comment! Altra polemica, quella della modalità di comunicazione dell’allerta. Ora, andrebbe spiegato che per contratto l’ufficio stampa comunale lavora su orari d’ufficio dal lunedì al venerdì; andrebbe detto che più volte si è chiesto all’amministrazione di comunicare attraverso l’ufficio stampa e non da terze parti; premesse d’obbligo per chiarire il perché della decisione dei responsabili della comunicazione del sindaco, ovvero, di comunicare l’allerta meteo attraverso un post sull’account ufficiale Facebook dello stesso Accorinti. Il tutto in attesa che il servizio sms, per gli iscritti, venisse attivato. Apriti cielo! Lesa maestà e lezioni spicciole di vita lanciate da comunicatori saccenti e cittadini ciarlanti. La questione scorre su di un filo sottile, chiaro che l’ufficialità di un comunicato sia la parola fine su di una questione, ovvio che se l’ufficio non lavora nel weekend qualcosa debba essere fatta; tralasciando che di canali preferenziali la stampa ne conosce a iosa (telefonare e chiedere conferma); è chiaro pure che, nel 2015, con un Presidente del Consiglio che twitta per ogni cosa, un post su Facebook, che piaccia o meno, valga quanto un comunicato ufficiale, almeno per la stampa saccente e non. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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Febbraio 2015

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Secondo Palagiustizia Il sindaco, Renato Accorinti, ha confermato che si sta procedendo lungo la strada condivisa con gli uffici giudiziari e gli ordini e le forze professionali civiche e sociali. “Il secondo Palagiustizia – ha sottolineato Accorinti - è un obiettivo primario che dobbiamo assolutamente realizzare”.

L'Ambasciatore etiope a Messina L'Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica Federale Democratica d'Etiopia, S.E. Mulugeta Alemseged Gessese, in visita di cortesia ha posto la sua firma nel registro delle visite con una dedica in cui ha sottolineato la visione internazionale del sindaco Accorinti.

Crocetta promette solidarietà Crocetta a Messina ha incontrato il Sindaco, per parlare di continuità territoriale negata, un furto non a Messina, ma alla Sicilia tutta. Crocetta ha promesso che chiederà un incontro a Roma con Lupi a cui sarà presente anche il Sindaco di Messina e tutti gli altri sindaci della Regione.

Santi Scarcella in concerto Santi Scarcella con “In Due: Io e il piano” ha tenuto un concerto al Palacultura “Antonello”, con una prima assoluta per la Sicilia, in occasione di uno spettacolo organizzato dall’Accademia Filarmonica di Messina.

Chiusura degli uffici postali Intervento del Consigliere Comunale di Messina Fabrizio Sottile, componente del Consiglio Nazionale dell’ANCI per Forza Italia sul tema dell’annunciata chiusura di 13 sportelli postali nella provincia di Messina, a partire dal prossimo 13 aprile.

Alimentazione sostenibile Nell’ambito del progetto “Sustainable Food in Urban Communities”, presentato dal Comune di Messina insieme ad altre 9 città all’interno del programma europeo URBACT II, ad Atene sono stati presentati 6 progetti nell’ambito del Piano di Azione Locale.

Unime attiva la Banca del Tempo L’Università di Messina e Timerepublick hanno siglato nell’Aula Senato dell’Ateneo un protocollo d’intesa che garantirà agli studenti un nuovo servizio, la Banca del Tempo. La piattaforma propone una vera e propria economia collaborativa, una piazza di scambio di competenze.



Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

I CIRCOSCRIZIONE

Tagli agli uffici postali: a pagarne le spese i cittadini!

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l Presidente della I circoscrizione Vincenzo Messina ha inviato una nota al Direttore della Filiale 2 Poste Italiane per invitarlo a rivedere la decisione presa in merito alla chiusura degli uffici postali dei villaggi di Altolia e Pezzolo. Tutto inizia qualche giorno fa quando la circoscrizione apprende dalla Responsabile Cisl di Messina, che tra qualche mese gli uffici postali dei villaggi Altolia e Pezzolo non apriranno più neanche i due giorni alla settimana programmati ma gli sportelli verranno soppressi. Sicuramente chi non vive la realtà di quei villaggi non potrà mai comprendere a quale disagi andranno incontro i cittadini in particolare gli anziani, popolazione maggioritaria di questi borghi collinari. È triste che per la tanto sbandierata spending review le aziende statali che dovrebbero erogare servizi ai cittadini, al fine di far quadrare i bilanci ritengano opportuno penalizzare quelle aeree nelle quali vivere è già una scommessa per la mancanza totale di servizi. Tuttavia, a chi usufruisce di floride prebende stipendiali poco importa. Ad onore del vero, inoltre, bisogna dire che i cittadini delle periferie si sono quasi abituati all’ assenza della figura del postino, in quanto il recapito della corrispondenza avviene, ormai, raramente solo dopo vari solleciti. Qualcuno può obiettare, sicuramente, che nell’era di internet si può fare tutto da casa con un computer ma è difficile spiegarlo ai tanti ultraottantenni che vivono in questi villaggi quasi in solitudine poiché anche l’ultimo nipote è dovuto scappare per la cronica mancanza di lavoro. Premesso ciò, il presidente della I circoscrizione Vincenzo Messina chiede al Responsabile della Filiale Messina 2 di attenzionare ai propri vertici aziendali la realtà locale e rivedere la posizione presa, tenendo conto anche della distanza che intercorre con l’ufficio postale più vicino ed in alternativa della possibilità di attuare uno sportello mobile settimanale al fine di ridurre i disagi delle fasce più deboli.

V CIRCOSCRIZIONE

I Consiglieri della V circoscrizione lamentano la presenza di diversi pali della luce pericolanti

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Consiglieri della V circoscrizione lamentano la presenza di diversi pali della luce pericolanti sul territorio circoscrizionale che abbisognano di controlli e verifiche per la loro sostituzione al fine di tutelare l´incolumità pubblica. Qualche giorno fa è stata sfiorata la tragedia, poiché un palo della luce drl Viale Giostra si è collassato finendo rovinosamente su un´auto parcheggiata. Nonostante fosse giorno di mercato rionale (ricordiamo che il Martedì e il Venerdì si svolge il Mercato di Giostra) fortunatamente nessuno si è fatto male, ma non si può sfidare sempre la sorte. Per questa ragione i consiglieri della V circoscrizione chiedono un più oculato controllo degli impianti di illuminazione che necessitano improcrastinabile sostituzione.

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VI CIRCOSCRIZIONE

Biancuzzo denuncia fuoriuscita di liquami fognari località Contrada Mella San Saba

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opo Tarantonio e Marmora, adesso tocca San Saba. Dopo Tarantonio e Marmora non poteva mancare un´altra fuoriuscita di liquami fognari. Nella mattinata di martedì 10 febbraio, alcuni cittadini hanno comunicato telefonicamente al consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo la strada sterrata che collega la Contrada Mella con la strada statale 113/dir. è invasa di liquami fognari. Immediatamente Biancuzzo si è recato sui luoghi dove ha avuto modo di accertare che un fiume di liquidi puzzolenti fuoriesce a pressione da più punti dalle botole e dopo aver attraversato per oltre 40 metri la strada si riversa in mare. “Sicuramente la fuoriuscita” scrive il consigliere Biancuzzo “è dovuta o alla rottura di qualche tubo oppure la rete è intasata di detriti. È inutile ripetere che qui c’è un gravissimo problema ambientale così, veramente, inquiniamo il mare. La fogna nel tratto che va da San Saba a Tarantonio si disperde in mare, si necessitano interventi urgenti per eliminare definitivamente la fuoriuscita di copiosi liquidi puzzolenti che

inquinano il mare, questo è reato ai sensi della legge 349/86. Premesso ciò si chiede nell’immediato la riparazione della fuoriuscita di liquami con la ditta di pronto intervento. Un sopralluogo da parti di tecnici specializzati per valutare eventualmente la sostituzione dell’intera rete fognaria e relativi tombini per evitare lo sversamento continuo di fogna in mare. Mi permetto suggerire di effettuare i lavori che vanno da Tarantonio, Marmora a Contrada Mella con somma urgenza. Nella fattispecie, anche se non sono un tecnico, necessitano i seguenti interventi: posa di nuova tubazione per evitare sperpero di denaro pubblico con piccoli interventi palliativi e tutti gli interventi necessari per eliminare continui problemi igienico sanitari. Il nostro mare il più bello non può essere inquinato. Al Signor Direttore Generale dell’AMAM chiedo inoltre di cercare sovvenzioni alla Regione Sicilia per mettere in sicurezza l’intera rete fognaria della riviera nord”.

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città a cura di Marilena Faranda

Premio

Concorso “Michelangelo Vizzini Fotoreporter” Regione

Crocetta a Messina

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rocetta, quando Messina sembra spegnersi e tutte le sue istituzioni e le speranze di una rinascita sembrano svanire, viene a Messina. Speravamo con la valigetta dei soldi, è venuto, invece, a portare, soltanto, sostegno morale. Col presidente sono stati trattati temi fondamentali per questa città, quali il commissariamento del CAS, della Camera di Commercio e l’isolamento della Sicilia, con conseguente perdita di posti di lavoro. Ad attenderlo le rappresentanze sindacali, dalla formazione ai trasporti, il settore più colpito i rappresentanti della Confcommercio, ed alcuni consiglieri comunali. Crocetta in contemporanea, ad un incontro promosso dall’Or.S.A. sulla Continuità territoriale ha parlato di solidarietà ai lavoratori marittimi. Inoltre, ha assicurato che si occuperà anche della Camera di Commercio, cercando di far ridurre la soglia minima di iscritti da 80 mila a 60 mila. Anche il Sindaco si è recato da Crocetta, per parlare di continuità territoriale negata, un furto non a Messina, ma alla Sicilia tutta.

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foto Peppe Saya

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’ stato presentato, alla presenza dei figli Andrea e Nanda e dei nipoti Gaia e Mirko, il concorso fotografico Nazionale di fotoreporter "Michelangelo Vizzini Fotoreporter", realizzato da La Centro Visioni.it società cooperativa e l’Associazione Culturale Bimaris col patrocinio di ConfCommercio Messina e in collaborazione con l'agenzia di comunicazione ed eventi Europa Due Media & Congress e Iniziativa Viaggi. La partecipazione all’evento sarà interamente gratuita. Il Concorso si rivolge agli appassionati di fotografia residenti sul territorio nazionale italiano ed è dedicato all'indimenticabile fotoreporter messinese che, attraverso i suoi scatti, ha delineato la storia culturale, artistica e sportiva di Messina e provincia. I partecipanti, con età minima 14 anni, sono invitati ad attenersi al tema indicato

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nel regolamento e a inviare foto aventi preferibilmente taglio giornalistico (segnalazione, cronaca, reportage, inchiesta ecc.), descrivendo “i fatti attraverso le immagini”. Il tema scelto quest’anno è la legalità, con cui s'intende sottolineare come il rispetto delle leggi sia l'unica direzione verso una pacifica e ordinata convivenza sociale. Gli appassionati di fotografia dovranno rappresentare attraverso i loro scatti, e nel modo più espressivo possibile, il concetto di legalità, facendo riferimento alle proprie esperienze personali (iniziative cittadine, manifestazioni, eventi pubblici, fatti di cronaca etc…) impersonando, pertanto, il ruolo del fotoreporter. Ad esempio potranno essere trattati i seguenti argomenti: giustizia, criminalità, mafia, rispetto della legge, violenza, inciviltà, carceri, innocenza.


Alimentazione

Cimiteri

“Sustainable Food in Urban Communities” Nuova ditta appaltatrice

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roseguono le attività del progetto “Sustainable Food in Urban Communities” (Alimentazione Sostenibile nelle Comunità Urbane), presentato dal Comune di Messina, insieme ad altre 9 città (Bruxelles Lead Partner) all’interno del programma europeo URBACT II. Ad Atene, nel corso dei lavori che si sono svolti il 5 e 6 febbraio scorsi, è stata presentata una sintesi del Piano d’Azione Locale con 6 progetti chiave condivisi con il gruppo supporto locale messinese. Messina ha inoltre partecipato ad un workshop aggiuntivo dal titolo

“Economia Sociale ed Alimentazione Sostenibile”. Per l'Amministrazione comunale hanno preso parte al meeting internazionale, Daniela Catanoso e Giacomo Villari, rispettivamente coordinatore locale del progetto e coordinatore del gruppo di Supporto Locale, e Domenica Cordima, per Slow Food Giovani.

Sanità

“Home Care Premium 2014”

Viabilità Lo Scout nel centro storico

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Comuni che fanno parte del Distretto socio-sanitario D26, con Messina capofila, hanno aderito a “Home Care Premium 2014”, progetto dell'Inps, gestione ex Inpdap, che prevede interventi di assistenza domiciliare di supporto alla non autosufficienza ed allo stato di fragilità. Saranno almeno 50 gli aventi diritto al sostegno necessario rivolto a dipendenti e pensionati pubblici, utenti della gestione Inps (exInpdap), ai loro coniugi convi-

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er l'espletamento degli adempimenti connessi con l'avvicendamento tra la precedente impresa e la nuova ditta appaltatrice dei lavori di polizia mortuaria, subentrata lo scorso lunedì 2, il dipartimento Servizi cimiteriali comunica che la calendarizzazione delle operazioni di seppellimento subire ritardi e rallentamenti transitori.

venti e familiari di primo grado (genitori e figli) non autosufficienti, residenti nell'ambito del Distretto sociosanitario D26, per un importo complessivo di circa 400 mila euro. E' la prima volta che il Comune di Messina aderisce al progetto, di cui sarà tutor il Comune di Ragusa.

a lunedì 9 a domenica 15 il dispositivo veicolare “scout”, in dotazione alla Polizia municipale di Messina, per il rilevamento con fotocamera di violazioni al codice della strada, in materia di divieti di sosta, sarà utilizzato quotidianamente e in via prevalente nel centro storico. Il servizio sarà effettuato alternativamente sul viale San Martino, nelle vie I Settembre, Garibaldi, C. Battisti, La Farina e corso Cavour.

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Foto notizia di Peppe Saya

Messina - 5 Febbraio 2015 L'Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica Federale Democratica d'Etiopia, Mulugeta Alemseged Gessese, accompagnato dal Ministro Consigliere, Henok Habtegebrial Gebrewold, è stato accolto in visita di cortesia a Palazzo Zanca dal sindaco, Renato Accorinti.

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foto Peppe Saya WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Provincia a cura di Marilena Faranda

Sanremo

Tutti uniti per mostrare le tipicità della nostra terra

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i è svolta la conferenza stampa di presentazione sulla partecipazione della Provincia messinese a Sanremo, promossa dall’associazione culturale turistica – “Prima Sicilia”, il cui presidente è il giornalista Massimiliano Cavaleri, che vede Messina con alcuni Comuni della sua provincia presenti per la terza volta a Sanremo. Cavaleri in occasione dell’Expo Sanremo 2015, ha curato la stesura di un libro “La Ricetta del Sindaco” , in cui sono state raccolte 108 ricette, per ogni Comune della provincia, fornite da ciascun Sindaco, simbolo tangibile dell’unità provinciale, come ha sottolineato anche il Commissario Romano.

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“Abbiamo aderito a questa iniziativa, nonostante le difficoltà economiche, asseriscono i sindaci, per promuovere la nostra terra. Il nostro, infatti, non è un turismo stanziale vengono a vedere dei monumenti e se ne vanno, perciò dobbiamo attirare i turisti con un progetto comune”

La Provincia di Messina, afferma il Commissario Romano, vive senza soldi, ma ormai ci cimentiamo nel vivere, sfruttando ogni piccola risorsa. Saremmo lontani dal promuovere azioni come queste, che sono volte alla promozione turistica. Quello che vogliamo esportare è l’enoteca provinciale che vende ai produttori locali ed è quotata su Tripadvisor, divenendo soggetto turistico. Il patrimonio di piccoli borghi che hanno delle specificità che, pur essendo di nicchia, sono ormai quelli più ricercati. Al progetto si è aggiunto il Comune di Fondachelli Fantina, rappresentato dall’Assessore allo sport e spettacolo, Gioconda Grasso, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione fra i Comuni limitrofi per portare avanti un percorso di sviluppo turistico. Abbiamo importanti strutture ricettive, dice, ma da soli non ce la possiamo fare. Il turismo deve essere un modo, per far riscoprire e far rivivere le bellezze della nostra terra. Il Comune di Saponara, rappresentato da Giovanni Liotta , che spiega, da noi tipico è il carnevale storico, riconosciuto fra i carnevali della Sicilia, non ha carri allegorici, ma maschere umane. Presente anche il Sindaco di Salina, Massimo Lo Schiavo, che per il terzo anno consecutivo partecipa col il Salina MareFestival, uno dei maggiori eventi riconosciuto anche in campo nazionale, che promuove ulteriormente il turismo. All’evento anche l’Associazione “Non solo cibus” di Fabrizio Scaramuzza ed il rappresentante gruppo eventi per la Sicilia, Giuseppe Contarino, il sostenitore dell’evento Damiano Malfi e le giovani artigiane Federica La Malfa ed Eleonora Verde di Effe Creation, che realizzano creazioni esclusive ispirate alla Sicilia. Il primo appuntamento di Sanremo, per Messina, si è tenuto il 6 febbraio alla Camera di Commercio, “Aspettando Sanremo”, fra gli ospiti: i Sindaci che parteciperanno alla manifestazione nazionale, i cantanti: Costanza Scalla, Danillo Rabboni , Giuseppe Mastrojeni, Anna Laura Princiotto; i vincitori dell’ultima edizione di MareFestival Salina Valentina Allegra ed il duo di danza Chiara Alessandro e Asia Ocello, che si esibiranno anche mercoledì 11 a Casa Sanremo Lancome, con una coreografia sulla base di “Volare” di Domenico Modugno, uno dei simboli di Sanremo. Il successivo evento sarà sabato 14 a Sanremo con la presentazione del libro La ricetta del Sindaco, la madrina della giornata Agata Patrizia Saccone, presidente di TaoModa e direttore di M il Magazine. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Contributi regionali alle associazioni di volontariato 30 Associazioni di Protezione Civile della provincia di Messina chiedono chiarimenti al Dipartimento Regionale

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ltre 30 associazioni di volontariato di Protezione civile della provincia di Messina, convocate dal presidente del Cesv - Centro Servizi per il Volontariato, Santi Mondello, si sono riunite lo scorso 31 gennaio nella sede del Cesv a Messina. In primo piano l'obiettivo di discutere e dibattere insieme sulle criticità e le problematiche che quotidianamente si affrontano sul territorio e nei rapporti con le istituzioni. "Il volontariato di protezione civile opera in stretta sinergia con il Dipartimento regionale e provinciale di Protezione civile, facendosi carico costantemente di spese che con gravi ritardi vengono solo in parte rimborsate dagli organismi competenti. In particolare – scrivono in una nota le organizzazioni di volontariato – le associazioni hanno potuto riscontrare che, nella data del 31 dicembre 2014, sono stati pubblicati sul sito del Dipartimento Regionale di Protezione

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Civile (D.R.P.C.) i decreti relativi ai rimborsi e contributi, per gli anni 2012 e 2013 (priorità I e II), a favore di tutte le associazioni di volontariato della Regione Siciliana ad esclusione delle organizzazioni della provincia di Messina. Si tratta di una grave mancanza di rispetto – continua la nota delle associazioni – nei confronti delle realtà associative di volontariato e di quei volontari che mettono a disposizione il proprio tempo in maniera gratuita a sostegno del benessere della collettività. Di conseguenza, le associazioni di volontariato, riunitesi a Messina, hanno concordato unitariamente di richiedere ufficialmente, singolarmente, chiarimenti al Dipartimento Regionale di Protezione civile, riservandosi di programmare ulteriori azioni di protesta qualora la questione emersa non trovasse rapida e soddisfacente conclusione".


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Sicila a cura di Dario Buonfiglio

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"I depuratori? Colpa dei Comuni siciliani"

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C'è chi si continua ad accanire nel voler attribuire alla Regione la responsabilità relativa alla mancata attuazione di un miliardo di investimenti nei depuratori. E lo fa senza alcuna documentazione né conoscenza dei fatti". Non ci sta il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. "Nell'accordo tra Regione e Stato stipulato tra ministero dell'Economia, dell'Ambiente e assessorato regionale all'Ambiente e Acqua e rifiuti - spiega -, è scritto chiaramente che le somme sono assegnate ai Comuni e che i finanziamenti relativi vengono erogati a questi ultimi sulla base della presentazione di progetti esecutivi. Soggetti attuatori sono dunque i Comuni su cui insiste il depuratore, in alcuni casi cittadino in altri consortile. In tal caso il Comune capofila è quello su cui insiste l'opera. Il dipartimento acqua e rifiuti continua il governatore - ha sollecitato molti Comuni e in alcuni casi ha avviato interventi sostitutivi per le opere. Alla Regione, dunque, l'unica competenza che ha dato lo Stato su questa materia, è il trasferimento delle risorse. Ora, tentare lo scaricabarile e dire che la Regione è stata commissariata vuol dire negare un'evidenza contraddetta dalla documentazione in nostro possesso. Anche gli Ato non c'entrano nulla perché, nel caso dei depuratori, non sono stati individuati tali enti come soggetti attuatori. Ribadiamo che questi sono i Comuni".

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Gestione europea ed efficiente di quelle risorse chiamate rifiuti

Le proposte di Zero Waste Sicilia

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resso il Teatro Municipale di Misterbianco (CT), Domenica 8 Febbraio, alle ore 10, l’associazione regionale Zero Waste Sicilia, nel corso della assemblea annuale, presenterà le proposte in oggetto, a soci, cittadini, associazioni, comitati ed ospiti istituzionali. Seguirà un dibattito pubblico. Gli inviti sono stati estesi a tutti i sindaci siciliani, l’ANCI, l’assessorato all’Energia e servizi di pubblica autorità, al dipartimento regionale Acqua e Rifiuti, politici e portatori di interesse. La scelta di Misterbianco non è casuale, perché è un luogo simbolo (la discarica di contrada Valanghe d’inverno) di una gestione dissennata, inquinante, antieconomica e antiecologica dei materiali postconsumo. E dire che se la gestione di questi beni seguisse le strade indicate dall’Europa, in Sicilia sarebbe possibile ricavare, dai 2.500.000 ton/anno di rifiuti prodotti, circa 90 milioni di euro/anno e creare 5000 posti di lavoro stabile. Invece queste RISORSE PUBBLICHE sono getta-

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te via ed inquinano suoli, acque ed aria con l’aggravante che ai contribuenti lo smaltimento costa dai 200-250 milioni/anno solo per entrare in discarica, ed altrettanti per la gestione, trasporto, manutenzione, profitti dei gestori della raccolta, ecc.. Inoltre l’attuale sistema non rispetta neppure le direttive europee (recepite in leggi italiane!) quindi è illegale ed esposto a pesanti sanzioni europee. Ma una gestione alternativa per valorizzare questi beni è possibile, ed è realizzabile in tempi relativamente brevi. Una gestione che sia rispettosa dell’ambiente, che migliori la qualità della vita dei siciliani e che ne tuteli le loro tasche. Che non trasformi i rifiuti da risorsa pubblica, quindi di noi tutti, in lucro di pochi. Noi proveremo ad illustrare queste proposte domenica 8 mattina e speriamo che cittadini ed amministratori possano e vogliano intervenire e partecipare, allo scopo di generare quella volontà politica che è la necessaria base per l’innovazione.


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“Sblocca Italia per sbloccare la Sicilia” Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, a Palermo

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i terrà venerdì 13 febbraio a Palermo presso la Sala Stella Maris – Porto di Palermo, a partire dalle 11.30, l’incontro sul tema: “Sblocca Italia per sbloccare la Sicilia”, organizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dall’Autorità portuale di Palermo e dall’Ordine degli Ingegneri di Palermo. L’incontro promuove una riflessione comune su aspetti legati allo sviluppo del sistema infrastrutturale siciliano con particolare attenzione alle problematiche della portualità e della logistica, settori strategici per la ripresa. L’apertura dei lavori è affidata al Presidente dell’Autorità portuale di Palermo, Vincenzo Cannatella, la chiusura al Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini. Interverranno: Rosario Crocetta, Presidente della Regione siciliana, Giovanni Pizzo, Assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Dario Lo Bosco, Presidente Rete italiana ferroviaria spa, Alessandro Albanese, Presidente Società degli Interporti siciliani, e Giovanni Margiotta, Presidente Ordine degli Ingegneri di Palermo.

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News r

ISAF Regional Comma Contingente M

Diario A

10 febbraio 2015 - Herat

A Herat un laboratorio per le indagini sulla scena del crimine Questa mattina, a Herat, è stato inaugurato un nuovo laboratorio per le indagini forensi, alla cerimonia presenziata dal Comandante del Train Advise Assist Command West (TAAC-W), Generale di Brigata Maurizio Angelo Scardino, hanno preso parte le maggiori autorità civili e militari della regione occidentale dell’Afghanistan. Il laboratorio posto alle dipendenze del Ministero degli Interni, servirà alle forze di polizia afghane (Afghan National Police) per la ricerca di prove sui corpi di reato attraverso le analisi degli elementi rinvenuti sulla scena del crimine. La nuova struttura, ove attualmente lavorano 14 operatori afgani qualificati, è stata dotata di sofisticate apparecchiature all’avanguardia ed è suddivisa, principalmente, in tre sezioni. Nella prima si possono svolgere controlli ed accertamenti per la verifica delle impronte digitali tramite rilievi dattiloscopici. La seconda sezione è dedicata allo studio della balistica sulle munizioni utilizzate durante un crimine e rinvenute sul luogo dell’evento. La terza sezione è destinata a laboratorio di analisi chimico-scientifiche sulle tracce biologiche, organiche e inorganiche, che possono fornire elementi e valutazioni di rilievo per dare seguito alle indagini ed alla risoluzione delle stesse. Il Forensic Lab di Herat, oltre a rappresentare indispensabile supporto tecnico nell’incremento dell’attività scientifica per lo sviluppo delle indagini, consentirà la riduzione delle tempistiche per i responsi delle analisi, fin ora svolte unicamente dal laboratorio di Kabul, dando così man forte alle forze di polizia che potranno contare su due poli di eccellenza. Il Generale Scardino nel corso del suo intervento ha affermato che “la lotta alla criminalità e al terrorismo di ogni matrice ha bisogno di strumenti sempre più efficaci, ed il nuovo Laboratorio rappresenta un supporto determinante in un sistema integrato di contrasto ai nemici dell’Afghanistan”. L’attività del laboratorio sarà incrementata anche dai corsi svolti dal personale del Police Advisor Team, che continueranno a svolgersi, a favore del personale dell’ANP.

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release

and West – Afghanistan Militare Italiano

Afghano

A Herat un laboratorio per le indagini sulla scena del crimine

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Galleria d’arte di Vittoria Arena

Intervista

Il naif in gioco di Carmen Crisafulli Nota bibliografica di Carmen Crisafulli Carmen Crisafulli s’immerge in una atmosfera culturale ampia e diramata. La prima importante formazione avviene con il ‘naif’ con una notevole semplificazione concettuale, dove va a rappresentare la vita quotidiana più umile, quella poetica e magica delle donne in chiave favolistica, sino ad arrivare a un simbolismo figurato. Per la pittrice l’arte non è alla ricerca di un bello o di un brutto assoluto, ma dell’assoluta realtà e verità, dove tutti gli elementi necessari vengono ridotti ad una forma modesta e intensa con pennelli e immagini. Ciò che caratterizza le opere dell’artista sono il colore, tonale atmosferico e soprattutto la sua diretta spontaneità stilistica. E’ proprio con tali presupposti riflessivi che la Crisafulli si muove con sicura autonomia consolidando sempre più il proprio linguaggio dell’arte.

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La tua ricerca è basata in primis sulla percezione visiva o nella conoscenza delle teorie del colore? Ritengo entrambe le cose, quando vedo una tela bianca, rifletto e la partorisco prima che essa sia finita. La figura del muralista la vedi come una nuova identità da ridare all’artista, fuori dagli schemi? No, ho realizzato oltre duecento murales in giro per l’Italia e altri all’estero, penso che sia una galleria sotto le stelle fruibile a tutti coloro che vogliono riempirsi gli occhi di arte. La tua pittura nell’ambito del linguaggio femminile è più realtà o finzione? E’ una realtà concreta anche perché vado ad affrontare i temi sociali: i disagi, le discriminazioni, l’amore e la violenza subita. Una pittrice che hai sempre ammirato? Mi è sempre piaciuta la Frida Khalo, e seguo anche la pittrice contemporanea americana, Sheila Wolck. Riflessiva o virtuosa? Mi ritengo più riflessiva, non mi butto d’impeto nelle cose, pondero, affronto la vita non solo con l’istinto ma anche con la testa. Le tue tele al Museo International de Arte Naif l’Ile France di Parigi e al Museo International de Arte Naif Joèn in Spagna è stato un sogno o ambivi che fossero esposte in questi musei?


Una realtà che si è avverata, mi ha fatto piacere gratificandomi, ho vinto dei concorsi che mi hanno permesso di accedere all’esposizione delle mie opere. Un posto in cui ti piacerebbe andare e perché? Il mio sogno è quello di andare a Parigi, la città europea dell’arte. Che cosa hai imparato dall’Amore? Una volta credevo che non si potesse vivere senza amore, oggi la penso diversamente, ho l’amore che nutro per i miei figli e per i miei nipoti, ho l’amore per l’arte che riempie la mia stessa vita. Il tuo più grande errore? Risale a molti anni fa, non ho saputo sfruttare la notorietà del momento, non ho valorizzato l’agente che mi volesse lanciare sul mercato. Una cosa bella nell’essere di te? Ingenua, determinata, onesta e molto leale con le persone che mi circondano.

foto di Antonio De Felice

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Cultura

Museo regionale di Messina

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unedì 16 Febbraio, alle ore 18:30, si terrà, presso la Biblioteca “Padre Egidio Lo Giudice” (Chiesa del Carmine), il quarto appuntamento all’interno del ciclo degli incontri, organizzato dai giovani, sul tema “Per un nuovo Umanesimo: Cittadini e Cristiani”. L’incontro, che si svolge in collaborazione con l’associazione “Una Famiglia per Amico”, ha per titolo “«Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini». L’uomo di fronte all’uomo: migranti e accoglienza”. Nella scelta del tema di tutti gli incontri i giovani hanno preso spunto dalle indicazioni che l’Arcivescovo di Messina, Mons. Calogero La Piana, ha fatto pervenire a tutte le comunità parrocchiali all’inizio dell’anno pastorale. Nel biennio 2015-2016 il tema su cui si riflette è “Briciole che saziano” che riprende l’episodio evangelico della donna cananea (Mt 15,21-28). Come documenta l’incontro con la donna straniera, siro-fenicia, accogliendo la richiesta di guarirne la figlia, Gesù rivede il suo modo di considerare gli stranieri “non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”, cioè persone impure non dal versante morale o etico, bensì da quello etnico-religioso, e di lodarne la fede. Da un versetto del Vangelo prende inizio il titolo di questo incontro che vedrà l’intervento di Suor Maria Diodata Guerrera, Superiora dell’Istituto “Figlie

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Beni culturali il M5s presenta modifiche alla legge regionale sullo sbigliettamento

Ad oggi, l’art. 7 della legge regionale n. 10 del 1999 destina ai Comuni il 30% degli introiti derivanti dalla vendita di biglietti per l'ingresso ai beni culturali regionali. I Comuni dovrebbero poi riutilizzarli a favore degli stessi siti culturali

del Divino Zelo”, presso la Casa Madre di Messina, insieme alla testimonianza di una famiglia che sta accogliendo temporaneamente due ragazzi tramite l’istituto dell’affido familiare. «La scelta dell’icona biblica della donna cananea (Mt 15,2128) ha scritto l’Arcivescovo Calogero La Piana nel messaggio a tutte le comunità di Messina esprime, nel contesto del brano evangelico, l’impegno di “sconfinare” dai limiti del nostro abituale servizio pastorale realizzando quella ”chiesa in uscita” a cui spesso Papa Francesco fa riferimento; indica l’umano che si “affaccia” nel nostro cammino, che invoca aiuto, che provoca i nostri schemi e le nostre sicurezze, che chiede le briciole del nostro pasto per potersi saziare». Dopo giorno 16, i pomeriggi in Biblioteca proseguiranno sino a Maggio, con la partecipazione dei docenti dell’Università di Messina Luigi D’Andrea, professore di Diritto Costituzionale (4 Marzo), Giuseppe Giordano, professore di Storia della Filosofia (23 Marzo), Antonio Baglio, professore di Storia Contemporanea (4 Maggio), e di Vincenzo Crupi, professore di Letteratura Italiana presso l’Università per stranieri “D. Alighieri” di Reggio Calabria (15 Aprile). La Biblioteca "Padre Egidio Lo Giudice" apre, per consultazioni, prestiti e per lo ScambiaLibro, ogni Domenica mattina, dopo la Santa Messa delle ore 11 e ogni Giovedì, dalle ore 17:30 alle ore 18:30. Inaugurata il 13 luglio del 2013, e gestita dai giovani della Parrocchia, possiede oltre 3000 volumi, divisi in 22 sezioni, fra le quali alcune di natura religiosa (come Teologia, Scrittura, Spiritualità, Patristica, Storia della Chiesa, Carmelo, Mariologia, Vita e opere di santi, beati e religiosi) e altre di diverso indirizzo (come Letteratura, Letteratura per ragazzi, Storia-Arte-Filosofia e Messina). La Biblioteca è intitolata a Padre Egidio (Salvatore) Lo Giudice (1917-2006), frate carmelitano, vissuto a lungo nella comunità di Messina e grande amante della lettura, i cui volumi hanno notevolmente incrementano il già presente patrimonio librario. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Prof. di Greco Estinto o in via di estinzione?

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ggi si fa un gran parlare del Liceo Classico, purtroppo male. Lo si condanna, si accusa di essere una scuola “fuori moda”, d’élite, inutile e dispendiosa. Ma la mia esperienza personale è ben diversa. Pur avendo 47 anni (non penso siano tanti) appartengo ad un’epoca in cui frequentare o insegnare al Liceo Classico era motivo di vanto. Ci tengo a precisare che vanto non è sinonimo di hybris ovvero di arroganza e manie di superiorità poiché, al contrario, il primo valore trasmessomi dal Classico è stato l’umiltà. L’umiltà di accostarmi a qualunque classico o essere umano cercando di carpirne, con serenità ed equilibrio, l’humanitas che accomuna tutti gli esseri viventi di qualunque epoca, estrazione sociale o indirizzo scolastico frequentato. Sono certa che mi si obietterà “a che serve oggi lottare per un ideale, pensare, amare, mettersi in discussione e cercare di cambiare la politica del proprio paese?” Oggi è utile saper montare e smontare un motorino, creare un impianto elettrico, cambiare un tubo o fare torte a sette piani di straordinaria bellezza. Condivido tutto ciò, “l’umanità è bella perché è varia” diceva un antico proverbio, ma noi stia-

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o tyrannosaurus rex? mo andando incontro ad una società di soli operai, futuri cassintegrati e disoccupati! Il boom di iscrizioni all’Industriale deve far riflettere i genitori che, un tempo, erano pronti a qualunque sacrificio pur di far studiare i propri figli per garantire loro un futuro migliore. Oggi l’attacco più forte contro il Liceo Classico viene anche dai genitori che garantiscono ai figli agi e comodità, i-phone, motorino, macchinetta, viaggi ed abiti firmati, ma ritengono eccessivo ed inutile investire sulla cultura e la formazione dei propri figli. È meglio che imparino un mestiere, un’arte; ma, mi chiedo, dopo aver avuto il famoso diploma desiderato, cosa faranno? Per loro sarà così semplice e naturale entrare nel mondo del lavoro? E, se è così, perché il tasso di disoccupazione è tanto alto? L’Università fa paura, è vero; condivido questo timore. I quattro anni di un tempo della maggior parte delle facoltà sono diventati cinque (tre più due con l’invenzione della specialistica), le tasse continuano ad aumentare e la laurea non dà alcuna garanzia, ma in ogni società che si rispetti, di ogni epoca, c’è sempre stato bisogno della forza lavoro e delle menti pensanti. La classe politica attuale sta facendo in modo di estinguere le menti pensanti perché governare o meglio tenere a bada un popolo non pensante è molto più semplice e comodo per curare i propri interessi e non quelli della comunità. Ritengo che, ancora di più oggi, investire sulla cultura dei propri figli sia il migliore investimento; è una questione di priorità. Io per prima non ho mai sentito il bisogno dell’abito firmato, del cellulare all’ultima moda, della vacanza all’estero o del gioiello costoso, ma è vitale e basilare per me la presenza costante nella mia vita dei libri, tesori inestimabili. Ho cresciuto i miei figli e da ventiquattro anni mi prendo cura dei miei alunni cercando di trasmettere loro quei valo-

ri su cui ho fondato la mia esistenza e che ho fatto miei prendendoli dai classici: il rispetto degli altri, la solidarietà, la tolleranza, la sacralità dell’ospite, il pathos, l’amicizia, l’amore, la fedeltà, l’onestà, la libertà in tutte le sfaccettature, la democrazia, l’importanza della parola e del dialogo, la forza di volontà, lo spirito di sacrificio, la temperanza, la fermezza, il senso della misura, la bellezza interiore. Ma, mi chiedo, oggi qualcuno sa cosa sia la bellezza interiore? Nell’epoca in cui sentiamo di tredicenni che si prostituiscono, politici collusi con la mafia, kamikaze che si fanno esplodere, il terrorismo che impera, madri che uccidono i figli, figli che uccidono i genitori e mariti che uccidono le mogli, ci chiediamo veramente verso dove stiamo andando? L’uomo sta uccidendo l’uomo in virtù di cosa? Sete di potere, ambizione, interessi economici… e la bellezza interiore che fine ha fatto? Forse è il caso che ci fermiamo a riflettere, che ci guardiamo dentro, che ritorniamo ad imparare a pensare, “cogito, ergo sum” (Cartesio). I miei cari ed amatissimi classici non mi hanno mai tradita nel corso della mia vita e mi sono stati accanto in qualunque situazione, anche drammatica; mi hanno dato la forza di andare avanti e di combattere per i miei ideali. Ho provato in prima persona la drammaticità della scelta di Antigone, l’amore profondo di Alcesti, il dolore sordo di Didone, la rassegnazione di Creusa, l’ignoranza di Socrate, i dubbi esistenziali di Dante, l’accidia di Petrarca, l’insofferenza di Alfieri, le illusioni di Foscolo, i dubbi religiosi di Manzoni, la catena sociale di Leopardi, l’inettitudine dei personaggi sveviani, i centomila volti di Pirandello. Mi sono persa e ritrovata leggendo Seneca e Cicerone, Saffo e Catullo, Quasimodo e Montale; ho sognato di viaggiare con Omero ed Apollonio e ho acquisito, senza accorgermene, un’apertura mentale WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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che oggi si vuole eliminare. È una sensazione molto difficile da descrivere a parole, ma è come se dentro di me continuassero a vivere i pensieri, i valori, gli ideali di coloro che hanno segnato il nostro passato; mi fanno sentire ricca, di una ricchezza vera che nessuno mi potrà mai portare via, che può aumentare all’infinito e che è giusto condividere con gli altri, soprattutto con i giovani che saranno i futuri cittadini, i politici, i governanti di domani. Fino a pochi anni fa non era necessario “orientare” i ragazzi in uscita dalla scuola media nella scelta della scuola superiore. Oggi l’Orientamento è una “guerra” tra le scuole senza esclusione di colpi e chi, purtroppo, esce sconfitto è proprio il Liceo Classico. Ma quest’ultimo lo scorso 16 Gennaio con la “Notte bianca”, a livello nazionale, ha dimostrato che ESISTE, è vivo e vitale e non desidera altro che tornare a formare le future generazioni. Qualche settimana fa ho letto un articolo scritto da una collega di Lettere che dichiarava che le materie che insegnava erano inutili nell’epoca di Internet e che in classe parlava sola dal momento che i suoi alunni non la ascoltavano. Mi sono indignata perché in parte la responsabilità della crisi del Classico è anche nostra. Come può un docente (e ce ne sono tanti) “marciare” contro la formazione umanistica? La cultura non è settoriale. Mi permetto di far notare alla collega che forse il metodo, il tono di voce, la scelta delle tematiche da trattare e ancora di più la sua reale partecipazione attiva alla lezione è carente. Oggi più che mai è fondamentale coinvolgere gli alunni facendoli diventare protagonisti in ogni fase dell’attività didattica, dalla scelta degli argomenti all’analisi, chiedendo sempre il loro punto di vista e stimolando continuamente il loro spirito critico. Inoltre, a proposito del valore della cultura, lo scorso novembre ho partecipato ad un convegno internazionale intitolato “Il classico nel terzo millennio” dove, mi permetto di dire, che il prof. Francesco Sabatini (illustre linguista, filologo, lessicografo e presidente emerito dell’Accademia della Crusca) dimostrasse il valore inestimabile della cultura classica e la sopravvivenza delle cosiddette

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lingue morte, il latino ed il greco, nell’uso corrente dell’italiano era scontato e doveroso, ma che il prof. Edoardo Boncinelli (fisico, genetista, presidente del comitato scientifico di “Bergamo Scienza” , già direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi avanzati di Trieste, professore ordinario di Biologia presso l’ateneo Vita Salute San Raffaele di Milano e membro dell’Accademia Europea e dell’Organizzazione Europea per la Biologia Molecolare) affermasse di avere una mente scientifica ma un cuore classico e che non c’è frattura fra scienza e letteratura, è stata per me la più grande gioia e soddisfazione nei confronti di chi, soprattutto educatori e formatori di ogni ordine e grado, afferma, purtroppo troppo spesso, che studiare i classici non serva a nulla. Io ritengo invece che sarebbe preferibile inserire la conoscenza della civiltà greco-romana in tutti gli indirizzi scolastici, anche se non attraverso lo studio complesso e articolato della struttura morfologica delle due lingue antiche, specifico del Liceo Classico, ma in traduzione italiana. E sarebbe auspicabile creare una rete di “salvataggio” dei Licei Classici, a livello nazionale, per una più proficua e vantaggiosa collaborazione. La democrazia, l’arte, la politica, la medicina, la lirica, il teatro, la danza, la filosofia, il diritto, l’oratoria… nascono in Grecia e arrivano fino a noi; il greco e il latino sopravvivono nell’italiano e noi oggi cosa facciamo? Cancelliamo tutto con un colpo di spugna? E noi, cultori ed amanti del mondo antico, dobbiamo rassegnarci, diventare magari i personaggi di un nuovo episodio del noto film “Una notte al museo” per tornare a vivere di notte declamando i versi dei lirici antichi e limitarci a sorridere di giorno nella condizione di statue mummificate con accanto la targhetta esplic a t i v a “Esemplare di prof. di Greco, risalente al XX secolo”. E no. Io non ci sto!!! Prof.ssa Patrizia Itri Liceo Classico WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Migranti ed accoglienza Incontro alla biblioteca “P. Egidio Lo Giudice”

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unedì 16 Febbraio, alle ore 18:30, si terrà, presso la Biblioteca “Padre Egidio Lo Giudice” (Chiesa del Carmine), il quarto appuntamento all’interno del ciclo degli incontri, organizzato dai giovani, sul tema “Per un nuovo Umanesimo: Cittadini e Cristiani”. L’incontro, che si svolge in collaborazione con l’associazione “Una Famiglia per Amico”, ha per titolo “«Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini». L’uomo di fronte all’uomo: migranti e accoglienza”. Nella scelta del tema di tutti gli incontri i giovani hanno preso spunto dalle indicazioni che l’Arcivescovo di Messina, Mons. Calogero La Piana, ha fatto pervenire a tutte le comunità parrocchiali all’inizio dell’anno pastorale. Nel biennio 2015-2016 il tema su cui si riflette è “Briciole che saziano” che riprende l’episodio evangelico della donna cananea (Mt 15,21-28). Come documenta l’incontro con la donna straniera, siro-fenicia, accogliendo la richiesta di guarirne la figlia, Gesù rivede il suo modo di considerare gli stranieri “non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”, cioè persone impure non dal versante morale o etico, bensì da quello etnico-religioso, e di lodarne la fede. Da un versetto del Vangelo prende inizio il titolo di questo incontro che vedrà l’intervento di Suor Maria Diodata Guerrera, Superiora dell’Istituto “Figlie

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del Divino Zelo”, presso la Casa Madre di Messina, insieme alla testimonianza di una famiglia che sta accogliendo temporaneamente due ragazzi tramite l’istituto dell’affido familiare. «La scelta dell’icona biblica della donna cananea (Mt 15,21-28) ha scritto l’Arcivescovo Calogero La Piana nel messaggio a tutte le comunità di Messina esprime, nel contesto del brano evangelico, l’impegno di “sconfinare” dai limiti del nostro abituale servizio pastorale realizzando quella ”chiesa in uscita” a cui spesso Papa Francesco fa riferimento; indica l’umano che si “affaccia” nel nostro cammino, che invoca aiuto, che provoca i nostri schemi e le nostre sicurezze, che chiede le briciole del nostro pasto per potersi saziare». Dopo giorno 16, i pomeriggi in Biblioteca proseguiranno sino a Maggio, con la partecipazione dei docenti dell’Università di Messina Luigi D’Andrea, professore di Diritto Costituzionale (4 Marzo), Giuseppe Giordano, professore di Storia della Filosofia (23 Marzo), Antonio Baglio, professore di Storia Contemporanea (4 Maggio), e di Vincenzo Crupi, professore di Letteratura Italiana presso l’Università per stranieri “D. Alighieri” di Reggio Calabria (15 Aprile). La Biblioteca "Padre Egidio Lo Giudice" apre, per consultazioni, prestiti e per lo ScambiaLibro, ogni Domenica mattina, dopo la Santa Messa delle ore 11 e ogni Giovedì, dalle ore 17:30 alle ore 18:30. Inaugurata il 13 luglio del 2013, e gestita dai giovani della Parrocchia, possiede oltre 3000 volumi, divisi in 22 sezioni, fra le quali alcune di natura religiosa (come Teologia, Scrittura, Spiritualità, Patristica, Storia della Chiesa, Carmelo, Mariologia, Vita e opere di santi, beati e religiosi) e altre di diverso indirizzo (come Letteratura, Letteratura per ragazzi, StoriaArte-Filosofia e Messina). La Biblioteca è intitolata a Padre Egidio (Salvatore) Lo Giudice (1917-2006), frate carmelitano, vissuto a lungo nella comunità di Messina e grande amante della lettura, i cui volumi hanno notevolmente incrementano il già presente patrimonio librario. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Spettacoli

Un guaritore tra luci ed ombre “Il guaritore” in scena al Teatro Vittorio Emanuele

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no spettacolo breve ma intenso quello de “Il guaritore” in scena al Teatro Vittorio Emanuele dal 5 all’ 8 Febbraio. Al centro dell’azione un anziano che si presenta al pubblico in vestaglia, con il colletto della camicia sporco, carico di tutti i mali del mondo. È lui il “guaritore”, colui che sebbene non ci veda quasi più riesce ancora a guarire le anime delle persone. La guarigione non è, però, come il protagonista, dal marcato accento pugliese, spiega più volte al fratello che mal sopporta, una formula magica ma è conseguenza del mettere in relazione più storie, dell’unirle tra loro perché acquistino nuova vita. Perché ciò avvenga, ogni individuo “malato” deve relazionarsi con l’altro, condividere i propri problemi. Nella realtà attuale si è sempre meno favorevoli ad aprirsi all’altro, ed è da questa triste constatazione che nasce la suddetta pièce teatrale, scritta da Michele Santeramo. A chiedere la “guarigione” sono sulla scena una donna incinta che vuole essere liberata al più presto dal peso inaccettabile che porta dentro di sé, e una strana coppia, composta da un ex pugile, diventato sterile e scemo per qualche pugno di troppo, e una donna, che distrutta dalla

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routine quotidiana desidera disperatamente un “continuatore” delle sue azioni, belle o brutte che siano. Dopo aver ascoltato separatamente le loro storie e dato ai “malati” delle vesti nuove da indossare per affrontare la loro “nuova vita”, il “guaritore” le mette in relazione tra loro, riuscendo così a risolvere i problemi di ciascuno. I tre bizzarri individui gli danno, dunque, ancora una volta la possibilità di mettere in atto i suoi poteri, le capacità che cerca, invano, di trasmettere all’incapace fratello sarto. Sono troppe, però, ormai, le storie che il “guaritore” ha alle spalle, come ricordano le numerose foto sulla scena, storie che sente continuamente rimbombare nella sua mente. Ha bisogno, ha diritto anche lui al riposo, alla pace. Per questa ragione chiede all’ex pugile di sferrargli un pugno che possa liberarlo dalla “schifezza” dell’esistenza. Ed è col corpo del guaritore disteso al suolo che si conclude lo spettacolo, della durata di un’ora circa. Tempo breve ma sufficiente per esprimere il messaggio che si voleva dare, per dire tutto ciò che c’era da dire sull’attività del “guaritore”, interpretato al meglio da Michele Sinisi. Non meno capaci gli altri attori, Vittorio Continelli, Simonetta Damato, Gianluca delle Fontane e Paola Fresa, al centro di un testo dal significato complesso, fatto di dialoghi brevi, interrotti, ripetitivi ma anche di monologhi. Questi ultimi si sono distinti, particolarmente, nella struttura dello spettacolo: alcuni in positivo come quello interpretato dalla donna della strana coppia, Paola Fresa, altri, come quello di Simonetta Damato, in negativo, poiché dagli accenti eccessivamente forti su tematiche come l’aborto che meriterebbero di essere trattate in modo delicato a teatro così come nella realtà quotidiana. Nel complesso ad uscirne vincitore è, sicuramente, il teatro, che diventa terreno di un “gioco” continuo, fatto di battute, di sketch, che lo spettatore resta a guardare senza comprendere da chi sia orchestrato, se dall’autore, dai i personaggi o dagli attori. “Un gioco” dal sapore triste, dal significato complesso che, nonostante la breve durata, induce, comunque, lo spettatore a riflettere, sfruttando nuove potenzialità di uno strumento, quale quello del teatro, che sebbene “invecchi” non smette mai di stupire. Alessia Vanaria WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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“Suicidi?”

Tangentopoli in commedia

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al 12 al 15 febbraio sarà in scena al Vittorio Emanuele “Suicidi?” Tangentopoli in commedia , adattamento teatrale tratto dal libro di Mario Almerighi “3 suicidi eccellenti”, con Fabrizio Coniglio e Bebo Storti. In piena tangentopoli due comuni cittadini italiani, giocando a fare gli ispettori, indagano su “3 suicidi eccellenti” di quel periodo: Castellari, direttore generale degli affari economici del Ministero delle Partecipazioni Statali e consulente dell’Eni, Cagliari, presidente dell’Eni e Gardini, capo indiscusso della Montedison e maggior azionista dell’Eni. Perché le scene dei suicidi sono state alterate? Perché Castellari, Cagliari e Gardini si uccidono proprio il giorno in cui dovrebbero incontrare i magistrati? Hanno tutti e 3 un forte legame con L’Eni. È solo una coincidenza? Il sistema uccide chi all’improvviso diventa inaffidabile?

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Non daremo presuntuosamente la soluzione a questi quesiti, ma insinueremo nello spettatore, con le testimonianze, gli interrogatori, le analisi compiute sul luogo del delitto, le perizie e le autopsie, il dubbio che questi suicidi possano forse essere anche degli omicidi, senza cadere nella retorica, ma usando l’ironia e la forza teatrale della rappresentazione. Nulla di ciò che viene rappresentato è inventato ma è tratto da documenti, dichiarazioni e perizie ufficiali, raccolte con minuziosa scrupolosità dal presidente del tribunale di Civitavecchia Mario Almerighi. Lo spettacolo “Suicidi?” è infatti tratto dal libro “3 Suicidi Eccellenti” di cui Almerighi è l’autore. Ma perché riattraversare quel periodo? Perché riparlarne? Tutti sappiamo che era uso comune, in quegli anni, il "sistema" delle tangenti; il favore all'amico di partito, al sodale, alla persona "vicina" per ideologia e per appartenenza. Una mafia che si stringe attorno all'idea di Patria, ma che poi fa spreco di denaro pubblico. Una classe dirigente e politica che ha perso, se mai l'ha avuto, il senso dello Stato, del "servire il popolo" ma che è invece terrorizzata dal perdere i propri privilegi, dal veder svanire il potere con i privilegi. E così montagne di danaro pubblico vanno in fumo fra gli anni settanta e gli anni novanta, indebitando lo Stato, e quindi i cittadini italiani per i prossimi decenni a venire. Riattraversare quel periodo con queste tre vicende è anche un modo per capire che cosa è il nostro Paese oggi e cosa continuerà ad essere negli anni, se questo “sistema” non verrà smantellato.

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a FLP (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche) settore Università, sta organizzando uno spettacolo musicale di beneficenza a favore della Mensa dei Poveri dell'Istituto Sant'Antonio di Messina che si terrà domenica 15 febbraio 2015, alle ore 18.00, presso il Teatro dell’Aula Polifunzionale della Facoltà di Scienze e Tecnologie dell’Università di Messina, Salita Sperone, 31 - Contrada Papardo. Alla voce e al pianoforte ci sarà Francesca Ariosto, con la partecipazione straordinaria di Arianna. I balletti saranno a cura dello Studio Danza di Mariangela Bonanno. Il programma prevede i brani più belli della musica italiana in una interpretazione particolare al pianoforte, un angolo dedicato alla musica napoletana ed alla musica della tradizione popolare siciliana, in un crescendo sempre più entusiasmante che farà la felicità del

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pubblico maturo ma anche dei più giovani. Per gli appassionati di questo genere di musica è senz’altro un appuntamento da non perdere. Numerosi i riconoscimenti ottenuti dall’Ariosto, diplomatasi in pianoforte presso il conservatorio di musica “Corelli” di Messina, fra cui ricordiamo la vittoria al Festival Nazionale del piano-bar al "501" di Vibo Valentia e l'affermazione alla sesta rassegna pianistica di Capo d'Orlando. E' stata inoltre finalista al Festival di Castrocaro ed è stata premiata nella "Notte delle stelle" per il settore musica a cura del Teatro stabile - Città di Milazzo. Al termine dello spettacolo sarà offerto a tutti i partecipanti un aperitivo rinforzato organizzato dal Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche dell'Università di Messina Per informazioni e ritiro inviti contattare il numero 328-2328034.


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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

Speciale Oscar 2015 La settimana scorsa ci siamo sbilanciati, abbiamo già decretato il nostro vincitore nella categoria più importante dell’Academy. Per noi, e lo ribadiamo, “Gran Budapest Hotel” resta il candidato principale alla statuetta più ambita; ma cerchiamo di entrare nelle maglie della serata del 22 febbraio prossimo, provando ad anticipare alcuni vincitore e analizzare i candidati. Partiamo dallo specificare che esistono due tipologie di premi nella notte degli Oscar, i premi tecnici (quelli più ambiti da chi il film lo ha costruito e progettato) come la regia, il montaggio, la fotografia, etc.; e quelli che potremmo definire “estetici”, quindi i premi agli attori e alle sceneggiature. Sul premio al film, è chiaro, che i parametri debbano fondersi, mescolando tecnicismi a gusto estetico. Oggi puntiamo sull’estetica, e analizziamo chi sarà sul palco Dolby Theatre a ritirare l’ambita statuetta. Del film abbiamo detto, “Gran Budapest Hotel” ci sembra il più completo e favorito principale, non ci rimangeremo quanto detto. Tra le nomination delude “La teoria del tutto”, la storia di Stephen Hawking, il geniale fisico viene raccontato dal film di Steve Marsh ed interpretato magistralmente da Eddie Redmayne, ma alla fine si salva solo lui; la trama risulta appesantita e noiosamente lunga, deludendo oltre le attese. C’è poi “Birdman” storia di un decaduto attore e dell’ossessione del suo unico personaggio, la sua storia spiazza e coinvolge, il film è al numero 2 delle nostre nomination, perfetta la regia di Inárritu; incredibile l’interpretazione di Michael Keaton che torna a splendere tanto da essere il favorito per il miglior attore. Segue “American sniper”, con Clint Eastwood non sbagli mai, la sua storia vera sul cecchino dei Navy Seals interpretato da uno spietato Bradley Cooper, è un continuo pugno allo stomaco, reale, vivo e drammatico. Film che divide, in America non ha avuto il successo di pubblico ma la critica lo esalta. In coda il resto, “Boyhood” piacevole spaccato della società di oggi non convince del tutto; “Selma” tratta l’argomento dei diritti civili americani per i neri, lo zampino di Oprah non potrà, comunque, portare alla statuetta. Più interessanti, ma comunque attardati, “Whiplash” e “The imitation game”; film all’opposto il primo è il sogno di un giovane jazzista; l’altro vede Benedict Cumberbacht (noto per la serie tv “Sherlock”) interpretare Alan Turing il matematico padre dell’informatica. Capitolo attori protagonisti: attenzione a Steve Carell che lascia la comicità per la vera storia di Dave Schultz, lottatore olimpico ucciso dal proprio allenatore. Già detto di Bradley Cooper, perfetto in “American sniper” ma per lui il rischio di “sindrome di Di Caprio” è altissima, tante nomination ma zero vittorie. Redmayne e Cumberbacht sono fotocopie dei loro reali personaggi, il primo soprattutto è un Hawking realistico e si giocherà la statuetta col favorito numero 1, ovvero, Michael Keaton, disturbato e drammaticamente coinvolgente interprete di “Birdman”. È lui il nostro vincitore. Tra gli attori non protagonisti, testa a testa tra J.K. Simmons (“Whiplash) e Edward Norton (“Birdman”), il primo intensissimo e già vincitore del medesimo Golden Globe; l’altro contraltare di Keaton ideale e alla stessa altezza. Settimana prossima per regia, attrici, sceneggiature e tanto altro…

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà Nella mia ora di libertà “Di respirare la stessa aria di un secondino non mi va, perciò ho deciso di rinunciare alla mia ora di libertà, se c’è qualcosa da spartire tra un prigioniero e il suo piantone, che non sia l’aria di quel cortile, voglio soltanto che sia prigione…” L’impiegato è ormai in carcere, il suo tentativo da bombarolo è fallito e per lui si sono aperte le porte della prigione. I toni, ripercorrono quelle della “Canzone del Maggio”, protesta contro il potere e chi lo detiene, meglio rinunciare all’ora di libertà che respirare la stessa aria dei guardiani. “non mi aspettavo un vostro errore uomini e donne di tribunale, se fossi stato al vostro posto…ma al vostro posto non ci so stare…” la sua è una visione ancora non corrotta dal potere, chi lo ha condannato non ha capito il messaggio e lui ne è consapevole come è consapevole che non sarebbe mai potuto essere come loro. “Tante le grinte, le ghigne, i musi, poche le facce tra loro lei, si sta chiedendo tutto in un giorno, si suggerisce, ci giurerei quel che dirà di me alla gente quel che dirà ve lo dico, da un po’ di tempo era un po’ cambiato ma non nel dirmi amore mio…” il pensiero è sempre a lei, la sua amata che ha lasciato per seguire la protesta e rivolta civile e sociale. Tra tanti che lo guardano con ilarità e severità, c’è lei che non lo giudica ma lo ha capito, lo ha visto mutare e sbocciare nella sua protesta ma l’amore, quello, non è mai cambiato. “certo bisogna farne di strada da una ginnastica d’obbedienza …per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni” ecco la denuncia verso la società, tutti allineati ai poteri, si obbedisce al potente e non si comprende che tutti i potenti, chi comanda non è mai dalla parte del popolo. “e adesso imparo un sacco di cose in mezzo agli altri vestiti uguali…ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame” adesso è in mezzo ad altri criminali, non è più un individuo singolo, capisce che tanti si sono macchiati di qualcosa e che, spesso, lo hanno fatto per sopravvivere. “di respirare la stessa aria dei secondini non ci va, e abbiamo deciso di imprigionarli durante l’aria di libertà…per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti” adesso l’impiegato cambia, non più da solo, il testo si trasforma e diventa un noi, “non CI va, e la rivolta nasce così. I prigionieri ribaltano la situazione e incarcerano i loro guardiani, non vogliono scappare ma solo respirare la loro aria, pulita e non “sporcata” dal potere. Il finale è quello dell’inizio dell’avventura dell’impiegato, anche chi crede di non essere coinvolto, chi guarda da lontano non può nascondersi dalla propria coscienza e sarà per sempre coinvolto.

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Storia di un impiegato WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà

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lda Merini, nata nel 1931 a Milano, esordì in poesia precocemente, negli anni Cinquanta, con le raccolte La presenza di Orfeo; Paura di Dio; Nozze romane e Tu sei Pietro. Ugualmente precoce è stata la fortuna incontrata dalla Merini presso la critica, tanto che alcuni suoi testi furono inseriti nell’Antologia della poesia italiana 1909-1949, curata da Giacinto Spagnoletti, e in Quarta generazione. La giovane poesia 1945-1954, a cura di Piero Chiara e Luciano Erba. A proposito delle sue prime raccolte, Maria Corti, nota critica letteraria, ha individuato “una fusione ossimorica di impulsi religiosi ed erotici, cristiani e pagani”, che pure tendono a comporsi in un dettato di limpida chiarezza. A partire dal 1947 si manifestano in lei i segni di una malattia mentale, che, aggravandosi sempre di più con il passare del tempo, la costringerà a trascorrere lunghi periodi in case di cura. Dopo un ventennio di silenzio, riprende a scrivere nel 1979. Gli anni Ottanta segnano, infatti, un’intensa ripresa e un decisivo rilancio del suo discorso poetico, che resta tra i più appassionati e significativi della recente stagione letteraria. Fra le numerose raccolte, pubblicate tra il 1980 e il 2005, ricordiamo Destinati a morire; La Terra Santa; Testamento; Vuoto d’amore; Ballate non pagate; Corpo d’amore. Un incontro con Gesù; Magnificat. Un incontro con Maria; Clinica dell’abbandono; Nel cerchio di un pensiero. Il ritorno ai motivi dell’ispirazione precedente, soprattutto nella Terra Santa, riapre il contrasto fra le pulsioni dei sensi e la tensione mistico-religiosa, che si inverano rinnovandosi reciprocamente. La poetessa vi trasfigura in chiave simbolica la sua esperienza in manicomio: la terra promessa non è altro che il manicomio, i malati sono il popolo prediletto di Dio e numerosi sono i riferimenti ai testi sacri. La sofferenza individuale si amplia nella tragedia di una moltitudine silenziosa e l’io si annulla nel noi. La condizione di repressione e di reclusione, però, traumaticamente richiamata dall’esperienza dolorosa e disumana del manicomio (Manicomio è parola assai grande/delle oscure voragini del sogno), non placa e non annulla quell’aspirazione a una pienezza di vita che solo la poesia sembra in grado di poter compiutamente realizzare, come riconquista delle radici più autentiche dell’esistenza. La parola precisa e razionale disciplina così anche le immagini più accese del desiderio e della fantasia. Un’analoga tematica, che fa capo alla “diversità” e alla follia, è stata affrontata in alcuni volumi di prose lirico-narrative: L’altra verità. Diario di una diversa; Delirio amoroso; Il tormento delle figure; Le parole di Alda Merini; La pazza della porta accanto; La vita facile; Uomini miei. Tutti questi testi citati hanno permesso alla poetessa di farsi conoscere ed apprezzare moltissimo dalla critica letteraria. Un’antologia di versi, Fiore di poesia, pubblicata nel 1998, a cura di Maria Corti, ha contribuito a consolidare la notorietà raggiunta dalla Merini anche presso un ampio pubblico. Vincitrice nel 1996 del premio Viareggio, Alda Merini è considerata oggi una delle più importanti voci della poesia italiana contemporanea. È morta a Milano nel 2009.

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A mio figlio Ti ho generato col solo pensiero figlio e non sei mai sceso nel mio corpo come una buona rugiada. Però sei diventato un’ape laboriosa, hai fecondato tutto il mio corpo e a mia volta son diventato tuo figlio, figlio del tuo pensiero. Forse, quando morirò, partorirò tutta la dolcezza che mi hai messo nel primo sguardo perché figlio, ti ho guardato a lungo, ma non ti ho mai conosciuto. Figlio figlio mio sognato, figlio ti ho solo pensato non sei mai sceso nel corpo come una buona rugiada ti ho guardato a lungo, ma non ti ho conosciuto mai.

Milano, 21 marzo 1931 Milano, 1 novembre 2009

Alda

Merini

L'uccello di fuoco L'uccello di fuoco della mia mente malata questo passero grigio che abita nel profondo e col suo pigolio sempre mi fa tremare perché pare indifeso, bisognoso d'amore, qualche volta ha una voce così tenera e nuova che sotto il suo trionfo detto la poesia.

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

La dieta mediterranea manda ko il cancro

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no studio epidemiologico molecolare per chiarire il ruolo dei folati di cui è ricca la dieta mediterranea nella lotta contro i tumori: è una delle ricerche attualmente in corso al Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e Tecnologie avanzate “Gian Filippo Ingrassia” dell'Università di Catania. Qui un gruppo di ricercatori guidati da Antonella Agodi, professore associato di Igiene generale ed applicata, intende verificare come un'alimentazione sana e ricca di alcune vitamine del gruppo B naturalmente presenti negli alimenti – i folati, appunto – possa contrastare gli effetti dannosi di uno stile di vita poco salutare e dell'inquinamento atmosferico, in particolare in termini di prevenzione del carcinoma alla cervice uterina. In una prima fase le informazioni donne reclutate nei centri studio forniranno attraverso la compilazione di appositi questionari informazioni sul loro stile di vita e sulle loro abitudini alimentari. I dati raccolti, inseriti in un database, permetteranno di valutare la dieta nel suo complesso e di calcolare il Mediterranean Diet Score, parametro attraverso cui ogni donna sarà classificata in base all'aderenza alla dieta mediterranea. Assumere folati attraverso l'alimentazione e gli integatori, spiega Agodi,

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aiuta a ridurre il rischio di infezione nelle donne non infette, ad aumentare la rapidità eliminazione naturale del virus nelle donne infette, a diminuirne l'integrazione nel genoma delle cellule dell'ospite e a ridurre sia la trasformazione neoplastica delle cellule infettate sia il passaggio da fase pre-neoplastica a neoplasia in sito. “I folati sono presenti nella dieta - spiega Agodi - in particolare nei vegetali a foglia verde, come i broccoli, gli spinaci, la lattuga. Sono presenti nella frutta – le arance, i limoni, le fragole – sono presenti nei cereali”. Per questo seguire un'alimentazione improntata ai principi della dieta mediterranea potrebbe essere un'efficace strategia preventiva nei confronti del tumore alla cervice uterina. Lo studio di Agodi e collaboratori permetterà di chiarire meglio questa possibilità. “La prima parte di questo progetto terminerà nell'ottobre 2015 con la fine del reclutamento delle donne - precisa Agodi, concludendo sottolineando che con questo progetto - sarà possibile realizzare una biobanca dei campioni biologici ben caratterizzati dal punto di vista epidemiologico che ci consentiranno di effettuare nuove ricerche e nuovi passi avanti nella prevenzione dei tumori femminili”.


Mangia

RE sano PREPARAZIONE

La ricetta Cavatelli con salsiccia e fiori di zucca Ingredienti per 4 persone • • • • • • • • • • • •

250 gr di Farina di semola 8 gr di Olio di oliva extravergine 150 gr di Acqua tiepida 360 gr di Salsiccia 2-3 rametti di Timo 1 cucchiaino di Finocchietto selvatico 150 gr di Fiori di zucca 10 gr di Olio di oliva extravergine per il condimento 50 gr di Vino bianco 1 Aglio Sale q.b. Pepe q.b.

Iniziate dalla pasta fresca: setacciate la farina e ponetela in una ciotola e aggiungete l’acqua poco alla volta, iniziate ad impastare poi unite anche l'olio e continuate ad impastare. Trasferite il composto su un piano di lavoro leggermente infarinato e maneggiatelo fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico; avvolgetelo nella pellicola e lasciate riposare per circa 30 minuti. Dedicatevi al ripieno: togliete il budello che avvolge la salsiccia, poi in una padella ampia versate l'olio e fate imbiondire l'aglio. Togliete quindi l'aglio quando sarà ben dorato e unite la salsiccia tagliata a pezzi grossolanamente. Sgranatela, mescolate, fate rosolare qualche minuto, quindi sfumate con il vino bianco, lasciate evaporare e proseguite la cottura con il coperchio. A fine cottura aromatizzate con timo e finocchietto tritati , quindi spegnete il fuoco. Riprendete l'impasto dei cavatelli, realizzate dei cordoncini sottili, divideteli in tocchetti di circa 1 cm e formate i cavatelli: esercitando una leggera pressione con il dito indice e il medio, scavate il cavatello al suo interno, trascinandolo per arricciare un po' i bordi. Ponete i cavatelli su un vassoio e spolverizzateli con la semola e lasciateli riposare per 1530 minuti (potete preparare anche in anticipo i cavatelli , lasciandoli seccare su un vassoio foderato con un panno da cucina leggermente infarinato). Cuocete i cavatelli in acqua bollente salata per almeno 5-6 minuti, controllando sempre la cottura con un assaggio. Mentre i cavatelli cuociono, lavate delicatamente e asciugate i fiori di zucca, tagliate il gambo e aprite i fiori a metà per togliere il pistillo interno. Scolate i cavatelli e versateli nella padella con la salsiccia. Unite anche i fiori di zucca, mescolate per mantecare e amalgamare il tutto, quindi servite i cavatelli con salsiccia e fiori di zucca ben caldi. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Amarcord

Messina - Duomo. Anni ‘30



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foto Vincenzo Nicita Mauro

Numero 98 - Anno XIII - 4 Febbraio 2015

SPORT il Cittadino

FP Sport Messina-Irritec Costa d'Orlando

Con onore contro la capolista


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