intervista a due voci su Celiachia Oggi di luglio\agosto 2014 per incucinasenzaglutine.blogspot.it

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Vita da celiaco

il cibo, senza nessuna medicina; so a quali rischi verrebbe esposto se interrompesse la dieta senza glutine e sono particolarmente attenta. Per me è sano come un pesce ed è speciale solo per il fatto di essere mio figlio. In compenso, l’altro mio figlio Daniele, di 8 anni, non è celiaco ma spera di diventarlo perché adora il fratello e vuole essere come lui.

Questa volta vi proponiamo un’intervista doppia: mamma Valentina e suo figlio Francesco, di 13 anni, ci raccontano la loro esperienza con la celiachia . In realtà Valentina non è celiaca e non ha neanche la predisposizione alla malattia, ma vive e pensa come se l’avesse. Fino a quando suo figlio non sarà in grado di esporsi in prima persona, lo farà lei al suo posto. di Carolina Peciola

cucina Mamma Valentina all’opera in

Madre e figlio Quando e come è entrata la celiachia nella tua vita? (Francesco) Non ho ricordi di quando non ero celiaco perché praticamente lo sono fin quasi dalla nascita; so che circa ad un anno e mezzo sono stato sottoposto ad una biopsia e mi hanno diagnosticato la celiachia. (mamma) Meno male che non te lo ricordi, perché è stato un brutto periodo, quello! Crescevi 44 CeliachiaOggi

benissimo ed all’improvviso ti sei fermato, non camminavi, non tenevi la testa dritta e noi abbiamo pensato le cose più brutte, ed invece, alla fine, era “solamente” celiachia.

Com’è il tuo rapporto con la malattia celiaca? Ti senti “malato” o solo “speciale”? (Francesco) Come dicevo prima, io sono sempre stato celiaco per

quanto mi è dato ricordare, però da ciò che mi hanno raccontato i miei genitori, prima della diagnosi non crescevo, stavo male, non riuscivo neanche a camminare, ma eliminando il glutine ho cominciato a crescere molto ed anche velocemente, recuperando il tempo perduto. (mamma) Io invece so che mio figlio ha una malattia che si chiama celiachia e che si cura con

E il tuo rapporto con il cibo, com’era prima della celiachia e come è cambiato dopo? (Francesco) Per me mangiare senza glutine è la normalità, non posso dire di aver avuto un prima e un dopo! (mamma) Veramente, agli inizi sono stata presa dallo sconforto. Ricordo di aver buttato tutto quello che avevo in dispensa e di aver mangiato solamente risotti già pronti e gallette di riso. Mi mancava il pane, il cornetto la mattina, la pizza (che mangiavo di nascosto e con grossi sensi di colpa). Poi ho iniziato a comperare le farine senza glutine e a tentare di preparare qualcosa di buono; con molta pazienza e sperimentando tante farine (e buttando anche tante pietanze immangiabili) ho iniziato a prepa-

Ho lavorato molto per esaudire i suoi desideri culinari ancor prima che venissero espressi.

Valentina è anche una foodblogger: nel suo incucinasenzaglutine.blogspot.it trovi tante sue ricette rare il pane, le torte, i biscotti e la pizza che a casa mia si mangia solamente senza glutine. Volevo che Francesco non si trovasse mai nella condizione di dire: “Per me non c’è” ed ho lavorato molto per esaudire i suoi desideri culinari ancor prima che venissero espressi. Non esistevano ancora riviste o libri di cucina senza glutine a cui far riferimento ed anche il web offriva molto poco; la fortuna è stata trovare un forum di cucina che aveva una sezione senza glutine e di conoscere altri celiaci, tra cui Olga Felix, vero faro non solamente per me e mio figlio, ma per molti altri celiaci.

Quali sono le difficoltà che hai incontrato prima della diagnosi, subito dopo e che ancora oggi devi affrontare? (Francesco) Prima della diagnosi ho avuto problemi di crescita, mentre subito dopo l’unica difficoltà incontrata è stata procurarsi il cibo, perché quando mi hanno diagnosticato la celiachia il mondo “gluten free” era ancora poco sviluppato. Oggi invece l’unico problema che incontro è non poter uscire con gli amici perché il locale scelto non va bene per me e anche il fatto che alcuni prodotti con il glutine ancora non si trovano con facilità nella versione senza glutine. CeliachiaOggi 45


La pediatra, fin dai primi sintomi, ha immediatamente intuito di cosa si trattava e ci ha indirizzati e consigliati al meglio.

(mamma) Posso dire che siamo stati fortunati; la pediatra, fin dai primi sintomi, ha immediatamente intuito di cosa si trattava e ci ha indirizzati e consigliati al meglio. La diagnosi è arrivata prestissimo e appena abbiamo eliminato il glutine dalla dieta, mio figlio non ha avuto più sintomi di alcun tipo, ha ricominciato a crescere e dopo pochi mesi ha iniziato a camminare. Le difficoltà, ora che lui è adolescente, sono legate alle “pizzate” di fine anno o ai compleanni, quando affrontiamo la scarsa solidarietà da parte dei genitori di alcuni suoi compagni e ci rendiamo conto che c’è ancora troppa poca conoscenza della celiachia.

Come ti organizzi per i pasti in casa? (Francesco) La maggior parte delle cose me le cucina mamma, che è una bravissima cuoca, infatti è diventata brava proprio perché non riusciva a trovare nulla per me e si è data un gran 46 CeliachiaOggi

da fare per farmi trovare sempre piatti buonissimi. Alcune cose le compriamo in farmacia o nei supermercati, ma veramente molto poco. (mamma) Lo dico sempre, che se non fosse stato per la celiachia mai avrei imparato a cucinare! In casa preparo tutto io, dal pane alla pasta fresca, dal pan di Spagna alle crostate; a Pasqua non manca mai la pastiera ed il lievito madre senza glutine è sempre pronto se c’è qualcosa da preparare al volo. Visto che la spesa la faccio io, cerco di privilegiare gli alimenti naturalmente privi di glutine; mangiamo legumi, verdura, frutta, formaggi, carne, poco pesce (ma solamente perché ai miei figli non piace) ed in farmacia per lo più acquisto farine, pochissimi prodotti confezionati (pasta e pane a fette), qualche merendina o i wafer da portare a scuola.

E quando si tratta di mangiare fuori casa? (Francesco) Non mi capita molto spesso di mangiare fuori casa, ma di solito preferisco ristoranti che offrono piatti per celiaci, anche se, nonostante grandi sforzi, sono sempre troppo pochi i locali che sanno cucinare senza glutine e senza contaminazioni. (mamma) Cerchiamo di andare nei locali informati, anche se a volte ci siamo trovati molto bene e senza conseguenze in ristoranti senza un menu dedicato. Qual è il tuo piatto preferito? (Francesco) Il mio piatto preferito è il riso al sugo con la mozzarella, mi piace perché il riso è naturalmente senza glutine e tutti

possono cucinarlo senza rischi. Delle cose che prepara mamma adoro il rotolo alla Nutella, la torta Sacher, il tiramisù, la pizza e le girandole di mozzarella.

Quale messaggio vuoi lasciare ai nostri lettori, soprattutto ai celiaci freschi di diagnosi che sono alle prime armi con la dieta gluten-free? (Francesco) Non bisogna arrendersi perché è vero che la celiachia è una malattia e che la maggior parte della gente si spaventa di fronte a questa parola, però mangiare senza glutine è molto semplice e la celiachia, se mangi correttamente, ti permette di stare bene e di vivere pienamente la tua vita. (mamma) Affidatevi sempre a seri professionisti, seguite scrupolosamente la dieta senza “sgarrare” mai, informatevi più che potete e diventate voi stessi testimonial di come vivere una vita senza glutine sia semplice ed assolutamente normale!

Mangiare senza glutine è molto semplice e la celiachia, se mangi correttamente, ti permette di stare bene e di vivere pienamente la tua vita.

Ecco una delle ricette di Valentina! Grissinoni Ingredienti: 175 g di Biaglut pacco grande 125 g di Glutafin 8g di sale fino (a piacere un po’ di più) 135 g di lievito madre senza glutine 4g di zucchero 210 ml di acqua 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva Preparazione 1. Mescolare le farine, il sale, lo zucchero e il lievito a mano o in un’impastatrice, aggiungendo l’acqua a poco a poco e alla fine l’olio. 2. Coprire la ciotola con la pellicola e lasciare lievitare fino al raddoppio dell’impasto. L’impasto sarà appiccicoso; per lavorarlo è necessario infarinare il piano di lavoro e compattarlo con l’aiuto di una spatola di metallo, prendendolo dall’esterno e rovesciandolo verso l’interno. 3. Tagliare l’impasto di volta in volta, allungarlo delicatamente con la punta delle dita per ottenere dei grissini non troppo sottili.

Questi grissinoni sono perfetti per una merenda o uno spuntino, oppure da servire con dell’affettato arrotolato intorno ad un’estremità. Potete anche realizzarne una versione dolce, preparando una glassa di cioccolato (basta sciogliere del cioccolato fondente al 70% con un cucchiaio di panna) e intingendoveli dentro.

4. Adagiare i grissini su una teglia coperta da carta forno, se necessario allungarli ancora e spennellarli con l’olio.

5. Mettere in forno già caldo alla massima temperatura fino a quando saranno dorati.

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