Ticino7 - numero 18

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L’appuntamento del venerdì

n

18

numero

25 04 08

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Corriere del Ticino

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Occupazione e flessibilità: quel che resta di loro.................................................

Pink Floyd: elogio della mucca ...................................................................................... Un giorno nella vita di Carla Grasselli ............................................................... Sir Peter Smithers, apologia di un fotografo....................................................

laRegioneTicino

Giornale del Popolo

Tessiner Zeitung

CHF. 2.90.-


Non avrei mai pensato che un giorno mi sarei assunto delle responsabilitĂ .

La vita, a volte, non segue i nostri piani. Pensate alla previdenza con la numero uno. Chi pensa in tempo alla previdenza e investe con Swiss Life, è pronto ad affrontare gli imprevisti del futuro. Le soluzioni d’investimento e previdenza elaborate dai nostri esperti tengono conto della vostra etĂ , delle vostre esigenze e del vostro profilo di rischio. Rivolgetevi alla numero uno sul mercato. Tel. 0848 841 000. www.swisslife.ch


n. 18 25 aprile 2008

Agorà Occupazione e flessibilità. Quel che resta di loro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Arti Pink Floyd: elogio della mucca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Media L’ultima invasione americana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Impressum Tiratura controllata 93’617 copie

Editore

Teleradio 7 SA Muzzano

Direttore editoriale

Società L’utilità della bellezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Salute La rinascita dell’uovo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Vitae Carla Grasselli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Reportage Sir Peter Smithers. Apologia di un fotografo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Tendenze Muoversi e camminare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Astri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Giochi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Peter Keller

Capo progetto, art director, photo editor

Adriano Heitmann

Redattore responsabile Fabio Martini

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Coredattore

Giancarlo Fornasier

Concetto editoriale IMMAGINA Sagl, Stabio

Amministrazione via San Gottardo 50 6900 Massagno tel. 091 922 38 00 fax 091 922 38 12

Società Editrice CdT SA via Industria CH - 6933 Muzzano tel. 091 960 31 31 fax 091 968 27 58 ticino7@cdt.ch www.ticino7.ch

Stampa

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Ticinosette, settimanale del venerdì della Svizzera italiana, è stato al centro di una intensa attività di rinnovamento nell’arco degli ultimi mesi, un processo che ha assorbito investimenti ed energie personali oltre a richiedere un notevole impegno sotto il profilo progettuale e creativo. Del resto, la copia che state sfogliando attesta concretamente del lavoro svolto: una veste grafica elegante e aggiornata, contenuti organizzati in modo più attuale e strutturato, la presenza di un reportage fotografico di grande impatto, una spiccata correlazione fra testo e immagini (queste ultime trattate non come semplici illustrazioni ma come un essenziale veicolo di comunicazione dotato di un proprio linguaggio autonomo), sono questi gli aspetti più immediatamente riconoscibili. La trasformazione del settimanale risponde del resto a una serie articolata di esigenze. Innanzitutto la sfida

Un nuovo Ticinosette globale lanciata alla carta stampata dai media elettronici, in primo luogo da internet, fonte di notizie contrassegnate da un’articolazione e da una tempestività senza precedenti. Ma attenzione, pensare al web come a una piattaforma in grado di sostituirsi alla carta stampata può trarre in inganno. Sul piano del confronto sociale, politico e culturale i supporti cartacei mantengono saldamente la loro autorevolezza che deve però tener conto delle nuove forme di comunicazione con le quali è indispensabile stabilire una reciprocità efficace e proficua. Un’altra precisa esigenza è stata quella di disporre di un settimanale in grado di fornire un’informazione complementare e non sovrapponibile a quella offerta da altre testate. Si è dunque deciso di operare prevalentemente sul piano del commento piuttosto che sui temi di immediata attualità in modo da uscire dal rumore di fondo mediatico a cui siamo ormai avvezzi. Oggetto del nostro interesse l’area estesa alla Svizzera interna e ai territori italiani a noi prossimi, Lombardia e Piemonte, a sottolineare la crescente interazione fra la Svizzera italiana e le regioni a essa confinanti. L’ingresso di nuovi collaboratori, spesso giovani ma già in possesso di una solida esperienza, assicurerà freschezza e originalità ai contenuti. Naturalmente, all’interno troverete come in passato il consueto inserto con i palinsesti televisivi della settimana. Lo spazio dedicato alle lettere, che dal secondo numero occuperà questa pagina, contribuirà ad avviare il confronto e il dialogo con i lettori, che avranno così modo, attraverso i loro interventi, di stabilire una relazione orizzontale e diretta con il magazine. Infine, nella speranza di aver creato insieme a miei collaboratori qualcosa di nuovo e, concedetemelo, di bello, auguro a tutti voi una piacevole fruizione del nuovo Ticinosette.

» Peter Keller, direttore editoriale

Direzione, redazione, composizione e stampa


Quel che resta di loro Agorà

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lessibilità: un’esigenza imprescindibile per alcuni, un’epifania del precariato per altri. L’idea di scegliere una professione “per la vita” costituisce oggi un atto di coraggio: il solo pensarlo suona anacronistico, ed è visto come un freno alla propria possibilità di crescita. Resta d’altra parte ancora poco chiaro dove ci porterà tale modello e quali ulteriori implicazioni determinerà. Certamente sappiamo che esistono fasce di lavoratori che in questa visione del lavoro soffrono di una condizione di svantaggio e incertezza. Persone non sempre “educate” al cambiamento e che stanno subendo, disarmate, le durissime leggi det-

tate dal mercato. Sono donne e uomini che vivono tra noi, privi di un’occupazione e con un’aggravante: l’età. Nel Canton Ticino quasi un disoccupato su quattro (il

te che questi conteggi non considerano coloro che, per ragioni diverse, non possono o non vogliono più accedere alle prestazioni assicurative. La portata del problema, secondo alcune L’età dei lavoratori è divenuta fonti – le strutun fattore discriminante e di ture cantonali e private che emarginazione in un mercato operano nel occupazionale dominato dal settore – saconcetto di flessibilità. rebbe sottostimata, tanto 22%) ha un’età superiore da dimezzare la reale entità ai 50 anni (Seco, febbraio della mancata occupazione 2008). Un piccolo esercito lavorativa degli “over 50”. composto di oltre 1500 perIn un mercato del lavoro sone che aumenta notevolsottoposto alle crescenti mente se però abbassiamo pressioni legate alla produtl’asticella, includendo chi ha tività, all’efficienza e all’absuperato i 40 anni (3300, cirbattimento dei costi, non ca il 47%). Tenendo presenè difficile immaginare cosa


è indubbio che avere più di 50 anni non rappresenta un vantaggio. Anche perché lo scontro, nel mondo del lavoro, si profila sempre di più sul piano generazionale, vista la necessità di assicurare spazi di crescita ai più giovani. Il lavoratore maturo si trova così nella delicata situazione di chi subisce il peso psicologico del ricambio: lasciare spazio ai figli, ma soprattutto cercare di restare a galla, sopravvivendo nel mondo del lavoro, almeno fino al pensionamento. Una condizione assurda: troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchi per una nuova occupazione. Il “capitale umano” rappresentato da queste fasce di lavoratori

stioni, l’integrazione diventa un atto di riconoscimento reciproco e di condivisione delle problematiche già citate. Perché il lavoro in sé non sempre rappresenta la chiave che ci permette di accedere a noi stessi e di sviluppare le personali potenzialità. Rappresenta piuttosto un’insostituibile piattaforma di scambio. La crescita libera da vincoli formali e precostituiti, che il mercato ci vende e che ci condizionano sino a corroderci, ha a disposizione un grande e potente strumento di difesa: la capacità di ricordare, la memoria. L’età diventa un valore aggiunto che trae linfa dal vissuto e dalla possibilità di avere una visione d’insieme. D’altra parte, la schizofrenia del mondo produttivo pare essere riuscita nel paradosso di enfatizzare la conoscenza e allo stesso tempo considerare l’esperienza come un “vero peso”. Un’operazione fragile e quantomeno pericolosa: perché oggi i lavoratori maturi sono gli “altri”, ma domani potremmo essere noi. L’economista americano John K. Galbraith, citando lo storico e drammaturgo Friedrich Schiller (1759 - 1805), sosteneva nella sua Breve storia dell’euforia finanziaria (1990) che la nostra memoria è talmente corta che riusciamo a ricadere puntualmente nei pericoli della speculazione finanziaria e del facile guadagno. Come dire, parafrasando Woody Allen: se l’età non è portatrice di memoria, figuriamoci la giovinezza... Una vignetta apparsa recentemente sul quotidiano spagnolo “El Pais”, ritraeva due operai al lavoro: “Dicono che siamo capitale umano”, dice il primo. “Sì – ribatte il secondo – più precisamente gli spiccioli”. Inutile ricordare quanto siano a volte comode le monetine: mancano sempre quando sono indispensabili. Buon lavoro e buon Primo maggio a tutti.

Agorà

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» di Giancarlo Fornasier; ill. Ulrico Gonzato

rappresenti l’esperienza della ricerca di un posto di lavoro per chi non è più giovane. A una minore efficienza fisica, alla diminuita capacità di adattarsi ai nuovi processi e a una presunta minore creatività, i “lavoratori maturi” contrappongono l’indubbia esperienza raccolta negli anni, l’affidabilità e una maggiore predisposizione alla disciplina. Un serbatoio che paradossalmente rappresenta un problema per un mercato che cerca alti profili e specializzazione, obiettivi che una forza di lavoro “giovane”, più flessibile e meno costosa, dovrebbe invece garantire. Ammesso che l’equazione “più giovane sei, più produci” sia dunque veritiera,

non sembra quindi in grado di sostenere il confronto con le nuove generazioni, disposte a tutto pur di ottenere l’occupazione, sinonimo di indipendenza e stabilità economica. La soluzione del lavoro part-time, che poteva costituire una valida forma di compromesso, mostra però aspetti anche meno felici. Se per un giovane al primo impiego può rappresentare, a breve termine, una prospettiva accettabile, per i più maturi tale soluzione qualche interrogativo lo solleva. L’impiego a tempo parziale, se non è una scelta supportata da altre fonti di reddito, si profila infatti come un’alternativa di ripiego raramente volontaria, accompagnata da insicurezza sia economica (reddito) sia lavorativa (continuità nel tempo). Mai come oggi mercato e leggi economiche impongono quindi al lavoratore una decisa presa di posizione tra aspirazioni personali, famiglia e progettualità. Una messa in discussione che diviene spesso fonte di dolore e preoccupazioni, in particolare quando sul piatto si baratta la propria dignità con la sopravvivenza. Ed è su questo piano che si compie buona parte del cambiamento, dato che non tutti hanno la forza e le capacità per farcela. Ristabilire un dialogo riguardo a questi temi diventa dunque indispensabile. Troppo spesso i disagi correlati alla mancanza di opportunità lavorative sono il risultato e/o le conseguenze di problematiche che toccano la sfera personale e relazionale di questi lavoratori: dalla salute, alla marginalità sociale, ma anche le dipendenze da farmaci, alcool e droghe. In questo contesto l’età avanzata tende ad accrescere l’incapacità di reagire e rimettersi in gioco, elevando lo steccato che separa la persona, che deve risalire sul treno veloce del mercato del lavoro, dal resto del mondo. Nella prospettiva di una soluzione a tali que-


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apertamente le atmosfere dei Floyd. Fu così che, invaghito dalla storia di Kamikaze e del Re della strada, i protagonisti del road movie wendersiano, ripresi in mano “la mucca”, che continuò a fissarmi a lungo con la sua aria placida e sottilmente interrogativa. Quale fosse il legame fra quelle fotografie di bovini (il retro è particolarmente divertente, con la mucca centrale che ruota la testa, un po’ come fanno i cani quando qualcosa li attira) e la musica del gruppo inglese, non saprei proprio dirlo. Il fatto è che anche per Storm Thorgerson, autore di quelle fotografie e fondatore dello studio Hipgnosis, a cui i Floyd si affideranno per la grafica della loro intera produzione, il nesso con la musica dell’album resta un fatto imperscrutabile: solo mucche, non un titolo, neanche il nome del gruppo.

Il “tuffatore”, uno dei temi scelti per la copertina di Atom Hearth Mother, ma in seguito e-scluso, diverrà il soggetto della copertina di High N Dry (1981), secondo album dei Def Leppard.

Dischi

Echoes The Best of Pink Floyd Una raccolta esaustiva e non cronologica dei maggiori successi del gruppo inglese dagli esordi agli ultimi anni.

Libri

Pink Floyd. Visioni Il volume di Storm Thorgerson e Peter Curzon, edito da Arcana (2005), raccoglie e presenta la storia delle copertine dei Pink Floyd. Un libro di sicuro interesse anche per gli appassionati di arte, grafica e comunicazione.

non se ne erano mai viste prima, un caso unico nell’ambito della comunicazione artistica e musicale, frutto di un originale mix di biologia, tecnologia e poetica, divenne presto uno degli oggetti più immediatamente riconoscibili nei negozi di dischi di tutto il mondo. Non c’è dubbio che gli album a 33 giri stimolavano in maniera incredibile la collaborazione fra grafici, illustratori e musicisti. Si avviava così un percorso virtuoso di interazione creativa che trasformava gli LP in oggetti multimediali di rara efficacia, in cui la forza evocativa delle immagini e la musica si intersecavano magicamente; un processo che suggeriva visioni e impreziosiva l’ascolto, guidandolo verso orizzonti sconosciuti, spontaneamente psichedelici. “La copia fu sottoposta a un tale stress E il disco rappresentava qualda puntina che presto il fruscio divenne cosa di veramente speciale, un oggetto d’arte, da collezionare insostenibile. Contro ogni ragionevole con- con passione, un feticcio del siglio, lavammo il disco dei Pink Floyd con proprio inconscio, un tassello delle proprie esperienze e acqua tiepida e sapone di Marsiglia”. memorie interiori. Nulla a Una scommessa. All’interno, che vedere con il CD, ineccepibile sotto il in calce a una fotografia in profilo della resa acustica, copia “ideale” bianco e nero di una tipica di un master custodito chissà dove, ma veduta della campagna inal contempo incapace di trasmettere le glese, i titoli e i credits dell’almedesime emozioni nella sua inalterabile bum. Una copertina come purezza digitale.

» di Fabio Martini

Arti

to “la mucca”, e non certo per disprezzo o irrisione (la musica è decisamente bella), ma perché semplicemente era più facile da identificare e, bene o male, tutti, almeno una volta, lo avevano ascoltato. Con mio fratello, messi da parte quattro soldi (un difficile tentativo di comproprietà), ce ne andammo un sabato pomeriggio alla fiera di Senigallia, a Milano, per comprarlo. La copia fu sottoposta a un tale stress da puntina che presto il fruscio divenne insostenibile. Fu allora che, contro ogni ragionevole consiglio, lavammo il disco con acqua tiepida e sapone di Marsiglia. Non migliorò un granché ma in qualche modo il disturbo si stabilizzò. Dopo averlo ascoltato qualche centinaio di volte (venivano pubblicati album bellissimi ogni mese il che ci obbligava a dar fondo alle nostre modeste finanze di adolescenti), l’atomo cuore della terra scomparve temporaneamente nella pila dei dischi, con qualche ciclica riemersione. A incoraggiare la riscoperta di quella musica, fu, nel 1976, il film Im Lauf der Zeit del regista tedesco Wim Wenders, la cui colonna sonora era composta da Axel e Bernd Linstadt. Musiche strane e tranquille, che richiamavano piuttosto

Def Leppard

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Per anni lo abbiamo chiama-

Pink Floyd: elogio della mucca

Copertina di Atom Heart Mother, Pink Floyd, EMI, 1970

Immagini


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Housewives, Dr. House, Grey’s Anatomy… si faccia avan-

ti chi non ha visto almeno un episodio di queste serie. Nell’ultimo decennio abbiamo infatti assistito a una vera e propria ondata di nuove produzioni statunitensi, una sfida che l’industria televisiva americana ha saputo vincere grazie a soggetti originali e a nuove soluzioni di marketing per la diffusione dei prodotti. Perché, non dimentichiamolo, ogni serie televisiva è anche un marchio, un brand da vendere ed esportare ovunque e in ogni modo. Una prova? Si chiama mobisode ed è una minipuntata di un minuto del telefilm preferito che può essere trasmessa direttamente sul telefonino. In pratica, le serie più seguite sono state “liofilizzate”, concentrando nell’arco di un minuto un’intera puntata. In questo modo non si corre il rischio di perdere gli affezionati che non hanno potuto seguire la serie nel formato

classico. Inoltre, negli ultimi anni ai canali televisivi tradizionali si sono affiancati quelli satellitari e il digitale terrestre, su cui è possibile vedere, a pagamento e con qualche mese di anticipo rispetto alle cosiddette televisioni “in chiaro”, le nuove puntate dei telefilm di maggior successo. In questo settore l’impatto dei serial americani è profondo: il canale televisivo via satellite Fox, molto amato dai giovani, trasmette solo ed esclusivamente serie televisive, la maggioranza delle quali di produzione americana. Per conquistare fasce sempre più ampie e “specializzate” di pubblico al canale principale si sono affiancati negli anni Fox Life, dedicato in particolare al pubblico femminile (trasmette, per esempio, serie come Desperate Housewives

Damerini - Margaria Dizionario dei telefilm Per chi ama sapere tutto, ma proprio tutto, l’opera, edita da Garzanti nel 2004, presenta quasi 2000 schede che coprono il panorama delle serie televisive dagli anni Cinquanta ai giorni nostri.

primo canale pensato esclusivamente per un pubblico maschile, FX. Ognuna di queste reti dispone del cosiddetto servizio di “time shift”, un canale parallelo che trasmette gli stessi programmi, ma in differita di un’ora (Fox +1, Fox Life +1 ecc.). Veramente difficile, quindi, sfuggire a una programmazione così capillare a cui si è aggiunta recentemente la diffusione dei cosiddetti “cofanetti” che raccolgono, riuniti per stagioni di produzione, i DVD delle serie televisive più famose, distribuiti nelle edicole e nelle videoteche. La catena Blockbuster, in particolare, ha dato grande rilievo a questi prodotti consentendo ai fan più incalliti di vedere (o rivedere) le serie preferite. La sfida del futuro sta però in internet, un ambito tutto da esplorare e dalle potenzialità in costante sviluppo. Oggi il web è già tutto un fiorire di siti, ufficiali e amatoriali, dedicati alle serie televisive, di blog Soggetti originali, strategie di marketing e di forum dove gli appasazzeccate, grande attenzione ai gusti del sionati possono scambiarsi informazioni e anticipazioni pubblico. Sono questi gli ingredienti del (www.televisionando.it; www. successo delle recenti serie televisive che tveffe.net). È inoltre possibile l’industria dell’intrattenimento america- scaricare e rivedere sul proprio computer le puntate na sta esportando in tutto il mondo. di molti telefilm americani. Ma se è vero quello che e E.R. Medici in prima linea), dimostrano le ultime ricerche di mercato, Fox Crime, canale dedicae cioè che la maggior parte delle persone to al giallo, al mistero e al (soprattutto giovani) predilige il web al poliziesco (punti di forza le piccolo schermo, dovremo attenderci serie CSI, Law and Order ulteriori sorprese e soluzioni veramente e NCIS), fino ad arrivare al innovative.

» di Roberto Roveda

Media

mento della vostra giornata: non è lo slogan di una compagnia di assicurazioni, ma l’obiettivo perseguito dall’industria americana dell’intrattenimento televisivo, nei suoi settori destinati alla produzione delle serie televisive. Gli esempi sono davvero numerosi: Lost, CSI, Desperate

Aldo Grasso Buona maestra Il sottotitolo scelto dal critico televisivo italiano (“Perché i telefilm sono diventati più importanti dei libri e del cinema”) dice molto. Il saggio (Mondadori, 2007), analizza il successo delle serie televisive americane.

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Accompagnarvi in ogni mo-

L’ultima invasione americana

Hugh Laurie, il cinico ma intrigante Doctor House

Libri


Per esperti di giardinaggio.


Internet

www.infosthetics.com Il sito raccoglie e presenta esempi di estetica dell’informazione: da visitare per scoprire i molti modi, alcuni dei quali davvero bizzarri, attraverso i quali l’informazione si può presentare.

» di Ivo Silvestro

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L’utilità della bellezza

fotografia: A. Heitmann

Società

Maurizio Ferraris, La fidanzata automatica, Bompiani, 2007 In questo libro, l’autore si interroga sulla natura e il senso dell’opera d’arte: oggetti che suscitano sentimenti ma non li ricambiano. Delle “fidanzate automatiche”, appunto.

scultura, e sono convinti che le loro creazioni finiranno in un qualche museo, senza pensare a chi, invece, il rubinetto lo vuole pur minima utilità. A un quainstallare nel proprio bagno per lavarsi mani, dro chiediamo solo di lasciarsi faccia, denti… guardare, a una sedia chiediaSolo in pochi, fortunati casi, la bellezza non mo anche che sia comoda e rimane in superficie ma ha uno scopo e un che non ceda sotto il nostro senso e i suoi ingranaggi non girano a vuoto, peso: una sedia bellissima ma ma fanno presa sulla realtà. È il caso di una scomoda non è più una sedia, curiosa disciplina che Lev Manovich, profesma una scultura. Immaginiasore di Teoria dei nuovi media all’universita mo di visitare un negozio di della California di San Diego, ha definito Infoarredamento: tra le sedie in Aesthetics: l’estetica al servizio della comuesposizione, quante sono belnicazione, dare alle informazioni una veste le? Probabilmente molte. E grafica che non sia solo bella, ma anche utile. quante sono comode? VeroLo scopo è imprimere forza e immediatezza similmente poche. all’informazione, fornendo all’osservatore un Appare, dunque indispensaquadro generale per aiutarlo a reperire nel mibile, indagare sulla relazione nor tempo possibile le cognizioni desiderate. tra estetica e utilità, iniziando L’idea è per certi versi banale, ma le applicaa osservare il mondo a partire zioni possono essere molto interessanti: dalla da questo interrogativo. comunicazione pubblicitaria ai siti internet, Scopriremo così oggetti brutti senza dimenticare i tabelloni informativi ma indubbiamente pratici e delle stazioni, dove spesso è essenziale capire quale sia il binario giusto e, Che valore ha la bellezza? A cosa serve? soprattutto, qual è la via più breve per raggiungerlo. Un Qual è il suo valore aggiunto? Domande altro esempio di bellezza utile solo all’apparenza complesse, le cui rispo- la troviamo, sempre se siamo ste hanno molto a che fare con la nostra fortunati, negli apparecchi elettronici: un telefonino, un vita quotidiana, le nostre scelte, i nostri iPod, il telecomando di comportamenti sociali. un televisore; la ricerca estetica si occupa di questi funzionali, e oggetti belli ma oggetti anche se non sempre il loro utiassai poco pratici; scopriremo lizzo risulta intuitivo. Insomma, la realtà designer che, evidentemente, è che la bellezza vuole davvero contare, non comprendono la diffeessere attrice protagonista e non semplice renza tra un rubinetto e una comparsa.

Bruno Munari, Sedia per visite brevissime, produzione Zanotta

Quanta bellezza c’è intorno a noi? Proviamo a far caso alle parole, a prestare attenzione alle espressioni che ascoltiamo o pronunciamo tutti i giorni. Quante volte, nel corso di una giornata, sentiamo parlare di bellezza? Quante volte leggiamo o ascoltiamo discorsi su una bella donna o un bell’uomo, su un bel libro, una bella auto, una bella canzone o un bel viaggio? Chi non desidera una bella casa, piena di bei mobili o un bel vestito? A tutti capita poi di trascorrere una bella giornata. Impossibile non trarre l’ovvia conclusione: il mondo straripa di bellezza. A questo punto è necessario porci una piccola e all’apparenza semplice domanda: a cosa serve tutta questa bellezza? Non si vuole riproporre il solito discorso della bellezza senz’anima: per farlo occorrerebbe almeno sapere cosa sia l’anima, ed è meglio lasciare ad altri simili interrogativi. Quello che ci chiediamo è se questa bellezza sia fine a se stessa oppure no. Perché unicamente le opere d’arte possono permettersi il lusso di essere solo belle, tutto il resto deve anche avere una

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La rinascita dell’uovo

Pianetauovo www.pianetauovo.it Un sito interamente dedicato all’uovo come alimento. Affronta temi relativi alla salute, alla tracciabilità del prodotto, alle normative vigenti e alle problematiche di mercato.

re posizioni unilaterali, è stata all’origine di questa opera di “diffamazione” dell’uovo. Una situazione paradossale, se si considera che le uova rappresentano un ingrediente “trasversale”, presente in moltissimi alimenti: salse, farce, pasta, torte, biscotti sono solo alcuni dei cibi che prevedono l’uso di uova Piero della Francesca, Sacra Conversazione (1472 - 1474), Milano, nella loro preparazione sia che questa avvenPinacoteca di Brera ga in ambito casalingo sia nella produzione Immagine vitale e positiva, peso nel catino absidale come industriale. Proviamo allora a fare un po’ di simbolo di perfezione e rinasimbolo di vita, di nascita e richiarezza. Da un punto di vista dietetico l’uovo scita, l’uovo, sotto il profilo nascita del Cristo. Indicato nel è un alimento mediamente calorico e con un alimentare, è stato oggetto trattato di Cennino Cennini contenuto proteico di tutto rispetto (il valore nell’arco degli ultimi decenni (1370 - 1440), intitolato Il libiologico delle proteine dell’uovo è il più alto di una vera e propria campagna bro dell’arte, come ingrediente fra tutte le proteine animali, carne inclusa). La denigratoria, fondata spesso essenziale per la preparazione sua completezza alimentare è garantita anche su luoghi comuni e pregiudizi delle tempere, l’uovo diviene dalla presenza di vitamine dei gruppi A, B ed E privi di un vero fondamento oggetto di ispirazione, in epoca e da una serie di sali minerali (potassio, ferro, scientifico. L’utilizzo delle uova barocca, per la creazione di magnesio e calcio). Ma l’aspetto che maggiorper scopi alimentari risale in forme bizzarre ed esuberanti. mente ha attirato le critiche nei confronti realtà alla preistoria e in seguito Con l’avvento della scienza delle uova è dovuto alla presenza nel tuorlo di gli Egizi, come attesta Diodoro moderna all’uovo viene infine una notevole quantità di colesterolo (dai 180 Siculo (97 - 27 a.C.) nella sua riconosciuto lo stato di “celluai 210 mg a seconda della grandezza). Ciò lo Bibliotheca historica, avevano la”, la più grande presente in rende un alimento sconsigliato a chi soffre di elaborato un sistema per la loro natura, in grado di fornire un ipercolesterolemia, pur considerando che l’apincubazione. Greci e romani essenziale contributo alimenporto di colesterolo “esterno” incide solo per il le consumavano abitualmentare alle generazioni vissute nel 20% sui valori sanguigni, che risultano alterati te (nella gastronomia latina corso degli ultimi due secoli. soprattutto a causa del cosiddetto colesterolo l’uovo sodo era l’ingrediente endogeno, prodotto dal nostro principale della gustatio, l’anFigura simbolica, elemento allegorico, stesso organismo. Altro “difettipasto della cena composto l’uovo è anche la cellula più grande in na- to” è la tendenza delle uova a da cibi appetitosi e stimolanti, provocare la contrazione della tura e un alimento perfetto sotto il profilo colecisti, favorendo nei soggetsoprattutto ortaggi, accompagnati da salse piccanti). Nel della composizione biologica. Nonostante ti che soffrono di calcoli biliari Rinascimento le uova venivano ciò, è stato negli ultimi anni oggetto di l’insorgenza di coliche a volte ritenute un alimento ideale molto dolorose. A parte quediffidenze e sospetti ingiustificati. per le donne che avevano da ste due controindicazioni, poco partorito e per i conval’uovo resta un alimento lescenti. Celebre l’immagine Ma, simbologie a parte, la difperfetto, soprattutto nella fase della crescidell’uovo che scende dall’alto fusione negli ultimi decenni ta: facile da digerire, dotato di un elevato nella Sacra conversazione di di stili alimentari alternativi e indice di sazietà, economico, deve però Piero della Francesca: allegoria la tendenza da parte di alcuni essere consumato freschissimo, se possibile alchemico-cristiana veniva apmedici e dietologi ad assumenell’arco di una settimana dalla cova.

» di Fabio Martini

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Uovo www.uovoproject.it Progetto interdisciplinare dedicato alle arti contemporanee (arti visive, danza, musica elettronica, design ecc). Dal 2003 organizza a Milano l’Uovo Performing Arts Festival.

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Salute

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CENTO ANNI DI INNOVAZIONE. I PROSSIMI. È confortevole. È veloce. È sicura. E le porte si aprono come nelle vetture normali. Dell’auto in sé non abbiamo cambiato molto. Ma del modo di alimentarla sì. Civic Hybrid si guida come tutte le altre Honda. Però emette solo 109 g/km di CO2 (in altre parole, un dato eccezionale). Eppure per noi, anche se è ancora una volta in testa alla EcoMobiListe dell’Associazione Svizzera Traffico e Ambiente (ATA), sono ancora 109 g/km di troppo. Stiamo lavorando per fare ancora meglio. È una delle più grandi sfide tecnologiche del nostro tempo. E chi potrebbe affrontarla meglio del maggiore costruttore di motori al mondo ?

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si… In tanti anni di attività abbiamo avuto anche clienti famosi come il Burgess¹ che veniva qui per acquistare i nastri della macchina da scrivere. Dava un’occhiata in giro e si lamentava del fatto che non tenessimo i suoi libri in vendita. Era sempre accompagnato da una signora forse la moglie o una segretaria, non so. Poi in negozio è venuto anche Arturo Benedetti Michelangeli, caspiterina… era un gran signore ma un po’ nevrotico. Cercava pennini per scrivere musica. Mi faceva tirar fuori mezzo banco e mica sempre comprava. Una volta aprivo alle otto ma ora ritardo un po’: lavoriamo dalle nove a mezzogiorno e poi dalle due del pomeriggio fino alle sei e mezzo. Ci sono periodi di maggiore attività, soprattutto con le scuole, ma non vendo più i libri singoli, danno troppo lavoro, vendiamo solo quelli assegnati dal governo alle scuole. Poi un tempo le cartolerie tenevano anche i giocattoli che erano più belli di quelli che fanno oggi, mica venivano dalla Cina… erano giocattoli tedeschi costruiti proprio bene, al posto delle

» testo, Fabio Martini; fotografia, Adriano Heitmann

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Proprietaria di una di Chiasso, è stata delle trasformazioni dato la città.

pile avevano il caricamento a molla. Arrivavano certi cassoni da Norimberga pieni di giochi che oggi, a pensarci, si sarebbe potuto aprire un piccolo museo del giocattolo. Per la rilegatura ci aiutava un operaio. A questo proposito, qualche tempo fa, ho trovato nei nostri magazzini dei registri per la contabilità del 1928, materiale che oggi non usa più nessuno, rilegati col sistema bodoniano… c’erano indicati clienti di ottant’anni fa, la Gondrand, per esempio… beh, avevano una copertina spessa mezzo centimetro che anche se andavi al terzo piano e li buttavi giù, mica si rompevano. Mia sorella mi ha convinta a buttarli, ma mi storica cartoleria sarebbe piaciuto tenerne uno. testimone diretta Del resto abbiamo i magazzini che hanno riguar- pieni di cose che nessuno vuole più… anche libri, ne abbiamo tanti di là. Una volta è entrato un bimbo, si guarda in giro e dice “Uh, quanta roba che c’è qui… te non devi averne di soldi”, “Hai ragione” gli dico “sei proprio intelligente”. Poi c’è stato quello del municipio che voleva la ceralacca blu, mi sono messa a cercarla e alla fine l’ho trovata. Ma ormai chi la usa più? Chi scrive? Si mandano i messaggini e via. Anche Chiasso un tempo era diversa, era un paese vivace, pieno di movimento… c’era gente di giorno e di notte, mentre adesso è un mezzo mortorio. Qui nella strada, ci si conosceva tutti… c’era il signor Gonzato che aveva un negozio di frutta e verdura, che merce così buona non si è più vista… mai più mangiate delle mele inscii bon. Aveva la passione dei pappagalli… sapevano parlare. Quando mia zia chiamava mio padre – non c’era il telefono in tipografia – chiamava “Bertu, i ta ciaman” e il pappagallo ripeteva “Bertu, i ta ciaman”, era proprio buffo. Non essendoci i supermercati la gente frequentava i negozi giornalmente… c’era un rapporto umano con le persone, la contrada era un po’ come una famiglia e forse la gente si voleva anche più bene. Oggi c’è rivalità, la vita è diventata dura, con questa globalizzazione che non sai mai se il posto di lavoro lo potrai tenere. Tempi buoni per gli psichiatri, con tutta questa depressione in giro...

1. Anthony Burgess, pseudonimo di John Burgess Wilson (1917 - 1993) compositore, scrittore e critico letterario britannico autore, fra gli altri, del romanzo Arancia Meccanica (Einaudi) da cui Stanley Kubrik trasse il celebre film uscito nel 1971.

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Vitae

a cartoleria è stata fondata dal nonno paterno alla fine dell’Ottocento. Gli inizi, a quanto pare, non furono facili… sa, l’idea di una “cartoleria” era considerata un po’ strana per i tempi. Qualche mese fa è passato un signore e mi ha chiesto: “Ma da quanto tempo esiste questa cartoleria? Perché a casa mia ho un vecchia copia dei Promessi sposi con l’indicazione Cartoleria Legatoria Zaverio Grasselli”. Sapere questa cosa mi ha commosso, anche perché io il nonno non l’ho mai conosciuto… morì giovane e l’attività passò alla moglie, mia nonna, che riuscì a tirare avanti con cinque figli a carico. Allora mica c’era l’assistenza e l’AVS. Per lei fu dura, durissima. Fortunatamente i figli erano bravi e una volta adulti si sono dati parecchio da fare per la cartoleria a cui fu aggiunta anche una tipografia che venne sistemata sul retro. Era mio padre Alberto a occuparsene, mentre sua sorella Ambrogina stava in negozio. Con il tempo sono subentrata io, mentre mio fratello continuò a seguire la stampa. Alla fine la tipografia venne chiusa dopo un periodo di bassa… mio fratello si scoraggiò e l’attrezzatura fu venduta… avevamo una macchina tedesca costruita ad Heidelberg. Ora sono anziana, sono nata nel 1928, e forse dovrei decidermi a cedere il negozio, se non altro per questioni di età… l’attività commerciale si è ridotta di molto ma a un certo punto ci vuole linfa nuova. Per fortuna negli ultimi trent’anni ho avuto come collaboratrice la signorina Giovanna che mi ha aiutato tanto... senza di lei non ce l’avrei fatta. Sa, il piccolo commercio soffre e anche i gusti della gente sono cambiati… dove arrivano comprano e qui vengono solo per cose un po’ particolari. Per esempio, noi siamo specializzati in penne di qualità, “extra collection”, che facciamo arrivare su richiesta per i clienti più affezionati. Sono oggetti ricercati e costo-

Carla Grasselli

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Apologia di un fotografo

Apparecchio fotografico Zone VI Field Camera 10 x 12.5 cm (equipaggiata con obiettivo Schneider APO Symmar 210 mm) di Sir Peter Smithers. Fotografia: Adriano Heitmann

Sir Peter Smithers

NellaNella lungalunga vita vita di SirdiPeter Sir PeSmithers l’amore per la natura ter Smithers l’amore per e le la piante ha erappresentanatura le piante ha to non solo una sorta filo rappresentato non di solo una conduttore ma soprattutto lo sorta di filo conduttore ma scenario ideale loall’interno soprattutto scenario idedel quale godere belale all’interno della del quale lezzagodere del mondo. pienamente della bel-lezza del mondo.





Un fiore di Scadoxus puniceus del Sud Africa, coltivato in serra a Vico Morcote.

Dojean: ibrido di Peonia Arborea di Vico Morcote. Questo fiore, a cui è stato dato il nome di Lady Smithers, è il risultato dell’incrocio fra una Peonia Giapponese rossa e una Peonia Cinese selvatica.

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o incontrato Sir Peter Smithers una sola volta, a un concerto, una mattina di qualche anno fa. Era in compagnia della moglie Dojean. Ci presentarono. Mi strinse delicatamente la mano, ricambiando il mio saluto con cortesia. Ebbi la sensazione che quel corpo, all’apparenza fragile e di una magrezza che sfumava nell’incorporeo, potesse cedere da un momento all’altro. Mi allontanai, ma continuai a osservare l’anziana coppia mentre chiacchierava con gli altri invitati. Nei giorni seguenti mi ritrovai a fantasticare sullo sguardo di quell’uomo, che avevo colto vivo e acuto, testimone diretto di fatti e situazioni a cui, per la stragrande maggioranza di noi, è possibile accedere solo attraverso i libri e l’interesse per la storia. Dopo la morte, avvenuta nel 2006 a novantadue anni, numerosi giornali anglosassoni e occidentali hanno ripercorso le tappe della sua lunga e prestigiosa carriera: il passato di uomo di intelligence, di diplomatico e politico di altissimo profilo offre spunti e seduzioni a cui è arduo resistere. Resta il fatto che nulla di rilevante mi è possibile aggiungere rispetto a quanto è stato già detto e scritto in proposito, anche se un inizio del tipo “Cosa hanno a che fare una Peonia arborea, James Bond e il Consiglio d’Europa?” avrebbe avuto certamente il suo bell’effetto... La faccenda riguarda piuttosto la natura, di cui Smithers fu, a suo modo, interprete, artista e vigile osservatore.

<< Ibrido di Magnolia x Garnet, coltivata in Inghilterra < Ibrido di Peonia Arborea Americana Banquet

Ecosistema Il giardino di Vico Morcote, la cui storia inizia nel 1970, con la decisione dei coniugi Smithers di stabilirsi nella Svizzera italiana, è frutto di un pensiero di un’estrema pragmaticità, di una lucidità quasi spietata. I dodici punti indicati da Smithers nel suo libro L’avventura di un giardiniere, pubblicato per l’editore Silvania nel 2005, ne sono la più diretta testimonianza. Nulla è lasciato al caso. Colpisce

in particolare l’attenzione riservata alla relazione fra l’impegno che il giardino dovrà richiedere e la consapevolezza del proprio decadimento fisico nel corso degli anni. Smithers stabilisce in tal modo un costante gioco di corripondenze fra la propria condizione esistenziale e lo sviluppo del giardino, concepito come un’ecosistema del tutto autosufficiente anche se non immune da disastri e “incidenti”. Entità in grado di armonizzarsi perfettamente nel contesto ambientale del luogo, il giardino deve concedere tempo al suo creatore, evitando di stancarlo troppo o di intralciare le altre attività, prima fra tutte quella legata alla creazione di nuovi esemplari. Erotismo Proprio il lavoro in serra rappresentava un ambito particolare nell’attività di Peter Smithers. Nella pratica degli innesti e nella creazione di nuovi esemplari, che spesso raggiungevano la loro perfezione dopo anni, egli scorgeva una componente quasi erotica (“È il giorno in cui la fanciulla al centro del fiore, il pistillo, e i giovani uomini che la circondano, gli stami dorati, sono pronti l’uno per l’altro e aspettano solo un alito di vento, un’ape, per unirsi: è il giorno del matrimonio.”) che si coniugava alla soddisfazione di agire sul mondo naturale nel ruolo di vero e proprio “creatore”. E non è casuale che questo termine, “creatore”, riferito a se stesso o ad altri importanti giardinieri, ricorra di frequente nel suo libro.

Reportage

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Ibrido di Vico Morcote Lily x Regina di Vico. Questa regina dei Lilium è alta oltre due metri e porta circa dodici fiori. I semi sono stati portati da Sir Peter dalla Birmania del Nord.

Ibrido Iton di Peonia Arborea Yellow Imperor. Una pianta nana da usare in spazi ristretti, prodotta dall’incrocio di una Peonia Arborea con Peonia Erbacea.

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Perfezione Sono stato a trovare la figlia di Sir Peter, la signora Amelia Smithers. Sulle pareti della sua casa, arredata con eleganza e sobrietà, i ritratti dei genitori, una grande riproduzione di una peonia, alcune fotografie che ritraggono il padre (in una è seduto accanto a Margaret Thatcher). Mi accoglie con grande cordialità e poco dopo, sorseggiando un tè, inizia a raccontarmi del padre. I ricordi affiorano repentinamente, in un succedersi di improvvisi slanci di memoria: “La ricerca e il raggiungimento della perfezione erano tratti distintivi del carattere di mio padre: a qualunque attività egli si dedicasse questo obiettivo veniva perseguito tenacemente e in modo del tutto personale, da assoluto autodidatta. Le sue passioni sono state in realtà svariate: l’astronomia, i pesci tropicali, la musica barocca… Una volta raggiunta la completa conoscenza dell’argomento, se ne distaccava senza rimpianti o ripensamenti. Il giardinaggio e la botanica furono la passione della sua vita, che poteva però abbandonare qualora gli impegni politici e diplomatici lo avessero richiesto”. Bellezza A osservarle con attenzione le fotografie di fiori realizzate da Smithers rivelano molto riguardo al loro autore. Innanzitutto la scelta dei soggetti: i fiori. Smithers li coltivava in base a un solo criterio, la bellezza. Ed è proprio l’aspirazione a un mondo di pura bellezza, che nelle sue intime visioni appare

Distacco Danny Lane, nato da una precedente unione di Dojean Smithers, è un signore statunitense di circa sessant’anni dai modi simpatici e diretti. Ha svolto la carriera militare e attualmente ricopre incarichi di carattere diplomatico per il suo governo. È stato molto vicino alla madre e a Peter Smithers negli ultimi anni della loro vita. Suo vivo desiderio è quello di raccogliere in un volume le straordinarie fotografie di fiori che Peter Smithers realizzava come documentazione del suo lavoro di botanico e giardiniere. Gli chiedo quale fosse il pensiero di Smithers riguardo alle sorti del giardino dopo la sua morte: “La sorte del giardino non lo interessava affatto. Alcune serie di piante, come ad esempio le nerine, sono state cedute in passato ad altri importanti giardini. Credo che concepisse il giardino di Vico Morcote come una rappresentazione, una manifestazione di sé che non avrebbe avuto più alcun senso o importanza dopo la sua morte. Il vero lascito è rappresentato dalle sue straordinarie fotografie che meriterebbero una sistemazione e una presentazione adeguata al loro valore”.

» di Fabio Martini; fotografie, Sir Peter Smithers

Reportage

abitato da creature mitiche come ninfe ed elfi, ad animare la sua ricerca di botanico e fotografo. Le immagini, in gran parte ottenute con una camera totalmente manuale di grande formato (10 cm x 12,5 cm) costruita da un artigiano del Vermont (USA), restituiscono nei minimi dettagli la complessità strutturale e cromatica dei soggetti, consentendo di ottenere ingrandimenti di straordinario impatto e definizione. Il fondo scuro enfatizza il contrasto con la potente luminosità delle magnolie, la leggerezza delle peonie, lo scintillio delle nerine: isolati dal loro contesto i fiori testimoniano di una natura, misteriosa e insondabile.


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Muoversi...

Recenti studi medici compiuti dallo staff del professor Claudio

» di Ulrico Gonzato

Maffeis, docente di clinica pediatrica dell’Università di Verona, dimostrano poi come l’attività del semplice camminare rappresenti la forma di attività fisica ideale per la riduzione dei chili in eccesso. I dati emersi dalla ricerca del team veronese rivelano che un ragazzo sovrappeso di 70 kg che cammina per 40 minuti a 4 km/ora brucia 150 calorie e 6 grammi di grasso. Viceversa, procedendo a 6 km/ora, si bruciano le medesime calorie in 27 minuti, ma si consumano solo 3 grammi di grasso con una maggiore sensazione di fatica. Una camminata a maggiore velocità, infatti, aumenta la percentuale di carboidrati consumati, provocando un aumento dell’appetito e un maggiore consumo di cibo. A questo punto non ci resta che uscire: il tepore delle giornate e il risveglio della natura ci invitano a trascorrere parte del nostro tempo libero all’aria aperta. La nostra regione offre poi la possibilità di compiere innumerevoli passeggiate spesso in luoghi di grande suggestione paesaggistica senza dimenticare le città di interesse storico, ideali da attraversare a piedi. Quale occasione migliore per staccare gli occhi dai “monitor” e rilassarsi fra prati, boschi o antichi edifici. Ecco quindi qualche interessante strumento per muoversi, oltre a un particolare mezzo di locomozione per i più pigri...

...e camminare


Heelys Rollershoes E se non volete andare in montagna, ma preferite passeggiare ed esibirvi in mirabolanti trucchi per strada, facendo storcere il naso ad alcuni e divertendo altri? Ecco a voi le più urbane Rollershoes, le scarpe con la ruota sul tacco, quasi uno skate incorporato! Vi permetteranno di attraversare senza fatica i corridoi dell’ufficio o di godere di una divertente passeggiata nel parco! Per bambini di tutte le età! Consiglio di visitare il sito ufficiale dove potrete dilettarvi osservando le divertenti acrobazie di un gruppo di agili rollers. www.red-mountain.ch

MBT Shoes Chissà se gli austeri Masai sono consapevoli di aver ispirato il signor Karl Müller a sviluppare questo nuovo e rivoluzionario concetto di suola. L’idea di fondo delle Masai Barefoot Technology Shoes è quella di favorire una camminata in grado di sfruttare al meglio i muscoli e le differenti articolazioni del corpo. La suola convessa consente infatti di attivare le aree muscolari normalmente trascurate (glutei, coscia e polpaccio) alleviando eventuali disturbi alla schiena, alle anche e alle gambe. Un sistema semplice per ottenere un miglioramento della salute e del tono fisico attraverso la semplice attività del camminare! Mica male! Disponibili in numerosi modelli in grado di soddisfare esigenze e gusti differenti. Siete curiosi? Consultate il sito www.swissmasaius.com per ulteriori informazioni.

Nokia 6210 Navigator Aiuto! Mi sono perso! Eh, no! Impossibile… con il Nokia 6210 Navigator, il telefonino che risolve finalmente i problemi di chi, come me, non possiede un gran senso dell’orientamento! Questo nuovo strumento di comunicazione, oltre alle classiche funzioni che espleta dignitosamente (include un lettore mp3, una fotocamera di 3.2 megapixel, UMTS, tutta la connettività possibile, radio e una notevole autonomia) possiede un GPS, caratteristica che lo rende il compagno ideale per le vostre escursioni urbane. Cosa desiderare di più?

Segway Vi sentite forse un po’ ridicoli mentre sfrecciate su di un eccentrico Segway nei corridoi di una banca o sul marciapiede? Non dovreste, visto che per i nostri cugini d’oltreoceano, si tratta di una soluzione molto cool! Questo mezzo sfrutta un mix di elettronica e un sistema di giroscopi e accellerometri che consentono di mantenersi in piedi su due ruote affiancate e spostarsi a una velocità massima di 20 km/h (15 in Svizzera) con un’autonomia di oltre 35 km! In realtà, se n’era già parlato tempo fa, ma quanti sapevano del modello X2, il fuoristrada che sacrifica qualche chilometro in velocità massima ma offre la possibilità di divertirsi sulla terra battuta? L’ideale per gli amici giocatori di golf, i pigri avventurieri o gli amanti del “Segway polo”!

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Caro chatter navigato. Un’idea per te.


Il transito di Venere vi invita a prendere l’iniziativa in campo sentimentale in modo istintivo e diretto: nella conquista della persona amata non vi farete trattenere da eventuali impedimenti. Attenzione alle separazioni brusche e agli scatti di impulsività.

Sarete un po’ inclini al pessimismo, tenderete a vivere qualche difficoltà nel confronto con gli altri: vorreste non dover rispondere a nessuno delle vostre azioni. Supererete presto questa fase di introspezione e di solitudine.

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scorpione

L’entrata del Sole nel vostro segno porta vitalità e la capacità di ottenere risultati a breve termine, grazie anche al trigono con Saturno e Plutone. Soddisfazioni e gratificazioni a livello professionale non mancheranno.

Giornate impegnative e ricche di occasioni: il benefico trigono di Marte e il sestile con Giove vi sollecitano a darvi da fare e a perseverare fino a ottenere ciò a cui aspirate. Non prendete mai di petto le situazioni.

sagittario

Incontrerete qualche difficoltà nella realizzazione dei vostri progetti. Riflettete bene prima di prendere iniziative: la vostra forza necessita di ulteriori consapevolezza e convinzione. Accettate questo breve momento di rigore per far maggior chiarezza.

La settimana inizia sotto l’influsso positivo di Venere e della Luna, in fase di trigono. Vivrete momenti piacevoli e intensi con la possibilità di avere incontri interessanti: non fatevi sfuggire le occasioni che la vita può offrirvi.

cancro

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Vi affermate con originalità e intraprendenza grazie al trigono di Marte con Urano. Sentirete il bisogno di maggiore libertà e di praticare attività fisica. Attenzione alla tendenza a strafare: evitate di dedicarvi a un eccessivo numero di impegni.

Qualche momento di incomprensione dovuto all’influenza dissociante di Marte vi obbligherà a riflettere e ad analizzare la vostra condizione con maggiore attenzione. Potete contare, del resto, sui transiti benefici che contrassegnano in questo periodo il vostro segno.

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acquario

Venere in Ariete, in trigono al vostro segno, vi consente di godere di rapporti affettivi soddisfacenti. La vostra insofferenza per l’autorità vi porta a dar battaglia a volte in modo troppo impulsivo: riflettete bene prima di agire.

Bisogno di tenerezza e una forte aspirazione a vivere un amore romantico fortemente idealizzato caratterizzano questo periodo. In ambito sociale e nelle amicizie la vostra brillantezza verrà, come spesso accade, apprezzata.

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Più determinati e più ambiziosi, vivrete questo periodo in uno stato di feconda creatività. La serietà di Saturno dona perseveranza e coraggio, qualità indispensabili per mettere a fuoco nuove iniziative e progetti.

L’alleanza di Marte, Giove e Urano vi garantiscono notevoli opportunità. Sappiate approfittarne con giudizio: utilizzando al meglio le vostre capacità ed energie positive potrete raggiungere risultati molto soddisfacenti.

Elemento: Terra - fisso. Pianeta governante: Venere. Relazioni con il corpo: gola, bocca, tiroide. Metallo: rame. Parole chiave: solidità, stabilità, tenacia e possessività.

Con il suo cielo ricco di transiti, il mese di maggio risulterà a voi particolarmente favorevole: la feconda terra del Toro porterà a fioritura i germogli coltivati con cura e costanza nei mesi precedenti. In amore, vi attendono gioia e trasporto e avrete la possibilità di affascinare i partner suscitando curiosità e passione. Venere nel vostro segno simboleggia la capacità di generare, nutrire e accudire, un’influenza che potrebbe tradursi anche in un allargamento della vostra famiglia. L’affettività espressa da Venere è infatti calda e paciosa, ma anche possessiva e in grado talvolta di trasformarsi in aperta gelosia. Nella placidità taurina vi è però una ricerca di equilibrio, un’occulta economia dei sentimenti che tende al raggiungimento di uno stato di serenità. Il bisogno di stabilità emergerà infatti in questo periodo come uno dei vostri principali obiettivi: abituati a costruire sulla roccia, aspirate ad affetti duraturi e sapete tenere fede ai vostri impegni. La capacità di godere dei piaceri mondani si farà sentire in modo forte e chiaro. Saprete tradurre la bellezza della natura che rinasce, i colori e i profumi della primavera, in sentimenti armoniosi da condividere con le persone che più amate. Spesso a questo segno appartengono artisti, in special modo musicisti e pittori. Essi potranno ricevere dal transito di Sole e Venere una forte carica energetica che contribuirà a sviluppare e ad accrescere la loro espressione creativa.

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Il Sole transita nel segno del Toro dal 21 aprile al 21 maggio

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» a cura di Elisabetta

bilancia

Il sole alza la testa tra le spalle della notte

ariete

Toro


Âť Illustrazione di Adriano Crivelli


IN PALIO 5 buoni per un massaggio da Fr. 75.Tra coloro che invieranno la soluzione della frase-chiave verranno estratti 5 buoni per un massaggio da Fr. 75.offerti da: Giorgio Migani, massaggiatore

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Le soluzioni verranno pubblicate sul numero 20

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1. Stato dell’Oceania • 2. Vi risiede il presidente francese • 3. Bagnati di rugiada • 4. Il nome di Teocoli • 5. L’ammiraglio di Alessandro Magno • 6. Leva centrale • 7. In quella centrale è posto l’altare maggiore • 8. Il nome di Morricone • 12. I confini di Gandria • 14. Lago dell’America settentrionale • 17. Pari in ambo • 19. Il pronome dell’egoista • 24. Impronta • 26. Ettore, regista • 32. I confini di Sagno • 33. Rimaner • 34. Vocali in cippo • 35. L’amica di Braccio di Ferro • 38. Il vil metallo • 39. Emirato arabo • 40. Il nome della Sampò • 41. Vocali in costanti • 44. Pari in pianti • 45. Linea centrale.

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1. Relativo, attinente • 9. Pianta esotica • 10. La Kant di Diabolik •11. È simile alla canoa • 13. Il “de” tedesco • 15. Utilizzi • 16. Giorgio, noto stilista • 18. Cantori epici • 20. Innamoratissimo • 21. Tedioso • 22. Alcoolisti Anonimi • 23. I confini di Roveredo • 25. Rosa nel cuore • 27. Mira al centro! • 28. Cons. in voci • 29. Nel centro di Como • 30. Dittongo in Paolo • 31. Dizionario • 36. Uruguay e Austria • 37. Il dio dei venti • 40. La dea greca dell’aurora • 42. Italia e Romania • 43. Un caso... grammaticale • 46. Hanno tanti anni sul groppone • 47. La casa dell’ape • 48. Squadra madrilena.

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Inviate una cartolina postale con la soluzione entro giovedì 1° maggio a: Ticino 7, “Concorso Migani”, Via Industria, 6933 Muzzano

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I vincitori del “Concorso Migani” del n. 14 Esposito Costantino/Jana, Ligornetto; Oppedisano Giovanna, Caslano; Sartore-Gianella Marisa, Dalpe; Scanio Claudia, Biasca; Sergi Anna, Giubiasco

Soluzione n. 16

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Schema realizzato dalla Società Editrice Corriere del Ticino

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Diploma SMT Presidente FSMTicino


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Adesso da Peugeot vi aspettano fantastiche offerte: ad esempio la Peugeot 207 in versione 3 o 5 porte, con ricca dotazione e climatizzatore gratuito, da CHF 17 960.–*. Comunque, fare un salto dal vostro partner Peugeot conviene in ogni caso perché vi attendono offerte da non perdere anche per altri modelli. Passate per un giro di prova.

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